P.O.F.
Rudyard
Kipling
Il Dirigente Scolas6co
Debora Adrianopoli
Ai miei alunni Se riuscirai a non perdere la testa quando tu, la perdono intorno a te, dandone a te la colpa; se riuscirai ad avere fede in te quando tu, dubitano, e me=endo in conto anche il loro dubitare; se riuscirai ad a=endere senza stancar@ nella=esa, se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone; se riuscirai ad arontare il successo e linsuccesso tra=ando quei due impostori allo stesso modo; se riuscirai a riascoltare la verit da te espressa distorta da furfan@ per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita e a chinar@ per rime=erle insieme con mezzi di riepilogo; se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, bench sni@ da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente pi resta in te tranne la volont che ingiunge: Tieni duro!. Se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virt, o a passeggiar coi re e non perdere il tuo fare ordinario; se n i nemici n i cari amici riusciranno a colpir@, se tu, contano per te, ma nessuno mai troppo; se riuscirai a riempire la,mo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sar tuo allora, con quanto con@ene, e, quel che pi, tu sarai un uomo, ragazzo mio!
Elaborato
dal
Collegio
dei
Docen@
Ado=ato
dal
Consiglio
di
Circolo
con
delibera
n.60
del
04/10/2011
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Premessa
La
nostra
scuola
impegnata
su
due
percorsi
di
grande
rilevanza:
1.
Educare
al
futuro
valorizzando
il
passato,
nella
consapevolezza
che
ad
educare
le
persone
di
domani
sono
gli
insegnan6
di
oggi
ma
anche
nella
certezza
che
gli
strumen6
culturali
e
comportamentali
che
gli
stessi
insegnan6
sono
in
grado
di
orire,
oggi,
ai
loro
allievi,
sono
le
basi
indispensabili
sulle
quali
montare
un
i6nerario
di
sviluppo
in
direzione
umana;
2.
Consolidare
lautonomia
culturale
e
organizza4va
della
scuola
in
modo
che
le
con6nue
Riforme
che
i
vari
Governi
pongono
in
essere,
debbano
necessariamente
tener
conto
che
la
scuola
ha
un
suo
pres6gio
e
una
propria
dignit
che
poggiano
sulla
professionalit
di
tuJ
gli
operatori
scolas6ci
e,
quindi,
sono
sorreJ
dal
confronto
sereno
di
posizioni
diverse,
dalla
formazione
in
servizio,
dalla
ricerca
di
dimensioni
organizza6ve
e
pedagogico-didaJche
sempre
pi
avanzate
e,
sopraMuMo,
dalla
tutela
costante
della
persona
che
apprende
per
cui
non
potr
mai
essere
al
servizio
di
unideologia
dominate.
Esiste,
oggi,
una
nuova
cornice
culturale
entro
cui
ripensare
lesperienza
del
fare
scuola;
una
cornice
che
racchiude
tre
mondi
diversi
che
interagiscono:
!
quello
tecnologico,
che
ha
creato
e
crea
strumen6
sempre
pi
sos6ca6
che
danno
unimpronta
marcata
alla
nostra
vita;
!
quello
economico
che
apre
nuovi
orizzon6
a
valori
consolida6
come
la
gius6zia,
la
fratellanza,
il
rispeMo
della
persona
umana;
!
quello
virtuale
che
supera
conni,
tradizioni,
religioni,
culture,
muovendosi
in
una
dimensione
che
non
reale
ma
che
non
neppure
fantas6ca.
Corriamo
tuJ
verso
traguardi
che
non
conosciamo
e
per
i
quali
non
siamo
sucientemente
aMrezza6,
rischiando
di
diventare
tan6
apprendis6
stregoni
non
pi
in
grado
di
governare
le
forze
da
noi
stessi
scatenate.
In
questo
turbinio
di
oerte,
di
sollecitazioni,
di
conquista
di
conoscenze
e
competenze
la
scuola
non
pu
con6nuare
a
svolgere
la
propria
opera
di
formazione
senza
ripensare
cri6camente
ai
contenu6,
alle
modalit,
ai
tempi,
alla
contestualizzazione
dei
propri
interven6
educa6vi,
con
lintento
primario
di
fornire
a
tuJ
gli
allievi
gli
strumen6
culturali,
psicologici
e
matura6vi
per
ges6re
al
meglio
il
proprio
presente
e
per
aMrezzarsi
al
ne
di
ipo6zzare
un
futuro
gra6cante
e
concretamente
raggiungibile.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Ogni alunno, bambino o ragazzo che sia, ha la necessit di essere considerato nellunicit della sua persona e come tale deve essere educato, nel senso che deve essere aiutato a scoprire e a 6rar fuori il valore di se stesso, delle cose e della realt sia quella faMa di persone, di faJ, di even6, del presente e del passato, sia quella pi ampia ed ar6colata del Web. Questo percorso, cos arduo e complesso, deve avvenire, secondo il parere dei docen6 del I Circolo di Vico Equense, mediante ladozione di un i6nerario coerente, che si allarga e si perfeziona progressivamente e che, in ogni momento della sua evoluzione, si avvale del coinvolgimento aJvo di ogni singolo allievo.
Un
primo
livello
di
sviluppo
legato
alla
capacit,
da
parte
del
bambino
della
scuola
dellinfanzia,
di
vivere
con
sempre
maggiore
consapevolezza
i
vari
campi
della
sua
esperienza,
cio
i
diversi
ambi6
del
fare
e
dellagire
e
i
vari
seMori
di
competenza
nei
quali
egli
d
signicato
alle
sue
aJvit
e
sviluppa
il
suo
apprendimento.
Un
secondo
livello
quello
del
sapere,
che
si
riscontra
nella
capacit
che
ha
il
bambino
di
riferire
un
argomento
che
ha
ascoltato
o
che
ha
leMo
o
che
rela6vo
ad
unaJvit
che
ha
svolto.
Ci
consente
di
acquisire
un
terzo
livello
che
riguarda,
poi,
il
comprendere,
ossia
la
capacit
che
pu
avere
lalunno
non
solo
di
sapere
e
di
riferire
ma
anche
di
capire
e
di
inserire
nei
normali
comportamen6
che
adoMa
ci
che
ha
appreso.
Esiste,
inoltre,
un
quarto
livello,
pi
qualicato,
che
aiuta
il
fanciullo
non
solo
a
sapere
e
a
capire
ma
anche
a
saper
pensare
e
inventare,
il
che
si
verica
quando
egli
in
grado
di
valutare
anche
cri6camente
e
di
poter
riconsiderare
tuMo
laspeMo
del
problema
in
esame
secondo
una
prospeJva
crea6va.
Per
seguire
tali
percorsi
di
sviluppo,
necessario
che
ci
sia
una
trasversalit
nella
comprensione
dei
contenu6
delle
diverse
discipline
di
studio
che
si
caraMerizza
non
solo
nei
collegamen6
che
si
possono
eeMuare
tra
discipline
diverse
ma
anche
negli
appor6
contenu6s6ci
che
tali
discipline
sono
in
grado
di
dare.
Ogni
disciplina,
infaJ,
un
insieme
di
contenu6
che
riguardano
il
medesimo
campo
di
ricerca,
ma
ques6
contenu6
non
sono
sempre
eguali
a
se
stessi
e
gli
stessi
campi
di
ricerca
cambiano
nella
misura
in
cui
procedono
le
conoscenze
dell'uomo
e
avanza
il
sapere
scien6co.
Le
innovazioni
che
si
hanno
nel
campo
della
ricerca
non
entrano
simultaneamente
nel
corpo
disciplinare
scolas6co,
nei
programmi
di
studio
ma
a
distanza
di
tempo
pi
o
meno
lungo.
Ci
dipende
dal
faMo
che
la
scuola
ha
un
suo
specico
educazionale,
per
cui
deve
misurarsi
solo
con
le
conoscenze
che
si
considerano
consolidate
e
da
tuJ
acceMate
e
non
con
le
conoscenze
di
avanguardia
e
di
fron6era,
che,
a
distanza
di
pochi
anni,
potrebbero
essere
smen6te.
Se
si
considera
poi
che
nel
campo
della
ricerca
le
scoperte
e
le
invenzioni,
in
questo
periodo
storico,
procedono
a
ritmi
sempre
pi
veloci,
evidente
che
il
ritardato
ingresso
dei
nuovi
contenu6
disciplinari
nella
pra6ca
didaJca
della
scuola
si
fa
sempre
pi
marcato.
Da
ci
deriva
la
necessit
di
aJvare
e
sostenere
una
metodologia
della
ricerca,
magari,
ar6colata
secondo
i
canoni
della
ricerca/azione.
La
ricerca,
secondo
una
caraMerizzazione
psicologica,
si
presenta
come
un
metodo
di
apprendimento
o
di
produzione
intenzionale
e
sistema6co
in
risposta
a
problemi
ed
caraMerizzata
da
comportamen6
direJ
verso
uno
scopo
deliberato
e
cosciente
da
raggiungere.
Ricercare
signica
studiare
landamento
dei
faMori
che
intervengono
a
formare
una
situazione
e
che
su
questa
incidono
posi6vamente
o
nega6vamente
al
ne
di
poter
generalizzare
le
constatazioni
faMe
e
prevedere
possibilmente
il
vericarsi
o
meno
del
fenomeno
che
interessa.
Si
parla
della
ricerca/azione
allinterno
del
problema
della
ricerca
in
educazione
in
quanto
essa
si
colloca
nell
ambito
della
ricerca
opera6va.
La
ricerca/azione,
infaJ,
una
ricerca
per
lazione
che
deve
essere
realizzata
secondo
la
logica
di
una
ricerca
scien6ca
che
ha
per
oggeMo
i
faJ
didaJci
e
pedagogici.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Nella ricerca/azione la verica delle ipotesi teoriche su un dato oggeMo di studio e lazione tendente alla modica delloggeMo stesso procedono parallelamente allinterno di un processo circolare di programmazione - azione - verica - ulteriore programmazione; processo in cui sono a pieno 6tolo coinvol6 sia il ricercatore che i des6natari dellintervento. Secondo questo impianto metodologico/didaJco, n dalla scuola dellinfanzia, il bambino diventa co-ricercatore e la dinamica dellinsegnamento/apprendimento viene completamente rinnovata in quanto non ci sono traguardi pressa6 da raggiungere ma percorsi a spirale da seguire, caraMerizza6 da mete progressive che si pongono sempre come pun6 di partenza per altre conquiste le quali dipendono dagli alunni e dalla posi6vit dellazione di ricerca aJvata e non da traguardi arbitrariamente stabili6. In tal modo, la base solida dei saperi e delle competenze irrinunciabili, la cornice valoriale che salvaguardi lunit del sistema scolas6co e le pari opportunit per tuJ i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze del nostro Paese non si congurano come una gabbia che imprigiona lallievo ma come uno s6molo per unazione di crescita costante da parte di ognuno. Il I Circolo di Vico Equense esalta, quindi, il valore della persona in formazione e crea le condizioni favorevoli al suo apprendimento e alla sua posi6va vita di relazione, rivedendo cri6camente i saperi fondamentali per ges6re al meglio le mutate dinamiche tecnologiche e sociali, guardando costantemente al futuro ma pensando anche a fornire agli allievi pun6 fermi di ancoraggio in questo mare di lusinghe e di modernizzazioni non sempre a misura umana. Ecco perch in questo documento programma6co del Circolo si iden6cano tre pilastri di grande spessore intorno ai quali ruotano tuMe le dinamiche culturali, organizza6ve e relazionali che caraMerizzano la nostra azione forma6va: ! un forte legame al territorio nel quale penetrano e si raorzano le nostre radici e dal quale ognuno trae non solo la linfa vitale degli aeJ pi cari, delle proprie tradizioni, del clima salubre, ma anche le opportunit di lavoro, di crea6vit, di confronto costante con culture diverse; ! la lo@a alla dispersione scolas4ca intesa non solo come scoperta delle inadempienze e come ostacolo alle evasioni ma come opposizione decisa alle scorciatoie che alcuni genitori, pi sensibili al loro pres6gio sociale che alla reale maturazione del glio, decidono di prendere spostando da una scuola allaltra il proprio bambino; ! laAvazione di percorsi laboratoriali che si congurano come unopportunit aggiun6va rispeMo alli6nerario forma6vo di base. Gli operatori scolas6ci del I Circolo di Vico Equense, sempre rispeMosi delle norme che lo Stato pone in essere per la scuola, mentre, per un verso, applicano disposizioni che non sempre condividono, si impegnano, comunque, a realizzare una scuola di qualit che garan6sce: agli alunni, rispeMo e condizioni ideali per pervenire ad importan6 traguardi di sviluppo, di conoscenza, di correMa vita di relazione; ai genitori, disponibilit allascolto, considerazione aMenta delle loro richieste, rispeMo delle loro tradizioni, della loro cultura e del loro credo religioso; alle forze buone del territorio, costante collaborazione per tuMe le inizia6ve che possano far crescere meglio i nostri giovani. Il dirigente scolas6co
Debora Adrianopoli
Introduzione
La
nostra
Scuola,
cer6cata
dal
polo
Qualit
di
Napoli
secondo
la
norma
UNI
EN
ISO
9004/2009,
predispone
un
Piano
dellOerta
Forma6va
in
coerenza
con
le
Indicazioni
Nazionali
per
la
Scuola
dellInfanzia
e
della
Scuola
Primaria
e
in
risposta
alle
esigenze
del
contesto
culturale,
sociale
ed
economico
del
bacino
di
utenza.
Esso
ar6colato
in
quaMro
Aree
cui
fanno
riferimento
una
serie
di
processi
che
la
scuola
meMe
in
aMo
per
garan6re
la
qualit
del
servizio
forma6vo.
I AREA
IDENTIT STORIA CONTESTO UBICAZIONE E SITUAZIONE EDILIZIA AZIONI DI INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO LA NOSTRA MISSION GLI AMBITI PRIORITARI DI INTERVENTO LE NOSTRE FINALIT EDUCATIVE I TRAGUARDI DI SVILUPPO IL NOSTRO PROGETTO SCUOLA CURRICOLO OBBLIGATORIO ESSENZIALE PROGETTI CURRICULARI LABORATORI OPZIONALI PROGETTO DI ISTITUTO PROGETTI EXTRACURRICULARI PROGETTI P.O.N. PROGETTI FESR-POR MEDIAZIONE DIDATTICA VALUTAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE ORGANICO FUNZIONALE MATERIALI E SUSSIDI PIANO FINANZIARIO ORGANIZZAZIONE DI SEZIONI E CLASSI ORARIO SETTIMANALE ORARIO SERVIZIO DOCENTI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI E PLESSI ASSEGNAZIONE PERSONALE ATA AI PLESSI ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE AUTOANALISI DI ISTITUTO POLITICA DELLA QUALITA PIANO ANNUALE DELLA QUALITA
II AREA
ProgeMazione e pianicazione delloerta forma6va Erogazione delloerta forma6va Controllo degli apprendimen6 Formazione professionale
IV AREA
MIGLIORAMENTO
E
QUALITA
Sistema
di
ges6one
della
Qualit
III AREA
QUATTRO
AREE
per
rispondere
agli
interroga6vi
suscita6
dalla
problema6zzazione
dellimpianto
culturale
e
forma6vo:
v
Chi
siamo?
v
Dove
siamo?
I
AREA
v
Dove
operiamo?
v
Quali
interrelazioni?
v Cosa
ci
proponiamo?
Pag.
9
Pag.
13
Pag.
19
Pag.
23
Pag.
25
Pag.
61
Pag. 142
Pag. 145
Chi
siamo?
Storia dellIs6tuzione
Chi siamo
Area 1
Il 1 Circolo DidaJco di Vico Equense Scuola dellInfanzia e Scuola Primaria; ha come bacino di utenza alunni provenien6 dal Centro, dalla frazione di Montechiaro e da altre frazioni viciniori. Nellanno scolas6co in corso sono iscriJ 280 bambini per la Scuola dellInfanzia e 447 alunni per la Scuola Primaria. La Direzione condoMa dalla DoM.ssa Debora Adrianopoli Vi prestano servizio 70 docen4 di cui 33 per la Scuola dellInfanzia e 37 per la Scuola Primaria. Il personale non docente in servizio presso lIs6tuzione Scolas6ca rappresentato da:
Collaboratori Scolas6ci n.9 Operatori addeJ alla pulizia dei locali scolas6ci (ex L.S.U.) n.6
10
Chi siamo
Area 1
Storia
dellis4tuzione
Da
anni
il
1
Circolo
di
Vico
Equense
si
pone
come
centro
di
formazione
culturale,
di
vita
civile
e
di
impegno
sociale
volto
alla
costruzione
delliden6t
personale
e
della
ciMadinanza
aJva.
In
unoJca
di
educazione
permanente,
aperta
al
territorio,
allo
scopo
di
favorirne
il
coinvolgimento,
la
partecipazione
e
la
condivisione,
divenuta
nel
tempo
luogo
di
incontro
e
di
confronto
culturale
e
democra6co.
Le
azioni
di
promozione,
coordinamento
e
indirizzo
del
Dirigente
scolas6co
e
limpegno
del
personale
tuMo
favoriscono
ladozione
di
forme
pedagogico- organizza6ve
tenden6
alla
promozione
umana
e
alleducazione
ai
valori
universalmente
riconosciu6.
Gli
ideali
di
Pace,
Libert
e
Gius6zia
sociale,
i
valori
della
convivenza
democra6ca,
il
recupero
e
la
valorizzazione
delle
risorse
territoriali
unitamente
al
superamento
di
visioni
individualis6che
e
campanilis6che,
la
proiezione
verso
lEuropa
e
il
Mondo
in
una
visione
interculturale,
sono
divenu6
cardini
delle
diverse
fasi
progeMuali
n
dal
1992/93,
quando
fu
elaborato
il
P.E.I.
(Piano
Educa6vo
di
Is6tuto)
espressione
delliden6t
di
un
Circolo
organizzato
su
regole
interne
partecipate
e
condivise
anche
con
il
territorio.
Il
lavoro
proseguito
negli
anni
nelloJca
del
miglioramento
con6nuo.
Nello
specico,
dal
92/93,
la
pianicazione,
intesa
come
procedura
di
ricerca
azione
rela6va
ai
processi
fondan6
dellerogazione
del
servizio
scolas6co,
ha
riguardato
i
seguen6
aspeJ:
Elaborazione
del
P.E.I.
Graduale
evoluzione
dellelaborazione
della
Programmazione
Educa6va
e
DidaJca
(dagli
obieJvi
tassonomici
alle
mappe
conceMuali
e
alla
curricolazione
per
competenze);
AJvit
di
progeMazione
per
ambito
per
la
ricerca
metodologica
aMraverso
il
confronto,
la
condivisione
e
ladozione
di
strategie
aJve
e
risponden6
ai
bisogni
degli
alunni;
Sperimentazione
dellAutonomia
organizza6va
e
didaJca:
elaborazione
del
ProgeMo
Scuola
(98/99),
elaborazione
del
P.O.F.
dal
99/2000,
elaborazione
dei
P.S.P.
alla
luce
delle
Indicazioni
Nazionali.
11
Chi siamo
Area 1
2.Socializzazione Socializzazione al territorio nel corso e alla ne dellanno scolas6co, di percorsi forma6vi e didaJci signica6vi, rendicontazione sociale dei risulta6 consegui6 dagli alunni, rappresentazioni, dramma6zzazioni, slate, mostre performance, pubblicazioni e speMacoli.
3.Visibilit e confronto
Partecipazione a manifestazioni, gare e concorsi di natura didaJca indeJ da Associazioni culturali ed En6 territoriali locali, regionali e nazionali (Slata delle Pacchianelle, Cypraea,, Exposcuola, Fiera del libro di Bologna, Matesis, Olimpiadi della matema6ca).
4.Organizzazione
AJvazione di nuove modalit organizza6ve nella ges6one e impiego delle risorse umane interne ed esterne mirate al potenziamento della collegialit per promuovere la valorizzazione delle competenze, il coinvolgimento, la condivisione e la partecipazione delle varie componen6 scolas6che ed extrascolas6che. A tale scopo sono sta6 individua6: a.Iter opera@vo interno: individuazione di Funzioni Strumentali; individuazione di Aree e Dipar6men6; organizzazione del Collegio dei docen6 in gruppi di lavoro e Commissioni di docen6 per aJvit di progeMazione e monitoraggio; cos6tuzione dello sta di direzione; individuazione dei criteri e delle modalit di lavoro funzionali allorganizzazione (tempi, modi, strumen6). b.Iter opera@vo per la partecipazione democra@ca delle par@ interessate: assemblee; incontri individuali con le famiglie; incontri is6tuzionali (tempi, scopi degli incontri).
Cos6tuzione di un gruppo di lavoro per lintegrazione degli alunni diversamente abili formato dal Dirigente, dai docen6 di sostegno, dai docen6 di base, da rappresentan6 dei genitori e dallequipe socio-psico-pedagogica dellA.S.L. NA 5 per il miglioramento dei processi rela6vi allintegrazione degli alunni in dicolt.
6.Formazione
7.Documentazione
Documentazione, conservazione delle esperienze forma6ve pi signica6ve, archiviazione: dossier e tes6, con elaborazioni-produzioni, eseguite dagli alunni in collaborazione con le famiglie, videocasseMe, cd-rom, DVD.
12
Sono state operate scelte di supporto alla qualit dellOerta Forma6va in relazione a: a.Formazione Docen@: promossa dallIs6tuzione e/o da en6 e Is6tuzioni esterne. b.Formazione Genitori: ProgeMo Pantachu, PON F1 2009 Educare a tuMo campo.Corsi di formazione per genitori condoJ da esper6 esterni su problema6che rela6ve al rapporto genitori-gli. c.Formazione Permanente: Corso di istruzione e formazione in et adulta (corso serale, statale, per il conseguimento della licenza media) in collaborazione con il C.T.P. del 39 DistreMo Scolas6co.
Dove
siamo?
Contesto territoriale
13
Dove siamo
Area 1
Contesto
territoriale
Vico
Equense
una
ciMadina
situata
al
centro
della
Penisola
Sorren4na,
in
una
posizione
geograca
par6colarmente
felice:
si
apre
sul
Golfo
di
Napoli
ed
vicina
a
localit
ricche
di
bellezze
naturali
ed
ar6s6che
come
Pompei,
Sorrento,
Positano,
Capri.
Si
estende
su
un
territorio
caraMerizzato
dalla
molteplicit
e
dalla
variet
dei
paesaggi:
Monte
Faito
con
estesi
boschi,
selve
cedue,
ricca
vegetazione
di
piante
secolari
e
ora
del
soMobosco;
Zone
collinari
con
insediamen6
umani
(13
frazioni
e
borgate)
che
conservano
tradizioni
e
folklore
(prodoJ
locali
agricoli
e
ar6gianali,
Sagre,
ecc)
Mare
e
coste
(presenza
di
ora
e
fauna
marina
di
notevole
interesse,
Non
manca,
inoltre,
un
patrimonio
ar6s6co- spiagge
ed
insenature
nella
costa
alta
storico-culturale
rilevante:
par6colarmente
aMraen6).
- Reper6
archeologici
preromani
- Castello
medioevale
- Campanili,
chiese
di
varie
epoche
disseminate
per
tuMo
il
territorio
- Portali
Catalani
nelle
costruzioni
del
centro
storico,
ecc
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
- Elemen6 architeMonici ed opere darte, tes6monianze della sua storia. - In tale contesto la Scuola viene riconosciuta come punto di riferimento culturale e il 1 Circolo didaJco, in rete con altre scuole, opera come centro di formazione e di ricerca, in accordo con en6 e is6tuzioni del territorio.
14
Dove siamo
Area 1
Ambiente:
elemen4
sici,
naturali
e
antropici
Collina Zona
alta
del
paese:
frazioni
ricche
di
tradizioni
e
di
folklore
(sagre,
prodoJ
locali,
agricoli
e
di
ar6gianato)
StruMure
agrituris6che
Mare Cos6era
sorren6na:
spiagge
locali,
stabilimen6
balneari,
centri
di
cure
termali
(Scrajo
Terme)
Ricca
ora
e
fauna
marina Aollamento
es6vo
e
inquinamento
(mancanza
di
depuratori)
Disorganizzazioni
struMurali
(mancanza
di
parcheggi,
di
mezzi,
cos6
eleva6,
ecc.) Ubicazioni
decentrate
e
mancanza
di
servizi
(strade
disagevoli,
mancanza
di
centri
spor6vi
e/o
culturali,
ecc.)
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
15
Dove siamo
Area 1
Rappor6
con
:
Ucio
Territorio
-
Ucio
Scuola
-
Ucio
Poli6che
Sociali
Protocollo
dintesa
Supporto
tecnico
e
collaborazione
per
il
ProgeMo
di
educazione
stradale
PON
C3
Leg-ali
al
sud
ProgeMo
Con6nuit/orientamento/integrazione
Altre scuole statali: Is6tuto Comprensivo Caulino Isituto Comprensivo A.ScarlaJ Scuole Secondarie II grado I.P.S.S.A.R. I.P. Galilei Scuole private: I.T.C. Manzoni Rete di Scuole della Penisola Sorren4na En4 e Associazioni: Assessorato Agricoltura Regione Campania Lega Navale Italiana Lega Ambiente Circolo Nau6co di Vico Equense Unitre Gruppo Quar6ere Vescovado Teatro Mio Polispor6va Vico Equense Associazione Volley Vico Club Napoli Open Fitness Club Piano di Sorrento
Protocolli di intesa: Conoscenza dellambiente marino e del territorio locale e sensibilizzazione al rispeMo degli habitat naturali
Percorso di supporto nella riscoperta delle tradizioni locali Valorizzazione delle risorse culturali, storiche e architeMoniche, del paese Convenzioni/contraA: Esperienze di aJvit motorie
Sul territorio sono presen6 opere architeMoniche, scultoree e piMoriche di notevole interesse ar6s6co e di rilevanza storica. Il paese ha dato, inoltre, i natali ad illustri personaggi, quali: Gaetano Filangieri, Giovan BaJsta della Porta, Giovan BaJsta Vico, Mons. Michele Natale, Antonio Asturi, Michele AManasio, Giuseppe Grieco
16
Dove siamo
Area 1
Popolazione
Popolazione
Residente
Totale
Na4vit
negli
ul4mi
anni:
-
2007
-
2008
-2009
-2010
-2011(al
04/10)
Popolazione
totale:
0
5
anni
6
10
anni
11
14
anni
15
18
anni
Livello
culturale:
Laurea
Diploma
Scuola
Media
Superiore
Diploma
Scuola
Media
Inferiore
Licenza
Elementare
Nessun
Titolo
Da4
e/o
Percentuali
254
239
220
280
144
Tot.
