leare a
ssione mediante equazioni dierenziali
Guido S
atena
1 maggio 2006
Sommario
Vengono studiati i
aratteri generali di un sistema di reazione nu
leare
tramite equazioni dierenziali non lineari.
In una prima parte viene studiato un generi
o sistema di reazione
nu
leare privo di
ontrollo.
Nella se
onda parte viene studiato lo stesso sistema esteso
on un
me
anismo di
ontrollo e vengono dis
usse le
ondizioni
he
onsentono
di mantenere il sistema stabile.
Le dis
ussioni sono veri
ate mediante un simulatore numeri
o.
1
INDICE 2
Indi
e
1 Modellazione di un sistema di reazione
nu
leare 3
1.1 La radio attività naturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.2 La ssione ed il reattore nu
leare a ssione . . . . . . . . . 4
1.3 Des
rizione del sistema e del modello matemati
o . . . . . . 6
1.4 Ri
er
a dei punti di equilibrio del sistema . . . . . . . . . . 8
1.5 Studio della stabilità lineare mediante la matri
e Ja
obiana
delle derivate parziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
1.6 Dis
ussione della stabilità lineare lo
ale al punto di equili-
brio Eq . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2 Introduzione di un sistema di
ontrollo 13
2.1 Modellazione del sistema
on me
anismo di
ontrollo . . . 13
2.2 Ri
er
a dei punti di equilibrio del sistema . . . . . . . . . . 14
2.3 Studio della stabilità mediante la matri
e Ja
obiana delle
derivate parziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
2.4 Dis
ussione della stabilità lo
ale al punto di equilibrio Eq . 22
2.5 Veri
a dei risultati teori
i mediante simulazione numeri
a . 23
2.5.1 Des
rizione del simulatore . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.5.2 Codi
e del simulatore . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 3
ln 2 = αP
1 Enri
o Fermi (nato a Roma il 29 settembre 1901 e morto a Chi
ago, Illinois, USA il 29
novembre 1954) è stato un si
o italiano molto noto per il suo lavoro sul de
adimento β , per
la realizzazione della prima pila atomi
a e per lo sviluppo della teoria dei quanti. I suoi studi
sulla radio attività indotta gli valsero il premio Nobel nel 1938. In seguito ottenne la prima
reazione
ontrollata,
he segnò l'inizio dello sfruttamento dell'energia nu
leare per s
opi
ivili,
e parte
ipò al progetto Manhattan per la realizzazione della bomba atomi
a.
2 Henri Bequerel (1852-1908) insieme ai
oniugi Pierre e Marie Curie, ri
evette il Premio
Nobel per la Fisi
a per le sue ri
er
he sulla radio attività. Essi s
oprirono
he al
uni minerali,
ontenenti uranio e radio, avevano la proprietà di impressionare delle lastre fotogra
he poste
nelle loro vi
inanze.
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 4
3 Il fenomeno della ssione fu s
operto nel 1939 dai si
i tedes
hi O. Hahn e F. Strassman,
bombardando
on neutroni lenti l'uranio naturale.
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 5
4 I neutroni rallentati non hanno più l'energia su
iente per provo
are la ssione.
5 La ssione di 1Kg di U 235 sviluppa la stessa energia della
ombustione di 2500 tonnellate
di
arbone.
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 6
vδ
A=
V ol
In questo modo si esprime
ome il numero di ssioni sia legato alla velo
ità
neutroni
a v, alla sezione d'urto δ e al volume del no
iolo V ol.
Con il
oe
iente B si vuole modellare il fenomeno della fuga dei neutroni
dalla super
ie del no
iolo: risulta
1 v
B= Sup
V ol 3
Per studiare questo sistema
on
entriamo la nostra attenzione sull'evoluzione
delle variabili
U (t)= numero atomi di uranio, o altro materiale ssile
n(t)= numero di neutroni
all'interno del no
iolo di un reattore nu
leare a ssione.
