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DIZIONARIO

DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO Al NOSTRI GIORNI

SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRIj AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII , ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.

COMPILAZIONE

DI GAETANO MORONI ROMANO


PRIMO AIUTANTE DI CAMERA DI SUA SANTITÀ

GREGORIO XVI.

VOL. VIIL

IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLI.
«% ^ s.\ ^ t.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA

C
CAN CAN
VJANOPO (Canopen.). Città gne portano il nome di campi di
Tescovile in partibus dell'Egitto, sot- Diomede, si raccolsero le reliquie
to il patriarcato di Alessandria, chia- de* romani, campati dalla strage dì
mata anche Bougiiier_, Bochiraj Bo- Canne. Tuttavolta di sì celebre città
chi'rj e Bichieri. Essa è situata ver- appena si vedono le traccie d'un
so ima delle imboccature del Nilo, acquedotto, e d'un anfiteatro , ed in
laonde ne riceve il nome di Cano- poca distanza evvi un arco trionfale,
po, o Canopica, derivatole forse che porta il nome di Terenzio Var-
perchè vi si adorava un tempo il rone. Canosa fu devastata prima
dio Canopo, ovvero, come altri sos- dai saraceni, poi, nel XVI secolo,
tengono, da Canopo d'Amiclea pi- dalla guerra, essendo stata presa
lota di Menelao in essa sepolto, do- dai francesi nel i5o2; ma molto
po essere morto per un morso di pili ebbe a soffi-ire pel fatale terre-
serpente, ed in onore del quale fu moto del 1694. La
sede vescovile
fondata la città. Da ultimo, a' io di questa città, fondata nei se- V
gennaio 1840, il regnante Gregorio colo, e suffìaganea a Bari, ebbe pa-
XVI, fece vescovo di Canopo, mon- recchi vescovi, finche per la distru-
signor Lodovico de' conti Besi , vi- zione, che vi operarono i sara-
cario apostolico di Xan-tung nella ceni, nel X secolo, fu riunita alla
Cina. detta metropolitana di Bari , ciò che
CANOSA {Canusium). Città ve- confermò il Pontefice Uibano II
scovile del regno di Napoli, nella verso 1090. Quindi il succes-
il

provincia della Terra di Bari, edifi- sore Pasquale II, nel iio3, istituì
cata sopra un'amena collina, presso nella collegiata di s. Sabino, mdlius
la riva destra dell' Ofanto. Nell'an- dioeccsisj la prcpositura per princi-
tica Canusium, che di cesi fabbri- pale dignità. Vi sono varie chiese,
cata da Diomede, e le cui campa- e nella principale chiamata Chiesa
6 CAN CAN
Madre , ^^smamìra il monuniento pua, ove mostrava grande premura
mannoreo del gran Boemondo, prin- per la disciplina del clero, e per la
cipe d'Antiochia, celebrato dal Tas- esattezza delle cerimonie ecclesieisti-
so. Questa città fu già feudo della che. Innocenzo XII , nell' anno
famiglia Minutolo, principi di Ca- 1 69 1
, Io trasferì airarcivescovato di
llosa. Napoli , ove egli tenne il sinodo
CANTANIA {Cantanus), Città diocesano ,
poi il concilio provin-
vescovile nell' isola di Creta, secondo ciale, che da due secoli non vi si

Stefano di Bisanzio, sufFraganea della tenevano. Sollecito pel bene del


metropoli di Divenne ri-
Cortina. suo gregge, predicava sovente agli
nomata mas-
negli atti de*concilii, prendeva amorosa cu-
ecclesiastici;
sime in quello di Calcedonia, non- ra e sollecita delle vedove e dei
ché per alcuni vescovi, che la go- pupilli, dando loro abbondanti li-
vernarono. mosine. Divotissimo alla Vergine,
CANTELMO Jacopo, Cardinale. digiunava le vigilie di Lei in pane
Jacopo Cantelmo dei duchi di Po- ed acqua; ed oltre il suo rosario,
poli, nacque a Napoli, nel i64o, ogni giorno ne recitava anche l'of-
da generosa famiglia, che vanta pa- fizio; nei venerdì, dopo impiegato
rentela colla regal casa Stuarda d'In- alcun tempo nel meditare la pas-
ghilterra. Venne a Roma colla pro- sione del Salvatore , si flagellava
tezione del Cardinal Francesco Bar- co' suoi canonici , ed altri ecclesiastici
berini, e benché nel Pontificato di fino a sangue; promoveva ai posti va-
Clemente X
non godesse stima gran canti i soli meritevoli per pietà e dot-
fatto, lo fu in quello del successore trina; e procurava in ogni maniera,
Innocenzo XI, che da Cardinale a- che il suo seminario fiorisse di uo-
vealo osservato applicarsi indefessa- mini dotti. Peccò di soverchia con-
mente allo studio. perchè fatto
11 nivenza al viceré di Napoli nell'or-
Papa, gli conferì una pingue abbazia ribile rivolta del 1704, anche con
nel regno di Napoli; invioUo inqui- qualche scapito della ecclesiastica
sitore a Malta, ove sostenne vigo- giurisdizione, per cui meritossi dal
rosamente la religione, per cui richia- Cardinal Paolucci segretario di sta-
matolo spedillo nunzio agli sviz-
, to, a nome di Clemente XI, serie
zeri, poi alla corte di Polonia, per ammonizioni. Ma
volendo egli rime-
animare quel sovrano alla guerra diare al suo fallo, dispiacque al go-
contro il turco. Per gl'interessi della verno di Napoli. Per le quali cose
religione, fu eletto ministro Ponti- addolorato, dopo essere intervenuto
ficio alla dieta imperiale per la ele- ai conclavi d' Innocenzo XII e di
zione del re dei romani, perché ca- Clemente XI, di sessantadue anni,
desse sopra un re cattolico ed au- e dodici di Cardinalato, spirò a Na-
Intervenuto come nunzio stra-
striaco. poli nel bacio del Signore, ed ebbe
ordinario alla solenne incoronazione a tomba quella medesima , cui In-
del medesimo in Augusta, Alessandro nocenzo XII già arcivescovo di quella
Vili, ai i3 febbraio del 1690, lo chiesa aveasi apparecchiata nella me-
promosse alla sacra porpora col ti- tropolitana.
tolo dei ss. Pietro e Marcellino; CANTICA, o Cantico de' Canti-
poi lo elesse legato di Urbino, e ci. Libro sacro così nominato dagli
sette mesi dopo arcivescovo di Ca- ebrei , per esprimerne la eccellcn-
CAN CAN 7
za. Ha dato esso motivo a molte di- cui gli uomini padano con maggior
scussioni, e dagli ebrei è chiamato libertà nelle conversazioni eolle loro
Schir^ Haschirim. È attribuito a spose, e che le femmine per parte
Salomone, di cui porta il nome nel loro non credono di offendere il

testo ebraico, e nella versione greca pudore colla semplicità di quelle


de' settanta. I Talmudisti T hanno espressioni di cui ne ha molte la
preteso di Ezechia ; ma in ciò non Cantica, onde sarebbe un' ingiustizia
furono seguiti dagli altri rabbini. accusarla di scandalo. Tuttavolta
Pretendono alcuni, con Teodoro di non era permesso nemmeno ai gio-
Mopsueste, che questo fosse un vani cristiani leggere tal libro, an-
canto profano, o un poema compi- che per motivo della sua sublimità,
lato da Salomone per celebrare le e del pericolo d' intenderlo in un
sue nozze, o i suoi amori colla figlia senso carnale, o materiale.
di Faraone re di Egitto, la sua più Sotto l'immagine poi dell'unione
diletta sposa. Gli ebrei giunsero per- coniugale, gli ebrei hanno intesa
sino a proibirne a' giovani minori l'alleanza di Dio colla sinagoga, ed
d'anni trenta la lettura, sebbene lo i santi Padri, perpetua e indis-
la
ritenessero per libro divinamente ispi- solubile alleanza di Dio colla Chiesa
i*ato. Giudicarono altri , che fosse ci'istiana. Quindi di questo libro,
un epitalamio da cantarsi pei mari- ridondante di belle immagini, e di
taggi, e vi distinsero persino sette vivaci espressioni, dichiarato cano-
parti d' interlocutori, che rispondono nico, si è posto qualche passo anche
ai sette giorni, in cui si facevano nella liturgia. Checche ne sia, sotto
dagli antichi le feste nuziali. Così l'allegoria d'un maritaggio. Io Spi-
credette Bossuet nel suo commenta- ritoSanto volle dipingervi il mistico
rio su questo libro, e Lowth, de maritaggio di Gesti Cristo colla
Sacra poesi hccbr. prcelect. 3o 3i. umana natura, colla Chiesa, e con
Vero è, che di questa Cantica si un' anima fedele; donde ne viene
sono fatte, specialmente dagli ereti- che sotto la figura di nozze ordina-
ci, come si può vedere in Bergier, rie si rappresenta un maritaggio
alla parola Cantico da' Cantici, tra- tutto divino, e soprannaturale, in
duzioni assai libere, divenute anzi un modo il più nobile ed elegante.
pericolose; ma Michaclis nelle sue La Cantica è un dialogo fra lo
note sopra il citato Lowth, con so- sposo e la sposa, rappresentati sotto
di raziocini! ha dimostrato, che la tre diversi aspetti. Talom lo sposo
Cantica presenta l'amore castissimo sembra un re, e la sposa una re-
di due coniugi da gran tempo in- gina, talora sono rappresentati l'uno
sieme congiunti. E questa è un' idea come un pastore, e l'altra come
secondo il costume orientale, presso una pastorella, occupata nella cura
cui lefemmine sempre chiuse non del suo gregge, e talora l' uno è
veggono il marito quando vogliono, vignaiuolo o giardiniere, e l'altra
e non conversano con altri uomini, una donzella, che attende alla col-
mentre sono soggette a tutte le tura delle vigne e de* giardini , e
passioni nate dal clima, dalla clau- riceve qualche volta anche il nome
sura, e dalla poligamia. Ed è per- di sorella. Molti sono i commenti
ciò che questa mancanza di società fatti sopra il Cantico de' Cantici ;

fra i due sessi, è una causa, per ma tra essi vanno distinti quello del
8 CAN CAN
citato M. Bossuet, quello del Car- Sette sono i Cantici presi dall'an-
dinal Algrin d'Abbeville, stampato tico testamento , e distribuiti nel-
in Parigi nell'anno i55r, e quello l'uffizio divino, alle laudi pei sette
^v del Cardinal Nidard, che mori nel- giorni della settimana ; tre altri Can-
'^
l'anno i68r. tici , che si dicono sempre , sono
CANTICO (Canticum). Compo- presi dal vangelo, cioè Benediclus
nimento poetico, fatto in rendimen- DominuSy che si dice nelle laudi del
to di grazie a Dio per benefizii ot- mattutino, perchè in esso si parla
tenuti. Quindi Cantico dai nostri di s. Giovanni, che fu l'aurora nun-
antichi scrittori si dice allegrezza di zia del Verbo sole di giustizia ; il

mente delle cose eterne espresse con secondo è il Magnificat, il quale si


voci , e dagli scrittori toscani, Can- dice nel vespro per essere più no-
tico è preso per canzone. Dante bile delle laudi, cominciando in esso
chiamò Cantica, e Canzone ciascuna le festività. P^. Benzon in Magnific.
delle tre parti del suo poema, o- lib. I, cap. 2o.
gnuna delle quali poi è divisa in Il terzo Cantico Nunc dimittìs^ si

canti. Gli ebrei erano soliti com- dice nella compieta, essendo quasi
porre de* cantici nelle occasioni im- una raccomandazione dell'anima nel-
portanti ; e il Macri rileva , che il le mani di Dio, prima del sonno,
Cantico è differente dal salmo, per- simbolo dell'eterno riposo, come di-
chè questo si cantava col salterio, ce Amalario ec. Questi tre Cantici
strumento musicale ed il Cantico , sono chiamati evangelici per essere
colla sola voce. Il salmo significa le pigliati dal testo evangelico ed è :

opere buone, mentre il Cantico de- perciò che mentre si cantano, tutti
nota l'azione di rendimento di gra- si alzano in piedi, anzi alcuni si se-

zie (J^. Durando lib. 5, cap. 4)- gnano colla croce (Jo. Beleth. cap.
Il Cantico piti antico è quello di 4o ), il qual uso è lodevole, essen-
Mosè, composto dopo il prodigioso do ordinato dal vescovo nel princi-
passaggio del mare rosso : laonde il pio del Magnificat, come si racco-
Cantico è di molto anteriore alla glie dal cerimoniale de' vescovi lib.

invenzione de' salmi. Nella sagra II, cap. 2, e particolarmente si pra-


Scrittura trovansi molti di questi tica in Roma, compresa la cappella
Cantici, sette de' quali passarono Pontificia. Il Magnificat è chiama-
nella liturgia. Davide ne compose to il Cantico evangelico, o Concen-
alla morte del re Saule e di Gio- tus e Vangela , secondo il Mabillon
nata suo figlio; Debora e Baruch ad Fit. s. Arnulplii in saec. FI
dopo la disfatta di Sisara; la bea- Bened. 55o, et in tom. 6, sep.
p.
ta Vergine, s. Zaccaria padre del p. 5 12, 5i4> ed il Carpentier ad
precursore s. Gio. Battista, e il vec- evangelii concentus , t. II, p. 296.
chio Simeone per Gesù Cristo. La I Cantici si dicono nell'ufìflzio delle
stessa Scrittura riferisce,che Salo- tempora, tanto nelle domeniche, che
mone avea composto cinquemila Can- nelle ferie, alle laudi, ai vesperi, a
tici, di cui non ci resta che quello compieta, come sono distribuiti nel
intitolato Cantico de Cantici, Can- salterio. Nelle feste , e nel tempo
ticum canlicoruntj e che s. Girola- pasquale, alle laudi si dice sempre
mo dice essere scritto in versi nel- il Cantico Benedicite, come nella
l'ori^fiuale ebraico. domenica, e nel fine di esso non si
,

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dice Gloria Patri, come negli altri compagnie de' così àe\.\\ flagellanti,
Cantici, né si risponde Amen. Non si i quali giravano il paese con croci
dicono poi alle laudi gli altri Cantici e bandiere, cantando Cantici da lo-

feriali , come nel salterio , se non ro chiamati penitenziali , sotto la


quando si fa uffizio di feria , fuori direzione di alcuni. Facevano inol-

del tempo pasquale. ile delle processioni attorno i cimi-


Mentre gli ariani ( Vedi) nega- teri aspramente, fana-
flagellandosi
vano la divinità di Gesù Cristo, fu- tismo, che poi riuscì di sommo dan-
rono da essi ripresi quei Cantici no ai giudei incolpati di aver avve-
in cui i fedeli fino dal principio lenato i pozzi de' cristiani; e la me-
della Chiesa riconoscevano Gesù Cri- moria di questi Cantici, si conservò
sto Dio, come abbiamo da Eusebio col nome di Cantici de^ flagellan-
nella Storia Eccl. 1. V, e. 28. Pao- ti. Inoltre i non solò in
flagellanti

lo Samosateno tolse tali Cantici dal- Germania, ma eziandio si propaga-


la sua chiesa, perchè erano un^a- rono in Francia, ed altrove, e nel
perta condanna de' suoi errori. E s. Boileaux, Histoires des flagellans,
Agostino compose espressamente un si leggono intorno a ciò curiose
salmo assai lungo per premunire i memorie. V. Arciconfraternite.
fedeli contro le fraudi de' donatisti. CANTO Ecclesiastico. Canto si-
Questi rimpixjveravano a' cattolici gnifica armonia espressa con voce,
la maniera troppo grave, con cui cioè r atto medesimo del cantare,
cantavano i salmi ; e il detto santo che consiste nel mandar fuori mi-
al contrario accusava i donatisti, per- suratamente la voce con modo or-
chè esprimevano co' loro canti i dinato a pi'odurre melodia, o alquan-
trasporti dell' ubbriachezza, anziché to simile a quello, col quale si pro-
i sentimenti di pietà. I valentiniani, duce la melodia, ed è proprio del-
Basilide, Bardesane, i manichei ed l' uomo e degli uccelli. Si dice inol-
altri composero inni e Can-
eretici tre Canto, per arte di cantare, che
tici, per diffondere più facilmente i con termine musicale si distingue in
loro errori; ed Ario poeta e mu- Canto fermo , Canto figurato , o
sico, avendo posto in versi la sua Canto ad aria, cioè senza cognizio-
rea dottrina, l'avea disseminata tra ne dell'arte. Il Canto, secondo Mil-
il popolo, e le persone di campa- lin, è una specie di modificazione
gna per mezzo di canzoni spiritua- delia voce umana, per mezzo della
li. Questo mezzo poscia fu usato quale si formano suoni variati, che
da Apollinare. Ma il concilio lao- si possono valutare, de' quali cioè si

diceno per rimediare a tale abuso, può trovare, o sentire l' unisono , e
proibì col canone LIX di leggere, calcolare gl'intervalli, inqualunque
o cantare nella Chiesa salmi com- maniera sieno disposti. Il Canto me-
posti dai privati, e comandò di li- lodioso, e che può valutarsi od ap-
mitarsi ai libri Ernesto
sacri. ì^. prezzarsi, non è se non che una i-
Cipriani, Dissertatio de propagatio- mitazione studiata ed artificiale de-
ne liaeresum per cantilenasi Lon- gli voce parlante, o
accenti della
dini 17 18. appassionata, e siccome di tutte le
Circa poi la metà del secolo XIV, imitazioni quella, che desta maggior
essendo accaduta in Germania una interesse, é quella appunto delle
glande mortalità, si formarono le passioni umane, il Canto riuscì il
,. ,

IO CAN CAN
più piacevole di tutti i modi, o ge- sti, e lugubri avvenimenti. Tale è
neri d'imitazione. il cantico di Davide sulla morte di
L' uso del Canto trovasi nell'anti- Saule e di Gionata; tali sono le
chi tà più remota, e nell' Egitto, ed lamentazioni di Geremia sulle dis-
in Grecia i primi canti conosciuti avventure di Gerusalemme. Piacque-
furono inni in onore degli dei an- : IX)queste lugubri composizioni al
zì in tutti i tempi, e presso i popo- popolo ebreo, e fatte ne furono del-
li anche i più grossolani il Canto è le raccolte; e molto tempo dopo la
stato un modo di culto divino. E morte di Giosia, ripeteva quel po-
assai verosimile, che i primi canti- polo i treni di Geremia, sul tragico
ci sieno stati destinati a lodare i fine di questo re.
divini benefìcii, mentre ricolmi di Passando all'origine del Canto ec-
gioia gli uomini pei ricevuti favo- clesiastico, la ne Chiesa militante
ri, n' espressero i ringraziamenti , e prese modello dalla trionfante,
il

le lodi col Canto a pie' degli altari, avendo appreso da Isaia, cap. 6,
e particolarmente insieme congre- che i Serafini vicendevolmente can-
gati, dappoiché l'unione de' contenti, tano innanzi a Dio. Per la qual co-
ed allegri accresce maggiormente la sa gli esseni, al riferire di Filone,
letizia di ciascuno in particolare de vita contempi, y visarono questa
Sebbene la Scrittura non ne faccia maniera di cantare alternativamente
menzione nella storia de' patriarchi le divine lodi facendo due cori,

pure i principii certi, ed universali uno d'uomini, l'altro di donne. Que-


della natura non ce ne lasciano du- sti però erano i cantici detti dram-
bitare. Ma quando gli ebrei furono matici, perchè l'azione sì congiun-
congiunti in una società , seppero geva alla voce, de' quali si dice ne-
alzare le voci armoniche nelle lodi gli uffici! ecclesiastici: ^> Ante tho-
del Signore, come rileviamo dai can- w rum hujus virginis frequentate
tici sublimi di Mosè, di Debora, di « nobis dulcia cantica dramatis".
Davide, di Giuditta, e de' profeti. Ma questo canto, dai gesti accom-
Davide stabili de' cori musicali per pagnato ^ non si usò mai nella
lodare Dio nel tabernacolo, ed esor- Chiesa.
tò ad encomiare il Signore e colla vo- Sotto il nome di Canto ecclesia'
ce, e cogli stiTimenti, dicendoci nel sal- cOj si comprende genericamente qua-
mo 46, V. 6 e 7. *s Psallite Deo no- lunque canto si usi nelle chiese, sia
n stro, psallite psallite Regi nostro,
: il gregoriano j che si chiama eccle^
« psallite quoniam Rex omnis ter-
: siastico in particolare, sia V ambro-
« rae Deus, psallite sapienter ". siano o monacale^ sia il corale dei
Anche il figlio di lui, Salomone, religiosi, e d' altri riti , o anche dei
serbò un tal uso nel tempio , che greci. Sul principio del cristianesimo
fabbricò. I leviti erano incaricati di si usò il Canto ne' divini uffizii , e
cantare e suonare nel tabernacolo principalmente quando la Chiesa ac-
e nel tempio, ed a ventiquattro a- quistò la libertà di dare al suo cul-
scendevano i cori de' musici di Da- to quello splendore, e quella pompa
vide e di Salomone, i quali a vi- che conveniva , essendone stata au-
cenda esercitavano il loro ufficio. torizzata dalle lezioni di Gesù Cri-
Hanno finalmente gli ebrei usato sto e degli apostoH. La nascita del
de' cantici ancora per piangere i tri- divin Salvatore fu ai pastori annun-
CAN CAN II
ziafa coi cantici degli angeli stessi. te, che 8. Ignazio fece ciò, dopo aver
All'articolo Cantici si fece menzio- udito in visione gli angeli celebrare
ne anche di quelli di Zaccaria, della alternativamente le lodi di Dio can-
b. Vergine, e di Simeone. In mezzo tando le antifone. S. Atanasio in-
alla sua predicazione, permise Gesti trodusse nella sua chiesa alessandri-
G'isto, che una moltitudine di popolo na il Canto figurato, chiamato dai
lo accompagnasse nell' ingresso di greci colorato^ ma poi pegli abusi,
Gerusalemme, cantando » Osanna, che ne nascevano , vi surrogò un
>» benedetto sia colui, che viene in Canto semplice e piano, come rife-
*• nome del Signore, salute e prospe- risce s. Agostino, e fu tale, che sem-
>* rità al figliuolo di Davide " ; e brava piuttosto una recitazione, che
così continuò fino al tempio, quindi un Canto, principalmente per la sua
riprese i farisei, perchè eransi adirati brevità. Nella primitiva Chiesa, il
per siffatta popolare
dimostrazione popolo soleva cantare co' chierici, e
di gioia. Paolo esortò i fedeli ad
S. rispondere all' orazione detta dal sa-
eccitarsi vicendevolmente alla pietà cerdote : onde san Girolamo scrisse
con inni e cantici , spirituali ; e nel pracf. in epist. ad Galat. : h Ad si-

quadro della prima liturgia , che ci mìlitudinem coeleslìs tonitrui. Amen


presenta l'Apocalisse , si parla d' un reboal". Ma siccome per lo più si

cantico cantato innanzi l' altare dai alterava la conveniente armonia, fu


seniori e dai sacerdoti, ad onore del ciò vietato dal canone XV del con-
divino Agnello. I cristiani interroga- cilio laodiceno, celebrato verso l'an-
ti da Plinio, che cosa facessero nelle no 364. Fu pertanto ordinato, che
loro assemblee, risposero, che si uni- solamente cantassero alcuni chierici
vano la domenica a cantare in due a ciò deputati e chiamati Cantato-
cori inni a Gesù Cristo come Dio, res canoniciy cioè regolati ed ordi-
e ciò seguiva prima del levar del nati. Sopra canone laodiceno no-
il

sole. ta Zonara, che da indi in poi i


Adunque fino dai primitivi tempi suddiaconi, i quali prima erano de-
della Chiesa si usava il Canto alter- stinati alle porte delle chiese, ed i
nativo con cui da un doppio coro
, lettori, a cui spettava leggere le sa-
si cantavano i salmi, gì' inni ce, co- gre lezioni, furono eletti per canta-
me si usa ancora al presente; ma re. Si vuole inoltre, che s. Ilario di
siccome in quelle epoche le donne Poitiers avesse composto varii inni,
cantavano in un agli uomini nelle e che da quel tempo s'incominciasse
chiese, ciò fu vietato dal concilio a cantarli in un modo alterno in
antiocheno. Sebbene il Canto alter- tutto l'occidente; ma Prudenzio, Sim^
nativo derivi dagh stessi apostoli, ne maco, s.Paohno, ed altri poeti cri-
gli altri si debbano considerare che stiani in Itaha aveano già prima di
soli imitatori di esso, pure si vuole, quell' epoca composto inni, appro-
che s. Ignazio, discepolo di s. Gio. vati e ricevuti dalle chiese, e que-
Evangelista, instituisse pel primo nel- sti si cantavano comunemente in I-
la sua chiesa d' Antiochia il Canto talia ne' diviniufìlcii , avanti che
alternato degl' inni e salmi , che si queir uso fosse adottato in Francia.
sparse prima nell' oriente, e poi nelle S. Ambrogio, che regolò il Caiv-
altre chiese sotto 1* impero di Co- to della sua chiesa di Milano, men-
stantino. Aggiunge lo storico Socra- tre erano apeiti i teatri de' gentili,
,

12 CAN CAN
evitò diligentemente la loro melo- Dio ne' suoi Questo Canto
templi.
dia. Dipoi Gregorio l ne* tempi,
s. dicesi pure canto piano per la sua ,

in cui non vi erano piU que' tea- semplicità e canto fermo


facilità;
tri, permise nel Canto ecclesiastico per la gravità, con cui procede sem-
qualche cantilena più graziosa , la pre in note di egual valore, essen-
quale però non richiamasse alla me- do una melodia di puro genere dia-
moria cose profane. Quindi venne tonico, che procede per due toni, e
la distinzione di Canto Ambrosiano semitono, ovvero per tre toni, e
e di Canto Gregorianoj il piimo semitono ; canto corale, perchè can-
pila grave, il secondo più melodiale. tato in coro, e dal coro, e final-
Il Canto Ambrosiano, Cantus Am- mente canto romano, perchè fu in-
hrosianus, è composto di quattro trodotto prima in Roma, quindi
toni autentici degli antichi, il dori- propagossi per l'occidente. Carlo Ni-
co, il frigio, il lidico, e il minolidi- vers, autore d'una dissertazione sul
co, che s. Mirocleto vescovo di Mi- Canto gregoriano, osservò, ch'esso
lano, ovvero lo stesso s. Ambrogio, è stato sovente alterato, e che in-
scelse per formare il Canto della vano si tentò di restituirlo alla sua
chiesa milanese. Diconsi i suddetti prisca purità e bellezza ,
perchè i
quattro toni autentici, perchè
si vuo- cambiamenti che vi si fecero
, fu- ,

le, che fossero approvati pel Canto, rono continui innanzi l' invenzione
onde resero quello ambrosiano piti delle note, le quah sino a' tempi del
metrico, e più modulato del Gre- camaldolese Guido Aretino consiste-
goriano. In esso il suono sopra una vano solo in punti , virgole , e in
sillaba lunga aveva esattamente il minuti accenti , co' quali era faci-
duplice valore una sil-
di quello d' lissimo r ingannarsi Le note .di ,

laba breve. Il Canto ambrosiano cui è composta la melodia, altro


ancora si conserva religiosamente non sono che segni indicanti V in-
nelle chiese, nelle quali si mantiene tuonazionej e questi segni si pon-
il rito pur chiamato ambrosiano. gono sopra quattro linee, e fra gli
S. Agostino attesta l' impressione spazii delle medesime. S. Gregorio I
che fecero sul suo animo i salmi adunque, come afferma anche Do-
che udì cantare nella chiesa di Mi- menico Maria Manni, nella Disser-
lano. Confess. 1. IX, e. 6. fazione della disciplina del Canto
// Canto gregoriano^ o roma- ecclesiastico antico , Firenze 1756,
no, o canto-fermo j planiis et sim- non fu inventore, ma riduttore del
plex canendi modus, è il Canto, che canto romano , traendolo ad una
si usa nella Chiesa quando il coro più conveniente forma, e aduna
ed il popolo cantano all' unisono, e qualche facihtà.
tutti insieme d' una stessa maniera. Di fatti ninno ignora , che per
Si chiama Canto gregoriano, per- testimonianza di Anastasio Bibliote-
chè s. Gregorio I creato l' anno
,
cario, un Canto somiglievole al gre-
590, lo corresse sopra il Canto an- goriano era stato nella Chiesa, già
tico, e lo diffuse in Italia. Esso pe- nel tempo di s. Ilario, eletto Papa
rò non è se non che una modula- nel 4^1, e che, secondo Pietro, ve-
zione di voci air unisono senza di- scovo di Orvieto, esisteva eziandio
versità di tempo, usata negli uffizii nell'anterior tempo di s. Silvestro I,

ecclesiastici per lodare e benedire cioè duecento settanta anni avanti


,

CAN CAN i3
5. Gregorio I. Questi per altro, co- quale pretese essere cresciuta T igno-
me scrive Giovanni Diacono nella ranza neir ottavo secolo , per ava-
vita di lui, lib. II, cap. 5, istituì in prima s. Gregorio I fondate in Ro-
Homa una scuola ,o collegio de* ma ÌQ scuole di Canto ecclesiastico,^
cantori, Scliola cantorum^ a' quali mentre, dice, erano necessarii dieci
(abbricò due case, una presso le anni di scuola per impararlo.
scale della basilica vaticana l' alba, La Chiesa Romana fino dalla sua
accanto il patriarchio lateranense, do- fijndazione, avendo usato sempre il

tandole ambedue di convenienti ren- Canto, che alla dolcezza della mo-
dite, e nella seconda di queste il Pon- dulazione accoppiasse la gravità, ven-
tefice istruiva i giovanetti. ne da molte chiese imitata. Ciò af-
In questo collegio de' cantori e- ferma pure s. Agostino, all'epistola
rano ammessi soltanto sette diaconi, 119. Il Pontefice Vitaliano , eletto
a' quali si aggiungevano altri fan- nel 65 j (che alcuni fanno introdut-
ciulli per aiuto del Canto. Preten- tore degli organi, o almeno dicono
desi, che sino al secolo XIII esistes- che li abbia stabihti nelle chiese)
se in Roma questa celebre scuola mandò in Francia Giovanni canto-
secondo il Rasponi, De Basilic, La- re romano, perchè insegnasse il Can-
ter, lib. II, cap. 4) e Bona, Rerum to ecclesiastico romano, ovvero lo
Liturg. lib. I, cap. 20, mentre si ritornasse a quella maniera, colla
sa , che tali cantori andavano a quale s. Gregorio I pel primo l'a-
cantare ovunque il Pontefice cele- vea in quel regno introdotto come ,

brava. dice Giovanni Diacono, in vita s.


Ma del Canto gregoriano e della Greg. /, lib. II, cap. 8, p. 48 del
scuola di s. Gregorio Magno, che tomo IV delle opere di s. Grego-
durò per molti secoli, dopo la mor- rio Magno, dell' edizione de' Mau-
te del Pontefice, e dalla quale u- rini. Il Pontefice pois. Agatone, crea-
scirono non pochi cantori, che pro- to l'anno 678, mandò de' cantori
pagarono canto di lui in Inghil-
il in Inghilterra, acciocché insegnasse-
terra, in Francia, in Germania, e ro a quel clero il Canto romano,
nelle Spagne, si parlerà all'articolo secondo riferisce Beda, lib. IV, cap.
Cantori della Cappella Pontificia. 18. Quel Pontefice viene considera-
Non è però qui da omettersi, che s. to per uno de' restauratori del Can-
Gregorio Magno fi^i il primo a stabilire to ecclesiastico , come si rileva dal
il cantorato, ed errano quelli, che ne suo ampio trattato in tale materia,
attribuiscono l'istituzione al Pontefi- servendosi a quest' uopo particolar-
ce s. Ilario ; mercecchè fti costume mente di Giovanni monaco, maestro
nella Chiesa per molti secoU di can- di cappella in s. Pietro, il quale ol-
tare nella prima domenica dell'av- tre il Canto, insegnò per le lezioni
vento, avanti l' introito in lode del- tutto l'anno. S. Leone
che gli II,
lo stesso s. Gregorio I, alcuni me- successe nell'anno 682, vedendo che
trici componimenti, di cui ci de- erasi alquanto corrotto il Canto ro-
scrive il rito Mabillon, de ant. ec- mano, poiché era eccellente nella
ci discip. cap. X, num. 23. F. il musica. Io rislaurò, e ridusse gli
Bergier alla parola Canto ecclesia- inni ed i salmi a bella consonanza.
sticoj che difende il santo Pontefice, Egli è certo però che, nel secolo
contro il protestante Bmckero, il VII, incominciossi in Roma ad ai*-
,

i4 'Mn CAN
monizzare sopra le note, senza se- di Pasqua, nacque una contesa sul
gni particolari. Ma per la testimo- Canto, fra i cantori romani ed i
nianza (li Valfrido Strabone, la Fran- francesi, che si credevano a quelli
cia ricevette il Canto romano soltan- maggiori ; ma il saggio principe de-
to da Stefano II, detto III, col mez- cise a favore dei romani, dicendo
zo de' chierici da lui ammaestrati non dover i rivoli essere maggiori
più perfettamente, e Paolo I, che del fonte, alludendo, che a Roma
gli successe nel ySyj si adoperò con erano debitori del modo , con cui
Pipino re di Francia, affinchè nel allora cantavano. Carlo Magno or-
suo regno introducesse da per tutto dinò, che il Canto gregoriano si sta-
ilCanto romano. Ciò è conferma- bilisse in tutte le chiese di Fran-
to dal Galletti, Del Primicero, p. cia; ma vi furono delle chiese, le
IO, raccontando, che essendo mor- quali non ne presero che una par-
to Giorgio primicero della scuola te, e lo mescolarono col loro. f^.
de' cantori. Paolo I richiamò dalla Giovanni Lebeuf, Trattato storico
Francia Simeone secondicero della sul Canto ecclesiastico^ in cui al e.
il quale erasi colà re-
stessa scuola, Ili tratta della intuonazione fran-
cato per insegnare il Canto a' mo- cese de' salmi adottata dalla Chie-
naci di s. Remigio arcivescovo di sa Romana, dalla quale però appre-
Ronno, fratello del re Pipino, e lo se la gallicana anche V arte di ar-
richiamò, acciocché ascendesse al po- monizzare.
sto di primicero, che a lui spettava 1 francesi hanno dato il nome di
per anzianità, come si pratica dal Canto ecclesiastico in generale al ,

collegio de' cantori Pontificii annual- Canto gregoriano; e al così det-


mente, nella elezione del loro mae- to Canto fermo, il nome di plain
stro, y. il Dizionario degli autori chant , del che si è fatto quello i-

ecclesiastici^ all'articolo Carlo Ma- taliano Canto piano. Chiamano


di
gno. Di questo principe, dice l' an- poi Canto in ison, o Canto eguale,
nalista Baronio, che si adoperasse un canto, o una salmodia , che si
premurosamente a far correggere il aggira soltanto su due tuoni, non
Canto gallicano, per cui nel recar- formando se non che un solo intei>-
si a Roma nel Pontificato di Adria- vallo. Alcuni Ordini religiosi, come
no I, lasciò appresso quel Pontefi- altre volte nell' Italia i cappuccini
ce due suoi chierici, ricevendone in avevano nelle loro chiese questa sola
vece altri due dallo stesso Papa be- sorte di canto. I francesi inoltre chia-
ne istruiti e dotti, cioè Teodoro e mano Canto sul libro un canto fer-
Benedetto. Recatisi essi in Francia, mo, o un contrappunto a quattro par-
cogli antifonarii composti da s. Gre- ti,che i cantori compongono, e can-
gorio I, corressero quelli francesi, tano all'improvviso sopra una sola
ed istruirono tutti nel Canto roma- parte, che è il libro del coro, co-
no, per cui Carlo Magno disse ai sicché, eccettuata la parte notata,
suoi, doversi ricorrere alla fonte, la quale si applica d'ordinario al
quando si ha bisogno di tutto ciò, basso, i cantori, a' quali si affidano
che concerne la religione, cioè alla le altre tre parti, non hanno se

Chiesa Romana. Anzi, come raccon- non che questa per guida. Ciascuno
tano altri, trovandosi di nuovo in compone la parte propria nell'atto
Roma Carlo Magno nella festività medesimo di cantare; ma questa
,

CAN CAN i5
specie di cauto esige molta perizia, moderno: il primo fu già praticato
abitudine, e molto orecchio negli dai greci antichi, e si conservò fino
esecutori, tanto pih, che non ò al secolo XIII. Questo avea solo
sempre facile il riferire i tuoni del due differenti specie di misura, cioè
Canto fermo a quelli della nostra una lunga ed una breve, di modo
musica. Molti metodi furono inven- che il suono di una sìllaba lunga
tati , o proposti ne' tempi trascorsi valeva il doppio di quello d'una
pi-ecipuamente in Italia, in Germa- breve. Il Canto figurato moderno fu
nia per r insegnamento del Canto, messo in uso dopo 1' invenzione
e vei'so il i8i5 in Parigi ne in- delle sei note moderne, fatte nel
ventò uno nuovo certo Choron, il secolo XI, cioè quando Benedetto
cui divisamento era di fondare una Vili o Giovanni XX chiamato a ,

specie di esercìzii talmente graduati, Roma Guido Aretino, gh ordinò


che gli allievi non trovassero veru- d' insegnare al clero di Roma le
na difficoltà nel passaggio da im note del Canto fermo da lui inven-
oggetto all'altro, dappoiché partendo tate; le quali note formano non solo
dalle operazioni più semplici, e più varie figure, riguardo alla durata
facili, giungessero senza alcuno sforzo, del tempo, ma
anche riguardo alla
alle più difficili e complicate. loro e per questo si
connessione,
Nominossi il Canto corale anche chiama quel Canto composto di va-
canto ferniOj, e Canto gregoriano, e rie figure, ed anche musica figurata.
dal principio del VII secolo fino Le note inventate da Guido, Ut, re,
all'epoca in cui principiò il contrap- mi fa, sol, la, tratte dall' inno dì
punto ad esercitarsi secondo le re- s. Gio. Battista, composto da Paolo

gole determinate, Canto fermo


il Diacono, celebre poeta, e monaco
non era altro che il Canto ecclesìa' cassinense in sul finire del secolo
stìco introdotto dal citato s. Grego- IX, servirono poi di lume a Gio-
rio Magno ne' cosi detti otto tuoni vanni de Muris, gran matematico
ecclesiastici, i quali erano i primi in Parigi, il quale, verso l'anno
quattro tuoni autentici, e piagali iSyo, inventò le otto figure delle
degh antichi greci. Ma dall' uso note musicali, su cui molti elevati
dell' armonia in poi si dà questo ingegni formarono una perfetta ar-
nome anche negli esercizi! del con- monia di più voci,
più pro- e di
trappunto a quella parte, che viene porzioni tempi , mercè il segno
e
prescritta allo scolare, affinchè vi della misura, o battuta. Non bene
ponga una, o più altre. In
sotto poi si conosce 1' antico significato
alcuni luoghi si chiama altresì Canto della Canto in contrappunto.
frase
fermo, una composizione a tre, o Ad alcuni sembra, che quell'espres-
quattro voci, senza istromenti. sione indicasse un Canto con imita-
E per accennare alcuna cosa col zioni; ma il Papa Giovanni XXII
Dizionario delle Origini, del Canto residente in Avignone , nell' anno
composto o figurato,
diremo che i322, lo escluse dalle chiese a mo-
così vienechiamato quello, in cui tivo della sua sregolatezza. J^. il

si praticano note di valore misto, a trattato del Cardinal Bona, della


differenza del canto corale, composto divina Salmodia, e T articolo Mu-
di note principali uniformi. Si di- sica Sacra.
vide il canto figurato in antico^ e 1 santi padri, i concilii, e gli
,

i6 CA.N. CAN
autori ecclesiastici sempre si lagna- ilCanto figurato; ma Giovanni Pa-
rono quando videro introdotta nella lestrina, maestro della cappella Pa-
Chiesa la musica profana, come co- pale lo pregò a sospendere tale
,

stantemente si adoperarono, perchè risoluzione, e compose una messa


il Canto ecclesiastico riuscisse mo- con molto artifizio e gravità, unen-
desto e divoto, e s. Ambrogio, lib. do insieme la soavità della musica
I, cap. 18, riprese que'cantori, che colla chiarezza delle parole. Il Pon-
alzando troppo la voce, ed aprendo tefice sentendola cantare a sei voci
smoderatamente la bocca, riempiono nella Pasqua di risurrezione, rimase
di rimbombo la chiesa, coli' ecces- soddisfattissimo , e cambiò parere
sivo gridare; cosa pure proibita dal persuaso che una dolcezza di Canto
VI sinodo, col canone 'jS, acciocché somigliante si poteva accompagnare
il Canto non divenga una strepitosa colla divozione dell'animo: onde fu
vociferazione. Nel modo di cantare adottato dalla Pontificia cappella
sono degni d' encomio i greci per- ,
ed è lo stile che tuttora si osserva,
chè nel Canto ecclesiastico esprimono con universale approvazione e com-
l'affetto colla voce, e per la mo- piacenza. Questa messa fu data alle
destia del volto, muovere
senza di stampe col titolo
, Missa Papce :

fì'equente le labbra, sembrano se- Marcelli II, comunque sia stata


guire r avvertimento del Boccadoro, dedicata a Paolo IV. V. Memorie
il quale nel Canto richiede, placi- storico-critiche della vita^ e delle
daniy et contractani, moderalamque opere di Gio. Pier Luigi da Pale-
vocem^ homi). I, de Verb. Isa. strinaj Roma 1828, compilate dal
Il concilio di Trento raccomanda dotto, e benemerito d. Giuseppe
gravemente di non permettere nelle Baini , direttore e camerlengo del
chiese Canti profani ed alcuni au-
, collegio de' cappellani cantori Ponti-
tori stimano peccato il mescolare ficii. Non è però il Canto che faccia
le musiche profane ne' divini ufficii. la messa solenne , ma solo l' assi-
V. Cajet. 2. 2. qucest. 11. art. i. stenza del diacono, e del suddiacono,
Ciò è vietato pure dal Cerimoniale siccome tratta il Sarnelli nelle sue
romano, lib. 1, cap. 28. A questo lettere, tom. Vili, p. 87, soggiun-
proposito il dotto Innocenzo III gendo col Baronio, che la messa
scrisse: Dehent ergo cantores conso- privata incominciò verso V anno
nis vocibus^ et suavi modulatione 4 1 8, celebrandosi prima solennemen-
concìnerCj quatenus anìmos ad de- te. Non sempre per altro gli eccle-
votionem Dei valeant excitare^ De siastici adoperavano il Canto, come

Mister. Miss. cap. 2, ed Alessandro oggi praticano diversi Ordini reli-

VII con una costituzione ordinò ai giosi.

maestri di cappella, che nelle chiese Anche s. Francesco, e s. Domenico


dopo i salmi [Fedi) non si cantas- fecero adottare ai frati loro il Canto

sero se non che le antifone ( Vedi) ecclesiastico, ch'era già praticato non
correntij con una sola voce, il che tanto presso il clero secolare, quanto
fu puntualmente osservato nelle chie- presso i monaci in Italia e nelle
se di Roma. Spagne, come vede negli antichi
si

Il zelante Pontefice Marcello II libri coraU dei XIII, XIV, e secoli


era risoluto di togliere affatto nelle XV di ambedue le religioni, e co-
fimzioiù ecclesiastiche 1^ musica; e me piti è dimostrato dal canto de-
CAN CAN 17
gli iifficii propri de* primi santi di stato dall' aver udito passeggiando
quei duo Ordini, nel quale si segue un giorno in Ragusa vicino al nio-
precisamente la natura, e la pro- nistero de' benedettini , la melodia
prietà del Canto diatonico grego- dell' organo, e la soavità del Canto
riano, e de' suoi modi. Gli agosti- ecclesiastico. Per cui egli disse fra
niani fecero altrettanto, ed i serviti sé : non è mai possibile, che sia
seguirono le comuni pedate, come falsa una rehgione la quale cosi ,

si egualmente dai libri corali,


rileva soavemente loda il suo Dio. Alcuni
e dalle rispettive maniere tratte dal- missionarii ad ammansare i selvaggi
le antiche. I religiosi di s. Brigida, americani, e tirarli alle loro istru-
ossia del ss. Salvatore, secondo i zioni, non hanno ritrovato mezzo
meglio istruiti, furono i piìi antichi, migliore, che quello di usare il suo-
che usassero in luogo del Canto no fenomeno, che confer-
de'flauti:
gregoriano, la recita, o declamazio- ma, come osserva Bergier, quanto
ne stentata, sopra due, o tre corde, valga la musica a preparare l'animo
nei divini Dipoi lo furono i
ufficii. ai buoni, ed ai cattivi costumi.
teatini , i teresiani , in seguito i cap- P^. l'articolo Caivtori, e il Saggio

puccini , ed in fine i chierici regolari storico teorico pratico del Canto


minori, tutti Ordini senza Canto. gregoriano o romano per istru-
_,

Aveva s. Francesco di Paola per- zione degli ecclesiasticiy del p. d.


messo a' suoi frati paolotti , nella Pietro Alfieri, oblato camaldolese,
prima regola, il Canto dei divini Roma i835. Esso avverte nella sua
ufficii; ma tolto questo nella secon- conclusione, che per l'esatta esecu-
da, permise soltanto quello, che so- zione dee distinguersi colla voce il

miglia al compitare , senza alcuna Canto del giorno solenne e festivo,


nota. Però da tale dissonanza venen- da quello feriale, e che quantunque
do noia ai fedeli soliti ad udire il , tal Canto si segni colle medesime
Canto gregoriano per le suppliche ,
note pure quanto più il giorno
,

d'un zelante religioso paolotto, Be- sarà solenne, tanto più dovrà soste-
nedetto XIV colla costituzione, Ilo- nersi la voce nel cantare,non però
manusy de' 22 gennaio 1754, presso con abbellimento, con dignità ma
il toni. IV, p. 181 del suo Bollano, e gravità, quale appunto si convie-
ordinò tanto che alle mo- ai frati , ne alla maestà del venerando luogo
nache paolottc, che nel coro, e nelle santo ; avendo presenti inoltre gli

altre funzioni, usassero del solo Can- statuti autorevoli de' padri, in forza
to gregoriano. de' quali si osserva la vera maniera
Il Canto, unito alla modestia e di eseguire il Canto, usata sino dai
alla pietà, è utilissimo, perchè, co- primordii del cristianesimo. Cosiffat-
me si legge presso Giustino Martire, ti istituti dal beato Cardinal Tom-
desta religiosi dcsiderii, tempra le masi furono ricavati da un antifo-
passioni , innalza la mente a Dio, e nario di s. Gregorio Magno, di rito
produce Certo
altri
effetti. ottimi monastico, probabilmente del secolo
turco, primogenito d'un pascià, bat- XI, ed appartenente alla famigerata
tezzalo in Milano da s. Carlo, inter- biblioteca del monistero di s. Gallo
rogato (piai cosa r avesse mosso ad nella Svizzera, f^. Alfieri alla p. 124.
abbandonare l'alcoiano, per abbrac- Remigio Carré scrisse: Le maitre des
ciare il vangelo, risposo, essere ciò iwviccs dans l'art de chantcrj il p.
\OL. vili.
i8 CA,N CAN
Martini Storia della musica ^ Bolo la cattedra apostolica avea formato
giìa1757, Franchino Gafor di Lodi, il disegno di andar egli stesso ad
Practica musiccej Mediolani 1496, annunziare a quelle genti la fede,
Elia Amato, T Uso di cantare nel v' inviò s. Agostino
,
priore allora
coro scambievole^ quanto sia antico del monistero di s. Andrea di Roma,
nella Chiesa, fra le sue lettere eru- dandogli per compagni alcuni reli-
dite, Genua 1714» P^r. H, p. 107, giosi. Appena s. Agostino pose piede
Martino Gerberto De cantu, et musi- in Inghilterra, sirivolse ad Etelber-
ca sacra a prima Ecclesia cetate, to re di Rent, che risiedeva in Can-
tom. II, 1774- torbery, come al più potente de' set-
CANTORBERY. Città metropoli- te sovrani dell' e|Dtarchia e che pur
tana d' Inghilterra , nella contea di avea qualche barlume del cristiane-
Rent, di cui era capitale, quando simo, mercè il suo matrimonio con

tal contea avea il titolo di regno, Berta cristiana , diretta dal vescovo
chiamata anche Durovernum e Can- Luidardo, che aveva condotto da
tuaria. Giace sulla riva dello Stour Parigi. S. Agostino ottenne il per-
in una fertile e deliziosa vallata, e messo di predicare, e dallo stesso
la sua figura é ovale, servendo i re fu invitato a fermarsi co' compa-
suoi antichi bastioni pel passeggio. gni a Cantorbeiy, capitale de' suoi
Cantorbery esisteva fino dal tempo stati, assegnandogli rendite per vi-
dei romani, ed ancora esistono i gran- vere. Indi i missionarii passarono
diosi avanzi de' loro edificii. Fu re- nell' antica chiesa di s. Martino, che
sidenza dei re, durante la domina- i bretoni aveano abbandonata, ed
zione de' sassoni , fino al regno di ivi celebravano i divini uffizii , an-
Etelberto, che vi fece dimora sino nunziavano la divina parola, e am-
al 796. In progresso di tempo que- ministravano i sacramenti. Mediante
sta celebre città andò soggetta a di- lo zelo di questi sacri ministri un
versi incendii. Ora è capo luogo gran numero di gente ricevette il

della contea di Rent. Ilsuo arci- battesimo. In appresso s. Agostino


vescovo anglicano é il primate di venne da Vigilio d' Arles consagrato
tutta l'Inghilterra, e il primo fra i vescovo verso il 597, e poscia bat-
pari del regno, fino da Odoardo I tezzò lo stesso re Etelberto, che si
godendo la prerogativa di coronare il mostiò zelatore della fede, si col fa-
re. Le sorgenti minerali di Cantor- cilitare la conversione de' suoi sud-
bery sono assai frequentate, e pre- diti, e sì colla generosità nell' erige-
sentano un miscuglio di materie sul- re la cattedrale di Cantorbery, che
furee e ferruginose. da tempio degl'idoli venne da s. Ago-
I sassoni, gU angli ed i juti, popoli stino consagrata a s. Pancrazio. Fon-
idolatri deJIa Germania, essendo pas- dò pure il re fuori le mura della
sati neir isola de' bretoni, li costrin- città il monistero de' ss. Pietro e
sero a montagne.
ricoverarsi nelle Paolo, il primo il quale siasi fabbri-
Erano già passati circa cinquanta cato in Inghilterra, che prese poi il

anni dacché costoro divennero pa- nome di Agostino, e divenne cele-


s.

