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Circolo dida,co Vico Equense

Anno Scolastico 2011-2012

P.O.F.

Rudyard Kipling

Il Dirigente Scolas6co

Debora Adrianopoli

1 Circolo dida,co Vico Equense

Ai miei alunni Se riuscirai a non perdere la testa quando tu, la perdono intorno a te, dandone a te la colpa; se riuscirai ad avere fede in te quando tu, dubitano, e me=endo in conto anche il loro dubitare; se riuscirai ad a=endere senza stancar@ nella=esa, se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone; se riuscirai ad arontare il successo e linsuccesso tra=ando quei due impostori allo stesso modo; se riuscirai a riascoltare la verit da te espressa distorta da furfan@ per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita e a chinar@ per rime=erle insieme con mezzi di riepilogo; se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, bench sni@ da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente pi resta in te tranne la volont che ingiunge: Tieni duro!. Se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virt, o a passeggiar coi re e non perdere il tuo fare ordinario; se n i nemici n i cari amici riusciranno a colpir@, se tu, contano per te, ma nessuno mai troppo; se riuscirai a riempire la,mo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sar tuo allora, con quanto con@ene, e, quel che pi, tu sarai un uomo, ragazzo mio!

Piano dellOerta Forma4va

Elaborato dal Collegio dei Docen@ Ado=ato dal Consiglio di Circolo con delibera n.60 del 04/10/2011
1 Circolo dida,co Vico Equense

delibera n 24 del 04/10/2011

Premessa
La nostra scuola impegnata su due percorsi di grande rilevanza:

1. Educare al futuro valorizzando il passato, nella consapevolezza che ad educare le persone di domani sono gli insegnan6 di oggi ma anche nella certezza che gli strumen6 culturali e comportamentali che gli stessi insegnan6 sono in grado di orire, oggi, ai loro allievi, sono le basi indispensabili sulle quali montare un i6nerario di sviluppo in direzione umana; 2. Consolidare lautonomia culturale e organizza4va della scuola in modo che le con6nue Riforme che i vari Governi pongono in essere, debbano necessariamente tener conto che la scuola ha un suo pres6gio e una propria dignit che poggiano sulla professionalit di tuJ gli operatori scolas6ci e, quindi, sono sorreJ dal confronto sereno di posizioni diverse, dalla formazione in servizio, dalla ricerca di dimensioni organizza6ve e pedagogico-didaJche sempre pi avanzate e, sopraMuMo, dalla tutela costante della persona che apprende per cui non potr mai essere al servizio di unideologia dominate. Esiste, oggi, una nuova cornice culturale entro cui ripensare lesperienza del fare scuola; una cornice che racchiude tre mondi diversi che interagiscono: ! quello tecnologico, che ha creato e crea strumen6 sempre pi sos6ca6 che danno unimpronta marcata alla nostra vita; ! quello economico che apre nuovi orizzon6 a valori consolida6 come la gius6zia, la fratellanza, il rispeMo della persona umana; ! quello virtuale che supera conni, tradizioni, religioni, culture, muovendosi in una dimensione che non reale ma che non neppure fantas6ca. Corriamo tuJ verso traguardi che non conosciamo e per i quali non siamo sucientemente aMrezza6, rischiando di diventare tan6 apprendis6 stregoni non pi in grado di governare le forze da noi stessi scatenate. In questo turbinio di oerte, di sollecitazioni, di conquista di conoscenze e competenze la scuola non pu con6nuare a svolgere la propria opera di formazione senza ripensare cri6camente ai contenu6, alle modalit, ai tempi, alla contestualizzazione dei propri interven6 educa6vi, con lintento primario di fornire a tuJ gli allievi gli strumen6 culturali, psicologici e matura6vi per ges6re al meglio il proprio presente e per aMrezzarsi al ne di ipo6zzare un futuro gra6cante e concretamente raggiungibile.
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Ogni alunno, bambino o ragazzo che sia, ha la necessit di essere considerato nellunicit della sua persona e come tale deve essere educato, nel senso che deve essere aiutato a scoprire e a 6rar fuori il valore di se stesso, delle cose e della realt sia quella faMa di persone, di faJ, di even6, del presente e del passato, sia quella pi ampia ed ar6colata del Web. Questo percorso, cos arduo e complesso, deve avvenire, secondo il parere dei docen6 del I Circolo di Vico Equense, mediante ladozione di un i6nerario coerente, che si allarga e si perfeziona progressivamente e che, in ogni momento della sua evoluzione, si avvale del coinvolgimento aJvo di ogni singolo allievo.

Un primo livello di sviluppo legato alla capacit, da parte del bambino della scuola dellinfanzia, di vivere con sempre maggiore consapevolezza i vari campi della sua esperienza, cio i diversi ambi6 del fare e dellagire e i vari seMori di competenza nei quali egli d signicato alle sue aJvit e sviluppa il suo apprendimento. Un secondo livello quello del sapere, che si riscontra nella capacit che ha il bambino di riferire un argomento che ha ascoltato o che ha leMo o che rela6vo ad unaJvit che ha svolto. Ci consente di acquisire un terzo livello che riguarda, poi, il comprendere, ossia la capacit che pu avere lalunno non solo di sapere e di riferire ma anche di capire e di inserire nei normali comportamen6 che adoMa ci che ha appreso. Esiste, inoltre, un quarto livello, pi qualicato, che aiuta il fanciullo non solo a sapere e a capire ma anche a saper pensare e inventare, il che si verica quando egli in grado di valutare anche cri6camente e di poter riconsiderare tuMo laspeMo del problema in esame secondo una prospeJva crea6va. Per seguire tali percorsi di sviluppo, necessario che ci sia una trasversalit nella comprensione dei contenu6 delle diverse discipline di studio che si caraMerizza non solo nei collegamen6 che si possono eeMuare tra discipline diverse ma anche negli appor6 contenu6s6ci che tali discipline sono in grado di dare. Ogni disciplina, infaJ, un insieme di contenu6 che riguardano il medesimo campo di ricerca, ma ques6 contenu6 non sono sempre eguali a se stessi e gli stessi campi di ricerca cambiano nella misura in cui procedono le conoscenze dell'uomo e avanza il sapere scien6co. Le innovazioni che si hanno nel campo della ricerca non entrano simultaneamente nel corpo disciplinare scolas6co, nei programmi di studio ma a distanza di tempo pi o meno lungo. Ci dipende dal faMo che la scuola ha un suo specico educazionale, per cui deve misurarsi solo con le conoscenze che si considerano consolidate e da tuJ acceMate e non con le conoscenze di avanguardia e di fron6era, che, a distanza di pochi anni, potrebbero essere smen6te. Se si considera poi che nel campo della ricerca le scoperte e le invenzioni, in questo periodo storico, procedono a ritmi sempre pi veloci, evidente che il ritardato ingresso dei nuovi contenu6 disciplinari nella pra6ca didaJca della scuola si fa sempre pi marcato. Da ci deriva la necessit di aJvare e sostenere una metodologia della ricerca, magari, ar6colata secondo i canoni della ricerca/azione. La ricerca, secondo una caraMerizzazione psicologica, si presenta come un metodo di apprendimento o di produzione intenzionale e sistema6co in risposta a problemi ed caraMerizzata da comportamen6 direJ verso uno scopo deliberato e cosciente da raggiungere. Ricercare signica studiare landamento dei faMori che intervengono a formare una situazione e che su questa incidono posi6vamente o nega6vamente al ne di poter generalizzare le constatazioni faMe e prevedere possibilmente il vericarsi o meno del fenomeno che interessa. Si parla della ricerca/azione allinterno del problema della ricerca in educazione in quanto essa si colloca nell ambito della ricerca opera6va. La ricerca/azione, infaJ, una ricerca per lazione che deve essere realizzata secondo la logica di una ricerca scien6ca che ha per oggeMo i faJ didaJci e pedagogici.
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Nella ricerca/azione la verica delle ipotesi teoriche su un dato oggeMo di studio e lazione tendente alla modica delloggeMo stesso procedono parallelamente allinterno di un processo circolare di programmazione - azione - verica - ulteriore programmazione; processo in cui sono a pieno 6tolo coinvol6 sia il ricercatore che i des6natari dellintervento. Secondo questo impianto metodologico/didaJco, n dalla scuola dellinfanzia, il bambino diventa co-ricercatore e la dinamica dellinsegnamento/apprendimento viene completamente rinnovata in quanto non ci sono traguardi pressa6 da raggiungere ma percorsi a spirale da seguire, caraMerizza6 da mete progressive che si pongono sempre come pun6 di partenza per altre conquiste le quali dipendono dagli alunni e dalla posi6vit dellazione di ricerca aJvata e non da traguardi arbitrariamente stabili6. In tal modo, la base solida dei saperi e delle competenze irrinunciabili, la cornice valoriale che salvaguardi lunit del sistema scolas6co e le pari opportunit per tuJ i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze del nostro Paese non si congurano come una gabbia che imprigiona lallievo ma come uno s6molo per unazione di crescita costante da parte di ognuno. Il I Circolo di Vico Equense esalta, quindi, il valore della persona in formazione e crea le condizioni favorevoli al suo apprendimento e alla sua posi6va vita di relazione, rivedendo cri6camente i saperi fondamentali per ges6re al meglio le mutate dinamiche tecnologiche e sociali, guardando costantemente al futuro ma pensando anche a fornire agli allievi pun6 fermi di ancoraggio in questo mare di lusinghe e di modernizzazioni non sempre a misura umana. Ecco perch in questo documento programma6co del Circolo si iden6cano tre pilastri di grande spessore intorno ai quali ruotano tuMe le dinamiche culturali, organizza6ve e relazionali che caraMerizzano la nostra azione forma6va: ! un forte legame al territorio nel quale penetrano e si raorzano le nostre radici e dal quale ognuno trae non solo la linfa vitale degli aeJ pi cari, delle proprie tradizioni, del clima salubre, ma anche le opportunit di lavoro, di crea6vit, di confronto costante con culture diverse; ! la lo@a alla dispersione scolas4ca intesa non solo come scoperta delle inadempienze e come ostacolo alle evasioni ma come opposizione decisa alle scorciatoie che alcuni genitori, pi sensibili al loro pres6gio sociale che alla reale maturazione del glio, decidono di prendere spostando da una scuola allaltra il proprio bambino; ! laAvazione di percorsi laboratoriali che si congurano come unopportunit aggiun6va rispeMo alli6nerario forma6vo di base. Gli operatori scolas6ci del I Circolo di Vico Equense, sempre rispeMosi delle norme che lo Stato pone in essere per la scuola, mentre, per un verso, applicano disposizioni che non sempre condividono, si impegnano, comunque, a realizzare una scuola di qualit che garan6sce: agli alunni, rispeMo e condizioni ideali per pervenire ad importan6 traguardi di sviluppo, di conoscenza, di correMa vita di relazione; ai genitori, disponibilit allascolto, considerazione aMenta delle loro richieste, rispeMo delle loro tradizioni, della loro cultura e del loro credo religioso; alle forze buone del territorio, costante collaborazione per tuMe le inizia6ve che possano far crescere meglio i nostri giovani. Il dirigente scolas6co

Debora Adrianopoli

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Introduzione
La nostra Scuola, cer6cata dal polo Qualit di Napoli secondo la norma UNI EN ISO 9004/2009, predispone un Piano dellOerta Forma6va in coerenza con le Indicazioni Nazionali per la Scuola dellInfanzia e della Scuola Primaria e in risposta alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del bacino di utenza. Esso ar6colato in quaMro Aree cui fanno riferimento una serie di processi che la scuola meMe in aMo per garan6re la qualit del servizio forma6vo.

I AREA

INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO


Individuazione risorse Relazioni con lesterno

IDENTIT STORIA CONTESTO UBICAZIONE E SITUAZIONE EDILIZIA AZIONI DI INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO LA NOSTRA MISSION GLI AMBITI PRIORITARI DI INTERVENTO LE NOSTRE FINALIT EDUCATIVE I TRAGUARDI DI SVILUPPO IL NOSTRO PROGETTO SCUOLA CURRICOLO OBBLIGATORIO ESSENZIALE PROGETTI CURRICULARI LABORATORI OPZIONALI PROGETTO DI ISTITUTO PROGETTI EXTRACURRICULARI PROGETTI P.O.N. PROGETTI FESR-POR MEDIAZIONE DIDATTICA VALUTAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE ORGANICO FUNZIONALE MATERIALI E SUSSIDI PIANO FINANZIARIO ORGANIZZAZIONE DI SEZIONI E CLASSI ORARIO SETTIMANALE ORARIO SERVIZIO DOCENTI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI E PLESSI ASSEGNAZIONE PERSONALE ATA AI PLESSI ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE AUTOANALISI DI ISTITUTO POLITICA DELLA QUALITA PIANO ANNUALE DELLA QUALITA

II AREA

ProgeMazione e pianicazione delloerta forma6va Erogazione delloerta forma6va Controllo degli apprendimen6 Formazione professionale

DIMENSIONE PEDAGOCICO DIDATTICA

Ges6one risorse umane Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature

IV AREA

MIGLIORAMENTO E QUALITA
Sistema di ges6one della Qualit

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III AREA

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO FUNZIONALE

QUATTRO AREE per rispondere agli interroga6vi suscita6 dalla problema6zzazione dellimpianto culturale e forma6vo: v Chi siamo? v Dove siamo? I AREA v Dove operiamo? v Quali interrelazioni? v Cosa ci proponiamo? Pag. 9 Pag. 13 Pag. 19 Pag. 23 Pag. 25 Pag. 61

II AREA v Quale mediazione didaAca?


v Come valu4amo? v Quali scelte forma4ve?

v Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi?

Pag. 116 Pag. 129 Pag. 140

IV v Come ci valu4amo? AREA v Quali azioni di miglioramento?

Pag. 160 Pag. 168

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III v Quali risorse umane e materiali? AREA v Quali scelte organizza4ve?

Pag. 142

Pag. 145

DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA - TERRITORIO

Chi siamo?

Iden6t della scuola

Storia dellIs6tuzione

1 Circolo dida,co Vico Equense

Chi siamo

Area 1

Iden4t della scuola


Il 1 Circolo DidaJco di Vico Equense Scuola dellInfanzia e Scuola Primaria; ha come bacino di utenza alunni provenien6 dal Centro, dalla frazione di Montechiaro e da altre frazioni viciniori. Nellanno scolas6co in corso sono iscriJ 280 bambini per la Scuola dellInfanzia e 447 alunni per la Scuola Primaria. La Direzione condoMa dalla DoM.ssa Debora Adrianopoli Vi prestano servizio 70 docen4 di cui 33 per la Scuola dellInfanzia e 37 per la Scuola Primaria. Il personale non docente in servizio presso lIs6tuzione Scolas6ca rappresentato da:

DireMore dei Servizi Generali e Amministra6vi n.1

Personale amministra6vo n.4


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Collaboratori Scolas6ci n.9 Operatori addeJ alla pulizia dei locali scolas6ci (ex L.S.U.) n.6

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Chi siamo

Area 1

Storia dellis4tuzione
Da anni il 1 Circolo di Vico Equense si pone come centro di formazione culturale, di vita civile e di impegno sociale volto alla costruzione delliden6t personale e della ciMadinanza aJva. In unoJca di educazione permanente, aperta al territorio, allo scopo di favorirne il coinvolgimento, la partecipazione e la condivisione, divenuta nel tempo luogo di incontro e di confronto culturale e democra6co. Le azioni di promozione, coordinamento e indirizzo del Dirigente scolas6co e limpegno del personale tuMo favoriscono ladozione di forme pedagogico- organizza6ve tenden6 alla promozione umana e alleducazione ai valori universalmente riconosciu6. Gli ideali di Pace, Libert e Gius6zia sociale, i valori della convivenza democra6ca, il recupero e la valorizzazione delle risorse territoriali unitamente al superamento di visioni individualis6che e campanilis6che, la proiezione verso lEuropa e il Mondo in una visione interculturale, sono divenu6 cardini delle diverse fasi progeMuali n dal 1992/93, quando fu elaborato il P.E.I. (Piano Educa6vo di Is6tuto) espressione delliden6t di un Circolo organizzato su regole interne partecipate e condivise anche con il territorio. Il lavoro proseguito negli anni nelloJca del miglioramento con6nuo. Nello specico, dal 92/93, la pianicazione, intesa come procedura di ricerca azione rela6va ai processi fondan6 dellerogazione del servizio scolas6co, ha riguardato i seguen6 aspeJ:

1. Proge@azione curricolare e didaAca

Elaborazione del P.E.I. Graduale evoluzione dellelaborazione della Programmazione Educa6va e DidaJca (dagli obieJvi tassonomici alle mappe conceMuali e alla curricolazione per competenze); AJvit di progeMazione per ambito per la ricerca metodologica aMraverso il confronto, la condivisione e ladozione di strategie aJve e risponden6 ai bisogni degli alunni; Sperimentazione dellAutonomia organizza6va e didaJca: elaborazione del ProgeMo Scuola (98/99), elaborazione del P.O.F. dal 99/2000, elaborazione dei P.S.P. alla luce delle Indicazioni Nazionali.
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Chi siamo

Area 1

2.Socializzazione Socializzazione al territorio nel corso e alla ne dellanno scolas6co, di percorsi forma6vi e didaJci signica6vi, rendicontazione sociale dei risulta6 consegui6 dagli alunni, rappresentazioni, dramma6zzazioni, slate, mostre performance, pubblicazioni e speMacoli.

3.Visibilit e confronto

Partecipazione a manifestazioni, gare e concorsi di natura didaJca indeJ da Associazioni culturali ed En6 territoriali locali, regionali e nazionali (Slata delle Pacchianelle, Cypraea,, Exposcuola, Fiera del libro di Bologna, Matesis, Olimpiadi della matema6ca).

4.Organizzazione

AJvazione di nuove modalit organizza6ve nella ges6one e impiego delle risorse umane interne ed esterne mirate al potenziamento della collegialit per promuovere la valorizzazione delle competenze, il coinvolgimento, la condivisione e la partecipazione delle varie componen6 scolas6che ed extrascolas6che. A tale scopo sono sta6 individua6: a.Iter opera@vo interno: individuazione di Funzioni Strumentali; individuazione di Aree e Dipar6men6; organizzazione del Collegio dei docen6 in gruppi di lavoro e Commissioni di docen6 per aJvit di progeMazione e monitoraggio; cos6tuzione dello sta di direzione; individuazione dei criteri e delle modalit di lavoro funzionali allorganizzazione (tempi, modi, strumen6). b.Iter opera@vo per la partecipazione democra@ca delle par@ interessate: assemblee; incontri individuali con le famiglie; incontri is6tuzionali (tempi, scopi degli incontri).

5.Integrazione alunni diversamente abili

Cos6tuzione di un gruppo di lavoro per lintegrazione degli alunni diversamente abili formato dal Dirigente, dai docen6 di sostegno, dai docen6 di base, da rappresentan6 dei genitori e dallequipe socio-psico-pedagogica dellA.S.L. NA 5 per il miglioramento dei processi rela6vi allintegrazione degli alunni in dicolt.

6.Formazione

7.Documentazione

Documentazione, conservazione delle esperienze forma6ve pi signica6ve, archiviazione: dossier e tes6, con elaborazioni-produzioni, eseguite dagli alunni in collaborazione con le famiglie, videocasseMe, cd-rom, DVD.

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Sono state operate scelte di supporto alla qualit dellOerta Forma6va in relazione a: a.Formazione Docen@: promossa dallIs6tuzione e/o da en6 e Is6tuzioni esterne. b.Formazione Genitori: ProgeMo Pantachu, PON F1 2009 Educare a tuMo campo.Corsi di formazione per genitori condoJ da esper6 esterni su problema6che rela6ve al rapporto genitori-gli. c.Formazione Permanente: Corso di istruzione e formazione in et adulta (corso serale, statale, per il conseguimento della licenza media) in collaborazione con il C.T.P. del 39 DistreMo Scolas6co.

DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA - TERRITORIO

Dove siamo?

Contesto territoriale

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Dove siamo

Area 1

Contesto territoriale
Vico Equense una ciMadina situata al centro della Penisola Sorren4na, in una posizione geograca par6colarmente felice: si apre sul Golfo di Napoli ed vicina a localit ricche di bellezze naturali ed ar6s6che come Pompei, Sorrento, Positano, Capri. Si estende su un territorio caraMerizzato dalla molteplicit e dalla variet dei paesaggi: Monte Faito con estesi boschi, selve cedue, ricca vegetazione di piante secolari e ora del soMobosco; Zone collinari con insediamen6 umani (13 frazioni e borgate) che conservano tradizioni e folklore (prodoJ locali agricoli e ar6gianali, Sagre, ecc) Mare e coste (presenza di ora e fauna marina di notevole interesse, Non manca, inoltre, un patrimonio ar6s6co- spiagge ed insenature nella costa alta storico-culturale rilevante: par6colarmente aMraen6). - Reper6 archeologici preromani - Castello medioevale - Campanili, chiese di varie epoche disseminate per tuMo il territorio - Portali Catalani nelle costruzioni del centro storico, ecc
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- Elemen6 architeMonici ed opere darte, tes6monianze della sua storia. - In tale contesto la Scuola viene riconosciuta come punto di riferimento culturale e il 1 Circolo didaJco, in rete con altre scuole, opera come centro di formazione e di ricerca, in accordo con en6 e is6tuzioni del territorio.

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Dove siamo

Area 1
Ambiente: elemen4 sici, naturali e antropici

Situazione rilevata dallanalisi


PUNTI FORTI Posizione geograca OJmale e strategica (posizione centrale rispeMo alla Penisola Sorren6na, veduta sul Golfo di Napoli e localizzazione nelle vicinanze di Pompei, Sorrento e Positano) AMraente e paesaggis6ca (Presenza del Monte Faito, sugges6vi panorami, localit turis6che, ecc.) Zona turis6ca (Spiagge e riceJvit alberghiera) Montagna Monte Faito (estesi boschi, selve cedue, ricca vegetazione con piante secolari) Abbandono per mancanza di struMure, di aMrazioni e di aMenzione (incendi es6vi, viabilit sconnessa, mancanza di parchi giochi, ecc.) Orograa complessa Centro distaccato dalle frazioni con scarsi collegamen6 Inadeguata viabilit (strade impercorribili, traco cao6co, assenze di parcheggio) Incremento edilizio disordinato e specula6vo Poca aMenzione alle esigenze del turista (prezzi al6, disorganizzazioni varie, ecc.) PUNTI DEBOLI

Collina Zona alta del paese: frazioni ricche di tradizioni e di folklore (sagre, prodoJ locali, agricoli e di ar6gianato) StruMure agrituris6che Mare Cos6era sorren6na: spiagge locali, stabilimen6 balneari, centri di cure termali (Scrajo Terme) Ricca ora e fauna marina Aollamento es6vo e inquinamento (mancanza di depuratori) Disorganizzazioni struMurali (mancanza di parcheggi, di mezzi, cos6 eleva6, ecc.) Ubicazioni decentrate e mancanza di servizi (strade disagevoli, mancanza di centri spor6vi e/o culturali, ecc.)
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Dove siamo

Area 1
Rappor6 con : Ucio Territorio - Ucio Scuola - Ucio Poli6che Sociali Protocollo dintesa Supporto tecnico e collaborazione per il ProgeMo di educazione stradale PON C3 Leg-ali al sud ProgeMo Con6nuit/orientamento/integrazione

Stru@ure pubbliche e private


Ente poli4co locale: Comune Comando Vigili Urbani

Altre scuole statali: Is6tuto Comprensivo Caulino Isituto Comprensivo A.ScarlaJ Scuole Secondarie II grado I.P.S.S.A.R. I.P. Galilei Scuole private: I.T.C. Manzoni Rete di Scuole della Penisola Sorren4na En4 e Associazioni: Assessorato Agricoltura Regione Campania Lega Navale Italiana Lega Ambiente Circolo Nau6co di Vico Equense Unitre Gruppo Quar6ere Vescovado Teatro Mio Polispor6va Vico Equense Associazione Volley Vico Club Napoli Open Fitness Club Piano di Sorrento

Protocolli di intesa: Conoscenza dellambiente marino e del territorio locale e sensibilizzazione al rispeMo degli habitat naturali

Percorso di supporto nella riscoperta delle tradizioni locali Valorizzazione delle risorse culturali, storiche e architeMoniche, del paese Convenzioni/contraA: Esperienze di aJvit motorie

Sul territorio sono presen6 opere architeMoniche, scultoree e piMoriche di notevole interesse ar6s6co e di rilevanza storica. Il paese ha dato, inoltre, i natali ad illustri personaggi, quali: Gaetano Filangieri, Giovan BaJsta della Porta, Giovan BaJsta Vico, Mons. Michele Natale, Antonio Asturi, Michele AManasio, Giuseppe Grieco

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Patrimonio ar4s4co- storico- culturale

Dove siamo

Area 1

Popolazione
Popolazione Residente Totale Na4vit negli ul4mi anni: - 2007 - 2008 -2009 -2010 -2011(al 04/10) Popolazione totale: 0 5 anni 6 10 anni 11 14 anni 15 18 anni Livello culturale: Laurea Diploma Scuola Media Superiore Diploma Scuola Media Inferiore Licenza Elementare Nessun Titolo Da4 e/o Percentuali 254 239 220 280 144 Tot. 1137 n. 20965 n. 1370 n. 1207 n. 980 n. 1020 4% 17% 31% 31% 17%

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Tenore di vita: Alto Medio Alto Medio basso Basso

10% 75% 10% 5%

Dove siamo

Area 1

Problema4che emergen4
A livello sociale: Fenomeni di: Disoccupazione o lavoro nero (sopraMuMo per i giovani e per le donne) Droga Microcriminalit organizzata A livello e6co- comportamentale Fenomeni di: Smarrimento di alcuni valori morali di riferimento (disgregazione del tessuto familiare, confusione di ruoli e funzioni, aMenzione ai bisogni materiali piuMosto che a quelli psico- aeJvi) Pseudoperbenismo Relazioni interpersonali talvolta complesse per la presenza di aMeggiamen6 di: Individualismo/chiusura Materialismo/consumismo Massicazione/condizionamento Eccessivo protezionismo/ permissivismo nei confron6 dei gli

EeA di ricaduta su una contenuta percentuale dellutenza scolas4ca


Fragilit psicologica Dipendenza dalladulto Condizionamen6, stereo6pi, pregiudizi Soggezione a mass-media e mode, a leader nega6vi nel gruppo dei pari Aggressivit, intolleranza, mancato rispeMo delle regole di convivenza democra6ca
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DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO

Dove operiamo?

Ubicazione StruMure Situazione edilizia Piano di sicurezza


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Dove operiamo

Area 1

Ubicazione
La Direzione e gli uci di Segreteria sono ubica6 in via Sconduci, 12 I Plessi sono cos disloca6:
VICO CAPOLUOGO Via Sconduci Scuola dellInfanzia Scuola Primaria VICO c/o SS. Trinit e Paradiso Viale delle Rimembranze Scuola dellInfanzia VICO Scuola in Ospedale Ente Ospedaliero De Luca e Rossano

Plesso Capoluogo

Stru@ura
Aula Laboratorio Palestra Atrio Cucina RefeMorio Servizi igienici

Primaria
22 3 1 1 0 0 21
(+3 per gli alunni diversamente abili e 4 per il personale)

Infanzia
5

5
(+1 per il personale)

S t r u t t u r e

Spazi esterni Uci amministra6vi

2 3

Plesso SS. Trinit e Paradiso

Stru@ura
Aula Laboratorio Palestra Corridoio Cucina RefeMorio Servizi igienici Spazi esterni Uci amministra6vi

Infanzia
9 3 0 0 0 9
(+2 per il personale)
1 Circolo dida,co Vico Equense

1 0

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Dove operiamo

Area 1 Situazione edilizia rilevata dallanalisi

PUNTI FORTI Disponibilit di aule ben illuminate Laboratori: informa6co, linguis6co ed espressivo Spazi mul6funzionali: atri e cor6li Servizi igienici Palestra Impianto di riscaldamento a norma Impianto eleMrico a norma Sistema di sicurezza PUNTI DEBOLI Mancanza di aule per lorganizzazione di gruppi di lavoro Palestra non insonorizzata Insucienza degli spazi des6na6 allaccoglienza, alle riunioni/assemblee, agli incontri/manifestazioni per la socializzazione alla comunit sociale delle esperienze signica6ve promosse dalla scuola

Azione della scuola


sollecitazione e richieste agli En6 prepos6 (Comune, A.S.L., ecc.) u6lizzazione razionale degli spazi fruibili: uso mul6funzionale delle aule e degli spazi comuni collaborazione faJva con Associazioni ed En6 presen6 sul territorio
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La scuola fronteggia la carenza delle struMure con:

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Dove operiamo

Area 1

Piano di sicurezza e di prevenzione


(D.L. n. 81/ 2008 e successive modiche)

Nel rispeMo della norma6va vigente stato elaborato: il ProgeMo "SCUOLA SICURA" il documento di valutazione dei rischi redaMo dal Dirigente Scolas6co con la consulenza dellarch. Federico Biagini

Sono sta6 eeMua6 corsi di aggiornamento per tuMo il personale docente della scuola nalizza6: a) alla sicurezza delledicio con riferimento alla ges6one dellemergenza; b) alla diusione della cultura di protezione civile. Il dirigente scolas6co ha designato in ogni plesso i docen6 addeJ al servizio di prevenzione e protezione e alla ges6one emergenze. Gli edici scolas6ci sono sta6 dota6 di planimetria, piano di evacuazione e disposi6vi an6ncendio E stato nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione nella persona dellArch. Federico Biagini Sono sta6 predispos6 corsi di informazione e formazione di tuJ i lavoratori dipenden6 e delle gure sensibili Il personale, docente e non docente della scuola ha eleMo, nell'ambito delle RSU, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza nella persona dell'ins. S6nca Maria la quale ha seguito il regolamentare Corso di Formazione In par6colare: In ogni plesso si eeMuano almeno tre prove di evacuazione allanno. Ogni plesso dotato di documentazione specica. Il Circolo dotato anche di materiale didaJco audiovisivo: Cd-Rom del Ministero, VideocasseMe. La formazione del personale docente e A.T.A avviene aMraverso incontri, opportunamente predispos6 dal Dirigente Scolas6co e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, e corsi di formazione promossi da Agenzie autorizzate presen6 sul territorio. La documentazione di quanto realizzato agli aJ della scuola.

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DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO

Quali interrelazioni?

Integrazione scuola- territorio Partecipazione democra6ca

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Quali interrelazioni?

