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Sistema arterio- venoso

La carotide esterna ha dei rami che originano dalla porzione anteriore : 1) Arteria tiroidea superiore 2) Arteria linguale 3) Arteria faciale o mascellare esterna. E dei rami che originano dalla porzione dorsale: 1) Arteria faringe ascendente 2) Arteria auricolare posteriore ( si dirige posteriormente al padiglione auricolare e fornisce rami per il condotto auricolare e arriva fino alla cavit timpanica) 3) Arteria occipitale( Va a vascolarizzare la porzione posteriore dellosso occipitale, del cuoio capelluto e da essa originano alcuni rami destinati alle meningi) I suoi rami terminali sono: 1) Arteria mascellare interna con i suoi tre tratti 2) Arteria temporale superficiale che il ramo che continua idealmente il decorso della carotide esterna. Si pu palpare nella zona temporale. Questa arteria da rami superficiali per la parte posteriore del cuoio capelluto e da anche un ramo importante che larteria trasversa della faccia che si stacca proprio a livello del processo zigomatico e va vascolarizzare la parte antero-laterale della faccia e fornisce rami importanti per la ghiandola parotide. Larteria temporale superficiale fa anastomosi con i rami che provengono dallarteria angolare(un ramo della mascellare esterna) e fa anche anastomosi con larteria orbitaria che viene dalla carotide esterna.

La carotide interna si distacca, a livello del margine superiore della cartilagine laringea , dalla carotide comune e a questo livello diventa pi profonda( mentre la carotide esterna si fa pi normale) ed entra nel foro carotico dellosso temporale. Prosegue poi nel foro carotico ed esce posteriormente al foro lacero e arriva nella fossa cranica media. Larteria carotide interna circonda quindi la sella turcica e a questo punto rilascia i suoi rami terminali e gran parte dei suoi rami collaterali. La.c.i. quindi costituita da : 1) Tratto cervicale: che attraversa il collo senza rilasciare rami 2) Tratto petroso : che attraversa il canale carotico e rilascia un arteria che va al timpano e unarteria pterigoidea . 3) Tratto cavernoso: che si trova sui lati della sella turcica e rilascia le arterie ipofisarie che irrorano in parte lipofisi e in gran parte lipotalamo.

4) Tratto cerebrale: da cui si dipartono - Arteria oftalmica - Arteria cerebrale anteriore - Arteria cerebrale media - Arteria corioidea anteriore - Arteria comunicante posteriore I rami delle due arterie carotidi interne e quelli dellarteria basilare si anastomizzano tra loro in vicinanza della loro origine , formando il poligono arterioso del Willis; questo una sorte di anello di anello arterioso che posto sulla faccia inferiore del cervello attorno alle parti del diencefalo affioranti in superficie(chiasma ottico , tuber cinereum e corpi mammillari) e che ha il compito di rendere maggiormente uniforme la distribuzione del sangue al cervello. Il poligoni di Willis ha la forma di un ottagono: un lato impari e mediano dato dallarteria comunicante anteriore congiungente le due arterie cerebrali anteriori, e tre rami pari e simmetrici di cui quello antero-laterale occupato , proprio dal tratto iniziale delle arterie cerebrali anteriori(ramo della arteria carotide interna), quello laterale formato dallarteria comunicante posteriore, che dallarteria carotide interna si porta allarteria cerebrale posteriore, e quello infine postero-laterale rappresentato dal tratto iniziale dellarteria cerebrale posteriore, ramo dellarteria basilare. Altri rami che originano dallarco aortico sono: -Arterie succlavie: quella di destra origina insieme alla carotide comune di destra dal tronco brachicefalico o anonimo, mentre quello di sinistra origina direttamente dallarco aortico. Quella di destra occupa uno spazio leggermente pi in alto dellarteria succlavia di sinistra. Si pu notare un rapporto tra il nervo laringeo ricorrente di destra ( ramo del vago che ricordiamo non entra nel mediastino) e larteria succlavia. Il nervo laringeo ricorrente di sinistra , invece, scende nel mediastino e decorre intorno allarco aortico. Grazie al rapporto che il muscolo scaleno anteriore (muscolo posteriore del collo) ha con la succlavia possiamo suddividere questa in varie parti: 1)Tratto prescalenico : da origine a -Arteria vertebrale -Arteria Toracica interna -Tronco tireocervicale:da questo originano larteria tiroidea inferiore, larteria cervicale superficiale larteria soprascapolare 2) Tratto retroscalenico: da cui origina il tronco costo cervicale(da questo originano larteria intercostale suprema e larteria intercostale profonda) 3) Tratto postscalenico:da cui origina larteria scapolare dorsale