droni di quella contrada, quando bre abbazia, venendo da Alessandro


piacque a Dio di far risplendere ai II, nel 1067, conceduto a' suoi ab-

loro occhi la luce del vangelo. San bati l'uso della mitra, allora non
Gi'egorio I, che innanzi dì ascendere comune che ai vescovi.
, ,

CAN CAN
Nell'anno 600, s. Gregorio I man- chiìeld, Vorchester, Hereford, Girne
dò il pallio a s. Agostino, colla fh- ster , Oxford , Chichester , Svolsci
[tfoltìi di ordinare dodici vescovi, sui Salisbury, Sresbury, Viton, Excester,
[iiali egli avrebbe il diritto di me- Devonshire, Cornovailles, Wels, Bri-
ropolitano. GÌ' ingiunse altresì di or- stol, Landaf, s. Davis, Caerlcon, Land-

inare un vescovo a Yorck, dopo la Patern, Bangor, Vict-Isle e s. Asaph.


m versione Per la qual
di que' popoli. Molte però di colali sedi in progres-
mversione avea anzi mandato altri so di tempo furono nelle altre in-
lissionarii con addobbi per le chie- corporate.
paramenti, e vasi sagri, reliquie e S. Agostino riposò nel Signore
ran numero di libri; e l'autorizzò di r anno 6o4 , ma prima di morire
largii anche dodici sufiraganei, e di volle darsi vm successore nella sede
ìve altrettanto per Londra. Senonchè di Cantorbery, affine di non lasciare
'ticolari circostanze obbligarono in una chiesa nascente priva di un buon
ippresso s. Agostino a fare alcuni pastore. Pose quindi gli occhi sopra
mgiamenti nella esecuzione di que- s. Lorenzo , uno di quelli , che lo
lli ordini; perocché consagrò i suoi avevano accompagnato in Inghilter-
liscepoli s. Mellito in vescovo di ra. Questi governò tal chiesa sino al
-ondra, o de'sassoni orientali, e Giu- 619. Il corpo di s. Agostino fu posto
in vescovo di Rochester, essendo in disparte sino all' intiera costiaizio-
la investito delle dignità di legato, ne della chiesa di s. Pietro e Paolo,
metropolitano della Brettagna. Fra le che Elelberto faceva innalzare, per-
Jtruzioni dal Pontefice date a s. Ago- chè servisse di sepoltura ai re, ed agli
tino, eravi quella di stabilire la sua arcivescovi di quella metropolitana.
;de in Londra, come la più antica Molti arcivescovi di Cantorbery ono-
atta cristiana dell' isole d' Inghilter- rarono quest' illustre sede coi loro
perchè sebbene il santo venga scritti, colle loro virtù, e coi soffer-
)nsiderato l' apostolo di quelle con- ti martirii; ma i più mirabili, e de-
rade, la fede era stata abbracciata gni di special menzione, sono i se-
[dagl' inglesi , secondo V opinione di guenti : S. Mellito vescovo di Lon-
ilcuni autori, per la predicazione di dra, che gettò la prima fondamenta
riuseppe d' Arimatea , discepolo di di s. Pietro a Londra e del moni-
,

esìi Cristo. Ma sia eh' egli non giu- stero di s. Pietro di Westminster,
[dicasse a proposito di rendere que- e successe a s. Lorenzo sulla sede
[«to onore ad una città, che non avea di Cantorbery reggendola sino al
,

bastantemente rispettala la religione 629, in cui s. Giusto di Rochester,


»er conservarla o per riprenderla
, altro discepolo di s. Agostino, gli fu
tia eh' egli volesse dare questo di- eletto a successore. Ricevette egli il

estintivo al re che avea convertito pallio dal Papa Bonifacio V , e s.

fissò la sua sede in Cantorbery, pre- Paolino primo arcivescovo di Yorck


ferendola a Londra , onde divenne fu da lui consagrato. Morto nel 63 o,
Cantorbery metropoli di tutta l'In- s. Onorato, uno dei missionarii s[)e-
ghilterra, e, secondo Commanville, diti da s. Gregorio I, fu fatto arci-
ebbe sulTraganci i vescovi di Londra, vescovo di Cantorbery ed il Ponte*
Vinchcster, Dorchester, Rochester, fìce Onorio I gli mandò il pallio, e
Eli, Norvic, Duumvic, Pcterboroug, gliscrisse che quando le
, sedi di
Lincolne, Dorcester, Lexcester, Li- Yorck e Cantorbery fossero vacanti.
,

.9.0 CA.N CAN


il superstite de' due arcivescovi do- che avea per lui grande stima , Io
vesse consagrare la persona, che fosse fece legato della Santa Sede, digni-
stata canonicamente eletta. Da ciò tà che usò nel ristabilire la discipli-

si deduce, che l'autorità data a s. na, e nel fare saggi regolamenti, mo-
Agostino da Papa s. Gregorio I sui rendo santamente nel 987. All' ar-
vescovi dell' Inghilterra, fosse un pri- civescovo Alfrico si diede in succes-
vilegio personale. Tuttavolta, sebbe- sore s. Elfeago vescovo di Winche-
ne Offa , re de' merciori , ottenesse ster, il quale si recò a Roma a ri-

dal Pontefice Adriano I , il privile- cevere il pallio, e pati il martirio


gio di metropoli per la sede di nel IO 12. S. Anselmo d'Aosta fu
Litchfield, con sei suffraganei, sette nominato dopo Lanfranco in arci-
anni dopo s. Leone III rimise que- vescovo di Cantorbery nel 1 09^ , ,

sti vescovi sotto la metropoli di Can- non ostante la sua resistenza, e solo
torbery , e Ladulfo vescovo di Lit- accettò colla condizione, che fosse ri-
chfield rinunziò alla dignità episco- conosciuto Urbano II per Papa le-

pale, onde la primazia su tutta l'In- gittimo, dal quale poi ebbe il pallio.

ghilterra fu attribuita all'arcivescovo Ma vedendo la persecuzione, che il re


di Cantorbery. SuU' essere l'arcivesco- faceva alla chiesa di Cantorbery, di-
vo di Cantorbery legato nato della San- sperando di poter rimediare agli abu-
ta Sede, oltre quella di Yorck, veggasi si, usci dall'Inghilterra, e nel 1098
la costituzione di Onorio I, Suscepit si recò presso il Pontefice Urbano li
^
vestrae, an. 628, presso il Bull. rom. in Roma, ricevendo alloggio nel suo
tom. I, p. 108, quella di s. Leone III, palazzo. Convocato però da quel Pon-
Pontificali discrelioni3 an. 802, ibid. tefice in Bari un concilio per la riu-
1 60 , Provinciale seu constitutiones nione de' greci, volle, che s. Anselmo
Angliae, continens const. provincia- vi assistesse, e colla sua dottrina, ed
les XIV y Archiep, Cautauriensiurn eloquenza fece ammutoliie le argo-
cum adnotat. Gud. Lyndwood Oxon. mentazioni de' greci, perorando di
1679, Matth. Parker, De antiqui- poi la causa del re d' Inghilterra
tate Britannicae ecclesiae^ et privi- che il concilio voleva scomunicare.
legiis ecclesiae cantuariensis 3 cura Ciò produsse l'ammirazione in tutti,
Sam. Drake, Londini 1729. e gli diede campo di assistere anche
Di questa chiesa fu consagrato ve- al concilio adunato in Roma nel
scovo, nel &^% , in Roma da Papa 1099. Montato sul trono Enrico I,
Vitaliano, s. Teodoro greco, che si richiamò in Inghilterra il s. arcive-
rese celebre anche pel suo canone scovo, che assicurò sul capo di lui
penitenziale, e che mori l'anno 690. la vacillante corona. Però sconoscen-
Gli successe s. Britualdo, che lasciò te ai benefizii , voleva costringerlo
di vivere nel 712. S. Odone vesco- a ricevere l' investitura della sua di-
vo diWilton, nel 942, fu trasferito gnità, ed a rendergli omaggio per
arcivescovato di Cantorbery ad
all' la sua sede; ma s. Anselmo, reca-
onta della sua virtuosa ripugnanza, tosi dal Pontefice Pasquale II, con-
terminando di vivere nel 961. Fu dannò di nuovo le investiture eccle-
cognominato Odone il Buono. Ad siastiche. Se non che accomodatesi
onta del suo mirabile rifiuto, s. Dun- queste cose, fece ritorno in Inghil-
stano ne occupò la sede dopo san terra, e morì nel 1109. S. Tom-
Odone, ed il Pontefice Giovanni XIII, maso Becket fu prima canceUiere
,

CAN CAN 21
d'InghilteiTa del re Enrico II, il degno, e pubblicò le sue costituzio-
quale, ad onta delle sue rimostranze, ni divise in trentasei canoni, per to-
nominollo, nel 1 1 6 1
, a succedere nel- gliere gli abusi, che regnavano mas-

r arcivescovato di Cantorbery a Teo- sime nel clero, e spirò placidamente,


baldo. Pure solo nel 1162 si piegò nel 1242.
air autorità del Cardinal di Pisa le- Nel 1429 il Sommo Pontefice Mar-
gato apostolico , ricevendo il pallio tino V riprese l'arcivescovo di Can-
da Alessandro per mezzo di Gio-
III, torbery, perchè, arrogandosi l'auto-
vanni di Salisbury, esercitandosi in rità Pontificia, aveva istituito nel-
tutte le virtù ; ma presto, come avea r Inghilterra una specie di giubileo,
preveduto, dovette opporsi alle ves- eguale a quello dell'anno santo ce-
sazioni del re , contro l' immunità , lebrato dai Pontefici senza interru-
e disciplina ecclesiastica. Allora ma- zione,da Bonifacio VIII in poi, con-
nifesta si fece la persecuzione, per cui cedendo a coloro, che avessero visi-
ne rimase vittima illustre. Esiliati fu- tato la cattedrale di Cantorbei-y, le
rono per opera del re i suoi parenti, medesime indulgenze de' romei, cioè
e gli vennero confiscati i beni. Ales- di quelli, che recansi a Roma nei
sandro III pose a mediatore il re di giubilei universali.
Francia ; ma la pacificazione apparen- Allorquando Enrico Vili mandò
temente ottenne meglio a mezzo
si in bando dall' Inghilterra, verso il

dell' arcivescovo di Sens. Finalmen- i534, la religione cattolica, trova-


te i nemici dell'arcivescovo, eh' era- vasi arcivescovo di Cantorbery Tom-
no stati colpiti dalle censure, dopo maso Cranmer, che fingendosi di
ilsuo ritorno a Cantorbery, lo calun- seguire le dottrine di Lutero, per
niarono appo il re, il quale pieno di favorire le passioni del re, il suo
sdegno esclamò: >» possibile che fra primo atto di giurisdizione, dopo
« tante persone da me ricolmate di essere stato innalzato alla primaria
>» benefizii non siavi, chi mi vendi- dignità della chiesa del regno, fu di
>» chi d' un prete, che turba il mio pronunziare la sentenza del divorzio
» regno *' ? Ciò bastò perchè quat- fra Enrico Vili, e Caterina di A-
tro gentiluomini della sua corte si ragona, senza curare l'appellazione
recassero a Cantorbery, e niente at- della regina alla Santa Sede, e di
territi dalla dolcezza del santo, lo confermare il matrimonio seguito di
assassinassero nella cattedrale ai 29 Anna Bolena, onde fu fatto primo
dicembre del 1170. La nuova di arcivescovo protestante di Cantor-
questo sacrilegio fece stupire , e ri- bery. Enrico Vili, dopo essersi se-
colmò di dolore i principi cattolici, parato dalla comunione della Chie-
e tutta la cristianità. Lo stesso En- sa, e di Papa Clemente VII, discac-
rico II si mostrò im vero penitente, ciò i monaci dalla celebre abbazia
dolentissimo del barbaro avvenimen- di s. Agostino presso Cantorbery
to, e riparò a tutti i mali, che avea s* impossessò dei loro beni , nonché
fatto alla Chiesa. Un altro santo ar- di quelli della sede vescovile, ascen-
civescovo di Cantorbery fu s. Ed- denti ad una rendita di circa tre-

mondo , disegnato da Gregorio IX ,


cento sessanta mila lire.

approvato dal re
eletto dal capitolo, La chiesa cattedrale, dedicata al-
Enrico III, e confermato dal Papa l'arcivescovo e martire s. Tomma-
nel 1234. Egli se ne mostrò ben so, edificata in forma di doppia
,

22 CAN CAN
i'ioce, e uno «lei |ùà bolli edifizii neU'Sao, sotto l'arcivescovo Wal-
del paese per vastità e ricchezza fredo, e Beornulfo re de' merciori.
composta di vaiii pezzi di architet- Il quarto l'anno 891, sopra la
tura, i piti antichi de' quali rimon- disciplina di Odoardo // Vecchio ,
tano al secolo XII. Vi primeggiavano re d' Inghilterra, per ottenere che
la cappella, e la tomba di s. Tom- fosse levato l'interdetto, pronunzia-
maso, e vi si ammiravano soprattutto to dal Pontefice Formoso contro il
le belle statue di marmo, ed alcune regno; ma questo concilio è incer-
anche di argento massiccio dalla pie- to. Reg. XXIV. Labbé tom. IX.
tà de' fedeli ivi consagrate a Dio. Arduino tom. VI.
Ma riforma religiosa tutto vi tol-
la nel 969, fli tenuto da
Il quinto,
se, onde questo tempio non è più s. Dustano arcivescovo di Cantor-
che l'ombra di quello ch'era prima bery sotto il re Edgardo, il quale
del fatale cambiamento di religione. diede prove del suo zelo, parlando
Delle limosine di questa chiesa vi- suir inosservanza della disciplina in
veva la madre del Pontefice Adria- alcuni chierici, e sulla loro condot-
no IV, l'unico Papa della nazione ta. La pietà del re, che nella sua
inglese: ciò che dimostra il sublime persona riunì tutta la monarchia
disinteresse di lui verso i congiunti. inglese, secondato dal santo arcive-
Papa Adriano V, nipote d' Inno- scovo, fece decretare in questo con-
cenzo IV, era stato arcidiacono di cilio savissimi canoni. K. Diziona-
Cantorbery. rio de^ Concila^ Venezia 1789,
Varii sono i concilii, che si ce- p. 75.
lebrarono in Cantorbery , de' quali Il sesto fu convocato nel 991,
diamo la seguente indicazione. Il sulla disciplina, ed il re Etelredo
primo fu tenuto nell'anno 6o5, da II stabili de' monaci invece di chie^
s.Agostino apostolo di Inghilterra, rici nella cattedrale di Cantorbery,
e primo arcivescovo di questa chie- concedendo loro molti beni e pri-
sa, alla presenza del re Etelberto, vilegi. Angl. tom. I.

della regina Berta, e del loro figlio Il settimo si tenne l'anno 1189,

Eodbaldo, e vi si confermò la fon- per l'elezione dell'arcivescovo di


dazione dell'abbazia di s. Pietro, e Yorck. Ang. tom. I.
s. Paolo, che poi prese il nome di L'ottavo nel 1 193, per la elezione
s. Agostino, la prima che sia stata dell'arcivescovo di Cantorbery , pel
edificata in Inghilterra. Vi si trat- quale motivo n'era stato celebrato
tò anche sulla celebrazione della fe- precedentemente un altro in Lon-
sta diPasqua di Risurrezione. Reg. dra. Angl. tom. I.
tom. XIV. Labbé tom. V. Arduino Il nono, nel 1220, per la trasla-

tom. III. zione del corpo dell' arcivescovo s.


Il secondo concilio venne cele- Tommaso. Ang. tom. I.
brato nell'anno 7 5 7, per ordinare la Il decimo fu celebrato nell'anno

festa di s. Bonifazio, e suoi compa- 1222. Ibid. Vuoisi che, nel i2 36,
gni martiri. Àng. tom. I. s. Edmondo ne celebrasse un altro,

Il terzo adunossi nel


788, ovve- ove pubblicò alcune costituzioni si-
ro nel 796, per l'immunità eccle- nodali.
siastica. Spelm. Condì. Angl. tom. I. Il decimo primo, nel 1257, so-
Evvi chi ne riporta un altro, celebrato pra la disciplina. Ibid.
GAN
11 decima secondo venne aduna- Il ventesnno settmio, nel 1419»
to, nel 1269. ^figl- tom. II. contro un mago. Reg. XXIX. Lab-
Il decinioterzo si celebrò, nel 1272, bé tomo XII.
ed in esso si accordarono le decime 11 ventesimo ottavo, l anno 14^8,

al re Odoardo I. Ibid. a Londra sopra i costumi- AngL


Ildecimoquarto fu convocato, nel tom. HI.
1 3 I , contro
I i templarii condannati Il ventesimo nono, nel 1 4^9, so-

in quello di Vienna. Ibid. pra la disciplina, e per l' aumento


Il decimoquinto, nel i3i8, Ibid. delle rendite de' piccoli vicariati.
11 decimosesto, nel 1821. Ibid. Labbé tomo XIII.
Il decimosettimo nel i323, che Il trentesimo, nell'anno i463; ma
altri vogliono tenuto in Londra. Ibid. fu tenuto in Londra, sopra i co-
Il decimo ottavo, nel 1 326. Ibid. stumi. Ang. tomo III.
Nel i34i si crede, che ne celebras- CANTORE. Con questo nome
se uno Giovanni Stetfold, contro appellasi per eccellenza il maestro
quelli, che sollecitano i benefizii in- del coro, e nelle chiese cattedrali, è
nanzi la morte del possessore. dignità ecclesiastica specialmente in
11 decimonono, nel i344> sopra Sicilia,dove è detto ciantrOj voce
la disciplina ecclesiastica. Ibid. francese. Fino dai primi tempi della
Il ventesimo, nel 1 345 , egual- Chiesa i cantori erano appellati ca-
mente sulla disciplina. Ibid. nonici cantori, cioè registrati nel ca-
Il ventesimo primo , nel 1 347* none, o catalogo di quella chiesa,
Ibid. cui servivano. Siccome poi fu isti-

ventesimo secondo, nel i356,


Il tuita in ciascuna cattedrale la scuo-
pure sopra la discipUna. Ang. t. III. la de'cantori, quegli, di'era loro pre-
11 ventesimo terzo, nel i362, a- fetto, secondo la diversità de' tem-
dunato dall'arcivescovo Simone Istip, pi e de' luoghi, fu chiamato canto-
contro le profanazioni delle feste ^ re ^ procenlore, primicerio, arcican-
ne* quali giorni si tenevano mercati, tore, archiparaphonista, protopsal-
ed adunanze profane, frequentando- tes, ed anche confessore. I concilii
si più le osterie, che le chiese, per di Colonia del 1260, e del i536
cui si commettevano dissolutezze, e diedero al Cantore il nome di cor-
da vasi occasione a gravi risse. T. XI ,
episcopo, qual capo ed intendente
de Condì, p. io33. del coro, come quegli, che secondo
Il ventesimo quarto, l'anno 1376, il diritto comune dee presiedere al
sopra la disciplina. Ang. tomo III. coro con giurisdizione di dirigere ì
11 ventesimo quinto, l'anno 1877, cantori, o coristi, e di correggere
egualmente sulla disciplina. Ibid. tanto essi, che i canonici, allorquan-
Il ventesimo sesto, nel 1 899, du- do recitano in coro i divini uilìcii.
rante l'esilio dell'arcivescovo Tom- Questo prefetto della scuola dei
maso d^Arundel , sulla riforma dei cantori avea un altro compagno da
costumi, e sopra i lamenti del cle- lui stesso istituito, e mentre il pri-

ro, oppresso dagli inviati dell'anti- mo chiamavasi cantor vel praecen-


papa, e dai ministri regi. F. Rinaldi, tor, il secondo di ce vasi siiccentorj e
al detto anno. Il Lenglet ne regi- dove ilprimo appellavasi primicerio
stra mi altro celebrato nel i38o. ( Vedi ), l'altro dicevasi secondictrio,
Angl. tomo HI. sebbene in altre clùese si chiauiassO'
,,, ,

ifs- CAN CAN


piiniicerio il primo, e primicerio il luoghi adiacenti, nonché sui pensio-
secondo ; in altre primicerio il pri- nati, e ripetitori dell'università.
mo, e cantore il secondo. Dice il Nella chiesa cattedrale di Lione,
Macri alia parola Cantar ^ che ad nella quale i canonici erano fregia-
esso tocca distribuire le antifone, le ti del titolo di conte, assai veniva
lezioni, le profezie ec. Portava poi stimata la dignità di Cantore, poi-
il bastone, la verga, o lo scm'isco ché salmeggiandosi in coro con ri-
non solo qual segno di autorità e gorosa disciplina, gravità e modestia,
per contenere il coro, e regolare la se nel accadeva un casuale
canto
salmodia, come oggi fanno i maestri errore, Cantore subito faceva cen-
il

di cappella nel solfeggio, ma per no con la mano, ed allora tutti in


avvertire i fedeli di comportarsi con perfetto silenzio uscivano dal coro,
modestia nella casa di Dio, nonché e si ritiravano in una vicina cap-
per correggerne i trasgressori, e far pella, ove privatamente recitavano
ad ognuno il proprio do-
rispettare il resto delle ore canoniche. Né ivi
vere e r ordine. In alcune chiese i i canonici ammettevano nel co-
si

cantori passeggiavano col bastone ro, se non sapevano a memoria il


in mano durante Tufììziatura, ne il salterio, gli inni e le antifone di tut-
deponevano che al canto del vange- to l'anno, giacché non adoperava-
lo; e nella chiesa di s. Gio. Battista no libri, che per le lezioni , e nel
in Malta , in certi giorni solenni, mattutino non si accendevano lumi,
quattro cantori assistevano in coro nemmeno all'altare, ma soltanto e-
vestiti di piviale, tenendo in mano ravi un lumicino custodito in lan-
bacoli di argento, lavorati in forma terna ,
per cantare le lezioni. In
di bordoni ; cerimonia , che prati- molte chiese poi della Francia, Fe-
cossi eziandio in alcune chiese di stuni cantoris si chiamavano quelle
Francia. In quelle poi di Sicilia in di prima classe, perché in tali gior-
cui, come dicemmo , il cantorato è ni r ufficiatura in coro spettava al
dignità canonicale, nelle processioni cantore, il quale distribuiva le an-
e nelle Cantore porta-
solennità il tifone, le lezioni e le profezie; co-
va in mano un bastone di argento. me Festum succentorìs , la festa di
Una bacchetta d' argento portava seconda classe ,
perché toccava al
pure in tali tempi il cantore della sotto-cantore fare l' ufficio. Alcune
cattedrale di Malta, ch'era la terza chiese avevano anche 1' arcicantore
delle cinque dignità del capitolo (Fedi), cioè capo de' cantori, di-
il

ed a lui toccava preintonare al ve- gnità, eh' era anticamente pure nella
scovo nel canto della messa, o al basilica di s. Pietro e se ne fa ,

vespero. L'attuale prefetto della mu- menzione circa l'anno 679 nel Pon-
sica delle basiliche, collegiate ed al- tificato di s. Agatone. Fra i greci
tre insigni chiese, corrisponde alla poi il capo de' cantori si chiamò
dignità, ed uffizio di cantore, rego- archiparaphoìiista. Ma della dignità
lando il canto del coro , e dipen- del Cantore, delle diverse denomi-
dendo da lui tutti i cantori. A Pa- nazioni con cui fu appellato, delle
rigi Cantore della cattedrale era
il sue prerogative ed autorità, trat-
la seconda dignità del capitolo, e- ta eruditamente Pompeo Sarnelli
sercitava giurisdizione sui maestri lettera XXVII, nel tomo I.

e maestre delle scuole della città e Spiega egli il nome di confesso-


,

CAN CA.N ?.5

re, col venne talvolta chia-


quale ficare e commovere ù pii Sentimenti
mato il Cantore facendone anche , gli ascoltanti. Furono così frecjuenli
menzione il concilio I di Toledo al i primitivi cristiani a celebrare le

canone IX, mentre il verho confi- lodi di Dio con divoto canto, che
icri si prende nelle memorie eccle- adunati ne' sagri tempi giorno , e
siastiche alcuna volta per significa- notte sempre cantavano, di che fan-
to di laudare^ e precisamente nel no menzione anche gli autori gen-
salmo IX Confitehor iibiy Domine^ tili, come Luciano in Philop.y pei
in foto corde meo^ etc, spiegano Be- romani, e Plinio, lib. X, ep. 97,
da, ed Ugone Cardinale laudaho nella famosa lettera a Trajano, de-
tej e Io stesso Davide disse psallam : gli orientali, massime parlando dei
nomini tuo Aids sime. Di piìi i canto-
y cristiani di Bitinia. Ne trattano al-
ri erano detti confessori perchè ,
tresì Giustino, ad Anton. Pium^ Orat.
laudis confessione psallebant Domi- Clemente Alessandrino, orat. ad
no. Questi salmisti, o cantori inse- gent.y s. Cipriano de orat. Dominic.^

gnavano l'ordine e il modo di re- s. Agostino neir epistola 1 1 9 e. 16,


citare il divino uffizio alle vedove, s. Basilio nell' epist. 69 , ed altri.

o professe, non solo ne' monisteri Ne' primi secoli cantavasi dai chie-
ma eziandio nelle proprie case , e rici, e dal popolo, e s. Ambrogio,
perchè non vi fosse tanta familia- come dicemmo altrove, riprese quei
rità tra le donne, ed i chierici, se- Cantori, che non osservavano un
condo i sagri canoni , fu vietato metodo nel canto, che deve essere
che niuna vedova, ovvero professa rehgioso, e degno del luogo , e di
recitasse le orazioni a modo di an- Colui, cui è diretto. Innocenzo 111,
tifona ed alternatamente col suo
, De Myster. Missxe cap. II, cosi si
confessore o Cantore, se non che in esprime riguardo al canto de' can-
presenza del vescovo , del prete , o tori « Debent ergo eantores conso-
del diacono. » nis vocibus, et suavi modulatio-
CANTORI. Dacché vi fu l'uffi- >» ne concinere, quatenus animos ad
zio divino nella Chiesa , vi furono w devotionem Dei valeant excitare".
certamente dei Cantori , ad imita- Dell' eccellenza de' cantori , del loro
zione di quelli, che cantavano le lo- ufficio, e delle differenti specie, si

di del Signore nel tempio di Geru- tratta all'articolo Cantore, capo de-
salemme, i quali giunsero ne' regni gU altri.

di Davide e Salomone fino a quat- Sebbene sino dai tempi apostolici


tro mila. De' nostri Cantori fa men- abbiano esistito Cantori per gli uf-
zione s. Paolo nell'epistola ai co- fizii divini pure un' apposita scuo-
,

lossensi cap. 3, dicendo : « docen- la in Roma non fu istituita che


w tes, et commonentes vosmetipsos sotto san Gregorio I, dappoiché
w psalmis, hymnis, et canticis spiri- non sembra meritar fede Anasta-
« tualihus, in gratia cantantes in sio bibliotecario, il quale asserisce,
« cordibus vestris Deo ". Lo stesso che il Pontefice s. Ilario da Ca-
comanda agli efesini, nel cap. 5, a gliari , eletto r anno 4^ ^ •>
istituis-
cui in oltre prescrive la forma del se in Roma la scuola dei Cantori,
canto ecclesiastico, cioè, che al can- come quegli, che era munifico colle
to della bocca sieno coi'rispondenli chiese , e zelante del divin cullo.
gli alle Ili del cuore, anche per edi- Di fatti abbiamo du Pietro, vesce-
,

3(i .^.„ CAN CAN


yo di Orvieto, nella vita di s. Leo- do : quia nomcn
Falluntur tamen,
ne IV, presso Cassandro, in Liiurg. non ardo, lib. II, cap. 2.
est qfjicii,
pag. i4ij elle quantunque fossero Allorquando i concilii e i sagri ca-
costrutte, dopo che Costantino die- noni suppongono essere il Cantore
de la pace a' seguaci del vangelo ordine minore, devesi intendere, che
molte e grandi chiese nel Pontifi- parlino del chierico di prima ton-
cato di s. Silvestro I, creato nel sura, chiamato Cantor dal conciho
3i4, tuttavolta non v'erano ad uf- toletano , e dai greci psaltes , vel
ne chierici, né monaci ; i preti
flziare psalniislcG, i quali d'ordinario erano
poi de' titoli, e i diaconi delle dia- presi dai chierici di ordini minori,
conie attendevano soltanto a' proprii fino al suddiaconato inclusive. Per
oiìlcii, primi all'amministrazione
i questo in ogni cattedrale fu istitui-

de' sagramenti , ed i secondi al sov- ta una scuola di Cantori, capo dei


venimento de' poveri, ec. Fu adun- quali era il protopsaltes , cioè pri-
que Papa s. Gregorio I, del 590, mus psallentium, et praesul clioro
che eresse pel primo una scuola di canentium. V. Coro.
Cantori, ed era come un seminario Bensì, secondo la disciplina della
clericale, in cui fra le altre cose do- Chiesa, è desiderabile, che i Canto-
veano principalmente ed at- istruirsi, ri sieno chierici , od almeno debba-
tendere ai ed al canto
sagri riti, no incedere in veste clericale , e in
ecclesiastico da lui restaurato, e mi- colta, in tutte le funzioni ecclesia-
gliorato sulle teorie di Boezio. Sap- stiche. E nondimeno permesso can-
piamo da Giovanni Diacono , che tare in coro anche senza l'abito cle-
dando egli lezioni di sagra melodia, l'icale a quelli, i quali non ricevono
ed avendo compilato per la scuola mercede, o elemosina ; ma solo si
l'antifonario centone, correggeva di- prestano a cantare per divozione, e
scretamente colla frusta, o colla ver- per amore del culto divino, purché
ga, i giovanetti suoi scolari, cui fa- però sieno di esemplare condotta.
ceva invigilare e governare dal pri- 11 Macri, al verbo Cappa^ dice, che

micerio de Cantori, dignità che questa veste solevasi portare dai Can-
giunse in Roma ad alto grado, ed tori, e che era loro propria ; secon-
a capo dello stesso clero. do il Bonanni, per cuoprirsi special-
I diaconi, che in quel tempo era- mente dalla pioggia e dal freddo ,

no stabiliti al canto ecclesiastico, ed nelle antiche processioni pubbliche.


al salmeggio ricevettero dallo stesso Da ciò venne, che in coro porta-
Pontefice in un concilio romano, rono cappa anche i maritati, i
la
vm ordine di limitarsi a cantare il quali sapevano cantare; anzi anti-
vangelo nella messa, ed attendere camente la maggior parte de' coristi
meglio alla predicazione, ed alla di- erano coniugati. Questo uffizio è vie-
stribuzione delle limosine. Riporta tato ai parrochi ed ai regolari fuori
il Macri, che cercandosi per Canto- della propria chiesa, eccettuati co-
ri i diaconi di voce delicata, ne pro- loro, che abbiano particolare hcen-
venivano disordini nei costumi ; ag- za. V. Jo. Andras Schmid, De can-
giungendo questo autore, che s' in- torihus ecclesice, veteris et novi Te-
gannano coloro, i quali hanno cre- stamenti, Helmestadii 1708; Mat-
duto, che il cantorato fosse un or- theus Blochius, De psaltarum^ sive
dine minore, come avverti Duran- cantorwn origine in ecclesia^ Ha-
. ,

CAN CAN 27
inniac 1 7 1 1 ; God. Alb. Pauli, Tra- le piti colte nazioni, ed accresce mae-
^v
itatus de cliorus ecclesùe musicis^ stà all'auguste funzioni sagre, assisti- J^ f

Rostocli, 17 19. te o celebrate dal Sommo Pontefice, e^ ^


Il luogo poi, ove contano i Can- dal sagro collegio de' Cardinali. V.
tori, si chiama cantoria^ cioè tri- Cappelle Pontificie, Cardinalizie e
buna, o pulpito, stabile, o precaria- Prelatizie. La veste talare de' Can-
mente innalzato nelle chiese. Anti- tori Pontifìcii, come la fascia , e il

camente era situata dinanzi al san- collare, è di seta paonazza, con mo-
tuario, o presbiterio. Le attuali can- stre , asole e bottoni cremisi ; con
torie d' Italia sono per lo piti eret- mantello, o ferraiolone, di seta ne-
te, massime quelle edificate dagli ra. Quando però sono in servizio
architetti,o nel medesimo presbite- delle cappelle e funzioni, sulla veste
rio, o nel mezzo della chiesa, e d'or- o sottana paonazza usano la cotta
dinario r una contro all' altra. Nel- clericale; ma i cappellani Cantori
l'una è collocato l'organo, e di que- religiosi non cambiano l' ordinario
sta ve n' è una amovibile nella ba- abito loio ,
pongono sovr' esso solo
silica agevolmente si
vaticana, che la colta. Qual fosse l'abito de' Can-
trasporta alla cappella , ove si fa tori suddiaconi dell'antica scuola dei
l'uflìziatura, e talvolta sono ambe- cantori, nelle Pontifìcie funzioni. Io
due fornite da questo strumento. spiega eruditamente il b. Cardinal
Chiamasi poi cantomio, quel libro Tommaso, Prcef. in Ani. pag. 18,
notato, che si posa sul leggio per e 19, e lo riporta il p. Alfieri nel
cantare. Il leggio è uno strumento suo Saggio storico-teorico-pratico del
di legno, sul quale si pone il hbro canto gregoriano o romano^ pag.
per cantare i divini ufilzii, chiama- 1 1 o. Nelle cappelle Cardinalizie, e
to in latino pluteus , lectriciuni, le- prelatizie, fanno da diacono e sud-
ctoriuniy lecLrum^ lectreolwiij le~ diacono due cappellani cantori, as-
giunij etc. sumendo allora i rispettivi para-
CANTORI Pontificii. Il collegio menti sagri. Il Passio della dome-
de' cappellani Cantori della cappella nica delle palme è cantato da tre
Papale, è composto di ecclesiastici, sacerdoti cantori, cioè da uri teno-
scelti dopo gli sperimenti i piti ri- re, un contialto, e un basso, vesti-
gorosi ne' concorsi , sì per le voci, ti di amitto, camice, cingolo, e sto-
che per la perizia del canto. Il col- la diaconale. V. Andrea Adami mae-
legio de' cantori di proprio diritto stro della cappella Pontificia, Osser-
dà il possesso a vita ai novelli can- i'azioni per ben regolare il coro dei
didati, diritto conferitogli dalle co- cantori della cappella Pontificia
stituzioni apostoliche. tanto nelle funzioni ordinarie, die
Il prelato maggiordomo Pontifìcio straordinarie, Roma 1 7 1 1

è prefetto di sì rispettabile collegio.


La loro musica è composta di sole § I. Origine della scuola de' can-
trentadue voci, quando il numero tori, collegio de' cappellani
è pieno, senza l'aiuto di vermi islru- cantori della cappella Pontificia^
mento ; ed è tanto armonica, esat-
ta , e divota , che in un alla sua Nell'anno ^90, fu elevato alla

gravità ecclesiastica, ha formato sem- cattedra apostolica , s. Gregorio I

pre lo stupore, e l'ammiruzioiie dcl- Magno, dottore della Chiesa, della


28 CAN CAN
nobilissima famiglia romana Anicia. Canto, per cui la posterità lo chia-
Considerandosi da lui la necessità mò Canto Gregoriano, instituì la
di riformare il canto ecclesiastico, scuola de' Cantori, che ancora con-
sì per rendere più decoroso il cul- tinua ad esercitarlo co' miglioramen-
to divino, e s\ per accrescere lo ti ricevuti da Guido, e dal Palestri-
splendore nelle sagre funzioni della na. Due abitazioni furono edificate
Chiesa romana, coll'aiuto di uomini per tale scuola, una presso il palazzo
valenti in tal'arte, nella quale egli apostolico, o patriarchio lateranense,
stesso era versatissimo, si applicò con l'altra vicino alla basilica di san
religioso zelo al suo miglioramento, Pietro, assegnando a prò della scuo-
come si accennò all'articolo Canto la medesima alcune possessioni, ac-
Ecclesiastico. Lo volle pertanto sta- ciocché potessero i Cantori trarre il

bilito sulle teorie del celebre Boe- necessario sostentamento. Chiamossi


zio Anicio Manlio Torquato Seve- la scuola orphanotrophium, ed era
rino, il quale pochi anni prima, col come un seminario, in cui i giova-
suo ampio trattato de Musica , netti di nobili , ed oneste famigUe
giunto sino a noi, avea ridotte alla venivano educati, se bramavano de-
comune intelligenza dei latini tutte dicarsi all'ordine clericale, per mez-
le astruse leggi del canto greco. zo di uomini peritissimi, nelle scien-
Raccolse di poi le cantilene miglio- riti, e nel canto. Si te-
ze , ne' sagri
ri, che si eseguivano nella Chiesa , nero era Gregorio I di quella cura,
altre ne accorciò, altre ne ampliò, die se ne occupava egli medesimo;
ne mutò altre interamente altre , e quando non ne ricavava il pro-
nuove ne introdusse, altre studiosa- porzionato profitto, minacciava i di-
mente adattò alla Letama, o Ky- scepoli colla verga, dalla seggiola
rie eleison, all' inno angelico , alle stessa, come ricorda Gio. Diacono.
collette^ alle prefazioni j, all' inno e- Dice in oltre il Macri, che la scuo-
pinicioy o Sanctus, aWorazione do- la ed abitazione assegnata a' Canto-
minicale, all' Agnus Dei,
all' ite mis- ri si diceva anche parvisium, nome
sa eslj altre finalmente corresse, e originato da puer, perchè nell'età
riformò negli introiti, graduali , al- puerile erano ammessi per ammae-
leluia j tratti, offertomi, comunioni, strarsi nel canto, affine di servire la
negli invitatorii, nelle antifone, nei Chiesa, Il dell' educanda-
superiore
responsorii per tutto l'anno, e com- to era un chiamato ne' ri-
prelato
pilò r antifonario centone, o respon- tuali antichi Paraphonista , ovvero
soriale, chiamato centone per esser- Primicerio de' Cantori (Fedì), di-
vi riunite come in un corpo le can- gnità molto cospicua in Roma, e che
tilene di molti eccellenti composito- lo rendeva il capo, e il regolatore
ri. Ma del canto migliorato da san di tutto il clero. L' officio di tali

Gregorio I, si legga il capo Vili di giovanetti era di aiutare nella sal-


Gafor Lodigiano, Practica Musicae, modia quelli, ch'erano stati nomi-
e Giovanni Diacono, in Vita s. Gre- nati Cantori, e si appellavano Para-
gorii 1, hb. II, e. I, n. 6 , nonché fo nìs ti, o Salmisti. Fra essi i piti
il Zaccaria, Storia lett. d'Italia, esperti nel canto venivano promossi
tom. I, p. 83 e 84. a custodi de' sepolcri de' beati apo-
Non contento il dotto Pontefice stoli, e chiamati venivano Cubicu-
della nuova forma, che diede al larH {Vedi\ ufficio già istituito dal
CAN CAN 29
Pontofìcc s. Leone Magno del 44» rio, lib.3, cap. i5, ascendeva sul-
Cresciuti i giovani in età, veniva- l'ambone, o pulpito; e negli uffizii
no ordinati suddiaconi , ed allora notturni, o diurni restava in mezzo
cominciavano ad esercitare V oilìcio del proprio coro. L'essere stato
di Cantori servendo il Sommo Pon- allevato nella scuola de' cantori, e
tefice in qualunque Chiesa si lecas- r essersi ad un tempo fra gli altri

se ,
principalmente nelle solenni disliuto, oltre agli studii, anche nella
messe, nelle stazioni , nelle proces- pietà , aveasi ad ottimo requisito,
sioni, e nelle principali feste della per essere promosso alle dignità
città. Questi erano sempre sette di ecclesiastiche; e difatti furono di
numero, formando parte del colle- frequente decorati del Cardinalato,
gio dei ventuno suddiaconi della siccome riferisce il Rasponi, De Ba-
Chiesa Romana, ed allorché i Pon- sìlica et Patriarchio Laleraneii.
tefici celebravano solennemente, can- hb. 3, e. 6, p. 224, e non di rado
tavano l'epistola, che in oggi è can- giunsero ad essere esaltati al supre-
tata da un uditore di Rota. Che mo Pontificato, come si dirà al § III.
poi dovessero essere suddiaconi, lo P^. Francesco Cancellieri, De Secre-
si ricava anche dal canone promul- tariisj 72 7^- De Oratorio
tom. II, p.

gato da s. Gregorio I, nel concilio s. Gregorii de Arca, seu de Cor-


che celebrò in P^oma nel 5g5, e ri- tina , et Cantorum schola, ibidem
portato dal citato p. Alfieri a pag. a Pontifice insiituta, Roma? 1786;
s.

109, col quale fu proibito espressa- D. Pier Luigi Galletti, del Prirni-
mente a* diaconi di esercitare l' uf- cero della Santa Sede Apostolica,
ficio di Cantori. Della scuola dei e di altri ufjìziali maggiori del sagro
Cantori, tratta anche s. Antonino, palazzo lateranense, Roma 1776;
hb. XII, capo 3. e Chiapponi, De Archiparaphonista,
11 luogo de' Cantori, come si dis- in acta Canonizationis IV Sanato-
se, era situato dinanzi al santuario, rum, Romae, 17 277. 12, p.
o presbiterio, e divisi in due parti, Convien dire pertanto aver avuto
formavano due rispondendo a
cori questa scuola de' Cantori per capo
vicenda, e alternativamente, secondo lo stesso s. Gregorio 1, finché visse,
l'ordine ebdomadale, intuonando le cioè sino ai 12 marzo del 6o5. Di
antifone. Ne' giorni però solenni poi cominciò ad essere esclusivamente
spettava al primicerio de' Cantori diretta da un cantore eccellente so-
r intuonazione della prima antifona, pra gh altri, chiamato dai latini,
come si rileva dagli antichi rituali, come dicemmo, Primicerius SchoUe
il qual costume tuttora si pratica Cantorum, che i greci appellavano
dalle congregazioni monastiche. Nel Protopsaltes, cioè a dire primo sal-
canto delle antifone sui salmi, e can- mista e Laosynactes, che significa
,

tici, non sedevano, né lerano rivolti radunatore del popolo, perché men-
all'altare, ma si guardavano l' un tre egli cominciava ad intonare quel-
l'altro,come afferma il Durando, lo, che si doveva dire nelle funzioni,

lib. 5, e. 2. num. 3o. Nel canto di il popolo si univa nella chiesa. Non
qualche responsorio, un solo ha essi v'ha dubbio, che colla morte di
spogliato della pianeta , locchè sem- silfalto Pontefice mancò alla nuisi»uì,

pre dovea fare ogni precettore, se- e canto ecclesiastico rai)poggio pini
condo la testimonianza dell' Amala- cipale, e perciò quasi inlciauuiilc
3o GAN CAN
si peiclelte, come osserva il citato di interamente, si studiò di agevo-
Adami, pag. io; ma assunto al Pon- larne il metodo, per cui gli riu-
iicU'amio 65^, s. Vitaliano
tificato, scì inventare , come si disse altro-
di Segni, la scuola ricevette dal suo ve, le note del canto fermo uty re_,

zelo molto giovamento, ed assai miy fa, S0I3 la, ricavandole dall' in-
maggiore fu quello recatole dopo il no di s. Giovanni Battista: XJt queant
682, da s. Leone II, siccome ver- laxisj etc.
sato in si. nobile arte, secondo ne Su questo argomento si può legge-

assicura Anastasio bibliotecario. Fu re il voi. I, p. I ! 5, della Musurgìa del-


egli imitato da altri Pontefici, i quali Kirker, o il Dicdonnaìre de Musiqiie
appartennero alla scuola de'Cantori, di Rosseau alla parola Gamme. La
singolarmente da Sergio II, eletto novità del metodo eccitò contro
neir844> che in pila decorosa forma Guido r invidia di molti , onde fu
da' fondamenti rialzò la scuola, di- costretto ritirarsi ad Arezzo sua pa-
cendoci Anastasio » Idem vero al-: tria. Ma divulgatasi la celebrità del
ì> Papa scho-
mifìcus et beatissimus suo merito, il Pontefice Giovanni
3ilam cantorum, qusc quidem or- XIX, detto XX, come sostiene il

« phanotrophium vocabatur, et prse Mabillon, Annal. Old. Bened. ad


» nimia vetustate in ruinam posita, annum 1026 § 100, tomo IV § 7,
»> atque confracta videretur. Dei gli spedì tre messaggi affine d' in-
9» annuente clementia, a fundamentis durlo a recarsi sollecitamente in
99 in meliorem, quam olim fuerat, Roma, dove giunto che fu, venne
5' statum noviter restauravit. " Nel esaminato dal Papa il suo antifona-
Pontificato di Giovanni VIII, a cui rio,e ne lestò così soddisfatto, che
fu sollevato neir 872, la scuola dei onorandolo in più modi, volle che
Cantori rifiorì , al paro, che in quel- istruisse del suo metodo la scuola
lo del suo istitutore s. Gregorio I, de' Cantori , e il clero romano. Ma
e ad onta de' secoli barbari, parti- il Cardinal Baronio, contro il parere
colarmente del X, si mantenne con di Mabillon, afferma, che non Gio-
gran decoro, e splendore della Chie- vanni XX, ma sibbene V immediato
sa romana. suo predecessore Benedetto VIII, il
Non è neppur qui a tacersi, che quale pel primo fece cantare in Ro-
nel secolo XI il canto ecclesiastico ma il Simbolo della fede (Vedi),
va debitore di molto a Guido di chiamasse in Roma Guido, per far
Arezzo, monaco benedettino di Pom- insegnare al clero le sue note. In
posa, poi abbate avellaneiise , come questo argomento sono a consultarsi
affermano il Buccelini, il Posse vino, il Tiraboschi, Storia della Lettera-
e rOudin. Avendo egli un genio tura Italiana, tom. Ili, pag. 298,
singolare per lo studio del canto, il Mabillon in Prcef. ad An-
citato
applicossi, unitamente al suo corre- tiphonar. s. Gregorii, ove copiosa-
ligioso Michele, ad istruire i giova- mente tratta del canto ecclesiastico,
netti con nuove maniere di scrivere, e della sua origine, non che Do-
e leggere la musica, la quale allora menico Maria Manni nel suo Ragio-
trovavasi avvolta in sì gravi diffi- namento della Disciplina del Canto
coltà,che per apprenderla profon- ecclesiastico antico, stampato in r i-
damente, erano necessarii dieci an- renze nel 1756.
ni di studio. Consacratovisi egli quin- Accaduta la traslazione della resi-
, ,

CAN GA.V 3i
<lcnza Pontifìcia in Francia, (1o|to tempo che rimase la sede in Avi-
,

l'elezione di Clemente V, seguita gnone, come naturalmente dovea ac-


a* 5 giugno i3o5, secondo l'Adanii cadere, essendo detta scuola istituita
p. XIII, passò la cappella de'cantori, esclusivamente pel servigio del Som-
come perpetua seguace de' Sommi mo Pontefice. Restituitasi per altro
Pontefici, in Francia, e vi rimase fin- a Roma da Gregorio XI la Ponti-
che Gregorio XI, 17 gennaio 1377,
a' fìcia residenza, fu unito il corpo dei
la restituì in Roma. Ma il predetto cantori francesi, col loro superiore, alla

p. Alfieri , nel suo Saggio storico, scuola romana col primicerio. Quindi
p. Ili, dimostra con molti argomen- una nuova modificazione si vide in
ti il contrario , dappoiché egli dice, essa circa vent'anni dopo, nel Pon-
che morto Benedetto XI, e creato tificato di Bonifacio IX, sotto un il-

in Clemente V
successore , assente lustre ecclesiastico, al quale fu dato
dal conclave, questi chiamò in Fran- il nome di maestro della cappella
cia i Cardinali, e fissò la sua dimo- del Papa. Allora fu dimenticato il

ra in Avignone, restando in Roma nome di primicerio, e si formò un


la scuola de' cantori, col primicerio collegio alquanto diverso dall' antico.