Integrazione scuola- territorio


Convenzioni UNITRE Lega Navale Biblioteca Comunale G. B. Della Porta

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Protocolli dintesa e Accordi di programma

Comando Polizia Municipale- Comune di Vico Equense ProgeMo PON C3 Legali al - sud Ente Ospedaliero De Luca e Rossano - ProgeMo Scuola in Ospedale Regione Campania - ProgeMo di Educazione alla CiMadinanza Arch. Federico Biagini - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rete di Scuole Penisola Sorren6na PES-NET Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Vico Equense Centro A.I.A.S. Associazione Culturale Cypraea ASL Na 5 Circolo Nau6co di Vico Equense Museo Mineralogico Campano I.C. A. ScarlaJ - Vico Equense - ProgeMo Con6nuit

ContraJ Re6 di Scuole Collaborazioni

Partecipazione democra4ca
Per creare reali condizioni di dialogo tra docen6, famiglie e studen6, il nostro Is6tuto si rende disponibile a recepire tuMe le indicazioni u6li alla crescita dello studente in sintonia con quanto esplicitato nelle nalit della nostra scuola. In tale senso sono previs6 incontri is6tuzionali, con tuJ i genitori o con alcuni rappresentan6, durante i quali il Dirigente Scolas6co, o un suo delegato, a inizio anno illustra i contenu6 pi signica6vi del POF e, alla ne dellanno scolas6co, gli esi6 nali dellaJvit, registra6 aMraverso strumen6 di raccolta da6 (ques6onari) appositamente predispos6 dagli organismi competen6 ( gruppo Qualit ). Rappor6 scuola-famiglia Incontri programma6 periodici con i genitori Assemblee - Intersezione/interclasse - Colloqui individuali ContraJ di Is6tuto - di sezione - di classe Cos6tuzione Comitato genitori Cos6tuzione Comitato Studen6
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Intese forma6ve Partecipazione democra6ca stakeholders

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DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Cosa ci proponiamo?
La nostra Mission Ambi6 prioritari di intervento Il nostro curricolo di scuola Scuola dellInfanzia: nalit, bisogni forma6vi, risposte forma6ve, traguardi forma6vi, competenze aMese Scuola Primaria: nalit, bisogni forma6vi, risposte forma6ve, traguardi forma6vi, competenze aMese

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La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma, come legna da ardere, ha bisogno solo di una scin@lla che la accenda, che vi infonda limpulso alla ricerca e il desiderio della verit. Plutarco
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Cosa ci proponiamo

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La nostra Mission
La Mission educa6va e forma6va della nostra Scuola : favorire la cultura dellintegrazione e dellinclusivit per garan6re unoerta forma6va di qualit che non escluda nessuno. Ci per non cedere alla tentazione rinunciataria riassunta nel classico si fa quel che si pu, ma per cos6tuire un fronte comune per poter fare il meglio che si pu, cercando di cogliere e rilanciare in ogni frangente di vita quo6diana gli elemen6 che possono concorrere posi6vamente al percorso educa6vo e didaJco progeMato; s6molare il sapere, saper fare, saper essere, saper stare con gli altri favorendo lintegrazione delle varie componen6 scolas6che, dei saperi, delle dierenze, aMraverso lascolto aJvo, un percorso di ricerca, di progeMazione e documentazione al ne di aJvare nei discen6 lacquisizione di conoscenze, competenze e capacit. Essa si rivolge agli Alunni Per ampliarne e potenziarne la mente rispeMo alla conoscenza e allesperienza in un clima educa6vo e forma6vo sereno e costruJvo.

ESSERE

PROTA GONIST I

DEL PRO

PRIO PR O

GETTO D

I VITA

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ATTIVA VIVERE LA CITTADINANZA

Cosa ci proponiamo

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ai Docen- Per realizzare una professionalit intesa come comunit di pra6che in cui si condivide un progeMo, unimpresa, una modalit di lavoro e si costruiscono codici dialogici comuni al Personale Amministra-vo e Collaboratori Per potenziare la professionalit valorizzando appor6 di competenza, capacit e abilit speciche per la realizzazione del progeMo dIs6tuto in cooperazione con gli altri soggeJ che operano nella scuola e per la scuola. ai Genitori Per favorire lespressione e lesplicitazione dei bisogni, desideri, aspeMa6ve nonch lassunzione di impegni educa6vi in collaborazione con gli insegnan6 per la realizzazione di un progeMo condiviso che permeMa di crescere insieme in una relazione crea6va e costruJva , che potenzi il contraMo forma6vo al Contesto ambientale Per costruire una ricca e intenzionale rete di relazioni con la pluralit dei soggeJ is6tuzionali e non, che operano nel territorio valorizzandone risorse e cultura in esso presen6 aMraverso la creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna.

Cosa ci proponiamo

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Ambi4 prioritari di intervento


A. La prevenzione ed il superamento del disagio per stare bene a scuola La prevenzione e il superamento del disagio e dellinsuccesso scolas6co saranno alla base di una programmazione educa6va didaJca integrata da progeJ mira6 ad accertare la presenza di disagio e quindi a favorirne il superamento creando le condizioni dello star bene a scuola. B. Lintegrazione degli alunni diversamente abili Linserimento dei soggeJ diversamente abili nella Scuola nasce dalla precisa consapevolezza che lalunno ipodotato in genere ricava dal contaMo con i coetanei enormi beneci. Inserimento non solo, ma anche integrazione: infaJ, un soggeMo integrato nel contesto ambientale di appartenenza quando non solo acceMato dal gruppo, ma partecipa anche alle aJvit dello stesso gruppo. Lintegrazione comporta una crescita personale, unapertura verso lalto, un traguardo, non un punto di partenza. Il soggeMo diversamente abile riesce ad integrarsi con gli altri quando sviluppa la capacit di apprendimento, quando svolge un ruolo opera6vo, quando, cio, realizza la sua promozione umana. Secondo la psicologia umanis6ca ( Maslow ) e la losoa dei valori ( Hessen ) per promozione umana da intendersi lautoaermazione, cio lessere soggeMo aJvo che con la sua coscienza storica fa propri i valori metatemporali, li elabora e li trasforma culturalmente in un rapporto con6nuo e dialeJco con la realt. Lintegrazione, inoltre, istanza sociale che potr essere realizzata soltanto se riusciamo a combinare insieme tuJ gli interven6 richies6 al ne di superare gli innumerevoli ostacoli esisten6. E ques6 interven6 dovranno essere programma6 in modo integrato e coordinato, poich lintegrazione del soggeMo diversamente abile nella comunit scolas6ca ed extrascolas6ca una prova di civilt alla quale lo Stato, la Regione, i Comuni, la Scuola, ogni singolo ciMadino devono rispondere. In par6colare, nel seMore scolas6co indispensabile la presenza e la collaborazione degli Operatori socio-sanitari previs6 dal Gruppo di Lavoro, impegna6 in un lavoro di quipe con la scuola, con la famiglia, con il territorio, al ne di individuare, denire e concre6zzare percorsi forma6vi mira6 ed orienta6 alla crescita ed alla promozione umana del soggeMo diversamente abile.

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Cosa ci proponiamo

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Un percorso forma6vo che, pertanto, sar costruito aMraverso le seguen6 fasi di conoscenza : analisi della situazione di partenza prolo dellalunno diagnosi funzionale seMori di interven6 e di competenza intervento terapeu6co intervento educa6vo tecniche e strumen6 di osservazione tempi e modalit di lavoro verica e valutazione passaggio dalla scuola dellInfanzia alla scuola Primaria passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria Per orire, quindi, pari opportunit a tuJ i soggeJ che versano in condizione di disabilit e/o di svantaggio la nostra scuola dovr : saper costruire una cultura dellintegrazione porre a@enzione al sogge@o nella sua interezza e non solo alla sua disabilit. A tale scopo la scuola dovr u6lizzare in modo diversicato le competenze e le risorse di cui dispone ( in par6colare, il docente di sostegno ) per garan6re : un reale supporto allunit scolas4ca nellassunzione di strategie e tecniche integra4ve un lavoro di eeAva consulenza a favore del contesto scolas4co in cui risultano inseri4 tali soggeA. I principi fondamentali ai quali si ispirer, pertanto, il nostro lavoro ed in base ai quali esso si ar6coler vengono cos formula6 : a)dare spazio a tuMe le forme di linguaggio espressivo - comunica6vo; b)ar6colare laJvit didaJca con interven6 individualizza6 prima e poi con linserimento del soggeMo nel gruppo per favorirne - gradualmente - lintegrazione; c)orire allalunno lopportunit di acquisire competenze ed abilit espressive e comunica6ve aMraverso la conquista di strumen6 linguis6ci e logico-matema6ci di base.

Cosa ci proponiamo

Area 2

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Gli interven4 saranno realizza6 nelle seguen6 aree : area senso-perceJva e psicomotoria area comunica6va area cogni6va logico-matema6ca area sociale e mireranno alla : formazione senso perceJvo e psicomotoria formazione comunica6va formazione cogni6va e logico-matema6ca formazione sociale. Il tuMo sar esplicitato nel Piano Educa6vo Individualizzato ( P.E.I. ) redaMo allinizio di ogni anno scolas6co. C. Autovalutazione e Proge@o Qualit La Poli6ca per la qualit che porta avan6 il nostro Circolo si basa sui seguen6 principi: 1.Riconoscimento della centralit dellalunno come studente e come persona 2.Radicamento nel passato e nel presente 3.Pluralit dal punto di vista organizza6vo e progeMuale. 4.Unitariet e coerenza del progeMo educa6vo. 5.Laccoglienza per rendere la scuola luogo signica6vo di apprendimento degli alfabe6 culturali e di quelli del vivere e del convivere. 6.Con6nuit del processo forma6vo con par6colare aMenzione alle fasi di raccordo con gli altri ordini di scuola. 7.Valorizzazione ed integrazione delle diversit. 8.Pluralit di opportunit forma6ve, di progeJ, di integrazioni curricolari. 9.Personalizzazione dei percorsi forma6vi, per potenziare le opportunit di autorealizzazione e di autosviluppo responsabile, in cui lapprendimento e lacquisizione dei saperi siano piacevoli in s e siano nalizza6 alla qualit della vita degli individui nella societ. 10.Esperienze volte a sviluppare la partecipazione consapevole alla vita scolas6ca e lassunzione di responsabilit personale. 11.Coinvolgimento dei genitori per condividere il progeMo educa6vo. 12.Assunzione della cultura del controllo e della valutazione.

Cosa ci proponiamo

Area 2

13. Valorizzazione e qualicazione del personale aMraverso la pianicazione di azioni di formazione e di apprezzamento delle prestazioni, in grado di elevare le competenze professionali. 14. Oerta al personale dei mezzi necessari (strumen6, informazioni, Know-how) perch possa esplicitare al meglio le proprie potenzialit. 15. Creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna. 16. Il rispeMo dei requisi6 che fanno la qualit del servizio forma6vo : bisogni espressi e implici6 degli studen6 e delle famiglie; bisogni espressi e implici6 dei docen6; bisogni espressi ed implici6 delle realt is6tuzionali, culturali, sociali ed economiche operan6 sul territorio. A tali principi si aggiunge il rispeMo dei requisi6 contenu6 nella Norma UNI EN ISO 9004/2009 per la quale la scuola ha oMenuto la cer6cazione da parte del Polo Qualit di Napoli. Il Sistema di ges6one della Qualit consen6r di tenere soMo controllo lintera Organizzazione e di progeMare azioni di miglioramento basate su da6 concre6. Alla ne di ogni anno, infaJ, prevista unazione di riesame del servizio forma6vo che comprende unaMenta verica della progeMazione aMraverso: - il riesame del servizio forma6vo che rappresenta la modalit aMraverso cui si verica se i requisi6 del servizio sono chiari e contengono tuMe le informazioni necessarie alla completa descrizione del servizio da erogare, se si traMa di requisi6 in contrasto tra di loro, se lis6tuto ha le capacit tecniche ed organizza6ve per soddisfarli compa6bilmente con la disponibilit del personale e delle risorse nanziarie. Il personale docente e gli Organi Collegiali interessa6 alla progeMazione del servizio forma6vo, nonch delle aJvit di progeMazione curricolare ed extracurricolare, eeMuano apposi6 riesami della documentazione predisposta al termine di ogni aJvit signica6va dello sviluppo della progeMazione al ne di rendere sistema6ca lanalisi dei risulta6 oMenu6 e per individuare ed an6cipare le eventuali anomalie e aMuare le necessarie azioni correJve - la verica della progeMazione che mira a vericare la correMezza dei risulta6. Alla ne di ogni anno scolas6co, nel Collegio dei Docen6, si procede ad unaMenta verica dellecacia della strategia educa6va aMuata, al ne di programmare nuove aJvit e/o confermare quelle pi valide.

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Cosa ci proponiamo

Area 2

D. Lecacia e lecienza della comunicazione: punto cardine per una scuola di qualit La comunicazione tra tuJ i soggeJ des6natari delle aJvit dell Is6tuto e che con lo stesso interagiscono ( gli studen6, le rela6ve famiglie, il personale dellis6tuto, le is6tuzioni, la colleJvit) uno strumento fondamentale aMraverso il quale raggiungere due obieJvi importan6: 1. il costante aggiornamento dei des6natari aMraverso una informazione tempes6va in merito alle aJvit svolte, a eventuali cambiamen6 dellorganizzazione e ad ogni tema6ca che possa assumere rilevanza; 2. la possibilit di acquisire informazioni sulle esigenze e sul livello di soddisfazione degli stessi. La comunicazione con gli studen6 garan6ta aMraverso le bacheche collocate in apposi6 spazi dellis6tuto, in cui vengono asse informazioni di caraMere generale rela6ve alla vita scolas6ca, aMraverso le circolari e i docen6. La comunicazione con la famiglia realizzata aMraverso molteplici canali e strumen6: la Carta dei Servizi; il Piano dellOerta Forma6va; il Regolamento dIs6tuto; il PaMo di corresponsabilit lo Statuto dello studente gli avvisi scriJ sui diari degli studen6 e quelli assi presso la bacheca des6nata alle famiglie; pagina web del sito dellis6tuzione scolas6ca, blog di is6tuto e di classe; blog S. Infanzia; gli incontri personali con le famiglie (a cadenza quindicinale) stabili6 negli orari di ricevimento o in altri orari su richiesta delle famiglie e in funzione delle disponibilit dei docen6; le assemblee dei genitori; le riunioni degli Organi Collegiali che prevedono la partecipazione dei genitori e quindi dei Consigli dIs6tuto e dei Consigli di Classe;

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Cosa ci proponiamo

Area 2

i contaJ telefonici da parte del Personale Amministra6vo e/ o del Dirigente Scolas6co laddove par6colari situazioni lo richiedano; lanalisi dei reclami dei soggeJ des6natari e la tempes6va risposta da parte del Dirigente Scolas6co e del Personale dellIs6tuto eventualmente coinvolto

E. Comunic-azione Vanno valorizza6 tuJ gli strumen6 di informazione e comunicazione come supporto allaJvit didaJca: non solo le TIC ma anche gli strumen6 tradizionali. InfaJ se la scuola chiamata a sviluppare lu6lizzo delle tecnologie, non pu dimen6care che queste non sos6tuiscono il necessario contaMo con il libro. I percorsi mul6mediali andranno, quindi integra6, con aJvit di promozione della leMura valorizzando le risorse interne (biblioteche scolas6che) e del territorio (biblioteche comunali).

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Cosa ci proponiamo

Il nostro Curricolo di Scuola


La nostra scuola, che orientata a promuovere limparare ad apprendere, pi che a trasmeMere conoscenze da memorizzare o insegnare automa6smi da applicare meccanicamente, nalizza il proprio curricolo allo sviluppo delle competenze fondamentali. In un curricolo centrato sulle competenze le conoscenze hanno un peso importante, ma non sono ne a se stesse; importante non solo ci che un alunno sa, ma sopraMuMo quello che sa fare e sa diventare con quello che sa. Nel curricolo della nostra scuola conoscenze e competenze sono tra loro in streMa relazione. Per sviluppare competenze si u6lizzano le discipline e/o i campi di esperienza che, in quanto poten6 strumen6 culturali, cos6tuiscono ecaci mezzi forma6vi, sia per i metodi che forniscono sia per i sistemi conceMuali che consentono di costruire. Ancora di pi le discipline sono importan6 per la loro capacit di introdurre, aMraverso lo stupore che nasce dal misurarsi con le grandi domande, alla dimensione della scoperta. Il curricolo della nostra scuola viene predisposto nel rispeMo delle nalit, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obieJvi di apprendimento pos6 dalle Indicazioni Nazionali ma anche nel rispeMo delle esigenze del territorio e dei bisogni degli alunni. Esso si ar6cola in: Curricolo obbligatorio essenziale - AJvit svolte nel normale orario scolas6co rela6ve ai campi di esperienza per la Scuola dellInfanzia e agli ambi6 disciplinari per la Scuola Primaria Laboratori opzionali - AJvit svolte in orario aggiun6vo (3h seJmanali per le classi II, III, IV e V) ProgeMo di Is6tuto LA MAGIA DEL TEMPO Percorso unitario e organico, a caraMere interdisciplinare che comprende sia percorsi curriculari che laboratori extracurriculari ProgeJ curriculari (Integrazione alunni diversamente abili Con6nuit Miglioramento dellapprendimento) ProgeJ extracurriculari AJvit svolte in orario extrascolas6co su base opzionale In questa prospeJva, la nostra scuola guarda anche all'Europa facendo proprie le 8 competenze chiave per l'apprendimento permanente indicate dall'UE il 18 dicembre 2006, mete irrinunciabili indicate nella Raccomandazione della Commissione e del Consiglio dell'Unione Europea per l'apprendimento permanente, che serviranno agli studen6 per vivere da protagonis6 la loro vita futura.
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Cosa ci proponiamo

Le 8 competenze chiave
indicate dall'UE il 18 dicembre 2006 ! Imparare ad imparare
Osserva ed esplora lambiente che lo circonda, u@lizzando le potenzialit del corpo; pone domande, chiede spiegazioni, rie=e e si confronta, ascolta e comprende

! ProgeMare

Proge=a a,vit e giochi insieme agli altri, discute, dialoga, stabilisce le regole e, sceglie per tale realizzazione i materiali e gli strumen@ pi ada, tra quelli che ha a disposizione.

! Comunicare

Comunica i sen@men@, le emozioni, le esperienze u@lizzando i vari linguaggi, manifestando la propria conoscenza del mondo; ascolta, si confronta, rie=e, inventa.

! Collaborare e partecipare

Partecipa alle a,vit e ai giochi propos@, collabora con gli altri, rispe=a le regole e scopre la diversit come valore.

! Agire in modo autonomo e responsabile

Agisce con autonomia e responsabilit nei confron@ di se stesso, degli altri e dellambiente. Conosce la propria iden@t, il contesto familiare e culturale

! Risolvere i problemi

Esplora la realt, individua la situazione problema@ca, dialoga, formula ipotesi, procedure e piani dazione, si confronta e agisce in modo appropriato.

! Individuare collegamen6 e relazioni

! Acquisire ed interpretare le informazioni

Osserva se stesso e la realt circostante in maniera sistema@ca e cri@ca, interpreta le informazioni ricevute u@lizzando i vari mezzi comunica@vi che possiede.

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Si orienta gradualmente nello spazio e nel tempo, me=e in relazione even@ e fenomeni della natura, confrontando le proprie opinioni con quelle degli altri. Rie=e sulla lingua, mostra interesse e curiosit per altri codici linguis@ci, confronta lingue diverse

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola dellInfanzia Finalit


Consolidamento delliden4t qConsolidamento di aMeggiamen6 di sicurezza e acquisizione di un modo di vivere equilibrato e posi6vo dei propri sta6 aeJvi qControllo delle proprie emozioni e dei propri sen6men6 qRaorzamento delle ducia Conquista dellautonomia qAutonomia opera6va: capacit di ges6re autonomamente se stesso e le proprie cose qAutonomia relazionale: apertura allinterazione con gli altri qAutonomia sociale: capacit di compiere scelte autonome in contes6 relazionali e norma6vi diversi Riconoscimento e sviluppo delle competenze qConsolidamento e sviluppo delle capacit sensoriali, perceJve, motorie, sociali, linguis6che ed intelleJve del bambino aMraverso la leMura e la rielaborazione delle esperienze personali.
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Acquisizione delle prime forme di educazione alla ci@adinanza qConoscenza e rispeMo dei bisogni e pun6 di vista dellaltro qAcquisizione del senso di responsabilit aMraverso esperienze di collaborazione e cooperazione

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Cosa ci proponiamo

Area 2
I bisogni forma4vi

La le=ura e le considerazioni dei bisogni ae,vi e cogni@vi dei bambini, nella fase di proge=azione del percorso forma@vo, un momento importante perch senza di esso non pu vericarsi lelaborazione di un proge=o misurato e calibrato e quindi in linea con il compito che siamo chiama@ a svolgere. Il bisogno fondamentale quello di stare bene. Il bisogno di essere considerato con rispeMo e di essere messo nelle condizioni di diventare quello che pu diventare. Bisogni socio aeAvi: Il bambino cerca stabilit e sicurezza. Cerca s6ma degli altri e s6ma di se stesso. Il bambino deve avver6re la sua appartenenza alla sezione, al gruppo, alla scuola. Il bambino deve sperimentare forme di incontro e confronto comunica6vo con gli altri. Bisogno di autorealizzazione: il bambino deve poter sviluppare le proprie potenzialit e deve poterlo fare in ambien6 sicuri e rispeMosi dei suoi tempi Poi ci sono i bisogni cogni4vi, il bisogno di conoscere, di sapere. Bisogni che vengono soddisfaJ nel fornire ai bambini la possibilit di padroneggiare : strumen6 per acquisire ed elaborare informazioni strumen6 per imparare ad apprendere strumen6 per il ragionamento coerente

Le nostre risposte forma4ve



i docen@ dovranno pensare a realizzare i loro proge, educa@vi e dida,ci non per individui astra,, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzon@ di signicato. (nuove indicazioni 2007) Bisogno di accoglienza: Predisposizione di un ambiente sereno e sicuro dove il bambino pu trovare ascolto, riconoscimento del suo disagio, possibilit di costruzione di modalit di superamento Bisogno di relazione: ProgeMazione di spazi aMrezza6 dove il bambino pu vivere relazioni signica6ve con modalit diverse imparando a conoscere laltro, a presentarsi allaltro Bisogno aeAvo: ProgeMazione di percorsi forma6vi dove viene oerta lopportunit ai bambini di conoscere e riconoscere le emozioni, quelle personali e quelle degli altri Bisogno di appartenenza: Valorizzazione della costruzione dell io sociale, aMraverso liden6cazione posi6va con il gruppo per favorire relazioni signica6ve e lassunzione delle regole come codici condivisi. Bisogno di esplorazione:ProgeMazione e organizzazione di aJvit laboratoriali calibrate sui tempi e le modalit di apprendimento dei bambini delle diverse fasce di et Bisogno di autos4ma: Ges6one delle aJvit scolas6che con una par6colare aMenzione alle aJvit che permeMono lespressione dei gus6 personali e delle preferenze, che forniscono ai bambini pun6 di riferimento, valorizzando gli errori

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola dellInfanzia Traguardi forma4vi


Nella scuola dellInfanzia il curricolo si aJva aMraverso i campi di esperienza luoghi del fare e dellagire dei bambini, seMori specici ed individuabili di competenza nei quali il bambino conferisce signicato alle sue molteplici aJvit sviluppando apprendimen6 e che accrescono il senso di iden6t, autonomia, competenza e consentono di stare dentro ai traguardi forma6vi e alle aspeMa6ve che caraMerizzano la scuola dellinfanzia. Le Indicazioni nazionali cos6tuiscono il quadro di riferimento per la progeMazione curricolare vIl s e laltro: I bambini prendono consapevolezza della propria iden6t in rapporto a se stesso e agli altri, delle diversit e delle prime regole di vita sociale

Traguardo forma6vo
Esprimere condividere cooperare rispeMare

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Essere consapevole delle proprie e altrui esigenze Possedere una prima consapevolezza dei propri diriJ e dei doveri che determinano il proprio comportamento Conoscere la propria storia personale e familiare, le tradizioni della comunit sviluppando il senso di appartenenza. Essere in grado di svolgere aJvit in modo costruJvo e crea6vo con gli altri compagni

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Cosa ci proponiamo

Area 2

vIl corpo e il movimento: I bambini sviluppano la capacit di u6lizzare il corpo per muoversi con destrezza nellambiente, di rispeMarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare aMraverso esso

Traguardo forma6vo
Conoscersi, controllarsi e comunicare

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Muoversi con destrezza nello spazio e coordinare i propri movimen6 Prendere coscienza delle diverse possibilit espressive del proprio corpo Controllare la forza del corpo,valutando il rischio, e coordinando il proprio movimento con quello degli altri. Esercitare le potenzialit sensoriali e conosci6ve del corpo. Conoscere le diverse par6 del corpo e rappresentare il corpo sta6co e in movimento

vLinguaggi, crea4vit espressione: I bambini esplorano e sperimentano tecniche espressive diverse per comunicare ed esprimersi aMraverso di essi

Traguardo forma6vo
Leggere, ascoltare, comprendere, produrre

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


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Sperimentare le caraMeris6che dei materiali e nuove possibilit di u6lizzo Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve Mostrare interesse e curiosit verso le opere darte Scoprire il paesaggio sonoro aMraverso aJvit di percezione e produzione musicale u6lizzando voce, corpo, oggeJ

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Cosa ci proponiamo

Area 2

vI discorsi e le parole: I bambini u6lizzano la lingua come strumento per esprimersi in modo personale e crea6vo, raccontare e dialogare, pensare logicamente e argomentare, approfondire conoscenze

Traguardo forma6vo
Ascoltare, parlare,leggere, scrivere

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Padroneggiare luso del linguaggio verbale Comunicare agli altri le proprie emozioni, i propri pensieri, le proprie domande e i propri ragionamen6 aMraverso il linguaggio verbale Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la leMura di storie RieMere sulla lingua, riconoscere e sperimentare la pluralit linguis6ca

vLa conoscenza del mondo: I bambini assumono aMeggiamen6 di ricerca per costruire prime immagini del mondo e di s coeren6 e signica6ve

Traguardo forma6vo
Orientarsi nel tempo e nello spazio Ricavare e sistema6zzare informazioni

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Orientare e collocare se stesso e gli oggeJ nello spazio Riferire even6 del passato recente e formulare correMamente riessioni e considerazioni rela6ve al futuro immediato e prossimo. Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi Osservare lambiente, cogliere trasformazioni, porre domande, formulare ipotesi Confrontare e valutare quan6t
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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine del primo anno (3/4 anni)


v Il s e laltro

Scuola dellinfanzia

autonomo nella ges6one delle necessit personali RispeMa semplici regole di comportamento Riconosce ruoli allinterno di un gruppo Si relaziona posi6vamente con adul6 e coetanei

v Il corpo e il movimento

Coordina i propri movimen6 in relazione allo spazio Esprime emozioni aMraverso il corpo e la mimica gestuale MeMe in aMo strategie motorie u6lizzando gli schemi motori di base Compie autonomamente aJvit di 6po manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto

v Linguaggi crea4vit espressione

Esplora i materiali riconoscendone le caraMeris6che Esegue autonomamente unaJvit piMorica, manipola6va, plas6ca Applica una semplice tecnica espressiva per produrre un elaborato spontaneo Osserva e denomina gli elemen6 presen6 in unimmagine Esplora la realt sonora riproducendo con il corpo suoni e ritmi

v I discorsi e le parole

U6lizza frasi semplici ma struMurate per comunicare U6lizza il linguaggio verbale per esprimersi e comunicare con gli altri Comprende il contenuto di storie, raccon6 e narrazioni U6lizza con consapevolezza parole nuove apprese

Si orienta negli spazi interni e esterni della scuola Riconosce le dimensioni temporali associate a vissu6 personali Compie operazioni logiche rispeMando un criterio dato Confronta le caraMeris6che di elemen6 osserva6 nellambiente che lo circonda Riconosce piccole quan6t numeriche

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v La conoscenza del mondo

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine del secondo anno (4/5 anni)


v Il s e laltro

Scuola dellinfanzia

Riconosce ed esprime emozioni e sta6 danimo. Si relazione posi6vamente nel piccolo e nel grande gruppo rispeMando le regole stabilite Si riconosce allinterno di un gruppo sociale (glio, compagno, alunno) Ges6sce autonomamente momen6 di gioco e di lavoro

v Il corpo e il movimento

AdaMa ed organizza la propria azione motoria in funzione di spazi e tempi a disposizione Riconosce le proprie emozioni e quelle degli altri Dimostra sicurezza e agilit negli automa6smi degli schemi motori di base Compie con padronanza aJvit di 6po manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto e delle varie par6

v Linguaggi crea4vit espressione

Osserva e riproduce elemen6 della realt U6lizza il linguaggio graco-piMorico per comunicare contenu6 U6lizza materiali e tecniche espressive diverse per rappresentare la realt Interpreta gli elemen6 del linguaggio iconico Riproduce con il corpo e con strumen6 suoni e ritmi

v I discorsi e le parole

U6lizza un linguaggio chiaro e comprensibile per comunicare contenu6 U6lizza il linguaggio verbale per esprimere e comunicare un vissuto Ascolta e comprende lo sviluppo di una narrazione U6lizza sistemi e codici convenzionali U6lizza correMamente i conceJ topologici U6lizza correMamente i conceJ temporali Compie operazioni logiche per confrontare, classicare, misurare oggeJ Formula previsioni e ipo6zza soluzioni EeMua i primi abbinamen6 numero-quan6t
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v La conoscenza del mondo

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine del terzo anno (5/6 anni)


v Il s e laltro
Decodica i segnali aMraverso cui si manifestano le emozioni Concorda e rispeMa le regole e i ruoli stabili6 Descrive il proprio contesto familiare e sociale di appartenenza Interagisce e collabora a un progeMo comune allinterno di un gruppo

Scuola dellinfanzia

v Il corpo e il movimento
Utilizza uno schema motorio dinamico spostandosi nello spazio in diverse direzioni Utilizza la gestualit per comunicare emozioni e sensazioni Controlla il proprio corpo in situazione statica e dinamica Utilizza correttamente strumenti e utensili per svolgere attivit manuali Rappresenta mentalmente e in modo analitico il proprio corpo

v Linguaggi crea4vit espressione


Utilizza materiali con caratteristiche diverse a seconda delloggetto/idea da realizzare Realizza autonomamente un elaborato con intenzionalit Effettua scelte di colore e di tecniche idonee al soggetto da rappresentare Rielabora in maniera personale elementi dellarte visiva Sperimenta e combina elementi musicali di base producendo semplici sequenze sonoro musicali

v I discorsi e le parole
Utilizza la lingua in funzione descrittiva Interviene attivamente nelle conversazioni comunicando bisogni ed opinioni Comprende e rielabora il contenuto di una narrazione Utilizza e decodifica codici grafici

v La conoscenza del mondo


Localizza persone e oggetti in base a se stesso e/o altri punti di riferimento Utilizza correttamente i concetti temporali riferiti allaspetto ciclico del tempo Stabilisce relazioni e corrispondenze tra oggetti Ricerca, registra e rielabora informazioni relative ad un ambiente Compie operazioni logiche con le quantit

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola Primaria Finalit


A. Elaborazione del senso della propria esperienza


Sviluppo delle capacit necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a ges6rle Promozione del senso di responsabilit che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nellavere cura di s, degli oggeJ e degli ambien6 Sviluppo di aMeggiamen6 che promuovono il rispeMo reciproco Sviluppo ed elaborazione delliden6t di genere Acquisizione della consapevolezza che il proprio corpo un bene da rispeMare e tutelare Sviluppo degli strumen6 di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni B. Acquisizione degli alfabe4 di base della cultura Acquisizione dei linguaggi simbolici che cos6tuiscono la struMura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture Acquisizione degli apprendimen6 di base, sviluppando le dimensioni cogni6ve, emo6ve, aeJve, sociali, corporee, e6che e religiose Acquisizione di un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana che cos6tuisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi C. Promozione della pra4ca consapevole della ci@adinanza aAva Costruzione del senso di legalit e sviluppo di une6ca della responsabilit, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole Conoscenza e rispeMo dei valori sanci6 nella Cos6tuzione della Repubblica Italiana

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

La nostra Scuola proge=a il suo percorso con lobie,vo di promuovere il successo forma@vo impegnandosi a far fronte ai bisogni rileva@ dagli alunni, dalle famiglie e dalla societ contemporanea che cara=erizzata da una crisi di valori e pun@ di riferimento e da unevoluzione rapida e confusa. Di fronte a ques@ problemi la Scuola, individua i seguen@ bisogni forma@vi: Bisogno di stare bene nei vari ambien6 educa6vo- aeJvi, per sen6rsi acceMa6 e valorizza6 Bisogno di comprendere e decidere come arontare le varie aJvit a scuola e nel quo6diano Bisogno di acquisire unadeguata formazione aMraverso i diversi linguaggi disciplinari Bisogno di comprendere la funzione delle regole e dei ruoli, assumendo comportamen6 appropria6 nelle diverse situazioni Bisogno di essere accol4 ed accogliere, essere rispeMa6 e rispeMare Bisogno di ricevere s4molazioni mirate alla crescita della conoscenza, allo sviluppo di capacit e della crea6vit di ciascuno Bisogno di avviare un processo di autos4ma basato sulla consapevolezza di ci che si o che si pu essere

I bisogni forma4vi

In corrispondenza ai bisogni emersi, sono sta6 individua6 i seguen6 traguardi da raggiungere:


1. Sviluppo armonico della persona Ricostruire aMraverso immagini e parole la propria storia. Acquisire consapevolezza delle proprie fragilit, capacit, aJtudini e aspirazioni nelle varie fasi di sviluppo. Scoprire la realt e se stessi, meMendo a disposizione le proprie conoscenze, abilit ed interessi per un ne comune. 2. Autonomia di giudizio Ricercare ed esplicitare le cause e gli elemen6 caraMerizzan6 di esperienze vissute direMamente. Sviluppare la capacit di cogliere gli aspeJ essenziali dei problemi, organizzando le informazioni e le conoscenze in modo autonomo. RieMere sulle ragioni dellagire, mo6vando adeguatamente in relazione al contesto e ai valori di riferimento.