Larteria vertebrale si impegna nei sei forami intertrasversali delle vertebre cervicali e prosegue verso il forame occipitale( grande forame magno) dove si fonde con la contro laterale. In questo tragitto rilascia dei rami collaterali che vanno a vascolarizzare il midollo spinale quali: 1) Arteria spinale anteriore:scende il solco mediano anteriore . Si forma grazie alla confluenza dei due vasi contro laterali originati dalle vertebre e scorre anteriormente . Questa viene nel suo decorso ad essere rafforzata da vasi che originano dalle arterie intercostali o dalle arterie lombari che sono tutti rami dellaorta. 2) Arteria spinale posteriore: i rami posteriori scendono nel midollo spinale posteriormente , non si fondono in un unico ramo ma rimangono bilaterali e decorrono lungo le radici posteriori dei nervi spinali. Anche in questo caso abbiamo dei rinforzi originatesi dalle arterie sovra citate) Entrambe le arterie spinali vanno a formare una rete vascolare intorno al midollo spinale soprattutto nel tratto superiore. In questo tratto abbiamo le arterie che si occupano dellirrorazione del ronco encefalico e del cervelletto: 1) Arteria cerebellare posteriore inferiore 2) Arterie bulbari: rilasciate nel tratto in cui larteria vertebrale entra nella scatola cranica. Subito dopo lentrata nella scatola cranica le due arterie vertebrali si fondono formando larteria basilare(decorre sulla superficie ventrale del tronco encefalico ,essenzialmente sul ponte) Larteria basilare rilascia alcuni rami importanti: 1) 2) 3) 4) Arterie pontine : rami brevi che vanno al ponte Arterie labirintiche Arteria cerebellare anteriore inferiore: si anastomizza con la cerebellare posteriore inferiore. Arteria cerebrale posteriore: il ramo terminale dellarteria basilare che a destra e a sinistra si anastomizza con larteria comunicante posteriore.

Il tronco tireo-cervicale rilascia larteria tiroidea inferiore che va a vascolarizzare la ghiandola tiroide nella porzione inferiore e sia anastomizza con larteria tiroidea superiore che un rame dellarteria carotide esterna. Altro ramo del tronco tireo-cervicale larteria trasversa del collo(arteria scapolare dorsale). Pi precisamente viene cos denominata quando si anastomizza con larteria cervicale ascendente. In alcuni atlanti larteria trasversa del collo viene data come ramo diretto del tronco tireo cervicale , ma pu originare insieme alla dorsale della scapola. Infine un ulteriore ramo larteria soprascapolare.

Per quanto riguarda la zona toracica abbiamo larteria toracica interna che decorre lateralmente allo sterno che scende internamente ne torace e nella sua discesa rilascia dei rami collaterali: 1) Rami mediastinici bilaterali: perforano in profondit il mediastino e vanno a vascolarizzare le strutture mediastiniche insieme ai rami mediastinici dellaorta. 2) Arteria pericardio frenica: vascolarizza il pericardio soprattutto la superficie fibrosa e sierosa parietale. 3) Arterie intercostali anteriori: vanno a seguire larcata costale e si anastomizzano con quelle posteriori che originano dal tronco dellaorta toracica. E dei rami terminali: 1) Arteria muscolo frenica : va al diaframma 2) Arteria epigastrica superiore: procede in profondit ai lati del muscolo retto delladdome ed andr ad anastomizzarsi con larteria epigastrica inferiore che viene dal distretto iliaco. Sempre dalla toracica interna originano dei rami che vanno ad irrorare la ghiandola mammaria che sono per questo denominati rami mammari. La porzione laterale della ghiandola mammaria invece irrorata dalla arteria toracica laterale.

