DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO Al NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRIj AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII , ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. VIIL
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLI.
«% ^ s.\ ^ t.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
C
CAN CAN
VJANOPO (Canopen.). Città gne portano il nome di campi di
Tescovile in partibus dell'Egitto, sot- Diomede, si raccolsero le reliquie
to il patriarcato di Alessandria, chia- de* romani, campati dalla strage dì
mata anche Bougiiier_, Bochiraj Bo- Canne. Tuttavolta di sì celebre città
chi'rj e Bichieri. Essa è situata ver- appena si vedono le traccie d'un
so ima delle imboccature del Nilo, acquedotto, e d'un anfiteatro , ed in
laonde ne riceve il nome di Cano- poca distanza evvi un arco trionfale,
po, o Canopica, derivatole forse che porta il nome di Terenzio Var-
perchè vi si adorava un tempo il rone. Canosa fu devastata prima
dio Canopo, ovvero, come altri sos- dai saraceni, poi, nel XVI secolo,
tengono, da Canopo d'Amiclea pi- dalla guerra, essendo stata presa
lota di Menelao in essa sepolto, do- dai francesi nel i5o2; ma molto
po essere morto per un morso di pili ebbe a soffi-ire pel fatale terre-
serpente, ed in onore del quale fu moto del 1694. La
sede vescovile
fondata la città. Da ultimo, a' io di questa città, fondata nei se- V
gennaio 1840, il regnante Gregorio colo, e suffìaganea a Bari, ebbe pa-
XVI, fece vescovo di Canopo, mon- recchi vescovi, finche per la distru-
signor Lodovico de' conti Besi , vi- zione, che vi operarono i sara-
cario apostolico di Xan-tung nella ceni, nel X secolo, fu riunita alla
Cina. detta metropolitana di Bari , ciò che
CANOSA {Canusium). Città ve- confermò il Pontefice Uibano II
scovile del regno di Napoli, nella verso 1090. Quindi il succes-
il
provincia della Terra di Bari, edifi- sore Pasquale II, nel iio3, istituì
cata sopra un'amena collina, presso nella collegiata di s. Sabino, mdlius
la riva destra dell' Ofanto. Nell'an- dioeccsisj la prcpositura per princi-
tica Canusium, che di cesi fabbri- pale dignità. Vi sono varie chiese,
cata da Diomede, e le cui campa- e nella principale chiamata Chiesa
6 CAN CAN
Madre , ^^smamìra il monuniento pua, ove mostrava grande premura
mannoreo del gran Boemondo, prin- per la disciplina del clero, e per la
cipe d'Antiochia, celebrato dal Tas- esattezza delle cerimonie ecclesieisti-
so. Questa città fu già feudo della che. Innocenzo XII , nell' anno
famiglia Minutolo, principi di Ca- 1 69 1
, Io trasferì airarcivescovato di
llosa. Napoli , ove egli tenne il sinodo
CANTANIA {Cantanus), Città diocesano ,
poi il concilio provin-
vescovile nell' isola di Creta, secondo ciale, che da due secoli non vi si
fra i due sessi, è una causa, per ma tra essi vanno distinti quello del
8 CAN CAN
citato M. Bossuet, quello del Car- Sette sono i Cantici presi dall'an-
dinal Algrin d'Abbeville, stampato tico testamento , e distribuiti nel-
in Parigi nell'anno i55r, e quello l'uffizio divino, alle laudi pei sette
^v del Cardinal Nidard, che mori nel- giorni della settimana ; tre altri Can-
'^
l'anno i68r. tici , che si dicono sempre , sono
CANTICO (Canticum). Compo- presi dal vangelo, cioè Benediclus
nimento poetico, fatto in rendimen- DominuSy che si dice nelle laudi del
to di grazie a Dio per benefizii ot- mattutino, perchè in esso si parla
tenuti. Quindi Cantico dai nostri di s. Giovanni, che fu l'aurora nun-
antichi scrittori si dice allegrezza di zia del Verbo sole di giustizia ; il
canti. Gli ebrei erano soliti com- dice nella compieta, essendo quasi
porre de* cantici nelle occasioni im- una raccomandazione dell'anima nel-
portanti ; e il Macri rileva , che il le mani di Dio, prima del sonno,
Cantico è differente dal salmo, per- simbolo dell'eterno riposo, come di-
chè questo si cantava col salterio, ce Amalario ec. Questi tre Cantici
strumento musicale ed il Cantico , sono chiamati evangelici per essere
colla sola voce. Il salmo significa le pigliati dal testo evangelico ed è :
opere buone, mentre il Cantico de- perciò che mentre si cantano, tutti
nota l'azione di rendimento di gra- si alzano in piedi, anzi alcuni si se-
zie (J^. Durando lib. 5, cap. 4)- gnano colla croce (Jo. Beleth. cap.
Il Cantico piti antico è quello di 4o ), il qual uso è lodevole, essen-
Mosè, composto dopo il prodigioso do ordinato dal vescovo nel princi-
passaggio del mare rosso : laonde il pio del Magnificat, come si racco-
Cantico è di molto anteriore alla glie dal cerimoniale de' vescovi lib.
CAN CAN 9
dice Gloria Patri, come negli altri compagnie de' così àe\.\\ flagellanti,
Cantici, né si risponde Amen. Non si i quali giravano il paese con croci
dicono poi alle laudi gli altri Cantici e bandiere, cantando Cantici da lo-
diceno per rimediare a tale abuso, può trovare, o sentire l' unisono , e
proibì col canone LIX di leggere, calcolare gl'intervalli, inqualunque
o cantare nella Chiesa salmi com- maniera sieno disposti. Il Canto me-
posti dai privati, e comandò di li- lodioso, e che può valutarsi od ap-
mitarsi ai libri Ernesto
sacri. ì^. prezzarsi, non è se non che una i-
Cipriani, Dissertatio de propagatio- mitazione studiata ed artificiale de-
ne liaeresum per cantilenasi Lon- gli voce parlante, o
accenti della
dini 17 18. appassionata, e siccome di tutte le
Circa poi la metà del secolo XIV, imitazioni quella, che desta maggior
essendo accaduta in Germania una interesse, é quella appunto delle
glande mortalità, si formarono le passioni umane, il Canto riuscì il
,. ,
IO CAN CAN
più piacevole di tutti i modi, o ge- sti, e lugubri avvenimenti. Tale è
neri d'imitazione. il cantico di Davide sulla morte di
L' uso del Canto trovasi nell'anti- Saule e di Gionata; tali sono le
chi tà più remota, e nell' Egitto, ed lamentazioni di Geremia sulle dis-
in Grecia i primi canti conosciuti avventure di Gerusalemme. Piacque-
furono inni in onore degli dei an- : IX)queste lugubri composizioni al
zì in tutti i tempi, e presso i popo- popolo ebreo, e fatte ne furono del-
li anche i più grossolani il Canto è le raccolte; e molto tempo dopo la
stato un modo di culto divino. E morte di Giosia, ripeteva quel po-
assai verosimile, che i primi canti- polo i treni di Geremia, sul tragico
ci sieno stati destinati a lodare i fine di questo re.
divini benefìcii, mentre ricolmi di Passando all'origine del Canto ec-
gioia gli uomini pei ricevuti favo- clesiastico, la ne Chiesa militante
ri, n' espressero i ringraziamenti , e prese modello dalla trionfante,
il
le lodi col Canto a pie' degli altari, avendo appreso da Isaia, cap. 6,
e particolarmente insieme congre- che i Serafini vicendevolmente can-
gati, dappoiché l'unione de' contenti, tano innanzi a Dio. Per la qual co-
ed allegri accresce maggiormente la sa gli esseni, al riferire di Filone,
letizia di ciascuno in particolare de vita contempi, y visarono questa
Sebbene la Scrittura non ne faccia maniera di cantare alternativamente
menzione nella storia de' patriarchi le divine lodi facendo due cori,
12 CAN CAN
evitò diligentemente la loro melo- Dio ne' suoi Questo Canto
templi.
dia. Dipoi Gregorio l ne* tempi,
s. dicesi pure canto piano per la sua ,
le, che fossero approvati pel Canto, rono continui innanzi l' invenzione
onde resero quello ambrosiano piti delle note, le quah sino a' tempi del
metrico, e più modulato del Gre- camaldolese Guido Aretino consiste-
goriano. In esso il suono sopra una vano solo in punti , virgole , e in
sillaba lunga aveva esattamente il minuti accenti , co' quali era faci-
duplice valore una sil-
di quello d' lissimo r ingannarsi Le note .di ,
CAN CAN i3
5. Gregorio I. Questi per altro, co- quale pretese essere cresciuta T igno-
me scrive Giovanni Diacono nella ranza neir ottavo secolo , per ava-
vita di lui, lib. II, cap. 5, istituì in prima s. Gregorio I fondate in Ro-
Homa una scuola ,o collegio de* ma ÌQ scuole di Canto ecclesiastico,^
cantori, Scliola cantorum^ a' quali mentre, dice, erano necessarii dieci
(abbricò due case, una presso le anni di scuola per impararlo.
scale della basilica vaticana l' alba, La Chiesa Romana fino dalla sua
accanto il patriarchio lateranense, do- fijndazione, avendo usato sempre il
tandole ambedue di convenienti ren- Canto, che alla dolcezza della mo-
dite, e nella seconda di queste il Pon- dulazione accoppiasse la gravità, ven-
tefice istruiva i giovanetti. ne da molte chiese imitata. Ciò af-
In questo collegio de' cantori e- ferma pure s. Agostino, all'epistola
rano ammessi soltanto sette diaconi, 119. Il Pontefice Vitaliano , eletto
a' quali si aggiungevano altri fan- nel 65 j (che alcuni fanno introdut-
ciulli per aiuto del Canto. Preten- tore degli organi, o almeno dicono
desi, che sino al secolo XIII esistes- che li abbia stabihti nelle chiese)
se in Roma questa celebre scuola mandò in Francia Giovanni canto-
secondo il Rasponi, De Basilic, La- re romano, perchè insegnasse il Can-
ter, lib. II, cap. 4) e Bona, Rerum to ecclesiastico romano, ovvero lo
Liturg. lib. I, cap. 20, mentre si ritornasse a quella maniera, colla
sa , che tali cantori andavano a quale s. Gregorio I pel primo l'a-
cantare ovunque il Pontefice cele- vea in quel regno introdotto come ,
i4 'Mn CAN
monizzare sopra le note, senza se- di Pasqua, nacque una contesa sul
gni particolari. Ma per la testimo- Canto, fra i cantori romani ed i
nianza (li Valfrido Strabone, la Fran- francesi, che si credevano a quelli
cia ricevette il Canto romano soltan- maggiori ; ma il saggio principe de-
to da Stefano II, detto III, col mez- cise a favore dei romani, dicendo
zo de' chierici da lui ammaestrati non dover i rivoli essere maggiori
più perfettamente, e Paolo I, che del fonte, alludendo, che a Roma
gli successe nel ySyj si adoperò con erano debitori del modo , con cui
Pipino re di Francia, affinchè nel allora cantavano. Carlo Magno or-
suo regno introducesse da per tutto dinò, che il Canto gregoriano si sta-
ilCanto romano. Ciò è conferma- bilisse in tutte le chiese di Fran-
to dal Galletti, Del Primicero, p. cia; ma vi furono delle chiese, le
IO, raccontando, che essendo mor- quali non ne presero che una par-
to Giorgio primicero della scuola te, e lo mescolarono col loro. f^.
de' cantori. Paolo I richiamò dalla Giovanni Lebeuf, Trattato storico
Francia Simeone secondicero della sul Canto ecclesiastico^ in cui al e.
il quale erasi colà re-
stessa scuola, Ili tratta della intuonazione fran-
cato per insegnare il Canto a' mo- cese de' salmi adottata dalla Chie-
naci di s. Remigio arcivescovo di sa Romana, dalla quale però appre-
Ronno, fratello del re Pipino, e lo se la gallicana anche V arte di ar-
richiamò, acciocché ascendesse al po- monizzare.
sto di primicero, che a lui spettava 1 francesi hanno dato il nome di
per anzianità, come si pratica dal Canto ecclesiastico in generale al ,
Chiesa Romana. Anzi, come raccon- non che questa per guida. Ciascuno
tano altri, trovandosi di nuovo in compone la parte propria nell'atto
Roma Carlo Magno nella festività medesimo di cantare; ma questa
,
CAN CAN i5
specie di cauto esige molta perizia, moderno: il primo fu già praticato
abitudine, e molto orecchio negli dai greci antichi, e si conservò fino
esecutori, tanto pih, che non ò al secolo XIII. Questo avea solo
sempre facile il riferire i tuoni del due differenti specie di misura, cioè
Canto fermo a quelli della nostra una lunga ed una breve, di modo
musica. Molti metodi furono inven- che il suono di una sìllaba lunga
tati , o proposti ne' tempi trascorsi valeva il doppio di quello d'una
pi-ecipuamente in Italia, in Germa- breve. Il Canto figurato moderno fu
nia per r insegnamento del Canto, messo in uso dopo 1' invenzione
e vei'so il i8i5 in Parigi ne in- delle sei note moderne, fatte nel
ventò uno nuovo certo Choron, il secolo XI, cioè quando Benedetto
cui divisamento era di fondare una Vili o Giovanni XX chiamato a ,
i6 CA.N. CAN
autori ecclesiastici sempre si lagna- ilCanto figurato; ma Giovanni Pa-
rono quando videro introdotta nella lestrina, maestro della cappella Pa-
Chiesa la musica profana, come co- pale lo pregò a sospendere tale
,
sero se non che le antifone ( Vedi) ecclesiastico, ch'era già praticato non
correntij con una sola voce, il che tanto presso il clero secolare, quanto
fu puntualmente osservato nelle chie- presso i monaci in Italia e nelle
se di Roma. Spagne, come vede negli antichi
si
d'un zelante religioso paolotto, Be- sarà solenne, tanto più dovrà soste-
nedetto XIV colla costituzione, Ilo- nersi la voce nel cantare,non però
manusy de' 22 gennaio 1754, presso con abbellimento, con dignità ma
il toni. IV, p. 181 del suo Bollano, e gravità, quale appunto si convie-
ordinò tanto che alle mo- ai frati , ne alla maestà del venerando luogo
nache paolottc, che nel coro, e nelle santo ; avendo presenti inoltre gli
altre funzioni, usassero del solo Can- statuti autorevoli de' padri, in forza
to gregoriano. de' quali si osserva la vera maniera
Il Canto, unito alla modestia e di eseguire il Canto, usata sino dai
alla pietà, è utilissimo, perchè, co- primordii del cristianesimo. Cosiffat-
me si legge presso Giustino Martire, ti istituti dal beato Cardinal Tom-
desta religiosi dcsiderii, tempra le masi furono ricavati da un antifo-
passioni , innalza la mente a Dio, e nario di s. Gregorio Magno, di rito
produce Certo
altri
effetti. ottimi monastico, probabilmente del secolo
turco, primogenito d'un pascià, bat- XI, ed appartenente alla famigerata
tezzalo in Milano da s. Carlo, inter- biblioteca del monistero di s. Gallo
rogato (piai cosa r avesse mosso ad nella Svizzera, f^. Alfieri alla p. 124.
abbandonare l'alcoiano, per abbrac- Remigio Carré scrisse: Le maitre des
ciare il vangelo, risposo, essere ciò iwviccs dans l'art de chantcrj il p.
\OL. vili.
i8 CA,N CAN
Martini Storia della musica ^ Bolo la cattedra apostolica avea formato
giìa1757, Franchino Gafor di Lodi, il disegno di andar egli stesso ad
Practica musiccej Mediolani 1496, annunziare a quelle genti la fede,
Elia Amato, T Uso di cantare nel v' inviò s. Agostino
,
priore allora
coro scambievole^ quanto sia antico del monistero di s. Andrea di Roma,
nella Chiesa, fra le sue lettere eru- dandogli per compagni alcuni reli-
dite, Genua 1714» P^r. H, p. 107, giosi. Appena s. Agostino pose piede
Martino Gerberto De cantu, et musi- in Inghilterra, sirivolse ad Etelber-
ca sacra a prima Ecclesia cetate, to re di Rent, che risiedeva in Can-
tom. II, 1774- torbery, come al più potente de' set-
CANTORBERY. Città metropoli- te sovrani dell' e|Dtarchia e che pur
tana d' Inghilterra , nella contea di avea qualche barlume del cristiane-
Rent, di cui era capitale, quando simo, mercè il suo matrimonio con
tal contea avea il titolo di regno, Berta cristiana , diretta dal vescovo
chiamata anche Durovernum e Can- Luidardo, che aveva condotto da
tuaria. Giace sulla riva dello Stour Parigi. S. Agostino ottenne il per-
in una fertile e deliziosa vallata, e messo di predicare, e dallo stesso
la sua figura é ovale, servendo i re fu invitato a fermarsi co' compa-
suoi antichi bastioni pel passeggio. gni a Cantorbeiy, capitale de' suoi
Cantorbery esisteva fino dal tempo stati, assegnandogli rendite per vi-
dei romani, ed ancora esistono i gran- vere. Indi i missionarii passarono
diosi avanzi de' loro edificii. Fu re- nell' antica chiesa di s. Martino, che
sidenza dei re, durante la domina- i bretoni aveano abbandonata, ed
zione de' sassoni , fino al regno di ivi celebravano i divini uffizii , an-
Etelberto, che vi fece dimora sino nunziavano la divina parola, e am-
al 796. In progresso di tempo que- ministravano i sacramenti. Mediante
sta celebre città andò soggetta a di- lo zelo di questi sacri ministri un
versi incendii. Ora è capo luogo gran numero di gente ricevette il
loro occhi la luce del vangelo. San bati l'uso della mitra, allora non
Gi'egorio I, che innanzi dì ascendere comune che ai vescovi.
, ,
CAN CAN
Nell'anno 600, s. Gregorio I man- chiìeld, Vorchester, Hereford, Girne
dò il pallio a s. Agostino, colla fh- ster , Oxford , Chichester , Svolsci
[tfoltìi di ordinare dodici vescovi, sui Salisbury, Sresbury, Viton, Excester,
[iiali egli avrebbe il diritto di me- Devonshire, Cornovailles, Wels, Bri-
ropolitano. GÌ' ingiunse altresì di or- stol, Landaf, s. Davis, Caerlcon, Land-
esìi Cristo. Ma sia eh' egli non giu- stero di s. Pietro di Westminster,
[dicasse a proposito di rendere que- e successe a s. Lorenzo sulla sede
[«to onore ad una città, che non avea di Cantorbery reggendola sino al
,
si deduce, che l'autorità data a s. na, e nel fare saggi regolamenti, mo-
Agostino da Papa s. Gregorio I sui rendo santamente nel 987. All' ar-
vescovi dell' Inghilterra, fosse un pri- civescovo Alfrico si diede in succes-
vilegio personale. Tuttavolta, sebbe- sore s. Elfeago vescovo di Winche-
ne Offa , re de' merciori , ottenesse ster, il quale si recò a Roma a ri-
sti vescovi sotto la metropoli di Can- non ostante la sua resistenza, e solo
torbery , e Ladulfo vescovo di Lit- accettò colla condizione, che fosse ri-
chfield rinunziò alla dignità episco- conosciuto Urbano II per Papa le-
pale, onde la primazia su tutta l'In- gittimo, dal quale poi ebbe il pallio.
CAN CAN 21
d'InghilteiTa del re Enrico II, il degno, e pubblicò le sue costituzio-
quale, ad onta delle sue rimostranze, ni divise in trentasei canoni, per to-
nominollo, nel 1 1 6 1
, a succedere nel- gliere gli abusi, che regnavano mas-
approvato dal re
eletto dal capitolo, La chiesa cattedrale, dedicata al-
Enrico III, e confermato dal Papa l'arcivescovo e martire s. Tomma-
nel 1234. Egli se ne mostrò ben so, edificata in forma di doppia
,
22 CAN CAN
i'ioce, e uno «lei |ùà bolli edifizii neU'Sao, sotto l'arcivescovo Wal-
del paese per vastità e ricchezza fredo, e Beornulfo re de' merciori.
composta di vaiii pezzi di architet- Il quarto l'anno 891, sopra la
tura, i piti antichi de' quali rimon- disciplina di Odoardo // Vecchio ,
tano al secolo XII. Vi primeggiavano re d' Inghilterra, per ottenere che
la cappella, e la tomba di s. Tom- fosse levato l'interdetto, pronunzia-
maso, e vi si ammiravano soprattutto to dal Pontefice Formoso contro il
le belle statue di marmo, ed alcune regno; ma questo concilio è incer-
anche di argento massiccio dalla pie- to. Reg. XXIV. Labbé tom. IX.
tà de' fedeli ivi consagrate a Dio. Arduino tom. VI.
Ma riforma religiosa tutto vi tol-
la nel 969, fli tenuto da
Il quinto,
se, onde questo tempio non è più s. Dustano arcivescovo di Cantor-
che l'ombra di quello ch'era prima bery sotto il re Edgardo, il quale
del fatale cambiamento di religione. diede prove del suo zelo, parlando
Delle limosine di questa chiesa vi- suir inosservanza della disciplina in
veva la madre del Pontefice Adria- alcuni chierici, e sulla loro condot-
no IV, l'unico Papa della nazione ta. La pietà del re, che nella sua
inglese: ciò che dimostra il sublime persona riunì tutta la monarchia
disinteresse di lui verso i congiunti. inglese, secondato dal santo arcive-
Papa Adriano V, nipote d' Inno- scovo, fece decretare in questo con-
cenzo IV, era stato arcidiacono di cilio savissimi canoni. K. Diziona-
Cantorbery. rio de^ Concila^ Venezia 1789,
Varii sono i concilii, che si ce- p. 75.
lebrarono in Cantorbery , de' quali Il sesto fu convocato nel 991,
diamo la seguente indicazione. Il sulla disciplina, ed il re Etelredo
primo fu tenuto nell'anno 6o5, da II stabili de' monaci invece di chie^
s.Agostino apostolo di Inghilterra, rici nella cattedrale di Cantorbery,
e primo arcivescovo di questa chie- concedendo loro molti beni e pri-
sa, alla presenza del re Etelberto, vilegi. Angl. tom. I.
della regina Berta, e del loro figlio Il settimo si tenne l'anno 1189,
festa di s. Bonifazio, e suoi compa- 1222. Ibid. Vuoisi che, nel i2 36,
gni martiri. Àng. tom. I. s. Edmondo ne celebrasse un altro,
ed a lui toccava preintonare al ve- gnità, eh' era anticamente pure nella
scovo nel canto della messa, o al basilica di s. Pietro e se ne fa ,
vespero. L'attuale prefetto della mu- menzione circa l'anno 679 nel Pon-
sica delle basiliche, collegiate ed al- tificato di s. Agatone. Fra i greci
tre insigni chiese, corrisponde alla poi il capo de' cantori si chiamò
dignità, ed uffizio di cantore, rego- archiparaphoìiista. Ma della dignità
lando il canto del coro , e dipen- del Cantore, delle diverse denomi-
dendo da lui tutti i cantori. A Pa- nazioni con cui fu appellato, delle
rigi Cantore della cattedrale era
il sue prerogative ed autorità, trat-
la seconda dignità del capitolo, e- ta eruditamente Pompeo Sarnelli
sercitava giurisdizione sui maestri lettera XXVII, nel tomo I.
canone IX, mentre il verho confi- lodi di Dio con divoto canto, che
icri si prende nelle memorie eccle- adunati ne' sagri tempi giorno , e
siastiche alcuna volta per significa- notte sempre cantavano, di che fan-
to di laudare^ e precisamente nel no menzione anche gli autori gen-
salmo IX Confitehor iibiy Domine^ tili, come Luciano in Philop.y pei
in foto corde meo^ etc, spiegano Be- romani, e Plinio, lib. X, ep. 97,
da, ed Ugone Cardinale laudaho nella famosa lettera a Trajano, de-
tej e Io stesso Davide disse psallam : gli orientali, massime parlando dei
nomini tuo Aids sime. Di piìi i canto-
y cristiani di Bitinia. Ne trattano al-
ri erano detti confessori perchè ,
tresì Giustino, ad Anton. Pium^ Orat.
laudis confessione psallebant Domi- Clemente Alessandrino, orat. ad
no. Questi salmisti, o cantori inse- gent.y s. Cipriano de orat. Dominic.^
o professe, non solo ne' monisteri Ne' primi secoli cantavasi dai chie-
ma eziandio nelle proprie case , e rici, e dal popolo, e s. Ambrogio,
perchè non vi fosse tanta familia- come dicemmo altrove, riprese quei
rità tra le donne, ed i chierici, se- Cantori, che non osservavano un
condo i sagri canoni , fu vietato metodo nel canto, che deve essere
che niuna vedova, ovvero professa rehgioso, e degno del luogo , e di
recitasse le orazioni a modo di an- Colui, cui è diretto. Innocenzo 111,
tifona ed alternatamente col suo
, De Myster. Missxe cap. II, cosi si
confessore o Cantore, se non che in esprime riguardo al canto de' can-
presenza del vescovo , del prete , o tori « Debent ergo eantores conso-
del diacono. » nis vocibus, et suavi modulatio-
CANTORI. Dacché vi fu l'uffi- >» ne concinere, quatenus animos ad
zio divino nella Chiesa , vi furono w devotionem Dei valeant excitare".
certamente dei Cantori , ad imita- Dell' eccellenza de' cantori , del loro
zione di quelli, che cantavano le lo- ufficio, e delle differenti specie, si
di del Signore nel tempio di Geru- tratta all'articolo Cantore, capo de-
salemme, i quali giunsero ne' regni gU altri.
micerio de Cantori, dignità che questa veste solevasi portare dai Can-
giunse in Roma ad alto grado, ed tori, e che era loro propria ; secon-
a capo dello stesso clero. do il Bonanni, per cuoprirsi special-
I diaconi, che in quel tempo era- mente dalla pioggia e dal freddo ,
CAN CAN 27
inniac 1 7 1 1 ; God. Alb. Pauli, Tra- le piti colte nazioni, ed accresce mae-
^v
itatus de cliorus ecclesùe musicis^ stà all'auguste funzioni sagre, assisti- J^ f
camente era situata dinanzi al san- collare, è di seta paonazza, con mo-
tuario, o presbiterio. Le attuali can- stre , asole e bottoni cremisi ; con
torie d' Italia sono per lo piti eret- mantello, o ferraiolone, di seta ne-
te, massime quelle edificate dagli ra. Quando però sono in servizio
architetti,o nel medesimo presbite- delle cappelle e funzioni, sulla veste
rio, o nel mezzo della chiesa, e d'or- o sottana paonazza usano la cotta
dinario r una contro all' altra. Nel- clericale; ma i cappellani Cantori
l'una è collocato l'organo, e di que- religiosi non cambiano l' ordinario
sta ve n' è una amovibile nella ba- abito loio ,
pongono sovr' esso solo
silica agevolmente si
vaticana, che la colta. Qual fosse l'abito de' Can-
trasporta alla cappella , ove si fa tori suddiaconi dell'antica scuola dei
l'uflìziatura, e talvolta sono ambe- cantori, nelle Pontifìcie funzioni. Io
due fornite da questo strumento. spiega eruditamente il b. Cardinal
Chiamasi poi cantomio, quel libro Tommaso, Prcef. in Ani. pag. 18,
notato, che si posa sul leggio per e 19, e lo riporta il p. Alfieri nel
cantare. Il leggio è uno strumento suo Saggio storico-teorico-pratico del
di legno, sul quale si pone il hbro canto gregoriano o romano^ pag.
per cantare i divini ufilzii, chiama- 1 1 o. Nelle cappelle Cardinalizie, e
to in latino pluteus , lectriciuni, le- prelatizie, fanno da diacono e sud-
ctoriuniy lecLrum^ lectreolwiij le~ diacono due cappellani cantori, as-
giunij etc. sumendo allora i rispettivi para-
CANTORI Pontificii. Il collegio menti sagri. Il Passio della dome-
de' cappellani Cantori della cappella nica delle palme è cantato da tre
Papale, è composto di ecclesiastici, sacerdoti cantori, cioè da uri teno-
scelti dopo gli sperimenti i piti ri- re, un contialto, e un basso, vesti-
gorosi ne' concorsi , sì per le voci, ti di amitto, camice, cingolo, e sto-
che per la perizia del canto. Il col- la diaconale. V. Andrea Adami mae-
legio de' cantori di proprio diritto stro della cappella Pontificia, Osser-
dà il possesso a vita ai novelli can- i'azioni per ben regolare il coro dei
didati, diritto conferitogli dalle co- cantori della cappella Pontificia
stituzioni apostoliche. tanto nelle funzioni ordinarie, die
Il prelato maggiordomo Pontifìcio straordinarie, Roma 1 7 1 1
se ,
principalmente nelle solenni disliuto, oltre agli studii, anche nella
messe, nelle stazioni , nelle proces- pietà , aveasi ad ottimo requisito,
sioni, e nelle principali feste della per essere promosso alle dignità
città. Questi erano sempre sette di ecclesiastiche; e difatti furono di
numero, formando parte del colle- frequente decorati del Cardinalato,
gio dei ventuno suddiaconi della siccome riferisce il Rasponi, De Ba-
Chiesa Romana, ed allorché i Pon- sìlica et Patriarchio Laleraneii.
tefici celebravano solennemente, can- hb. 3, e. 6, p. 224, e non di rado
tavano l'epistola, che in oggi è can- giunsero ad essere esaltati al supre-
tata da un uditore di Rota. Che mo Pontificato, come si dirà al § III.
poi dovessero essere suddiaconi, lo P^. Francesco Cancellieri, De Secre-
si ricava anche dal canone promul- tariisj 72 7^- De Oratorio
tom. II, p.
109, col quale fu proibito espressa- D. Pier Luigi Galletti, del Prirni-
mente a* diaconi di esercitare l' uf- cero della Santa Sede Apostolica,
ficio di Cantori. Della scuola dei e di altri ufjìziali maggiori del sagro
Cantori, tratta anche s. Antonino, palazzo lateranense, Roma 1776;
hb. XII, capo 3. e Chiapponi, De Archiparaphonista,
11 luogo de' Cantori, come si dis- in acta Canonizationis IV Sanato-
se, era situato dinanzi al santuario, rum, Romae, 17 277. 12, p.
o presbiterio, e divisi in due parti, Convien dire pertanto aver avuto
formavano due rispondendo a
cori questa scuola de' Cantori per capo
vicenda, e alternativamente, secondo lo stesso s. Gregorio 1, finché visse,
l'ordine ebdomadale, intuonando le cioè sino ai 12 marzo del 6o5. Di
antifone. Ne' giorni però solenni poi cominciò ad essere esclusivamente
spettava al primicerio de' Cantori diretta da un cantore eccellente so-
r intuonazione della prima antifona, pra gh altri, chiamato dai latini,
come si rileva dagli antichi rituali, come dicemmo, Primicerius SchoUe
il qual costume tuttora si pratica Cantorum, che i greci appellavano
dalle congregazioni monastiche. Nel Protopsaltes, cioè a dire primo sal-
canto delle antifone sui salmi, e can- mista e Laosynactes, che significa
,
tici, non sedevano, né lerano rivolti radunatore del popolo, perché men-
all'altare, ma si guardavano l' un tre egli cominciava ad intonare quel-
l'altro,come afferma il Durando, lo, che si doveva dire nelle funzioni,
lib. 5, e. 2. num. 3o. Nel canto di il popolo si univa nella chiesa. Non
qualche responsorio, un solo ha essi v'ha dubbio, che colla morte di
spogliato della pianeta , locchè sem- silfalto Pontefice mancò alla nuisi»uì,
pre dovea fare ogni precettore, se- e canto ecclesiastico rai)poggio pini
condo la testimonianza dell' Amala- cipale, e perciò quasi inlciauuiilc
3o GAN CAN
si peiclelte, come osserva il citato di interamente, si studiò di agevo-
Adami, pag. io; ma assunto al Pon- larne il metodo, per cui gli riu-
iicU'amio 65^, s. Vitaliano
tificato, scì inventare , come si disse altro-
di Segni, la scuola ricevette dal suo ve, le note del canto fermo uty re_,
zelo molto giovamento, ed assai miy fa, S0I3 la, ricavandole dall' in-
maggiore fu quello recatole dopo il no di s. Giovanni Battista: XJt queant
682, da s. Leone II, siccome ver- laxisj etc.
sato in si. nobile arte, secondo ne Su questo argomento si può legge-
CAN GA.V 3i
<lcnza Pontifìcia in Francia, (1o|to tempo che rimase la sede in Avi-
,
p. Alfieri , nel suo Saggio storico, scuola romana col primicerio. Quindi
p. Ili, dimostra con molti argomen- una nuova modificazione si vide in
ti il contrario , dappoiché egli dice, essa circa vent'anni dopo, nel Pon-
che morto Benedetto XI, e creato tificato di Bonifacio IX, sotto un il-
in Clemente V
successore , assente lustre ecclesiastico, al quale fu dato
dal conclave, questi chiamò in Fran- il nome di maestro della cappella
cia i Cardinali, e fissò la sua dimo- del Papa. Allora fu dimenticato il
là un corpo di cantori per le loro del suo Musco Italico, mostra chia-
funzioni fatte per la maggior parte ramente in quanta estimazione fosse
nella cappella del palazzo apostolico, la scuola o collegio de' cantori, al-
,
come si dirà all'articolo Capprtle lorché dice, che nella lettura delle
Pontificie ,
presso che sulle forme lezioni erano preferiti i cantori ai
stesse romane, il che si rileva dal canonici nelle chiese, in cui il Pa^ìa
Baluzio, Fitac Papanim aveuioucn. assisteva, specialmente al mattulino;
tomo I, pag. ^34, ^-37, 378 e /ji^. che nel giorno della Purificazione,
La scuola de' cantori di Roma nella basilica liberiana il primicerio
però, a cagione dell'assenza del Pon- de' cantori sosteneva il manto del
tefice, perdette non poco del suo an- 1 Pontefice, il quale suole sostener
tico splendore nel lungo spazio di dal principe assistente al soglio , o
,
32 CAN CAN
da un conservatore di Roma, essen- ci piare col coro il canto, stando
do occorsi eziandio esempii pei quali sulla porla, diceva ad alta voce ai
vollero esercitare tale uffizio i più ministri della messa Accedile. Nella :
grandi monarchi; e che nel giorno mattina di Natale, dopo che il Pon-
di Pasqua finalmente il primicerio, e tefice avea celebrato in s. Maria Mag-
la scuola de' cantori ricevevano la giore, dispensava al palazzo latera-
pace dal diacono prima del suddia- nense i presbiterii ; al primicerio dei
cono , del basilicario , degli accoliti cantori dava tre soldi, e la mancia,
e di tutti gU altri Ordini palatini. e al secondicerio de' cantori stessi due
Tratta ivi altresì il Mabilbn della soldi. Quindi s' imbandiva la mensa,
bevanda, che veniva data ai cantori ove i cantori cantavano la Sequenza,
dal Papa, tanto nel giorno di Pasqua nel tempo che durava la tavola, do-
come che parle-
in altri giorni , di po andavano a baciare i pie-
di che
remo appresso. Si sa inoltre, che di di Sua Santità, e ricevevano dal
nelle principali solennità della Chie- sacellario un bisanzio, mentre il Papa
sa, in cui il Sommo Pontefice sede- dava loro una coppa del propiio
va a mensa nel triclinio del patriar- vino, acciocché lo bevessero. V. il
chio lateranense, accedevano con esso Galletti citato pag. i3 e i4- Però
lui i cappellani cantori, ed il primi- l'Ordine romano XIV, p. 828, dice,
cerio di aveva il suo posto vi-
essi che la Sequenza veniva cantata nel
cino al Cardinal arcidiacono. Il pri- fine della mensa dalla scuola de' can-
micerio neir elezione de' romani Pon- tori, che poi ricevevano per moneta
tefici dava il suo voto, e si sotto- unum bysantiumj, et coppam plcnam
scriveva dopo r ultimo de' Cardinali pollone ex ore Papae. E perciò che
diaconi Primicerius scholae canlo-
: fino agli ultimi tempi, come rilevasi
rum, laudo et con/inno. dai ruoli del palazzo apostolico , i
menti, descritta dal Taia, p. 83, e Papi, che nella romana corte, non
dal Chattard pag. 21 e 38 , nella che per quai pregi luminosamente si
descrizione di quel palazzo. A que- sieno distinti parecchi di essi, si rileva
sta cantata, e alla cena interveniva- inoltre dalle seguenti notizie, le quali
no i Cardinali, che si recavano al dimostreranno come si potessero an-
mattutino. Ma Gregorio XIII, nel noverare i cantori della cappella tra
iSyS, le tolse ambedue, e sebbene gli ordini più cospicui della gerar-
venissero rimesse nella metà del se- chia ecclesiastica ne' secoli passati.
colo XVII, di nuovo furono abolite, Spesso rileviamo di i can-
fatti, che
nel 174I5 da Benedetto XIV, che tori furono impiegati dai Pontefici
le permise nel 1 749 in occasione del- anche nelle cose della fede, e di gran
l' apertura della Porta santa. Il Can- rilievo, precipuamente nel secolo VII,
cellieri ne' suoi Pontificali y p. i2 3, in cui il Papa Agatone, bramoso di
tesse un catalogo de' componimenti informarsi a pieno dello stato della
per dette cantate, e noi ne riparle- Cattolica religione nel regno d' In-
remo al § X, delle Cappelle Pon- ghilterra, ed insieme di far insegna-
tificie, trattando della notte di Na- re a' raonisteri del medesimo il can-
tale. to della romana Chiesa, spedi a tal
Se alla mensa , e alle cantate i effetto Giovanni maestro, ossia primo
cappellani cantori furono accompa- cantore, della chiesa di s. Pietro, il
gnati nel canto dagli strumenti, tali quale allora era abbate di s. Marti-
strumenti, e nemmeno l'organo ven- no in Roma. Appena egli giunse in
nero usati nelle cappelle Pontificie, Inghilterra,Teodoro, arcivescovo di
come avverte anche il Mabillon, Cantorbery, convocò un sinodo per
Mus. Ital. tomo I p. 4? Niillus , = riconoscere lo stato del cattolicismo,
organorum musicorum usus in hii- e ad esso assistette Giovanni come
jusmodi sacrisj scd sola vocum mu- legato della Santa Sede, ne confer-
sica j eaque gravis^ cuni plano can- mò i decreti, e ne estrasse copia per
ta adniittitur. E però il Cardinal rassegnarla al Papa. Indi insegò nel
voL. vni.
,
34 CAN C A i\
con altri cantori Pontificii , come si famigliari, e alle persone addette alla
legge negli atti di quel memorabile corte Pontificia, sebbene abbiano le
concilio. Tuttavolta a maggiore ar- richieste imperiali , tanto pel conse-
gomento de' pregii di molti cantori guimento de' beneficii ecclesiastici
Pontificii, ne vorremo ancora tratta- quanto per grazie di espettati va, ed
re al seguente § III, là dove parle- altrettanto confermò Calisto III con
remo de' maestri di cappella, e can- due bolle, che pure si conservano
tori insigni di questo collegio. nel detto archivio, £"^5/ ergacunctos,
Andiamo adesso a discorrere dei pri- et quamvis romanus Pontifex^ am-
l' archivio del collegio medesimo suc- medesimo archivio, datata 6 haten-
ceduto nel i527, pel deplorabile dis aprilis i4^9j nella quale decre-
sacco di Roma nel Pontificato di tò a favore del collegio de' cantori,
Clemente VII, ne fece molti deperi- che i privi legii concessi da 'suoi pre-
vaticana. La più antica fra le super- revocati ; e poscia Sisto IV, del i^'j i,
devano. Anche Alessandro VI, me- petta ti ve, decretò, che i due collegi
diante la bolla , Debita considera- fossero considerati come un solo, e
tionCj del 149^? rinnovò ai cantori nel i553, ridusse i cantori della
i summentovati privilegii , siccome cappella a ventiquattro. Gregorio
pur fece Giulio II, ai 6 dicembre XIII concedette a' cantori la spedi-
i5o7, col disposto della hoWa Sieitt zione de' benefìzii gratis^ come fa-
prudens. Indi Leone X, per moto- migliari del Papa. Sisto V, che gli
proprio ordinò, che i cantori rice- successe, nel i586, diede al colle-
vessero da ogni Cardinale, che ce- gio monistero di s. Maria in Cri-
il
lebra in cappella, quattro ducati per spiano, diocesi di Taranto, colle ren-
ogni messa, in luogo della solita co- dite de' suoi beni , come si legge
lazione, e dai vescovi assistenti al so- nella bolla. In suprema. Ridusse
glio, e da altri prelati due ducati, inoltre il numero de' cantori a ven-
proibendo però ricevere di più. Ri- tuno, assegnò loro rendite stabili J
guardo alle propine nelle esequie dei conferì al collegio le facoltà di eleg-
Cardinali , dispose che si osservasse gere ogni anno per maestro di cap-
il solito. Inoltre i cantori godono pella uno de' suoi cantori, essendo
emolumenti nella creazione de' nuo- stato sino a quel tempo un vesco-
vi Cardinali, nelle canonizzazioni, ed vo assistente al soglio, ed all'eletto
in altre circostanze. Cosi Clemente conferì tutte le facoltà, e preroga-
VII, egualmente nel i5i6, colla bol- tive degli antecessori ,
prerogative
la. Debita consideratione, e con al- che toccarono come primo eletto in
tra del 1529, ampiamente confer- maestro di cappella , al rinomato
mò ai cantori tutti i privilegii, che Gio. Antonio Merula. Quel Pontefi^
godevano ; e cosi pure Paolo III, ce esentò il collegio altresì da qual-
nel i536, come si legge nella bolla^ sivoglia giurisdizione, assegnandogli
Romamis PontifeXj approvò le co- un Cardinale per protettore non
stituzioni della Cappella presentate- meno che per giudice ordinario, e
gli dopo il saccheggio di Roma da competente in ogni causa. Ordinò
Lodovico Magnasco, vescovo di As- ancora, che se un cantore divenisse
sisi, maestro della cappella, e parti- infermo, vecchio, o privo di voce,
colarmente fa menzione del privile- non si potesse licenziare, senza a-
gio di poter prendere un nuovo can- vergli accordato una rendita equi-
,
36 CAN CAx^
valente a quanto già ritraeva nel- quelle di Innocenzo IV, fu formato
r esercizio del cantorato ; e final- il rollo o ruolo, che tuttora loi*o
della solenne messa quotidiana nel- se godere la prebenda del suo ca-
l'altare di s. Pietro. Diminuite tali nonicato in Ispagna. E poi da av-
oblazioni, ebbero i cantori pel man- vertirsi , che godono le suaccennate
tenimento beni e fondi stabili , ru- prerogative anche i due cappellani
sticied urbani , ed Innocenzo IV sostituti, i due chierici, il sotto chie-
assegnò loro le pinguissime rendite rico, gli scrittori, ed custode dei
il
me avverte l'Adamia pag. 17, si del libro de' Puntatori del collcgiq
descrivono all'articolo delle Cappel- dice essere stato l'ultimo maestro di ^ ^
38 CAN CAN
del loro collegio. Per morte dell' Az- gUari Pontificii, ebbero cura del col-
zoliiii, Sisto V, nel 1^87, conferì il legio. Finalmente lo stesso Pontefi-
protettorato della cappella al Car- ce Pio VI, colla bolla Antiquissinia
dinal Antonio Mnria Gallo, che eb- ea est, dei 3i gennaio 1798, abolì
be i seguenti Cardinali successori. in perpetuo la detta carica di Car-
Nel 1 62 1 Francesco Maria del Mon- dinal protettore della cappella Pon-
te, sostituito da Gregorio al de- XV tificia, e riunì i cappellani cantori
fonto Gallo; nel 1627 Lelio Biscia, ed il collegio ( come famigliari Pon-
per disposizione di Urbano Vili tificii ) alla giurisdizione giudiziale
il quale nel i638 gli diede in suc- ed economica di monsignor Ma-
cessore il proprio nipote Antonio rino Caraffa di quel tempo prefetto
Barberini; nel 1671 Clemente X de' ss. palazzi apostolici e de' suoi
fece protettore de* cantori Virginio successori prefetti del palazzo in per-
Orsini, ed in sua morte lo stesso petuo, a quella guisa con cui viene
Pontefice, ai 21 ottobre 1676, vi esercitata sopra tutti gli altri fami-
surrogò Camillo de' Massimi. Inno- gliari Pontificii.
cenzo XI, nel 1677, dichiarò pro- L* elenco de* maggiordomi è il
1779, *" ^"^ cessò di vivere. Fu succede la votazione, che fanno tutti
allora,che Pio VI sospese la cari- i cappellani cantori, vestiti con sot-
ca di Cardinal protettore della cap- tana paonazza , e ferraiolone nero
pella Pontificia, e ciò fino al 1798. assisi ne' banchi de' Cardinali. V.
In questo tratto di tempo i mag- Jurisdictio S. R. E. Cardinalis pro-
giordomi, come prefetti de' ss. pa- tectoris, et judìcis causar uni colle-
lazzi apostolici, e s.uperiori de' fami- ga cantoruni capellanoruni Roni.
,,
CAN CAN 39
Pont cum prmlegiorum, et grafia- nella perizia del canto . L' Ada»
rum concessione, ed inoltre il vo- mi , nel libro delle Osservazìo'
to nella controversia nata nel col- ni per ben regolare il canto dei
legio de* musici Pontificii rimessa cantori della cappella Pontificia,
da N. S. Papa Clemente XIII ai pag. i5g, tesse il catalogo de' no-
Cardinali Merlini, Castelli, e M. A. mi e cognomi e patria de' cantori
Colonna ad referendum, Romae Pontificii , col giorno del loro in-
1761. gresso in cappella, da Paolo III, fi-
Passando a far menzione degli no a Clemente XI, estratti dal li-
uomini illustri ed insigni per digni- bro delle costituzioni del collegio,
tà, santità, dottrina e scienza mu- di cui fu maestro di cappella dai ,
sicale, clic fiorirono nella Scuola dei libri de' camerlenghi, e de' segreta-
cantori^ e nel collegio di essi, senza ri! puntatori della medesima cap-
nominare un gran numero di Car- pella, con r aggiunta di alcune par-
dinali e vescovi, che uscirono dal- ticolari notizie, e coi ritratti de' più
la prima, da questa furono altresì illustri compositori di essa.
