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A LOCATION BASED MOBILE SOCIAL NETWORK

Fondamenti di Localizzazione e Mobilit - Prof. Bisiani Leonardo Di Donato


leodidonato@gmail.com 19/12/2011

Universit degli Studi di Milano - Bicocca


Dipartimento di Informatica Sistemistica e Comunicazione
Laurea Magistrale in Informatica

Abstract
In questa relazione si progetta (e discute) un sistema il cui fine quello di abilitare la collaborazione, e pi generalmente la comunicazione, fra utenti che si trovano in prossimit tra di essi (principalmente, ma non esclusivamente, in ambienti indoor). Ogni utente in un determinato raggio spaziale deve poter stabilire una comunicazione con altri utenti presenti in tale raggio. Tale obiettivo deve essere raggiungibile da qualunque utente in un determinato raggio dazione, indipendentemente dal dispositivo (smartphone, tablet, laptop etc. etc.) di cui esso sia dotato, purch questo possegga delle caratteristiche di connettivit wireless di base, affrontate in seguito in questo documento. Il compito collaborativo del sistema non dovr essere necessariamente subordinato alla disponibilit di una connessione a Internet. Il sistema dovr prevedere, quindi, meccanismi di condivisione della connessione Internet fra i vari dispositivi, qualora un dispositivo vi abbia accesso, e conseguenti meccanismi di sincronizzazione dei dati. Al fine di ridurre i requisiti dadozione del sistema e limitarne i costi dinstallazione, sar necessario sia scegliere tecnologie che non impattino sullarchitettura fisica del contesto operativo sia fornire uno strumento software utilizzabile sul maggior numero di dispositivi diversi. Un tale sistema pu quindi essere usato da un numero variabile di partecipanti, con posizioni variabili, in ambienti non necessariamente solo indoor a fini comunicativi e collaborativi come ad esempio: sale congressi, conferenze, scuole, piazze ed eventi; in generale, in qualsiasi ambiente in cui la densit di partecipanti sia medio-alta, tale per cui che ogni dispositivo possa stabilire una connessione con almeno un altro dispositivo nel suo raggio di compertura wireless. Nel contesto descritto vanno affrontate quindi anche problematiche quali la stima della distanza di un dispositivo e la sua localizzazione, oltre chiaramente ad altri problemi di tipo applicativo pi complessi. In questo documento verranno presentate le scelte tecnologiche effettuate, la descrizione del sistema stesso ad alto livello e una sua valutazione complessiva.

Ke words
Locali ation, Indoor Locali ation, RSS, Multilateration, Fingerprinting, Subtle Partial Range Aware (SPRA), Ring Overlapping Based Locali ation (ROL), Mesh Networking, Wireless Mesh Network (WMN), Mesh Router Placement (MRP), Mesh Client Allocation (MCA), Mobile Computing, Location Based Social Network (LBSN), Collaboration S stem.

1. Introdu ione
Un sistema come quello delineato nel capitolo precedente categorizzabile sotto la classe dei Location Based Social Network (LBSN). Allo stato dellarte, tuttavia, questa categoria maggiormente popolata da sistemi concettualmente diversi da quello proposto. Principalmente essi, infatti, sono concettualmente incentrati sullaggregazione degli utenti tramite lutilizzo di informazioni geografiche e/o geo-etichettate (tipicamente dette check-in ) pubblicate con unapplicazione web ma non prevedono alcun meccanismo di connettivit e collaborazione diretta fra essi che non sia subordinata a Internet. Il sistema proposto, invece, incentrato sulla localizzazione di altri utenti vicini (purch dotati, chiaramente, dello stesso sistema) e la creazione con essi di una rete wireless dinamica di tipo P2P, tecnicamente detta W ireless Mesh Network (W MN), tramite la quale, fornire un livello applicativo su cui implementare funzionalit di tipo collaborativo, oltre che di condivisione. Si noti come in tale contesto, quindi, laspetto social del sistema pu anche essere indipendente dalla presenza di un dispositivo connesso a un provider Internet e basarsi semplicemente sulla tecnologia di comunicazione fra i vari dispositivi. Prima di affrontare pi in dettaglio il sistema bene fare un ex cursus sulla tipologia di rete wireless, le W MN, di cui esso necessita per implementare e rispettare tutte le specifiche definite. Le W MN sono un nuovo tipo di reti di comunicazione wireless la cui topologia tipicamente detta