1) Arteria cervicale profonda : risale in profondit nel collo e partecipa alla vascolarizzazione dei muscoli posteriori del collo 2) Arteria intercostale suprema: che si dirige posteriormente alla cupola toracica e vascolarizza la porzione pi superiore dei muscoli intercostali e della prima costa. Abbiamo infine larteria dorsale della scapola che segue il percorso del margine vertebrale della scatola e fornisce rami per questo margine che vanno ad anastomizzare con i rami dellarteria soprascapolare e del tratto tireo cervicale nella fossa sovra spinale e con i rami dellarteria circonflessa della scapola che viene dallarteria sottoscapolare nella fossa interspinata.

Ritorno venoso della testa


Il ritorno venoso dello splancnocranio e del neurocranio avviene attraverso due sistemi. Abbiamo un sistema interno per il neurocranio che raccoglie il sangue refluo della circolazione cerebrale grazie ai seni della dura madre, e un sistema di ritorno superficiale. I seni della dura madre hanno come pareti la madre dura stessa e la superficie ossea del tavolato cranico esterno.

Si presentano: 1) Seno sagittale superiore :decorre sulla superficie superiore della grande falce cerebrale 2) Seno sagittale inferiore: si getta nel setto retto ( questo e il seno precedente sono uniti mediante le vene che decorrono sulla superficie interna del tavolato denominate vene diploiche) 3) Seno retto: Si butta insieme al seno sagittale inferiore nella confluente dei due seni che poi forma i due seni trasversi. Origina dalla grande vena cerebrale del Galeno che riporta il sangue venoso profondo del cervello formata dalla confluenza delle vene cerebrali profonde anteriori e medie. 4) Seni trasversi 5) Seno sigmoideo :esce dal foro giugulare come vena giugulare interna. 6) Seni cavernosi: si trovano intorno alla sella turcica . Raccolgono la circolazione superficiale anteriore e si gettano tramite il seno petroso superiore nel seno sigmoideo o tramite il seno petroso inferiore nella giugulare interna. Affluente del seno cavernoso ad esempio tutto il plesso vascolare delocchio. Uninfezione a carico dello splancnocranio nella cavit orbitaria pu portare quindi attraverso questa via danni al sistema nervoso. Allinterno del seno cavernoso ci passano i nervi oculomotori(III paio) e la carotide interna , quindi anche queste strutture possono essere danneggiate a causa di un infezione . 7) Seno petroso superiore: mette in comunicazione il seno cavernoso con il seno sigmoideo. 8) Seno petroso inferiore: mette in comunicazione seno cavernoso e vena giugulare interna.

Abbiamo poi il ritorno venoso superficiale. Le vene di questo sistema contengono le valvole incontinenti per evitare la stasi sanguigna. Questo ritorno avviene grazie ad una rete venosa che posteriormente fa capo alla vena occipitale e alla vena auricolare posteriore che insieme si uniscono ,e con la vena faciale insieme confluiscono nella vena giugulare esterna. La vena faciale pu in oltre fornire un ramo che insieme alla vena retro mandibolare confluisce per formare la giugulare interna(che scende dalla cavit cranica). La vena giugulare interna riceve il plesso pterigoideo che il ritorno venoso del distretto vascolare dellarteria mascellare interna che si trova in profondit allinterno dellarcata zigomatica. Il plesso pterigoideo insieme alla vena temporale superficiale e alla vena retro mandibolare si getta nella vena giugulare interna dalla porzione della vena faciale profonda. La confluenza della vena giugulare fissa per il plesso pterigoideo mentre la vena faciale pu andare a confluire o interamente nella giugulare interna o in parte in quella interna e in parte in quella esterna o completamente nellesterna. La giugulare esterna scende nel collo , riceve altri rami dalla superficie posteriore del collo e da quella anteriore tramite larteria giugulare anteriore che decorre ai lati.

