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domenica 18 giugno 2006

| Secolo dItalia

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emotiva, per lassenza di modelli la cui proposizione viene delegata alla popperiana cattiva maestra televisione. Perch se non per le pressioni incautamente esercitate a scuola e nello sport - viste le possibilit di autorealizzazione dai genitori - per la totale incapacit di essere padri e madri insomma? Questa decisione lo specchio della volont di costruire una societ sempre meno umanistica e sempre pi tecnica, nel senso filosofico della parola. Il soggetto, parola che fa sempre pi paura ai guru del pensiero progressista, non visto olisticamente, cio come ununit sensata, ma analiticamente, come la somma di parti indipendenti che interagiscono meccanicamente, sulle quali poter intervenire come sugli optional di un automobile. Si vuole un bambino sereno? Si somministra il Prozac, proprio come se si vuole un posto di guida comodo si ordina il sedile con il riscaldamento e la regolazione lombare. Basta pagare. Questo lultimo effetto di un egoismo che vede nei figli uno strumento per la propria felicit, per il ghiribizzo di fare qualcosa dimportante nella vita. loggettivazione di ogni cosa sotto la spinta utilitaristica, la scomparsa totale del Sacro. Oltre a uno scontro tra scientismo e umanismo siamo di fronte anche alla pretese della lobbie farmaceutica che ha gi fatto i suoi due conticini. La decisione dellEmea specifica che lutilizzo del medicinale possibile solo quando la psicoterapia non abbia dato risultati apprezzabili e ci sembrerebbe non confermare questultima considerazione. Se andiamo per a fondo, scopriamo che per lEmea il tempo a disposizione dello psicoterapeuta per avere risultati apprezzabili al massimo di 4 - 6 sedute, cio solitamente circa un mese. Se gi in questo lasso di tempo difficile trarre giovamento dalla psicoterapia per un adulto, figuriamoci per un bambino. C un altro dato che sfiora il ridicolo, cio che allo stesso Prozac, per avere i primi effetti, occorrono 15-20 giorni. Maurizio Bonati, responsabile del dipartimento materno infantile dellistituto Mario Negri di Milano, del parere che, tra le scuole psicoterapiche, la preferenza nel trattamento dei bambini depressi vada accordata a quelle cognitivo-comportamentali - ed io a queste aggiungerei quella rogersiana - proprio a sottolineare questo scontro tra visione umanistica e visione scientista del mondo. Unaltra riflessione da fare che, nei casi di depressione infantile, i primi, non solo in ordine cronologico, ad aver bisogno di un sostegno psicologico non sono i bambini, ma gli adulti responsabili della sua educazione. Siamo in presenza di un sempre pi comune fenomeno di attenzione alleffetto e di disinteresse per la causa, caratteristico di questa nostra cultura palliativa, sempre alla miope ricerca dellimmediato e prigioniera dellaccelerazione della tecnica. Lidea del bambino come uomo non ancora formato, quindi essere inferiore, di stampo illuminista, ed connessa a quella ingegneristica dellessere che, nata dal razionalismo, oggi si sposa al nichilismo e al pensiero debole. Sul fronte opposto, ad esempio, la pascoliana poetica del fanciullino vede nelladulto un bambino corrotto. La perdita dellinnocenza originaria, lo strapotere della ragione strumentale, inebetiscono luomo con il progredire dellet e la sua salvezza data unicamente dal permanere nel suo carattere di tratti infantili: la giocosit, la meraviglia e lo slancio del bambino che fu. Si tratta di una concezione antiprogressista del mondo, proprio come lidea della storia come progressivo allontanarsi dallet aurea. Come sempre, dalla politica che si attendono le scelte cruciali: che la politica quindi non abbandoni letica.

Gli ideali sostituiti dal Prozac


Minimalismo e decadenza alla base di una sconcertante decisione dellUe
La felicit sintetica prodotta dagli psicofarmaci diventata un canone ideologico

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MATTEO SIMONETTI
i dice che la maturit di una societ e di una cultura si misuri da quanto rispetto e da quanta attenzione queste portino ai propri avi. Oggi per, in piena emergenza, bisognerebbe aggiornare questa verit ed aggiungere che il livello di civilt - non di civilizzazione, come puntualizzerebbe Spengler - si misura dal trattamento che si riserva ai bambini. Ebbene, se dovessimo giudicare da questo punto di vista questa Europa, dovremmo dire che non di barbarie incipiente si tratta, ma di quella decadenza morale ed estetica caratteristica delle culture al tramonto. Oggi i pi piccoli sono oggetto della totale incuria, quando va bene, ma spesso anche di attacchi efferati. Le istituzioni, invece di adoperarsi responsabilmente per la correzione di questa tendenza sociale, fanno di tutto per rendere peggiore la situazione. Guardiamo per un istante al desolante panorama. Ogni giorno i media raccontano di violenze sui pi piccoli, omicidi ormai celebri e sparizioni catalizzano attenzioni morbose nei salotti televisivi. Cosa succede nella politica? Con lintenzione di far adottare bambini, o procrearli in qualche modo, a coppie omosessuali, intenzione che la sinistra non si cura ormai pi neanche di dissimulare, si calpesta il diritto del bambino a uneducazione sana e completa, si mina il suo equilibrio sessuale sin dallinfanzia, lo si mette a disagio a livello sociale. Proprio di questi giorni il tentativo di rimettere in discussione lesito dellultimo referendum sulla procreazione assistita, cercando di scavalcarlo in sede europea. Sempre dal nord del nostro