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mesh (magliata), da cui ne deriva il nome. Ogni nodo facente parte di tali reti non ha solo il compito di inviare i propri dati ad altri ma deve anche comportarsi da ripetitore (pi intuitivamente, da ponte) per i dati dei nodi ad esso adiacenti. Un comportamento s fatto, dove i nodi sono sia client sia server (o router, in questo particolare contesto), detto Peer-to-Peer (P2P). I client, com facile intuire, sono solitamente laptop, smartphone e dispositivi che supportano il W iFi. Si sottolinea, inoltre, come la nozione di adiacenza, in una rete di questo tipo, sovrapposta alla nozione di vicinanza geografica, ed quindi fortemente correlata allidentificazione e localizzazione di nodi in prossimit. Le reti mesh possono essere viste come una generalizzazione delle Mobile Ad-Hoc Network (MANET). Ci che distingue le W MN dalle MANET: esse sfruttano la ridondanza dei nodi e il loro stesso paradigma fondato sul concetto di organizzazione flessibile, dinamica e automatica al fine di superare alcuni problemi inerenti le reti wireless (trade-off tra distanza e transfer rate) e le reti in generale (congestione, costi di installazione e configurazione). In definitiva la differenza sottile e per fissarla possibile vedere le reti MANET come dei client W MN . Gli scenari in cui possibile utilizzare un sistema di questo tipo sono, a causa delle caratteristiche delineate, molteplici. Se ne riportano alcuni: Approvvigionamento veloce Un sistema finalizzato a fornire connettivit su richiesta, in modo rapido, dove e quando ci sia necessario, ad esempio in zone sotto-sviluppate, in caso di calamit naturali o di disastri di vario genere, pu inoltre fornire comunicazione e collaborativit on-fly , senza necessitare di infrastrutture fisse e aggiuntive. Aree con scarsa connettivit o aree dove essa viene bloccata e/o controllata e censurata In situazioni caratterizzate da unalta densit di dispositivi con forte richiesta e utilizzo di Internet, al fine di evitare di dipendere da unarchitettura centralizzata dove i provider Internet gestiscono ed eventualmente possono controllare, censurare e/o bloccare la connessione Internet, un sistema come quello proposto permetterebbe la creazione di nuove reti distribuite che evadano le restrizioni ipotizzate. Aumento ed estensione della copertura di reti sia in ambienti outdoor sia in ambienti indoor La possibilit di configurare semplicemente una rete mesh che si integri con le reti wireless gi presenti in un ambiente (ad esempio, una W LAN o una W iMAX) pu portare a diminuire il numero di stazioni necessarie per ottenere una buona copertura. In ambienti indoor di tipo enterprise, pu portare ad avere una copertura pressoch totale. Inoltre, il sistema fornisce allo stesso tempo anche dei servizi informativi e collaborativi distribuiti a cui potrebbero avere accesso anche entit (o nodi) inizialmente esterne alla rete mesh. Un aspetto che importante affrontare in tale contesto quello della sicurezza: sarebbe auspicabile infatti, nel progettare un sistema di questo tipo, prevedere meccanismi di comunicazione sicuri che proteggano lintegrit dei dati e lanonimato dei partecipanti attraverso meccanismi di criptaggio punto-punto e di aggregazione e/o frammentazione dei dati. Tuttavia, in questa relazione, non si affronter questo punto la cui trattazione si allontana dallo scopo di questa relazione.

2. Tec

l gie

Ad oggi, la localizzazione nelle reti mesh (W MN) un aspetto sul quale non stata riposta la stessa attenzione rispetto a quella dedicatale relativamente a reti daltro tipo, quali le W LAN o le MANET. Tuttavia, la localizzazione un aspetto molto importante in una rete mesh[3], poich, in generale, conoscendo la posizione dei nodi possibile provare a ottimizzare varie caratteristiche della rete stessa, come, ad esempio, le sue prestazioni. Tale informazione inoltre, risulta essere utile sia lato client, sia lato server: Mesh Router Placement[3] Conoscendo la localizzazione di un nodo che si sta comportando da router per la rete mesh possibile individuare una strategia che determini il minor numero e le migliori posizioni