La giugulare esterna si getta nella succlavia , mentre la giugulare interna con la succlavia si immette nel tronco brachicefalico a destra e a sinistra. La giugulare interna durante il suo decorso pu ricevere i vasi venosi profondi del collo come i vasi tiroidei e i vasi laringei. Arterie e vene arto superiore. Larteria succlavia si trova posteriormente al tronco brachicefalico venoso ed separata da questo dal muscolo scaleno anteriore. Larteria succlavia quando scavalca la prima costa e quindi passa sotto alla clavicola si continua come arteria ascellare. Questa prende quindi origine dal tratto postclavicolare per arrivare alla sua terminazione a livello della faccia mediale dellomero. Lungo tutto il suo decorso si mantiene esterna e attraversa una cavit virtuale chiamata cavo ascellare. E denominato virtuale perch di fatto non vuoto, ma riempito dalle strutture che lo attraversano. Il cavo ascellare pu essere considerato come una piramide tronca in cui possiamo osservare varie facce: Faccia mediale: guarda verso il torace perci sar formata dal grande dentato muscolo del toraceFaccia laterale: dove avremo lomero Faccia posteriore : ci sar la scapola se siamo in una posizione di abduzione , altrimenti il grande dorsale e i due rotondi. Faccia anteriore: troveremo il grande pettorale Superficie inferiore : ricoperta dalla cute Superficie superiore : chiusa dalla articolazione scapolo omerale e dai fasci muscolari di rinforzo dellarticolazione.

Nel cavo ascellare importante ricordare il passaggio della porzione sottoclaveare del presso brachiale, che ricordiamo formato da: Tronco laterale Tronco mediale Tronco posteriore

Larteria ascellare da come rami: Arteria toracica superiore: andr a vascolarizzare la porzione superiore del torace-primi spazi intercostali Arteria toracica acromiale : si distribuisce con i suoi 4 rami alla regione superiore perci abbiamo dei rami clavicolari, dei rami acromiali ,e dei rami toracici; questi rami vanno inoltre alla articolazione scapolo-omerale Arteria toracica laterale: scende dal versante anteriore e si distribuisce agli spazi intercostali lateralmente al piccolo pettorale e al muscolo dentato anteriore e manda dei rami perforanti verso la superficie laterale della ghiandola mammaria.

Arteria sottoscapolare : una arteria che va a vascolarizzare la scapola . Si trova nel versante costale della scapola scende in basso e si divide in due rami: un ramo denominato arteria circonflessa della scapola, laltro un ramo che va vascolarizzare la parte costale della scapola e la porzione dorsale del torace. Arteria circonflessa anteriore dellomero Arteria circonflessa posteriore dellomero : attraversa insieme al nervo ascellare il quadrilatero creato dal capo lungo del tricipite , dallomero e dai due rotondi. Questarteria si dirige alla parte posteriore dellarticolazione scapolo omerale- cuffia dei rotatori- e si anastomizza con la circonflessa anteriore.

Nel punto in cui larteria ascellare sia avvicina ala margine inferiore del grande pettorale questa stessa da origine allarteria brachiale. Larteria brachiale rimane superficiale per gran parte del suo percorso nella parte mediale del braccio accanto allomero ed accompagnata dal bicipite trovandosi appunto lungo il margine mediale di questo muscolo dove si pu sentire palpandola. Si avvicina poi alla piega del gomito e viene ad essere ricoperta dal tendine del bicipite passandovi al di sotto. Dopo la piega del gomito si approfond in due rami: Arteria radiale Arteria ulnare

Larteria brachiale nel braccio rilascia dei rami che sono: Arteria brachiale profonda nel versante posteriore Arteria nutritizia dellomero Arteria collaterale ulnare superiore e inferiore :questi due rami scendono verso il gomito e faranno anastomosi con i rami ulnari ricorrenti per formare una rete anastomotica nel gomito.