1137
n.
20965
n.
1370
n.
1207
n.
980
n.
1020
4%
17%
31%
31%
17%
17
Dove siamo
Area 1
Problema4che
emergen4
A
livello
sociale:
Fenomeni
di:
Disoccupazione
o
lavoro
nero
(sopraMuMo
per
i
giovani
e
per
le
donne)
Droga
Microcriminalit
organizzata
A
livello
e6co-
comportamentale
Fenomeni
di:
Smarrimento
di
alcuni
valori
morali
di
riferimento
(disgregazione
del
tessuto
familiare,
confusione
di
ruoli
e
funzioni,
aMenzione
ai
bisogni
materiali
piuMosto
che
a
quelli
psico-
aeJvi)
Pseudoperbenismo
Relazioni
interpersonali
talvolta
complesse
per
la
presenza
di
aMeggiamen6
di:
Individualismo/chiusura
Materialismo/consumismo
Massicazione/condizionamento
Eccessivo
protezionismo/ permissivismo
nei
confron6
dei
gli
18
Dove
operiamo?
19
Dove operiamo
Area 1
Ubicazione
La
Direzione
e
gli
uci
di
Segreteria
sono
ubica6
in
via
Sconduci,
12
I
Plessi
sono
cos
disloca6:
VICO
CAPOLUOGO
Via
Sconduci
Scuola
dellInfanzia
Scuola
Primaria
VICO
c/o
SS.
Trinit
e
Paradiso
Viale
delle
Rimembranze
Scuola
dellInfanzia
VICO
Scuola
in
Ospedale
Ente
Ospedaliero
De
Luca
e
Rossano
Plesso Capoluogo
Stru@ura
Aula
Laboratorio
Palestra
Atrio
Cucina
RefeMorio
Servizi
igienici
Primaria
22
3
1
1
0
0
21
(+3
per
gli
alunni
diversamente
abili
e
4
per
il
personale)
Infanzia
5
5
(+1
per
il
personale)
S t r u t t u r e
2 3
Stru@ura
Aula Laboratorio Palestra Corridoio Cucina RefeMorio Servizi
igienici Spazi
esterni Uci
amministra6vi
Infanzia
9 3 0 0 0 9
(+2
per
il
personale)
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
1 0
20
Dove operiamo
PUNTI
FORTI
Disponibilit
di
aule
ben
illuminate
Laboratori:
informa6co,
linguis6co
ed
espressivo
Spazi
mul6funzionali:
atri
e
cor6li
Servizi
igienici
Palestra
Impianto
di
riscaldamento
a
norma
Impianto
eleMrico
a
norma
Sistema
di
sicurezza
PUNTI
DEBOLI
Mancanza
di
aule
per
lorganizzazione
di
gruppi
di
lavoro
Palestra
non
insonorizzata
Insucienza
degli
spazi
des6na6
allaccoglienza,
alle
riunioni/assemblee,
agli
incontri/manifestazioni
per
la
socializzazione
alla
comunit
sociale
delle
esperienze
signica6ve
promosse
dalla
scuola
21
Dove operiamo
Area 1
Nel rispeMo della norma6va vigente stato elaborato: il ProgeMo "SCUOLA SICURA" il documento di valutazione dei rischi redaMo dal Dirigente Scolas6co con la consulenza dellarch. Federico Biagini
Sono sta6 eeMua6 corsi di aggiornamento per tuMo il personale docente della scuola nalizza6: a) alla sicurezza delledicio con riferimento alla ges6one dellemergenza; b) alla diusione della cultura di protezione civile. Il dirigente scolas6co ha designato in ogni plesso i docen6 addeJ al servizio di prevenzione e protezione e alla ges6one emergenze. Gli edici scolas6ci sono sta6 dota6 di planimetria, piano di evacuazione e disposi6vi an6ncendio E stato nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione nella persona dellArch. Federico Biagini Sono sta6 predispos6 corsi di informazione e formazione di tuJ i lavoratori dipenden6 e delle gure sensibili Il personale, docente e non docente della scuola ha eleMo, nell'ambito delle RSU, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza nella persona dell'ins. S6nca Maria la quale ha seguito il regolamentare Corso di Formazione In par6colare: In ogni plesso si eeMuano almeno tre prove di evacuazione allanno. Ogni plesso dotato di documentazione specica. Il Circolo dotato anche di materiale didaJco audiovisivo: Cd-Rom del Ministero, VideocasseMe. La formazione del personale docente e A.T.A avviene aMraverso incontri, opportunamente predispos6 dal Dirigente Scolas6co e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, e corsi di formazione promossi da Agenzie autorizzate presen6 sul territorio. La documentazione di quanto realizzato agli aJ della scuola.
22
Quali
interrelazioni?
23
Quali interrelazioni?
Area 1
Comando Polizia Municipale- Comune di Vico Equense ProgeMo PON C3 Legali al - sud Ente Ospedaliero De Luca e Rossano - ProgeMo Scuola in Ospedale Regione Campania - ProgeMo di Educazione alla CiMadinanza Arch. Federico Biagini - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rete di Scuole Penisola Sorren6na PES-NET Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Vico Equense Centro A.I.A.S. Associazione Culturale Cypraea ASL Na 5 Circolo Nau6co di Vico Equense Museo Mineralogico Campano I.C. A. ScarlaJ - Vico Equense - ProgeMo Con6nuit
Partecipazione
democra4ca
Per
creare
reali
condizioni
di
dialogo
tra
docen6,
famiglie
e
studen6,
il
nostro
Is6tuto
si
rende
disponibile
a
recepire
tuMe
le
indicazioni
u6li
alla
crescita
dello
studente
in
sintonia
con
quanto
esplicitato
nelle
nalit
della
nostra
scuola.
In
tale
senso
sono
previs6
incontri
is6tuzionali,
con
tuJ
i
genitori
o
con
alcuni
rappresentan6,
durante
i
quali
il
Dirigente
Scolas6co,
o
un
suo
delegato,
a
inizio
anno
illustra
i
contenu6
pi
signica6vi
del
POF
e,
alla
ne
dellanno
scolas6co,
gli
esi6
nali
dellaJvit,
registra6
aMraverso
strumen6
di
raccolta
da6
(ques6onari)
appositamente
predispos6
dagli
organismi
competen6
(
gruppo
Qualit
).
Rappor6
scuola-famiglia Incontri
programma6
periodici
con
i
genitori
Assemblee
-
Intersezione/interclasse
-
Colloqui
individuali ContraJ
di
Is6tuto
-
di
sezione
-
di
classe
Cos6tuzione
Comitato
genitori
Cos6tuzione
Comitato
Studen6
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
24
Cosa
ci
proponiamo?
La
nostra
Mission
Ambi6
prioritari
di
intervento
Il
nostro
curricolo
di
scuola
Scuola
dellInfanzia:
nalit,
bisogni
forma6vi,
risposte
forma6ve,
traguardi
forma6vi,
competenze
aMese
Scuola
Primaria:
nalit,
bisogni
forma6vi,
risposte
forma6ve,
traguardi
forma6vi,
competenze
aMese
25
Area 2
La
mente
non
ha
bisogno,
come
un
vaso,
di
essere
riempita,
ma,
come
legna
da
ardere,
ha
bisogno
solo
di
una
scin@lla
che
la
accenda,
che
vi
infonda
limpulso
alla
ricerca
e
il
desiderio
della
verit.
Plutarco
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
26
Cosa ci proponiamo
Area 2
La
nostra
Mission
La
Mission
educa6va
e
forma6va
della
nostra
Scuola
:
favorire
la
cultura
dellintegrazione
e
dellinclusivit
per
garan6re
unoerta
forma6va
di
qualit
che
non
escluda
nessuno.
Ci
per
non
cedere
alla
tentazione
rinunciataria
riassunta
nel
classico
si
fa
quel
che
si
pu,
ma
per
cos6tuire
un
fronte
comune
per
poter
fare
il
meglio
che
si
pu,
cercando
di
cogliere
e
rilanciare
in
ogni
frangente
di
vita
quo6diana
gli
elemen6
che
possono
concorrere
posi6vamente
al
percorso
educa6vo
e
didaJco
progeMato;
s6molare
il
sapere,
saper
fare,
saper
essere,
saper
stare
con
gli
altri
favorendo
lintegrazione
delle
varie
componen6
scolas6che,
dei
saperi,
delle
dierenze,
aMraverso
lascolto
aJvo,
un
percorso
di
ricerca,
di
progeMazione
e
documentazione
al
ne
di
aJvare
nei
discen6
lacquisizione
di
conoscenze,
competenze
e
capacit.
Essa
si
rivolge
agli
Alunni
Per
ampliarne
e
potenziarne
la
mente
rispeMo
alla
conoscenza
e
allesperienza
in
un
clima
educa6vo
e
forma6vo
sereno
e
costruJvo.
ESSERE
PROTA GONIST I
DEL PRO
PRIO PR O
GETTO D
I VITA
27
Cosa ci proponiamo
Area 2
28
ai Docen- Per realizzare una professionalit intesa come comunit di pra6che in cui si condivide un progeMo, unimpresa, una modalit di lavoro e si costruiscono codici dialogici comuni al Personale Amministra-vo e Collaboratori Per potenziare la professionalit valorizzando appor6 di competenza, capacit e abilit speciche per la realizzazione del progeMo dIs6tuto in cooperazione con gli altri soggeJ che operano nella scuola e per la scuola. ai Genitori Per favorire lespressione e lesplicitazione dei bisogni, desideri, aspeMa6ve nonch lassunzione di impegni educa6vi in collaborazione con gli insegnan6 per la realizzazione di un progeMo condiviso che permeMa di crescere insieme in una relazione crea6va e costruJva , che potenzi il contraMo forma6vo al Contesto ambientale Per costruire una ricca e intenzionale rete di relazioni con la pluralit dei soggeJ is6tuzionali e non, che operano nel territorio valorizzandone risorse e cultura in esso presen6 aMraverso la creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna.
Cosa ci proponiamo
Area 2
29
Cosa ci proponiamo
Area 2
30
Un percorso forma6vo che, pertanto, sar costruito aMraverso le seguen6 fasi di conoscenza : analisi della situazione di partenza prolo dellalunno diagnosi funzionale seMori di interven6 e di competenza intervento terapeu6co intervento educa6vo tecniche e strumen6 di osservazione tempi e modalit di lavoro verica e valutazione passaggio dalla scuola dellInfanzia alla scuola Primaria passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria Per orire, quindi, pari opportunit a tuJ i soggeJ che versano in condizione di disabilit e/o di svantaggio la nostra scuola dovr : saper costruire una cultura dellintegrazione porre a@enzione al sogge@o nella sua interezza e non solo alla sua disabilit. A tale scopo la scuola dovr u6lizzare in modo diversicato le competenze e le risorse di cui dispone ( in par6colare, il docente di sostegno ) per garan6re : un reale supporto allunit scolas4ca nellassunzione di strategie e tecniche integra4ve un lavoro di eeAva consulenza a favore del contesto scolas4co in cui risultano inseri4 tali soggeA. I principi fondamentali ai quali si ispirer, pertanto, il nostro lavoro ed in base ai quali esso si ar6coler vengono cos formula6 : a)dare spazio a tuMe le forme di linguaggio espressivo - comunica6vo; b)ar6colare laJvit didaJca con interven6 individualizza6 prima e poi con linserimento del soggeMo nel gruppo per favorirne - gradualmente - lintegrazione; c)orire allalunno lopportunit di acquisire competenze ed abilit espressive e comunica6ve aMraverso la conquista di strumen6 linguis6ci e logico-matema6ci di base.
Cosa ci proponiamo
Area 2
31
Gli interven4 saranno realizza6 nelle seguen6 aree : area senso-perceJva e psicomotoria area comunica6va area cogni6va logico-matema6ca area sociale e mireranno alla : formazione senso perceJvo e psicomotoria formazione comunica6va formazione cogni6va e logico-matema6ca formazione sociale. Il tuMo sar esplicitato nel Piano Educa6vo Individualizzato ( P.E.I. ) redaMo allinizio di ogni anno scolas6co. C. Autovalutazione e Proge@o Qualit La Poli6ca per la qualit che porta avan6 il nostro Circolo si basa sui seguen6 principi: 1.Riconoscimento della centralit dellalunno come studente e come persona 2.Radicamento nel passato e nel presente 3.Pluralit dal punto di vista organizza6vo e progeMuale. 4.Unitariet e coerenza del progeMo educa6vo. 5.Laccoglienza per rendere la scuola luogo signica6vo di apprendimento degli alfabe6 culturali e di quelli del vivere e del convivere. 6.Con6nuit del processo forma6vo con par6colare aMenzione alle fasi di raccordo con gli altri ordini di scuola. 7.Valorizzazione ed integrazione delle diversit. 8.Pluralit di opportunit forma6ve, di progeJ, di integrazioni curricolari. 9.Personalizzazione dei percorsi forma6vi, per potenziare le opportunit di autorealizzazione e di autosviluppo responsabile, in cui lapprendimento e lacquisizione dei saperi siano piacevoli in s e siano nalizza6 alla qualit della vita degli individui nella societ. 10.Esperienze volte a sviluppare la partecipazione consapevole alla vita scolas6ca e lassunzione di responsabilit personale. 11.Coinvolgimento dei genitori per condividere il progeMo educa6vo. 12.Assunzione della cultura del controllo e della valutazione.
Cosa ci proponiamo
Area 2
13. Valorizzazione e qualicazione del personale aMraverso la pianicazione di azioni di formazione e di apprezzamento delle prestazioni, in grado di elevare le competenze professionali. 14. Oerta al personale dei mezzi necessari (strumen6, informazioni, Know-how) perch possa esplicitare al meglio le proprie potenzialit. 15. Creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna. 16. Il rispeMo dei requisi6 che fanno la qualit del servizio forma6vo : bisogni espressi e implici6 degli studen6 e delle famiglie; bisogni espressi e implici6 dei docen6; bisogni espressi ed implici6 delle realt is6tuzionali, culturali, sociali ed economiche operan6 sul territorio. A tali principi si aggiunge il rispeMo dei requisi6 contenu6 nella Norma UNI EN ISO 9004/2009 per la quale la scuola ha oMenuto la cer6cazione da parte del Polo Qualit di Napoli. Il Sistema di ges6one della Qualit consen6r di tenere soMo controllo lintera Organizzazione e di progeMare azioni di miglioramento basate su da6 concre6. Alla ne di ogni anno, infaJ, prevista unazione di riesame del servizio forma6vo che comprende unaMenta verica della progeMazione aMraverso: - il riesame del servizio forma6vo che rappresenta la modalit aMraverso cui si verica se i requisi6 del servizio sono chiari e contengono tuMe le informazioni necessarie alla completa descrizione del servizio da erogare, se si traMa di requisi6 in contrasto tra di loro, se lis6tuto ha le capacit tecniche ed organizza6ve per soddisfarli compa6bilmente con la disponibilit del personale e delle risorse nanziarie. Il personale docente e gli Organi Collegiali interessa6 alla progeMazione del servizio forma6vo, nonch delle aJvit di progeMazione curricolare ed extracurricolare, eeMuano apposi6 riesami della documentazione predisposta al termine di ogni aJvit signica6va dello sviluppo della progeMazione al ne di rendere sistema6ca lanalisi dei risulta6 oMenu6 e per individuare ed an6cipare le eventuali anomalie e aMuare le necessarie azioni correJve - la verica della progeMazione che mira a vericare la correMezza dei risulta6. Alla ne di ogni anno scolas6co, nel Collegio dei Docen6, si procede ad unaMenta verica dellecacia della strategia educa6va aMuata, al ne di programmare nuove aJvit e/o confermare quelle pi valide.
32
Cosa ci proponiamo
Area 2
D. Lecacia e lecienza della comunicazione: punto cardine per una scuola di qualit La comunicazione tra tuJ i soggeJ des6natari delle aJvit dell Is6tuto e che con lo stesso interagiscono ( gli studen6, le rela6ve famiglie, il personale dellis6tuto, le is6tuzioni, la colleJvit) uno strumento fondamentale aMraverso il quale raggiungere due obieJvi importan6: 1. il costante aggiornamento dei des6natari aMraverso una informazione tempes6va in merito alle aJvit svolte, a eventuali cambiamen6 dellorganizzazione e ad ogni tema6ca che possa assumere rilevanza; 2. la possibilit di acquisire informazioni sulle esigenze e sul livello di soddisfazione degli stessi. La comunicazione con gli studen6 garan6ta aMraverso le bacheche collocate in apposi6 spazi dellis6tuto, in cui vengono asse informazioni di caraMere generale rela6ve alla vita scolas6ca, aMraverso le circolari e i docen6. La comunicazione con la famiglia realizzata aMraverso molteplici canali e strumen6: la Carta dei Servizi; il Piano dellOerta Forma6va; il Regolamento dIs6tuto; il PaMo di corresponsabilit lo Statuto dello studente gli avvisi scriJ sui diari degli studen6 e quelli assi presso la bacheca des6nata alle famiglie; pagina web del sito dellis6tuzione scolas6ca, blog di is6tuto e di classe; blog S. Infanzia; gli incontri personali con le famiglie (a cadenza quindicinale) stabili6 negli orari di ricevimento o in altri orari su richiesta delle famiglie e in funzione delle disponibilit dei docen6; le assemblee dei genitori; le riunioni degli Organi Collegiali che prevedono la partecipazione dei genitori e quindi dei Consigli dIs6tuto e dei Consigli di Classe;
33
Cosa ci proponiamo
Area 2
i contaJ telefonici da parte del Personale Amministra6vo e/ o del Dirigente Scolas6co laddove par6colari situazioni lo richiedano; lanalisi dei reclami dei soggeJ des6natari e la tempes6va risposta da parte del Dirigente Scolas6co e del Personale dellIs6tuto eventualmente coinvolto
E. Comunic-azione Vanno valorizza6 tuJ gli strumen6 di informazione e comunicazione come supporto allaJvit didaJca: non solo le TIC ma anche gli strumen6 tradizionali. InfaJ se la scuola chiamata a sviluppare lu6lizzo delle tecnologie, non pu dimen6care che queste non sos6tuiscono il necessario contaMo con il libro. I percorsi mul6mediali andranno, quindi integra6, con aJvit di promozione della leMura valorizzando le risorse interne (biblioteche scolas6che) e del territorio (biblioteche comunali).
34
Cosa ci proponiamo
35
Cosa ci proponiamo
Le
8
competenze
chiave
indicate
dall'UE
il
18
dicembre
2006
! Imparare
ad
imparare
Osserva
ed
esplora
lambiente
che
lo
circonda,
u@lizzando
le
potenzialit
del
corpo;
pone
domande,
chiede
spiegazioni,
rie=e
e
si
confronta,
ascolta
e
comprende
! ProgeMare
Proge=a a,vit e giochi insieme agli altri, discute, dialoga, stabilisce le regole e, sceglie per tale realizzazione i materiali e gli strumen@ pi ada, tra quelli che ha a disposizione.
! Comunicare
Comunica i sen@men@, le emozioni, le esperienze u@lizzando i vari linguaggi, manifestando la propria conoscenza del mondo; ascolta, si confronta, rie=e, inventa.
! Collaborare e partecipare
Partecipa alle a,vit e ai giochi propos@, collabora con gli altri, rispe=a le regole e scopre la diversit come valore.
Agisce con autonomia e responsabilit nei confron@ di se stesso, degli altri e dellambiente. Conosce la propria iden@t, il contesto familiare e culturale
! Risolvere i problemi
Esplora la realt, individua la situazione problema@ca, dialoga, formula ipotesi, procedure e piani dazione, si confronta e agisce in modo appropriato.
Osserva se stesso e la realt circostante in maniera sistema@ca e cri@ca, interpreta le informazioni ricevute u@lizzando i vari mezzi comunica@vi che possiede.
36
Si orienta gradualmente nello spazio e nel tempo, me=e in relazione even@ e fenomeni della natura, confrontando le proprie opinioni con quelle degli altri. Rie=e sulla lingua, mostra interesse e curiosit per altri codici linguis@ci, confronta lingue diverse
Cosa ci proponiamo
Area 2
Acquisizione delle prime forme di educazione alla ci@adinanza qConoscenza e rispeMo dei bisogni e pun6 di vista dellaltro qAcquisizione del senso di responsabilit aMraverso esperienze di collaborazione e cooperazione
37
Cosa ci proponiamo
Area 2
I
bisogni
forma4vi
La le=ura e le considerazioni dei bisogni ae,vi e cogni@vi dei bambini, nella fase di proge=azione del percorso forma@vo, un momento importante perch senza di esso non pu vericarsi lelaborazione di un proge=o misurato e calibrato e quindi in linea con il compito che siamo chiama@ a svolgere. Il bisogno fondamentale quello di stare bene. Il bisogno di essere considerato con rispeMo e di essere messo nelle condizioni di diventare quello che pu diventare. Bisogni socio aeAvi: Il bambino cerca stabilit e sicurezza. Cerca s6ma degli altri e s6ma di se stesso. Il bambino deve avver6re la sua appartenenza alla sezione, al gruppo, alla scuola. Il bambino deve sperimentare forme di incontro e confronto comunica6vo con gli altri. Bisogno di autorealizzazione: il bambino deve poter sviluppare le proprie potenzialit e deve poterlo fare in ambien6 sicuri e rispeMosi dei suoi tempi Poi ci sono i bisogni cogni4vi, il bisogno di conoscere, di sapere. Bisogni che vengono soddisfaJ nel fornire ai bambini la possibilit di padroneggiare : strumen6 per acquisire ed elaborare informazioni strumen6 per imparare ad apprendere strumen6 per il ragionamento coerente
i docen@ dovranno pensare a realizzare i loro proge, educa@vi e dida,ci non per individui astra,, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzon@ di signicato. (nuove indicazioni 2007) Bisogno di accoglienza: Predisposizione di un ambiente sereno e sicuro dove il bambino pu trovare ascolto, riconoscimento del suo disagio, possibilit di costruzione di modalit di superamento Bisogno di relazione: ProgeMazione di spazi aMrezza6 dove il bambino pu vivere relazioni signica6ve con modalit diverse imparando a conoscere laltro, a presentarsi allaltro Bisogno aeAvo: ProgeMazione di percorsi forma6vi dove viene oerta lopportunit ai bambini di conoscere e riconoscere le emozioni, quelle personali e quelle degli altri Bisogno di appartenenza: Valorizzazione della costruzione dell io sociale, aMraverso liden6cazione posi6va con il gruppo per favorire relazioni signica6ve e lassunzione delle regole come codici condivisi. Bisogno di esplorazione:ProgeMazione e organizzazione di aJvit laboratoriali calibrate sui tempi e le modalit di apprendimento dei bambini delle diverse fasce di et Bisogno di autos4ma: Ges6one delle aJvit scolas6che con una par6colare aMenzione alle aJvit che permeMono lespressione dei gus6 personali e delle preferenze, che forniscono ai bambini pun6 di riferimento, valorizzando gli errori
38
Cosa ci proponiamo
Area 2
Traguardo
forma6vo
Esprimere
condividere
cooperare
rispeMare
39
Cosa ci proponiamo
Area 2
vIl corpo e il movimento: I bambini sviluppano la capacit di u6lizzare il corpo per muoversi con destrezza nellambiente, di rispeMarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare aMraverso esso
Traguardo
forma6vo
Conoscersi,
controllarsi
e
comunicare
vLinguaggi, crea4vit espressione: I bambini esplorano e sperimentano tecniche espressive diverse per comunicare ed esprimersi aMraverso di essi
Traguardo
forma6vo
Leggere,
ascoltare,
comprendere,
produrre
Sperimentare le caraMeris6che dei materiali e nuove possibilit di u6lizzo Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve Mostrare interesse e curiosit verso le opere darte Scoprire il paesaggio sonoro aMraverso aJvit di percezione e produzione musicale u6lizzando voce, corpo, oggeJ
40
Cosa ci proponiamo
Area 2
vI discorsi e le parole: I bambini u6lizzano la lingua come strumento per esprimersi in modo personale e crea6vo, raccontare e dialogare, pensare logicamente e argomentare, approfondire conoscenze
Traguardo
forma6vo
Ascoltare,
parlare,leggere,
scrivere
vLa conoscenza del mondo: I bambini assumono aMeggiamen6 di ricerca per costruire prime immagini del mondo e di s coeren6 e signica6ve
Traguardo
forma6vo
Orientarsi
nel
tempo
e
nello
spazio
Ricavare
e
sistema6zzare
informazioni
41
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola dellinfanzia
autonomo nella ges6one delle necessit personali RispeMa semplici regole di comportamento Riconosce ruoli allinterno di un gruppo Si relaziona posi6vamente con adul6 e coetanei
v Il corpo e il movimento
Coordina i propri movimen6 in relazione allo spazio Esprime emozioni aMraverso il corpo e la mimica gestuale MeMe in aMo strategie motorie u6lizzando gli schemi motori di base Compie autonomamente aJvit di 6po manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto
Esplora i materiali riconoscendone le caraMeris6che Esegue autonomamente unaJvit piMorica, manipola6va, plas6ca Applica una semplice tecnica espressiva per produrre un elaborato spontaneo Osserva e denomina gli elemen6 presen6 in unimmagine Esplora la realt sonora riproducendo con il corpo suoni e ritmi
v I discorsi e le parole
U6lizza frasi semplici ma struMurate per comunicare U6lizza il linguaggio verbale per esprimersi e comunicare con gli altri Comprende il contenuto di storie, raccon6 e narrazioni U6lizza con consapevolezza parole nuove apprese
Si orienta negli spazi interni e esterni della scuola Riconosce le dimensioni temporali associate a vissu6 personali Compie operazioni logiche rispeMando un criterio dato Confronta le caraMeris6che di elemen6 osserva6 nellambiente che lo circonda Riconosce piccole quan6t numeriche
42
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola dellinfanzia
Riconosce ed esprime emozioni e sta6 danimo. Si relazione posi6vamente nel piccolo e nel grande gruppo rispeMando le regole stabilite Si riconosce allinterno di un gruppo sociale (glio, compagno, alunno) Ges6sce autonomamente momen6 di gioco e di lavoro
v Il corpo e il movimento
AdaMa ed organizza la propria azione motoria in funzione di spazi e tempi a disposizione Riconosce le proprie emozioni e quelle degli altri Dimostra sicurezza e agilit negli automa6smi degli schemi motori di base Compie con padronanza aJvit di 6po manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto e delle varie par6
Osserva e riproduce elemen6 della realt U6lizza il linguaggio graco-piMorico per comunicare contenu6 U6lizza materiali e tecniche espressive diverse per rappresentare la realt Interpreta gli elemen6 del linguaggio iconico Riproduce con il corpo e con strumen6 suoni e ritmi
v I discorsi e le parole
U6lizza
un
linguaggio
chiaro
e
comprensibile
per
comunicare
contenu6
U6lizza
il
linguaggio
verbale
per
esprimere
e
comunicare
un
vissuto
Ascolta
e
comprende
lo
sviluppo
di
una
narrazione
U6lizza
sistemi
e
codici
convenzionali
U6lizza
correMamente
i
conceJ
topologici
U6lizza
correMamente
i
conceJ
temporali
Compie
operazioni
logiche
per
confrontare,
classicare,
misurare
oggeJ
Formula
previsioni
e
ipo6zza
soluzioni
EeMua
i
primi
abbinamen6
numero-quan6t
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
43
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola dellinfanzia
v
Il
corpo
e
il
movimento
Utilizza uno schema motorio dinamico spostandosi nello spazio in diverse direzioni Utilizza la gestualit per comunicare emozioni e sensazioni Controlla il proprio corpo in situazione statica e dinamica Utilizza correttamente strumenti e utensili per svolgere attivit manuali Rappresenta mentalmente e in modo analitico il proprio corpo
v
I
discorsi
e
le
parole
Utilizza la lingua in funzione descrittiva Interviene attivamente nelle conversazioni comunicando bisogni ed opinioni Comprende e rielabora il contenuto di una narrazione Utilizza e decodifica codici grafici
44
Cosa ci proponiamo
Area 2
45
Cosa ci proponiamo
Area 2
La nostra Scuola proge=a il suo percorso con lobie,vo di promuovere il successo forma@vo impegnandosi a far fronte ai bisogni rileva@ dagli alunni, dalle famiglie e dalla societ contemporanea che cara=erizzata da una crisi di valori e pun@ di riferimento e da unevoluzione rapida e confusa. Di fronte a ques@ problemi la Scuola, individua i seguen@ bisogni forma@vi: Bisogno di stare bene nei vari ambien6 educa6vo- aeJvi, per sen6rsi acceMa6 e valorizza6 Bisogno di comprendere e decidere come arontare le varie aJvit a scuola e nel quo6diano Bisogno di acquisire unadeguata formazione aMraverso i diversi linguaggi disciplinari Bisogno di comprendere la funzione delle regole e dei ruoli, assumendo comportamen6 appropria6 nelle diverse situazioni Bisogno di essere accol4 ed accogliere, essere rispeMa6 e rispeMare Bisogno di ricevere s4molazioni mirate alla crescita della conoscenza, allo sviluppo di capacit e della crea6vit di ciascuno Bisogno di avviare un processo di autos4ma basato sulla consapevolezza di ci che si o che si pu essere
I bisogni forma4vi
46
Cosa ci proponiamo
Area 2
3. Proge@azione consapevole Ricostruire e soddisfare bisogni ed interessi personali ed altrui nelle varie aJvit, usando diversi linguaggi (verbale, iconico, musicale). U6lizzare i diversi linguaggi disciplinari per riorganizzare i propri saperi e competenze nella realizzazione di un progeMo. Contribuire al miglioramento della realt circostante, inserendosi in essa in modo personale, elaborando proposte e possibili interven6 con la consapevolezza dello scarto esistente fra concezioni e aMuazioni tra risulta6 aMesi ed oMenu6. 4. E4ca Prendere coscienza dellesistenza di norme che regolano il vivere e lagire comune. Assumere precise responsabilit nelle diverse situazioni aMraverso il confronto con6nuo con i valori che orientano il territorio in cui vive. Acquisire comportamen6 coeren6 nelle diverse situazioni e nei diversi contes6, comprendendo la funzione delle regole, dei ruoli e dei valori della societ civile. 5. Disponibilit alla collaborazione Collaborare e condividere esperienze con i compagni. Accrescere la consapevolezza del proprio e dellaltrui ruolo nel gruppo, per promuovere legami coopera6vi che favoriscono lo star bene a scuola. Porre aMenzione allaltro nella ges6one delle relazioni interpersonali dando il proprio contributo personale in aJvit di apprendimento comunitario. 6. Proge@o di vita Scoprire lambiente scolas6co in tuMe le sue dimensioni (sociali, organizza6ve) per inserirsi in esso serenamente. RieMere sulle esperienze vissute e sui cambiamen6 che hanno prodoMo per progeMare percorsi esperienziali che orienteranno le scelte future. Sapersi proieMare avan6, operando consapevolmente scelte che riguardino il proprio inserimento in un contesto socio culturale, tenendo conto di interessi e potenzialit personali. 7. Senso e signicato Aprirsi alla dimensione interiore della vita personale, esprimendo le emozioni e i sen6men6 che lo coinvolgono. Porsi interroga6vi per comprendere la realt e se stessi a par6re dai diversi vissu6 personali per imparare a ges6re le proprie emozioni. Acquisire la consapevolezza della complessit della realt aMraverso il riconoscimento dellesistenza dei problemi personali, locali, globali.