neir esercizio delle consuete funzioni. Venne a cessare V orphanotrophiuni


Ciò piovasi ad evidenza, col tenore dopo settecent' ottanta anni circa
della bolla Speciosìis formai d'Inno- dalla sua istituzione, e agli anteriori
cenzo YI ,
quinto de' Papi avigno- metodi della corte e curia romana,
nesi, spedita da Avignone a Roma, ne furono in parte altri sostituiti
ai 1 febbraio i355 per la coro- secondo lo stile già in Francia adot-
nazione in imperatore de' romani tato, sotto i sette Papi, che colà di-
nella basilica vaticana, di Carlo IV morarono.
di Luxeraburgo, e di Anna sua mo-
glie, nella qual bolla, notando i cam- § II. Uffìzii esercitati dal primicc'
biamenti da farsi ceremoniale , e
al rio, e dai cantorij pregii di quc'
indicando le persone assistenti alla sii, e loro privilcgii.
funzione, dovevano eseguire i
che
Cardinali legati nomina fra queste
, Benedetto , canonico di s. Pietro
espressamente il primicerio colla nel suo Ordine romano di cerimonie,
scuola de' cantori. I Papi francesi uno dei ms». della fomigerata biblio-
adunque, che in numero di sette ri- teca ottoboniana, poi stampato nel
siedettero in Avignone, crearono co- 1689 inParigi dal p. Mabillon nel t. II,

là un corpo di cantori per le loro del suo Musco Italico, mostra chia-
funzioni fatte per la maggior parte ramente in quanta estimazione fosse
nella cappella del palazzo apostolico, la scuola o collegio de' cantori, al-
,

come si dirà all'articolo Capprtle lorché dice, che nella lettura delle
Pontificie ,
presso che sulle forme lezioni erano preferiti i cantori ai
stesse romane, il che si rileva dal canonici nelle chiese, in cui il Pa^ìa
Baluzio, Fitac Papanim aveuioucn. assisteva, specialmente al mattulino;
tomo I, pag. ^34, ^-37, 378 e /ji^. che nel giorno della Purificazione,
La scuola de' cantori di Roma nella basilica liberiana il primicerio
però, a cagione dell'assenza del Pon- de' cantori sosteneva il manto del
tefice, perdette non poco del suo an- 1 Pontefice, il quale suole sostener
tico splendore nel lungo spazio di dal principe assistente al soglio , o
,

32 CAN CAN
da un conservatore di Roma, essen- ci piare col coro il canto, stando
do occorsi eziandio esempii pei quali sulla porla, diceva ad alta voce ai
vollero esercitare tale uffizio i più ministri della messa Accedile. Nella :

grandi monarchi; e che nel giorno mattina di Natale, dopo che il Pon-
di Pasqua finalmente il primicerio, e tefice avea celebrato in s. Maria Mag-
la scuola de' cantori ricevevano la giore, dispensava al palazzo latera-
pace dal diacono prima del suddia- nense i presbiterii ; al primicerio dei
cono , del basilicario , degli accoliti cantori dava tre soldi, e la mancia,
e di tutti gU altri Ordini palatini. e al secondicerio de' cantori stessi due
Tratta ivi altresì il Mabilbn della soldi. Quindi s' imbandiva la mensa,
bevanda, che veniva data ai cantori ove i cantori cantavano la Sequenza,
dal Papa, tanto nel giorno di Pasqua nel tempo che durava la tavola, do-
come che parle-
in altri giorni , di po andavano a baciare i pie-
di che
remo appresso. Si sa inoltre, che di di Sua Santità, e ricevevano dal
nelle principali solennità della Chie- sacellario un bisanzio, mentre il Papa
sa, in cui il Sommo Pontefice sede- dava loro una coppa del propiio
va a mensa nel triclinio del patriar- vino, acciocché lo bevessero. V. il
chio lateranense, accedevano con esso Galletti citato pag. i3 e i4- Però
lui i cappellani cantori, ed il primi- l'Ordine romano XIV, p. 828, dice,
cerio di aveva il suo posto vi-
essi che la Sequenza veniva cantata nel
cino al Cardinal arcidiacono. Il pri- fine della mensa dalla scuola de' can-
micerio neir elezione de' romani Pon- tori, che poi ricevevano per moneta
tefici dava il suo voto, e si sotto- unum bysantiumj, et coppam plcnam
scriveva dopo r ultimo de' Cardinali pollone ex ore Papae. E perciò che
diaconi Primicerius scholae canlo-
: fino agli ultimi tempi, come rilevasi
rum, laudo et con/inno. dai ruoli del palazzo apostolico , i

Il Cenni, nella Dissertazione del- cantori nelle messe e vesperi Papa-


l' originCy iiicumhenze, e dignità del li, avevano dallo stesso palazzo una
primicerio^ e secondicerioj nelle sue colazione, o refezione.
dissertazioni postume tomo I, p. 98, Del canto eseguito dai cantori del-
riporta l' antichissimo rito , con cui la cappella Pontificia ne' solenni con-
il primicerio della scuola de' cantori, viti del Papa, fìi menzione anche
allorquando il Papa celebrava solen- il Cancellieri ne' suoi Possessi ^ di-
nemente ,
gli andava incontro men- cendo in quello di Giulio II , nel
tre usciva dal segretario, nel quale i5o3 : Prandio facto , convenerwit
erasi vestito degli abiti sagri , e bacia- cantores cappellae et cantaverunt
vagli la spalla dritta, per denotare corani Papa, aperto osilo, et Papa
l'angelo, che ai pastori annunziò la ad Informatlonem nostrani, cioè del
nascita del Redentore, come spiega In- cerimoniere Burcardo,yèciV dare cui-
nocenzo III, De myster. missae. Ri- llbet eoruni scutum unum regls Fran-
levasi inoltre dagli antichi cerimo- cìae. Abbiamo esempii anche nel de-
niali , che il primicerio de' cantori corso secolo, che i cantori ne' solenni
chia mossi anche praecentor, perchè pranzi de' Papi cantarono concerti e
nella messa a lui incumbeva into- mottetti accompagnati dall'organo,
nare l'introito, quando il Papa uscen- come in quello di Clemente Xll, che,
do dal sacrario gli dava il cenno nel 1702, tenne a mensa nel palazzo
di cominciare. Egli prima di prin- quirinale il viceré di Napoli. Nel
CAN CAN 33
palazzo medesimo Clemente XIII, Gaetano scrisse nella sua Somma :

nel 17^8, nella consacrazione del Organorum usus in ecclesia roma-


Cardinal di Yorck in arcivescovo, na adhuc non utitur coram Pon-
gì' imbandì un convito al quale , tifice. Anche il Cardinal Bona De
ammise i Cardinali assistenti alla divina psalmodia, e. 17, § 2, n. 5,
funzione. I cappellani cantori Ponti- ha rilevato, che etiam mine Romae
ficii, quando terminò di leggere mon- in sacello Summi Pontijicis ^ semper
signor caudatario , cominciarono a sine instrumentis offìciorum solcmnia
cantare con organo, violoncello, e celebrantur, et ecclesia lugdunensis^
contrabasso varii mottetti sagri lati- quae novitates nescit, semper orga-
ni sempre proseguiti, finche terminò na repudiavit, neque in hunc dieni
la mensa. Finalmente, quando face- ascivit. V, Benedicti XIV encycli-
vasi la cena nel palazzo apostolico cam de anno Juhilnei i 749j ^^ com-
vaticano nella notte della vigilia di mentarium Petri Pompilii Rodotà ^
Natale, i cantori Pontificii dopo una Romae 1749? P- 82.
ora di notte eseguivano nella sala In quanta considerazione poi siano
Borgia una cantata sopra la Natività stati sempre tenuti i cantori della
di Gesìi Bambino^ con tutti gli stru- cappella Pontificia , tanto presso i

menti, descritta dal Taia, p. 83, e Papi, che nella romana corte, non
dal Chattard pag. 21 e 38 , nella che per quai pregi luminosamente si
descrizione di quel palazzo. A que- sieno distinti parecchi di essi, si rileva
sta cantata, e alla cena interveniva- inoltre dalle seguenti notizie, le quali
no i Cardinali, che si recavano al dimostreranno come si potessero an-
mattutino. Ma Gregorio XIII, nel noverare i cantori della cappella tra
iSyS, le tolse ambedue, e sebbene gli ordini più cospicui della gerar-
venissero rimesse nella metà del se- chia ecclesiastica ne' secoli passati.
colo XVII, di nuovo furono abolite, Spesso rileviamo di i can-
fatti, che
nel 174I5 da Benedetto XIV, che tori furono impiegati dai Pontefici
le permise nel 1 749 in occasione del- anche nelle cose della fede, e di gran
l' apertura della Porta santa. Il Can- rilievo, precipuamente nel secolo VII,
cellieri ne' suoi Pontificali y p. i2 3, in cui il Papa Agatone, bramoso di
tesse un catalogo de' componimenti informarsi a pieno dello stato della
per dette cantate, e noi ne riparle- Cattolica religione nel regno d' In-
remo al § X, delle Cappelle Pon- ghilterra, ed insieme di far insegna-
tificie, trattando della notte di Na- re a' raonisteri del medesimo il can-
tale. to della romana Chiesa, spedi a tal
Se alla mensa , e alle cantate i effetto Giovanni maestro, ossia primo
cappellani cantori furono accompa- cantore, della chiesa di s. Pietro, il

gnati nel canto dagli strumenti, tali quale allora era abbate di s. Marti-
strumenti, e nemmeno l'organo ven- no in Roma. Appena egli giunse in
nero usati nelle cappelle Pontificie, Inghilterra,Teodoro, arcivescovo di
come avverte anche il Mabillon, Cantorbery, convocò un sinodo per
Mus. Ital. tomo I p. 4? Niillus , = riconoscere lo stato del cattolicismo,
organorum musicorum usus in hii- e ad esso assistette Giovanni come
jusmodi sacrisj scd sola vocum mu- legato della Santa Sede, ne confer-
sica j eaque gravis^ cuni plano can- mò i decreti, e ne estrasse copia per
ta adniittitur. E però il Cardinal rassegnarla al Papa. Indi insegò nel
voL. vni.
,

34 CAN C A i\

regno il canto ecclesiastico, o grego- cantori di Roma, emanato


a' 12 mag-
riano; ma nel ritornare, che faceva gio 12 19. In esso si dice, che per
dalla missione, mori in Tours. Cle- sempre più animare i cantori a lo-
mente IV, del 1265, inviò un can- dare il Signore col canto, seguendo
tore, chiamato Eduense, ad Anagni le orme del predecessore Celestino IH,
colla qualifica di delegato, al modo il quale concesse loro annualmente se-
di quanto avevano fatto altri Pon- dici fibbie delle oblazioni solite darsi
tefici, per domare l'alterigia di certo al Papa da quelle fatte all' altare di
Mattia pessimo capitano, come si s. Pietro, egli ne concedette dieci
legge presso l'Ughelli , nella bolla, senza però obbligare i successori a
che il Papa diresse al vescovo Lan- fare altrettanto. L'altra memoria an-
dò. Abbiamo poi dal maestro di ce- tica, è una lettera di Clemente IV,
rimonie Paride de Grassis^ ne' dia- Ecce dìlectiwty data a' 4 agosto 1268,
rii di Giulio II, e Leone X, che non e diretta al vescovo di Anagni, colla
solo il collegio de' cantori della cap- quale raccomanda il suddetto cap-
pella deve seguire i Pontefici ove pellano cantore Eduense , spedilo a
si recano, ma che Giulio II destinò tal città pel milite Mattia. Eugenio
molti cantori ad assistere al concilio IV i43i, nella sua bolla, ^"^ si
del
j:;enerale XVII, lateranense Y, da lui erga ciinctos, che si conserva nell'ar-
incominciato nel i5i2, e compito chivio di questo collegio , chiama i

da Leone X nel i^ij. Pio IV man- cantori col nome di famiglia, e di


dò al concilio generale di Trento il continui commensali del Pontefice,
celebre Simone Bartollni Perugino, e come tali li preferisce agli altri

con altri cantori Pontificii , come si famigliari, e alle persone addette alla
legge negli atti di quel memorabile corte Pontificia, sebbene abbiano le
concilio. Tuttavolta a maggiore ar- richieste imperiali , tanto pel conse-
gomento de' pregii di molti cantori guimento de' beneficii ecclesiastici
Pontificii, ne vorremo ancora tratta- quanto per grazie di espettati va, ed
re al seguente § III, là dove parle- altrettanto confermò Calisto III con
remo de' maestri di cappella, e can- due bolle, che pure si conservano
tori insigni di questo collegio. nel detto archivio, £"^5/ ergacunctos,
Andiamo adesso a discorrere dei pri- et quamvis romanus Pontifex^ am-

vilegii, prerogative, e distinzioni con- bedue pubblicate nel i456.


cedute dai romani Pontefici a' can- Il successore Pio II , stando in
tori della cappella. Essi sono molti Siena sua patria, emanò la bolla
per verità, ma il fatale incendio del- Ad hoc Divina miseratio^, presso il

l' archivio del collegio medesimo suc- medesimo archivio, datata 6 haten-
ceduto nel i527, pel deplorabile dis aprilis i4^9j nella quale decre-
sacco di Roma nel Pontificato di tò a favore del collegio de' cantori,
Clemente VII, ne fece molti deperi- che i privi legii concessi da 'suoi pre-

re onde ci limiteremo a riportare


, decessori, e forse compresi i^ qual-
quelli, che l'Adami potè estrarre da- che revocazione, s' intendessero non
gli archivi! di Castel s. Angelo, e della compresi, e come non fossero stati

vaticana. La più antica fra le super- revocati ; e poscia Sisto IV, del i^'j i,

stiti memorie, è un breve di Ono- dichiarò altrettanto.


rio UT, Dignuni est, diretto al pri- Innocenzo VIII, con bolla dei 11
micerio, e chierici della scuola dei ottobre 1 4B6, Jpostolic(e Sedis^ proi-
3j ,,

CAN CAN 3>


bì a' riotari di esigere dai cantori torc nella mancanza d'alcuno, vo-
litiganti alcini emolumento , meno lendo che ciò seguisse per elezione
gli ordinarii ; e con altra de' 4 ot- di voto segreto dal collegio stesso
tobre 14B8, Debita consìderatione e che s'intenda ammesso quando
confermò la prelazione sulle espet- un voto superi i due terzi de' vo-
tative de* benefìzii. Quindi colla bol- tanti. Veggasi Giuseppe Santarelli
la, Et si Romamis PontifeXy dei 1 Informazione sull'origine dc^ canto-
agosto 149^) stabilì, che il vescovo ri pojitifìciìj numero j e variazioni ^
maestro di cappella possa presen- e suW introduzione y e numero dei
tare i cantori ai beneficii, i quali soprannumerariij Roma 1761.
vacano per morte degli stessi cantori Giulio III, i55r, per toglie-
nel
Pontifìcii, affinchè restino perpetua- re le differenze di preeminenza tra
mente nel collegio, ed inoltre con- i cantori e gli scrittori apostolici nel
fermò loro tutti i privilegii, che go- conseguimento de' benefìzii sull' es-

devano. Anche Alessandro VI, me- petta ti ve, decretò, che i due collegi
diante la bolla , Debita considera- fossero considerati come un solo, e
tionCj del 149^? rinnovò ai cantori nel i553, ridusse i cantori della
i summentovati privilegii , siccome cappella a ventiquattro. Gregorio
pur fece Giulio II, ai 6 dicembre XIII concedette a' cantori la spedi-
i5o7, col disposto della hoWa Sieitt zione de' benefìzii gratis^ come fa-
prudens. Indi Leone X, per moto- migliari del Papa. Sisto V, che gli
proprio ordinò, che i cantori rice- successe, nel i586, diede al colle-
vessero da ogni Cardinale, che ce- gio monistero di s. Maria in Cri-
il

lebra in cappella, quattro ducati per spiano, diocesi di Taranto, colle ren-
ogni messa, in luogo della solita co- dite de' suoi beni , come si legge
lazione, e dai vescovi assistenti al so- nella bolla. In suprema. Ridusse
glio, e da altri prelati due ducati, inoltre il numero de' cantori a ven-
proibendo però ricevere di più. Ri- tuno, assegnò loro rendite stabili J

guardo alle propine nelle esequie dei conferì al collegio le facoltà di eleg-
Cardinali , dispose che si osservasse gere ogni anno per maestro di cap-
il solito. Inoltre i cantori godono pella uno de' suoi cantori, essendo
emolumenti nella creazione de' nuo- stato sino a quel tempo un vesco-
vi Cardinali, nelle canonizzazioni, ed vo assistente al soglio, ed all'eletto
in altre circostanze. Cosi Clemente conferì tutte le facoltà, e preroga-
VII, egualmente nel i5i6, colla bol- tive degli antecessori ,
prerogative
la. Debita consideratione, e con al- che toccarono come primo eletto in
tra del 1529, ampiamente confer- maestro di cappella , al rinomato
mò ai cantori tutti i privilegii, che Gio. Antonio Merula. Quel Pontefi^
godevano ; e cosi pure Paolo III, ce esentò il collegio altresì da qual-
nel i536, come si legge nella bolla^ sivoglia giurisdizione, assegnandogli
Romamis PontifeXj approvò le co- un Cardinale per protettore non
stituzioni della Cappella presentate- meno che per giudice ordinario, e
gli dopo il saccheggio di Roma da competente in ogni causa. Ordinò
Lodovico Magnasco, vescovo di As- ancora, che se un cantore divenisse
sisi, maestro della cappella, e parti- infermo, vecchio, o privo di voce,
colarmente fa menzione del privile- non si potesse licenziare, senza a-
gio di poter prendere un nuovo can- vergli accordato una rendita equi-
,

36 CAN CAx^
valente a quanto già ritraeva nel- quelle di Innocenzo IV, fu formato
r esercizio del cantorato ; e final- il rollo o ruolo, che tuttora loi*o

mente confermò privilegi nelle più i paga il palazzo apostolico.


ampie forme colla bolla, In supre- Per le differenze insorte V anno
ma, de' 6 settembre i583. E per rSgS nel Pontificato di Clemente
completare le rendite de' cantori, Vili, tra il sagrista del Papa, e il
colla bolla de' 1 1 ottobre, Universas, collegio de' cantori sull' elezione del
conferì al collegio la chiesa di s. sotto chierico , e custode de' libri
Salvatore nella diocesi di Parma, della cappella, fu decretato, che il

ed il monistero di Maria in Fel-


s. sotto chierico fosse nominato dal
lonica, diocesi di Mantova. Ma Gre- sagrista, ed il custode dal collegio.
gorio XIV sciolse tutte queste unio- Questi nelle cappelle incede con
ni di chiese, e con breve del r59r sottana paonazza, e ferraiolone ne-
ridusse le rendite de' cantori nello ro, di seta ambedue , con fascie e
stato, come si trovavano nel decor- collare pure paonazzo; abito che è
so secolo. Non si dee però qui ta- comune al secondo custode. Quindi
cere, che il collegio ecclesiastico dei Paolo V, nel 1607, confermò la
cantori Pontificii, ebbe dal secolo V bolla di Paolo III, sulla surrogazio-
fino al Xil per sostentamento dei ne de' cantori, mediante i concor-
suoi individui il Presbiterio, ossiano si pubblicati con editti ; e nell' anno
le OblaziorJ, che si raccoglievano 1626, il tribunale della Rota deci-
in ogni nona settimana airolFertorio se, che un cantore Pontificio potes-

della solenne messa quotidiana nel- se godere la prebenda del suo ca-
l'altare di s. Pietro. Diminuite tali nonicato in Ispagna. E poi da av-
oblazioni, ebbero i cantori pel man- vertirsi , che godono le suaccennate
tenimento beni e fondi stabili , ru- prerogative anche i due cappellani
sticied urbani , ed Innocenzo IV sostituti, i due chierici, il sotto chie-
assegnò loro le pinguissime rendite rico, gli scrittori, ed custode dei
il

dell'abbazia di s. Maria di Campi- libri. V. Decreta Innocentii XII


doglio, togliendola a' benedettini, con- prò collegio cantorum capellae Pon-
cedendo la chiesa , e il monistero tificiae il
,
tomo IV , parte
presso
ai francescani, colla bolla Cum di- IV, pag. 2 33 del Bollano di Bene-
vini del i 25o. Accordò in perpetuo detto XIV. Finalmente, quando il

al Collegio le cappelle filiali , le Pontefice dispensa al trono nella


possessioni, le case, i censi, le ren- cappella , le candele , le ceneri , le

dite, le decime, e pensioni ed altro palme, e gU Agnus Dei benedetti


spettante a detta abbazia; ma le vi- quattro cappellani cantori vi si re-
cende de' tempi fecero variare tali cano a riceveile dopo i cubicula-
benefiche disposizioni; ed in vece si rii, e nel venerdì santo altrettanti
ebbero altri benefìzii, fra' quali oltre vanno all'adorazione della Croce,
i summentovati, il priorato e retto- mentre gli altri proseguono il can-
ria di s. Salvatore di Monte Mallo to in coro, cioè nella cantoria. An-
nel Perugino , e l'arcidiaconato di ticamente tutto il collegio de' can-
Morleone, tutti amministrati dairal> tori si recava all'adorazione della
bate ossia camerlengo prò tempore Croce, e al trono per ricevere dal
del collegio. Laonde, colle disposi- Papa le sopraddette cose. Ma quan-
zioni di Gregorio XIV, analoghe a to li riguarda, ed il loro posto nelle
CAN CAN 37
processioni, il qimle è avanti la pre- de' brevi a' principi, e canonico va-
che ha l'uso del rocchetto, co-
Jatiira, ticano , che r Adami coli' autoritèi

me avverte l'Adamia pag. 17, si del libro de' Puntatori del collcgiq
descrivono all'articolo delle Cappel- dice essere stato l'ultimo maestro di ^ ^

le Pontificie, e ia tutte quelle delle cappella, dappoiché Sisto V, o per *


funzioni, die si fimno dal Ponte- la poca pratica di alcuno di detti
fice. vescovi nella musica, o per poca di^
ligenza loro al servigio della cappel-
§. III. Maestri della cappella Pon- la, investi di tal carica un cantore
tificia ,Cardinali protettori del Pontificio, da eleggersi ogni anno
Collegio, e cantori insigni. per ordine di anzianità dal collegio
istesso, con tutte le facoltà, autori-

I maestri del collegio de' cappel- tà e prerogative di quelli, che lo


lani cantori della cappella Pontifi- aveano preceduto. Di questi maestri
cia, o maestri di cappella , sino al però, e di quelli, che si distinsero
Pontificato di Sisto V, come si ac- nell'arte del canto , e per celebri
cennò, furono sempre vescovi assi- componimenti, si parlerà al termi-
stenti al soglio, e dall' Ordine Ro- ne di questo paragrafo. Ci avverte
tnano di Benedetto, canonico di s. l'Adami a pag. 1 1 o , che la con-
Pietro, rilevasi, che nel 1 1 43, regnan- gregazione de' nuovi uffiziali si face-
do Celestino II , il primicerio dei va in casa del Cardinal protettore,
cantori era vescovo , e se terremo per solito nella mattina della festa
dietro ai maestri, di cui V Adami degli Innocenti; che il nuovo mae-
potè rinvenire notizie, troveremo stro assisteva al vespero della cir-
che a Cristoforo Borboni vescovo concisione con il precedente, e pren-
di Cortona, Innocenzo Vili, di cui deva poi possesso della carica al se-
era intimo famigliare, nel 1 49 "i, ac- guente vespero dell'Epifania.
crebbe le prerogative. Fu Sisto V che, come superior-
Dal Novaes, t. VI, p. 98, ricavia- mente si disse, stabilì il Cardinal
mo, che Alessandro VI, nel i494j protettore al collegio de' cappellani
fece maestro di cappella Bartolomeo cantori, colla qualifica di loro giu-
Martini, ch'era maggiordomo, e che, dice ordinario, e pel primo, con am-
nel i49^> creò Cardinale Francesco plissimo breve del i586, vi nomi-
Sinibaldi vescovo suessano, il quale, nò il Cardinal Decio Azzolini di
nel i5o7, celebrò messa in cappel- Fermo. Tuttavolla, nel libro di Ghis-
la nel sabbato in Albis. I cantori lino di Ankerts, puntatore del i56o,
per onorarlo cantarono un bellissi- si legge essere- stato protettore del
mo Credo a sedici voci. Furono collegio de' cantori il Cardinal Al-
inoltre cantori Ludovico Magnasco, fonso Caraffa, nipote di Paolo IV;
vescovo di Assisi del i543; Girola- enei libro di Gio. Luigi de' vescovi,
mo Maccabei vescovo di Castro, cap- è registrato agli ii dicembre 1576,
pellano maggiore di Paolo III ; E- il Giovanni Moroni ; ma
Cardinal
gidio Valenti del iSSy; Giuseppe s' quale autorità avessero,
ignora
Panfilo, vescovo di Segni, peritissi- per essere in que' tempi i maestri di
mo nella musica, del i56G; Ago- cappella vescovi assistenti al soglio,
stino Fivizzano, uomo di santa vi- che, secondo le costituzioni de' am-
ta ; Antonio BoccapaduU segrelario tori, erano deputati come giudici
7, ,,

38 CAN CAN
del loro collegio. Per morte dell' Az- gUari Pontificii, ebbero cura del col-
zoliiii, Sisto V, nel 1^87, conferì il legio. Finalmente lo stesso Pontefi-
protettorato della cappella al Car- ce Pio VI, colla bolla Antiquissinia
dinal Antonio Mnria Gallo, che eb- ea est, dei 3i gennaio 1798, abolì
be i seguenti Cardinali successori. in perpetuo la detta carica di Car-
Nel 1 62 1 Francesco Maria del Mon- dinal protettore della cappella Pon-
te, sostituito da Gregorio al de- XV tificia, e riunì i cappellani cantori
fonto Gallo; nel 1627 Lelio Biscia, ed il collegio ( come famigliari Pon-
per disposizione di Urbano Vili tificii ) alla giurisdizione giudiziale
il quale nel i638 gli diede in suc- ed economica di monsignor Ma-
cessore il proprio nipote Antonio rino Caraffa di quel tempo prefetto
Barberini; nel 1671 Clemente X de' ss. palazzi apostolici e de' suoi
fece protettore de* cantori Virginio successori prefetti del palazzo in per-
Orsini, ed in sua morte lo stesso petuo, a quella guisa con cui viene
Pontefice, ai 21 ottobre 1676, vi esercitata sopra tutti gli altri fami-
surrogò Camillo de' Massimi. Inno- gliari Pontificii.
cenzo XI, nel 1677, dichiarò pro- L* elenco de* maggiordomi è il

tettore Sigismondo Chigi, pronipote seguente: Marino Caraffa, poi Car-


di Alessandro VII; ma essendo mor- dinale, quindi deposta da lui la sa-
to poco dopo, Innocenzo XI, ai 1 gi'a porpora, gli fu surrogato G, Ga-
giugnp 1778, nominò Felice Rospi- votti, che morì nel 1807, essendo
gliosi pronipote di Clemente IX
, ,
ancor maggiordomo; Naro Patrìzi
cui successe, ai 22 ottobre 1689, poi Cardinale, oggi defonto; A. Ri-
Francesco Maidalchini, nipote della varola, oggi Cardinale; Marazza-
celebre d. Olimpia, per disposizione ni^ poi Cardinale ancor egli defon-
di Alessandro Vili ; il cui nipote to; Del Drago, Patrizi^ e Fieschi,
Pietro Ottoboni, ai 27 novembre tutti Cardinali viventi . L' attua-
1700, fu da Clemente XI nomina- le maggiordomo e prefetto de' sa-
to protettore della cappella Pontifi- cri monsignor
palazzi apfjstolici è
cia,e ne esercitò la protezione sino Francesco Saverio Massimo. Adun-
al 174O) epoca di sua morte. Si ri- que dopo tale epoca la prefettura
leva dalle Notizie di Roma, che non più dai Cardinali , ma venne
questo Cardinale ricevette altra de- esercitata dal prelato maggiordo-
nominazione , cioè di prefetto dei mo [Vedi), il quale in abito pre-
cantori cappellani della cappella Pon- latizio, sedente sul ripiano del tro-
tificia, titolo che pure portò il Car- no nella cappella Pontificia, con ta-
dinal Alessandro Albani , nipote di volino innanzi, presiede alla ballot-
Clemente XI, che da Benedetto XIV tazione de' concorrenti al cantorato,
fu prescelto a successore del defon- i quali, dopo fatti i consueti espe-
to , esercitando la carica sino al rimenti, cantano ivi una lezione, cui

1779, *" ^"^ cessò di vivere. Fu succede la votazione, che fanno tutti
allora,che Pio VI sospese la cari- i cappellani cantori, vestiti con sot-
ca di Cardinal protettore della cap- tana paonazza , e ferraiolone nero
pella Pontificia, e ciò fino al 1798. assisi ne' banchi de' Cardinali. V.
In questo tratto di tempo i mag- Jurisdictio S. R. E. Cardinalis pro-
giordomi, come prefetti de' ss. pa- tectoris, et judìcis causar uni colle-
lazzi apostolici, e s.uperiori de' fami- ga cantoruni capellanoruni Roni.
,,

CAN CAN 39
Pont cum prmlegiorum, et grafia- nella perizia del canto . L' Ada»
rum concessione, ed inoltre il vo- mi , nel libro delle Osservazìo'
to nella controversia nata nel col- ni per ben regolare il canto dei
legio de* musici Pontificii rimessa cantori della cappella Pontificia,
da N. S. Papa Clemente XIII ai pag. i5g, tesse il catalogo de' no-
Cardinali Merlini, Castelli, e M. A. mi e cognomi e patria de' cantori
Colonna ad referendum, Romae Pontificii , col giorno del loro in-
1761. gresso in cappella, da Paolo III, fi-
Passando a far menzione degli no a Clemente XI, estratti dal li-
uomini illustri ed insigni per digni- bro delle costituzioni del collegio,
tà, santità, dottrina e scienza mu- di cui fu maestro di cappella dai ,

sicale, clic fiorirono nella Scuola dei libri de' camerlenghi, e de' segreta-
cantori^ e nel collegio di essi, senza ri! puntatori della medesima cap-
nominare un gran numero di Car- pella, con r aggiunta di alcune par-
dinali e vescovi, che uscirono dal- ticolari notizie, e coi ritratti de' più
la prima, da questa furono altresì illustri compositori di essa.

sublimati al Pontificato , nel 687 ,


I più rinomati professori di mu-
s. Sergio I, nel 7i5 s. Gregorio II, sica, e insigni cantori, che accreb-
nel 752, Stefano II detto III, nel bero lustro al collegio, e che lo

7^7, s. Paolo I, che donò un an- arricchirono di preziose composizio-


tifonario al re Pipino, s. Leone III, ni, furono Jacopo Pratense, detto
nel 795, Stefano IV detto V, nel- Juscjuin del Prato, celeberrimo com-
r8i6, ambedue entrati nella scuo- positore di musica, scolaro di Gio.
la de' cantori in teneia ed
età , Okenkeim, e cantore della cappella
ivi educati; s. Pasquale I neir8i7, sotto Sisto IV, e dal quale impa-
Sergio II, Leone IV,
neir844> «• rarono i migliori contrappuntisti: Gia-
iieir847; Benedetto III neir855, como Arkadelt, maestro di cappella
Adriano II nell' 867, e altri, come del Cardinal di Lorena, e di tal
attestano Anastasio Bibliotecario merito, che gli stampatori per loro
ruAXHist. de gestis Rom. Pontific. j guadagno davano alla luce opere
Mabillon, Mus. Italie, tom. II, i di altri, sotto il nome di lui Bar- :

Bollandisti nel tom. VII, § 54 , e tolomeo Escobedo, valente contrap-


l'annaUsta Baronie all'anno 1057. puntista. Ghislino d'Ankerts, ottimo
Sempre i Sommi Pontefici ,
per nel contrappunto: Cristoforo Morales,
maggior decoro delle funzioni ec- autore di grido sotto Paolo III, com-
clesiastiche procurarono di avere i positore di molte opere musicali, e
migliori virtuosi di canto, in servi- del famoso mottetto: Lamentabatur
zio della loro cappella, e talvolta ne Jacob, che si canta in cappella nella
domandarono anche ai principi, in- IV domenica di Quaresima; Gio.
vitandoli a mandar loro qualche Pier Luigi da Palestrina, allievo del
valente cantore come si legge di , fiammingo Meli, compositoi*e della
Leone X che colla sua lettera
, cappella Pontificia dell'età di ven-
Quoniam ad sacra confìcienda, ri- tisei anni, sotto Marcello II, dal
portata dal Verrepei, nella Raccolta quale ottenne coli' elevato suo inge-
di varie lettere, richiese al marche- gno, e colla tanto celebrata messa,
se di Mantova, Michele Lucche- che compose a sci voci, di rip*uare
se , celebre nella voce di basso, e il grave danno, che sovrastava alla
,, ,

4o CAN CAN
musica ecclesiastica, nella minacciata tifìcato il Rosini si fece cappuccino;
proiliizione di essa nelle sagre fun- ma venendo il tutto a cognizione
zioni. Carico di meriti, e di gloria, del Papa , commutò
voto già il

col titolo di Principe della Musica emesso ad


inserviendum capellce
morì nel Pontificato di Clemente Pontijicice j per cui volle entrare
Vili, e fu sepolto per singoiar di- nella congregazione dell' oratorio ;
stinzione nella basilica vaticana Tommaso Ludovico spagnuolo, ce-
della quale era maestro di cappella, lebrato per la sua messa de'mortij ed
scrivendone fra gli altri le Memorie altre sue composizioni; d. Odoardo
storiche^ d, Giuseppe Baini di cui , Ceccarelli da Mevania, non solo fu
si fece menzione all'articolo Canto egregio compositore di parole latine
Ecclesiastico. Inoltre meritano di per mettere in musica, ma fece un
essere ricordati : Alessandro Romano ristretto delle costituzioni , decreti
detto della Viola^ per la soavità e consuetudini del collegio, e ne
con cui suonava questo strumento, formò una regola pel puntatore ;

encomiato compositore di canzonette, Gregorio Allegri romano, contralto,


e mottetti; Giovanni Maria Nanino valoroso contrappuntista, autore di
di Vallerano, scolare di Meli ed , varie opere, fra le quali del famoso
intimo amico di Pier Luigi di Pa- Miserercy che ogni anno si suol
lestrina, lodato pel canto, e per le cantare due volte nella settimana
sue composizioni; Arcangelo Crivel- santa; morì nel i652, e fu sepolto
li, bergamasco, ottimo tenore, auto- nella tomba de' cantori Pontificii,
re di varie opere, alcune delle quali nella Maria in Vallicel-
chiesa di s.

si cantano nella cappella Pontificia; la, ove pure venne tumulato; Bona-
Felice Anerio romano, compositore ventura Argenti perugino, egregio
della cappella, e successoi'e in questa soprano, in riconoscenza di seimila
qualifica del Palestrina , eccellente scudi, che loro donò per compiere
nel contrappunto , ne' madrigali la fabbrica della stessa chiesa; An-
e in altre opere; Luca Marenzio tonio Liberati da Foligno contralto,
bresciano, chiamato da Raval il di- buon compositore, ed ottimo teorico,
vino compositore dì madrigalìj Rug- autore di un Ragguaglio del coro
giero Giovanelli di Velletri, succes- della Martino
cappella Pontificia^
sore dei Palestrina nella cappella di Simonelli romano
grave contralto,
s. -Pietro, profondo nella musica, contrappuntista, armonioso, chiama-
meritando fra i suoi componimenti to il Palestrina de'suoi tempi, autore
la preferenza la messa a otto voci, di varie composizioni, che si can-
intitolata: Vestiva i colli, per la sua tano dal coro de' cantori nelle Pon-
perfetta armonia; Girolamo Rosini tifìcie funzioni, particolarmente la
di Perugia, ritenuto il primo so- sequenza, che si canta nel giorno
prano d'Italia, e benché nel pub- di Pasqua di Risurrezione; Pasquale
blico concorso pel cantorato, sentito Pifari, di cui scrisse Martini
il p.
e applaudito da Clemente Vili, che essere nato il compositore, che più.
assistè al concorso, nondimeno venne da vicino ha rassomigliato lo stile
dai cantori spagnuoli escluso per del Palestrina; d. Gio. Battista Faz-
non essere loro connazionale, giac- zini, di cui si cantano messe, ed
che sino a quel tempo quasi tutti altre opere; Leandro Piazza, autore
i soprani erano stati spagnuoli. Mor* di varii salmi molto graditi anche
V^ ,,

CAN CAN 4i
al dì d'oggi, senza nominare altri, in magnifiche pergamene con
scritte

ed alcuni ancor viventi. Il rino- bellissimi caratteri , e adornate con


malo Nicola Tumclla,
Tornelli o superbe miniature, secondo lo stile
autore di varii lodevoli componi- de' tempi. Questo archivio ha i suoi
menti, non appartenne alla cappella scrittori , e il custode de* libri. iT.

Pontifìcia, ma fu coadiutore dal il tomo VIII del Bollarlo romano


1749 ^^ ^7^4 ^^^ maestro delia pag. 44o: De vetita ab Innocentio
biblioteca vaticana Bencini, indi ri- XI extractione lihrorum niusicaliuni
nunziò, e parti per la Germania. ex archivio capellce tom. IX, pag. _,

92; Custodia ^
libro rum capellce

§ IV. yércliivìo, esequie , ed altre Pontificiceab Alessandro Vili in-


notizie de^ cantori Pontificii. culcata, ibid. p. i5o; decreta In-
nocentii XII prò collega cantorum
Il celebratissimo archivio del col- capellce Pontificice.
legio de' cappellani cantori , dice il L'esequie, che si celebrano in
Chatlard, Nitoi>a descrizione del morte de' cappellani cantori, vengo-
Vaticano j e del palazzo apostolico yio descritte dal menzionato Adami
Roma 1766, pag. 72, e 4^^ tomo pag. i54, i55, cap. XVI. Il mae-
II , aveva 1' ingresso nella quarta stro della cappella dà cenno quan-
porta della sala ducale, sul cui ar- do si debba da' cappellani sostituti
chitrave evvi lo stemma di Leone e dagli scrittori cominciare l'introito
X, ed in quello della porta dello della messa, e dopo la funzione egli
stesso archivio si leggeva V iscrizio- ringrazia i maestri di cerimonie,
ne : archivio de^ Musici cantori della che avranno assistito in banco a tal
cappella ove nelle sue
Pontificia^ messa. Il numero 854 del Diario
stanze in armadi conservavano i
si di Roma del
1723, descrive l'ese-
libri, e pergamene di essi. Ora però quie celebrate al decano de' cantori,

tal luogo appartiene alla Floreria con r intervento de'ministri , e can-


Pontifìcia, dappoiché Benedetto XI tori della cappella Pontifìcia.
trasferì l'archivio al Quirinale, cioè L' anniversario de' defonti cappel-
incontro quello della Rota. Questo lani cantori anticamente si celebra-
archivio è sommamente pregevole va in s. Trifone in Primicero, o s.

ad onta del deplorato incendio a cui Salvatore in Primicero, perchè fab-


soggiacque nel sacco dato a Roma bricata da un primicero della chie-
dai soldati di Carlo V, per la mag- sa romana. Di poi, a motivo della
gior parte fanatici luterani. In esso nuova fabbrica della chiesa di s.

si custodiscono gelosamente tutte le Agostino , si passò a celebiarlo in


bolle Pontifìcie emanate dai Papi s. Gregorio al Monte Celio, e quin-

a favore del collegio, le più preziose di nella chiesa del Gesù. Oggi per
composizioni musicali de' migliori altro tanto l' anniversario, quanto
maestri, ed un numero copioso di quello per l'anima di Marco Ma-
quelle fatte da' medesimi cantori, razzoli si celebrano in s. Maria in

che appartennero a sì illustre ceto, Vallicella, ove i cappellani aìiilori

e tutte quelle infìne, che servono hanno la sepoltura gentilizia, com-


per qualunque funzione fatta dal Pa- prata a spese loro. Fu il detto Mar-
pa, o alla quale intervengano i co Marazzoli tenore del collegio
cantori. Parecchie pur ve ne sono ottimo cx)mpositore di oralorii, ed
, ,,

42 CA.N CAN
eccellente suonatore d'arpa, e da di altre composizioni, fra le quali
lui stesso venne istituito per testa- del Misererà^ Dies irae, del
del
mentaria disposizione l'anniversario Benedictus gregoriano a sei voci
per la propria anima. Per le feste con coro, e per ultimo del bellissi-
poi di s. Marta, nella propria chie- mo Motectiim ad offcrtoriam mis-
sa presso il Vaticano ( ove era vi sae solemnis in anniversario corO'
anche l'ospedale pei famigliari del nationis ss. D. N. Gregorii XFI
Papa), il collegio de' cantori si re- P. M. die VI fehruarii A. D,
cava a cantare nella messa, e al 1837.
vespero, ed essendo' essa festa di pa- Le dignità del collegio sono : il

lazzo, il maggiordomo faceva servire maestro, decano, camer- abbate o


di carrozze i cantori. lengo, segretario-puntatore, ed il di-
In occasione di qualche lieto avve- rettore. I partecipanti, che godono
nimento per la S. S., i valenti cantori la porzione canonicale, sono i tren-

Pontificii composero apposite musi- tadue pili antichi cappellani canto-


che, come fecero Curzio Mancini, nel- ri. Chi compie venticinque anni di
la messa per la ricuperazione della servizio resta giubilato, ed esentato
città, e ducato di Ferrara sotto Cle- dal servizio. All'attuale servizio deb-
mente VITI; e Gregorio Allegri can- bono cantare trentadue individui
tò nel Pontificato d' Innocenzo ,
X otto per ciascuna delle quattro par-
Castro riconquistato alla Chiesa. ti. Vi sono nel collegio anche i cap-
Matteo Simonelli compose una bella pellani cantori soprannumerarii, per
messa per celebrare la liberazione compiere il numero dei trentadue
di Vienna dalla formidabile poten- esercenti nelle giubilazioni, che av-
za de' turchi, regnando Innocenzo vengono. Le cariche minori del col-
XI Sante Gargetti scrisse piìi note
; legio sono i deputati per trattare
:

per Avignone restituito ad Alessan- gli affari i al camerlengo,


sindaci
dro Vili. E, per non dire di altri i sindaci al puntatore, e gl'infer-
a' nostri giorni d. Giuseppe Baini mieri. Il collegio, per le costituzio-
romano, per solennizzare la restitu- ni apostoliche, ha il diritto di sigil-
zione fatta a Pio VII delle provin- lo grande e piccolo, con l'impron-
cie delle legazioni, delle Marche, e ta di Maria ss. Assunta in Cielo
dei ducati di Camerino, Benevento, titolo della cappella. Il diritto della

e Pontecorvo, compose un solenne immediata e privativa ordinaria am-


Te-Dcum ad otto voci, diviso in ministrazione è di governare se
due cori, e basato sopra le diverse stesso, ed il diritto di far leggi, e
melodie del canto gregoriano ed di multare con pene pecuniarie ed
appartenente a tre diversi modi, os- altre ad arbitrio dei colleghi delinquen-
siano toni al terzo, al sesto , ed al ti. Da ultimo. Clemente XIII pubblicò

quarto ; robusta composizione, che la costituzione, » Cum relinendi


altamente venne encomiata dal nu- « augendique decoris domus Dei,
mero 72 del Diario di Roma, del w super regimine, et directione col-
18 15, pag. 57, e che poi venne de- » legii cantorum Pontifìciae Cappel-

dicata a monsignore Naro maggior- »> lae , cum opportunis ordinationi-


domo, e prefetto del collegio dei » bus, pridie Kal. septembris anno
cappellani cantori Pontifìcii. Ma il 1762".
Baini è inoltre benemerito autore CANUTO (s). Era secondogenito
,

CAN CAN 43
di Enrico il Buono j re Dani-
di fu accesa, da venite nell'empia de-
iiiaica. Fallo duca di Sleswig, si liberazione di uccidere il santo re.
adoperò alfinchè la pace, e la giu- In capo ai ribelli fu Olao , fratello
stizia llorissero nelle sue regioni , e a Canuto, che preso dalla brama
fossemesso un riparo alle ruberie, del regno, voltò l' esercito , cui co-
che in que' tempi si esercitavano mandava contro a questo innocente
continuamente. Allorché fu estinta sovrano. Canuto avutone notizia,
la famiglia di suo zio Enrico, re anziché accendersi d'ira, pensò af-
degli slavi occidentali , egli occupò fidare la sua causa nelle mani di
quel trono; e ne ottenne la corona Dio, riparò alla chiesa di s. Alba-
dallo stesso Lotaiio II. Ma i banesi no, e munito dei ss. Sacramenti,
lì ebbero gelosia , ed assassinarono quivi appiè dell'altare atteseim per-
quest' ottimo re nel giorno 7 gen- turbato l'iniqua aggressione. Vi en-
naio dell'anno 1 1 3o. Nel 1 1 7 1 fu trarono nel fatto gli empi, e dopo
poi canonizzato. avergli usato mille maniere d'in-
CANUTO (s. ), figlio naturale di passarono con una lancia, e
sulti, lo

Svenone II, re di Danimarca, fino colle mani stese sull'ara santamente


dalla tenera età si mostrò adorno spirò. Avvenne la morte di lui il
delle virtù le piìi chiare. Avutosi giorno decimo di luglio dell'anno
per comune acclamazione, lo scet- 1086, secondo ^Inoth. La sua fe-
tro paterno, nell'anno 1080, fu suo sta viene celebrata a dì 19 gen-
primo pensiero il promuovere nel re- naio.
gno la religione cattolica, ornare i CANZIANILLA (s.). F. Canzio.
templi di sacri arredi , e procurare CANZIANO (s.). F, Canzio.
ovunque il maggiore incremento del CANZIO (s.). La storia di que-
buon costume. Ardente com'era di sto santo martire va unita a quella
un santo zelo per la fede, volle degli altri due suoi fratelli Canzia-
suddite alla religione di Cristo quel- no e Canzianilla. Discendevano dal-
le Provincie, che soggiogò colle ar- la illustre famiglia romana degli
mi, e glorioso per molte vittorie, e Anici, ed appartenevano per sangue
ricco oltremodo, non si vergognò di air imperatore Carino, protettore dei
deporre a' piedi di Gesù crocefisso cristiani nelle Ammaestrati
Gallie.
la regal corona, pregandolo a go- nella rehgione da Proto, come si
veinare il suo regno ,
qual re dei avvidero che Diocleziano incomin-
re e dominatore dei dominanti. Pe- ciava a perseguitare in Roma i fe-
nitente, contemplativo, benefico, non deli,abbandonarono quella città, e
fu mai in tutta la sua vita, che venduto ogni loro avere, si rifu-
tralasciasse di castigare il suo cor- giarono in Aquileia. Ma il flagello
po, di esercitarsi nell'orazione, e di della persecuzione quivi pure arri-
beneficare i poveri. Promulgò alcu- vò, e richiesto l'imperatore da Sì-
ne leggi sulle decime da pagarsi al- sinnio, generale dell'armata, e da
le chiese , e sulla osservanza dei Dulcidio, governatore di quella pro-
divini ed ecclesiastici precelti, e sic- vincia, come avessero da condursi
come in queste minacciava severe verso personaggi di così allo alliu'e,
punizioni ai trasgressori, si attirò rispose che si decapitasseio ove non
l'odio c(i molti uomini perversi, i volessero sacrificare agli dei. Men-
quali cortmiossero la plebe, che tanto tre (juesti santi fratelli partivano da
-,

44 CAO GAP
Aqaileia , furono arrestati dal ge- nome di consoli. Quindi passando
nerale , poiché negarono risolu- a far parte della repubblica vene-
tamente di prestare omaggio alle ziana, concorse all^inaemento della
false deità, furono decapitati insie- sua potenza ; ma la sua decadenza
me a Proto, loro maestro, che li ebbe principio allorquando il doge
avea del continuo seguiti. Il loro da Eraclea, o Città-Nova ti-asferi
glorioso martirio accadde nell' anno prima a Malamocco, poscia a Rial-
3o4> e se ne celebra la v memoria il to la sua residenza. Nell'anno 84^
giorno trigesimo primo maggio. di soggiacque all' incendio, e al saccheg-
CAO Benedetto, Cardinale. Be- gio dei corsari narentini, e slavi
nedetto Cao, detto anche Cajo, nacque usciti dall' Illiria, ed altrettanto sof-
in Cagliari di Sardegna da certo frì nel 1289 dalla squadra di Trie-
Anastasio. Era dei Porpoiati di san ste, disastro che provò per la terza
Gregorio VII, come Cardinal prete volta nel i38o, allorché il famige-
di s. Prassede, della quale ristaurò rato Andrea Doria, ammiraglio dei
ed abbellì il sepolcro ; poi a como- genovesi, con sessanta galere, sfogò
do del contiguo monistero, vi eres- il risentimento, che lo animava con-
se un
chiostro. Morì nell'anno 1087, tro i veneti. Caorle provò altre
ed ebbe tomba all' ingresso dello sventure, e vicende, che la condus-
scurolo, o confessione di s. Prasse- sero alla sua rovina.
de, con breve iscrizione. Fu decorata della sede vescovile
CAORLE, Capraia. Città vesco- sino dall'anno 598 secondo Noris
vile del regno lombardo-veneto, si- e Commanville sebbene l' Ughelli
,

tuata in una piccola isola malsana, riferisca che Giovanni II vescovo di


alla foce di due rami della Liven- Concordia, vi trasportò la sua sede
za, fra i porti di s. Margherita, e episcopale nell'anno 60 5, per non
di Falconerà, soggetta al distretto comunicare cogli scismatici della sua
di Portogruaro. Essa fu bella, gran- diocesi, e vuoisi che fosse suffraga
de, e ricca città, come attestano an- nea piuttosto di Grado, che di
che alcune superstiti iscrizioni , e Aquileia, passando poi sotto la giu-
nell'epoca de' romani fu chiamata risdizione della chiesa di Venezia.
con diversi nomi, quando essi an- Vanta un buon numero di vesco-
coravano le loro flotte nel porto vi. La cattedrale è dedicata al pro-
Komantino, ora Falconerà, 238 an- tomartire s. Stefano, del quale si

ni innanzi la nascita di Gesù. Cri- pretende possedere 1' insigne reli-

sto. Nell'invasione de' barbari , sin- quia della testa. Ora non ha più il

golarmente del feroce Attila, si ri- capitolo, altra volta copioso, ed ev-
fugiarono in questa città gli abi- vi un arciprete con sacerdoti pel
tanti della distrutta Concordia, e di sagro ministero, e cura d'anime.
altre città del Trevigiano, che ave- CAPACCIO {CapiUaq aea.). Città
vano provato il ferro, ed il fuoco con residenza vescovile nella provin-
dell'Unno conquistatore. Divenuta cia del principato citeriore, nel re-
perciò pili ampia, fortificata, ed opu- gno delle due SiciUe, chiamata an-
lente, si sviluppò in essa la prima- che Caput Aqueum, posta nel de-
ria forma del governo repubblica- clivo del monte Calimarco in vista
no, e i padri della patria nell' isti- del littorale, tra le foci del Silaro,
tuire le magistrature, vi presero il e del Solofone. Dicesi Capaccio
GAP CAP 45
miovOj essendo a poca distanza il lopolì.Questa pero deve essere Car-
villaggio Capaccio vecchio, di-
di phathns seu Capharnaum, eretta
strutto nel XIll secolo dall'impera- nel VI secolo sotto la detta metro-
tore Federico II, e che esisteva su poli.