A livello delle articolazioni sono abbondanti le anastomosi fisiologiche tra le arterie. Ad esempio a a livello dellarticolazione scapolo omerale abbiamo anastomosi tra arteria ascellare e succlavia. Dallarteria brachiale profonda abbiamo : Arteria collaterale radiale che va ad anastomizzarsi con il ramo ricorrente dellarteria brachiale e forma quindi nel versante laterale lanastomosi del gomito Arteria collaterale media che pu anastomizzare con larteria ricorrente interossea.

Larteria radiale prosegue verso il margine laterale in profondit e arriva fino allarticolazione del polso nella regione radiocarpica e si trova abbastanza profondamente lungo il suo primo tratto coperta dal muscolo brachioradiale e dai muscoli che originano invece nel margine mediale cio dai muscoli epicondiloidei dellavambraccio. Larteria radiale si rif superficiale quando si avvicina al

polso dove la possiamo palpare poi dalla superficie anteriore dellavambraccio si porta sul dorso della mano. Larteria radiale rilascia dei rami collaterali Arteria radiale ricorrente Ramo palmare

Larteria ulnare abbastanza profondo lungo tutto il suo decorso . Subito dopo essersi fermata rilascia quei rami ricorrenti anteriori e posteriori che si anastomizzano con le collaterali che derivano dallarteria brachiale. Rilascia poi un ramo inferiormente che il ramo interosseo comune che si suddivide poi in arteria interossea posteriore e anteriore. Larteria ulnare si rif superficiale a livello del polso e in questo punto rilascia rami ulnari carpici che insieme a i rami carpici radiali formano una vera e propria rete carpica a livello del polso. Quindi larteria ulnare e larteria radiale passano nella mano e vanno a contribuire alla vascolarizzazione del palmo. Abbiamo due arcate: Arcata palmare superficiale: viene ad originarsi grazie a questo ramo palmare superficiale che si distaccava dallarteria radiale che passa nella eminenza tenar e forma un arco che va a contrarre anastomosi con larteria ulnare. Da questo arco abbiamo il distacco delle arterie digitali comuni che poi formano alla base delle dita le arterie digitali proprie. Queste arterie sono quattro perch la prima arteria digitale si distaccata direttamente dal ramo superficiale dellarteria radiale.

Larteria radiale quando arrivata al polso e gira posteriormente si va a ritrovare nella tabacchiera anatomica e in questa regione rilascia rami carpici dorsali, perfora i muscoli che si trovano in questo spazio tra le ossa metacarpali cio i muscoli interossei e i muscoli lombricali e si va ad immettere in profondit formando: Arcata palmare profonda che prende rapporti anastomotici con un ramo profondo dellarteria ulnare.

Sulla parte dorsale larteria radiale rilascia poi un ramo dorsale che da origine alle arterie metacarpali dorsali le quali si dirigono al dorso del metacarpo e al dorso delle dita mentre le arterie digitali comuni ricevono in profondit dallarcata palmare profonda le arterie metacarpali. Il ritorno venoso dato come tutti in distretti corporei da una circolazione superficiale e una circolazione profonda. La circolazione superficiale formata da vasi venosi che si distribuiscono su tutta la superficie cutanea e che in genere prendono dei nomi peculiari. La circolazione superficiale invece costituita in gran parte da vene che ripercorrono al contrario le arterie principali prendendone anche il nome, per cui ad esempio nel braccio troviamo due vene brachiali. La circolazione superficiale origina dalla cute del dorso della mano e sul dorso laterale vediamo la vena cefalica che prosegue idealmente le vene del pollice e la vena basilica.

La vena cefalica procede in alto mentre sulla superficie volare dellavambraccio abbiamo la vena mediana dellavambraccio. La vena mediana in genere confluisce nella vena basilica. La vena cefalica procede in alto verso il muscolo deltoide perfora la fascia clavi-pettorale che avvolge il muscolo deltoide- e si riporta in profondit .Mentre la vena basilica abbandona la superficie gi a met si approfond e va a gettarsi nelle vene brachiali, la vena cefalica si butter pi avanti nella vena cava superiore.

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