4o CAN CAN
musica ecclesiastica, nella minacciata tifìcato il Rosini si fece cappuccino;
proiliizione di essa nelle sagre fun- ma venendo il tutto a cognizione
zioni. Carico di meriti, e di gloria, del Papa , commutò
voto già il
si cantano nella cappella Pontificia; la, ove pure venne tumulato; Bona-
Felice Anerio romano, compositore ventura Argenti perugino, egregio
della cappella, e successoi'e in questa soprano, in riconoscenza di seimila
qualifica del Palestrina , eccellente scudi, che loro donò per compiere
nel contrappunto , ne' madrigali la fabbrica della stessa chiesa; An-
e in altre opere; Luca Marenzio tonio Liberati da Foligno contralto,
bresciano, chiamato da Raval il di- buon compositore, ed ottimo teorico,
vino compositore dì madrigalìj Rug- autore di un Ragguaglio del coro
giero Giovanelli di Velletri, succes- della Martino
cappella Pontificia^
sore dei Palestrina nella cappella di Simonelli romano
grave contralto,
s. -Pietro, profondo nella musica, contrappuntista, armonioso, chiama-
meritando fra i suoi componimenti to il Palestrina de'suoi tempi, autore
la preferenza la messa a otto voci, di varie composizioni, che si can-
intitolata: Vestiva i colli, per la sua tano dal coro de' cantori nelle Pon-
perfetta armonia; Girolamo Rosini tifìcie funzioni, particolarmente la
di Perugia, ritenuto il primo so- sequenza, che si canta nel giorno
prano d'Italia, e benché nel pub- di Pasqua di Risurrezione; Pasquale
blico concorso pel cantorato, sentito Pifari, di cui scrisse Martini
il p.
e applaudito da Clemente Vili, che essere nato il compositore, che più.
assistè al concorso, nondimeno venne da vicino ha rassomigliato lo stile
dai cantori spagnuoli escluso per del Palestrina; d. Gio. Battista Faz-
non essere loro connazionale, giac- zini, di cui si cantano messe, ed
che sino a quel tempo quasi tutti altre opere; Leandro Piazza, autore
i soprani erano stati spagnuoli. Mor* di varii salmi molto graditi anche
V^ ,,
CAN CAN 4i
al dì d'oggi, senza nominare altri, in magnifiche pergamene con
scritte
92; Custodia ^
libro rum capellce
a favore del collegio, le più preziose di nella chiesa del Gesù. Oggi per
composizioni musicali de' migliori altro tanto l' anniversario, quanto
maestri, ed un numero copioso di quello per l'anima di Marco Ma-
quelle fatte da' medesimi cantori, razzoli si celebrano in s. Maria in
42 CA.N CAN
eccellente suonatore d'arpa, e da di altre composizioni, fra le quali
lui stesso venne istituito per testa- del Misererà^ Dies irae, del
del
mentaria disposizione l'anniversario Benedictus gregoriano a sei voci
per la propria anima. Per le feste con coro, e per ultimo del bellissi-
poi di s. Marta, nella propria chie- mo Motectiim ad offcrtoriam mis-
sa presso il Vaticano ( ove era vi sae solemnis in anniversario corO'
anche l'ospedale pei famigliari del nationis ss. D. N. Gregorii XFI
Papa), il collegio de' cantori si re- P. M. die VI fehruarii A. D,
cava a cantare nella messa, e al 1837.
vespero, ed essendo' essa festa di pa- Le dignità del collegio sono : il
CAN CAN 43
di Enrico il Buono j re Dani-
di fu accesa, da venite nell'empia de-
iiiaica. Fallo duca di Sleswig, si liberazione di uccidere il santo re.
adoperò alfinchè la pace, e la giu- In capo ai ribelli fu Olao , fratello
stizia llorissero nelle sue regioni , e a Canuto, che preso dalla brama
fossemesso un riparo alle ruberie, del regno, voltò l' esercito , cui co-
che in que' tempi si esercitavano mandava contro a questo innocente
continuamente. Allorché fu estinta sovrano. Canuto avutone notizia,
la famiglia di suo zio Enrico, re anziché accendersi d'ira, pensò af-
degli slavi occidentali , egli occupò fidare la sua causa nelle mani di
quel trono; e ne ottenne la corona Dio, riparò alla chiesa di s. Alba-
dallo stesso Lotaiio II. Ma i banesi no, e munito dei ss. Sacramenti,
lì ebbero gelosia , ed assassinarono quivi appiè dell'altare atteseim per-
quest' ottimo re nel giorno 7 gen- turbato l'iniqua aggressione. Vi en-
naio dell'anno 1 1 3o. Nel 1 1 7 1 fu trarono nel fatto gli empi, e dopo
poi canonizzato. avergli usato mille maniere d'in-
CANUTO (s. ), figlio naturale di passarono con una lancia, e
sulti, lo
44 CAO GAP
Aqaileia , furono arrestati dal ge- nome di consoli. Quindi passando
nerale , poiché negarono risolu- a far parte della repubblica vene-
tamente di prestare omaggio alle ziana, concorse all^inaemento della
false deità, furono decapitati insie- sua potenza ; ma la sua decadenza
me a Proto, loro maestro, che li ebbe principio allorquando il doge
avea del continuo seguiti. Il loro da Eraclea, o Città-Nova ti-asferi
glorioso martirio accadde nell' anno prima a Malamocco, poscia a Rial-
3o4> e se ne celebra la v memoria il to la sua residenza. Nell'anno 84^
giorno trigesimo primo maggio. di soggiacque all' incendio, e al saccheg-
CAO Benedetto, Cardinale. Be- gio dei corsari narentini, e slavi
nedetto Cao, detto anche Cajo, nacque usciti dall' Illiria, ed altrettanto sof-
in Cagliari di Sardegna da certo frì nel 1289 dalla squadra di Trie-
Anastasio. Era dei Porpoiati di san ste, disastro che provò per la terza
Gregorio VII, come Cardinal prete volta nel i38o, allorché il famige-
di s. Prassede, della quale ristaurò rato Andrea Doria, ammiraglio dei
ed abbellì il sepolcro ; poi a como- genovesi, con sessanta galere, sfogò
do del contiguo monistero, vi eres- il risentimento, che lo animava con-
se un
chiostro. Morì nell'anno 1087, tro i veneti. Caorle provò altre
ed ebbe tomba all' ingresso dello sventure, e vicende, che la condus-
scurolo, o confessione di s. Prasse- sero alla sua rovina.
de, con breve iscrizione. Fu decorata della sede vescovile
CAORLE, Capraia. Città vesco- sino dall'anno 598 secondo Noris
vile del regno lombardo-veneto, si- e Commanville sebbene l' Ughelli
,
sto. Nell'invasione de' barbari , sin- quia della testa. Ora non ha più il
golarmente del feroce Attila, si ri- capitolo, altra volta copioso, ed ev-
fugiarono in questa città gli abi- vi un arciprete con sacerdoti pel
tanti della distrutta Concordia, e di sagro ministero, e cura d'anime.
altre città del Trevigiano, che ave- CAPACCIO {CapiUaq aea.). Città
vano provato il ferro, ed il fuoco con residenza vescovile nella provin-
dell'Unno conquistatore. Divenuta cia del principato citeriore, nel re-
perciò pili ampia, fortificata, ed opu- gno delle due SiciUe, chiamata an-
lente, si sviluppò in essa la prima- che Caput Aqueum, posta nel de-
ria forma del governo repubblica- clivo del monte Calimarco in vista
no, e i padri della patria nell' isti- del littorale, tra le foci del Silaro,
tuire le magistrature, vi presero il e del Solofone. Dicesi Capaccio
GAP CAP 45
miovOj essendo a poca distanza il lopolì.Questa pero deve essere Car-
villaggio Capaccio vecchio, di-
di phathns seu Capharnaum, eretta
strutto nel XIll secolo dall'impera- nel VI secolo sotto la detta metro-
tore Federico II, e che esisteva su poli.
rono. Poscia ebbe il titolo di du- indole religiosa professò la vita dei
cato. chierici regolari teatini. Il reFerdinan-
Dopo che l'antica, e vicina città do IV lo nominò al vescovato di Calvi,
episcopale di Pessi fu rovinata, nel- preconizzandolo il Pontefice Pio VI,
l'anno 93o, fu trasferita la sua se- e poi alla chiesa arcivescovile di Na-
de a Capaccio vecchio, ove tuttora poli, a cui lo stesso Papa lo trasferì
esiste la cattedrale, essendo il ve- nel concistoro del 16 dicembre 1782,
scovo suffraganco della metropoli di nel quale lo creò pure Cardinale
Salerno. Essa è una delle più belle dell' ordine de' preti , conferendogli
del regno, ed è dedicata alla beata il titolo di s. Bernardo alle Terme.
Vergine Assunta in cielo, detta del- Adempì gli obblighi di sollecito pa-
la Granata. Anche in Capaccio nuo- store, insegnando pubblicamente la
vo evvi un duomo di recente co- dottrina cristiana ai fanciulli, ecci-
struzione, e v'hanno inoltre parec- tandoli ad udirlo con premii, ed e-
chie altre belle chiese. II suo capi- sercitandosi nelle cure del suo mi-
tolo consiste in quattro dignitari!, nistero. Fu
benemerito della catte-
cioè r arcidiacono, il decano, il pri- drale di Napoli, ornandone la fac-
micerio, e il cantore senza preben- ciata di stucchi con disegno gotico,
da. Non vi sono ne il teologo, ne il e facendovi diverse comodità. Acca-
penitenziere, servendo tutti ad ono- duti, nel 1799, i tumulti e le no-
re del culto divino. Sono dispensati te rivoluzioni , soggiacque a penoso
dalla residenza , egualmente che il esilio nel monistero di Montevergi-
vescovo, a cagione dell'aria malsa- ne, che soflrì sino alla sua morte,
na. Il vescovo è obbligato a pon- ivi accaduta ai 3i dicembre i8or,
tificare nella vecchia cattedrale per nell'età di novanta anni. Quindi cele-
la seconda festa di Pasqua , ed brate le consuete esequie nella cat-
in diversi tempi dell'anno, col capi- tedrale, secondo la testamentaria dis-
tolo deve recarsi in Capaccio nuovo posizione, fu tumulato nella chiesa
a celebrarvi le sagre funzioni. La di s. Paolo de' teatini, nella cappel-
diocesi è vasta , ha alcune confra- la gentilizia della famiglia , ove il
cos\ ricci, che assomigliano alla la- i Cardinali ; ma avendo invece rice-
na nera. I capelli come i peli, han- vuti nello scrutinio pochi voti, ne
no una organizzazione interna, e concepì tal rammarico, per la vee-
una maniera particolare di crescere, mente impressione concepita di aver
ed il celebre Vauquelin ha fatto di- perduto l'alto concetto , cui godeva
hgenti ricerche, ed analisi delle so- presso i suoi colleghi , che essendo
stanze, di cui sono composti. Nel di capello biondo, in una sola notte
settentrione i capelli degli uomini divenne affatto canuto. Altri però
sono biondi ordinariamente, e lisci, raccontano che tal fenomeno acca-
mentre più sovente sono neri nei desse per aver assicurato il Cardi-
paesi meridionali. 11 colore dei ca- nal Sauli che sarabbe stato eletto
pelli ha molta relazione con quello Papa, ciò che non ebbe effetto per
della pelle, dappoiché se questa è avergli mancato nelle promesse i
di color bruno, i capelli sono d'or- suoi colleghi, come afferma V Ami-
dinario neri,
i capelli biondi o
e denio nelle vite mss. de'Cardinah.
castagni veggono se non in
non si Gli ebrei portavano i capelli lun-
quegl' individui, che hanno la pelle ghi, come naturalmente crescevano.
bianca. Ai più belli tra gli dei, ed Era loro proibito di tagliarli tondi
anche alla maggior parte degli eroi, come gli arabi , gli ammoniti , i
Gio. Battista Thiers, nella sua Sto- sì li portavano per imitare Bacco,
ria delle Perrucche ( Vedi), le quali che avea usata in tal modo la ca-
furono inventate in Francia nel 1629, pigliatura. In oltre era vietato agli
dice essere esse state usate dai cortigia- ebrei tagliarsi i capelli in onore del
ni per delicatezza, e per non istare morto , cioè di Adone : i sacerdoti
innanzi ai padroni col capo scoperto. se li facevano tagliare non coi ra-
1 capelli neir avanzarsi coli' età soi , ma con forbici , mentre erano
s' incanutiscono, divengono bian- e occupati ogni quindici giorni nel
chi, talvolta innanzi tempo, in altri servizio del tempio. Abbiamo dal
più tardi, come lo fu di Alessandro capo VI de' Numeri, che i nazare-
VII, che appena fu canuto nella ni, i quali erano come religiosi tra
maggior età, e da ultimo in Pio gli dovevano portare la zaz-i
ebrei,
VII. Ne mancano fenomeni per cui zera, cui non potevano tagliare, fin-
istantemente o i capelli caddero che non deponevano il nazareato,
,.
GAP GAP 47
che talvolta era di mesi , di anni ma, e della coltura della medesi-
ed anche per tutta la \ita. Nel fine ma presso le antiche dame romane.
poi del nazareato si radevano i ca- Gli antichi galli riguardavano i
pelli, e si abbruciavano : cerimonia, lunghi capelli come segnale di ono-
clie era accompagnata dai sagrifìzii. re , e di libertà ; ma Cesare dopo
Gli asiatici ed al- ,
gli africani , averli soggiogati , fece loro recidere
cuni popoli di Europa portavano le chiome. Tuttavolta in Francia la
bele i suoi sacerdoti, chiamati ca- re i giudei che al termine del na-
pìllati. I latini appellavano orna- zareato si radevano tutta la testa, e
ti ìci quelle, che fra le donne di ser- sì in fine per non seguire la super-
vizio aveano la cura di acconciare stizione de' sacerdoti d' Iside, di Se-
la testa alla padrona , ed erano le rapide, ed altri, i quali si radevano
domestiche piìi distinte e civili. Del non solo i capelli , ma tutti i peli
loro impiego, e degli strumenti, (he del corpo, oltre di che vollero aver
adoperavano , tratta a lungo il Pi- nella corona una perenne memoria
gnoria , De servis , e il Reinesio di quella di spine, che fu posta al
nelle sue Epistole. Il Guasco in una Redentore. L' apostolo s. Paolo , il
sua dissertazione , stampala in Na- quale osserva la cura che pìgliansi
poli nel 177^^, trattò delle ornalri- le donne de' loro capelli , dice essere
cij e de' loro uffizi i, ed insieme del- vergognoso all'uomo il lasciar cre-
la superstizione de' gentili nella chio- scere i suoi. Un tal punto erudita-
/
^
43 CAP CAP
mente è trattato dal Sarnolli nelle Alcuni vogliono, che s. Anacleto,
sue Lelt. eccl. t. V, lett. II, Che V uo- Papa dell'anno io3, ordinasse, che
mo non deve orare col capo coperto i preti non nudrissero la chioma;
ma sì la donna. Parecchi autori so- altri dicono, che ciò comandasse s.
stengono, che mentre s. Pietro predi- Aniceto, eletto Pontefice nell'anno
cava in Antiochia, venisse tosato per 167, imponendo ai chierici, che do-
dispregio , e scherno da' nemici del vessero portare la chierica sul capo,
vangelo, e quindi ne avesse origine la locchè altri attribuiscono al principe
chierica [Fedi) degli ecclesiastici nel- degli apostoli.
F. il Constant. Epist.
la sommità medesimo
del capo, dal rom. Pont, tomo I, p. 76. Fatto è,
santo Pontefice comandata. Vi si che parecchi Sommi Pontefici , ed
oppongono però alcuni critici, soste- un' infinità di concilii , e principal-
nendo, che la tonsura [Fedì), nel- mente il quarto di Cartagine del
la sommità del capo sia incomincia- 253, il trullano del 692, e quello
ta soltanto dopo il V secolo, essen- di Trento, sess. i4, e. 6, De reform.
do a credere, che mentre nei
difficile hanno ordinato ai chierici di porta-
primi secoli tanto infuriati erano i re i capeUi corti, ed il trullano ful-
pagani contro i cristiani , dovessero minò scomunica agli ecclesiastici,
la
gli ecclesiastici portare un sì palese i quali con arte coltivassero i capelli.
contrassegno della loro dignità. Si Fra i cristiani in generale la rasui^
dee qui avvertire, che la tonsura dei del capo fu segno di mestizia, giac-
chierici fu distinta da quella de' mo- ché il concilio toletano terzo, e. 12,
naci, perchè questi usarono radersi come riporta il Chardon, Stor. dei
non solo nella sommità della testa, Sagr. t. II, p, 124, ordinò che a'pul>
ma quasi tutto il capo, a significare blici penitenti si tagliassero i capelli
la professione loro di una vita soli- o dal vescovo, o da un sacerdote, e
taria , e di penitenza ,
perchè il ra- così facessero penitenza nella cenere e
dere il capo fu simbolo di mesti- col cilicio. F. V articolo Ceìveri. Ne
zia , e di pianto. Che se alcuni an- si ha da tacere, che anche i vescovi
tichi padri riferiscono agli apostoli si radevano gran parte del capo, co-
l'origine della tonsura, ciò si può me attesta s. Gregorio Nazianzeno,
intendere, non di quella della som- oratione in Maximum. F. il p. Me-
mità del capo, ma bensì del precetto nocliio. Trattenimenti eruditi ^ t. IH,
de' capelli tondi, e corti, ciò che in pag. i4i, in cui al capo 83, tratta,
quei tempi era commie a tutti i Qaal fosse t uso degli antichi eccle-
cristiani, dai quali rimase l' uso sol- siastici circa la tosatura de' capelli^
tanto ne' chierici, che per lo tagliare e della barba. S. Bernardo, De consi-
che fanno intorno i capelli ad uso deratione 3 inculcò a Papa Eugenio
di corona , si dicono pur coronati. III, creato nel i n^S, che non amme-
Che anco vescovi portassero altre
i tesse nella corte fra i suoi cubicula-
volte la corona, lo riferisce s. Agostino rii, comatulos puerosj comptos ado-
nell'epistola 147, dicendo, che quan- lescentes. Giulio II, nel i5o3, si
GAP GAP 49
non più ne ammettesse alcuno nel- tivare la vanità, come ornamento
la Cappella in tal modo. delle donne assai stimato, ritenendosi
I monaci, i quali abbandonavano da Apuleio essere la capigliatura uno
il mondo , si tagliavano i capelli a femmine. Però
de' principali fregi delle
dimostrare la rinunzia a tutti gli or- r imperatore Teodosio, nel 890, pub-
namenti mondani, ed il formale voto blicò una legge, in cui si proibisce ri-
tagliare i capelli , era differente se- s. Cirillo, gli ebrei lo appresero da-
condo i luoghi. In Milano ed in A- gli egizii, che lo praticavano co' loro
frica si conservavano i capelli e li dei. Certo è , che fu rito de' gentili
portavano sciolti per mostrare che tagharsi i capelli, e dedicarli ai nu-
erano, secondo la parola dell'apostolo, mi , che adoravano. Plutarco dice
fidanzate a Gesù Cristo, e che av^ che quando Teseo uscì dalla pueri-
vano rinunciato ad ogni altro sposo, zia, consagrò ad Apollo le primizie
licitato Menochio, parlando al e. 82, delle sue chiome. Svetonio racconta
deW uso antico ;, e moderno del ta- nella vita di Nerone, la cerimonia
gliarsi i capelli alle donne, che pi- di offrire primi capeUi, e la prima
i
voL. vin. i
,,
5o GAP GAP
creato nel 6B4, gli mandò le chio- essa medesima i capelli ad un aman-
me di Giustiniano ,ed Eraclio suoi te di suo genero, e poi li fece sos-
figliuoli, ciò che in quel tempo si- pendere nella camera di lui, lo che
gnificava consegnarglieli per figli, af- sembrò allora cosa orribile. Fu piìi
finchè come padre spirituale , ubbi- strano pensare degli antichi fran-
il
prando re de' longobardi , ,acciocchè Pio ebbe più corti del padre. Sotto
li
CAP CAP
ma delta alla Caracalla. E siccome che in generale significa un libr )i^
i due Bruti romani, per la loro an- diviso in molti capitoli, è stato ap-
tica rivoluzione romana, erano pro- i plicato principalmente alle leggi si
Capitolo è quella lezione breve del- popolo è più frequente in chiesa, mas-
la santa Scrittura, che si suole re- sime neir ora di terza, che si canta
citare in tutte le ore canoniche do- immediatamente innanzi la messa.
po i salmi, chiamato da Rodolfo, Nella compieta, fuori dell' ordinario,
e da Graziano collatio, errore che si dice il Capitolo dopo l' inno, per-
corresse il Suarez, lib. IV, de hor. chè essendo questo simbolo di vit-
canon, cap. II, num. 19, dovendo- toria, e la compieta significando gli
si dire collectio. Ugone lo appella eletti, questi non hanno bisogno di
capitale, altri lo dicono lectiimcu- esortazione alla vittoria, che già han-
la, ed anche versus, e il Garampi, no sostenuta contro le passioni. Nel
Memorie eccl. p. 186, capitula e triduo della settimana santa si tra-
capiiella, nomi che in alcuni anti- lascia il Capitolo, dovendosi dal su-
chi libri hturgici indicano i versetti periore o ebdomadario rappresen-
estratti dai salmi, e dalle divine tare, come dicemmo, il Redentore,
,
GAP CA:e 53
che tacque nella sua passione. Al- mologle da lui riportate, nel libro
trettanto si fa neir uffizio de' defon- intitolato: // clero secolare nel suot-
ti, perchè rappresenta la morte di splendore, Roma 1688, al capo XI,
Cristo. Quando il vescovo celebra dice che il collegio de' canonici, nel
pontificalmente il vespero o terza, luogo , ove si adunano a trattare
dovendo dire solennemente la mes- gli affari , suol chiamarsi capitolo
sa, il Capitolo si canta dal suddia- quia capitali decernimt de rebus suis.
cono , nel luogo ove si suol dire Così le leggi di Carlo Magno, co-
l'epistola; ma se solamente assiste me accennò all'articolo Capitola-
si
parato con piviale, e mitra, il Ca- ri, furono dette Capitolari, perchè
pitolo si dirà da un cantore. Nella dedotte dal peculiare parere di cia-
cappella Pontificia quando il Papa scuno de' consiglieri. Si denomina
assiste ai vesperi, finito l'ultimo sal- poi Capitolo il luogo, ove si con-
mo, e replicata l'antifona, si apre vocano i canonici , come Ecclesia
il finestrino del coro, o cantoria viena detta tanto la riunione de' fe-
verso l'aitare, e un cantore sopra- deli quanto il luogo sagro. Tale
,
04 ^VN CAN
/ta da' preti, gli altri dai diàconi e che i Capitoli delle chiese cattedra-
suddiaconi. La metà almeno de' ca- li non fossero incaricati del governo
^tionicati delle chiese ragguardevoli della diocesi durante la vacanza del-
non devono essere conferiti, che a la sede, sebbene le decretali la chia-
maestri, o dottori, ovvero a* licen- mino antica consuetudine. Ciò
per
ziati in teologia, o in jns canonico, altro non ebbe luogo , che quando
per quanto potrà farsi comodamen- i Capitoli, ad esclusione degh altri
te. V. Canonicato. membri del clero, si resero padroni
Il concilio di Montpellier , del delle elezioni de' vescovi. Il Van-
1 2 1 5 , col canone ottavo, proibì ai Espen Jus eccles. par. I
sostiene, ,
Capitoli di ricevere laici per cano- titul. i3, cap. 2, che per ovviare
nici o confratelli, e dar loro la pre- alle tumultuose fazioni de' laici, che
benda, o distribuzione canonica del nascevano quando le elezioni de' ve-
pane e del vino. Ed il concilio ge- scovi erano fatte dal clero col suf-
nerale lateranense terzo, celebrato nel fragio del popolo e consenso dei ,
I lyg, anteriormente prescrisse col ca- vescovi provinciali, l'elezione de' ve-
none decimosesto, che nella disposi- scovi passò in diritto a' Capitoli delle
zione degli affari comuni si segua la , cattedrali, eGiovanni XXII, creato
conclusione, e risoluzione della mag- nel i3i6, fu il primo Pontefice, il
giore, e della più sana parte del Ca- quale riserbò a se le elezioni di pa-
pitolo; ad onta di qualunque giu- recchie sedi episcopali d'Italia. Og-
ramento, o consuetudine in contra- gidì pochi Capitoli godono il dirit-
rio. I canonici però , che non sono to di eleggere il vescovo, presen-
negli ordini sagri, non hanno diritto tandolo alla santa Sede per la con-
di suffragio nel Capitolo. ferma.
Riguardo ai diritti dei Capitoli Nella sede vacante delle chiese,
delle cattedraU, possono conside-
si tutto il clero della diocesi, e prin-
rare o per rispetto al vescovo, col cipalmente quello della città vesco-
quale compongono il senato della vile, invigilava all' integrità della di-
chiesa, o per rispetto ai canonici sciplina ; ma nella Francia , le me-
che ne sono i membri, sia nella se- tropolitane assumevano la cura del-
de episcopale coperta, che vacante. la chiesa vacante, ovvero vi depu-
Anticamente i Capitoli dividevano tavano il vescovo viciniore, ciocche
col vescovo il governamento della ordinarono più conciUi. La Glosa
diocesi, però subordinati ai coman- chiama i Capitoli delle cattedrali
di di esso. Ma oggidì l'Ordinario ordinariij durante la vacanza della
non è obbligato a chiedere il con- sede, per morte o dimissione del ve-
senso de' Capitoli, eccettuato in quel- scovo. Non
possono tutta volta gover-
le materie riguardanti gì' interessi nare in corpo, ma sono obbligati
CDmuni, o particolari de' Capitoli ad eleggere un vicario generale, o
stessi; ed in caso d'imbecillità del capitolare , a meno che non vi sia
vescovo i vicarii generali, che ha
, alcun legittimo stabilimento in con-
stabiliti, continuano a governare per trario , o che la santa Sede non
lui. V. la Combe alla parola Ca- nomini un vicario apostolico, ed
pitolo sez. 3, art. I, num. 5 e 6. un ofhziale , che abbiano le qua-
Prima del secolo XII , secondo lità richieste da' canoni, e dalle or-
la più abbracciata opinione, si tiene. dinanze, per esercitare la giurisdizione
,
GAP
volontaria e contenziosa: elezione, giurisdizione col titolo e funzioni di
che deve eseguire nello spazio di ot-
si Anwiinistratoì'i capitolari, non solo
to giorni, dopo la morte o dimissione Pio VII si ricusò di spedire le bollo,
del vescovo. Può il capitolo confer- ma condanno tali amministrazioni
mare il vicario generale del vesco- come pure aveano riprovate Gre-
le
vo defonto. Però il vicario capito- gorio X nel concilio Lionese, e Bo-
lare dee essere almeno dottore o , nifacio Vili, Alessandro V, Innocen-
licenziato in jns canonico, ed essere zo Vili, Giulio II, Clemente VII,
ca[nìc(°i di questo ufli/io per quanto Giulio III, e Clemente XI. Su que-
è possibile. ì^. Antonii Fiaminii Mar- sto grave argomento sono a vedersi.
chetti de Angelinis, Praxis vicarii Pistoiesi Vita di Pio VII, t. Ili,
capilularìs, 1671. I det-
INIaceratae da pag. 34 a pag. 5i, e da pag.
ti uffiziali del capitolo possono as- 54 a pag. 64- E le DicJu'arazioni
solvere dalle censure, accordar di- e Ritrattazioni degV indirizzi degli
spense necessarie, ordinare digiuni arcivescovi, vescovi, e capitoli d' I^
e pubbliche preci, punire i chierici, talia, a Pio VII, stampate in Mi-
scomunicare gl'incorreggibili, rivoca- lano nel 18 IO, e in Roma nel
re le pagelle ai confessori, conceder- i8i6.
ne altre nuove, approvare i predi- A tenore del diritto comune pos-
catori, permettere questue, dar per- sono i Capitoli conferire, duranti; la
missione alle religiose, ove non sia- vacanza, i benefizii, la cui coUazio*
vi stretta clausura, di uscire dai mo- ne appartenga congiuntamente al
nisteri , esaminare i novizii, aduna- vescovo, ed al capitolo; ma in Fran-
re i sinodi, formarvi statuti, visita- cia i soli benefizii con cura di ani-
re parrocchie , e la clausura delle me , eh' erano di collazione del ve-
monache, e confermare le elezioni. scovo, erano pure a disposizione del
Non possono però far innovazioni Capitolo. Finalmente i Capitoli han-
nella disciplina della diocesi, ne ap- no diritto di correggere i loro mem-
propriarsi i diritti, e privilegii per- bri, ma non di scomunicarli , im-
sonali de' vescovi, ne esercitar la lo- prigionarli, o privarli de' benefizii, a
ro giurisdizione se non come l' a- meno che avessero la giurisdizione
vrebbe potuto esercitare egli stesso, contenziosa.
uè accordare dimissioni pegli ordi- I privilegii, l'esenzioni, e preroga-
ni, che dopo spirato l'anno della se- tive de' Capitoli sono diminuiti in
de vacante, o quando un beneficio confronto diche godevano
quelli,
obbligasse a riceverli molto meno : anticamente. Siccome i Capitoli del-
amministrare la cresima, ed accor- le cattedrali rappresentano tutto il
dare indulgenze. I vicarii capitolari clero della diocesi, non formando che
eletti che sieno non sono soggetti al un corpo o un senato col vescovo,
Capitolo, ma al solo futuro vescovo negli atti pubblici godono la pre-
dovranno rendere conto della loro cedenza SI sugli altri corpi ecclesia-
amministrazione. che sui magistrati secolari. Quei
stici,
56 GAP CAP
gnarglf. entro un mese gli atti del- eccles. discìplin. tom. I, lib. I, cap.
pitolare non informi entro il termi- rici che studiavano, quanto a' pro-
ne di tre giorni. Il concilio gene- fessori di teologia , accordò l' esen-
rale duodecimo, nel canone 7, dispo- zione dalla residenza ne' rispettivi
se poter Capitoli, che per consue-
i Capitoli, intorno a che abbiamo una
tudine ne sono in possesso, correggere bolla dello stesso Onorio III pub- ,
i falli de' canonici, nel termine pre- blicata dai pp. Martene e Durando,
scritto dal vescovo , altrimenti do- Collect. Veter. Scriptor. voi. I, pag.
verlo correggere egli stesso. In Fran- II 46.
cia i Capitoli potevano amministra- Diversi romani Pontefici fregia-
GAP CAP
essendovi concorsi cinque mila reli- monistero di Cistello, come se fos-
egli avea ordinato, tre giorni prima rotto da venticinque anni il Capi-
di morire, nel Capitolo di quel mo- tolo generale de' minori osservanti
nistero. V. il Papebrochio, in Pro- Innocenzo XllI per dimostrare l'a-
pyleo pag. 199, che ne riporta l'e- more, che portava a quest'Ordine,
legante epitaffio ivi statogli posto comandò, che si celebrasse nella so-
da que' monaci. Che si suonasse la hta forma, ed egli medesimo l'ono-
CAP
bolla, ch'egli giugno
ematìS^ a' ó Marzoni, che poi ammise, dopo il
Ex injunctiy Bull. Rom. tomo XI, vespero di Pentecoste al trono del-
par. II, p. 264; aggiungendovi gli la cappella Paolina, al bacio del
stessi religiosi una lapide nella loro piede in uno ai padri vocali, o ca-
chiesa di Araceli , che tutto ciò Ed il Pontefice Pio VI, ai
pitolari.
esprime con elegante iscrizione. 3 giugno 1775, intervenne nel con-
Benedetto XIV , a' i o maggio vento di s. Maria in Traspontina
1741? si recò con molta solennità al Capitolo generale de' carmelitani,
al convento de' ss. XII Apostoli per per l'elezione del priore generale,
presiedere al Capitolo generale dei ove restò confermato il p. Giuseppe
minori conventuali, in cui fu eletto Ximenes; indi nel 1777 presiedette
ministro generale il p. Carlo Anto- al Capitolo generale de' domenicani
nio Calvi, bolognese. Quindi , nel- nel convento della Minerva, nel qua-
r anno 1750 ai 16 maggio, vol- le fu prescelto in generale dell'Or-
le intervenire al Capitolo genera- dine il p. Baldassare de Quinones.
le de' minori osservanti nel sud- CAPIZUCCHI GiANNANTON.o, Car-
detto convento di Araceli. Dopo dinaie. Giannantonio Capizucchi, di
un'eloquente orazione, ch'egli seden- antica e nobile famiglia romana,
te in trono fece in lode dell'Ordine nacque nel 1 5 1 5. Era nipote del
serafìiio, con pluralità di voti, rive- celebre Paolo Capizucchi, vescovo
duti dai Cardinali Valenti, Guada- di Nicastro, decano della Piuota ro-
gni, e Colonna protettore dell'Or- mana, e vicario dei Pontefici Cle-
dine, e di Yorck dal Pontefice a
,
mente VII, e Paolo 111. Tanta esti-
ciò destinati, restò eletto in genera- mazione faceva di lui Clemente
le il p. Molina, già procuratore ge- VII, che tolta ai Cardinali legati
nerale in curia , trovandosi allora la causa della dibattuta nullità del
in Roma mille e trecento minori matrimonio tra Caterina di Aragona
osservanti. Lo stesso Pontefice, vo- ed Enrico VIII, re d'Inghilterra,
lendo presiedere al Capitolo gene- ne commise la revisione al Capi-
rale, che, a' 5 giugno i ^56, voleva- zucchi, riservando a se la senten-
no celebrare i religiosi dell'Ordine za, come scrive il Pallavicini nella
de' predicatori, prorogò a' 3 di
lo Storia del Concìlio di Trento. Emu-
luglio, e quindi con gran pompa si latore della virtù dello zio , si fece
recò al loro convento di s. Maria strada a conseguire da Paolo III
sopra Minerva, ove dopo aver pro- un canonicato nella basilica vatica-
nunziato una dotta allocuzione, con na, dopo il quale -fu fatto uditore
novantaquattro voti sortì eletto in di Ruota. In appresso Paolo IV lo
1775, ritenendo il generalato sino dopo due anni vescovo di Lodi, ove
al seguente Capitolo. tenne il sinodo, e ne pubblicò con
Finalmente, Clemente XIV già gran vantaggio le costituzioni. Po-
de' minori conventuali, presiedette al scia s. Pio V lo volle prefetto del-
Capitolo generale, che questi con- la segnatura di grazia, lasciata dal
vocarono nel convento de' ss. XII Cardinal Vitellozzi : indi deputollo
Apostoli ,
prescegliendosi in mini- alla congregazione del santo offi-
^
CAP CAP ,^ 59
lognto apostolico. Il Capizucchi era divenuto arcivescovo di Avignone.
tanto di voto alla Vergine santis- Da Innocenzo XI fu creato Car*
sima , che volle visitarla a piedi dinaie, conferitogli poscia il tito-
cro palazzo. Senonchè accusato pres- roberto, patrizio romano, venne sol-
so Alessandro VII di avere troppo levato air Gnor della porpora col
incautamente approvato un libio, titolo di s. Clemente nel 1097, e
che, per la sua mordacità, non me- si annovera tra i porporati di Ur-
nta va vedere la luce, senza lasciarlo bano li. V
è chi vuole, che questo
rivedere al vicegerente di Roma, di- Cardinale sia il medesimo dell'altro
mise la sua carica, ed ebbe a suc- Gianroberto Capizucchi, decorato del-
cessore il p. Libelli, segretario dell'In- leinsegne Cardinalizie da Onorio li.
dice, ed intrinseco amico del Ponte- Se non che, non valendo molto le
fice. Il Capizucchi, sicuro e tranquil- ragioni addotte, la cosa resta in-
lo in coscienza, ritornò con eroica decisa.
fermezza , e cristiana rassegnazione CAPOCCI Nicolò , Cardinale.
al suo convento, per cui ammirando Nicolò Capocci, nobile romano, pro-
il Pontefice così saggia condotta, gli nipote di Onorio IV, per via di
diede la preferenza sopra tutti i madre, si applicò con impegno alle
padri dell'Ordine, tranne il gene- leggi nella università di Perugia, e
rale, e gli ollèrì la mitra di parec- non ancora quadrilustre, laureossi
chie chiese. Lo
Clemente stesso fece nel diritto canonico e civile. Solle-
IX; ma egU sempre modestamente vato da Giovanni re di Francia a
ricusava una tal dignità. Da ultimo cancelliere supremo del regno, sos-
Clemente X, ammiratore di tanta tenne grandissime làtiche per la
6o . GAP GAP
religione. A premio di tanto zelo, più comunemente Sapienza Veccìùa,
ebbe pingui abbazie e beneficii, co- nel quale per sette anni si doves-
me la prepositura di s, Audemaro sero alimentare quaranta giovani
a Puy, ove fondò tre cappellanie, che in quella università si applicas-
il priorato di s. Quintino, e l' arci- sero agli studii. Un altro ne fondò
diaconato della chiesa di Erbipoli a Parigi, detto Aó. poveri secolari,
riell'Alemagna , di Autun, e di Mans o di s. Sofonia , benché non ne
nelle Gallie. Nel i34o fu fatto ve- parli nel suo testamento; a Perugia
scovo di Utrecht, e, nel i348, di egualmente, nel 1367, stabili un no-
Urgelle nella Spagna; poi Clemen- bile monistero con chiesa, cui donò
te VI ai 17, ovvero
18 dicembre ai monaci Olivetani , detto di Mon-
del 1 35o, l'onorò della sacra porpora temorcino. Generosissimo coi poveri,
col titolo di s. Vitale, e nel i36i ogni giorno mandava agU spedali
divenne vescovo tusculano, ed arci- pane, vino ed abbondevoli vivande
s. Maria Mag-
prete della basilica di preparate in sua casa a loro favore;
giore. Quindi, nel i356, era sta- eccellente poi nelle leggi, difendeva
to inviato legato a latere con Ta- le cause delle vedove , e dei pupil-
lairando, vescovo Cardinal di Al- li, e pagava del proprio la neces-
bano , a riconciliare la corte di saria spedizion delle liti, ^perlochè
Parigi con quella di Londra, al si guadagnò il glorioso titolo di
qual fine volle il Papa, che i legati avvocato dei poveri. Tale infatti lo
si abboccassero prima coli' impera- chiama Baluzio, aggiugnendo, che
tore Carlo IV, per implorarne la zelava valorosamente la giustizia
mediazione. Ma ogni cosa fu vana, sosteneva costantemente i poveri , e
benché legati fossero accolti molto
i veniva altamente commendato per
onorevolmente, ed impiegati due la libertà , con cui esponeva nei
anni in tale legazione, stabilissero concistori proprio parere. Era con
il
La sua vita Fu pubblicata dal Mura- i25i, d'ordine d' Innocenzo IV, co-
tori, nel t. YIII degli scrittori delle me legato apostolico, resse le pro-
cose d' Italia pag. 22. vincie dell' Etruria ecclesiastica, del-
CAPOCCI Pietro , Cardinale. l'Umbria, e della Marca; in ap-
Pietro Capocci, di nobile famiglia presso dovette di nuovo, nel i2 54,
romana, del rione dei Monti, chia- recarsi in Alemagna, sconvolta da
ro per la illibatezza dei costumi, e intestine discordie per la elezione
per la profondità della scienza, da del nuovo Cesare, poiché altri segui-
giovane si diede al mestiere delle vano Guglielmo, altri Corrado. Il
armi, e potè valorosamente difen- Papa dichiarossi contro quest'ultimo,
dere Gregorio IX dagl' insulti dei ed ordinò al Cardinal legato di re-
romani messi a rivolta contro di stituire alla comunione della Chiesa
63 ^ CAP CAP
tutto l'avvenuto. Finalmente il no- to, ma sibbene ristaurato in modo,
stro porporato, dopo aver favorita elle può dirsi come secondo fonda-
la elezione di Alessandro IV, mori tore. Fu presente ai comizi di Ono-
gloriosamente a Roma nel i25g, con- rio III, Gregorio IX, Celestino, ed
GAP CAP 63
te, ed alTittare i beni ecclesiastici re di Venezia co patriarchi aqui-
per ninnare denaro nella giiena con- leiesi , r Istria si a poco a
diede
tro il turco, che occupala 1' Unghe- poco a' veneti, anno 1797,
indi, nell'
ria e i conilnl della AUemagna, mi- ai tedeschi . Capo d' Istria ( Ca-
nacciava discendere in Italia. Poi, put Istriae) è costruita sopra una
nel 1542, fu fatto vescovo di Nizza, isoletla, la quale è unita colla ter-
datario, e a mezzo del Cardinal So- raferma mediante un lungo argi-
doleto, che scrisse assai onorevol- ne. E cinta di buone muraglie , e
mente di lui al Pontefice, fu da que- difesa da un forte, avendo il van-
sti creato Cardinal diacono in s. Gior- taggio di un comodo porto nell' A-
(Pedi), nel regno illirico, e che cistoro de' 3 o settembre i83i, diede
un di era capitale dell'Istria. Con- per primo vescovo l' attuale monsi-
quistata da' romani, indi dagli un- gnor Matteo Raunicher.
ni , dai goti , e dagli imperatori La magnifica cattedrale di Capo
greci , fece parte dell' esarcalo. ]\el d' Istria è dedicata alla beata Ver-
sistema feudale ebbe un marche- gine Assunta in cielo, ed il capitolo,
se , ora dipendente , ora annesso al che prima era numeroso, ed avea
patriarcato d'Acpiilcia, e nelle guer- quattro dignità, ora non hu che
,
H eA P CAP
quattro canonici, tre colla preben- ossia conestabile, o contestabile, e di
da, e imo soprannumerario. Inoltre due deputati con la loro milizia, salvo
per r ufficiatura vi sono tre preti, che il rione de' Monti, eh' era devo-
e quattro chierici mansionarii. Nella luto alla giurisdizione del priore dei
città vi sono parecchie chiese, due Capo-rioni , come rileva Bernardino
conventi di religiosi, cioè di cappuc- Bernardini, priore de' Capo-rioni nel
cini, e minori osservanti, due con- Pontificato di Benedetto XIV, nella
fraternite, ospedale, monte di pietà, Descrizione del nuovo riparlìniento
un liceo, ed un ginnasio. La tassa de' quattordici rioni di Roma fat-
camerale è di quattrocento fiorini. taper ordine di detto Papa, Ro-
CAPO-RIONI DI Roma. Secondo ma 1744- Di questo magistrato si
il dizionario della lingua italiana, fa memoria in un codice della bi-
Caporione significa Caporale^ De- blioteca vaticana, fino dall'anno g48,
curio j Ductor, cioè principale, guida, nel qual tempo erano denominati
comandatore, ed anche regolatore, decarconi, giacché prima di tal'epo-
governatore e signore maestro , e ,
ca sotto Alberico
, che s' intitolò ,
scorta degli altri. Abbiamo dall' Ami- Principe e senatore di tutti i roma-
denio, nella sua Relazione, che Ro- ni , e di suo fratello Giovanni XI
ma (divisa in quattordici regioni, detto XII, creato nel gSi, alcuni
dette con vocabolo corrotto Rioni sostengono, che due consoli si crea-
),
imbussola innanzi il Cardinal camer- vano ogni anno in R.oma, oltre un
lengo alcuni soggetti di ciascuna re- prefetto della nobiltà, e per render
gione, dell' ordine de' nobili, chi per ragione al popolo, e alla plebe, si
conservatore, chi per priore de' Capo- elessero pure dodici decarconi, i qua-
rioni, cioè magistrato dei capi delle li sostenessero l'ufficio del senato,
regioni, volgarmente appellati Capo- ovvero dexarconi, come tribuni della
rioni ^ e come i Conservatori, nel plebe, secondo Biondo. Siccome poi
principio del suo ingresso, o nelle in guerra usavano alcune bandiere,
mani del Papa, o in quelle del men- ed ogni regione si distingueva dalla
tovato Cardinale, presta il giuramen- bandiera particolare, con vocabolo te-
to di fedeltà come meglio si dice
, desco furono àeiiiBanderesi {Vedi)^
air articolo Conservatori di Roma ,
nome col quale , oltre quanto si
in cui pure si tratta del priore dei dice a quell'articolo, fino dal 1262 si
messo alla cura , e custodia di un del pane ond' era afflitta la città,
Capo-rione, di un Capoterò {Fedi), fosse nuovamente creato questo ma-
GAP CAP 65
gisiitito dal Cardinal Pietro Stefane- festo, che erano total-
i banderesi
schi, \icario di Papa Gregorio XII, mente diversi dai Capo-rioni , e per
e gli Banderas con-
fossero date
»> ragione del loro numero, e per la
*» tempore antiquo , uti do-
siietas loro amplissima possanza, in vigore
M minoriim banderesioriim cum si- della quale potevano anche dare, e
>» gno pavesati , et balisteri ", ciò togliere la vita , cioè far grazia , e
non ostante furono poco dipoi nuo- condannare all' estremo supplizio ;
vamente aboliti. Talvolta i bande- laddove i Capo-rioni (conservati sino
resi furono chiamati Capo-rioni, co- a Pio VII), tanto nel numero, che
me quando si recarono al conclave, nell'autorità, per altro limitata, non
in cui fu eletto Urbano YI. Abbia- oltrepassavano i confini del proprio
mo, che a' 4 gennaio i4io> i Capo- rione nell' esercizio di essa ; con que-
rioni fecero i conservatori di Roma, sto però, che sino al lySi tale ca-
e nel di seguente salirono il Cam- rica fu propria della nobiltà roma-
pidoglio (Vedi)^ ed espulsero il se- na; ma poi si elessero i cittadini.
natore Gio. de Tostis, che lo tene- I Capo-rioni (Capita- Regionum) fu-
va pel re Ladislao. E nel Pontifica- rono denominati anche maestri delle
to di Giovanni XXIII, i Capo-rioni, curie e siccome erano scelti dai
_,
Il cav. Venuti, nel Fiorino d'oro vammo, fossero creduti essere ban- i
iy loro decurioni. Oggi quei capi, confermò gli statuti di Roma, rifor-
w che si appellavano banderesi, si mati da Luca Peto e da altri, secondo
>ì dicono comunemente , e con ti- le circostanze de' tempi. Fra le prov-
>» tolo proprio Capo-rioni , e sono videnze nello statuto contenute, venne
»» quattordici , essendo altrettanti formato un gran consiglio, ed altro
>» i rioni della città di Roma **.
segreto nel quale aveano anche luo-
V. il Marini , Archiatri Pontificii j go il priore de'Capo-rioni, treilici, i
Ogni qual volta poi o il sovrano sistema del bussolo, il priore dei
Pontefice, o altre circostanze il vo- Capo-rioni copriva il posto anco di
leano, i Capo-rioni riunivano i loro Capo-rione senza distinzione di rione,
constabili, ed in caso di maggiore ma ripeteremo che negli ultimi tem-
urgenza, avvalorandosi coli' aiuto di pi sino alla cessazione de' Capo-rioni,
ogni altro cittadino , concorreva a il priore prendeva sempre posto nel
formare quella forza urbana, o ci- rione primo Monti , onde in ogni
vica, che in ogni tempo rese impor- tempo ha avuto duplice rappresen-
tanti servigi. Ma altre più inte- tanza. Il medesimo priore de' Capo-
ressanti notizie riguardanti i Capo- rioni nel giorno ultimo dell' anno ,
rioni, si riportano all' articolo Capo- dopo il vespero papale , nella Pon-
tori. tificia cappella, se egli è il nuovo
Fino dal 1661 terminarono i pub- eletto, presta nelle mani del Ponte-
blici , e segreti consigli , e non piti fice il giuramento, il quale nello
per bussolo, ma per organo della stesso luogo e giorno finche esistet-
segreteria di stato, i Pontefici eles- tero i Capo-rioni, lo prestarono co-
sero i magistrati, il priore de' Capo- me dicemmo superiormente.
rioni,ed i Capo-rioni. Diminuita però Nella sede vacante i Capo-rioni,
la rappresentanza loro nel termine doveano raddoppiare la loro vigi-
del secolo XV III, stante l'istituzione lanza per prevenire i tumulti, e le
della guardia civica, ordinata da Pio sedizioni, e difendere all'occorrenza
VI , affatto rimasero anzi estinti la città da qualche nemico, che
i magistrati Capo- rioni, e i loro at- avesse tentato invaderla, o turbarne
tributi, per disposizione del successo- come fece
la quiete, nel secolo XIV
re Pio VII, sebbene quest'ultimo Giacomo Ponziani, il quale colla
Pontefice restituisse a quel magistra- milizia del suo priore, respinse al-
assunti, riporteremo quelli, che as- ogni rione si fecero giuochi da otto
segnati lor vengono dal Piazza nelle gentiluomini romani; e i conserva-
pubbliche funzioni del popolo roma- tori, e i Capo-rioni con molti citta-
no, nel suo Efìierologio di Roma^ dini per diverse sere girarono per
tom. I, pag. 264. la città con torcie accese, gridando:
Sino dai tempi, in cui Augusto viva Papa Martino, anzi a perpe-
divise Roma in XIV rioni, come tua memoria , fecero registrare il
dice Svetonio nella sua Storia capo giorno del suo ingresso in Campi-
3o, assegnò a ciascuno de'Capo-rioni doglio, come giorno felice. Ai 24
la propria insegna, e veste di co- giugno i447> segui in s. Gio. in
lore diverso, insegna e veste che si Laterano il possesso di Nicolò V, al
continuarono a portare per molti se- quale intervennero i Capo-rioni e ,
coli, essendo gelosi i romani della si fece correre il pallio da ss. Cosma
conservazione delle loro antiche co- e Damiano al Laterano. Nel possesso
stumanze. Il primo de' Capo-rioni d'Innocenzo Vili, ai 12 settembre
di Campidoglio, ovvero Campitelli, 1484, Capo-rioni con molti citta-
i
68 GAP GAP
al palazzo del Papa a cavallo , con una compagnia di soldati, ed i Ca-
torcie accese, ed eseguita una gio- po-rioni, da' quali restò ferito in una
stra sulla piazza di s. Pietro, rice- coscia con un colpo di picca. Ai
vettero poi la benedizione aposto- 27 maggio 1572, Gregorio XIU
lica. prese possesso della basilica latera-
Nella cavalcata del possesso pre- nense, ed i Capo-rioni vestivano un
so ai 5 dicembre i5o3 da Giulio rubbone di velluto cremesino , es-
II, i conservatori cavalcarono cogli sendo il vestiario di sotto del me-
ambasciatori, né vollero andare a desimo colore, tessuto con oro. Nel
piedi presso Papa, assistendolo in
il possesso di Sisto V, ai 5 maggio
quella vece senatore coi Capo-
il i585, i conservatori, i Capo-rioni,
rioni, ognuno dei quali portava in ed altri uffiziali del popolo roma-
mano un bastone bianco, mentre no cavalcarono innanzi gli .ambascia-
tredici loro famigliari armati, pro- tori in quello preso da Gregorio
:
gioni. Nella stessa funzione, essen- per ordine cavalcarono dopo il ma-
dovi l'abuso che i romani si vole- resciallo del popolo romano , vesti-
vano impadronire, appena giunto il to ciascuno di giubbone , e calzoni
Papa al Lalerano, del cavallo, della di tela d'argento, trinati d'oro, cal-
sedia, e del baldacchino di che si ze tessute di seta d' oro , scarpe
era servito, Leone X ordinò nel bianche, spada dorata cinta, con pen-
suo possesso ai conservatori, e Ca- denti ricamati, rubboni di velluto ere-
po-rioni, che vegliassero per im- merino sino al ginocchio, gran cappel-
pedire il tumulto, giacché avreb- lo, ò berrettone di velluto nero all'an-
be concesso anche di piti. Nel pos- tica, con oro, perle margarite e , ,
sesso di Paolo IIIj agli i i apri- belle gemme; le fibbie, e staffe della
le i535, nella scala del palazzo va- sellaerano dorate, come lo erano
ticano, vi fu contrasto tra i Capo- gli ornamenti, in tanto che le
altri
GAP CAP 69
con trine d'oro, con rubboni di da- cate sui balconi de' palazzi late-
masco cremisino , seguiti dal loro rali.
priore con veste di tela d' oro in , In quanto al posto preso da' Ca-
campo rosso. In quello, che nel 1 6o5 po-rioni nelle cavalcate, fu per lo
prese Paolo V, i Capo-rioni usarono più quello di seguito agli uditori
i cappotti di tela d'oro, con astoni, di Rota, andando talora il priore
calzoni, e giubboni di tela d'argen- de' Capo-rioni in mezzo ai cancel-
to ; indi cavalcavano i conservatori lieri del popolo romano, ed insieme
e priore de' Capo-rioni , con veste talvolta co' conservatori. Che il prio-
lunga di tela d' oro alla ducale, e re e i conservatori addestrassero il
sottane di raso rosso, con gualdrap- cavallo al Papa ne' possessi , finche
pe di velluto nero, co' loro Fedeli entrassero in cavalcata,si rileva an-
(Vedi), vestiti di rosso con bastoni che dagli ultimi che furono Cle- ,
il diarista Giaciuto Gigli , furono portato dal citato Piazza pag. 265,
dati ad essi settanta scudi per cia- pel possesso preso ai i\ gennaio
scuno, affinchè si facessero l'abito, che 17 12 dal senatore Marco Frangi-
consisteva in rubbone di velluto cre- pane, il quale riporta ancora il mo-
to, colle stalFe dorate. Anche il prio- penne e bande, e due paggi che soste-
re loro, e i tre conservatori rice- nevano le insegne, con ottanta sol-
verono cento e quaranta scudi per dati disposti con ordine quattro per
cadauno per farsi una sottana di ra- quattro, intramezzando i Capo-rioni,
so cremisino, ed un rubbone sino essendo gli altri quei delle regioni
ai piedi di broccato d'oro. Altret- Colonna, Campo-marzo, Ponte, Pa-
tanto si praticò ne' possessi degli rione, Regola, s. Eustachio, Pigna,
altri Pontefici, principalmente di s. Angelo, Campi telli. Ripa, Traste-
Clemente X, ed Innocenzo XIII, vere Per detti soldati si
e Borgo.
romani, anzi in questo ultimo si debbono intendere i capotori, chia-
nominano quattordici Capo-rioni , e mati anche guardie de' Capo-rioni,
fra le pompe del Campidoglio , si i quali essendo eletti ogni tre me-
noverano le insegne de' rioni, collo- si, li accompagnavano al Campido-
, ,
70 CAP CAP
glio, e poi ricevevano da loro una faloniere, i cancellieri , Marc' Anto-
mancia. V. Cavalcata. nio, il senatore, ed i conservatori.