d' una montagna L'odierna città . CAPECE Zurlo , Giuseppe Maria


appellavasi San Pietro, ma ne cam- Cardinale. Giuseppe Maria Capece
biarono il nome gli abitanti di Ca- Zurlo nacque in Napoli da famiglia pa-
paccio vecchio, che ivi si rifugia- trizia ai 3 gennaio 171 1, e per la sua

rono. Poscia ebbe il titolo di du- indole religiosa professò la vita dei
cato. chierici regolari teatini. Il reFerdinan-
Dopo che l'antica, e vicina città do IV lo nominò al vescovato di Calvi,
episcopale di Pessi fu rovinata, nel- preconizzandolo il Pontefice Pio VI,
l'anno 93o, fu trasferita la sua se- e poi alla chiesa arcivescovile di Na-
de a Capaccio vecchio, ove tuttora poli, a cui lo stesso Papa lo trasferì
esiste la cattedrale, essendo il ve- nel concistoro del 16 dicembre 1782,
scovo suffraganco della metropoli di nel quale lo creò pure Cardinale
Salerno. Essa è una delle più belle dell' ordine de' preti , conferendogli
del regno, ed è dedicata alla beata il titolo di s. Bernardo alle Terme.
Vergine Assunta in cielo, detta del- Adempì gli obblighi di sollecito pa-
la Granata. Anche in Capaccio nuo- store, insegnando pubblicamente la
vo evvi un duomo di recente co- dottrina cristiana ai fanciulli, ecci-
struzione, e v'hanno inoltre parec- tandoli ad udirlo con premii, ed e-
chie altre belle chiese. II suo capi- sercitandosi nelle cure del suo mi-
tolo consiste in quattro dignitari!, nistero. Fu
benemerito della catte-
cioè r arcidiacono, il decano, il pri- drale di Napoli, ornandone la fac-
micerio, e il cantore senza preben- ciata di stucchi con disegno gotico,
da. Non vi sono ne il teologo, ne il e facendovi diverse comodità. Acca-
penitenziere, servendo tutti ad ono- duti, nel 1799, i tumulti e le no-
re del culto divino. Sono dispensati te rivoluzioni , soggiacque a penoso
dalla residenza , egualmente che il esilio nel monistero di Montevergi-
vescovo, a cagione dell'aria malsa- ne, che soflrì sino alla sua morte,
na. Il vescovo è obbligato a pon- ivi accaduta ai 3i dicembre i8or,
tificare nella vecchia cattedrale per nell'età di novanta anni. Quindi cele-
la seconda festa di Pasqua , ed brate le consuete esequie nella cat-
in diversi tempi dell'anno, col capi- tedrale, secondo la testamentaria dis-
tolo deve recarsi in Capaccio nuovo posizione, fu tumulato nella chiesa
a celebrarvi le sagre funzioni. La di s. Paolo de' teatini, nella cappel-
diocesi è vasta , ha alcune confra- la gentilizia della famiglia , ove il

ternite, ed un solo convento di re- nipote gli eresse un magnifico ce-


ligiosi. II seminario sta in un luogo notafio, colla statua al vivo esegui-
della diocesi, chiamato Novi e le , ta dal Sammartino, e coli' elogio di

tasse per le bolle ascendono a 3oo d. Francesco Rossi, come si ha dal


fiorini. Loreto, Memorie storiche degli ar-
CAPARCOZlA,o CAFARCOZIA. civescovi di Napoli^ quivi stampate
Città episcopale di Galilea nella se- nel 1839.
conda Palestina diocesi di Geru- , CAPELLI. Propriamente pelo del
salemme, sotto la metropoli di Sci- capo umano, capilli. Tutta poi la
46 GAP GAP
capellatura, o capelliera, chiamasi senza più ritornare, o s' imbianchi-
ccesarìes y coma, capillitìum. Pure rono per qualche paura, infermità,
appellasi capelliera anche una gran o straordinario avvenimento. Aven-
quantità di capelli posticci, calien- do Luigi il Severo, duca di Baviera
drum, e talora per capelli s' intende [Fedi), scoperto, ch'era innocente
eziandio ogni pelo, che è per la vita. la propria moglie che avea fatto uc-
Arricciarsi i capelli ( stare comas )
cidere, ne provò tal dolore, che di
non solo si dice quando ciò si fa repente i suoi capelli incanutirono. Il
con uno strumento, ma per espri- Cardinal Ottavio Bandini, decano del
mere qualche gran paura, in cui sagro Collegio, di cui era l'orna-
questi si rizzano. Di cesi finalmente mento , nel conclave per morte di
capelluto [comatus yCrinitus) quegli,che Gregorio XV,
dovea essere eletto
ne ha molti. I mori hanno i capelli Papa, come avevano promessogli

cos\ ricci, che assomigliano alla la- i Cardinali ; ma avendo invece rice-
na nera. I capelli come i peli, han- vuti nello scrutinio pochi voti, ne
no una organizzazione interna, e concepì tal rammarico, per la vee-
una maniera particolare di crescere, mente impressione concepita di aver
ed il celebre Vauquelin ha fatto di- perduto l'alto concetto , cui godeva
hgenti ricerche, ed analisi delle so- presso i suoi colleghi , che essendo
stanze, di cui sono composti. Nel di capello biondo, in una sola notte
settentrione i capelli degli uomini divenne affatto canuto. Altri però
sono biondi ordinariamente, e lisci, raccontano che tal fenomeno acca-
mentre più sovente sono neri nei desse per aver assicurato il Cardi-
paesi meridionali. 11 colore dei ca- nal Sauli che sarabbe stato eletto
pelli ha molta relazione con quello Papa, ciò che non ebbe effetto per
della pelle, dappoiché se questa è avergli mancato nelle promesse i
di color bruno, i capelli sono d'or- suoi colleghi, come afferma V Ami-
dinario neri,
i capelli biondi o
e denio nelle vite mss. de'Cardinah.
castagni veggono se non in
non si Gli ebrei portavano i capelli lun-
quegl' individui, che hanno la pelle ghi, come naturalmente crescevano.
bianca. Ai più belli tra gli dei, ed Era loro proibito di tagliarli tondi
anche alla maggior parte degli eroi, come gli arabi , gli ammoniti , i

si è data la capigliatura bionda. moabiti ed altri popoli, i quali co-


,

Gio. Battista Thiers, nella sua Sto- sì li portavano per imitare Bacco,
ria delle Perrucche ( Vedi), le quali che avea usata in tal modo la ca-
furono inventate in Francia nel 1629, pigliatura. In oltre era vietato agli
dice essere esse state usate dai cortigia- ebrei tagliarsi i capelli in onore del
ni per delicatezza, e per non istare morto , cioè di Adone : i sacerdoti
innanzi ai padroni col capo scoperto. se li facevano tagliare non coi ra-
1 capelli neir avanzarsi coli' età soi , ma con forbici , mentre erano
s' incanutiscono, divengono bian- e occupati ogni quindici giorni nel
chi, talvolta innanzi tempo, in altri servizio del tempio. Abbiamo dal
più tardi, come lo fu di Alessandro capo VI de' Numeri, che i nazare-
VII, che appena fu canuto nella ni, i quali erano come religiosi tra
maggior età, e da ultimo in Pio gli dovevano portare la zaz-i
ebrei,
VII. Ne mancano fenomeni per cui zera, cui non potevano tagliare, fin-
istantemente o i capelli caddero che non deponevano il nazareato,
,.

GAP GAP 47
che talvolta era di mesi , di anni ma, e della coltura della medesi-
ed anche per tutta la \ita. Nel fine ma presso le antiche dame romane.
poi del nazareato si radevano i ca- Gli antichi galli riguardavano i
pelli, e si abbruciavano : cerimonia, lunghi capelli come segnale di ono-
clie era accompagnata dai sagrifìzii. re , e di libertà ; ma Cesare dopo
Gli asiatici ed al- ,
gli africani , averli soggiogati , fece loro recidere
cuni popoli di Europa portavano le chiome. Tuttavolta in Francia la

lunghe capigFiature; mentre greci, i lunga capellatura continuò per molto


meno lacedemoni, nonché roma-
i i tempo ad essere distintivo tra' fran-
ni portavano capelli corti. Questi chi ,
mentile i popoli vinti venivano
ultimi però in tempo di lutto la- costretti a portare capelli corti. Ta-
sciavano crescere la barba, e i ca- cito, parlando de' costumi de' germa-
pelli, come fecero Giulio Cesare, ed ni, dice che i capi della nazione por-
Augusto per triste novelle. Abbia- tavano lunghe chiome. Gli antichi
mo da Svetonio, che Cajo impera- aspersero i capelli con limature, e
tore soleva per ischerno far radeie polvere d' oro , acciocché riflettendo
i capelli ai giovanetti , cui incontra- sui loro capi i raggi del sole, sem-
va colla chioma lunga. Nell'Asia, brassero più brillanti ; ciò pur fecero
sino all' introduzione dell' islamismo, alcuni imperatori romani , fra' quali
tutti usarono capigliature lunghe; e Lucio Vero, Commodo e Gallieno. Più
i re persiani portavano parrucche tardi venne l'uso della polvere di
e capigliature posticcie. 1 romani sul cipria, che Clemente XIV proibì
finir della repubbhca, e sotto l'im- alle educande ne' monisteri. Nei pri-

pero adottarono il costume di ac- mitivi tempi del cristianesimo, gli


conciai-e, e di arricciare, e profu- ecclesiastici ad esempio degli schiavi,

mare i capelli come gli asiatici che portavano il capo interamente


Ovidio , Giovenale ed altri fanno raso, cominciarono a radersi , affine
menzione de' vecchi che portavano , di dimostrare più evidentemente la
capelli biondi posticci , per compa- servitù spirituale, ne conservarono
rire giovani. I gentili avevano per che un cerchio, o una corona di
costume di porre le loro dee alla capelli all'intorno sì affine di signi-
toletta, e di ornarle di chiome fit- ficare il sacerdozio, e il regno della
tizie , come facevano dea Ci- colla Chiesa, per non mostrar d' imita-

bele i suoi sacerdoti, chiamati ca- re i giudei che al termine del na-
pìllati. I latini appellavano orna- zareato si radevano tutta la testa, e
ti ìci quelle, che fra le donne di ser- sì in fine per non seguire la super-
vizio aveano la cura di acconciare stizione de' sacerdoti d' Iside, di Se-
la testa alla padrona , ed erano le rapide, ed altri, i quali si radevano
domestiche piìi distinte e civili. Del non solo i capelli , ma tutti i peli
loro impiego, e degli strumenti, (he del corpo, oltre di che vollero aver
adoperavano , tratta a lungo il Pi- nella corona una perenne memoria
gnoria , De servis , e il Reinesio di quella di spine, che fu posta al
nelle sue Epistole. Il Guasco in una Redentore. L' apostolo s. Paolo , il
sua dissertazione , stampala in Na- quale osserva la cura che pìgliansi
poli nel 177^^, trattò delle ornalri- le donne de' loro capelli , dice essere
cij e de' loro uffizi i, ed insieme del- vergognoso all'uomo il lasciar cre-
la superstizione de' gentili nella chio- scere i suoi. Un tal punto erudita-

/
^

43 CAP CAP
mente è trattato dal Sarnolli nelle Alcuni vogliono, che s. Anacleto,
sue Lelt. eccl. t. V, lett. II, Che V uo- Papa dell'anno io3, ordinasse, che
mo non deve orare col capo coperto i preti non nudrissero la chioma;
ma sì la donna. Parecchi autori so- altri dicono, che ciò comandasse s.
stengono, che mentre s. Pietro predi- Aniceto, eletto Pontefice nell'anno
cava in Antiochia, venisse tosato per 167, imponendo ai chierici, che do-
dispregio , e scherno da' nemici del vessero portare la chierica sul capo,
vangelo, e quindi ne avesse origine la locchè altri attribuiscono al principe
chierica [Fedi) degli ecclesiastici nel- degli apostoli.
F. il Constant. Epist.
la sommità medesimo
del capo, dal rom. Pont, tomo I, p. 76. Fatto è,
santo Pontefice comandata. Vi si che parecchi Sommi Pontefici , ed
oppongono però alcuni critici, soste- un' infinità di concilii , e principal-
nendo, che la tonsura [Fedì), nel- mente il quarto di Cartagine del
la sommità del capo sia incomincia- 253, il trullano del 692, e quello
ta soltanto dopo il V secolo, essen- di Trento, sess. i4, e. 6, De reform.
do a credere, che mentre nei
difficile hanno ordinato ai chierici di porta-
primi secoli tanto infuriati erano i re i capeUi corti, ed il trullano ful-
pagani contro i cristiani , dovessero minò scomunica agli ecclesiastici,
la
gli ecclesiastici portare un sì palese i quali con arte coltivassero i capelli.
contrassegno della loro dignità. Si Fra i cristiani in generale la rasui^
dee qui avvertire, che la tonsura dei del capo fu segno di mestizia, giac-
chierici fu distinta da quella de' mo- ché il concilio toletano terzo, e. 12,
naci, perchè questi usarono radersi come riporta il Chardon, Stor. dei
non solo nella sommità della testa, Sagr. t. II, p, 124, ordinò che a'pul>
ma quasi tutto il capo, a significare blici penitenti si tagliassero i capelli
la professione loro di una vita soli- o dal vescovo, o da un sacerdote, e
taria , e di penitenza ,
perchè il ra- così facessero penitenza nella cenere e
dere il capo fu simbolo di mesti- col cilicio. F. V articolo Ceìveri. Ne
zia , e di pianto. Che se alcuni an- si ha da tacere, che anche i vescovi
tichi padri riferiscono agli apostoli si radevano gran parte del capo, co-
l'origine della tonsura, ciò si può me attesta s. Gregorio Nazianzeno,
intendere, non di quella della som- oratione in Maximum. F. il p. Me-
mità del capo, ma bensì del precetto nocliio. Trattenimenti eruditi ^ t. IH,
de' capelli tondi, e corti, ciò che in pag. i4i, in cui al capo 83, tratta,
quei tempi era commie a tutti i Qaal fosse t uso degli antichi eccle-
cristiani, dai quali rimase l' uso sol- siastici circa la tosatura de' capelli^
tanto ne' chierici, che per lo tagliare e della barba. S. Bernardo, De consi-
che fanno intorno i capelli ad uso deratione 3 inculcò a Papa Eugenio
di corona , si dicono pur coronati. III, creato nel i n^S, che non amme-
Che anco vescovi portassero altre
i tesse nella corte fra i suoi cubicula-
volte la corona, lo riferisce s. Agostino rii, comatulos puerosj comptos ado-
nell'epistola 147, dicendo, che quan- lescentes. Giulio II, nel i5o3, si

do il popolo chiedeva premurosa- turbò nella Cappella Pontificia per-


mente qualche cosa dal proprio ve- chè il giovanetto, che recitava il
scovo, soleva scongiurarlo per la sua discorso , portava i capelli lunghi
corona di capelli. /^. Beda, De geslis colla zazzera; laonde ammonì il p.
anglorum^ lib. V, cap. 22. maestro del sacro palazzo ,
perchè
,

GAP GAP 49
non più ne ammettesse alcuno nel- tivare la vanità, come ornamento
la Cappella in tal modo. delle donne assai stimato, ritenendosi
I monaci, i quali abbandonavano da Apuleio essere la capigliatura uno
il mondo , si tagliavano i capelli a femmine. Però
de' principali fregi delle
dimostrare la rinunzia a tutti gli or- r imperatore Teodosio, nel 890, pub-
namenti mondani, ed il formale voto blicò una legge, in cui si proibisce ri-

di piena soggezione ai loro superiori. gorosamente alle donne di tagliarsi


Della rasura de' monaci trattano san i capelli, sotto pretesto di fare pro-
Basilio in regala monachorum _, e fessione religiosa,ed ai vescovi è vie-
S.Paolino neW epistola 7. Narra Sal- tato ammetterle in tale stato ai
di
viano, lib. Vili, De vero judicio^ et sagramenti della Chiesa. Questa dispo-
provideiitia Dei, che i popoli del- sizione è uniforme al canone del con-
l' Africa, massime quei di Cartagine, cilio di Langres, che vieta alle donne

perchè schernivano la tonsura dei radersi i capelli per motivo di pietà.


monaci, e facevano loro delle ingiu- V. Monache.
rie, furono puniti coli' invasione van- Il consagrare i proprii capelli a
dalica. Piiguardo alle vergini a Dio Dio, sicome facevano i nazareni, co-
consagrate ,
1' uso di conservare , o me si disse superiormente secondo ,

tagliare i capelli , era differente se- s. Cirillo, gli ebrei lo appresero da-
condo i luoghi. In Milano ed in A- gli egizii, che lo praticavano co' loro
frica si conservavano i capelli e li dei. Certo è , che fu rito de' gentili
portavano sciolti per mostrare che tagharsi i capelli, e dedicarli ai nu-
erano, secondo la parola dell'apostolo, mi , che adoravano. Plutarco dice
fidanzate a Gesù Cristo, e che av^ che quando Teseo uscì dalla pueri-
vano rinunciato ad ogni altro sposo, zia, consagrò ad Apollo le primizie
licitato Menochio, parlando al e. 82, delle sue chiome. Svetonio racconta
deW uso antico ;, e moderno del ta- nella vita di Nerone, la cerimonia
gliarsi i capelli alle donne, che pi- di offrire primi capeUi, e la prima
i

gliano V abito religioso , dice fra barba (Vedi), a Giove Capitolino,


le altre cose , che s, Girolamo , nel- come fece quell' imperatore , che la
r epistola 4^5 racconta essere costu- prima lanugine del suo volto fece
me ne' monisteri di Egitto e di So- porre nel tempio capitolino, entro
ria, che quelle vergini, o vedove, le un vaso d' oro , ornato di gemme.
quali prendevano 1' abito monastico, Marziale, parlando di quel liberto,
lasciassero , che dalle superiore dei che offr\ agli dei i capelli di Domi-
monisteri, fossero loro tagliati i ca- ziano in un vaso d' oro , si espresse
pelli. Poco dopo tal tonsura usavano col seguente distico :

di andare col capo velato ,


per pu-
Accipe laudalos juvenis Pkaebeie
lizia, non servendosi le monache di
crines
quelle lavande, ed unzioni del capo
Quos tibi Caesarius don^t habere
praticate dalle donne secolari. Ag-
piier.
giunge in oltre il s. Dottore, che facen-
do le religiose professione di rinun- Somigliante cerimonia si usò an-
ziare alle pompe, ed ai piaceri mon- cora fra i cristiani , dappoiché Co-
dani, conculcando il secolo, era ra- stantino Pogonalo, cioè BarbatOy im-
gionevole, che si privassero de' ca- peratore de' greci, per la stima, che
pelli, i quali tanto servivano a col- faceva del Pontefice s. Benedetto 11,

voL. vin. i
,,

5o GAP GAP
creato nel 6B4, gli mandò le chio- essa medesima i capelli ad un aman-
me di Giustiniano ,ed Eraclio suoi te di suo genero, e poi li fece sos-
figliuoli, ciò che in quel tempo si- pendere nella camera di lui, lo che
gnificava consegnarglieli per figli, af- sembrò allora cosa orribile. Fu piìi

finchè come padre spirituale , ubbi- strano pensare degli antichi fran-
il

dfssero, amassero e riverissero il ro- cesi, che considerarono siccome pu-


mano Pontefice Benedetto II rice-
. litezza lo strapparsi un capello in-
vette tali capelli con tutta solennità contrandosi con un amico, e quindi
alla presenza del clero, e dell' eserci- offrirglielo. I capelli lunghi fuiono
to. V. il Baronio all'anno 684, n. 7, moda sotto la prima schiatta de' re
e Paolo diacono, De gestis longohard. francesi; e dal re, e dai suoi parenti
lib. 6, e. 53. Quest'ultimo inoltre erano portati lunghissimi mentre i ,

riferisce, che Carlo Martello mag- , nobili li portavano in proporzione


giordomo del palazzo di Francia della loro nascita. Garlo Magno portò
mandò Pipino suo fìghuolo a Luit- i capelli corti, e Lodovico suo figlio

prando re de' longobardi , ,acciocchè Pio ebbe più corti del padre. Sotto
li

questo principe secondo il costume Ugo Gapeto s' incominciò a portarli


ricevendo i suoi capelli, e tagliandogli un po' pila lunghi, a hvello delle spalle,
la zazzera, divenisse suo padre spiri- onde gli ecclesiastici vi si opposero
tuale. E difatti rimandoUo in Fran- con tutto lo zelo, per cui nel regno
cia , carico di preziosissimi doni. Il p. di Luigi // Giovane^ nuovamente si
Menochio, nelle sue Stiiore tomo II, accorciarono ; ma in quello di Filip-

p. 2 8 8, tratta del rito di mandare i po Augusto si lasciarono crescere, fìn-


cappelli al Papa. ^è tornò la moda di tagliarh sino
Era altresì uso presso gli anti- alla fine regno di Luigi XII,
del
chi il tagliarsi alcuni pochi capelli nel XVI secolo ; onde Francesco I,
per attestare la vei-acità delle paro- che, nel 1 5 1 5 , gli successe, si tagliò
le, e delle promesse loro. Perciò il i capelli coiti , lasciò crescere assai
conte di R^otron, confuso dai rim- la barba, e fu da tutti imitato.
proveri per aver posto in carcere il Luigi XIII, che sah sul trono nel
vescovo di Mans Idelberto , ordinò 1610, amò molto i suoi capelli, e fu
di farlo uscire di prigione, e per cagione che si portassero lunghi, e
,

contrassegno di sincera risoluzione, molto più Io furono sotto Luigi


si recise una parte de' suoi ca- Xl\. Nella sua minorità ebbe princi-
pelli, madre, come
e l'inviò a sua pio l'uso di porre la polvere di cipria
abbiamo da Ducange. Yi fu un tem- sui capelli, e sotto i regni di Luigi
po che si giurò sui capelli , come
5 XV , e XVI nel decorso secolo , si

poscia si giurò sul proprio onore. II cominciò ad anicciare i capelli in


tagliare i capelli ad alcuno, in altre diversi modi ai lati , e a chiudersi
epoche, si riguardò come una degra- quelli di dietro in un sacchetto, chia-
dazione , o un avvilimento , locchè mato bolsa da capelh. Tolta però
praticossi anche co' sovrani detroniz- questa, rimasero legati con fettuccia
zati , i quali spesso si confinavano nera , a forma di codino. Soltanto
nei monisteri. Quando ne' bassi tem- ntl declinar del detto secolo, colla
pi si formavano le congiure^, i cospi- rivoluzione s' introdusse l' uso dei
ratori dovevano tagliai'si vicendevole capelli corti e dritti nominati alla
mente i capelli. Fredegonda tagliò Titus^ e di quelli allicciati nella for-
,,

CAP CAP
ma delta alla Caracalla. E siccome che in generale significa un libr )i^
i due Bruti romani, per la loro an- diviso in molti capitoli, è stato ap-
tica rivoluzione romana, erano pro- i plicato principalmente alle leggi si

totipi della repubblica francese, ogni civiliche canoniche, e più partico-


,

vero repubblicano doveva allora por- larmente sotto i re franchi della


tare l'assetto, o per meglio dire, il dinastia de' Carlovingi ,
quando si

rubbuffamento de' capelli in capo, formavano le leggi nelle assemblee


senza compostezza , e senza polvere dei vescovi reame.
, e signori del
di cipria tenendoli neri , e mal or- Tali sono Carlo i Capitolari di
dinati , al modo che dai busti sono Magno, di Lodovico Pio, e di Carlo
rappresentali i due Bruti predetti // Calvo ce. I vescovi compilavano
che si conservano nel campidoglio per articoli i regolamenti spettanti
romano. V. Jo. Henningii, Tricholo- alla disciplina della Chiesa, estratti
già, id est de capillis veterum col- per la maggior parte dagli antichi
lectanea historico-phìlologica, Mag- canoni. I signori redigevano le or*
deb. Narra Svetonio e. 18,
1678. , dinanze a tenore delle leggi, e dei
che Domiziano pubblicò un libro costumi; ordinanze che confermate
Ve cura capìllorum. Teitulliano, De dalla regia autorità si pubblicavano,
jejuniis , 16, parla de' sacerdoti
e. e facevansi eseguire; onde il diritto
qui in idolis comandisi, et aris or- francese antico consisteva in questi
nandis Ioli eraiit. V. Fea tom. II, capitolari , che furono in vigore
edit. Horatii 177. nella Francia, ed in Germania fino ai
CAPHARTUTE. Città vescovile primordii del XIV secolo. Raccolti
della Mesopotamia , nella diocesi di furono dal Baluzio, e da altri dotti
Antiochia. francesi vennero con molta cura illu-
CAPHTOUM. Sede episcopale strati. Isi distinguono in
Capitolari
della diocesi di oriente, che T Asse- tre specie, secondo le materie; cioè,
mani reputa essere una città dell'As- quelli che riguardano le cose eccle-
siria nell'Adiabene. siastiche, e che si considerano per
CAPILISTIO o CAPODILISTA altrettanti canoni; quelli, che ap-
Gabriele, Cardinale. Gabriele Capi- partengono a materie secolari gene-
listio nobile di Padova si distinse rali , e che formano delle leggi ; e
per la sua straordinaria dottrina le- quelli che trattano di alcune per-
,

gale, e singolare religione. Si trova sone, ed altro, i quali sono regola-


ascrìtto fra Porporati di Clemente
i menti particolari.
y. Papa del i3o5. La promozione di Ne' bassi tempi in Italia si chia-
lui però è molto dubbia; poiché marono Capitolari un diploma, una
tutte le prove si appoggiano all' in- carta pubblica, ed anche un Hbello,
certa testimonianza del solo Scar- vocabolo, che trovasi pur usato in
deonio, il quale allegando 1' archivio qualche atto di Radichiso, principe
del patriarcato di Venezia, dice es- di Benevento. Capitularium^ come
ser lama, che vi si conservi l'autentico riporta il Macri, era un libro nel
documento di tale promozione. quale si contenevano i tributi , e s.

CAPIS Pietro, Cardinale. V. Gregorio turonese, hb. IX, parlando


CuAPrEs. di questo vocabolo dice oslendenx :

CAPISTRANO. V. Giovanni (s.). capitulariuni in quo tributa conti'


CAPITOLARI. Questo termine, iu'banturj e si(x:onie enmvi registrati
^2 GAP CAP
i
i tributi
appellò
imposti
anche
sopra
Capilulare.
le teste,
CapitU'
si Scritture.
mò capitellium,
Gregorio turonese
spiegandosi
lo chia-
questa
larium adunque fu precisamente voce capo di un
pure pel libro.
detto il libro censuale, in cui si Nelle regole di s. Benedetto dicesi
descrivevano tutti i contribuenti, lectioj nel rito Ambrogiano episto-
come capitula chiamavansi le pre- lella, perchè in quel rito la voce
stazioni, che da ciascuno de' censiti Capitolo significa certi versetti del
si dovevano pagare. Capitolari linai- salterio.

mente furono nominati eziandio i L'autore di questa lezione nelle


libri delle città, nelle quali erano ore di terza, sesta e nona , è stato
descritti i loro decreti , e statuti. s. Ambrogio, la quale poi il conci-
CAPITOLIAS. Città vescovile del- lio agatense ordinò si dicesse dopo
la seconda Palestina, chiamata anche i salmi , Can. convenit. d. 5 , de
Capitolissasj nella diocesi di Geru- consecr. Non si domanda la bene-
salemme, sotto la metropoli di Sci- dizione prima di cominciare il Ca-
topoli, la cui sede fu istituita nel pitolo, come si fa nelle altre lezio-
VI secolo, e nel XII divenne un ni, perchè per l'ordinario suolsi di-
arcivescovato titolare. re dal superiore, che rappresenta la
CAPITOLO {Capitulum). Ter- persona di Cristo, ovvero l' ebdo-
mine ecclesiastico, o piuttosto litur- madario del coro, che sta in vece
gico, del breviario, il quale signifi- del superiore. Né anche si recita
ca le piccole lezioni delle ore, che l'autore di esso, perchè riunendosi
si dicono da un solo, in fine di cer- il clero alle ore canoniche, si sup-
ti uffizii. Il ven. Beda vuole, che il pone che il conosca, come si espri-
rito di recitare parecchie volte il me il citato Ugone, De off", cap. 3,
giorno, cioè a tutte le parti dell'of- anzi si diceva ordinariamente a me-
ficio divino , dei Capitoli , o piccoli moria, e in alcuni luoghi in mezzo
capi della sagra Scrittura, derivi da- del coro. Per la medesima ragione
gli ebrei, i quali dal tempo di Esdra alfine del Capitolo non si dice: Tu
leggevano quattro volte il giorno auteni. Domine, miserere nobis.
qualche cosa dei libri della legge. Il Capitolo delle laudi, di terza, e
Il Macri, Notizia de vocaboli eccle- del vespero suol essere il medesimo
siastici, Bologna 1682, dice, che il della festività, perchè in quelle ore il

Capitolo è quella lezione breve del- popolo è più frequente in chiesa, mas-
la santa Scrittura, che si suole re- sime neir ora di terza, che si canta
citare in tutte le ore canoniche do- immediatamente innanzi la messa.
po i salmi, chiamato da Rodolfo, Nella compieta, fuori dell' ordinario,
e da Graziano collatio, errore che si dice il Capitolo dopo l' inno, per-
corresse il Suarez, lib. IV, de hor. chè essendo questo simbolo di vit-
canon, cap. II, num. 19, dovendo- toria, e la compieta significando gli
si dire collectio. Ugone lo appella eletti, questi non hanno bisogno di
capitale, altri lo dicono lectiimcu- esortazione alla vittoria, che già han-
la, ed anche versus, e il Garampi, no sostenuta contro le passioni. Nel
Memorie eccl. p. 186, capitula e triduo della settimana santa si tra-
capiiella, nomi che in alcuni anti- lascia il Capitolo, dovendosi dal su-
chi libri hturgici indicano i versetti periore o ebdomadario rappresen-
estratti dai salmi, e dalle divine tare, come dicemmo, il Redentore,
,

GAP CA:e 53
che tacque nella sua passione. Al- mologle da lui riportate, nel libro
trettanto si fa neir uffizio de' defon- intitolato: // clero secolare nel suot-
ti, perchè rappresenta la morte di splendore, Roma 1688, al capo XI,
Cristo. Quando il vescovo celebra dice che il collegio de' canonici, nel
pontificalmente il vespero o terza, luogo , ove si adunano a trattare
dovendo dire solennemente la mes- gli affari , suol chiamarsi capitolo
sa, il Capitolo si canta dal suddia- quia capitali decernimt de rebus suis.
cono , nel luogo ove si suol dire Così le leggi di Carlo Magno, co-
l'epistola; ma se solamente assiste me accennò all'articolo Capitola-
si

parato con piviale, e mitra, il Ca- ri, furono dette Capitolari, perchè
pitolo si dirà da un cantore. Nella dedotte dal peculiare parere di cia-
cappella Pontificia quando il Papa scuno de' consiglieri. Si denomina
assiste ai vesperi, finito l'ultimo sal- poi Capitolo il luogo, ove si con-
mo, e replicata l'antifona, si apre vocano i canonici , come Ecclesia
il finestrino del coro, o cantoria viena detta tanto la riunione de' fe-
verso l'aitare, e un cantore sopra- deli quanto il luogo sagro. Tale
,

no, fatta genuflessione all'altare, e denominazione non è molto antica,


al Pontefice,
che si alza in piedi non trovandosi ne' concili! di A-
sul trono, con mitra in testa can- , quisgrana e di Magonza del IX se-
ta il Capitolo. Quando poi il Papa colo, ne' quali tanto si trattò de' ca-
assiste al vespero pontificale, finito nonici. Introdotto poi il nome di
il canto de' salmi, 1' uditore di Ro- Capitolo, nacque la formula nelle
ta suddiacono apostolico, che ha bolle apostoliche : « stallo sibi in
intuonate le antifone, dice ilCapi- « choro, et loco in capitulo dictae
tolo, accompagnato da un maestro *> ecclesiae assignatis ". 11 luogo do-
di cei imonie , a pie del trono , e ve i canonici si radunavano a far
preintona l'inno, che poi s'intona capitolo ed a trattare le cose capi-
dal Papa. tolari, appellasi talvolta sala capi-
CAPITOLO m Chiese Cattedra- tolare, o sagrestia; e dal Ceremo-
li, Collegiate ec. Sì chiama Capi- niale de* vescovi, lib. II, cap. 8 ,

tolo il corpo de' canonici , o comu- si dice sacellum, et secretarium,


nità di ecclesiastici, che amministra- benché anticamente si dicesse ancora
no le basiliche, le chiese cattedrali, secretariuniy il santuario, come pro-
o collegiali, capitiilum, canonicorum va il Cabassuzio, Notit. hist. concil.
collegium. Finche i canonici con- dissert. X, num. 16.
dussero la vita comune, convivendo Il concilio di Trento, nella ses-

in un medesimo chiostro, osservan- sione XXIV


de reform., ordinò che
do una stessa regola sotto la , di- in tutte le chiese cattedrali , ed in
pendenza degli stessi superiori, i lo- ogni canonicato o porzione ab- ,

ro coUegii chiamaronsi moiiisteri ;


bia da essere annesso l' obbligo di
ma allorquando cessò la vita comu- un certo ordine o di preti, o di dia-
ne, sulla fine del quarto secolo, se- coni, o di suddiaconi ed il vescovo ,

condo alcuni come si può vedere


, col parere del Capitolo faccia il re-
all' articolo Canonico si chiamaro- , golamento, e prescriva a qual ordi-
no CapitoH. Il Sarnelli trattando, ne sagro ogni prebenda debba esse-
donde il collegio canonicale sia sta- re assegnata; in guisa però che la
to detto Capitolo, tra le molte eti- metà almeno de* luoghi sia occup-
,

04 ^VN CAN
/ta da' preti, gli altri dai diàconi e che i Capitoli delle chiese cattedra-
suddiaconi. La metà almeno de' ca- li non fossero incaricati del governo
^tionicati delle chiese ragguardevoli della diocesi durante la vacanza del-
non devono essere conferiti, che a la sede, sebbene le decretali la chia-
maestri, o dottori, ovvero a* licen- mino antica consuetudine. Ciò
per
ziati in teologia, o in jns canonico, altro non ebbe luogo , che quando
per quanto potrà farsi comodamen- i Capitoli, ad esclusione degh altri
te. V. Canonicato. membri del clero, si resero padroni
Il concilio di Montpellier , del delle elezioni de' vescovi. Il Van-
1 2 1 5 , col canone ottavo, proibì ai Espen Jus eccles. par. I
sostiene, ,

Capitoli di ricevere laici per cano- titul. i3, cap. 2, che per ovviare
nici o confratelli, e dar loro la pre- alle tumultuose fazioni de' laici, che
benda, o distribuzione canonica del nascevano quando le elezioni de' ve-
pane e del vino. Ed il concilio ge- scovi erano fatte dal clero col suf-
nerale lateranense terzo, celebrato nel fragio del popolo e consenso dei ,

I lyg, anteriormente prescrisse col ca- vescovi provinciali, l'elezione de' ve-
none decimosesto, che nella disposi- scovi passò in diritto a' Capitoli delle
zione degli affari comuni si segua la , cattedrali, eGiovanni XXII, creato
conclusione, e risoluzione della mag- nel i3i6, fu il primo Pontefice, il
giore, e della più sana parte del Ca- quale riserbò a se le elezioni di pa-
pitolo; ad onta di qualunque giu- recchie sedi episcopali d'Italia. Og-
ramento, o consuetudine in contra- gidì pochi Capitoli godono il dirit-
rio. I canonici però , che non sono to di eleggere il vescovo, presen-
negli ordini sagri, non hanno diritto tandolo alla santa Sede per la con-
di suffragio nel Capitolo. ferma.
Riguardo ai diritti dei Capitoli Nella sede vacante delle chiese,
delle cattedraU, possono conside-
si tutto il clero della diocesi, e prin-
rare o per rispetto al vescovo, col cipalmente quello della città vesco-
quale compongono il senato della vile, invigilava all' integrità della di-
chiesa, o per rispetto ai canonici sciplina ; ma nella Francia , le me-
che ne sono i membri, sia nella se- tropolitane assumevano la cura del-
de episcopale coperta, che vacante. la chiesa vacante, ovvero vi depu-
Anticamente i Capitoli dividevano tavano il vescovo viciniore, ciocche
col vescovo il governamento della ordinarono più conciUi. La Glosa
diocesi, però subordinati ai coman- chiama i Capitoli delle cattedrali
di di esso. Ma oggidì l'Ordinario ordinariij durante la vacanza della
non è obbligato a chiedere il con- sede, per morte o dimissione del ve-
senso de' Capitoli, eccettuato in quel- scovo. Non
possono tutta volta gover-
le materie riguardanti gì' interessi nare in corpo, ma sono obbligati
CDmuni, o particolari de' Capitoli ad eleggere un vicario generale, o
stessi; ed in caso d'imbecillità del capitolare , a meno che non vi sia
vescovo i vicarii generali, che ha
, alcun legittimo stabilimento in con-
stabiliti, continuano a governare per trario , o che la santa Sede non
lui. V. la Combe alla parola Ca- nomini un vicario apostolico, ed
pitolo sez. 3, art. I, num. 5 e 6. un ofhziale , che abbiano le qua-
Prima del secolo XII , secondo lità richieste da' canoni, e dalle or-
la più abbracciata opinione, si tiene. dinanze, per esercitare la giurisdizione
,

GAP
volontaria e contenziosa: elezione, giurisdizione col titolo e funzioni di
che deve eseguire nello spazio di ot-
si Anwiinistratoì'i capitolari, non solo
to giorni, dopo la morte o dimissione Pio VII si ricusò di spedire le bollo,
del vescovo. Può il capitolo confer- ma condanno tali amministrazioni
mare il vicario generale del vesco- come pure aveano riprovate Gre-
le
vo defonto. Però il vicario capito- gorio X nel concilio Lionese, e Bo-
lare dee essere almeno dottore o , nifacio Vili, Alessandro V, Innocen-
licenziato in jns canonico, ed essere zo Vili, Giulio II, Clemente VII,
ca[nìc(°i di questo ufli/io per quanto Giulio III, e Clemente XI. Su que-

è possibile. ì^. Antonii Fiaminii Mar- sto grave argomento sono a vedersi.
chetti de Angelinis, Praxis vicarii Pistoiesi Vita di Pio VII, t. Ili,
capilularìs, 1671. I det-
INIaceratae da pag. 34 a pag. 5i, e da pag.
ti uffiziali del capitolo possono as- 54 a pag. 64- E le DicJu'arazioni
solvere dalle censure, accordar di- e Ritrattazioni degV indirizzi degli
spense necessarie, ordinare digiuni arcivescovi, vescovi, e capitoli d' I^
e pubbliche preci, punire i chierici, talia, a Pio VII, stampate in Mi-
scomunicare gl'incorreggibili, rivoca- lano nel 18 IO, e in Roma nel
re le pagelle ai confessori, conceder- i8i6.
ne altre nuove, approvare i predi- A tenore del diritto comune pos-
catori, permettere questue, dar per- sono i Capitoli conferire, duranti; la
missione alle religiose, ove non sia- vacanza, i benefizii, la cui coUazio*
vi stretta clausura, di uscire dai mo- ne appartenga congiuntamente al
nisteri , esaminare i novizii, aduna- vescovo, ed al capitolo; ma in Fran-
re i sinodi, formarvi statuti, visita- cia i soli benefizii con cura di ani-
re parrocchie , e la clausura delle me , eh' erano di collazione del ve-
monache, e confermare le elezioni. scovo, erano pure a disposizione del
Non possono però far innovazioni Capitolo. Finalmente i Capitoli han-
nella disciplina della diocesi, ne ap- no diritto di correggere i loro mem-
propriarsi i diritti, e privilegii per- bri, ma non di scomunicarli , im-
sonali de' vescovi, ne esercitar la lo- prigionarli, o privarli de' benefizii, a
ro giurisdizione se non come l' a- meno che avessero la giurisdizione
vrebbe potuto esercitare egli stesso, contenziosa.
uè accordare dimissioni pegli ordi- I privilegii, l'esenzioni, e preroga-
ni, che dopo spirato l'anno della se- tive de' Capitoli sono diminuiti in
de vacante, o quando un beneficio confronto diche godevano
quelli,
obbligasse a riceverli molto meno : anticamente. Siccome i Capitoli del-
amministrare la cresima, ed accor- le cattedrali rappresentano tutto il

dare indulgenze. I vicarii capitolari clero della diocesi, non formando che
eletti che sieno non sono soggetti al un corpo o un senato col vescovo,
Capitolo, ma al solo futuro vescovo negli atti pubblici godono la pre-
dovranno rendere conto della loro cedenza SI sugli altri corpi ecclesia-
amministrazione. che sui magistrati secolari. Quei
stici,

Riguardo poi ai vescovi nominati Capitoli, che visitano alcune chiese


da Napoleone nel 18 io, che volle- loro soggette, possono farlo pei loro
ro riempire le sede vacanti amtni- deputati ,
previa l'approvazione del-
nistrate dai vicarii capitolari cano- l'Ordinario, senza pregiudizio della
nicamente eletti , ed esercitarne la sua visita, e coli' obbligo di russe-
,

56 GAP CAP
gnarglf. entro un mese gli atti del- eccles. discìplin. tom. I, lib. I, cap.

la visita stessa. 1 Capitoli in prima IO, ordinò, che i Capitoli mandas-


istanz? possono correggere le digni- sero alle pubbliche università alcu-
tà, canonici, ed ufficiali della pro- ni giovani canonici, acciocché in es-
pria chiesa, eccettuato il richiamo se si venissero formando agli studii

al vescovo, che gode il diritto di loro proprii , ed acciocché avessero


prevenzione ,
quando V ufficiale ca- più agio ad istruirsi. E tanto ai chie-

pitolare non informi entro il termi- rici che studiavano, quanto a' pro-
ne di tre giorni. Il concilio gene- fessori di teologia , accordò l' esen-
rale duodecimo, nel canone 7, dispo- zione dalla residenza ne' rispettivi
se poter Capitoli, che per consue-
i Capitoli, intorno a che abbiamo una
tudine ne sono in possesso, correggere bolla dello stesso Onorio III pub- ,

i falli de' canonici, nel termine pre- blicata dai pp. Martene e Durando,
scritto dal vescovo , altrimenti do- Collect. Veter. Scriptor. voi. I, pag.
verlo correggere egli stesso. In Fran- II 46.
cia i Capitoli potevano amministra- Diversi romani Pontefici fregia-

re i sagramenti, e seppellire i cada- rono i Capitoli delle cattedrali e col-


veri degh individui del capitolo, in legiate con privilegii, prerogative ed
qualunque luogo essi fossero. I Ca- insegne, e persino di quelle vesco-
pitoli, sebbene esenti, devono rispet- vili, ed abbaziali, non meno che del-
tare, ed onorare il vescovo, come il l'uso de' Pontificali, e talvolta delle
capo ,
primo pastore e padre del , vesti Cardinalizie e prelatizie. Giu-
clero; lasciargli il primo posto in seppe Garampi, nelle sue Memorie
coro, nel capitolo, nelle pubbliche ecclesiastiche, ec, Roma lySS, ha
assemblee ec. , inchinarglisi dinanzi raccolto importanti notizie su pa-
quando solennemente comparte l'e- recchi capitoli , e sulle loro costi-
piscopale benedizione, ed altro, che tuzioni. Celebri sono quelli delle ba-
si descrive all'articolo Canonico. ( P^. siliche patriarcali di Roma, e lungo
Vescovo). Ancora i Capitoli devono sarebbe enumerare i più illustri del-

adunarsi, quando 1' Ordinario lo de- le chiese cattedrali. Però se ne dà


sidera pegli affari sì della Chiesa qualche cenno a' loro rispettivi ar-
che dello stato ed eziandio devono
; ticoli , meritando special menzione
sottomettersi alla sua visita, ed alla il gran capitolo di Strasburgo, uno
sua correzione. I Capitoli anticamen- de' più rispettabih della cristianità,
te si tenevano in tutti i giorni , e per r alta nobiltà di cui è com-
vi si trattava tutto ciò che poteva posto.
riguardare il divino servigio , i co- CAPITOLO de' RELIGIOSI. Dagli
stumi e la disciplina. Durante però ecclesiastici così chiamasi d' ordina-
r uffizio divino , meno un' urgente rio l'adunanza, O'assemblea, che ten-
necessità, non si possono convocare. gono i religiosi, le monache , e gli
11 Pontefice Onorio III, affinchè Ordini militari, per deliberare dei
gli ecclesiastici più facilmente po- loro affari, e regolare la loro disci-
tessero eseguire le leggi emanate plina. Fra i Capitoli generali, assai
nel concilio lateranense IV dal suo celebre è quello tenuto nel 1219
predecessore Innocenzo III ,
per ri- in Assisi da s. Francesco co' religio-
guardo agli studii del clero , e che si minori, che avea istituiti nel 1208.
si leggono nel p. Tommasini, De Fu chiamato delle Stuore ,
perchè
,

GAP CAP
essendovi concorsi cinque mila reli- monistero di Cistello, come se fos-

giosi, d'uopo fare delle celle col-


fu se stato uno di loro. Bonifacio V IH,
le stuore, per alloggiare si gran nu- nel 1296, presiedette al Capitolo
mero di capitolari. 11 concilio na- generale che minori convo-
i frati
zionale di Francia, dell'anno i4o8, carono in Anagni, ove eletto gene-
colla Regol. 6 prescrisse, che i mo- rale di tutto r Ordine francescano
naci dell'Ordine di s. Benedetto , e Fr. Giovanni Minio , il Papa nel
i canonici regolari tenessero Capi- i3o2, r esaltò al Cardinalato, rila-
toli provinciali ogni anno siccome , sciandogli però il governo dell' Or-
praticano molti Ordini religiosi. Il dine, sino al Capitolo generale se-
JMacri chiama CapitoUmn , e Capi- guente. E Nicolò V onorò di sua
tolum, quel luogo, o parte del mo- presenza, nell'anno i45>o, nella fe-
nistero, o convento, nel quale i mo- sta di Pentecoste, il Capitolo gene-
naci, e fanno le sagre adu-
i frati rale de' minori conventuali, e quel-
nanze. Sogliono anche i religiosi in lo de'minori osservanti di s. Fran-
questo luogo manifestare le loro col- cesco, cui intervennero tre mila ot-
pe, e chiedere umilmente la peni- tocento frati, fra' quali Gio. da Ca-
tenza. In mezzo al Capitolo eravi la pistrano, Iacopo della Marca, e Die-
sepoltura della comunità religiosa. go, tutti poi canonizzati.
Infatti abbiamo , che il Pontefice Nel secolo passato, varie volte i
Vittore III, il quale nel Pontificato Papi si recarono in persona a pre-
avea ritenuto la carica di abbate siedere ai Capitoli generali , come
di Montecassino , fu sepolto, come rilevasi dai seguenti esempii. Intex'-

egli avea ordinato, tre giorni prima rotto da venticinque anni il Capi-
di morire, nel Capitolo di quel mo- tolo generale de' minori osservanti
nistero. V. il Papebrochio, in Pro- Innocenzo XllI per dimostrare l'a-
pyleo pag. 199, che ne riporta l'e- more, che portava a quest'Ordine,
legante epitaffio ivi statogli posto comandò, che si celebrasse nella so-
da que' monaci. Che si suonasse la hta forma, ed egli medesimo l'ono-

campana per riunire i monaci, e i rò della sua presenza, volendo pre-


frati al Capitolo, lo abbiamo da siedervi nel convento di Araceli,
molte memorie, e questo costume ove ebbe fine ai i5 maggio 17^3,
tuttora si osserva , suonandosi nei col restare eletto in ministro gene-
Capitoli de' canonici il campanello. ralecon cent'ottantatre voti, il p.
I Capitoli generali, celebrati da- Cozza poi Cardinale. Tanta fu la
gli Ordini religiosi, per solito pre- riconoscenza dei religiosi, clic deter-

sieduti , se adunati in Roma , dai minarono con legge perpetua , do-


rispettivi Cardinali protettori degli ver per l'avvenire essere solenne
Ordini medesimi, furono talora de- quel giorno in tutto l'Ordine, e dopo
corati , presieduti ed assistiti dai , la morte di lui vollero, che avesse luo-
Sommi Pontefici. E per dire di al- go un'anniversaria messa di requiem,
cuni esempii, abbiamo , che Euge- oltre a tre messe, che ciascun reli-
nio III, mentre nel 11 48 trovavasi gioso osservante, e riformato avreb-
in Francia, amorevole verso il suo be dovuto celebrare appena detòn-
Ordine cistcrciense, a cui aveva ap- to. Affinchè non perisse la memo-
partenuto, intervenne al Capitolo ria di questa disposizione, pregarono
generale di que' monaci nel celebre il Papa ad autorizzarla con una
,