Se andiamo ad analizzare l'evoluzione nel tempo di queste variabili rius
ia-
mo ad individuare due velo
ità (o forze generalizzate)
he ne
aratterizzano
l'andamento nel tempo;
Il numero di atomi di uranio
ambia se
ondo una legge dettata da
dove i primi due termini indi
ano la nas
ita di nuovi neutroni dalle ssioni,
mentre il se
ondo termine indi
a la fuga di neutroni del no
iolo. Il
oe
iente
moltipli
ativo 2 è dovuto al fatto
he ogni ssione di un atomo di Uranio da
luogo alla nas
ita di 2 neutroni.
Nel
omplesso il
omportamento del sistema dinami
o in esame è dato dal
seguente sistema di e
quazioni dierenziali non lineari in due varibili.
dU
= −αU − AnU
dt
dn
= 2αU + 2AnU − Bn
dt
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 8
F (U, n) = G(U, n) = 0
−αU − AnU = 0
α
n=− ∨U =0
A
2αU + 2AnU − Bn = 0
he ha ome soluzione
2U α
n=
B − 2AU
8 L'altra soluzione non ha signi
ato si
o in quanto prevede un numero di neutroni
negativo.
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 11
∂F ∂F
F (U, n) = F (Eq) + (U − UEQ ) + (n − nEQ )
∂U ∂n
∂G ∂G
G(U, n) = G(Eq) + (U − UEQ ) + (n − nEQ )
∂U ∂n
∂F ∂G
dove i termini
∂U , ∂n sono da
al
olare nel punto di equilibrio (e sono
quindi delle
ostanti).
Studiando il sistema linearizzato è possibile
apire le proprietà di stabilità
lo
ali. Infatti se
ondo questa spprossimazione le velo
ità risultano in relazione
lineare
on lo s
ostamento (pi
olo) del sistema dal punto di e
quilibrio.
Al sistema in questa forma è quindi asso
iata la seguente matri
e delle
derivate parziali (detta Ja
obiana)
∂Vn ∂Vn
H= ∂n , ∂T
∂VT ∂VT
∂n , ∂T
−An − α, −U A
=
2An + 2α, 2U A − B
det(H − λI) = 0
ovvero
(−α − λ)(B − λ) = 0
λ2 + λ(α + B) + Bα = 0
9 Aleksandr Mikhailovi
h Lyapunov 1857 - 1918
1 MODELLAZIONE DI UN SISTEMA DI REAZIONE NUCLEARE 12
da
ui
p
−B − α ± (α + B)2 − 4Bα
λ1,2 =
2
p
−B − α ± (α2 + B 2 − 2αB)
λ1,2 =
2
p
−B − α ± (α − B)2
λ1,2 =
2
e quindi
−B − α + α − B −2B
λ1 = = = −B
2 2
−B − α − α + B −2α
λ2 = = = −α
2 2
Essendo entrambi gli autovalori sempre negativi (dato
he sia α
he B sono
sempre positivi), il sistema presenta una stabilità lo
ale di tipo nodale.
neutroniP rodotti
>1
neutroniP erduti
da
ui
2αU + 2AnU
>1
−Bn
ovvero
da ui
Bn
U>
2α + 2An
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 13
= B0 ϕ + B0 T − B0 TCR
D
VT (n, T ) = (N umeroReazioniP erU nitaDiT empo − φOU T )
C
dove il
oe
iente D indi
a il
alore erogato da una singola ssione, mentre
il
oe
iente C è la
ostante termi
a del no
iolo. φOU T indi
a inve
e il usso
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 14
di
alore
he viene estratto dal reattore e
he, mediante una turbina, viene
utilizzato per ri
avarne energia.
D
VT (n, T ) = (2αU + 2AU n − φOU T )
C
o e
quivalentemente
D D
VT (n, T ) = n(2 AU ) + ( (2αU − φOU T ))
C C
Da notare
he in questo
aso si tratta di un equazione dipendente solo da n.