In oltre i Capo-rioni intervenne- Aboliti i Capo-rioni nel Pontifica-
ro, e fecero corteggio anche nei so- to di Pio VII, come superiormente
lenni ingressi in Roma di sovrani si è accennato, istituiti furono i Pre-
o altri principi. abbiamo da
Difatti sidenti regionarii de medesimi quat-
xjuello dell' imperatore Carlo V, se- tordici rioni di Roma, i quali suc-
guito ai 5
i536,
aprile nel Ponti- cessori de'Capo-rioni, con quelle di-
ficato di Paolo III, che i Capo-rio- versità che noteremo, nelle attri-
ni , cavalcavano dopo la famiglia buzioni, in sede vacante vennero di-
Pontificia, vestiti di velluto e raso chiarati Capo-rioni , e ne esercitano
cremisi. E quandoPio V per la
s. le funzioni. Prima di tutto fa d'uo-
vittoria riportata a Lepanto contro po, ed è indispensabile pi-emettere,
i turchi, decretò gli onori del trion- che sino dai tempi i più rimoti
fo al celebre Marc' Antonio Colon- sebbene forse con altri metodi , e
na, comandante le galere Pontificie, disposizioni differenti, furono in vi-
ai 4 dicembre 1571, in cui ebbe gore in Roma i regolamenti di po-
luogo tal ingresso trionfale, i Capo- lizia, e in vista appunto de' vantag-
rioni coi conservatori, e senatore, gi,che la società ne risentiva, furo-
presero ad incontrarlo alla porta no animati i sovrani Pontefici, prin-
s. Sebastiano. Nella cavalcata suc- cipalmente Paolo II, del i464> Si"
cessiva dopo i marescialli, seguivano i sto IV del i^'jì y Innocenzo VIII,
paggi de' Capo-rioni a ca vallo due a del i4B4> e Sisto, del 1 585, non- V
due con le insegne del loro rione, ché altri , a dare i piti sensati e
vestiti di paonazzo, e casacche con provvidi regolamenti, affinchè la po-
veste di velluto verde, e frange di lizia, cioè la vigilanza del magistra-
taffettà rosso, con celata in testa, e to civile, per la quale si preveggo-
coi pendoni proprii de' Capo-rioni. no, e si evitano i delitti, e si man-
Erano di poi seguiti da dodici Capo- tengono le città sicure e tranquille,
rioni due a due, senza il priore, il avesse i più facili mezzi di esecu-
quale andò solo con vesti di vellu- zione. Che anzi ne'suaccennati Statu-
to paonazzo con tela d' argento, cal- ti di Roma, riformati e migliorati da
ze di scarlatto, con cosciali a oro Gregorio XIII, venne meglio suddivisa
di velluto cremisino, cappello di vel- la vastità dell' abitato in tredici rio-
luto paonazzo, con frangie d'oro. ni, a cui Sisto V aggiunse il deci-
Armati erano i Capo-rioni di armi moquarto di Borgo, e se ne scelse-
bianche, con il latoclavo, o nodo di ro i capi all' oggetto d* invigilare
velluto paonazzo foderato di tocca sui costumi de' cittadini , resistere
d'argento, con bastone in mano a alle violenze,comporre le dissensio-
cavallo, co' pendoni proprii de'Ca- ni e richiamare ad una utile indu-
po-rioni. L' ultimo era quello di Co- stria la classe degli operai facen-
lonna, come priore de' medesimi. doli dipendenti dell' università ar-
Indi cavalcava il paggio di questo tistiche, onde sotto Gregorio XIII,
con la rispettiva insegna, con quat- come si riferì, ebbe luogo se non
tro staffieri due avanti il priore , e r istituzione, almeno la regolare giu-
due alla staffa, vestiti come quelli risdizione de' magistrtiti detti Capo-
de'Capo-rioni, poscia venivano il gon- rioni.
,
GAP CAP 71
Si progredii con tali sistemi fino ma del con l'iscrizione Pre-
rione,
ai primordii del corrente secolo, e sidenza DEL Rione N.
alle ultime straniere invasioni degli Successivamente in vista del bi-
statiromani, durante le quali eb- sogno, e pel più utile servizio del
bero luogo le massime ed i regola- governo, a ciascuna presidenza si
vamente anche all' altro de' Capo- 18 hb. I, e cap. 8, lib. Ili) non
rioni. furono istituite cose nuove, ma solo
si riformarono quelle, che i romani
§ I. Capotori o Milizia Urbana sibi a majorihus relieta habebant,
di Roma. e che erano forse confuse ob tcni-
poruni vetustatem, et magistratituni
tauri, d' invigilare alla pubblica tran- bertà i delinquenti di piccoli delitti,
quillità, e di eseguire gli ordini del giacché quelli rei di maggiori veni-
rispettivo prefetto, o capo della re- vano per cura del governatore di
gione. Della milizia dei feudi del Roma fatti traspoitare in Castel' s.
spirava colla elezione del nuovo Pon- Ritornando agli antichi constabili,
tefice. 11 magistialo romano creava e capotauri loro uffiziali, questa mi-
de' rioni, precedevano il nuovo se- Gerarca, e gli presentò omaggi gli
78 CAP CAP
sua Santità, accompagnandola nella al ghetto, e negli altii luoghi ove
solenne entrata. Poscia per sovi-ana richiedeva la circostanza, perlustrò
clemenza, monsignor Rivarola mag- la cittti con pattuglie , adempiendo
giordomo, ed ora amplissimo Car- a tutto ciò, ch'era anticamente ine-
dinale, decretò con grazioso bigliet- rente alle sue attribuzioni, come
to de' 19 aprile, che la guardia dei sopra abbiamo accennato.
Capotori fosse dichiarata stabile, e 11 regnante Pontefice Gregorio
distinta cogli attributi d'una delle XVI , amorevole verso la romana
guardie Pontifìcie; e dal medesimo magistratura, e tutto ciò che la ris-
Pio VII venne assegnata la somma guarda, nell'anno 1839, volle per
di scudi cinquanta il mese, di ripar- la prima volta con sovrana gene-
tirsi mensilmente a quelli che aves- rosità, e per ispeciale favore, che
sero montato la guardia , nell' anti- la milizia de' Capotori, a spese del
camera Pontificia. Quindi è, che in pubblico erario, ottenesse un dupli-
tutti i giorni nei quali il sommo Pon- ce, decente, ed elegante uniforme,
tefice dà udienza, essa guarnisce la ed insieme un nuovo completo ar-
prima anticamera, e il suo ajutan- mamento. E bene lo meritava, sic-
te sta nella terza, cioè in quella dei come quella, che composta di tutti
bussolanti. Interviene in molte fun- cittadini romani , ebbe sempre per
zioni, cui assiste , o celebra il Pa- sua caratteristica l'onore e la fe- ,
pa, come nella settimana santa, nei deltà. Passiamo ora a parlare dei
Pontificali solenni, e per le cappel- Capotori, o milizia dei feudi del se-
le Papali della prima domenica del- nato romano.
l'avvento, della purificazione, del-
l' annunziata, di s. Fili ppo, dell'
§ II. Milizia dei feudi del senato,
.scensione, di s. Gio. Battista, del-
e popolo romano.
l' assunta, diMaria del Popolo
s.
di s. ed in altre funzioni
Carlo ,
) anche straordinarie, non che nella II senato romano del medio evo,
processione del Corpus Domini, ec. siccome si disse superiormente, rite-
Oltre tali onorifici servigi, e quel- nendo per la tranquillità di Roma
li molti, che presta al magistrato la milizia urbana, per quella de'suoi
romano, ed in Campidoglio, la mi- feudi, e pel presidio de' luoghi forti
lizia urbana de' Capotori prestava di sua giurisdizione, ebbe costante-
que' servigi di piazza, che le erano mente altro corpo militare, che tut-
comandati, specialmente nel tempo tora conservasi. Tal corpo nel se- ,
di carnevale, che venne solo inter- colo XVI, chiama vasi Dei soldati
rotto posteriormente, e nel i835 delle battaglie del popolo romano^,
per alcune vertenze di preeminenza ed oggi distinguesi col titolo Delle
colla guardia civica, istituita nel de- milizie de"feudi del popolo romano.
clinare del secoloXVIII, rinnovata Abbiamo da documenti autentici,
ed aumentata nel 18 16. Nelle ul- che nel i556, nel Pontificato di
time tre sedi vacanti la milizia dei Paolo IV, tal corpo oltre di custo-
Capotori, con ispeciale annuenza dire la città di Cori, e Magliano, e
dei CardinaH camerlenghi di s. Chie- i castelli di Vitorchiano, e Barbe-
sa, compì il suo arruolamento, pre- rano, feudi del senato romano, pre-
stò il suo servigio in Campidoglio, sidiava eziandio la rocca della città
, ,
GAP GAP 79
di Tivoli, a queltempo ancora sog- nini, attuale vigilantissimo colonnel-
getta al medesimo senato. lo coraundante generale di questa
Sebbene esattamente non si co- milìzia.
nosca l'antica organizzazione e la Con superiore disposizione T uffi-
divisione di questo corpo , che per zio di colonnello della milizia dei
altro componevasi di varie e sepa- feudi, fu riunito all'altro di colon-
rate sezioni, certo è, ch'esso dipen- nello della milizia urbana locchè ,
ta del suo uffizio era di un anno per altro dalle diverse patenti spe-
in progresso divenne triennale, quin- dite agli uffiziali di grado inferiore
di a vita, come è tuttora. Allorché al colonnello, che suddividevasi irt
gli capitolini (il che avvenne verso sopraindicati servigi , forniva essa
la metà del secolo XVII ), i coman- uomini nelle occasioni delle sedi
danti del medesimo corpo furono vacanti, per completare l'armamen-
eletti dai conservatori di Roma , e to della milizia urbana de' ca potori,
la loro nomina sanzionavasi dal so- che in quelle circostanze, come si
vrano Pontefice. Nella stessa epoca disse, ordinavasi dal senato. Sotto
i comandanti assunsero la qualifica il Pontificato di Clemente Vili, elet-
di Colonnello^ ed anco di Kìlìar' to nel i52 3, con editto del Cardi-
ca^ siccome forse più analoga agli nal Aldobrandini, nipote del Papa
usi del tempo. Questo grado di uf- furono accordati alle milizie de' feu-
fìziale superiore fu sempre ncoper- di, tutti i privilegi goduti dalle al-
to da nobili romani , e nella loro tre milizie Pontificie, privilegi , che
serie piti anticamente rinvengonsi da esse si finirono pacificamente si-
gono registrati quelli dei Grassi, dei tigini repubblicane. Tuttavolta nel
Muti, de' Caprauica ec. Nel Ponti- Pontificato di Pio VII, con bigliet-
8o GAP GAP
za. Fu allora precisamente, che la stano dalle così dette milizie di ri-
milizia de' feudi conseguì una orga- serva. Quantunque incompleto nei
nizzazione più analoga ai tempi, e suoi quadri, tal corpo è però diviso
conforme a quella ricevuta dalle al- ne' feudi nel modo seguente. A Cori
tre milizie provinciali dello stato ec- vi ha un battaglione di fanteria, ed
clesiastico. una compagnia di cavalleria ; a Ma-
Diviso fu il corpo in due batta- gliano vi sono due compagnie di
glioni di fanteria, ed in uno squa- fanteria ed una di cavalleria j a
,
ria di stato a favore del corpo. come può vedere a' loro articoli,
si
Questa milizia ha 1' uniforme suo anzi anticamente una sorte di colore
proprio , e continua a prestare un si chiamò Cappa di frati ^ ed in
onorato servigio, disimpegnando nei latino tal cappa si dice pallium, ve-
feudi del senato romano quelle at- slis cuculiata j casula. Il Ducange nel
tribuzioni , che nelle altre città e suo Glossario ecco come la descris-
paesi dello stato ecclesiastico si pre- se: Cappa tunicae talaris , et la-
,
GAP CAP 8i
xwn's species fiat j quasi caeteris nella forma, pure in essa non mai
vi'stihus sitpcriiìduchatur pallii in- s* introdusse il capo, come nella pe-
star-y linde On'gineSj cap. 3i, capam nula , ma s* imponeva sulle spalle.
divtam scripsit , quia quasi totum E siccome era tutta aperta nella
capiat lìominvm. V. il Burio, Ono- parte anteriore, così si riunivano am-
lììasticon elyniologicum j alla parola bedue le parli sopra al petto, o con
Cappa. fìbbie, o con altri legami, come tut-
La Cappa viene originariamente tora si usa, ajflìne di poter aver li-
dal mantello degli antichi detto Pc- bere le mani per sostenere i libri
nuìa _,
adoperavano contro
che essi del canto, adoperare il turibolo, ed
il freddo , La penula
e la pioggia. eseguire le altre azioni negli ufficii
era nna veste rotonda, che ricuopri- divini, e sacre funzioni della Chiesa.
va tutta la persona , senza veruna Quindi per molti anni Cappa si
apertura , eccettuata quella per cui chiamò il piviale, e ne' rituali anti^
s' introduceva il capo , onde veniva chi, parlandosi di quello del Papa,
sostenuta dalle spalle, dietro le quali si trova pure appellato col nome di
era aggiunto un piccolo cappuccio, Cappa, osservando il Bernini, il tribu-
che cuopriva il capo. Da ciò appunto nale della Rota, p. 87, che il piviale
si disse Cappa, o Capa, dalla pa- sino al secolo X continuò a chia-
rola latina caput, o dal verbo ca- marsi Cappa , onde ne venne la di-
pere , perchè le cappe racchiudono stinzione tanto del nome , quanto
tutto il corpo intiero; onde cappa della forma della veste, che dell'uso.
e cappuccio in origine servì ad in- Per altro nella Cappa rimase il cap-
dicare un gran manto con cappuc- puccio del piviale, ed in questo la
cio unito, chesi rialzava sopra la te- similitudine della Cappa. La Cappa
sta. Ma
siccome dalla forma della divenne una veste di comodo, di
veste penula , procede la casula , o distinzione e di onore, e non co-
pianeta, adoperata dai sacerdoti, ri- mune che ad alcuni ecclesiastici
tenuta dai greci, e variala nella for- principali dottori, e cubicularii Pon-
ma dai latini , così dalla medesima tificii ec. , ed il piviale fu soltanto
cappa, o penula, ebbe origine la cap- ristretto ad uso degli ecclesiastici
pa detta pluvialis volgarmente , e siccome veste sacra. Ne rimase però
piviale (i^edi), e si adoperava in l'uso agli avvocati concistoriali, ben-
tempo di pioggia anticamente nelle ché laici, per la coronazione , e pel
pubbliche processioni, non solamente possesso de' Papi. Per altro l' impe-
dal clero, ma dai cantori, e dai laici; ratore se assiste nella cappella Pon-
anzi la Cappa fu poscia comune an- tificia al mattutino della notte di
che alle donne, per cui non è stata Natale, per cantare la lezione, il de-
mai annoverata tra le vesti sacre, ve portare non coli' apertura sul
pei che non henedìcitur, cum sìt pa- braccio destro, come gli altri sovra-
ranientuni ad sacrificiuni ordina- ni , nel ricevere il donativo dello
tum, ma piuttosto, come si disse, or- stocco benedetto, o per altre funzio-
dinato alla difesa del corpo , o dal ni, ma ante pectus ut episcopi.
freddo nelle chiese ,
perchè poi fu Tuttavolta il detto Gavanto, De
aggiunta la pelle, o dalla piof](gia ruh. missae, tit. 19, scrisse: Pluvia-
nelle strade. lis, et Cappa sunt idem j ma il I3o-
La Cappa, delta piviale, variò nanni, Gerarchia eccl. pag. 43 a, ri-
voL. vin. 6
82 GAP CAP
flette, che quantunque col medesimo 328, e dal Bisciola nel compendio
nome anticamente si appellassero am- degli Annali ecclesiastici, la soprav-
bedue le vesti, nuUadimeno non fu- este monastica volgarmente chia-
rono la medesima veste, essendo il mata cocolla, facilmente diede oc-
piviale aperto nella parte anteriore, casione di adottarsi dal clero una
ritenendo la sola forma del cappuc- simile veste, ampia e talare anche
cio de' primi secoli. Ma la Cappa per riparo dal freddo nelle lunghe
sempre fu chiusa, e ad essa fu sem- funzioni, e nel salmeggio diurno, e
pre congiunto il cappuccio. Che que- notturno in tempi rigidi nelle basi-
sta sorte di veste fosse comune ai liche , sa che mai si
nelle quali si
Tal sorte di veste deve esser proce- pag. 62, Della forma di alcune ve-
duta dal monachismo, come affermò sti ecclesiastiche^ somiglianti a quel-
Macri nel Hìerolexìcon^ al vocabolo le degli antichi romani, dice, che
Cappa. >i Cappa haec ab habitus la cappa magna del vescovo somi-
« monachorum forma desumpta fuit, glia assai alia toga per la forma,
9i quando ecclesiam gubernarunt "; e per l'uso, chiamandosi Toga tra-
giacche sino dal IV secolo, in cui bea quella ornata nel lembo di por-
si propagò il governo della chiesa pora, e circondata di faccie larghe
con r elezione di un maggior nume- tessute della stessa porpora , e que-
ro di santi vescovi scelti dai monaci, sta rassomigliarsi alla cappa magna
come si ha dal Barcoio all' anno de' Cardinali. In quanto al significa-
,
GAP CAP 83
to della cappa del vescovo, essa di- scovo greco ha ne* quattro lati al-
nota remiiionte dignità sacerdotale. trettante pezze quadre di diverso
Ruperto, in cap. i Apocal. , dice colore, che rappresentano i quattro
che nella coda, o strascino vuoisi evangelisti, ed è chiamata Mandyas.
dimostrare, che la dignità sacerdo-
tale durerà sino al giorno del giu- § I. Della Cappa del Sommo
dizio, secondo la predizione del Sal- Pontefice.
mista Tu es sacerdos in aeternum^
:
Psal. 109. Si porta poi la coda pie- La cappa, che usava il Papa, era
gala, e involta solto il braccio, per- rossa, di velluto, di saja, e di scar-
chè l'autorità ecclesiastica non si latto, foderata di armellini. La as-
deve manifestare, se non in tempo sumeva di velluto nel mattutino
di necessità per l'onore di Dio, e della notte di Natale, di saia ne' tre
salute delle anime. La pelle con cui mattutini delle tenebre nella setti-
è foderala, e che presso il collo, e mana santa, e talora con essa si
vescovo, alludendosi anche al detto rata fino a Leone del i5i3 cheX
di Cristo Flwnina de ventre ej'iis
: la rifece, e dice, che a' suoi tempi an-
fluent aquac vivae. Le dette striscio cora durava , onde in duecento e
dinotano eziandio l'acqua, e il san- quarant'anni, stante il poco uso, solo
gue uscito dal costato di Gesù Cri- due di velluto ne furono fatte. Rilc-
sto, come spiega Gregoras al lib. vifimo poi dal Cancellieri , nelle
VI, cap. T. Inoltre la cappa del vc- Cappelle Pontificie^ che quando il
,, ,
f4 GAP CAP
Papa nelle suddette funzioni pren- corno Gaetani, creato da Bonifacio
deva la cappa rossa di velluto, di Vili suo zio nel 129^, come si ri-
saia, o di scarlatto, sedeva al trono leva nel suo libro de' Sagri riti,
senza l'assistenza de' Cardinali dia- cap. 93, ove tratta dell' uffizio del
coni, i quali siedono allora ai loro venerdì santo: « Papa venit ad ca-
posti,come si ha dall'Amelio nel- « pellam cum Cappa clausa de scar-
1'Ordine Romano ^
XV
pag. 45 1 > w lato rubeo, foderata de herminis
e i due vescovi assistenti al soglio « clausa a medio pectore rursum
piti antichi, gli sostenevano lo stra- » et aperta deorsum. CucuUam sem-
scico, o coda. Noi aggiungiamo, « per tenet su pra caput , et sine
che due camerieri segreti sosteneva- » mitra in cathedra nuda sedet ";
no i lembi davanti. Quando poi in locchè dimostra T anteriorità della
detti tempi i Papi non prendevano Cappa Pontificia, a quelli che di-
la cappa , come si pratica oggidì cono averla istituita Bonifacio IX,
nel mattutino della notte di Na- del 1 389, come rilevasi dal seguente
tale indossavano il piviale bian- passo riportato dal Cancellieri, No-
co con mitra di lama d'oro, e tizie sulla vigilia di Natale, p. -i i :
del mattutino del meicoledi santo Altra menzione più antica della
dice che il Papa » indutus amictu, cappa del Papa non si rinviene,
» alba , cingulo , stola violacea , et sebbene molti autori parlando delle
5s manto cum capuccio inverso su- vesti Pontificie, nominino vagamen-
»i pra caput, vel capa rubra de te la cappa, il piviale, il manto,
?j scarlato sine mitra, etc. ". Della la clamide, e il mantello. Tuttavia
medesima fece memoria il citato abbiamo da Anastasio bibliotecario,
Pietro Amelio nel Ceremoniale ^ che appena eletto il Papa, gli s' im-
cap. 75, parlando della VI feria poneva la cappa, al qual uso allu-
della settimana santa , dicendo che dendo s, Pier Damiani, quando
il Papa portandosi ad assistere alla scrisse all' antipapa Cadaloo, come
cappella » accipit Cappam de scar- riferisce il 1062,
Baronio all'anno
» Iato rubeo pectore usque ad pe- gli disse: •' Habes nunc forsan mi-
» des, ec. " e dichiaia che tal rito ^- tram, habes juxta morem Romani
si usava a' tempi del Cardinal Gia- « Pontificis rubeam cappam?" Altri
GAP CAP 85
Ui t;hirtn1arono pallio, altri mantello. vuoisi introdotta la Cappa, e sosti»,
Così Pietro Diacono nel c<ipit. 29, tuita alper essere meno
piviale
lib. 4 cJ''lle Cronache di Ulontecas-
» preziosa di questo, e più conveniente
ino ,lece memoria che Alessio, im- in tal tempo, giacche essendo il pi-
peratore d' Oriente , mandò « pal- viale di seta con ricami d'oro' fer-
"
» purpureum optimum
liiim etc. mato con gioiello, o formale di pre-
La Cappa fu xJetta Clamide, dicen- gio, non si credettero ornamenti
doci r Amelio) che il menzionato convenevoli alla celebrazione della
Bonifacio IX trovandosi in Perugia, morte del Redentore, e molto meno
ed assistendo alla messa nella notte nella notte di Natale, in cui pove-
di Natale, a cagione di quanto sof- ro, e abbietto volle nascere in un
friva per la stagione rigidissima, presepio. E il detto Bonanni riporta
depose il piviale, e la mitra, e si nel citato luogo le figure di Eugenio
vestì della clamide , ossia Cappa IV, vestito di Cappa, che assistette
chiusa di scarlatto, foderata di pelli coir imperatore Paleologo al concilio
di armellino. Che per clamide non generale Firenze del i437j e
di
sidebba intendere sempre la Cap- quella Innocenzod' , del 1 644 > X
pa, ma piuttosto il piviale, si rileva presa dal Ceremoniale de' Vescovi,
dal canonico Benedetto, che parlan- che si pubbhcò nel suo pontificato.
do nel cap. XI delle cerimonie usate
in Coena Domini^ dice che, finita la § II. Cappa de Cardinali.
messa, il Papa »y indutus cum caete-
w ris ad palati um in basilica s. Lau- La origine della Cappa Cardina-
» renili revertitur, ibique expoliat se lizia si fa derivare da Bonifacio VIII
» usque ad Dalmaticam, et apposita creato nel 1294, come asserisce nella
» chlamyde rubea ipsi ad collum di lui vita il Ciacconio, e Girolamo
« sedet etc. " Altri poi stimano do- Albano alla quest. 8, de Carditi.,
versi intendere per clamide quella, come ancora l'uso della Porpora
che diciamo mozzetta , oppure la ( J^edi), al qual articolo si riportano
raantellettausata già dai Pontefici gli esempi anteriori, in cui si fa
più lunga di quelle de' Cardinali, e menzione di Cardinali decorati di
de' vescovi d'oggidì, che perciò tal- essa. Poco differisce nella forma la
volta si legge indicata colla voce Cappa Cardinalizia dalla canonicale,
Manlelluni. V. l'articolo Mozzetta. e vescovile, se non nell' ampiezza
Finalmente in quanto al colore della veste talare a cui fu aggiunto
purpureo della Cappa del Papa, e il cappuccio, reso comune in Avi-
particolarmente di quella della set- gnone dopoché i Papi sino dal i3o5
timana santa si riconosce la me- , vi stabilirono la sede Pontificia. Ivi
moria dello spargimento del sangue essendo il clima umido, e freddo,
fatto dal Redentore nella sua pas- bisognava che si cuoprissero, e di-
sione. Anticamente, in segno di fendessero anche con foderare il
duolo, i Pontefici solevano usare cappuccio con pelli. Il Davanlria
vesti di color nero, come si legge nel suo Cerimoniale presso il Macri,
nel rituale mentovato Cardinal
dèi allerma che queste pelli furono gri-
Gaetani cap. 82, Per questa stessa gie ne' giorni di lutto, e particolar-
mestizia osservata dai Papi ne' tempi mente dal mercoledì al sabba to san-
del triduo della sctliuiajia santa, to; ma poi le pelli furono in ogni
^8b CAP CAP
tempo di armellini bianchi, che se- pa eguale a quello dell'abito dtlhìt
condo il beneplacito del Papa, si religione a cui aveano ap{>arfeenuto,
mettono per s. Caterina a' i5 no- restando però vietata ai piloni la se-
vembre, e si levano ordinariamente ta. In quanto alle pelli delle cappe
per l'Ascensione. Talvolta però fu- degli altri Cardinali , finti , o mona-
rono messe e levate prima di tali ci , esse debbono essere anche del
epoche toccando al prefetto de' ce-
, colore dell' abito , sir::ome le loro
rimonieri, inteso il volere del Papa, cappe sono di saja, o mirinosse,
mandare la schedula di avviso, per non variano mai , e servono in ogni
togliere, o rimettere le pelli sulle tempo.
cappe CardinaH , che di
tanto de' La Cappa de' Cardinali si mette
ogni altro che abbia luogo in cap- sopra il rocchetto , dopo che si sono
pella, per mezzo de' pontificii cur- levati la mezzetta , e la mantelletta,
sori. I Cardinali arcipreti delle ba- e viene sciolta nella funzione dal
siliche , in esse si uniformano alla caudatario (Predi'), che quando é
consuetudine del capitolo, riguardo ripiegata sostiene la coda. Colla cap-
alle peUi d'armeUini, e se accadesse pa i Cardinali usano la berretta ros-
la celebrazione de' vesperi con inter- sa (Fedi), ma nelle cavalcate (Fe-
vento del sacro Collegio nella pro- di), cuoprendosi ilcapo col cappuc-
pria basilica , seguono gli arcipreti cio della cappa , su di esso sovrap-
il costume del capitolo , piuttosto ponevano il cappello pontificale rosso.
che quello de' colleghi. 11 cappuccio della cappa si pone in
Sì vuole che anticamente le Cap- testa a Cardinali quando ricevono
pe de' Cardinali fossero di colore dal Papa il cappello rosso [Vedi),
paonazzo, com' è di parere il Macri. quando passano dopo tal funzione in
11 Sabellico , il Platina , e il Vo- cappella pel Te Deum, quando dan-
laterrano sono di avviso, che soltan- no la benedizione nelle loro chiese
to Paolo II, del 14^45 concedesse titolari, e in altre circostanze. Allor-
a' Cardinali le cappe rosse , insieme ché i Cardinali entrano in cappella,
ad altri ornamenti, e che Bonifacio la Cappa viene spiegata, ed allora
Vili avesse loro solo accordato la comparisce in un modo imponente
cappa paonazza colle vesti di por-
, per la sua ampiezza , ricordandosi
pora , rimanendo la distinzione a con ciò a' Cardinali, ch'essi sono il
motivo poi per cui Paolo II deter- succitato, che cioè rappresenta la gran-
minò la Cappa rossa a' Cardinali , e dezza della dignità sacerdotale, la
di cambellotto, e di seta, fu acciocché quale durerà sino alla fine del mon-
anche in questo indumento fossero do. Si pone sotto il braccio, e si
distinti dai vescovi, e altri prelati, ravvolge, come spiegasi dal p. Tobia
i quali usavano cappe della medesi- Corona, De" scirri templi par. i. pag,
ma forma, colore e materia, la- 1 68, per dinotare, che l'autorità e giu-
sciando per altro a"" Cardinali religio- risdizione ecclesiastica, si dee spiegare
si , meno i chierici regolari , i
pp. nelle occorrenze per Tonore di Dio, e
dell' Oratorio ec, il colore della cap- in ajuto del prossimo, e che pel biac-
j
GAP CAP 87
ciò suole la Sacra Scrittura significa- le cose umane, e per esse non mo-
re l'autorità sacerdotale essendo stato strare mestizia, uniformandosi solo al-
detto Praccidam brachium
ad Eli : la mestizia della Chiesa nelle vesti, e
tuuni. In cappella due Cardinali i Cappe paonazze nel venerdì santo, in
diaconi assistenti al soglio dovendo , cuiportano quella di sajetta paona/za,
continuamente agire, non portano la mentre i Cardinali creature la assu-
Cappa sciolta, ma ripiegata sotto il mono nell'esequie novendiali de' Pon-
braccio sinistro. Anticamente ancor teficij o, per dir meglio, in sede va-
essi la lasciavano sciolta, ripiegandola cante, prima di entrare in conclave.
alla meglio sotto il detto braccio, co- Le Cappe si custodiscono entro sac-
me nota il Cancellieri ne' suoi Pos- coccie di tela del medesimo colore,
sessi p. 2 12, e nelle sue Cappelle , p. e sono poste in dosso ai Cardinali
II 8. Né dee tralasciarsi di avvertire, dai decani, coli' assistenza del mae-
che le Cappe si sciolgono dai Cardi- stro di camera o gentiluomini.
nali soltanto nelle cappelle Pontificie In quanto al rito, che i Cardina-
e che il Cardinal Guidiccioni mori H di santa romana Chiesa osserva-
nel i549 per una caduta fatta nell' in- no nella variazione dei colori delle
ciampare sulla coda del Cardinal s. Cappe, diremo prima di quella di co-
Angelo. lore rosso, e poi di quella di colore
Le Cappe usate dai Cardinali so- violaceo, o paonazzo. I Cardinali
no tre: la prima è
porpora di a- di pertanto usano la Cappa rossa, quan-
muer ondata, la seconda di seta pao- do vanno vestiti di rosso, cioè dal
nazza, egualmente ondata, la terza di vespero della vigilia di Natale, sino
sajetta pure paonazza. Quando sui alla Settuagesima e dalla Pasqua
,
8H GAP CAP
mera del Seslini, che alcuna volta ss. Sacramento esposto. Ne* secondi
sotto Leone X si praticò il contra- vesperi della Cattedra di s. Pietro,
rio. Nelle cappelle per le elezioni il Cardinal arciprete usa Cappa ros-
degli imperatori, i Cardinali vesti- sa, gli altri Cardinali paonazza, co-
rono abiti e cappe rosse, ad onta me si pratica per quello della de-
che cadessero in avvento o quare- dicazione i8 no-
della basilica a'
sima. Clemente XIV, facendosi con- vembre, in cui r arciprete, per uni-
sacrare vescovo, volle che la messa formarsi al capitolo, ha pure messo
fosse semplicemente letta, e non so- r armellino sulla cappa rossa. Nella
lenne, e che i Cardinali invece dei basilica liberiana, ne' vesperi di s.
fascia siano paonazze. Rossa dev'esse- anzi in questo vespero 1' arciprete
re la cappa nelle cappelle dell'An- per uniformarsi al capitolo sulla cap-
nunziata e della Concezione (ben- pa usa l'armellino. Se nei pontiQ-
ché cadano in quaresima, ed avven- cali di Pasqua, di s. Pietro e di Na-
to ) nelle tre feste di Natale, Pas-
, tale, il Papa o non celebra , o non
qua di resurrezione e nella Pente- interviene, i Cardinali, in luogo dei
coste, compresi i vesperì che si ce- paramenti, usano cappe rosse e scar-
lebrano nelle basiliche, come in quel- pe nere ricevendo la comunione i
,
gazioni ne' novendiali per la morte Vili, benché per la festa di s. Pie-
del Papa, in cappa paonazza. Rossa tro non pontificasse, ma solo assi-
debb' essere la cappa per cappelle di stesse , volle che il sagro Collegio
pubbliche allegrezze, come di vitto- vi prendesse i paramenti sagri , e
rie e paci, e quando il Papa battezzi le scarpe avendo
di colore rosso ,
o cresimi ebrei, o altri, ciò che tal- similmente praticato Pio VII pel ,
zione che vi esercita, nel recarvisi veruna eccezione, oltre quanto ab-
usa sempre vesti e cappe rosse, co- biamo detto dell' uso della Cappa
me abbiamo detto de' Cardinali ar- rossa , ne' concistori tanto pubblici
cipreti, meno che nelle cappelle di che semipubblici e segreti. Dal Dia-
esequie. E se nell'avvento, quare- rio però del maestro di cerimonie
sima, o tempora, e vigilie coman- De Grassis che quando
si legge ,
90 GAP GAP
tutte le cappelle avvento, e di cleU' berretta in capo si pone a sedere.
quaresima, compresa la lavanda nel Inoltre usavano i Cardinali la cappa
giovedì santo. Che se il tesoriere è paonazza nelle cavalcate, recandosi
Cardinale, in cappa somministra le al concistoro pubblico per prendere
od apostoli; ritenuto però che nel- di errori, e delle sette eseguite nelle
la mattina, e giorno del venerdì chiese, nelle congregazioni avanti al
santo, la Cappa è di sajetta, la quale Papa, per le investiture dei domimi
dai Cardinali veniva adoperata an- della Santa Sede, e per altre fun-
che in altre circostanze pel lutto. È zioni e circostanze. Ne' concistori se-
ancora paonazza in tutte le esequie, greti e pubblici si assume sempre
ed anniversari de' fedeli defunti, dei la cappa paonazza, come dicemmo,
Papi, Cardinali e sovrani, compreso fuorché se cadessero nelle feste di
ai secondi vesperi della basilica la- dera di pelle di armeUino, e negli altri
teranense, i Cardinali prenderanno tempi, cioè dal mese di maggio al no-
le cappe rosse , viceversa devono vembre, pili o meno secondo le con-
essere paonazze. Alla messa della suetudini, la fodera del cappuccio è
beatificazione, i Cardinali della con- di ormesino o di seta cremisi. I pa-
gregazione de' Riti assistono con cap- triarchi , arcivescovi e vescovi reli-
scioltagli dal suo caudatario, colla articolo, parlandosi delle Cappe dei
,,
9^ GAP GAP
Cappa, come quella de' camerieri se- mani, della qual forma era quella
greti, sebbene i registri concistoriali de' Cardinali, come si ravvisa dagli
prescrivano quella de' bussolanti col antichi monumenti di pitture, meda-
capj3Uccio però ritorto , e ne' conci- glie, ec. E
il Bonanni dice, che fino
stori sì pubblici che segreti, e nelle a' tempi Innocenzo III, i canonici
d'
esequie de' Papi, e Cardinali , i tre vaticani usavano la cappa di saja ne-
chierici nazionali dell' impero , di ra, cambiata però in paonazza cogli
Francia e di Spagna , vestendo di armellini da Nicolò V, il quale con-
sotto la sottana e fascia paonazza. cesse a' beneficiati la fodera di pelle
V. Concistori. I procuratori di col- cenerina. Diversi Pontefici concedet-
legio (Vedi)^ poiché Leone XII, con tero a'canonici d'insigni capitoh, bene-
breve de' 21 giugno i8si5, li rein- ficiati, e chierici beneficiati l'uso del-
tegrò del loro posto nelle cappelle la cappa nell'inverno, ed a molti ca-
Pontifìcie, ene confermò i privilegi nonici le cappe rosse per ispecial pri-
che godevano, portano Cappa di saia vilegio; altri permisero, come al ca-
nera, con fodera di seta nera, e cap- pitolo di s. Maria in Trastevere in
puccio simile foderato di seta di Roma, di spiegare le Cappe all'ado-
egual colore. La Cappa loro è, come razione della Croce nel venerdì santo,
quella degli avvocati concistoriali, e la congregazione de' Riti, per non
ma non hanno l' uso delle pelli sul dii'e di altri esempi, con decreto de'
cappuccio; la sottana è di seta nera settembre i745' tomo IV. p. 352, n.
neir estate, e di panno nell' inverno. 4029, permise a'canonici della cat-
Finalmente nella cappella Pontifi- tedrale di s. Severo di andare all' a-
cia, quando i chierici regolari, e gli dorazione della Croce colle cappe spie-
alunni de' collegi recitano il discorso, gate.
assumono la cappa di saja paonazza All' articolo Canonici Regolari
con fodera di seta cremisi, e nell' in- (Vcdi)^ si tratta delle Cappe da loro
verno cogli armellini bianchi. usate,con molte erudite, ed analoghe
Riguardo alle Cappe de' canonici, notizie.A Bonifacio Vili era stato do-
oltre quanto si è detto superiormente mandato dall'abbate de'monaci di Co-
sull'origine della Cappa, ed all'arti- lonia r uso della Cappa rossa ; però
colo Caivonici, aggiungeremo col Ma- non gli fu accordata che la Cappia
cri, che anticamente la loro Cappa era nera con lo strascico; e Guglielmo
come quella de frati, tutta aperta conte di Pontieu assegnò a' canonici
davanti, e solamente unita a' piedi, regolari de' ss. Maurizio e compagni
come viene descritta da Nicolò III martiri, acciò portassero sempre a
nelle costituzioni della basilica vaticana, loro onore Cappa rossa, tredici
la
di cui era stato arciprete: >> A vigilia lire come abbiamo da una
d'argento,
=-> scilicet omnium sanctorum usque ad lapide >y Ad emendas vigiliti ulnas
;
GAP CAP 93
7Ìniie del così detto Diritto di Cappa, CAPPADOCIA. Era una delle
che si pagava a* capitoli pc'niiOTi pre- parti più vaste dell' Asia minore.
lati, od ai religiosi pe' nuovi abbati Anticamente eravi soltanto una pro-
commcndatarii, secondo l'uso partico- vincia chiamata Cappadocia, che, se-
lare di a le line chiese. Per diritto di condo Slrabone, i persiani divisero
Cappa s'intende eziandio quello, che in due satrapie, e i macedoni in
certi capitoli esigevano da' canonici due regni, uno dei quali fu appel-
novelli ,
per islallarli^ e dar loro il lato Cappadocia del monte Tau-
possesso in coro, consistente in un do- ro, e
questa era la grande Cap-
nativo di denari da suddividersi fra padocia; l'altro chiamossi di Cap-
i canonici, ciocche vietò il concilio padocia del Ponto. La Cappado-
di Trento, come Pio li precedente- cia detta Magna, per distinguerla
mente avea proibito gli altri regali. da quella del Ponto, che poteva dir-
Per la celebre Cappa di s. Martino si Cappadocia marittima, confinava
s'intese indicare quel mantello o sten- coir Armenia minore , colla Gala-
dardo, aflìdalo alla custodia de' duchi zia ,Licaonia , colla Cilicia
colla
d'Anjou, come siniscalchi di Francia, e e regno del Ponto. Mazaca ^
col
che jìortavasi dall'esercito, consistendo o Eusehia ^ detta poi Cesarea fu
in un velo di taffetà, colla effigie del la Vi regnarono in va-
capitale.
santo, e che era stato posto sulla di rii tempi
Farnace investitone da
lui tomba. Vuoisi da alcuni, come di- Ciro, A riarte, Ariobarzane, ed Ar-
remo all'articolo Cappellani, che i chelao, sotto il quale divenne provin-
cappellani avessero 1' origine dai cu- cia romana per volere del senato,
stodi di tal cappa, e da essa cosi e di Tiberio, e governata dal- fu
sieno stati chiamati. l'ordine de' cavalieri. L' imperatore
Finalmente è da avvertirsi, che nel- Valente, dopo che la Cappadocia
la corte romana si chiamano Cappe era passata dall'impero romano a
nere, quegl'individui, che appartengo- quello de' greci, trascorsa la metà
no alle famiglie nobili dei Cardinali, del IV Cappadocia
secolo, divise la
primari! prelati, principi, ambasciato- in prima, e seconda. Cesarea (Fe-
ri, e nobiltà romana, cioè i loro mae- c?/), già metropoli di tutta la Cap-
stri di camera, i gentiluomini^ i cap- padocia, rimase metropoli della pri-
pellani, e i camerieii ec, perchè ve- ma; la seconda ebbe per capitale
stono abiti neri detti da città, e gli Tiana {Vedi), alle falde del monte
ecclesiastici l'abito talare. Ed ezian- Tauro, quindi l'imperatore Giusti-
dio i camerieri segreti, e
onore di niano I nel VI secolo cambiò anco-
secolari del Papa,chiamansi di spa- ra quest' ordine, e suddivise la se-
da e cappa, perchè coli' abito di cit- conda Cappadocia in seconda e ter-
tà usano pure la spada, come i za dando per metropoli a que-
,
Oi GAP CAP
giaceva fra la terra e il Ponto, che tesimo, divenne in seguito vescovo
racchiudeva quanto estendevasi lun- della stessa Cesarea, come attesta il
GAP CAP 95
l'anno 827 coll'intervento di s. Basi- che si rizza talvolta nelle guerre, e
lio, per la divisione della Cappadocia in altre circostanze alla testa del
in due provincie, prescritta dall'im- campo , acciò il cappellano vi possa
peratore Valente. S. Basilio come porre V altare [Fedi), e dir la mes-
metropolitano sostenne che tal sud- sa , cui assistono i soldati.
divisione non dovesse punto pre- Dalla vita di s. Norberto cap. i5,
giudicar alla sua giurisdizione su si ha che Cappella significò an-
tutte le chiese di Cappadocia. Il cora quel luogo, in cui si custodi
vescovo poi di Tiana, dichiarata vailo le cappe, ed anco i mantelli
metropoli della seconda Cappado- de' santi, non che i paramenti sacri
cia, pretese invece di esercitare egli da usarsi nella celebrazione de' di-
i diritti e le prerogative di metropo- vini misteri, luogo chiamato eziandio
litano sulle chiese soggette alla pro- cubiculum j e talvolta per Cappella
pria sede metropolitica; ma il con- s' indicò la cappellania (Fedi), spe-
» pellanos vocitabant ". Altri fanno giungealtresì, che per Cappella s' in-
santa cappella, i cui custodi, come porta Macri medesimo quella ac-
il
96 GAP GAP
M tum qua chri-
cappella dicitur, in »* apostoli Pauli
studiosius exorna-
« stiani paupercs spirita ad postu- « vit Queste camere presso gli
".
ro indicare un tempio colle cappel- vuole che fosse nel sesto secolo, in
le, a differenza di quando adopera- cui si moltiplicò la erezione degli
rono altri vocaboli Deliibra sunt : altari , ed in cui si accrebbero tan-
tempia ciini sacellis. Riferisce il Ber- to i sacerdoti, che i fedeli, come at-
lendi, Delle oblazioni all'altare^ p. testa il Mabillon, Praef.in Saec. Ili
1 49, che nelle antiche chiese, in cui n. 'j'] : » Mysteria sacra frequenta-
eravi un solo altare, si videro tal- » ri amplius, et arac plures una in
volta lateralmente alcune camerette, » ecclesia construi captae "; anzi
chiamate anche cellette da s. Paoli- a' tempi di Carlo Magno , il conci-
no, e monisteri da Agnello nella vi- lio di Tionville deir8o4 ne vietò il
ta di san Giovanni arcivescovo di superfluo, ed eccessivo numero. Er-
Ravenna. San Nilo, nella descri- i-arono pertanto il Gocleo, e Bild
zione del tempio fatto innalzare dal detto Renano, nel dire il primo, che
prefetto Olimpiodoro, dice : In com- la moltiplicità degli altari nelle chic-
muni vero aede multis variisqiic se per mezzo delle cappelle, inco-
distincta cubiculis. L' autore del- minciasse nel XII secolo, e nel sos-
la vita di Sergio nel Pontificale tenere il secondo, che moderna sia
narra: » Hic tectum, et cubicula una tale aggiunta. Le Gappelle adun-
^i universa in circuitu basilicae b. que fabbricate nelle chiese, e che
GAP GAP 97
Hinno parfe di esse sono chiamate riata, o di balaustri, e indicate, e
tla' canonisti sub teclo, mentre quel- caratterizzate da un altare. E sic-
le edificate fuori delle chiese, e che come piacciono quelle d' un disegno
sussistono da loro stesse le chiama- uniforme, senza monotonia, cosi so-
no su!) diu. no commendevoli quando sono erette
Il Millin comprende sotto il no- in armonia, e in proporzione all' ar-
me di Cappella , tanto que* piccoli chitettura dell'interno della chiesa,
edificii che possono riguardarsi co- e trovano il loro più naturale col-
me diuìinutivi di templi
, o chiese locamento negli sfondi delle navate
(Vedi) ^ e che secondo lui tengono collaterali.
il luogo delle antiche Àediculae, quan- Il severo Milizia si scaglia contro
to quelle porzioni di edificii sacri, l'abuso delle Cappelle straordina-
che contengono un altare, e che en- riamente moltiplicate nelle nostre
trano nella composizione, e nel com- chiese. La decorazione ordinaria con-
plesso di una chiesa. I primi, che siste in un quadro che rappresenti
sono talvolta da noi chiamati orato- r immagine del santo, cui è intito-
rii , si costruiscono d' ordinario in lata la cappella o qualche tratto
,
que* luoghi,i quali non ammettereb- della sua vita. Spesso si innalza so-
bero per se stessi ne la estensione pra l'altare la statua del santo me-
né la spesa della costruzione d' una desimo, o entro una nicchia sfonda-
chiesa. ISell' Italia specialmente, pres- ta, o in una nicchia formata este-
so le pubbliche vie, se ne trova un riormente da colonne, come quelle
numero considerevole, per comodo della chiesa di s. Maria ad Marty-
de' viandanti, e degli abitatori cam- res in Roma tanto encomiate. Si
pestri. Il carattere di tali piccoli e- collocano finalmente dagli archi-
non ammette ne ricchezza, né
dificii tetti le cappelle , anche all' aria a-
lusso,ma solo forme sempHci, di perta , nei cimiterii, e ne' luoghi,
che può servire a modello quello, ove i fedeli comunemente si adu-
che Giulio IH fece fabbricare dal nano ad orare, e ad esercitare ope-
celebre architetto Vignola, ad o- re pie.
nore di s. Andrea apostolo, sulla Si diede il nome di Cappella a
\ia Flaminia presso la Villa chia- tutte le chiese particolari, che i prin-
mata volgarmente di Papa Giulio. cipi, o i grandi eressero nei propri
Imitò l'artefice in questo lavoro l'an- palazzi. In Roma celebri sono le ma-
tico stile, col dare una forma qua- gnifiche cappelle dei palazzi apo-
drata all'esterno, sopra la quale stolici vaticano , e quirinale. Nel
pose una cupola bassa, come quel- primo vi sono le cappelle Sistina
la del Pantheon, e rivestì T edi- fabbricata da Sisto IV , e paoli-
lìzio di Le Cappelle
peperino. poi, na edificata da Paolo III, come-
che non formano im corpo di edi- chè si «chiami paolina quella pu-
lìzio isolato, e che quasi sono il di- re del quirinale siccome eretta da
minutivo d' una chiesa, sono quelle, Paolo V. In Parigi Santa Cappella
che vcggonsi forse troppo moltipli- dicevasi quella dell'antico palazzo di
cate nelle chiese, nelle quali forma- s. Luigi IX , costrutta con disegno
no un complesso di parti dipendenti gotico , e meravigliosa per la sua
dal tutto, ordinai iamcnte separate leggerezza , e bella anche per le sue
dalla nave per mezzo d' una infcr- vetriale dipinte. Presso i francesi so-
voL. vni.