Le nostre risposte forma4ve

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Cosa ci proponiamo

Area 2

3. Proge@azione consapevole Ricostruire e soddisfare bisogni ed interessi personali ed altrui nelle varie aJvit, usando diversi linguaggi (verbale, iconico, musicale). U6lizzare i diversi linguaggi disciplinari per riorganizzare i propri saperi e competenze nella realizzazione di un progeMo. Contribuire al miglioramento della realt circostante, inserendosi in essa in modo personale, elaborando proposte e possibili interven6 con la consapevolezza dello scarto esistente fra concezioni e aMuazioni tra risulta6 aMesi ed oMenu6. 4. E4ca Prendere coscienza dellesistenza di norme che regolano il vivere e lagire comune. Assumere precise responsabilit nelle diverse situazioni aMraverso il confronto con6nuo con i valori che orientano il territorio in cui vive. Acquisire comportamen6 coeren6 nelle diverse situazioni e nei diversi contes6, comprendendo la funzione delle regole, dei ruoli e dei valori della societ civile. 5. Disponibilit alla collaborazione Collaborare e condividere esperienze con i compagni. Accrescere la consapevolezza del proprio e dellaltrui ruolo nel gruppo, per promuovere legami coopera6vi che favoriscono lo star bene a scuola. Porre aMenzione allaltro nella ges6one delle relazioni interpersonali dando il proprio contributo personale in aJvit di apprendimento comunitario. 6. Proge@o di vita Scoprire lambiente scolas6co in tuMe le sue dimensioni (sociali, organizza6ve) per inserirsi in esso serenamente. RieMere sulle esperienze vissute e sui cambiamen6 che hanno prodoMo per progeMare percorsi esperienziali che orienteranno le scelte future. Sapersi proieMare avan6, operando consapevolmente scelte che riguardino il proprio inserimento in un contesto socio culturale, tenendo conto di interessi e potenzialit personali. 7. Senso e signicato Aprirsi alla dimensione interiore della vita personale, esprimendo le emozioni e i sen6men6 che lo coinvolgono. Porsi interroga6vi per comprendere la realt e se stessi a par6re dai diversi vissu6 personali per imparare a ges6re le proprie emozioni. Acquisire la consapevolezza della complessit della realt aMraverso il riconoscimento dellesistenza dei problemi personali, locali, globali.

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola Primaria Traguardi forma4vi


Riconoscere largomento e la natura di una comunicazione orale, desumendoli anche da indizi lessicali Riferire su esperienze personali in modo chiaro ed essenziale Leggere semplici tes6 e riconoscerne le caraMeris6che Produrre tes6 crea6vi e raccon6 di esperienze personali Riconoscere le par6 del discorso Comprendere istruzioni, espressioni e frasi in lingua straniera, sapendole riprodurre in contes6 situazionali diversi U6lizzare voce , strumen6 e nuove tecnologie sonore in modo crea6vo U6lizzare strumen6 e regole per produrre immagini grache, piMoriche, plas6che Impiegare in forma originale e crea6va modalit espressive corporee Ricavare informazioni da documen6 di diversa natura per comprendere un fenomeno storico Elaborare in forma di racconto gli argomen6 studia6 Consultare tes6 di genere diverso , manualis6ci e non Orientarsi nello spazio e sulle carte geograche Comprendere linterazione uomo-ambiente Conoscere e descrivere gli elemen6 caraMerizzan6 i principali paesaggi

AREA LINGUISTICO ARTISTICO-ESPRESSIVA

AREA STORICO GEOGRAFICA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

Leggere, scrivere, confrontare numeri ed eseguire le quaMro operazioni con sicurezza Dare s6me per il risultato di unoperazione Descrivere, classicare e riprodurre gure geometriche Conoscere le principali unit di misura Indagare i comportamen6 di materiali comuni Osservare lambiente e individuare le diversit dei viven6 RispeMare il proprio corpo in quanto en6t irripe6bile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute) Rappresentare oggeJ e processi con disegni e modelli Elaborare semplici progeJ U6lizzare le tecnologie dellInformazione e della Comunicazione nel proprio lavoro

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine della classe prima


v Italiano
Interviene in una conversazione in modo ordinato e per6nente. Esprime oralmente emozioni e desideri. Racconta esperienze personali e storie fantas6che, seguendo un ordine logico e/o cronologico. Legge e comprende brevi tes6, dimostrando di avere acquisito la competenza tecnica della leMura (leMura strumentale). Comunica i propri pensieri per iscriMo con frasi struMurate, rispeMando le principali convenzioni ortograche e dimostrando di avere acquisito la tecnica della scriMura ( scriMura strumentale) Riconosce ed usa i segni di punteggiatura forte. Partendo dal lessico in suo possesso, comprende nuovi signica6 e usa parole ed espressioni nuove. v Inglese Saluta e si presenta in lingua inglese. Usa semplici formule di cortesia per salutare. Riconosce e u6lizza il lessico rela6vo ai colori, ai numeri entro il dieci e ad alcune aree ineren6 il suo vissuto (scuola, animali, cibi, corpo). Comprende ed esegue alcuni comandi in inglese. v Storia StruMura liden6t personale aMraverso lu6lizzo degli organizzatori temporali. StruMura liden6t personale mediante le relazioni interpersonali. Individua gli even6 e li colloca nella dimensione ciclica e lineare del tempo. Produce informazioni mediante tracce di even6 colleJvi a cui ha partecipato con i compagni. v Geograa StruMura liden6t personale aMraverso lu6lizzo degli organizzatori spaziali. Rappresenta lo spazio dellaula in modo da segnare la posizione degli arredi. Si orienta nello spazio circostante u6lizzando riferimen6 topologici. Rappresenta diversi percorsi da compiere nella scuola. Conosce la funzione e le regole degli spazi scolas6ci.

Scuola primaria

v Matema4ca

Comprende il signicato dei numeri, i modi per rappresentarli e il signicato della notazione posizionale (entro il 20). Opera con i numeri mentalmente e per iscriMo.

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Risolve problemi con addizioni e soMrazioni. Riconosce e rappresenta situazioni problema6che. Imposta, discute e comunica strategie di soluzione. Analizza e rappresenta le principali gure del piano e dello spazio. Esegue e rappresenta classicazioni di elemen6. Opera sugli insiemi e rappresenta le relazioni intercorren6 tra gli elemen6. Compie previsioni, organizza e rappresenta raccolte di da6. Misura e confronta grandezze.

v Scienze e tecnologia

v Corpo Movimento Sport

Consolida la lateralit,coordina e sviluppa i movimen6 per muoversi nello spazio. U6lizza corpo e movimento per comunicare sta6 danimo ed emozioni. Si muove nellambiente di vita e di scuola rispeMando alcuni criteri di sicurezza per s e gli altri.

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Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo. Richiama la dis6nzione tra esseri viven6 e non viven6 per relazionarsi con alcuni contes6 di vita. Si rapporta con oggeJ, animali e piante riconoscendone e nominandone alcune par6 caraMeris6che e cos6tu6ve. Si relaziona con il proprio corpo e con quello dei compagni riconoscendo su di s e sugli altri le varie par6. Si relaziona con il proprio corpo formulando ipotesi sul suo funzionamento. Interpreta speciche situazioni sperimentali rela6ve allacqua formulando alcune ipotesi al riguardo. Si relaziona con gli oggeJ raggruppandoli e classicandoli in base a una caraMeris6ca. Riconosce alcuni processi ordinando brevi sequenze temporali. v Arte e immagine Riconosce e usa i colori come elemento espressivo. Manipola materiali per comporre e scomporre gure. Produce e rielabora immagini aMraverso tecniche, materiali e strumen6 diversica6. v Musica Percepisce il paesaggio sonoro in cui vive. Riconosce speciche sonorit ambientali. Ges6sce diverse possibilit espressive della voce e del corpo. Esegue, da solo o in gruppo, semplici brani.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine della classe seconda


v Italiano
Ascolta e interagisce in una conversazione formulando domande coeren6 e dando risposte per6nen6 per comunicare messaggi, sta6 danimo ed emozioni. Ascolta e comprende le informazioni di varie 6pologie di tes6 mantenendo laMenzione e ne riferisce il contenuto con ordine logico e cronologico. Legge e comprende tes6 di diverso 6po cogliendone il senso globale, le informazioni principali e lo scopo comunica6vo. Legge e comprende tes6 per scopi funzionali, pra6ci e/o di svago. Produce semplici tes6 per scopi comunica6vi diversi anche con laiuto di immagini, modelli,domande pilota e schemi. Scrive tes6 soMo deMatura rispeMando le convenzioni ortograche conosciute. Conosce le convenzioni ortograche e gli elemen6 morfologici di base e li usa nelle elaborazioni orali e scriMe. Usa un lessico pi ricco e pi vario. v Inglese Riconosce alcune struMure gramma6cali e risponde a domande in modo conciso. Ascolta una storia con il supporto della gestualit e delle immagini e dimostra di comprenderne il signicato globale. Comprende il senso generale di lastrocche canzoni. Riconosce ed usa il lessico dei numeri entro il 20, dei colori, degli animali,del corpo e della famiglia. Ascolta e comprende consegne rela6ve alle aJvit quo6diane. Usa la lingua inglese per formulare alcune semplici frasi rela6ve ai vissu6. Scopre le dierenze culturali. v Storia Individua e rappresenta collegamen6 e relazioni tra fenomeni, vicini e lontani nel tempo, individuando analogie e dierenze, cambiamen6 periodi e ciclicit, cause ed eeJ. Individua le tracce e le usa come fon6 per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare, di oggeJ e della comunit di appartenenza. U6lizza la linea del tempo per dare organizzazione a faJ e periodi del passato recente. Racconta esperienze vissute e narrate, u6lizzando correMamente gli indicatori temporali. v Geograa Si muove consapevolmente nello spazio circostante u6lizzando gli indicatori spaziali. Riconosce che ogni spazio ha una funzione duso. Legge e rappresenta luoghi conosciu6 usando una simbologia arbitraria e convenzionale. Individua gli elemen6 sici e antropici che caraMerizzano lambiente circostante.

Scuola primaria

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Cosa ci proponiamo
v Matema4ca
Rappresenta, legge e scrive i numeri naturali(entro il 100 e/o oltre). Riconosce nella scriMura in base 10 il valore posizionale delle cifre. Esegue verbalmente semplici operazioni con i numeri naturali e sa verbalizzare la procedura di calcolo. Analizza semplici situazioni problema6che e cerca opportune strategie risolu6ve. Risolve problemi con luso delle quaMro operazioni . Osserva, descrive e rappresenta lo spazio. Riconosce, denomina e classica le principali gure geometriche solide e piane. Raccoglie, classica e rappresenta da6. EeMua semplici misurazioni direMe e indireMe di grandezze con unit di misura convenzionali e non.

Area 2

v Scienze e tecnologia

Conosce il funzionamento dei cinque organi di senso. Pone domande, osserva e descrive elemen6 naturali. Conosce gli aspeJ salien6 del mondo vegetale e animale. Conosce gli sta6 dellacqua e ne comprende i cambiamen6 di stato. Comprende la sinergia tra ambiente e esseri viven6. Interagisce con gli altri per predisporre e u6lizzare schemi e tabelle per raccogliere e tabulare da6 e informazioni. Si muove e agisce nellambiente meMendo in aMo comportamen6 rispeMosi e consapevoli.

v Arte e immagine

v Corpo Movimento Sport

Si muove con destrezza controllando pi schemi motori. U6lizza il linguaggio motorio per comunicare sta6 danimo, idee, sensazioni ecc. Partecipa a giochi organizza6 cooperando allinterno del gruppo, rispeMando le regole.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

U6lizza gli elemen6 basilari del linguaggio visivo per produrre messaggi espressivi signica6vi. Esprime sensazioni ed emozioni u6lizzando tecniche e materiali diversi . Coglie in modo elementare il messaggio di unopera darte. Riconosce il patrimonio ar6s6co-culturale del proprio territorio aMraverso lanalisi del proprio contesto di vita. v Musica Esegue per imitazione semplici can6 accompagnandosi con i suoni del corpo. Riconosce il mondo sonoro in tuMe le sue diversit. Individua suoni prodoJ da strumen6 musicali. Riconosce ritmi e li riproduce u6lizzando la voce, il corpo e oggeJ vari in giochi e libere aJvit.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine della classe terza


v Italiano
Partecipa a una conversazione su argomen6 no6, intervenendo in modo adeguato per chiedere/dare informazioni ed esprimere il proprio punto di vista. Racconta oralmente una storia personale o fantas6ca rispeMando lordine cronologico e/ o logico. Comprende il contenuto di tes6 ascolta6 riconoscendone la funzione e individuandone gli elemen6 essenziali e il senso globale. Legge tes6 ad alta voce o in modo silenzioso e ne coglie il senso globale e le informazioni essenziali. Familiarizza con i tes6 informa6vi, per ricavarne informazioni u6li a parlare e scrivere. Scrive tes6 di vario 6po lega6 a situazioni quo6diane. Riconosce e classica alcune par6 variabili e invariabili del discorso. Comprende alcuni meccanismi di formazione delle parole e riconosce relazioni di forma e signicato tra di esse. Riconosce gli elemen6 della frase semplice: soggeMo, predicato ed espansioni.

Scuola primaria

v Inglese

v Geograa

Rappresenta schema6camente ambien6 e percorsi vissu6. Usa fon6 diverse per ricavare informazioni geograche. Si orienta nello spazio aMraverso pun6 di riferimento corporei e astronomici. Conosce e descrive gli elemen6 sici e antropici caraMeris6ci di ambien6 diversi. Usa in modo sempre pi autonomo il linguaggio specico della disciplina.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Legge alcuni tes6 e ne ricava informazioni. Partecipa a brevi scambi dialogici. Completa frasi e brevi tes6, seguendo un modello. Conosce e usa i vocaboli rela6vi ai giorni della seJmana, alle materie e alledicio scolas6co, agli animali, ai mezzi di trasporto, alle stagioni e al tempo atmosferico, al cibo. Comprende ed esegue istruzioni. Conosce aspeJ culturali del Regno Unito. v Storia Usa gli indicatori temporali per orientarsi nella struMura temporale dei tes6. Conosce e usa strumen6 convenzionali per la misurazione delle durate. Organizza faJ storici usando il sistema convenzionale di misura del tempo. Ricava informazioni da elemen6 informa6vi diversi. Classica e organizza informazioni storiche in schemi di sintesi. Riconosce e descrive contes6 di vita, individuando mutamen6 e permanenze.

Cosa ci proponiamo

Area 2

v Matema4ca

Legge e scrive numeri naturali in notazione decimale, consapevole del valore posizionale delle cifre. Esegue le operazioni con i numeri naturali entro il 1000 usando gli algoritmi usuali. Rappresenta e denomina frazioni di gure e di insiemi. Analizza il testo di un problema, lo comprende e gius6ca le strategie adoMate per risolverlo. Esegue un percorso, lo descrive e lo rappresenta con i simboli appropria6. Riconosce, denomina e descrive gure geometriche, iden6cando elemen6 signica6vi e simmetrie. Conosce le principali unit di misura ed in grado di passare da ununit di misura a unaltra. Confronta fra loro gure piane e individua se sono equiestese e/o isoperimetriche. Esegue indagini sta6s6che e rappresenta i da6 raccol6 con graci appropria6. Classica numeri, gure, oggeJ in base a una o pi propriet.

v Scienze e tecnologia

Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo nei confron6 della realt che lo circonda. Analizza i fenomeni nella realt e li descrive gius6cando le proprie osservazioni. Coglie le relazioni che soMendono i fenomeni. Formula ipotesi per spiegare quanto osserva e propone esperimen6 per vericarle. Sceglie e usa consapevolmente alcune modalit per rappresentare i da6 di unesperienza. U6lizza i termini pi signica6vi del lessico specico della disciplina.

v Arte e immagine

Esprime emozioni e sen6men6 u6lizzando materiali e tecniche diverse. Rielabora immagini u6lizzando il colore come variabile.

v Musica

v Corpo Movimento Sport

Individua e riconosce le proprie abilit motorie e di coordinazione. Valorizza le proprie abilit in relazione a quelle dei compagni.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Riconosce ritmi e li traduce con il corpo e con strumen6.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine della classe quarta


v Italiano
Individua gli scopi e gli elemen6 principali della situazione comunica6va e interviene in una conversazione in modo per6nente. U6lizza la tecnica di leMura silenziosa e ad alta voce. Legge o recita tes6 poe6ci ad alta voce, con espressivit. Individua in un testo leMo personaggi, tempi e luoghi e coglie le relazioni temporali. Rielabora oralmente un testo leMo e sa rappresentare la sua struMura con uno schema. Conosce e u6lizza la struMura di un racconto. Modica e crea tes6 secondo regole date, tracce o scaleMe. U6lizza parole e immagini per costruire tes6 mis6 (fumeJ, tes6 teatrali,). Gioca con le parole e le frasi. Riconosce e costruisce metafore. Trasferisce in prosa un testo poe6co. Applica correMamente le regole dellortograa. Dis6ngue la funzione della parola allinterno della frase. Riconosce la radice e la desinenza delle parole. Comprende il signicato delle parole in base al contesto. Conosce e usa correMamente i tempi dei verbi (modo indica6vo). U6lizza correMamente i conneJvi logici e temporali. RispeMa le regole di punteggiatura. Individua soggeMo e predicato in una frase. Riconosce frasi non acceMabili. Riduce una frase complessa a frase minima. Arricchisce una frase minima.

Scuola primaria

v Inglese

v Storia

Colloca gli even6 sulla linea del tempo. Individua i luoghi delle civilt studiate sulla carta geograca. Elabora verbalmente le conoscenze u6lizzando un linguaggio specico. Ricava informazioni da fon6 e documen6 storici. Conosce e sa presentare le principali caraMeris6che delle an6che civilt uviali e del mare (civilt della Mesopotamia, Egizi, Ebrei, Fenici, Cretesi, Greci).

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Presenta un amico e/o un familiare. Conosce le principali fes6vit e tradizioni anglosassoni aMraverso la leMura e lascolto di semplici leggende. Esprime le proprie abilit rela6ve al tempo libero. Conosce il lessico rela6vo ai contenu6 traMa6. Memorizza canzoncine e lastrocche.

Cosa ci proponiamo

Area 2

v Geograa

Ha acquisito consapevolezza degli elemen6 dellambiente in cui vive, li dis6ngue e li rappresenta. U6lizza piante e carte per orientarsi e come fonte di informazioni. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate dallintervento umano sul territorio. Conosce, sa illustrare e individuare i diversi ambien6 geograci italiani (montagna, collina, pianura, umi, laghi, mare, coste, ciM). Conosce e dis6ngue le aJvit lavora6ve italiane, il loro sviluppo e la loro suddivisione.

v Matema4ca

Opera con i numeri naturali; individua mul6pli, divisori e numeri primi; u6lizza strategie per il calcolo mentale. Opera con i numeri decimali con consapevolezza del valore posizionale delle cifre; coglie la relazione logica tra numero decimale e frazione; rappresenta e ordina frazioni. Riconosce mul6pli e soMomul6pli del metro, del chilo e del litro. Esegue semplici conversioni da ununit di misura a unaltra. Classica le principali gure piane e ne riconosce i caraMeri di isoperimetria ed equiestensione. Osserva, riconosce e classica gli angoli. Conduce semplici indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Legge il testo di un problema, ne individua i da6 e le richieste e sceglie unadeguata procedura risolu6va. Calcola perimetri e aree partendo anche da semplici situazioni problema6che. Classica secondo una logica le informazioni presen6 nel testo di un problema. Conduce indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Sa u6lizzare diagrammi di Wenn per classicare elemen6.

v Scienze e tecnologia

Assume comportamen6 correJ e responsabili nel rispeMo delle diverse forme di vita. Individua, classica e rappresenta quanto osservato. U6lizza la videoscriMura. Consulta opere mul6mediali. ProgeMa e realizza in gruppo un piccolo testo, un elaborato mul6mediale, u6lizzando semplici programmi (paint, word, power point,)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Sa porsi problemi e elaborarli con pensiero cri6co. Osserva e classica piante e animali. Conosce le caraMeris6che dellaria, dellacqua e del calore e ne comprende la loro importanza. Conosce le diverse fon6 di energia e ne comprende gli eeJ che possono avere sullambiente.

Cosa ci proponiamo

Area 2

v Arte e immagine

Rielabora crea6vamente unimmagine data (opera darte o ambiente naturale). Riu6lizza materiali duso per produrre immagini. U6lizza tecniche ar6s6che diverse. Scopre le peculiarit di alcune opere darte.

v Musica

Esprime e interpreta unesperienza sonora aMraverso la parola, il movimento e il disegno. Prende consapevolezza della musica nelle sue pi svariate forme, circostanze e manifestazioni. Riconosce semplici sequenze e man6ene il ritmo. Riconosce generi musicali diversi.

v Corpo movimento sport

U6lizza e combina le abilit motorie di base secondo varian6 esecu6ve. Gioca rispeMando le regole. Collabora con i compagni al ne di portare a termine unazione di gioco. RispeMa il turno di gioco dei compagni e il proprio.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze a@ese al termine della classe quinta


v Italiano Partecipa a scambi comunica6vi, esprime opinioni personali, pone domande per6nen6. Racconta oralmente unesperienza con propriet lessicale e organizzazione logica. Comprende tes6 ascolta6 di 6po diverso e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali. Legge e comprende tes6 di vario 6po adoMando molteplici strategie di leMura funzionali ai diversi scopi. Consulta tes6 per estrapolarne informazioni, da riorganizzare in vista dellesposizione orale o della scriMura. Legge tes6 leMerari di vario genere e formula su di essi dei pareri personali. Produce tes6 sulla base di scopi e des6natari assegna6 e compie parafrasi e riscriMure. Produce tes6 correJ dal punto di vista ortograco, morfosintaJco, lessicale. Riconosce e classica le par6 del discorso. Analizza la frase nelle sue funzioni (soggeMo, predicato e principali complemen6 direJ e indireJ). Conosce e usa i principali meccanismi di formazione delle parole. Usa il dizionario per ampliare il proprio lessico. Comprende e usa termini disciplinari specici.

Scuola primaria

v Inglese

Comprende e usa espressioni per descrivere persone, abitudini e passatempi. Comprende tes6 scriJ e ricava informazioni. Partecipa a scambi dialogici per parlare dei propri ed altrui interessi su vari argomen6. Rileva diversit culturali in relazione ad abitudini di vita e tradizioni.

v Storia

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1 Circolo dida,co Vico Equense

MeMe le conoscenze sulle an6che civilt in rapporto con il patrimonio archeologico in Italia. Produce informazioni da tes6, fon6 scriMe e immagini di fon6 per costruire una conoscenza di aspeJ di civilt. Usa strategie di leMura di tes6 di 6po diverso per costruire una conoscenza complessiva. MeMe in rapporto le conoscenze della cris6anizzazione dellimpero romano con la diusione del cris6anesimo nel mondo aMuale.

Cosa ci proponiamo

Area 2

v Geograa

Legge e interpreta carte tema6che, graci, tabelle e da6 sta6s6ci per ricavarne informazioni geograche. Calcola distanze su carte, u6lizzando la scala graca e/o numerica. Realizza schizzi di percorsi nalizza6 e mappe mentali di territori dItalia e della propria regione u6lizzando simbologie convenzionali. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate nel tempo dalluomo sul territorio. Usa il lessico specialis6co della disciplina al ne di descrivere con precisione i fenomeni geograci considera6; Analizza alcuni temi-problemi geogracamente signica6vi: ecologico, energe6co e il rapporto Nord-Sud della nostra penisola.

v Matema4ca

Conta in modo progressivo e regressivo. Opera con i numeri naturali e ne applica le propriet. Opera con i numeri decimali. Conosce e usa le frazioni. Conosce, usa e confronta unit di misura del sistema metrico decimale. Riconosce, disegna, misura e costruisce le principali gure geometriche piane e ne calcola perimetro e area. Riconosce gure isoperimetriche ed equiestese. Analizza i da6 forni6 da una situazione problema6ca e sa elaborare una soluzione. Usa e interpreta i linguaggi propri della sta6s6ca.

v Scienze e tecnologia

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Dis6ngue le caraMeris6che principali della luce e del suono. Individua le trasformazioni dellenergia. Individua alcune macchine che sfruMano diverse forme di energia. Interpreta alcuni fenomeni sici. Descrive alcuni organi di senso. Riconosce le struMure fondamentali delluomo. Individua una correMa alimentazione in relazione allo sviluppo psicosico. RieMe e adegua il suo comportamento alle norme di igiene e di sicurezza. Individua le funzioni di una semplice macchina e ne rileva le caraMeris6che. Compone e scompone oggeJ nei loro elemen6. Riconosce il rapporto fra il tuMo e una parte. Rappresenta oggeJ e processi con disegni e modelli. Osserva oggeJ del passato e rileva le trasformazioni. U6lizza le nuove tecnologie per sviluppare il proprio lavoro in pi discipline e per potenziare le proprie capacit comunica6ve.

Cosa ci proponiamo

Area 2

v Arte e immagine

U6lizza gli elemen6 di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini sta6che (fotograe, manifes6, opere darte) e messaggi in movimento (spot, brevi lma6). U6lizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo crea6vo le immagini aMraverso molteplici tecniche, materiali e strumen6 diversica6 (graco- espressivi, piMorici e plas6ci, ma anche audiovisivi e mul6mediali). Riconosce alcuni aspeJ formali delle opere darte proposte.

v Musica

U6lizza voce, strumen6 e tecnologie sonore in modo crea6vo e consapevole. Esegue, anche colleJvamente, brani vocali curando intonazione, espressivit e interpretazione. Valuta aspeJ funzionali ed este6ci della musica anche in riferimento ai diversi contes6 temporali e di luogo. Riconosce e classica gli elemen6 cos6tu6vi basilari del linguaggio musicale e li sa rappresentare con i sistemi simbolici convenzionali.

v Corpo Movimento Sport

Coordina movimen6 successivi e simultanei complessi. Organizza il proprio movimento nello spazio in relazione a s, agli altri e agli oggeJ. U6lizza modalit espressive e corporee anche con forme di dramma6zzazione e trasmeMe contenu6 che esprimono emozioni. Applica indicazioni e regole a giochi popolari e spor6vi. Partecipa aJvamente ai giochi collaborando con gli altri, acceMando la sconMa e rispeMando le regole e i compagni.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi?