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dei router in una data rete mesh allo scopo di soddisfare in modo ottimale una migliore copertura di rete e una migliore connettivit. Mesh Client Allocation[3] La posizione di un nodo pu essere utilizzata al fine di individuare una strategia il cui scopo sia quello di aiutare un nodo client a scegliere i migliori nodi router a cui connettersi in un lasso di tempo e in un raggio d azione limitato. Quanto appena detto dimostra che la presenza di informazione di localizzazione, per un sistema s concepito, vitale. Inoltre desiderabile, per gli stessi motivi, che tale informazione goda di un buon livello di precisione e di un livello di accuratezza che non superi i 10 metri. Al fine di fornire tale informazione al sistema quindi necessario valutare e scegliere attentamente la o le tecnologie di localizzazione pi adatte, tenendo presente che la topologia di rete su cui si agisce non fissa. Tra le varie tecniche di localizzazione, quelle basate sulla misura della distanza tramite RSSI (Received Signal Strenght Indication) non sono utili in tutti gli scenari e non sono esenti da problemi (in primis, quello dell accuratezza, dovuto al fatto che a un valore RSSI corrisponde a un insieme di valori di distanze), tuttavia raggiungono risultati accettabili con un buon trade-off tra costo e precisione. Tale tecnica pu quindi essere utilizzata in congiunzione con altre.

2.1. W -F
In letteratura sono gi presenti esempi di tecnologie e algoritmi ben funzionanti finalizzati alla localizzazione tramite RSS finger printing (si veda ad esempio [7] e [8]). La tecnica del finger printing divisa in 2 fasi, spiegate di seguito: la fase offline, detta di calibrazione: il nodo client, misura la potenza di segnale ricevuto (RSS) da vari nodi router mentre cambia posizione; contemporaneamente raccoglie (e filtra) tali informazioni al fine di creare una radio mappa; la fase online, detta di esercizio: il nodo client pu ricavare la sua posizione effettuando matching tra la potenza del segnale ricevuto (RSS) in real-time e la radio mappa (o database) posseduta in memoria. Tale matching pu essere effettuato sia in modo deterministico (ad esempio tramite il metodo Nearest Neighbor in Signal Space) o in modo probabilistico. Nel caso probabilistico questo metodo, al fine di inferire la relazione fra la distanza e il valore RSS, necessita di uno storico dei dati da usare come training set per effettuare learning. Uno dei contro di questo sistema la necessit di una fase di configurazione offline relativamente lunga, oltre alla constatazione che una tecnica di tale entit si adatta meglio a reti la cui topologia statica[2]. Comparazioni, presenti in letteratura[6], di metodi statistici (come quello appena esposto) e metodi sperimentali mostrano come questi ultimi non necessitino di molto lavoro offline. Il loro principio consiste nel misurare la forza del segnale proveniente da vari Access Point (AP) o nodi router, nel nostro caso, e utilizzare la tecnica della multilaterazione per localizzare un nodo. Questa tecnica, utilizzata parallelamente al posizionamento GPS, una delle tecniche standard di posizionamento oggi usate. Comunque bisogna tener presente, soprattutto nel caso di ambienti indoor, che il tasso di accuratezza diminuisce, a causa della difficolt nel sintetizzare le regolarit delle trasmissioni wireless. Tuttavia, la multilaterazione una tecnica utilizzabile a sostegno del finger printing poich ha un costo di configurazione pressoch nullo. Oltre alle tecniche di localizzazione illustrate, comunque, sarebbe possibile adottare ulteriori tecniche di localizzazione per raffinare i risultati. Recenti studi hanno proposto un nuovo approccio di localizzazione[6], studiato appositamente per le reti mesh, composto da 2 parti: il metodo Subtle Partial Range Aware (SPRA) e l algoritmo Ring Overlapping Based Localization (ROL). Il primo si concentra sull effettuare un mapping preciso della potenza del segnale ricevuto (RSS) da un nodo mobile alla corrispondente distanza mentre, il secondo utilizza questa informazione per completare la procedura di localizzazione nell infrastruttura della W MN. Il metodo Subtle Partial Range Aware (SPRA) un miglioramento