,,
GAP
cleix) della corte, vale a dire la ca|)- con grande erudizione il p. Carac-
pella , e l' oratoiio del re ,
pcrcliè ciolo teatino sopra la settima lettera
questi nveano sempre avuto la loro di s. Gregorio Nisseno , da lui con
cappella indipendentemente da quel- altre sei stampata in Firenze nel
la del palazzo. Ad esempio poscia .73..
dei re e dei cominciarono
piincipi Che il concilio di Trento nella men-
anciie i nobili ad onore di qualche tovata sess. XII, e. g, abbia proibito
santo far fabbricare le cappelle ed a' vescovi di poter ulteriormente con-
ora tori i privati, a' quali erano tenuti cedere il permesso di celebrare la
assegnare gli stipendi necessari, e pel messa fuori delle chiese, in oratorii,
sostentamento del sacerdote , e per e cappelle domestiche, per cui il solo
la celebrazione delle messe, secondo Pontefice può accordare T Altare por-
quello statuto fondato sopra Tordi- tatile, lo dicemmo a questo articolo.
dina mento di Zaccaria Pontefice del Tuttavia sipuò consultare il p. Gal-
74 1 , wel rescritto a Pipino re di lico, De Oraloriis domestiche et de
Francia » ut qui oratorium consacra-
: usu altaris porlalilis, Romae 174^;
» tum liabet , vel habere voluerit Ferrari Biblioth. Canon, verbo AU
»i per consilium episcopi de suis pro- tare, e Benedetto XIV, De Sacrif.
•^ priis rebus ibidem largiatur ". Missae lib. I, cap. 2 num.
, 4- ^^
Essendo però queste semplici fonda- è a tacersi, che essendo nate in Po-
zioni laicali, non si ricercava la di- Ionia molte controversie sugli ora-
pendenza del vescovo , se non per torii privati, quel Pontefice, per se-
potere ne' medesimi celebrarsi la mes- darle, scrisse ai vescovi polacchi il
ordinazioni anche nella Chiesa Ro- Rocco de' {Gesuiti, volle il detto Pon-
mana, Degli oratorii e cappelle pri- tefi(;e consacrarla solennemente. A
vate, oltre il citato lìerlendi ,
parla talelfetto Incappella, ch'era qostll ulta
loo GAP CAP
in modo da potersi comporre , e larii (capo de' quali è il primo de-
scomporre, fu eretta nella chiesa na- cano di anzianità di servigio ), e sa-
zionale di S.Antonino de' portoghesi, cerdoti appartenenti alla famiglia no-
e Benedetto XIV y'i si recò a con- bile. Sotto il nome generico di cu-
sacrarla a' i5 dicembre i744) ^^' bicularii, sino da s. Leone I, si chia-
chiarando il suo altare Pontifìcio marono quelli, che prestavano ne'
(Vedi), colla concessione di quei diversi uffizii un servigio più o me-
privilegi, ed indulgenze, di cui si no intimo al Papa. Tuttavia, sino
tratta a quell'articolo. al secolo XVI, non se ne ha sepa-
Finalmente alcuni oratorii (F'edi), rata memoria, e solo ne' Possessi
delle arci confraterni te, confraternite, del Cancellieri, in quello specialmen-
o di altri pii istituti, o patroni, non te presoda Gregorio XIV, a' i3
che alcuni degli oratorii eretti ne' pa- dicembre 1590, si legge, che dopo
lazzi de'principi, sono riguardati come avvocati concistoriali, cavalcavano
gli :
cessioni, nel qual caso tanto gli o- » pellani vestibus rubeis, et talari-
ratorii, che le cappelle perpetue do- » bus, cura capuciis inversis ad col-
mestiche si benedicono col rito, che » lum induti, et inter eos secre-
descrive il Diclich nel suo Dizionario ti tiores, et intimi octo S. S. fa-
Storico-Liturgico, all'articolo Chiesa » miliares erant". L'esistenza de'
nuova, ovvero Oratorio pubblico. Cappellani nel Pontificato di Paolo
Tutti poi sanno, che le cappelle do- IV si rileva pure dai ruoli del pa-
mestiche si deggiono collocare in luo- lazzo apostolico del i555j ruoli più
ghi decenti, separati dalle altre ca- antichi di quell' archivio. Si osserva,
mere della casa, e che sieno suffi- che in detta epoca (come si dirà
cientemente grandi, acciò gli assisten- air articolo Cappellani segreti ) , i
ti non vengano costretti ad ascolta- Cappellani del Papa non erano di-
re la messa fuori delia porta; che stinti in segreti e comuni.
non è permesso farvi celebrare la Ai Cappellani del Papa furono
messa ìnei giorni di grande solenni- conceduti alcuni privilegii da Gre-
tà, meno i casi d'infermità per sin- gorio XIV, creato nel 1590, e con-
goiar concessione^ e per ispecial pri- fermali dalla sua bolla, Circumspe-
vilegio ; che debbano essere fornite cta, la quale viene citata in quella
degli arredi, e paramenti sacri, e di di Gregorio XV, che concesse ad
tutto il necessario alla celebrazione essi molti altii privilegii. Se l'origi-
del sacrifizio, per cui il vescovo è ne poi de' monsignori Cappellani
tenuto a visitarle, o farle visitare, co- segreti del Papa [Vedi), sia ante-
me è indispensabile l'autorizzazione, riore , contemporanea o , posteriore
per celebrare nelle cappelle domesti- a quella dei Cappellani comuni ,
che, dell'indulto della Santa Sede, non si può con certezza precisare ;
non che per celebrarvi più messe, il certo è , che ne' ruoli del palazzo
qual indulto si suole rimettere dalla apostolico Clemente Vili e-
, sotto ,
stessa Sede Apostolica all'arbitrio dei letto nel 1592, per la prima volta,
rispettivi Ordinarli. oltre i Cappellani segreti, sono no-
CAPPELLANI COMUNI del Papa. minati altri Cappellani in numero
Famigliari ecclesiastici del Pontefice di sette, avente ognuno un servo pa-
pro-tempore, della classe de' cubicu- latino, con parte di pane e vino,
,,
JVel ruolo di Urbano Vili, del i638, sommo Pontefice tanto nella cap-
si legge Cappellani comuni nove, e pella segreta, che nella pubblica, e
pel primo l'arciprete di Castel-Gan- nella cappella comune, o perchè re-
dolfo. Sei erano quelli d'Innocenzo sta loro r ufficio anche in sede va-
X, d'Alessandro VII, e di Clemen- cante; ond'è, che appena eletto il
te X , che aveano aumentato
già nuovo Pontefice, incombe loro di
l'onorario. Altrettanti furono quelli andarlo a servire nelle rispettive at-
de' successori e sotto Benedetto
, tribuzioni, anche prima che abbia
XIV ve n'ebbe un egual numero fissato qualunque altro nuovo fa-
di soprannumerarii, avendo però gli migliare. E che ciò sia vero, si scor-
effettivi, paoli settantacinque mensili, ge chiaramente dalla bolla Circuni-
I Cappellani segreti, nel possesso specta^ presso il tora. VI, par. IV,
che prese Innocenzo nel i644j X pag. 83 del Boll. Rom., in cui si
sono pure distinti da quelli comuni, tratta de' privilegii de' famighari Pon-
mentre dalla Relazione di quella Il medesimo Alessandro VII,
tificii.
funzione, compilata da Fulvio Ser- con bolla, che trovasi nel tom. VI,
vanzio, dopo gli avvocati concisto- part. IV, pag. 182 del citato Bolla-
riali cavalcavano " Capellani fami- rio , dichiarò i Cappellani comuni
y» liae Papae , et Capellani secreti anche accoliti ceroferari i { Vedi)
« cubicularii honoris et secreti, ve- della cappella Pontificia nelle funzio-
>» stibus, et caputiis rubeis cum pel- ni sagre. Nelle solenni suppliscono
>i libus amìcti " . Nel Pontificato essi in detto ufficio ai prelati votan-
però di Alessandro VII, successore ti di segnatura.
immediato d' Innocenzo X, che mol- Il numero dei Cappellani comu-
te istituzioni riformò, altre ne sta- ni variò a beneplacito de' Pontefici.
bilì facendo la visita apostolica Non furono però mai meno di quat-
fra le provvidenze, che prese sul- tro, né più di sette, e quasi sem-
la cappella Pontifìcia, estinse il pre sei, come si rileva dai succita-
collegio de' suddiaconi , cui pur so- ti ruoli, e dal Gerarchia
Bonanni,
stituì gli uditori di Rota , che an- eccl. p. 4?^) e dalle Notizie annuali
cora portavano l'antico titolo di di Roma. In queste si legge pure,
Cappellani Pontificii , soppresse il incominciando dal Pontificato di Be-
collegio degli accoliti apostolici o ce- nedetto XIV, il novero de' Cappel-
roferarii, che servivano il Papa nel- lani comuni soprannumerarii, che
le messe solenni, e vi surrogò i vo- ascesero a piii o meno di dieci. A-
tanti di segnatura di giustizia {Vedi)y vendo essi però l'abito, l'ufficio, e i
ed inoltre vuoisi, che dividesse e sta- privilegii di quelli in paga, per an-
bilisse meglio le due classi de' Cap- zianità succedono a questi ultimi.
pellani domestici del Papa, in Cap- Aggiunge il Bonanni, che sei sono
pellani segreti, famigliari del Ponte- i Cappellani comuni, e che gli ac-
ni, confermati perpetui, come si ri- dro VII con breve de* io giugno
leva dalla bolla. Grata familiarità- 1657, erano quattro, i quali, per
tis obsequia. In quella bolla per la non aggravare di spesa il palazzo
,
quello de' Cappellani comuni, e lo- ze, tanto nella cappella segreta del
ro soprannumerarii , essendo ora i Papa, quanto nelle cappelle Ponti-
primi in numero di sette, ed i se- ficie, o pubbliche, ossia nelle fun-
condi tredici sono poi tenuti a spe-
: zioni sagre, ordinarie e straordina-
dire il breve apostolico , il quale rie, che celebra, od alle quali assi-
perpetua loro 1' ufficio. I partecipan- ste il Pontefice, anche nelle diverse
ti, o effettivi Cappellani comuni go- basiliche e chiese, come nelle bene-
dono dieci scudi mensili , oltre di- dizioni col ss. Sagramento, nelle con-
verse propine , ed emolumenti , e sagrazioni , ec. Devono pertanto i
L' ahi'O abito , che assumono nelle tre, partecipando analoghe pro- alle
cappelle Pontificie ,
processioni , ca- pine. Altrettanto fanno nelle comu-
valcate ec. 5 è egualmente come l'u- nioni generali , che sogliono fare i
.sato dai Cappellani segreti, cioè vesti Pontefici alla famiglia nobile Pon-
e cappe rosse con pelli di armelli- tificia nella cappella palatina, per Pas-
ni nell'inverno, e di seta rossa nel- qua ,
per l'Assunta , per la festa di
le altre stagioni; il che pongono Ognissanti, e per quella di Natale.
sulla sottana violacea. Il terzo mo- Se detta funzione viene eseguita dal
do poi con cui vestono i Cappella- maggiordomo, o dal sagrista, i Cap-
ni comuni, che nelle cappelle Pon- pellani comuni seniori lo assistono
tifìcie e Cardinalizie, ne' Pontifìcali, all'altare, e gli altri portano le tor-
ed altre funzioni, debbono esercita- cie, oltre il disimpegno delle altre
re r ufficio di accoliti ceroferarii,, è ingerenze, mentre uno dei primi
la sottana, e fascia paonazza e cotta. Cappellani celebra la seconda messa.
, ,,
tificice, Romae l'jSS; Grata fami- cappellani erano chiamati anche cu-
liaritatisj Clemens XIV, 11 maji, bicularii, e già aveano il titolo di
GAP CAI'
cappellani, il primo de'qiiali appel- comechè talorn confermi alcuno di
lavasi decano , e i primi quatti-o quelli del suo predecessore. Il nu-
sembravano gì' inlimi, o i segieti, mero de' Cappellani segreti come ,
del principe degli Apostoli. Il cau- assumendo allora sulla sottana pao-
datario e il crocifero ( eh' è il se- nazza la cotta. Fuori di Pioma, tanto
condo fra i cappellani segreti, come i cappellani segreti , che quelli di
poi diremo) godono decente abi- onore, ed extra urbem, possono usa-
tazione ne' due palazzi Papali del re le calze di seta paonazza, come
quirinale, e del vaticano, pei mag- i monsignori camerieri segreti.
Alessandro Vili, di Innocenzo XII, le recitare col Pontefice l' ufficio di-
di Clemente XI, e di Innocenzo vino, seppure non Io voglia dire so-
XIII, i cappellani comuni e segreti lo, e celebrare la messa quotidia-
precedettero, come accennammo, gli namente per turno settimanale. Al-
avvocaticoncistoriali mentre in , , lora ha l'uso della carrozza palati-
Clemente XIII, Clemente
quelli di na, detta frullone, la quale godono
XIV, e Pio VI, gli avvocati ebbero i cappellani segreti anche nelle cap-
la precedenza sui cappellani segreti, pelle Pontificie ed altre funzioni, che
che seguirono però i monsignori celebra, od il Papa.
alle quali assiste
commissario e procuratore del fìsco, La messa quotidiana, ch'essi dicono
e d'allora in poi anco nelle proces- al medesimo altare in cui celebra il
sioni e nel recarsi al trono Ponti- Pontefice, viene talvolta dal Pontefi-
fìcio, gli avvocati continuarono a ce medesimo ascoltata, ovvero dalla
goder la precedenza sui cappellani intima e domestica sua famiglia ; men-
segreti. Nelle medesime cavalcate de' tre nelle messe, che il Papa dice in
possessi, e in quelle delle suddette detta cappella, seppure non li di-
quattro cappelle, monsignor cauda- spensa, facendola servire all'aiutante
tario,per esser pronto a sostenere di camera, e quando la dice nelle
il lembo della veste al Papa allor- chiese, tocca ai cappellani segreti as-
ché scendeva, in sopravveste e cap- sisterlo in sottana paonazza e cotta.
pa rossa, cavalcava appresso il Pon- E se poi la vuole ascoltare, uno di
tefice, cioè dopo il maestro di ca- loro la celebra, coli' avvertenza che
mera, e dopo i due camerieri se- nel Confiteor^ il cappellano rivolgen-
greti, avendo a destra l'archiatro o dosi al Papa dice, in vece del vo^
medico segreto, il quale talvolta era bis fratres^ libi pater, e al vo? fra^
in mezzo al caudatario, e al custo- trcs, te pater, facendo però in am-
de delle vesti, o al sotto-guardaroba bedue le volte la genuflessione ver-
che appartiene alla classe de' l)usso- so lo stesso Pontefice. il Papa
Se poi
lanti, comcchè talora lo fosse a quel- volesse ricevere dalle sue mani la s.
la de' cappellani comuni. Seguivano comunione, per la quale assume la
due aiutanti di camera con soprav- stola bianca, nel dire il cappellano
vesti e cappe rosse, f^. Possessi e Corpus Domìni nostri Jesu Chris ti
Cappelle Pontificie. CHstodiat aniinam tnani, deve in vece
Fra i molti ufìlcii onorevoli, che proMun/.iare custodiat te in i'ita/n
lombi, che fu esposto in letto ve- lembo della sottana Pontificia, mo-
stito di sottana e mantellone pao- tivo per cui si chiama caudatario,
nazzo, co' soliti cerei, e quattro tor- o lembifero, ed il crocifero, cosi detto
cie accese, e venne ivi sepolto co- dal portar la croce, quando scende
me sua parrocchia. 1786 si E nel il Papa dalla carrozza va innanzi ,
celebrarono pompe funebri per mon- a piedi colla croce Ab- inalberata.
signor Giacomo Paris cappellano , biamo poi, che recandosi Innocenzo
segreto e caudatario di Pio VI, e XI li con formalità ed in lettiga alla
beneficiato di s. Pietro in Vati- Catena (feudo della sua famiglia Con-
cano, ove nella cappella del coro ti, poche miglia distante da Roma),
gliele fece il rev. capitolo ; e poscia venne preceduto dal crocifero a caval-
fu sepolto nella sepoltura de' bene- lo su d' una mula bianca, con gual-
ficiati in sagrestia. drappa di panno nero, ed addestra-
Passiamo a dire alcuna cosa in- ta dal cavallerizzo d' opera della
torno ai due primi cappellani se- scuderia Pontificia, nel qual modo
greti caudatario e crocifero, e di appunto ora procede ne' suddetti
quanto riguarda ambedue. Tutte le treni semi pubblici ; locchè prima fa-
cotta, quando si reca a dare la bene- re alla loro mensa quelli della lo-
dizione col Sagramento in qualche
ss. ro camera segreta vengono pure ,
dinalizie nella Spagna ai Cardinali intimo servigio, che prestano alla sa-
Tescovo di Murcia, e Borgia pa- gra persona del sovrano Pontefice,
triarca dell' Indie. Il caudatario del furono in ogni tempo beneficati con
Papa prò tempore è sempre priore provviste ecclesiastiche, e promozio-
del collegio de' caudatarii de' Cardi- ni, vantando essi Cardinali, vescovi,
nali. Quando ha luogo nel palazzo prelati,ed altri personaggi, che ap-
apostolico per le solennità della partennero al loro ceto. E senza
Pasqua, dell'Assunta, di Ognissanti, dire di altri, il regnante Pontefice
e di Natale, la comunione generale Gregorio XVI meritamente innalzò
della famiglia Pontificia, mentre il al Cardinalato un individuo, eh' era
Papa, od il maggiordomo, ovvero il stato cappellano segreto di Pio VII,
sagrista la fa alla famigha nobile, ed uno fra i suoi cappellani segreti
il caudatario in altra cappella la egli promosse alla prelatura, e a
somministra al restante della stessa votante di segnatura, altro a cano-
fàmiglia assistito dai chierici della nico lateranense, e minutante della
cappella Pontificia. Alla mensa, che segretaria di stato, ed altro a bene-
imbandisce il Papa nel giovedì santo fìciato della vaticana basihca, ed ad
a tredici sacerdoti, eh' egli stesso ufficiale del Concessum della dataria
serve individualmente, il caudatario apostolica, facendo eziandio agli altri
finche il Pontefice vi si trattiene provare gli elFetti della sua genero-
in abitopaonazzo (ed in sua as- sita, e clemenza. Sino a Pio Vf,
senza il crocifero, o altro cappellano tutti i Papi accordarono a' Cappel-
segreto), legge un qualche libro lani segreti amplissimi privilegi, e
spirituale o quello che rammenta
, per nominare quelli compartiti da
la cena dei Signore, subentrando Clemente XIV, e Pio VI, Conces'
GAP GAP III
sio prn'ìlegìorum prò nonnullis siiis CAPPELLANIA. Così chiamasi
familianbus, Roina^ i7^9) ^^ ^77^i un beneficio ecclesiastico, fondato ed
diremo de' principali , che sono annesso ad un altare, ad una
o
i seguenti: Conti del palazzo la- cappella, che gode il cappellano. Dai
teranense cavalieri dello sperone
, canonisti distinguono tre sorte di
si
co, co' relativi privilegi ec. , ed an- scovo per tempo determinato, e quel-
corché non avessero l'uso del roc- le erette coll'àutorità della sede Apo-
chetto, e l'abito di notari, li crea- o dall'Ordinario, e fondate
stolica,
poter essere dichiarati veri fami- rate quali fondazioni laiche, e tem-
gliari , e commensali del
continui porali, potendo entrare nel commer-
l^apa, oltre la esenzione da tutte cio , e venir possedute, alienate, e
le gabelle, dazi, decime; ed oltre lasciate da' laici ai laici stessi senza
il potere di farsi ordinare da qua- colpa veruna : i patroni però, o con-
lunque vescovo in tre domeniche giunti dei fondatori, sono tenuti ad
consecutive, e feste fuori de' tempi adempiere l' intenzione rli questi ul-
stabihti dal proprio Ordinario senza timi nella elezione dei titolari. Le
licenza di veruno, qualora sieno tro- cappellanie della seconda specie, cioè
vati idonei, incaricandone la coscien- le amovibili , da alcuni sono consi-
za del vescovo; finalmente il poter- derate come da al- veri benefici i, e
si eleggere il confessoie per farsi tri, quali pie fondazioni, che non
assolvere da' casi riservati , compresi avendo la perpetuità della loro ere-
quelli riservati alla Santa Sede in zione, non possono essere veri be-
qualunque maniera. Li resero ca- nefìcii. Le cappellanie poi autorizzate
paci ancora di ottenere qualunque dal Pontefice, o dal vescovo, sono
ufficio, beneficio ec, trasferendo an- veri benefìcii. 1^. Beneficio Eccle-
scovo di Toui-s , e le altre reliquie, ta, che quali giudici del palazzo apo-
che i re di Francia avevano nei loro stolico, vennero così denominati, per-
palazzi, e portavano secoloro all'eser- chè il Papa giudicava con essi nella
cito, conlldando nell'intercessione dei sua cappella tutte le questioni, sulle
santi di riportare vittoria de' proprii quali era consultato da ogni parte
nemici. Sulpizio Severo descrivendo del cristianesimo.
l' abito di s. Martino , dice quanto Questo nome di Cappellano si di-
segue : Ubi Martinum vidcnmt in latò in progresso, e l'ebbero i no-
veste hispida^ nigro pendulo pallio tari, i segretarii, e i cancellieri, in
circutntcctum j cioè eh' era vestito di vista dei quali talvolta la cancelleria
una veste ispida, ed una cappa nera sinominò cappella; Più particolar-
d' attorno alla medesima. mente fu devoluto ai sacerdoti, che
Furono soliti i principi cristiani hanno 1' obbligo di celebrare la mes-
portare nelle guerre entro casse al- sa nelle cappelle e nelle chiese , ed
cune reliquie de' santi, e i loro sa- anche si diede ai chierici addetti jn
cerdoti s\ per la custodia e culto servigio di esse. E siccome per cap-
delle medesime, sì per la celebrazio- pella s' intende 1' oratorio , o una
ne delle messe sì per confessare e , parte della chiesa, che gli antichi
comunicare i guerrieri ; ma più pro- dissero Cubicula i cappellani ven-
_,
babilmente dalle tende, cappe o cap- nero detti eziandio cubicularii. Inol-
pelle, colle quali ricoprivansi le cas- tre si disse Capellaris una cosa ap-
se delle reliquie , e dal luogo ove si partenente alla cappella , onde Ra-
ponevano, forse si appellarono cap- dolfo nomina clerici capellares ^ i
serva il Bernini, spiegando come gli diceva messa nella cappella domesti-
uditori Rota si chiamavano cap-
di ca, servito da un cappellano. I cap-
pellani del Papa, che dalla Francia pellani de' re erano ufficiali ecclesia-
essendo passata tale denominazione stici, che servivano ne' regi oratorii.
in Italia , si applicò a quegli eccle- All'articolo Cappella abbiamo par-
siastici, i quali ritenevano in custo- lato degli arcicappellani , dei gran
dia cosa sacra di qualche chiesa, o cappellani , e dei sommi cappellani.
cappella. 11 perchè cominciossi a chia- Il vescovo d' Angoulème ,
per non
mare cappellano il custode de' pa- dire di altri , avea il titolo di arci-
ramenti, arredi sacri, e reliquie della cappellano del re nell'Aquitania ; e i
ghi dei cappellani, dice il Berlendi, cap. 12. I cappellani poi delle chie-
delle oblazioni all' altare, che il cap- se cattedrali sono sottoposti alla giu-
pellano obbligato a celebrare ogni risdizione siccome loro
del capitolo
giorno può godere qualche vacanza, superiore. In alcuni luoghi furono
che ne' giorni di detta vacanza non istituiti i cappellani per servire di
può celebrare per altri, e ricevere supplemento a'i canonici, senza poter
stipendio, e che obbligato a celebra- prendere sede, e luogo né in coro, ne
re, ma non ad applicare la messa, in capitolo, ed in altri vengono am-
può per l'applicazione ricevere nuovo messi all'ufficiatura del coro (Fedi).
stipendio, punti che egli tratta con Finalmente chiamasi cappellano an-
critica ed erudizione. Avverte poi che il Mansionario (Fedi), che uf-
ilMacri, che quei cappellani, i quah ficia, o che ha in custodia
assiste,
hanno l'obbligo quotidiano di cele- la chiesa.
brare la messa, non possono trala- CAPPELLE Pontificie, o Papa-
sciarla che per infermità, o altro II. Cosi chiamansi i vesperi, i mat-
legittimo impedimento, C. significa- tutini , le messe cantate, i pontifi-
tum de praebendisj ed aggiunge che cali, e le altre sagre funzioni, che
in tal caso, il cappellano non e ob- coi venerabili riti della romana Chie-
bligato a far celebrare da altri in sa, e collo splendore e decoro di eccle-
suo luogo, seppure nella fondazione siastica magnificenza, celebra, o alle
della cappellanìa non fosse espresso quali assiste il sommo Pontefice, in u-
un tal obbligo. Molli canonisti , e no coi Cardinali, patriarchi, arcive-
teologi sono d'avviso, che si possa scovi, vescovi, e prelati, colla maggior
vacareun giorno della settimana parte de' capi degli Ordini religiosi,
come dicemmo coli' autorità del Ber- e prim^rii personaggi del magistra-
lendi , nel qual giorno però non si to di Roma, e curia romana, fami-
può celebrare per sebbene al-
altri, glia Pontificia, ed altri, che vi han-
cuni sieno di opinione, che quattro no onorevole luogo; cioè nelle son-
volte all'anno si possa applicare il tuose Cappelle maggiori dei palaz-
sacrificio per se, o per altri, perchè zi apostolici, ove risiede il medesi-
non sembra ciò essere contro la men- mo Pontefice, od in alcune deter-
te del testatore. F. Ani. Nald. ver- minate basiliche, e chiese di Roma,
bo Missa^ num. ii. Il cappellano per festività e tempi ordinarii , e
,
delle monache, le quali non usano solenni, e per circostanze anco stra-
,,,
GAP GAP
culinarie ; funzioni che, intimate dai si recitano, e dei cursori Pontifi-
Pontificii cursori, sono dirette, e re- cii, i quali pubbhcano l'ora delia
golate dai maestri delle cerimonie, celebrazione delle medesime Cap-
dai ministri assistenti alle stesse Cap- pelle e funzioni.
pelle, e dai cappellani cantori Pon- § X. Cappelle , vesperi , mattutini
tificii, colla soprai ntendenza del pre- messe, pontificali, ed altre sagre
lato maggiordomo , prefetto de' sa- funzioni, che si celebrano nelle
gri palazzi apostolici. Cappelle maggiori dei palazzi a-
postolici, e nelle basiliche, e chie-
§ I. Origine delle Cappelle Papali. se di Roma, per ordine progres-
§ II. Descrizione delle Cappelle mag- sivo di tempo in cui cadono.
giori de' palazzi apostolici , cioè
della Sistina, e Paolina del palazzo § I. Orìgine delle Cappelle
valicano, e della Paolina del pa- Papali.
lazzo quirinale, e delle loro scale,
e sale regie. E ben ragionevole, che ove ha se-
g III. Rinnovazione dell'antico uso de il capo augusto della Chiesa cat-
di celebrare le funzioni ecclesia- tolica, ivi risplenda maggiormente
sticlie dal Papa in diverse chiese l'esterna espressione del culto reli-
di Roma. gioso , che si deve alla Divinità
5 IV. Ministri , cantori , ed inser- nel modo il piìi edificante e decoroso.
vienti delle Cappelle. Abbiamo sino dai primi anni del
§ V, Elenco delle Cappelle ordi- terzo secolo, che il Pontefice romano
narie, cioè vesperi, mattutini, mes- s. Zeferino, eletto nel 20 3, decretò,
se, e Pontificali, che si celebra- che mentre celebrava il vescovo, vi
no dal Papa in epoche fìsse nel assistessero tutti i sacerdoti, come i
suprema dignità ecclesiastica, poten- cre funzioni, alle quali vollero, che
do quindi i Papi mostrarsi in faccia per maggior maestà assistessero i
al mondo nel loro sublime carat- sette vescovi delle città suburbi-
tere, a maggior gloria di Dio , ac- carie, a' quali pertanto diedero ezian-
crebbero alle sagre funzioni quella dio l'incaiico di celebrare, ciascuno
gravità e splendidezza, che ravviva alternativamente in un giorno della
la fede negli assistenti, e li penetra settimana, sull'altare Papale della ba-
di religiosa venerazione. Onde già sihca lateranense, ed è perciò che
nel quarto secolo si hanno chiari secondo il Panvinio, essi furono ap-
monumenti, che attestano essersi for- pellali vescovi Cardinali, cioè prin-
mati i Pontefici una corona del cle- cipah, vescovi collaterali del Papa,
ro romano con l' intervento del
, ed ehdomadarii , chiamandoli Gio.
quale eseguivano regolarmente ogni Diacono, t. II, Miis. Ital p. 574,
sorta di funzioni , sia con solenni Episcopi primae sedis. Nelle altre
messe, colle visite delle stazioni (/^e<f/), quattro basiliche patriarcali , consi-
con numerose processioni ( Vedi ) derandosi per tale quella suminen-
singolarmente nelle principali feste, tovata di san Lorenzo , furono de-
che attraevano non solo il popolo stinati per ognuna sette Cardinali
romano a piamente intervenirvi preti delle limitrofe chiese titolari, i
GAP CAP
1736, a pag. 9 e seg. , fie tesse il due fuori delle mura di lloma, ma
catalogo, e riporta le diverse analo- prima de' sette suddiaconi, de' cufii-
ghe opinioni degli autori. Secondo cularii, della scuola tic' cantori, dei
il parere de' più, esse erano quelle chierici, e de' maggiorati laici , che
di s. Cesareo, di s. Gregorio al cli- erano il prefetto di Roma , i sette
vo di Scauro, di s. Maria del Mon- giudici palatini , cioè primicerio dei
te Aventino, di s. Alessio, di s. Pri- notari, ossiadecano del collegio dei
sca, di s. Saba, di s. Pancrazio, di protonotarii apostolici, e capo delle
s. Silvestro in Campo Marzo, di dignità palatine, il secondicerio, l'ar-
s. Maria in Campidoglio, di s. Bia- cario , il sacellario , il protoscrina-
gio presso il palazzo di Trajano, di rio, il primicerio de' difensori e Tam-
s. Agata in Suburra, di s. Lorenzo minicolatore , o nomenclatore , di
in Pane e Perna, di s. Tommaso in cui ci ha dato Pier Luigi Galletti
Formis, di s. Biagio della Pagnotta, distinta relazione, i senatori, gli altri
della ss. Trinità degli scozzesi, di san giudici, gli avvocati, gli scrinarii, ed
Valentino, Maria in Castello
di s. i baroni romani, i quali a simili fun-
aiueo , di s. Maria in Pallara dei , zioni intervenivano anch'essi ; perso-
ss. Cosma e Damiano, e di s. Ma- naggi che per la maggior parte,
tutti,
ria in Monistero. Ne solo i detti ab- sino al secolo XI, elessero, o concor-
bati anticamente assistevano al Papa sero all' elezione del Pontefice. F.
quando celebrava nell'altare mag- Mabillon, Miis. Ital. tomo II, pag.
giore di s. Giovanni in Laterano 570.
ma anche nelle stazioni della stessa Per dare un'idea del modo co-
basilica più volte all'anno, e in al- me i Papi celebravano i divini mi-
tre solennità accennate dal Panvinio, steri, le stazioni e le messe solenni,
Delle sette chiese principali di Ro' riporteremo quanto il citato Galletti
ma, p. 182, Doveano inoltre inter- narra alla p. 1 1, e seg.. Del primi-
venire alle processioni, che si faceva- cero della Santa Sede ^ e di altri
no dalla chiesa di s. Pietro sino a uffìziali maggiori del palazzo late-
presbiterio di tre soldi, che il detto » chiese dalla parte degli uomini in
Panvinio, p. 64, valuta ognuno uno » fondo della nave volta a mezzodì,
scudo mezzo d' oro, e il Ciac-
e w donde essi immediatamente usci-
conio, in Vita s. Silvestri j quattro « vano per andarsi a paiare, ed in-
scudi d' oro. l medesimi abbati avea- »» tanto egli vi rimaneva assistito
no luogo dopo i Cardinali, anzi ap- » dal primicero, dal secondicero, dal
presso i prelati delle cinque patriar- " primicero de* ditensori, dai notali
cali, cioè il priore della basilica la- » regionarii e dal suddiacono che ,
8 CAP CAP
lifìcali , ^d il primicero , e il se- »> il primicero il secondicero e il
,
condicero gli andavano componen- '» primicero de' difensori con tutti ì
do le vesti, perchè senza ricevere « regionarii e notari, di nuovo ascen-
impaccio dalle medesime, potesse » devano all'altare, ponendosi quivi
tratto tratto comodamente sedersi, »' dalie due bande destra e sinistra
e, come dicesi nell'Ordine terzo, »» giusta le loro precedenze : allora il
vano al trono Pontificio, ed allor- »# alla mensa. Quelli, che aveano luo-
ché il Papa passava quindi al M go alla tavola dal Papa , erano
senatorio , cioè a quel luogo ove M invitati dallo stesso nomenclatore,
stavano i magnati secolari, avea f» quelli, che doveano intervenire alla
alla destra il primicero de' notari, » mensa del vice-domino, erano in-
e alla sinistra il primicero de' di- >» vitati dal notaro dello stesso vice-
CAP CAP
cecsìonì, ed altre funzioni cogli an- Onorio n, si nota che i rettori
tichi liti con piccole variazioni, le
, dopo di aver prumm/lata la loro
quali si descrivono negli Ordini ro- sentenza, >y geslae rei ordinem Paprfc
mani, ma che di molto cambiarono, ** seriatim in Cappella nariaverunt.
allorquando dopo la morte di Bene- " Ceteium dominus Papa audii;»
detto XI, eletto in successore nel 1 3o5 " causa, benedicens ei, lauda vit, et
"
Clemente V, che si trovava in Fran- '» confirmavit.
cia, chiamati (la lui colà i Cardinali, ivi Per dire poi alcuna cosa delle
stabilì poscia la residenza Pontificia Cappelle del palazzo avignonese
cioè nella città d'Avignone, in cui ri- aggiungeremo, che* successo a Cle-
siedettero eziandio altri sei Papi, ove mente V, nell'anno i3i6, Giovanni
e per non esservi le basiliche, e non XXII, ch'era vescovo d'Avignone,
quel numero di chiese, ch'erano in questi ampliò il palazzo vescovile,
Roma, e pel clima rigido e umido, racchiudendovi la parrocchia di santo
essendo edificata la città sulla sini- Stefano, contigua alla cattedrale, e
stra riva del fiume Rodano, che trasferendo perciò la parrocchia nella
scorre lungo le sue mura , e con chiesa della Maddalena. Quindi Be-
un braccio ne l'attraversa, dividen- nedettoXU, eletto nel i334, asse-
dola quasi per mezzo, ebbero ori- gnò altro palazzo a' vescovi di Avi-
gine le Cappelle Pontificie, cioè la gnone, e stabilendo per residenza
celebrazione delle suddette funzioni, de' sovrani Pontefici
,
quello antico
nella Cappella del palazzo apostolico. de' vescovi ,
per mezzo dell'architetto
Allora adunque perirono molte san- Obrerio, lo riedificò magnificamen-
tissime istituzioni de'nostri nìaggiori, te,consacrando dipoi, come voglio-
come si esprime il Moretti de Pres- no alcuni^ la cappella Pontificia,
byte rio pag. 178, e prese forza il che vi eresse l'arcivescovo d' Arles
nuovo costume di celebrare piuttosto Galberto della Valle. Tuttavolta la
nelle angl^ste Cappelle dei palazzi Cappella maggiore, nel i347, "*^^
Pontificii, in confronto delle vaste era per anco fabbricata , dappoiché
basiliche, molte tra le antiche sta- si ha dal p. Fantoni, Storia d'Avi-
1277, che per l'assenza di sessanta, tata dal Cardinal di Firenze nella Cap-
e pi il anni de' Sommi Pontefici, era pella grande del palazzo apostolico ;
caduto in pessimo stato. Diede esecu- come altresì assistette alla messa cele-
GAP GAP 1^3
Jjrata nel marlotri santo da un ciin- sebbene nel dì seguente essendo gua-
toro nella Cappella piccola , colla let- rito, calò nella dotta basilica, ove
tura del Passio; e quindi dai Car- cantò la messa solenne della santa.
dinali fiu'ono celebrate le tre messe Nella mattina pertanto di siibato 7
della settimana santa alla presenza ottobre 1 891, Bonifacio IX, ad onta
di Urbano VI. Ciò fa vedere al- di un suo incomodo, non volle tra-
tresì che già nel palazzo vaticano
, lasciare di eseguire la stabilita cano-
vi erano due Cappelle edificate pro- nizzazione di s. Brigida nella Cap-
babilmente da Urbano V, il quale, pella grande del sacro palazzo vati-
come dicemmo , fece nel detto pa- cano, che a tal effetto fu parata da tut-
lazzo diversi r istauri, ed avendo fissa- ti i lati di panni, ed ornata di fronde
sercizio delle sacre funzioni, come nella stessa mattina il Papa ascoltò
si praticava in Avignone, e fin- la messa dello Spirito Santo nella
che fossero state risarcite le chiese, sua camera, dopo la quale si recò
in cui prima solevano eseguirsi, tro- nella gran Cappella accompagnato
vandosi in cattivo stato per la lunga da tutti i Cardinali , e dai nobih
assenza de' Papi. Oltre tali testimo- romani. Fu cominciata la processio-
nianze, riportate anche dal citato Gat- ne, la quale si fece per tutta la Cap-
tico, Act. Caereni. p. 196, ve neha pella, fino all'altra Cappella, ritor-
un' altra, che più chiaramente dimo- nando il Pontefice processionalmente
stra r esistenza della Cappella Pala- alla gran Cappella. L'altra Cappel-
tina sino dai primordii del Pontifica- la , di cui fece menzione V Amelio,
to di Urbano VI, come risulta da sarà stata forse la piccola, nominata
un Diario mss. già posseduto da nel codice vaticano , scritto sotto
monsignor Dini, primo maestro del- Urbano VI. D,al medesimo eziandio
le cerimonie Pontificie, in cui si rac- si rileva, che celebravansi le altre
conta, che dopo la coronazione di funzioni nella Cappella maggiore, a-
Urbano VI, funzione eh' ebbe luogo vendo lasciato scritto a pag. 44 '> ^i
a'i8 aprile giorno di Pasqua, egli quella della vigiha di Natale. « Au-
intervenne a' vesperi nella Cappella » no Domini 1 898 in Urbe D. Bo-
maggiore del palazzo Papale, ove » nifacius Papa IX die lunae in vi-
sgridò pubblicamente alcuni vescovi. m gilia Nativitatis Christi incepit infir-
L' immediato successore di Urba- >» mari. Vesperae fuerunt canta tae
no VI, fu Bonifacio IX, sotto di cui M per cantores in magna Cappella ".
abbiamo altra memoria delle Cap- Non dee recare meraviglia, che
pelle Pontificie nel palazzo vaticano, anche dopo il ritorno de' Pontefici
facendone menzione Pietro Amelio, in Homa si proseguisse il costu-
il quale nel descrivere la canonizza- me introdotto in Avignone, giacche
zione di s. Brigida , racconta , che essendosi trovata in gran parte ro-
stante una piccola infermità sovrag- vinata anche la basilica lateranense,
giunta al Papa, invece di celebrarla ed oratorio di s.
col suo patiiarchio,
nella basilica di s. Pietro, la fece Lorenzo ad Sanata Sanctorum, come
nella Cappella del palazzo vaticano, ancoia quasi tutte le chiese, in cui
1^4 CAP CAP
celcbravansi ] : st-ì/ioni, pel menzio- gli ornati, diversi ritratti di uoniini
nato motivo, non si poteva ripigliare illustri contemporanei, che poscia
l'iis(\ antico di celebrarvi le funzio- fece copiare il Giovio per arricchi-
ni l*apali. Sopravvenne inoltre nel re il proprio museo, quando Paolo
medesimo Pontificato di Urbano VI HI per dirizzare la scala regia, fe-
il iagrimevole scisma sostenuto da- ce demolire questa Cappella, che re-
gli antipapi avignonesi dal 1878 stava verso la Paolina, Cappella di
al 1417, il quale divise 1' miità del- cui parleremo nel seguente § lì. È
la Chiesa, onde i Pontefici non po- molto probabile, come opinano i ci-
tevano fare una stabile permanenza tati Cancellieri, e Novaes, che nella
in Roma, e però essendo costretti a Cappella di Nicolò V, in vece di quelle
vagare per diverse città, non ebbero superiormente ricordate di Urbano
tempo e quiete per ristabilire l' uso VI, e Bonifacio IX, incominciassero a
interrotto di dette sacre funzioni, fi- celebrarsi regolarmente secondo lo
letto Martino V nel detto anno stile principiato in Avignone, le Cap-
1417 nel concilio di Costanza, e reca- pelle Palatine, che ivi si saranno tenu-
tosi in Roma nel 14^0, dopo essersi te, finche fu edificata la Sistina. Di
trattenuto pochi anni nel palazzo va- ciò evvi certezza solo in un codice
licano, passò ad abitare in quello del p. Gattico, Acta Caercm. p. 85,
della sua famiglia Colonna, contiguo ove si parla della domenica dopo l'ot-
alla chiesa de' SS. XII Apostoli, nel- tava dell' Epifania, e si legge che in
la quale celebrò varie funzioni. Eu- detto giorno, nell'anno i44^j nella
genio IV, di lui immediato successo- Cappella maggiore celebrò N. N., ve-
re, costretto per la ribellione de' ro- scovo di Modena in presenza del
mani a restare fuori di Roma dal Pontefice Nicolò V, de' Cardinali, e di
1434 sino al i44^'j il* pochi anni, altri prelati, cioè nel palazzo aposto-
che dimorò in questa città, in cui lico , situato presso la basilica di s.
pingere da fr. Gio. Angelico da Fie- rando e Fausto. Dal menzionato co-
sole domenicano, che qual beato ve- dice rilevasi ancora, che nella Cap-
neriamo, alcune storie della vita di pella maggiore si celebravano le Cap-
Gesù Cristo, frammischiandovi fra pelle nelle domeniche dell' avvento,
a
piviale, e mitra aurifrigiala, e che in larsi per le persone pie, non possono
tali giorni sempre celel)rc) in Cap- essere se non lodate, e applaudite: ".
pellaun vescovo, e nella domenica APio 11, nel 1464? successe Pao-
Gaudete celebrò il Cardinal d' Au- lo II, che pel suo animo grande, e
gusta, che usò la mitra aurifrigiala. magnifico nelle sue azioni, non solo
Qie poi nella Cappella di Nicolò V a decoro delle sacre funzioni rifece
si celebrassero gli scrulinii per l'e- un prezioso Triregno ( Vedi), ma per-
lezione del Papa, lo riporta il Bur- chè Cardinali in esse comparissero
i
pella di Nicolò V, all'articolo Cap- de' prelati nelle Cappelle Papali, ol-
pelle SEGRETE DEL PaPA. tre l'uso delle gualdrappe di scarlat-
Che tali Cappelle si celebrassero to nelle loro mule, che cavalcavano,
con religioso decoro, maestà ed in- recandosi alle Cappelle ed altre fun-
tervento della romana curia, corte, e zioni. Nel successore Sisto IV viep-
famiglia Pontifìcia, ha da una let-
si più si consolidò la celebrazione di es-
tera scritta a Martino JVlayer dal se nel palazzo abitato dal Pontefice,
Pontefice Pio li, Pìccoloniini ^ elet- erezione della Cappella, che dal
coli'
to nel 1 4^8 ,
già segretario e sud- suo nome prese quello di Sistina, e
diacono apostolico di Nicolò V, e che fu imitato da Paolo III, e poi da
stampata poi nell'edizione romana dei Paolo V, i quali edificarono quelle son-
suoi celebri Commentarli nel 14845 tuose Cappelle, che in uno alla pri-
pag. 789. In questa dipinse la gravità ma andiamo a descrivere nel seguen-
delle Cappelle Pontifìcie, co' seguenti te paragrafo, perchè meglio si com-
termini. Se vedessi il romano Pon-
>* prenda l'augusto luogo, ove si cele-
tefice, o mentre celebra, o mentre brano le Cappelle Papali, non liu-
assiste al divino sacrifizio, certamen- scendo perciò a Sisto V ripristinare
te dovresti confessare non esservi or- tutte quelle, le quali si celebravano
dine, splendore e magnificenza se non nelle diverse chiese e basiliche di
presso di lui. Vediesti nel suo trono Roma, come si dirà al § III.
subhme assiso il Papa, alla sua de-
stra seduti i Cardinali, in piedi al- §. II. Descrizione delle Cappelle
la sinistra i primarii prelati, quindi i maggiori de" palazzi apostolici,
vescovi, gli abbati mitrati, i protono- cioè I." della Sistina del palazzo
tari, gli ambasciatori, e i grandi nei vaticano, 2." della Paolina del
loro posti convenienti. Da un Iato medesimo Vaticano, 3." della Pao-
vedresti gli uditori, dall' altro i chie- lina del palazzo Quirinale, e delle
rici di camera, e poi i procuratori loro scale e sale regie.
degli Ordini, e poi i suddiaconi, e poi
I. Della Cappella Sistina
gli accoliti, i cubicularii del Papa, e tut-
del Vaticano.
ti gli altri moltissimi seduti in terra.