47
Cosa ci proponiamo
Area 2
Riconoscere largomento e la natura di una comunicazione orale, desumendoli anche da indizi lessicali Riferire su esperienze personali in modo chiaro ed essenziale Leggere semplici tes6 e riconoscerne le caraMeris6che Produrre tes6 crea6vi e raccon6 di esperienze personali Riconoscere le par6 del discorso Comprendere istruzioni, espressioni e frasi in lingua straniera, sapendole riprodurre in contes6 situazionali diversi U6lizzare voce , strumen6 e nuove tecnologie sonore in modo crea6vo U6lizzare strumen6 e regole per produrre immagini grache, piMoriche, plas6che Impiegare in forma originale e crea6va modalit espressive corporee Ricavare informazioni da documen6 di diversa natura per comprendere un fenomeno storico Elaborare in forma di racconto gli argomen6 studia6 Consultare tes6 di genere diverso , manualis6ci e non Orientarsi nello spazio e sulle carte geograche Comprendere linterazione uomo-ambiente Conoscere e descrivere gli elemen6 caraMerizzan6 i principali paesaggi
Leggere, scrivere, confrontare numeri ed eseguire le quaMro operazioni con sicurezza Dare s6me per il risultato di unoperazione Descrivere, classicare e riprodurre gure geometriche Conoscere le principali unit di misura Indagare i comportamen6 di materiali comuni Osservare lambiente e individuare le diversit dei viven6 RispeMare il proprio corpo in quanto en6t irripe6bile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute) Rappresentare oggeJ e processi con disegni e modelli Elaborare semplici progeJ U6lizzare le tecnologie dellInformazione e della Comunicazione nel proprio lavoro
48
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola primaria
v Matema4ca
Comprende il signicato dei numeri, i modi per rappresentarli e il signicato della notazione posizionale (entro il 20). Opera con i numeri mentalmente e per iscriMo.
49
Cosa ci proponiamo
Area 2
Risolve problemi con addizioni e soMrazioni. Riconosce e rappresenta situazioni problema6che. Imposta, discute e comunica strategie di soluzione. Analizza e rappresenta le principali gure del piano e dello spazio. Esegue e rappresenta classicazioni di elemen6. Opera sugli insiemi e rappresenta le relazioni intercorren6 tra gli elemen6. Compie previsioni, organizza e rappresenta raccolte di da6. Misura e confronta grandezze.
v Scienze e tecnologia
Consolida la lateralit,coordina e sviluppa i movimen6 per muoversi nello spazio. U6lizza corpo e movimento per comunicare sta6 danimo ed emozioni. Si muove nellambiente di vita e di scuola rispeMando alcuni criteri di sicurezza per s e gli altri.
50
Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo. Richiama la dis6nzione tra esseri viven6 e non viven6 per relazionarsi con alcuni contes6 di vita. Si rapporta con oggeJ, animali e piante riconoscendone e nominandone alcune par6 caraMeris6che e cos6tu6ve. Si relaziona con il proprio corpo e con quello dei compagni riconoscendo su di s e sugli altri le varie par6. Si relaziona con il proprio corpo formulando ipotesi sul suo funzionamento. Interpreta speciche situazioni sperimentali rela6ve allacqua formulando alcune ipotesi al riguardo. Si relaziona con gli oggeJ raggruppandoli e classicandoli in base a una caraMeris6ca. Riconosce alcuni processi ordinando brevi sequenze temporali. v Arte e immagine Riconosce e usa i colori come elemento espressivo. Manipola materiali per comporre e scomporre gure. Produce e rielabora immagini aMraverso tecniche, materiali e strumen6 diversica6. v Musica Percepisce il paesaggio sonoro in cui vive. Riconosce speciche sonorit ambientali. Ges6sce diverse possibilit espressive della voce e del corpo. Esegue, da solo o in gruppo, semplici brani.
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola primaria
51
Cosa ci proponiamo
v
Matema4ca
Rappresenta,
legge
e
scrive
i
numeri
naturali(entro
il
100
e/o
oltre).
Riconosce
nella
scriMura
in
base
10
il
valore
posizionale
delle
cifre.
Esegue
verbalmente
semplici
operazioni
con
i
numeri
naturali
e
sa
verbalizzare
la
procedura
di
calcolo.
Analizza
semplici
situazioni
problema6che
e
cerca
opportune
strategie
risolu6ve.
Risolve
problemi
con
luso
delle
quaMro
operazioni
.
Osserva,
descrive
e
rappresenta
lo
spazio.
Riconosce,
denomina
e
classica
le
principali
gure
geometriche
solide
e
piane.
Raccoglie,
classica
e
rappresenta
da6.
EeMua
semplici
misurazioni
direMe
e
indireMe
di
grandezze
con
unit
di
misura
convenzionali
e
non.
Area 2
v Scienze e tecnologia
Conosce il funzionamento dei cinque organi di senso. Pone domande, osserva e descrive elemen6 naturali. Conosce gli aspeJ salien6 del mondo vegetale e animale. Conosce gli sta6 dellacqua e ne comprende i cambiamen6 di stato. Comprende la sinergia tra ambiente e esseri viven6. Interagisce con gli altri per predisporre e u6lizzare schemi e tabelle per raccogliere e tabulare da6 e informazioni. Si muove e agisce nellambiente meMendo in aMo comportamen6 rispeMosi e consapevoli.
v Arte e immagine
Si muove con destrezza controllando pi schemi motori. U6lizza il linguaggio motorio per comunicare sta6 danimo, idee, sensazioni ecc. Partecipa a giochi organizza6 cooperando allinterno del gruppo, rispeMando le regole.
52
U6lizza gli elemen6 basilari del linguaggio visivo per produrre messaggi espressivi signica6vi. Esprime sensazioni ed emozioni u6lizzando tecniche e materiali diversi . Coglie in modo elementare il messaggio di unopera darte. Riconosce il patrimonio ar6s6co-culturale del proprio territorio aMraverso lanalisi del proprio contesto di vita. v Musica Esegue per imitazione semplici can6 accompagnandosi con i suoni del corpo. Riconosce il mondo sonoro in tuMe le sue diversit. Individua suoni prodoJ da strumen6 musicali. Riconosce ritmi e li riproduce u6lizzando la voce, il corpo e oggeJ vari in giochi e libere aJvit.
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola primaria
v Inglese
v Geograa
Rappresenta schema6camente ambien6 e percorsi vissu6. Usa fon6 diverse per ricavare informazioni geograche. Si orienta nello spazio aMraverso pun6 di riferimento corporei e astronomici. Conosce e descrive gli elemen6 sici e antropici caraMeris6ci di ambien6 diversi. Usa in modo sempre pi autonomo il linguaggio specico della disciplina.
53
Legge alcuni tes6 e ne ricava informazioni. Partecipa a brevi scambi dialogici. Completa frasi e brevi tes6, seguendo un modello. Conosce e usa i vocaboli rela6vi ai giorni della seJmana, alle materie e alledicio scolas6co, agli animali, ai mezzi di trasporto, alle stagioni e al tempo atmosferico, al cibo. Comprende ed esegue istruzioni. Conosce aspeJ culturali del Regno Unito. v Storia Usa gli indicatori temporali per orientarsi nella struMura temporale dei tes6. Conosce e usa strumen6 convenzionali per la misurazione delle durate. Organizza faJ storici usando il sistema convenzionale di misura del tempo. Ricava informazioni da elemen6 informa6vi diversi. Classica e organizza informazioni storiche in schemi di sintesi. Riconosce e descrive contes6 di vita, individuando mutamen6 e permanenze.
Cosa ci proponiamo
Area 2
v Matema4ca
Legge e scrive numeri naturali in notazione decimale, consapevole del valore posizionale delle cifre. Esegue le operazioni con i numeri naturali entro il 1000 usando gli algoritmi usuali. Rappresenta e denomina frazioni di gure e di insiemi. Analizza il testo di un problema, lo comprende e gius6ca le strategie adoMate per risolverlo. Esegue un percorso, lo descrive e lo rappresenta con i simboli appropria6. Riconosce, denomina e descrive gure geometriche, iden6cando elemen6 signica6vi e simmetrie. Conosce le principali unit di misura ed in grado di passare da ununit di misura a unaltra. Confronta fra loro gure piane e individua se sono equiestese e/o isoperimetriche. Esegue indagini sta6s6che e rappresenta i da6 raccol6 con graci appropria6. Classica numeri, gure, oggeJ in base a una o pi propriet.
v Scienze e tecnologia
Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo nei confron6 della realt che lo circonda. Analizza i fenomeni nella realt e li descrive gius6cando le proprie osservazioni. Coglie le relazioni che soMendono i fenomeni. Formula ipotesi per spiegare quanto osserva e propone esperimen6 per vericarle. Sceglie e usa consapevolmente alcune modalit per rappresentare i da6 di unesperienza. U6lizza i termini pi signica6vi del lessico specico della disciplina.
v Arte e immagine
Esprime emozioni e sen6men6 u6lizzando materiali e tecniche diverse. Rielabora immagini u6lizzando il colore come variabile.
v Musica
Individua e riconosce le proprie abilit motorie e di coordinazione. Valorizza le proprie abilit in relazione a quelle dei compagni.
54
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola primaria
v Inglese
v Storia
Colloca gli even6 sulla linea del tempo. Individua i luoghi delle civilt studiate sulla carta geograca. Elabora verbalmente le conoscenze u6lizzando un linguaggio specico. Ricava informazioni da fon6 e documen6 storici. Conosce e sa presentare le principali caraMeris6che delle an6che civilt uviali e del mare (civilt della Mesopotamia, Egizi, Ebrei, Fenici, Cretesi, Greci).
55
Presenta un amico e/o un familiare. Conosce le principali fes6vit e tradizioni anglosassoni aMraverso la leMura e lascolto di semplici leggende. Esprime le proprie abilit rela6ve al tempo libero. Conosce il lessico rela6vo ai contenu6 traMa6. Memorizza canzoncine e lastrocche.
Cosa ci proponiamo
Area 2
v Geograa
Ha acquisito consapevolezza degli elemen6 dellambiente in cui vive, li dis6ngue e li rappresenta. U6lizza piante e carte per orientarsi e come fonte di informazioni. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate dallintervento umano sul territorio. Conosce, sa illustrare e individuare i diversi ambien6 geograci italiani (montagna, collina, pianura, umi, laghi, mare, coste, ciM). Conosce e dis6ngue le aJvit lavora6ve italiane, il loro sviluppo e la loro suddivisione.
v Matema4ca
Opera con i numeri naturali; individua mul6pli, divisori e numeri primi; u6lizza strategie per il calcolo mentale. Opera con i numeri decimali con consapevolezza del valore posizionale delle cifre; coglie la relazione logica tra numero decimale e frazione; rappresenta e ordina frazioni. Riconosce mul6pli e soMomul6pli del metro, del chilo e del litro. Esegue semplici conversioni da ununit di misura a unaltra. Classica le principali gure piane e ne riconosce i caraMeri di isoperimetria ed equiestensione. Osserva, riconosce e classica gli angoli. Conduce semplici indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Legge il testo di un problema, ne individua i da6 e le richieste e sceglie unadeguata procedura risolu6va. Calcola perimetri e aree partendo anche da semplici situazioni problema6che. Classica secondo una logica le informazioni presen6 nel testo di un problema. Conduce indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Sa u6lizzare diagrammi di Wenn per classicare elemen6.
v Scienze e tecnologia
Assume comportamen6 correJ e responsabili nel rispeMo delle diverse forme di vita. Individua, classica e rappresenta quanto osservato. U6lizza la videoscriMura. Consulta opere mul6mediali. ProgeMa e realizza in gruppo un piccolo testo, un elaborato mul6mediale, u6lizzando semplici programmi (paint, word, power point,)
56
Sa porsi problemi e elaborarli con pensiero cri6co. Osserva e classica piante e animali. Conosce le caraMeris6che dellaria, dellacqua e del calore e ne comprende la loro importanza. Conosce le diverse fon6 di energia e ne comprende gli eeJ che possono avere sullambiente.
Cosa ci proponiamo
Area 2
v Arte e immagine
Rielabora crea6vamente unimmagine data (opera darte o ambiente naturale). Riu6lizza materiali duso per produrre immagini. U6lizza tecniche ar6s6che diverse. Scopre le peculiarit di alcune opere darte.
v Musica
Esprime e interpreta unesperienza sonora aMraverso la parola, il movimento e il disegno. Prende consapevolezza della musica nelle sue pi svariate forme, circostanze e manifestazioni. Riconosce semplici sequenze e man6ene il ritmo. Riconosce generi musicali diversi.
U6lizza e combina le abilit motorie di base secondo varian6 esecu6ve. Gioca rispeMando le regole. Collabora con i compagni al ne di portare a termine unazione di gioco. RispeMa il turno di gioco dei compagni e il proprio.
57
Cosa ci proponiamo
Area 2
Scuola primaria
v Inglese
Comprende e usa espressioni per descrivere persone, abitudini e passatempi. Comprende tes6 scriJ e ricava informazioni. Partecipa a scambi dialogici per parlare dei propri ed altrui interessi su vari argomen6. Rileva diversit culturali in relazione ad abitudini di vita e tradizioni.
v Storia
58
MeMe le conoscenze sulle an6che civilt in rapporto con il patrimonio archeologico in Italia. Produce informazioni da tes6, fon6 scriMe e immagini di fon6 per costruire una conoscenza di aspeJ di civilt. Usa strategie di leMura di tes6 di 6po diverso per costruire una conoscenza complessiva. MeMe in rapporto le conoscenze della cris6anizzazione dellimpero romano con la diusione del cris6anesimo nel mondo aMuale.
Cosa ci proponiamo
Area 2
v Geograa
Legge e interpreta carte tema6che, graci, tabelle e da6 sta6s6ci per ricavarne informazioni geograche. Calcola distanze su carte, u6lizzando la scala graca e/o numerica. Realizza schizzi di percorsi nalizza6 e mappe mentali di territori dItalia e della propria regione u6lizzando simbologie convenzionali. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate nel tempo dalluomo sul territorio. Usa il lessico specialis6co della disciplina al ne di descrivere con precisione i fenomeni geograci considera6; Analizza alcuni temi-problemi geogracamente signica6vi: ecologico, energe6co e il rapporto Nord-Sud della nostra penisola.
v Matema4ca
Conta in modo progressivo e regressivo. Opera con i numeri naturali e ne applica le propriet. Opera con i numeri decimali. Conosce e usa le frazioni. Conosce, usa e confronta unit di misura del sistema metrico decimale. Riconosce, disegna, misura e costruisce le principali gure geometriche piane e ne calcola perimetro e area. Riconosce gure isoperimetriche ed equiestese. Analizza i da6 forni6 da una situazione problema6ca e sa elaborare una soluzione. Usa e interpreta i linguaggi propri della sta6s6ca.
v Scienze e tecnologia
59
Dis6ngue le caraMeris6che principali della luce e del suono. Individua le trasformazioni dellenergia. Individua alcune macchine che sfruMano diverse forme di energia. Interpreta alcuni fenomeni sici. Descrive alcuni organi di senso. Riconosce le struMure fondamentali delluomo. Individua una correMa alimentazione in relazione allo sviluppo psicosico. RieMe e adegua il suo comportamento alle norme di igiene e di sicurezza. Individua le funzioni di una semplice macchina e ne rileva le caraMeris6che. Compone e scompone oggeJ nei loro elemen6. Riconosce il rapporto fra il tuMo e una parte. Rappresenta oggeJ e processi con disegni e modelli. Osserva oggeJ del passato e rileva le trasformazioni. U6lizza le nuove tecnologie per sviluppare il proprio lavoro in pi discipline e per potenziare le proprie capacit comunica6ve.
Cosa ci proponiamo
Area 2
v Arte e immagine
U6lizza gli elemen6 di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini sta6che (fotograe, manifes6, opere darte) e messaggi in movimento (spot, brevi lma6). U6lizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo crea6vo le immagini aMraverso molteplici tecniche, materiali e strumen6 diversica6 (graco- espressivi, piMorici e plas6ci, ma anche audiovisivi e mul6mediali). Riconosce alcuni aspeJ formali delle opere darte proposte.
v Musica
U6lizza voce, strumen6 e tecnologie sonore in modo crea6vo e consapevole. Esegue, anche colleJvamente, brani vocali curando intonazione, espressivit e interpretazione. Valuta aspeJ funzionali ed este6ci della musica anche in riferimento ai diversi contes6 temporali e di luogo. Riconosce e classica gli elemen6 cos6tu6vi basilari del linguaggio musicale e li sa rappresentare con i sistemi simbolici convenzionali.
Coordina movimen6 successivi e simultanei complessi. Organizza il proprio movimento nello spazio in relazione a s, agli altri e agli oggeJ. U6lizza modalit espressive e corporee anche con forme di dramma6zzazione e trasmeMe contenu6 che esprimono emozioni. Applica indicazioni e regole a giochi popolari e spor6vi. Partecipa aJvamente ai giochi collaborando con gli altri, acceMando la sconMa e rispeMando le regole e i compagni.
60
ProgeJ extracurriculari
61
Area 2
Kahlil Gibran
62
Nessuno pu insegnarvi nulla se non ci che gi sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piu=osto la sua fede e il suo amore. E se davvero saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente.
Area 2
Proge@o di Is4tuto
ProgeA curriculari
63
Area 2
Area Storico-Geograca
Per
favorire:
lacquisizione
di
conoscenze,
abilit
e
padronanze
speciche
rela4ve
ai
campi
di
esperienza
e
alle
discipline
la
stru@urazione
graduale
di
competenze
(uso
consapevole
dei
conceA,
delle
conoscenze
e
dei
metodi
di
indagine
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Come?
Elaborando
esperienze
(il
fare)
Conoscendo
e
comprendendo
il
reale
(il
sapere)
Scegliendo
le
azioni
(il
saper
fare)
Stru@urando
il
pensiero
(il
saper
essere)
64
Area 2
Percezioni sensoriali A@enzione perceAva Ascolto aAvo Osservazione dire@a Parlato Le@ura Scri@ura Orientamentospazio-temporale Coordinamento motorio
ConceA e conoscenze rela4ve a codici, stru@ure, funzioni, strumen4 delle varie forme di comunicazione
Codice
verbale:
il
testo
fruito
e
prodo@o
(suoni,
segni,
simboli,
parole,
frasi,
discorsi),
le@oscri@ura,
ortoepia,
ortograa,
lessico,morfosintassi.
Codice
iconico:
linea,
forma,
colore,
tra@o
graco,
disegno,
modellamento,
pi@ura,
collage,
contesto,
trama,
polisemia.
Codice
sonoro-musicale:
suono,
rumore,
fonte
lontananza,
vicinanza,
direzione,
ritmo,
4mbro,
altezza,
intensit,
durata.
Codice
corporeo-gestuale:
schema
corporeo,
orientamento,
coordinazione,
posture,
equilibrio
sta4co
e
dinamico,
schemi
motori.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Ascoltare e comprendere Parlare e comunicare oralmente Leggere e comprendere Scrivere e produrre Riconoscere e u4lizzare Interpretare Rie@ere Trasferire
65
Area 2
ConceA e conoscenze rela4ve a codici, stru@ure, funzioni, strumen4 per indagare il mondo sico, biologico e tecnologico.
Misure:
lunghezze,
pesi
e
capacit,
unit
di
misura
arbitrarie
e
convenzionali,
unit
di
misura
monetaria
Argomentare e conge@urare Porsi e risolvere problemi Classicare, confrontare, misurare, analizzare, calcolare Elaborare, ricavare, padroneggiare Eseguire, applicare, trasferire
66
Area 2
Elaborazione di esperienze ed aAvit: Dalla realt vissuta e circostante alla realt nazionale, europea, internazionale La ricerca dambiente La ricerca storico-geograca La ricerca antropologico-sociale
Percezioni sensoriali A@enzione perceAva Orientamento spazio-temporale Ascolto aAvo Osservazione dire@a Parlato Le@ura Scri@ura Produzioni Coordinamento motorio Memorizzazione
SPAZIO: Psicologico Fisico Proge@ato Codicato Rappresentato TEMPO: Psicologico Immaginario Lineare Ciclico Even4 Tracce Res4 Fon4 SOCIETA: Interrelazioni tra persone, gruppi Ruoli, regole - Popoli Culture Religioni Organizzazioni sociali
Ascoltare, comprendere, parlare Comunicare oralmente Leggere e comprendere Orientarsi Orientare Osservare, misurare, ordinare, collocare Descrivere, confrontare, rappresentare Conoscere, riconoscere, ricordare Interpretare, rie@ere Costruire , ricostruire Ricavare, u4lizzare, produrre Elaborare, rielaborare, trasferire.
67
Area 2
Unit di Apprendimento
Unit
di
Apprendimento
Scoperte
straordinarie
Il
percorso
ha
lo
scopo
di
soddisfare
il
naturale
bisogno
di
esplorazione
e
curiosit
dei
bambini
avviandoli
al
tempo
stesso
ad
una
organizzata
visione
della
realt.