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del metodo Partial Range Aware (PRA). PRA agisce dividendo il raggio di trasmissione R in S segmenti assegnando ad ognuno di essi un valore cos definito: * R / S, (0 < < S); poi ordina tutti i nodi in base al livello di forza del segnale ricevuto e infine, dopo aver scelto un modello di mapping per questo valore, assegna distanze differenti ad ognuno dei suoi vicini. Il metodo SPRA, invece, combina il metodo PRA con un metodo di misurazione del segnale migliore. Esso, innanzitutto, fa corrispondere insiemi di RSS a intervalli di distanze. Attraverso questo tipo di correlazione SPRA evita di incorrere nell errore dovuto al mapping di un singolo valore RSS a un intervallo di distanze e riduce il numero di errori di localizzazione dovuti a mancanza di accuratezza. Va notato comunque che non sempre facile capire quale modello di trasmissione e di mapping vadano utilizzati. Ci poich non sempre facile inferire se utilizzare un modello per ambienti indoor o outdoor. Dopo aver raccolto vari valori RSS a distanze differenti nel raggio di trasmissione, vengono determinate le regole di mapping in base all accuratezza desiderata e divisi gli intervalli in segmenti. Completata la divisione degli intervalli di valori, questa tecnica procede usando un modello di mapping (Simple Linear Model o Area-Proportional Model) per correlare un segmento di segnali RSS a un segmento di distanze. Il resto del procedimento come quello adoperato da PRA. La parte successiva di questa tecnica di localizzazione invece consiste nell istanziazione dell algoritmo ROL che raffina l informazione di posizione desiderata. Per maggiori dettagli relativi a questa tecnologia si rimanda alla lettura di [6]. Si noti come questa nuova tecnica di localizzazione, in ambienti indoor, riduce, a detta degli autori, l errore sotto i 3 metri.

2.2. Alternati e tecnologiche


In generale, quando necessario acquisire e trattare informazioni che esprimono la posizione di un elemento sempre raccomandato affidarsi all utilizzo del GPS poich esso funziona bene in reti la cui topologia statica e in ambienti outdoor. Nel caso in esame, tuttavia, il sistema proposto deve funzionare anche (e principalmente) in ambienti indoor e giungle urbane ed basato sulle W MN, perci il problema della localizzazione non pu essere attribuito al GPS. In questo contesto, infatti, i nodi sono spesso dispositivi portatili (il ch implica una topologia di rete dinamica) e l utilizzo di una tecnologia come il GPS costoso sia dal punto di vista dell equipaggiamento hardware del dispositivo sia dal punto di vista energetico, il ch contravviene alle specifiche del sistema proposto. Inoltre il GPS non molto efficiente in ambienti indoor, soprattutto se questi sono composti da pi piani, poich le onde radio dei satelliti GPS non riescono a penetrare ostacoli multipli quali i muri e i pavimenti[5]. Quanto appena asserito comunque, non significa assolutamente che il GPS non debba essere usato in algoritmi di localizzazione per le W MN e nel nostro sistema: tale tecnologia, infatti, risulta molto utile qualora utilizzata principalmente sui nodi fissi della W MN, qualora presenti. In generale, comunque, si assume che il sistema in esame operi in presenza di nodi che conservano una informazione relativamente precisa della loro locazione, aldil del fatto che questa derivi dall utilizzo del GPS o meno. La localizzazione tramite tag RFID non viene presa in considerazione poich, come detto, si desidera un sistema che non impatti sull equipaggiamento hardware necessario all utente finale. Se pur vero che tale tecnologia consentirebbe di effettuare la stima delle posizioni con grande accuratezza altrettanto vero che bisognerebbe assumere che gli utenti vengano riconosciuti da un lettore RFID transitandone nelle strette vicinanze: ci comporterebbe l istallazione di numerose stazioni di rilevamento dal costo assolutamente non trascurabile. Infine gli utenti dovrebbero disporre di un tag RFID passivo, preventivamente registrato dal sistema. Il quadro appena delineato ovviamente in contrasto con le specifiche del sistema oggetto di questa relazione. Una tecnologia di localizzazione indoor ulteriore quella basata su GSM[5] tramite approccio finger printing. Essa presenta alcuni benefici, quali ad esempio il fatto che la copertura del GSM supera quella delle reti 802.11 di gran lunga e che il GSM opera in una banda con licenza non essendo cos affetto da interferenza dovuta a dispositivi vicini trasmittenti. Tuttavia, senza elencare ulteriori benefici, bisogna considerare che questa non una tecnologia utilizzabile per il sistema in esame, (almeno non come tecnologia di localizzazione principale) poich i dispositivi degli stakeholder che fanno parte del contesto di tale sistema non sono solo ed esclusivamente cellulari e smartphone (dotati di accesso alla rete GSM). Lo svantaggio principale di questa