Certamente dovresti dire essere a La Cappella Sistina prende il no-
guisa della celeste gerarchia la ro- me dal Pontefice Sisto ÌV , della
, ,,
ed in tempo di conclave, sino al- stesso modo, posandosi sopra un' in-
la creazione di Pio VI, vi si fece lo feriore cornice, che, come il corni-
scrutinio, per l' elezione de' Papi. La cione , fascia tutta la Cappella, se-
detta parte maggiore è separata dal- gnano sei spazi i eguali per parte
la minore, ove i laici , ossia il po- ove dal lato dell' evangelio sono
polo mentre del luogo pe' so-
assiste, espresse le gesta di Mosè, e quelle
vrani, corpo diplomatico, dame, ec, di Gesù Cristo dalla parte dell' e-
si parlerà al §. VII. Questa par- pistola; così dalla seconda cornice
te è divisa dalla accennata balau- scendendo fino al piano della Cap-
stra,con sua porta di noce, deco- pella sono egualmente divise le pa-
rata con intagli ed arme d'Inno- reti da simile numero e specie di ,
tri. Dal lato dell'epistola nel pres- colore rosso paonazzo secondo i
o
biterio, evvi una loggia elevata, che tempi, cogli stemmi del Papa regnan-
forma il coro de' cantori Pontificii te, ricamati d'oro, e posti ai lati
GAP GAP
stolico valicano, Roma 17^0; Gio. parte deUepistola era dipinta la tiasoi-
l'ic'lro Cliallard Nuova descrizione la del Redentore Ijellcmme ma
in ;
del Valicano , Roma 1766; Fran- queste tre pitture rimasero operu; 1
cesco Cancellieri, Descrizione della sotto Paolo HI, dalla meravigliosa del
cappella sistina, Roma 1790, e da giudizio. Nella prima poi dalla partv
ultimo Erasmo Pistoiesi, il Vaticano del vangelo. Luca Signorelii rapprc
descritto ed illustrato,
1829. Roma sento il viaggio di Mosè in Egitto,
Si può consultare principalmente la e principalmente Sefora sua consor-
Descrizione delle principali pitture te, che circoncide il proprio figlio.
della cappella sistina al Vaticano, Alessandro Filippi, detto Sandro Rot-
Roma 1889, che vuoisi fatta dal ticelli, espresse nel secondo quadro
celebratissimo barone Vin-
pittore Mosè che uccide 1' egizio che re-
, ,
fici, e della capitale del mondo cat- razione del vitello d' oro. Nel quinto
tolico, per adornare la facciata del- si vede il castigo del fuoco celeste
l' altare, e pareti laterali, fu stabilito caduto su Core, Datan ed Abiron,
da Sisto IV, che vi si eseguissero lavoro di Sandro Botticelli, encomia-
varie storie del vecchio e nuovo to per r architettura. Nel sesto Si-
testamento , riguardanti la vita di gnorelii dipinse Mosè vicino a morte,
Mosè, e di Gesù Cristo, nelle quali che legge il suo testamento agi' israe-
si esprimesse il confronto tra la fi- liti, e li benedice, oltre altre azioni
gura e il figurato; onde prima che della sua vita. Cecchino Sai via ti ese-
nella vasta facciata il Buonarroti gui r alterco di s. Michele Arcan-
esprimesse il famigerato giudizio uni- gelo col demonio, per celare il cor-
versale, era stata dipinta nel mezzo po di Mosè, pittura, che fu ri latta
come per tavola , o quadro dell' al- da Matteo da Leccio, per esser ca-
tare, da Pietro Perugiiio , l' Assiui- duto l'architrave della porla; ma
y,ione della b. Vergine, con Sisto V che riuscì inferiore alla prima.
genuflesso , e nello spazio al lato Passando alle pitture laterali dal
dell' evangelo, incominciava l' istoria lato dell'epistola, ci limiteremo ad
di Mosè, tolto dalle ac(|ue del JNilo indicare, corno nelle precedenti, i
dalla figlia di 1^'araouc, meulre dalla principali falli rappresentati ne' selle
voL, vni. 9
.
suo scolare. Del quinto sono autori commise a Michelangelo un tal dif-
Pietro Perugino, e d. Bartolomeo ficile lavoro, ad onta della sua ri-
della Gatta, abbate di san Clemen- pugnanza, perchè non esercitato nel
te in Arezzo, che vi dipinsero Cri- dipingere a fresco; ed a tal effetto
sto, il quale dà le chiavi al princi- con prodigioso meccanismo formò il
pe degli apostoli, ed un tempietto palco senza bucare la volta, ne toc-
con due archi trionfali, in onore care i muri laterali, erigendolo sopra
di Sisto IV, fondatore della Cappel- puntelli, e sorgozzoni, che servirono
la, paragonandosi a Salomone ])er di modello a Bramante per farne
r erezione del tempio di Gerusalem- di consimili per la fabbrica di san
me, per cui nel cornicione dell' ar- Pietro; e secondo Vasari n'ebbe in
co, verso l'altare, che accenna il pagamento soli tremila scudi , che
tempio di Salomone si legge: ebbe quasi tutti spesi pei colori
Durante questa grand'opera Miche-
Lnmensiim Salomon templum ,
langelo si rese a tutti invisibile, e
tu hoc. Quarte, sacrasti, nella Cappella non volle, che vi pe-
netrasse alcuno, macinandosi da se
e nell'altro arco, o tempietto, figu- i colori, facendo tutto eziandio da
rato per la Cappella, evvi scritto: per se fino le mestiche, ed ogni ne-
cessario ordigno. Questo meraviglioso
Sixte , opibus dìspar , rclligìone e sorprendente lavoro fu da lui esegui-
prior, to nel breve peiiodo di venti mesi,
per cui poco rimase contento del-
Cosimo Rosselli rappresentò nel l'opera sua; ma dal lavorare tanto
sesto quadro la cena del Signore tempo col capo in su , non curan-
cogli apostoli, e nel settimo, fra l'an- dosi di accomodarsi agiatamente, ne
golo e la porta dell'ingresso della contrasse un vizio alla vista, che
Cappella, il Ghirlandaio avea dipin- per molti mesi non poteva ne ve-
ta la risurrezione del Signore, ma dere, ne leggere, se non guardando
per l'accennata caduta dell'architra- all' insù. Finalmente, compiuta l'o-
ve, fu rifatta mediocremente, quan- pera e discoperta, Giulio II nella
do Gregorio XIII riedificò il muro. mattina d' Ognissanti, vi tenne Cap-
Abbiamo dal Giovio, e da Girola- pella> con im concorso straordinario
, ,
dire quanto egli riporta nella vita si vede in aria Iddio, che divide la
del Buonarroti, giacche, se è diffìcile luce dalle tenebre; nel secondo va-
assai comprenderne gli alti pregi, è no è dipinta la creazione del so-
poi del tutto impossibile di acconcia- le, e della luna, ordinando alla
mente rilevarli. La forma della vol- terra di produrre alberi, e frutti;
ta è a botte, e ne'posamenti suoi a nel terzo rappresentasi creatore degli
lunette, che per lunghezza sono sei, altri esseri ; nel quarto è dipinta la
e per larghezza due, onde tutta creazione dell' uomo ; nel quinto
viene ad essere due quadri e mezzo. quella della donna; nel sesto la ten-
In questa Michelangelo ha dipinto tazione del demonio per cogliere il
si posano fin quasi a un terzo del- poi la cornice, che termina la pa-
l'arco della volta, finge come una rete, e sopra ì peducci ove si po-
parete piana, tirando su a quel ter- sano le lunette tra i pilastri vi sono
mine alcuni pilastri, o zoccoli finti dodici grandi figure sedenti , cioè
di marmo , che sporgono in fuori profeti e sibille. In quello spazio^
sopra un piano, a guisa di poggiuo- eh' è sotto le lunette, e cosi in quel
lo, colle sue mensole sotto, e con di sopra, che ha figura di triangolo,
altri piccioli pilastri sul medesimo vi è dipinta tutta la genealogia di
piano, ove risiedono profeti, e sibil- Gesù Cristo, meno che ne' triangoli
le. Sopra detti zoccoli sono finti al- de' cantoni, i quali uniti insieme, di
cuni fanciulletti ignudi in varii gesti due divengono uno, e lasciano dop-
i quali, a guisa di termine, reggono pio spazio. In uno di questi presso
una cornice, che intorno cinge tut- la facciata del giudizio, a diritta si
t^ l'opera, lasciando nel mezzo del- vede il castigo del superbo Assuero,
la volta da capo a pie, come un nell'altro Serpente di bronzo, nel
il
aperto cielo. Tale apertura è sud- terzo Giuditta, che recide la testa
divisa in nove liste, dappoiché dalla ad Oloferne, e nel quarto cantone
cornice sopra i pilastri, si muovono Davide, che taglia quella di Goliat.
alcuni archi corniciati, i quali pas- Non meno poi meravigliosi sono
sano per r ultima altezza della vol- que' nudi , studio a Michelangelo
ta, e vanno a trovare la cornice prediletto, non che gì' inimitabili
dalla parte opposta, lasciando tra scorci senza ripetizioni , che sulla
arco e arco nove vani , uno gran-
, cornice, sostengono sedendo lateral-
de, ed uno piccolo. Nel piccolo so- mente i medaglioni di finto metal-
no due listerelic finte di marmo lo, ne'quali si rappresentano analo-
menti tutti pieni di vita, pei natU' » riformava " . 11 successore IHo
i34 GAP GAP
IV era per effettuarlo, se alcuni no scolpiti in rilievo due impera-
Cardinali non s' interponevano col tori, che si danno l'abbraccio, spie-
far cuoprire con panneggiamenti gandosi per l'unione dei due imperii
varie figure, da Daniele Ricciarelli occidentale, ed orientale. Esse fu-
da Volterra, Daniele
detto perciò rono prese dalle Terme di Domi-
delle braghe, o braghettoney ed altre ziano, dette anche di Traiano, per
ne ricuoprì il Pozzi, sotto Clemen- la Cappella del coro della basilica
te XIII. Nell'odierno Pontificato tutti vaticana, fabbricataIV, da Sisto
i bassi rilievi dei marmi della can- quindi trasportate in detta Cappella,
toria, balaustra, suo architrave, e donde Pio VI le levò collocandole
candellieri sono stati nuovamente nella biblioteca vaticana. Paolo III
lumeggiati d' oro
armonizzare
per decorò questa Cappella con due pit-
colle pitture e panneggiamenti delle ture a fresco di straordinaria gran-
pareti, mentre degli stabili palchi fatti dezza, eseguite da Buonarroti in età
nel medesimo Pontificato pei sovra- di settantacinque anni , rappresen-
ni, si tratta al § VII. tanti la crocifissione di s. Pietro, e
la conversione di s. Paolo, le quali
3. Della Cappella Paolina furono l'ultimo sforzo del suo sapere.
del Vaticano. Pierino del Vaga dovea coi disegni
di Michelangelo dipingere la volta,
Fu cosi chiamata per averla fat- e ornarla di stucchi, ma essendo
ta edificare Paolo III, presso quel- morto Paolo III, dipoi Gregorio XIII
la Sistina, da Antonio Sangallo, ne affidò l' incarico a Federico Zuc-
celebrandone la fondazione una me- cari, il quale, oltre la volta, dipinse
daglia , eh' egli fece coniare , col- le lunette, e lateralmente alla detta
r iscrizione: Pìetati , et commodo crocefissione , la caduta di Simon
Pontificum. Prima di fabbricarla fu mago, e s. Pietro, che battezza un
demolita quella Cappella maggiore, catecumeno; mentre Lorenzo Sab-
che Nicolò V
avea dedicato al ss. batini di Bologna fece que' due
Sacramento, di cui si parlò al § I dipinti, che stanno di contro, in
di questo articolo, e molte notizie ambedue i lati della Conversione,
ne dà il p. Gattico, Ada Coerem. esprimendo san Paolo, che appro-
massime in par. II, pag. loi, de da a Malta, e nell'altro un gio-
itineribus Pontificum. La porta adun- vane da esso resuscitato. Le otto
que corrispondente alla sala regia, figure di stucco situate agli angoli
della quale poi tratteremo, fu deco- della Cappella , sono del celebre
rata con due colonne di paonazzetto Prospero bresciano. Furono inoltie
antico, con capitelli di marmo bian- benemeriti di essa, e particolarmente
co d'ordine corintio, ed architrave negli stucchi, ed altri ornati Paolo
di giallo antico, fregio d'africano, no- V, e Alessandro Vili, consacrando-
bilitata dal nome, e dallo stemma ne l'altare, nel 1724, Benedetto XIII,
dell'istitutore Paolo III. La mede- poi Leone XII la destinò anche
sima introduce nella cappella, lunga per Cappella parrocchiale della fa-
centoventotto palmi circa, e larga miglia Pontificia, dimorante nel pa-
quarantatre, il cui altare maggiore lazzo vaticano.
venne allora arricchito da due gran Paolo III inoltre fece porre su|-
colonne di porfido, sul cui fusto so^ V unico suo altare un sontuoso ta--
, ,
porvi nella prima domenica di av- Nella medaglia si vede poi il Pon-
vento il ss. Sacramento, funzione tefice genuflesso , vestito di piviale
che ivi, nel 1592, incominciò ad col triregno a' piedi , apparendogli
introdurre Clemente Vili. Pel fumo la religione raggiante, con due an-
delle candele prodotto in dette due geli, uno de' quali sostiene un calice,
circostanze, e per un incendio avve- con ostia sopra,
e di sotto l'altra
nuto, tutte le pitture, e gli stucchi iscrizione: sacrarivm paulinvm pav-
si annerirono, e deteriorarono, onde, LVS III COND. GREGORIVS XVI, REST.
nel 1837, accorse il regnante Pon- 1837. ^^ P^i'i tempo lasciandosi in-
tefice a ripristinarla nell'antico splen- tatto il baldacchino, o tabernacolo
dore. Vennero ingrandite pertan- di cristallo per la reposizione del
to le luci, fu demolita la macchi- s. Sepolcro, ed esposizione del ss. Sa-
daglia coir epigrafe : regia ab avla, cioè su quella della scala detta del
AD DOMVM DEI, Celebrata da tutti i maresciallo del conclave, di contro
,
GAP
alla rogin , Taddeo Zuccari dipìnse e la vittoria di Lepanto; cioè sua
a fresco Carlo Magno, che rimette è l'ordinanza navale, e il cartello-
la Chiesa Romana in possesso del ne, il resto di Lorenzino. Intorno
suo patrimonio. Sopra quella della alla porta della Cappella Paolina i
scala regia, Vasari espresse (rrego- Zuccari dipinsero s. Gregorio VII
l'ioIX, che scomunica Federico 11. che assolve Enrico IV, e la ricupe-
Sopra quella della Cappella Sistina ra di Tunisi avvenuta sotto Paolo
(iirolamo Siciolante di Sermoneta III. Ai fianchi poi delle porte delUi
dipinse Pipino, che, debellato il lon- Cappella Sistina, e della sala ducale,
gobardo Aistulfo, rende 1' esarcato vi sono altre quattro pitture. Vasari
petto alla Cappella Sistina rappre- gh uni, che gli altri la cappa, ed in
senta Federico I, che riconciliasi con alcune funzioni, i paramenti sacri :
signor fiscale della camera, pe' cano- maggior potenza j e Benedetto XIII
ni dovuti ad essa, ed il Pontefice a- celebrando messa Pontificale nella
scolta un'analoga protesta; locchè Cappella Sistina, in questa sala ta-
nello stesso luogo si ripete la mat- lora fece cantare, ed assistette all'ora
tina seguente, recandosi il Papa al di terza. Ora alcuna volta vi si
solenne Pontificale, cose che descri- tiene il concistoro pubblico, per da-
vonsi al § X
n. 3o e n. 3i. Quan- re il cappello rosso a' Cardinali ;
Papi si recavano alle Cappelle an- piano evvi una pittura stimata, rap-
che ordinarie, ed ora partono da es- presentante r ascensione del Salvato-
sa ne' soli Pontificali, ed eziandio per re, opera diligente di Melozzo da For-
le gegueuti cose. Chiamasi sala duca-» lì, trasportatavi dalla tribuna della
CAP CAl» i3<)
funzioni vi si fecero dai Papi resi- r ornamento dell' altare , altri due
denti nel contiguo palazzo. fiancheggiano la gran porta d'in-
Clemente XIII, nel 1761, aven- gresso, ed otto per ciascuna parte
do fatto ricostruire 1' altare della adornano le parti maggiori. Ne' quat-
Cappella Paolina con marmi prezio- tro angoli la trabeazione è sostenu-
si, con disegno del Posi, e con me- ta da quattro sodi, i quali tolgono
talli dorati, lo consacrò la mattina l'odiosa vista, produrrebbero i
che
de'ss. Simone e Giuda apostoli, con- pilastri dell'altare, ove in due nicchie
cedendo indulgenza a quelli, che lo sono dipinti s. Pietro a destra, e s.
visitassero negli anniversarii di tal Paolo a sinistra, il primo eseguito
consacrazione. Inoltre fece eseguire da Agostino Tofanelli, il secondo da
dal Boroni sei magnifici candellieri Vincenzo Ferreri, presso quelli di Raf-
di argento dorato, la croce ed otto faello, di cui parleremo. Altre tredici
statue d' argento di getto, con altre se ne veggono negli interpilastri del-
quattro rappresentanti i dodici apo- le pareti, sette cioè a sinistra, e sei
che nelle maggiori solennità si
stoli, a destra ,
perchè la cantoria ne to-
esponevano nel gradino superiore. glie uno spazio. Fra i vacui mino-
Ma tutto fu perduto colle note in- ri, che risultano lateralmente ai sodi
fauste vicende ; anzi nella suaccen- angolari, sono situati sei magnifici
nata riapertura della Cappella, non candelabri : i luoghi poi disuguali
essendovi più le nobili parature di sopra le nicchie sono ornati da cor-
damaschi trinati d' oro con frangie rispondenti riquadri con analoghi
simili, di colore rosso, e paonazzo arabeschi in basso rilievo, campeg-
secondo i tempi, con cui Clemente giati in oro, che sono eziandio ri-
XIII avea decorato le sue pareti petuti nel fregio dell'ordine, ne' so-
Pio VII vi fece sostituire diversi di, e sotto le nicchie. Nelle tredici
de' suindicati quadri , che essendo nicchie sono pure dipinti a chiaio-
di varie misure, non corrispondeva- scuro gli altri apostoli, copia di quelli
no alla sontuosità del luogo ;
quin- che Raffaello eseguì nella chiesa dei
di, nel 1804, fece ristaurare l'alta- ss. Vincenzo ed Anastasio alle tre
re, e Io consacrò nuovamente, dedi- fontane, essendovi però aggiunti due
candolo al suo antico patrono s. Gre- evangelisti del medesimo stile. S. An-
gorio I Magno. Ma dipoi, nel 18 18, drea fu eseguito da Durantini ; s.
ca, che divide, e chiude il presbite- stiche dal Papa, in diverse chiese
rio, decorata di otto colonne di por- di Roma.
ta santa, con basi e capitelli di mar-
mo bianco. Sono esse elevate su Benché fossero erette le Cappelle
magnifico basamento , e sostengono Sistina e Paolina del Vaticano, esal-
vma continuata cornice architravata tato al soglio Sisto V voleva intro-
sulla quale posano gli otto candela- durre l'antica consuetudine di cele-
bri richiesti dalla rubrica delle sa- brare le funzioni Pontificali nelle
cre funzioni Pontifìcie, come diremo. sette basiliche di Roma, e di resti-
In memoria di tante beneficenze fu- tuire insieme queste alla primiera
rono collocate in onore di Pio VII venerazione. Radunati pertanto i
i
v^. GAP GAP
c!io sirecano a Pir)ma, la divozione, concisione venne destinala la predet*
'joll' esempio del Capo augusto della ta chiesa di s. Maria del Popolo;
Cliiesa , del sacro Collegio, della pre- per r Epifania
in s. Pietro ; per
latura, e di tutti que' personaggi r Assunzione della b. Vergine , in
che vi hanno luogo. E protestando s. Maria Maggiore; per la Natività
che la chiesa di s. Sebastiano era in s. Maria del Popolo; per l'jln-
troppo distante ed incomoda, vi so- venzione della ss. Croce, nella chiesa
stituì Maria del Po-
la chiesa di s. di s. Croce in Gerusalemme; il gior-
polo. I Cardinali approvarono una- no di s. Pietro, nella basilica vatica-
nimamente tale divisamente, e Sisto na ; per la Commemorazione di san
V, a' i3 febbraio i586, emanò la Paolo, nella sua basilica; per la fe-
costituzione, Egregia, che si legge sta di s. Gio. Battista, alla basilica
nel tom. IV, par. IV, pag. 187 del lateranense ; per quella di s. Loren-
Boll. Rotn.y nella quale dispose con zo, nella nominata sua chiesa fiiori
accurato regolamento tutto ciò, che le mura ; per la Annunziata, in s.
si avea da praticare in queste Cap- Maria sopra Minerva per 1' Ascen- ;
abitarvi, quella chiesa fu chiamata sommo Pontefice, che per uso delle
Cappella Pontificia. Ed avendo di- stesse Cappelle Papali; rappresentato
versi Papi dimorato in Assisi, e ce- ed aiutato da un religioso maestro del
lebrate le funzioni sacre nella basi- suo Ordine agostiniano, col titolo di
lica di s. Francesco, Benedetto XIV sotto-sagrista, di cui pure si parlerà
la dichiarò patriarcale, e Cappella all'articolo Sagrista, al quale, per
Papale. Intorno a ciò è a vedersi disposizione di Ltxjue XI 1, è alìida-
Caeremoniale Bened. XIV jussu e- ta la cura delle anime nella parroc-
ditiun prò basilica assisìensi s. Fran- chia istituita ne' palazzi apostolici,
cisci in patriarchalem et capei" lalcraaeusc, valicano e quirinale E
^44 CAP CAP
per le attribuzioni, ed altro relati- successori , che i coadiuto-
rilevasi,
vamente alle Cappelle, e funzioni ri al diacono e suddiacono assisten-
Pontificie, tanto del sagrista, che del te, erano talvolta i cappellani del
sotto-sagrista, si tratterà in questo ar- Papa; anzi dai medesimi si ha, sot-
ticolo a' luoghi rispettivi, ne' quali to il titolo di Cappella Pontificia,
si dirà di tutti quelh, che vi hanno i seguenti soggetti : il sagrista , il
cono della Cappella Gio. Battista diatore, che unisce V uomo a Dio ,
Conti, benefiziato della basilica va- circondato da gran parte dell' eccle-
ticana. Dai ruoli poi del palazzo siastica gerarchia , ond' ebbe a dire
apostolico di Paolo IV del iì)55, e suoi un ambasciatore straniero, allorché
,
GAP GAP
assistè ad una cappella, ch'essa era re, gli apostoli introducessero il can-
una funzione sovrumana e celestia- to degl' inni e salmi nella Chiesa
le. Alessandro VII inoltre estinse il i cui meravigliosi effetti negli ascol-
collegio ed ufficio dei suddiaconi, ed tanti rileva sant' Agostino Confess.
accoliti apostolici, i quali erano ot- lib. X cap. 20, in progresso di tem-
to, che servivano il Papa nei Pon- po s'introdusse nelle chiese occiden-
ti ficah , nel qual collegio essendo i talied orientali il canto figurato, e
posti vendibili, talvolta si ammet- in quella alessandrina il canto pia-
tevano individui poco degni. Ed è no, finche nel V secolo, Papa s. Ilare
perciò, che in luogo loro, a' 26 ot- regolarizzò in Roma il canto eccle-
tobre i655, sostituì per suddiaconi siastico, che ricevette per altro la
gli uditori di Rota (Fedi), ì quaU perfezione da s. Gregorio I, elevato
aveano già 1' antico titolo di cappel- al Pontificato, nel Sgo, istituendo
lani del Papa. Siccome poi giudici i la scuola de' cantori, che dipoi se-
lateranensi, a cui ciano succeduti nei guì i Papi ovunque recavansi a ce-
primi secoli della Chiesa, nelle fun- lebrare le funzioni, le messe, le pro-
zioni esercitavano l' ufficio di sud- cessioni, e le stazioni ; onde da lui
diacono, così Alessandro VII li pre- il canto romano fu detto canto fer-
ferì agli altri prelati costituendoli mo e canto gregoriano, come me-
in suddiaconi apostolici, accrescendo glio dicesi air articolo Canto eccle-
loro le prerogative, ed alla così detta SI4STICO (Fedi), e sue diverse spe-
parte di pane d'onore, aggiunse quel- cie. E perciò lungi dal ripetere il
i prelati segnatura di
votanti della canto chiamato falso bordone^ usato
giustizia (Fedi), ed in compenso nella Cappella Pontifìcia, che è una
della perduta precedenza nelle Cap- unione di consonanze, con qualche
pelle, concedette diversi privilegi ai legatura di note musicali , sebbene
chierici di camera ( Fedi ). non manchino quelli, che asserisco-
E compreso fra i ministri delle no aver acquistato un tal nome dal-
Cappelle Pontifìcie, anche l'antichis- l' idioma francese, e mentre i Pon-
simo collegio de' cappellani cantori tefici risiedevano in Avignone. Po-
della Cappella Papale ( Fedi ), che co a poco avendo il canto ecolesia-
in esse sostengono la principal par- siastico cambiato i modi antichi, ed
te nell' uffiziatura, come si può ve- essendosi introdotto nelle chiese una
dere nella descrizione successiva delle musica non adatta alla santità del
funzioni, e nelle erudite Osservazio- luogo, pensò Marcello II, nel i555,
ni per ben regolare il coro della di abolirla nelle sacre funzioni , e
Cappella Pontificia ^ tanto nelle fun- l'avrebbe fatto, se Gio. Pier Luigi
zioni ordinarie^ die straordinarie, da Palestrina non ne avesse riformato
fatteda Andrea Adami, maestro del- lo stile, riducendolo a vero ecclesia-
la medesima, nel Pontificato di Cle- stico, e tale da seguitarsi ancora. Or
mente XI, Roma 171 i. Sebbene dunque l'attuale; canto nelle Cappelle
dopo la gloriosa morte del Salvato- Pontificie, esclusa qualunque specie
vor. vin.
,
chierici della cappella (che perciò roferarii, quando non tocca a sup-
furono detti chierici campanari) plirvi a' prelati votanti. Come an-
suonava campanella di palazzo
la cora due chierici sono destinati in
per un quarto d' ora. Al terminare servigio delle Cappelle, con parecchi
il «uono, i cappellani cantori vestili soprannumerarii, che vestono in esse
di colta erano pronti in cappella, sottana paonazza , con collare e fa-
disposti in due ale ai banconi dei scia simile e cotta, mentre nelle so-
Cardinali. Un tenore ebdomadario lennità assumono la sottana di saja
si poneva la stola al collo, ed in- rossa, come i cerimonieri Pontificii,
tuonava r uffizio divino, ec, e quin- ma allora senza fascia. Dell' eserci-
di si cantava la messa. Il più da zio poi, e delle attribuzioni, che loro
notarsi era che si poneva sempre
, spettano , si parlerà in progresso di
uno sgabello accanto al bancone dei quest'articolo, ove si vedrà, che ad essi
ruin, benché nelle Cappelle Papali ste sui detti candellieri; sei in tutte
mai si adoperarono né il campanello, le altre funzioni de' vesperi, mattu-
ne le campane ( Vedi). Forse ven- tini quando celebra la messa
ec, e
nero ex)sì ajìpellati, come abbiamo mi Cardinale, o un patriarca, men-
detto, peidiè snona vano la campa- tre sole quattio si accendono quando
§ VI. Notizie delle Cappelle, e sa- ti quelli che hanno luogo nelle
,
l'osso, filettata d' armellini, colla stola il capo. Altrettanto si pratica nella
di raso di egual colore, si reca in messa della notte , e nella mattina
questa Cappella con treno nobile det- di Natale. Non essendovi sermone,
to semipubblico, avendo seco in car- finita la messa il celebrante pubbli-
rozza due Cardinali. Smonta alla por- ca r indulgenza di trent' anni con-
teria della chiesa, essendo nella piazza cessa dal Papa tanto agli assistenti,
Cardinal più degno, e dal p. gene- deputati dell' arcicon fraternità della
rale dell'Ordine de' predicatori, alla ss. Annunziata (P^edi), accompagnati
lesta de' suoi religiosi del contiguo dai maestri di cerimonie, ricevono
convento, e trova in sagrestia riunito in bacili d' argento l'oblazione solita,
di gala, in vesti, e cappe rosse, co- consegnava uno de' deputati del mon-
me che sia quaresima. Dove però te di pietà, e che ora si consegna dal
i^o GAP CAP
tesoriere ,
per mezzo d' un cerimo- ss. Annimziata ebbe origine da Eu-
niere. Raccolgono que' deputati e- genio IV , che pel primo celebrolla
gualmente con bacili, le oblazioni nella detta chiesa di s. Maria sopra
de' Cardinali, ognuno dei quali, ben- Minei'va, nella cui sagrestia era stato
ché non intervenga, dà uno scudo eletto Pontefice, 3 marzo i43i. a'
che i principi, fuori di uno dei due sato s. Andrea della Valle, voltava
principi assistenti al soglio (alternan- la cavalcata dicontro al palazzo Ori-
do il Colonna, e 1' Orsini), che ca- go, e per santa Chiara, ove il Ponte-
valcava vicino al governatore di fice trovava avanti all' oratorio del-
Roma, e dentro le due ale della l'arciconfraternita della ss. Annunzia-
guardia svizzera, ed avanti la carrozza ta i deputati di essa schierati ,
quin-
tiel Pajìa, che due
seco conduceva di giungeva sulla piazza Mi- della
Cardinali in rocclietto, mozzelta, man- nerva. Se poi Pontehce risiedeva
il
dinali , ed altri entro la chiesa mile stola con due Cardinali in car-
poi rivolgendosi anche ad asperge- rozza, non avendo più luogo la so-
re quei, eh' erano fuori, restituiva lenne cavalcata , in cui prati cavasi
l'aspersorio al predetto Cardinale, il ciò, che si accennò nella precedente
quale indi incensava il Pontefice Cappella, alla quale, come in questa,
che entrato in chiesa, ed orato bre- si recano i Cardinali col treno di
vemente all'altare di s. Domenico, carrozze e di livree di gala, con
al ss. Sagramento esposto passava ,
vesti , cappe , e tult' altro rosso.
nella sagrestia a vestirsi de' sagri Scende il Papa dalla carrozza al-
CAF C A P ,, -yj
lato fia i flabelli all' altare della riceverlo. Nel 1722, si celebiò nuo
Cappella della nobile famiglia Spa- vamente nel dì della festa Cappcll »
temente esposto il ss. Sagramento. santo, che Roma appella suo apo-
il
e poscia col medesimo treno fecero come descrivesi nel n. 1687 de' ci-
ritorno al palazzo apostolico. tati Diarii di Roma. Nell'anno se-
Abbiamo dai Diarii di Roma guente i7'29, cadde la festa nel gio-
del 171 8, che nella suddetta chiesa vedì dell'Ascensione, e fu trasporta-
di Maria in Vallicella, per la fe-
s. ta la Cappella al sabbato, essendo
sta di s. Filippo, già si celebrava- il Papa assente per la gita di Be-
vano i secondi vcsperi coli' interven- nevento, che continuava a governa-
to de' Cardinali e che nel 172 , i re come suo vescovo. Clemente XIll,
vi ebbe luogo nella mattina la Cap- nel 1 7(3 'T, si recò a celebrare la
pella Cardinalizia (^Fedi), mentre Cappella nella suddetta chiesa a' 27
nella vigilia la chiesa era stata vi- maggio perchè nel giorno prece-
,
dinale tatto dal regnante Pontefice, cuna mitra. I Cardinali poi vestono
chiamato prima creatura; ed all'of- abiti e cappe di colore paonazzo.
,
si recasse nelle camere del Ponte- Pontefice vivente 1' assoluzione sul
fice, ad eseguire eguali felicitazioni. o tumulo, che al fine della
catafalco,
Delle illuminazioni, fuochi artificiali, messa due accoHti pongono innanzi
ed altre dimostrazioni di gioia, che al Pontificio trono.
si sogliono fare nell' anniversario Leggiamo poi nel Sestini , che
della coronazione, si tratta a que- anticamente i Cardinali creati dal
sto articolo , ove pure si riportano Pontefice , a cui erano state cele-
analoghe notizie. brate queste esequie, dopo la Cap-
pella calavano nella basilica vatica-
5. Cappella Papale per V anniver- na , se la Cappella era stata fatta
sario dell'ultimo Pontefice defon- nella Sistina , e si recavano a far
to j che celebrasi nella Cappella orazione per la di lui anima, avanti
del palazzo abitato dal Papa re- il suo deposito presso la cappella
gnante j e Cappella anniversaria del coro.
dell' esequie 3 che i Cardinali ce-
lebrano al Papaj che li creò. Cappella anniversaria delle esequie^
che nella Cappella del coro del-
Il Pontefice prò tempore suole la basilica vaticana, celebrano i
un canonico della stessa basilica, Cardinali occupano gli stalli de' be-
coli'assistenza dei ministri delle cap- neficiati il maggiordomo, il maestro
;
co' ricami a fiori d'oro, essendo bian- fac servum, ec, co' seguenti, termi-
co il Giunto il
paliotto dell' altare. nati i quali, il Pontefice stando sul-
Papà nella sagrestia, ivi prende il r altare stesso, senza mitra, dice Sii :
cioè per quello di Pasqua , in cui i Papi avevano tre mitre, cioè una
se ne fa tutta la dichiarazione^ e che bianca tutta liscia, l'altra ricamata
meno alcune particolarità, le quali in oro, ma senza cerchio dalla parte
qui noteremo, è eguale a quello, il inferiore, e la terza pure ricamata
quale si celebra in questa, per s. Pie- con cerchio d' oro, chiamata rtgno,
tro, per Natale, e per le canoniz- pliryg'mm, mitra turbinala^ iiara^ e
zazioni. triregno^ quando si compose di tre
corone. La prima si vuol data da
Della Coronazione del Papa. Costantino IMagno a s. Silvestro I ,
questa cerimonia con gran magnifi- gura conica segno di libertà, simile ad
cenza, non già per far pompa della un pileo; la seconda corona dicesi
loro suprema dignità, ma per mag- aggiunta nel io58 da Nicolò li, ov-
gior esaltazione della gloria di Ge- vero da Bonifacio Vili, o da Cle-
sù Cristo, e della sua Chiesa. Vuoisi mente V; mentre della terza si dà
la prima coronazione rimontare a s. il vanto a Benedetto XII, ed anche
Leone HI nel 79*), e che sia stata ad Urbano V
o a Bonifacio IX,
j
eseguita sui gradini inferiori della tutti fioriti nel XIV secolo. In pro-
basilica vaticana, o a Nicolò I, crea- gresso Paolo II, GiulioII, Clemen-
to neirSjS. Ne una sol volta corona- te VII, Paolo III, Clemente Vili*
vansi Pontefici dopo la loro ele-
i Urbano Vili, e Pio VI fecero fare
Hone, poiché solevasi farlo in diver- nobilissimi e preziosissimi triregni,
si altri giorni anno, cioè nelle
dell' tutti perduti nelle vicende del secolo
feste de' ss. Quattro coronali, di s. decorso, per cui ora non vi è che
Martino I, di s. Clemetite I, nella quello donato da Napoleone Pio
a
prima domenica dell'avvento in s. VII, e l'usuale fatto dal regnan-
Maria maggiore, nella domenica Lae- te Pontefice. Tanto poi le mitre
tare nella chiesa di s. Croce in Ge- preziose , che! i triregni si custodi-
rusalemme, nella domenica Gaudete vano in Castel s. Angelo gelosa-
nella basilica di ove fa-s. Pietro, meilte, e con tutte le formalità si
per invitarlo ad essere piacevole ed reca alla basilica vaticana con treno
indulgente col suo popolo, e compa- nobile o semipubblico , avendo ia
tirlo. E poi falso, che in tal gior- carrozza, gius's»:i il costume, i due più
potesse arrivare agli anni del Pon- ponte di s. Angelo, il Castello spara
tificato di s. Pietro , e non vivere alcune salve di artiglieria , mentre
in esso più di venticinque anni. gli stemmi del nuovo Pontefice, di-
Era altresì antichissima usanza pinti su due grandi stendardi, sven-
che i Pontefici nel giorno della lo- tolano sul medesimo forte, come nel
ro coronazione gettavano al popo- dì, in cui il Papa si recò al Vati-
lo gran somma di denaro, ed im- cano per la funzione dell' adora-
bandivano magnifica mensa ai Car- zione , nel quale passaggio fu pure
dinali, ed ambasciatori de' principi; salutato dai cannoni del Castello.
consuetudine, che pel giorno della Giunto alla paramenti
camera de'
coronazione rimonta a Papa Valen- prende gli abiti sagri ed il piviale ,
di gettare sulle scale della basilica se, essendovi andati con treno di
dossello o coltre di lama d' argento latini piviale bianco, e mitra di tela.
e ricami di fiori d'oro, come lo è Essendo questa la prima funzione,
la coltrina della sedia ,
guarnito di in cui parliamo della assunzione dei
velluto cremisi con trine e frange sagri paramenti , daremo un cenno
d'oro, ma senza baldacchino: vi di quelli de' patriarchi , e vescovi
sono i banchi pe' Cardinali e pel orientali, mentre delle vesti, colle
rimanente de' personaggi, che for- quali incedono alle Cappelle e fun-
mano la Cappella Papale. Disceso zioni ordinarie, parleremo al § IX.
il Pontefice dalla sedia gestatoria, e I vescovi greci indossano una tona-
fatta breve orazione nel genuflessorio, cella sparsa di croci di stoffa di seta,
colla mitra in capo si reca al trono, il loro pallio è tessuto di lana bianca
ove riceve all'ubbidienza i Cardinali, con diverse croci, e se lo avvolgono
che in cappa rossa gli baciano la intorno agli omeri, cadendo 1' estre-
mano destra sotto V aurifrigio del mità parte di dietro , e parte da-
manto o piviale. Anche a questo vanti. Sul pallio evvi appesa una
ti'ono assistono il principe del soglio, teca, o croce contenente le sagre re-
il senatore di Roma, i conservatori liquie. Hanno la mitra quasi simile
del popolo romano, col priore dei alla tiara imperlale, ornata di croci,
caporioni, vestiti co' rubboni di gan- degli emblemi degli evangehsti , e
zo d' oro. Terminata V ubbidienza ,
di altrettante teste di cherubini. Ri-
r uditore di Rota suddiacono apo- guardo poi al colore de' paramenti,
stolico si avvicina al soglio colla cro- il bianco è più comune, eccettuata
ce Papale, ed il Papa alzato in pie- la quaresima e i giorni di digiuno
di, e detto Sit nonieii Domini he- e di lutto, nei quali sono di colore
nedictum^ dà la benedizione al po- rosso. I vescovi armeni assumono
polo, rispondendogli i cantori Pon-' un piviale, che non differisce molto
tificii, indi siede, e vien coperto colla dal latino, ma non ha il cappuccio:
mitra. due ultimi Cardinali dia-
I così la forma delle
mitra è della
coni vanno quindi al soglio, nel nostre. Il pallio lungo due canne, e
luogo dei due primi , che passano largo un palmo, cuopre gli omeri,
GAP "GAP i65
le parti davanti , e di dietro con gli toglie dai lombi, e gli si pone
parecchie croci. L'enchirio di forma sulla spalla sinistra . Tali vesti si
Sanate Paterj sic transit gloria mun- » nem Pontificalis officii, ad hono-
di. Quindi si ripete l'incendio della « rem omnipolentis Dei, et glorio-
stoppa ( Fedi), che pone sulla forci- « sissimoe Virginis Mariae, ejus ma-
lìella della canna altro chierico, il " tris, et beatorum Apostolorura
quale la porta entro un cuscino di « Petri et Pauli, et Sanctae Roma-
seta, due altre volte, cioè avanti la » naì EcclesÌ3e". Ricevuto il Ponte-
statua di s. Pietro , ed innanzi alla fice il paUio, sale all'altare, e poi va
cappella dei ss. Processo e Marti • al trono grande, ed ivi riceve dai
niano dicendo in ogni volta il ce-
, Cardinali, dai vescovi, dagli abbati,
rimoniere le medesime parole Sanate e dai penitenzieri l'ultima adorazio-
Pater etc, affine di rammentare al ne, nel modo sopraddescritto : cioè
novello Pontefice, nell'occasione che i baciano il piede, e la
Cardinali
s'incorona sovrano, e Pontefice mas- mano, ricevendo un duplice amples-
simo, quanto sia breve la gloria di so ; i patriarchi, arcivescovi, e vesco-
questo mondo, simile ad una vam- vi baciano il piede, e il ginocchio
pa di stoppa , che finisce nell' atto destro, e l'archimandrita di Messina,
medesimo in cui si accende. Qui se vi è, il commendatore di s. Spirito, e
avvertiamo, che prima si descriverà gli abbati mitrati, non che i peniten-
la funzione, come l' eletto già fosse zieri vaticani, baciano il solo piede.
vescovo, ed in fine si dirà della con- Terminata l'adorazione, il Papa, de-
sagrazione, qualora non lo fosse. posta la mitra, dice l'introito della
Arrivalo il Pontefice avanti 1' al- messa, ed i Kyrie, indi intuona il
tare Papale, discende dalla sedia ge- Gloria in excelsis Dea, che il coix>
statoria, e dopo breve orazione, in- prosiegue col canto. Finito questo,
comincia l'introito della messa, stan- il Pontefice torna a levarsi la mi-
do in mezzo al Cardinal vescovo as- tra, e detto il Pax vobis, canta l'o-
sistente, che tanto in questa funzione razione della messa in die corona-
della coronazione quanto in tutti i tionisj si rimette a sedere, riprende la
Pontificali, è il Cardinal decano del mitra, e si cinge il grembiale bian-
sagro Collegio, e al Cardinal diacono co. Il Ferrari, Biblioth. Canon, tom.
del vangelo. Finita la confessione, il VI. verbo Papa, num. 78, dice che
primo diacono gli pone la mitra in ca- nella coronazione del Papa, si can-
po, quindi il Papa risale sulla sedia tano da questo tre collette, la pri-
gestatoria, ed allora i tre primi Car- ma allo Spirito santo, perchè lo illu-
sulle spalle il pallio Pontificio, che sa, compilato dal Patrizi, e nel 1750
ficeve dal suddiacono latino, facen- riprodotto con note dal p. Catalano,
GAP
m tTAP 167
non Io prescrive, ma bensì dice una ni, e litanie, continua a celebrarsi
per sé medesimo. Frat-
lerzii colletta il Pontificale colle stesse cerimonie
tanto Cardinal primo diacono col-
il degli altri, cantandosi l'offertorio in
la ferula in mano, per implorare la contrappunto dai Pontificii cantori, e
divina protezione, e quella dei san- ilmottetto: In diademate capitis
ti sopra il novello Capo della Chiesa, Aaron etc. Non ha luogo però la co-
accompagnato da un maestro di ce- munione dei Cardinali diaconi, del
rimonie, e seguito dagli uditori di principe assistente al soglio, del se-
Rota suddiaconi apostolici, dagli av- natore di Roma, de' conservatori, e
vocati concistoriali, e da altri uffi- priore de caporioni e del maestro
ciali della corte Pontifìcia, preceden- del sagro ospizio, siccome propria
do quattro mazzieri, processional- de'soh pontificali di Pasqua e Na-
mente scende alla confessione j o se- tale. Terminata poi la messa, il Pa-
Vi. Tu illum adiuva ec. aurea super caput ejus etc., dopo
Due volte ^. S. Maria. il quale il Cardinale decano intuo-
i6ò CAP
'>
nientia pater regum, et rector o- gando ilsagro Collegio ad assister-
i luniiiDi fideliiim constituitur, et lo nel governo della Chiesa mii ver-
•
corc^rmtur, salubri tua dispositio- sale, e dello stato, co' suoi lumi, e
» ne Guncla bene gubernentur. Per consigli ec, invocando in pari tem-
« Ghristum etc, " e si risponde dagli po il divino aiuto, quello della b.
stessi cantori. Àmen. Vergine, e de beati Apostoli. Quinr
Allora il Cardinale secondo dia-f di il Pontefice si ritira nel suo ap-
cono leva mitra al Pontefice, ed
la partamento vaticano, e vi rimane ad
il Cardinal primo diacono, a cui abitarlo, ovvero dopo pochi giorni
spetta coronare il Pontefice Romar ritorna al Quirinale,
no, mette in testa la sagra, tia»*
gli
GAP CAP 1
69
gorio XVr. In quanto poi ai primi si tratta dì quella de' Pontefici elet-
Pontefici che ascesero alia cattedra ti dal grado episcopale, che anti-
di s. Pietro col carattere episcopale camente si benedicevano sgltaiito,
(giacche nei primi secoH delia Cliie- ciocche molti scrittori chiamarono "^f^v
sa furono eletti l^api più spesso i dia- eziandio Consagrazione ^ e tanto
coni , clie i preti, e i vescovi an- questa benedizione, che l' effettiva
che meno di questi ultimi ) , ab- consagrazione, fino dai primi secoli
biamo neir89i il primo vescovo, della Chiesa, fu sempre fatta dai Car-
il quale da una particolare chiesa dinali vescovi suburbicarii di Ostia,
determinata sia passato alla romana di Porto,, e di Albano. Oggidì, es-
nella persona di Formoso vescovo sendo sempre il decano del sagro
di Porto; mentre di chiese indeter- Collegio vescovo di Ostia, il sotto
minate opinano in favo-
gli scrittori decano vescovo di Porto, siccome
re di s. Lino consagrato vescovo da la consagrazione del Papa si fa dai
s. Pietro, ed anche Marino I eletto tre Cardinali suburbicarii più an-
Papa neir882. Quando poi il ro- tichi, così non sempre s'incontra che
mano Pontefice era già vescovo pri- il vescovo albanese sia il terzo Car-
ma della sua elezione, egli non si dinale di dignità, ma invece è quello di
consagra di nuovo, ma soltanto si Sabina, o di Palestrina, o di Frascati,
benedice , benedizione , che alcuni uno de' quali, ed i due primi nominati
chiamarono eziandio consagrazione ,
la effettuano nella basilica vaticana,
e ne' primitivi tempi eseguivasi in prima della messa, coli' assistenza del
giorno di domenica. Episcopus (pre- Cardinal primo prete, e di tre Cardi-
scrivesi nell'Ordine romano del Car- nali diaconi, due assistenti, ed il terzo
dinal Giacomo Stefeneschi ,
presso parato, come se dovesse cantare l' e-
Mabillon citato tom. II, pag. 212), vangelo, ed alla presenza del sagro
« qui in Papam electus est , non Collegio in paramenti sagri bianchi.