CAP
bolla, ch'egli giugno
ematìS^ a' ó Marzoni, che poi ammise, dopo il
Ex injunctiy Bull. Rom. tomo XI, vespero di Pentecoste al trono del-
par. II, p. 264; aggiungendovi gli la cappella Paolina, al bacio del
stessi religiosi una lapide nella loro piede in uno ai padri vocali, o ca-
chiesa di Araceli , che tutto ciò Ed il Pontefice Pio VI, ai
pitolari.
esprime con elegante iscrizione. 3 giugno 1775, intervenne nel con-
Benedetto XIV , a' i o maggio vento di s. Maria in Traspontina
1741? si recò con molta solennità al Capitolo generale de' carmelitani,
al convento de' ss. XII Apostoli per per l'elezione del priore generale,
presiedere al Capitolo generale dei ove restò confermato il p. Giuseppe
minori conventuali, in cui fu eletto Ximenes; indi nel 1777 presiedette
ministro generale il p. Carlo Anto- al Capitolo generale de' domenicani
nio Calvi, bolognese. Quindi , nel- nel convento della Minerva, nel qua-
r anno 1750 ai 16 maggio, vol- le fu prescelto in generale dell'Or-
le intervenire al Capitolo genera- dine il p. Baldassare de Quinones.
le de' minori osservanti nel sud- CAPIZUCCHI GiANNANTON.o, Car-
detto convento di Araceli. Dopo dinaie. Giannantonio Capizucchi, di
un'eloquente orazione, ch'egli seden- antica e nobile famiglia romana,
te in trono fece in lode dell'Ordine nacque nel 1 5 1 5. Era nipote del
serafìiio, con pluralità di voti, rive- celebre Paolo Capizucchi, vescovo
duti dai Cardinali Valenti, Guada- di Nicastro, decano della Piuota ro-
gni, e Colonna protettore dell'Or- mana, e vicario dei Pontefici Cle-
dine, e di Yorck dal Pontefice a
,
mente VII, e Paolo 111. Tanta esti-
ciò destinati, restò eletto in genera- mazione faceva di lui Clemente
le il p. Molina, già procuratore ge- VII, che tolta ai Cardinali legati
nerale in curia , trovandosi allora la causa della dibattuta nullità del
in Roma mille e trecento minori matrimonio tra Caterina di Aragona
osservanti. Lo stesso Pontefice, vo- ed Enrico VIII, re d'Inghilterra,
lendo presiedere al Capitolo gene- ne commise la revisione al Capi-
rale, che, a' 5 giugno i ^56, voleva- zucchi, riservando a se la senten-
no celebrare i religiosi dell'Ordine za, come scrive il Pallavicini nella
de' predicatori, prorogò a' 3 di
lo Storia del Concìlio di Trento. Emu-
luglio, e quindi con gran pompa si latore della virtù dello zio , si fece
recò al loro convento di s. Maria strada a conseguire da Paolo III
sopra Minerva, ove dopo aver pro- un canonicato nella basilica vatica-
nunziato una dotta allocuzione, con na, dopo il quale -fu fatto uditore
novantaquattro voti sortì eletto in di Ruota. In appresso Paolo IV lo

generale de'domenicani, il p. Tom- creò Cardinal prete di s. Pancra-


maso Boxadors, poi Cardinale, nel zio,ai 20 dicembre del i555, e

1775, ritenendo il generalato sino dopo due anni vescovo di Lodi, ove
al seguente Capitolo. tenne il sinodo, e ne pubblicò con
Finalmente, Clemente XIV già gran vantaggio le costituzioni. Po-
de' minori conventuali, presiedette al scia s. Pio V lo volle prefetto del-
Capitolo generale, che questi con- la segnatura di grazia, lasciata dal
vocarono nel convento de' ss. XII Cardinal Vitellozzi : indi deputollo
Apostoli ,
prescegliendosi in mini- alla congregazione del santo offi-

stro generale il p. Luigi Maria zio, col governo di Gualdo, come


,

^
CAP CAP ,^ 59
lognto apostolico. Il Capizucchi era divenuto arcivescovo di Avignone.
tanto di voto alla Vergine santis- Da Innocenzo XI fu creato Car*
sima , che volle visitarla a piedi dinaie, conferitogli poscia il tito-

allorquando si portò al santuario lo presbiterale di An- s. Maria degli


di Loreto. Da ultimo, dopo essere geli, primo settembre del 1681.
nel
intervenuto ai conclavi dei due Pii Poi venne ascritto alle congregazio-
IV e V, mori a Roma nel bacio ni del s. Oflizio, del concilio, dei ve-
del Signore, di cinquantaquattro an- scovi e regolari, e dopo essere inter-
ni, e cinque di Cardinalato, nel iSGg, venuto ai conclavi di Alessandro Vili,
ed ebbe tomba nella chiesa di san e d'Innocenzo XII, morì a Roma
Clemente, suo titolo, a cui era stato di settantasei anni, e dieci di Car-
trasferito. dinalato, nel 1692. Fu sepolto nella
CAPIZUCCHI Raimondo, Cardi- chiesa di s. Maria in Portico, nella
naie. Raimondo Capizucchi nacque tomba de' suoi maggiori nella cap-
a Roma 1616, da illustre fa-
nel pella gentilizia di s. Paolo. Era il

miglia. Giunto all'età di quattordici nostro Cardinale di mente quadra,


anni professò nell'Ordine dei predi- religioso, integerrimo, modesto, com-
catori, e fece tali progressi da ve- passionevole ,
generoso e benigno.
nire nei casi più dijHcili consultato Pubblicò alcune opere, cui riporta
quale oracolo. Innocenzo X, quando il p. Touron, nelle Vite degli uo-
seppe del merito di lui, lo fece se- mini illustri dell' Ordine dei predi-
gretario dell' Indice nel 1 65o ,
poi catari tomo V, pag. 655 e seg.
nel i653, esaminatore dei vescovi, CAPIZUCCHI Cardi- Roberto,
quindi, nel i654, maestro del sa- nale. Roberto Capizucchi o Gian- ,

cro palazzo. Senonchè accusato pres- roberto, patrizio romano, venne sol-
so Alessandro VII di avere troppo levato air Gnor della porpora col
incautamente approvato un libio, titolo di s. Clemente nel 1097, e
che, per la sua mordacità, non me- si annovera tra i porporati di Ur-
nta va vedere la luce, senza lasciarlo bano li. V
è chi vuole, che questo
rivedere al vicegerente di Roma, di- Cardinale sia il medesimo dell'altro
mise la sua carica, ed ebbe a suc- Gianroberto Capizucchi, decorato del-
cessore il p. Libelli, segretario dell'In- leinsegne Cardinalizie da Onorio li.

dice, ed intrinseco amico del Ponte- Se non che, non valendo molto le
fice. Il Capizucchi, sicuro e tranquil- ragioni addotte, la cosa resta in-
lo in coscienza, ritornò con eroica decisa.
fermezza , e cristiana rassegnazione CAPOCCI Nicolò , Cardinale.
al suo convento, per cui ammirando Nicolò Capocci, nobile romano, pro-
il Pontefice così saggia condotta, gli nipote di Onorio IV, per via di
diede la preferenza sopra tutti i madre, si applicò con impegno alle
padri dell'Ordine, tranne il gene- leggi nella università di Perugia, e
rale, e gli ollèrì la mitra di parec- non ancora quadrilustre, laureossi
chie chiese. Lo
Clemente stesso fece nel diritto canonico e civile. Solle-
IX; ma egU sempre modestamente vato da Giovanni re di Francia a
ricusava una tal dignità. Da ultimo cancelliere supremo del regno, sos-
Clemente X, ammiratore di tanta tenne grandissime làtiche per la

virtù, lo ristabilì maestro del sa- Chiesa , specialmente contro Lodo-


cro palazzo, perche il p. Libelli era vico il Da^'aro, ed altri nemici della
,

6o . GAP GAP
religione. A premio di tanto zelo, più comunemente Sapienza Veccìùa,
ebbe pingui abbazie e beneficii, co- nel quale per sette anni si doves-
me la prepositura di s, Audemaro sero alimentare quaranta giovani
a Puy, ove fondò tre cappellanie, che in quella università si applicas-
il priorato di s. Quintino, e l' arci- sero agli studii. Un altro ne fondò
diaconato della chiesa di Erbipoli a Parigi, detto Aó. poveri secolari,
riell'Alemagna , di Autun, e di Mans o di s. Sofonia , benché non ne
nelle Gallie. Nel i34o fu fatto ve- parli nel suo testamento; a Perugia
scovo di Utrecht, e, nel i348, di egualmente, nel 1367, stabili un no-
Urgelle nella Spagna; poi Clemen- bile monistero con chiesa, cui donò
te VI ai 17, ovvero
18 dicembre ai monaci Olivetani , detto di Mon-
del 1 35o, l'onorò della sacra porpora temorcino. Generosissimo coi poveri,
col titolo di s. Vitale, e nel i36i ogni giorno mandava agU spedali
divenne vescovo tusculano, ed arci- pane, vino ed abbondevoli vivande
s. Maria Mag-
prete della basilica di preparate in sua casa a loro favore;
giore. Quindi, nel i356, era sta- eccellente poi nelle leggi, difendeva
to inviato legato a latere con Ta- le cause delle vedove , e dei pupil-
lairando, vescovo Cardinal di Al- li, e pagava del proprio la neces-
bano , a riconciliare la corte di saria spedizion delle liti, ^perlochè
Parigi con quella di Londra, al si guadagnò il glorioso titolo di
qual fine volle il Papa, che i legati avvocato dei poveri. Tale infatti lo
si abboccassero prima coli' impera- chiama Baluzio, aggiugnendo, che
tore Carlo IV, per implorarne la zelava valorosamente la giustizia
mediazione. Ma ogni cosa fu vana, sosteneva costantemente i poveri , e
benché legati fossero accolti molto
i veniva altamente commendato per
onorevolmente, ed impiegati due la libertà , con cui esponeva nei
anni in tale legazione, stabilissero concistori proprio parere. Era con
il

una lega, che fu brevissima. Il re tutti piacevole, benigno, fuori che


di Francia ruppe in aperta battaglia con sé stesso, poiché macera vasi con
con (juello d'Inghilterra nella famosa aspri digiuni e cilicii. Dopoché in-
giornata di Poitiers, in cui vinsero tervenne ai conclavi per le elezioni
gì' inglesi , ed il re di Francia fu d'Innocenzo VI, e di Urbano V,
fatto prigioniero e perdette sul cam- morì santamente a Montefìascone
po il fiore della nobiltà francese. dopo dieciotto anni di Cardinalato,
Però non avvenne così di Carlo re nel I 368, ove allora trova vasi il Pa-
di Navarra, e Carlo duca di Nor- pa per respirare un* aria più pura.
mandia, coi sovrani d'Inghilterra e Fu poscia il suo corpo trasferito
Scozia, tra' quali si stabili sincera a Roma, e sepolto nella basilica
amicizia. Ritornato dalla legazione ,
liberiana , nella cappella di s. Lo-
mentre dimorava con Urbano V, renzo, da lui abbellita e dotata,
mostrandosi al popolo nel giorno ed ove si rese chiaro per miracoli,
3 marzo dell'anno i368, le te- come abbiamo presso Bosqueto. Vol-
ste dei ss. Apostoh Pietro e Paolo, le il Capocci, che, morto lui, si

il Pontefice portò quella di s. Pie- stabilisse in quella basilica un col-


tro, ed il Capocci quella di s. Paolo. legio di dodici sacerdoti, perchè col
A Perugia eresse un collegio, che chia- capitolo convenissero in coro alla re-
mò di s. Sofia, detto Gregoriano, e citazione dei divini officii, ai quali
GAP GAP 6r
assegnò rendite per vivere ed abita- cesaree, che rimasero disfatte, e
zione, sulla piazza della stessa basilica. conquise. Quindi dal 1249 ^^ , ,

La sua vita Fu pubblicata dal Mura- i25i, d'ordine d' Innocenzo IV, co-
tori, nel t. YIII degli scrittori delle me legato apostolico, resse le pro-
cose d' Italia pag. 22. vincie dell' Etruria ecclesiastica, del-
CAPOCCI Pietro , Cardinale. l'Umbria, e della Marca; in ap-
Pietro Capocci, di nobile famiglia presso dovette di nuovo, nel i2 54,
romana, del rione dei Monti, chia- recarsi in Alemagna, sconvolta da
ro per la illibatezza dei costumi, e intestine discordie per la elezione
per la profondità della scienza, da del nuovo Cesare, poiché altri segui-
giovane si diede al mestiere delle vano Guglielmo, altri Corrado. Il
armi, e potè valorosamente difen- Papa dichiarossi contro quest'ultimo,
dere Gregorio IX dagl' insulti dei ed ordinò al Cardinal legato di re-
romani messi a rivolta contro di stituire alla comunione della Chiesa

lui, e ricuperare la Sabina, e le quei tutti, che gli fossero contrarii,


città e terre del patrimonio di san perdonando loro qualunque ingiuria
Pietro. Poi passato a Lione, ov'era praticata alla Chiesa, e che contro
il Pontefice Innocenzo IV, da lui ai ribelli fosse ari-olato esercito po-
venne eletto arciprete della basili- deroso. Alle generose cure del Ca-
ca liberiana, e nel concilio generale, pocci , ed a favore de' canonici re-
che vi si tenne dal medesimo In- golari francescani di s. Antonio ab-
nocenzo IV, nel dicembre del 1 244> bate, devonsi il tempio, il monistero,
fu creato Cardinal diacono di san e lo spedale di s. Antonio presso
Giorgio in Velabro, ove stabili in- s.Maria Maggiore, cui soppresse Pio
signi benefizii, durarono sino
che VI; l'ospedale, il resto fu dato al-
agli ultimi tempi. Nell'anno 1247, le monache camaldolesi, le quali tut-
ebbe la legazione di Danimarca, tora vi dimorano. Nutriva tenera
Pomerania, Polonia, ed Alemagna, devozione alla ss. Vergine, e pas-
per muovere i principi alla elezione sando per Firenze nel ritorno in
del nuovo imperatore; e ricevette Francia, gettò la prima pietra alle
l'ordine di allontanare dalla Chiesa fondamenta del magnifico tempio
il partito di Fe-
coloro, che, lasciato dellass. Annunziata. A Roma edificò

derico Corrado, nuovamente li


e ancora la chiesa di s. Maria in Via,
seguissero. Intimò un' assemblea ge- per un sorprendente prodigio, poi-
nerale a Nuitz presso Colonia, ove, ché si vide un' immagine della Ma-
nel 1247, Guglielmo conte di Olan- donna, scolpita in pietra, galcggiare
da, fu eletto re di Germania, poi- d' improvviso al margine di un poz-
ché quantunque fosse appena qua- zo, le acque del quale uscendo inon-
drilustre, era fornito di doti supe- davano quasi il luogo vicino. Ciò
riori all'età. Della quale elezione veduto il Cardinale, prese con vera
contento il Pontefice, impose al Car- fiducia in Dio la sacra immagine,
dinal legato di fulminar l' anatema la portò in processione, alla quale
a tutti quei laici, che vi si oppones- volle intervenire anche il Pontefice,
sero. Dipoi passò in Sicilia, ove e la collocò ove ancora sta, vene-
vestito pontificalmente, cinto di spa- rata dalla devozione dei romani.
da e di coiazza , inspirò supcriore Poi Vincenzo Capocci pose in quel
coraggio alle sue truppe contro le tempio una iscrizione, che ri[>orta
, ,,

63 ^ CAP CAP
tutto l'avvenuto. Finalmente il no- to, ma sibbene ristaurato in modo,
stro porporato, dopo aver favorita elle può dirsi come secondo fonda-
la elezione di Alessandro IV, mori tore. Fu presente ai comizi di Ono-
gloriosamente a Roma nel i25g, con- rio III, Gregorio IX, Celestino, ed

tando tre lustri di Cardinalato, e fu Innocenzo IV, al quale ultimo, nel


seppellito nella cappella di s. Barbara, giorno solenne della sua coronazio-
cui egli avea fondato nella basilica ne, impose la tiara Pontificia come
liberiana. primo tra i Cardinali diaconi. Po-
CAPOCCI Raniero , Cardinale. scia fu fatto rettore del patrimonio
Raniero Capocci, nobile di Vitej-bo, di s. Pietro, quando, nel i252, do-
monaco cistcrciense, ed abbate nel po quaranta anni di Cardinalato
monistero delle tre Fontane fuori mori a Viterbo, di cui per un anno
di Roma, pei suoi costumi illibati era stato anche vescovo e fu se- ,

e per la sua insigne erudizione, da polto innanzi l'aitar maggiore nella


Innocenzo III fu creato Cardinal chiesa dei Gradi, cui, prevenuto dalla
diacono di S. M. in Cosmedin nel- morte, non potè ultimare. .

l'anno 12 12, ovvero nel 12 13, CAPODIFERRO Girolamo, Car-


colla diaconia di s. Maria in Cos- dinale. Girolamo Capodiferro, patri-
medin ; e poscia da Onorio III fu zio romano, nacque nel i5o2. Era
fatto Pontifìcio legato nella Toscana. creduto di Napoli, perchè il padre di
11 Capocci ritornò alla ubbidienza lui era cittadino napolitano della fa-
della Sede Apostolica Viterbo clie , il quale menò a
miglia dei Recanati,
l'imperatore Federigo 11 si era usur- moglie Bernardina Capodiferro da-
pato, e, compito sotto Imiocenzo IV ma romana, il cui cognome assunse
il concilio di Lione, con Stefano, Car- il nostro Girolamo. Ancor giovanetto
dinal di s. Calisto, promulgò contro fu messo alla corte del Cardinal Ales-
di lui la sentenza di privazione dello sandro Farnese, che poi divenne Pa-
imperio. Mentre era Pontefice Gre- pa col nome di Paolo III. Scorgen-
gorio IX, ridusse al dovere Monte- do il Cardinale in Girolamo gran
fiascone, la Toscana ecclesiastica , e destrezza nel maneggio degli affari
la Sabina ribellate al Papa. Quan- impiegoUo molto utilmente, e lo
do poi, come governava la
legato, diede a conoscere a Clemente VII,
provincia del patrimonio , la Marca che occupollo nella curia romana,
di Ancona, e il ducato di Spoleto, ed in alcune nunziature di altissi-
difese da valoroso quest' ultimo dalla mo affare ove potè far conoscere
,

violenza dei nemici, e dovette per- la vivacità, e la profondità del suo


ciò sofìerire grandi insulti da Bei tol- sapere. Nel i54^ Paolo III ordi-
do figlio di Corrado, cui il Papa nò a lui, che intimasse alla Fran-
scomunicò. Edificò la chiesa di s. cia ed al Portogallo il concilio ge-
Maria de' Gradi in Viterbo, e la do- nerale, nel qual incarico riuscito a
nò ai domenicani: inoltre altri tem- maraviglia, divenne tesoriere della
pli ancora egli edificò, come quello Camera Apostolica, e fu deputato
di Maria del Paradiso, di s. Pietro
s. col Cardinale Ascanio Sforza di e-
detto del Castagno , di s. Martino ai stinguere i canoni, e i censi devo-
monti, dei quali due ultimi fece dono luti alla Chiesa Romana ed altre ,

ai monaci cistcrciensi. Quest'ultimo chiese e luoghi pii del dominio ec-


però non fu veramente da lui fonda- clesiastico, e d' infeudare nuovamen-
,

GAP CAP 63
te, ed alTittare i beni ecclesiastici re di Venezia co patriarchi aqui-
per ninnare denaro nella giiena con- leiesi , r Istria si a poco a
diede
tro il turco, che occupala 1' Unghe- poco a' veneti, anno 1797,
indi, nell'
ria e i conilnl della AUemagna, mi- ai tedeschi . Capo d' Istria ( Ca-
nacciava discendere in Italia. Poi, put Istriae) è costruita sopra una
nel 1542, fu fatto vescovo di Nizza, isoletla, la quale è unita colla ter-
datario, e a mezzo del Cardinal So- raferma mediante un lungo argi-
doleto, che scrisse assai onorevol- ne. E cinta di buone muraglie , e
mente di lui al Pontefice, fu da que- difesa da un forte, avendo il van-
sti creato Cardinal diacono in s. Gior- taggio di un comodo porto nell' A-

gio in Yelahro ai 19 dicembre del driatico. Quest' isoletta si chiamava


i544- Quindi divenne vescovo di anticamente A egida ^ perchè il suo
Terovaime secondo , Ciacconio , e terreno era atto a nutrire capre
come legato della Romagna gover- ciò che le fece dare dai latini il
nò parecchi anni nei Pontificati nome di Capraria. Fu detta pure
di Paolo III, Giulio III, e Mar- Giustinopoli dal nome dell'impera-
cello il,con grande integrità e pru- tore Giustino, nipote di Giustinia-
denza. Sono ancora in vigore alcune no, il quale permise agli abitanti
sagge costituzioni di lui pel buon go- deir Istria di fondarvi una città. I

verno di quella provincia. Due vol- veneziani se ne impadronirono per


te fu spedito alla corte di Parigi assalto nell'anno 980 ; i genovesi
da Paolo III a Francesco I, perchè ne divennero padroni, nel i38o,
mandasse i suoi vescovi al concilio ma, nel 1478, i veneti la ricupera-
generale; poi da Giulio III, fu man- rono, e la conservarono sino al ter-
dato ad Enrico II, per trattare l'alFare mine della loro repubblica.
dei sancsi. A Roma fabbricò un pa- Verso l'anno 756, vi fu eretta la
lazzo magnifico, che, nel i63o, passò sede vescovile, suffraganea della me-
al Cardinal Bernardino Spada. Que- tropoli di Aquileia, e quando Bene-
st'ultimo lo accrebbe ed abbellì, ed detto XIV estinse, nel i75i, questo
ora è proprietà del principe Spada. patriarcato, nell'erigere, nel 17^3, la
Finalmente dopo essersi recato ai metropoli d' Udine, vi sottopose Ca-
conclavi di Giulio III, Marcello II, po d' Istria, il cui ultimo vescovo
e Paolo IV, il nostro Porporato fu Bonifacio da Ponte, camaldolese
mori nel iSSg, di cinquantaselte di s. Michele di Murano, giacché
anni, e quindici di Cardinalato, ed il Pontefice Leone XII uni la dio-
ebbe tomba nella chiesa di s. Ma- cesi in perpetuo a quella di Trie-
ria della Pace. ste, dichiarandole ambedue sutfra-
CAPO D'ISTRIA (Justmopoli- ganee dell'arcivescovo di Gorizia. Ad
tan.). Città vescovile unita a Trieste esse regnante Pontefice, nel con-
il

(Pedi), nel regno illirico, e che cistoro de' 3 o settembre i83i, diede
un di era capitale dell'Istria. Con- per primo vescovo l' attuale monsi-
quistata da' romani, indi dagli un- gnor Matteo Raunicher.
ni , dai goti , e dagli imperatori La magnifica cattedrale di Capo
greci , fece parte dell' esarcalo. ]\el d' Istria è dedicata alla beata Ver-
sistema feudale ebbe un marche- gine Assunta in cielo, ed il capitolo,
se , ora dipendente , ora annesso al che prima era numeroso, ed avea
patriarcato d'Acpiilcia, e nelle guer- quattro dignità, ora non hu che
,

H eA P CAP
quattro canonici, tre colla preben- ossia conestabile, o contestabile, e di
da, e imo soprannumerario. Inoltre due deputati con la loro milizia, salvo
per r ufficiatura vi sono tre preti, che il rione de' Monti, eh' era devo-
e quattro chierici mansionarii. Nella luto alla giurisdizione del priore dei
città vi sono parecchie chiese, due Capo-rioni , come rileva Bernardino
conventi di religiosi, cioè di cappuc- Bernardini, priore de' Capo-rioni nel
cini, e minori osservanti, due con- Pontificato di Benedetto XIV, nella
fraternite, ospedale, monte di pietà, Descrizione del nuovo riparlìniento
un liceo, ed un ginnasio. La tassa de' quattordici rioni di Roma fat-
camerale è di quattrocento fiorini. taper ordine di detto Papa, Ro-
CAPO-RIONI DI Roma. Secondo ma 1744- Di questo magistrato si
il dizionario della lingua italiana, fa memoria in un codice della bi-
Caporione significa Caporale^ De- blioteca vaticana, fino dall'anno g48,
curio j Ductor, cioè principale, guida, nel qual tempo erano denominati
comandatore, ed anche regolatore, decarconi, giacché prima di tal'epo-
governatore e signore maestro , e ,
ca sotto Alberico
, che s' intitolò ,

scorta degli altri. Abbiamo dall' Ami- Principe e senatore di tutti i roma-
denio, nella sua Relazione, che Ro- ni , e di suo fratello Giovanni XI
ma (divisa in quattordici regioni, detto XII, creato nel gSi, alcuni
dette con vocabolo corrotto Rioni sostengono, che due consoli si crea-
),
imbussola innanzi il Cardinal camer- vano ogni anno in R.oma, oltre un
lengo alcuni soggetti di ciascuna re- prefetto della nobiltà, e per render
gione, dell' ordine de' nobili, chi per ragione al popolo, e alla plebe, si
conservatore, chi per priore de' Capo- elessero pure dodici decarconi, i qua-
rioni, cioè magistrato dei capi delle li sostenessero l'ufficio del senato,
regioni, volgarmente appellati Capo- ovvero dexarconi, come tribuni della
rioni ^ e come i Conservatori, nel plebe, secondo Biondo. Siccome poi
principio del suo ingresso, o nelle in guerra usavano alcune bandiere,
mani del Papa, o in quelle del men- ed ogni regione si distingueva dalla
tovato Cardinale, presta il giuramen- bandiera particolare, con vocabolo te-
to di fedeltà come meglio si dice
, desco furono àeiiiBanderesi {Vedi)^
air articolo Conservatori di Roma ,
nome col quale , oltre quanto si

in cui pure si tratta del priore dei dice a quell'articolo, fino dal 1262 si

Capo-rioni. Finché esistettero


i Ca- trovano chiamati. Essi in certe oc-
po-rioni facevano giuramento al il casioni usavano un particolar vestia-
Cardinal camerlengo, o Io presta- rio, ed avevano grandissima autori-
vano nelle mani del Pontefice, ed tà, la quale fu loro di molto dimi-
al trono nella cappella Pontificia nuita, nel 1 369, dal Pontefice Uiba-
dopo il vespero della Circoncisione, no V, e poscia, verso il termine di
quando venivano chiamati a nome detto secolo XIV, fu affatto soppres-
de' loro rioni dall' avvocato fiscale sa da Bonifacio IX. E benché, nel
di Campidoglio. 1 408 , a cagione della guerra, che
Anticamente, cioè fino a' primor- faceva a R.oma Ladislao re di Na-
dii, come si dirà, del secolo nostro, poli , come
che ne aspirava quegli,
ogni rione di Roma {Vedi), era com- al dominio e per la gran carestia
,

messo alla cura , e custodia di un del pane ond' era afflitta la città,
Capo-rione, di un Capoterò {Fedi), fosse nuovamente creato questo ma-
GAP CAP 65
gisiitito dal Cardinal Pietro Stefane- festo, che erano total-
i banderesi
schi, \icario di Papa Gregorio XII, mente diversi dai Capo-rioni , e per
e gli Banderas con-
fossero date
»> ragione del loro numero, e per la
*» tempore antiquo , uti do-
siietas loro amplissima possanza, in vigore
M minoriim banderesioriim cum si- della quale potevano anche dare, e
>» gno pavesati , et balisteri ", ciò togliere la vita , cioè far grazia , e
non ostante furono poco dipoi nuo- condannare all' estremo supplizio ;
vamente aboliti. Talvolta i bande- laddove i Capo-rioni (conservati sino
resi furono chiamati Capo-rioni, co- a Pio VII), tanto nel numero, che
me quando si recarono al conclave, nell'autorità, per altro limitata, non
in cui fu eletto Urbano YI. Abbia- oltrepassavano i confini del proprio
mo, che a' 4 gennaio i4io> i Capo- rione nell' esercizio di essa ; con que-
rioni fecero i conservatori di Roma, sto però, che sino al lySi tale ca-
e nel di seguente salirono il Cam- rica fu propria della nobiltà roma-
pidoglio (Vedi)^ ed espulsero il se- na; ma poi si elessero i cittadini.
natore Gio. de Tostis, che lo tene- I Capo-rioni (Capita- Regionum) fu-
va pel re Ladislao. E nel Pontifica- rono denominati anche maestri delle
to di Giovanni XXIII, i Capo-rioni, curie e siccome erano scelti dai
_,

ai 27 agosto i4ii} ricevettero con ceto della romana nobiltà ,


qualifi-
grand' onore nel palazzo apostolico cati vennero col titolo di nobìles viriy
il senatore conte Ruggero d'Antiglio- come si ricava da un istromento del
la. Quando poi il popolo romano XV secolo, che si conserva nell'ar-
si pentì d'essersi ribellato nel 14^4 chivio di Angelo in Pescheria.
s.

ad Eugenio IV, e che questi spedì Sebbene, come vedremo, parlan-


a Roma Giovanni Yitelleschi coman- do in questo articolo dell' intervento
dante del suo esercito, venne quel de' Capo-rioni ai Possessi de' Papij
comandante ricevuto dai romani, e e degli attuali presidenti de* rioni
dai Capo-rioni con grande onorifi- di Roma, i Capo-rioni esistessero sino
cenza. dal XV secolo, e talora, come rile-

Il cav. Venuti, nel Fiorino d'oro vammo, fossero creduti essere ban- i

illustrato j p. 3 1 3, parlando de' ban- deresi, tuttavolta la loro formale re-


deresi detti ancora Pavesani, o Ba- golarizzazione, e concessione di sta-
lestrieri 3 dice » che essendo divisa bili prerogative, si deve al Sommo
M la città di Roma ii:\ piti decurie, Pontefice Gregorio XIII, allorquan-
» avea ciascuna di esse il suo capo, do coir autorità della bolla, Urbent
w ed il suo segno particolare, sotto Romani j emanata ai 25 maggio
M il quale militava. Tali capi si i58o, che si legge nel tomo IV,
>i dicevano banderesi , ad una coi par. Ili, pag. 4^6 del Boll. rom. ,

iy loro decurioni. Oggi quei capi, confermò gli statuti di Roma, rifor-
w che si appellavano banderesi, si mati da Luca Peto e da altri, secondo
>ì dicono comunemente , e con ti- le circostanze de' tempi. Fra le prov-
>» tolo proprio Capo-rioni , e sono videnze nello statuto contenute, venne
»» quattordici , essendo altrettanti formato un gran consiglio, ed altro
>» i rioni della città di Roma **.
segreto nel quale aveano anche luo-
V. il Marini , Archiatri Pontificii j go il priore de'Capo-rioni, treilici, i

tomo I, p. 106. Da tuttociò, come o venlisei consiglieri scelti dai me-


riflette il citato Beruardini, è maui- desimi Capo-rioui, ed eziandio dei
VOL. VUL
GAP
priore de' Capo-rioni, e tredici Capo- alcuni da Clemente X, di estrarne
rioni, ch'erano stati in carica nel per bussolo ogni trimestre , innanzi
trimestre antecedente, dappoiché tan- il Cardinal camerlengo dal novero
to i conservatori, che il priore dei delle sessanta nobili famiglie roma-
Capo-rioni, ed i Capo-rioni erano elet- ne, dette coscritte, i tre conservatori
ti ogni trimestre. I Capo-rioni furo- e il priore de'Capo-rioni. Quel prio-
no dichiarati dipendenti dal prìore re fa parte della rappresentanza , e
de'Capo-rioni, magistrato subalterno, quantunque non sia eguale nella giu-
e destinati a paterni ed utili uflficii, e risdizione, ha comune l'abito coi
dovea ognuno nella propria regione, conservatori di Roma. Un tal abito
insieme a tre scelti deputati, eserci- consiste nel rubbone nero, e di oro
tare una conciliativa giurisdizione, nelle solennità, come il tutto dicesi
in vantaggio de' cittadini, tutelando dettagliatamente all' articolo Conser-
i diritti, e le sostanze loro, senza stre- vatori. P^. la bolla Urbem Romani^
pito , o pubblicità. Ciascun Capo- di Benedetto XIV, pubblicata ai 4
rione era assistito da un numero di gennaio 1747» nella quale sono pre-
scelti cittadini, che sotto il nome scritti i requisiti, che debbono avere

di conslabili , o capotori mantene- , i nobili per essere dichiarati o con-


vano la pubblica tranquillità, vigi- servatori di Roma, o priori de' Capo-
lando air esecuzione de' loro ordini. rioni. Si aggiunga, che durante il

Ogni qual volta poi o il sovrano sistema del bussolo, il priore dei
Pontefice, o altre circostanze il vo- Capo-rioni copriva il posto anco di
leano, i Capo-rioni riunivano i loro Capo-rione senza distinzione di rione,
constabili, ed in caso di maggiore ma ripeteremo che negli ultimi tem-
urgenza, avvalorandosi coli' aiuto di pi sino alla cessazione de' Capo-rioni,
ogni altro cittadino , concorreva a il priore prendeva sempre posto nel
formare quella forza urbana, o ci- rione primo Monti , onde in ogni
vica, che in ogni tempo rese impor- tempo ha avuto duplice rappresen-
tanti servigi. Ma altre più inte- tanza. Il medesimo priore de' Capo-
ressanti notizie riguardanti i Capo- rioni nel giorno ultimo dell' anno ,
rioni, si riportano all' articolo Capo- dopo il vespero papale , nella Pon-
tori. tificia cappella, se egli è il nuovo
Fino dal 1661 terminarono i pub- eletto, presta nelle mani del Ponte-
blici , e segreti consigli , e non piti fice il giuramento, il quale nello
per bussolo, ma per organo della stesso luogo e giorno finche esistet-
segreteria di stato, i Pontefici eles- tero i Capo-rioni, lo prestarono co-
sero i magistrati, il priore de' Capo- me dicemmo superiormente.
rioni,ed i Capo-rioni. Diminuita però Nella sede vacante i Capo-rioni,
la rappresentanza loro nel termine doveano raddoppiare la loro vigi-
del secolo XV III, stante l'istituzione lanza per prevenire i tumulti, e le
della guardia civica, ordinata da Pio sedizioni, e difendere all'occorrenza
VI , affatto rimasero anzi estinti la città da qualche nemico, che
i magistrati Capo- rioni, e i loro at- avesse tentato invaderla, o turbarne
tributi, per disposizione del successo- come fece
la quiete, nel secolo XIV
re Pio VII, sebbene quest'ultimo Giacomo Ponziani, il quale colla
Pontefice restituisse a quel magistra- milizia del suo priore, respinse al-

to romano il privilegio, tolto secondo cuni soldati stranieri entrati forza-


GAP CAP 67
tamenle in Roma per la porta san na, vestiva di paonazzo; l'ottavo di
Sebastiano, al lato della quale se Trastevere, vestiva di color giallo;
ne legge la memoria in una iscri- il nono Ripa vestiva di bianco;
di
zione. Ciascuno de' Capo-rioni nella il decimo di s. Angelo in Pesche-
sede vacante aveva scudi venticin- ria, di color riverso ; l' undecimo
que, ogni dieci giorni, ma Clemen- della Regola, vestiva da moro colle
te XII nella riforma li ridusse a gambe tinte; il duodecimo di Pa-
diecisette. Seguila poi V elezione del rione di color leonato; il decimoter-
nuovo Pontefice, il Capo-rione del zo di s. Eustachio compariva con
quartiere, in cui era situato il pa- due ninfea canto; e il decimoquarto
lazzo che l'eletto abitava da Cardi- della Pigna vestiva di color di carne.
nale, prontamente vi si recava colle Nei solenni possessi, che i Ponte-
sue milÌ7Ìe de' capotori per custo- fici presero della basilica lateranense
dirlo, afllnchèil popolo non Io spo- descritti eruditamente da Cancellieri,
gliasse, abuso che pur troppo più sul priore de'Capo-rioni, e de' XIII
Tolte era accaduto, e vietato, mas- Capo-rioni, rilevansi le seguenti no-
sime dal concilio di Costanza, e da tizie. Dopo la deposizione di Gio-
Leone X. vanni XXIII, seguita nel concilio di
Prima di parlare dell' intervento Costanza, quivi nel i^i'J fu eletto
de^Capo-rioni alle solenni cavalcate Martino V
romano, il quale recan-
pei possessi de' Pontefici, e dei sena- dosi in Roma a' 28 settembre 1420,
tori di Roma,
e degli abiti da loro gli fu fatto grandissimo onore. Per

assunti, riporteremo quelli, che as- ogni rione si fecero giuochi da otto
segnati lor vengono dal Piazza nelle gentiluomini romani; e i conserva-
pubbliche funzioni del popolo roma- tori, e i Capo-rioni con molti citta-
no, nel suo Efìierologio di Roma^ dini per diverse sere girarono per
tom. I, pag. 264. la città con torcie accese, gridando:
Sino dai tempi, in cui Augusto viva Papa Martino, anzi a perpe-
divise Roma in XIV rioni, come tua memoria , fecero registrare il

dice Svetonio nella sua Storia capo giorno del suo ingresso in Campi-
3o, assegnò a ciascuno de'Capo-rioni doglio, come giorno felice. Ai 24
la propria insegna, e veste di co- giugno i447> segui in s. Gio. in
lore diverso, insegna e veste che si Laterano il possesso di Nicolò V, al
continuarono a portare per molti se- quale intervennero i Capo-rioni e ,

coli, essendo gelosi i romani della si fece correre il pallio da ss. Cosma
conservazione delle loro antiche co- e Damiano al Laterano. Nel possesso
stumanze. Il primo de' Capo-rioni d'Innocenzo Vili, ai 12 settembre
di Campidoglio, ovvero Campitelli, 1484, Capo-rioni con molti citta-
i

vestiva di color verde ; il secondo dini, e nobili romani, portarono il


de* Monti, di color cangiante, il ter- baldacchino , sotto cui cavalcava
zo di Trevi compariva in abito da il Papa, cioè dal Vaticano al La-
pellegrino; il quarto di Colonna, di terano. Eletto Alessandro VI agli
color bigio; il quinto di Campo I I agosto i49^'> "cl d\ seguente
Marzo vestiva da turco con l'arco, alle ore due di notte, il senatore,
e le freccic; il sesto del Ponte A- i conservatori, e i Capo- rioni, con
driano o s. Angelo, di color celeste; parecchi nobili, fatta una incarnì'

il settimo di Borgo, o Città Lconi- sciata (festa popolare), nudarono


,

68 GAP GAP
al palazzo del Papa a cavallo , con una compagnia di soldati, ed i Ca-
torcie accese, ed eseguita una gio- po-rioni, da' quali restò ferito in una
stra sulla piazza di s. Pietro, rice- coscia con un colpo di picca. Ai
vettero poi la benedizione aposto- 27 maggio 1572, Gregorio XIU
lica. prese possesso della basilica latera-
Nella cavalcata del possesso pre- nense, ed i Capo-rioni vestivano un
so ai 5 dicembre i5o3 da Giulio rubbone di velluto cremesino , es-
II, i conservatori cavalcarono cogli sendo il vestiario di sotto del me-
ambasciatori, né vollero andare a desimo colore, tessuto con oro. Nel
piedi presso Papa, assistendolo in
il possesso di Sisto V, ai 5 maggio
quella vece senatore coi Capo-
il i585, i conservatori, i Capo-rioni,
rioni, ognuno dei quali portava in ed altri uffiziali del popolo roma-
mano un bastone bianco, mentre no cavalcarono innanzi gli .ambascia-
tredici loro famigliari armati, pro- tori in quello preso da Gregorio
:

cedendo dopo i cursori equestri a XIV, ai i3 dicembre iSgo, tredi-


piedi, sostenevano i vessilli delle re- ci Capo-rioni delle regioni di Roma

gioni. Nella stessa funzione, essen- per ordine cavalcarono dopo il ma-
dovi l'abuso che i romani si vole- resciallo del popolo romano , vesti-
vano impadronire, appena giunto il to ciascuno di giubbone , e calzoni
Papa al Lalerano, del cavallo, della di tela d'argento, trinati d'oro, cal-
sedia, e del baldacchino di che si ze tessute di seta d' oro , scarpe
era servito, Leone X ordinò nel bianche, spada dorata cinta, con pen-
suo possesso ai conservatori, e Ca- denti ricamati, rubboni di velluto ere-
po-rioni, che vegliassero per im- merino sino al ginocchio, gran cappel-
pedire il tumulto, giacché avreb- lo, ò berrettone di velluto nero all'an-

be concesso anche di piti. Nel pos- tica, con oro, perle margarite e , ,

sesso di Paolo IIIj agli i i apri- belle gemme; le fibbie, e staffe della
le i535, nella scala del palazzo va- sellaerano dorate, come lo erano
ticano, vi fu contrasto tra i Capo- gli ornamenti, in tanto che le
altri

rioni , e i parafrenieri , volendo i gualdrappe di velluto nero, aveva-


primi custodu'e la persona del Pon- no trine, e frange di seta, e di oro
tefice; ma fu comandato, che i pa- ed i fornimenti de' cavalli erano di
rafrenieri facessero l'offizio loro, e velluto nero. Seguiva il priore dei
se i Capo-rioni volevano interveni- Capo-rioni, Capo-rione della regio-
il

re, procedessero in due ale, senza ne Colonna, avendo il primo a de-


impedire il posto ai detti famigli stra il gonfaloniere perpetuo del po-
Pontificii. Racconta il Colaine pres- polo romano; indi procedevano i
so il Acta Caerem. p. 391,
Gattico, conservatori di Roma. Altrettanto si

che Paolo IV a 28 ottobre i555 praticò 1^91 nel possesso di


nel
andò al Laterano in lettiga a pren- Innocenzo IX, ma, nel i%2, nel
dere possesso, accompagnato da tutti possesso di Clemente VII, Capo- i

i Capo-rioni co' romani ben arma-


, rioni vestivano cappotti di velluto
ti. Quindi giunto alla chiesa si po- rosso foderati di tela d' argento, e
se in sedia, portata dai Capo-rioni calzoni, e giubboni , o saii di raso
sino all'altare, ma nel ritornare al bianco, cavalcando due a due; e nel
Vaticano nacque contesa tra Pa- i6o5, nel possesso di Leone XI, i

pirio Capizucchi, che comandava Capo-rioni vestirono di tabi bianco


,

GAP CAP 69
con trine d'oro, con rubboni di da- cate sui balconi de' palazzi late-
masco cremisino , seguiti dal loro rali.

priore con veste di tela d' oro in , In quanto al posto preso da' Ca-
campo rosso. In quello, che nel 1 6o5 po-rioni nelle cavalcate, fu per lo
prese Paolo V, i Capo-rioni usarono più quello di seguito agli uditori
i cappotti di tela d'oro, con astoni, di Rota, andando talora il priore
calzoni, e giubboni di tela d'argen- de' Capo-rioni in mezzo ai cancel-
to ; indi cavalcavano i conservatori lieri del popolo romano, ed insieme

e priore de' Capo-rioni , con veste talvolta co' conservatori. Che il prio-
lunga di tela d' oro alla ducale, e re e i conservatori addestrassero il

sottane di raso rosso, con gualdrap- cavallo al Papa ne' possessi , finche
pe di velluto nero, co' loro Fedeli entrassero in cavalcata,si rileva an-

(Vedi), vestiti di rosso con bastoni che dagli ultimi che furono Cle- ,

dipinti, e dorati. E quando il Papa mente XIV, e Pio VI. Attualmente,


nella basilica lateranense ascese in non più nel Campidoglio, ma nella
sedia gestatoria, Capo-rioni porta-
i piazza lateranense, in un con loro,
rono le aste del baldacchino. Nel il senatore offi'e al Papa l'obbedien-
possesso preso da Innocenzo X, nel za e fedeltà del popolo romano [V.
i644j dopo il capitano degli sviz- l'articolo Possessi de' Papi ). Che i
zeri cavalcavano i Capo-rioni, vesti- Capo-rioni intervenissero alle caval-
ti di broccato, e velluto bianco, e cate del possesso del senatore, lo
rosso con berrettoni j ma secondo abbiamo dal seguente esempio, ri-

il diarista Giaciuto Gigli , furono portato dal citato Piazza pag. 265,
dati ad essi settanta scudi per cia- pel possesso preso ai i\ gennaio
scuno, affinchè si facessero l'abito, che 17 12 dal senatore Marco Frangi-
consisteva in rubbone di velluto cre- pane, il quale riporta ancora il mo-

niesino, sino al ginocchio, calzoni, e do come v' incedevano. Dopo i ser-


giubbone di lama di argento guar- genti de' capotori e loro paggi, pro-
nita d'oro, calzette e legacci di se- seguivano i Caporioni dei Monti, e
ta bianca guernite con merletto Trevi, con due offiziali, con bande
d'oro, spada dorata , cintura rica- e penne, con ispada nuda nella destra,
mata, berretta di velluto nero alla e nell'altra con l'arme, e due de-
spagnuola con piuma bianca, e
, putati coir insegne de' medesimi rio-
rossa, con gioiello, e sella di vellu- ni. Seguivano due Capo-rioni con

to, colle stalFe dorate. Anche il prio- penne e bande, e due paggi che soste-
re loro, e i tre conservatori rice- nevano le insegne, con ottanta sol-
verono cento e quaranta scudi per dati disposti con ordine quattro per
cadauno per farsi una sottana di ra- quattro, intramezzando i Capo-rioni,
so cremisino, ed un rubbone sino essendo gli altri quei delle regioni
ai piedi di broccato d'oro. Altret- Colonna, Campo-marzo, Ponte, Pa-
tanto si praticò ne' possessi degli rione, Regola, s. Eustachio, Pigna,
altri Pontefici, principalmente di s. Angelo, Campi telli. Ripa, Traste-
Clemente X, ed Innocenzo XIII, vere Per detti soldati si
e Borgo.
romani, anzi in questo ultimo si debbono intendere i capotori, chia-
nominano quattordici Capo-rioni , e mati anche guardie de' Capo-rioni,
fra le pompe del Campidoglio , si i quali essendo eletti ogni tre me-
noverano le insegne de' rioni, collo- si, li accompagnavano al Campido-
, ,