Il sistema di e
quazioni dierenziali in due variabili è quindi
dn
= n(2AU − B0 ϕ + B0 TCR ) + T n(−B0 ) + 2αU
dt
dT D D
= n(2 AU ) + ( (2αU − φOU T ))
dt C C
Vn (n, T ) = VT (n, T ) = 0
e quindi
D
(2αU + 2AU n − φOU T ) = 0
C
D
e dato
he
C =0 non ha un signi
ato si
o, risulta
φOU T − 2αU
n=
2AU
he gra
amente risulta una retta
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 17
φOU T − 2αU
n=
2AU
otteniamo
he l'uni
a soluzione è in
2
Eq = ( −2αU −2AU φOU T +B0 ϕφOU T−B
−B0 TCR φOU T +4AαU
0 φOU T +2αU B0
−2αU B0 ϕ+2αU B0 TCR
, φOU2AU
T −2αU
).
∂Vn ∂Vn
H= ∂n , ∂T
∂VT ∂VT
∂n , ∂T
2AU − B0 ϕ + B0 TCR − T B0 , −nB0
= D
C 2AU, 0
det(H − λI) = 0
ovvero
D
(2AU − B0 ϕ + B0 TCR − T B0 − λ)(−λ) − (− 2AU B0 n) = 0
C
D
λ2 + λ(−2AU + B0 ϕ − B0 TCR + T B0 ) + ( 2AU B0 n) = 0
C
da
ui
q
2AU − B0 ϕ + B0 TCR − T B0 ± (2AU − B0 ϕ + B0 TCR − T B0 )2 − 8( D
C AU B0 n)
λ1,2 =
2
Dato
he il nostro interesse è di trovare delle
ondizioni per
ui il reattore
possa essere
ontrollabile, andiamo ad imporre la
ondizione
he entrambi gli
autovalori siano negativi, ovvero
he
√
P± P 2 − 4K
λ1,2 = <0
2
dove PK sono rispettivamente la tra
ia ed il determinante della matri
e H.
Osservando
he
D
4K = 4( 2AU B0 n)
C
è sempre positivo, la dis
ussione si ridu
e allo studio del segno di
P = 2AU − B0 ϕ + B0 TCR − T B0
equivalente ad imporre he
−2AU − B0 TCR + T B0
ϕ>
−B0
−2αU − 2AU φOU T + B0 ϕφOU T − B0 TCR φOU T + 4AαU 2 − 2αU B0 ϕ + 2αU B0 TCR φOU T − 2αU
Eq = ( , )
−B0 φOU T + 2αU B0 2AU
ne sostituis
o il valore all'interno della disequazione ottenendo
he
2
−2AU − B0 TCR + ( −2αU −2AU φOU T +B0 ϕφOU T−B
−B0 TCR φOU T +4AαU
0 φOU T +2αU B0
−2αU B0 ϕ+2αU B0 TCR
)B0
ϕ>
−B0
e quindi
da ui
10 Nota sul metodo : sarebbe stato possibile sostituire immediatamente il valore del punto
di e
quilibrio all'interno della matri
e Ja
obiana, ma si è preferito sostituire tale valore in un
se
ondo momento per una migliore leggibilità.