*» consecratur denuo, sed benedici- Ciò si descrive dall'Adami alla p. 116,
># tur aliquo die dominico ,
quo et Della Consagrazione del nuovo Pon^
*> Agostino Patrizii
coronatur. Così giacche non è necessario in
iejìce j
essenziali è eguale a quella dei ve- fece consagrare nella basilica vatica-
«pQvi ; mentre all'articolo Benedizioni na, e per minor pompa, ed ineo»
lyo CAP CAP
modo Volle, die i Cardinali v' in- mediatamente due cappellani canto-
tervenissero colle cappe rosse, che ri Pontificii incominciano il canto
appena entrati nella basilica, visita- delle litanie dei santi, al termine
to il ss. Sagramento, si recassero delle quali i tre Cardinali vescovi
agli stalli, e che la messa fosse sem- compartono le solite benedizioni sul-
plicemente lefta, e non solenne se- l'augusto consagrato, fanno pure sul
condo i consueti riti. Fu poi con- capo di lui le consuete imposizioni
sagrato dal Cardinal Lante sotto- delle mani, e del libro de' vangeli,
decano, vescovo di Porto essendo , recitando le analoghe orazioni; ed
il decano cagionevole di salute e , in tuonato dal Caidinal decano il
si reca avanti l' altare Papale , ove siede sul faldistorio, e mentre il
il Cardinal diacono gli leva la mi- Cardinal diacono ministrante gli
tra, ed il Pontefice dopo aver bre- asterge il capo della sagra unzione,
vemente orato, sull'altare stesso, fa si lava le mani; dopo di che di-
l'atto solenne della professione di fe- sceso nel ripiano inferiore dell'alta-
de [Fedi), terminata la quale, va re, recita l' introito della messa, as-
a genuflettere nel genuflessorio collo- sistito dal Caxxlinal decano, dal Car-
cato sulla predella dell'altare. Allo- dinal diacono ministrante, e dall' u-
ra Cardinal decano, come vesco-
il ditore di Rota suddiacono apostoli-
vo consagrante, si pone ginocchione co, che mette nel braccio sini-
gli
alla sinistra del Papa, e i due Cai-- stro il manipolo, e poi presenta al
dinali vescovi consagranti fanno al- Cardinal primo diacono il pallio, il
Uiettanto dietro al Pontefice. Im- quale lo impone al Pontefice colle
,
GAP CAP 1 71
formule descritte superiormente, par-
landosi della coronazione. Il resto 3. Possesso solenne che ì Pontefici
della messa prosiegue come quella prendono della basilica latera-
del Pontificale delia coronazione. Al- nense.
l' offertorio si canta il mottetto ; E-
xiiltatc Deo, etc. del Nani ni a due Alla patriarcale basilica di s. Gio-
cori, nel qnal tempo si recano al vanni in Laterano, come a propria
trono Pontifìcio cinque preiati vo- loro cattedrale, si recano i Sommi
tanti di segnatura,accompagnati dai Pontefici dopo la loro elezione, e
mazzieri, e da un cerimoniere, col- coronazione , a prendervi solenne
le oblazioni da farsi al Papa con- , possesso, detto anticamente Processo^
sistenti in due ceri ornati, in due e Processione. Allorché, a' 26 marza
j)ani, e in due bariletti di vino, co- dell'anno '/Si, fu eletto Papa Ste-
che il Cardinal decano pre-
se tutte, fano II, detto III, essendo egh gran-
senta,ed offre alla sagra di lui per- demente amato dal popolo romano,
sona; mentre la messa continua col- per trasporto di gioia lo portarono
le prescritte Pontificali rubriche, e sulle spalle alla basilica lalerancnse,
con quanto si disse parlando della onde venne adombrato il primo pos-
coronazione, cantandosi all'elevazio- sesso, e ne restò l'uso di portare in
ne il mottetto: Fratres, ego enùn, alto il Papa, quindi quello della
etc. del Palestrina. Quando il Papa sedia gestatoria. Tuttavolta per co-
teneva nello stesso giorno alla men- mune consenso,
particolarmente di
sa i sette Cardinali, che avevano Francesco Cancellieri, nella sua eru-
assistito alla consagrazione , avverte ditissima storia de^ Possessi de' Papi
V Adami citato , che il collegio dei vuoisi che il primo fosse quello di
cappellani cantori, senza cotta si re- s. Leone Dappoiché, creato que-
III.
cava nel luogo del pranzo per can- sto Pontefice a' 26 dicembre yg"]», e
tare, dopo che per la prima volta consagrato nel dì seguente, dopo la
avea bevuto il Papa, tre o quattro consagrazione fu coronato ai gradi-
mottetti a più voci sull'organo. Non ni inferiori della basilica vaticana, e
riuscirà discaro,che qui si aggiun- quindi con processione si portò alla
ga, che eletto Pio VII nel conclave basilica lateranense, ciò che eseguito
tenuto nel monistero di s. Giorgio in progi^sso di tempo dai successo-
in Venezia, in quel tempio fu so- li, chiamossi questa funzione Pro-
lennemente coronato ai 2 1 marzo cesso, e Processione, da procedere
1800, osservandosi tutte le consue- dopo coronazione dal Vaticano
la
te cerimonie s\ del Pontificale, che al Laterano, dalla tomba dei prin-
della coronazione, per cui il Cardi- cipi degli apostoH, alla prima chiesa
nal di Yorck come arciprete della del mondo. Il medesimo Cancellieri
basilica di s. Pietro, recitò un'eru- fa pure derivare l'origine di tal pos-
dita, e breve allocuzione, e due mo- sesso allorché, lo stesso san Leone III
naci armeni mechilaristi del moni- ritornando in Roma ai 29 novem-
stero di s. Lazzaro, isola della stes- bre 800, donde era partito per una
sa città di Venezia, fecero da dia- congiura, vi rientrò come in trionfo,
cono, e da suddiacono greci , can- e con solennissima pompa, colla
tando nell'idioma greco l'epistola quale appunto in seguito si recii-
narrandosi fra gli antichi riti 1' in- questa funzione processo^ e proces-
contro de' fanciulli, de' greci, delle sione ^ nel Diario clelV Infessura,
diaconesse, delle sagre vergini cogli presso il Muratori, solo in quello,
allori e le palme, e di tutti gU nel 1471» pi'eso da Sisto IV trovasi
ordini della milizia , del solenne la parola possesso. Abbiamo dal
convito nel palazzo iatei'ap.ense coi Burcardo, che Pio III, nel i5o3,
sagri paramenti. Splendidissimo fu il impotente di recarsi al Laterano,
possesso, che dopo coronato prese nel ricevette l'omaggio della legge dagli
1198 Innocenzo III, e simile fu ebrei in mia sala del Vaticano, che
l'altro di Onorio III, nel 12 16, e essi solevano offerire passato l'arco
quello di Gregorio IX, che benedetto di Tito, nel passaggio dei Papi, e
ai 2marzo 1227, non nel mede-
1 scritta in pergamena. Finalmente
simo giorno, ma ai 3o di detto mese, Giulio II, coronatosi ai 26 novem--
prese il possesso. Con magnificenza, e bre i5o3, fu il primo Pontefice il
con sontuosa cavalcata vi si recò nel quale separò tal funzione da quella
1272 Gregorio X, addestrandogli il del possesso, che prese a' 5 dicembre ;
cavallo, che cavalcava, Carlo I re di sistema dipoi confermato nel 1590
Sicilia; e con pompa mai per l' ad- da Gregorio XIV, e ciò per non più
dietro veduta Bonifacio Vili, nel abitarsi dai Pontefici il patriarchio
J295, passò dalla basilica vaticana lateranense, ove dovendo ritornare 1
sima Lcetare^ dopo aver benedetta monia nulla ad essa influisce, co-
la Rosa d'orOj con questa in mano minciando i Pontefici ad esercitare
cavalcando e preceduto dal ss. Sa- il loro apostolico ministero, con tutta
gramento, si recò a prendere il pos- la pienezza del loro supremo po-
sesso. Pio II, nel 1458, giunto al tere , nel giorno della coronazione.
]baterano, corse grave pericolo nello Non mancano però esempii di aver»
, ^
GAP ,73
la essi esercitata anche subito dopo cerimonie, le (jufii erano lo seguen-
r elezione, giacche il possesso non è ti: la ferula, che gli veniva presen-
che una formalità per riguardo al tata dal priore di s. Lorenzo ad
vescovato, che prendono di Roma. Sancta Sanctoruvi, in segno del suo
Quindi è, che la rimembranza della potere di reggere, e di correggere;
creazione, e della coronazione dei le dodici pietre preziose, col mu*
Papi si celebra anno nell' an-
ogni Schio, dentro una borsa, per rappre-
niversaria ricorrenza con cappella sentare la potestà dei XII apostoli,
Papale, illuminazioni, ed altre di- fraganza delle viriti, e la carità
la
za non più veduta in Roma dopo Lorenzo fuori delle mura; le obla-
il tempo de' goti, fu Leone X, pel zioni presentate dai Papi sulle sa-
quale si eressero sette archi trionfa- gre mense della basilica , e di san*
li. Con lui adunque si terminò l'uso da sanctoriim, rimanendo però
di prendeilo co' paramenti sagri e le quella dell'altare della prima; ter-
mitr'^, di far preceder la ss. Euca- minando ancora nel patriarchio il
lo, con proferire varie sentenze del- mente, dappoiché lungi dal ricevere
la Scrittura. Terminarono ancora il Papa veruna autorità dalla presen-
tante belle simboliche e commoventi tazione di esse, solo rioeve le cliiavi
Ì74 CA1> GAP
la basilica, come sua chiesa calledrale. tempi, il volere dei Papi, e l'intervelfi
L'intervento poi degli oratori del- to delle persone. Per solito fu preso
le città suddite, e gli ambasciatori il possesso in giorno di domenica, o
de' sovrani terminarono nel decorso festivo. Procedevano i Pontefici a
secolo, cioè ne' primordii gli amba- cavallo, in lettiga aperta, e in sedia,
sciatori de' principi, e negli ultimi il in diverse ore, cioè talvolta nella
superstite ambasciatore di Bologna, mattina, ed altra nel dopo pranzo,
dopo che quella città si astenne dal e partendo dal palazzo Vaticano, o
più inviarlo in Roma. Avvenne per- da quello Quirinale. La strada, che
tanto nel possesso, cui in lettiga a- fecero, se residenti al Vaticano, è
perta prese nel 1692 Innocenzo quella delta Papale, cioè piazza di
XII, che il conte di Martin itz, am- s. Pietro, Borgo nuovo, ponte s. An-
basciatore imperiale, pretese di non gelo, Banchi, Chiesa nuova, Parione,
andare, com' era 1' uso, col governa- piazza di Pasquino, Andrea della s.
ri extra muros , vestiti con cappe modo con cui incedevano pure i se-
rosse con cappuccio; gli aiutanti di guentij ma con gualdrappe paonaz-
camera del Papa con cappe rosse, ze ; i votanti della segnatura di giu-
con cappuccio, adornato di pelli bian- stizia ; i chierici di camera ; gli udi-
che di armellino se d' inverno, altri- tori di Rota, preceduti dal p. mae-
menti con fodere di seta rossa ; la no- stro del s. palazzo apostolico col l'a-
biltà romana in abito di città; quin- bito della sua religione domenica-
di il fiscale e commissario della ca- na, anch'egU col cappello pontificale,
mera apostolica, in abito e cappuc- avendo esso a destra il penultimo
cio paonazzo, con armellini se d'in- uditore di PiOta, i quali uditori ca-
verno, viceversa con fodere di seta valcavano coi loro gran mantelli, e
cremisi ; i cappellani comuni e cap- cappelli Pontificali, sopra mule bar-
pellani segreti, vestiti come gli aiu- date di colore paonazzo. Se il Pon-
tanti di camera; gli avvocati conci- tefice era romano, in questo luogo
storiali in abito paonazzo, e cap- seguivano i quattordici capo-rioni
puccio con pelli di armellino, e con vestiti con abiti o rubboni di vel-
mostre di seta cremisi ; i camerieri luto cremisi, foderati di tela d'ar-
segreti, e di onore soprannumerarii gento, e berrettone di velluto nero
di spada e cappa in abito da città; ornato di gemme.
i camerieri segreti e di onore so- Qualora il Papa andava in sedia
prannumerarii di mantellone, vestiti o lettiga scoperta, procedevano in
come i cappellani segreti ; i quattro questo luogo i conservatori di Ro-
camerieri segreti partecipanti vestiti ma, col priore de' capo-rioni, ma se
come i precedenti, portando quattro cavalcava, dovevano tenere la briglia
cappelli Pontificali, sopra aste foderate del cavallo, come poi si dirà, vesti-
di velluto cremisi. Se il Pontefice era ti con rubboni senatorii all'antica di
romano qui cavalcavano quaranta de- broccato d'oro, e di sotto di tabino
putati del popolo romano, con rub- cremisi con fascia co' flocchi d' oro.
boni neri ,
preceduti dagli uffiziali Seguivano l'ambasciatore di Bologna
del Campidoglio, e seguiti dai mae- in rub^one, con quello di Ferrara,
stri giustizieri. A questi tenevano ambedue città suddite del sovrano
dietro il baronaggio romano, com- Pontefice ; il governatore di Roma
posto di duchi e principi, che cavalca- alla destra d' uno de' principi assi-
, ,
Avviala poi la cavalcata coli' or- due bacchette inargentate, per usar-
dine descritto, il Pontefice discen- ne il Papa in caso di bisogno que- :
deva le scale del suo palazzo, quin- sti paggi poi erano creati dal Pon-
glia d'oro un principe assistente al donativo d' una corona d'agata alla
soglio, il quale emulando l' uffizio cavaliera, con medaglia d' oro, e be-
che più volte esercitarono nei pos- nedetta.
sessi molti principi e sovrani, con- Intorno parimenti al Papa ince-
duceva il Pontificio cavallo sino al- deva la di lui corte domestica, giac*
l' obelisco della piazza , ove il Pa- che oltre i mazzieri, e cursori Pon-
pa colla benedizione, gli dava il per- tificii colle mazze d'argento a pie-
messo di salire anch' esso a cavallo, di, procedevano il decano, e sotto-
ne, i nobili paggi romani, nominati dal gualdrappa paonazza, avendo ai lati
Cardinal camerlengo, e dai detti con- i due camerieri segreti, coppiere, e
servatori. Tali paggi solevano essere segretario d' ambasciata, i quali ve-
venticinque, e se il Papa era roma- stivano cappe rosse con cappuccio,
VOL. VTIf.
,
telli con cappucci e cappelli Ponti- e la sua corte. Neil' arrivare il Pon-
ficali, cavalcando tutti mule coperte tefice sulla piazza, s'inginocchiava il
zo, e cappello usuale. Indi cavalca- cano coi loro abiti, portando l'om-
va (in luogo del capitano suo genito- brellino, e le borse pei memoriali,
re il tenente Martino Pfyffer della non che due ale di svizzeri fiancheg-
guardia svizzera, vestito con busto giarono tale treno. Indi cavalcavano
tli acciaro, con fregi d'oro a colori, il principe di Palestrina d. France-
con gonnella di pelle di dante ec. sco Barberini, e il principe di Via-
con bel giaccò pure d'acciaro e pen- no d. Clemente Altieri, comandante
GAP CAP ,8i
il primo, capitano il secondo del dovea fare l'omaggio, che solevasi ese-
corpo delle guardie nobili , le qua- guire sul Campidoglio, si mosse il
li erano capitanate da un tenente, senatore di Roma principe don Pa-
e colle monture di gala, an-
tutti, luzzo Altieri in abito di gran for-
davano appresso. malità, coi tre conservatori di Ro-
Veniva immediatamente la secon- ma, e priore de* caporioni in rubbo-
da muta e carrozza Pontifìcia, tira- ne di lama d' oro, cioè il cav. O-
ta da sei cavalli con entro il mag- doardo de Cinque Quintilii, marche-
giordomo, il maestro di camera, e i se Paolo Carandini, cav. Paolo Mar-
cameriei'i segreti coppiere, e segre- tinez, e marchese Filippo Naro Pa-
tario d'ambasciata. Nella terza muta trizi , col seguito de' collaterali e
e carrozza Pontificia tirata a sei ca- giudici capitolini, paggi, gentiluomi-
valli ,
presero luogo 1' elemosinie- ni, cappellani, camerieri, decani, e
re, il sagrista, il cameriere segreto coi fedeli di Campidoglio vestiti coi
guardaroba, e il caudatario, seguen- loro antichi abiti rossi e giaUi, nonché
dola un distaccamento di guardia colla milizia urbana de' capotori. Fer-
civica a cavallo, un simile dei cara- matasi la carrozza Pontifìcia, il caval-
binieri, ed un altro di dragoni, tutti lerizzo maggiore ne aprì lo sportello,
a cavallo. ed il senatore ivi genuflesso, si con-
Seguivano le due prime carrozze dei gratulò col Pontefice per la sua e-
nominati Cardinali, e le loro seconde saltazione, e gli esibì la fedeltà, ed
carrozze co' rispettivi individui del- ubbidienza del senato e popolo ro-
l'anticamera nobile, andando in quel- mano , con questo breve discorso :
se stato inverno, avrebbono tutti as- vere il Papa ciò fatto, si alzò in
sunte le cappe, coi penitenzieri france- piedi, entrò nel portico, avendo ivi
scani aventi l'abito della loro religione, già preso luogo dalla parte destra ed
coi due padiglioni, e colle due croci, in appositi coperti di tappeti , il
chiesa, e discesa Sua Santità dalla mozzetta, fu vestito dai due primi
carrozza, trovò ad ossequiarla dentro Cardinah diaconi assistenti degli abi-
lo steccato la maggior parte del ti Pontificali, presentati dai votanti
corpo diplomatico, i principi roma- di segnatura accoliti apostolici, cioè
ni, e i comandanti della truppa di amitto, camice, cingolo, stola,
Pontificia. Per s\ fausta circostanza, piviale, formale prezioso, e di mitra
quella basilica, unitamente al porti- di tela d' oro.
co, si vide riccamente apparata, ed Così vestito, e sedente in trono, sul
ornata di damaschi rossi , broccati ripiano di questo ascese in cappa il
<V oro, seterie gialle, e musoli bian- Cardinale arciprete, col mentovato de-
chi con trine e frangie d'oro, in u- cano, come dicemmo, facente le veci
no due grandi arcate, ed alle
alle del vicario del capitolo, il quale soste-
scale, che conducono alla loggia del- neva il bacile colle due chiavi della
la benedizione. Analoghe iscrizioni stessa basilica; indi il Cardinale,
per celebrare l'avvenimento furono avendo fatto al Papa un profondo
poste sulla cancellata, e precisamen- inchino, gli diresse secondo il con-
te sotto la detta loggia, sulla porta sueto il che in
discorso seguente,
principale, e nella confessione, o al- mancanza dell'arciprete incombereb-
tare Papale, inconti'o al trono. be di pronunziare al vicario; ma la
Intanto giunto Pio Vili alla can- presentazione della croce a baciare
celiata del portico, si prostrò sopra dell' aspersorio, e 1' incensazione al
strato e cuscino di velluto rosso. Al- Pontefice, che poi diremo, tocche-
lora il Cardinal della Somaglia, ar- rebbe in tal circostanza al Cardinal
ciprete della basilica, avendo già primo prete. Ecco il discorso:
assunta la cappa rossa, gli presentò " Praeclare quidem. Beatissime Pa-
a baciare un crocefisso d'avorio, che » ter, a te factum est, ut hac die
avea ricevuto dalle mani del cano- « prgesertim in tuae supremae posses-
nico decano, in abito prelatizio, in « sionem auctoritatis ingredi pompa
assenza del prelato vicario, il qual « solemni velles; si quidem in eam
crocefisso era collocato su di un ^j spem inducimur fore, ut, dum
piatto d'argento con coltre di broc- » praecipuo cultu demandato sa. me.
,
CAP 'CAP ^^
^- ,8:
V Pìi PP. VII, venera miir Mariani cale chiavi della basilica, alle quali
Dei genitricem tamquam fìrmis- il Pontefice slese la mano per rice-
sidio tuo erga nos enixe rogamus, uditori di Rota in tonacella, gli ab-
qui omnes Jesum Christum Re- bati mitrali, il commendatore di s.
demptorem, purissimam Virginem Spirito, i vescovi non assistenti, i
ejusque matrem, utrumque Joan- vescovi, arcivescovi assistenti al so-
nem ( Bapti stara, et Evangelistam) glio, e i patriarchi, tutti in piviale
intimo animi affectu supplices ob- bianco con mitra di tela bianca,
secramusj et assidue obsecrabimus seguiti dai Cardinali vestiti degji
prò tuo pontificalu maximo inito abiti sagri proprii del loro ordine,
cum tanta, quantam ipsemet vi- e mitre di damasco bianco; e il
disti, hominum frequentia, atque Cardinal de-Gregorio, siccome preco-
elTusa omnium ordinum Lnctitia : nizzato vescovo di Frascati, quantun-
quae res tanti momenti, utinam que ancora non fosse slato consagm-
tibi Beatissime Pater, et EcclesioR to, pure assunse il piviale, e formale
universae et populo romano sui di perle, e tutto altro proprio dei
benevertat, ut noraen Domini ubi- Cardinali vescovi suburbicarii , fra i
te, che avea già deposta la cappa Pietro e Paolo esposte sulla tribu-
e assunti i sagri paramenti, gli fu na dello stesso altare. Alzatosi il
r acqua benedetta gli astanti, e poi Cardinali sui cuscini postivi dai no-
al medesimo arciprete il restituì, e minali Quivi dai cantori
decani.
da esso fu allora tre volte incensa- della cantò l' antifona
basilica si
la dispensa per la festività de' prin- quelli, ch'ebbero luogo nella funzio-
cipi degli apostoli, meno piccole va- ne, fu portato per la parte corri-
riazioni nelle persone, alle quali si spondente in chiesa, al contiguo pa-
danno. lazzo lateranense , dalle cui scale
Dopo ricevuto il presbiterio, il giunse alla gran loggia della fl\ cela-
Cardinal Fesch, come primo dei Car- ta principale, tutta addobbata di da-
dinali, presenti in curia, seguito da- maschi , e coltri , con baldacchino.
gli uditori di Rota in tonacella, e Sotto di questo il Sommo Pontefi-
dagli avvocati concistoriali con pi- ce, avendo intuonato l'orazione, San-
viale attraverso la spalla sinistra, si cii Apostoli tui Petrus et Paidus, etc,
tiasferi innanzi l' altare Papale , e e recitate le altre preci , alle quali
dalla parte del vangelo intuonò le tre volte i cantori Pontificii rispo-
laudi, Exaudi Christe^ etc, cui ri- sero Amen, ed alzatosi in piedi, com-
spondevano gli altri disposti in due parti solennemente la triplice apo-
ale. Queste laudi, litanie, o preci stolica benedizione all'affollato po-
sono quelle stesse che, nella mattina polo accorso, fra il lieto suono del-
della coronazione del nuovo Papa, le campane della basilica, i concerti
si dicono dal Cardinal primo dia- armoniosi delle bande di tutte le
cono, e dagli stessi uditori di Rota, differenti milizie schierate sulla sotto-
ed avvocati concistoriali. Terminate posta piazza, e tra il rimbombo e
tali preghiere, e ritornato ognuno il fragore delle artigUerie di caste!
a* proprii posti, il Papa si condusse s. Angelo, e de' cannoni collocati in
allo stesso altare, e dopo averlo ba- un lato della piazza. Indi il Cardi-
ciato nel mezzo, lasciò l'offerta o nal primo diacono assistente si pose
presbiterio sulla mensa, presentato- la mitra ad alta voce
in capo e
gli da monsignor tesoriere dentro lesse in idoma latino la formula della
una borsa cremisi trinata d'oro, con- plenaria indulgenza concessa da Pio
tenente centocinquanta scudi in oro. Vili agli astanti, e poscia il Cardi-
Il canonico fabbriciere ritirò que- nale secondo diacono assistente lesse
sta borsa dalla mensa, e quindi la la stessa formola in italiano. Com-
consegnò al benefiziato camerlengo partitasi dal Pontefice altra partico-
per erogarsi in vantaggio della ba- lare benedizione, fu condotto alla
silica. Mentre il Pontefice stava nel camera de' paramenti , nello stesso
mezzo dell' altare , intuonò il solito ripiano della loggia, vi depose gli
versetto: SU nomen Domini bene- abiti sagri, e ripresa la mozzetta, in
dictum, diede al popolo ivi aduna- un contiguo gabinetto si levò la
to la benedizione, scoperto di mi- falda, mettendosi la stola e il cap-
tra, avendo innanzi la croce Papale pello. Avendo dispensato e ringra-
dalla parte anteriore dell'altare, sos- ziato i Cardinali Somaglia e
della ,
nella sera del secondo giorno de' no- ni. Indi si pongono nella cassa dal-
CAP CAP
gnÌ7,ìone, trasportandosi nelle grotte dieci giorni gli assenti, dopo i quali
A^aticane o nel deposito stabilito
, avendogli per nove giorni celebrate
<là luogo al collocamento della cassa le esequie nella città ov' esso colla
del successore defonto, che nella curia risiedeva racchiudano in
, si
trattasse dell' elezione del Papa se , Pietro, per nove giorni consecutivi
prima non fossero passati tre giorni purché in essi non cadessero le festivi-
altari principali , i due che ardono al soglio, non che tutti i prelati che
innanzi la statua di s. Pietro, e quel- hanno luogo in cappella, come i pro-
li, che circondano il Pontificio ca- tonotari apostolici, chierici di ca-
davere trasportato dalla Sistina nella mera, votanti di segnatura, gli ab-
basilica , il quarto giorno dopo la breviatori ec, tutti intervengono con
morte del Papa, ed esposto ne' primi cappe paonazze, ma con abiti di sa-
tre giorni de' novendiali, nella cap- ia, e calze nere, eh' è l' abito cui de-
pella del ss. Sacramento, ove il po- vono portare in sede vacante, me-
polo va a biaciargli per l'ultima no i vescovi orientali, che restano
volta il piede, e nella mattina delle come il solito, e il maggiordomo,
esequie, come meglio si dirà, riceve e il maestro di camera, che sino a
una dispensa di candele. V. Cada- quando il cadavere del Papa non è
veri de' Pojvtefici. tumulato, vestono di paonazzo, con-
I Cardinali si recano a queste siderandosi in attualità di servigio.
esequie, invitati dai cursori apostolici Gli uditori di Rota, e gli avvocati
per ischedula stampata, che dispensa- concistoriali però assumono in que-
no per ordine del prefetto de' ceri- ste funzioni il mantellone o cappa
monieri Pontificii, di giorno in gior- paonazza col cappuccio rivoltato; ma
no, e a nome del Cardinal decano, il resto deve essere tutto
nero, ed
con due carrozze , con ombrello il rocchetto de primi è come quel-
e cuscino paonazzo , vestiti in sotta- lo di tutti i vescovi e prelati, cioè
na, fascia , rocchetto, e mozzetta di Hscio senza merletti.Tutta questa
egual colore, non usando la mantel- prelatura, il maestro del sagro pa-
letta in segno di giurisdizione, ed in lazzo, i generali, e procuratori ge-
sagrestia assumono le cappe pao- nerali degH Ordini procu-
religiosi,
bicarii, e ne' tre ultimi giorni si can- sciano, oltre la candela , la quale
ta dai Cardinali preti. Il Cardinale, appartiene agli stessi caudatari .
quanta che per tale occasione van- le di cera bianca del tagUo di due
scritte dal ceremoniale de' vescovi anziano, in cappa recasi allo stallo,
neir esequie de' Sommi Pontefici, lib. ove viene invitato dal cerimoniere e
II, cap. II, num. i3 seg., dopo le ministri della cappella a celebrarla.
quali i Cardinali, che le hanno fat- Perciò va all' altare a prendere i para-
te, ritornano all'altare per ispogliarsi menti rossi, avendo precedentemente
delle sagre vesti, e riprendere le calzati i sandali del medesimo colore,
cappe, colle quali intervengono alle e si pone in capo la mitra gemma-
consuete congregazioni generali, nella ta. Salutato il sagro Collegio, al qua-
c!amera capitolare della basilica, le- le genuflettono da ambo le parti i
vendo però le guardie nobili e tut- de' Cardinali in conclave, e delle fun-
te le milizie deposto il corruccio ed zioni che da loro in esso si fanno,
i cursori , e i mazzieri rialzate le fino all'elezione del Sommo Ponte-
loro mazze. Il Cardinal decano, cui fice, si tratterà all' articolo Corr-
tocca a cantare la messa , e per sua CLAVE.
, ,
vo. Solevansi ancora fare l' esequie li nel dopo pranzo del secondo giorno
per nove giorni nelle chiese ove si dopo la morte del Cardinale, per assi-
seppellivano i Cardinali defonti, ov- stere all'uffizio de' morti, cantato dai
vero in quelle titolari cantava la : religiosi dei quattro Ordini mendican-
messa un Cardinale, quindi si pro- ti. Terminati i tre notturni, e le
nunziava r orazione funebre, e poi laudi, i cantori Pontificii replicava-
quattro Cardinali col celebrante fa- no l'antifona del Benedictus : Ego
cevano l'assoluzione solenne al ca- sani ec. e cantando il Libera rnCy
,
camente celebrate per nove giorni Ognuno dipoi partiva, e quindi si fa-
continui, con solenne pompa fune- cevano il trasporto di esso alla chie-
bre, e molto dispendio, lo abbiamo sa destinata, e la tumulazione. Pei
altresì presso il p. Casimiro, che ha Cardinali capi d'ordine, od ai Por-
pubblicata la relazione de' novendia- porati di un merito distinto, di fa-
che i religiosi mendicanti gli reci- l'esequie con messa cantata, ed assi-
tarono nuovamente l'uffizio, il sagro stita dai Pontificii cantori, e dai mi-
Collegio gli celebrò l'esequie, cantan- nistri delle cappelle Papali. Nel con-
do la bolcuue messa il Cardinal Chia- clave del 1740» »""»*» '^ Cardinal
.,
dinal Ottoboni, dopo essere uscito temporunij è d'avviso che due giu-
dal conclave per infermità, morì, e bilei sieno stati celebrati nel primo
fu esposto nella chiesa di s. Lorenzo secolo. Ristabilita adunque, nel i3oo,
in Damaso, di cui era commenda- la celebrazione del giubileo da Boni-
tario, e dove gli furono celebrate facio Vili, si rinnovò da lui tal plenaria
dal capitolo 1' esequie, alle quali in- indulgenza con legge perpetua, da lu-
tervenne pure quello lateranense co- crarsi ogni cento anni, dappoiché la
me a suo arciprete. In tempo di tradizione sosteneva essersene celebra-
conclave nel lyyS mori il Cardinal ti precedentemente con tal periodo di
Rossi, nel proprio palazzo, essen- tempo tra 1' uno, e l'altro. Ma Cle-
do uscito dal conclave medesimo mente VI, considerando la cortezza
Le sue esequie si celebrarono ai pro- della vita, lo ridusse ad anni cinquan-
prio titolo nella chiesa di s. Cecilia. ta, e sebbene egli risiedesse in Avigno-
ne, lo fece celebrare in Roma l'an-
Dagli ebrei la Chiesa prese il co- zioso vantaggio spirituale, nel i^jo,
stume di accordare, dopo certo nu- lo ridusse ad ogni venticinque an-
mero di anni, una plenaria genera- ni, ordinando che fosse celebrato,
le indulgenza a tutti i fedeli sparsi nel i47^j locchè fu eseguito da Si-
per la terra. Questa indulgenza chia- sto IV successore di lui. In osser-
masi egualmente Anno santo o (giu- vanza di tal legge, Alessandro VI
bileo j ed il principio di tal tesoro celebrollo nel i5oo. Clemente VII,
in solenne guisa stabilito , rimonta nel 1 52 5 , Giulio III , nel 1 55o ,
soltanto nel i3oo sotto Bonifacio Gregorio XIII, nel iSjS, Clemen-
Vili, e tuttavolta se ne trovano e- te VIII, nel 1600, Urbano VIII,
sempii innanzi a quel tempo. Cosi nel 1625, Innocenzo X, nel i65o,
dimostrano il Navarro, De Juhilaeo Clemente X, nel iByS, Innocenzo
not. Benzonio lib. Ili, cap. 4? e
I, XII, nel 1700, avendolo però com-
principalmente Zaccaria Trattato , piuto Clemente XI, Benedetto XIII,
, ,.,
detto XIII, nel 1725, stabilì, che o- coltà di pubblicare la bolla per la
VI, che lo praticò con tutta solen- chierici camera ed altri ulliziali
di
nità nel i5oo. della medesima, non che i cursori
La porta santa, siccome abbiamo Pontificii. Indi i detti prelati coli' ab-
detto, si trova in tutte le mento- breviatore di curia discendono nel
vate basiliche, e per essa nel giu- prossimo portico vaticano , e T ab-
bileo entrano tutti quelli , che vo- breviatore salito sopra un pulpito
gliono profittare delle salutari in- ornato di broccato d' oro, eretto da
dulgenze. Ciascuna di quelle porte un lato della porta maggiore della
viene murata nel modo che diremo, basilica, cioè a sinistra del suo in-
colle debite cerimonie, e si apre coi gresso, ad alta e intelligibile voce
consueti riti all'incomiciar del me- legge la bolla scritta in idioma lati-
zione dell'anno santo, e poi ne afìig- nel passaggio del ponte, fatto una
gono copia alla colonna del portico. salva colle artiglierie.E però d' av-
Indi colle stesse formalità i cursori vertirsi che se il Papa nella quarta
,
arcipreti diveruna basilica, onde ven- fanno gli altri ai luoghi rispettivi.
ne destinato per l'ostiense il Cardinal Intanfo si dispensano le candele ai
Panciatici, come protettore de' be- Cardinali, a tutto il corpo episcopa-
nedettini cassinensi. le, agli abbati mitrati, ai penitenzie-
Non avendo ora piti luogo le ca- ri, ai prelati di fiocchetti, ai pro-
valcate, i Cardinali legati si recano tonotarii apostolici, ed ai generali de-
all'apertura, e chiusura delle porte gli Ordini religiosi. Quindi il Papa
sante con nobile treno di carrozze, incensa il Venerabile, riceve dal pri-
ed accompagnamento di prelatura mo diacono il cereo dorato, che do-
caudatario in croccia, e domestici vrà portare in mani nella processio-
in livree di gala, eseguendo in am- ne, con paramano di seta bianca ri-
bedue le funzioni tutte le medesime camato d' oro per difendersi dalle
cerimonie, che il Papa pratica nella goccie di cera, e poi intona l' inno :
porta santa della basilica vaticana, J^eni creator Spirilus, che si prosie-
meno quella maggior solennità , e gue dal coro dei cappellani cantori
particolarità proprie del Sommo Pon- a che dura il giro del-
Pontificii sino
tefice. Nel mentre si celebra la fun- la processione , andando sempre a-
zione dell'apertura, e chiusura delle vanti la croce, e cantandosi spesso
porte sante, tutte le altre porte del- i versi del medesimo inno. Come pe-
le basiliche sono chiuse. rò il giro è lungo, giacche per la sala
Giunto pertanto il giorno della e scala regia, la processione procede
vigilia di Natale dell'anno, nel qua- pel vestibolo o galleria ove stanno
le si è promulgato l' uni versai giu- gli svizzeri , e sortita di là arriva
bileo, il Pontefice, che vuol fare l'a- sino all' obelisco della piazza di s.
pertura della porta santa (nella im- Pietro, e quivi volta per avviarsi
potenza del quale, lo ripetiamo an- al portico della basilica, cosi il mae-
cora, dovrà supplire il Cardinal de- stro de' cantori fa replicare i versi,
dela in mano, procede sotto bal- 5j. Qui fecit virtutem in Israel. Al-
dacchino bianco, sostenendosi le aste lora cade la porta santa, e resti-
dai prelati referendarii in rocchetto tuito dal Pontefice il martello al
e mantelletta: viene preceduto da Cardinal penitenziere, fa ritorno
tutto il clero regolare e secolare, al trono, si compie
e intanto che
come nella processione del Corpus r atterramento della porta, seden-
Dominiy e da tutti <pielli summen- do depone la mitra, ed alzandosi
tovati della cappella Pontificia , ne canta i seguenti versetti, cui ri-
aver fatto tutto il giro pel portico ^. Domine, exaudi orationem meam.
della basilica vaticana, giro che ovun- R. Et clamor meus ad te veniat.
que viene guarnito dalle milizie. ^. Dominus vobiscum.
Nel portico si asside sul maestoso 5j. Et cum spiritu tuo.
trono innalzato presso la porta san-
ta, coi Cardinali primi diaconi assi- Oremus.
stenti; ed avendo il coro già ter- Actiones nostras etc.
Dipoi si reca alla porta santa, e qui- Mentre segue la recita di tali preci,
vi consegna il cereo al Cardinal primo i penitenzieri di s. Pietro cinti di
diacono assistente, prendendo dalle grembiale, appena i muratori hanno
mani del Cardinal penitenziere mag- raccoltoil muro entro apposite cas-
e dandole il primo colpo col mar- gare gli stipiti. Dopo di che il Pa-
tello, dice: pa deposta la mitra si alza in piedi,
"^. Aperite mihi portas justiliac; a e canta i seguenti versetti, ed ora-
cui rispondono i cantori: zione, rispondendogli sempre i cap-
131?. Ingressus in ea confi tebor Do- pellani cantori :
mino.
Percuote la porla la seconda volta R». Ilaec dies, quam fecit Dominus.
col martello, e dice: '^, Exultewus et Isetemur in ea.
!2o6 GAP GAP
ij^. Beatus populus tuus, Domine. sante delle quattro basiliche, incul-
Pj.
Et clamor meus ad te veniat. spetto e divozione. Entrata tutta la
^. Domiuus vobiscum. processione nella basilica , s' avvia
^. Et cura spirita tuo. verso l'altare papale, genuflettendosi
però nel passare dinanzi al ss. Sa-
Oremus. Deus, qui Moysen fa- gra mento esposto con copiosi lumi
mulum tuum populo israelitico etc. nella solita cappella. Il Papa dal-
R>. Amen. la cappella della Pietà venendo por-
tato sulla sedia gestatoria, giun-
Quindi il Pontefice siede, ripren- to alla cappella del Santissimo, ne
de la mitra, scende dal trono, ed discende per adorarlo genufletten-
arrivato avanti la porta santa, de- do sul genuflessorio. Dettosi dai can-
pone la mitra, riceve nella mano tori l'ultimo verso dell'inno, pas-
destra dal Cardinal primo diacono sano essi al coro presso 1' altare pa-
la croce astata patriarcale , e nella pale, ove, risalito in sedia gestatoria,
sinistra dal Cardinal secondo diaco- vi si conduca il Pontefice; e dove,
no il cereo dorato acceso, il quale fatta breve orazione, passa al trono,
poi in uno al paramano appartiene mentre venendo spenti tutti i cerei,
al cameriere segreto coppiere. Quin- i Cardinali col corpo episcopale, in
di genuflette in mezzo della porta, uno agli abbati mitrati, ed ai peni'
ed intuona l' inno Te Deuni lauda- tenzieri, vanno a rendergli 1' ubbi-
mus, che viene proseguito dal coro. dienza. Terminata che sia, il Papa
Terminatosi il pi imo verso, il Som- intuona il vespero solenne, dal quale
mo Pontefice per la porta santa, en- comincia l'indulgenza dell'anno santo,
tra nell'augusto tempio di s. Pie- regolandosi in tutto nello stesso mo-
tro, continuandosi dai cantori l'in- do di quello di Natale, che pur si
no, il cui ultimo verso è detto in canta co' paramenti sagri, e si chiu-
falso bordone. Entrano successiva- de colla solenne benedizione. I Car-
mente dopo il Papa i Cardinali per dinali, deposti i sagri paramenti, co-
ordine, i patriarchi, gli arcivescovi, i me fanno tutti gh altri, riprendo-
vescovi, gli abbati mitrati, i peniten- no la mantelletta e mozzetta rossa
zieri, la prelatura, la famiglia Ponti- ( del qual colore è tutto il resto
fìcia, oltre gli avvocati concistoriali, delle vesti, comprese le scarpe ) , e
con tutti quelli, eh' ebbero luogo a si fanno ritorno a' propri palazzi, in-
commovente funzione , compreso il sieme ai caudatari in croccia, al tre-
clero secolare e regolare. no nobile, ed ai domestici colle li-
Poscia il Pontefice, deposta la vree di gala.
croce e la candela, si pone a sedere Nel decorso dell' anno santo, il
sulla sedia collocata sopra la pre- Papa comparte nelle principali feste,
della dell'altare della cappella della dalla loggia del Vaticano, l'apostolica
Pietà, che è la prima presso la porta benedizione con indulgenza plenaria,
santa, e ai confrati guardiani de' so- oltre quelle consuete, e si esercita
daiizii affida la custodia delle porte in varii atti, ed esercizi! di esemplar
,
nato che sia il solenne vespero, s' in- 5j. liic factus est in caput anguli.
cammina la processione verso la porta ^. Domine, exaudiorationemmeam.
santa, procedendo colle medesime ve- R. Et clamor meus ad te veniat.
sti sagre, quanti le avevano assunte, ^. Dbminus vobiscum.
e colle candele accese in mano quelli, 5j. Et cum spiritu tuo.
che le avevano. Arrivata di poi la
sedia gestatoria avanti la confessio- Oremus.
ne, o tomba de' principi degli apo-
stoli, il Papa ne discende, ed al >i Summe Deus qui summa , ,
faldistorio assiste all' ostensione della >i media, imaque custodis, qui o-
sagra lancia, del volto santo, e della '> mnem creaturam intrinsecus am-
ss. Croce, che dalla loggia si fa dai » biendo concludis, sanctifica et bene-
canonici della basilica, avendo preso » die has creaturas lapidis, calcis, et
luogo i Cardinali nelle banche late- >i sabuli. Per Christum etc.
"'
Giunto il Papa nel portico, di- >i principi dixit : tu es Petrus, e
scende dalla sedia, e sale al trono mentre nel lato sinistro colloca al-
eretto presso la porta santa : indi tra cucchiaiata di calce , prosegue
scende dal trono, e deposta la mi- » et super hanc petram sedificabo
tra , benedice i cementi dicendo : » Ecclesiam meam ". Indi il Papa
prende tre mattoni per situarli sul-
'>j/. Adjutorium nostrum in nomine la calcina, che ha spianato colla cuc-
Domini, cui risponde il coro, ec. chiaia. Nel collocare il primo, dice :
GAP GAP 209
»» Collocamus lapidem, istum prima- » tio, et beneficia lui muneris in hoc
-•' rium, nel secondo; Ad clauden- >» jubilaei anno imiversitas fideliuna
•» dalli portam sanctani , ipso tan- »i impetrasse laetetur. Per Christum
*> tu m modo , e nel porre il terzo ;
»* etc. 1^.Amen. Terminata questa
-•» singiilo jubilaei anno iteriim re- orazione, il medesimo Pontefice in-
9> serendam. In nomine Palris -^ et tUona r inno Te Deum laiidaniusy
'•> Fili! ->Jf et Spiri tus ^ Sanati. che viene proseguito dal coro con
'» Amen ". sollecitudine, e poscia dà la bene-
Indi i cantori danno principio dizione, dicendo: >y Sit nomen Do-
air inno Coelestìs nrbs Jerusa- mini benedictum etc. " , cui rispon-
lem del Palestrina, ed alla presen- dono i cantori, pubblicandosi l' in-
za del Papa, il Cardinal penitenzie- dulgenza plenaria in forma di giu-
re maggiore, colla stessa cucchiaia, bileo dai due Cardinali diaconi as-
aiutato dai penitenzieri vaticani po- sistenti; e deposti i paramenti sagri,
ne altra calcina e altri mattoni fin- e prese le cappe rósse, il sagro Col-
che il muro si alza alquanto, con- legio, e tutti gli altri accompagnano
tinuandolo e compiendolo gli ope- il Papa alla camera de' paramenti,
rai della reverenda fabbrica di s. e COSI termina questa soletme fun-
Pietro, chiamati perciò sampietrini, zione, fra il suono giulivo delle cam-
vestiti con sacco da con Irati. Appe- pane e il rimbombo delle artiglie-
na terminato l'inno, il Pontefice rie di Castel s. Angelo. I Cardinali
risale sul trono, si lava le mani e usano le vesti e le scarpe rosse, il
\G^^e^ il detto inno ; indi, deposta la treno nobile, i domestici colle livree
mitra, recita i seguenti versetti, ri" di gala, e i caudatari la croccia.
spondendogli il coro: Di poi da un lato di ognuna
delle quattro porte sante, si pone
'^. Salvum fac populum tiium, Do- una marmorea iscrizione, che ricorda
mine. r epoca dell' apertura e chiusura, e
R. Et benedic haereditati tuae. da chi fu eseguita. Anche ai legati
i}'. Fiat misericordia tua. Domine, a Intere assistono nelle due funzioni
super nos. i penitenzieri delle rispettive basili-
secondi vesperi dell' Epifania del cedevano in abito paonazzo, col cor-
i5^i. Ma Pio VI, creato a i5 fe- teggio e seguito delle guardie e mi-
braio 177^^5 dell'anno santo pro- lizie Pontifìcie, oltre il numerosissi-
mulgato da Clemente XIV, eseguì mo che andava appresso.
popolo,
la apertura della porta santa a' 26 Abbiamo dall'Adami pag. i4.5, e.
di detto mese, e poi la chiusa nella XII, Delle processioni straordinarie
vigilia di Natale del medesimo an- per giubilei indulgenze, che il
leo straordinario, per implorare dal- tefìce, dopo la recita di alcune pre-
la divina misericordia il felice go- ci, era data una semplice benedizio-
verno della repubblica cristiana. ne al popolo, e quindi col suo tre-
Dopo avere perciò emanato una no di città fìiceva ritorno al palaz-
costituzione, i Papi stessi lo apriro- zo apostolico.
no fino agli ultimi tempi con una Riguardo alle altre processioni
solenne processione, colla quale in pei giubilei, che con indulgenza si
mo. La strada ei'a coperta di ten- sa il Papa, servito dal Cardinale più
de, e la processione componevasi di anziano di tovagliuolo, come si fa nel-
GAP GAP ili
la messa bassa precedente alla proces- dal Cardinal primo prete dei pre-
sione del Corpus Domini. Quando senti, il quale gli diede a baciare la
poi la chiesa, donde partiva la proces- croce ; indi mise l'incenso nel turi-
sione, era molto lontana dal palazzo bolo a lui presentato, si segnò la
apostolico, il Pontefice \i si recava in fronte coU'aspersorio dell'acqua santa,
lettiga, o in pubblica cavalcata, e ne asperse il Cardinale , lo incensò,
que' Cardinali, che volevano accom- ad una cogli astanti , orò avanti il
pagntirlo, cavalcavano in abito Car- ss. Sagramento , e dopo le litanie
dinalizio paonazzo, mentre gli altri maggiori, dall'altare maggiore diede
si recavano colle proprie carrozze nel la benedizione apostolica. Nello stes-
luogo stabilito, aspettavano
e quivi so anno, per una pestilenza, Clemen-
il Pontefice, incontrandolo nella por- te XI andò a celebrar messa nella
ta della chiesa. Terminata la pro- chiesa di s. Maria degli Angeli , e
cessione, era in libertà de' Cardinali colla consueta processione si recò alla
se volevano accompagnare il Papa basilica lateranense. In altra matti-
alla sua residenza a cavallo. na, celebrata la messa nella chie-
s.
che non si può dare regola certa na l'inno Te Deum laudamus, che
del modo di praticare il battesimo prosiegue il coro de' Pontificii can-
degli adulti , mentre esso dipende tori in canto figurato , che inoltre
dalla volontà del Pontefice di farlo risponde all' orazione , e alla sem-
in quella forma, e luogo, che più plice benedizione. Compita questa
gli piacerà , e riportando ciò , che funzione , suole il Pontefice cele-
fece Clemente XI nel prinòipio del brare la messa bassa in cui i ,
secolo decorso, scrive quanto segue. cantori dicono due mottetti uno ,
meriere segreto coppiere gli versò viare ai primogeniti de' sovrani cat-
l'acqua alle mani, ed il Cardinale tolici, che dovranno succedere al tro-
più degno gli piesentò il pannoli- no, massime alle corti di Austria,
no per asciugare le mani. Francia, Spagna e Portogallo. Ebbe-
I più recenti esempii dei Ponte- ro perciò spedito talvolta apposita-
fici, che amministrarono il sagra- mente ablegati apostolici, nunzi stra-
mento del santo battesimo, sono di ordinari , ovvero deputarono a pre-
Benedetto XUl, che, nel 1725, bat- sentarle gli stessi nunzi residenziali.
tezzò un neofito nella chiesa di san- Ai primi appartenne Urbano Vili,
ta Maria sopra Minerva, ed il figho quando da prelato ricevette l'incari-
di Giacomo III re d' Inghilterra al co, nel i6or, da Clemente Vili per
regio palazzo ; quindi in altra epoca la corte di Francia, ed ai secondi
dieci Ira ebrei, e maomettani nel bat- l'attuai decano del sagro Collegio,
tisterio lateranense; di Benedetto XIV, Cardinal Bartolomeo Pacca, quando
che, nel lyl^, nella suddetta chiesa essendo nunzio in Lisbona, Pio VI
ammise al santo lavacro solennemen- gli rimise, nel 1797, le fascie be-
che poi cresimò, e
te diversi israeliti, nedette, e le ricche biancherie per
comunicò nella messa, facendo al- r infante d. Antonio Francesco Pio,
trettanto nel lySo, in cui, oltre i nato nel 1795, dall'infante d. Gio-
detti sagramenti , congiunse due vanni principe del Brasile.
neofiti con quello del matrimonio; Questa benedizione suol farsi nel-
,
terio dal Cardinal Sellcri, titolare Cardinali dell' ordine de' diaconi.
della chiesa. Inoltre Benedetto XI II Patriarchi, la precedenza de' quali è la
allrcltanlo fece nel medesimo anno seguente: 1." il costantinopolitano,
2i6 GAP GAP
2." l'alcssanclnno, 3.° l'antiocheno, Generali e vicari generali degli Or-
4.° il gerosoliniilnno ;
quindi gli dini religiosi mendicanti.
altri patriarclii se vi fossero. Senatore di Roma.