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tecnologia consiste nel basso numero di Base Transceiver Station (BTS) presenti in molte zone di campagna oltre che in un basso livello di precisione.

3. A chi e

Larchitettura del sistema oggetto di questa relazione non prevede lesistenza di un nodo centrale fisso ma piuttosto composta da una rete di nodi, non cablati tra essi, che svolgono vicendevolmente la funzione di client e di router, creando cos una rete P2P distribuita e cost-effective, come limmagine in basso fa intuitivamente capire. Ogni dispositivo che dispone di tale sistema e di una scheda di rete wireless pu entrare a far parte di tale architettura distribuita e uscirne con la massima facilit. Poich il sistema basa il suo aspetto comunicativo (e quelli, a pi alto livello) sulla creazione di una W MN (che ricordiamo essere self-organizing e self-healing) esso ne eredita unarchitettura intrinsecamente di tipo device-as-infrastructure . Ogni dispositivo pu idealmente collaborare con qualsiasi altro, anche se questo non presente nel raggio di copertura della sua rete wireless: ci possibile tramite il meccanismo di multi-hopping, sfruttando quindi pi di un dispositivo come peer. In tale situazione, i dispositivi intermedi, non hanno solo il compito di trasportare i dati ricevuti verso un altro dispositivo ma cooperano al fine di individuare la migliore decisione per linstradamento dei dati, in base alla loro conoscenza aggiuntiva della mesh cloud.

Unarchitettura di tale tipo, necessita chiaramente di essere supportata da adeguati protocolli di rete e di trasmissione, cos come da una buona progettazione del livello applicativo.

4. Il i ema
Il sistema che si intende realizzare deve essere un daemon, cio essere un software in esecuzione in background nel dispositivo. Ci al fine di rilevare leventuale presenza di altri dispositivi dotati dello stesso daemon, localizzarli e stabilire con essi una comunicazione tramite la quale, per esempio, condividere la connessione Internet e/o collaborare su documenti testuali modificabili on-fly . Non prevista alcuna funzionalit di tracking e/o navigazione: per tale motivo il sistema non obbligato a memorizzare mappe geografiche e geo-taggate in locale e pu, volendo, non usufruire dei servizi di mappe online. Per questo motivo non si preso in considerazione lutilizzo di Dead Reckoning e IMU. Il sistema deve invece fornire un servizio finalizzato a suggerire allutente la posizione migliore affinch la rete sia pi efficiente e performante, in relazione al ruolo che lutente sta svolgendo, in

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un determinato lasso temporale, nella relativa mesh cloud. Questa specifica, come accennato precedentemente, introduce due problematiche, quali il Mesh Router Placement e il Mesh Client Allocation, che necessario gestire a intervalli di tempo regolari in ogni dispositivo dotato di una istanza del sistema. Il problema del Mesh Router Placement consiste nel determinare il minimo insieme di posizioni (nodi candidati) a svolgere il ruolo di router in modo tale che essi coprano una determinata regione, mantengano in essa la connettivit e rispondano alla domanda di traffico. Quindi individuare una strategia di Mesh Router Placement un problema relativo al trade-off fra la minimizzazione del numero di router necessari e la richiesta di traffico, copertura e connettivit della W MN[4]. In sintesi,questa strategia deve rispondere principalmente a due domande. (1) Quanti nodi router la W MN dovrebbe avere? (2) Dove questi nodi router dovrebbero essere posizionati nella W MN? Per far ci, in letteratura, sono state adoperate strategie algoritmiche basate sulla teoria dei grafi che modellano la rete mesh come un grafo G = (V, E), dove V linsieme di tutte le possibili posizioni candidate. Poich tali posizioni, in un contesto geografico reale, sono vincolate e vincolanti, ci si riferisce al grafo come un modello vincolato della rete. La rete mesh finale un grafo G = (V, E) contenuto in G, dove linsieme V linsieme di tutte le posizioni scelte per i nodi router. Il problema consiste quindi nel trovare G tale che esso sia il sotto-grafo minimale che garantisca le suddette caratteristiche. Lalgoritmo euristico (poich enumerare tutti i possibili grafi, al crescere della rete un problema computazionalmente esponenziale) utilizzato per raggiungere tale obiettivo diviso in 2 fasi: una prima fase di ricerca del grafo di copertura minimo e una fase iterativa di aggiunta e di fusione dei nodi affinch si ottenga un grafo completamente connesso, come nellimmagine seguente (per approfondimenti sullalgoritmo si rimanda a [4]).