70 CAP CAP
glio, e poi ricevevano da loro una faloniere, i cancellieri , Marc' Anto-
mancia. V. Cavalcata. nio, il senatore, ed i conservatori.
In oltre i Capo-rioni intervenne- Aboliti i Capo-rioni nel Pontifica-
ro, e fecero corteggio anche nei so- to di Pio VII, come superiormente
lenni ingressi in Roma di sovrani si è accennato, istituiti furono i Pre-
o altri principi. abbiamo da
Difatti sidenti regionarii de medesimi quat-
xjuello dell' imperatore Carlo V, se- tordici rioni di Roma, i quali suc-
guito ai 5
i536,
aprile nel Ponti- cessori de'Capo-rioni, con quelle di-
ficato di Paolo III, che i Capo-rio- versità che noteremo, nelle attri-
ni , cavalcavano dopo la famiglia buzioni, in sede vacante vennero di-
Pontificia, vestiti di velluto e raso chiarati Capo-rioni , e ne esercitano
cremisi. E quandoPio V per la
s. le funzioni. Prima di tutto fa d'uo-
vittoria riportata a Lepanto contro po, ed è indispensabile pi-emettere,
i turchi, decretò gli onori del trion- che sino dai tempi i più rimoti
fo al celebre Marc' Antonio Colon- sebbene forse con altri metodi , e
na, comandante le galere Pontificie, disposizioni differenti, furono in vi-
ai 4 dicembre 1571, in cui ebbe gore in Roma i regolamenti di po-
luogo tal ingresso trionfale, i Capo- lizia, e in vista appunto de' vantag-
rioni coi conservatori, e senatore, gi,che la società ne risentiva, furo-
presero ad incontrarlo alla porta no animati i sovrani Pontefici, prin-
s. Sebastiano. Nella cavalcata suc- cipalmente Paolo II, del i464> Si"
cessiva dopo i marescialli, seguivano i sto IV del i^'jì y Innocenzo VIII,
paggi de' Capo-rioni a ca vallo due a del i4B4> e Sisto, del 1 585, non- V
due con le insegne del loro rione, ché altri , a dare i piti sensati e
vestiti di paonazzo, e casacche con provvidi regolamenti, affinchè la po-
veste di velluto verde, e frange di lizia, cioè la vigilanza del magistra-
taffettà rosso, con celata in testa, e to civile, per la quale si preveggo-
coi pendoni proprii de' Capo-rioni. no, e si evitano i delitti, e si man-
Erano di poi seguiti da dodici Capo- tengono le città sicure e tranquille,
rioni due a due, senza il priore, il avesse i più facili mezzi di esecu-
quale andò solo con vesti di vellu- zione. Che anzi ne'suaccennati Statu-
to paonazzo con tela d' argento, cal- ti di Roma, riformati e migliorati da
ze di scarlatto, con cosciali a oro Gregorio XIII, venne meglio suddivisa
di velluto cremisino, cappello di vel- la vastità dell' abitato in tredici rio-
luto paonazzo, con frangie d'oro. ni, a cui Sisto V aggiunse il deci-
Armati erano i Capo-rioni di armi moquarto di Borgo, e se ne scelse-
bianche, con il latoclavo, o nodo di ro i capi all' oggetto d* invigilare
velluto paonazzo foderato di tocca sui costumi de' cittadini , resistere
d'argento, con bastone in mano a alle violenze,comporre le dissensio-
cavallo, co' pendoni proprii de'Ca- ni e richiamare ad una utile indu-
po-rioni. L' ultimo era quello di Co- stria la classe degli operai facen-
lonna, come priore de' medesimi. doli dipendenti dell' università ar-
Indi cavalcava il paggio di questo tistiche, onde sotto Gregorio XIII,
con la rispettiva insegna, con quat- come si riferì, ebbe luogo se non
tro staffieri due avanti il priore , e r istituzione, almeno la regolare giu-
due alla staffa, vestiti come quelli risdizione de' magistrtiti detti Capo-
de'Capo-rioni, poscia venivano il gon- rioni.
,

GAP CAP 71
Si progredii con tali sistemi fino ma del con l'iscrizione Pre-
rione,
ai primordii del corrente secolo, e sidenza DEL Rione N.
alle ultime straniere invasioni degli Successivamente in vista del bi-
statiromani, durante le quali eb- sogno, e pel più utile servizio del
bero luogo le massime ed i regola- governo, a ciascuna presidenza si

menti degl' intrusi governi. Al ces- aggiunse un commesso, ed un ad-


sare però di questi , conoscendosi detto, o sia esploratore. Ad ogni
utile e necessario un sistema pres- presidente, finché fosse in esercizio,
soché uniforme all'impianto novel- fu stabilitauna decorazione da ap-
lo de' governi europei , riflettendo pendersi dalla parte sinistra del pet^
che le regole di polizia sono le basi to. Essa consiste in una croce d'oro
principali dell' ordine pubblico , il da cavaliere, che pende da un anel-
glorioso Pontefice Pio VII , con e- lino, e componesi nel centro dallo
ditto de' 23 ottobre 1816, Ogni stemma rispettivo del rione in cam-
colta nazione^ ec, organizzò, ed isti- po d' oro , il cui cerchio è di
tuì pur egh con provvide leggi, suc- smalto bianco. Di tale smalto sono
cessivamente ampliate e migliorate, pure coperti i quattro bidenti a so-
la polizia s\ in Roma, che in tutto miglianza della croce gerosolimitana,
Io stato Pontificio. Di essa venne frammezzati da altrettanti raggi. Non
stabilito in magistrato centrale mon- ha guari però, per viste economi-
signor governatore di Roma, colla che, rimanendo ferme le anteriori
onorevolissima qualifica di Diretto- discipline nelle presidenze de' quat-
re generale della polizia , e nelle tordici rioni, venne ristretto e de-
Provincie furono dichiarati capi i terminato il numero delle presiden-
Cardinali legati, e i prelati delegati ze a dieci , dappoiché per
soltanto
prò tempore. In quanto a Roma titoli di vacanza
o quiescenza, fu-
divisa la città ne' quattordici rioni, rono riunite quella di Ripa a Tras-
rimanendo fisso tale riparto, Pio tevere, l'altra di s. Angelo a Cam-
VII nominò in ciascun rione un pre- pitelli ,
quella di Pigna alla presi-
sidente regionario, che venne scelto denza di s. Eustachio , e quella di
dalla classe de' nobili, fra i più colti, Paiione a Ponte; ed é perciò, che
probi ed onesti cittadini , e tutti i presidenti, i quali riuniscono l'eser-
col grado ed onorificenza di mag- cizio di due presidenze, portano le de-
giori. Vennero del pari nominati, e corazioni colle insegne di ambedue. la
col grado ed onore di capitani, quat- ciascun rione poi, anche delle pre-
tordici vice-presidenti^ prescelti an- sidenze soppresse, evvi una brigata
cor questi dalla miglior classe dei di carabinieri , come hanno le esi-
cittadini, autorizzati a fare le veci stenti, composta per lo meno di sette
dei presidenti ne' casi o di assenza, comuni, comandate da un sotto uf-
d'impotenza ; ed inoltre vennero ficiale. Tali brigate dipendono im-
nominati altrettanti segretarii, ispet- mediatamente dal rispettivo presi-
tori e portieri, tutti dipendenti dal dente, in quanto al servigio del lo-
governatore di Roma. Riuniti negli ro istituto , essendo pel resto sotto
u/ìlcii de' presidenti^ chiamossi pre- la dipendenza dei supei'iori dell'ar-
sideiiza regionaria ciascun olìicio mata.
di questi ullicii, ed innalzato fu sul Di qual vantaggio poi, ed utilità
portone di cadauna la rispettiva ar- sieno riuscito le i>iesi(lenzc regione*
*j1 GAP CAP
rie di Roma, nota,
è cosa troppo rare fuori d' una delle finestre della
ed inutile a dimostrarsi. Le incom- presidenza, le bandiere rispettive.
benze principali di tali ufficii regio- II. Nell'avere a loro disposizione un
nari i sono di tener nota di tutti
, deputato della milizia capitolina, ed
gl'individui abitanti nella rispettiva un comune dei capotori, per ser-
giurisdizione, di generale sorveglianza, virsene pel disimpegno degli ufficii
d' indagini tanto sugli statisti, che su- di Capo-rioni, per la pubblica tran-
gli esteri, i quali dimorano nel rione, quillità, e per la continua relazione

di vigilanza sui bottegai , commer- col magistrato romano de' conserva-


cianti, locande, ec, suU' osservanza tori. E ad oggetto di non trovarsi
delle leggi, e regolamenti in vigore, questi, per le ulteriori riforme nella
con autorità di procedere alle con- legislazione, in collisione colla dire-
travvenzioni, vegliare alla sicurezza zione generale di polizia, fu loro
e nettezza dell'interno delle abitazio- hmitato, e stabilito l'esercizio della
ni, alla pubblica sanità, alla regola- giurisdizione in tempo di sede va-
rità della notturna illuminazione, cante. III. Nel procedere in tutte
alle diverse forze pubbliche esi- quelle materie, nelle quali il presi-
stenti nel rione, sul costume, sui dente procedeva, ed agiva in linea
pubblici spettacoli , suU' accattonag- correzionale.IV. In tutto ciò, che
gio, sui detentori d'armi. Inoltre han- ha riguardo alle contravvenzioni di
no incombenza di conciliare ad un contro ora sull'apertura, e chiusura
tempo, e pacificare le piccole dif- delle botteghe dei caffettieri, osti, ed
ferenze, anco domestiche, di giudi- altri pubblici spacciatori di liquori.
care nelle cause economiche sino alla La qualifica, e nome di Capo-
somma di scudi cinque, procedere, rione ad ogni presidente regionario,
e punire in via correzionale, con ebbe principio coll'autorità del Car-
arresti, precetti, ed ammonizioni ec. dinal camerlengo, e di concerto del
Finalmente i presidenti de' rioni dis- governatore, e conservatori di Roma,
impegnano altre delicate attribuzio- nella sede vacante per di Pio morte
ni ordinarie, e straordinarie , che li VII, accaduta ai 20 agosto 1823,
rendono benemeriti della popolazio- e prosegui regolarmente nelle suc-
ne, e del governo. cessive sedi vacanti, nelle quali però
Assumendo i conservatori di Ro- non ebbe luogo, come si praticava
ma nella sede vacante, per singoiar allorché esistevano i Capo-rioni, la
privilegio loro accordato dalle costi- formazione in ogni regione d' uà
tuzioni apostoliche, il comando di quaitiere di milizie capitoline, per
molte cose, invigilando specialmente la quantità delle milizie che presi-
alla sicurezza della città, seguita la diano Roma attualmente. Il senato
morte del Papa, restano i presidenti romano però, dopo aver radunata
regionari con dispacci del governa- la milizia urbana de' capotori, chia-
tore di Roma, e de' conservatori ma a sé i presidenti de' rioni di
stessi, nominati, e sostituiti agli an- Campitelli, e di Regola, che facen-
tichi Capo-rioni, finché dura la sede do le veci degli antichi Capo-rioni,
vacante , e perciò ne disimpegnano spedisce col capitano di detta mili-
le analoghe ingerenze , e prerogati- zia ad aprire, giusta l'antica con-
ve, le quali consistono, I. Nel ri- suetudine, le carceri nuove, e quelle
cevere dai conservatori, ed inalbe- di Campidoglio, affine di liberare i
CAP CAP 73
detenuti rei di piccole colpe, giacche traddislìnta coll'altributo di eterna',
quelli di gravi delitti preventivamente forse più per la costanza nel con-

si trasferiscono in Castel s. Angelo. servare perpetuamente sotto diverse


Di fatti nelle ultime tre sedi vacanti, nomenclature le sue primitive isti-

i presidenti Capo-rioni di Carapitelli, tuzioni, di quello che per l'immen-


e di Regola, in abito di città, pre- sità de' suoi dominii e la lunga du-
ceduti da sei fedeli Campidoglio
di rata del suo impero, come rilevasi
colle mazze, ed accompagnati dal dalla sua storia. Lo stesso statuto
capitano de'ca potori, come capoto ro pubblicato da Gregorio XIII, e san-
del rione, da un notaio capitolino, zionato a'2i3 giugno i58o colla sua
e da trentasei capotori cogli uffiziali, bolla, Urhem Romani, nel quale si
tutti vestiti colla montura di gala, divide r amministrazione della città
portando inalberata la bandiera del ne' suoi consigli pubblico, e segreto,
rione, a tamburo battente, si recarono ne' conservatori, nel senatore, nei
quello di Campitelli alle prigioni di capo-rioni, ne' maestri di strada ec,
Campidoglio, e quello di Regola alle ci adombra gli antichi comizii del
carceri nuove, e liberarono dete- i popolo, il senato, i consoli, il pre-
nuti per lievi colpe, che nelle tre tore, i tribuni, gli edili ec. E ciò,
dette epoche ascesero a novantotto, che avvenne nelle istituzioni poli-
un dopo l'altro separatamente. tico-amministrative , si osserva an-
CAPOTORI. Milizia urbana del cora ne' metodi di conservare la
magistrato romano, ed anche guar- pubblica tranquillità per mezzo di
dia Pontificia, composta di cittadini una forza interna, ed esecutrice del-
romani. Anticamente i Capotori si le leggi.

chiamarono Comìtes Slahiles, o Con- Roma antica fu divisa in regioni,


stabili j ed i loro uffiziali Capo- o rioni, come diciamo oggidì, e sino
tauri, o Capotori, poi Milizia Ur- dai primi tempi cesarei, ne contava
bana, o Capitolina del popolo ro- quattordici, i quali esistono tuttora.
mano, ed anche Guardie del popolo Ogni regione aveva im curator, un
romano. Sempre però furono cono- denunciator, ed ogni vico quattro
sciuti sotto la volgare denominazione ma§istri, ai quali presso a poco
di Capotori sebbene fossero appel-
, corrispondono i capo-rioni, e i tre
lati ora urbani, ed ora deputati, deputati voluti dallo statuto roma-
oltre la milizia dei feudi del senato no. A coadjuvare gli antichi curatori
romano. Per dire della loro origine, delle regioni, e a mantenere la pub-
uffizio, ed altro, che li riguarda, fa l)lica tranquillità. Cesare istituì set-
prima d'uopo ripetere alcuna cosa te coorti. Per lo statuto poi del
sui Eioni di Roma, de' quali , oltre i58o (come si legge nel Fcnsonio
al proprio articolo, si trattò relati- ad Statutum Urbis, Adnot. al cap.

vamente anche all' altro de' Capo- 18 hb. I, e cap. 8, lib. Ili) non
rioni. furono istituite cose nuove, ma solo
si riformarono quelle, che i romani
§ I. Capotori o Milizia Urbana sibi a majorihus relieta habebant,
di Roma. e che erano forse confuse ob tcni-
poruni vetustatem, et magistratituni

La città di Roma sì favorita dalla Jbrtasse negligentiavi, e venne lioi*-

Provvidenza, meritò di essere con- ganizzata una forza, che, come le


74 CAP C/VP
antiche sette coorti urbane, invigi- cui era bisogno di maggior forza per
lasse air interna tranquillità della mantenere la pubblica tranquillità,
città, or individui componenti que- questo corpo si aumentava con istra-
sto corpo urbano assunsero il nome ordinarii arruolamenti, ed era im-
allora molto comune in Europa di piegato al servigio interno di Roma,
comites stahiles^ constabili, o costa- al presidio del Campidoglio, al ghet-
bili. Si compose esso di numero to , alle porte della città , andando
trecento teste, i suoi uffiziali furono in unione ai capo-rioni di Campi-
appellati capotauri, o capotori e telli, e Regola, a liberare i detenuti
capitoriy venendo divisi in un nu- nelle pubbliche carceri e in quelle
mero corrispondente fra le tredici capitoline, atto di giurisdizione con-
regioni, nelle quali era allora divisa servato sino a* nostri giorni nelle
la città. Sisto V però, successore sedi per la morte di Pio
vacanti
immediato di Gregorio XI!I, unì VII, Leone XII, e Pio Vili, colla
la XIV regione di Borgo , chiama- sola differenza (come si disse all'ar-
ta anche ciltà Leonina all' ammi- ticolo Capo-Rioni), che in luogo di
nistrazione della romana magisti'a- questi antichi magistrati, adempi-
tura. rono alle loro funzioni, e attribu-
I rioni de' Monti, di Colonna, di zioni, gli attuali presidenti regionari!,
Ponte, e di Trastevere ebbero ognu- i quali dopo le riforme legislative
no trenta comites slabiles, e venti operate da Pio VII, nel 1816, as-
per cadauno gli altri nove rioni. I sunsero in gran parte le ingerenze
constabili (ciascuno nella sua regio- de' capi delle regioni.
ne) dipendevano dal capo -rione, Non riusciràpoi discaro, che qui
come meglio dicesi a quell'articolo, si riporti quanto analoganente scris-
il quale corrispondeva al priore dei sero il Lunadoro, Relazione della
capo-rioni, ch'era il comandante su- corte di Roma, pag. 59, 90 e 91
periore di questa forza, come tuttora del tom. I, e Novaes, Dissertazioni
prosiegue ad esserlo. I capotauri, storico-critiche j del Conclave ^ tom. I,

in volgare denominati capotori, uf- pag. 91, 117 e 161. Seguita la


ficiali di questa milizia, dovevano morte del Sommo Pontefice, ed
o confermarsi, o nuovamente eleg- annunziata alla città l' infausta no-
gersi dal corpo de'constabili , metodo tiziacol suono lugubre della cam-
che oggi vediamo imitato in Fran- pana maggiore del Campidoglio, il
cia nelle guardie nazionali, e gli capitano de'Capotori partila dal Cam-
stipendii degli stessi constabili si fa- pidoglio medesimo con uomini ar-
cevano pagaj-e dal priore de' capo- mati, e giunto al rione della Regola,
rioni loro supremo comandante.
, ne prendeva la bandiera, recandosi
Era poi cura de' constabili, sotto la a suono di tamburo ad aprire le
direzione de' proprii uffiziali capo- pubbliche carceri, per porre in li-

tauri, d' invigilare alla pubblica tran- bertà i delinquenti di piccoli delitti,

quillità, e di eseguire gli ordini del giacché quelli rei di maggiori veni-
rispettivo prefetto, o capo della re- vano per cura del governatore di
gione. Della milizia dei feudi del Roma fatti traspoitare in Castel' s.

senato romano, si tratterà in fine Angelo. Altrettanto fa ce vasi colla


di quest'articolo. bandiera del rione Campilelli alle
]\el tempo della sede vacante, in carceri capitoline, pei prigioni debi-
,

GAP CAP 75'

tori di piccole somme. Il magistrato Il quartier generale di questa trup-


di Roma, adunandosi subito in Cam- pa urbana stabili vasi nel portico
pidoglio, creava immediatamente dal- di Campidoglio, sotto l'abitazione
l' oi dine de* nobili il capitano delle de' conservatori di Roma, ed altri
milizie popolo romano, che si
del piccoli quartieri erigevansi ne' quat-
arruolavano per la sede vacante, ia tordici rioni della città, donde le
numero di duecento sedici soldati, milizie uscivano per ronde si di le
benché prima di Clemente XII fos- notte, che di giorno per la pubblica
sero trecento. Aveano esse un al- quiete. E nel giorno, in cui i Car-
fierenominato dal Cardinal camer- dinali entravano in conclave, le
lengo, due sergenti, nove caporali, stesse milizie si schieravano sulla
un foriere, un aiutante, un cancel- piazza vaticana, e poscia passavano
liere, e due tamburini, l'uffizio dei ad occupare tutti i nominati quar-
quali, e del restante della soldatesca, tieri.

spirava colla elezione del nuovo Pon- Ritornando agli antichi constabili,
tefice. 11 magistialo romano creava e capotauri loro uffiziali, questa mi-

pure i capotori che dovevano fare


, lizia,siccome composta di cittadini,
la ronda di notte, prendendo per in progresso di tempo assunse il no-
ciò molte volte un uomo per cia- me, che le competeva, cioè di mili'
scuna casa, e per maggior sicurezza zia urbana del popoloromano j ma
lo stesso magistrato comandava ai non avendo uniforme, soltanto nel
capi delle famiglie di tenere la notte 1740, nel tempo del conclave, per
un lume alla finestra, non essendosi la morte di Clemente XII, col con-
ancora attivata 1' attuale notturna senso del sacro Collegio de' Cardinali,
illuminazione, il qual lume, nel ebbe un uniforme , e un distintivo
conclave per la morte di Benedetto come rilevasi da una iscrizione lapi-
XIV, nel 1758, fu sospeso nel tem- daria, che si legge nel palazzo con-
po che in Roma s' introduceva il servatoriale. Tuttavolta il numero
fieno, per evitare un qualche in- 8078 del Diario di del 1769, Roma ,
cendio. riporta che la processione dell' arci-
Prima della riforma fatta da Cle- confraternita di s. Anna fu in quel-
mente XII, nel 1732, col chirografo r anno decorata dalle bandiere dei
Avendo Noi, in forza del quale fu quattordici rioni di Roma, coi rispet-
soppresso l'uffizio di quelli, che cu- tivi capotori dei medesimi , vestiti

stodivano le porte, il detto Pontefice con abito spada e


di città, detto di
regolò le spese dei conclavi, e si cappa, e torcie accese in mano, per
occupò ancora delle milizie urbane, grazia accordata al sodalizio dai con-
e loro uffiziali, imperocché pagando servatori, e priore de' capo-rioni del
la camera apostolica per tal motivo popolo romano.
al senato romano, mille e ciuquan- Nel 1775, allorché fu assunto al
tacinque scudi, ad ogni dieci giorni Pontificato Pio VI, ottennero i Capo-
della sede vacante, egli ridusse le tori un nuovo uniforme di que' me-
paghe alla metà, eccettuando i tre- desimi coloii rosso e giallo, rubri ci
dici capo-rioni, col loro priore. Ad flavi coloris , che oggi indossano, e
essi in luogo di scudi venticinque ciò in vigore di un rescritto emanalo
ogni dieci giorni, volle che se ne dai conservatori dell* uditMiza Ponti-
dessero solo diciassette per cadauno. ficia de' 27 settembre del detto au-
76 CAP CAP
no. Frattanto le istituzioni statutarie avente alla testa i suoi ispettori mar-
col trascorrere de' secoli andavano chese Filippo Bonadies, e conte Fi-
illanguidendo, ed ai capo rioni poca lippo della Porta. Ecco anzi come
autorità rimaneva, cosicché le attri- il Cancellieri, ne' suoi Possesfii, pag.
buzioni de' constabili erano diminuite 485 ciò descrive. « All'arrivo che
,

io modo, che il loro numero di trecen- M fece in Roma la truppa napoleta-


to sembrava superfluo. Fu allora che, > na comandata dal generale Naselli,
con apposito regolamento approvato il conte Filippo della Porta Ro-
dalla segreteria di stalo, a' i5 giugno diani , ispettore della milizia ur-
1790, gli antichi constabili compo- bana, unitamente all'aiutante Gio-
nenti la milizia ui-bana del popolo vanni Pagliucchi ora aiutante
,

romano, furono organizzati all' incir- maggiore capitano e cavaliere del-


ca come tutte le altre truppe di linea, lo speron d'oro, sapendo che gli
che nello stato Pontifìcio ebbero ori- individui di detta milizia si aveano
gine nel decorso secolo cioè ebbe due ; conservate le loro monture, rimi-
ufficiali superiori col titolo d' ispet- sero in piedi la propria truppa ,
tori, che assunsero in prima entram- e la posero in attività, prestando
bi i distintivi di colonnello; distintivi tutto il servizio, che in tal tempo
che conservati nel più anziano di occorreva in tutta la città. In
questi uffizi ali , rimasero al iuniore conseguenza di ciò si seppe, che
le spalline di maggiore. Fu costituito la santità di nostro Signore Pio
il corpo in una compagnia di cento VII era per dirigersi a Roma sua
dodici teste, oltre Capotauri, o Ca- i sede, e non avendo veruna guar-
pitori, o Capotori, e gli fu dato un dia per sua sicurezza, lo stesso
capitano, ufficiali , e sott' ufficiali di conte della Porta, e il marchese
compagnia, secondo il costume degli Filippo Bonadies, ispettori di detta
altri corpi militari. truppa, avanzarono supplica in
Sul declinare del secolo XVIII ,
Venezia colla esibizione della loro
le vertigini repubblicane investirono guardia, che Sua Santità si degnò

anche Roma e dopo la morte di


, di accettare; onde per un intero
Pio VI, accaduta nel 1799, a Va- bimestre supplirono in luogo della
lenza di Francia, non si praticarono guardia svizzera , e de' cavai leg-
in Roma le consuete formalità della gieri con tanta fedeltà ed esat-
,

sede vacante, anche perchè il sagro tezza, mediante la somma vigilan-


Collegio si adunò in Venezia per za dell' aiutante Pagliucchi, che la
dargli il successore. Eletto ivi, nel Santità Sua in benemerenza, si è
marzo 1800, Pio VII, Chiaramonti, benignamente degnata di fissare
stabilì di fare la sua entrata in Ro- la stessa guardia nell'anticamera
ma a' 3 di luglio. Mancava però Pontifìcia, in luogo della guardia
ogni guardia, ed ogni milizia Ponti- de' cavalleggieri. Quindi anche nel-
ficia, onde la milizia urbana dei Capo- le solenni funzioni della Santità
tori supplì a quanto era necessario. Sua tutta la compagnia de' capo-
Circondò questa il suo nuovo sovrano, tori, in divisa rossa, e armata di
ed ebbe l'onore di prestargli servi- carabina, presta il suo servizio,
zio nel palazzo apostolico Quirinale, intervenendovi ancora come ispet-
schierandosi un distaccamento di essa tore della stessa guardia, col ran-
per le scale, e per le anticamere, go di colonnello, il marchese Do-
GAP GAP 77
» menico Serlupi. V. Cavalleggieri. molti tamburi
armati di spade e
,

La milizia urbana de* Capotori, in archibugi , e che per letizia sca-


solenne attestato gradimento del di ricavano spesso ; che inoltre erano
sovrano Pontefice Pio VII con bi- , ben vestiti con pennacchi e bende
glietto di monsignor Marino Caraffa di diversi colori , e in bella ordi-
maggiordomo, in data de' 9 agosto nanza, gli artisti di Roma chiamati
1800, ricevette pertanto la soddisfa- Capitori, o contestabili, o soldati del
cente riprova, che Sua Santità, in popolo romano, i quali solevano fare
considerazione de' prestati servigi, e la guardia ai caporioni, e quando que-
della fedeltà , e puntualità con cui sti erano creati, li accompagnavano al

erano stati adempiuti, comandò che Campidoglio e ricevevano da essi


sino a nuovo ordine Ja milizia ur- una propina. La loro insegna rossa
bana de' Capotori facesse parte della portavasi in mezzo ad una squadra
guardia della so era sua persona, e armata di picche.
de' palazzi apostolici, ove le fu dato Occupata nuovamente Roma dai
un luogo per riunirsi. Nella medesi- francesi, e ristretto il Pontefice Pio
ma epoca, quantunque ristrettissima VII nel palazzo Quirinale, la mili-
di numero la milizia urbana , fino zia urbana non solo continuò fe-
all'aprile 1801, guarniva la segrete- delmente r interno servizio in tal pa-
ria di stato , e a tutto agosto del lazzo, ma senza curare i pericoli, a

medesimo anno 1801, montava rego- cui si esponeva, assunse prontamen-


larmente guardia alla depositeria
la te la nuova coccarda, decretata nel

urbana, che risulta dai registri dei


il 1809 dal Cardinal Pacca, allora pro-
servigi prestati dai Capotori u. i,** e segretario di stato, e vietata dal
2." degli anni 1800, e 1801. generale comandante le armi frar-
Nel solenne possesso poi, che pre- cesi.

se lo stesso Pio VII, a' 22 novem- Ritornato quel Pontefice , nel


bre 1801, i Capotori in numero di 1 8 1 4, gloriosamente alla sua capi-
oltre ottanta, col capitano Paolo Sal- tale, dopo il penoso esilio di cinque

viucci, e l'ajutante Giovanni Pa- anni, nel mentre che mancava il


gliucchi, armarono sulla piazza late- servizio degli altri corpi militari, la
ranense il triclinio, e tirarono il cor- milizia urbana de' Capotori riprese
done dall'una all' altra parte della la sua antica uniforme, e la coccar-
strada, perocché il senatore coi con- da onoratamente conservata. Quin-
servatori, priore de' caporioni , e gli di il colonnello di essa, con ordine
altri del magistrato romano, invece del giorno de' 2 3 maggio, intimò
del Campidoglio, ivi fecero il con- pel dì seguente ai Capotori di fe-
sueto omaggio di sudditanza al Papa. steggiare il tanto desiderato ingres-
Faremo qui menzione, che nei so del Sovrano Pontefice, ed inco-
possessi solenni de' senatori di Ro- minciare il primiero servigio. Il ma-
ma, i Capotori coi loro capitani, e gistrato romano in si avventuroso
colle quattordici bandiere spiegate giorno andò incontro supremo al

de' rioni, precedevano il nuovo se- Gerarca, e gli presentò omaggi gli

natoie. In fatti si legge da varie di fedeltà del popolo romano, colle


relazioni di tali possessi, riportati chiavi della città, seguito dalla mi-
dal Cancellieri nelle sue Campane, lizia urbana, che subito riassunse
che precedevano il senatore cou r antico suo onorevole posto presso
,,

78 CAP CAP
sua Santità, accompagnandola nella al ghetto, e negli altii luoghi ove
solenne entrata. Poscia per sovi-ana richiedeva la circostanza, perlustrò
clemenza, monsignor Rivarola mag- la cittti con pattuglie , adempiendo
giordomo, ed ora amplissimo Car- a tutto ciò, ch'era anticamente ine-
dinale, decretò con grazioso bigliet- rente alle sue attribuzioni, come
to de' 19 aprile, che la guardia dei sopra abbiamo accennato.
Capotori fosse dichiarata stabile, e 11 regnante Pontefice Gregorio
distinta cogli attributi d'una delle XVI , amorevole verso la romana
guardie Pontifìcie; e dal medesimo magistratura, e tutto ciò che la ris-
Pio VII venne assegnata la somma guarda, nell'anno 1839, volle per
di scudi cinquanta il mese, di ripar- la prima volta con sovrana gene-
tirsi mensilmente a quelli che aves- rosità, e per ispeciale favore, che
sero montato la guardia , nell' anti- la milizia de' Capotori, a spese del
camera Pontificia. Quindi è, che in pubblico erario, ottenesse un dupli-
tutti i giorni nei quali il sommo Pon- ce, decente, ed elegante uniforme,
tefice dà udienza, essa guarnisce la ed insieme un nuovo completo ar-
prima anticamera, e il suo ajutan- mamento. E bene lo meritava, sic-
te sta nella terza, cioè in quella dei come quella, che composta di tutti
bussolanti. Interviene in molte fun- cittadini romani , ebbe sempre per
zioni, cui assiste , o celebra il Pa- sua caratteristica l'onore e la fe- ,

pa, come nella settimana santa, nei deltà. Passiamo ora a parlare dei
Pontificali solenni, e per le cappel- Capotori, o milizia dei feudi del se-
le Papali della prima domenica del- nato romano.
l'avvento, della purificazione, del-
l' annunziata, di s. Fili ppo, dell'
§ II. Milizia dei feudi del senato,
.scensione, di s. Gio. Battista, del-
e popolo romano.
l' assunta, diMaria del Popolo
s.

di s. ed in altre funzioni
Carlo ,

) anche straordinarie, non che nella II senato romano del medio evo,
processione del Corpus Domini, ec. siccome si disse superiormente, rite-
Oltre tali onorifici servigi, e quel- nendo per la tranquillità di Roma
li molti, che presta al magistrato la milizia urbana, per quella de'suoi
romano, ed in Campidoglio, la mi- feudi, e pel presidio de' luoghi forti
lizia urbana de' Capotori prestava di sua giurisdizione, ebbe costante-
que' servigi di piazza, che le erano mente altro corpo militare, che tut-
comandati, specialmente nel tempo tora conservasi. Tal corpo nel se- ,

di carnevale, che venne solo inter- colo XVI, chiama vasi Dei soldati
rotto posteriormente, e nel i835 delle battaglie del popolo romano^,
per alcune vertenze di preeminenza ed oggi distinguesi col titolo Delle
colla guardia civica, istituita nel de- milizie de"feudi del popolo romano.
clinare del secoloXVIII, rinnovata Abbiamo da documenti autentici,
ed aumentata nel 18 16. Nelle ul- che nel i556, nel Pontificato di
time tre sedi vacanti la milizia dei Paolo IV, tal corpo oltre di custo-
Capotori, con ispeciale annuenza dire la città di Cori, e Magliano, e
dei CardinaH camerlenghi di s. Chie- i castelli di Vitorchiano, e Barbe-
sa, compì il suo arruolamento, pre- rano, feudi del senato romano, pre-
stò il suo servigio in Campidoglio, sidiava eziandio la rocca della città
, ,

GAP GAP 79
di Tivoli, a queltempo ancora sog- nini, attuale vigilantissimo colonnel-
getta al medesimo senato. lo coraundante generale di questa
Sebbene esattamente non si co- milìzia.
nosca l'antica organizzazione e la Con superiore disposizione T uffi-

divisione di questo corpo , che per zio di colonnello della milizia dei
altro componevasi di varie e sepa- feudi, fu riunito all'altro di colon-
rate sezioni, certo è, ch'esso dipen- nello della milizia urbana locchè ,

deva interamente da un comandan- dovrà in fatto avverarsi alla prima


te in capo, col titolo di capitano, vacanza di uno de'due attuali uffi-
ovvero duce. Esso veniva eletto dal ziali superiori di questa milizia, cioè
pubblico consiglio, e godeva di mol- il detto cav. Ricci, marchese Rondi-
te facoltà, come di scegliere gli uf- nini, e il marchese Bartolomeo Ca-
fiziali subalterni, giudicare i delitti, pranica, colonnello de' ca potori.
e persino punirli coli' estremo sup- Quantunque lo ri peliamo an-
,

plizio. Fruiva d'uno stipendio il , cora, non si possa stabilire con


quale proporzionatamente si esigeva pi'ccisione quando sia stata orga-
dalle comunali amministrazioni de- nizzata questa antica milizia dei
gli stessi feudi. In origine la dura- feudi del senato romano, rilevasi

ta del suo uffizio era di un anno per altro dalle diverse patenti spe-
in progresso divenne triennale, quin- dite agli uffiziali di grado inferiore
di a vita, come è tuttora. Allorché al colonnello, che suddividevasi irt

cessò di fatto la riunione de' consi- piccoli corpi, e compagnie. Oltre i

gli capitolini (il che avvenne verso sopraindicati servigi , forniva essa
la metà del secolo XVII ), i coman- uomini nelle occasioni delle sedi
danti del medesimo corpo furono vacanti, per completare l'armamen-
eletti dai conservatori di Roma , e to della milizia urbana de' ca potori,
la loro nomina sanzionavasi dal so- che in quelle circostanze, come si

vrano Pontefice. Nella stessa epoca disse, ordinavasi dal senato. Sotto
i comandanti assunsero la qualifica il Pontificato di Clemente Vili, elet-
di Colonnello^ ed anco di Kìlìar' to nel i52 3, con editto del Cardi-
ca^ siccome forse più analoga agli nal Aldobrandini, nipote del Papa
usi del tempo. Questo grado di uf- furono accordati alle milizie de' feu-
fìziale superiore fu sempre ncoper- di, tutti i privilegi goduti dalle al-
to da nobili romani , e nella loro tre milizie Pontificie, privilegi , che
serie piti anticamente rinvengonsi da esse si finirono pacificamente si-

gl'illustri nomi dei Frangipani, dei no 1798, epoca in cui tutte le


al
Savelli, degh Orsini, e de'Tolomei, istituzioni romane, in uno a que-
siccome più modernamente si leg- sto corpo, furono abolite per le ver-

gono registrati quelli dei Grassi, dei tigini repubblicane. Tuttavolta nel
Muti, de' Caprauica ec. Nel Ponti- Pontificato di Pio VII, con bigliet-

ficato di Clemente XIV fu fatto to della segreteria di stato de' i4


colonnello il cav. Odoardo de' cin- luglio r8o4, la milizia de' feudi fu
que Quintilii, il quale disimpegnò ripristinata, e nel dicembre del me-
tale incarico fino al i8o4, in cui desimo anno, con altra disposizione
ottenne un onorevole riposo. A' 3o della segreteria di slato vennero
agosto gli fu dato in successore il tornati in vigore gli antichi privi-

cav. Pietro Ricci marchese Rondi- legi, dettagliati in apposita ordinan-


,,,

8o GAP GAP
za. Fu allora precisamente, che la stano dalle così dette milizie di ri-
milizia de' feudi conseguì una orga- serva. Quantunque incompleto nei
nizzazione più analoga ai tempi, e suoi quadri, tal corpo è però diviso
conforme a quella ricevuta dalle al- ne' feudi nel modo seguente. A Cori
tre milizie provinciali dello stato ec- vi ha un battaglione di fanteria, ed
clesiastico. una compagnia di cavalleria ; a Ma-
Diviso fu il corpo in due batta- gliano vi sono due compagnie di
glioni di fanteria, ed in uno squa- fanteria ed una di cavalleria j a
,

drone di cavalleria. Ogni battaglio- Vitorchiano, ed a Barberano una


ne si compose di quattro compagnie, compagnia di fanteria. Tutto il corpo
e fu sottoposto al comando di un è sottoposto al colonnello, o Riliarca,
ufficiale superiore, ch'ebbe il grado che ha presso di se un aiutante mag-
di maggiore, cui fu aggiunto un a- giore, dipendendo ordinariamente
iutante maggiore. Ciascuna compa- dal magistrato , o senato romano
gnia ebbe il suo capitano, due te- ed anche dal Pontificio governo, per
nenti, e i sotto uffiziali come gli mezzo della segreteria di stato , o
altri corpi. Lo squadrone di caval- della presidenza delle armi, ogni qual
leria fu composto di due compa- volta vengono trasmessi ordini in
gnie, preponendosi al comando di nome del sovrano Pontefice.
esso un altro maggiore, a cui fu as- CAPPA. Veste ecclesiastica, e or-
segnato un aiutante , e ogni com- namento di chiesa, che, secondo il Ma-
pagnia ebbe il capitano, due tenen- cri, sole vasi portare principalmente
ti, ed i soliti sotto uffiziali. Ma non dai cantori [Fedi), e dai coristi nel-
andò guari, che tal milizia di nuo- le feste solenni. Usasi dal Papa, dai
vo si soppresse nel 1809, nella in- Cardinali , da' vescovi , da' prelati
vasione imperiale francese, e soltan- da' canonici, e da' beneficiati, e per
to al ritorno in Roma di Pio VII, antico privilegio ne hanno l' uso i
con autorizzazione della segreteria cubicularii Pontificii , ed altri , va-
di stato, emanata a' 6 dicembre riando nelle forme, nel colore e nel
18 14, le fu ridonata 1' antica e- drappo, come si dirà. In latino vie-
sistenza. In progresso, nelle turbo- ne chiamata Cappa ^ Capa ^ sa-
lenze del i83i, fiu'ono mede-
alla cra trabea , vesds pluvialis , e pel
sima distribuite delle armi e fu , suo cappuccio [Fedi), da molti scrit-
utilmente impiegata al mantenimen- tori si chiama Caputium^ et Capi-
to della pubblica tranquillità. Nel tium.
i835 però nacque discussione, se i La cappa de'frati è una specie di
suoi individui avessero il privilegio mantello, con un cappuccio al di die-
di portare le armi da caccia allor- tro, il quale dicesi anco capperuccia,

ché incedono senza uniforme e , ed è usata da alcuni Ordini religiosi


fu decisa la vertenza dalla segrete- in diverse forme specie e colori
,

ria di stato a favore del corpo. come può vedere a' loro articoli,
si

Questa milizia ha 1' uniforme suo anzi anticamente una sorte di colore
proprio , e continua a prestare un si chiamò Cappa di frati ^ ed in
onorato servigio, disimpegnando nei latino tal cappa si dice pallium, ve-
feudi del senato romano quelle at- slis cuculiata j casula. Il Ducange nel
tribuzioni , che nelle altre città e suo Glossario ecco come la descris-
paesi dello stato ecclesiastico si pre- se: Cappa tunicae talaris , et la-
,

GAP CAP 8i
xwn's species fiat j quasi caeteris nella forma, pure in essa non mai
vi'stihus sitpcriiìduchatur pallii in- s* introdusse il capo, come nella pe-
star-y linde On'gineSj cap. 3i, capam nula , ma s* imponeva sulle spalle.
divtam scripsit , quia quasi totum E siccome era tutta aperta nella
capiat lìominvm. V. il Burio, Ono- parte anteriore, così si riunivano am-
lììasticon elyniologicum j alla parola bedue le parli sopra al petto, o con
Cappa. fìbbie, o con altri legami, come tut-
La Cappa viene originariamente tora si usa, ajflìne di poter aver li-

dal mantello degli antichi detto Pc- bere le mani per sostenere i libri
nuìa _,
adoperavano contro
che essi del canto, adoperare il turibolo, ed
il freddo , La penula
e la pioggia. eseguire le altre azioni negli ufficii
era nna veste rotonda, che ricuopri- divini, e sacre funzioni della Chiesa.
va tutta la persona , senza veruna Quindi per molti anni Cappa si
apertura , eccettuata quella per cui chiamò il piviale, e ne' rituali anti^
s' introduceva il capo , onde veniva chi, parlandosi di quello del Papa,
sostenuta dalle spalle, dietro le quali si trova pure appellato col nome di
era aggiunto un piccolo cappuccio, Cappa, osservando il Bernini, il tribu-
che cuopriva il capo. Da ciò appunto nale della Rota, p. 87, che il piviale
si disse Cappa, o Capa, dalla pa- sino al secolo X continuò a chia-
rola latina caput, o dal verbo ca- marsi Cappa , onde ne venne la di-
pere , perchè le cappe racchiudono stinzione tanto del nome , quanto
tutto il corpo intiero; onde cappa della forma della veste, che dell'uso.
e cappuccio in origine servì ad in- Per altro nella Cappa rimase il cap-
dicare un gran manto con cappuc- puccio del piviale, ed in questo la
cio unito, chesi rialzava sopra la te- similitudine della Cappa. La Cappa
sta. Ma
siccome dalla forma della divenne una veste di comodo, di
veste penula , procede la casula , o distinzione e di onore, e non co-
pianeta, adoperata dai sacerdoti, ri- mune che ad alcuni ecclesiastici
tenuta dai greci, e variala nella for- principali dottori, e cubicularii Pon-
ma dai latini , così dalla medesima tificii ec. , ed il piviale fu soltanto
cappa, o penula, ebbe origine la cap- ristretto ad uso degli ecclesiastici
pa detta pluvialis volgarmente , e siccome veste sacra. Ne rimase però
piviale (i^edi), e si adoperava in l'uso agli avvocati concistoriali, ben-
tempo di pioggia anticamente nelle ché laici, per la coronazione , e pel
pubbliche processioni, non solamente possesso de' Papi. Per altro l' impe-
dal clero, ma dai cantori, e dai laici; ratore se assiste nella cappella Pon-
anzi la Cappa fu poscia comune an- tificia al mattutino della notte di
che alle donne, per cui non è stata Natale, per cantare la lezione, il de-
mai annoverata tra le vesti sacre, ve portare non coli' apertura sul
pei che non henedìcitur, cum sìt pa- braccio destro, come gli altri sovra-
ranientuni ad sacrificiuni ordina- ni , nel ricevere il donativo dello
tum, ma piuttosto, come si disse, or- stocco benedetto, o per altre funzio-
dinato alla difesa del corpo , o dal ni, ma ante pectus ut episcopi.
freddo nelle chiese ,
perchè poi fu Tuttavolta il detto Gavanto, De
aggiunta la pelle, o dalla piof](gia ruh. missae, tit. 19, scrisse: Pluvia-
nelle strade. lis, et Cappa sunt idem j ma il I3o-
La Cappa, delta piviale, variò nanni, Gerarchia eccl. pag. 43 a, ri-
voL. vin. 6
82 GAP CAP
flette, che quantunque col medesimo 328, e dal Bisciola nel compendio
nome anticamente si appellassero am- degli Annali ecclesiastici, la soprav-
bedue le vesti, nuUadimeno non fu- este monastica volgarmente chia-
rono la medesima veste, essendo il mata cocolla, facilmente diede oc-
piviale aperto nella parte anteriore, casione di adottarsi dal clero una
ritenendo la sola forma del cappuc- simile veste, ampia e talare anche
cio de' primi secoli. Ma la Cappa per riparo dal freddo nelle lunghe
sempre fu chiusa, e ad essa fu sem- funzioni, e nel salmeggio diurno, e
pre congiunto il cappuccio. Che que- notturno in tempi rigidi nelle basi-
sta sorte di veste fosse comune ai liche , sa che mai si
nelle quali si

diaconi nel VI secolo, lo afferma interrompeva il salmeggiare , suc-


s. Gregorio di Tours, che visse nel cedendo perciò al primo coro dei
596, come riporta il Mabillon, Li- monaci, il secondo, e a questo il
iurg. gali. cap. 7, lib. I, che la Ca- terzo.
sula j e la Capsa erano due cose Passato poi tal uso nella Chiesa,
diverse. La casula significava la veste e succeduto clero secolare, con
il

sacerdotale, ma la capsa era la ve- eleggere altro metodo, e rito nel


ste usata dal diacono, la quale, quasi salmeggio, terminò anche l'uso del-
simile nella forma, era di lino bianco la cappa, che in tal tempo dicevasi
ampia e talare senza maniche. » Ca- Cappa Choralisj come notò Mat-
f) psa QiWtexn^ die egli, dilatata erat ", teo Parisio, perchè ordinariamen-
e poi soggiunge che un certo dia-
, te si adoperava nel coro ove si
cono , a cui avea do-
il vescovo cantavano i salmi, rimanendo sol-
nata simile veste >> ex promiscue, tanto l'uso di essa nelle flmzioni
f> indutus absque religione proce- ecclesiastiche per segno, e ornamen-
« dens deciso cuculio tegumen ex to di dignità , onde distinguere , e
>» ilio pedibus aptavit ". Spiegan- onorare le persone, a maggior de-
do poi tal sorte di veste , dice : coro delle stesse funzioni. Vi si ag-
fiErat proinde capsa illud ge- giunse di poi la fodera di pelle di
>»nus indumenti, quod modo Cap- armellini bianca, o bigia nell'inver-
» pamappellamus cujus pars po- , no, e la fodera di seta nell'estate,
« sterior humeris dependens prò cu- e si aggiunse la coda per renderla
» cullo quoniam erat ad caput
,
maestosa, chiamandosi Cappa ma-
» operiendum qualis est Cappa s.
,
gna, allorché si spiega, e col lungo
f> Audomari episcopi in s. Bertini strascino di coda ricuopre in giro
» monasterio hactenus asservata ". chi la porta. Il Sarnelli nel tom. II,

Tal sorte di veste deve esser proce- pag. 62, Della forma di alcune ve-
duta dal monachismo, come affermò sti ecclesiastiche^ somiglianti a quel-
Macri nel Hìerolexìcon^ al vocabolo le degli antichi romani, dice, che
Cappa. >i Cappa haec ab habitus la cappa magna del vescovo somi-
« monachorum forma desumpta fuit, glia assai alia toga per la forma,
9i quando ecclesiam gubernarunt "; e per l'uso, chiamandosi Toga tra-
giacche sino dal IV secolo, in cui bea quella ornata nel lembo di por-
si propagò il governo della chiesa pora, e circondata di faccie larghe
con r elezione di un maggior nume- tessute della stessa porpora , e que-
ro di santi vescovi scelti dai monaci, sta rassomigliarsi alla cappa magna
come si ha dal Barcoio all' anno de' Cardinali. In quanto al significa-
,

GAP CAP 83
to della cappa del vescovo, essa di- scovo greco ha ne* quattro lati al-
nota remiiionte dignità sacerdotale. trettante pezze quadre di diverso
Ruperto, in cap. i Apocal. , dice colore, che rappresentano i quattro
che nella coda, o strascino vuoisi evangelisti, ed è chiamata Mandyas.
dimostrare, che la dignità sacerdo-
tale durerà sino al giorno del giu- § I. Della Cappa del Sommo
dizio, secondo la predizione del Sal- Pontefice.
mista Tu es sacerdos in aeternum^
:

Psal. 109. Si porta poi la coda pie- La cappa, che usava il Papa, era
gala, e involta solto il braccio, per- rossa, di velluto, di saja, e di scar-
chè l'autorità ecclesiastica non si latto, foderata di armellini. La as-
deve manifestare, se non in tempo sumeva di velluto nel mattutino
di necessità per l'onore di Dio, e della notte di Natale, di saia ne' tre
salute delle anime. La pelle con cui mattutini delle tenebre nella setti-
è foderala, e che presso il collo, e mana santa, e talora con essa si

sopra il petto si stende, serve di portò ad adorare la croce mattina la


ammonizione a chi la porta, ch'egli del venerdì santo, e di scarlatto era
e peccatore, come si esprime s. Ago- quella con cui assisteva al mattutino
stino, contva mendaci um e. io, ov- dell'anniversario de' fedeli defunti; do-
vero eh' egli è mortale come avver- ^
po però il Pontificato di Pio VI non
tì Origene. abbiamo esempi, che fosse adoperata
In quanto al manto , o cappa dai successori. Il Macri dice, che il
de' vescovi greci antica , e moderna, Papa nelle cappelle di lutto usava
sappiamo dal SarnelH, tom. X p. 43, la cappa magna di saia rossa , fo-
ch'essa è segnata con qualche cro- derata nel cappuccio con pelli d'ar-
ce, e con certi O che rassomiglia-
; meUino, tutta aperta davanti, dal-
no al laticlavo de' romani, i quali l'alto al basso^ chiamata dal Ceii-
nella veste senatoria usavano tali monialc Mantum., Chlamys coccinea,
segni, che se erano d'oro chiama- , Chlaniys ruhea. Il Sestini nel suo
vano là veste palmata, e se di por- Maestro di Camera stampato nel
pora verrucata Gli augustoclavi
. 1634, aggiugne, che quando il Pon-
erano de' cavalieri romani, ed il da- tefice usa cappa rossa, col cappuc-
vo, o capo de' chiodi, erano alcuni cio di essa si cuopre al trono in- ,

pezzetti di porpora rotondi. Quindi tanto che si cantano i salmi, non


la cnppa de' vescovi greci fu incre- usa mitra, ed entra in cappella il pri-
spala nel collo, e aperta davanti; ha mo dopo la croce, in mezzo ad un
per ornamento certe liste di raso Cardinale diacono , e al vescovo più
rosse e bianche a guisa di fiumi degno. Rileva ancora il Sestini, che
simbolo della predicazione
che a , essendo stato Bonilàcio IX, del iSSq,
guisa di fiume sgorga dal seno del r istitutore di tal cappa fu adope- ,

vescovo, alludendosi anche al detto rata fino a Leone del i5i3 cheX
di Cristo Flwnina de ventre ej'iis
: la rifece, e dice, che a' suoi tempi an-
fluent aquac vivae. Le dette striscio cora durava , onde in duecento e
dinotano eziandio l'acqua, e il san- quarant'anni, stante il poco uso, solo
gue uscito dal costato di Gesù Cri- due di velluto ne furono fatte. Rilc-
sto, come spiega Gregoras al lib. vifimo poi dal Cancellieri , nelle
VI, cap. T. Inoltre la cappa del vc- Cappelle Pontificie^ che quando il
,, ,

f4 GAP CAP
Papa nelle suddette funzioni pren- corno Gaetani, creato da Bonifacio
deva la cappa rossa di velluto, di Vili suo zio nel 129^, come si ri-
saia, o di scarlatto, sedeva al trono leva nel suo libro de' Sagri riti,
senza l'assistenza de' Cardinali dia- cap. 93, ove tratta dell' uffizio del
coni, i quali siedono allora ai loro venerdì santo: « Papa venit ad ca-
posti,come si ha dall'Amelio nel- « pellam cum Cappa clausa de scar-
1'Ordine Romano ^
XV
pag. 45 1 > w lato rubeo, foderata de herminis
e i due vescovi assistenti al soglio « clausa a medio pectore rursum
piti antichi, gli sostenevano lo stra- » et aperta deorsum. CucuUam sem-
scico, o coda. Noi aggiungiamo, « per tenet su pra caput , et sine
che due camerieri segreti sosteneva- » mitra in cathedra nuda sedet ";
no i lembi davanti. Quando poi in locchè dimostra T anteriorità della
detti tempi i Papi non prendevano Cappa Pontificia, a quelli che di-
la cappa , come si pratica oggidì cono averla istituita Bonifacio IX,
nel mattutino della notte di Na- del 1 389, come rilevasi dal seguente
tale indossavano il piviale bian- passo riportato dal Cancellieri, No-
co con mitra di lama d'oro, e tizie sulla vigilia di Natale, p. -i i :

negli altri mattutini , e funzioni il >i De matutinis vei'o Papa venit


piviale rosso, con mitra di tocca di » indutus Cappa
lanea. Modernis
argento. » temporibus de veluto creme-
est
Passiamo a dire della vera origi- '> sino, foderata de ermellinis. Hoc
ne della Cappa del Papa , del suo » adinvenit Bonifacius IX. Cappa
colore, forma, uso, ed altro che la » lanea de scarlato rubeo clausa
riguarda, colla scorta del p. Bonan- " usque ad medium pectoris, cum
ni , che nella sua Gerarchia Eccl. '» bireta connodata subtus barbam
tratta al capo LXXIII, Della Cap- « propter frigus et sine mitra se-
pa usata dal Sommo Pontefice as- « det in dictis matutinis, quas ipse
sistente agli ufficii divini nella Cap- » incipit more solito. Nec stant
pella. Di questa Cappa si fa men- » ante ipsum , nec ad latera
zione nel libro II , cap. ^i Del- « Cardinales diaconi , sed sedent
le sagre cerimonie , pubblicato da " in scamnis suis juxta ordinem
Cristoforo Marcello,
ove trattando >» suum ".

del mattutino del meicoledi santo Altra menzione più antica della
dice che il Papa » indutus amictu, cappa del Papa non si rinviene,
» alba , cingulo , stola violacea , et sebbene molti autori parlando delle
5s manto cum capuccio inverso su- vesti Pontificie, nominino vagamen-
»i pra caput, vel capa rubra de te la cappa, il piviale, il manto,
?j scarlato sine mitra, etc. ". Della la clamide, e il mantello. Tuttavia
medesima fece memoria il citato abbiamo da Anastasio bibliotecario,
Pietro Amelio nel Ceremoniale ^ che appena eletto il Papa, gli s' im-
cap. 75, parlando della VI feria poneva la cappa, al qual uso allu-
della settimana santa , dicendo che dendo s, Pier Damiani, quando
il Papa portandosi ad assistere alla scrisse all' antipapa Cadaloo, come
cappella » accipit Cappam de scar- riferisce il 1062,
Baronio all'anno
» Iato rubeo pectore usque ad pe- gli disse: •' Habes nunc forsan mi-
» des, ec. " e dichiaia che tal rito ^- tram, habes juxta morem Romani
si usava a' tempi del Cardinal Gia- « Pontificis rubeam cappam?" Altri
GAP CAP 85
Ui t;hirtn1arono pallio, altri mantello. vuoisi introdotta la Cappa, e sosti»,
Così Pietro Diacono nel c<ipit. 29, tuita alper essere meno
piviale
lib. 4 cJ''lle Cronache di Ulontecas-
» preziosa di questo, e più conveniente
ino ,lece memoria che Alessio, im- in tal tempo, giacche essendo il pi-
peratore d' Oriente , mandò « pal- viale di seta con ricami d'oro' fer-
"
» purpureum optimum
liiim etc. mato con gioiello, o formale di pre-
La Cappa fu xJetta Clamide, dicen- gio, non si credettero ornamenti
doci r Amelio) che il menzionato convenevoli alla celebrazione della
Bonifacio IX trovandosi in Perugia, morte del Redentore, e molto meno
ed assistendo alla messa nella notte nella notte di Natale, in cui pove-
di Natale, a cagione di quanto sof- ro, e abbietto volle nascere in un
friva per la stagione rigidissima, presepio. E il detto Bonanni riporta
depose il piviale, e la mitra, e si nel citato luogo le figure di Eugenio
vestì della clamide , ossia Cappa IV, vestito di Cappa, che assistette
chiusa di scarlatto, foderata di pelli coir imperatore Paleologo al concilio
di armellino. Che per clamide non generale Firenze del i437j e
di
sidebba intendere sempre la Cap- quella Innocenzod' , del 1 644 > X
pa, ma piuttosto il piviale, si rileva presa dal Ceremoniale de' Vescovi,
dal canonico Benedetto, che parlan- che si pubbhcò nel suo pontificato.
do nel cap. XI delle cerimonie usate
in Coena Domini^ dice che, finita la § II. Cappa de Cardinali.
messa, il Papa »y indutus cum caete-
w ris ad palati um in basilica s. Lau- La origine della Cappa Cardina-
» renili revertitur, ibique expoliat se lizia si fa derivare da Bonifacio VIII
» usque ad Dalmaticam, et apposita creato nel 1294, come asserisce nella
» chlamyde rubea ipsi ad collum di lui vita il Ciacconio, e Girolamo
« sedet etc. " Altri poi stimano do- Albano alla quest. 8, de Carditi.,
versi intendere per clamide quella, come ancora l'uso della Porpora
che diciamo mozzetta , oppure la ( J^edi), al qual articolo si riportano
raantellettausata già dai Pontefici gli esempi anteriori, in cui si fa
più lunga di quelle de' Cardinali, e menzione di Cardinali decorati di
de' vescovi d'oggidì, che perciò tal- essa. Poco differisce nella forma la
volta si legge indicata colla voce Cappa Cardinalizia dalla canonicale,
Manlelluni. V. l'articolo Mozzetta. e vescovile, se non nell' ampiezza
Finalmente in quanto al colore della veste talare a cui fu aggiunto
purpureo della Cappa del Papa, e il cappuccio, reso comune in Avi-
particolarmente di quella della set- gnone dopoché i Papi sino dal i3o5
timana santa si riconosce la me- , vi stabilirono la sede Pontificia. Ivi
moria dello spargimento del sangue essendo il clima umido, e freddo,
fatto dal Redentore nella sua pas- bisognava che si cuoprissero, e di-
sione. Anticamente, in segno di fendessero anche con foderare il
duolo, i Pontefici solevano usare cappuccio con pelli. Il Davanlria
vesti di color nero, come si legge nel suo Cerimoniale presso il Macri,
nel rituale mentovato Cardinal
dèi allerma che queste pelli furono gri-
Gaetani cap. 82, Per questa stessa gie ne' giorni di lutto, e particolar-
mestizia osservata dai Papi ne' tempi mente dal mercoledì al sabba to san-
del triduo della sctliuiajia santa, to; ma poi le pelli furono in ogni
^8b CAP CAP
tempo di armellini bianchi, che se- pa eguale a quello dell'abito dtlhìt
condo il beneplacito del Papa, si religione a cui aveano ap{>arfeenuto,
mettono per s. Caterina a' i5 no- restando però vietata ai piloni la se-
vembre, e si levano ordinariamente ta. In quanto alle pelli delle cappe

per l'Ascensione. Talvolta però fu- degli altri Cardinali , finti , o mona-

rono messe e levate prima di tali ci , esse debbono essere anche del
epoche toccando al prefetto de' ce-
, colore dell' abito , sir::ome le loro
rimonieri, inteso il volere del Papa, cappe sono di saja, o mirinosse,
mandare la schedula di avviso, per non variano mai , e servono in ogni
togliere, o rimettere le pelli sulle tempo.
cappe CardinaH , che di
tanto de' La Cappa de' Cardinali si mette
ogni altro che abbia luogo in cap- sopra il rocchetto , dopo che si sono
pella, per mezzo de' pontificii cur- levati la mezzetta , e la mantelletta,
sori. I Cardinali arcipreti delle ba- e viene sciolta nella funzione dal
siliche , in esse si uniformano alla caudatario (Predi'), che quando é
consuetudine del capitolo, riguardo ripiegata sostiene la coda. Colla cap-
alle peUi d'armeUini, e se accadesse pa i Cardinali usano la berretta ros-
la celebrazione de' vesperi con inter- sa (Fedi), ma nelle cavalcate (Fe-
vento del sacro Collegio nella pro- di), cuoprendosi ilcapo col cappuc-
pria basilica , seguono gli arcipreti cio della cappa , su di esso sovrap-
il costume del capitolo , piuttosto ponevano il cappello pontificale rosso.
che quello de' colleghi. 11 cappuccio della cappa si pone in
Sì vuole che anticamente le Cap- testa a Cardinali quando ricevono
pe de' Cardinali fossero di colore dal Papa il cappello rosso [Vedi),
paonazzo, com' è di parere il Macri. quando passano dopo tal funzione in
11 Sabellico , il Platina , e il Vo- cappella pel Te Deum, quando dan-
laterrano sono di avviso, che soltan- no la benedizione nelle loro chiese
to Paolo II, del 14^45 concedesse titolari, e in altre circostanze. Allor-
a' Cardinali le cappe rosse , insieme ché i Cardinali entrano in cappella,
ad altri ornamenti, e che Bonifacio la Cappa viene spiegata, ed allora
Vili avesse loro solo accordato la comparisce in un modo imponente
cappa paonazza colle vesti di por-
, per la sua ampiezza , ricordandosi
pora , rimanendo la distinzione a con ciò a' Cardinali, ch'essi sono il

tenore delle funzioni, il colore pao- senato ecclesiastico , incaricato a


nazzo, come si dirà ; dappoiché il so- sostenere il governo del cristianesi-
lo Pontefice usò sempre la Cappa mo, come spiega il Bonanni, ovvero
purpurea di lana, e di velluto. Jl si può applicare quanto dice il Macri

motivo poi per cui Paolo II deter- succitato, che cioè rappresenta la gran-
minò la Cappa rossa a' Cardinali , e dezza della dignità sacerdotale, la
di cambellotto, e di seta, fu acciocché quale durerà sino alla fine del mon-
anche in questo indumento fossero do. Si pone sotto il braccio, e si

distinti dai vescovi, e altri prelati, ravvolge, come spiegasi dal p. Tobia
i quali usavano cappe della medesi- Corona, De" scirri templi par. i. pag,
ma forma, colore e materia, la- 1 68, per dinotare, che l'autorità e giu-

sciando per altro a"" Cardinali religio- risdizione ecclesiastica, si dee spiegare
si , meno i chierici regolari , i
pp. nelle occorrenze per Tonore di Dio, e
dell' Oratorio ec, il colore della cap- in ajuto del prossimo, e che pel biac-
j

GAP CAP 87
ciò suole la Sacra Scrittura significa- le cose umane, e per esse non mo-
re l'autorità sacerdotale essendo stato strare mestizia, uniformandosi solo al-
detto Praccidam brachium
ad Eli : la mestizia della Chiesa nelle vesti, e
tuuni. In cappella due Cardinali i Cappe paonazze nel venerdì santo, in
diaconi assistenti al soglio dovendo , cuiportano quella di sajetta paona/za,
continuamente agire, non portano la mentre i Cardinali creature la assu-
Cappa sciolta, ma ripiegata sotto il mono nell'esequie novendiali de' Pon-
braccio sinistro. Anticamente ancor teficij o, per dir meglio, in sede va-
essi la lasciavano sciolta, ripiegandola cante, prima di entrare in conclave.
alla meglio sotto il detto braccio, co- Le Cappe si custodiscono entro sac-
me nota il Cancellieri ne' suoi Pos- coccie di tela del medesimo colore,
sessi p. 2 12, e nelle sue Cappelle , p. e sono poste in dosso ai Cardinali
II 8. Né dee tralasciarsi di avvertire, dai decani, coli' assistenza del mae-
che le Cappe si sciolgono dai Cardi- stro di camera o gentiluomini.
nali soltanto nelle cappelle Pontificie In quanto al rito, che i Cardina-
e che il Cardinal Guidiccioni mori H di santa romana Chiesa osserva-
nel i549 per una caduta fatta nell' in- no nella variazione dei colori delle
ciampare sulla coda del Cardinal s. Cappe, diremo prima di quella di co-
Angelo. lore rosso, e poi di quella di colore
Le Cappe usate dai Cardinali so- violaceo, o paonazzo. I Cardinali
no tre: la prima è
porpora di a- di pertanto usano la Cappa rossa, quan-
muer ondata, la seconda di seta pao- do vanno vestiti di rosso, cioè dal
nazza, egualmente ondata, la terza di vespero della vigilia di Natale, sino
sajetta pure paonazza. Quando sui alla Settuagesima e dalla Pasqua
,

cappucci di tutte tre non havvi la di resurrezione prima do-


, fino alla
pelle d' armellino, sono foderate di se- menica dall'avvento, eccettuati però
ta, cioè di porpora la rossa, e le al- i venerdì ed altri tempi, in cui vesto-

tre due di seta cremisi. E benché no di paonazzo. Nondimeno, a me-


nella IV domenica di quaresima, e glio spiegarci, le Cappe rosse si as-
nella III dell' avvento i Cardinali ve- sumono in tutti i vesperi e cappel-
stano di colore rosaceo, le Cappe non le sebbene il Papa non
Pontificie,
sono di tale colore, ma di seta pao- v' intervenga , purché esse si cele-
nazza con pelli di armellino. In con- brino, ne' tempi nei quali si adopera
clave i Cardinali non usano le Cappe, l'abito rosso. Nelle cappelle della
ma la croccia [Vedi). Tuttavia si ha Cattedia di s. Pietro , dell' Annun-
che anticamente le portavano in con- ziata, per r anniversario della crea-
clave con pelli di colore cinerino. zione e coronazione del Papa, seb-
11 Macri aggiunge, che una volta i bene cadessero in settuagesima, o
Cardinali assumevano in conclave la quaresima , si usano le cappe rosse,
Cappa nera foderata nel cappuccio ben inteso però, che se tali anniver-
con pelle nera. Ma ai Cardinali è sarii cadessero in una delle dome-
vietato il corruccio, o il color nero, niche di quaresima, o dell'avven-
perchè essendo il Papa pel sublime to o della settimana santa, i Cardi-
suo grado superiore a tutti, né do- nali vestiranno vesti e cappe pao-
vendo essere turbato per nessun av- nazze, ed il restante del gioì no u-
venimento, cos\ Cardinali per la lo- i seranno vesti rosse. Pure osserva
ro dignità devono essere superiori al- Scipione Amati nel Maestro di Qt*
,,

8H GAP CAP
mera del Seslini, che alcuna volta ss. Sacramento esposto. Ne* secondi
sotto Leone X si praticò il contra- vesperi della Cattedra di s. Pietro,
rio. Nelle cappelle per le elezioni il Cardinal arciprete usa Cappa ros-
degli imperatori, i Cardinali vesti- sa, gli altri Cardinali paonazza, co-
rono abiti e cappe rosse, ad onta me si pratica per quello della de-
che cadessero in avvento o quare- dicazione i8 no-
della basilica a'
sima. Clemente XIV, facendosi con- vembre, in cui r arciprete, per uni-
sacrare vescovo, volle che la messa formarsi al capitolo, ha pure messo
fosse semplicemente letta, e non so- r armellino sulla cappa rossa. Nella
lenne, e che i Cardinali invece dei basilica liberiana, ne' vesperi di s.

paramenti sacri, prendessero le cap- Maria Neve, e per l'Assun-


della
pe rosse. zione, r arciprete porta cappa rossa,
Le cappe rosse si mettono nella e gli altri Cardinali l'hanno paonazza.
mattina del sabbato santo , in cui Altrettanto si fa nella basilica latera-
vengono levate le paonazze, dopo il nense , ne' vesperi dell' Ascensione
versetto Peccatores^ te rogamus ali- di s. Gio. Battista , e a' 9 novem-
di non, ad onta che la sottana, e bre per la dedicazione della chiesa :

fascia siano paonazze. Rossa dev'esse- anzi in questo vespero 1' arciprete
re la cappa nelle cappelle dell'An- per uniformarsi al capitolo sulla cap-
nunziata e della Concezione (ben- pa usa l'armellino. Se nei pontiQ-
ché cadano in quaresima, ed avven- cali di Pasqua, di s. Pietro e di Na-
to ) nelle tre feste di Natale, Pas-
, tale, il Papa o non celebra , o non
qua di resurrezione e nella Pente- interviene, i Cardinali, in luogo dei
coste, compresi i vesperì che si ce- paramenti, usano cappe rosse e scar-
lebrano nelle basiliche, come in quel- pe nere ricevendo la comunione i
,

li di s. Pietro. Ma se in questo gior- CardinaU diaconi colla stola sulla ,

no i Cardinali dovessero recarsi in cappa sciolta. Altrettanto si dica dei


altro luogo fuori della basilica va- vesperi Pontificali per dette solen-
ticana,useranno cappa paonazza. E nità, cioè di s. Pietro e di Natale,
da avvertirsi però, che in tal gior- in cui i Cardinali rendono l'ubbi-
no i Cardinali non possono mettersi dienza al Papa colle cappe rosse
la cappa né in chiesa, né in sagri- indi assumono i paramenti sacri ,
stia, ma nella camera capitolare de' seppure non li avessero presi, come
canonici ove celebrano le congre-
, praticò talvolta. Non pertanto Pio
vSi

gazioni ne' novendiali per la morte Vili, benché per la festa di s. Pie-
del Papa, in cappa paonazza. Rossa tro non pontificasse, ma solo assi-
debb' essere la cappa per cappelle di stesse , volle che il sagro Collegio
pubbliche allegrezze, come di vitto- vi prendesse i paramenti sagri , e
rie e paci, e quando il Papa battezzi le scarpe avendo
di colore rosso ,

o cresimi ebrei, o altri, ciò che tal- similmente praticato Pio VII pel ,

volta si fece al battisterio latera- Pontificale di Pasqua del 1819, in


nense, eccettuati i tempi in cui si cui celebrò la messa il Cardinal
veste di paonazzo, su di che è a ve- decano in occasione della presenza
,

dersir articolo Vesti Cardinalizie. in Roma dell' imperatore France-


Rossa debb' essere pure in tutte le sco I.

processioni dell' ottava del Corpus Per la cappella Cardinalizia di


Dominij e ne' vesperi celebi^ati col s. Boudveutura , che si celebra iu.
, ,

GAP CAP <S9

ss. XII Apostoli, il sagro Collegio il colore di rosa, benché primoil

vi si reca in vesti rosse e cappe si adoperi nelle feste solenni, % l'al-


paonazze, mentre il Cardinal tito- tro ne' diversi anno, e
tempi dell'

lare usa cappa rossa. Altrettanto si particolarmente quando


Chiesa la

lìi nella cappella Cardinalizia , che prescrive i colori di penitenza, mor-


fci celebra a s. Marcello, per la fe- tificazione o lutto, secondo i misteri,
sta dell' Esaltazione, della ss. Croce, che celebra. La Cappa paonazza si
giacche il Cardinal titolare nella porta dai Cardinali di Santa Roma-
sua chiesa, per la. piena giurisdi- na Chiesa ordinariamente e senza ,

zione che vi esercita, nel recarvisi veruna eccezione, oltre quanto ab-
usa sempre vesti e cappe rosse, co- biamo detto dell' uso della Cappa
me abbiamo detto de' Cardinali ar- rossa , ne' concistori tanto pubblici
cipreti, meno che nelle cappelle di che semipubblici e segreti. Dal Dia-
esequie. E se nell'avvento, quare- rio però del maestro di cerimonie
sima, o tempora, e vigilie coman- De Grassis che quando
si legge ,

date si celebrassero altre funzioni Leone X Bologna nel


ricevette in
compresa quella delle quaranta ore, concistoro pubblico, Francesco re di
in cui si ilespone
ss. Sacramento Francia , i Cardinali assunsero le
con processione, allora assumeranno Cappe rosse. La Cappa
paonazza
i Cardinali vesti e cappe paonazze, egualmente adopera dal sacro
si

soltanto eccettuata la festa titolare Collegio nelle dispute, o conclusioni


della chiesa, in cui prendono il ve- degli uditori di Rota, e degli avvo-
stiario e le cappe rosse. Colla cap- cati concistoriali nell'aula della can-
pa e cappuccio in testa , i Cardi- celleria, e nelle chiese, quando sono
nali titolari nelle rispettive chiese dedicate ad un Cardinale, come an-
compartono la trina e solenne be- cora ne' capitoli. Si devono però
nedizione, con indulgenza, che si eccettuare le tre feste di Natale, di
pubblica da un canonico , o sacer- Pasqua di Risurrezione, e della Pen-
dote della medesima ( V. Titoli tecoste, e quelle di s. Pietro, ed
Caedinalizii ). I Cardinali legati a ottava del Corpus Domìnij in cui,
lataCy nel luogo della loro giurisdi- come si disse superiormente, le por-
zione, e secondo il contenuto del bre- tano rosse. Alle altre conclusio-
ve apostoHco, oltre l'uso della cro- ni, i Cardinali si recano in abito
ce, e il poter benedire, possono ve- senza paonazza, nonché in
cappa
stire abiti, e cappe rosse nelle cap- tutte le prediche, che si fanno tanto

pelle ed altre funzioni. nel palazzo apostolico, che nelle


Passiamo a trattare dei tempi e chiese, eccettuate le nominate festi-
funzioni, in cui si adopera dai Car- vità. Quando il p. Micara, predica-
dinali la cappa violacea, o paonazza, tore apostolico, fu pubblicato Car-
avvertendosi che questo colore si dinale in quaresima da Leone XI 1,
dee considerare quasi fosse color di continuò a fare le prediche nello
porpora, come osservò il Bonanni, Pontifìcie camere, al Papa, e al
capo CIX Della Cappa Cardinali- sacro Collegio, per tutto il tempo
zìa pag. 4^^j dicendo, che Plinio quadragesimale, vestito colla cap-
riconobbe la porpora di due specie, pa. Inoltre la c<\ppa paonazza si
una di colore acceso, l'altia di colo- usa in tulle le cappelle Cardinali-
l'e violaceo, perchè in ognuno spicca zie, meno nelle predelle feslc, e iu
,

90 GAP GAP
tutte le cappelle avvento, e di cleU' berretta in capo si pone a sedere.
quaresima, compresa la lavanda nel Inoltre usavano i Cardinali la cappa
giovedì santo. Che se il tesoriere è paonazza nelle cavalcate, recandosi
Cardinale, in cappa somministra le al concistoro pubblico per prendere

medaglie al Papa pei pellegrini, il cappello Cardinalizio, nelle abiure

od apostoli; ritenuto però che nel- di errori, e delle sette eseguite nelle
la mattina, e giorno del venerdì chiese, nelle congregazioni avanti al
santo, la Cappa è di sajetta, la quale Papa, per le investiture dei domimi
dai Cardinali veniva adoperata an- della Santa Sede, e per altre fun-
che in altre circostanze pel lutto. È zioni e circostanze. Ne' concistori se-
ancora paonazza in tutte le esequie, greti e pubblici si assume sempre
ed anniversari de' fedeli defunti, dei la cappa paonazza, come dicemmo,
Papi, Cardinali e sovrani, compreso fuorché se cadessero nelle feste di

il mattutino de'morti. Se la Purifi- Natale, Pasqua e Pentecoste, in cui


cazione non cade dopo la settuage- si adoprerà la cappa rossa.
sima, terminata la funzione delle
candele, in cui presero i sacri para-
§ III. Cappa de prelati, degli av-
menti, i Cardinali assumono nuo-
vocati concistoriali y de cubicula'
vamente le Cappe rosse, colle quali
riij de'procuratori di collegio^ dei
aveano reso l'ubbidienza, altrimenti
canonici e di altri.
prendono le paonazze, le quali ven-
gono da essi usate nelle cappelle a
s. Lorenzo in Damaso, e nella chiesa Le Cappe de' patriarchi , arcive-
del Gesìi per la solenne esposizione scovi, vescovi e prelati, che ne hanno
del ss. Sacramento; che se il Papa r uso, si resero piti comuni ,
quando
non fa la funzione delle ceneri, i i Papi dimorarono in Avignone. So-
Cardinali, in luogo de' paramenti no tutte di saia paonazza, con istra-
con cappa le ricevono dal celebran- scico, il quale viene ripiegato e attor-
te, e se la festa di s. Gio. Battista tigliato, e sorretto nel fianco sinistro
cade nell'ottava del Corpus Domini^ da una Neil' inverno si fo-
fettuccia.

ai secondi vesperi della basilica la- dera di pelle di armeUino, e negli altri
teranense, i Cardinali prenderanno tempi, cioè dal mese di maggio al no-
le cappe rosse , viceversa devono vembre, pili o meno secondo le con-
essere paonazze. Alla messa della suetudini, la fodera del cappuccio è
beatificazione, i Cardinali della con- di ormesino o di seta cremisi. I pa-
gregazione de' Riti assistono con cap- triarchi , arcivescovi e vescovi reli-

pe paonazze. Il Cardinal penitenziere giosi usano le cappe del colore del-


maggiore, tanto quando prende pos- l'abito dell'Ordine cui appartennero,
sesso della sua carica, alla sua sedia, meno quelli autorizzati da Pontificia
nelle basiliche lateranense, liberiana concessione. Così le pelli, e le fodere
e vaticana, che quando nella dome- di seta si regolano a seconda del co-
nica delle Palme si reca alla prima lore della cappa, eccettuati i chierici

per ascoltarvi le confessioni, nel regolari,ed altre congregazioni, che


mercoledì santo alla seconda, e nel r adoperano come gli altri paonazza,
giovedì santo alla terza, assume e cogli armellini e fodere cremisi,
sempre la cappa paonazza, che, siccome avvertì al § II di ({uesto
si

scioltagli dal suo caudatario, colla articolo, parlandosi delle Cappe dei
,,

CAP CAP ^'"^ìfr^


Cardinali religiosi. F. Caerìmoniale e la seta secondo la stagione ; in
episcoporum^ de Cappa episcopi. ogni altra circostanza porla chiu- si

Gli Oidi nari spiegano le cappe i sa , restando l'armellino, o la setn


nelle loro diocesi, e luoghi di pro- al di dentro. Si sovrappone poi alla
pria giurisdizione , ma in Roma , e soprana di saia paonazza senza ma-
nelle cappelle Pontifìcie, ninno può niche, con tre aperture, una avanti
spiegarla, come non possono spiegar- al petto sino al collo, e le altre ai
la i quantunque collegio,
prelati di lati per introdurvi le braccia , non
meno gli uditori di Rota, ed il com- ha coda come quella de'cubicularii
mendatore di s. Spirito. In quanto ed è tutta stesa sino a' piedi. Nel-
al commendatore di s. Spirito egli , l'inverno portano il cappuccio fode-
in tutte le solennità maggiori, nella rato di pelli di armellino, e negli
chiesa di s. Spirito in Sassia, assi- altri tempi la fodera è di ormesino
ste in coro nel suo seggio con cappa cremisi. Altrettanto usano i soli mon-
sciolta di saietta paonazza. Riguardo signori procuratore generale del fisco
agli uditori di Rota, il Ber- racconta ed il commissario della camera, seb-
nini, il Tribunale della Rota^ pag. bene quest'ultimo anticamente gode-
i83, che nell'apertura del tribunale, va la Cappa rossa de' cubiculari.
la quale si fa a' primi di ottobre nelle Tutti i cubicularii [Fedi), cioè fa-
camere del palazzo vaticano , dopo come « camerieri
migliari Pontificii,
aver ascoltato la messa, passano in » segreti, soprannumerarii, e di ono-
quella dell' auditorio , e disciolta la >» re ecclesiastici, cappellani segreti
Cappa magna che aveano assunto , >} e di onore , cappellani comuni
prima della messa, si pongono a se- « chierici segreti e aiutanti di ca-
dere nelle rispettive cattedre, ed as- mera del Papa ", nelle cavalcate
sistono alla formale lettura delle co- e concistori pubblici, nella processio-
stituzioni apostoliche riguardanti il ne del Corpus Domini ^ e in tutte
tribunale. Quando però gli uditori di le cappelle Pontificie [Vedi), usano
Rota non aveano abito distinto, es- Cappa di saia rossa, con mostre di
sendo anticamente composto il tri- seta rossa, con cappuccio simile guar-
bunale di monaci, di chierici e di nito di pelli di armellino nell' inver-
laici , i primi vestivano di nero , i no , e colla fodera di seta rossa in
i secondi di paonazzo, e poi anche altri tempi. Questa Cappa, che assu-
di nero, e i terzi di rosso. Nelle ese- mono sulla sottana paonazza, è aper-
quie novendiah, e nelle conclusioni ta in sul davanti, senza coda, con
alla cancelleria , e quando si riuni- maniche larghe e corte, con mostre
scono agli avvocati concistoriali in di seta rossa. I bussolanti poi , ai
qualche particolar funzione cogli udi- quali vennero riuniti gli scudieri, e
tori di Rota ,
questi adoperano le i camerieri extra muroSj hanno la
cappe della forma di quelle degli Cappa, <iome i sopraddetti, tanto nel-
avvocati concistoriali. la forma, che nella qualità e colore.
Gli avvocati concistoriali portano Solo diversifica nel cappuccio, che
una Cappa soltanto propria del loro non è ornato né di pelli, ne di fo-
collegio, già usala ne' tempi antichi dera di seta, e soltanto Benedetto
dai Cardinali e dai canonici. Questa XIV, nel 174^) concesse ai canW"
Cappa in presenza del Papa si porta rieri extra muros V uso del cap-
aperta , ossia si mostra l' arinclliiio, puccio. Hanno inoltre l* uso ilella
4

9^ GAP GAP
Cappa, come quella de' camerieri se- mani, della qual forma era quella
greti, sebbene i registri concistoriali de' Cardinali, come si ravvisa dagli
prescrivano quella de' bussolanti col antichi monumenti di pitture, meda-
capj3Uccio però ritorto , e ne' conci- glie, ec. E
il Bonanni dice, che fino

stori sì pubblici che segreti, e nelle a' tempi Innocenzo III, i canonici
d'
esequie de' Papi, e Cardinali , i tre vaticani usavano la cappa di saja ne-
chierici nazionali dell' impero , di ra, cambiata però in paonazza cogli
Francia e di Spagna , vestendo di armellini da Nicolò V, il quale con-
sotto la sottana e fascia paonazza. cesse a' beneficiati la fodera di pelle
V. Concistori. I procuratori di col- cenerina. Diversi Pontefici concedet-
legio (Vedi)^ poiché Leone XII, con tero a'canonici d'insigni capitoh, bene-
breve de' 21 giugno i8si5, li rein- ficiati, e chierici beneficiati l'uso del-
tegrò del loro posto nelle cappelle la cappa nell'inverno, ed a molti ca-
Pontifìcie, ene confermò i privilegi nonici le cappe rosse per ispecial pri-
che godevano, portano Cappa di saia vilegio; altri permisero, come al ca-
nera, con fodera di seta nera, e cap- pitolo di s. Maria in Trastevere in
puccio simile foderato di seta di Roma, di spiegare le Cappe all'ado-
egual colore. La Cappa loro è, come razione della Croce nel venerdì santo,
quella degli avvocati concistoriali, e la congregazione de' Riti, per non
ma non hanno l' uso delle pelli sul dii'e di altri esempi, con decreto de'
cappuccio; la sottana è di seta nera settembre i745' tomo IV. p. 352, n.
neir estate, e di panno nell' inverno. 4029, permise a'canonici della cat-
Finalmente nella cappella Pontifi- tedrale di s. Severo di andare all' a-
cia, quando i chierici regolari, e gli dorazione della Croce colle cappe spie-
alunni de' collegi recitano il discorso, gate.
assumono la cappa di saja paonazza All' articolo Canonici Regolari
con fodera di seta cremisi, e nell' in- (Vcdi)^ si tratta delle Cappe da loro
verno cogli armellini bianchi. usate,con molte erudite, ed analoghe
Riguardo alle Cappe de' canonici, notizie.A Bonifacio Vili era stato do-
oltre quanto si è detto superiormente mandato dall'abbate de'monaci di Co-
sull'origine della Cappa, ed all'arti- lonia r uso della Cappa rossa ; però
colo Caivonici, aggiungeremo col Ma- non gli fu accordata che la Cappia
cri, che anticamente la loro Cappa era nera con lo strascico; e Guglielmo
come quella de frati, tutta aperta conte di Pontieu assegnò a' canonici
davanti, e solamente unita a' piedi, regolari de' ss. Maurizio e compagni
come viene descritta da Nicolò III martiri, acciò portassero sempre a
nelle costituzioni della basilica vaticana, loro onore Cappa rossa, tredici
la
di cui era stato arciprete: >> A vigilia lire come abbiamo da una
d'argento,
=-> scilicet omnium sanctorum usque ad lapide >y Ad emendas vigiliti ulnas
;

" sabbatum sanctum superpelliceas « scarlatae ad ulnam de provinis,


>»lineas deferant, cappas nigras de « ad facienda cappuccia, quae prae-
« sagia simpUces; vel si voluerint « dicti canonici in signum martyrii
" foderatas a cingulo vel circa ex » b.b. martyrum Mauritii, sociorum-
ii parte interiori fixas inferius et a- « que ejus jure ordinis, et consue-
" pertas". I beneficiati però porta- « tudinis in ecclesia gestare rubea
vano le Cappe tutte serrate, con u- « dignoscuntur ".

na piccola apertui'a per cavar le Non si dee tralasciare di far men-


,

GAP CAP 93
7Ìniie del così detto Diritto di Cappa, CAPPADOCIA. Era una delle
che si pagava a* capitoli pc'niiOTi pre- parti più vaste dell' Asia minore.
lati, od ai religiosi pe' nuovi abbati Anticamente eravi soltanto una pro-
commcndatarii, secondo l'uso partico- vincia chiamata Cappadocia, che, se-
lare di a le line chiese. Per diritto di condo Slrabone, i persiani divisero
Cappa s'intende eziandio quello, che in due satrapie, e i macedoni in
certi capitoli esigevano da' canonici due regni, uno dei quali fu appel-
novelli ,
per islallarli^ e dar loro il lato Cappadocia del monte Tau-
possesso in coro, consistente in un do- ro, e
questa era la grande Cap-
nativo di denari da suddividersi fra padocia; l'altro chiamossi di Cap-
i canonici, ciocche vietò il concilio padocia del Ponto. La Cappado-
di Trento, come Pio li precedente- cia detta Magna, per distinguerla
mente avea proibito gli altri regali. da quella del Ponto, che poteva dir-
Per la celebre Cappa di s. Martino si Cappadocia marittima, confinava
s'intese indicare quel mantello o sten- coir Armenia minore , colla Gala-
dardo, aflìdalo alla custodia de' duchi zia ,Licaonia , colla Cilicia
colla
d'Anjou, come siniscalchi di Francia, e e regno del Ponto. Mazaca ^
col
che jìortavasi dall'esercito, consistendo o Eusehia ^ detta poi Cesarea fu
in un velo di taffetà, colla effigie del la Vi regnarono in va-
capitale.
santo, e che era stato posto sulla di rii tempi
Farnace investitone da
lui tomba. Vuoisi da alcuni, come di- Ciro, A riarte, Ariobarzane, ed Ar-
remo all'articolo Cappellani, che i chelao, sotto il quale divenne provin-
cappellani avessero 1' origine dai cu- cia romana per volere del senato,
stodi di tal cappa, e da essa cosi e di Tiberio, e governata dal- fu
sieno stati chiamati. l'ordine de' cavalieri. L' imperatore
Finalmente è da avvertirsi, che nel- Valente, dopo che la Cappadocia
la corte romana si chiamano Cappe era passata dall'impero romano a
nere, quegl'individui, che appartengo- quello de' greci, trascorsa la metà
no alle famiglie nobili dei Cardinali, del IV Cappadocia
secolo, divise la
primari! prelati, principi, ambasciato- in prima, e seconda. Cesarea (Fe-
ri, e nobiltà romana, cioè i loro mae- c?/), già metropoli di tutta la Cap-
stri di camera, i gentiluomini^ i cap- padocia, rimase metropoli della pri-
pellani, e i camerieii ec, perchè ve- ma; la seconda ebbe per capitale
stono abiti neri detti da città, e gli Tiana {Vedi), alle falde del monte
ecclesiastici l'abito talare. Ed ezian- Tauro, quindi l'imperatore Giusti-
dio i camerieri segreti, e
onore di niano I nel VI secolo cambiò anco-
secolari del Papa,chiamansi di spa- ra quest' ordine, e suddivise la se-
da e cappa, perchè coli' abito di cit- conda Cappadocia in seconda e ter-
tà usano pure la spada, come i za dando per metropoli a que-
,

maestri di camera, e i gentiluomini st'ultima la città di Mocesa, che poscia


secolari de' Cardinali, prelati, ed altri dal suo nome prese quello di Giu-
summentovati. La
denominazione stinianopoli ( Fedi). Altri poi dico-
Cappa sembra pro-
in tali individui no, che questo paese veniva separa-
venuta dal fbrrajuolone di scia, o to in due l'Armenia
parti generali,
mantello, anticamente appellalo cap- minore, Cappadocia propria.
e la
pa, e l'aggiunto di nera dal colore Questa era smUlivisa in due gran
di esso, e dal restante dell'abito. Provincie, la gran Cappadocia, quale
,,

Oi GAP CAP
giaceva fra la terra e il Ponto, che tesimo, divenne in seguito vescovo
racchiudeva quanto estendevasi lun- della stessa Cesarea, come attesta il

go il Ponto-Eusino. E questo paese, il p. Sa^igallo, nelle Gesta de' Ponte-


quale comprendeva tutto quello, che fici, titolo 3. Dipoi accadute le ac-
in oggi si conosce sotto il nome ge- cennate della Cappa-
suddivisioni
nerale di Amasia, città, che fu l'an- docia, che ebbe la gloria di pro-
tica residenza dei re di Cappa- durre i santi Gregorio Taumaturgo,
docia , ed alcuni cantoni circon- Basilio // Grande, Gregorio Nazian-
vicini, avea parecchie considerabili zeno, ed altri padri, che ne nobili-
città , delle quali ancora sussiste tarono il suolo, ad onta della men-
la maggior parte , sebbene alcune zionata disposizione di Giustiniano
abbiano cambiato interamente il I, stante quelle del concilio Calcedo-
nome, e quello di altre siasi al- nese, celebrato nel 45» i , il quale avea
terato. In progresso di tempo, nei regolate le sue provincie ecclesiasti-
primordii del XIII secolo, servì di che, in modo che non potessero
asilo all'imperatore Alessio Comne- esserecambiate dal principe la se- ,

no, che Baldovino conte di Fian- de di Mocesa o di Giustinianopoli


dra, alla testa de' francesi, e de' ve- non godeva tuttavia dei diritti me-
neziani, discacciò da Costantinopoli. tropolitici all'epoca del sesto conci-
In allora fu, che Comneno fondò l'im- lio generale, celebrato in Costanti-
pero di Trebisonda il quale soste- , nopoli nell'anno 68o sotto il pon-
nutosi per duecento e cinquant'anni, tificato di Agatone ; e Nazianzo
fu da Maometto II distrutto nel XV ( Vedi), che secondo 1' Oriens cìirist.
secolo, recando prigioniero il regnan- tom. I, p. 35 r, viene posta nella
te Davide Comneno, e tutta l'impe- terza Cappadocia, fu eretta in me-
riale famiglia, onde la Cappadocia tropoli dall'imperatore d'oriente Ro-
ancora interamente cadde in potere mano IV Diogene.
de' turchi. Ecco le sedi vescovili delle tre
Passando a parlare dell'introdu- provincie di Cappadoica. I Cesa-
zione del cristianesimo nella Cappa- rea, metropoli, Nissa , o Niso, Ter-
docia, è da premettersi che la reli- me Basilica , Cissa , Pamuliana, o
gione degli antichi suoi abitanti era Camuliana. II Tiana, metropoli, Ci-
quella dei persiani. In seguito si bestra o Cybistra
, Faustinopoli ,

succedettero i riti barbari, dappoi- Sasime o Zazima, Balbissa. Ili


,

ché si vuole che venissero offerte a Mocesa, o Giustinianopoli, metro-


Comano vittime umane. Certo è, poli, Nazianzo, Colonia, Parnasso
che quando il principe degli apo- Doara.
stoli s. Pietro, passò dalla Palestina Commanvìlle registra le diocesi
nella Soria, fissando anno 38
nell' della prima provincia di Cappado-
dell' era cristiana la sua sede in An- cia, in questo modo: Cesarea, Nis-
tiochia, trascorse quindi le provincie sa, Camuliana, Cissa, Teodosiopoli
di Ponto, Calazi a , e Cappadocia ,
Evaisso, Seria, Arathia^ Epolia , e
predicando per tutto l'evangelo, a- Metodiopoli, ed alla terza provincia,
vendo primieramente nella sua ca- aggiunge alle predette sedi vescovi-
pitale Cesarea battezzato Cornelio li, Meliana fondata nel IX secolo.
centurione romano , che essendo il Due sono i concilii di Cappadocia.
primo de' gentili a ricevere il bat- Il primo vuoisi da alcuni convocato
-

GAP CAP 95
l'anno 827 coll'intervento di s. Basi- che si rizza talvolta nelle guerre, e
lio, per la divisione della Cappadocia in altre circostanze alla testa del
in due provincie, prescritta dall'im- campo , acciò il cappellano vi possa
peratore Valente. S. Basilio come porre V altare [Fedi), e dir la mes-
metropolitano sostenne che tal sud- sa , cui assistono i soldati.
divisione non dovesse punto pre- Dalla vita di s. Norberto cap. i5,
giudicar alla sua giurisdizione su si ha che Cappella significò an-
tutte le chiese di Cappadocia. Il cora quel luogo, in cui si custodi
vescovo poi di Tiana, dichiarata vailo le cappe, ed anco i mantelli
metropoli della seconda Cappado- de' santi, non che i paramenti sacri
cia, pretese invece di esercitare egli da usarsi nella celebrazione de' di-
i diritti e le prerogative di metropo- vini misteri, luogo chiamato eziandio
litano sulle chiese soggette alla pro- cubiculum j e talvolta per Cappella
pria sede metropolitica; ma il con- s' indicò la cappellania (Fedi), spe-

cilio compose la questione, accre- cie di benefìcio ecclesiastico. Si chia-


scendo il numero de' vescovati il , mò altresì Cappella la moltitudine
che sì risolvette in vantaggio spi- de' musici , deputati a cantare in
rituale della Chiesa. 11 secondo con- una chiesa ; e quindi canto a Cap-
cilio di Cappadocia si dice adunato pella si nominò il canto figuralo, o
nell'anno 876, pei* approvare il li- quella specie di canto musicale, che
bro dello Spirito santo, composto per lo più si usa nelle sacre fun-
dal menzionato dottore san Basilio zioni. Maestro di cappella, Cory-
Magno. phaeuSj chiamasi colui che regola,
CAPPELLA, Capella, Sacellum, e dirige i musici della cappella, e
Sacrarìunij dedicala. Luogo nelle cappellani cantori si dicono i canto-
chiese o case , ov' è situato V altare ri della cappella Pontificia ( Fedi).
per celebrare, o un oratorio in cui Dice il Macri, che nella festa del
avvi un solo altare, il quale si chia- santo titolare d'una cappella si re-
ma anco piccola chicsina. Il Burio, cita l'ofìjzio, come ordina il Calen-
nel suo Ononiasticon, dice che cap- dario romano, piti si celebra la messa

pella )» apud Gavantum deducitur a col Gloria, senza il Credo, come


'> caprarum pellibus bisce verbis: prescrive la rubrica. Ma se nella C^ap-
M cappella apud antiquos
fuit pia pella fosse stato trasferito il titolo di
*» domus itineraria ex caprarum pel- qualche chiesa rovinata , allora si re-
M libus fabricala; et a pellibus bis citerà r ufllcio del santo titolare qual
« cappellas earumque custodes ca- semidoppio Il medesimo ag-
ufficio .

» pellanos vocitabant ". Altri fanno giungealtresì, che per Cappella s' in-

derivare la parola Cappella dalla ttnde anche quell' oratorio , o pic-


cappa di s. Martino, che i re di cola chiesa, destinato alla preghiera,
Francia nelle guerre facevano custo- e alla celebrazione della messa, con-
dire sotto tende, che dicevansi cha- siderandolo qual parte della chiesa.
pelleSj e che poi racchiudevasi nella Fra le etimologie di Cappella, ri-

santa cappella, i cui custodi, come porta Macri medesimo quella ac-
il

spiega il Zaccaria, furono appellati cennata da Gemin, lib. I, cap. 128:


cappellani ( Fedì ). Cappella per- w Capenum dicitur domus, ad quam
tanto dicesi quella baracca di rami « pauperes ad postulandam vico
fìx^uzuti, di frasche, e di legname » mosynam confluunt. Inde dimiim-
,

96 GAP GAP
M tum qua chri-
cappella dicitur, in »* apostoli Pauli
studiosius exorna-
« stiani paupercs spirita ad postu- « vit Queste camere presso gli
".