Curricolo obbligatorio essenziale Laboratori opzionali ProgeJ curriculari ProgeMo di Is6tuto ProgeJ P.O.N. ProgeJ FESR P.O.R.
1 Circolo dida,co Vico Equense

ProgeJ extracurriculari

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Area 2

Kahlil Gibran

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Nessuno pu insegnarvi nulla se non ci che gi sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piu=osto la sua fede e il suo amore. E se davvero saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

La nostra oerta forma4va


Curricolo obbligatorio essenziale

Proge@o di Is4tuto

ProgeA curriculari

ProgeA extra curriculari

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Curricolo obbligatorio essenziale


AMBITI DI RIFERIMENTO
per la costruzione di percorsi contestualizza4 nella Scuola dellInfanzia e nella Scuola Primaria Area Linguis4co- Ar4s4co-Espressiva Comunicazione Espressione Relazione Crea4vit Immaginazione

Area Matema4co- Scien4co-Tecnologica


Educazione alla Ci@adinanza La magia del tempo

Azione Logica Ragionamento

Area Storico-Geograca

Spazio Tempo Uomo e societ

Per favorire:
lacquisizione di conoscenze, abilit e padronanze speciche rela4ve ai campi di esperienza e alle discipline la stru@urazione graduale di competenze (uso consapevole dei conceA, delle conoscenze e dei metodi di indagine
1 Circolo dida,co Vico Equense

Come?
Elaborando esperienze (il fare) Conoscendo e comprendendo il reale (il sapere) Scegliendo le azioni (il saper fare) Stru@urando il pensiero (il saper essere)

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

(Comunicazione - espressione - relazione - crea4vit - immaginazione)

Area Linguis4co Ar4s4co - Espressiva

Elaborazione di esperienze ed aAvit: Linguis4che Graco-pi@oriche Plas4co-gura4ve Canoro-musicali Corporeo-gestuali

Percezioni sensoriali A@enzione perceAva Ascolto aAvo Osservazione dire@a Parlato Le@ura Scri@ura Orientamentospazio-temporale Coordinamento motorio

ConceA e conoscenze rela4ve a codici, stru@ure, funzioni, strumen4 delle varie forme di comunicazione

Codice verbale: il testo fruito e prodo@o (suoni, segni, simboli, parole, frasi, discorsi), le@oscri@ura, ortoepia, ortograa, lessico,morfosintassi. Codice iconico: linea, forma, colore, tra@o graco, disegno, modellamento, pi@ura, collage, contesto, trama, polisemia. Codice sonoro-musicale: suono, rumore, fonte lontananza, vicinanza, direzione, ritmo, 4mbro, altezza, intensit, durata. Codice corporeo-gestuale: schema corporeo, orientamento, coordinazione, posture, equilibrio sta4co e dinamico, schemi motori.
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Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Ascoltare e comprendere Parlare e comunicare oralmente Leggere e comprendere Scrivere e produrre Riconoscere e u4lizzare Interpretare Rie@ere Trasferire

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Area Matema4co Scien4co - Tecnologica


(azione logica ragionamento) Elaborazione di esperienze ed aAvit: Logico-matema4che Fisiche Scien4che Naturalis4che Tecnologiche Informa4che
Percezioni sensoriali A@enzione perceAva Orientamento spazio-temporale Ascolto aAvo Osservazione dire@a Ipotesi Registrazione e raccolta da4 Classicazione, confronto, misurazione, calcolo, rappresentazione Scoperta

Aritme4ca: quan4t, numeri, operazioni


Geometria: gure, trasformazioni


ConceA e conoscenze rela4ve a codici, stru@ure, funzioni, strumen4 per indagare il mondo sico, biologico e tecnologico.

Logica - Sta4s4ca Probabilit: classicazioni, relazioni, even4


Linguaggio logico: enuncia4, conneAvi, quan4catori, terminologia


Misure: lunghezze, pesi e capacit, unit di misura arbitrarie e convenzionali, unit di misura monetaria

Informa4ca: istruzioni, regole


Scienze: oggeA, persone, mondo inorganico, esseri viven4


Rappresentazioni: diagrammi, tabelle, graci


1 Circolo dida,co Vico Equense

Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Argomentare e conge@urare Porsi e risolvere problemi Classicare, confrontare, misurare, analizzare, calcolare Elaborare, ricavare, padroneggiare Eseguire, applicare, trasferire

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Area Storico - Geograca


(spazio tempo - societ)

Elaborazione di esperienze ed aAvit: Dalla realt vissuta e circostante alla realt nazionale, europea, internazionale La ricerca dambiente La ricerca storico-geograca La ricerca antropologico-sociale

Percezioni sensoriali A@enzione perceAva Orientamento spazio-temporale Ascolto aAvo Osservazione dire@a Parlato Le@ura Scri@ura Produzioni Coordinamento motorio Memorizzazione

ConceA - Conoscenze Linguaggi: metodi di ricerca propri e trasversali

SPAZIO: Psicologico Fisico Proge@ato Codicato Rappresentato TEMPO: Psicologico Immaginario Lineare Ciclico Even4 Tracce Res4 Fon4 SOCIETA: Interrelazioni tra persone, gruppi Ruoli, regole - Popoli Culture Religioni Organizzazioni sociali

Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Ascoltare, comprendere, parlare Comunicare oralmente Leggere e comprendere Orientarsi Orientare Osservare, misurare, ordinare, collocare Descrivere, confrontare, rappresentare Conoscere, riconoscere, ricordare Interpretare, rie@ere Costruire , ricostruire Ricavare, u4lizzare, produrre Elaborare, rielaborare, trasferire.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Scoperte straordinarie
Il percorso ha lo scopo di soddisfare il naturale bisogno di esplorazione e curiosit dei bambini avviandoli al tempo stesso ad una organizzata visione della realt.

Unit di Apprendimento

Briciole di parole
Unit di Apprendimento

Unidea che prende forma


Il percorso intende orire al bambino lopportunit di parlare di s a@raverso la sperimentazione di codici espressivi diversi e di promuovere nel bambino la consapevolezza che ogni codice ha un proprio potere espressivo. Unit di Apprendimento

Il percorso intende orire al bambino lopportunit di soddisfare il naturale bisogno di comunicare, di raccontare e raccontarsi con un bagaglio lessicale pi ricco e ar4colato per aermare la propria iden4t in crescita. Quarta Unit di Apprendimento

Mi muovo, mi oriento, mi adaNo


Il percorso intende orire al bambino la possibilit di perfezionare le abilit motorie e di orientamento spazio temporale possedute e acquisire semplici strumen4 per padroneggiare situazioni ed even4.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Uno Nessuno e Centomila


Il percorso nasce con il preciso intento di allargare lorizzonte relazionale del bambino e quindi soddisfare il bisogno di acquisire sempre maggiore sicurezza nelle relazioni. Il bambino approfondisce e diversica i processi di crescita gi avvia4 in famiglia.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Lautunno tra realt e fantasia

O.F.
Comprendere la necessit di stabilire e rispe@are le regole della classe Confrontarsi con gli altri e comprendere pun4 di vista diversi Unit di Apprendimento

Il tempo dei cristalli di neve

O.F.
Unit di Apprendimento

Il tempo dei primi raggi

O.F.
Sviluppare una conoscenza approfondita dellambiente e dei suoi problemi a@raverso la comprensione degli elemen4 scien4ci, geograci, storici, culturali che lo cara@erizzano

Maturare la propria iden4t di ci@adino a@raverso la ricostruzione della memoria storica personale, familiare e del gruppo di appartenenza Unit di Apprendimento

Il tempo dei cieli luminosi

O.F.
Conoscere le regole di una sana alimentazione per costruire il proprio benessere e difendere il proprio diri@o alla salute

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento Unit di Apprendimento

Tempo di profumo di caldarroste, magie e manici di scopa

Tempo di giocaNoli, sogni e camini che fumano

O.F.
Rie@ere sugli incontri vissu4 in luoghi diversi dal proprio ambiente di vita per dare signicato alle esperienze pregresse e arontare quelle future.

O.F.
Scoprire i valori e le regole che sono alla base del vivere in famiglia, con gli amici, in societ.

Unit di Apprendimento Unit di Apprendimento

Tempo di giostre, scherzi e di corse nei pra

Tempo di sorprese, cioccolata e fragole con panna.

O.F.
1 Circolo dida,co Vico Equense

O.F.
Sviluppare curiosit ed interesse ad indagare, conoscere e ricostruire la propria storia.

Comunicare in maniera autonoma le proprie esperienze, facendo tesoro delle competenze raggiunte.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Raccontami una storia

Ri scopriamo la pace

O.F.
Acquisire gli strumen4 per avvalersi in modo appropriato e personale delle conoscenze. Acquisire la capacit di osservare, descrivere e rappresentare la realt cominciando ad u4lizzare i linguaggi disciplinari

O.F.
Individuare i valori della convivenza civile:pace, solidariet e tolleranza . Formare la coscienza personale.

Unit di Apprendimento

Viaggiamo con le parole

Unit di Apprendimento

Interagire nella comnicazione orale e scriNa rispeNando le regole della successione logica e cronologica degli even-. Sviluppare e col-vare la curiosit e il gusto per la scoperta.

Sviluppare la capacit di confronto interpersonale e di cooperazione. Operare scelte correNe e responsabili nello spazio, nel tempo, nei linguaggi verbali e non, nelle relazioni

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1 Circolo dida,co Vico Equense

O.F.

Regoliamoci

O.F.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

il tempo di erezza e di coraggio


Unit di Apprendimento

il tempo dellincanto e della fantasia


O.F.
Conoscere gli altri per conoscere meglio se stessi e comprendere che nella diversit delle condizioni e nel confronto dei comportamen4 ci si arricchisce reciprocamente.

O.F.
Esercitare la capacit di stupirsi di fronte agli spe@acoli della natura e di abbandonarsi a fantasie personali che ne accentuino la bellezza a@raverso forme variamente animate. Quarta Unit di Apprendimento

il tempo delle regole


Unit di Apprendimento

il tempo dei sen-men-: il valore dellamicizia


regole nei vari contes4 sociali.


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O.F. Conoscere limportanza delle

O.F.
Comprendere limportanza dellamicizia nel rapporto quo4diano con gli altri per coglierne il valore e4co s ociale

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Star bene con se stessi


Unit di Apprendimento

Bentorna- Pron-, ai pos-, via


O.F.
Approfondire la coscienza di s, delle proprie capacit e dei propri limi4 per aumentare lautos4ma. Maturare a@eggiamen4 di ducia in s, acce@ando serenamente i cambiamen4 sici, emo4vo-aeAvi, culturali e cogni4vi del processo di crescita.

O.F.
Consolidare relazioni posi4ve ed a@eggiamen4 di apertura e comprensione per ampliare i propri orizzon4 e superare gli stereo4pi. Assumere a@eggiamen4 di disponibilit ad apprendere, di ricerca e di spirito cri4co verso le diverse forme di conoscenza.

Unit di Apprendimento Unit di Apprendimento

Star bene nel proprio ambiente


Ampliare la conoscenza del nostro ambiente per maturare un a@eggiamento consapevole e aAvo per la sua conservazione. Individuare problemi e proporre soluzioni rela4ve alla protezione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio

Star bene con gli altri


O.F.

Vivere consapevolmente i rappor4 collabora4vi nella condivisione e realizzazione di un lavoro comune. Confrontarsi con gli altri, riconoscendo nelle diversit il valore dellostare insiemeper sviluppare le potenzialit di ciascuno.

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O.F.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Laboratori opzionali
Classi seconde
Dalla storia alla scena
Laboratori di animazione alla leMura e al teatro (2h se,manali)

Musica e non solo Laboratorio musicale (1h se,manale)

Classi terze
Ricicliamo percreare Laboratorio di aJvit manipola6ve con materiali
di riciclo (2h se,manali)

Musica e non solo

Classi quarte A B
Terra mia

Laboratorio musicale (1h se,manale)

Laboratorio di storia locale per indagare il suolo e il soMosuolo del proprio territorio e per conoscerne gli aspeJ meno no6 e pi curiosi (3h se,manali )

Terra mia

Laboratorio di storia locale per indagare il suolo e il soMosuolo del proprio territorio e per conoscerne gli aspeJ meno no6 e pi curiosi (2h se,manali ) Musica e non solo

Laboratorio musicale (1h seJmanale)


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1 Circolo dida,co Vico Equense

Classi quarte C D E

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Laboratori opzionali
Classi quinte A B C - D
Economi@scuola Laboratorio per avvicinare gli alunni in modo giocoso ed
esperienziale ad alcuni conceJ elementari di economia e nanza (2h se,manali)

Classi quinte sez. C - D


English is fun Laboratorio di approfondimento della lingua inglese (1h
se,manale)

Classi quinte sez. A - B


Musica e non solo Laboratorio musicale (1h se,manale)
1 Circolo dida,co Vico Equense

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA curriculari


Una scuola divers Abile
La nostra scuola ha sempre inteso promuovere inizia6ve che rispondessero ai reali bisogni degli alunni, dando priorit agli interven6 specici e mira6, rivol6 agli alunni diversamente abili. Il considerevole aumento di alunni con disabilit grave nella nostra scuola e il ridoMo numero del monte ore di sostegno ci ha posto di fronte a problemi che hanno chiesto la messa a punto di strategie per oJmizzare le risorse interne. Questo progeMo, infaJ, nasce dallesigenza di facilitare lintegrazione degli alunni diversamente abili e di potergli dare la possibilit di sviluppare le loro potenzialit con adegua6 interven6 personalizza6. Il progeMo con6nuit rappresenta uno dei progeJ cardine del POF della nostra scuola. Il suo scopo principale quello di rendere meno trauma6co il passaggio per gli alunni da un ordine di scuola allaltro. Tale scopo viene perseguito aMraverso inizia6ve speciche che mirano a valorizzare al massimo la pregressa storia emo6va e cogni6va di ogni alunno.

Integrazione degli alunni diversamente abili

Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria

Un pontetra una scuola e laltra


Con6nuit educa6va fra i diversi gradi di scuola

Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria

Io sono, io so , io so fare

Per la scuola primaria

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Piano di miglioramento dellapprendimento

La nostra scuola ha sempre posto par6colare aMenzione alle problema6che degli alunni in dicolt di apprendimento. Da questa esigenza nasce il progeMo Io sono, io so, io so fare che, aMraverso la metodologia dellapprendimento coopera6vo, intende favorire lintegrazione e la valorizzazione di tuJ gli alunni.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA curriculari


Una scuola diversAbile
Integrazione degli alunni diversamente Abili

Finalit

Vivere la propria corporeit come mezzo fondamentale di crescita e di rapporto con gli altri anche in assenza di linguaggio verbale. Migliorare i processi perceJvi, intelleJvi, relazionali e sociali aMraverso unecace ed eciente educazione informa6ca e quindi, luso del computer. Acquisire capacit comunica6ve alterna6ve in assenza di linguaggio verbale, per raggiungere una migliore interazione con lambiente, sviluppare i rappor6 interpersonali, laeJvit, i sensi. Raggiungere una sempre maggiore autonomia personale, grazie al miglioramento di alcune abilit strumentali di base.
. Il percorso opera6vo sar rivolto sia agli alunni con par6colare

ObieAvi

Organizzazione

gravit che a quelli con maggiore possibilit di recupero strumentale e si realizzer in pi ore seJmanali in orario an6meridiano dai docen6 di sostegno e preveder: essibilit di orario, collaborazione fra docen6 di sostegno e di classe ed aJvit capaci di incrementare la qualit dellintegrazione scolas6ca. Gli interven6 si ar6coleranno in due moduli paralleli: - linguaggio sonoro e musicale che u6lizzer il suono, la musica, il movimento come canale di comunicazione preferenziale per cercare di instaurare una relazione posi6va e di sviluppare la comunicazione non verbale, il rilassamento muscolare, laMenzione, sar coordinato dallinsegnante Al6eri Mina; linguaggio informa6co coordinato dallinsegnante Branco Angela che, aMraverso luso del computer servir per potenziare le abilit aMen6ve e mnemoniche, fornir occasioni per lo sviluppo della crea6vit e servir come strumentotrasversale per spaziare in ogni area conosci6va. Le aJvit saranno individualizzate e dierenziate perch terranno conto dei ritmi e delle capacit di ognuno e par6ranno sempre da quello che sanno gi fare, per passare a consegne pi complesse. Gli interven6 si svolgeranno seguendo il 77 calendario organizza6vo allegato.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA curriculari


Un ponte tra una scuola e laltra
Con@nuit educa@va fra i diversi ordini di scuola

Finalit ObieAvi

Aiutare ogni alunno a costruire, pur nei diversi ordini di scuola, la sua peculiare iden6t. Ricercare linguaggi professionali comuni tra insegnan6 dei vari ordini di scuola Elaborare metodologie di insegnamento comuni per un apprendimento dei saperi essenziali Conoscere, confrontare e coordinare i rispeJvi curricoli ed i sistemi di valutazione, concordando modalit pi ecaci nel passaggio di informazioni sugli alunni AJvare momen6 di incontro e aJvit in comune tra gli alunni delle classi ponte sulla base di specici progeJ Il progeMo si sviluppa aMraverso una serie di inizia6ve nalizzate al graduale superamento dei sen6men6 di confusione, preoccupazione e disorientamento propri degli alunni durante la fase di passaggio alla nuova scuola. Tali inizia6ve consistono in: 1. Incontri scuola-famiglia per promuovere n da subito una reale collaborazione scuola-famiglia (presentazione POF Sportello genitori alunni nuovi iscriJ di 3 anni) 2.Incontri tra docen6 delle classi ponte per svolgere aJvit di studio e ricerca su tema6che comuni ai diversi ordini di scuola 3.AJvit laboratoriali svolte da docen6 della scuola dellinfanzia su gruppi di alunni delle classi prime per dare con6nuit metodologica e didaJca al percorso forma6vo 3.Inizia6ve comuni ai diversi ordini di scuola (infanzia/ primaria e primaria/secondaria primo grado) per dare la possibilit agli alunni di familiarizzare con gli spazi e gli insegnan6 della nuova scuola

Organizzazione

78

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA curriculari


Io sono, io so , io so fare
Piano di miglioramento dellapprendimento

Finalit

Fornire a tuJ gli alunni le abilit necessarie allo studio (saper fare) e al modo correMo di comunicare, relazionare e partecipare (saper essere) Garan6re a tuJ lo sviluppo delliden6t, dellautonomia e delle competenze nel quadro di un percorso forma6vo unitario e coerente del saper fare migliorare/consolidare la coordinazione motoria acquisire una correMa manualit, per un adeguato uso di strumen6 di vario 6po acquisire una correMa pronuncia e costruzione del pensiero/linguaggio ai ni di unadeguata ed ecace comunicazione verbale acquisire un adeguato orientamento spazio/temporale acquisire le competenze rela6ve alla leMura e alla scriMura del saper essere sviluppare lautocontrollo acquisire/sviluppare lautos6ma comunicare/collaborare con compagni e adul6 Gli interven6 educa6vi sono organizza6 in modo da suscitare interesse e mo6vazione, sollecitare limpegno e la partecipazione, s6molare i ritmi di apprendimento e valorizzare abilit alterna6ve. Il contesto fortemente opera6vo, con aJvit concrete e diversicate, organizzate colleJvamente, individualmente o per piccoli gruppi eterogenei. Le aJvit programmate consentono a ciascun alunno di raggiungere traguardi forma6vi sempre pi eleva6, seguendo i6nerari personalizza6 e tempi adegua6. Per dare pari opportunit al recupero e al potenziamento, prevista la rotazione degli alunni nei gruppi e lorganizzazione di apprendimen6 interdisciplinari aMraverso aJvit di coopera6ve learning o forme di mutuo insegnamento tra alunni

ObieAvi

Organizzazione

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ATTIVITA ALTERNATIVE
allinsegnamento della Religione Ca@olica
Questo progeMo cos6tuisce la proposta alterna6va che la scuola vuole orire alle famiglie nel rispeMo delle loro scelte educa6ve e della norma6va vigente. Nasce, infaJ, dallesigenza di garan6re ai genitori che hanno scelto di non avvalersi dellinsegnamento della religione caMolica, unaJvit alterna6va per i loro gli e di favorire negli alunni coinvol6, il superamento del disagio provocato dallallontanarsi dai compagni, aMraverso una piacevole novit compensa6va.

Crea4vit: un capitale da incen4vare

Per la scuola dellinfanzia

I bambini sono spontaneamente crea6vi, ma a scuola rischiano di impoverire questo capitale iniziale se i docen6 non pongono in essere inizia6ve per incen6varlo. Lidea di fondo del progeMo nasce da questa riessione e dalla duplice considerazione che let della Scuola dellinfanzia quella in cui il bambino impara aMraverso il contaMo direMo con la realt e che il bisogno di toccare, scoprire, esplorare fondamentale nei bambini di questa fascia det. Il percorso educa6vo permeMer ai bambini di: - osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione del contesto in cui viviamo (legami familiari, amicizie ) -osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione della societ che ci circonda (scuola, ambiente quar6ere )

Per la scuola primaria

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Un mondo di valori

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Crea4vit un capitale da incen4vare


A,vit alterna@ve allinsegnamento della religione ca=olica

Finalit

Potenziare le aJtudini crea6ve u6lizzando tempi aggiun6vi e personalizza6 rispeMo al normale i6nerario scolas6co. Garan6re laJvit alterna6va ai genitori che hanno scelto di non avvalersi della religione caMolica Favorire il superamento del disagio provocato dallallontanarsi dai compagni in una sorta di piacevole novit compensa6va Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve Esplorare materiali diversi u6lizzandoli in maniera crea6va Realizzare cose originali assemblando materiali in modo nuovo e inusuale U6lizzare tecniche espressive diverse LaJvit sar svolta in spazi esterni alla sezione (aule laboratoriali e sezioni parallele) con le docen6 di sezione. Le aJvit e i contenu6 trovano la loro valorizzazione nelluso costante del linguaggio, non solo legato allascolto delle indicazioni fornite dallinsegnante, ma anche per il costante riferimento al descrivere ci che si sta facendo e a raccontare ci che si realizzato.

ObieAvi

Organizzazione

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Un mondo di valori
A,vit alterna@ve allinsegnamento della religione ca=olica

Finalit ObieAvi

Sviluppare uniniziale consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile. Favorire la costruzione di unimmagine posi6va di s, nella denizione della propria iden6t. Riconoscere e valorizzare le competenze gi acquisite, in un percorso forma6vo organico

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

AMraverso la leMura di storie e abe si inviter il bambino allanalisi di legami, aeJ, valori e abitudini sociali e culturali; -mediante una semplice leMura di immagini e dei loro messaggi si avvier all aJvit di conversazione, ricerca, di indagine e produzione graca; - si u6lizzeranno dramma6zzazioni per s6molare i bambini ad una "leMura" cri6ca dei messaggi e dei contenu6 Il percorso sar aMraverso lespletamento in quaMro unit di lavoro: 1-PAROLE PER GIOCARE 2-LUNIVERSO POETICO 3-FIABE DAL MONDO 4-FAVOLE E FANTASIA

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

SCUOLA IN OSPEDALE
Scuola in ospedale

AJvit di insegnamento/ apprendimento presso il presidio ospedaliero De Luca e Rossano di Vico Equense
Per tu, i bambini ricovera@ nel reparto di pediatria

Le nalit generali della Scuola in Ospedale sono naturalmente quelle comuni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, ma sua funzione specica quella di "normalizzare nella misura massima possibile l'esperienza del ricovero e della malaJa. L'oerta forma6va, quindi, privilegia le modalit espressive e comunica6ve orendo a ciascun bambino gli s6moli intelleJvi sensoriali e sociali di cui l'ospedalizzazione lo priva e s6mola linteresse e la mo6vazione di ciascuno in un contesto dialogico e di relazioni posi6ve.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola in ospedale
Finalit ObieAvi
Esprimere il dovere sociale di garan6re agli alunni degen6 il diriMo allo studio e la con6nuit del processo educa6vo Contribuire al processo di guarigione favorendo situazioni di normalit Mantenere la con6nuit tra la realt ospedaliera e lambiente esterno Mantenere il rapporto con la scuola di appartenenza garantendone la con6nuit didaJca Mantenere vivo linteresse per laJvit di 6po cogni6vo Contribuire al contenimento dellansia che producono lospedale e le terapie Tutelare liden6t, recuperare lautonomia, raggiungere linterazione e favorire la socializzazione LaJvit educa6va in ospedale caraMerizzata da alcuni aspeJ peculiari che ne condizionano la realizzazione: situazioni eterogenee e imprevedibili della vita ospedaliera (malaJa e dolore; ritmi e scansioni delle cure, intervento di gure professionali...) modalit di lavoro sostanzialmente diverse rispeMo alla s c u o l a t r a d i z i o n a l e ( l a v o r o p r e v a l e n t e m e n t e individualizzato o a piccoli gruppi, convivenza di bambini di et diversa, presenza di genitori ed operatori durante le lezioni) la par6colare situazione dellalunno ricoverato: psicologica: distacco dalla vita familiare e scolas6ca, paura ed apprensione per la propria salute e per il futuro, regressioni, adaMamento alla vita ospedaliera sica: invalidit temporanea, eeJ delle cure E per questo mo6vo che il docente deve possedere: la capacit di ges6re le complesse dinamiche relazionali con la direzione sanitaria, il personale medico e paramedico, gli alunni in condizione di malaJa ed i loro familiari, la scuola di provenienza, gli en6 collega6 la capacit di adaMamento al modicarsi improvviso delle situazioni e al conseguente adeguamento della didaJca, dei metodi e dei contenu6 lautonomia nella ges6one e organizzazione del lavoro

Organizzazione

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Il nostro Proge@o dIs4tuto


TuMa la progeMazione della scuola si ar6cola nel ProgeMo dIs6tuto LA MAGIA DEL TEMPO, un percorso unitario e organico, a caraMere interdisciplinare che comprende sia percorsi curriculari che laboratori extracurriculari e che focalizza laMenzione sulla valorizzazione e la tutela del patrimonio socio-storico e ambientale del nostro paese.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Premessa e mo4vazione
Questanno per unesigenza condivisa di innovazione e di miglioramento qualita6vo delloerta forma6va della Scuola, abbiamo deciso di impostare diversamente la struMurazione della proposta educa6va interdisciplinare dIs6tuto per focalizzare laMenzione di tuJ gli alunni sullimportanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio socio-storico, ambientale e culturale del proprio paese. Partendo dalla convinzione che la scuola luogo privilegiato di formazione sociale e punto di riferimento culturale per il territorio, sopraMuMo quando si pone come promotrice di inizia6ve volte alla riqualicazione e alla rivalutazione dei luoghi storici e della cultura del posto per potenziare e/o consolidare nei giovani ciMadini il senso di appartenenza e di iden6t, abbiamo posto al centro della progeMazione uno scrigno (furziere doro) e ne abbiamo chiarito il mo6vo con le parole di una poetessa locale: -Vico Equense nu furziere doro, c o renghiuto a magia do tempo, [] (Rosa Cuomo). Questo per dire che dalla realt sica, antropologica e sociale del proprio paese si possono aJngere innumerevoli fon6 di approfondimento tema6co per gli argomen6 presi in esame ed possibile indagarle da vicino mediante un approccio di studio decentrato a dirla con Frabboni- che avvicina lalunno al suo territorio con lo scopo di esplorarlo per scoprirlo e conoscerlo meglio, cos come si fa nella ricerca di un tesoro ben sapendo che quando lo si trova si diventa ricchi per il suo valore ines6mabile sia esso oro o sapere. (La metafora ovvia: come loro arricchisce le nanze cos i saperi arricchiscono lintelligenza). La nuova natura di questo progeMo interdisciplinare richiede un diverso approccio opera6vo da parte della scuola che ora non pu pi avviare solo momen6 di studio e di ricerca didaJca ma deve prevedere, in orario scolas6co ed extrascolas6co, anche altre aJvit opera6ve ed esplora6ve come esperienze laboratoriali, uscite sul territorio, incontri con esper6 o con studiosi del posto, visite guidate, ad esempio nel centro storico o presso i monumen6 del paese. Cos facendo questo lavoro, oltre a favorire lintegrazione tra la scuola e il territorio contribuir anche ad unicare gli ambi6 dellazione interdisciplinare tra le diverse classi che si troveranno tuMe impegnate a studiare pagine diverse dello stesso libro di formazione ossia quello del proprio territorio di appartenenza, vale a dire che, pur se da sfacceMature diverse, tuJ gli alunni saranno impegna6 nella stessa indagine e quindi potranno scambiarsi, a ne esperienza, i risulta6 oMenu6 mediante successivi momen6 di confronto e di scambio di informazioni. Certo che tuJ i loro lavori didaJci di ricerca-azione, di rielaborazione e di riessione personale potranno essere successivamente raccol6 e unica6 in un volume di natura colleJva (video e- book), inedito e sempre aperto a nuovi sviluppi cosicch esso potr di anno in anno aumentare di pagine e di originalit e potr essere pubblicato sui si6 web della scuola: sar il prodoMo della Magia del tempo e ricorder a tuJ che la scuola non solo fonte di istruzione ma anche fonte crea6va di vita sociale, culturale e aeJva.

1.Educare alla ci=adinanza a,va e responsabile a=raverso la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni, la memoria e la condivisione delle radici storiche del nostro territorio. 2.Conoscere, valorizzare e tutelare il patrimonio naturale, ar@s@co -storico culturale del proprio territorio.