Unit
di
Apprendimento
Briciole
di
parole
Unit
di
Apprendimento
Il
percorso
intende
orire
al
bambino
lopportunit
di
soddisfare
il
naturale
bisogno
di
comunicare,
di
raccontare
e
raccontarsi
con
un
bagaglio
lessicale
pi
ricco
e
ar4colato
per
aermare
la
propria
iden4t
in
crescita.
Quarta
Unit
di
Apprendimento
68
Area 2
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
O.F.
Comprendere
la
necessit
di
stabilire
e
rispe@are
le
regole
della
classe
Confrontarsi
con
gli
altri
e
comprendere
pun4
di
vista
diversi
Unit
di
Apprendimento
O.F.
Unit
di
Apprendimento
O.F.
Sviluppare
una
conoscenza
approfondita
dellambiente
e
dei
suoi
problemi
a@raverso
la
comprensione
degli
elemen4
scien4ci,
geograci,
storici,
culturali
che
lo
cara@erizzano
Maturare la propria iden4t di ci@adino a@raverso la ricostruzione della memoria storica personale, familiare e del gruppo di appartenenza Unit di Apprendimento
O.F.
Conoscere
le
regole
di
una
sana
alimentazione
per
costruire
il
proprio
benessere
e
difendere
il
proprio
diri@o
alla
salute
69
Area 2
Unit di Apprendimento
O.F.
Rie@ere
sugli
incontri
vissu4
in
luoghi
diversi
dal
proprio
ambiente
di
vita
per
dare
signicato
alle
esperienze
pregresse
e
arontare
quelle
future.
O.F.
Scoprire
i
valori
e
le
regole
che
sono
alla
base
del
vivere
in
famiglia,
con
gli
amici,
in
societ.
O.F.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
O.F.
Sviluppare
curiosit
ed
interesse
ad
indagare,
conoscere
e
ricostruire
la
propria
storia.
Comunicare in maniera autonoma le proprie esperienze, facendo tesoro delle competenze raggiunte.
70
Area 2
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
Unit
di
Apprendimento
Ri scopriamo la pace
O.F.
Acquisire
gli
strumen4
per
avvalersi
in
modo
appropriato
e
personale
delle
conoscenze.
Acquisire
la
capacit
di
osservare,
descrivere
e
rappresentare
la
realt
cominciando
ad
u4lizzare
i
linguaggi
disciplinari
O.F.
Individuare
i
valori
della
convivenza
civile:pace,
solidariet
e
tolleranza
.
Formare
la
coscienza
personale.
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
Interagire nella comnicazione orale e scriNa rispeNando le regole della successione logica e cronologica degli even-. Sviluppare e col-vare la curiosit e il gusto per la scoperta.
Sviluppare la capacit di confronto interpersonale e di cooperazione. Operare scelte correNe e responsabili nello spazio, nel tempo, nei linguaggi verbali e non, nelle relazioni
71
O.F.
Regoliamoci
O.F.
Area 2
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
O.F.
Conoscere
gli
altri
per
conoscere
meglio
se
stessi
e
comprendere
che
nella
diversit
delle
condizioni
e
nel
confronto
dei
comportamen4
ci
si
arricchisce
reciprocamente.
O.F.
Esercitare
la
capacit
di
stupirsi
di
fronte
agli
spe@acoli
della
natura
e
di
abbandonarsi
a
fantasie
personali
che
ne
accentuino
la
bellezza
a@raverso
forme
variamente
animate.
Quarta
Unit
di
Apprendimento
Unit di Apprendimento
O.F.
Comprendere
limportanza
dellamicizia
nel
rapporto
quo4diano
con
gli
altri
per
coglierne
il
valore
e4co
s
ociale
72
Area 2
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
Unit di Apprendimento
O.F.
Approfondire
la
coscienza
di
s,
delle
proprie
capacit
e
dei
propri
limi4
per
aumentare
lautos4ma.
Maturare
a@eggiamen4
di
ducia
in
s,
acce@ando
serenamente
i
cambiamen4
sici,
emo4vo-aeAvi,
culturali
e
cogni4vi
del
processo
di
crescita.
O.F.
Consolidare
relazioni
posi4ve
ed
a@eggiamen4
di
apertura
e
comprensione
per
ampliare
i
propri
orizzon4
e
superare
gli
stereo4pi.
Assumere
a@eggiamen4
di
disponibilit
ad
apprendere,
di
ricerca
e
di
spirito
cri4co
verso
le
diverse
forme
di
conoscenza.
O.F.
Vivere consapevolmente i rappor4 collabora4vi nella condivisione e realizzazione di un lavoro comune. Confrontarsi con gli altri, riconoscendo nelle diversit il valore dellostare insiemeper sviluppare le potenzialit di ciascuno.
73
O.F.
Area 2
Laboratori
opzionali
Classi
seconde
Dalla
storia
alla
scena
Laboratori
di
animazione
alla
leMura
e
al
teatro
(2h
se,manali)
Classi
terze
Ricicliamo
percreare
Laboratorio
di
aJvit
manipola6ve
con
materiali
di
riciclo
(2h
se,manali)
Classi
quarte
A
B
Terra
mia
Laboratorio
di
storia
locale
per
indagare
il
suolo
e
il
soMosuolo
del
proprio
territorio
e
per
conoscerne
gli
aspeJ
meno
no6
e
pi
curiosi
(3h
se,manali
)
Terra mia
Laboratorio di storia locale per indagare il suolo e il soMosuolo del proprio territorio e per conoscerne gli aspeJ meno no6 e pi curiosi (2h se,manali ) Musica e non solo
74
Classi quarte C D E
Area 2
Laboratori
opzionali
Classi
quinte
A
B
C
-
D
Economi@scuola
Laboratorio
per
avvicinare
gli
alunni
in
modo
giocoso
ed
esperienziale
ad
alcuni
conceJ
elementari
di
economia
e
nanza
(2h
se,manali)
75
Area 2
Io sono, io so , io so fare
76
La nostra scuola ha sempre posto par6colare aMenzione alle problema6che degli alunni in dicolt di apprendimento. Da questa esigenza nasce il progeMo Io sono, io so, io so fare che, aMraverso la metodologia dellapprendimento coopera6vo, intende favorire lintegrazione e la valorizzazione di tuJ gli alunni.
Area 2
Finalit
Vivere
la
propria
corporeit
come
mezzo
fondamentale
di
crescita
e
di
rapporto
con
gli
altri
anche
in
assenza
di
linguaggio
verbale.
Migliorare
i
processi
perceJvi,
intelleJvi,
relazionali
e
sociali
aMraverso
unecace
ed
eciente
educazione
informa6ca
e
quindi,
luso
del
computer.
Acquisire
capacit
comunica6ve
alterna6ve
in
assenza
di
linguaggio
verbale,
per
raggiungere
una
migliore
interazione
con
lambiente,
sviluppare
i
rappor6
interpersonali,
laeJvit,
i
sensi.
Raggiungere
una
sempre
maggiore
autonomia
personale,
grazie
al
miglioramento
di
alcune
abilit
strumentali
di
base.
.
Il
percorso
opera6vo
sar
rivolto
sia
agli
alunni
con
par6colare
ObieAvi
Organizzazione
gravit che a quelli con maggiore possibilit di recupero strumentale e si realizzer in pi ore seJmanali in orario an6meridiano dai docen6 di sostegno e preveder: essibilit di orario, collaborazione fra docen6 di sostegno e di classe ed aJvit capaci di incrementare la qualit dellintegrazione scolas6ca. Gli interven6 si ar6coleranno in due moduli paralleli: - linguaggio sonoro e musicale che u6lizzer il suono, la musica, il movimento come canale di comunicazione preferenziale per cercare di instaurare una relazione posi6va e di sviluppare la comunicazione non verbale, il rilassamento muscolare, laMenzione, sar coordinato dallinsegnante Al6eri Mina; linguaggio informa6co coordinato dallinsegnante Branco Angela che, aMraverso luso del computer servir per potenziare le abilit aMen6ve e mnemoniche, fornir occasioni per lo sviluppo della crea6vit e servir come strumentotrasversale per spaziare in ogni area conosci6va. Le aJvit saranno individualizzate e dierenziate perch terranno conto dei ritmi e delle capacit di ognuno e par6ranno sempre da quello che sanno gi fare, per passare a consegne pi complesse. Gli interven6 si svolgeranno seguendo il 77 calendario organizza6vo allegato.
Area 2
Finalit ObieAvi
Aiutare ogni alunno a costruire, pur nei diversi ordini di scuola, la sua peculiare iden6t. Ricercare linguaggi professionali comuni tra insegnan6 dei vari ordini di scuola Elaborare metodologie di insegnamento comuni per un apprendimento dei saperi essenziali Conoscere, confrontare e coordinare i rispeJvi curricoli ed i sistemi di valutazione, concordando modalit pi ecaci nel passaggio di informazioni sugli alunni AJvare momen6 di incontro e aJvit in comune tra gli alunni delle classi ponte sulla base di specici progeJ Il progeMo si sviluppa aMraverso una serie di inizia6ve nalizzate al graduale superamento dei sen6men6 di confusione, preoccupazione e disorientamento propri degli alunni durante la fase di passaggio alla nuova scuola. Tali inizia6ve consistono in: 1. Incontri scuola-famiglia per promuovere n da subito una reale collaborazione scuola-famiglia (presentazione POF Sportello genitori alunni nuovi iscriJ di 3 anni) 2.Incontri tra docen6 delle classi ponte per svolgere aJvit di studio e ricerca su tema6che comuni ai diversi ordini di scuola 3.AJvit laboratoriali svolte da docen6 della scuola dellinfanzia su gruppi di alunni delle classi prime per dare con6nuit metodologica e didaJca al percorso forma6vo 3.Inizia6ve comuni ai diversi ordini di scuola (infanzia/ primaria e primaria/secondaria primo grado) per dare la possibilit agli alunni di familiarizzare con gli spazi e gli insegnan6 della nuova scuola
Organizzazione
78
Area 2
Finalit
Fornire a tuJ gli alunni le abilit necessarie allo studio (saper fare) e al modo correMo di comunicare, relazionare e partecipare (saper essere) Garan6re a tuJ lo sviluppo delliden6t, dellautonomia e delle competenze nel quadro di un percorso forma6vo unitario e coerente del saper fare migliorare/consolidare la coordinazione motoria acquisire una correMa manualit, per un adeguato uso di strumen6 di vario 6po acquisire una correMa pronuncia e costruzione del pensiero/linguaggio ai ni di unadeguata ed ecace comunicazione verbale acquisire un adeguato orientamento spazio/temporale acquisire le competenze rela6ve alla leMura e alla scriMura del saper essere sviluppare lautocontrollo acquisire/sviluppare lautos6ma comunicare/collaborare con compagni e adul6 Gli interven6 educa6vi sono organizza6 in modo da suscitare interesse e mo6vazione, sollecitare limpegno e la partecipazione, s6molare i ritmi di apprendimento e valorizzare abilit alterna6ve. Il contesto fortemente opera6vo, con aJvit concrete e diversicate, organizzate colleJvamente, individualmente o per piccoli gruppi eterogenei. Le aJvit programmate consentono a ciascun alunno di raggiungere traguardi forma6vi sempre pi eleva6, seguendo i6nerari personalizza6 e tempi adegua6. Per dare pari opportunit al recupero e al potenziamento, prevista la rotazione degli alunni nei gruppi e lorganizzazione di apprendimen6 interdisciplinari aMraverso aJvit di coopera6ve learning o forme di mutuo insegnamento tra alunni
ObieAvi
Organizzazione
79
Area 2
ATTIVITA
ALTERNATIVE
allinsegnamento
della
Religione
Ca@olica
Questo
progeMo
cos6tuisce
la
proposta
alterna6va
che
la
scuola
vuole
orire
alle
famiglie
nel
rispeMo
delle
loro
scelte
educa6ve
e
della
norma6va
vigente.
Nasce,
infaJ,
dallesigenza
di
garan6re
ai
genitori
che
hanno
scelto
di
non
avvalersi
dellinsegnamento
della
religione
caMolica,
unaJvit
alterna6va
per
i
loro
gli
e
di
favorire
negli
alunni
coinvol6,
il
superamento
del
disagio
provocato
dallallontanarsi
dai
compagni,
aMraverso
una
piacevole
novit
compensa6va.
I bambini sono spontaneamente crea6vi, ma a scuola rischiano di impoverire questo capitale iniziale se i docen6 non pongono in essere inizia6ve per incen6varlo. Lidea di fondo del progeMo nasce da questa riessione e dalla duplice considerazione che let della Scuola dellinfanzia quella in cui il bambino impara aMraverso il contaMo direMo con la realt e che il bisogno di toccare, scoprire, esplorare fondamentale nei bambini di questa fascia det. Il percorso educa6vo permeMer ai bambini di: - osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione del contesto in cui viviamo (legami familiari, amicizie ) -osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione della societ che ci circonda (scuola, ambiente quar6ere )
80
Un mondo di valori
Area 2
Finalit
Potenziare le aJtudini crea6ve u6lizzando tempi aggiun6vi e personalizza6 rispeMo al normale i6nerario scolas6co. Garan6re laJvit alterna6va ai genitori che hanno scelto di non avvalersi della religione caMolica Favorire il superamento del disagio provocato dallallontanarsi dai compagni in una sorta di piacevole novit compensa6va Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve Esplorare materiali diversi u6lizzandoli in maniera crea6va Realizzare cose originali assemblando materiali in modo nuovo e inusuale U6lizzare tecniche espressive diverse LaJvit sar svolta in spazi esterni alla sezione (aule laboratoriali e sezioni parallele) con le docen6 di sezione. Le aJvit e i contenu6 trovano la loro valorizzazione nelluso costante del linguaggio, non solo legato allascolto delle indicazioni fornite dallinsegnante, ma anche per il costante riferimento al descrivere ci che si sta facendo e a raccontare ci che si realizzato.
ObieAvi
Organizzazione
81
Area 2
Un
mondo
di
valori
A,vit
alterna@ve
allinsegnamento
della
religione
ca=olica
Finalit ObieAvi
Sviluppare uniniziale consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile. Favorire la costruzione di unimmagine posi6va di s, nella denizione della propria iden6t. Riconoscere e valorizzare le competenze gi acquisite, in un percorso forma6vo organico
Organizzazione
82
AMraverso la leMura di storie e abe si inviter il bambino allanalisi di legami, aeJ, valori e abitudini sociali e culturali; -mediante una semplice leMura di immagini e dei loro messaggi si avvier all aJvit di conversazione, ricerca, di indagine e produzione graca; - si u6lizzeranno dramma6zzazioni per s6molare i bambini ad una "leMura" cri6ca dei messaggi e dei contenu6 Il percorso sar aMraverso lespletamento in quaMro unit di lavoro: 1-PAROLE PER GIOCARE 2-LUNIVERSO POETICO 3-FIABE DAL MONDO 4-FAVOLE E FANTASIA
Area 2
SCUOLA
IN
OSPEDALE
Scuola
in
ospedale
AJvit
di
insegnamento/ apprendimento
presso
il
presidio
ospedaliero
De
Luca
e
Rossano
di
Vico
Equense
Per
tu,
i
bambini
ricovera@
nel
reparto
di
pediatria
Le nalit generali della Scuola in Ospedale sono naturalmente quelle comuni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, ma sua funzione specica quella di "normalizzare nella misura massima possibile l'esperienza del ricovero e della malaJa. L'oerta forma6va, quindi, privilegia le modalit espressive e comunica6ve orendo a ciascun bambino gli s6moli intelleJvi sensoriali e sociali di cui l'ospedalizzazione lo priva e s6mola linteresse e la mo6vazione di ciascuno in un contesto dialogico e di relazioni posi6ve.
83
Area 2
Scuola
in
ospedale
Finalit
ObieAvi
Esprimere
il
dovere
sociale
di
garan6re
agli
alunni
degen6
il
diriMo
allo
studio
e
la
con6nuit
del
processo
educa6vo
Contribuire
al
processo
di
guarigione
favorendo
situazioni
di
normalit
Mantenere
la
con6nuit
tra
la
realt
ospedaliera
e
lambiente
esterno
Mantenere
il
rapporto
con
la
scuola
di
appartenenza
garantendone
la
con6nuit
didaJca
Mantenere
vivo
linteresse
per
laJvit
di
6po
cogni6vo
Contribuire
al
contenimento
dellansia
che
producono
lospedale
e
le
terapie
Tutelare
liden6t,
recuperare
lautonomia,
raggiungere
linterazione
e
favorire
la
socializzazione
LaJvit
educa6va
in
ospedale
caraMerizzata
da
alcuni
aspeJ
peculiari
che
ne
condizionano
la
realizzazione:
situazioni
eterogenee
e
imprevedibili
della
vita
ospedaliera
(malaJa
e
dolore;
ritmi
e
scansioni
delle
cure,
intervento
di
gure
professionali...)
modalit
di
lavoro
sostanzialmente
diverse
rispeMo
alla
s c u o l a
t r a d i z i o n a l e
( l a v o r o
p r e v a l e n t e m e n t e
individualizzato
o
a
piccoli
gruppi,
convivenza
di
bambini
di
et
diversa,
presenza
di
genitori
ed
operatori
durante
le
lezioni)
la
par6colare
situazione
dellalunno
ricoverato:
psicologica:
distacco
dalla
vita
familiare
e
scolas6ca,
paura
ed
apprensione
per
la
propria
salute
e
per
il
futuro,
regressioni,
adaMamento
alla
vita
ospedaliera
sica:
invalidit
temporanea,
eeJ
delle
cure
E
per
questo
mo6vo
che
il
docente
deve
possedere:
la
capacit
di
ges6re
le
complesse
dinamiche
relazionali
con
la
direzione
sanitaria,
il
personale
medico
e
paramedico,
gli
alunni
in
condizione
di
malaJa
ed
i
loro
familiari,
la
scuola
di
provenienza,
gli
en6
collega6
la
capacit
di
adaMamento
al
modicarsi
improvviso
delle
situazioni
e
al
conseguente
adeguamento
della
didaJca,
dei
metodi
e
dei
contenu6
lautonomia
nella
ges6one
e
organizzazione
del
lavoro
Organizzazione
84
Area 2
85
Premessa
e
mo4vazione
Questanno
per
unesigenza
condivisa
di
innovazione
e
di
miglioramento
qualita6vo
delloerta
forma6va
della
Scuola,
abbiamo
deciso
di
impostare
diversamente
la
struMurazione
della
proposta
educa6va
interdisciplinare
dIs6tuto
per
focalizzare
laMenzione
di
tuJ
gli
alunni
sullimportanza
della
tutela
e
della
valorizzazione
del
patrimonio
socio-storico,
ambientale
e
culturale
del
proprio
paese.
Partendo
dalla
convinzione
che
la
scuola
luogo
privilegiato
di
formazione
sociale
e
punto
di
riferimento
culturale
per
il
territorio,
sopraMuMo
quando
si
pone
come
promotrice
di
inizia6ve
volte
alla
riqualicazione
e
alla
rivalutazione
dei
luoghi
storici
e
della
cultura
del
posto
per
potenziare
e/o
consolidare
nei
giovani
ciMadini
il
senso
di
appartenenza
e
di
iden6t,
abbiamo
posto
al
centro
della
progeMazione
uno
scrigno
(furziere
doro)
e
ne
abbiamo
chiarito
il
mo6vo
con
le
parole
di
una
poetessa
locale:
-Vico
Equense
nu
furziere
doro,
c o
renghiuto
a
magia
do
tempo,
[]
(Rosa
Cuomo).
Questo
per
dire
che
dalla
realt
sica,
antropologica
e
sociale
del
proprio
paese
si
possono
aJngere
innumerevoli
fon6
di
approfondimento
tema6co
per
gli
argomen6
presi
in
esame
ed
possibile
indagarle
da
vicino
mediante
un
approccio
di
studio
decentrato
a
dirla
con
Frabboni-
che
avvicina
lalunno
al
suo
territorio
con
lo
scopo
di
esplorarlo
per
scoprirlo
e
conoscerlo
meglio,
cos
come
si
fa
nella
ricerca
di
un
tesoro
ben
sapendo
che
quando
lo
si
trova
si
diventa
ricchi
per
il
suo
valore
ines6mabile
sia
esso
oro
o
sapere.
(La
metafora
ovvia:
come
loro
arricchisce
le
nanze
cos
i
saperi
arricchiscono
lintelligenza).
La
nuova
natura
di
questo
progeMo
interdisciplinare
richiede
un
diverso
approccio
opera6vo
da
parte
della
scuola
che
ora
non
pu
pi
avviare
solo
momen6
di
studio
e
di
ricerca
didaJca
ma
deve
prevedere,
in
orario
scolas6co
ed
extrascolas6co,
anche
altre
aJvit
opera6ve
ed
esplora6ve
come
esperienze
laboratoriali,
uscite
sul
territorio,
incontri
con
esper6
o
con
studiosi
del
posto,
visite
guidate,
ad
esempio
nel
centro
storico
o
presso
i
monumen6
del
paese.
Cos
facendo
questo
lavoro,
oltre
a
favorire
lintegrazione
tra
la
scuola
e
il
territorio
contribuir
anche
ad
unicare
gli
ambi6
dellazione
interdisciplinare
tra
le
diverse
classi
che
si
troveranno
tuMe
impegnate
a
studiare
pagine
diverse
dello
stesso
libro
di
formazione
ossia
quello
del
proprio
territorio
di
appartenenza,
vale
a
dire
che,
pur
se
da
sfacceMature
diverse,
tuJ
gli
alunni
saranno
impegna6
nella
stessa
indagine
e
quindi
potranno
scambiarsi,
a
ne
esperienza,
i
risulta6
oMenu6
mediante
successivi
momen6
di
confronto
e
di
scambio
di
informazioni.
Certo
che
tuJ
i
loro
lavori
didaJci
di
ricerca-azione,
di
rielaborazione
e
di
riessione
personale
potranno
essere
successivamente
raccol6
e
unica6
in
un
volume
di
natura
colleJva
(video
e- book),
inedito
e
sempre
aperto
a
nuovi
sviluppi
cosicch
esso
potr
di
anno
in
anno
aumentare
di
pagine
e
di
originalit
e
potr
essere
pubblicato
sui
si6
web
della
scuola:
sar
il
prodoMo
della
Magia
del
tempo
e
ricorder
a
tuJ
che
la
scuola
non
solo
fonte
di
istruzione
ma
anche
fonte
crea6va
di
vita
sociale,
culturale
e
aeJva.
1.Educare alla ci=adinanza a,va e responsabile a=raverso la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni, la memoria e la condivisione delle radici storiche del nostro territorio. 2.Conoscere, valorizzare e tutelare il patrimonio naturale, ar@s@co -storico culturale del proprio territorio.
FINALITA
86
Percorsi
curriculari
Classi
prime
Vivere
la
Natura
Classi seconde
Classi terze
Classi
quarte
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Terra Mia
Classi
quinte
Star
bene
87
Area 2
Vivere
la
Natura
I
Valori
del
proprio
Territorio
Classi prime
ObieVvi Forma-vi: Sviluppare il senso di appartenenza e il gusto della scoperta ascoltando raccon@ lega@ al vissuto familiare e alla storia del proprio paese .(Storia locale)
ObieVvo Forma-vo: Esplorare e osservare lambiente naturale del proprio territorio per conoscerlo, amarlo e tutelarlo (Ed. ambientale)
ObieVvi Forma-vi: A,vare comportamen@ di rispe=o e conservazione dellambiente individuando le cause dei possibili danni derivan@ dallincuria delluomo. (Ed ambientale)
ObieVvi Forma-vi: Prendersi cura della propria persona a,vando comportamen@ e abitudini corre=e per la propria e altrui salute. (Ed. alla salute e allalimentazione)
Igiene e sicurezza
88
Area 2
Classi seconde
ObieVvo forma-vo Capire limportanza del riciclo per la salvaguardia del territorio circostante:la carta.(ed. ambientale)
ObieVvo forma-vo Conoscere i prodo, @pici del territorio: il la=e. (Il lavoro del casaro, la liera visita al caseicio De Gennaro sul territorio) (ed. alimentare/salute)
ObieVvo forma-vo Conoscere liden@t del proprio paese a=raverso la simbologia :lo stemma di Vico Equense(storia locale)
Dalle origini
89
ObieVvo forma-vo Conoscere lastrocche e/o preghiere che fanno parte della tradizione del territorio (conte,giochi)
Il tempo che fu
Area 2
Classi terze
ObieVvo forma-vo Osservare il bosco per scoprire gli animali e le piante che lo cara=erizzano
Piccoli esploratori
Lo
storico
al
lavoro
ObieVvo
forma-vo
Scoprire
e
conoscere
la
storia
del
Monte
Faito
Ricercare in natura
ObieVvo forma-vo Comprendere e ado=are a=eggiamen@ e comportamen@ pi a=en@ e consapevoli nei confron@ dellambiente e del territorio
E tempo di regole
90
Area 2
Classi
quarte
Terra
Mia
ObieVvi Forma-vo Comprendere che la terra pur se apparentemente ferma in con@nuo movimento e si esprime con strani sussul@ (ed. ambiente)
ObieVvi Forma-vo Esplorare il suolo na@o alla scoperta dei profumi e dei sapori di casa (ed.alimentare)
ObieVvi
Forma-vo
Conoscere
rime
e
versi
tra,
dal
patrimonio
le=erario
locale
e
presenta@
dagli
stessi
autori
(Convivenza
e
iden@t
sociale)
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Rima
mia
ObieVvi Forma-vi Indagare sulle origini delle tradizioni agricole del posto (Storia locale)
91
Area 2
Classi
quinte
Star
bene
ObieVvo forma-vo promuovere un nuovo senso civico di adozione di comportamen@ ambientalmente corre, e sostenibili nei luoghi di vita e di incontro. (Educazione ambientale )
ObieVvi forma-vi Acquisire le prime cognizione di salute e benessere. Individuare i rappor@ fra lalimentazione e il movimento. Riconoscere ed ado=are alcuni essenziali principi alla cura del proprio corpo e a un corre=o regime alimentare. Riconoscere regole per la sicurezza propria e altrui. Conoscere e rispe=are regole esecu@ve funzionali alla sicurezza nell ambiente scuola (Educazione alla salute)
ObieVvo forma-vi Conoscere i principi fondamentali della Cos@tuzione. Conoscere alcuni ar@coli della Dichiarazione dei Diri, del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diri, dellInfanzia.( Legalit)
ObieAvo forma4vo Promuovere e realizzare un percorso di ricerca sulle principali aJvit economiche del passato e sulle tradizioni folcloris6che locali,. 92 (Storia locale)
Area 2
Laboratori
extracurriculari
I
laboratori
extracurricolari,
progeMa6
in
risposta
ai
bisogni
forma6vi
degli
alunni
del
Circolo,
concorrono
ad
approfondire
le
tema6che
dei
percorsi
interdisciplinari
del
ProgeMo
di
Is6tuto.