Il sistema, come accennato deve anche affrontare e risolvere il problema del Mesh Client Allocation in una situazione temporalmente e spazialmente vincolata. In letteratura[3] tale problema decisionale viene affrontato come un problema di optimal stopping (anche detto Secretary Problem ) e risolto utilizzando una strategia probabilistica conservativa (cio una strategia che minimizza il rischio) affinch sia massimizzata la probabilit che i nodi client, in un determinato momento, scelgano, tra i nodi router nel loro raggio dazione, il migliore cui collegarsi. Un altro aspetto che necessario che il sistema gestisca adeguatamente la memorizzazione della topologia della rete su cui esso opera. Essendo questa dinamica, necessario che ogni nodo facentene parte aggiorni la sua topologia ogni qual volta la rete subisca delle modifiche (aggiunta o rimozione di un dispositivo). Poich, a causa dellarchitettura del sistema, non esiste un limite alla dimensione della rete che si pu creare dalla fusione di varie bolle mesh, indispensabile prevedere al tempo stesso sia meccanismi di limitazione della dimensione della mappa topologica della rete, sia meccanismi di compressione della struttura dati finalizzata alla memorizzazione (ad esempio, tramite una struttura dati frattale) della topologia della rete. Sempre in tale ottica, un ulteriore aspetto critico lutilizzo appropriato di protocolli di routing dinamici che siano adeguati e finalizzati alla comunicazione su una W MN. In tale settore esistono, al momento, varie tipologie di algoritmi di routing[1], come ad esempio il routing multi-path, multi-radio, gerarchico e geografico, ognuna delle quali, in tale contesto, ha i suoi pro e contro.

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Generalmente, comunque, in ambito W MN vengono utilizzati principalmente 3 algoritmi di routing. Optimized Link State Routing (OLSR) o OLSR-NG (New Generation) Il suo comportamento consiste nel permettere lindividuazione, da parte di nodi vicini, di un super-nodo, chiamato Multipoint Relay (MPR), verso il quale comunicare il proprio status (invece che verso un insieme maggiore o tutti i nodi adiacenti) e dal quale aspettare messaggi che lo aiutino nelle operazioni di indirizzamento del traffico. Hazy-Sighted Link State (HSLS) un algoritmo di routing sia proattivo, sia reattivo che ha una scalabilit migliore del precedente per W MN fino a 1000 nodi. Better Approach To Mobile Adhoc Networking (B.A.T.M.A.N.) Il punto cruciale di questo algoritmo la decentralizzazione delle informazioni relative al miglior percorso di routing. Tale approccio fa s che ogni nodo della W MN debba preoccuparsi esclusivamente della direzione da cui provengono i dati che riceve e inviarli di conseguenza. Inoltre questa scelta progettuale azzera le trasmissione di dati fra i nodi relative a informazioni sul cambio di stato della rete. Sempre relativamente al livello di trasporto dellapplicazione, altrettanto importante che essa consideri e utilizzi protocolli di comunicazione che tengano in considerazioni varie ulteriori metriche di performance, come ad esempio il delay jitter, il through-put per nodo e aggregato, e, pi di tutte, metriche relative ai pacchetti di dati persi. Questultima tipologia di metriche , infatti, la pi importante nel determinare la qualit di una W MN: distanza fisica e numero di hop sono meno rilevanti del numero di pacchetti persi; questo il concetto espresso, ad esempio, dalla Ex tended Transmission Count (ETX). La considerazione appena fatta necessaria poich nelle applicazioni delle W MN indispensabile considerare che i partecipanti possano avere requisti QoS (Quality of Service) diversi. Quando si in un contesto in cui vari sistemi cooperano sempre necessario infatti assicurarsi che essi mantengano le stesse informazioni nelle rispettive memorie, assicurarsi ci la cosiddetta cache consistency . In base a ci, e prevedendo inoltre la possibilit che il sistema permetta la collaborazione on-fly anche in mancanza di una connessione a Internet, esso deve implementare la funzionalit di server locale integrando meccanismi di consistenza e sincronizzazione dei dati con gli altri server locali dei dispositivi con cui in cooperazione, oltre ad un meccanismo di sincronizzazione con uneventuale piattaforma web da aggiornare non appena sia disponibile una connessione a Internet.