FINALITA

86

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Percorsi curriculari
Classi prime
Vivere la Natura

Classi seconde

Passeggiando per la ciN lungo il sen-ero del tempo

Classi terze

Un bosco da scoprire: Monte Faito

Classi quarte
1 Circolo dida,co Vico Equense

Terra Mia

Classi quinte
Star bene

87

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Vivere la Natura
I Valori del proprio Territorio

Classi prime

ObieVvi Forma-vi: Sviluppare il senso di appartenenza e il gusto della scoperta ascoltando raccon@ lega@ al vissuto familiare e alla storia del proprio paese .(Storia locale)

Cera una volta

ObieVvo Forma-vo: Esplorare e osservare lambiente naturale del proprio territorio per conoscerlo, amarlo e tutelarlo (Ed. ambientale)

ObieVvi Forma-vi: A,vare comportamen@ di rispe=o e conservazione dellambiente individuando le cause dei possibili danni derivan@ dallincuria delluomo. (Ed ambientale)

Mago Inverno e Fata Primavera

ObieVvi Forma-vi: Prendersi cura della propria persona a,vando comportamen@ e abitudini corre=e per la propria e altrui salute. (Ed. alla salute e allalimentazione)

Igiene e sicurezza

88

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Passeggiando per la ciN lungo il sen-ero del tempo


Un ambiente da vivere

Classi seconde

ObieVvo forma-vo Capire limportanza del riciclo per la salvaguardia del territorio circostante:la carta.(ed. ambientale)

ObieVvo forma-vo Conoscere i prodo, @pici del territorio: il la=e. (Il lavoro del casaro, la liera visita al caseicio De Gennaro sul territorio) (ed. alimentare/salute)

Sani per vivere bene

ObieVvo forma-vo Conoscere liden@t del proprio paese a=raverso la simbologia :lo stemma di Vico Equense(storia locale)

Dalle origini

89

1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieVvo forma-vo Conoscere lastrocche e/o preghiere che fanno parte della tradizione del territorio (conte,giochi)

Il tempo che fu

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Un bosco da scoprire: Monte Faito

Classi terze

ObieVvo forma-vo Osservare il bosco per scoprire gli animali e le piante che lo cara=erizzano

Piccoli esploratori

Lo storico al lavoro
ObieVvo forma-vo Scoprire e conoscere la storia del Monte Faito

Ricercare in natura

ObieVvo forma-vo Ricercare le risorse naturali del bosco: le erbe medicinali

ObieVvo forma-vo Comprendere e ado=are a=eggiamen@ e comportamen@ pi a=en@ e consapevoli nei confron@ dellambiente e del territorio

E tempo di regole

90

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Classi quarte
Terra Mia

ObieVvi Forma-vo Comprendere che la terra pur se apparentemente ferma in con@nuo movimento e si esprime con strani sussul@ (ed. ambiente)

Terra inquieta: suolo e soNosuolo

ObieVvi Forma-vo Esplorare il suolo na@o alla scoperta dei profumi e dei sapori di casa (ed.alimentare)

Catena alimentare con prodoV locali


ObieVvi Forma-vo Conoscere rime e versi tra, dal patrimonio le=erario locale e presenta@ dagli stessi autori (Convivenza e iden@t sociale)
1 Circolo dida,co Vico Equense

Rima mia

ObieVvi Forma-vi Indagare sulle origini delle tradizioni agricole del posto (Storia locale)

SoNo il velo del tempo

91

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Classi quinte
Star bene

ObieVvo forma-vo promuovere un nuovo senso civico di adozione di comportamen@ ambientalmente corre, e sostenibili nei luoghi di vita e di incontro. (Educazione ambientale )

Star benenel proprio ambiente

ObieVvi forma-vi Acquisire le prime cognizione di salute e benessere. Individuare i rappor@ fra lalimentazione e il movimento. Riconoscere ed ado=are alcuni essenziali principi alla cura del proprio corpo e a un corre=o regime alimentare. Riconoscere regole per la sicurezza propria e altrui. Conoscere e rispe=are regole esecu@ve funzionali alla sicurezza nell ambiente scuola (Educazione alla salute)

Star benecon se stessi

ObieVvo forma-vi Conoscere i principi fondamentali della Cos@tuzione. Conoscere alcuni ar@coli della Dichiarazione dei Diri, del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diri, dellInfanzia.( Legalit)

Star benecon gli altri

ObieAvo forma4vo Promuovere e realizzare un percorso di ricerca sulle principali aJvit economiche del passato e sulle tradizioni folcloris6che locali,. 92 (Storia locale)

Star benerivalutando le nostre tradizioni.

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Laboratori extracurriculari
I laboratori extracurricolari, progeMa6 in risposta ai bisogni forma6vi degli alunni del Circolo, concorrono ad approfondire le tema6che dei percorsi interdisciplinari del ProgeMo di Is6tuto.

Scuola Primaria

Percorso teatrale

Alunni classi prime Servizio di post-accoglienza

Proge@o di ceramica
Alunni classi terze

Corso di Gioco - danza


Alunni classi terze e quarte

Proge@o teatrale

1 Circolo dida,co Vico Equense

Alunni classi quinte

Coro stabile della scuola


Alunni classi seconde, terze, quarte e quinte

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Servizio di post-accoglienza per gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria nella giornata del sabato a se,mane alterne dalle ore 12,20 alle ore 13.20

Scuola Primaria Dalla storia alla scena


Responsabile: Maria Staiano

Finalit

Portare a conoscenza degli alunni lesistenza di linguaggi e di mezzi espressivi diversi da quelli tradizionalmente privilegia6 nella scuola (lingua parlata e lingua scriMa), con par6colare riferimento al linguaggio gestuale. Favorire il decondizionamento del bambino aMraverso la presa di coscienza del corpo, nella sua complessit delle singole par6, e delle enormi possibilit espressive. Abituare il bambino a concepire il proprio corpo non solo come strumento da usare in modo funzionalis6co, bens come mezzo espressivo e comunica6vo dalle enormi possibilit. La riscoperta e la messa in moto di tuMe le potenzialit motorie, mimiche, sonore, manipola6ve permeMer allalunno di riappropriarsi di molteplici linguaggi, favorendo una maturazione generale della personalit e migliorandone la comunicazione in senso lato. -Capacit di ricezione: Concentrazione AMenzione Osservazione - Comprensione -Controllo dei movimen6 per un armonico sviluppo psicosico a) Padronanza e sicurezza nei movimen6 semplici b) Capacit di eseguire movimen6 coordina6 pi complessi. c) Capacit di coordinare i propri movimen6 con quelli di altri d) Ritmo -Controllo della voce: Capacit tecniche di base - Capacit di modulazione pi complesse - LeMura tecnica - Musicalit -Capacit espressiva: Espressivit aMraverso il corpo - Espressivit aMraverso la voce - Capacit di improvvisare - Crea6vit. -Maturazione personale: Sicurezza di s Autonomia Collaborazione - Capacit organizza6va. LaJvit si svolger in due fasi. Una prima, di alfabe6zzazione dove i bambini acquisteranno un buon controllo dei propri movimen6, liberi da stereo6pi. Una seconda fase di avvio allespressivit, dove gli alunni inizieranno ad usare espressivamente il controllo precedentemente acquisito. Contemporaneamente a questa seconda fase si inizieranno a valutare diverse idee per gli speMacoli da realizzare (Natale, ne anno scolas6co).
1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieAvi

Organizzazione

94

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Ceramica che passione!


Laboratorio di ceramica per le classi terze

Esper6:Caero Antonella - Manzi Lucia Tutor: ConceMa Desiderio

Finalit

Favorire processi di integrazione, di socializzazione e di relazioni interpersonali. Sviluppare potenzialit crea6ve, favorendo la comunicazione e lopera6vit nel gruppo di lavoro. Sviluppare capacit di pensiero. Anare la sensibilit este6ca ed ar6s6ca. S6molare la forza crea6va e preposi6va del bambino. sS6molare la collaborazione, il rispeMo reciproco. Raorzare la ducia nelle proprie capacit. Promuovere la socializzazione e lo sviluppo di comportamen6 collabora6vi. Saper chiedere ed acceMare laiuto altrui. RispeMare e valorizzare le diversit. Recuperare la manualit quale momento di conoscenza ed apprendimento. Sviluppare la coordinazione oculo-manuale. Anare la motricit ne. Dipingere la ceramica. Leggere e commentare immagini. Potenziare la crea6vit personale. U6lizzare e conoscere materiali diversi dagli usuali. Sviluppare lanalisi visiva e la capacit di aMenzione. Saper u6lizzare le capacita sensoriali. Porre e porsi domande. Il progeMo, aMraverso le fase manipola6va, si propone di sviluppare non solo le abilit motorie ma anche di anare il processo di socializzazione e il rispeMo delle regole. Dare spazio alla manualit, come forma di espressione crea6va, valorizza le capacit del singolo e favorisce lo sviluppo ed il recupero dellautos6ma anche in situazioni di disaezione scolas6ca. La manipolazione di materiale, i colori, gli assemblaggi sono importan6 strumen6 per lo sviluppo della crea6vit. Gli alunni avranno cos modo di confrontarsi, di diver6rsi in un clima giocoso e sereno.
1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieAvi

Organizzazione

95

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Gioco - Danza


Laboratorio di musica, danza e movimento per gli alunni delle classi terze e quarte

Responsabile: Rosaria Rollo

Finalit

Far scoprire e vivere consapevolmente la propria corporeit, entrando in relazione con l'ambiente e con gli altri, aMraverso esperienze ludico-culturali, signica6ve ed appagan6 nalizzate ad un pi ampio coinvolgimento inaJvit di dramma6zzazione aMraverso la danza. Valutare le capacit siche e motorie Raorzare gli schemi motori di base Sviluppare e consolidare le capacit coordina6ve Migliorare e automa6zzare i fondamentali in situazioni sta6che e dinamiche Prendere coscienza del proprio corpo in equilibrio e movimento Potenziare la resistenza aerobica Realizzare movimen6 complessi in funzione dello spazio e del tempo Coordinare azioni ecaci in situazioni complesse Conoscere le regole e i fondamentali della danza Percepire e classicare le emozioni scaturite dall'ascolto globalizzato della musica Tradurre il uire interno in movimento Dramma6zzare aMraverso la danza Il percorso forma6vo u6lizzer prevalentemente aJvit ludiche intese come espressione del fare e dell'ascoltare ritmi musicali integra6 con l'espressione corporea. Il movimento associato alla s6molazione sonora migliorer lo sviluppo psicosico senza trascurare l'uso spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonch come accrescimento delle capacit di comunicazione. Lalunno avr la possibilit di vivere il movimento e l'ascolto in un ar6colazione spazio - temporale sempre pi varia che gli permeMer di fare esperienze, di elaborarle, di comunicarle con mezzi e schemi nuovi.

ObieAvi

Organizzazione

96

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Teatrando teatrando


Laboratorio teatrale per gli alunni delle classi quinte

Responsabile: Maria Staiano

Finalit

Sviluppare la capacit di interazione sociale in diversi contes6 ed ambi6 Favorire il pieno sviluppo delle potenzialit, spesso sommerse, di cui tuJ gli alunni sono portatori Acquisire e/o potenziare capacit espressive e ideo-crea6ve Acquisire e/o potenziare capacit di socializzazione e cooperazione Saper entrare in relazione e sapersi confrontare con altri Autopercepirsi come parte di un gruppo Facilitare la comunicazione mediante canali diversi (verbale e non verbale) Esprimere laMo crea6vo aMraverso i propri sen6men6, emozioni, sta6 danimo Scoprire e conoscere il proprio corpo in relazione a se stessi e agli altri Il laboratorio organizzato in: una parte propedeu6ca nalizzata alla scoperta delle possibilit espressive e comunica6ve del corpo, dello sguardo e della voce e alla loro coscien6zzazione in modo che diven6no patrimonio del singolo una parte di creazione aMraverso l'improvvisazione in cui, partendo da un tema dato, avviene la creazione colleJva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripe6zione della singola "scena" con "aMori" diversi permeMe un percorso di ulteriore scoperta e approfondimento nonch di s6molo dell'invenzione; la fase in cui maggiormente si esprime la crea6vit dei ragazzi e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e inne comunicazione una parte di formalizzazione o prove in cui quanto creato viene ripetuto "pulito" e reso ecace alla comunicazione teatrale

ObieAvi

Organizzazione

97

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Coral mente


Coro della scuola per gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte

Responsabile: Sagristani Amalia

Finalit

Lintento del progeMo di Formazione Corale di invitare i bambini della scuola elementare ad accogliere ed usare correMamente il linguaggio sonoro musicale aMraverso lo sviluppo delle capacit vocali, congiuntamente a quelle ritmico-motorie, al ne di raorzare e migliorare il Coro Stabile del Circolo Educazione integrale della persona e relazione educa6va in riferimento a comportamen6 sia personali che sociali migliorare la socializzazione accrescendo l'armonico inserimento in un gruppo e abituando l'alunno ad acceMare le regole di un progeMo con l'assunzione di responsabilit e l'aumento dell'autonomia; migliorare l'aMenzione, la concentrazione e la memoria; migliorare la dizione, l'espressivit e le capacit linguis6che in generale; sviluppare autocontrollo e senso di responsabilit;viluppare la memoria della successione d'ordine di suoni, azioni, parole, immagini; esplorare le varie possibilit sonore della voce; sviluppare abilit musicali (cantare, ritmare e muoversi a tempo). Il punto di partenza il ritmo libero di cui tan6 esempi troviamo nella realt quo6diana e la cui caraMeris6ca non lordine ma la logica che gius6chi di volta in volta la sequenza di tensione e riposo. Via via analizzeremo ritmi che hanno nellordine la logica no ad arrivare a ritmi costrui6 in modo ordinato.Scopriremo lorganizzazione delle altezze sonore imparando a riconoscere prima semplici sequenze melodiche che potremo individuare,facendo ricorso alla metodologia divulgata dal M.Carboni, anche i numeri u6lizzando le cifre da 1 a 8 abbinata alle diverse tonalit adoperate.Daremo via alla performance musicali cercando di is6n6vamente e con piacere alle aJvit musicali, in forma ludica. Gli aspeJ tecnici e teorici saranno spiega6 giocosamente.

ObieAvi

Organizzazione

98

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA extracurriculari


I nostri progeJ rappresentano una proposta per la riqualicazione dellintera oerta forma6va curricolare. Sono previste, accanto a percorsi nalizza6 ad orire condizioni per una integrazione culturale e sociale (star bene con se stessi, con gli altri, con lambiente) inizia6ve speciche nel quadro di unoerta forma6va rispondente alle esigenze del territorio. La progeMualit nella nostra scuola , nel suo complesso, risponde ai seguen6 criteri : variet delle aJvit in modo da rispondere ai pi diversi bisogni forma6vi dellutenza (allievi); estensione delle aJvit ad allievi provenien6 dal maggior numero di classi; formazione di gruppi di apprendimento mis6 che superino lo stereo6po docente alunno della singola classe; rapporto costo benecio. Ciascun gruppo di apprendimento non potr essere inferiore a quindici unit (si prescinde da tale rapporto solo in presenza di allievi diversamente abili o in presenza di aJvit molto par6colari e con speciche peculiarit). Qualora il gruppo dovesse ridursi ad unit inferiori a 15 il responsabile del progeMo tenuto a darne immediata comunicazione mo6vata al Dirigente Scolas6co che valuter se proseguire o meno nella realizzazione del progeMo

99

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

SoggeA coinvol4
- Alunni Scuola Primaria (gruppi mis6 in orizzontale o in ver6cale, numero minimo di 15-18 alunni) - Alunni Scuola dellInfanzia (gruppi mis6 in orizzontale) - Operatori interni (personale docente e A.T.A.) - Operatori esterni (esper6)

Controllo dei risulta4


SOGGETTI MODALIT Osservazioni sistema6che (frequenza, mo6vazione, interesse, modica di comportamen6) Produzioni individuali e colleJve STRUMENTI Registro di presenza Griglie di rilevazione dei da6

Alunni

Docen6

Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con gli esper6 esterni Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con i docen6 Incontri Confron6

ProgeMazioni Diario di bordo

Famiglie

Ques6onari

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Esper6 esterni

ProgeJ

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri progeA extracurriculari


Hello friends
Per tu, gli alunni dellul@mo anno della scuola dellinfanzia

Laboratorio di lingua inglese

Il percorso di apprendimento di lingua inglese vuole orire ai bambini occasioni di esperienze che li mo6vino, li coinvolgano aeJvamente, li solleci6no ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova lingua, tenendo conto delle reali esigenze e curiosit di ogni bambino e proponendo le aJvit educa6ve pi consone alle caraMeris6che di sviluppo cogni6vo, emo6vo, socio- aeJvo di ognuno per favorire la crescita personale di tuJ. In una realt mul6etnica come la nostra lapprendimento precoce di una lingua straniera, quale linglese, avvia il bambino alla conoscenza di altre culture, di altri popoli e al loro rispeMo. La visione educa6va e didaJca di questo progeMo ha come ne ul6mo larricchimento cogni6vo del bambino e il potenziamento della sua capacit di ascolto. Il progeMo si propone: -di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo -cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo - manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. -di sviluppare e di migliorare la capacit di lavorare in gruppo e in collaborazione.

Alla scoperta della scherma


Corso di scherma
Per un gruppo di alunni delle classi quarte e quinte

allesigenza: Giocando con Il progeMo nasce dalunni che si trovano in condizioni di di dare agli parole e numeri disagio socio- relazionale e/o in di dicolt di

Per gruppi di alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte

101

1 Circolo dida,co Vico Equense

ProgeMo di recupero e/o potenziamento

apprendimento la possibilit di sviluppare le loro potenzialit cercando un modo ecace per farli sen6re pi a loro agio, creando occasioni speciche che valorizzino unimmagine posi6va del s, aumentandone lautos6ma e rendendoli consapevoli e partecipi del loro sapere. di dare agli alunni eccellen6 la possibilit di ampliare e di rinforzare le abilit e le competenze acquisite.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia Hello friends


Corso di inglese per gli alunni di 5 anni

Responsabili: Vincenza Sorren6no, Rosaria Rollo, Anna De Simone, Simona Striano, Alfano Giovanna

Finalit

-Acquisire abilit linguis6che aMraverso strategie ludiche in situazioni comunica6ve reali -Promuovere un aMeggiamento posi6vo verso lapprendimento di una LS -Favorire le capacit di ascolto -Sviluppare le abilit di memorizzazione e concentrazione -Favorire lo spirito di collaborazione

ObieAvi

Riconoscere e riprodurre i suoni della LS Ascoltare e comprendere sequenze nella LS Esprimere contenu6 ed esperienze aMraverso la rappresentazione graco-piMorica Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, sta6 danimo e azioni quo6diane Comprendere e memorizzare vocaboli e semplici frasi nella LS

Organizzazione

102

1 Circolo dida,co Vico Equense

Nella scuola dellInfanzia lapproccio metodologico si fonder sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la mo6vazione dei bambini e far riferimento allo story-telling con il supporto progressivo di tuJ i codici espressivi usa6 dal bambino . Nel contesto ludico le aJvit linguis6che perderanno il loro caraMere di semplice esecu6vit: il gioco caMurer linteresse dei bambini, s6moler la partecipazione aJva e crea6va, favorendo lacquisizione di competenze secondo i ritmi di ciascuno. Inoltre, ci si potr avvalere di puppets che faranno da tramite tra linsegnante e il gruppo dei bambini per s6molare e tenere vivo il loro interesse e la partecipazione aJva, favorendo quindi lapprendimento.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Alla scoperta della scherma


Corso di avvicinamento allo sport della scherma per gli alunni delle classi quarte e quinte

Responsabile: esperto esterno Tutor: Giuseppina De Gregorio

Finalit

Il progeMo nato dalla necessit di svolgere una promozione mirata alla divulgazione della scherma come momento ludicoforma6vo oltre che tecnico agonis6co privilegiando gli aspeJ educa6vi e forma6vi parallelamente a quelli del gioco come strumento per lapprendimento delle tecniche schermis6che di base. Area motoria: Il progeMo si propone di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo-cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo-manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. Area sociale: Allinterno dellarea sociale si punta allo sviluppo e al miglioramento della capacit di lavorare in gruppo, quindi alla collaborazione tra compagni, alla capacit di confronto e alla conoscenza e alluso di un regolamento Il corso si divider in tre fasi: 1)a,vit motoria preschermis@ca. Esercizi che riproducono in forma ludica i movimen6 dellaJvit schermis6ca 2)a,vit tecnica. Esercitazioni didaJche di avviamento alla tecnica e alla taJca schermis6ca esegui6 in gruppo, a coppie, individualmente 3)a,vit teoriche. Regolamento, Terminologia, Arbitraggio, Gara.

ObieAvi

Organizzazione

103

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Giocando con parole e numeri


Proge=o di recupero

Responsabili:Giuseppina De Gregorio - Florida GaMola - Caterina Esposito

Finalit

S6molare gli alunni ad una maggiore mo6vazione allo studio Orire lopportunit agli alunni di recuperare alcune abilit di 6po disciplinare Innalzare il tasso di successo scolas6co Sviluppare posi6ve dinamiche relazionali ed adegua6 comportamen6 partecipa6vi negli ambi6 disciplinari rela6vi alle competenze minimamente possedute. Prolungare i tempi di aMenzione e di concentrazione. Arricchire il codice verbale. Sviluppare le competenze logico-espressive. Creare situazioni alterna6ve per lapprendimento anche aMraverso luso del computer. Creare molteplici opportunit per operare in modo nalizzato nelle varie aree di apprendimento. Acquisire il senso del dovere Abituare alla precisione, puntualit, allapplicazione sistema6ca Migliorare le capacit di aMenzione e di concentrazione RieMere sul proprio metodo di studio e migliorarlo Approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilit Promuovere e programmare aJvit che tengono conto del piacere di giocare, degli interessi, delle capacit e delle conoscenze gi presen6 nellalunno; Creare un clima posi6vo di confronto linguis6co (idee alterna6ve); Sollecitare il dialogo e dargli ordine fornendo occasioni di conversazioni individuali e di gruppo; Sostenere la mo6vazione ad apprendere aMraverso il gioco, gli interessi, i problemi. Si par6r in prevalenza del concreto : nel senso che in ogni aJvit procederemo sempre dalle esperienze per poter sviluppare la capacit di compiere operazioni concrete e da queste procedere a operazioni via via pi complesse con la massima gradualit.

ObieAvi

Organizzazione

104

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.
PON FSE-C-3 2010-571

TuA a scuola di legalit


Per lannualit 2011-2012, nellambito del Programma Opera6vo Nazionale FSE 2007-2013, la nostra Scuola porter a termine il seguente progeMo iniziato nello scorso anno scolas6co:
ObieAvo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C-3 Interven6 sulla legalit, i diriJ umani, leducazione ambientale e interculturale, anche aMraverso modalit di apprendimento informale Tipologia del percorso: Percorso forma6vo di educazione alla legalit e alla ciMadinanza. Contenuto della proposta: Competenze sociali e civiche Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 50 alunni delle classi terze, quarte e quinte Ore 100

Finalit: Favorire negli alunni la costruzione di una coscienza e6ca che sia presupposto di saldi rappor6 interpersonali e di buone pra6che del vivere sociale, avviandoli alla conquista di pensieri e comportamen6 civili e responsabili.

Risulta4 a@esi: Maturazione del senso di appartenenza e di ciMadinanza aJva Maturazione del senso di ducia nelle is6tuzioni statali Aumento del senso di responsabilizzazione, solidariet, collaborazione Sviluppo e condivisione di norme morali

105

1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieAvi forma4vi: Favorire la conquista eeJva, da parte di ognuno, dei diriJ inalienabili alla vita, alla salute, alleducazione, allistruzione e al rispeMo delliden6t individuale, etnica, linguis6ca, culturale e religiosa. Favorire laMuazione di un sistema di vita e di rappor6 interpersonali basato sulla cooperazione, lo scambio e lacceMazione produJva delle diversit, come opportunit di crescita democra6ca. Favorire la conoscenza delle situazioni problema6che di matrice sociale per incoraggiare la riessione al ne di suggerire o ipo6zzare possibili soluzioni; Partecipare aJvamente alla vita sociale della propria colleJvit. Migliorare le relazioni socio-aeJve, favorendo la ducia in se stessi e negli altri, Introdurre buone pra6che didaJche ispirate ai principi di legalit e convivenza civile. Sensibilizzare al rispeMo dei diriJ umani e alla conoscenza dellinterculturalit. Favorire la crescita di una eeJva appartenenza al territorio favorendo inizia6ve democra6che.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.
PON FSE-C-1 2011-1440

Piccoli scienzia4
ObieAvo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C-1 Interven6 per lo sviluppo delle competenze chiave (Competenza in SCIENZE) Tipologia del percorso: Percorso forma6vo per consolidare e promuovere lapproccio al metodo scien6co - laboratoriale e alla ricerca-azione Contenuto della proposta: Competenze in scienze Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 25 alunni delle classi quarte e quinte. Ore 30

Finalit: Riscoprire negli studen6 linteresse per la disciplina scienze per le aJvit che la caraMerizzano, partendo da un coinvolgimento emozionale legato al metodo di lavoro u6lizzato. Migliorare le competenze ed accrescere la mo6vazione e linteresse arricchendo il bagaglio di strategie cogni6ve che portano ad un apprendimento ed a un problem solving pi ecace. ObieAvi forma4vi: Favorire lo sviluppo della capacit di problema6zzare e di costruire aJvamente i propri saperi. Risulta4 a@esi: Sviluppare il pensiero divergente e applicarlo in situazione con limpiego di nuove metodologie e con lu6lizzo di muovi strumen6 innova6vi tali da s6molare la discussione e il ragionamento cri6co. Aumentare lautos6ma, accrescere linteresse la mo6vazione per gli apprendimen6 scien6ci.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.

PON FSE-C-1 2011-1440

Non solo numeri 2


ObieAvo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C-1 Interven6 per lo sviluppo delle competenze chiave (Competenza in matema6ca) Tipologia del percorso: Percorso forma6vo per lacquisizione dei conceJ matema6ci di base Contenuto della proposta: Competenze in matema6ca Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 25 alunni delle classi terze e 25 alunni delle classi quarte. Ore 30

Finalit: Favorire la valorizzazione del s e il successo forma6vo nel linguaggio logico-matema6co aMraverso didaJche innova6ve, coinvolgen6 fondate sullimpiego di nuove metodologie pi mo6van6 ed innova6ve. Riscoprire negli studen6 linteresse per la disciplina matema6ca e per le aJvit che la caraMerizzano, partendo da un coinvolgimento emozionale legato al metodo di lavoro u6lizzato. Sviluppare il ragionamento cri6co, la riessione, la voglia di sperimentazione e di risoluzione di situazioni problema6che ObieAvi forma4vi: Essere in grado di spiegare i processi opera6vi richies6 per la soluzione di semplici situazioni problema6che. Essere in grado di schema6zzare anche in modo diverso la situazione di un problema, allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolu6va Risulta4 a@esi: Diminuire il numero degli alunni registra6 nelle fasce medio-basse della valutazione delle competenze di matema6ca. Aumentare lautos6ma, accrescere linteresse la mo6vazione per gli apprendimen6 logico- matema6ci- scien6ci.
1 Circolo dida,co Vico Equense

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.
PON FSE-C-1 2011-1440

Lets go English 2
ObieAvo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza della lingua inglese da parte dei giovani Azione: C-1 Interven6 per lo sviluppo delle competenze chiave (Area delle Lingue) Tipologia del percorso: Percorso forma6vo per lacquisizione della cer6cazione delle competenze in lingua inglese Contenuto della proposta: Competenze in lingua straniera (inglese) Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 25 alunni delle classi quinte Ore 50

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Finalit: Potenziare le abilit linguis4che ed accrescere linteresse per la lingua e la cultura straniera. Potenziare le capacit comunica6ve in lingua inglese per portare i bambini al livello A1 della scala di competenza linguis6ca stabilita dal Consiglio dEuropa nel campo delle lingue straniere. Promuovere lapprendimento della lingua inglese per un completa formazione culturale e professionale dellalunno. ObieAvi forma4vi: U6lizzare la lingua inglese nei vari contes6 comunica6vi. Comprendere canzoni, interviste, richieste in lingua inglese. U6lizzare costruzioni linguis6che diverse imparando a u6lizzare un diverso modo di struMurare il proprio pensiero. Ampliare e migliorare i livelli di consapevolezza mul6culturale. Risulta4 a@esi: Acquisizione da parte degli alunni della cer6cazione Cambridge Livello Base A1. Potenziare luso dellinglese a livello curriculare. U6lizzo della lingua inglese nei vari contes6 comunica6vi e duso ( European framework fo reference)

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.
PON FSE-C-1 2011-1440

Leggere per magia


Tipologia del percorso: Percorso forma6vo per promuovere un aMeggiamento posi6vo nei confron6 della leMura. Contenuto della proposta: Competenze in italiano Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 25 alunni delle classi seconde Ore 50

ObieAvo: C Migliorare i livelli di fruizione e produzione della musica da parte dei giovani

Azione: C-1 Interven6 per lo sviluppo delle competenze chiave (competenza in italiano)

Finalit:

Favorire e promuovere il gusto del leggere. Favorire l'avvicinamento aeJvo ed emozionale del bambino al libro. Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto aJvo-crea6vo e costruJvo con il libro. Potenziare le capacit crea6ve e cogni6ve del bambino. Favorire la fruizione tra i bambini incen6vando lascolto, la comunicazione, il rispeMo delle idee altrui, il confronto con gli altri, loriginalit e la capacit di collaborazione. ObieAvi forma4vi: Favorire una circolarit fra libro, mondo e costruzione della persona. Appropriarsi in modo naturale delle struMure della lingua. Esplorare le potenzialit di una storia aMraverso il gioco. Dare massimo sfogo alla libert espressiva e alla crea6vit dei ragazzi. Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse Valorizzazione degli aspeJ emozionali e crea6vi dei bambini aMraverso luso del PC e della lavagna interaJva(LIM). Incen6vare e sviluppare una cultura del libro aMraverso i sistemi mul6mediali aMuali. U6lizzare la LIM per raorzare lautos6ma e la percezione di s; s6molare il sapere mul6mediale. Vivere le esperienze di apprendimento come occasione di crescita personale e nel gruppo. Far conoscere agli alunni variet di linguaggi nella comunicazione, nonch cogliere le dierenze di linguaggio fra il testo leMerario e il testo lmico e potenziare lo sviluppo del pensiero crea6vo Risulta4 a@esi: Sviluppare la crea6vit, il senso cri6co e il pensiero divergente. Potenziare i livelli di competenza negli ambi6 di apprendimento. Dramma6zzazione di storie leMe e/o prodoMe. Creazione di un blog di progeMo che cos6tuir il DIARIO DI BORDO nel quale conuiranno i contenu6 del progeMo con la possibilit di inserire commen6 e spun6 di riessione. Realizzazione di un libro illustrato tes6monianza del progeMo per evidenziare quanto leMura e scriMura siano streMamente legate come dimensioni trasversali e presuppos6 indispensabili dei processi cogni6vi e della crescita globale dei ragazzi. Sviluppare lanalisi cri6ca e la discussione razionale ma sopraMuMo potenziare la produzione crea6va realizzando al termine del laboratorio uno spot o cortometraggio.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.

PON FSE-C-4 2011-380

Men4 veloci 2
ObieAvo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C-4 Area delleccellenza. Interven6 individualizza6 per promuovere l'eccellenza (gara di prontezza matema6ca) Tipologia del percorso: Percorso trasversale per la preparazione a gare di matema6ca. Contenuto della proposta: Competenze in matema6ca Beneciari: Scuola Primaria Des4natari: n. 25 alunni delle classi quarte e quinte Ore 30

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Finalit: Promuovere un approccio dinamico allo studio della matema6ca non percepita come arida disciplina di numeri, ma come linguaggio crea6vo e pra6co capace di meMere ordine, di rilevare relazioni e uguaglianze tra elemen6 e nanche di risolvere situazioni problema6che concrete, rapportabili al vissuto degli stessi alunni. Fornire agli alunni s6molan6 opportunit di confronto e determinare con aJvit ludico crea6ve consapevolezza delle proprie abilit e competenze. ObieAvi forma4vi: Essere il grado di risolvere situazioni problema6che, anche complesse, ricorrendo a soluzioni logiche basate sia sul ragionamento e sullapplicazione delle regole matema6che sia sullintuizione. Cercare soluzioni a situazioni problema6che facendo ricorso alla crea6vit , formulando ipotesi, inventando strategie risolu6ve. Risulta4 a@esi: Aumentare il numero degli alunni registra6 nelle fasce medio alte della valutazione delle competenze di matema6ca. Dimostrare oJme performance nelle prove disciplinari di matema6ca scriMe e orali. Aumento delle conoscenze della Matema6ca e raorzamento dellamore per questa disciplina

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA P.O.N.