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 23
ovvero
equivalente a
using System;
using System.Colle
tions.Generi
;
using System.Text;
namespa
e Eulero
{
lass Reattore
{
publi
stru
t statoReattore
{
publi
double N; publi
double U; publi
double T;
publi
statoReattore(double u, double n, double t) {
U = u; N = n; T = t; }
}
publi
statoReattore stato;
publi
double sezUrto;
publi
double volume;
publi
double superfi
e;
publi
double periodoDimez;
publi
double
ostanteDe
ad;
double velo
itaNeutr;
double
oeffi
ienteControllo;
double temperaturaCriti
a;
double D; //
alore emesso da fissione
double C; //
oeffi
iente termi
o no
iolo
publi
double A; //
oeffi
ente numero fissioni per unità di tempo
publi
double B; //
oeffi
ente fuga neutroni
publi
double[,℄ jm;
publi
Reattore(double sezUrtoIn, double volumeIn, double superfi
eIn,
double periodoDimezIn, double
ostanteDe
adIn,
double velo
itaNeutrIn, double
oeffi
ienteControlloIn,
double temperaturaCriti
aIn,
double DIn, double CIn, statoReattore statoIniziale)
{
sezUrto = sezUrtoIn; volume = volumeIn; superfi
e = superfi
eIn;
periodoDimez = periodoDimezIn;
ostanteDe
ad =
ostanteDe
adIn;
velo
itaNeutr = velo
itaNeutrIn; stato = statoIniziale;
oeffi
ienteControllo =
oeffi
ienteControlloIn;
temperaturaCriti
a = temperaturaCriti
aIn;
D = DIn; C = CIn;
A = (velo
itaNeutr * sezUrto) / volume;
B = (1 / volume) * (velo
itaNeutr / 3) * superfi
e;
jm = aggiornaJa
obiana();
}
private double[,℄ aggiornaJa
obiana()
{
return new double[2, 2℄ {
{ 2*A*stato.U-B*
oeffi
ienteControllo
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 26
+ B*temperaturaCriti
a - stato.T*B ,
- stato.N*B},
{ (D/C)*2*A*stato.U, 0 } };
}
publi
statoReattore aggiornaStato(double step)
{
return new statoReattore(
stato.U,
(stato.N + (jm[0, 0℄ * stato.N + jm[0, 1℄ * stato.T) * step),
(stato.T + (jm[1, 0℄ * stato.N + jm[1, 1℄ * stato.T) * step)
);
}
publi
List<double>[℄ EuleroSimulate(
double tstart, double tstop, double step)
{
List<double>[℄ xy = new List<double>[2℄;
xy[0℄ = new List<double>();
xy[1℄ = new List<double>();
statoReattore statoIniziale = stato; //salvo lo stato del sistema
double t = tstart;
statoReattore nuovoStato =
new statoReattore(stato.U, stato.N, stato.T);
while (t < tstop)
{
this.jm = aggiornaJa
obiana();
this.stato = aggiornaStato(step);
t = t + step;
//
reazione vettore di stati per grafi
o
//i valori sono s
alati in modo logaritmi
o
//if (stato.N < 0) break;
if(stato.N<0)xy[0℄.Add(-Math.Ceiling(Math.Log(-stato.N)));
else xy[0℄.Add(Math.Ceiling(Math.Log(stato.N)));
if (stato.T < 0) xy[1℄.Add(-Math.Ceiling(Math.Log(-stato.T)));
else xy[1℄.Add(Math.Ceiling(Math.Log(stato.T)));
Console.WriteLine(
">T: " + t + "\t[\tN = " + stato.N + "\t,T = " + stato.T + "℄");
}
//ripristino stato del sistema
//annullo effetti simulazione
stato = statoIniziale;
return xy;
}
}
2 INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO 27
lass Program
{
publi
stati
List<double>[℄ SimulateRea
tor()
{
double uranioIniziale = 1;//double.Parse(Console.ReadLine());
double neutroniIniziali = 1;//double.Parse(Console.ReadLine());
double temperaturaIniziale = 30;//double.Parse(Console.ReadLine());
Reattore reattore = new Reattore(
1E-23, //sez urto
30, //volume
180, //superfi
ie
704E6, //periodoDimezzamento
9.8E-10, //
ostanteDe
adimento
3E6, //velo
itàNeutroni
a
1, //
oeffi
ienteControllo
500, //temperaturaCriti
a
3.2E-11, //
alore erogato per fissione [D℄
0.1, //
ostante termi
a no
iolo [C℄
new Reattore.statoReattore(uranioIniziale,
neutroniIniziali,
temperaturaIniziale) //statoIniziale
);
return reattore.EuleroSimulate(0, .9, 0.1);
}
}
}