Arcivescovi e vescovi assistenti al Tre conservatori di Roma, e priore
soglio. de' capo-rioni.
Arcivescovi, e vescovi non assistenti Maestro del sagro ospizio.
al soglio, compresi quelli orien- Uditori della sagra Rota , e padre
tali pei Pontificali , ed ordinazio- maestro del sagro palazzo apo-
ni in Roma del loro rito. stolico.
Abbati mitrati ,
preceduti dall' ar- Chierici di camera.
cliimandrita di Messina, se vi è, Votanti di segnatura,
nonché dal commendatore di s. Abbreviatori del parco maggiore.
Spirito. Prete assistente al celebrante, e dia-
Penitenzieri, cioè se il Papa farà cono, e suddiacono, ministri della
la finizione nelle basiliche di s. cappella Pontificia.
Pietro, o di s. Paolo, o nelle Cap- Maestri di cerimonie.
pelle del Vaticano o del Quiri- P. compagno del maestro del sagro
nale, tocca ad intervenirvi ai pp. palazzo, in assenza di questo.
conventuali penitenzieri della ba- Camerieri segreti del Papa parteci-
silica vaticana; se la farà alla panti, avendo la precedenza quelli,
basilica di s. Maria Maggiore, ai che sostengono la falda, i quali
pp. domenicani penitenzieri di es- siedono agli scalini dell'altare, ai
.sa; ed ai pp. minori riformati lati del decano della Rota custo-
penitenzieri della basilica latera- de della mitra Pontifìcia.
nense appartiene il luogo nelle Camerieri segreti soprannumerari.
funzioni, che il Papa fa in detta Camerieri d' onore.
basilica, però usando la berretta Avvocati concistoriali.
i soli conventuali. Cappellani segreti, e di onore del
Governatore di Roma. Papa.
Principe assistente al soglio. Chierici segreti del Papa, se hanno
Uditore generale della reverenda ca- l'uso del mantellone.
mera apostolica. Cappellani comuni.
Tesoriere generale del Papa, e sua Aiutanti di camera del Papa.
reverenda camera apostolica. Bussolanti , a' quali si sono riuniti
Maggiordomo, prefetto de' sagri pa- i camerieri extra ^ e gli scu-
lazzi apostolici. dieri.
Protonotari apostolici partecipanti e Procuratori generali degli Ordini re-
soprannumerari. mendicanti, e monastici.
ligiosi
Reggente della cancelleria, e vidito- Predicatore apostolico cappuccino.
re delle contraddette, se ci fosse- Confessore della famiglia Pontificia,
ro. E qui da notarsi, che quan- servita.
do eravi il prefetto dei brevi Pon- Procuratori di collegio.
tificii, prendeva luogo in cappel- Cantori della cappella Pontificia.
la immediatamente, dopo il reg- P. sottosagrista agostiniano.
gente della cancelleria, ed antica- Chierici della cappella Pontificia.
mente sedette subito dopo i ve- Accohti-ceroferari-cappellani conumi.
scovi non assistenti. Caudatari de* Cardinali.
,,
»> inter septa Cardinalium a janua duca di Urbino, il duca d' dica, e
>* ad altare. il duca di Camerino, Prospero Co-
cisione del Vaccari, fatta, come di- cio, nel secolo XVI, veniva occupa-
cemmo, nel 1587, sono de' perso- to dai delle case Colonna
due capi
naggi seguenti, che, come diremo, ed Orsini, standovi, come dicemmo,
non hanno luogo in cappella : cioè dappresso al senatore di Roma, vi-
gli ambasciatori de' principi, i quali cino al quale siedevano i conserva-
stavano in piedi a destra del ripia- tori del popolo romano, ed altri
no del trono, i duchi, che prende- baroni delle principali case nobih di
vano luogo dopo di essi, gli amba- Roma. Dal CanceUieri, ne' suoi Pos-
sciatori ecclesiastici, che sedevano ap- sessi de^ Papi, sono enumerati i si-
poi è avvenuto, che battezzando, e Cardinal Cibo, qui eam post niis-
cresimando Clemente XI, nel 1704, sani ducerei per totum palatium, et
alcuni ebrei, cui fecero da padrino ad basìlicani ubi videret Fulturn
il Cardinal decano del sagro Colle- Sanctum. Altri Cardinali però spin-
gio, e da madrina la regina di Po- ti dalla curiosità andarono al palaz-
lonia Maria Sobiescki, ebbe il pri- zo, ut in Capella missce prcesenles
mo in tutto la precedenza sulla re- interessent. Ma il rigido, e severo
gina, siccome il primo del senato a- maestro di cerimonie suasit, ut ipse
postolico de' Cardinali di s. Roma- Cardinalis Cibo personaliter usque
na Chiesa, principi di questa, ed e- ad portani ohviaretj et dissuaderete
leggibili alla dignità di supremo Ge- ne intrassent, prout factum est, et
rarca, e di sovrano degli stali ro- bene. Assistettero per altro dieci pre-
mani. lati in sedili lungo il primo, oltre
il detto Cardinale ; e negli altri i fa-
il venne
c<mte palatino di Massovia agli altri analoghi, sono riporta-
ammesso a vederle in piedi a corna ti gli esempii degl'imperatori, che
stiti dai bussolanti, mentre l'ufficiale ricevere dalle mani del Papa la can-
degli svizzeri ammette i forastieri dela per la purificazione, le ceneri
negli indicati siti, ove non vi sono pel dì primo di quaresima , e la
banchi. Pei sovrani dalla parte si- palma nell' ultima domenica di qua-
nistra il regnante Pontefice ha fatto resima, o gli Agnus Dei nel sab-
erigere nella cappella Sistina, una ba to in A Ibisj in quell'anno, che si
nobile e decentissima tribuna, con benedicono, gli ecclesiastici debbono
varii vani o coretti, acciocché ogni recarsi in veste talare con sottana,
principe, o principessa regnante, o di e ferraiuolone; chi ha l'uso dell'uni-
sangue regio possano con libertà
,
forme dee deporre prima la spada,
assistere e vedere le sagre funzioni, e gli altri debbono vestire tutto di
e siccome é decorata di parati , e nero , in abito corto , con calzoni
cuscini di velluto rosso trinati d'oro, corti, pure nere, e fibbie alle
calze
nella settimana santa, cioè dal mat- scarpe, e ninno potrà portare in
tutino del giovedì dopo quello
, fin mano, o sotto il braccio il cappello,
del venerdì si tolgono, ed in vece né i guanti. E poi da avvertirsi,
rimangono nude le pareti, essendovi che quando i forastieri si recano al
le sole tendine, ed i cuscini di sem- trono a ricevere dal Papa la can-
plice saia paonazza, per uniformarsi dela, le ceneri, le palme, e gli Agnus
al resto della Cappella, che secondo Dei benedetti, in due ale circonda-
,, ,
ciò sia detto a' rispettivi e articoli, condo ad uno della prime coppie, cioè
principalmente a quello sui Treni, di- della carrozza ove è il Pontefice ,
stingueremo qui due modi co' quali in compagnia dei prelati maggior-
il Papa recasi alle Cappelle, cioè: domo, e maestro di camera, proce-»
I. a piedi dalle sue camere a quella dendo agli sportelli della carrozza
dei paramenti contigua alla Pontifìcia l'esente, e il cadetto delle stesse
Cappella del palazzo che abita, cioè guardie nobili, un numero delle
alla cappella Palatina, e di ciò par- quali la seguono, andando dietro
leremo dopoj II. in carrozza col tre- la Pontificia carrozza due palafre-
no di città, detto impropriamente di nieri coll'ombrellino. Succede altra
campagna, ed in tal modo va alle muta a sei cavalli co' finimenti sem-
funzioni e Cappelle, che si celebra- plici, e con cavalcante a cavallo d'uno
no nelle diverse basiliche e chiese di quelli del bilancino, o prima cop-
di Roma, in quelle per l'Annun- pia, e col cocchiere in cassetta del frul-
ziala, san Filippo, Natività della lone, entro il quale vi sono due ca-
b. Vergine, s. Carlo, e Pontifìcali merieri segreti partecipanti, il cauda-
e fiocchi d' oro , venendo cavalcati delle carrozze, cui sono addetti. Il
pioso numero seguono la carrozza. Ecco poi il modo, col quale il Pon-
Succede altra muta a sei cavalli, nel sue camere va a piedi alle
tefice dalle
che come le scarpe devono essere del Pontefici fuori di Roma, oltre quelle
colore corrente, e cappello, si re- fatte dal sacro Collegio. Limitando-
ca camera de' paramenti sos-
alla ci qui ad osservare,
che Benedetto
tenendogli la coda della sottana il XIII per due volte celebrò le fun-
caudatario. Lo precedono tutti i zioni della settimana santa a Bene-
summentovati la guardia nobile e , vento, che Clemente XII per la sua
svizzera coli' esente capitano ed , ,
cecità rare volte intervenne alle Cap-
altri uffiziali, e lo seguono gli aiu- pelle, eche Benedetto XIV e Cle-
tanti dicamera, uno scopatore se- mente XIII fecero parecchie funzio-
greto , decano de' parafrenieri ;
il ni anche solenni alla villeggiatura di
persone tutte che dopo la cappella Castel Gandolfo (Fedi), che Pio VI
accompngnano nuovamente il Pon- partì per Vienna a' 26 febbraio, e tor-
tefice nelle sue domestiche camere. nò in Roma a' 1 3 giugno, motivò per
Quando però recasi il Papa alle Cap- cui le funzioni di quaresima, e le pre-
pelle nelle diverse chiese di Roma, diche ebbero luogo al Vaticano; e di-
allora, dovendo andare per la città, remo ancora che Pio VII, a' 2 no-
assume la stola, e perciò vien pre- vembre i8o4, s'avviò per Parigi,
ceduto dalla croce astata, il Croce- donde tornò a' 16 maggio i8o5.
fisso della quale si dee sempre te- Per la gravità ecclesiastica, e per lo
ner rivolto di faccia al Pontefice. splendore con cui celebravano assi-
Per le persone di sua famiglia, che duamente le funzioni, si distinsero
precedono il Pontefi(;e e lo seguono, sopra tutti Leone X, e Pio VI, e
ci riportiamo agli articoli citati dei talmente era sollecito Clemente XIV,
Treni. che recandosi per tempo in Cappella,
,
Papa, che ne godono l' uso, è rossa loro rito, costantemente tengono il
colla pelle di armellino nell'inverno, capo coperto col camaurq nero.
e fodera di seta rossa negli altri Giunti i Cardinali al palazzo apo-
tempi ; ma senza la fodera di seta, e stolico, nella sala regia depongono
senza pelle è la cappa dei bussolanti. il cappello rosso , la mozzetta , e la
La cappa de' procuratori di Coir mantelletta del colore corrente, cose
legio è nera , di saia , con fodera tutte che deve custodire il camerie-
di seta simile, di che si tratta air re; e dal decano, coli' assistenza del
r articolo Cappa , ove dicendosi di maestro di camera , o gentiluomo,
quella del Papa, si nota quando e- prendono la cappa e la berretta ,
mera de' paramenti, che per solito mento sotto Giulio II, ai i8 ot-
è la sagrestia, passano in questa ad tobre i5o6, per imporre a quel-
aspettare il Papa , col quale colle- li che sono vicini al Pontefice
gialmente si recano al luogo della acciocché osservino il silenzio, e la
funzione. La maggior parte dei per- dovuta compostezza.
sonaggi, i quali formano la processio- I due protonotari apostolici, e i due
ne, che nella medesima camera si è uditori di Rota, che debbono sos-
adunata , e che
si ritiene per un tenere i primi le fimbrie del manto
rito de' primitivitempi della Chiesa, Papale, ed i secondi i lembi del-
in cui i Papi facevano precedere la la falda ; nonché il maestro pre-
celebrazione de'sacri misteri da una fetto delle cerimonie.
processione, si compone come segue: Cardinali diaconi assistenti.
II sommo Pontefice co'flabelli ai la-
Un maestro di cerimonie. ti ,
portato in sedia gestatoria
Procuratori di collegio. dai suoi palafrenieri , e sediarii
Predicatore apostolico, e confessore col decano di questi, ed il foriere
della famiglia Pontificia. maggiore, che ne regola la por-
Procuratori generali delle religioni. tata. Avanti , e intorno la sedia
Bussolanti. vi sono il cavallerizzo, i camerieri
Aiutanti di camera del Papa. segreti di spada e cappa, i quali
Cappellani comuni. per altro dovrebbono precedere la
Chierici segreti. croce Papale i comandanti, uiìi-
;
cui il Papa assiste nelle diverse chie- ne propine a' ministri di essa, cioè
se di Roma. I Cardinali impotenti scudi cinquantadue, e bajocchi qua-
si recano precedentemente ai rispet- rantacinque, e se sono promossi a
tivi stalli, facendo altrettanto gli ab- patriarchi , nella prima messa , che
bati mitrati; ma nelle Cappelle pei cantano fregiati di questa dignità
Cardinali defunti Papa sebbene è , il tornano a pagare quella somma che
preceduto dal medesimo ceto di per- pagano i Cardinali ; dappoiché l'ac-
sone, non usa però la sedia gestatoria. crescimento in confronto de' vesco-
II perchè a piedi recasi dalla sagre- vi , tanto i Cardinali che i patriar-
stia air altare per assistere alla Cap- chi lo pagano a vantaggio dei cur-
pella di requiem. Però sul modo col sori , e dei mazzieri. Tanto i Car-
quale si reca il Papa nelle Cappelle dinali, che i patriarchi, arcivesco-
, ^,
sale, adoperando gli altri vm cusci- nella mattina del Corpus Domìni
no del colore corrente, del quale è se il Papa non dice la messa bassa,
pure la coperta di seta del messale, anzi se questi non celebra i Ponti-
dei libri dell' epistola, e del vange- ficali, tocca al decano a cantare la
lo, nonché del libro pel Papa; co- messa: per la Natività della beata
perte che sono tessute con argento Vergine, e per la festa dell'Annun-
od oro, ed ornate con trine d'oro, ziata, la cantano i Cardinali titolari,
più o meno ricche secondo i tempi. e per san Carlo il Cardinal protet-
JVel X, ed ultimo paragrafo ai tore della chiesa.
rispettivi numeri si dirà qua-
in Cinque sono i mattutini, e nove
li Cappelle celebrino i Cardina- i vesperi, compresi i due pontificali.
li vescovi, i Cardinali preti, i pa- Nei vesperi non intervenendo il Pa-
triarchi ,
gli arcivescovi , e ve- pa, intuona il Cardinale vescovo, o
scovi assistenti al soglio. Essendo prete, cui nel dì seguente spetta a
mancato in una Cappella il Cardi- cantare la messa. Siede egli sul fal-
nale, che doveva celebrare la messa, distorio, e nel fine dà la trina be-
ed avendo tutti gli altri celebrato, nedizione, di che si parlerà al n. 3
ne essendo digiuno che il solo Car- del g X. Quando però alle Cappelle
dinal Gualtieri, vescovo d'Orvieto, non interviene il Pontefice, allora,
Clemente IX, per non alterare i sa- dopoché si é adunalo il sagro Col-
gri riti, lo dichiarò dell' ordine dei legio, il primo maestro di cerimonie
preti,perchè allora, benché vescovo, domanda ai Cardinali capi degli or-
apparteneva a quello de' diaconi dini de' vescovi, preti, e diaconi, il
per la recita del quale si osservano non istesse alle correzioni prescritte
le seguenti cerimonie. L' oratore, dal p. maestro del sagro palazzo,
quando è finito il vangelo, accom- ma suo arbitrio, il me-
recitasse a
pagnato da un maestro di cerimonie, desimo Calisto III si esprime, che
va a baciare il piede al Papa se- » indignus censeatur adperorandum
dente in trono, e gli dice, stando w ac excomunicationis sententiae se
genuflesso: Jube, donine j benedicere^ « subjacere co ipso noverit.
ed il Pontefice gli insponde: Donii- Mentre l' oratore recita 1' Ave
nus sit in corde tuo ec, benedicen- Maria, i mazzieri, che stanno alla
dolo con tre segni di cro-
in fine custodia della porta di noce della
ce . Quindi
r oratore soggiunge : cancellata, o balaustra, chiudono la
Jndul^enlias Pater sancte, al che porta stessa, acciocché durante il di-
risponde il Papa: triginta annorum, scorso niuno possa entrare nel pres-
ovvero quel numero d' anni, che biterio, ne uscire da esso, recando
noteremo ad ogni funzione. Allora disturbo all'oratore, e agli ascoltan-
si alza, e fatte le solite genuflessio- ti. Terminato che sia il discorso,
ni, si reca al suo pulpitino, che sta la riaprono. Allora il diacono assi-
accanto il principio del banco dei stente a pie del trono canta il Con^
GAP GAP 237
Jfteor'j finito il quale , l' oratore si tempi più antichi la destinazione de-
alza, e genuflettendo nelle due vol- gl' individui per pronunziare questi
te, in cui nomina il Papa, avvisa sermoni , apparteneva al confessore
gli astanti che il Sommo Pontefice del Papa, a cui fu ancora in qual-
ha loro concessi trentanni, ed altret- che tempo unito l'impiego di sagiista,
tante quarantene d' indulgenza, od del quale si legge che gli spettava
,
altro numero secondo i tempi , in- SermoneSj qui fiunt corani Papa,
vitandoli eziandio a pregare il Si- injungere. Viene ciò comprovalo da
gnore pel felice stato di Sua Santità, quello, che leggesi nel codice vati-
e della santa Chiesa, conmadre cano 747, pubblicato dal p. Gatti-
questa formula, che in istampa gli co alla p. 24 ^cta Caereni.^ ove
è piesentata dal cerimoniere: » San- parlandosi del giovedì santo, si leg-
« ctissimus in Christo pater, et do- ge ciò che scrisse ancora il Cardi-
« minus noster dominus Gregorius nal Gaetano nel suo Ordine roma-
« divina providentia Papa XVI no, pubblicato dal Mus. Mabillon,
» dat, et concedit omnibus hic prae- Ital. tom. 355: « Notan-
II, pag.
•i senlibus annos triginla ( ovvero " dum, quod in hac missa non con-
quel numero d' anni secondo la ri- >» sue vi t esse sermo, nisi Papa vel-
correnza), » et totidem quadragenas »»let facere processionem. Tunc si
»» de vera indulgenlia in forma « Papa illum serraonem facere non
»» Ecclesia; consueta. Rogate igitur « Tcllet, sacrista committit de ejus
« Deum prò felici statu Sancii tatis » mandato sermonem alieni de do-
« suae, et s. matrls Ecclesia;. " Il » minis Cardinalibus episcopis, vel
Papa quindi si alza in piedi, e re- « presbyteris, quoniam diaconi num-
citate le solite preci, comparte la M quam coram Papa praedicant ; aut
benedizione (Fedi)^ dopo la quale « alii prselato, vel magistro in tbeo-
l'oratore, accompagnato dal cerimo- « logia. Notandum
,
quod abbates
niere, ritorna in sagrestia. Il Sar- « numquam consueverunt praedica-
nelli,nelle sue Lellere Ecclesiastiche " re, nec doctores decretorum, nec
tom. Vili, pag. 12, tratta sul mo- >y legum, nisi dumtaxat praelati, et
tivo per cui si dice, che il vescovo " magistri in theologia , sed modo
concede quaranta giorni di vera « abbates praedicant". Di più in
indulgenza. Qui poi è a sapersi, che altro codice vaticano, segnato ^iZi
nelle Cappelle ove non v' ha il di- alla p. 197, parlandosi delle ceri-
scorso, l'indulgenza che, come dicem- monie del giovedì santo, si legge che
mo, si pubblica in tali circostanze »* d. Papa sermocinatur ad populum
dopo la messa, viene domandata al » in vulgari, assumpta tamen au-
Papa dal secondo maestro delle ce- » ctoritate in latino, et breviter,
rimonie, quando ha fatto porre « quia multa ea die sunt peragen-
r incenso nel turibolo, per incen- *» daj vel committit sermonem al-
sare r oblata. « teri, scilicet alieni episcopo, vel
Antichissimo è l' uso di fare i >* presbytero Cardinali ".
w geni bus flexis ante Papam petit breve de' 3o ottobre 1427, diretto
w benedictionem, sed non osculatur al celebre p. Giovanni Turrecremata,
« pedem ; sed habita benedictione che allora ne occupava l' impiego ;
w vadit ad locum solitum prò ser- e poscia venne altresì autenticato
i> mone faciendo. Cum auteni fit da Agostino Patrizio vescovo di Pien-
» sermo, Papa tenens mitram in za, e prefetto delle cerimonie Pon-
w capite, sedet in cathedra nuda tificie, che scrisse
nel cerimoniale,
« ante altare, ut supra. Quo finito nel Innocenzo VIII ,
Pontificato d'
» non dicitur Confiteor^ nec preci- scrivendo al lib. Ili, cap. 2 3, sul
» bus, et meritis, sed ille qui fecit conto del maestro del sagro palaz-
« sermonem pronunciai indulgen- zo, e delle incombenze di lui : »> Ad
ti tiam de mandalo , et auctoritate « hunc spectat ordinare qui debeat
" Domini N. Papae, videlicet de VII i> fa cere sermones in capei la apo-
degli agostiniani nel venerdì sauto, cale. In seguito non ebbe corso nep-
e nel 1602 un protonotario aposto- pure questa legge, e rimase fra po-
lico.Per la pentecoste del 49B 1 ,
co illeso r antico privilegio della
sotto Alessandro VI, recitò il ser- scelta al p. maestro del sacro pa-
mone un uditore di Rota , e nel lazzo. Pure in progresso di tempo,
giorno di s. Giovanni Evangelista come si vedrà al seguente paragrafo
un prelato abbreviatore ; ma dopo alla descrizione d' ogni Cappella, a-
il i5oo, trovasi che il p. maestro vendo i Pontefici poco a poco asse-
del sagro palazzo nella scelta degli gnati stabilmente i soggetti, che deb-
oratori aveva in considerazione quelli, bono sermoni
fare i nelle Cappelle
che fossero al servigio del Papa, e Papali, dagli Ordini religiosi, e dai
de' Cardinali, come ancora i cano- diversi collegi di Roma, non ne ri-
stro del sagro palazzo, e de' supe- sonaggi o superiori surrogare un altro
riori de' collegi di Roma dovesse di- soggetto del medesimo Ordine, o
pendere la scelta degli oratori, ma collegio, ovvero devesi tralasciare per
che dovessero essere approvati da quella volta, come per simili occa-
un Cardinale a ciò destinato, aves- sioni stabilì Clemente X a' 27 di-
GAP GAP 241
cembre 1671. Trovandosi per in- altro linguaggio che quello proprio
fermità impedito l' ecclesiastico cui della Chiesa, cioè il latino.
spettava pronunziare il discorso, il
maestro del sagro palazzo avea in- 3. Dei Cursori Pontificii che vesti-
cariciìto a supplirvi un religioso con- ti di nero con sopravveste tala-
ventuale. Ma ad onta ch'esso si tro- re paonazza di saja con mo-
vasse in palazzo per recitarlo, il stre di seta^ e un ramo a guisa
Cardinal Paluzzo Altieri ricorse al di spino in manOy pubblicano
Papa suo zio, affinchè con questo V ora della celebrazione delle
esempio non fosse recato pregiudi- Cappelle, e funzionij a voce^ e col-
zio al clero secolare; onde il Pon- le schedule.
tefice ordinò che vacasse in quella
mattina (come si legge nel Diario Le Cappelle Papali, i concistori,
del maestro di cerimonie Fulvio Ser- e altre solenni funzioni Pontificie e
vanzio, riportato dall' erudito Can- del sagro Collegio, sogliono essere
cellieri a p. 346 delle sue Cappel- intimate in nome del sommo Pon-
le Poiilifìcie)j piuttosto che fosse de- tefice, ed in sede vacante in nome
rogato dalla consuetudine. del decano del sagro Collegio, da
Finalmente non si dee tralasciar alcuni ministri Pontificii chiamati
di avvertire, che sebbene ora i ser- Cursori ( p^edi), secondo le istru-
moni si facciano sempre in idioma zioni, e le ore date loro dal pre-
latino, si hanno pure esempii dagli fetto de' maestri delle cerimonie, il
antichi Diarii, che alcuna volta re- quale prende dal Papa, e in se-
le
citati furono in greco, e in ebrai- de vacante dal Cardinal decano, per
co, come accadde per la solennità di cui nelle schedule stampate, che di-
Pentecoste negli anni i497j ^49^5 spensano i cursori Pontificii a' Cardi-
e i63o, e per quella della ss. Tri- nali, patriarchi, e vescovi, ai prelati di
nità nel 1497 {^' Prediche.). Si fiocchetti, ai decani de' collegii prela-
predica in latino nelle Cappelle Pon- tizii, che hanno luogo in Cappella, al
tificie avanti il sommo Pontefice, principe assistente al soglio, al ma-
ed il sagro Collegio non solo per gistrato romano,
maestro del sa-
al
osservare un antichissimo rito, ma gro ospizio, ai generali degli Ordi-
anche perchè quell' idioma è il prin- ni religiosi ec, v'ha sempre la sot-
cipal linguaggio della Chiesa, e del toscrizione del primo cerimoniere.
Papa, il quale unito a quel conses- Le intimazioni dei cursori Pontificii
so rappresenta la stessa Chiesa. Si sono di due specie ; le une a voce, la-
usa il linguaggio italiano quando il sciando inoltre la schedula, e le altre
Pontefice ne' mercordi dell' avvento, colla schedula sem|)licemente. Le
e ne' venerdì di quaresima, ascolta prime si fanno dai cursori al Pa-
la predica nell'anticamera del suo pa, ai Cardinah, prelati di fiocchet-
palazzo, non veduto dietro una bus- ti, patriarchi, principe assistente al
sola, e fra le gelosie, in un modo soglio, senatore di Roma, e maestro
privato ; predica che ascoltano i Car- del sagro ospizio ; e le seconde col-
dinali, e quelli che hanno posto in la semplice schedula a' vescovi assi-
Cappella; con che si viene ad infe- stenti al soglio, a' decani de' collegi
rire, che dove il Pontefice apparisca prelatizii, conservatori di Roma, e
nella sua dignità , non è ammesso generali degli Ordini religiosi ce.
VOL. vili. iG
•2 4'?' GAP CAP
La destinazione delle predette ore zionate processioni, e quando ac-
per messe Pontificali, e per altre
le compagnano le pompe funebri, al-
solenni funzioni precedute dal ve- lora portano eziandio sul braccio la
spero, di farla al maestro
spetta mazza d' argento Avevano altresì
.
rente ) , accanto alla credenza, dalla no al muro dal lato del vangelo.
parte dell'epistola fra il diacono e Indi seguono il prefetto delle cerimo-
il suddiacono, e il prete assistente in nie Pontificie, il Papa fra i due
piedi. Recatosi il Papa, con quelli Cardinali diaconi, che sorreggono le
descritti al § Vili nella camera
, fìmbrie del manto, e due protono-
de' paramenti , e sagrestia Pontificia, tari apostolici partecipanti, ed, in
ove pure si adunano i personaggi che mancanza, i due uditori di Rota , i
descriveremo qui appresso, nel conti- quali poi, come diremo, gli sosten-
guo gabinetto, coli' aiuto del secondo gono i lembi della falda , il cui
cerimoniere, assume la falda, e nella strascico, e quello del manto ven-
camera de' paramenti depone la gono sorretti dal principe assi-
mozzetta, e coli' assistenza di due stente al soglio, ed in sua vece
Cardinali diaconi, prende l'amitto, dal senatore , o dal primo conser-
il camice, il cingolo, la stola, il pi- vatore. Seguono il decano degli udi-
viale bianco, ed il formale : para- tori di Rota custode della mitra,
11 secondo Cardinale diacono gli leva primo maestro di cerimonie, che gli
la mitra , che consegna al decano aggiusta il piviale e lo sgabello, col
delia Rota, ed il Pontefice genuflet- quale il Papa ascende sulla sedia
te nel medesimo genuflessorio aven- Pontificale. I cantori della Cappella,
do dietro di sé il detto decano, coi che per mezzo di due contralti in-
due camerieri segreti i patriarchi , tonarono l'inti'oito, dopo il verso del
gli arcivescovi, ed i vescovi assistenti salmo, incominciano il Gloria Pa-
al soglio. Dopo aver orato per bre- tri, cioè appena siede il Pontefice in
ve tempo, si alza, comincia la messa, uno ai Cardinali assistenti a' lati del-
dice r introito col celebrante che , la sedia.Nel tempo, che si cantano
sta alla sua sinistra, incominciando i Kyrie, scendono dai luoghi loro i
minato V Indulgenlianij poneva l'in- pa, gli bacia prima l'anello, e poi
censo nel turibolo, e saHva al tro- il cucchiarino, che gli porge nella
no, mentre il celebrante ritiratosi navicella d'argento dorata, per por-
da un lato diceva col diacono e re l'incenso nel turibolo, presenta-
siuldiacono Deus tu conversus y perchè to in ginocchio dal secondo maestro
sono queste parole, che ad illuni per- di cerimonie, il quale dopo la be-
tiuent, (fui ingressurus est ad altare. nedizione del Papa porta il turi-
,
siegiie a rendersi l' ubbidienza dagli tutti quelli che hanno luogo in Cap-
altri Cardinali. Quando stanno per pella, a due a due i Kyrie, ed il
terminare quei dell' ordine dei preti, Gloria in excelsis Deo. 11 Gloria
scendono dal trono i due Cardinali però non s' intuona dal celebrante
diaconi assistenti, per risalire dopo finche il Papa, dopo levata la mi-
l'ultimo prete e prestare anch'essi tra ,
presa in custodia dal decano
lo stesso omaggio, dopo di che tor- della Rota per restituirla a suo tem-
nano a' fianchi del Papa. I medesi- po, non siasi alzato dalla sedia e ,
mi a non por-
differenza degli altri non abbia letto l'introito dal libro
tano la cappa sciolta, per un mag- presentatogli genuflesso da un pa-
giore loro comodo, dovendo conti- triarca, arcivescovo, o vescovo assi-
nuamente agire. JXè tal uso è molto stente , mentre
secondo patriar- il
Cappella Sistina, nel 1^99, nella ba- celebrante colla mitra preziosa si è
silica di s. Pietro , e nel 1 6 1 8 nella lavate le mani, dandogli l'acqua ai
Cappella Paolina del Quirinale. Ma piedi un suo gentiluomo, o maestro
Paolo V, nel detto anno 1620, co- di camera ecclesiastico, s' alza dal
mae riferisce il cerimoniere Paolo suo faldistorio, si leva la mitra, e
Alaleona nel suo Diario di quell'an- ricevuta dal Papa la benedizione,
no , assegnò in questa solennità di sale all'altare col cerimoniere e coi
fare il sermone in perpetuo ai chie- ministri assistenti. Indi il Pontefice
rici regolari minori (^Vedi) i quali , pone per la terza volta l' incenso
nel medesimo anno entrarono in nel turibolo, che dal secondo ceri-
possesso di tale onorifica prerogativa. moniere si porta al diacono, il quale
Detto il sermone, e coll'assistenza lo consegna al celebrante per incen-
d'un cerimoniere, fatta dal diacono sare l'altare. Frattanto il suddiacono
a pie del trono la confessione col coli' umerale sulle spalle riceve dal-
canto del confiteor, genuflettendo al l' altare la benedizione, che genu-
tibi Pater, e al te Pater, e pub- flesso richiede al Papa, sopra l'am-
blicata dall' oratore V indulgenza di pollina dell'acqua, che gli mostra.
trent'anni, il Papa dà la solenne Quando il celebrante ha finito d' in-
benedizione, nel modo che si dice censare r altare, riprende la mitra
a quell'articolo. Quindi il celebrante preziosa (
giacche nelle altre volte
intuona il Credo, che si recita dai usa quella di damasco bianco )
, ri-
Cardinali, e dagli altri nella maniera ceve dal diacono due tiri d' incen-
che si è detta pel Gloria in excel- satura, e poi si lava le mani, come
sis etc, genuflettendo insieme col la prima volta, colla mitra preziosa
Papa ambedue le ginocchia all' in- in capo. Intanto il Cardinal prete
carnatus est. Dopo la benedizione, da un maestro di
assistente, servito
che il Pontefice dà a' Cardinali , ri- cerimonie, a cui consegna la berret-
tornano essi agli stalli loro, come ta, e il berrettino rosso, scende dal
fanno i suindicati prelati, che sie- trono, e a pie di esso, col turibolo
dono nel penultimo gradino del so- che gli porta il diacono, in ginoc-
glio. Proseguendosi a cantare il chio, incensa per la terza ed ultima
Credo ( Vedi) da' cantori, alle stesse volta il Papa sedente. Il Macri nel
parole dell' incarnatus, tutti chinano suo Hierolexicon, alla parola Thu-
il capo, genuflettendo solo quelli, rificatio, parlando di questa triplice
che stanno in piedi , cioè il principe incensazione, dice:» Ponti fex quando
CAP CAP 49
» in capella Papali assisllt ad mls- cevuta dai propri caudatari [Vedi),
" *am, semper est mitratiis, et plu- i quali restano a sedere per lasciar
»> viali indutus, qui quando debet libero il sito al diacono d'incensare
" sedendo incensali, tunc ob reve- i rispettivi che prima si
padroni,
»> rentiam catliedrae, quae est prima fanno riverenza uno coU'altro. Quan-
« sedes, tli mi fica tur a Cardinali as- do restano pochi, i Cardinali da in-
" sistenti genuflexo; et quando ere- censarsi, finiscono i cantori 1' offer-
»» ctus incensatur, tunc idem Car- torio , e il celebrante, avvisato dal
»> dinalis functionem illam exercet maestro di cerimonie che lo assiste,
»» erectus. " Questo rito trovasi no- intuona il prefazio. Il diacono si
tato nell'Ordine romano dal Cardi- regola in modo da trovarsi in mez-
nal Jacopo Gaetano al § 112 pag. zo alla cappella per chinare il capo,
4i3, ove si legge: >» Episcopus, vel quando il celebrante dice Gralias
M sacerdos Cardinalis, qui ministrat, agarnus Domino Deo nostro^ uni-
»» tantum Papam, genufle-
incensat tamente al cerimoniere, che lo ac-
« xus, si Papa sedet. " Ivi però compagna , il quale , se nel giorno
solo si parla della prima incensazio- vi è il o il mattuliuo, o
vespero ,
ne, che si vuol fare nella messa nel di seguente debba tenersi Cap-
solenne, onde rilevasi, che tal rito pella, avvisa precedentemente i Car-
era già in uso avanti il XIII secolo, dinali dell' ora stabilita dal Papa per
in cui appunto scriveva il detto incominciarla. Finito che abbia il dia-
Cardinale . Altri poi spiegano le cono d'incensarci Cardinali, incomin-
descritte formalità, per dimostrare, cia a fare altrettanto, ma con un solo
che nel sommo Pontefice si ricono- tiro, sì co' patriarchi, come cogli ar-
sce non meno la suprema dignità civescovi e vescovi assistenti al so-
del venerando capo della Chiesa glio, indi col governatore ,
poi col
cattolica , ma eziandio l'autorità temr principe assistente al soglio, e dopo
porale di principe sovrano, dappoi- coir uditore della camera, tesoriere,
ché una consimile cerimonia si os- maggiordomo, vescovi non assistenti
serva cogli arcivescovi di Milano, e al soglio, commendatore di s. Spi-
vuoisi introdotta allorquando alla rito, abbati mitrati, protonotari apo-
dignità arcivescovile riunirono 1'
e- stolici partecipanti, ed onorari, reg-
sercizio di sovranità sul dominio gente della cancelleria se vi fosse,
temporale di quel ducato. generale degli Ordini religiosi , se-
Terminata l' incensatura del Pa- natore, conservatori di Roma, e
pa, il Cardinal primo prete resti- priore de' capo-rioni ; indi col mae-
tuisce il turibolo al diacono, il qua- stro del sagro ospizio, colla prelatu-
le incensa prima con due tiri lo ra per ordine, e col prete e sud-
stesso Cardinale tornato al suo po- diacono assistente, facendo a tutti
sto sul ripiano del trono, e dopo i un inchino, che gli viene restituito.
due Cardinali diaconi assistenti, pre- Dopo di che sale all' altare riceve ,
dizione dal Papa che scende dal , Mentre si alzano l'ostia, e il calice
trono, mentre cantori cantano V Ho-i consagrato, non ha luogo
ne il
sauna in excehis, per andare a ge- canto, ne il suono del campanello
nuflettere nel suo genuflessorio (posto ma solo un cerimoniere dal lato
in mezzo alla Cappella da due chie- dell'epistola dà alcuni tiiù d'incen-
rici )
, ed ivi assistere all'elevazione. so neir elevazione dell' una e del-
Il Pontefice nello scendere è accom- l'altro, e le guardie nobili genuflet-
pagnato da due Cardinali diaconi tono, pongono la spada a terra, e
e da due uditori di Kola, che gli si levano il cappello di testa. Né
sostengono i primi le fimbrie del meno fanno gli svizzeri , levandosi
piviale, ed i secondi i lembi della ilcappello, e ponendo il ginocchio
falda, sorreggendo lo strascico i due a terra. Il primo cerimoniere, termi-
camerieri segreti, che prendono poi nata l'elevazione, ripone il berrettino
posto dietro al Papa. Appresso vie- in capo al Papa, il quale ripresa la
ne il decano della Rota (il quale mitra dal Cardinale primo diacono,
s' inginocchia in mezzo ai suddetti con esso e col secondo, insieme al
due colleghi) sostenente la mitra, primo maestro di cerimonie, co' due
che al genuflessorio gli leva il secon- uditori di Rota, e i due camerieri
do diacono. Quest'ultimo coli' altro segreti, sostenitori tutti del piviale,
Cardinale diacono va al banco del e della falda, torna alla sua sedia,
proprio ordine. Sì pongono in ginoc- e deposta nuovamente la mitra, re-
Pax Domini sit semper vobiscum. finalmente agli abbati mitrati, e pel
Dipoi i Cardinali, latta un' altra a- primo al commendatore di s. Spi-
dorazione colle due ginocchia al ss. rito, ai generali degli Ordini reli-
re, va ali' altare, ove genuflesso vi- detto cerimoniere reca di poi la pa-
cino al celebrante, si alza, bacia la ce al primo protonotario, che la dà
mensa, e poi riceve dal medesimo ai compagni, indi la porta al sena-
l'amplesso della pace, che sale al tore, e al primo conservatore, che
trono a portare al Papa. Questi la comunica a' colleglli ; poscia la
la dà ai due Cardinali diaconi as- passa al maestro del sagro ospizio,
sistenti, che scesi dal trono, e ge- agli uditori di Rota, che la devono
nuflettendo avanti l'altare, risalgo- daie camera, a' vo-
a' chierici di
no per riceveila uno dopo l'altro. tanti di segnatura, ed agli abbre-
Il Cardinal primo prete tornato al viatori. Salito il cerimoniere sul ri-
suo stallo, trova ad aspettarlo il piano dell'altare, passa la pace al
prete assistente al celebrante in pi- decano della Rota, al primo mae-
viale , a cui dà la pace , affinchè stro di cerimonie al primo came- ,
la porti al Cardinal decano, o pri- riere segreto della falda, che la co-
mo vescovo de' presenti , e poi al munica al compagno, e disceso da-
Cardinal secondo prete, che la dà gli scalini dell'altare, recasi a por-
al suo vicino, e questi all'altro sino tarla ai camerieri segreti , che sie-
all'ultimo, facendosi riverenza vi- dono avanti ai prelati di fiocchetti,
cendevolmente dopo averla ricevu- a' soprannumerari e di onore, agli
ta. Cosi praticano tutti quei che , avvocati concistoriali , e al primo
la ricevono, dicendo il primo Pax cappellano segreto, i quali tutti la
tecum, e rispondendo il secondo, et passano agli altri compagni , rice-
cum spirila tuo. Passa poi il prete vendola i chierici segreti dai detti
assistente a portarla al primo dei cappellani, e dandola ai cappellani
Cardinali diaconi, che stanno al loro conumi, i quali la comunicano agli
banco, acciocché la comunichi a' vi- aiutanti di camera del Papa. Quan-
cini ; indi la porta al patriarca, o do il prete assistente fa ritorno al-
arcivescovo, o vescovo assistente al l'altare, dà la pace al diacono, e
soglio più anziano, che la passa ai questi al suddiacono, da cui si par-
compagni ,
poscia al governatore tecipa al cerimoniere assistente al
quindi al principe assistente al so- celebrante, che la dà agli altri suoi
glio, e poi al maestro di cerimonie, compagni, i quali stanno in fila a
clic lo ha accompagnato. E da av- riceverla in uno a* chierici della cap-
che il governatore passa la
vertirsi, pollii, ed agli {uxolili wroferari.
paa^ all'uditore della camera, que- Dopoché il celebrante si è comu-
.
la quale il diacono canta Vite mis- vescovi, senza tal cerimonia. Recan-
sa est. Finalmente il Pontefice (sos- dosiessi, dopo aver ricevuto il breve
salmo, quando il celebrante sarà sa- che egli si lagna perché pochi pre-
lito all'altare; che il graduale si lati v' non è a
intervenivano. Inoltre
dice più presto, dappoiché non es- tacersi, che monsignor Giovanni For-
sendovi il Papa, tutta la funzione è nici, secondo maestro di cerimonie,
regolata dal celebrante, e perciò rie- e segretario della congregazione ce-
sce più breve, e sollecita, ed an- remoniale, di cui abbiamo le In-
che r offertorio si dice più an- stituliones liturgicae, Romae i82 5>,
dante. nel Pontificato di Pio VII e ,
Finalmente dai Diarii dei maestri nell'anno 1829,, dopo aver esami-
delle cerimonie Pontificie, che si nati i documenti preziosi, che tro-
conservano nell'archivio di que' mae- vansi nel menzionato archivio, com-
stri, situato nel palazzo quirinale, si pilò un breve manuale pe* suoi col-
rileva, che la romana prelatura de- leghi, ed al paragrafo, dell'ordine
ve intervenire nelle Cappelle Papa- di sedare i vcsco\'i assìslcnli, allor-
,
'» caporioni, e la sola famiglia del Pater noster e V Ave Maria, sor-
Papa non intervengono tutti gli
'->
: reggendogli il hbro e la candela i
« altri, che hanno luogo in Cap- patriarchi , arcivescovi o vescovi ,
vespero nella cappella Sistina, nella del Signore, da antica epoca ap-
mattina della festa celebrò l' ora di partiene all' Ordine de' serviti, tro-
terza nella sala ducale e pontifi- ,
vandosi ciò già registrato dal mae-
calmente la messa nella medesima stro di cerimonie Burcardo sino
cappella. Trovandosi poi, nei primi dall'anno 14^87, regnando Innocenzo
giorni del 1729, ad abitare nella Vili. E in fatti narra egli, che
canonica di s. Giovanni in Laterano, avendo in quell' anno il p. maestro
per consacrare vari altari di quella del sagro palazzo destinato a farlo
basilica, celebrò i vesperi, e cantò Carlo di Cesena chierico secolare, il
rei deve essere tenuto dal Papa in Pontefice ritiene il grembiale, il det-
mano nella processione , al van- to chierico di camera va a porsi a
gelo ed all'elevazione della messa. sinistra del decano della Rota.
Il detto cerimoniere piglia il piccolo Il Cardinal decano, che si era re-
candele. Ai Cardinali, che non po- condo Levate. Dopo 1' orazione , il
terono recarsi a quesla funzione, si l*apa pone l'incenso nel turibolo, e
manda la candela al proprio palaz- l'ultimo uditore di Rota in tona-
SLo col mezzo di un bussolante, il cella paonazza > camice , cingolo , e
quale inoltre accompagna a* rispetti- amitlo, prende la croce Pontificia^
a64 CAP CAP
e va a pie del soglio. Il primo lieo, colla croce Pontificia astata
diacono assistente, rivolto al popo- seguito da due maestri ostiarii ,
cessione, la quale talvolta viene re, assistito dai due ultimi Cardinali
seguita da alcuni di quei forastie- diaconi, finche ritornano i due pri-
ri, che ricevettero la candela dal- mi colle cappe, ed alloia partono i
le mani del Papa, i quah perciò due ultimi, facendo prima una ri-
la portano accesa. verenza al Pontefice, per prende-
re anch'essi le cappe agli stalli. In-
II principio della processione si fer- tanto il Pontefice, deposto il piviale e
ma a sinistra della porta della Cappel- la stola che portava, prende il man-
la, finché giuntivi i cantori, entra- to o piviale , e la stola bianca
no in essa, intuonando i contralti in uno alla mitra di lama d'oro,
il che du-
responsorio Obtulerimtj Tutti gli altri si recano in sagrestia
per tale abolizione. Il Papa s. Ser- Indi tutti i Cardinali, per ordine di
gio I, creato nel 687, vi aggiunse anzianità, con mitra in capo, si re-
poscia la processione del popolo da cano all'altare. Nel ricevere però il
s. s. Maria Maggiore, in-
Adriano a cereo, depongono la mitra, e in pie-
«ierne colPapa, e col clero, colle di ricevono la candela, la baciano,
candele accese in mano. V. Cak- e fatta una riverenza, tornano ai
rispettivi posti. Dopo che i Cardi-
Se poi il Papa fosse impotente nali hanno avute le candele, il
stente colle pianete ripiegate. Tocca giuno nella vigilia di questa festa,
a quest' ultimo l' intuonare il Pro- e che nella cappella Papale si can-
cedamus in pace. La famiglia poi tasse solennemente l' inno della ri-
del Cardinale partecipa d' una co- conoscenza, col Pater noster, il ver-
piosa distribuzione di cera. setto Benedicarmis Palrem^ et FUiwn
Ritornando al Pontefice, quando cum sancto Spirita , con quelli che
ha celebrata la funzione, ed ha pre- seguono, e V Oremus. Indi il me-
so il piviale bianco, come superior- desimo Pontefice, dicendo il Sii no*
mente si descrisse, incomincia egli men Domini henedictum, dà l'apo-
col Cardinal celebrante l' introito stolica benedizione, ed il celebrante
della messa, che i cantori cantano dall'altare legge la consueta formu-
con sollecitudine, non essendovi l'tib- la, colla quale si avvisano gli astan^
0.6S CAP CAP
ti dei trentanni d' indalgeiiza, con- zione, umilia al Papa un grosso ed
ceduti dal sommo Pontefice. elegante cereo. Questa oblazione è
Avendo poi voluto il Papa regnan- molto antica, perocché sino dai pri-
te, come già accennammo, dare un mordi del secolo XVIII, in cui s'in-
maggiore sfogo a' forastieri, cotanto cominciarono coi Diarii di Roma
biamosi di vedere le Pontificie fun- a pubblicare le descrizioni delle Pon-
zioni, e perchè quella della Purifica- tificie funzioni, fu riportata anche
domo , del maestro di camera , e cappella con piviale rosso, stola pao-
della sua corte, riceve le oblazioni nazza e mitra di lama d'argento,
delle candele di tutte le patriarcali, ed asceso trono, riceve all'ubbi-
al
del segretario della sua congrega- Rota s' inginocchia alla destra del
, ,,
neri in forma di croce sul capo del Quindi due votanti di segnatura coi
Pontefice sedente in soglio. Quindi ri- candellierisi recano avanti al trono,
rìis operibus ad decorem habet, it- Papa rispondeva Deo gralias. Su-
liid insinuata propheta dicit
(juod bito l'accolito gli presentava lo stop-
in psalmo: » Regina a dex-
Astitit pino, che da lui si baciava in rive-
» tris tuis in vestitu deaurato, renza della santa, e poi consegnavasi
w circumdata Tarietate ". Vogliono ad un cubiculario, il quale lo ri-
altri, che siffatti ornamenti sieno poneva e custodiva sino alla morte
un avanzo delle mostre del Colobio del Papa, per unirlo con quelli delle
(veste con maniche brevissime), che altre stazioni, in cui si faceva sem-
prima adoperavano i sagri ministri, pre questa cerimonia. Si raccoglie-
e che si sono ritenuti con semplici vano tutti in un cuscinetto che si ,
senza i Kyrie^ che già s'erano detti dell'uso di lavare i piedi coU'acqua
per istrada nelle litanie. Il suddia- calda al Papa, che andava scalzo.
cono regionario intimava ad alta a s. Sabina, nella sagrestia, che si
voce la stazione del giorno seguente, accenna pure nell* Ordine decimo-
che soleva farsi nella chiesa di san quarto del Cardinal Gaetano, e nel
Giorgio in Velabro. Finita la messa, decimoquinto di Pietro AmeHo, il
un accolito prendeva uno stoppino, quale dice dover essere unita ad
detto papiro, e lo intingeva nell'olio erbe odorose. Questi due scrittori
d'una lampada, e dopo averlo ben concordano in tutto con Cencio Ca»
pulito, lo presentava al Papa che lo merario ; ma Pietro Amelio avverte.