PON FSE-D-1 2011-445

Medi@mente 3
ObieAvo: D Accrescere la diusione, laccesso e luso della societ dellinformazione nella scuola Azione: D-1 Interven6 forma6vi rivol6 ai docen6 e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione Tipologia del percorso: Percorso forma6vo sulla conoscenza e sullu6lizzo dellinforma6ca nella didaJca. Contenuto della proposta: Competenze digitali e ges6one degli strumen6 informa6ci e mul6mediali per lu6lizzo nella didaJca on line e daula. Beneciari: Scuola Primaria e Scuola dellInfanzia Des4natari: Personale docente Ore 30

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Finalit: Promuovere situazioni di apprendimento/insegnamento struMurate sulluso dei mezzi informa6ci considera6 come strumen6 indispensabili per innovare e agevolare i processi forma6vi. ObieAvi forma4vi: Essere capaci di ges6re soware per la creazione di prodoJ informa6ci e di u6lizzare le risorse di rete nella didaJca on line e daula, per facilitare e arricchire, potenziare e innovare le varie situazioni di insegnamento/apprendimento. Risulta4 a@esi: Potenziare la formazione professionale dei docen6 innalzando il loro livello di competenza digitale e la loro capacit di u6lizzare linforma6ca, la mul6medialit nella didaJca on line e in quella daula. Innovare i processi metodologici di insegnamento/apprendimento per avvicinare la scuola italiana agli standard tecnologici degli altri paesi europei.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ProgeA FESR POR


A-1-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-589 Fondi Europei di Sviluppo Regionale Programmazione 2007-2013

Ambien4 per lapprendimento

A scuola con il digitale


Asse FESR: Asse I Societ dellinformazione e della conoscenza ObieAvo Specico: Migliorare la sostenibilit ambientale e linnova6vit delle struMure scolas6che per valorizzare loerta forma6va ObieAvo Opera4vo: a) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche Contenuto della proposta: Competenze digitali e ges6one degli strumen6 informa6ci e mul6mediali per lu6lizzo nella didaJca on line e daula. Azione: 1 -dotazioni tecnologiche e laboratori mul6mediali per le scuole del primo ciclo; Beneciari: Scuola Primaria Scuola dell Infanzia

Finalit: - Potenziare le dotazioni tecnologiche della scuola per innovare i processi di insegnamento/ apprendimento alla luce delle nuove opportunit che esse orono sia in rete sia in termine di supporto mul6mediale alla didaJca quo6diana. - Consen6re laccesso ai sistemi di comunicazione e ai servizi della societ dellinformazione al maggior numero di uten6: allievi e docen6. - Acquisire tecnologie mul6mediali per agevolare il lavoro daula agli alunni diversamente abili. ObieAvi forma4vi: -Favorire in ogni modo i processi della ricerca/riscoperta, organizzando aJvit educa6ve e didaJche in forma laboratoriale, dove lalunno potr apprendere secondo i propri interessi, il proprio s6le e i propri ritmi. Risulta4 a@esi: - L'incremento dei Laboratori di Informa6ca con adeguate aMrezzature e strumen6 integrabili in ambien6 informa6ci e telema6ci e compa6bili con lesistente. - lI potenziamento delle tecnologie mul6mediali in dotazione della scuola con postazioni mobili per la didaJca on line in aula.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

B-1.A-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-376

ProgeA FESR POR


Ambien4 per lapprendimento

Fondi Europei di Sviluppo Regionale Programmazione 2007-2013

Primi passi nel mondo delle scienze


Asse FESR: Asse I Societ dellinformazio ne e della conoscenza ObieAvo Specico: Migliorare la sostenibilit ambientale e linnova6vit delle struMure scolas6che per valorizzare loerta forma6va ObieAvo Opera4vo: Incrementare il numero dei laboratori per migliorare lapprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche Contenuto della proposta: Competenze matema6ca e scienze Azione:1- laboratori e strumen6 per lapprendi mento delle competenz e di base: matema6ca scienze, nelle is6tuzioni scolas6che del I ciclo; Benecia ri: Scuola Primaria Scuola dell Infanzia

Finalit: - Realizzare, interpretare esperienze ed esperimen6 nelle quali gli alunni elaborano e condividono idee e ipotesi, analizzano da6 sperimentali, li confrontano, li collegano alle conoscenze di vita quo6diana, ad altri ambi6 sperimentali o teorici; - Integrare lazione didaJca con momen6 laboratoriali, reali o virtuali, che suppor6no lapprendimento degli studen6; - Ar6colare linsegnamento, dove i processi non sono completamente rappresentabili in laboratorio, in una studiata sequenza di momen6 reali e virtuali che possa dare allo studente la conoscenza dinsieme del fenomeno -ObieAvi forma4vi: -- Riuscire ad interpretare esperienze ed esperimen6 nelle quali elaborare e e condividere idee e ipotesi, analizzando da6 sperimentali, collegandoli alle conoscenze di vita quo6diana e ad altri ambi6 sperimentali o teorici; -- Riconoscere e risolvere situazioni problema6che di vita reale applicando il metodo deduJvo -sperimentale; Risulta4 a@esi: Esplorare in modo nuovo le discipline dell'area scien6ca, 'materializzando' i modelli matema6ci, facilitando il loro confronto nella simulazione dei fenomeni reali e riducendo, cos, i tempi del processo d'apprendimento.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

B-1.B-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-461

ProgeA FESR POR


Ambien4 per lapprendimento

Fondi Europei di Sviluppo Regionale Programmazione 2007-2013

Bit and speak: in Europa con il digitale


Asse FESR: Asse I Societ dellinformazio ne e della conoscenza ObieAvo Specico: Migliorare la sostenibilit ambientale e linnova6vit delle struMure scolas6che per valorizzare loerta forma6va ObieAvo Opera4vo: Incrementare il numero dei laboratori per migliorare lapprendimento delle competenze chiave, in par6colare quelle matema6che, scien6che e linguis6che Contenuto della proposta: Competenza Lingua Azione:1- laboratori e strumen6 per lapprendiment o delle competenze di base: lingua straniera, nelle is6tuzioni scolas6che del I ciclo; Beneciari: Scuola Primaria Scuola dell Infanzia

Finalit: - Potenziare le dotazioni tecnologiche delle aule con lavagne interaJve mul6mediali e/o con notebook in rete per innovare la didaJca di tuJ i giorni sfruMando le innovazioni e le opportunit che ques6 mezzi orono sia in rete sia in termine di materiali mul6mediali di supporto pra6co allazione di insegnamento/appren-dimento. - Creare un gruppo opera6vo di docen6 e discen6 (classe guida) che si pone nel ruolo di forza trainante per tuJ gli altri operatori della scuola in modo da promuovere un pi sistema6co approccio opera6vo alla didaJca digitale da parte di tuMe le classi. - Informa6zzare pi aule con Lim sse per creare una rete di classi aperte che promuovano il lavoro di gruppo e di intergruppo nelloJca della produzione coopera6va a servizio di tuJ. -ObieAvi forma4vi: -- Accrescere le conoscenze, competenze e abilit rela6ve all'u6lizzo della lingua straniera nei pi svaria6 e mo6van6 contes6 comunica6vi. -- Facilitare gli scambi di informazioni, esperienze e saperi, come occasione di crescita e miglioramento -Risulta4 a@esi: Modernizzare lapparato struMurale della scuola dotandolo di mezzi tecnici pi allavanguardia nel campo dellinforma6ca e della mul6medialit tale da rendere lis6tuto pi compe66vo nel seMore della formazione e dellistruzione. Sviluppare una rete inter-is6tuzionale tra la classe guida, le classi aperte sperimentali e tuMe le altre classi della scuola a favore della didaJca digitale. - Migliorare la situazione di permanenza a scuola e di apprendimento nello studio per tuJ gli alunni in condizione di diversit vuoi per svantaggio o vuoi per disabilit sica e/o psichica. - Acquisire cer6cazioni di vario livello e mo6vare, coinvolgere le eventuali eccellenze.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

B-1.C-FESR06_POR_CAMPANIA-2011-434

ProgeA FESR POR


Ambien4 per lapprendimento

Fondi Europei di Sviluppo Regionale Programmazione 2007-2013

Giocare con la musica


Asse FESR: Asse I Societ dellinformazione e della conoscenza ObieAvo Specico: Migliorare la sostenibilit ambientale e linnova6vit delle struMure scolas6che per valorizzare loerta forma6va ObieAvo Opera4vo: Incrementare il numero dei laboratori per migliorare lapprendimento delle competenze chiave Contenuto della proposta: Competenza musica Azione:1- laboratori e strumen6 per lapprendiment o delle competenze di base: musica, nelle is6tuzioni scolas6che del I ciclo; Beneciari: Scuola Primaria Scuola dell Infanzia

Finalit: -Promuovere uno sviluppo innova6vo del sistema scolas6co e delle proposte educa6ve, puntando sulla valenza forma6va e socializzante dellesperienza musicale -Sviluppare lesperienza del far musica insieme in un contesto pi aperto considera6 i molteplici aspeJ forma6vi e educa6vi dellaJvit. -ObieJvi forma6vi: -Esprimere il proprio potenziale emo6vo mediante il linguaggio musicale -Entrare in possesso delle capacit strumentali di codicazione e decodicazione del linguaggio musicale, sviluppando lorecchio, lis6nto ritmico e le facolt vocali.
1 Circolo dida,co Vico Equense

-Risulta6 aMesi: -Ampliare la dotazione strumentale e tecnologica della scuola. -Acquisire benessere psicosico degli alunni. -Sviluppare capacit connesse con la sfera della musicalit per comprendere ed esprimere emozioni e sen6men6.. -Sviluppare le proprie aJtudini psico-motorie e intelleJve, le proprie potenzialit comunica6ve, espressive e crea6ve.

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DIMENSIONE PEDAGOGICO - DIDATTICA

Quale mediazione didaAca?


Il lavoro daula: la mediazione professionale Scuola dellInfanzia: metodologia, laboratori, tecniche e le strategie, soluzioni organizza6ve
1 Circolo dida,co Vico Equense

Scuola Primaria: mediatori e strategie, mediatori metodologici, mediatori organizza6vi e didaJci Piano visite guidate e viaggi di istruzione

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Area 2

Ci sono due modi per passeggiare nel bosco: nel primo modo ci si muove per tentare una o molte strade, nel secondo modo ci si muove per capire come sia fa=o il bosco e perch cer@ sen@eri sono accessibili e altri no.

Umberto Eco
1 Circolo dida,co Vico Equense

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Quale mediazione didattica

Area 2

Il lavoro daula: la mediazione professionale


Nel nostro Piano dellOerta Forma6va la dimensione pedagogico- didaAca rappresenta un seMore di ricerca, di innovazione e di sviluppo. La professionalit docente nel lavoro daula, il codice deontologico, la scelta di soluzioni organizza6ve e di mediatori didaJci plurimi assumono forte rilevanza nel fare concreto. E laula, infaJ, il luogo privilegiato dove prevalgono lintenzionalit e la mediazione culturale ed organizza6va che consentono ladeguamento del servizio scolas6co, trasformandolo su misura, cio rispondente ai bisogni di ogni bambino, nel rispeMo delle capacit, dei ritmi e degli s6li cogni6vi di ciascuno. La professionalit docente, fruMo di impegno, di competenze individuali e di capacit di lavorare in team, caraMerizzata dalla proposi6vit, dalla responsabilit e dalla collaborazione, si esprime negli incontri di programmazione dei docen6 della sezione, della classe e del modulo si esplicita nei documen6 programma6ci (programmazione delle unit di apprendimento, agenda della programmazione seJmanale). Durante gli incontri di programmazione vengono concordate aJvit didaJche, metodi e soluzioni organizza6ve necessarie alla concreta aMuazione dei principi di equit, di orientamento e personalizzazione, di garanzia del diriMo allistruzione e alla formazione. Il codice deontologico dei docen6 racchiude intese e accordi tenden6 a realizzare lunitariet degli inten6, la coerenza delle azioni, la trasversalit degli interven6.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Area 2

La metodologia
La metodologia adoMata quella del FARE, ar6colata in aJvit pra6che e di laboratorio, orientata alla valorizzazione delle inizia6ve personali dei bambini ed allorganizzazione di aJvit per gruppi, omogenei per et e gruppi-sezione. La scelta dei laboratori da aJvare risponde alle speciche esigenze e bisogni dei gruppi sezione per questo il ventaglio delle opzioni vario: Laboratori specici Laboratori ad hoc Laboratori a tema A cadenza seJmanale ai bambini, organizza6 per piccoli gruppi, oerta la possibilit di svolgere speciche aJvit laboratoriali grazie alla essibilit dellorario di servizio delle insegnan6 che prevede lu6lizzo della contemporaneit (dalle 10.30 alle 11.30) in orario diverso da quello della mensa.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Laboratorio crea4vo

Laboratorio espressivo

Laboratorio psicomotorio

Laboratorio linguis4co

Laboratorio scien4co

Laboratorio musicale

Laboratorio esplora4vo

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Quale mediazione didattica

I laboratori
Laboratori specici: con progeMazione mensile legate al percorso del mese.

Area 2

Laboratori a tema: con progeMazione a inizio anno con contenu6 specici lega6 ad un progeMo di sezione che integra il curricolo di base. 120

1 Circolo dida,co Vico Equense

Parole in libert: Laboratorio di 6po linguis6co dove si favorisce la conversazione nel piccolo gruppo e si prevedono la focalizzazione dellaMenzione aMraverso la conversazione guidata, il brainstorming, domande s6molo (alunni anni 4 e 5) Mani curiose: Laboratorio di 6po esplora6vo dove si parte dalle conoscenze del bambino, si u6lizzano le occasioni oerte dallambiente, si innescano processi di ricerca. (alunni anni 3, 4,e 5) Esperimen@: Laboratorio di 6po scien6co dove si parte dallesperienza per arrivare ai conceJ u6lizzando strategie di gioco, di esplorazione, di osservazione, di manipolazione (alunni anni 4 e 5) Far nta: Laboratorio di 6po espressivo dove si aJva il gioco- dramma (alunni anni 4 e 5) Doremi: Laboratorio di 6po musicale dove si sperimentano le sonorit del proprio corpo e dellambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Atelier dellar@sta: Laboratorio di 6po crea6vo dove si s6mola la fantasia, limmaginazione, la crea6vit aMraverso luso aMento di immagini s6molo sta6che e in movimento. (alunni anni 3, 4 e 5) Movimento: Laboratorio di 6po psicomotorio dove si favorisce esercita la progressiva acquisizione della coordinazione dei movimen6 e della padronanza del proprio comportamento motorio nellinterazione con lambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Laboratori ad hoc: con progeMazione a inizio anno legata ai contenu6 delle manifestazioni che si intendono realizzare (di plesso, di Circolo, di sezione di intersezione) Il Natale La festa della primavera La giornata didaJca di ne anno

Quale mediazione didattica

Tecniche e strategie La didaJca laboratoriale associata alluso di facilitatori dei processi di apprendimento: strategie, tecniche e mediatori didaJci Strategie u-lizzate dall insegnante Coinvolgimento del bambino con domande s6molo per renderlo aJvo nella ricerca soluzioni di oinvolgimento del bambino con esperienze di esplorazione e ricerca per avviarlo al C

Area 2

ragionamento logico Coinvolgimento del bambino aMraverso lascolto aJvo Coinvolgimento del bambino nelle forme essenziali di movimento di 6po espressivo: mimo, danza dramma6zzazione Coinvolgimento del bambino in aJvit senso-perceJve e motorie per favorire la conoscenza di s e dellaltro da s. Tecniche speciche nalizzate alla realizzazione di par-colari momen- dellazione Circle- 6me per creare uno spazio preciso in cui i bambini possono confrontarsi, portare i loro problemi intervenire liberamente rispeMando comunque il ruolo Problem solving per analizzare, arontare e risolvere posi6vamente situazioni problema6che Modeling per consen6re ai bambini aMraverso losservazione di un modello di fronteggiare diverse situazioni Role playing per consen6re ai bambini di apprendere aMraverso lo scambio dei ruoli Feedback informazionale per consen6re ai bambini di conoscere il risultato delle azioni Tutoring per favorire lo sviluppo dellautonomia e dellautos6ma Coopera6ve learning per facilitare lo sviluppo delle relazioni sociali e del senso di responsabilit di tuJ su tuJ

Mediatori didaVci Lazione forma6va viene organizzata aMraverso lu6lizzazione e lintegrazione di mediatori che consentono di dierenziare le strategie adeguandole ai ritmi individuali dellalunno di volta in volta deni6 nella programmazione mensile. Mediatori di 6po: Opera6vo: (ricostruzione dellesperienza) uscite osservazioni esperimen6 - uso di strumen6 esperienze direMe Visivo: (rappresentazione dellesperienza) disegni, foto, modelli, slide, lma6 Verbale: Conversazioni - Discussioni - LeMura di tes6 Analogico: (simulazione dellesperienza) dramma6zzazioni, giochi di ruolo

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Area 2 Soluzioni organizza4ve Se la scuola dellInfanzia organizza le proposte educa6ve e didaJche esplorazioni e scoperte dei bambini espandendo e dando forma alle prime soMeso un curricolo implicito di aMraverso un curricolo esplicito ad esso che deniscono lambiente di pari valore cos6tuito da costan6
apprendimento e lo rendono specico e immediatamente riconoscibile: lo spazio accogliente, curato e orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educa6ve della scuola il tempo disteso, nel quale possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillit, sen6rsi padrone di s e delle aJvit che sperimenta e nelle quali si esercita la documentazione come processo che produce tracce, memoria e riessione, che rende visibili le modalit e i percorsi di formazione e che permeMe di valutare i progressi dellapprendimento individuale e di gruppo.

Lo spazio: occorre programmare con aMenzione la ges6one di tuJ gli spazi disponibili nella scuola, sia interni che esterni, considerandoli tuJ in unoJca educa6va. a tal proposito che lo spazio-scuola struMurato tenendo conto i criteri di: Signica6vit. In modo che tuJ ne comprendano la funzione con arredi, oggeJ e messaggi visivi . Funzionalit. In modo da consen6re una facilit di accesso e di uso dei materiali Flessibilit In modo da rispondere sempre ai cambiamen6 in rapporto alla vita della scuola.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Allinterno di ogni classe sono struMura6 uno o pi angoli a seconda dei bisogni dei bambini della classe: bisogno di interagire, bisogno di fare-agire-scoprire, bisogno di esprimersi in modo ludico

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Quale mediazione didattica

Area 2

Il tempo cos6tuisce da sempre una dimensione complessa e ricca di signica6. Le aJvit ricorren6 di vita quo6diana, opportunamente programmate e agite, orono ai bambini la possibilit di interiorizzare la scansione del tempo e assumono un signicato rassicurante nella giornata scolas6ca.

La giornata dida,ca: tempi, a,vit rou@ne


8.30 9.30 9.30 10.30 Accoglienza - Appello - Scambi di informazioni su vissu6 personali Introduzione alle aJvit di apprendimento (input con il materiale pedagogico struMurato predisposto dai docen6)

10.30 11.30 AJvit di osservazione esplorazione ricerca-azione: problema6zzazione sui temi introdoJ Organizzazione didaJca: gruppi di livello/ di compito/ eleJvi) 11.30 12.00 Riordino del materiale - Cura delligiene personale 12.00 13.00 Momento del pranzo 13.00 13.30 AJvit comuni, gioco libero, aJvit motorie 13.30 15.00 Produzione di elabora6 (plas6ci, graco-piMorici, linguis6co espressivi) 15.00 16.00 AJvit libera negli angoli struMura6 16.00 16.30 Riordino del materiale e uscita

La documentazione una raccolta ragionata, sistema6ca e concordata collegialmente di materiali che visualizzano e comunicano: limpianto pedagogico della scuola (piano delloerta forma6va) le scelte organizza6ve e didaJche della scuola (curricolo di scuola) i percorsi di apprendimento realizza6 dai bambini (esperienze signica6ve) Tale documentazione cos6tuisce uno strumento fondamentale per creare occasioni 123 di informazione alle famiglie e di riessione sulla progeMazione per le insegnan6.

1 Circolo dida,co Vico Equense

Durante la seJmana le docen6 u6lizzano la contemporaneit per svolgere aJvit di supporto e coordinamento del gruppo sezione: n. 1h dedicata allaJvazione di laboratori specici e opportunamente programma6 n. 1,30h (insegnamento della religione caMolica) dedicata alla cura della documentazione didaJca della sezione e/o alle aJvit alterna6ve come da progeMo (per i bambini che non si avvalgono di tale insegnamento) n. 9 ore sono dedicate allassistenza ai bambini durante la cura delligiene personale e la mensa

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori e strategie
La Scuola impegnata nella ricerca e nelluso diversicato di metodologie e strategie didaJche e di intervento che solleci6no lapprendimento aJvo

Organizzazione funzionale della sezione/classe

Mediatori metodologici

U6lizzo funzionale di spazi e tempi (essibilit)

Mediatori organizza4vi

Mediatori dida,ci (laboratori, osservazioni e sperimentazioni direMe, ecc.) Mediatori iconici (rappresentazioni graco- piMoriche, lm, ecc.) Mediatori analogici (simulazioni, dramma6zzazioni, ecc.) Mediatori simbolici (sistemi di scriMura, simboli, numeri, ecc.)

Mediatori didaAci aAvi

La mediazione professionale I mediatori metodologici-organizza6vi- didaJci nel lavoro daula

PROVOCAZIONE


RICERCA

Approfondimento delle tema6che e/o contenu6 propos6 mediante laJvazione di idonee procedure

ProgeMazione di azioni e comportamen6 nei vari contes6 di vita

Problema6zzazion e delle esperienze (ricerca di possibili soluzioni ai quesi6)

124

1 Circolo dida,co Vico Equense

Occasioni per far scaMare curiosit e mo6vazione

OPERATIVITA

PROBLEMATIZZAZIONE

SINTESI

Individuazione di indicazioni generali da applicare in altre situazioni (transfer)

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori metodologici
Mobili, per livello, omogenei, eterogenei, opzionali; nella classe di appartenenza, tra classi parallele, nel modulo e nellintermodulo Personalizzazione percorsi: valorizzazione eccellenze prevenzione insuccesso

Promuovere esperienze vitali

APPRENDIMENTO

GRUPPI DI

Favorire la costruzione personale delle conoscenze procedurali Promuovere lo sviluppo del pensiero divergente

Maturazione delliden6t Cooperazione - Senso di responsabilit Partecipazione - Senso di appartenenza - Valorizzazione personale e autos6ma

Adozione di tecniche e strategie a caraMere socializzante: role-play, circle-6me, simulazione, dramma6zzazione, giochi, ecc. Favorire la realizzazione di un clima sereno e rassicurante Favorire la costruzione di posi6ve relazioni interpersonali Favorire la comprensione e lacceMazione delle regole di convivenza

Interazione dialogica, comprensione del s, dellaltro, delle regole di comportamento, del rispeMo reciproco, gra6cazione e acceMazione dell errore

Equilibrio socio-aeJvo Partecipazione Mo6vazione Valorizzazione personale e autos6ma Senso di appartenenza Senso di responsabilit

125

1 Circolo dida,co Vico Equense

COMUNICAZIONE- RELAZIONE

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori organizza4vi e didaAci


Organizzazione condivisa degli interven6 (contenu6, esperienze e aJvit) Flessibilit oraria e u6lizzazione ore in esubero. AdaMamento graduale della temporalitsu base seJmanale o pluriseJmanale, allinterno dei moduli

DIDATTICA MODULARE

Pluridisciplinariet e trasversalit nella scelta delle proposte opera6ve (condivisione di nuclei fondan6, scel6 con il criterio della coerenza, dellargomentazione, della problema6cit e della conceMualit tema6ca: costruzione di progeA didaAci, mul4campo

Coerenza progeMuale nel team Unitariet e trasversalit sul piano dei saperi Unitariet e trasversalit sul piano dei processi e delle procedure - Apprendimen6 signica6vi ed ecaci Essenzialit sul piano dei contenu6 Equilibrio carichi cogni6vi Opportunit tempi distesi e rispeMo dei ritmi individuali

Privilegiare il fare quale strumento di apprendimento e spazio di crea6vit U6lizzo di materiali polivalen6: dai sussidi didaJci al materiale povero Uso di spazi aMrezza6 per laboratori specici: laboratorio linguis6co e laboratorio informatico OJmizzazione degli spazi, degli arredi e dei sussidi: disposizione funzionale dei banchi; predisposizione di angoli di interesse; ges6one concordata di spazi comuni per aJvit laboratoriali ordinarie

Simulazioni, dramma6zzazione, giochi, gestualit e mimica; decodicazione di sistemi simbolico-culturali; brain- storming, ricerca-azione, problem-posing, problem-solving; esplorazioni, ideazioni, manipolazioni, sperimentazione di tecniche espressive-este6che; uso di linguaggi verbali e non (espressivi, comunica6vi, mul6mediali, scien6ci, ecc.)

126

1 Circolo dida,co Vico Equense

Gruppi di apprendimento, didaJca modulare, progeJ mul6campo

Spazio di integrazione

IL LABORATORIO

Quale mediazione didattica

Area 2

Gli i6nerari saranno deni6 nel rispeMo delle seguen6 scadenze: 15 oMobre per le uscite di novembre e dicembre 15 dicembre per le uscite di gennaio e febbraio 15 febbraio per le uscite di marzo e aprile no al 10 maggio

VISITE GUIDATE VIAGGI DI ISTRUZIONE

Inizia6ve di approfondimento culturale nalizzate a promuovere una maggiore conoscenza del proprio Paese

127

1 Circolo dida,co Vico Equense

Gli alunni visiteranno: complessi aziendali mostre e musei localit di interesse storico-ar6s6co parchi e riserve naturali Parteciperanno a viaggi connessi a: manifestazioni a caraMere sociale aJvit spor6ve concorsi vari

Quale mediazione didattica

Piano visite guidate e viaggi di istruzione


CLASSI Prime A-B-C-D DESTINAZIONE 1. 2. FaMoria DidaJca del territorio di Santa Maria del Castello Teatro Mio Vico Equense La mostra Le Macchine di Leonardo c/o S.STrinit Vico Equense Caseicio De Gennaro Vico Equense fraz. Pacognano FaMoria DidaJca: La Parisienne - Salerno La mostra Le Macchine di Leonardo c/o S.S.Trinit Vico Equense Percorso Naturalis6co sul Faito: La mia montagna Museo Mineralogico di Vico Equense Villa Fondi Piano di Sorrento Percorso Naturalis6co sul Faito: La mia montagna La mostra Le Macchine di Leonardo c/o S.S.Trinit - Vico Equense CiM della Scienza: Terra inquieta- Napoli Campi Flegrei-Solfatara- Napoli VI Reparto Volo della Polizia di Stato e il reparto della Polizia a Cavallo - NAPOLI La mostra Le Macchine di Leonardo c/o S.S.Trinit Vico Equense Un Caseicio Locale Reggia di Caserta San Leucio VI Reparto Volo della Polizia di Stato e il reparto della Polizia a Cavallo - NAPOLI DATA FINE APRILE (da denire) NOVEMBRE MARZO APRILE NOVEMBRE NOV.-inizio APRILE FEB-MAR FINE APRILE OTTOBRE - Inizio MAGGIO NOVEMBRE MARZO APRILE (da denire) NOVEMBRE MARZO APRILE (da denire)
1 Circolo dida,co Vico Equense

Seconde 1. A-B-C-D 2. 3. 1. Terze A-B-C-D-E 2. 3. 4. Quarte 1. A-B C-D-E 2. 3. 4. 5. Quinte A-B-C-D 1. 2. 3. 4.

128

DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Come valu4amo?

La valutazione La valutazione nella scuola dellinfanzia La valutazione nella scuola primaria


1 Circolo dida,co Vico Equense

129

Come valutiamo?

Area 2

LA VALUTAZIONE
Nel lavoro scolas6co la valutazione importante e insos6tuibile. Senza valutazione, periodica e costante, nessun progeMo educa6vo pu essere portato a termine. Pertanto, la valutazione degli alunni forse il momento pi delicato dellintero processo educa6vo-didaJco. La valutazione degli alunni, intesa sia come verica dei risulta6, sia come valutazione dei processi cogni6vi, deve essere orienta6va e forma6va e va preceduta da opportune prove di controllo/verica eeMuate nellambito degli specici seMori di apprendimento/ insegnamento ed streMamente collegata alla programmazione educa6va e didaJca. I risulta6 delle veriche periodiche sono u6lizza6 ai ni della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamen6, oltre che per eventuali interven6 di recupero e di sostegno. Nella nostra Scuola i consigli di interclasse/intersezione hanno stabilito dei sistemi di riferimento quanto pi possibile omogenei sia per elaborare le prove di verica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. Nella scuola primaria le prove di verica possono essere oggeJve o struMurate, quali ad esempio: v risposte a scelta mul6pla v risposte a scelta tra Vero o Falso v corrispondenza e associazione di parole e di conceJ v riordinamento v inserimento di parole mancan6 (prova cloze) Queste sono aancate dalle consuete prove di 6po soggeJvo: interrogazioni, brevi elabora6 scriJ, uso crea6vo di linguaggi alterna6vi, elabora6 spontanei, ecc., che sono opportunamente integra6 da osservazioni sistema6che signica6ve.

130

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2

La valutazione globale 6ene conto della situazione di partenza, delle reali capacit dellalunno, dellimpegno dimostrato e dellecacia dellazione forma6va, considerate le condizioni ambientali, siche e psichiche. La valutazione del processo forma6vo risponde alla nalit di far conoscere:

Portare a conoscenza

Famiglia Docente Alunno


Valutazione

131

1 Circolo dida,co Vico Equense

v allalunno, in ogni momento, la sua posizione nei confron6 degli obieJvi pressa6 v ai docen6 lecacia delle strategie adoMate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento v alla famiglia per cer6care i livelli consegui6 in funzione di abilit/ capacit, conoscenze, comportamen6.

Come valutiamo?