Scuola Primaria
Percorso
teatrale
Proge@o
di
ceramica
Alunni
classi
terze
Proge@o
teatrale
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
93
Area 2
Servizio di post-accoglienza per gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria nella giornata del sabato a se,mane alterne dalle ore 12,20 alle ore 13.20
Finalit
Portare
a
conoscenza
degli
alunni
lesistenza
di
linguaggi
e
di
mezzi
espressivi
diversi
da
quelli
tradizionalmente
privilegia6
nella
scuola
(lingua
parlata
e
lingua
scriMa),
con
par6colare
riferimento
al
linguaggio
gestuale.
Favorire
il
decondizionamento
del
bambino
aMraverso
la
presa
di
coscienza
del
corpo,
nella
sua
complessit
delle
singole
par6,
e
delle
enormi
possibilit
espressive.
Abituare
il
bambino
a
concepire
il
proprio
corpo
non
solo
come
strumento
da
usare
in
modo
funzionalis6co,
bens
come
mezzo
espressivo
e
comunica6vo
dalle
enormi
possibilit.
La
riscoperta
e
la
messa
in
moto
di
tuMe
le
potenzialit
motorie,
mimiche,
sonore,
manipola6ve
permeMer
allalunno
di
riappropriarsi
di
molteplici
linguaggi,
favorendo
una
maturazione
generale
della
personalit
e
migliorandone
la
comunicazione
in
senso
lato.
-Capacit
di
ricezione:
Concentrazione
AMenzione
Osservazione
-
Comprensione
-Controllo
dei
movimen6
per
un
armonico
sviluppo
psicosico
a)
Padronanza
e
sicurezza
nei
movimen6
semplici
b)
Capacit
di
eseguire
movimen6
coordina6
pi
complessi.
c)
Capacit
di
coordinare
i
propri
movimen6
con
quelli
di
altri
d)
Ritmo
-Controllo
della
voce:
Capacit
tecniche
di
base
-
Capacit
di
modulazione
pi
complesse
-
LeMura
tecnica
-
Musicalit
-Capacit
espressiva:
Espressivit
aMraverso
il
corpo
-
Espressivit
aMraverso
la
voce
-
Capacit
di
improvvisare
-
Crea6vit.
-Maturazione
personale:
Sicurezza
di
s
Autonomia
Collaborazione
-
Capacit
organizza6va.
LaJvit
si
svolger
in
due
fasi.
Una
prima,
di
alfabe6zzazione
dove
i
bambini
acquisteranno
un
buon
controllo
dei
propri
movimen6,
liberi
da
stereo6pi.
Una
seconda
fase
di
avvio
allespressivit,
dove
gli
alunni
inizieranno
ad
usare
espressivamente
il
controllo
precedentemente
acquisito.
Contemporaneamente
a
questa
seconda
fase
si
inizieranno
a
valutare
diverse
idee
per
gli
speMacoli
da
realizzare
(Natale,
ne
anno
scolas6co).
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
ObieAvi
Organizzazione
94
Area 2
Finalit
Favorire
processi
di
integrazione,
di
socializzazione
e
di
relazioni
interpersonali.
Sviluppare
potenzialit
crea6ve,
favorendo
la
comunicazione
e
lopera6vit
nel
gruppo
di
lavoro.
Sviluppare
capacit
di
pensiero.
Anare
la
sensibilit
este6ca
ed
ar6s6ca.
S6molare
la
forza
crea6va
e
preposi6va
del
bambino.
sS6molare
la
collaborazione,
il
rispeMo
reciproco.
Raorzare
la
ducia
nelle
proprie
capacit.
Promuovere
la
socializzazione
e
lo
sviluppo
di
comportamen6
collabora6vi.
Saper
chiedere
ed
acceMare
laiuto
altrui.
RispeMare
e
valorizzare
le
diversit.
Recuperare
la
manualit
quale
momento
di
conoscenza
ed
apprendimento.
Sviluppare
la
coordinazione
oculo-manuale.
Anare
la
motricit
ne.
Dipingere
la
ceramica.
Leggere
e
commentare
immagini.
Potenziare
la
crea6vit
personale.
U6lizzare
e
conoscere
materiali
diversi
dagli
usuali.
Sviluppare
lanalisi
visiva
e
la
capacit
di
aMenzione.
Saper
u6lizzare
le
capacita
sensoriali.
Porre
e
porsi
domande.
Il
progeMo,
aMraverso
le
fase
manipola6va,
si
propone
di
sviluppare
non
solo
le
abilit
motorie
ma
anche
di
anare
il
processo
di
socializzazione
e
il
rispeMo
delle
regole.
Dare
spazio
alla
manualit,
come
forma
di
espressione
crea6va,
valorizza
le
capacit
del
singolo
e
favorisce
lo
sviluppo
ed
il
recupero
dellautos6ma
anche
in
situazioni
di
disaezione
scolas6ca.
La
manipolazione
di
materiale,
i
colori,
gli
assemblaggi
sono
importan6
strumen6
per
lo
sviluppo
della
crea6vit.
Gli
alunni
avranno
cos
modo
di
confrontarsi,
di
diver6rsi
in
un
clima
giocoso
e
sereno.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
ObieAvi
Organizzazione
95
Area 2
Finalit
Far scoprire e vivere consapevolmente la propria corporeit, entrando in relazione con l'ambiente e con gli altri, aMraverso esperienze ludico-culturali, signica6ve ed appagan6 nalizzate ad un pi ampio coinvolgimento inaJvit di dramma6zzazione aMraverso la danza. Valutare le capacit siche e motorie Raorzare gli schemi motori di base Sviluppare e consolidare le capacit coordina6ve Migliorare e automa6zzare i fondamentali in situazioni sta6che e dinamiche Prendere coscienza del proprio corpo in equilibrio e movimento Potenziare la resistenza aerobica Realizzare movimen6 complessi in funzione dello spazio e del tempo Coordinare azioni ecaci in situazioni complesse Conoscere le regole e i fondamentali della danza Percepire e classicare le emozioni scaturite dall'ascolto globalizzato della musica Tradurre il uire interno in movimento Dramma6zzare aMraverso la danza Il percorso forma6vo u6lizzer prevalentemente aJvit ludiche intese come espressione del fare e dell'ascoltare ritmi musicali integra6 con l'espressione corporea. Il movimento associato alla s6molazione sonora migliorer lo sviluppo psicosico senza trascurare l'uso spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonch come accrescimento delle capacit di comunicazione. Lalunno avr la possibilit di vivere il movimento e l'ascolto in un ar6colazione spazio - temporale sempre pi varia che gli permeMer di fare esperienze, di elaborarle, di comunicarle con mezzi e schemi nuovi.
ObieAvi
Organizzazione
96
Area 2
Finalit
Sviluppare la capacit di interazione sociale in diversi contes6 ed ambi6 Favorire il pieno sviluppo delle potenzialit, spesso sommerse, di cui tuJ gli alunni sono portatori Acquisire e/o potenziare capacit espressive e ideo-crea6ve Acquisire e/o potenziare capacit di socializzazione e cooperazione Saper entrare in relazione e sapersi confrontare con altri Autopercepirsi come parte di un gruppo Facilitare la comunicazione mediante canali diversi (verbale e non verbale) Esprimere laMo crea6vo aMraverso i propri sen6men6, emozioni, sta6 danimo Scoprire e conoscere il proprio corpo in relazione a se stessi e agli altri Il laboratorio organizzato in: una parte propedeu6ca nalizzata alla scoperta delle possibilit espressive e comunica6ve del corpo, dello sguardo e della voce e alla loro coscien6zzazione in modo che diven6no patrimonio del singolo una parte di creazione aMraverso l'improvvisazione in cui, partendo da un tema dato, avviene la creazione colleJva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripe6zione della singola "scena" con "aMori" diversi permeMe un percorso di ulteriore scoperta e approfondimento nonch di s6molo dell'invenzione; la fase in cui maggiormente si esprime la crea6vit dei ragazzi e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e inne comunicazione una parte di formalizzazione o prove in cui quanto creato viene ripetuto "pulito" e reso ecace alla comunicazione teatrale
ObieAvi
Organizzazione
97
Area 2
Finalit
Lintento del progeMo di Formazione Corale di invitare i bambini della scuola elementare ad accogliere ed usare correMamente il linguaggio sonoro musicale aMraverso lo sviluppo delle capacit vocali, congiuntamente a quelle ritmico-motorie, al ne di raorzare e migliorare il Coro Stabile del Circolo Educazione integrale della persona e relazione educa6va in riferimento a comportamen6 sia personali che sociali migliorare la socializzazione accrescendo l'armonico inserimento in un gruppo e abituando l'alunno ad acceMare le regole di un progeMo con l'assunzione di responsabilit e l'aumento dell'autonomia; migliorare l'aMenzione, la concentrazione e la memoria; migliorare la dizione, l'espressivit e le capacit linguis6che in generale; sviluppare autocontrollo e senso di responsabilit;viluppare la memoria della successione d'ordine di suoni, azioni, parole, immagini; esplorare le varie possibilit sonore della voce; sviluppare abilit musicali (cantare, ritmare e muoversi a tempo). Il punto di partenza il ritmo libero di cui tan6 esempi troviamo nella realt quo6diana e la cui caraMeris6ca non lordine ma la logica che gius6chi di volta in volta la sequenza di tensione e riposo. Via via analizzeremo ritmi che hanno nellordine la logica no ad arrivare a ritmi costrui6 in modo ordinato.Scopriremo lorganizzazione delle altezze sonore imparando a riconoscere prima semplici sequenze melodiche che potremo individuare,facendo ricorso alla metodologia divulgata dal M.Carboni, anche i numeri u6lizzando le cifre da 1 a 8 abbinata alle diverse tonalit adoperate.Daremo via alla performance musicali cercando di is6n6vamente e con piacere alle aJvit musicali, in forma ludica. Gli aspeJ tecnici e teorici saranno spiega6 giocosamente.
ObieAvi
Organizzazione
98
Area 2
99
Area 2
SoggeA
coinvol4
-
Alunni
Scuola
Primaria
(gruppi
mis6
in
orizzontale
o
in
ver6cale,
numero
minimo
di
15-18
alunni)
-
Alunni
Scuola
dellInfanzia
(gruppi
mis6
in
orizzontale)
-
Operatori
interni
(personale
docente
e
A.T.A.)
-
Operatori
esterni
(esper6)
Alunni
Docen6
Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con gli esper6 esterni Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con i docen6 Incontri Confron6
Famiglie
Ques6onari
100
Esper6 esterni
ProgeJ
Area 2
Il percorso di apprendimento di lingua inglese vuole orire ai bambini occasioni di esperienze che li mo6vino, li coinvolgano aeJvamente, li solleci6no ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova lingua, tenendo conto delle reali esigenze e curiosit di ogni bambino e proponendo le aJvit educa6ve pi consone alle caraMeris6che di sviluppo cogni6vo, emo6vo, socio- aeJvo di ognuno per favorire la crescita personale di tuJ. In una realt mul6etnica come la nostra lapprendimento precoce di una lingua straniera, quale linglese, avvia il bambino alla conoscenza di altre culture, di altri popoli e al loro rispeMo. La visione educa6va e didaJca di questo progeMo ha come ne ul6mo larricchimento cogni6vo del bambino e il potenziamento della sua capacit di ascolto. Il progeMo si propone: -di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo -cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo - manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. -di sviluppare e di migliorare la capacit di lavorare in gruppo e in collaborazione.
allesigenza: Giocando con Il progeMo nasce dalunni che si trovano in condizioni di di dare agli parole e numeri disagio socio- relazionale e/o in di dicolt di
101
apprendimento la possibilit di sviluppare le loro potenzialit cercando un modo ecace per farli sen6re pi a loro agio, creando occasioni speciche che valorizzino unimmagine posi6va del s, aumentandone lautos6ma e rendendoli consapevoli e partecipi del loro sapere. di dare agli alunni eccellen6 la possibilit di ampliare e di rinforzare le abilit e le competenze acquisite.
Area 2
Responsabili: Vincenza Sorren6no, Rosaria Rollo, Anna De Simone, Simona Striano, Alfano Giovanna
Finalit
-Acquisire abilit linguis6che aMraverso strategie ludiche in situazioni comunica6ve reali -Promuovere un aMeggiamento posi6vo verso lapprendimento di una LS -Favorire le capacit di ascolto -Sviluppare le abilit di memorizzazione e concentrazione -Favorire lo spirito di collaborazione
ObieAvi
Riconoscere e riprodurre i suoni della LS Ascoltare e comprendere sequenze nella LS Esprimere contenu6 ed esperienze aMraverso la rappresentazione graco-piMorica Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, sta6 danimo e azioni quo6diane Comprendere e memorizzare vocaboli e semplici frasi nella LS
Organizzazione
102
Nella scuola dellInfanzia lapproccio metodologico si fonder sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la mo6vazione dei bambini e far riferimento allo story-telling con il supporto progressivo di tuJ i codici espressivi usa6 dal bambino . Nel contesto ludico le aJvit linguis6che perderanno il loro caraMere di semplice esecu6vit: il gioco caMurer linteresse dei bambini, s6moler la partecipazione aJva e crea6va, favorendo lacquisizione di competenze secondo i ritmi di ciascuno. Inoltre, ci si potr avvalere di puppets che faranno da tramite tra linsegnante e il gruppo dei bambini per s6molare e tenere vivo il loro interesse e la partecipazione aJva, favorendo quindi lapprendimento.
Area 2
Finalit
Il progeMo nato dalla necessit di svolgere una promozione mirata alla divulgazione della scherma come momento ludicoforma6vo oltre che tecnico agonis6co privilegiando gli aspeJ educa6vi e forma6vi parallelamente a quelli del gioco come strumento per lapprendimento delle tecniche schermis6che di base. Area motoria: Il progeMo si propone di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo-cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo-manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. Area sociale: Allinterno dellarea sociale si punta allo sviluppo e al miglioramento della capacit di lavorare in gruppo, quindi alla collaborazione tra compagni, alla capacit di confronto e alla conoscenza e alluso di un regolamento Il corso si divider in tre fasi: 1)a,vit motoria preschermis@ca. Esercizi che riproducono in forma ludica i movimen6 dellaJvit schermis6ca 2)a,vit tecnica. Esercitazioni didaJche di avviamento alla tecnica e alla taJca schermis6ca esegui6 in gruppo, a coppie, individualmente 3)a,vit teoriche. Regolamento, Terminologia, Arbitraggio, Gara.
ObieAvi
Organizzazione
103
Area 2
Finalit
S6molare gli alunni ad una maggiore mo6vazione allo studio Orire lopportunit agli alunni di recuperare alcune abilit di 6po disciplinare Innalzare il tasso di successo scolas6co Sviluppare posi6ve dinamiche relazionali ed adegua6 comportamen6 partecipa6vi negli ambi6 disciplinari rela6vi alle competenze minimamente possedute. Prolungare i tempi di aMenzione e di concentrazione. Arricchire il codice verbale. Sviluppare le competenze logico-espressive. Creare situazioni alterna6ve per lapprendimento anche aMraverso luso del computer. Creare molteplici opportunit per operare in modo nalizzato nelle varie aree di apprendimento. Acquisire il senso del dovere Abituare alla precisione, puntualit, allapplicazione sistema6ca Migliorare le capacit di aMenzione e di concentrazione RieMere sul proprio metodo di studio e migliorarlo Approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilit Promuovere e programmare aJvit che tengono conto del piacere di giocare, degli interessi, delle capacit e delle conoscenze gi presen6 nellalunno; Creare un clima posi6vo di confronto linguis6co (idee alterna6ve); Sollecitare il dialogo e dargli ordine fornendo occasioni di conversazioni individuali e di gruppo; Sostenere la mo6vazione ad apprendere aMraverso il gioco, gli interessi, i problemi. Si par6r in prevalenza del concreto : nel senso che in ogni aJvit procederemo sempre dalle esperienze per poter sviluppare la capacit di compiere operazioni concrete e da queste procedere a operazioni via via pi complesse con la massima gradualit.
ObieAvi
Organizzazione
104
Area 2
ProgeA
P.O.N.
PON
FSE-C-3
2010-571
Finalit:
Favorire
negli
alunni
la
costruzione
di
una
coscienza
e6ca
che
sia
presupposto
di
saldi
rappor6
interpersonali
e
di
buone
pra6che
del
vivere
sociale,
avviandoli
alla
conquista
di
pensieri
e
comportamen6
civili
e
responsabili.
Risulta4 a@esi: Maturazione del senso di appartenenza e di ciMadinanza aJva Maturazione del senso di ducia nelle is6tuzioni statali Aumento del senso di responsabilizzazione, solidariet, collaborazione Sviluppo e condivisione di norme morali
105
ObieAvi forma4vi: Favorire la conquista eeJva, da parte di ognuno, dei diriJ inalienabili alla vita, alla salute, alleducazione, allistruzione e al rispeMo delliden6t individuale, etnica, linguis6ca, culturale e religiosa. Favorire laMuazione di un sistema di vita e di rappor6 interpersonali basato sulla cooperazione, lo scambio e lacceMazione produJva delle diversit, come opportunit di crescita democra6ca. Favorire la conoscenza delle situazioni problema6che di matrice sociale per incoraggiare la riessione al ne di suggerire o ipo6zzare possibili soluzioni; Partecipare aJvamente alla vita sociale della propria colleJvit. Migliorare le relazioni socio-aeJve, favorendo la ducia in se stessi e negli altri, Introdurre buone pra6che didaJche ispirate ai principi di legalit e convivenza civile. Sensibilizzare al rispeMo dei diriJ umani e alla conoscenza dellinterculturalit. Favorire la crescita di una eeJva appartenenza al territorio favorendo inizia6ve democra6che.
Area 2
ProgeA
P.O.N.
PON
FSE-C-1
2011-1440
Piccoli
scienzia4
ObieAvo:
C
Migliorare
i
livelli
di
conoscenza
e
competenza
dei
giovani
Azione:
C-1
Interven6
per
lo
sviluppo
delle
competenze
chiave
(Competenza
in
SCIENZE)
Tipologia
del
percorso:
Percorso
forma6vo
per
consolidare
e
promuovere
lapproccio
al
metodo
scien6co
- laboratoriale
e
alla
ricerca-azione
Contenuto
della
proposta:
Competenze
in
scienze
Beneciari:
Scuola
Primaria
Des4natari:
n.
25
alunni
delle
classi
quarte
e
quinte.
Ore
30
Finalit: Riscoprire negli studen6 linteresse per la disciplina scienze per le aJvit che la caraMerizzano, partendo da un coinvolgimento emozionale legato al metodo di lavoro u6lizzato. Migliorare le competenze ed accrescere la mo6vazione e linteresse arricchendo il bagaglio di strategie cogni6ve che portano ad un apprendimento ed a un problem solving pi ecace. ObieAvi forma4vi: Favorire lo sviluppo della capacit di problema6zzare e di costruire aJvamente i propri saperi. Risulta4 a@esi: Sviluppare il pensiero divergente e applicarlo in situazione con limpiego di nuove metodologie e con lu6lizzo di muovi strumen6 innova6vi tali da s6molare la discussione e il ragionamento cri6co. Aumentare lautos6ma, accrescere linteresse la mo6vazione per gli apprendimen6 scien6ci.
106
Area 2
ProgeA
P.O.N.
Finalit:
Favorire
la
valorizzazione
del
s
e
il
successo
forma6vo
nel
linguaggio
logico-matema6co
aMraverso
didaJche
innova6ve,
coinvolgen6
fondate
sullimpiego
di
nuove
metodologie
pi
mo6van6
ed
innova6ve.
Riscoprire
negli
studen6
linteresse
per
la
disciplina
matema6ca
e
per
le
aJvit
che
la
caraMerizzano,
partendo
da
un
coinvolgimento
emozionale
legato
al
metodo
di
lavoro
u6lizzato.
Sviluppare
il
ragionamento
cri6co,
la
riessione,
la
voglia
di
sperimentazione
e
di
risoluzione
di
situazioni
problema6che
ObieAvi
forma4vi:
Essere
in
grado
di
spiegare
i
processi
opera6vi
richies6
per
la
soluzione
di
semplici
situazioni
problema6che.
Essere
in
grado
di
schema6zzare
anche
in
modo
diverso
la
situazione
di
un
problema,
allo
scopo
di
elaborare
in
modo
adeguato
una
possibile
procedura
risolu6va
Risulta4
a@esi:
Diminuire
il
numero
degli
alunni
registra6
nelle
fasce
medio-basse
della
valutazione
delle
competenze
di
matema6ca.
Aumentare
lautos6ma,
accrescere
linteresse
la
mo6vazione
per
gli
apprendimen6
logico- matema6ci-
scien6ci.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
107
Area 2
ProgeA
P.O.N.
PON
FSE-C-1
2011-1440
Lets
go
English
2
ObieAvo:
C
Migliorare
i
livelli
di
conoscenza
e
competenza
della
lingua
inglese
da
parte
dei
giovani
Azione:
C-1
Interven6
per
lo
sviluppo
delle
competenze
chiave
(Area
delle
Lingue)
Tipologia
del
percorso:
Percorso
forma6vo
per
lacquisizione
della
cer6cazione
delle
competenze
in
lingua
inglese
Contenuto
della
proposta:
Competenze
in
lingua
straniera
(inglese)
Beneciari:
Scuola
Primaria
Des4natari:
n.
25
alunni
delle
classi
quinte
Ore
50
108
Finalit: Potenziare le abilit linguis4che ed accrescere linteresse per la lingua e la cultura straniera. Potenziare le capacit comunica6ve in lingua inglese per portare i bambini al livello A1 della scala di competenza linguis6ca stabilita dal Consiglio dEuropa nel campo delle lingue straniere. Promuovere lapprendimento della lingua inglese per un completa formazione culturale e professionale dellalunno. ObieAvi forma4vi: U6lizzare la lingua inglese nei vari contes6 comunica6vi. Comprendere canzoni, interviste, richieste in lingua inglese. U6lizzare costruzioni linguis6che diverse imparando a u6lizzare un diverso modo di struMurare il proprio pensiero. Ampliare e migliorare i livelli di consapevolezza mul6culturale. Risulta4 a@esi: Acquisizione da parte degli alunni della cer6cazione Cambridge Livello Base A1. Potenziare luso dellinglese a livello curriculare. U6lizzo della lingua inglese nei vari contes6 comunica6vi e duso ( European framework fo reference)
Area 2
ProgeA
P.O.N.
PON
FSE-C-1
2011-1440
ObieAvo: C Migliorare i livelli di fruizione e produzione della musica da parte dei giovani
Azione: C-1 Interven6 per lo sviluppo delle competenze chiave (competenza in italiano)
Finalit:
Favorire e promuovere il gusto del leggere. Favorire l'avvicinamento aeJvo ed emozionale del bambino al libro. Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto aJvo-crea6vo e costruJvo con il libro. Potenziare le capacit crea6ve e cogni6ve del bambino. Favorire la fruizione tra i bambini incen6vando lascolto, la comunicazione, il rispeMo delle idee altrui, il confronto con gli altri, loriginalit e la capacit di collaborazione. ObieAvi forma4vi: Favorire una circolarit fra libro, mondo e costruzione della persona. Appropriarsi in modo naturale delle struMure della lingua. Esplorare le potenzialit di una storia aMraverso il gioco. Dare massimo sfogo alla libert espressiva e alla crea6vit dei ragazzi. Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse Valorizzazione degli aspeJ emozionali e crea6vi dei bambini aMraverso luso del PC e della lavagna interaJva(LIM). Incen6vare e sviluppare una cultura del libro aMraverso i sistemi mul6mediali aMuali. U6lizzare la LIM per raorzare lautos6ma e la percezione di s; s6molare il sapere mul6mediale. Vivere le esperienze di apprendimento come occasione di crescita personale e nel gruppo. Far conoscere agli alunni variet di linguaggi nella comunicazione, nonch cogliere le dierenze di linguaggio fra il testo leMerario e il testo lmico e potenziare lo sviluppo del pensiero crea6vo Risulta4 a@esi: Sviluppare la crea6vit, il senso cri6co e il pensiero divergente. Potenziare i livelli di competenza negli ambi6 di apprendimento. Dramma6zzazione di storie leMe e/o prodoMe. Creazione di un blog di progeMo che cos6tuir il DIARIO DI BORDO nel quale conuiranno i contenu6 del progeMo con la possibilit di inserire commen6 e spun6 di riessione. Realizzazione di un libro illustrato tes6monianza del progeMo per evidenziare quanto leMura e scriMura siano streMamente legate come dimensioni trasversali e presuppos6 indispensabili dei processi cogni6vi e della crescita globale dei ragazzi. Sviluppare lanalisi cri6ca e la discussione razionale ma sopraMuMo potenziare la produzione crea6va realizzando al termine del laboratorio uno spot o cortometraggio.
109
Area 2
ProgeA
P.O.N.
Men4
veloci
2
ObieAvo:
C
Migliorare
i
livelli
di
conoscenza
e
competenza
dei
giovani
Azione:
C-4
Area
delleccellenza.
Interven6
individualizza6
per
promuovere
l'eccellenza
(gara
di
prontezza
matema6ca)
Tipologia
del
percorso:
Percorso
trasversale
per
la
preparazione
a
gare
di
matema6ca.
Contenuto
della
proposta:
Competenze
in
matema6ca
Beneciari:
Scuola
Primaria
Des4natari:
n.
25
alunni
delle
classi
quarte
e
quinte
Ore
30
110
Finalit: Promuovere un approccio dinamico allo studio della matema6ca non percepita come arida disciplina di numeri, ma come linguaggio crea6vo e pra6co capace di meMere ordine, di rilevare relazioni e uguaglianze tra elemen6 e nanche di risolvere situazioni problema6che concrete, rapportabili al vissuto degli stessi alunni. Fornire agli alunni s6molan6 opportunit di confronto e determinare con aJvit ludico crea6ve consapevolezza delle proprie abilit e competenze. ObieAvi forma4vi: Essere il grado di risolvere situazioni problema6che, anche complesse, ricorrendo a soluzioni logiche basate sia sul ragionamento e sullapplicazione delle regole matema6che sia sullintuizione. Cercare soluzioni a situazioni problema6che facendo ricorso alla crea6vit , formulando ipotesi, inventando strategie risolu6ve. Risulta4 a@esi: Aumentare il numero degli alunni registra6 nelle fasce medio alte della valutazione delle competenze di matema6ca. Dimostrare oJme performance nelle prove disciplinari di matema6ca scriMe e orali. Aumento delle conoscenze della Matema6ca e raorzamento dellamore per questa disciplina
Area 2
ProgeA
P.O.N.