,,
nitenti, a' quali si davano in tal gior- laCappella delle ceneri in detta chiesa,
no le ceneri, proferendo quelle pa- nel primo anno del suo Pontifica-
role, che ci ricordano la nostra mor- to vi si recò col treno nobile; ma
talità , e ci umiliano salutarmente siccome la lontananza del luogo dif-
colla memoria della medesima. Es- ficile ancora per l'accesso, e la cat-
sendo dunque la pubbhca penitenza, tiva stagione in cui suol cadere que-
onde questa ceremonia è a noi ve- sto giorno,rendevano incomodo il
nuta, una specie di ecclesiastico giu- continuare costumanza , così da
tal
dicio, al quale non dee soggiacere Clemente XIV in poi venne stabi-
,
Concistoro, o del s. O/fizio del pa- fare orazione avanti l'altare Papale,
lazzo apostolico , in tutti i vener- sulla mensa del quale sono esposte le
dì di quaresima si fanno in idio- reliquie; e mentre il canonico altari-
ma italiano dal predicatore aposto- sta fa dispensare la consueta ora-
lico cappuccino , al Pontefice , il zione a' maggiordomo,
Cardinali, al
quale 1' ascolta dietro la bussola al maestro di camera, all'elemosi-
in compagnia del maggiordomo, e niere e al sagrista, due canonici
del maestro di camera, o, in loro digniori della basilica, uno presenta
assenza, dell'elemosiniere, e de' ca- al Papa una di dette orazioni, e
del proprio Oidine. E mentre si reci- oltre l'inno per l'apostolo san Pie-
ta la predica dal predicatore apostoli- tro. Il Pontefice genuflette sopra in-
co, alcuni dei famigliari del Pontefice, ginocchiatoio coperto di coltre di
quelli de' Cardinali , e prelati ec. , si velluto rosso con trine, e frangie
riuniscono in una vicina sala, ove d' oro, con cuscini simili ; il quale
il padre compagno del maestro del strato ricuopriva anco gl'inginocchia-
sagro palazzo, fa loro la predica, toi de' due suddetti altari. I Cardi-
secondo 1' istituzione del fondatore nali lateralmente ai banchi genu-
del pioprio Ordine s. Domenico, e flettono, come avevano fatto prece-
stabilita da Onorio III. F. Pre- dentemente sui cuscini di panno
,
diche. Però nei venerdì del me- paonazzo ivi deposti dai loro decani;
se di marzo, dopo la predica, il e il maggiordomo, e maestro di ca-
Pontefice, preceduto dall'ultimo udi- mera, dietro al Papa, avendo in-
tore di Rota in abito prelatizio di nanzi un piccolo sgabello.
rocchetto, e mantelletta paonazza Terminatosi dal Pontefice di pre-
colla croce astata, e dalla propria gare innanzi il detto altare Papale,
famiglia, vestito di mozzetta filet- saluta i Cardinali, e si restituisce
tata d'armellini di panno rosso, del per la scala presso la Cappella del
qual drappo sono le scarpe , con ss. Sacramento, dond'cra venuto, alla
istola di raso di detto colore, seguito contigua residenza. Trova alla porta,
dal sagro Collegio in abito Cardina- come quando era stato ricevuto, il
VOL. VIH. 18
274 CAP CAP
Cardinal arciprete, e alcuni canonici in domeniche di quaresima, sì il pa-
cappa a rendergli omaggio. Ma se egli triarca, che gli arcivescovi adope-
abiterà al Quirinale, non suole recarsi rano la sola mitra di tela bianca.
alla basilica vaticana, ed ogni Car- Il paliotto è del detto colore pao-
dinale vi si reca a suo piacere do- nazzo, e la coltre del trono e la
po la predica. coltrina della sedia, sono di lama d'o-
È necessario qui d'avvertire, che ro violacea , a seconda del colore dei
Papa con tutto il sagro
tal visita del due baldacchini, locchè si osserva in
Collegio, dopo la predica dei venerdì tutte le domeniche di quaresima. I
due candellieii con candele accese, « quale con te vive e regna Dio
il Pontefice incomincia la recita dei *» nelf unità dello Spirito santo per
consueti versetti, e della bella mi- >» tutti i secoli de' secoli".
steriosa, ed espressiva orazione, che Terminata tale commovente ora-
tradotta dal latino nell' idioma ita- zione, il Papa unge col balsamo del
liano è la seguente : Perù la rosa d'oro, cioè lo pone nel-
« O Dio dalla cui parola e po- la rosa più alta, la quale ha una
tenza sono state fatte tutte le co- lamina d' oro con grata, che apren-
se, e col cui impero sono tut- dosi ha luogo per contenere il bal-
te regolate, supplichevoli preghia- samo insieme alla polvere di mu-
mo maestà tua, che sei l'al-
la schio ; quindi l' asperge con acqua
legrezza, e il gaudio di tutti i benedetta, e l'incensa, e viene con-
fedeli, che ti degni colla tua pie- segnata al detto chierico di came-
tà di benedire e di santificare ra, il quale la porta in cappella di-
questa rosa gratissima per la sua nanzi al Papa. Si colloca poi sopra
vista, e pel suo odore, che oggi r altare sotto la croce, sopra un
portiamo in mano in segno di spi- ricco velo di seta color rosaceo, ri-
rituale consolazione, acciocché il camato d' oro, ed egli in tutto il
popolo a te consacrato , tratto tempo della messa prende luogo col
fuori dal giogo della schiavitù di decano della Rota fra i due came-
Babilonia per la grazia dell' uni- rieri segreti, sostentatori dello strasci-
in cavalcata colla Rosa in mano, giun- tocelle, gli comandò, che tenesse le
to al portico della basilica lateranense, ordinazioni nella settimana Media-
il prefetto di Roma vestito di porpo- na, spiegata dalla Glossa pel sabba-
ra, con calze di color d' oro, avendo io precedente appellato Sitientes, co-
278 CAP CAP
SI denominato dalla prima parola le Palme, con benedizione, di-
dell'introito della messa. Fu poi det- stribuzionCj e processione, delle
ta Mediana per un responsorio del Palme medesime.
primo notturno di questa domeni-
ca, in cui si fa menzione della XIV, Questa cappella si tiene in quel-
e XV luna, quando gli ebrei cele- la del palazzo ove risiede il Papa,
bravano la Pasqua dell' agnello, i sebbene il regnante Pontefice Gre-
quali giorni erano appunto la me- gorio XVI, considerando, che anti^
tà del periodo lunare. E siccome nel camente celebra vasi nella basilica di
sabbato SuienLes è general costume s. Pietro, volle, dal 1889 in poi fare
di cuoprire, con velo di seta pao- in detta basilica le funzioni della me-
nazza, i quadri, e le croci dell'altare, desima, anche per renderla più impo-
e crocefissi dell' appartamento Pon- nente, e dar luogo che i forestieri, i
tifìcio, così compariscono il quadro e quali per la settimana santa si recano
la croce della cappella Pontificia, al- in Roma in copiosissimo numero, ab-
la quale si recano i Cardinali con biano tutto r agio di assistervi e ve-
una carrozza, e con vesti, cappe e derla ; praticandosi tutti i consueti
tutt'altro paonazzo, del qual colore so- riti, e cerimonie come si descrisse
no il paliotto, e i sagri paramenti, ed alla Cappella della Purificazione,
anticamente si celebrava nella ba- e benedizione delle Candele, colla
silica Maria Maggiore, o Libe-
di s. sola differenza, che per camera dei
riana. Canta messa uu arcivescovo, paramenti serve la cappella della
o vescovo assistente al soglio Pon- Pietà ; che evvi l'adorazione del ss.
tificio ; r introito, i Kyrie, il gra- Sacramento esposto che il Papa vie- ;
in mezzo. Esse si custodiscono sino Papa leggendo dalla sua sedia Pon-
alla festa dell' Ascensione , sopra il tificale le sagre preci presciitte dal
letto della camera dei paramenti rituale (le quali alludono principal-
(Vedi )
, e se la benedizione delle mente alla gloria de' trionfi , alla
palme si facesse in conclave dal sa- grandezza della grazia di Gesù Cri-
grista, o dal primo maestro di ceri- sto, e al merito delle opere nostre),
coppiere, uno de' due sostenitori del- per loro, che per le rispettive reali
la falda, cui spetta custodirla quan- famiglie.
do non laPapa, e quindi
regge il Nell'atto che il Cardinal decano
gli rimane. Le altre due palme ven- ritorna al trono per ricevere dalle
gono date una dal cerimoniere al mani del Pontefice la palma ,
pre-
principe assistente al soglio, che la mette all'altare, e al Papa una ri-
tiene in mano per tutto il tempo verenza, indi prima bacia la palma,
della funzione e della messa, l'altra poscia la mano, ed il ginocchio de-
resta a disposizione del Pontefice. stro del Papa. Due contralti ebdo-
Un chierico di camera cinge allora madari intonano frattanto l'antifona
al Papa il grembiale di lino bianco Pueri hehraeorum y in canto fermo;
con merletto, e croce ricamata d'o- dappoicchè accorsa essendo tra le
ro in mezzo, recandosi il mede- turbe festeggianti l'ingresso del Si-
simo chierico per tutto il tempo gnore in Gerusalemme, una truppa
della distribuzione presso il deca- di teneri ed innocenti fanciulli con ,
zionato egualmente genuflesso sul ri- altri , come si disse nella funzio-
,, 1
GAP CAP 28
ne della Purificazione tutti bacia- : pella colla croce fra due ceroferari
no la palma, ed osservano tutti il votanti di segnatura, i contralti in-
medesimo ordine. Terminata la dis- tonano la prima antifona, Quum ap-
tribuzione, il Papa si lava le mani, propinquaret , ed il coro prosegue
versando l'acqua il principe assisten- processionalmente per tutta la sala
te al soglio, o in sua assenza, il se- regia, cantando anche tutte le altre
natore di Roma , e se manca que- antifone in canto piano, che termina-
st' ultimo primo conservatore
, il no quando, dopo il giro di detta sala,
di Roma accompagnato da un
ec. , va ripiegandosi la processione al lato
cbierico di camera, e da un udito- sinistro della porta delia Cappella,
re di Rota, non die da due maz- e precisamente quando la croce giun-
zieri, i quali restano a pie' del trono. ge avanti alla porta di essa. Uscito
Si alza quindi il Papa, dice il Domi- ilPapa dalla Cappella, colla prela-
nus vohiscuiiiy e l'orazione, a cui ris- tura, e coi generah degli Ordini re-
pondono i cantori ; mette V incenso, ligiosi, che lo seguono, allora due
somministratogli dal Cardinal primo soprani anziani entrano in Cappella,
prete, nel turibolo, sostenuto dal più e serrata la porta, dicono subito il
vestito da suddiacono, la croce Pon- col coro rimasto nella sala regia, ne
tificiaornata colla palma benedetta proseguono gli altri versi. Questo
che rimane a tal prelato, va a pie' inno da alcuni si attribuisce a Ri-
del soglio. Allora il primo de' Car- naldo vescovo di Langres , ma più
dinali diaconi assistente al medesimo comunemente a Teodolfo, abbate flo-
trono, rivolto al popolo, dice, Pro- riacense, poi vescovo d'Orleans, nel
cedamus in pace , cui risponde il IX secolo. Raccontasi che lo com-
coro.In nomine Chris ti^ Amen. In- ponesse in Angers ove stava prigio-
comincia allora la processione per ne, siccome creduto complice della
la sala regia , ove trovansi schierati congiura de' figliuoli contio il loro
la civica scelta, e i capotori , oltre genitore Lodovico Pio, e che lo can-
gli svizzeri, mentre i cantori si reca- tasse mentre quell' imperatore , ac-
no presso la porta. Rappresentando compagnando la processione delle
questa processione il pellegrinaggio palme, passava davanti il carcere di
che facciamo verso la beata eternità, lui. Piaciuto a quell' imperatore, si
però si porta innanzi la croce per- dice che il vescovo ricevesse il per-
chè nel viaggia estremo Gesù. Cri- dono e la libertà,come si ha da
sto dev' essere la noslra guida, co- Sigerbeto, in Chronicon ad annnni
me spiegano gravi liturgici. 843. V. Palme. In alcuni luoghi
Il Papa con mitra in capo e , tutlavolta soleva cantarsi da' fan-
colla palma in mano, viene portato ciulli per le parole, cui puerile de-
in sedia gestatoria da dodici pala- cus j e in altri pel versetto coetus
frenieri sotto baldacchino rosso , le in exce.lsis te laudata in siti ele-
cui aste sono rette da otto referen- vali, come si faceva a Parigi sopra
dari di segnatura in rocchetto , e la porta, che introduceva alle airceri.
mantelletta, ed è preceduto e seguito L' ingresso da Gesù Cristo
fatto
come nel d\ della Candelora. Appe- in Gerusalemme fu una figura della
na l'uditore di Rota esce dalla Cap- sua Ascensione nel cielo, di cui veu-
,
populusy ed il coro prosegue Cum delle scuole della città, una bara
raniìSy terminando quando il Papa ben ornata, chiamata feretrunij a
è entrato nella balaustrata. Finita portatorium, col testo de'sacri evan-
la processione, i Cardinali, e gli altii geli, affinchè si usasse al vangelo
si spogliano de' paramenti sagri, e un onore consimile a quello ricevuto
riprendono le cappe paonazze per da Gesù Cristo. Il Marlene poi , De
assistere alla messa, meno i peniten- Sacrìs Eccl. rìtibus tom. IV, pag.
zieri vaticani, i quali partono dalla 343, seguito da altri, ha opinato,
cappella. Se poi il Papa fosse im- che la benedizione delle palme siasi
potente a celebrare questa funzione, introdotta nella Chiesa romana ai
supplisce il Cardinale dell'ordine dei tempi di Amalario, intorno ai prin-
preti cui tocca dire la messa, e pratica cipii del nono secolo; ma il p. Me-
egli tutto ciò, che Cap-
si disse nella rati, giustamente lodato da Benedet-
pella della Purificazione, dando pure to XIV, ne ha scoperte le memorie
il celebrante, al fine della messa, la ne' sagramentari Gelasiano, e Gre-'
trina benedizione, colla pubblicazio- goriano del V, e VI secolo, e in
ne dell' indulgenza. antichissimi calendari.
Questo giorno è stato distinto con Alla messa si dice l' introito senza
parecchi festevoli nomi, di » Pascha contrappunto, ed il sagro Collegio
« petitum , Hosannae , Evangelismi de' Cardinali non va all' ubbidienza,
M Palmarum , dies Palmarum , Pa- per esservi andato prima, che si
'*
» scha florum, Dominica Lazari, benedicessero le palme. Soltanto dal
ed altri. Nell'Ordine XII del cano- Cardinal celebrante dell'ordine dei
nico Benedetto si legge , che antica- preti s' incensa l' altare , e dal Car-
mente la distribuzione delle palme dinal primo prete, il Papa. 1 Kyrie
si faceva dal Pontefice nel triclinio vanno in canto fermo, poi si canta
lateranense, dove si portavano dagli r epistola, genuflettendosi alle parole^
,
quando con detta cappa recavasi erano già introdotti nelle vigilie
GAP CAP 285
notturne, per la mutata condotta tura di quéste lamentazioni di Ge-
de' cristiani, stabili che di giorno si remia, perchè le lettere iniziali d'o-
recitassero gli ulficii del mercordi gni strofa vanno secondo l' ordine
giovedì e venerdì santo ^ a* quali dell'alfabeto ebiaico Aleph, Bethy
nonostante è rimasto il nome delle Ghimdj ma siccome nella tradu-
tenebre, perchè sebbene si celebri- zione latina di questi treni, non po-
no di giorno, si terminano a lumi tevasi ritenere il medesimo ordine ,
adatto spenti , e questi si considera- così la Chiesa ha voluto che ad
no ancora come uffizi! di lutto , e ogni strofa si anteponesse l' antica
come rappresentazioni dei funerali lettera ebraica, da cui incominciava.
del Redentore. Ed è perciò, che non Le lezioni del secondo e terzo
comincia la Chiesa 1' offizio dalle notturno si dicono con quest'ordine:
solite invocazioni, con cui prega il r ultimo cantore dice la prima, il
Signore di aprirle le labbra per penultimo la seconda, e successiva-
cantare le sue lodi. Si astiene dal- mente si continua con questo me-
l' invitatorio , e non chiude mai i todo per tutti tre i giorni. I con-
salmi colla sagra doxologia del Glo- tralti ebdomadari avvisano i can-
ria Patrij non canta inni, non chie- tori, che devono dire i responsori :
no, in cui, per le veci che in quella nel 1729, in cui Benedetto XI li
circostanza facea di segretario , o sa- fece ritorno a Benevento, per cele-
grestia , si ei a eretto un altare. Salito brarvi il concilio provinciale. Ma
ad un piccolo trono dopo l'ora di no- nel precedente 1728, egli rinnovò
na, recitò Benedetto XIII \ Oremus^ e quanto fece nel 1726, senza però
fatta ivi la preparazione della mes- pernottare al Laterano.
sa assunse in uno a' Cardinali gli Clemente XII, eletto nel luglio
abiti sagri bianchi, e quindi in se- del 1730, per la sua avanzata età,
dia gesta toiia , e sotto baldacchino e per essere divenuto quasi cieco,
passò nella Cappella Sistina, ove can- celebrò pochissime funzioni, onde le
tò solennemente messa. Dopo la funzioni della settimana santa in u-
consagrazione si ti'asferi in mezzo no a quella della mattina di Pas-
alla Cappella a benedire gli olii santi qua, furono celebrate dal sagro Col-
posti sopia una tavola circondata da legio nella Paolina del Quirinale,
dodici canonici in piviali bianchi dalla cui loggia il Papa diede sol-
cioè quattro di ognuna delle tre tanto la benedizione nella mattina
basiliche lateranense, vaticana e li- di Pasqua. Altrettanto si praticò nel
beriana, da sci diaconi in tonacel- 1782, e nel 1733, in cui Clemente
la, cioè tre canonici di san Loren- XII assistette alla messa nella det-
zo in Damaso , e tre canonici di ta Cappella, e dopo diede la benedi-
santa Maria in Trastevere , e da zione, che pur venne compartita negli
sette canonici di tutte le altre col- anni successivi, senza fare altra l'un-
legiale, i quali facevano da suddiu- zione, cioè sino al i74"j '" *^"i morì.
,
po le funzioni nella Paolina del pa- ne, che diede dalla loggia, e che fu
lazzo quirinale ; ma quelle della set- r unica funzione da lui fatta.
timana santa, e la messa di Pasqua Pio Vili, nel i83o, non fece le
vennero celebrate dai Cardinali nel- funzioni della settimana santa, del-
sono esempi , che sia stata celebra- bene di far celebrare quella memo-
ta anche nella Paolina del Quirina- ria in altro tempo, cui poi si ag-
le, ove il regnante Pontefice nel giunse la solenne processione del Cor-
i83i, celebrò, come dicemmo, tut- pus Domini [Vedi). Finalmente que-
te le funzioni della settimana san- sto giorno è stato detto solenme
ta, compreso il pontificale, e la so- Paschae initium, ed è perciò, che
lenne benedizione nella mattina del- non solo in quelle chiese, le quali
la Pasqua di Risurrezione. I Cardi- digiunavano il giovedì, ma in quelle
nali vi si recano con due carrozze, eziandio ove si osservava il digiu-
e vestiti di paonazzo, co' paramenti no ne' giovedì di quaresima, era co-
sagri di color bianco, e i domesti- stume di romperlo, e di finirlo in
ci colle livree di gala. questo giorno.
Crediamo opportuno premettere Anticamente nel giovedì santo si
alle indicate funzioni alcune noti- celebravano due messe, la prima a
zie sui nomi, riti, ed usi antichi di digiuno nella mattina, la seconda
questo sagro giorno. Con varie de- nella sera dopo cena; però in al-
nominazioni è slato chiamato que- cune cliiese se ne celebravano quat-
sto giovedì: dai paramenti di color tro, ed in altre anche cinque; piiì
VOL. vui. ^9
5-90 GAP CAP
comune per altro fu il rito di dir- cioè olio mescolato con balsamo per
ne secondo che andiamo a de-
tre, la cresima, sebbene in alcuni luoghi
scrivere La prima era diretta alla
. questi due olii si benedicessero dopo
riconciliazione che nel de'penitenti, la comunione. Ma
però la consagra-
mercordi delle ceneri erano stati zione del crisma, che adesso si fa
espulsi dalla chiesa. Essi venivano dai vescovi solamente in questo gior-
in questa mattina di buon'ora vestiti no anticamente poteva farsi in ogni
,
bato santo. I penitenti prendevano tro altare dell' una , o dell' altra
nedizione degli olii, che si chiamano tare, che impediva l'ingresso ai re-
santiy perchè sono benedetti, e san- cessi più intimi del sagro altare del-
tificati con singolari cerimonie dai la basilica lateranense, e nel fondo
vescovi, a' quali solo appartiene, se- del quale stava nascosta nel resto
condo i canoni, tal benedizione. In- dell'anno la detta ampolla. In quel
nanzi il Pater noster^ si consagrava giorno estralta questa pei* mano del
l'olio per l'estrema mizione degli Papa era mostrata al popolo, il quale
infermi ; B\Vj4gìius Dei;, si benedi- la venerava con tutta la divozione.
ceva l'olio, che dovea servire all'un- Il Pontefice entrava neU'arca, cioè nel-
y-ione de' catecumeni , e il crisma r altare Papale^ cosi prima chiama-
GAP CAP agt
to dalla sua forma, per compiere il me ordino, nel 171 6, Clemente XIj
saffrifìzio, secondo il rito dell'antico inerendo agli anteriori decreti della
testamento, che permetteva al solo s. congregazione de' Riti , special-
Pontetìce l' ingresso nel Sanata San- mente a quello de' i3 settembre
ctonini ^ una volta all'anno, come 1692. Fuori di questi casi, tutti gli
spiegano Innocenzo III, De sermone altri sacerdoti si astengono dal dire
de Coena Domini, il Durando, e la messa, meno il celebrante, in se-
Mabillon. gno di tristezza e di lutto, che li
ria dell'istituzione della ss. Eucari- anche ne' due seguenti giorni, e per
stia, che Gesù Cristo medesimo die- imitare in qualche modo la Cena
de facohà , e precetto agli apostoli, del Signore, che fu solo a celebrare
e per conseguenza a tutti i sacer- e comunicò di sua mano gli apostoli.
doti, di rinnovare. Perciò ben a ra- Un vero errore del volgo è quello,
gione questa festa cominciata colla che suppone essere questa funzione la
Chiesa è stata sempre riguardata Pasqua de' preti. Siccome poi non può
per una delle più solenni. Facevasi scompagnarsi la memoria dell'Euca-
in questo giorno la comunione ge- ristia da quella della passione, così
nerale del clero e del popolo. Que- la Chiesa fra le cerimonie di letizia,
sta è la comunione laica ed eccle- per l'istituzione del ss. Sagramento,
siastica, che ripetutamente si nomina dà ancora vari segni di tristezza. E
negli antichi canoni L' . ecclesiasti- però dopo il Gloria non solo si
ca si faceva dai sacerdoti in cotta sospende l'uso delle campane (Fedi\
e stola , e da altri ministri del- e si ripiglia quello antico delle troc^
l' altare. La laica facevasi fuori dei cole, o tavolozze, che usavansi spe-
balaustri , e cancelli dell'altare , do- cialmente dai monaci, e chiamavansi
ve ancoi'a dovea comunicarsi alla ri- >» Crepitaculum , Lignum congre-
fusa, e senza distinzione qualunque « gans, malleus excitatorius, ligneus,
ministro dell'altare, che per qualche « tabula lignea, " per invitare il
mancanza fosse passato a questa co- popolo alla chiesa; ma si astiene
munione. All'articolo Cappelle se- ancora dal dare la pace per dete- ,
grete, diremo della comunione som- stare quella, che il perfido Giuda
ministrata in questo giorno, nel pre- diede al suo divin Maestro, come
cedente , e per altre ricorrenze, dai spiega il celebre MazzinelH, nell' Uf-
Pontefici ai propri famigliari sì ec- fìzio della Settimana santa, Roma
clesiastici che laici. 1806, pag. 195.
Ridotte poscia queste tre messe
Cerimonie della Messa.
ad una sola, sono state ancora riu-
nite nella medesima le diverse fun- In questa mattina celebra la messa
zioni che si facevano in ciascuna
, ilCardinal decano del sagro Collegio,
di esse. Se poi in questo giorno ri- o il Cardinal vescovo suburbicario
corrono le feste della ss. Annunzia- più anziano invece di lui. La coltre
ta, e di s. Giuseppe o alcun' altra , del trono, e la coltvina della sedia
festa di precetto, allora si celebrano Papale sono di lama d'argento coi
alcune messe private, acciocché i fedeli ricami di fiori d'oro; e l'altare e
possano più facilmente soddisfar al la croce sono coperti di velo di seta
precetto di ascoltare la messa, sicco- bianca, perchè dopo non vi si reci-
,
tessuto in oro, collo stemma di Cle- « coram Summo Pont. Eugenio IV,
mente Vili, Aldohrandiniy e della » et romana curia ", Florentiae 1 44 ' •
casa Medici ,
guarnito di frangia St. Lett. t. VII,
359. Presso il Gat-
p.
d'oro, legata con canutiglie d'ar- tico poi, Acta Ccer. 9, ex Cod. ijSjy
gento. Nel mezzo è rappresentato si legge: » Quando Summus Pontifex
Gesù. Cristo morto, e sostenuto da M alieni episcopo vel
presbytero Car-
due angeli; al di sopra si vede il « dinali committit sermonem facien-
calice della passione; dal lato del « dum in missa , ille qui praedicatu-
vangelo la discesa al limbo, donde ^* rus est, servire debet Papae, etiam
libera i santi padri; da quello del- » si alias ad alium pertinere servi-
l' epistola Gesù Cristo risorto fra ci tiùm videatur ". Che in questa
due angeli , nell' atto di presentare mattina avea luogo il sermone avanti
la destra alla Maddalena genuflessa, la messa , lo dicemmo pure al § IX,
za rientrare più in cappella per la regolasi nello stesso modo delle al-
processione, ed allora i Cardinali tre due della Candelora, e delle Pal-
prendono i sagri paramenti di colo- me, descritte ai numeri 5, e 12 di
re bianco, secondo il rispettivo or- questo paragrafo. Appena che la cro-
dine. I patriarchi ,
gli arcivescovi ce papale, coperta di velo paonaz-
e vescovi assistenti, e non assisten- zo, e portata dall' ultimo uditore di
ti al soglio, il commendatore di Rota, esce fuori della balaustra, i
santo Spirito , e gli abbati mitra- contralti intonano inno Pange lin-
l'
rale lo pone neir urna, detta comu- mento pel giro delle quarant' ore.
nemente sepolcro, e chiuso lo spor- Non è qui a tralasciarsi di avver-
che sta sotto il ta-
tellino dell' urna, tire,che avanti 1' erezione di questa
bernacolo, dal medesimo monsignor Cappella fatta da Paolo III, come di-
sagrista con chiavetta , la stessa cemmo al § li di questo articolo, il
per avviarsi alla loggia della bene- M sacrata fuerat, in parvuni Ponti-
dizione , avendo i Cardinali preso w fìcium sacellum religiose admo-
luogo ai banchi laterali, ove un lo- « dum portata est, et argenteae ar-
ro famigliare ha postoli cuscino, e » culae super sacelli aram condita
gh altri dalle parti laterali. Per im- w prò comunione dici sequentis, in
potenza del Papa, lo slesso celebrante a quo oh vivifìcae passionis memo-
fa la funzione della reposizione del >y riam sacrum Dominicum non con-
sepolcro,avendo pubblicato dall'al- w fìcitur », In questa stessa Cap-
tare dopo la messa l' indulgenza di pella conviene credere col Cancellieri,
trenta anni conceduta dal Papa agli che accadesse ciò che racconta, nel
astanti, cioè qualora il Pontefice Pontificato di Clemente VII, Jacopo
dipoi non desse dalla loggia la so- Bonaparte, gentiluomo saniminiatese.
lenne benedizione, nella quale con- Ragguaglio storico di tutto Voccorso
cede r indulgenza plenaria. Avanti giorno per giorno nel sacco di Ro-
al sepolcro fanno allernativamente ma^ Colonia 1756: «Nel iSi'j, egU
un'ora di orazione i prelati della >i dice, l' Eucaristia ss. riposta il gio-
corte in rocchetto, e mantelletta, e >i vedi santo, come si costuma in tal
i cubiculari in cappa rossa, ed » giorno, nel tabernacolo della Cap-
alcuni cantori Pontifìcii in cotta. y> pella del Papa, la mattina seguen-
N^lla sera , in cui suol esservi w tesi trovò, senza sapere, ne come,
in lutto per la sua morte. L' uso di Papa in sedia gestatoria, con mitra
fare il sepolcro nella Cappella Pao- in capo, e flabelli ai lati, viene con-
lina, fu introdotto dal fondatore del- dotto sotto il baldacchino bianco
la Cappella medesima Paolo III, leg- retto da otto prelati referendari
gendosi neir Oldoino, presso il Ciac- Giunto avanti alla loggia, stando
conio, t. Ili, i3i: Quìbus maxi-
p. sulla sedia gestatoria e sotto il bal-
me feriis acerbissimam Christi Do- dacchino ivi eretto, premesse le con-
mini necem recolìt Christ. resp., se- suete preci dà al numeroso popolo,
pulchrum ad vaticaiias aedes in- raccolto nella vastissima piazza, la
\'exitj continuato poi dai successori, triplice benedizione, alla quale i
come dichiarasi ne' Diaril di Gio. cantori rispondono tre volte Anien^
Paolo Mucanzio, presso il Gattico, colle cerimonie, colle formule e col
Ada caerem. 347- E cosi costante modo, che dicesi all'articolo Bene-
l'uso di fare il sepolcro in questa dizione. Viene pubblicata poscia la
Cappella Paolina, che non essendo indulgenza plenaria, tanto in idio-
essa ancora sbarazzata in simile occa- ma latino, che in italiano, dai due
sione nel i6o5, per cagione del con- Cardinali diaconi assistenti.
Smorzate le da quelli,
candele vento suo arcivescovato, non solo vi
che le portarono accese accompa- celebrò tutte le funzioni della setti-
principi reali )
, fa la lavanda nella presentare colla prima la Maddale-
navata traversa della basilica vatica- na, che neWa casa del Fariseo lavò,
na, cioè nella gran cappella de' ss. ed unse i piedi al Salvatore, e col-
Processo Martiniano , erigendosi
e la seconda la lavanda fatta da Cri-
il trono fra le due colonne dell' al- sto a' dodici apostoli, cosi non ba-
tare, ed osservandosi nell'addobbo stando il tempo a queste due la-
tutto ciò, che si disse per la sala vande per le molte funzioni di que-
ducale. V'hanno però di più nella sto giorno, furono ridotte ad una
basilica due banchi pei Cardinali che fu quella del Mandato , stabi-
a' lati del soglio, e maggior copia lendosi, che i tredici individui fos-
di tribune, e palchi pegli spettatori. sero suddiaconi , diaconi , o preti.
Finalmente non si deve tacere che Ma in progresso , nel i ^5& , Ales-
a questa funzione commovente, la sandro VII comandò, che fossei'O sa-
quale chiamasi Mandato , perchè cerdoti, Q almeno diaconi oltramon-
il Redentore ce ne ha lasciato l' e- tani, dando la cura di eleggerh ai
, ,
cerdoti, sei mandati dai paiTOchi di falda, si reca al letto de' paramen-
Roma, e sette dall' arciconfra terni ta ti, e coir assistenza de' due Cardinali
della ss. Trinità de' pellegrini. F. primi diaconi, assume l' amitto, il
viene cinto dal Cardinal diacono as- GISTER EXEMPLUM DEDI VOBIS, C Ìl nO-
sistente d'un grembiale di lino bian- me dell'incisore. Già lo stesso teso-
co con merletti e preceduto dai , riere, ha dato
nel giorno precedente
mazzieri e dal sotto guardaroba, e al Papa due con entro quat-
astucci
assistito dal primo cerimoniere, e ti'o delle medesime medaglie d' oro,
dai due Cardinali diaconi del trono, e altrettante d'argento.
recasi al banco elevato de' tredici Mentre il Papa, finito il giro della
che è separato dal popolo
apostoli, lavanda, ritorna alla sua sedia, il
per mezzo d'vmo steccato o para- coro dice l' ultimo verso saecula sae-
petto, affine di lavar loro i piedi, culorum. Amen, e quindi uno dei
òhe denuda il suddetto stufarolo ve- Cardinali diaconi scioglie al Ponte-
stilo di nero. Nell'avvicinarsi il Papa, fice il grembiale, che resta ai due
ogni apostolo trovasi col piede de- primi maestri di cerimonie alterna-
stro ignudo: piede che a ciascuno tivamente. Il princijìc assistente al
è sostenuto dal suddiacono in tona- soglio, col solito velo bianco sulle
cella bianca senza manipolo dal lato spalle con merletto d'oro, o il sena-
destro del Papa, il Papa a tutti
fa tore, o conservatole di Roma piìi
chiamata Clementina,
nell'altra sala e poi li lascia coli' apostolica bene-
perchè decorata di marmi, e pitture dizione. Le vivande vengono pre-
dal detto Papa, erigendosi intorno sentate in ginocchio al Pontefice dai
de' palchi parati di damaschi rossi, prelati in mantelletta, e mentre egli
e trine d'oro pei sovrani, per le da- assiste alla tavola, il detto cappella-
me e pei distinti signori; e final- no segreto, o altro individuo di que-
mente , come poi si dirà , il Papa sto ceto, legge per solito quello
regnante già l' ha fatta tre volte nel che rappresentasi , subentrando il
mentovato atrio superiore della ba- sotto-guardaroba a tal lettura, non
silica Vaticana. Siccome immenso è sì tosto parte il Papa dalla tavola.
il concorso degli spettatori, perciò IlPapa prima di partire si lava le
si fa elevata la tavola, che si eri- mani coU'acqua, che gli somministra
GAP GAP .3o>i
fece imbandire nell' atrio superio- fatto a spese della camera apostoli-
re della basilica vaticana, nello stes- ca. Prima però i Cardinali vi por-
so ripiano della loggia della be- tavano le argenterie delle proprie
nedizione , addobbato con dama- credenze, e venivano serviti dai mae-
schi rossi, con trine, e frangie d'oro stri di camera, dai gentiluomini, dai
e con parecchi palchi eretti pei so- camerieri, e da altri famigliari rispet-
vrani ,
per le dame , e pei signori. tivi. Arrivata l' ora del desinare, i
predicato con applauso in qualche sis del sabbato santo, come oggidì
chiesa di Roma durante la quaresi- fanno i pontifìcii cursori, i mazzieri
ma, e che scelto veniva da monsi- € le armi, le guardie nobili, e chi ha
gnor maggiordomo, e poi riceveva l'uso della spada, squadrone, e fu-
il donativo di due medaglie conia- cile, per contrassegno di lutto, e di
te per la lavanda, una d'oro, l'al- duolo.
tra d'argento. Talvolta il Papa ascol- In sede vacante nel giovedì santo
tava quel discorso entro la bus- i conservatori R.oma fanno ed di ,
» ri Pietro Paolo Fabj, Tiberio Cen- » col suo treno di carrozze e se- ,
tore di Roma nella sede vacante del narrasi al n. 2128 de' 24 marzo.
3o4 GAP CAP
Ma ne'Diari di Roma, nelle sedi do il Papa recavasi a questi mattu-
vacanti del 1721, 1740 e 1769, in tini colla cappa, non era preceduto
cui cadde giovedì santo, ninna
il dalla croce.
menzione si fa ne della lavanda, ne il mattutino del giovedì santo
della mensa, come ninna memòria non diversifica da quello del gior-
relativa si rinvenne nell'archivio del no precedente. Ci avverte l'Adami,
magistrato romano. Osservazioni ec, p. /\.i, che la pri-
ma lamentazione in canto figurato
Mattutino delle tenebre del giovedì a quattro voci è del Palestrina, in
santo. cui entra a cantare un basso al Je-
rusalem, e che dei due bellissimi Mi-
La cattedra Pontificia della Cap- serere di Alessandro Scarlatti a due
pella € tutta spogliata, senza baldac- cori, e di Felice Anerio egualmente a
chino, di cui è privo puranco l'altare, due maestro de'cantori Pon-
cori, il
il Giorgi, Degli abiti sagri del Som- Papa in quel palazzo, ed allora la
che conservasi tutt'ora, coli' osten- santo, »* communicat solus sine mi-
sione delle reliquie. Soleva il Pon- « nistris, non ad sedem solemniter,
tefice recarsi prima con tutti i Car- *» sed ibi tantum eo die, ante altare,
dinali, e gli altri Ordini alla basilica >* ob humilitatem reverentiae Dei,
di s. Lorenzo detta Sanala Sanclo- :> E però
et passionis Christi etc.
*'
e colla mitra in capo va a sedere tre cantori, i quali sono assistiti anche
alla cattedra, ov' è servito da un da un cerimoniere, e da due altri ac-
si dal Iato sinistro del trono, si fer- ne, colla quale hanno corrisposto ai
ma mezzo ai
in Quindi
detti prelati. tanti e sommi benefizii loro com-
il Papa si alza
dalla sedia, depone partiti; e convengono anche a noi,
il piviale, e resta col solo camice che rinnovando colle nostre preva-
cinto di cingolo, colla stola paonaz- ricazioni la sconoscenza d' Israele,
za, e colla mitra. In questo modo male corrispondiamo alle beneficen-
scende dal trono, e colle mani giunte ze divine. Al fine di ciascun impro-
s'incammina verso il fine de' banchi perio si canta il celebre trisagio (/^e^?/).
dei Cardinali, ove arriva il suddetto Sanctus Deus, Sanctus fortìs^ San-
tappeto. Quivi gli si levano la mi- ctus immorta lisy misererà nobis, da
tra e il berrettino, ed incomincia un coro in greco, e in latino da un
la prima genuflessione, ed adorazio- altro. Fattasi dal Pontefice l'obla-
ne con ambedue le ginocchia, assisti- zione, ritorna al soglio, riprende
to dai soli due primi cerimonieri. Pio il berrettino, la mitra e il piviale,
Vili, non potendo genuflettere sul e quando andava in cappa, il ber-
tappeto a queste tre adorazioni, s' in- rettino, e il camauro, ed inginoc-
ginocchiò su di uno sgabello. Quan- chiatosi dinanzi a lui l'aiutante di
do il Papa assumeva la cappa, con camera, co' quattro votanti di segna-
questa si recava all'adorazione, sos- tuia, gli rimette le scarpe, e tutti
tenendone l'estremità i due Cardi- tornano ai loro posti , facendo la
nali diaconi assistenti, e senza ber- genuflessione alla croce, come avea-
rettino, scendeva dal soglio, seguito no fatto nel recarsi al trono. Indi
da due vescovi assistenti , che sor- il Papa im-
principia a leggere gì'
altri Cardinali, che tornando ai lo- Allora i chierici della Cappella le-
nuflessione, due soprani anziani in- dine XIV, 369, si dice, che appar-
tuonano l'antifona Crucem titani^ tengono al sagrista. Simili oblazio-
proseguita dal coro in canto andan- ni erano in uso anche altrove e ,
processionai mente a prendere il San- Papa s' inginocchia a far breve ora^
tissimo. Dalla Cappella Sistina par- zione al -ss. Sagramento, mentre mon-
tono in silenzio i procuratori di col- signor sagrista si reca a estrarlo dal-
i caudcllieri colle candele accese. che cuopre col velo umerale bianco,
Dopo vengono immediatamente i che gli fu posto sulle spalle; aven-
Cardinali dell' ordine de' diaconi do vietato la congregazione de' Riti
de' preti, e de' vescovi, il magistrato quello che praticavasi in alcune
,
regis prodeimtj quando esce la croce genuflettendo però ogni volta, che
fuori di detta Cappella ed il secon- ; passa innanzi al ss. Sagramento. Po-
do coro successivamente dice la se- scia alquanto fuori dell'altare, dal
quello, che si mette sul calice. Poscia mine^ ed i cantori rispondono Amen.
il Papa pone l'incenso nel turibo- Detta questa orazione, tutti genuflet-
>» repraesentet, quod isla die ema- dignus , e seguendo col ss. Sagra-
,
soglio. Il celebrante, fatta nella con- Pater noster, e l' Ave Maria, e do-
sueta maniera l'abluzione delle dita, po il Miserere , recita 1' orazione
e presa la purificazione, va dal lato Respice etc.
dell' epistola, si lava le mani, e giun- Dovendosi qui fare menzione, come
to in mezzo all'altare, inchinato di- avvertimmo di sopra, della reliquia
ce : Quod ore sumpsimnSj Domine^ della ss.Croce, che, per volere del
pura mente cn pianili 9 ^ et de mime re Papa regnante, si espone nel venei^
temporali Jiat nobis remedìuni seni- dì santo sull'altare della Cappella
piternum. Poscia, fatta la genuflessio- Sistina, dal momento in cui la prò*
ne alla croce, unitamente ai sagri cessione trovasi in quella Paolina
ministri torna in sagrestia a depoi'- per levare il Sepolcro, e vi rimane
re i paramenti. esposta sino al termine del mattu-
Nel Pontificato di Alessandro Vili, tino di tal giorno;
primieramente
nell'anno 1690, cadde in questo gior- è da sapersi, che la detta Croce di
no la festa dell' Annunziata e ciò , argento, coi candellieri simili e do-
non ostante si celebrarono varie mes- rati, meno la quaresima, l'avvento,
se, come è seguito più volte nel e nelle cappelle di esequie, sempre
giovedì santo. V. Jos. M. Thomasii, si esponeva nelle Cappelle Papali
Votum de translatione festi^ et ra- del palazzo apostolico, come attesta
zione illud servandiy quando incidil il JVovaes, Dissertazioni storico-cri'
in majoreni hehdomadam , et de fiche tom. II, pag. 241. Però il
sabbato santo j et Gavantus, de fe- Cancellieri, Settimana Santa, pag.
ria VI in Parasceve^ p. 211. 172 e seguenti, non istabilisce i
tempi in cui si esponeva tal preziosa
Canto del Vespero. reliquia; ma citando un Diario del
Valesio, de' i4 agosto lySo, asse-
Partito dalla Cappella il Cardi- risce che la medesima croce si so-
nal celebrante, si dicono dal Pontefi- leva esporre nella cappella Papale,
ce segretamente il Pater nosler ^ e nei dì più solenni. Essa croce poi
X A\?e Maria, e si dà principio al fu dottamente illustrata da monsi-
vespero. Le antifone, e i salmi so- gnor fr. Angelo Rocca, nel tom. I,
no intonati dai contralti. L'antifo- pag. 258 delle sue opere, in cui
na : acetum del
Quuni accepisset ne riporta la forma, ed anco nel
Magnificat, va in tuono più alto Commentarius che intitolò al Pon-
,
Altre volte in questo giorno s'im- li misterioso riposo del corpo del
dolci, eranvi le statue dorate di do- mitra di lama d' argento, stola pao-
dici ed un agnello in mez-
apostoli, nazza, ed in piviale rosso, o in cap-
zo caricato su legna pure dorate. Il pa magna, nel qual caso tiene il Ciip-
discorso poi dopo la tavola, che die- puccio della cappa in testa mentre
tro la solita bussola colle gelosie so- si cantano i salmi. I Cardinali vi si
leva ascoltare anche il Papa, veni- recano nello stesso modo della mat-
va recitato in lingua latina, non sul tina, colla cappa di saietta paonaz-
j)ulpito,ma r oratore prescelto da za. Tutto regolasi come ne' due mat-
monsignor maggiordomo sedeva su tutini precedenti. La lamentazione
d'una sedia camerale, collocata tra in canto figurato a quattro voci è
due finestre incontro ai Cardinali, di Gregoiio Allegri, ed al Jerusa"
ovvero se questi sedevano avanti le lenì entra a cantare un soprano. Il
finestre , dioontro a queste pronun- Miserere a due cori per solito è del
ziava l'oratore il disc(jrso. Di que- medesimo autore. La funzione si chiu-
sti discorsi, che alcune volte si pub- de colla solita orazione Respice tptctf
,
w cordaret cum verbo ultimo, vide- Pontefice viene preceduto dall' ulti-
" sic in orani stylo suo pleruraque andavano innanzi anco i camerie-
« ludit per hos rythmos, sive ri- ri segreti , co' candellieri incrocia-
w mas idem Augustinus". Così fini- ti, e colle candele accese. La guar-
sce il triduo dell' uffizio delle tene- dia nobile, e la guardia svizzera ac-
bre descritto da
co' seguenti versi compagnano il Pontefice, e il sagro
Ambrogio Novridio Fracco, Sacro- Collegio, il quale incede raccolto e
rum Fastorum lib. XII, B.omae silenzioso, in mezzo ai granatieri, che
guarniscono l'atrio, e la navata di
mezzo della basilica, per contenere il
Ter strepuere chorì, luces dixere te- foltissimo popolo; trovandosi il ca-
nebras: pitolo vaticano a ricevere tanto il
Stani pueri templi fustibus ante Papa che il sagro Collegio. Giunto il
della cs. Croce, del Volto santo stra del Pontefice, e i diaconi dal-
e della sagra Lancia sfatta dopo la parte opposta. Il vicario della ba-
il mattutino del venerdì santo dal silica,o un canonico presenta poscia
Papa e da" Cardinali. genuflesso al Papa la tabella, che
contiene l' orazione Ante oculos etc,
Dopo il mattutino, entrano nella e quelle pel Volto santo, per la ss.
perocché nelle tie dette candele del- gli fa porre l' incenso nel turibolo.
l' arundine viene raffigurato V inef- Poscia genuflesso, avendo preso il li-
fabile mistero della ss. Trinità, come bro deWExultet, chiede al celebran-
spiegano i migliori liturgici. te la benedizione , dopo di che va
al luogo del vangelo , nel ripiano
Processione dalla Cappella Paolina de' vescovi assistenti, e pone sul leg-
alla Sistina, in cui, oltre la cro- gio il che incensa con tre tiri,
libro,
Precedono due mazzieri colle maz- pasquale (Fedi), detto Arhor pascila-
ze rivoltate, indi un accolito col ba- Vis. Allora alzandosi tutti come al-
cile , nel quale sono i grani d' in- l' evangelo , il diacono incomincia a
censo , e un altro accolito col turi- a cantare l' inno Exultet , denomi-
bolo alla sinistra, mentre il suddia- nato ancora il preconio pasquale
cono porta la croce , il diacono attribuito da alcuni a s. Ambro£»i(i
o
r arundine o tricereo, colle tre can- da altri a s. Agostino , da altri a
dele in cima ed un cerimoniere
, s. Leone I, e da altri a Pietro dia-
alla sinistra con una candeletta ac- cono.
cesa col fuoco nuovo benedetto, ed Questa benedizione si canta da
appresso vengono due altri accoliti. un diacono ,
presente il vescovo , o
Arrivato il diacono vicino alla il sacerdote, perchè tocca all'infe-
porta della cancellata, piega l'arun- riore di annunziare la Risurreziono
dine, e il cerimoniere accende una di Cristo, la quale fu prima pro-
delle tre candele poste sulla canna. mulgata dalle donne di grado infe-
Dopo di averla alzata s' inginocchia, riore agli apostoli. Il diacono per-
come fanno tutti gli altri, fuori del tanto prende il libro, e va dal ce-
suddiacono, che porta la croce, e il lebrante, se non assiste il Papa, a
diacono canta solo Lumen Chrisli, col prendere la benedizione, e poi re-
qual nome sono pur chiamate le can- candosi al luogo dell'epistola in vi-
dele dell'arundine. Alzandosi tutti, il cinanza del cereo , nel piano del
coro v\?>\ionàc Deo gratias. Indi entra- presbiterio , dopo aver incensato il
l'ultimo de' Cardinali diaconi accen- storio posto sopra la pradella del-
deva il Lumen Chrisii^ ed il cereo l' altare, a cornu epistolae , stando
pasquale. voltato verso il soglio, ove rimane
Questo cereo, dopo aver figurato sinché vengono cantate le seguenti
estinto la morte di Gesù Cristo, rap- dodici profezie.