Area 2
nella Scuola dellInfanzia

LA VALUTAZIONE

TEMPI E MODALITA
Iniziale Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit di accoglienza aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione del livello di partenza dei bambini

In i6nere Verica delle abilit e competenze maturate dai bambini a mezzo di: al termine di ogni osservazioni sistema6che sugli aMeggiamen6 assun6 dai bambini unit di lavoro in aJvit analisi delle produzioni degli alunni e valutazione delle risposte dei bambini ai diversi s6moli di apprendimento propos6 In i6nere (1 quadrimestre) Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Confronto dei risulta6 raggiun6 con la rilevazione precedente (1 quadrimestre)

Finale (2 quadrimestre)

Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali Incontri scuola-famiglia

132

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE
Scuola dellInfanzia

Criteri di valutazione bambino in uscita alunni anni 5 MATURAZIONE DELLIDENTITA


5 insuciente Non entra in relazione con i compagni e tende ad isolarsi 6 suciente Prende inizia6ve nel gioco e nelle aJvit s6molato dallinsegnante 7 buono 8 dis6nto 9 oJmo Prende inizia6va nel gioco/aJvit autonomamente Prende inizia6ve nelle aJvit autonomamente in diverse situazioni (aJvit di ricerca o produzione) Confronta il proprio punto di vista con quello degli altri

10 eccellente AcceMa eventuali errori o dicolt modicando il comportamento 5 insuciente Non in grado di ges6re in maniera autonoma situazioni di vita quo6diana 6 suciente Richiede l'azione di tutoring da parte di un compagno o dell'insegnante nel mantenere gli impegni assun6 non sempre imposta il lavoro in modo ecace 7 buono lavora in modo ordinato dimostrando sucien6 capacit di autodisciplinarsi 8 dis6nto Possiede buone capacit osserva6ve con una soddisfacente capacit di problema6zzare in situazione di ricerca-azione 9 oJmo Osserva in modo ordinato, raccoglie da6, elabora semplici interpretazioni, simbolizza le conoscenze 10 eccellente Osserva in modo ordinato e nalizzato, rieMe sui da6 raccol6, progeMe semplici strategie di intervento vericandone i risulta6, trasferisce in campi diversi i conceJ di cui si appropriato 5 insuciente Non presenta capacit comunica6ve, opera6ve logiche e crea6ve che gi consentono una autonomia di apprendimento 6 suciente Esprime in modo essenziale contenu6 e conoscenze 7 buono Possiede buone capacit osserva6ve, comunica6ve e logiche e dimostra curiosit e interesse nei confron6 delle esperienze scolas6che 8 dis6nto U6lizza i diversi codici per esprimere vissu6 e contenu6 dimostrando una discreta crea6vit. Compie con disinvoltura semplici operazione logiche (confrontare, classicare, ordinare, misurare) 9 oJmo Si esprime con intenzionalit u6lizzando tecniche diverse, u6lizza il linguaggio tecnico scien6co in modo appropriato, dimostra abilit nella soluzione dei problemi 10 eccellente Si esprime con crea6vit/originalit/inven6va, dimostra sicurezza nelle operazioni logiche progeMa e sperimenta con padronanza strategie conosci6ve 5 insuciente Non rispeMa le regole comuni e tende ad assumere aMeggiamen6 coniMuali con i compagni 6 suciente disponibile alla relazione con gli altri ma non sempre rispeMoso delle regole comuni 7 buono Instaura rappor6 interpersonali posi6vi dimostrando di conoscere semplici regole di vita comunitaria 8 dis6nto Partecipa consapevolmente alla denizione delle regole comuni 9 oJmo AcceMa e rispeMa i valori e le norme che regolano le relazioni sociali 10 eccellente Instaura costruJvi rappor6 interpersonali e assume nel gruppo ruoli di s6molo, di progeMazione e coordinamento
1 Circolo dida,co Vico Equense

SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CONQUISTA DELL AUTONOMIA

133

Come valutiamo?

Area 2

LA VALUTAZIONE
nella Scuola Primaria

TEMPI E MODALITA
INIZIALE Somministrazione delle prove di ingresso comuni. Osservazione della situazione di partenza e interven6 da programmare Prove in i6nere. Osservazioni sistema6che, registrazioni su speciche performance, annotazioni sui comportamen6, sulle abilit sociali e sui progressi individuali degli alunni

IN ITINERE (al termine di ogni unit di apprendimento)

IN ITINERE Somministrazione delle prove comuni per la verica (1quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno FINALE Somministrazione delle prove comuni per la verica (2 quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno

134

1 Circolo dida,co Vico Equense

Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali colloqui generali comunicazioni sul diario invio a casa delle veriche con rme

Come valutiamo?

Area 2
Individuazione di criteri

Per la piena applicazione della CM n.10 del 23 gennaio 2009 Valutazione degli apprendimen6 e del comportamento, in applicazione della Legge n. 169 del 30 oMobre 2008 (D.L. 137/2008), ogni consiglio di interclasse/intersezione ha elaborato un criterio di valutazione degli alunni frequentan6 la nostra Scuola, cercando di fare una comparazione fra la valutazione con giudizi e la valutazione in decimi Il collegio dei docen6 ha deliberato quanto segue: la gamma dei vo6 decimali da 5 a 10 viene ripar6ta in intervalli, di seguito denomina6 "range, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile. I range e le corrisponden6 situazioni dapprendimento sono riporta6 nelle tabelle che seguono dis6n6 per scuola dellinfanzia (bambini di 5 anni) e per scuola primaria.
1 Circolo dida,co Vico Equense

135

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE
Scuola Primaria

LIVELLI DI PROFITTO ECCELLENTE OTTIMO

VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 10/9 Eccellenza ObieJvi disciplinari pienamente raggiun6. L'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra par6colare impegno, aMenzione, brillantezza di ragionamento ecc . Conoscenze complete, con un interesse personale per largomento. Esposizione chiara, precisa e ar6colata: usa in maniera appropriata il linguaggio specico. Produce tes6 comple6, ar6cola6 e correJ. crea6vo e originale. Ha capacit di organizzare i contenu6, di fare collegamen6, di rielaborarli in maniera autonoma e personale, di esprimere osservazioni e formulare giudizi. Padroneggia le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. autonomo e sicuro nellapplicare ci che ha imparato anche in situazioni nuove. Padronanza ObieJvi disciplinari raggiun6. Conoscenze correMe, ordinate, presen6 nei nuclei fondamentali. Uso generalmente correMo del linguaggio, sia nella forma sia nelluso della terminologia specica. Produce tes6 semplici, lineari e correJ ortogracamente. Sostenuto in qualche caso da docente ha buona capacit di esposizione lineare e di collegamento delle informazioni, coglie i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. Buona capacit di applicazione delle tecniche apprese.

DISTINTO BUONO

8/7

136

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE Scuola Primaria

LIVELLI DI PROFITTO SUFFICIENTE

VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 6 Assistenza ObieJvi disciplinari raggiun6 solo in parte. Conoscenze parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consen6re un graduale recupero. Esposizione ripe66va e imprecisa con la necessit di avere una guida nella rielaborazione. Tes6 semplici, poco approfondi6 e con disortograe. Capacit di fare collegamen6 non sviluppata. Riconosce con dicolt i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le abilit minime di base nellarea logico-matema6ca. Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispeMo alla situazione di partenza. Uso incerto delle tecniche opera6ve. Fase predisciplinare ObieJvi disciplinari non raggiun6. Conoscenze frammentarie, lacunose anche dei minimi disciplinari o assen6. Esposizione scorreMa, frammentata, povert lessicale. Tes6 scriJ lacunosi, disorganizza6, poco correJ ortogracamente, non per6nen6 alla richiesta. Non in grado di fare collegamen6 tra i da6. Non ha acquisito sucien6 abilit di base nellarea logico- matema6ca. Applicazione delle tecniche con gravi errori. Scarso interesse e partecipazione.

NON SUFFICIENTE

Lespressione dei vo6 in decimi dovr tener conto, oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze, abilit e competenze disciplinari, anche dei seguen6 ulteriori criteri: impegno manifestato dallalunno metodo di lavoro grado di progresso registrato rispeMo alla situazione di partenza livello di prestazione raggiunta rispeMo alle potenzialit personali 137 comportamento

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE Scuola Primaria

1.

I docen6, sulla base delle rilevazioni eeMuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella aMribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il range rappresenta6vo delleeJvo livello di proMo disciplinare conseguito. Ove il range comprende pi vo@, i docen@ a=ribuiscono il voto meglio rappresenta@vo del livello di preparazione disciplinare dellalunno. I docen6, in aggiunta al voto determinato secondo le specicazioni dei pun6 preceden6, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integra6vo", sino ad un massimo di due pun6 decimali, per riconoscere meri6 par6colari, progressi in aMo, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc. Nel verbale di scru6nio, in relazione agli alunni i quali, risultando insucien6 in una o pi discipline, raggiungano una votazione posi6va per eeMo del punteggio integra6vo di cui al precedente punto 3, viene riportata la mo6vazione dell'aMribuzione del punteggio integra6vo; ai genitori/adatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate. I vo6 disciplinari, determina6 secondo le procedure di cui ai pun6 preceden6, sono riporta6, a cura dei docen6, nel documento di valutazione. I vo6 disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determina6 secondo i criteri previstI dal P.E.I. di cui all'art. 12, comma 5 della L.104/92.

2.

3.

4.

5.

6.

138

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
DESCRITTORI VOTO NON SUFFICIENTE DISTINTO OTTIMO BUONO 139
1 Circolo dida,co Vico Equense

Criteri per la valutazione del comportamento


a. b. c. d. e. f. a. b. c. d. e. f. g. h. i. a. b. c. d. e. f. g. a. b. c. d. e. f. a. b. c. d. e. f. Frequen6 assenze Mancato rispeMo del Regolamento scolas6co con gravi episodi che hanno dato luogo a provvedimen6 disciplinari. Scarsa partecipazione alle aJvit scolas6che Comportamento scorreMo nel rapporto con insegnan6 e compagni. linguaggio irriguardoso nel rapporto con docen6, compagni e personale scolas6co. Funzione nega6va nel gruppo classe Frequenza non con6nua6va Episodi sporadici di inosservanza del regolamento scolas6co tale da comportare avver6men6 verbali e note sul registro. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni con interven6 polemici o inopportuni nei confron6 dei compagni Limitata partecipazione alle aJvit scolas6che. Parziale svolgimento dei compi6 assegna6. comportamento non sempre correMo danneggiamen6 ad arredi e ad oggeJ altrui comportamento poco responsabile durante visite distruzione. non osservanza della divisa scolas6ca. Frequenza nella norma comportamento quasi sempre responsabile e collabora6vo specie nei confron6 dei docen6 aMeggiamento acceMabile durante lo svolgimento delle lezioni Interesse altalenante e partecipazione non sempre aJva alle lezioni svolgimento apprezzabile dei compi6 assegna6 sostanziale rispeMo dei compagni e discreta capacit di collaborazione per lavori di gruppo o per le aJvit rela6ve alle scienze motorie e spor6ve Sostanziale svolgimento delle consegne scolas6che. Frequenza assidua Scrupoloso rispeMo del regolamento scolas6co Buona partecipazione al dialogo opera6vo interesse e partecipazione aJva alle lezioni regolare e procuo svolgimento delle consegne scolas6che Ruolo collabora6vo allinterno della classe Frequenza assidua scrupoloso rispeMo del regolamento scolas6co comportamento maturo per responsabilit e collaborazione vivo interesse e partecipazione aJva alle lezioni regolare e serio svolgimento delle consegne scolas6che ruolo proposi6vo allinterno della classe

SUFFICIENTE

DIMENSIONE PEDAGOGICO - DIDATTICA

Quali scelte forma4ve?


La formazione professionale

140

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte formative?

Area 2

Sviluppo professionale e promozione culturale


La Scuola favorisce la
(cultura - crea@vit - riessione)
Sviluppo delliden4t professionale: capacit, conoscenze e competenze idonee a ges4re il cambiamento Corsi di formazione/aggiornamento : ricerca metodologico-didaAca nuovi modelli organizza4vi uso delle tecnologie informa4che e della comunicazione sicurezza approfondimen4 tema4ci per i docen4 referen4

FORMAZIONE

Sviluppo delliden4t genitoriale nel rapporto con lis4tuzione scolas4ca : strumen4 di comunicazione adaA alla realizzazione del proge@o educa4vo di is4tuto intesa solidale e permanente fra insegnan4, genitori ed operatori sociali Corso di formazione biennale
1 Circolo dida,co Vico Equense

competenza e sensibilit pedagogica

141

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO - FUNZIONALE

Quali risorse umane e quali materiali?


Organico funzionale Materiali e sussidi Piano nanziario
1 Circolo dida,co Vico Equense

142

Quali risorse umane?

Area 3

Organico funzionale della scuola


DOCENTI BASE
SOSTEGNO SPECIALISTI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA IN OSPEDALE

TOTALE

Scuola dellInfanzia Scuola Primaria

28 27

4 5

0 1

1 3

0 1

33 37

Docen4 presen4 nel Circolo da pi di tre anni Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola dell Infanzia Scuola Primaria 18 25 2 5 0 1 0 1 1 20 33

Docen4 in possesso di laurea 0 10 0 0 0 0 0 1 0 11

Criteri di u4lizzo per lassegnazione ai plessi in garanzia delle pari condizioni di opera4vit didaAca

Con6nuit didaJca Valorizzazione delle competenze professionali Esigenze manifestate dai singoli docen6

143

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali materiali?

Area 3

Materiale in dotazione della scuola


Sussidi didaAci, stru@ura4 e non, e materiali di supporto:

Tecnologici
Computer Stampan4 Scanner - Modem- Internet Cd-rom Fotocopiatrici Televisori Videoregistratori - Le@ori DVD Video-casse@e - Radio- registratori - Audio-casse@e Lavagna luminosa - Impianto di microfonia - FareA luminosi - Maxi schermo per videoproiezioni Proie@ore Laboratorio mul4mediale Laboratorio scien4co con lavagna interaAva

Stru@ura4
Sussidi didaAci nalizza4 allo sviluppo delle competenze dei bambini della Scuola dellInfanzia Materiale didaAco di supporto alle aAvit forma4ve di ordine disciplinare per la Scuola Primaria Car4ne geograche - Globi luminosi Regoli Materiale B.A.M. Abaci A@rezzi ginnici (canestri, asse di equilibrio, corde, ecc.) A@rezzi per aAvit psicomotorie A@rezzi di supporto per i bambini in dicolt Libri Giochi logici nalizza4 al potenziamento delle abilit linguis4che espressive e cogni4ve

di facile consumo
Carta Cartoncino Fogli Carta da para4 Pastelli Pennarelli Pi@ura Gesso Colla Forbici Cucitrici Pistole per colla Nastro Adesivo

Piano nanziario dIs4tuto


per una programmazione integrata sul piano didaJco Finanziamen4 dello Stato Finanziamen4 della Regione Finanziamen4 degli En4 Locali per progeA integra4 sul territorio Contribu4 dei genitori Sponsor per spese di:
1 Circolo dida,co Vico Equense

1. Funzionamento 2. AAvit didaAca 3. Personale 4. Inves4men4 5. ProgeA

Finalizzate al miglioramento delloerta forma4va

144

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO - FUNZIONALE

Quali scelte organizza4ve?


Organizzazione delle sezioni e delle classi O r a r i o s eJ m a n a l e d el l e aJvit didaJche Orario di servizio dei docen6 Assegnazione docen6 a classi e plessi Assegnazione collaboratori scolas6ci ai plessi Organizzazione funzionale

145

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3 Organizzazione delle sezioni e delle classi Orario seAmanale delle aAvit didaAche Orario di servizio dei docen4
Scuola dellInfanzia Scuola Primaria

Organizzazione delle sezioni Organizzazione delle classi Sezioni omogenee per et, composte Classi omogenee per et, composte secondo i seguen6 criteri: secondo i seguen6 criteri:
-equa distribuzione dei diversamente abili -equa distribuzione maschi-femmine -equa distribuzione alunni an6cipatari -equa distribuzione casi dicili ( s e l a c o n d i z i o n e e m e r s a d a l l a documentazione prodoMa dalle famiglie e/o dai colloqui individuali con il Dirigente o le insegnan6) -eterogeneit dei livelli cogni6vi degli alunni -equa distribuzione dei diversamente abili -equa distribuzione maschi-femmine -equa distribuzione alunni dicili -equa distribuzione alunnni an6cipatari -indicazioni dalle insegnan6 della scuola dellinfanzia eventualmente frequentata

Orario seAmanale 40 ore, dal luned al venerd, con servizio mensa Orario 8.30 - 16.30

E aJvo il servizio di preaccoglienza dalle ore 8.00 alle ore 8.30 per quei bambini i cui genitori ne abbiano faMo richiesta. Per il mese di oMobre prevista, per i bambini del primo anno, una riduzione dellorario a 30 ore seJmanali (uscita ore 14.30) per favorire un graduale adaMamento di tuJ i bambini allorario prolungato.

Orario seAmanale Classi prime 27h seJmanali Orario 8.20-13.20 dal luned al venerd 8.20-12.20 il sabato ogni 15 giorni Classi seconde terze - quarte-quinte 30 h seJmanali (27 obbligatorie + 3 opzionali) Orario 8.20-13.20 dal luned al sabato Orario di servizio dei docen4 24 ore seJmanali
1 Circolo dida,co Vico Equense

Orario di servizio dei docen4 25 ore seJmanali

Lorario delle insegnan6 struMurato in modo da consen6re lu6lizzo della contemporaneit anche in momen6 diversi da quello della mensa e precisamente dalle ore 10.30 alle ore 11.30 una volta a seJmana per laJvazione di laboratori specici

(22 ore di aJvit didaJca + 2 ore di aJvit di programmazione modulare) Sul monte ore dei docen6 di base risultano in esubero 12 ore seJmanali che vengono u6lizzate per il recupero di alunni con dicolt di apprendimento e/o per sos6tuzione di 146 docen6 assen6.

Quali scelte organizzative?

Area 3

Assegnazione docen4 alle classi e ai plessi


A. Assegnazione docen4 alle classi
o Per lassegnazione allinterno di ciascun plesso scolas6co del personale docente gi in servizio nella medesima scuola, sar di norma considerato prioritario, in oMemperanza con le delibere degli Organi collegiali, il criterio della Con6nuit didaJca; la stessa non osta6va per il docente che chieda di o essere assegnato ad altro plesso; I docen6 liberi dal vincolo della con6nuit didaJca saranno assegna6 valorizzando la loro professionalit e tenendo conto delle richieste scriMe da loro stessi inoltrate entro il 30 agosto di ciascun anno scolas6co. o Preliminarmente alle operazioni di cui sopra, per mo6vate situazioni par6colari, il dirigente scolas6co pu disporre una diversa assegnazione, rispeMo allanno precedente.

B. Assegnazione docen4 ai plessi


Nel rispeMo dei criteri delibera6 dagli organi collegiali i docen6 possono chiedere, presentando domanda scriMa entro il 30 agosto , di essere des6na6 ad un plesso diverso. Laccoglimento della domanda condizionata unicamente alla disponibilit del posto nel plesso richiesto. Nel caso di concorrenza di pi domande per una stessa assegnazione, il Dirigente Scolas6co procede alla denizione di una graduatoria formulata ai sensi della tabella di valutazione dei 6toli ai ni delle u6lizzazioni allegata al rela6vo CCDN.
1 Circolo dida,co Vico Equense

147

Quali scelte organizzative?

Area 3

Assegnazione personale ATA ai plessi


1. Il Dirigente Scolas6co distribuisce lorganico di collaboratori scolas6ci alle varie sedi , secondo le esigenze prospeMate nel piano delle aJvit proposto dal DSGA, in modo da garan6re il buon funzionamento di ogni scuola. 2. Ad ogni plesso viene assegnato almeno un collaboratore di ruolo del posto 3. Il dirigente scolas6co, sen6to il DSGA, viste le delibere degli organi collegiali, assegna la sede di servizio al personale ATA sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: u6lizzo di almeno 2 unit femminili nei plessi di scuola dellinfanzia, se presen6 in organico. conferma della sede occupata nellanno scolas6co precedente, in aderenza al principio della con6nuit della prestazione e delle competenze organizza6ve in relazione al contesto. La conferma disposta ducio nel caso linteressato non abbia avanzato altre richieste entro il 30 giugno; personale che faccia richiesta dassegnazione ad una sede entro il 30 giugno. Il personale ha facolt di chiedere di essere assegnato ad una qualsiasi sede dellis6tuto. Lassegnazione disposta prioritariamente nei confron6 del personale gi facente parte dellorganico dellis6tuto rispeMo al personale entrato nellorganico nellanno scolas6co cui esso riferisce lassegnazione, nel rispeMo dei parametri sopra espressi. 4.Qualora non sia oggeJvamente possibile soddisfare le singole richieste, il personale viene assegnato alle sedi e/o ai seMori delledicio scolas6co sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: con6nuit rispeMo alla sede occupata nellanno scolas6co precedente; conformit dellassegnazione della sede alle esigenze dellIs6tuzione Scolas6ca, ricercando loJmale u6lizzo delle risorse professionali per la realizzazione delloerta forma6va; disponibilit a svolgere compi6 specici, e/o prestazioni straordinarie, da aJvarsi nel corso dellanno scolas6co di riferimento nel plesso richiesto , con mantenimento della con6nuit del servizio nelle sedi e/o nel seMore occupato nellanno scolas6co precedente; graduatoria di is6tuto la legge 104/92 ha diriMo di precedenza nellassegnazione al plesso qualora vi sia un posto vacante ed pi vicino al domicilio dellassis6to. 5.Nel corso dellanno scolas6co, per mo6vate esigenze organizza6ve e/o per orire un servizio pi puntuale dal punto di vista dellecacia e dellecienza, il dirigente scolas6co pu disporre una diversa assegnazione 6.Il Dirigente Scolas6co, sen6to il DSGA, comunica tempes6vamente ai dipenden6 interessa6 lassegnazione delle sedi.

148

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3

Organizzazione funzionale
La Scuola per favorire la partecipazione democra6ca degli operatori interni ed esterni e la leadership diusa si data unorganizzazione funzionale e ges6onale:

Do=.ssa Debora Adrianopoli

Dirigente Scolas6co

Sta di Direzione
Funzioni Strumentali Collegio dei Docen4 Commissioni e gruppi di lavoro Consigli di Intersezione e interclasse Coordinatori di classe Responsabili di proge@o

Consiglio di Circolo Giunta Esecu4va Comitato genitori Comitato alunni

Collaboratori Scolas4ci

149

1 Circolo dida,co Vico Equense

Dire@ore dei Servizi Generali e Amministra4vi Assisten4 Amministra4vi

Quali scelte organizzative?

Area 3

Sta
Dirigente Scolas6co D.S.G.A. Docen6 Collaboratori Coordinatore di Plesso Funzioni Strumentali al P.O.F. Debora Adrianopoli (in aMesa di assegnazione) ConceMa Desiderio Maria Aiello Teresa Cilento Scaramellino C. Riccardi E. Russo M.T. Guarracino A.

Area organizza4va
GIUNTA ESECUTIVA CONSIGLIO DI CIRCOLO
Giovanni Russo Trignano Massimo Maria Teresa Russo Carolina Parlato Componente genitore Maria Scognamiglio- presidente Cannavale Valen6na Di Mar6no Monica Di Palma Antonino Esposito Salvatore Sorren6no Franca Componente docente Maria Aiello (segretario) Anna De Simone - Antonia Cilento - ConceMa Desiderio Angelina Manniello ElisabeMa Riccardi - ConceMa Scaramellino Vincenza Sorren6no Componente personale A.T.A. Salvatore Cio
1 Circolo dida,co Vico Equense

COMITATO GENITORI

Il Comitato Genitori promuove la collaborazione dei genitori con le altre componen6 scolas6che. In par6colare: promuove la partecipazione dei genitori alla vita della scuola formulando proposte al Collegio dei Docen6, al Consiglio di Circolo e al Dirigente Scolas6co favorisce ogni altra inizia6va che contribuisca a rendere la scuola centro di sviluppo sociale e culturale del territorio. Il Comitato Alunni contribuisce, con laiuto degli adul6 (insegnan6, Dirigente, amministratori del Comune), a trovare le soluzioni migliori per risolvere i problemi della scuola

COMITATO ALUNNI

150

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area amministra4va
Dire@ore dei Servizi Amministra4vi
(in aMesa di assegnazione)

Si occupa di
Sovrintende, con autonomia opera6va, i servizi generali amministra6vo-contabili e ne cura lorganizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle aJvit e verica dei risulta6 consegui6 tenendo presente le direJve impar6te dal Dirigente Scolas6co Ges4one nanziaria-contabile: Programma annuale e conto consun6vo in collaborazione con DSGA -Veriche, modiche e variazioni al P.A. -Spese, pagamento faMure, nanziamen6 -Servizio di cassa, impegni, liquidazione e pagamen6 delle spese -Accertamen6 e riscossioni delle entrate, emissioni manda6 e reversali -Versamento ritenute Dichiarazioni/versamen6 periodici (INPS UniEMENS / DMA) -Dichiarazioni 770/IRAP/Cong. Fiscale/Anagrafe delle prestazioni con programmi informa6zza6 (Entratel, Ag. delle Entrate) -Monitoraggio ussi nanziari -Versamento ritenute - Flussi di cassa -Tenuta registro facile consumo con carico e scarico del materiale Tra@amento economico del personale e adempimen4 contribu4vi connessi: TraMamento economico -Liquidazione competenze -Contribu6 e ritenute su compensi -Assegno nucleare familiare -Indennit di disoccupazione -Aggiornamento - Inserimento situazioni amministra6vo contabili del personale -Rappor6 con il Tesoro per quanto di competenza -Domande detrazioni dimposta e assegno nucleo familiare -Modelli CUD, INPS, IRAP, TFR - Anagrafe delle prestazioni. AAvit negoziale e contra@uale: Acquis6 e forniture di beni e servizi: istruMoria, esecuzione e adempimen6 connessi (CIG, CUP, ..) ContraJ -Tenuta Conto Corrente Postale e Bancario, rappor6 con lIs6tuto Cassiere, accordi di rete. Ges4one Fondo Is4tuto e altre indennit: Fondo dellIs6tuzione Scolas6ca -Indennit di amministrazione - Compensi accessori: ore ecceden6, incarichi specici ATA, funzioni strumentali al POF, collaboratori del DS.

Se@ore Amministra4vo A

Servizio nanziario- contabile Assistente Amministra4vo: GiudiNa Cio

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area amministra4va
Se@ore Amministra4vo B Servizio Amministrazione del Personale Assistente Amministra4vo: ViNoria DellAmura

Si occupa di
-Ges4one del Personale: Tenuta e cura fascicolo personale e stato di servizio - Assunzione in servizio - Richiesta no6zie amministra6ve - Trasmissione no6zie amministra6ve - Periodo di prova e anno di formazione: individuazione, comunicazioni, decre6 ecc - Periodo di prova - Assunzioni a T.D./T.I. - Adempimen6 immissioni in ruolo - Documen6 di rito - Conferma in ruolo - ContraJ di assunzione - Turni personale ATA - Orario di servizio - Rappor6 con il Tesoro per quanto di competenza - Rappor6 con la Ragioneria Provinciale di Stato - Cer6cazioni varie - ENAM. -Ges4one assenze del personale e adempimen4 connessi: Assenze del personale, decre6 di assenza - Collaborazione nella ges6one interna della sos6tuzione del personale - Registrazione/ inserimento al sistema presenze/assenze ATA/DOCENTI - Periodica trasmissione al MEF assenze DL.112/08 - Rilevazione mensile al SIDI delle assenze - Ges6one banca ore permessi brevi e recuperi - Recuperi e lavoro straordinario del personale ATA - Ore ecceden6 -Ges4one ricostruzione di carriera: Dichiarazione dei servizi - Ricostruzione di carriera - Inquadramento -Procedimen4 di computo-risca@o e ricongiunzione servizi - Rappor4 INPDAP - Cessazione dal servizio - Collocamento fuori ruolo: RiscaMo/computo/ ricongiunzione servizi ai ni della pensione - RiscaMo servizi ai ni della pensione - RiscaMo servizi ai ni della buonuscita - INPDAP previdenza - INPDAP Assistenza - Cessazione dal servizio: limi6 di et, anzianit di servizio, dimissioni volontarie, decadenza - Dimissioni dal servizio, dispensa dal servizio per infermit - Riammissione in servizio - U6lizzazione in altri compi6 -Ges4one mobilit del personale - Ges4one graduatorie interne e individuazione soprannumerari: Trasferimen6 del personale - Domanda di trasferimento - Domanda di passaggio - Assegnazione provvisoria Comandi U6lizzazioni - Graduatoria perden6 posto -Ges4one privacy: Tutela da6 personali - Documento informa6co - Ges6one chiavi - Aggiornamento documento privacy 152
1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area Si occupa di amministra4va


Se@ore Amministra4vo C
-Ges4one alunni: Iscrizioni, frequenza, trasferimen6, assenze, cer6ca6, nulla osta -Tenuta fascicoli e registri, richiesta no6zie alunno, trasmissione no6zie alunno -Trasmissione fascicoli personale alunno a termine del percorso scolas6co, obbligo forma6vo, obbligo scolas6co, sta6s6che alunni, rilevazioni e monitoraggi, comunicazioni agli alunni e alle famiglie -Ritardi e assenze alunni, cer6cazioni varie -Anagrafe/ dispersione a mezzo SIDI -Ges4one Assicurazione ed infortuni: Polizza assicura6va -Infortuni alunni -Procedimen6 per denunce di infortuni -Cura del calendario delle aAvit scolas4che: Calendario scolas6co e rela6ve comunicazioni -Calendario delle aJvit -Chiusura della scuola e rela6vi adempimen6 e comunicazioni -Organi collegiali interni: Elezioni scolas6che -Decre6 cos6tu6vi, convocazioni collegio docen6, consiglio is6tuto, consigli di classe, assione deliberazioni organi collegiali, tenuta e controllo registri verbali consigli di classe e sezioni -Ges4one scru4ni documen4 di valutazione: Scru6ni, documen6 di valutazione, provvedimen6 e documentazione inerente scru6ni e documen6 valutazione -Ges4one adozione libri di testo: Esame schede di proposte nuove adozioni e conferme -Elaborazione e pubblicazione elenco libri di testo -Comunicazione elenco libri di testo adoMa6 -Cedole libri -Ges4one alunni portatori di handicap: Rappor6 con Ente locale, ASL, centri di riabilitazione -Assistenza alunni diversamente abili - Convocazioni GLIH -Formazione classi: Compilazione Elenchi -Esame schede di iscrizione -Indici di aollamento delle classi -Organizzazione della scuola: Ordinamento didaJco -POF, Carta dei servizi, Regolamento Interno dIs6tuto, Regolamen6 -Programmazione educa4va e didaAca - ProgeA e aAvit extra- curricolari: Tenuta delle programmazioni annuali -Supporto a progeJ e aJvit didaJche curricolari ed axtra-curricolari Coordinamento calendari aJvit pomeridiane -Concorsi per alunni, manifestazioni per alunni, contraJ con En6 priva6, Nomine / aMesta6 personale coinvol6 nei progeJ -Visite guidate e viaggi di istruzione: Viaggi e visite guidate - Individuazione docen6, assegnazione accompagnatori, dichiarazione di responsabilit, autorizzazioni, rappor6 con diMa Traspor6 - Ges6one modulis6ca Visite e viaggi -Organici: Organico di diriMo personale docente e ATA -Organico di sostegno -Personale ex-LSU e piano di oJmizzazione -Organico 153 Insegnan6 di religione caMolica
1 Circolo dida,co Vico Equense

Servizio Amministrazione alunni e supporto alla didaAca Assistente Amministra4vo: Anna Fioren-no

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area amministra4va
Se@ore Amministra4vo D

Si occupa di
-Ges4one del protocollo - Cura dellalbo: Protocollo con soware informa6co -Cura, smistamento e archivio della corrispondenza, anche eleMronica -Posta eleMronica -Ricerca e reperimento norma6va on line -Scarto di archivio -Tenuta degli albi dis6tuto -Ges6one dellalbo pretorio on line -Ges6one comunicazione Interna (circolari) ed esterna -Ges6one telefonate in ingresso, FAX a catena -AAvit sindacale: Relazioni sindacali, permessi sindacali -RSU e aJvit connesse -Assemblee, rappor6 con RSU -Assemblea sindacale, deleghe e contribu6 sindacali -Ges6one e cura albo sindacale -Ges4one scioperi: Scioperi -Rilevazione assenze per sciopero - Comunicazione assenze per sciopero -Adempimen6 comunicazione sciopero famiglie. -Rappor4 con il Comune - Cura, manutenzione e ges4one locali: Comunicazione/ges6one mensa -Richiesta manutenzione - Richiesta intervento tecnico -Ges6one registro lavori del Comune -Ges6one registri controlli quo6diani Sicurezza -Ges4one aggiornamento e formazione del personale: Aggiornamento e formazione del personale -Formazione a distanza -Convegni e manifestazioni -Ges4one del patrimonio della scuola -Tenuta degli inventari e del facile consumo - Fornitura sussidi e rappor4 con i consegnatari - Ges4one discarico dei beni: Inventario -Collaudo di beni e rela6vi verbali -Eliminazione di beni -Donazione di beni - Concessione di beni -Scarto darchivio -Discarico inventariale - Tenuta e controllo del materiale ducio in magazzino, Cancelleria ecc.. -Tenuta e ges6one Albo fornitori -Registrazione materiale facile consumo -AAvit negoziale: Acquis6 e forniture di beni e servizi - Acquisizione richieste oerte -Preparazione piani compara6vi - Carico e scarico materiale di magazzino -Emissione buoni dordine. -Tenuta materiale: Registrazione e controllo del materiale di magazzino: pulizia, pronto soccorso ecc -Consegna del materiale al personale interessato -Collaborazione con il collega adde@o al se@ore didaAca: Collaborazione per ges6one organi collegiali -Servizio sportello al pubblico: Relazioni con il pubblico - Ricevimento utenza esterna 154
1 Circolo dida,co Vico Equense

Servizio aari generali e ges4one magazzino Assistente Amministra4vo: Carolina Parlato

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area Personale ATA


Collaboratori scolas4ci

Si occupa di
-Rappor4 con gli alunni: accoglienza e sorveglianza degli alunni;
sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnan6; concorso in accompagnamento in occasione di trasferimento ad altre sedi; sorveglianza degli ingressi della scuola; segnalazione tempes6va assenza docen6 nelle aule; ausilio materiale agli alunni diversamente abili allingresso e alluscita dalla struMura scolas6ca; ausilio materiale agli alunni della scuola dellinfanzia nelluso dei servizi igienici e igiene personale; vigilanza e assistenza durante la mensa. Funzione primaria del collaboratore scolas6co quella della vigilanza sugli allievi. A tale proposito devono essere segnala6 allUcio di presidenza tuJ i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispeMo degli orari e dei regolamen6 e classi scoperte. Nessun allievo deve sostare nei corridoi durante lorario delle lezioni. La vigilanza prevede anche la segnalazione di aJ vandalici che, se tempes6va, pu permeMere di individuare i responsabili.