Medi@mente
3
ObieAvo:
D
Accrescere
la
diusione,
laccesso
e
luso
della
societ
dellinformazione
nella
scuola
Azione:
D-1
Interven6
forma6vi
rivol6
ai
docen6
e
al
personale
della
scuola,
sulle
nuove
tecnologie
della
comunicazione
Tipologia
del
percorso:
Percorso
forma6vo
sulla
conoscenza
e
sullu6lizzo
dellinforma6ca
nella
didaJca.
Contenuto
della
proposta:
Competenze
digitali
e
ges6one
degli
strumen6
informa6ci
e
mul6mediali
per
lu6lizzo
nella
didaJca
on
line
e
daula.
Beneciari:
Scuola
Primaria
e
Scuola
dellInfanzia
Des4natari:
Personale
docente
Ore
30
111
Finalit: Promuovere situazioni di apprendimento/insegnamento struMurate sulluso dei mezzi informa6ci considera6 come strumen6 indispensabili per innovare e agevolare i processi forma6vi. ObieAvi forma4vi: Essere capaci di ges6re soware per la creazione di prodoJ informa6ci e di u6lizzare le risorse di rete nella didaJca on line e daula, per facilitare e arricchire, potenziare e innovare le varie situazioni di insegnamento/apprendimento. Risulta4 a@esi: Potenziare la formazione professionale dei docen6 innalzando il loro livello di competenza digitale e la loro capacit di u6lizzare linforma6ca, la mul6medialit nella didaJca on line e in quella daula. Innovare i processi metodologici di insegnamento/apprendimento per avvicinare la scuola italiana agli standard tecnologici degli altri paesi europei.
Area 2
Finalit: - Potenziare le dotazioni tecnologiche della scuola per innovare i processi di insegnamento/ apprendimento alla luce delle nuove opportunit che esse orono sia in rete sia in termine di supporto mul6mediale alla didaJca quo6diana. - Consen6re laccesso ai sistemi di comunicazione e ai servizi della societ dellinformazione al maggior numero di uten6: allievi e docen6. - Acquisire tecnologie mul6mediali per agevolare il lavoro daula agli alunni diversamente abili. ObieAvi forma4vi: -Favorire in ogni modo i processi della ricerca/riscoperta, organizzando aJvit educa6ve e didaJche in forma laboratoriale, dove lalunno potr apprendere secondo i propri interessi, il proprio s6le e i propri ritmi. Risulta4 a@esi: - L'incremento dei Laboratori di Informa6ca con adeguate aMrezzature e strumen6 integrabili in ambien6 informa6ci e telema6ci e compa6bili con lesistente. - lI potenziamento delle tecnologie mul6mediali in dotazione della scuola con postazioni mobili per la didaJca on line in aula.
112
Area 2
B-1.A-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-376
Finalit: - Realizzare, interpretare esperienze ed esperimen6 nelle quali gli alunni elaborano e condividono idee e ipotesi, analizzano da6 sperimentali, li confrontano, li collegano alle conoscenze di vita quo6diana, ad altri ambi6 sperimentali o teorici; - Integrare lazione didaJca con momen6 laboratoriali, reali o virtuali, che suppor6no lapprendimento degli studen6; - Ar6colare linsegnamento, dove i processi non sono completamente rappresentabili in laboratorio, in una studiata sequenza di momen6 reali e virtuali che possa dare allo studente la conoscenza dinsieme del fenomeno -ObieAvi forma4vi: -- Riuscire ad interpretare esperienze ed esperimen6 nelle quali elaborare e e condividere idee e ipotesi, analizzando da6 sperimentali, collegandoli alle conoscenze di vita quo6diana e ad altri ambi6 sperimentali o teorici; -- Riconoscere e risolvere situazioni problema6che di vita reale applicando il metodo deduJvo -sperimentale; Risulta4 a@esi: Esplorare in modo nuovo le discipline dell'area scien6ca, 'materializzando' i modelli matema6ci, facilitando il loro confronto nella simulazione dei fenomeni reali e riducendo, cos, i tempi del processo d'apprendimento.
113
Area 2
B-1.B-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-461
Finalit: - Potenziare le dotazioni tecnologiche delle aule con lavagne interaJve mul6mediali e/o con notebook in rete per innovare la didaJca di tuJ i giorni sfruMando le innovazioni e le opportunit che ques6 mezzi orono sia in rete sia in termine di materiali mul6mediali di supporto pra6co allazione di insegnamento/appren-dimento. - Creare un gruppo opera6vo di docen6 e discen6 (classe guida) che si pone nel ruolo di forza trainante per tuJ gli altri operatori della scuola in modo da promuovere un pi sistema6co approccio opera6vo alla didaJca digitale da parte di tuMe le classi. - Informa6zzare pi aule con Lim sse per creare una rete di classi aperte che promuovano il lavoro di gruppo e di intergruppo nelloJca della produzione coopera6va a servizio di tuJ. -ObieAvi forma4vi: -- Accrescere le conoscenze, competenze e abilit rela6ve all'u6lizzo della lingua straniera nei pi svaria6 e mo6van6 contes6 comunica6vi. -- Facilitare gli scambi di informazioni, esperienze e saperi, come occasione di crescita e miglioramento -Risulta4 a@esi: Modernizzare lapparato struMurale della scuola dotandolo di mezzi tecnici pi allavanguardia nel campo dellinforma6ca e della mul6medialit tale da rendere lis6tuto pi compe66vo nel seMore della formazione e dellistruzione. Sviluppare una rete inter-is6tuzionale tra la classe guida, le classi aperte sperimentali e tuMe le altre classi della scuola a favore della didaJca digitale. - Migliorare la situazione di permanenza a scuola e di apprendimento nello studio per tuJ gli alunni in condizione di diversit vuoi per svantaggio o vuoi per disabilit sica e/o psichica. - Acquisire cer6cazioni di vario livello e mo6vare, coinvolgere le eventuali eccellenze.
114
Area 2
B-1.C-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-434
Finalit:
-Promuovere
uno
sviluppo
innova6vo
del
sistema
scolas6co
e
delle
proposte
educa6ve,
puntando
sulla
valenza
forma6va
e
socializzante
dellesperienza
musicale
-Sviluppare
lesperienza
del
far
musica
insieme
in
un
contesto
pi
aperto
considera6
i
molteplici
aspeJ
forma6vi
e
educa6vi
dellaJvit.
-ObieJvi
forma6vi:
-Esprimere
il
proprio
potenziale
emo6vo
mediante
il
linguaggio
musicale
-Entrare
in
possesso
delle
capacit
strumentali
di
codicazione
e
decodicazione
del
linguaggio
musicale,
sviluppando
lorecchio,
lis6nto
ritmico
e
le
facolt
vocali.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
-Risulta6 aMesi: -Ampliare la dotazione strumentale e tecnologica della scuola. -Acquisire benessere psicosico degli alunni. -Sviluppare capacit connesse con la sfera della musicalit per comprendere ed esprimere emozioni e sen6men6.. -Sviluppare le proprie aJtudini psico-motorie e intelleJve, le proprie potenzialit comunica6ve, espressive e crea6ve.
115
Scuola Primaria: mediatori e strategie, mediatori metodologici, mediatori organizza6vi e didaJci Piano visite guidate e viaggi di istruzione
116
Area 2
Ci
sono
due
modi
per
passeggiare
nel
bosco:
nel
primo
modo
ci
si
muove
per
tentare
una
o
molte
strade,
nel
secondo
modo
ci
si
muove
per
capire
come
sia
fa=o
il
bosco
e
perch
cer@
sen@eri
sono
accessibili
e
altri
no.
Umberto
Eco
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
117
Area 2
118
Area 2
La
metodologia
La
metodologia
adoMata
quella
del
FARE,
ar6colata
in
aJvit
pra6che
e
di
laboratorio,
orientata
alla
valorizzazione
delle
inizia6ve
personali
dei
bambini
ed
allorganizzazione
di
aJvit
per
gruppi,
omogenei
per
et
e
gruppi-sezione.
La
scelta
dei
laboratori
da
aJvare
risponde
alle
speciche
esigenze
e
bisogni
dei
gruppi
sezione
per
questo
il
ventaglio
delle
opzioni
vario:
Laboratori
specici
Laboratori
ad
hoc
Laboratori
a
tema
A
cadenza
seJmanale
ai
bambini,
organizza6
per
piccoli
gruppi,
oerta
la
possibilit
di
svolgere
speciche
aJvit
laboratoriali
grazie
alla
essibilit
dellorario
di
servizio
delle
insegnan6
che
prevede
lu6lizzo
della
contemporaneit
(dalle
10.30
alle
11.30)
in
orario
diverso
da
quello
della
mensa.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Laboratorio crea4vo
Laboratorio espressivo
Laboratorio psicomotorio
Laboratorio linguis4co
Laboratorio scien4co
Laboratorio musicale
Laboratorio esplora4vo
119
I
laboratori
Laboratori
specici:
con
progeMazione
mensile
legate
al
percorso
del
mese.
Area 2
Laboratori a tema: con progeMazione a inizio anno con contenu6 specici lega6 ad un progeMo di sezione che integra il curricolo di base. 120
Parole in libert: Laboratorio di 6po linguis6co dove si favorisce la conversazione nel piccolo gruppo e si prevedono la focalizzazione dellaMenzione aMraverso la conversazione guidata, il brainstorming, domande s6molo (alunni anni 4 e 5) Mani curiose: Laboratorio di 6po esplora6vo dove si parte dalle conoscenze del bambino, si u6lizzano le occasioni oerte dallambiente, si innescano processi di ricerca. (alunni anni 3, 4,e 5) Esperimen@: Laboratorio di 6po scien6co dove si parte dallesperienza per arrivare ai conceJ u6lizzando strategie di gioco, di esplorazione, di osservazione, di manipolazione (alunni anni 4 e 5) Far nta: Laboratorio di 6po espressivo dove si aJva il gioco- dramma (alunni anni 4 e 5) Doremi: Laboratorio di 6po musicale dove si sperimentano le sonorit del proprio corpo e dellambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Atelier dellar@sta: Laboratorio di 6po crea6vo dove si s6mola la fantasia, limmaginazione, la crea6vit aMraverso luso aMento di immagini s6molo sta6che e in movimento. (alunni anni 3, 4 e 5) Movimento: Laboratorio di 6po psicomotorio dove si favorisce esercita la progressiva acquisizione della coordinazione dei movimen6 e della padronanza del proprio comportamento motorio nellinterazione con lambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Laboratori ad hoc: con progeMazione a inizio anno legata ai contenu6 delle manifestazioni che si intendono realizzare (di plesso, di Circolo, di sezione di intersezione) Il Natale La festa della primavera La giornata didaJca di ne anno
Tecniche
e
strategie
La
didaJca
laboratoriale
associata
alluso
di
facilitatori
dei
processi
di
apprendimento:
strategie,
tecniche
e
mediatori
didaJci
Strategie
u-lizzate
dall
insegnante
Coinvolgimento
del
bambino
con
domande
s6molo
per
renderlo
aJvo
nella
ricerca
soluzioni
di
oinvolgimento
del
bambino
con
esperienze
di
esplorazione
e
ricerca
per
avviarlo
al
C
Area 2
ragionamento
logico
Coinvolgimento
del
bambino
aMraverso
lascolto
aJvo
Coinvolgimento
del
bambino
nelle
forme
essenziali
di
movimento
di
6po
espressivo:
mimo,
danza
dramma6zzazione
Coinvolgimento
del
bambino
in
aJvit
senso-perceJve
e
motorie
per
favorire
la
conoscenza
di
s
e
dellaltro
da
s.
Tecniche
speciche
nalizzate
alla
realizzazione
di
par-colari
momen-
dellazione
Circle-
6me
per
creare
uno
spazio
preciso
in
cui
i
bambini
possono
confrontarsi,
portare
i
loro
problemi
intervenire
liberamente
rispeMando
comunque
il
ruolo
Problem
solving
per
analizzare,
arontare
e
risolvere
posi6vamente
situazioni
problema6che
Modeling
per
consen6re
ai
bambini
aMraverso
losservazione
di
un
modello
di
fronteggiare
diverse
situazioni
Role
playing
per
consen6re
ai
bambini
di
apprendere
aMraverso
lo
scambio
dei
ruoli
Feedback
informazionale
per
consen6re
ai
bambini
di
conoscere
il
risultato
delle
azioni
Tutoring
per
favorire
lo
sviluppo
dellautonomia
e
dellautos6ma
Coopera6ve
learning
per
facilitare
lo
sviluppo
delle
relazioni
sociali
e
del
senso
di
responsabilit
di
tuJ
su
tuJ
Mediatori didaVci Lazione forma6va viene organizzata aMraverso lu6lizzazione e lintegrazione di mediatori che consentono di dierenziare le strategie adeguandole ai ritmi individuali dellalunno di volta in volta deni6 nella programmazione mensile. Mediatori di 6po: Opera6vo: (ricostruzione dellesperienza) uscite osservazioni esperimen6 - uso di strumen6 esperienze direMe Visivo: (rappresentazione dellesperienza) disegni, foto, modelli, slide, lma6 Verbale: Conversazioni - Discussioni - LeMura di tes6 Analogico: (simulazione dellesperienza) dramma6zzazioni, giochi di ruolo
121
Area 2
Soluzioni
organizza4ve
Se
la
scuola
dellInfanzia
organizza
le
proposte
educa6ve
e
didaJche
esplorazioni
e
scoperte
dei
bambini
espandendo
e
dando
forma
alle
prime
soMeso
un
curricolo
implicito
di
aMraverso
un
curricolo
esplicito
ad
esso
che
deniscono
lambiente
di
pari
valore
cos6tuito
da
costan6
apprendimento
e
lo
rendono
specico
e
immediatamente
riconoscibile:
lo
spazio
accogliente,
curato
e
orientato
dal
gusto,
espressione
della
pedagogia
e
delle
scelte
educa6ve
della
scuola
il
tempo
disteso,
nel
quale
possibile
per
il
bambino
giocare,
esplorare,
dialogare,
osservare,
ascoltare,
capire,
crescere
con
sicurezza
e
nella
tranquillit,
sen6rsi
padrone
di
s
e
delle
aJvit
che
sperimenta
e
nelle
quali
si
esercita
la
documentazione
come
processo
che
produce
tracce,
memoria
e
riessione,
che
rende
visibili
le
modalit
e
i
percorsi
di
formazione
e
che
permeMe
di
valutare
i
progressi
dellapprendimento
individuale
e
di
gruppo.
Lo
spazio:
occorre
programmare
con
aMenzione
la
ges6one
di
tuJ
gli
spazi
disponibili
nella
scuola,
sia
interni
che
esterni,
considerandoli
tuJ
in
unoJca
educa6va.
a
tal
proposito
che
lo
spazio-scuola
struMurato
tenendo
conto
i
criteri
di:
Signica6vit.
In
modo
che
tuJ
ne
comprendano
la
funzione
con
arredi,
oggeJ
e
messaggi
visivi
.
Funzionalit.
In
modo
da
consen6re
una
facilit
di
accesso
e
di
uso
dei
materiali
Flessibilit
In
modo
da
rispondere
sempre
ai
cambiamen6
in
rapporto
alla
vita
della
scuola.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Allinterno di ogni classe sono struMura6 uno o pi angoli a seconda dei bisogni dei bambini della classe: bisogno di interagire, bisogno di fare-agire-scoprire, bisogno di esprimersi in modo ludico
122
Area 2
Il
tempo
cos6tuisce
da
sempre
una
dimensione
complessa
e
ricca
di
signica6.
Le
aJvit
ricorren6
di
vita
quo6diana,
opportunamente
programmate
e
agite,
orono
ai
bambini
la
possibilit
di
interiorizzare
la
scansione
del
tempo
e
assumono
un
signicato
rassicurante
nella
giornata
scolas6ca.
10.30 11.30 AJvit di osservazione esplorazione ricerca-azione: problema6zzazione sui temi introdoJ Organizzazione didaJca: gruppi di livello/ di compito/ eleJvi) 11.30 12.00 Riordino del materiale - Cura delligiene personale 12.00 13.00 Momento del pranzo 13.00 13.30 AJvit comuni, gioco libero, aJvit motorie 13.30 15.00 Produzione di elabora6 (plas6ci, graco-piMorici, linguis6co espressivi) 15.00 16.00 AJvit libera negli angoli struMura6 16.00 16.30 Riordino del materiale e uscita
La documentazione una raccolta ragionata, sistema6ca e concordata collegialmente di materiali che visualizzano e comunicano: limpianto pedagogico della scuola (piano delloerta forma6va) le scelte organizza6ve e didaJche della scuola (curricolo di scuola) i percorsi di apprendimento realizza6 dai bambini (esperienze signica6ve) Tale documentazione cos6tuisce uno strumento fondamentale per creare occasioni 123 di informazione alle famiglie e di riessione sulla progeMazione per le insegnan6.
Durante la seJmana le docen6 u6lizzano la contemporaneit per svolgere aJvit di supporto e coordinamento del gruppo sezione: n. 1h dedicata allaJvazione di laboratori specici e opportunamente programma6 n. 1,30h (insegnamento della religione caMolica) dedicata alla cura della documentazione didaJca della sezione e/o alle aJvit alterna6ve come da progeMo (per i bambini che non si avvalgono di tale insegnamento) n. 9 ore sono dedicate allassistenza ai bambini durante la cura delligiene personale e la mensa
Area 2
Mediatori
e
strategie
La
Scuola
impegnata
nella
ricerca
e
nelluso
diversicato
di
metodologie
e
strategie
didaJche
e
di
intervento
che
solleci6no
lapprendimento
aJvo
Mediatori metodologici
Mediatori organizza4vi
Mediatori dida,ci (laboratori, osservazioni e sperimentazioni direMe, ecc.) Mediatori iconici (rappresentazioni graco- piMoriche, lm, ecc.) Mediatori analogici (simulazioni, dramma6zzazioni, ecc.) Mediatori simbolici (sistemi di scriMura, simboli, numeri, ecc.)
PROVOCAZIONE
RICERCA
Approfondimento delle tema6che e/o contenu6 propos6 mediante laJvazione di idonee procedure
124
OPERATIVITA
PROBLEMATIZZAZIONE
SINTESI
Area 2
Mediatori
metodologici
Mobili,
per
livello,
omogenei,
eterogenei,
opzionali;
nella
classe
di
appartenenza,
tra
classi
parallele,
nel
modulo
e
nellintermodulo
Personalizzazione
percorsi:
valorizzazione
eccellenze
prevenzione
insuccesso
APPRENDIMENTO
GRUPPI DI
Favorire la costruzione personale delle conoscenze procedurali Promuovere lo sviluppo del pensiero divergente
Maturazione delliden6t Cooperazione - Senso di responsabilit Partecipazione - Senso di appartenenza - Valorizzazione personale e autos6ma
Adozione di tecniche e strategie a caraMere socializzante: role-play, circle-6me, simulazione, dramma6zzazione, giochi, ecc. Favorire la realizzazione di un clima sereno e rassicurante Favorire la costruzione di posi6ve relazioni interpersonali Favorire la comprensione e lacceMazione delle regole di convivenza
Interazione dialogica, comprensione del s, dellaltro, delle regole di comportamento, del rispeMo reciproco, gra6cazione e acceMazione dell errore
Equilibrio socio-aeJvo Partecipazione Mo6vazione Valorizzazione personale e autos6ma Senso di appartenenza Senso di responsabilit
125
COMUNICAZIONE- RELAZIONE
Area 2
DIDATTICA MODULARE
Pluridisciplinariet e trasversalit nella scelta delle proposte opera6ve (condivisione di nuclei fondan6, scel6 con il criterio della coerenza, dellargomentazione, della problema6cit e della conceMualit tema6ca: costruzione di progeA didaAci, mul4campo
Coerenza progeMuale nel team Unitariet e trasversalit sul piano dei saperi Unitariet e trasversalit sul piano dei processi e delle procedure - Apprendimen6 signica6vi ed ecaci Essenzialit sul piano dei contenu6 Equilibrio carichi cogni6vi Opportunit tempi distesi e rispeMo dei ritmi individuali
Privilegiare il fare quale strumento di apprendimento e spazio di crea6vit U6lizzo di materiali polivalen6: dai sussidi didaJci al materiale povero Uso di spazi aMrezza6 per laboratori specici: laboratorio linguis6co e laboratorio informatico OJmizzazione degli spazi, degli arredi e dei sussidi: disposizione funzionale dei banchi; predisposizione di angoli di interesse; ges6one concordata di spazi comuni per aJvit laboratoriali ordinarie
Simulazioni, dramma6zzazione, giochi, gestualit e mimica; decodicazione di sistemi simbolico-culturali; brain- storming, ricerca-azione, problem-posing, problem-solving; esplorazioni, ideazioni, manipolazioni, sperimentazione di tecniche espressive-este6che; uso di linguaggi verbali e non (espressivi, comunica6vi, mul6mediali, scien6ci, ecc.)
126
Spazio di integrazione
IL LABORATORIO
Area 2
Gli i6nerari saranno deni6 nel rispeMo delle seguen6 scadenze: 15 oMobre per le uscite di novembre e dicembre 15 dicembre per le uscite di gennaio e febbraio 15 febbraio per le uscite di marzo e aprile no al 10 maggio
Inizia6ve di approfondimento culturale nalizzate a promuovere una maggiore conoscenza del proprio Paese
127
Gli alunni visiteranno: complessi aziendali mostre e musei localit di interesse storico-ar6s6co parchi e riserve naturali Parteciperanno a viaggi connessi a: manifestazioni a caraMere sociale aJvit spor6ve concorsi vari
128
Come
valu4amo?
129
Come valutiamo?
Area 2
LA
VALUTAZIONE
Nel
lavoro
scolas6co
la
valutazione
importante
e
insos6tuibile.
Senza
valutazione,
periodica
e
costante,
nessun
progeMo
educa6vo
pu
essere
portato
a
termine.
Pertanto,
la
valutazione
degli
alunni
forse
il
momento
pi
delicato
dellintero
processo
educa6vo-didaJco.
La
valutazione
degli
alunni,
intesa
sia
come
verica
dei
risulta6,
sia
come
valutazione
dei
processi
cogni6vi,
deve
essere
orienta6va
e
forma6va
e
va
preceduta
da
opportune
prove
di
controllo/verica
eeMuate
nellambito
degli
specici
seMori
di
apprendimento/ insegnamento
ed
streMamente
collegata
alla
programmazione
educa6va
e
didaJca.
I
risulta6
delle
veriche
periodiche
sono
u6lizza6
ai
ni
della
valutazione
quadrimestrale
per
gli
opportuni
adeguamen6,
oltre
che
per
eventuali
interven6
di
recupero
e
di
sostegno.
Nella
nostra
Scuola
i
consigli
di
interclasse/intersezione
hanno
stabilito
dei
sistemi
di
riferimento
quanto
pi
possibile
omogenei
sia
per
elaborare
le
prove
di
verica,
sia
per
stabilire
criteri
di
valutazione
condivisi.
Nella
scuola
primaria
le
prove
di
verica
possono
essere
oggeJve
o
struMurate,
quali
ad
esempio:
v risposte
a
scelta
mul6pla
v risposte
a
scelta
tra
Vero
o
Falso
v corrispondenza
e
associazione
di
parole
e
di
conceJ
v riordinamento
v inserimento
di
parole
mancan6
(prova
cloze)
Queste
sono
aancate
dalle
consuete
prove
di
6po
soggeJvo:
interrogazioni,
brevi
elabora6
scriJ,
uso
crea6vo
di
linguaggi
alterna6vi,
elabora6
spontanei,
ecc.,
che
sono
opportunamente
integra6
da
osservazioni
sistema6che
signica6ve.
130
Come valutiamo?
Area 2
La valutazione globale 6ene conto della situazione di partenza, delle reali capacit dellalunno, dellimpegno dimostrato e dellecacia dellazione forma6va, considerate le condizioni ambientali, siche e psichiche. La valutazione del processo forma6vo risponde alla nalit di far conoscere:
Portare a conoscenza
131
v allalunno, in ogni momento, la sua posizione nei confron6 degli obieJvi pressa6 v ai docen6 lecacia delle strategie adoMate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento v alla famiglia per cer6care i livelli consegui6 in funzione di abilit/ capacit, conoscenze, comportamen6.
Come valutiamo?
Area 2
nella
Scuola
dellInfanzia
LA VALUTAZIONE
TEMPI
E
MODALITA
Iniziale
Osservazione
delle
competenze/abilit
esibite
dai
bambini
durante
le
aJvit
di
accoglienza
aMraverso:
osservazione
di
comportamen6
somministrazione
di
prove
oggeJve
per
ciascun
campo
di
esperienza
(schede
opera6ve)
Monitoraggio
delle
veriche
eeMuate
e
valutazione
del
livello
di
partenza
dei
bambini
In i6nere Verica delle abilit e competenze maturate dai bambini a mezzo di: al termine di ogni osservazioni sistema6che sugli aMeggiamen6 assun6 dai bambini unit di lavoro in aJvit analisi delle produzioni degli alunni e valutazione delle risposte dei bambini ai diversi s6moli di apprendimento propos6 In i6nere (1 quadrimestre) Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Confronto dei risulta6 raggiun6 con la rilevazione precedente (1 quadrimestre)
Finale (2 quadrimestre)
Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali Incontri scuola-famiglia
132
Come valutiamo?