continente la recente costituzione del partito dei pedofili con le sue assurde idee non merita nemmeno commenti. La ciliegina che mancava, su questa torta in decomposizione, la recente decisione dellEmea, lagenzia comunitaria europea per i farmaci, la quale ha approvato la somministrazione del Prozac ai bambini sopra gli otto anni. Tutto questo adoperarsi per fare la festa al piccolo uomo ha un suo perch e affonda le sue radici in una cultura ben definita, ai quali criteri risponde fedelmente e con spudorata naturalezza. Ma guardiamo alla vicenda del Prozac. Si tratta dellantidepressivo pi usato nel mondo: cinquantasei milioni di persone lo assumono regolarmente. Negli Stati Uniti da due anni lo si d anche ad individui di sette anni. Noi ci stiamo adeguando, visto mai rimanessimo indietro! Su questo medicinale sono state scritte canzoni e c chi lha definita la pillola della felicit. La molecola che lo compone, la Fluoxetina, inibisce il riassorbimento della serotonina, aumentandone la disponibilit nelle sinapsi. Per capirci, la serotonina la sostanza che viene prodotta dal cervello quando si assume lecstasi. La sua blanda azione disinibente ed euforizzante, con la sua maneggevolezza, rendono il Prozac un medicinale molto appetibile e la sua comodit tenter le famiglie e i medici meno responsabili. Per questo motivo, invece che la pillola della felicit, io la chiamerei la pillola della felicit degli adulti irresponsabili, i quali con essa si sgraverebbero del peso delle proprie responsabilit educative, evitando di dover correggere gli errori nella relazione con i figli. Ci si deve chiedere perch mai un bambino di nove anni dovrebbe essere depresso, se non per le colpe dei genitori, per la loro assenza fisica ed

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LAgenzia comunitaria europea per i farmaci ha autorizzato la somministrazione dellantidepressivo anche ai bambini sopra gli 8 anni. Un sintomo di regressione morale

AA G O R
Dodici artisti in mostra a Venezia
VENEZIA. Una splendida esposizione darte pittorica e scultorea si inaugurata nelle storiche e suggestive sale espositive della Scoletta di San Zaccaria nellomonimo Campo, sede del Centro dArte San VidalUcai (Unione cattolica artisti italiani), selezionata ed organizzata dai critici darte Gabriella Niero e Orfango Campigli con la gentile collaborazione dei galleristi, Giorgio e Licia Fabbiani. Trattasi di dodici artisti provenienti da ogni parte dItalia con opere che deliziano lo spazio espositivo, ottimamente presentate da Gabriella Niero dopo brevi interventi di. Giorgio Pilla e Orfango Campigli di fronte ad un pubblico numeroso ed assai qualificato. Questi gli artisti:

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Larte vietnamita sbarca a Roma


ROMA. Dalle pitture su lacca tradizionali alle tele iperrealiste sino a qualche tentativo di astrazione, larte del Vietnam sbarca per la prima volta a Roma (e in Italia) in una grande mostra allestita fino al 16 luglio al Vittoriano. In tutto un centinaio di opere che raccontano una cultura lontana, ma in progressivo avvicinamento allOccidente, anche per quanto riguarda le dinamiche del mercato dellarte. Presentata laltro giorno alla stampa, lesposizione liniziativa di punta del Festival della Cultura Vietnamita organizzato nellambito della Festa di Primavera promosso dalla Provincia di Roma.

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Mark Kostabi al Chiostro del Bramante


ROMA. La mostra pi estesa dei lavori di Mark Kostabi mai allestita al mondo prende lemblematico nome di Un americano a Roma. A cura di Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice lesposizione, visitabile dal 22 giugno al 27 agosto presso il Chiostro del Bramante di Roma con 150 opere recenti, rappresenta un punto darrivo professionale e personale dellartista, che da 10 anni ha ormai scelto Roma come sua citt delezione. Ha sempre perseguito il sogno di vedere i suoi quadri schierati nel Chiostro del Bramante, dove molti suoi colleghi di New York hanno gi presentato mostre personali: Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Andy Warhol. Que-

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Toni Bassato, Giacinta Mirella Centurioni, Omero Chiminello, Graziano Cuberli, Marinella Falcomer, Sebastiana Fanciullo, Tommaso Gecchelin, Jone Guido, Liana Hales, Sergio Manzo, Maria Luisa Pancino, Marta Zanni. La mostra visitabile fino al 30 giugno in orario: 10,30 / 13 e 14/19.30 (domenica chiuso).

ste nuove opere si distinguono per le complesse composizioni a figure multiple, alcune a severi tratti in bianco e nero, altre dai toni decisamente forti. Kostabi continua la sua esplorazione dei temi dellalienazione, della solitudine, del cortocircuito informativo e della scissione dellanimo umano in compartimenti che non comunicano.

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