Plesso Capoluogo FIORENTINO GIUSEPPA CIOFFI SALVATORE COCORULLO MARIA SAVARESE GAETANO MERLINO ANTONIO (1 unit in aMesa di assegnazione) Plesso S S. Trinit: RAIOLA GIUSEPPE DE SIMONE ASSUNTA BRUNO MARIAROSARIA

-Sorveglianza generica dei locali: apertura e chiusura dei locali per

le aJvit ordinarie e per quelle deliberate dal CdC; accesso e movimento interno alunni e pubblico-por6neria; chiusura di tuMe le nestre del piano assegnato; segnalazione tempes6va in Presidenza della presenza di estranei nellIs6tuto

-Pulizia di cara@ere materiale: interven6 di pulizia durante le

aJvit didaJche con un intervento con6nuo sui bagni e un primo riordino delle aule, pulizia dei laboratori, delle aule speciali. Il sabato, nel periodo es6vo e nei periodi di ferie e/o assenza della squadra di pulizia esterna: pulizia dei locali scolas6ci, degli spazi scoper6, degli arredi e rela6ve per6nenze, anche con lausilio di mezzi meccanici semplici, da eeMuarsi secondo lorario di servizio, prima dellinizio delle lezioni o al termine di esse. Compi6 di caraMere materiale ineren6 al servizio, compreso lo spostamento delle suppelleJli, nonch il trasporto dei generi alimentari e lo svolgimento di tuMe le aJvit connesse con i servizi di mensa e cucina. telefonico e uso di macchine per la duplicazione di aJ, previa autorizzazione del Dirigente Scolas6co; approntamento e pres6to sussidi didaJci; assistenza ai docen6 nelle aJvit didaJche e nei progeJ. Terminale dei servizi amministra6vi: diusione circolari, avvisi e disposizioni di servizio redaJ dalla Dirigenza
1 Circolo dida,co Vico Equense

-Supporto amministra4vo e didaAco: servizio di centralino

-Servizi esterni: Ucio postale, banca, altre scuole, Comune, ecc. -Par4colari interven4 non specialis4ci: Piccola manutenzione dei
beni mobili e immobili; aJvit ineren6 giardinaggio e simili; Manovra montacarichi e impian6 di riscaldamento

155

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area didaAca
G.L.I. H.
Coordinatrice: Branco Angela Docen-:

Scuola dellInfanzia: Tommolillo Valeria - Maggio A.Maria - De Angelis Severina Apuzzo Ma6lde - Cilento Antonia Manniello Anna Nostroso Carmela - Savarese Maria Grazia Gargiulo Stefania

Scuola Primaria: Todisco M.Rosaria - S6nca Maria - Cilento Luisa Diaferia M.Luisa - GaMola Florida - Cinque ConceMa Rollo Rosaria - Scaramellino ConceMa - dEsposito Argia Al6eri Mina Manniello Angelina Branco Angela Morlicchio Marialuisa Scuola Primaria: Rappresentante dei genitori Scuola dellInfanzia Cozzi Fabiana Rappresentante genitori Scuola Primaria La Ragione Giovanna Rappresentante dei servizi sociali

Commissione POF Coordinatori di intersezione

Sezioni di 3 anni SS. Trinit: Maresca Pasqua Sezioni di 4 anni SS. Trinit: Staiano Margherita Sezioni di 5 anni SS. Trinit: Cilento Teresa Sezioni di Via Sconduci Guida Carmela

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Funzioni Strumentali: Anna Guarracino, ElisabeMa Riccardi, Mariateresa Russo, ConceMa Scaramellino

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area didaAca
Coordinatori di classe Classi prime: Maria Rosaria Todisco Classi seconde: Anna De Simone Classi terze: Marialuisa Diaferia Classi quarte: Florida GaMola Classi quinte: Caterina Esposito Storia locale: Luisa Cilento Ambiente e salute: Giuseppina Sciard Gioco Sport: Rosaria Rollo Biblioteca: Celeste Del Gaudio Viaggi e visite: Celeste Del Gaudio Laboratori mul-mediali: Antonino Parlato Docen- Scuola dellInfanzia: Valeria Tommolillo, Carmela Guida Docen- di Scuola Primaria: Maria Aiello, Caterina Esposito, M Carmela Verde.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Referen6/ responsabili

Commissione con6nuit

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Quali scelte organizzative?

Area 3

Funzioni strumentali al POF


Area 1 Ges4one e coordinamento P.O.F. Ins. ConceNa Scaramellino

Si occupa di

1. Coordinamento/elaborazione P.O.F ricognizione dei fabbisogni forma6vi (riferimen6: famiglia, territorio soggeJ is6tuzionali e non) organizzazione e coordinamento della progeMazione curricolare, garantendo che essa sia rispondente ai bisogni forma6vi individua6 come prioritari nel territorio, coerentemente a quanto stabilito nel P.O.F. ed in relazione alle Indicazioni del curricolo individuazione dei criteri di organizzazione della didaJca; controllo della coerenza interna del Piano e dei progeJ collega6; 2. Supporto organizza6vo funzionale allaMuazione del POF 3. Valutazione del P.O.F Coordinamento e documentazione delle aJvit intra ed extra-curricolari con rela6vo monitoraggio e valutazione 4. Promozione e coordinamento sistema di Valutazione degli apprendimen6. referente Invalsi

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Area 1 Autoanalisi di is4tuto e ges4one della qualit Ins. ElisabeNa Riccardi

1. Coordinamento elaborazione P.O.F 2. Autoanalisi e autovalutazione interna 3. Ges6one del sistema qualit per la ricerca, lo sviluppo e il miglioramento con6nuo 4. Cura della redazione e documentazione rela6va alle procedure 5. Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle inizia6ve promosse dalla scuola 6. Promuovere e mantenere rappor6 con En6 esterni ed altre is6tuzioni. 7. Partecipazione ai lavori della Commissione Con6nuit dIs6tuto

Quali scelte organizzative?


Funzioni strumentali al POF Area 3 Interven4 e servizi per gli studen4 Ins. Maria Teresa Russo

Area 3

Si occupa di
1.Osservazione e analisi dei comportamen6, aMeggiamen6, aJtudini, interessi, dicolt, bisogni forma6vi degli alunni; -promozione e coordinamento delle aJvit extracurricolari -ricognizione delle risorse presen6 nel territorio, u6lizzabili per consulenza e supporto allazione della scuola per il benessere degli alunni 2. Coordinamento e ges6one delle aJvit di con6nuit educa6va, -Predisposizione di azioni , aJvit, percorsi ed inizia6ve di raccordo con gli altri ordini di scuola -Coordinamento dei lavori e degli incontri del Gruppo di lavoro della Con6nuit, curandone la documentazione; -ContaJ con gure esterne per coordinare la con6nuit con la Scuola secondaria; -Documentazione e monitoraggio dei percorsi e delle aJvit intraprese nel corso dellanno- 3.Coordinamento delle aJvit di compensazione, integrazione e recupero -elaborazione e organizzazione di moduli forma6vi specici per il recupero e le eccellenze -referente D.S.A. 4.Interven6 ed inizia6ve a supporto degli alunni in situazione di disagio e/o dicolt 5.Elaborazione e promozione di strategie di intervento didaJco e di pra6che daiuto per gli alunni con gravi problemi di apprendimento 1. Promuovere strategie di comunicazione e di informazione sulle opportunit forma6ve (educa6ve, culturali, ar6s6che, associa6ve, dello speMacolo, della stampa, della televisione, ecc.) oerte dal territorio e u6lizzabili didaJcamente; 2. Favorire la diusione della cultura della comunicazione e lo sviluppo delle re6 tra scuole 3. Individuazione di interlocutori pubblici e priva6 per il coinvolgimento concertato in aJvit integrate 4. Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle inizia6ve della scuola;(ges6one sito - blog dis6tuto e video bacheca) 5. Raccolta materiale informa6vo interno ed esterno dellIs6tuto e divulgarlo aMraverso il Nostro sito e blog, aMraverso i media e la stampa locale e/o giornalino scolas6co. 6. Promuovere il rinnovamento metodologico della didaJca con l'u6lizzo delle tecnologie informa6che; 7. Contribuire a potenziare luso delle T.I.C da parte degli insegnan6; 8. -Promuovere la partecipazione ad inizia6ve di formazione on line e in presenza 9. Tutoraggio nelle aJvit di formazione docen6 on line. 10. Supporto per compilazione documento valutazione alunni al computer

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Area 4 Realizzazione di progeA forma4vi con en4 e is4tuzioni esterni alla scuola- ges4one delle nuove Tecnologie Ins. Anna Guarracino

MIGLIORAMENTO E QUALITA

Come ci valu4amo?
Autoanalisi di Is6tuto
1 Circolo dida,co Vico Equense

160

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
LIs6tuto applica un sistema costante di controllo e di autovalutazione. Almeno una volta allanno in sede di Riesame della Direzione, il Dirigente Scolas6co, con il supporto del Responsabile del Sistema di Ges6one della Qualit e delle Funzioni Strumentali, valuta la soddisfazione del Sistema, rela6vamente al servizio fornito, mediante lanalisi di da6 provenien6 da: ! ques6onari di soddisfazione del servizio didaJco e di altre inizia6ve di formazione ! colloqui periodici dei docen6 con alunni e genitori ! comunicazioni direMe tra studen6, genitori, docen6, non docen6 e Dirigente Scolas6co ! eventuali reclami orali o scriJ ! eventuali richieste espresse dalle rappresentanze dei genitori ! eventuali richieste espresse dal personale dellIs6tuto. Il controllo annuale della soddisfazione di studen6, genitori, personale docente, personale ATA e gure di riferimento del territorio riguardo al servizio forma6vo operato tramite ques6onari di percezione. I ques@onari perme=ono di rilevare il livello di soddisfazione di tu=e le componen@ scolas@che rela@vamente a: didaJca aMenzione ai bisogni degli alunni organizzazione scolas6ca rappor6 interpersonali tra le par6 (genitori, studen6, personale docente, personale non docente, Dirigente Scolas6co) ecienza laboratori ecacia della comunicazione Sulla base dei risulta6 di cui sopra, vengono elabora6 il POF ed il Piano di Miglioramento, vengono individua6 gli obieJvi di miglioramento per ogni anno scolas6co, cos da venire incontro sempre pi alle esigenze dellutenza e migliorarne con6nuamente la soddisfazione.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
AUTOANALISI: i protagonis4 Le par6 interessate (stakeholders) coinvolte nel processo di autovalutazione sono: i genitori gli alunni i docen6 il personale ATA AUTOANALISI: perch? Fornire agli uten6 informazioni sulla qualit del servizio scolas6co Evidenziare eventuali pun6 deboli dellis6tuzione sui quali concentrare laMenzione al ne di promuovere il miglioramento con6nuo

I protagonis4

Le mo4vazioni

I tempi

Gli strumen4

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1 Circolo dida,co Vico Equense

AUTOANALISI: quando? A inizio anno scolas6co individuazione delle priorit su cui intervenire e conseguente elaborazione del piano di miglioramento A ne anno scolas6co rilevazione del grado di soddisfazione delle par6 interessate sul servizio oerto e confronto dei risulta6 oMenu6 con quelli previs6 nel piano di miglioramento

AUTOANALISI: gli strumen4 Ques6onari e analisi dei da6 sta6s6ci per raccogliere informazioni u6li a formulare giudizi di qualit.

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
La predisposizione di un Piano dellOerta forma6va deve essere accompagnata da una verica aMendibile e da una valutazione qualita6va e complessiva della rispondenza fra le esigenze dellutenza e la qualit del servizio oerto in vista del suo miglioramento. Per ciascuna dimensione del POF la scuola ha individuato i processi che intende osservare e monitorare. Individuazione risorse Relazioni con lesterno

ProgeMazione e pianicazione delloerta Erogazione delloerta Controllo degli apprendimen6

PROCESSI

Dimensione Integrazione Scuola territorio

Dimensione pedagogico- didaAca

PROCESSI

POF
Miglioramento e Qualit Dimensione organizza4vo funzionale

PROCESSI

PROCESSI

Autoanalisi di is6tuto

Ges6one del personale Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Per monitorare i processi sono sta6 individua6 faMori di qualit (obieJvi) Per misurare i risulta6 sono sta6 deni6 indicatori di qualit (azioni) e standard (risultato) Dimensione POF
Processi Scopo Fa@ori di qualit

I Area : Integrazione scuola-territorio


Individuazione risorse Relazioni con lesterno Relazione costruJva della scuola con il territorio OJmizzazione delle risorse Partecipazione corresponsabile (scuola-territorio) al processo forma6vo Comunicazione ecace Standard
! n. agenzie forma6ve presen6 sul territorio contaMate dalla scuola (almeno 5) ! n. di incontri scuola-famiglia (almeno 10) ! % di partecipazione dei genitori (almeno 40%) ! n. di partecipazioni a concorsi locali, regionali, nazionali (almeno 10) ! n. di partecipazioni a manifestazioni culturali promosse da en6 presen6 sul territorio (almeno 5)
1 Circolo dida,co Vico Equense

Indicatori di qualit
1 2 3

Analisi delle risorse del territorio Partecipazione democra6ca U6lizzo delle risorse del territorio

! n. di accordi di programma, convenzioni, contraJ esterni (almeno 5) 4

Comunicazione scuola-territorio

! n. accessi al sito web/blog della scuola (almeno 100 al mese) ! % del livello di soddisfazione di gure di riferimento del territorio circa la comunicazione scuola-territorio (almeno 80%)

164

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi

II Area: Dimensione pedagogico-didaAca


Pianicazione e progeMazione del servizio forma6vo Erogazione del servizio forma6vo Controllo degli apprendimen6 Unitariet e trasversalit sul piano dei saperi Essenzialit e coerenza sul piano dei contenu6 Coerenza tra il progeMato e lagito Congruit tra aMese e risulta6 (ecacia) Sviluppo professionale

Scopo Fa@ori di qualit

Indicatori di qualit 1
Adeguamento delloerta: rispondenza alle linee programma6che ministeriali e ai bisogni forma6vi degli alunni

Standard
! Aggiornamento POF (1 volta allanno) ! Rilevazione della situazione di partenza degli alunni (1 volta a inizio anno) ! Elaborazione programmazioni educa6vo-didaJche (1 volta a inizio anno) ! Sviluppo didaJco (1 volta a seJmana) ! n. di progeJ intracurricolari (almeno 5) ! n. di progeJ extracurricolari (almeno 15) ! n. reclami rela6vi allerogazione del servizio forma6vo (non pi di 5) ! % soddisfazione alunni e genitori per le aJvit progeMuali (almeno 90%) ! % partecipazione alunni alle aJvit extracurricolari (almeno 90% di chi aderisce) ! % dei risulta6 raggiun6 rispeMo ai risulta6 aMesi (almeno 90%) ! % di alunni con un livello di valutazione medio-alta (almeno 70%) ! % di alunni con un livello di valutazione non suciente (non oltre il 5%) ! n. ques6onari di indagine (almeno 1 a inizio anno)

Controllo delladeguatezza delle scelte

Controllo dei risulta6 raggiun6

4 5

Analisi dei bisogni forma6vi del personale docente e ATA Partecipazione a corsi di formazione professionale

! n. corsi di formazione professionale aJva6 dalla scuola in risposta ai bisogni del personale docente e ATA (almeno 1) ! % docen6/ATA che ha partecipato a corsi di formazione interni/esterni al circolo (almeno 70%)

165

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi

III Area Ges4one organizza4vo-funzionale del sistema


Ges6one del personale Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature Funzionalit del sistema scuola Funzionalit dellorganizzazione(ecacia) OJmizzazione delle risorse (ecienza) Standard
! n. funzioni strumentali (almeno 5) ! % docen6 con incarico funzionale (almeno 30%) ! % docen6 con incarichi di sicurezza (almeno il 20%) ! % personale ATA con incarichi aggiun6vi (almeno 10%) ! % docen6 disponibili alle sos6tuzioni (almeno 20%) ! % docen6/ATA disponibili alla essibilit oraria per esigenze di servizio (almeno 50%)

Scopo Fa@ori di qualit

Indicatori di qualit

U6lizzo delle risorse umane

U6lizzo delle risorse materiali

! n. ore u6lizzo laboratori (almeno 25 ore seJmanali) ! n. ore u6lizzo palestra (almeno 25 ore seJmanali) ! % delle spese di funzionamento rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per laJvit didaJca rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per il personale rispeMo allo stanziamento (almeno 80%)
1 Circolo dida,co Vico Equense

! % delle spese per gli inves6men6 rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per i progeJ rispeMo allo stanziamento (almeno 80%)

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Come ci valutiamo?

Area 4
IV Area Miglioramento e Qualit
Autoanalisi di is6tuto Miglioramento della Qualit del servizio OJmizzazione dei processi opera6vi Miglioramento con6nuo Successo durevole

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi Scopo Fa@ori di qualit

Indicatori di qualit 1 Implementazione del Sistema di ges6one della Qualit

Standard
! n. non conformit rilevate dal personale docente rela6vamente a ciascuna Area del POF (meno di 5) ! n. non conformit rilevate dai genitori rela6vamente alla qualit dei servizi oer6 (meno di 10) ! n. non conformit rilevate dal personale ATA rela6vamente allorganizzazione funzionale della scuola (meno di 5) ! n. azioni preven6ve aJvate (almeno 1 per ogni Area) ! n. azioni correJve aMuate (almeno 1 per ogni non conformit) ! n. veriche ispeJve interne (almeno 1 allanno) ! % di obieJvi della qualit raggiun6 rispeMo a quelli pressa6 nel piano di miglioramento (almeno il 80%) ! % del livello di soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6vamente ai seguen6 ambi6 di indagine: Dida,ca (almeno 90%) A=enzione ai bisogni (almeno 90%) Organizzazione (almeno 80%) Ecienza laboratori (almeno 80%) Rappor@ interpersonali (almeno 80%) Comunicazione (almeno 80%) ! n. di ambi6 di indagine che confermano nel tempo (successo durevole) una percentuale di livello di soddisfazione pari o superiore allo standard pressato (almeno 3)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

MIGLIORAMENTO E QUALITA

Quali azioni di miglioramento?


Poli6ca della Qualit Piano Annuale della Qualit

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?

Area 4

POLITICA DELLA QUALITA


La Poli-ca della Qualit basata sulla seguente mission: realizzare un'ecace integrazione tra educazione e istruzione all'interno della propria aJvit didaJco-forma6va raorzare l'ecacia della formazione degli studen6 in vista del successo scolas6co consolidare l'integrazione della scuola con il territorio mediante una adeguata pubblicizzazione delle proprie aJvit e la realizzazione di processi educa6vi in collaborazione con altre realt locali coinvolgere tuMo il personale nel processo di miglioramento del servizio e promuoverne lo sviluppo professionale Tale mission si concre-zza nel perseguimento dei seguen- obieVvi: v denire e aMuare una Poli6ca per la Qualit appropriata agli scopi del 1 Circolo DidaJco Vico Equense (mission, vision, ambi6 prioritari di intervento) v descrivere le modalit di denizione, assegnazione e monitoraggio degli obieJvi per la Qualit (Piano Annuale della qualit) v delineare i compi6 e le responsabilit dei diversi ruoli dellOrganizzazione, nonch le autorit e le principali linee di comunicazione intercorren6 tra gli stessi v stabilire le responsabilit e le modalit di svolgimento del Riesame della Direzione. Gli obieVvi della Poli-ca della Qualit scaturiscono da unaMenta analisi della situazione interna, dei risulta6 consegui6 e degli obieJvi futuri, nonch dallambiente esterno e dalle richieste dei clien6 e delle par6 interessate e sono: diondere la cultura della Qualit allinterno dellorganizzazione per migliorare la qualit dei servizi oer6 costruire un i6nerario di formazione coerente con le linee programma6che ministeriali e i reali bisogni forma6vi degli alunni predisporre, per tuMe le persone dellorganizzazione, occasioni signica6ve di apprendimento e di crescita favorire una partecipazione corresponsabile di funzioni diverse alla ges6one organizza6vo funzionale del sistema (leadership diusa) Per quanto sopra indicato, il Dirigente Scolas-co si impegna a : coinvolgere diusamente il personale docente, amministra6vo, tecnico ed ausiliario, per la graduale implementazione del Sistema Qualit nella Scuola informare il Collegio dei Docen6 per la individuazione e la nomina della nuova funzione del Responsabile della Qualit Scolas6ca promuovere e sostenere le aJvit del Consiglio dIs6tuto per lassegnazione delle necessarie e opportune risorse e mezzi per il raggiungimento degli obieJvi della poli6ca per la qualit denire gli obieJvi specici di analisi, misurazione e miglioramento che si intendono perseguire per limplementazione della poli6ca per la qualit, in coerenza con la piena aMuazione dellautonomia scolas6ca.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?

Area 4

PIANO ANNUALE DELLA QUALITA


Lo scopo generale del piano di miglioramento quello di intervenire in maniera appropriata per:

dare adeguatezza opera6va al servizio utenza soddisfare lla crescita professionale di tuJ i lavoratori della scuola. migliorare

Da ci deriva la necessit di prestare maggiore cura alla comunicazione con lutenza ponendo par6colare aMenzione ai reali alla ges6one dellazione didaJca bisogni forma6vi degli alunni f ella capacit allo sviluppo della dormazione e dscolas6ca progeMuale allorganizzazione ellis6tuzione alla capacit di autovalutarsi A tal ne la scuola intende focalizzare la sua aMenzione su un par6colare obieJvo di miglioramento individuato per ciascuna area del POF, denendo indicatori di risultato e standard di verica. I diversi responsabili di Area avranno cura di pianicare le azioni di intervento e di monitorarne i risulta6.
Area del POF Macroprocesso Processi Responsabili ObieJvo Indicatori di risultato DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA-TERRITORIO Integrazione scuola-territorio Relazioni con lesterno Funzione Strumentale Area 4 Rendere ecace la comunicazione tra tuMe le componen6 scolas6che
1 Circolo dida,co Vico Equense

-Passaggio chiaro e completo delle informazioni -Partecipazione consapevole di tuMe le componen6 scolas6che alla vita della scuola -Soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6vamente alla comunicazione -n. di accessi al sito web nellanno scolas6co in corso -% di soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6va alla chiarezza e tempes6vit delle informazioni pubblicate sul sito (sondaggi)

Standard di verica

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Quali azioni di miglioramento?


Area del POF Macroprocesso Processi Responsabili ObieJvo Indicatori di risultato Standard di verica DIMENSIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA
Pianicazione e progeMazione delloerta ProgeMazione delloerta forma6va Pianicazione delloerta forma6va Funzione Strumentale Area 1: Ges6one e coordinamento POF Coordinatori di Interclasse/Intersezione

Area 4

Costruire un i6nerario di formazione coerente con le linee programma6che ministeriali e i reali bisogni forma6vi degli alunni -Rispondenza alle linee programma6che ministeriali -Rispondenza alle esigenze e ai reali bisogni degli alunni -Costruzione di un curricolo di scuola -n. progeJ intracurricolari elabora6 in risposta alla leMura dei bisogni -n. progeJ extracurricolari elabora6 in risposta alle richieste delle famiglie

Area del POF Macroprocesso Processi

DIMENSIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA
Erogazione delloerta Controllo dei risulta6 AJvit didaJca curricolare AJvit extracurricolari Formazione e Aggiornamento Funzione Strumentale Area 1: Ges6one e coordinamento POF Funzione Strumentale Area 3 Coordinatori di Interclasse/Intersezione Predisporre, per tuMe le persone dellorganizzazione occasioni signica6ve di apprendimento e di crescita -Successo scolas6co degli alunni in termini di risulta6 raggiun6 -Soddisfazione alunni in merito alla didaJca -Partecipazione alunni alle aJvit extracurricolari -Soddisfazione alunni in merito alle aJvit extracurricolari -Sviluppo professionale docen6/ATA -% alunni promossi con la media del 8 -% risulta6 raggiun6 rispeMo ai risulta6 aMesi -% alunni che ha partecipato ad aJvit extracurricolari % soddisfazione alunni che hanno partecipato a corsi extracurricolari - n. corsi di formazione professionale aJva6 dalla scuola in risposta ai bisogni del personale docente e ATA - % personale che ha partecipato a corsi di formazione interni e/o esterni al circolo

Responsabili

ObieJvo Indicatori di risultato

Standard di verica

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?


Area del POF Macroprocesso Processi DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-FUNZIONALE Ges6one dei servizi organizza6vo-funzionali -Ges6one del personale -Ges6one approvvigionamen6 -Ges6one infrastruMure DSGA Primo e secondo collaboratore del Dirigente Responsabile laboratori

Area 4

Responsabili

ObieJvo Indicatori di risultato

Realizzare la leadership diusa aMraverso il coinvolgimento di funzioni diverse alla ges6one organizza6vo funzionale del sistema
-Formalizzazione degli incarichi -U6lizzo funzionale delle risorse umane -U6lizzo funzionale dei laboratori/palestra -U6lizzo funzionale delle risorse nanziarie

Standard di verica

- % docen6 con incarico funzionale formalizzato - % personale ATA con incarichi aggiun6vi formalizza6 -n. segnalazioni registrate per malfunzionamento dei laboratori/palestra -% spese rispeMo allo stanziamento MIGLIORAMENTO E QUALITA
Ges6one della Qualit Comunicazione interna/esterna Ges6one documen6 e registrazioni Ges6one non conformit Ges6one azioni correJve e preven6ve Ges6one delle veriche ispeJve interne Riesame della Direzione Dirigente Scolas6co Funzione Strumentale Area 1: Autoanalisi di Is6tuto e ges6one della Qualit
1 Circolo dida,co Vico Equense

Area del POF Macroprocesso Processi

Responsabili ObieJvo Indicatori di risultato Standard di verica

Implementare il Sistema di ges6one della qualit nella scuola aMraverso lapplicazione sistema6ca delle procedure realizzate - Trasparenza nelle procedure di informazione e comunicazione - Soddisfazione delle par6 interessate rela6vamente alla qualit dei servizi oer6 - n. reclami registra6 - % soddisfazione di docen6 e ATA rela6vamente alla comunicazione interna - % soddisfazione genitori rela6vamente alla comunicazione con lesterno - n. azioni correJve rispeMo a non conformit registrate -% obieJvi raggiun6 rela6vi al Piano di miglioramento

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Vico Equense

1 Circolo dida,co Vico Equense

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