Area 2
CRITERI
DI
VALUTAZIONE
Scuola
dellInfanzia
10
eccellente
AcceMa
eventuali
errori
o
dicolt
modicando
il
comportamento
5
insuciente
Non
in
grado
di
ges6re
in
maniera
autonoma
situazioni
di
vita
quo6diana
6
suciente
Richiede
l'azione
di
tutoring
da
parte
di
un
compagno
o
dell'insegnante
nel
mantenere
gli
impegni
assun6
non
sempre
imposta
il
lavoro
in
modo
ecace
7
buono
lavora
in
modo
ordinato
dimostrando
sucien6
capacit
di
autodisciplinarsi
8
dis6nto
Possiede
buone
capacit
osserva6ve
con
una
soddisfacente
capacit
di
problema6zzare
in
situazione
di
ricerca-azione
9
oJmo
Osserva
in
modo
ordinato,
raccoglie
da6,
elabora
semplici
interpretazioni,
simbolizza
le
conoscenze
10
eccellente
Osserva
in
modo
ordinato
e
nalizzato,
rieMe
sui
da6
raccol6,
progeMe
semplici
strategie
di
intervento
vericandone
i
risulta6,
trasferisce
in
campi
diversi
i
conceJ
di
cui
si
appropriato
5
insuciente
Non
presenta
capacit
comunica6ve,
opera6ve
logiche
e
crea6ve
che
gi
consentono
una
autonomia
di
apprendimento
6
suciente
Esprime
in
modo
essenziale
contenu6
e
conoscenze
7
buono
Possiede
buone
capacit
osserva6ve,
comunica6ve
e
logiche
e
dimostra
curiosit
e
interesse
nei
confron6
delle
esperienze
scolas6che
8
dis6nto
U6lizza
i
diversi
codici
per
esprimere
vissu6
e
contenu6
dimostrando
una
discreta
crea6vit.
Compie
con
disinvoltura
semplici
operazione
logiche
(confrontare,
classicare,
ordinare,
misurare)
9
oJmo
Si
esprime
con
intenzionalit
u6lizzando
tecniche
diverse,
u6lizza
il
linguaggio
tecnico
scien6co
in
modo
appropriato,
dimostra
abilit
nella
soluzione
dei
problemi
10
eccellente
Si
esprime
con
crea6vit/originalit/inven6va,
dimostra
sicurezza
nelle
operazioni
logiche
progeMa
e
sperimenta
con
padronanza
strategie
conosci6ve
5
insuciente
Non
rispeMa
le
regole
comuni
e
tende
ad
assumere
aMeggiamen6
coniMuali
con
i
compagni
6
suciente
disponibile
alla
relazione
con
gli
altri
ma
non
sempre
rispeMoso
delle
regole
comuni
7
buono
Instaura
rappor6
interpersonali
posi6vi
dimostrando
di
conoscere
semplici
regole
di
vita
comunitaria
8
dis6nto
Partecipa
consapevolmente
alla
denizione
delle
regole
comuni
9
oJmo
AcceMa
e
rispeMa
i
valori
e
le
norme
che
regolano
le
relazioni
sociali
10
eccellente
Instaura
costruJvi
rappor6
interpersonali
e
assume
nel
gruppo
ruoli
di
s6molo,
di
progeMazione
e
coordinamento
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
133
Come valutiamo?
Area 2
LA
VALUTAZIONE
nella
Scuola
Primaria
TEMPI
E
MODALITA
INIZIALE
Somministrazione
delle
prove
di
ingresso
comuni.
Osservazione
della
situazione
di
partenza
e
interven6
da
programmare
Prove
in
i6nere.
Osservazioni
sistema6che,
registrazioni
su
speciche
performance,
annotazioni
sui
comportamen6,
sulle
abilit
sociali
e
sui
progressi
individuali
degli
alunni
IN ITINERE Somministrazione delle prove comuni per la verica (1quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno FINALE Somministrazione delle prove comuni per la verica (2 quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno
134
Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali colloqui generali comunicazioni sul diario invio a casa delle veriche con rme
Come valutiamo?
Area 2
Individuazione
di
criteri
Per
la
piena
applicazione
della
CM
n.10
del
23
gennaio
2009
Valutazione
degli
apprendimen6
e
del
comportamento,
in
applicazione
della
Legge
n.
169
del
30
oMobre
2008
(D.L.
137/2008),
ogni
consiglio
di
interclasse/intersezione
ha
elaborato
un
criterio
di
valutazione
degli
alunni
frequentan6
la
nostra
Scuola,
cercando
di
fare
una
comparazione
fra
la
valutazione
con
giudizi
e
la
valutazione
in
decimi
Il
collegio
dei
docen6
ha
deliberato
quanto
segue:
la
gamma
dei
vo6
decimali
da
5
a
10
viene
ripar6ta
in
intervalli,
di
seguito
denomina6
"range,
cui
corrisponde
ciascuno
una
situazione
di
apprendimento
determinata
e
riconoscibile.
I
range
e
le
corrisponden6
situazioni
dapprendimento
sono
riporta6
nelle
tabelle
che
seguono
dis6n6
per
scuola
dellinfanzia
(bambini
di
5
anni)
e
per
scuola
primaria.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
135
Come valutiamo?
Area 2
CRITERI
DI
VALUTAZIONE
Scuola
Primaria
VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 10/9 Eccellenza ObieJvi disciplinari pienamente raggiun6. L'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra par6colare impegno, aMenzione, brillantezza di ragionamento ecc . Conoscenze complete, con un interesse personale per largomento. Esposizione chiara, precisa e ar6colata: usa in maniera appropriata il linguaggio specico. Produce tes6 comple6, ar6cola6 e correJ. crea6vo e originale. Ha capacit di organizzare i contenu6, di fare collegamen6, di rielaborarli in maniera autonoma e personale, di esprimere osservazioni e formulare giudizi. Padroneggia le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. autonomo e sicuro nellapplicare ci che ha imparato anche in situazioni nuove. Padronanza ObieJvi disciplinari raggiun6. Conoscenze correMe, ordinate, presen6 nei nuclei fondamentali. Uso generalmente correMo del linguaggio, sia nella forma sia nelluso della terminologia specica. Produce tes6 semplici, lineari e correJ ortogracamente. Sostenuto in qualche caso da docente ha buona capacit di esposizione lineare e di collegamento delle informazioni, coglie i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. Buona capacit di applicazione delle tecniche apprese.
DISTINTO BUONO
8/7
136
Come valutiamo?
Area 2
CRITERI
DI
VALUTAZIONE
Scuola
Primaria
VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 6 Assistenza ObieJvi disciplinari raggiun6 solo in parte. Conoscenze parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consen6re un graduale recupero. Esposizione ripe66va e imprecisa con la necessit di avere una guida nella rielaborazione. Tes6 semplici, poco approfondi6 e con disortograe. Capacit di fare collegamen6 non sviluppata. Riconosce con dicolt i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le abilit minime di base nellarea logico-matema6ca. Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispeMo alla situazione di partenza. Uso incerto delle tecniche opera6ve. Fase predisciplinare ObieJvi disciplinari non raggiun6. Conoscenze frammentarie, lacunose anche dei minimi disciplinari o assen6. Esposizione scorreMa, frammentata, povert lessicale. Tes6 scriJ lacunosi, disorganizza6, poco correJ ortogracamente, non per6nen6 alla richiesta. Non in grado di fare collegamen6 tra i da6. Non ha acquisito sucien6 abilit di base nellarea logico- matema6ca. Applicazione delle tecniche con gravi errori. Scarso interesse e partecipazione.
NON SUFFICIENTE
Lespressione dei vo6 in decimi dovr tener conto, oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze, abilit e competenze disciplinari, anche dei seguen6 ulteriori criteri: impegno manifestato dallalunno metodo di lavoro grado di progresso registrato rispeMo alla situazione di partenza livello di prestazione raggiunta rispeMo alle potenzialit personali 137 comportamento
Come valutiamo?
Area 2
CRITERI
DI
VALUTAZIONE
Scuola
Primaria
1.
I docen6, sulla base delle rilevazioni eeMuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella aMribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il range rappresenta6vo delleeJvo livello di proMo disciplinare conseguito. Ove il range comprende pi vo@, i docen@ a=ribuiscono il voto meglio rappresenta@vo del livello di preparazione disciplinare dellalunno. I docen6, in aggiunta al voto determinato secondo le specicazioni dei pun6 preceden6, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integra6vo", sino ad un massimo di due pun6 decimali, per riconoscere meri6 par6colari, progressi in aMo, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc. Nel verbale di scru6nio, in relazione agli alunni i quali, risultando insucien6 in una o pi discipline, raggiungano una votazione posi6va per eeMo del punteggio integra6vo di cui al precedente punto 3, viene riportata la mo6vazione dell'aMribuzione del punteggio integra6vo; ai genitori/adatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate. I vo6 disciplinari, determina6 secondo le procedure di cui ai pun6 preceden6, sono riporta6, a cura dei docen6, nel documento di valutazione. I vo6 disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determina6 secondo i criteri previstI dal P.E.I. di cui all'art. 12, comma 5 della L.104/92.
2.
3.
4.
5.
6.
138
Come valutiamo?
Area 2
DESCRITTORI VOTO NON
SUFFICIENTE
DISTINTO
OTTIMO
BUONO
139
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
SUFFICIENTE
La formazione professionale
140
Area 2
FORMAZIONE
Sviluppo
delliden4t
genitoriale
nel
rapporto
con
lis4tuzione
scolas4ca
:
strumen4
di
comunicazione
adaA
alla
realizzazione
del
proge@o
educa4vo
di
is4tuto
intesa
solidale
e
permanente
fra
insegnan4,
genitori
ed
operatori
sociali
Corso
di
formazione
biennale
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
141
142
Area 3
TOTALE
28 27
4 5
0 1
1 3
0 1
33 37
Docen4 presen4 nel Circolo da pi di tre anni Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola dell Infanzia Scuola Primaria 18 25 2 5 0 1 0 1 1 20 33
Criteri di u4lizzo per lassegnazione ai plessi in garanzia delle pari condizioni di opera4vit didaAca
Con6nuit
didaJca
Valorizzazione
delle
competenze
professionali
Esigenze
manifestate
dai
singoli
docen6
143
Quali materiali?
Area 3
Tecnologici
Computer
Stampan4
Scanner
-
Modem-
Internet
Cd-rom
Fotocopiatrici
Televisori
Videoregistratori
- Le@ori
DVD
Video-casse@e
-
Radio- registratori
-
Audio-casse@e
Lavagna
luminosa
-
Impianto
di
microfonia
-
FareA
luminosi
-
Maxi
schermo
per
videoproiezioni
Proie@ore
Laboratorio
mul4mediale
Laboratorio
scien4co
con
lavagna
interaAva
Stru@ura4
Sussidi
didaAci
nalizza4
allo
sviluppo
delle
competenze
dei
bambini
della
Scuola
dellInfanzia
Materiale
didaAco
di
supporto
alle
aAvit
forma4ve
di
ordine
disciplinare
per
la
Scuola
Primaria
Car4ne
geograche
-
Globi
luminosi
Regoli
Materiale
B.A.M.
Abaci
A@rezzi
ginnici
(canestri,
asse
di
equilibrio,
corde,
ecc.)
A@rezzi
per
aAvit
psicomotorie
A@rezzi
di
supporto
per
i
bambini
in
dicolt
Libri
Giochi
logici
nalizza4
al
potenziamento
delle
abilit
linguis4che
espressive
e
cogni4ve
di
facile
consumo
Carta
Cartoncino
Fogli
Carta
da
para4
Pastelli
Pennarelli
Pi@ura
Gesso
Colla
Forbici
Cucitrici
Pistole
per
colla
Nastro
Adesivo
144
145
Area 3 Organizzazione
delle
sezioni
e
delle
classi
Orario
seAmanale
delle
aAvit
didaAche
Orario
di
servizio
dei
docen4
Scuola
dellInfanzia
Scuola
Primaria
Organizzazione
delle
sezioni
Organizzazione
delle
classi
Sezioni
omogenee
per
et,
composte
Classi
omogenee
per
et,
composte
secondo
i
seguen6
criteri:
secondo
i
seguen6
criteri:
-equa
distribuzione
dei
diversamente
abili
-equa
distribuzione
maschi-femmine
-equa
distribuzione
alunni
an6cipatari
-equa
distribuzione
casi
dicili
( s e
l a
c o n d i z i o n e
e m e r s a
d a l l a
documentazione
prodoMa
dalle
famiglie
e/o
dai
colloqui
individuali
con
il
Dirigente
o
le
insegnan6)
-eterogeneit
dei
livelli
cogni6vi
degli
alunni
-equa
distribuzione
dei
diversamente
abili
-equa
distribuzione
maschi-femmine
-equa
distribuzione
alunni
dicili
-equa
distribuzione
alunnni
an6cipatari
-indicazioni
dalle
insegnan6
della
scuola
dellinfanzia
eventualmente
frequentata
Orario seAmanale 40 ore, dal luned al venerd, con servizio mensa Orario 8.30 - 16.30
E aJvo il servizio di preaccoglienza dalle ore 8.00 alle ore 8.30 per quei bambini i cui genitori ne abbiano faMo richiesta. Per il mese di oMobre prevista, per i bambini del primo anno, una riduzione dellorario a 30 ore seJmanali (uscita ore 14.30) per favorire un graduale adaMamento di tuJ i bambini allorario prolungato.
Orario
seAmanale
Classi
prime
27h
seJmanali
Orario
8.20-13.20
dal
luned
al
venerd
8.20-12.20
il
sabato
ogni
15
giorni
Classi
seconde
terze
-
quarte-quinte
30
h
seJmanali
(27
obbligatorie
+
3
opzionali)
Orario
8.20-13.20
dal
luned
al
sabato
Orario
di
servizio
dei
docen4
24
ore
seJmanali
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Lorario delle insegnan6 struMurato in modo da consen6re lu6lizzo della contemporaneit anche in momen6 diversi da quello della mensa e precisamente dalle ore 10.30 alle ore 11.30 una volta a seJmana per laJvazione di laboratori specici
(22 ore di aJvit didaJca + 2 ore di aJvit di programmazione modulare) Sul monte ore dei docen6 di base risultano in esubero 12 ore seJmanali che vengono u6lizzate per il recupero di alunni con dicolt di apprendimento e/o per sos6tuzione di 146 docen6 assen6.
Area 3
147
Area 3
1. Il Dirigente Scolas6co distribuisce lorganico di collaboratori scolas6ci alle varie sedi , secondo le esigenze prospeMate nel piano delle aJvit proposto dal DSGA, in modo da garan6re il buon funzionamento di ogni scuola. 2. Ad ogni plesso viene assegnato almeno un collaboratore di ruolo del posto 3. Il dirigente scolas6co, sen6to il DSGA, viste le delibere degli organi collegiali, assegna la sede di servizio al personale ATA sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: u6lizzo di almeno 2 unit femminili nei plessi di scuola dellinfanzia, se presen6 in organico. conferma della sede occupata nellanno scolas6co precedente, in aderenza al principio della con6nuit della prestazione e delle competenze organizza6ve in relazione al contesto. La conferma disposta ducio nel caso linteressato non abbia avanzato altre richieste entro il 30 giugno; personale che faccia richiesta dassegnazione ad una sede entro il 30 giugno. Il personale ha facolt di chiedere di essere assegnato ad una qualsiasi sede dellis6tuto. Lassegnazione disposta prioritariamente nei confron6 del personale gi facente parte dellorganico dellis6tuto rispeMo al personale entrato nellorganico nellanno scolas6co cui esso riferisce lassegnazione, nel rispeMo dei parametri sopra espressi. 4.Qualora non sia oggeJvamente possibile soddisfare le singole richieste, il personale viene assegnato alle sedi e/o ai seMori delledicio scolas6co sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: con6nuit rispeMo alla sede occupata nellanno scolas6co precedente; conformit dellassegnazione della sede alle esigenze dellIs6tuzione Scolas6ca, ricercando loJmale u6lizzo delle risorse professionali per la realizzazione delloerta forma6va; disponibilit a svolgere compi6 specici, e/o prestazioni straordinarie, da aJvarsi nel corso dellanno scolas6co di riferimento nel plesso richiesto , con mantenimento della con6nuit del servizio nelle sedi e/o nel seMore occupato nellanno scolas6co precedente; graduatoria di is6tuto la legge 104/92 ha diriMo di precedenza nellassegnazione al plesso qualora vi sia un posto vacante ed pi vicino al domicilio dellassis6to. 5.Nel corso dellanno scolas6co, per mo6vate esigenze organizza6ve e/o per orire un servizio pi puntuale dal punto di vista dellecacia e dellecienza, il dirigente scolas6co pu disporre una diversa assegnazione 6.Il Dirigente Scolas6co, sen6to il DSGA, comunica tempes6vamente ai dipenden6 interessa6 lassegnazione delle sedi.
148
Area 3
Organizzazione
funzionale
La
Scuola
per
favorire
la
partecipazione
democra6ca
degli
operatori
interni
ed
esterni
e
la
leadership
diusa
si
data
unorganizzazione
funzionale
e
ges6onale:
Dirigente Scolas6co
Sta
di
Direzione
Funzioni
Strumentali
Collegio
dei
Docen4
Commissioni
e
gruppi
di
lavoro
Consigli
di
Intersezione
e
interclasse
Coordinatori
di
classe
Responsabili
di
proge@o
Collaboratori Scolas4ci
149
Area 3
Sta
Dirigente
Scolas6co
D.S.G.A.
Docen6
Collaboratori
Coordinatore
di
Plesso
Funzioni
Strumentali
al
P.O.F.
Debora
Adrianopoli
(in
aMesa
di
assegnazione)
ConceMa
Desiderio
Maria
Aiello
Teresa
Cilento
Scaramellino
C.
Riccardi
E.
Russo
M.T.
Guarracino
A.
Area
organizza4va
GIUNTA
ESECUTIVA
CONSIGLIO
DI
CIRCOLO
Giovanni
Russo
Trignano
Massimo
Maria
Teresa
Russo
Carolina
Parlato
Componente
genitore
Maria
Scognamiglio-
presidente
Cannavale
Valen6na
Di
Mar6no
Monica
Di
Palma
Antonino
Esposito
Salvatore
Sorren6no
Franca
Componente
docente
Maria
Aiello
(segretario)
Anna
De
Simone
-
Antonia
Cilento
-
ConceMa
Desiderio
Angelina
Manniello
ElisabeMa
Riccardi
-
ConceMa
Scaramellino
Vincenza
Sorren6no
Componente
personale
A.T.A.
Salvatore
Cio
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
COMITATO GENITORI
Il Comitato Genitori promuove la collaborazione dei genitori con le altre componen6 scolas6che. In par6colare: promuove la partecipazione dei genitori alla vita della scuola formulando proposte al Collegio dei Docen6, al Consiglio di Circolo e al Dirigente Scolas6co favorisce ogni altra inizia6va che contribuisca a rendere la scuola centro di sviluppo sociale e culturale del territorio. Il Comitato Alunni contribuisce, con laiuto degli adul6 (insegnan6, Dirigente, amministratori del Comune), a trovare le soluzioni migliori per risolvere i problemi della scuola
COMITATO ALUNNI
150
Area 3
Area
amministra4va
Dire@ore
dei
Servizi
Amministra4vi
(in
aMesa
di
assegnazione)
Si
occupa
di
Sovrintende,
con
autonomia
opera6va,
i
servizi
generali
amministra6vo-contabili
e
ne
cura
lorganizzazione
svolgendo
funzioni
di
coordinamento,
promozione
delle
aJvit
e
verica
dei
risulta6
consegui6
tenendo
presente
le
direJve
impar6te
dal
Dirigente
Scolas6co
Ges4one
nanziaria-contabile:
Programma
annuale
e
conto
consun6vo
in
collaborazione
con
DSGA
-Veriche,
modiche
e
variazioni
al
P.A.
-Spese,
pagamento
faMure,
nanziamen6
-Servizio
di
cassa,
impegni,
liquidazione
e
pagamen6
delle
spese
-Accertamen6
e
riscossioni
delle
entrate,
emissioni
manda6
e
reversali
-Versamento
ritenute
Dichiarazioni/versamen6
periodici
(INPS
UniEMENS
/
DMA)
-Dichiarazioni
770/IRAP/Cong.
Fiscale/Anagrafe
delle
prestazioni
con
programmi
informa6zza6
(Entratel,
Ag.
delle
Entrate)
-Monitoraggio
ussi
nanziari
-Versamento
ritenute
- Flussi
di
cassa
-Tenuta
registro
facile
consumo
con
carico
e
scarico
del
materiale
Tra@amento
economico
del
personale
e
adempimen4
contribu4vi
connessi:
TraMamento
economico
-Liquidazione
competenze
-Contribu6
e
ritenute
su
compensi
-Assegno
nucleare
familiare
-Indennit
di
disoccupazione
-Aggiornamento
-
Inserimento
situazioni
amministra6vo
contabili
del
personale
-Rappor6
con
il
Tesoro
per
quanto
di
competenza
-Domande
detrazioni
dimposta
e
assegno
nucleo
familiare
-Modelli
CUD,
INPS,
IRAP,
TFR
- Anagrafe
delle
prestazioni.
AAvit
negoziale
e
contra@uale:
Acquis6
e
forniture
di
beni
e
servizi:
istruMoria,
esecuzione
e
adempimen6
connessi
(CIG,
CUP,
..)
ContraJ
-Tenuta
Conto
Corrente
Postale
e
Bancario,
rappor6
con
lIs6tuto
Cassiere,
accordi
di
rete.
Ges4one
Fondo
Is4tuto
e
altre
indennit:
Fondo
dellIs6tuzione
Scolas6ca
-Indennit
di
amministrazione
- Compensi
accessori:
ore
ecceden6,
incarichi
specici
ATA,
funzioni
strumentali
al
POF,
collaboratori
del
DS.
Se@ore
Amministra4vo
A
151
Area 3
Area
amministra4va
Se@ore
Amministra4vo
B
Servizio
Amministrazione
del
Personale
Assistente
Amministra4vo:
ViNoria
DellAmura
Si
occupa
di
-Ges4one
del
Personale:
Tenuta
e
cura
fascicolo
personale
e
stato
di
servizio
-
Assunzione
in
servizio
-
Richiesta
no6zie
amministra6ve
-
Trasmissione
no6zie
amministra6ve
-
Periodo
di
prova
e
anno
di
formazione:
individuazione,
comunicazioni,
decre6
ecc
-
Periodo
di
prova
-
Assunzioni
a
T.D./T.I.
-
Adempimen6
immissioni
in
ruolo
-
Documen6
di
rito
-
Conferma
in
ruolo
-
ContraJ
di
assunzione
-
Turni
personale
ATA
-
Orario
di
servizio
-
Rappor6
con
il
Tesoro
per
quanto
di
competenza
-
Rappor6
con
la
Ragioneria
Provinciale
di
Stato
-
Cer6cazioni
varie
-
ENAM.
-Ges4one
assenze
del
personale
e
adempimen4
connessi:
Assenze
del
personale,
decre6
di
assenza
-
Collaborazione
nella
ges6one
interna
della
sos6tuzione
del
personale
-
Registrazione/ inserimento
al
sistema
presenze/assenze
ATA/DOCENTI
-
Periodica
trasmissione
al
MEF
assenze
DL.112/08
-
Rilevazione
mensile
al
SIDI
delle
assenze
-
Ges6one
banca
ore
permessi
brevi
e
recuperi
-
Recuperi
e
lavoro
straordinario
del
personale
ATA
-
Ore
ecceden6
-Ges4one
ricostruzione
di
carriera:
Dichiarazione
dei
servizi
-
Ricostruzione
di
carriera
-
Inquadramento
-Procedimen4
di
computo-risca@o
e
ricongiunzione
servizi
-
Rappor4
INPDAP
-
Cessazione
dal
servizio
-
Collocamento
fuori
ruolo:
RiscaMo/computo/
ricongiunzione
servizi
ai
ni
della
pensione
-
RiscaMo
servizi
ai
ni
della
pensione
-
RiscaMo
servizi
ai
ni
della
buonuscita
-
INPDAP
previdenza
-
INPDAP
Assistenza
-
Cessazione
dal
servizio:
limi6
di
et,
anzianit
di
servizio,
dimissioni
volontarie,
decadenza
-
Dimissioni
dal
servizio,
dispensa
dal
servizio
per
infermit
-
Riammissione
in
servizio
-
U6lizzazione
in
altri
compi6
-Ges4one
mobilit
del
personale
-
Ges4one
graduatorie
interne
e
individuazione
soprannumerari:
Trasferimen6
del
personale
-
Domanda
di
trasferimento
-
Domanda
di
passaggio
-
Assegnazione
provvisoria
Comandi
U6lizzazioni
-
Graduatoria
perden6
posto
-Ges4one
privacy:
Tutela
da6
personali
-
Documento
informa6co
-
Ges6one
chiavi
-
Aggiornamento
documento
privacy
152
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Area 3
Servizio Amministrazione alunni e supporto alla didaAca Assistente Amministra4vo: Anna Fioren-no
Area 3
Area
amministra4va
Se@ore
Amministra4vo
D
Si
occupa
di
-Ges4one
del
protocollo
-
Cura
dellalbo:
Protocollo
con
soware
informa6co
-Cura,
smistamento
e
archivio
della
corrispondenza,
anche
eleMronica
-Posta
eleMronica
-Ricerca
e
reperimento
norma6va
on
line
-Scarto
di
archivio
-Tenuta
degli
albi
dis6tuto
-Ges6one
dellalbo
pretorio
on
line
-Ges6one
comunicazione
Interna
(circolari)
ed
esterna
-Ges6one
telefonate
in
ingresso,
FAX
a
catena
-AAvit
sindacale:
Relazioni
sindacali,
permessi
sindacali
-RSU
e
aJvit
connesse
-Assemblee,
rappor6
con
RSU
-Assemblea
sindacale,
deleghe
e
contribu6
sindacali
-Ges6one
e
cura
albo
sindacale
-Ges4one
scioperi:
Scioperi
-Rilevazione
assenze
per
sciopero
- Comunicazione
assenze
per
sciopero
-Adempimen6
comunicazione
sciopero
famiglie.
-Rappor4
con
il
Comune
-
Cura,
manutenzione
e
ges4one
locali:
Comunicazione/ges6one
mensa
-Richiesta
manutenzione
- Richiesta
intervento
tecnico
-Ges6one
registro
lavori
del
Comune
-Ges6one
registri
controlli
quo6diani
Sicurezza
-Ges4one
aggiornamento
e
formazione
del
personale:
Aggiornamento
e
formazione
del
personale
-Formazione
a
distanza
-Convegni
e
manifestazioni
-Ges4one
del
patrimonio
della
scuola
-Tenuta
degli
inventari
e
del
facile
consumo
-
Fornitura
sussidi
e
rappor4
con
i
consegnatari
-
Ges4one
discarico
dei
beni:
Inventario
-Collaudo
di
beni
e
rela6vi
verbali
-Eliminazione
di
beni
-Donazione
di
beni
- Concessione
di
beni
-Scarto
darchivio
-Discarico
inventariale
- Tenuta
e
controllo
del
materiale
ducio
in
magazzino,
Cancelleria
ecc..