5. Valuta ione
Dal punto di vista dellusabilit il sistema appare essere di buon livello. La scelta di progettarlo come unapplicazione delle W MN deriva anche dalla necessit di fornire allutente finale un sistema privo di una fase di configurazione di rete complicata e tecnica, lasciando alla rete stessa il compito di stabilirsi, auto-configurarsi ed evolvere autonomamente. Come visto nella sezione precedente, il sistema, tramite un meccanismo di localizzazione del dispositivo su cui esso in esecuzione, fornisce allutente suggerimenti sugli spostamenti e la posizione da adottare per massimizzare le performance della rete. Con queste premesse, unapplicazione che lasci lutente concentrarsi sullaspetto comunicativo e collaborativo in un ambiente di rete, unapplicazione, indiscutibilmente di grandi potenzialit e dai molteplici scenari dutilizzo. La scelta di progettarla come unapplicazione delle W MN porta a dover considerare alcune criticit di tipo progettuale che possono altrimenti impattare notevolmente e negativamente sulla qualit finale e sulle performance dellapplicazione. Perci, alla luce di quanto appena detto, ci si accinge a valutare gli aspetti cruciali di unapplicazione di questo tipo. Un primo aspetto cruciale rappresentato sicuramente dalla gestione dei segnali radio in una rete dinamica come le W MN: una tecnologia di questo tipo richiede lutilizzo di protocolli robusti per il controllo dellaccesso al medium (MAC) ed il routing.

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Un ulteriore aspetto cruciale di questo sistema la capacit di fornire un servizio su una wireless broadband i cui nodi hanno requisiti Qos (Quality of Service) diversi. Per tale motivo anche il sistema intende utilizzare protocolli di comunicazione adeguati. Laspetto maggiormente critico di questa applicazione di W MN (in realt tale per tutti i sistemi di questo tipo) la scalabilit della rete sottostante e quindi del sistema. Al crescere del sistema, infatti, le prestazioni della rete degradano velocemente. Ad esempio, i protocolli di routing potrebbero trovare difficolt a individuare un percorso di indirizzamento affidabile, i protocolli di trasporto perderebbero molte connessioni e i protocolli MAC potrebbero avere a che fare con una riduzione significativa del through-put. stato provato, in linea non solo teorica ma anche in alcune prime (e spesso soddisfacenti) applicazioni di sistemi fondati su W MN, che ogni bolla mesh mantiene un buon comportamento e delle ottime performance fino a un numero di partecipanti non superiore alle 25 unit. Oltre questa soglia diventa necessario almeno un punto daccesso collegato fisicamente a Internet. La limitazione di questa tipologia di sistemi consiste quindi nel fatto che per ogni nuovo nodo, o hop, che si aggiunge, il ritardo di propagazione aumenta e il traffico radio si moltiplica fino a congestionarsi. Per limare tali effetti indesiderati, oltre a soluzioni di tipo euristico (e hardware) quali lintegrazione di router collegati a Internet per ogni gruppo di dispositivi, possibile agire in modo algoritmico prevedendo uno switching su protocolli che, aumentando le dimensioni, sono pi utili. A puro titolo informativo, ad esempio, possibile integrare nel sistema la capacit, raggiunta una certa dimensione e complessit della topologia di rete, di individuare dei cluster di nodi e trattarli come singoli nodi virtuali, passando cos a un routing di tipo gerarchico dove ogni hop una bolla e non il singolo device[9]. Il sistema progettato comunque un sistema distribuito low-cost che si basa su tecnologie wireless ormai comuni a quasi tutti i tipi di device in circolazione, per tale motivo, i costi dacquisizione e utilizzo del sistema, dal punto di vista hardware, sono nulli (o quasi). Inoltre, le tecnologie di localizzazione in esso implementate, essendo principalmente GPS-free (anche se bene ricordare che una sua integrazione, soprattutto per ambienti outdoor, non esclusa a priori, ed anzi consigliata), impattano poco sullutilizzo della batteria dei dispositivi mobili.

6. Concl sioni
Il documento propone un sistema di collaborazione in tempo reale (in tal senso social ) per utenti in prossimit geografica tra di essi. Esso implementa, tramite tecnologie di localizzazione e connettivit gi esistenti, un meccanismo che integra, a basso costo, i dispositivi hardware gi circolanti (smartphone, laptop, tablet, etc. etc.) in una rete, o un insieme di reti, nelle quali ogni partecipante svolge il ruolo di client e pu svolgere il ruolo di router, creando cos una rete wireless completamente decentralizzata. Perci, come gi ampiamente illustrato, il sistema pu anche funzionare senza il supporto di Internet dato che prevede dei meccanismi di caching e sincronizzazione dei dati. Per quanto appena detto e a causa dellarchitettura mobile e priva di nodi centrali fissi, si noti come un sistema s fatto non sia controllabile. Soluzioni simili, infatti, vengono utilizzate in paesi in via di sviluppo per la diminuizione del digital divide (il progetto OLPC implementa un sistema collaborativo basato sulla stessa idea di quello proposto) o in aree e momenti in cui si vuole evadere il controllo imponibile a Internet (nel momento in cui si scrive un sistema simile in via di sviluppo in America per fornire un livello di comunicazione distribuito, sicuro e non controllabile agli attivisti di Occupy W all Street). La localizzazione in un contesto in cui lutente pu cambiare posizione e tipo di ambiente (indoor o outdoor) un aspetto particolare che necessita dellimpiego di pi tecniche, come il fingerprinting, la multilateration e eventualmente le ultime tecniche proposte nella letteratura correlata. Tuttavia, tutte queste tecniche sono caratterizzate dallessere basate sul W i-Fi e non richiedono, perci, lequipaggiamento con infrastruttura fisica aggiuntiva. Infine, il documento si incentrato sulla valutazione (sezione 5) delle criticit insite nella tipologia del sistema proposto, come ad esempio la connettivit e la scalabilit, dopo aver precedentemente proposto delle scelte progettuali in tale ottica nella sezione 4.

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Riferimen i
[1] Ian F. Akyildiz & Xudong W ang, A Survey on W ireless Mesh Networks , Communications and Mobile Computing, 2009. [2] Desmond C. C. Loh, Chia Yuan Cho, Chung Pheng Tan and Ri Seng Lee, Identifying Unique Devices through W ireless Fingerprinting . [3] W ang & Junfang, Efficient positioning technique for multi-interface multi-rate wireless mesh networks , 2010. [4] J. W ang, B. Xie, K. Cai and D. P. Agrawal, Efficient Mesh Router Placement in W ireless Mesh Networks . [5] O. Manu, A Study of Indoor Localization Techniques . [6] J. W ang, M. Tian, T. Zhao and W . Yan, A GPS-free W ireless Mesh Network Localization Approach , International Conference on Communications and Mobile Computing, 2009. [7] A. M. Ladd, K. E. Bekris, A. Rudys, G. Marceau, L. E. Kavraki and S. Dan, "Robotics-Based Location Sensing using W ireless Ethernet", The Eighth ACM MOBICOM Conf., Settembre 2002, pp. 227-238. [8] R. Battiti, M. Brunato, A. Villani, "Statistical Learning Theory for Location Fingerprinting in W ireless LANs", Technical Report DIT-02-0086, 2002. [9] A. Lo Pumo, Scalable Mesh Networks and The Address Space Balancing Problem , 2010.

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