-Tenuta
e
ges6one
Albo
fornitori
-Registrazione
materiale
facile
consumo
-AAvit
negoziale:
Acquis6
e
forniture
di
beni
e
servizi
- Acquisizione
richieste
oerte
-Preparazione
piani
compara6vi
- Carico
e
scarico
materiale
di
magazzino
-Emissione
buoni
dordine.
-Tenuta
materiale:
Registrazione
e
controllo
del
materiale
di
magazzino:
pulizia,
pronto
soccorso
ecc
-Consegna
del
materiale
al
personale
interessato
-Collaborazione
con
il
collega
adde@o
al
se@ore
didaAca:
Collaborazione
per
ges6one
organi
collegiali
-Servizio
sportello
al
pubblico:
Relazioni
con
il
pubblico
- Ricevimento
utenza
esterna
154
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Area 3
Si
occupa
di
-Rappor4
con
gli
alunni:
accoglienza
e
sorveglianza
degli
alunni;
sorveglianza
degli
alunni
nelle
aule,
nei
laboratori
e
negli
spazi
comuni,
in
occasione
di
momentanea
assenza
degli
insegnan6;
concorso
in
accompagnamento
in
occasione
di
trasferimento
ad
altre
sedi;
sorveglianza
degli
ingressi
della
scuola;
segnalazione
tempes6va
assenza
docen6
nelle
aule;
ausilio
materiale
agli
alunni
diversamente
abili
allingresso
e
alluscita
dalla
struMura
scolas6ca;
ausilio
materiale
agli
alunni
della
scuola
dellinfanzia
nelluso
dei
servizi
igienici
e
igiene
personale;
vigilanza
e
assistenza
durante
la
mensa.
Funzione
primaria
del
collaboratore
scolas6co
quella
della
vigilanza
sugli
allievi.
A
tale
proposito
devono
essere
segnala6
allUcio
di
presidenza
tuJ
i
casi
di
indisciplina,
pericolo,
mancato
rispeMo
degli
orari
e
dei
regolamen6
e
classi
scoperte.
Nessun
allievo
deve
sostare
nei
corridoi
durante
lorario
delle
lezioni.
La
vigilanza
prevede
anche
la
segnalazione
di
aJ
vandalici
che,
se
tempes6va,
pu
permeMere
di
individuare
i
responsabili.
Plesso Capoluogo FIORENTINO GIUSEPPA CIOFFI SALVATORE COCORULLO MARIA SAVARESE GAETANO MERLINO ANTONIO (1 unit in aMesa di assegnazione) Plesso S S. Trinit: RAIOLA GIUSEPPE DE SIMONE ASSUNTA BRUNO MARIAROSARIA
le aJvit ordinarie e per quelle deliberate dal CdC; accesso e movimento interno alunni e pubblico-por6neria; chiusura di tuMe le nestre del piano assegnato; segnalazione tempes6va in Presidenza della presenza di estranei nellIs6tuto
aJvit
didaJche
con
un
intervento
con6nuo
sui
bagni
e
un
primo
riordino
delle
aule,
pulizia
dei
laboratori,
delle
aule
speciali.
Il
sabato,
nel
periodo
es6vo
e
nei
periodi
di
ferie
e/o
assenza
della
squadra
di
pulizia
esterna:
pulizia
dei
locali
scolas6ci,
degli
spazi
scoper6,
degli
arredi
e
rela6ve
per6nenze,
anche
con
lausilio
di
mezzi
meccanici
semplici,
da
eeMuarsi
secondo
lorario
di
servizio,
prima
dellinizio
delle
lezioni
o
al
termine
di
esse.
Compi6
di
caraMere
materiale
ineren6
al
servizio,
compreso
lo
spostamento
delle
suppelleJli,
nonch
il
trasporto
dei
generi
alimentari
e
lo
svolgimento
di
tuMe
le
aJvit
connesse
con
i
servizi
di
mensa
e
cucina.
telefonico
e
uso
di
macchine
per
la
duplicazione
di
aJ,
previa
autorizzazione
del
Dirigente
Scolas6co;
approntamento
e
pres6to
sussidi
didaJci;
assistenza
ai
docen6
nelle
aJvit
didaJche
e
nei
progeJ.
Terminale
dei
servizi
amministra6vi:
diusione
circolari,
avvisi
e
disposizioni
di
servizio
redaJ
dalla
Dirigenza
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
-Servizi
esterni:
Ucio
postale,
banca,
altre
scuole,
Comune,
ecc.
-Par4colari
interven4
non
specialis4ci:
Piccola
manutenzione
dei
beni
mobili
e
immobili;
aJvit
ineren6
giardinaggio
e
simili;
Manovra
montacarichi
e
impian6
di
riscaldamento
155
Area 3
Area
didaAca
G.L.I.
H.
Coordinatrice:
Branco
Angela
Docen-:
Scuola
dellInfanzia:
Tommolillo
Valeria
-
Maggio
A.Maria
-
De
Angelis
Severina
Apuzzo
Ma6lde
-
Cilento
Antonia
Manniello
Anna
Nostroso
Carmela
-
Savarese
Maria
Grazia
Gargiulo
Stefania
Scuola Primaria: Todisco M.Rosaria - S6nca Maria - Cilento Luisa Diaferia M.Luisa - GaMola Florida - Cinque ConceMa Rollo Rosaria - Scaramellino ConceMa - dEsposito Argia Al6eri Mina Manniello Angelina Branco Angela Morlicchio Marialuisa Scuola Primaria: Rappresentante dei genitori Scuola dellInfanzia Cozzi Fabiana Rappresentante genitori Scuola Primaria La Ragione Giovanna Rappresentante dei servizi sociali
Sezioni di 3 anni SS. Trinit: Maresca Pasqua Sezioni di 4 anni SS. Trinit: Staiano Margherita Sezioni di 5 anni SS. Trinit: Cilento Teresa Sezioni di Via Sconduci Guida Carmela
156
Funzioni Strumentali: Anna Guarracino, ElisabeMa Riccardi, Mariateresa Russo, ConceMa Scaramellino
Area 3
Area
didaAca
Coordinatori
di
classe
Classi
prime:
Maria
Rosaria
Todisco
Classi
seconde:
Anna
De
Simone
Classi
terze:
Marialuisa
Diaferia
Classi
quarte:
Florida
GaMola
Classi
quinte:
Caterina
Esposito
Storia
locale:
Luisa
Cilento
Ambiente
e
salute:
Giuseppina
Sciard
Gioco
Sport:
Rosaria
Rollo
Biblioteca:
Celeste
Del
Gaudio
Viaggi
e
visite:
Celeste
Del
Gaudio
Laboratori
mul-mediali:
Antonino
Parlato
Docen-
Scuola
dellInfanzia:
Valeria
Tommolillo,
Carmela
Guida
Docen-
di
Scuola
Primaria:
Maria
Aiello,
Caterina
Esposito,
M
Carmela
Verde.
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Referen6/ responsabili
Commissione con6nuit
157
Area 3
Si occupa di
1. Coordinamento/elaborazione
P.O.F
ricognizione
dei
fabbisogni
forma6vi
(riferimen6:
famiglia,
territorio
soggeJ
is6tuzionali
e
non)
organizzazione
e
coordinamento
della
progeMazione
curricolare,
garantendo
che
essa
sia
rispondente
ai
bisogni
forma6vi
individua6
come
prioritari
nel
territorio,
coerentemente
a
quanto
stabilito
nel
P.O.F.
ed
in
relazione
alle
Indicazioni
del
curricolo
individuazione
dei
criteri
di
organizzazione
della
didaJca;
controllo
della
coerenza
interna
del
Piano
e
dei
progeJ
collega6;
2. Supporto
organizza6vo
funzionale
allaMuazione
del
POF
3. Valutazione
del
P.O.F
Coordinamento
e
documentazione
delle
aJvit
intra
ed
extra-curricolari
con
rela6vo
monitoraggio
e
valutazione
4. Promozione
e
coordinamento
sistema
di
Valutazione
degli
apprendimen6.
referente
Invalsi
158
1. Coordinamento elaborazione P.O.F 2. Autoanalisi e autovalutazione interna 3. Ges6one del sistema qualit per la ricerca, lo sviluppo e il miglioramento con6nuo 4. Cura della redazione e documentazione rela6va alle procedure 5. Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle inizia6ve promosse dalla scuola 6. Promuovere e mantenere rappor6 con En6 esterni ed altre is6tuzioni. 7. Partecipazione ai lavori della Commissione Con6nuit dIs6tuto
Area 3
Si
occupa
di
1.Osservazione
e
analisi
dei
comportamen6,
aMeggiamen6,
aJtudini,
interessi,
dicolt,
bisogni
forma6vi
degli
alunni;
-promozione
e
coordinamento
delle
aJvit
extracurricolari
-ricognizione
delle
risorse
presen6
nel
territorio,
u6lizzabili
per
consulenza
e
supporto
allazione
della
scuola
per
il
benessere
degli
alunni
2.
Coordinamento
e
ges6one
delle
aJvit
di
con6nuit
educa6va,
-Predisposizione
di
azioni
,
aJvit,
percorsi
ed
inizia6ve
di
raccordo
con
gli
altri
ordini
di
scuola
-Coordinamento
dei
lavori
e
degli
incontri
del
Gruppo
di
lavoro
della
Con6nuit,
curandone
la
documentazione;
-ContaJ
con
gure
esterne
per
coordinare
la
con6nuit
con
la
Scuola
secondaria;
-Documentazione
e
monitoraggio
dei
percorsi
e
delle
aJvit
intraprese
nel
corso
dellanno-
3.Coordinamento
delle
aJvit
di
compensazione,
integrazione
e
recupero
-elaborazione
e
organizzazione
di
moduli
forma6vi
specici
per
il
recupero
e
le
eccellenze
-referente
D.S.A.
4.Interven6
ed
inizia6ve
a
supporto
degli
alunni
in
situazione
di
disagio
e/o
dicolt
5.Elaborazione
e
promozione
di
strategie
di
intervento
didaJco
e
di
pra6che
daiuto
per
gli
alunni
con
gravi
problemi
di
apprendimento
1. Promuovere
strategie
di
comunicazione
e
di
informazione
sulle
opportunit
forma6ve
(educa6ve,
culturali,
ar6s6che,
associa6ve,
dello
speMacolo,
della
stampa,
della
televisione,
ecc.)
oerte
dal
territorio
e
u6lizzabili
didaJcamente;
2. Favorire
la
diusione
della
cultura
della
comunicazione
e
lo
sviluppo
delle
re6
tra
scuole
3. Individuazione
di
interlocutori
pubblici
e
priva6
per
il
coinvolgimento
concertato
in
aJvit
integrate
4. Predisposizione
di
forme
di
sensibilizzazione
ed
informazione
sulle
inizia6ve
della
scuola;(ges6one
sito
-
blog
dis6tuto
e
video
bacheca)
5. Raccolta
materiale
informa6vo
interno
ed
esterno
dellIs6tuto
e
divulgarlo
aMraverso
il
Nostro
sito
e
blog,
aMraverso
i
media
e
la
stampa
locale
e/o
giornalino
scolas6co.
6. Promuovere
il
rinnovamento
metodologico
della
didaJca
con
l'u6lizzo
delle
tecnologie
informa6che;
7. Contribuire
a
potenziare
luso
delle
T.I.C
da
parte
degli
insegnan6;
8. -Promuovere
la
partecipazione
ad
inizia6ve
di
formazione
on
line
e
in
presenza
9. Tutoraggio
nelle
aJvit
di
formazione
docen6
on
line.
10. Supporto
per
compilazione
documento
valutazione
alunni
al
computer
159
Area 4 Realizzazione di progeA forma4vi con en4 e is4tuzioni esterni alla scuola- ges4one delle nuove Tecnologie Ins. Anna Guarracino
MIGLIORAMENTO E QUALITA
Come
ci
valu4amo?
Autoanalisi
di
Is6tuto
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
160
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
LIs6tuto
applica
un
sistema
costante
di
controllo
e
di
autovalutazione.
Almeno
una
volta
allanno
in
sede
di
Riesame
della
Direzione,
il
Dirigente
Scolas6co,
con
il
supporto
del
Responsabile
del
Sistema
di
Ges6one
della
Qualit
e
delle
Funzioni
Strumentali,
valuta
la
soddisfazione
del
Sistema,
rela6vamente
al
servizio
fornito,
mediante
lanalisi
di
da6
provenien6
da:
! ques6onari
di
soddisfazione
del
servizio
didaJco
e
di
altre
inizia6ve
di
formazione
!
colloqui
periodici
dei
docen6
con
alunni
e
genitori
!
comunicazioni
direMe
tra
studen6,
genitori,
docen6,
non
docen6
e
Dirigente
Scolas6co
!
eventuali
reclami
orali
o
scriJ
!
eventuali
richieste
espresse
dalle
rappresentanze
dei
genitori
!
eventuali
richieste
espresse
dal
personale
dellIs6tuto.
Il
controllo
annuale
della
soddisfazione
di
studen6,
genitori,
personale
docente,
personale
ATA
e
gure
di
riferimento
del
territorio
riguardo
al
servizio
forma6vo
operato
tramite
ques6onari
di
percezione.
I
ques@onari
perme=ono
di
rilevare
il
livello
di
soddisfazione
di
tu=e
le
componen@
scolas@che
rela@vamente
a:
didaJca
aMenzione
ai
bisogni
degli
alunni
organizzazione
scolas6ca
rappor6
interpersonali
tra
le
par6
(genitori,
studen6,
personale
docente,
personale
non
docente,
Dirigente
Scolas6co)
ecienza
laboratori
ecacia
della
comunicazione
Sulla
base
dei
risulta6
di
cui
sopra,
vengono
elabora6
il
POF
ed
il
Piano
di
Miglioramento,
vengono
individua6
gli
obieJvi
di
miglioramento
per
ogni
anno
scolas6co,
cos
da
venire
incontro
sempre
pi
alle
esigenze
dellutenza
e
migliorarne
con6nuamente
la
soddisfazione.
161
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
AUTOANALISI:
i
protagonis4
Le
par6
interessate
(stakeholders)
coinvolte
nel
processo
di
autovalutazione
sono:
i
genitori
gli
alunni
i
docen6
il
personale
ATA
AUTOANALISI:
perch?
Fornire
agli
uten6
informazioni
sulla
qualit
del
servizio
scolas6co
Evidenziare
eventuali
pun6
deboli
dellis6tuzione
sui
quali
concentrare
laMenzione
al
ne
di
promuovere
il
miglioramento
con6nuo
I protagonis4
Le mo4vazioni
I tempi
Gli strumen4
162
AUTOANALISI: quando? A inizio anno scolas6co individuazione delle priorit su cui intervenire e conseguente elaborazione del piano di miglioramento A ne anno scolas6co rilevazione del grado di soddisfazione delle par6 interessate sul servizio oerto e confronto dei risulta6 oMenu6 con quelli previs6 nel piano di miglioramento
AUTOANALISI: gli strumen4 Ques6onari e analisi dei da6 sta6s6ci per raccogliere informazioni u6li a formulare giudizi di qualit.
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
La
predisposizione
di
un
Piano
dellOerta
forma6va
deve
essere
accompagnata
da
una
verica
aMendibile
e
da
una
valutazione
qualita6va
e
complessiva
della
rispondenza
fra
le
esigenze
dellutenza
e
la
qualit
del
servizio
oerto
in
vista
del
suo
miglioramento.
Per
ciascuna
dimensione
del
POF
la
scuola
ha
individuato
i
processi
che
intende
osservare
e
monitorare.
Individuazione
risorse
Relazioni
con
lesterno
PROCESSI
PROCESSI
POF
Miglioramento
e
Qualit
Dimensione
organizza4vo
funzionale
PROCESSI
PROCESSI
Autoanalisi di is6tuto
163
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
Per
monitorare
i
processi
sono
sta6
individua6
faMori
di
qualit
(obieJvi)
Per
misurare
i
risulta6
sono
sta6
deni6
indicatori
di
qualit
(azioni)
e
standard
(risultato)
Dimensione
POF
Processi
Scopo
Fa@ori
di
qualit
Indicatori
di
qualit
1 2 3
Analisi delle risorse del territorio Partecipazione democra6ca U6lizzo delle risorse del territorio
Comunicazione scuola-territorio
! n. accessi al sito web/blog della scuola (almeno 100 al mese) ! % del livello di soddisfazione di gure di riferimento del territorio circa la comunicazione scuola-territorio (almeno 80%)
164
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
Dimensione
POF
Processi
Indicatori
di
qualit
1
Adeguamento
delloerta:
rispondenza
alle
linee
programma6che
ministeriali
e
ai
bisogni
forma6vi
degli
alunni
Standard
! Aggiornamento
POF
(1
volta
allanno)
! Rilevazione
della
situazione
di
partenza
degli
alunni
(1
volta
a
inizio
anno)
! Elaborazione
programmazioni
educa6vo-didaJche
(1
volta
a
inizio
anno)
! Sviluppo
didaJco
(1
volta
a
seJmana)
! n.
di
progeJ
intracurricolari
(almeno
5)
! n.
di
progeJ
extracurricolari
(almeno
15)
! n.
reclami
rela6vi
allerogazione
del
servizio
forma6vo
(non
pi
di
5)
! %
soddisfazione
alunni
e
genitori
per
le
aJvit
progeMuali
(almeno
90%)
! %
partecipazione
alunni
alle
aJvit
extracurricolari
(almeno
90%
di
chi
aderisce)
! %
dei
risulta6
raggiun6
rispeMo
ai
risulta6
aMesi
(almeno
90%)
! %
di
alunni
con
un
livello
di
valutazione
medio-alta
(almeno
70%)
! %
di
alunni
con
un
livello
di
valutazione
non
suciente
(non
oltre
il
5%)
! n.
ques6onari
di
indagine
(almeno
1
a
inizio
anno)
4 5
Analisi dei bisogni forma6vi del personale docente e ATA Partecipazione a corsi di formazione professionale
! n. corsi di formazione professionale aJva6 dalla scuola in risposta ai bisogni del personale docente e ATA (almeno 1) ! % docen6/ATA che ha partecipato a corsi di formazione interni/esterni al circolo (almeno 70%)
165
Come ci valutiamo?
Area 4
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
Dimensione
POF
Processi
Indicatori di qualit
! n.
ore
u6lizzo
laboratori
(almeno
25
ore
seJmanali)
! n.
ore
u6lizzo
palestra
(almeno
25
ore
seJmanali)
! %
delle
spese
di
funzionamento
rispeMo
allo
stanziamento
(almeno
80%)
! %
delle
spese
per
laJvit
didaJca
rispeMo
allo
stanziamento
(almeno
80%)
! %
delle
spese
per
il
personale
rispeMo
allo
stanziamento
(almeno
80%)
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
! % delle spese per gli inves6men6 rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per i progeJ rispeMo allo stanziamento (almeno 80%)
166
Come ci valutiamo?
Area 4
IV
Area
Miglioramento
e
Qualit
Autoanalisi
di
is6tuto
Miglioramento
della
Qualit
del
servizio
OJmizzazione
dei
processi
opera6vi
Miglioramento
con6nuo
Successo
durevole
AUTOANALISI
DI
ISTITUTO
Dimensione
POF
Processi
Scopo
Fa@ori
di
qualit
Standard
! n.
non
conformit
rilevate
dal
personale
docente
rela6vamente
a
ciascuna
Area
del
POF
(meno
di
5)
! n.
non
conformit
rilevate
dai
genitori
rela6vamente
alla
qualit
dei
servizi
oer6
(meno
di
10)
! n.
non
conformit
rilevate
dal
personale
ATA
rela6vamente
allorganizzazione
funzionale
della
scuola
(meno
di
5)
! n.
azioni
preven6ve
aJvate
(almeno
1
per
ogni
Area)
! n.
azioni
correJve
aMuate
(almeno
1
per
ogni
non
conformit)
! n.
veriche
ispeJve
interne
(almeno
1
allanno)
! %
di
obieJvi
della
qualit
raggiun6
rispeMo
a
quelli
pressa6
nel
piano
di
miglioramento
(almeno
il
80%)
! %
del
livello
di
soddisfazione
di
tuMe
le
componen6
scolas6che
rela6vamente
ai
seguen6
ambi6
di
indagine:
Dida,ca
(almeno
90%)
A=enzione
ai
bisogni
(almeno
90%)
Organizzazione
(almeno
80%)
Ecienza
laboratori
(almeno
80%)
Rappor@
interpersonali
(almeno
80%)
Comunicazione
(almeno
80%)
! n.
di
ambi6
di
indagine
che
confermano
nel
tempo
(successo
durevole)
una
percentuale
di
livello
di
soddisfazione
pari
o
superiore
allo
standard
pressato
(almeno
3)
167
MIGLIORAMENTO E QUALITA
168
Area 4
169
Area 4
dare adeguatezza opera6va al servizio utenza soddisfare lla crescita professionale di tuJ i lavoratori della scuola. migliorare
Da
ci
deriva
la
necessit
di
prestare
maggiore
cura
alla
comunicazione
con
lutenza
ponendo
par6colare
aMenzione
ai
reali
alla
ges6one
dellazione
didaJca
bisogni
forma6vi
degli
alunni
f ella
capacit
allo
sviluppo
della
dormazione
e
dscolas6ca
progeMuale
allorganizzazione
ellis6tuzione
alla
capacit
di
autovalutarsi
A
tal
ne
la
scuola
intende
focalizzare
la
sua
aMenzione
su
un
par6colare
obieJvo
di
miglioramento
individuato
per
ciascuna
area
del
POF,
denendo
indicatori
di
risultato
e
standard
di
verica.
I
diversi
responsabili
di
Area
avranno
cura
di
pianicare
le
azioni
di
intervento
e
di
monitorarne
i
risulta6.
Area
del
POF
Macroprocesso
Processi
Responsabili
ObieJvo
Indicatori
di
risultato
DIMENSIONE
INTEGRAZIONE
SCUOLA-TERRITORIO
Integrazione
scuola-territorio
Relazioni
con
lesterno
Funzione
Strumentale
Area
4
Rendere
ecace
la
comunicazione
tra
tuMe
le
componen6
scolas6che
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
-Passaggio chiaro e completo delle informazioni -Partecipazione consapevole di tuMe le componen6 scolas6che alla vita della scuola -Soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6vamente alla comunicazione -n. di accessi al sito web nellanno scolas6co in corso -% di soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6va alla chiarezza e tempes6vit delle informazioni pubblicate sul sito (sondaggi)
Standard di verica
170
Area 4
Costruire un i6nerario di formazione coerente con le linee programma6che ministeriali e i reali bisogni forma6vi degli alunni -Rispondenza alle linee programma6che ministeriali -Rispondenza alle esigenze e ai reali bisogni degli alunni -Costruzione di un curricolo di scuola -n. progeJ intracurricolari elabora6 in risposta alla leMura dei bisogni -n. progeJ extracurricolari elabora6 in risposta alle richieste delle famiglie
DIMENSIONE
PEDAGOGICO-DIDATTICA
Erogazione
delloerta
Controllo
dei
risulta6
AJvit
didaJca
curricolare
AJvit
extracurricolari
Formazione
e
Aggiornamento
Funzione
Strumentale
Area
1:
Ges6one
e
coordinamento
POF
Funzione
Strumentale
Area
3
Coordinatori
di
Interclasse/Intersezione
Predisporre,
per
tuMe
le
persone
dellorganizzazione
occasioni
signica6ve
di
apprendimento
e
di
crescita
-Successo
scolas6co
degli
alunni
in
termini
di
risulta6
raggiun6
-Soddisfazione
alunni
in
merito
alla
didaJca
-Partecipazione
alunni
alle
aJvit
extracurricolari
-Soddisfazione
alunni
in
merito
alle
aJvit
extracurricolari
-Sviluppo
professionale
docen6/ATA
-%
alunni
promossi
con
la
media
del
8
-%
risulta6
raggiun6
rispeMo
ai
risulta6
aMesi
-%
alunni
che
ha
partecipato
ad
aJvit
extracurricolari
%
soddisfazione
alunni
che
hanno
partecipato
a
corsi
extracurricolari
-
n.
corsi
di
formazione
professionale
aJva6
dalla
scuola
in
risposta
ai
bisogni
del
personale
docente
e
ATA
-
%
personale
che
ha
partecipato
a
corsi
di
formazione
interni
e/o
esterni
al
circolo
Responsabili
Standard di verica
171
Area 4
Responsabili
Realizzare
la
leadership
diusa
aMraverso
il
coinvolgimento
di
funzioni
diverse
alla
ges6one
organizza6vo
funzionale
del
sistema
-Formalizzazione
degli
incarichi
-U6lizzo
funzionale
delle
risorse
umane
-U6lizzo
funzionale
dei
laboratori/palestra
-U6lizzo
funzionale
delle
risorse
nanziarie
Standard di verica
-
%
docen6
con
incarico
funzionale
formalizzato
-
%
personale
ATA
con
incarichi
aggiun6vi
formalizza6
-n.
segnalazioni
registrate
per
malfunzionamento
dei
laboratori/palestra
-%
spese
rispeMo
allo
stanziamento
MIGLIORAMENTO
E
QUALITA
Ges6one
della
Qualit
Comunicazione
interna/esterna
Ges6one
documen6
e
registrazioni
Ges6one
non
conformit
Ges6one
azioni
correJve
e
preven6ve
Ges6one
delle
veriche
ispeJve
interne
Riesame
della
Direzione
Dirigente
Scolas6co
Funzione
Strumentale
Area
1:
Autoanalisi
di
Is6tuto
e
ges6one
della
Qualit
1
Circolo
dida,co
Vico
Equense
Implementare il Sistema di ges6one della qualit nella scuola aMraverso lapplicazione sistema6ca delle procedure realizzate - Trasparenza nelle procedure di informazione e comunicazione - Soddisfazione delle par6 interessate rela6vamente alla qualit dei servizi oer6 - n. reclami registra6 - % soddisfazione di docen6 e ATA rela6vamente alla comunicazione interna - % soddisfazione genitori rela6vamente alla comunicazione con lesterno - n. azioni correJve rispeMo a non conformit registrate -% obieJvi raggiun6 rela6vi al Piano di miglioramento
172
Vico Equense