^ landam animae eleemosynam con- antichi sono come le nostre Gappel-


w veniunt ". le , onde disse il Baronio »* Cubi-

Abbiamo dal p. Lupi , Disserta- « culum enim idem fuisse apud


zioni^ tomo I, p. 37, che le cap- »5 antiquos, quod hodie apud nos
pelle annesse alle antiche chiese, " cappellam " ; ed è perciò che Gar-

chiamate anche Oratoriij o Esdre, lo Macri nelle aggiunte fatte al Hie-


furono fatte ad imitazione delle fab- rolexicon del suo fratello Domeni-
briche sacre de' gentili , e con un co, dice » Synonima sunt cappella*
solo altare. Quindi riporta gli esem- >y nus, et cubicularius apud latinos '*,

pii delle antiche cappelle ne' templi e perciò il Bianchini note a


nelle
de' gentili, quelle del Pantheon , o s. Leone I, Papa del 44^5 spiega
chiesa di s. Maria ad Martyresj e che i cubicularii, o cappellani, pre-
dice,che il disegno della croce gre- sero questa denominazione dalla cu-
ca con cui fu edificata presso il fo- stodia loro affidata de' venerandi cor-
ro Agonale la chiesa di s. Agnese, pi de' principi degli apostoli, a' quali
con tre cappelle nell' estremità della custodi edificò il detto Pontefice
croce, e quattro nei quattro angoli presso le tre basiliche altrettante ca-
che formano gli stipiti, od i piloni mere, chiamate sacrarla^ sive sa-
della cupola, sia una imitazione del cella, per abitarvi. In esse non
tempio creduto di Plutone, nella si celebrava la messa , ma piutto-
villa Adriana presso Tivoli. Le gran sto vi si ritiravano i fedeli ad ora-
cappelle laterali della chiesa di s. re con maggior raccoglimento, e ta-
Andrea della Valle, si riconoscono lora servirono per seppellirvi i de-
nella fiancata del tempio della Pa- funti.

ce, ed altrove. Quando gli antichi Riguardo al tempo della erezio-


usarono la voce Deluhrum, intese- ne delle cappelle nelle chiese, si

ro indicare un tempio colle cappel- vuole che fosse nel sesto secolo, in
le, a differenza di quando adopera- cui si moltiplicò la erezione degli
rono altri vocaboli Deliibra sunt : altari , ed in cui si accrebbero tan-
tempia ciini sacellis. Riferisce il Ber- to i sacerdoti, che i fedeli, come at-
lendi, Delle oblazioni all'altare^ p. testa il Mabillon, Praef.in Saec. Ili
1 49, che nelle antiche chiese, in cui n. 'j'] : » Mysteria sacra frequenta-
eravi un solo altare, si videro tal- » ri amplius, et arac plures una in
volta lateralmente alcune camerette, » ecclesia construi captae "; anzi
chiamate anche cellette da s. Paoli- a' tempi di Carlo Magno , il conci-
no, e monisteri da Agnello nella vi- lio di Tionville deir8o4 ne vietò il
ta di san Giovanni arcivescovo di superfluo, ed eccessivo numero. Er-
Ravenna. San Nilo, nella descri- i-arono pertanto il Gocleo, e Bild
zione del tempio fatto innalzare dal detto Renano, nel dire il primo, che
prefetto Olimpiodoro, dice : In com- la moltiplicità degli altari nelle chic-
muni vero aede multis variisqiic se per mezzo delle cappelle, inco-
distincta cubiculis. L' autore del- minciasse nel XII secolo, e nel sos-
la vita di Sergio nel Pontificale tenere il secondo, che moderna sia
narra: » Hic tectum, et cubicula una tale aggiunta. Le Gappelle adun-
^i universa in circuitu basilicae b. que fabbricate nelle chiese, e che
GAP GAP 97
Hinno parfe di esse sono chiamate riata, o di balaustri, e indicate, e
tla' canonisti sub teclo, mentre quel- caratterizzate da un altare. E sic-
le edificate fuori delle chiese, e che come piacciono quelle d' un disegno
sussistono da loro stesse le chiama- uniforme, senza monotonia, cosi so-
no su!) diu. no commendevoli quando sono erette
Il Millin comprende sotto il no- in armonia, e in proporzione all' ar-
me di Cappella , tanto que* piccoli chitettura dell'interno della chiesa,
edificii che possono riguardarsi co- e trovano il loro più naturale col-
me diuìinutivi di templi
, o chiese locamento negli sfondi delle navate
(Vedi) ^ e che secondo lui tengono collaterali.
il luogo delle antiche Àediculae, quan- Il severo Milizia si scaglia contro
to quelle porzioni di edificii sacri, l'abuso delle Cappelle straordina-
che contengono un altare, e che en- riamente moltiplicate nelle nostre
trano nella composizione, e nel com- chiese. La decorazione ordinaria con-
plesso di una chiesa. I primi, che siste in un quadro che rappresenti
sono talvolta da noi chiamati orato- r immagine del santo, cui è intito-
rii , si costruiscono d' ordinario in lata la cappella o qualche tratto
,

que* luoghi,i quali non ammettereb- della sua vita. Spesso si innalza so-
bero per se stessi ne la estensione pra l'altare la statua del santo me-
né la spesa della costruzione d' una desimo, o entro una nicchia sfonda-
chiesa. ISell' Italia specialmente, pres- ta, o in una nicchia formata este-
so le pubbliche vie, se ne trova un riormente da colonne, come quelle
numero considerevole, per comodo della chiesa di s. Maria ad Marty-
de' viandanti, e degli abitatori cam- res in Roma tanto encomiate. Si
pestri. Il carattere di tali piccoli e- collocano finalmente dagli archi-
non ammette ne ricchezza, né
dificii tetti le cappelle , anche all' aria a-
lusso,ma solo forme sempHci, di perta , nei cimiterii, e ne' luoghi,
che può servire a modello quello, ove i fedeli comunemente si adu-
che Giulio IH fece fabbricare dal nano ad orare, e ad esercitare ope-
celebre architetto Vignola, ad o- re pie.
nore di s. Andrea apostolo, sulla Si diede il nome di Cappella a
\ia Flaminia presso la Villa chia- tutte le chiese particolari, che i prin-
mata volgarmente di Papa Giulio. cipi, o i grandi eressero nei propri
Imitò l'artefice in questo lavoro l'an- palazzi. In Roma celebri sono le ma-
tico stile, col dare una forma qua- gnifiche cappelle dei palazzi apo-
drata all'esterno, sopra la quale stolici vaticano , e quirinale. Nel
pose una cupola bassa, come quel- primo vi sono le cappelle Sistina
la del Pantheon, e rivestì T edi- fabbricata da Sisto IV , e paoli-
lìzio di Le Cappelle
peperino. poi, na edificata da Paolo III, come-
che non formano im corpo di edi- chè si «chiami paolina quella pu-
lìzio isolato, e che quasi sono il di- re del quirinale siccome eretta da
minutivo d' una chiesa, sono quelle, Paolo V. In Parigi Santa Cappella
che vcggonsi forse troppo moltipli- dicevasi quella dell'antico palazzo di
cate nelle chiese, nelle quali forma- s. Luigi IX , costrutta con disegno
no un complesso di parti dipendenti gotico , e meravigliosa per la sua
dal tutto, ordinai iamcnte separate leggerezza , e bella anche per le sue
dalla nave per mezzo d' una infcr- vetriale dipinte. Presso i francesi so-
voL. vni.
,,

c)B CAP GAP


no pure rinomale le cappelle di alcune basiliche, e chiese, si chiama-
Vincennes, e quella di Versailles, e no Cappelle Pontifìcie {Vedi), e Car-
presso le corti de' sovrani ve ne so- dinalizie e prelatizie si denominano
no maggiore, o minor pregio.
di le Cappelle, che celebrano i Cardi-
Cliiamasi pure Cappella l'argente- nali , e varii collegi prelatizii senza
ria, e le suppellettili sacre, Sacra r intervento del Papa , ma solo coi
sacelli supellex, che i prelati , e i ministri e cappellani cantori della
gran signori posseggono per uso , e Cappella Pontificia.
servigio delle loro cappelle. L' uso delle cappelle domestiche
I Cardinali non possono disporre od oratorii privati riprovato dal Ber-
de' paramenti , e sacri arredi delle gier alla voce Cappella, contro il

loro cappelle senza l'autorizzazione cui abuso procurò rimediare il con-


d'un breve Pontifìcio. E se muoio- ciho di Trento nella sessione 22, è
no ab inU'statOy divengono proprie- tuttavia assai antico ne' palazzi dei
tà della Cappella Pontificin. Non sia principi.Del gran Costantino riferi-
discaro che qui si avverta come , sce Sozomeno In palatio constru-
:

Benedetto XIV colla costituzione, Ad xit oratoriuni ... in quo deberent


.

audicntiam, dei 5 febbraio lySS, Dcum laudìbus ejferre, et sacra my-


presso il Bull. maga, tom XIX, p. 1 3o, steiia percipere. Negli atti della vita
dichiarò che i sei Cardinali subiubi- di s. Desiderio vescovo di Gahors
carii non possono conferire nelle loro si trova, che il di lui fratello era
cappelle in Roma, a' proprii dipen- stato abbate del regio oratorio sotto
denti o diocesani, se non che la pri- i re franchi Clotario II del 584, e
ma tonsura, per non ledere la giu- Dagoberto I: Ruslicus abbaliani pa-
risdizione del Cardinal vicario. Varii latini oratorii gessit: lo stesso no-
poi sono i privilegi di che godono me e titolo era in uso sotto Carlo
le cfjppclle domestiche de' Cardinali, Magno. Queste regie cappelle ave-
fra' quali l'indulgenza delle stazioni. vano i loro sacerdoti per celebrare
/^. il Cardinal Brancaccì, Disserta- il sagrificio, quaU chiama vansi cap-
i

/io de privilcgiis (juibus gaiidcnt Car- pellani, arcicappellani, gran cappel-


diiiales in propriis capellisj Rouiae lani e sommi cappellani , titoli che
1672, iiiL cjiis diss. p. 1. presso a poco nella corte di varii
Tenere Cappella dicesi di alcuni principi oggidì hanno effettivo, o di
principi , come massimamente del onore alcuni vescovi e prelati deco-
i'apa, allorquando assistono all'utìi- rati di particolari insegne e privilegi,
cio divino, alle messe, e ad altre non che giurisdizione, singolarmente
sacre funzioni, con grandi cerimonie, in Francia. Di fatti il tesoriere della
ne' giorni solenni. A Versailles si santa Cappella di Parigi aveva il

chiamavano giorni grande Cap-


di diritto, come vicario nato del re, di
pella quelle feste solenni, in cui era conferire le cappelle di fondazione
celebrato 1' ufficio nella Cappella rea- regia, che erano tanto nella s. Cap-
le da un vescovo. Le funzioni eccle- pella, che nella città, e prevostura di
siastiche, che in Pioma celebra , od Parigi. Ed inoltre si sa che la santa
alle quali assiste il Sommo Pontefi- Cappella del palazzo veniva consi-
ce, co' Cardinali, collegi prelatizii, e derata come un capitolo, i cui mem-
con tutti quelli, che vi hanno luogo, bri principah erano canonici ; ma
lauto nelle cappelle palatine, che m essa nou uvea nulla di comune col
,

GAP
cleix) della corte, vale a dire la ca|)- con grande erudizione il p. Carac-
pella , e l' oratoiio del re ,
pcrcliè ciolo teatino sopra la settima lettera
questi nveano sempre avuto la loro di s. Gregorio Nisseno , da lui con
cappella indipendentemente da quel- altre sei stampata in Firenze nel
la del palazzo. Ad esempio poscia .73..
dei re e dei cominciarono
piincipi Che il concilio di Trento nella men-
anciie i nobili ad onore di qualche tovata sess. XII, e. g, abbia proibito
santo far fabbricare le cappelle ed a' vescovi di poter ulteriormente con-
ora tori i privati, a' quali erano tenuti cedere il permesso di celebrare la
assegnare gli stipendi necessari, e pel messa fuori delle chiese, in oratorii,
sostentamento del sacerdote , e per e cappelle domestiche, per cui il solo
la celebrazione delle messe, secondo Pontefice può accordare T Altare por-
quello statuto fondato sopra Tordi- tatile, lo dicemmo a questo articolo.
dina mento di Zaccaria Pontefice del Tuttavia sipuò consultare il p. Gal-
74 1 , wel rescritto a Pipino re di lico, De Oraloriis domestiche et de
Francia » ut qui oratorium consacra-
: usu altaris porlalilis, Romae 174^;
» tum liabet , vel habere voluerit Ferrari Biblioth. Canon, verbo AU
»i per consilium episcopi de suis pro- tare, e Benedetto XIV, De Sacrif.
•^ priis rebus ibidem largiatur ". Missae lib. I, cap. 2 num.
, 4- ^^
Essendo però queste semplici fonda- è a tacersi, che essendo nate in Po-
zioni laicali, non si ricercava la di- Ionia molte controversie sugli ora-
pendenza del vescovo , se non per torii privati, quel Pontefice, per se-
potere ne' medesimi celebrarsi la mes- darle, scrisse ai vescovi polacchi il

sa, secondo canone 1 1 del conci-


il breve Magno unanimi, emanato R•^
lio trullano, a cui avendo la preten- giugno 1701, cotìie si legge nel Bull.
sione di certi nobili derogato, si sta- Magn. tom. XXIII p. 21 5, col quale
bili, come si ha ne' capitolari de' re confermò loro ii privilegio di usare
franchi in quell' epoca : « Qui in fuori delie diocesi l' altare portatile
f' domo sua oratorium habet, orare nelle proprie abitazioni; dichiarando
>»ibi potest. Tamen non potest in eo nello stesso tempo, che la licenza di
» facere uiissas, sine permissu epi- alzare gli oratorii privati, proibita
« scopi ". Per altro la scelta del sa- a' vescovi dal Tridentino, e da Paolo
cerdote, quando non fosse stato este- V, dal solo romano Pontefice si del>
ro, o sconosciuto, conforme il divieto ba accordare, secondo le circostanze
del concilio IV di Orleans, si face- de' luoghi, e delle persone ; le quali
va ad arbitrio de' fondatori delle facoltà concedono per oigano dell;i
si

dette cappelle ed oratorii, ed a que- segreteria de' Brevi Pontifìcii. Avendo


sto si dava uno stipendio, e il no- poi fatto fabbricare in Roma il ré
me di cappellano ;
poiché essendo di Portogallo Giovanni Y, una son-
cappella dotata poteva servire ad tuosa cappella di preziosi marmi, de-
un chierico di vero titolo per ordi- dictita a s. Gio. Battista, col quadro
narsi prete; titolo, che ammettono del santo eseguito in mosaico, in atto
per legittimo i concili i di Meaux, e di battezzare Gesù Cristo, per collo-
<li Epaona , essendosi praticate tali locarla in Lisbona nella chiesti di s.

ordinazioni anche nella Chiesa Ro- Rocco de' {Gesuiti, volle il detto Pon-
mana, Degli oratorii e cappelle pri- tefi(;e consacrarla solennemente. A
vate, oltre il citato lìerlendi ,
parla talelfetto Incappella, ch'era qostll ulta
loo GAP CAP
in modo da potersi comporre , e larii (capo de' quali è il primo de-
scomporre, fu eretta nella chiesa na- cano di anzianità di servigio ), e sa-
zionale di S.Antonino de' portoghesi, cerdoti appartenenti alla famiglia no-
e Benedetto XIV y'i si recò a con- bile. Sotto il nome generico di cu-
sacrarla a' i5 dicembre i744) ^^' bicularii, sino da s. Leone I, si chia-
chiarando il suo altare Pontifìcio marono quelli, che prestavano ne'
(Vedi), colla concessione di quei diversi uffizii un servigio più o me-
privilegi, ed indulgenze, di cui si no intimo al Papa. Tuttavia, sino
tratta a quell'articolo. al secolo XVI, non se ne ha sepa-
Finalmente alcuni oratorii (F'edi), rata memoria, e solo ne' Possessi
delle arci confraterni te, confraternite, del Cancellieri, in quello specialmen-
o di altri pii istituti, o patroni, non te presoda Gregorio XIV, a' i3
che alcuni degli oratorii eretti ne' pa- dicembre 1590, si legge, che dopo
lazzi de'principi, sono riguardati come avvocati concistoriali, cavalcavano
gli :

chiese pubbliche, per privilegio, e con- w circiter LX


ss. cubicularii, et ca-

cessioni, nel qual caso tanto gli o- » pellani vestibus rubeis, et talari-
ratorii, che le cappelle perpetue do- » bus, cura capuciis inversis ad col-
mestiche si benedicono col rito, che » lum induti, et inter eos secre-
descrive il Diclich nel suo Dizionario ti tiores, et intimi octo S. S. fa-
Storico-Liturgico, all'articolo Chiesa » miliares erant". L'esistenza de'
nuova, ovvero Oratorio pubblico. Cappellani nel Pontificato di Paolo
Tutti poi sanno, che le cappelle do- IV si rileva pure dai ruoli del pa-
mestiche si deggiono collocare in luo- lazzo apostolico del i555j ruoli più
ghi decenti, separati dalle altre ca- antichi di quell' archivio. Si osserva,
mere della casa, e che sieno suffi- che in detta epoca (come si dirà
cientemente grandi, acciò gli assisten- air articolo Cappellani segreti ) , i
ti non vengano costretti ad ascolta- Cappellani del Papa non erano di-
re la messa fuori delia porta; che stinti in segreti e comuni.
non è permesso farvi celebrare la Ai Cappellani del Papa furono
messa ìnei giorni di grande solenni- conceduti alcuni privilegii da Gre-
tà, meno i casi d'infermità per sin- gorio XIV, creato nel 1590, e con-
goiar concessione^ e per ispecial pri- fermali dalla sua bolla, Circumspe-
vilegio ; che debbano essere fornite cta, la quale viene citata in quella
degli arredi, e paramenti sacri, e di di Gregorio XV, che concesse ad
tutto il necessario alla celebrazione essi molti altii privilegii. Se l'origi-
del sacrifizio, per cui il vescovo è ne poi de' monsignori Cappellani
tenuto a visitarle, o farle visitare, co- segreti del Papa [Vedi), sia ante-
me è indispensabile l'autorizzazione, riore , contemporanea o , posteriore
per celebrare nelle cappelle domesti- a quella dei Cappellani comuni ,
che, dell'indulto della Santa Sede, non si può con certezza precisare ;
non che per celebrarvi più messe, il certo è , che ne' ruoli del palazzo
qual indulto si suole rimettere dalla apostolico Clemente Vili e-
, sotto ,

stessa Sede Apostolica all'arbitrio dei letto nel 1592, per la prima volta,
rispettivi Ordinarli. oltre i Cappellani segreti, sono no-
CAPPELLANI COMUNI del Papa. minati altri Cappellani in numero
Famigliari ecclesiastici del Pontefice di sette, avente ognuno un servo pa-
pro-tempore, della classe de' cubicu- latino, con parte di pane e vino,
,,

GAP CAP loi


ed altro, con paoli quarantacinque prima volta vengono chiamati espres-
ognuno pel companatico , essendo samente i Cappellani comuni^ for-
però il settimo un chierico segreto. se perchè, come diremo, servono il

JVel ruolo di Urbano Vili, del i638, sommo Pontefice tanto nella cap-
si legge Cappellani comuni nove, e pella segreta, che nella pubblica, e
pel primo l'arciprete di Castel-Gan- nella cappella comune, o perchè re-
dolfo. Sei erano quelli d'Innocenzo sta loro r ufficio anche in sede va-
X, d'Alessandro VII, e di Clemen- cante; ond'è, che appena eletto il
te X , che aveano aumentato
già nuovo Pontefice, incombe loro di
l'onorario. Altrettanti furono quelli andarlo a servire nelle rispettive at-
de' successori e sotto Benedetto
, tribuzioni, anche prima che abbia
XIV ve n'ebbe un egual numero fissato qualunque altro nuovo fa-
di soprannumerarii, avendo però gli migliare. E che ciò sia vero, si scor-
effettivi, paoli settantacinque mensili, ge chiaramente dalla bolla Circuni-
I Cappellani segreti, nel possesso specta^ presso il tora. VI, par. IV,
che prese Innocenzo nel i644j X pag. 83 del Boll. Rom., in cui si

sono pure distinti da quelli comuni, tratta de' privilegii de' famighari Pon-
mentre dalla Relazione di quella Il medesimo Alessandro VII,
tificii.

funzione, compilata da Fulvio Ser- con bolla, che trovasi nel tom. VI,
vanzio, dopo gli avvocati concisto- part. IV, pag. 182 del citato Bolla-
riali cavalcavano " Capellani fami- rio , dichiarò i Cappellani comuni
y» liae Papae , et Capellani secreti anche accoliti ceroferari i { Vedi)
« cubicularii honoris et secreti, ve- della cappella Pontificia nelle funzio-
>» stibus, et caputiis rubeis cum pel- ni sagre. Nelle solenni suppliscono
>i libus amìcti " . Nel Pontificato essi in detto ufficio ai prelati votan-
però di Alessandro VII, successore ti di segnatura.
immediato d' Innocenzo X, che mol- Il numero dei Cappellani comu-
te istituzioni riformò, altre ne sta- ni variò a beneplacito de' Pontefici.
bilì facendo la visita apostolica Non furono però mai meno di quat-
fra le provvidenze, che prese sul- tro, né più di sette, e quasi sem-
la cappella Pontifìcia, estinse il pre sei, come si rileva dai succita-
collegio de' suddiaconi , cui pur so- ti ruoli, e dal Gerarchia
Bonanni,
stituì gli uditori di Rota , che an- eccl. p. 4?^) e dalle Notizie annuali
cora portavano l'antico titolo di di Roma. In queste si legge pure,
Cappellani Pontificii , soppresse il incominciando dal Pontificato di Be-
collegio degli accoliti apostolici o ce- nedetto XIV, il novero de' Cappel-
roferarii, che servivano il Papa nel- lani comuni soprannumerarii, che
le messe solenni, e vi surrogò i vo- ascesero a piii o meno di dieci. A-
tanti di segnatura di giustizia {Vedi)y vendo essi però l'abito, l'ufficio, e i

ed inoltre vuoisi, che dividesse e sta- privilegii di quelli in paga, per an-
bilisse meglio le due classi de' Cap- zianità succedono a questi ultimi.
pellani domestici del Papa, in Cap- Aggiunge il Bonanni, che sei sono
pellani segreti, famigliari del Ponte- i Cappellani comuni, e che gli ac-

fice vivente, ed in Cappellani comu- coliti ceroferari!, istituiti da Alessan-

ni, confermati perpetui, come si ri- dro VII con breve de* io giugno
leva dalla bolla. Grata familiarità- 1657, erano quattro, i quali, per
tis obsequia. In quella bolla per la non aggravare di spesa il palazzo
,

n,2 CAP CAP


jipòstolico, fLiroiio da lui annoverati Divenuto r ufficio di questi cubi-
alla classe de' cubicularii bussolan- cularii duplice, cioè come cappella-
ti (Fedi). In progresso di tempo, ni comuni, e come accoliti cerofera-
]'
uffizio degli accoliti ceroFerarii del- rii, in queste due rappresentanze
la cappella Pontifìcia fu unito a disimpegnano incumben-
le seguenti

quello de' Cappellani comuni, e lo- ze, tanto nella cappella segreta del
ro soprannumerarii , essendo ora i Papa, quanto nelle cappelle Ponti-
primi in numero di sette, ed i se- ficie, o pubbliche, ossia nelle fun-
condi tredici sono poi tenuti a spe-
: zioni sagre, ordinarie e straordina-
dire il breve apostolico , il quale rie, che celebra, od alle quali assi-
perpetua loro 1' ufficio. I partecipan- ste il Pontefice, anche nelle diverse
ti, o effettivi Cappellani comuni go- basiliche e chiese, come nelle bene-
dono dieci scudi mensili , oltre di- dizioni col ss. Sagramento, nelle con-
verse propine , ed emolumenti , e sagrazioni , ec. Devono pertanto i

riconoscono per superiore il prelato Cappellani comuni assistere quoti-


maggiordomo, che distribuisce loro dianamente nella cappella segreta
ne' possessi, e per la festa di s. Pie- del Papa, ove risiede, alla celebra-
tro la medaglia di argento, la qua- zione della di lui messa, e supplire
li; si conia in quelle ricorrenze. in caso di deticienza a' cappellani
L' abito de' Cappellani comuni è segreti, ed in loro presenza recare
di tre specie. Il talare consisteva le torcie accese all' elevazione, locchè
come riferisce il medesimo Bonanni, hanno disimpegnato fino a tutto il

in collare, sottana, e fascia di seta Pontificato di Pio VII. I di lui suc-


paonazza, e soprana o mantellone cessoriperò vollero celebrare priva-
di saja di egual colore, il tutto del- tamente ; ma quando Papi si reca- i

la forma dell'abito de' Cappellani se- no in qualche chiesa a celebrare o ,

greti ; e incedendo per la città, so- ad ascoltare la messa Cappellani , i

pra la sottana paonazza, in luogo comuni portano le torcie , ed eserci-


del mantellone usavano un man-
, tano quegli uffizii, che non facesse-
tello nero. Attualmente vestono co- ro i Cappellani segreti. Nella stessa
me i Cappellani segreti, cioè sottana cappella segreta assistono alle pri-
e mantellone di panno nell'inverno, vate funzioni, come cresime , ordi-
e l'una e l'altro di seta nell'estate. nazioni, tradizioni di pallii ed al- ,

L' ahi'O abito , che assumono nelle tre, partecipando analoghe pro- alle
cappelle Pontificie ,
processioni , ca- pine. Altrettanto fanno nelle comu-
valcate ec. 5 è egualmente come l'u- nioni generali , che sogliono fare i
.sato dai Cappellani segreti, cioè vesti Pontefici alla famiglia nobile Pon-
e cappe rosse con pelli di armelli- tificia nella cappella palatina, per Pas-
ni nell'inverno, e di seta rossa nel- qua ,
per l'Assunta , per la festa di
le altre stagioni; il che pongono Ognissanti, e per quella di Natale.
sulla sottana violacea. Il terzo mo- Se detta funzione viene eseguita dal
do poi con cui vestono i Cappella- maggiordomo, o dal sagrista, i Cap-
ni comuni, che nelle cappelle Pon- pellani comuni seniori lo assistono
tifìcie e Cardinalizie, ne' Pontifìcali, all'altare, e gli altri portano le tor-
ed altre funzioni, debbono esercita- cie, oltre il disimpegno delle altre
re r ufficio di accoliti ceroferarii,, è ingerenze, mentre uno dei primi
la sottana, e fascia paonazza e cotta. Cappellani celebra la seconda messa.
, ,,

GAP ^AP ir,:.

Aggiungiamo Bonanni, p. i'jS


col l'elevazione, e fonno altri ulllcii, che
che i Cappellani conìimi vennero loro appartengono ; e nei Pontificali,
così appellati, perchè a vicenda do- come superiormente si accennò, sup-
veano celebrare ogni mattina nella pliscono ai votanti di segnatura, nel
cappella comune la messa, per co- portare al Papa i sagri paramenti
modo della famiglia, e guardia Pon- i sette candellieri, e le torcie, ce.
tificia, la qual messa da uno di lo- Quando avevano luogo le cavalca-
ro, o da altro individuo, chiamato te [Vedi), i Cappellani comuni v'in-
assistente alle cappelle comuni^ at- tervenivano in vesti e cappe ros-
tualmente soltanto si celebra pei se, così a quelle pei possessi de' Pon-
suddetti famigliari e guardie, al- tefici, a quelle delle cappelle del-
lorché evvi cappella Pontifìcia, e l'Annunziata, di s. Filippo, della na-
contemporaneamente ad essa. Quan- tività della b. Vergine , e di s. Car-
do poi il Pontefice alloggia nel lo: non che a quelle cavalcate, che si

proprio palazzo qualche sovrano, facevano nei pubblici e solenni in-


come fece Pio VII nell'anno i8ig, gressi degli ambasciatori, pel traspor-
alloggiando l' imperatore d' Austria, to de' cadaveri di re, regine, prin-
e la sua imperiai corte, i Cappella- cipi reali, e Cardinali decani , vice-
ni segi-eti e comuni sono tenuti a cancellieri, camerlenghi e peniten-
celebrare la messa, e a disimpegna- zieri maggiori. In queste cavalca-
re altre ecclesiastiche funzioni per te soleva intervenire monsignor mag-
alcun sovrano, e suo seguito. Altra giordomo, oltre i camerieri extra
volta pure è avvenuto che ciò fa- , muros , e gU scudieri ; e con so-
cessero i Cappellani segreti , come pravvesti e cappe rosse cavalcava-
sotto Leone XII si praticò colla re- no pure i Cappellani comuni. Nel
gina vedova di Sardegna. Nelle cap- 1747 pel Cai'dinal Petra peniten-
pelle Pontificie e processioni, i Cap- ziere maggiore, v' intervennero al-
pellanicomuni seniori con vesti , e tresì i cappellani segreti. Nella ca-
cappe rosse prendono luogo dopo i valcata, che si faceva dal predetto
Cappellani segreti, facendo parte della maggiordomo, mentre si celebrava
coite del Papa, mentre altri Cappel- il vespero del Corpus Domini, es*
lani comuni, innanzi gli aiutanti di sendo tal prelato vestito di mantel-
camera e chierici segreti portano il letta e rocchetto, pel colonnato va-
triregno e le mitre del Pontefice; ticano, e strada, ove nel dì seguente
e appresso gli stessi Cappellani se- dovea passare la solenne processione,
greti ricevono al trono dal Ponte- per visitare ed esaminare i prepa-
fice le candele le ceneri, le palme,
, rativi , i Cappellani comuni vi an-
e gli Agnus Dei, e si recano nel davano in sottana e mantellone pao-
venerdì santo all' adorazione della nazzo : corteggio, che tuttora fanno,
croce , mentre gli stessi Cappellani sebbene non evvi piìi la cavalaila
comuni nelle cappelle Pontifìcie sie- ma sì l'ispezione anzidetta.
dono sull' ultimo gradino del ripia- I cappellani comuni, siccome cu-
no di quelli dell' altare. In dette biculari i, furono onorati da diversi
cappelle gli altri cappellani con cot- Papi di privilegi e concessioni, le
ta in qualità di accoliti servono
, principali delle i[uali sono cspixìssi^

il celebrante di libro, Imibolo, can- nel breve d' lnnoi:enzo X, emanalo


dclheri ce, sostengono le tomo ul- ai 18 gennaio i(>47, presso il lom.
,

io4 CAP CAP


VI, parte II!, p. 102 del Bollano, pellaò Pontificiaej Pius VII, 24
Grata familiarilatis. In quel breve januarii 1804, Concessio privilegio-
confermansi quelli di Gregorio XIV, rum prò capellanis communibus ejus
e di Gregorio XV, Extensìo, et no- capellae Pontificiae.
va concessìo privilegiorum capel- CAPPELLANI SEGRETI del Papa.
lanìs Romani Pontificis, ec, privi- Cubiculari! con titolo
ecclesiastici
,

legi,che consistevano nel nominarli e qualifica di monsignori di man-


Cappellani perpetui, protonota rii apo- tellone a vita del Papa, che h ha
stolici non partecipanti, conti palatini, eletti. Primo di essi è il caudatario,

nobili romani, cittadini di qualun- di cui si parlerà in fine, il quale


que città dello stato ecclesiastico ne regola le attribuzioni. Sono essi

cogli annessi privilegi e diritti , con sacerdoti appartenenti alla famiglia


facoltà di farsi creare dottori , av- nobile palatina, e si chiamano Cap-
vocati ec. , coir indulto di ritenere pellani segreti, perchè, come si dirà,
più benefìcii , anche residenziali , e celebrano quotidianamente nella cap-
disporre de' benefìcii semplici non pella segreta Pontificia , e prestano
residenziali , sino alla somma di cen- al Papa altri servigi intimi, mentre
to ducati ; colla facoltà di poter pri- gli uditori di E.ota, che pur sono
vatamente rogare , e far testamen- riconosciuti perpetui Cappellani del
to, come se fosse rogato per atti di Papa, ne esercitano le ingerenze
pubblico notaro ec. ec. Questi pri- nelle cappelle pubbliche, e nelle so-
vilegi furono pressoché approvati, e lenni funzioni, cui assiste, o celebra
rinnovali da altri Pontefici. In fatti il romano Pontefice. V>e Cappellani
abbiamo dal Bollarlo: Alexander VII comuni ( V^edi) differenti sono le

concedil privilegia siiis Capellanis attribuzioni, siccome a quell'articolo


communibus f toni. VI, part. IV, p. dicemmo. Abbiamo dai ruoli di
5i, tom. VI, par. VI, p. 290, Ccn- Paolo IV, del i555, che i Cappel-
cessio privilegiorwn prò capella- lani del Papa erano trentasei, con
nis conimunihus Clementis IX, t. VII, parte di pane, vino, cavalH, e servi
p. 68 Concessio priv. prò capel-
, palatini, e per la coronazione del
lanis communibus Clemends Xj tom. Pontefice ebbe ognuno pel vestiario
VIII, Privilegia capellanorum In- tre canne e tre palmi di panno ro-
nocentii XIj p. i32, tom. IX, p. 38, sato, o saia rossa, quattro canne, e
Privilegia capellanorum communiwn due palmi di saia o raso paonazzo,
Alexandri Vili, 284; Pri- ibid. p. e piti di quattro palmi d' ormesino
vilegia sub Innocentio XII, tom. X, di tal colore per le mostre. In altro
p. 217, sub Innocentio XIII, tom. ruolo di Paolo IV si enumerano
XIII, p. 180; sub Clemente XII j venti tre cappellani cubicularii, più
Clementis XIII , Concessio priv. prò quindici cappellani cubicularii senza
capellanis communibus capellce Pon- servizio. Da dò si conferma, che i

tificice, Romae l'jSS; Grata fami- cappellani erano chiamati anche cu-
liaritatisj Clemens XIV, 11 maji, bicularii, e già aveano il titolo di

1770, Grata familiarità ds conce- , monsignore. Fra i primi eravi il

dil multa privilegia capellanis com- cappellano e caudatario di Marcello


munibus capellce Pontificice, Pius VI, II, oltre il caudatario, che Paolo IV
21 junii 1775, Grata etc, indul- avea quand'era Cardinale. Il suo
get privilegia capellanis coni, ca- successore Pio IV ebbe ventisette
,

GAP CAI'
cappellani, il primo de'qiiali appel- comechè talorn confermi alcuno di
lavasi decano , e i primi quatti-o quelli del suo predecessore. Il nu-
sembravano gì' inlimi, o i segieti, mero de' Cappellani segreti come ,

pei'aver maggior onorario. Sotto s. abbiamo veduto, fu stabilito secondo


Pio V erano midici, cioè nove ilvolere de' Pontefici. Di che per
maggiori, e due minori, ed il pri- dare alcuni pochi esempi, Alessandro
mo custode delle gioiej e sotto Sisto VII ebbe quattro. Clemente
n' X
V eranvi un cappellano caudatario, cinque, Innocenzo XI due, Inno-
e cinque cappellani segreti, i quali cenzo XII tre, prima altrettanti, e
erano tre soli nel Pontificato di Cle- poi sei Clemente XI, Innocenzo XIII
mente Vili. In quello del menzio- n'ebbe quattro, Benedetto XIIT, che
nato Sisto V, i cappellani sebbene gli successe, otto. Clemente XII, e

senza distinzione di comuni, o se- Benedetto XIV sei, e sette, altret-


greti, intervennero alle cavalcate, tanti n' ebbero Clemente XIII e ,

fra gli avvocali concistoriali , e i XIV, e Pio VI non meno di tre,


camerieri d' onore. Altrettanto si ne più di cinque nel suo lungo
legge ne' possessi che presero della
, Pontificato. Ma i suoi successori
basilica lateranense Gregorio XIV, sino al regnante Pontefice, n'ebbero
Innocenzo IX e Leone XI. Ne' ruoli sempre sei, ed alcuna volta anche
della famiglia di Urbano Vili, creato un soprannumero, che nel Pontifi-
nel 1623, sono aftatlo distinti i cap- cato di Clemente XIV, fi.i il sotto-
pellani segreti dai cappellani co- guardaroba. Vi sono eziandio i Cap-
miiniy avvegnaché quattro sono i pellani segreti di onore, i quali han-
primi, e sei, nel i638, compresi due no r abito come gli effettivi , ed
crociferied un chierico segreto i
, : intervengono presso di loro alle cap-
due primi aveano venti scudi men- pelle Pontificie, ed alle altre sagre
sili ne da-
di onorario, agli altri se funzioni, con titolo di monsignore.
vano quindici, e soli quarantacinque Clemente XII fu il primo, che fece
paoli al chierico segreto. Sei n' ebbe Cappellani segreti di onore, e fu
pure Innocenzo X, nel possesso del imitato da Benedetto XI V, che ne
quale per la prima volta sono no- nominò quattro, e da altri, anche
minati espressamente cappellani se- in maggior numero. Leggiamo nelle
greti, essendo eglino in avanti solo Notizie di Roma, che sedici furono
conosciuti colla qualifica di cappel- quelli di Pio VII, e che sono più
lani del Papa. Ma sulla loro anti- di otto gli attuali.
chità, ed altro che li riguarda, K. Finalmente evvi anche la classe
r articolo Famiglia. Pontificia. de' cappellani segreti di onore ex-
In quanto poi alla loro nomina, tra urbem , che nel Pontificato di
questa siegue per mezzo di un bi- Pio VII giunsero a ventiquattro, e
glietto di monsignore maggiordomo nell'odierno a dodici. Questi cappel-
appena creato il novello Pontefice, il lani extra urhem se fossero in Ro-
quale suole dichiarare
per tali il ma non sarebbero considerati per
cappellano caudatario, che lo serviva tali. Godono solo extra urbem il
nCj'I Cardinalato, e che diviene cap- titolo di monsignore, il quale insie-
pellano segreto e caudatario ,
qual- me alla qualilìca cessa morie
colla
che altro ecclesiastico della sua an- del Papa, che li nominò, locchè av-
teriore corte, ed alcun ben all'etto, viene eziandio a quc' segreti e di
io6 GAP CAP
onore. L' abito v comune a quelli saia rossa e cappa di simile colore
di queste ultime due classi, e la con fodere di seta rossa, e pelli di
distinzione, che passa fra gli uni e armellini nell'inverno; abito, che usa-
gli altri, cioè fra quelli dì onore, e no in tutte le cappelle Pontificie e so-
quelli extra urbem, è eguale a quel- lenni processioni, e che adoperavano
la, la quale si descrive all' articolo nelle cavalcate de* possessi , ed in
Camerieri del Papa, al paragrafo V, quelle delle cappelle dell' Annunzia-
ove si tratta de' camerieri d' onore ta, di s. Filippo, della natività di
in abito paonazzo, ed al VI, in cui Maria Vergine , e di s. Carlo. Se
parlasi de' camerieri d' onore extra il Pontefice celebra messa bassa , o
iirbem. nella propria cappella segreta, o al-
I soli cappellani segreti hanno trove, se fa consagrazioni , com-
se
r onorario mensile di scudi trenta- parte benedizioni col ss. Sagramen-
due dal palazzo apostolico, oltre le to ec. , allora il caudatario, il croci-
propine, emolumenti e medaglie di fero, e gli altri cappellani segreti
argento nelle ricorrenze del solenne di servizio, sono quelli che lo assi-
possesso del Papa , e per la festa stono, e gli presentano i paramenti,

del principe degli Apostoli. Il cau- assumendo allora sulla sottana pao-
datario e il crocifero ( eh' è il se- nazza la cotta. Fuori di Pioma, tanto
condo fra i cappellani segreti, come i cappellani segreti , che quelli di
poi diremo) godono decente abi- onore, ed extra urbem, possono usa-
tazione ne' due palazzi Papali del re le calze di seta paonazza, come
quirinale, e del vaticano, pei mag- i monsignori camerieri segreti.

gior servizio, che prestano al Pon- Nelle cappelle Pontificie siedono


tefice sì in Roma, che nei viaggi e i cappellani segreti sull' ultimo gra-
villeggiature sino a Clemente XI ,
dino del ripiano dell'altare , ove il
che accrebbe loro l'onorario a ven- caudatario riceve la pace da un
tinove scudi il mese. Lo stesso sa- maestro di cerimonie, che poi la
gro palazzo li forniva di domestici, dà a' compagni, i quali la passano
di cavalli, somministrando loro an- ai comuni, e questi agli aiutanti di
che il mantenimento per questi; ed camera. Ne' Pontificali siedono sui
in oltre sino al Pontificato di Pio gradini dell' altare Papale. Antica-
VII, pane, vino, cera ed altre cose, mente aveano la precedenza sugli
chiamate parte di palazzo. Fino al avvocati concistoriali; ma ora van-
detto Pio VI nelle summentovate no dopo di loro all' adorazione del-
ricorrenzeavevano ognuno altresì la croce nel venerdì santo, come
una medaglia d' oro , oltre quella collo stesso ordine si recano al tro-
d' argento. no a ricevere dalle mani del Pon-
Consiste l'abito de' cappellani se- tefice le candele, le ceneri, le pal-
greti giornaliero, in attualità di ser- me, e gli Agnus Deì^ seguiti dai
vizio , in collare , sottana , fascia e cappellani segreti di onore e dai
mantellone di seta paonazza; ma cappellani comuni : ordine, che os-
neir inverno sottana e il man-
la servano pure nelle processioni. Tan-
tellone sono di panno in lutto egua- to in queste, che nelle cappelle, ap-
le, e della stessa forma dell' abito partiene a due cappellani segreti il

de' camerieri segreti come simile a ; portare la mitra preziosa, e il tri-

quello di essi è la sopravveste di regno usuale, che depongono sul-


,

GAP CAP foy


l'altare Pontificio. Questi due non greti, oltre i suaccennati , ed ;iltri

procetiono coi compagni , ma van- faremo menzione de' principali, men-


no dopo gli uditori di Rota , cioè tre di quelli, che si esercitano esclu-
innanzi alla croce, riunendosi po- sivamente dal caudatario, e dal cro-
scia ad Nel possesso di Leone
essi. cifero, parleremo in appresso. E pri-
X, nel i5r3, che ih l'ultimo a mieramente, trattando di loro il Bo-
prenderlo co' paramenti sagri, da nanni, Gerarchia eccl. pag. 474 >
quattro cubicularii si portarono a Roma 1720, dice che U numero
cavallo due mitre, e due triregni de' cappellani segreti era indeter-
ricchi di preziosissime gioie. In quelli minato, e dipendeva dall' arbitrio
d'Innocenzo X, di Clemente IX, del Papa pure non era minore di
:

di Clemente X, Innocenzo XI, di


d' sei Uno di essi a vicenda suo-
.

Alessandro Vili, di Innocenzo XII, le recitare col Pontefice l' ufficio di-
di Clemente XI, e di Innocenzo vino, seppure non Io voglia dire so-
XIII, i cappellani comuni e segreti lo, e celebrare la messa quotidia-
precedettero, come accennammo, gli namente per turno settimanale. Al-
avvocaticoncistoriali mentre in , , lora ha l'uso della carrozza palati-
Clemente XIII, Clemente
quelli di na, detta frullone, la quale godono
XIV, e Pio VI, gli avvocati ebbero i cappellani segreti anche nelle cap-
la precedenza sui cappellani segreti, pelle Pontificie ed altre funzioni, che
che seguirono però i monsignori celebra, od il Papa.
alle quali assiste
commissario e procuratore del fìsco, La messa quotidiana, ch'essi dicono
e d'allora in poi anco nelle proces- al medesimo altare in cui celebra il

sioni e nel recarsi al trono Ponti- Pontefice, viene talvolta dal Pontefi-
fìcio, gli avvocati continuarono a ce medesimo ascoltata, ovvero dalla
goder la precedenza sui cappellani intima e domestica sua famiglia ; men-
segreti. Nelle medesime cavalcate de' tre nelle messe, che il Papa dice in
possessi, e in quelle delle suddette detta cappella, seppure non li di-
quattro cappelle, monsignor cauda- spensa, facendola servire all'aiutante
tario,per esser pronto a sostenere di camera, e quando la dice nelle
il lembo della veste al Papa allor- chiese, tocca ai cappellani segreti as-
ché scendeva, in sopravveste e cap- sisterlo in sottana paonazza e cotta.
pa rossa, cavalcava appresso il Pon- E se poi la vuole ascoltare, uno di
tefice, cioè dopo il maestro di ca- loro la celebra, coli' avvertenza che
mera, e dopo i due camerieri se- nel Confiteor^ il cappellano rivolgen-
greti, avendo a destra l'archiatro o dosi al Papa dice, in vece del vo^
medico segreto, il quale talvolta era bis fratres^ libi pater, e al vo? fra^
in mezzo al caudatario, e al custo- trcs, te pater, facendo però in am-
de delle vesti, o al sotto-guardaroba bedue le volte la genuflessione ver-
che appartiene alla classe de' l)usso- so lo stesso Pontefice. il Papa
Se poi
lanti, comcchè talora lo fosse a quel- volesse ricevere dalle sue mani la s.
la de' cappellani comuni. Seguivano comunione, per la quale assume la
due aiutanti di camera con soprav- stola bianca, nel dire il cappellano
vesti e cappe rosse, f^. Possessi e Corpus Domìni nostri Jesu Chris ti
Cappelle Pontificie. CHstodiat aniinam tnani, deve in vece
Fra i molti ufìlcii onorevoli, che proMun/.iare custodiat te in i'ita/n

si disimpegnauo dai cappellani se- actcrnattij Amen, come praticasi al-


, ,

io8 GAP CAP


lorcliè 6Ì comunicano i preti. Egli rio , con cotta , rocchetto , e stola
è servito da un chierico segreto bianca, e per difendersi dall'acqua
clic domanda al Papa la benedi- assunse pure un mantellone paonaz-
zione dell'acqua all'offertorio, dan- zo con cappuccio della forma di quel-
do il cappellano al termine della lo de' caudatari de' Cardinali [Vedi),
messa la benedizione da un Iato, ed attaccato al mantellone portava
premessa la genuflessione al Ponte- il cappello semi-pontificale in testa,
fice. Il caudatario che sta sempre , e colla mano destra reggeva 1' om-
dietro al Pontefice, non se vi è il brellino di taffettà bianco incerato,
maestro di cerimonie, dopo la let- con trina, e frangie d'oro, con cui
tura del vangelo , si reca a pren- cuopriva la cassetta fermata sull'ar-
dere il messale dal chierico segreto, cione della sellaj che conteneva la
e lo consegna a monsignor mag- ss. Eucaristia ( Vedi). Lo stesso Be-
giordomo, che lo dà a baciare al nedetto XIII, quando, nel 1729,
Papa, facendo altrettanto dopo VA- ritornò a Benevento , ebbe seco in
gnus Dei per la pace, che suol dar- carrozza un cameriere segreto e un
si con un quadretto di argento do- cappellano segreto, onore che que-
rato, coli' immagine del Redentore. sto ultimo ottenne da altri Ponte-
E quando alloggiarono nel palazzo fici in mancanza de' camerieri se-
apostolico sovrani e regine, furono greti; anzi lo stesso Benedetto XIII
incaricati i cappellani segreti di ce- per la sua profonda umiltà, nelle
lebrar loro la messa. Dove però frequenti visite che faceva alle chie-
fossero stali diversi ven- i principi, se, vi si recava con un solo cap-
nero ad alcuni di essi destinati an- pellano segreto, col quale per istra-
che i Cappellani comuni. da recitava il rosario.
I Cappellani segreti fanno parte I Cappellani segi*eti coli' abito di
della così detta camera segreta , e mantellone intervengono alle esequie
perciò in alcune circostanze , col de' palaJ;ini, o primarii della fami-
mantellone fanno corteggio al Papa, glia Pontificia, esequie che anche ad
sia nella penultima anticamera del alcuni caudatarii, e crociferi venne-
suo appartamento , sia quando si ro celebrate, come si ha dai Dia-
reca nella basilica vaticana per l'e- rii di Roma. Di fatti abbiamo, che
sequie di alcun suo predecessore, morto monsignor Pietro Valeri cap-
ne' venerdì di marzo alla visita del- pellano segreto e caudatario di Cle-
la stazione, nel venerdì santo, in mente XII, e canonico di s. Blaria
occasione dell' esposizione del ss. Sa- in Cosmedin, nel 1735, fu esposto
gramento, e nella processione del- il suo cadavere sopra alto letto,
l' ottava del Corpus Domini, tanto nella chiesa parrocchiale de' ss. Vin-
di detta basilica , che della latera- cenzo ed Anastasio a Trevi, e gli
nense. Talvolta un cappellano se- furono nella chiesa stessa celebrate
greto a cavallo portò la ss. Euca- r esequie coU'assistenza di monsignor
ristia, quando precedeva il Papa
cioè sagrista, de' prelati della camera se-
ne'suoi viaggi,come avvenne sotto greta, e dei ministri delle cappelle
Benedetto XIII quando, nel 1724» si Pontificie. Nel 1736 si celebrò un
recò a Benevento. Ed è perciò, che funerale per monsig. Lorenzo Sbatti,
monsignor Ferrari, cappellano segre- altro cappellano segreto, e caudatario
to, vestito di abito paonazzo viato- di Clemente XII. Il suo cadavere
,

GAP CAP log


fu esposto con ventiquattro fiacco- l'ultimo uditore di Rota. Ne' viag-^^^r
lotti, ed intervennero ajla funzione gi ambedue questi Cappellani se- -,

i suddetti personaggi ed i cappella- greti , vestiti d'abito viatorio , cioè


ni segreti. Nel lySS nella chiesa di sottana, e mantellone corto, con cal-
s. Apollinare ebbero luogo l'esecpiie ze di seta paonazza, vanno nella terza
del cappellano segreto e crocifero muta cogli aiutanti di camera. Il

di Pio \I, monsignor Antonio Pa^ caudatario sempre dee sostenere il

lombi, che fu esposto in letto ve- lembo della sottana Pontificia, mo-
stito di sottana e mantellone pao- tivo per cui si chiama caudatario,
nazzo, co' soliti cerei, e quattro tor- o lembifero, ed il crocifero, cosi detto
cie accese, e venne ivi sepolto co- dal portar la croce, quando scende
me sua parrocchia. 1786 si E nel il Papa dalla carrozza va innanzi ,

celebrarono pompe funebri per mon- a piedi colla croce Ab- inalberata.
signor Giacomo Paris cappellano , biamo poi, che recandosi Innocenzo
segreto e caudatario di Pio VI, e XI li con formalità ed in lettiga alla
beneficiato di s. Pietro in Vati- Catena (feudo della sua famiglia Con-
cano, ove nella cappella del coro ti, poche miglia distante da Roma),

gliele fece il rev. capitolo ; e poscia venne preceduto dal crocifero a caval-
fu sepolto nella sepoltura de' bene- lo su d' una mula bianca, con gual-
ficiati in sagrestia. drappa di panno nero, ed addestra-
Passiamo a dire alcuna cosa in- ta dal cavallerizzo d' opera della
torno ai due primi cappellani se- scuderia Pontificia, nel qual modo
greti caudatario e crocifero, e di appunto ora procede ne' suddetti
quanto riguarda ambedue. Tutte le treni semi pubblici ; locchè prima fa-

volte, che il Papa va per la città ceva tutte che usciva il


le volte,
col servizio di città, sebbene impro- Papa dal suo palazzo per un tratto
priamente è detto di campagna, per di strada, ascendendo poi nella car-
visitare chiese, monisteri, sovrani ec, rozza, ove egli pure ha posto. Si
nonché quando si reca alle cappelle, dee però avvertire, che quando il
cbe non si celebrano nel suo pa- Papa in abito di mozzetta e roc-
lazzo, essi, vestiti di mantellone, pren- chetto non porta la stola , non ha
dono luogo nel frullone della secon- luogo la croce Pontificia (Vedi), la
da muta, coi camerieri segreti. E quale soltanto il deve precedere o
quando il Papa esce con treno no- quando assume la stola, o quando
bile o semipubblico, il caudatario va è vestito de' sagri paramenti. In
nella prima carrozza del più degno alcuni Pontificati sostenne il croci-
Cardinale, che sta in quella del Ponte- fero anche diverso ufficio come in ,

fice , cogli aiutanti di camera del quello di Benedetto XIV, in cui


Papa; mentre il crocifero precede a era sotto-guardaroba. In altre cir-
cavallo colla croce Pontificia, colla costanze poi, e particolarmente ne'
quale pure precede il Papa
egli viaggi e nelle villeggiature, in cui i

tanto in città, che ne'viaggi, ed in Papi degnano ammette-


talvolta si

cotta, quando si reca a dare la bene- re alla loro mensa quelli della lo-
dizione col Sagramento in qualche
ss. ro camera segreta vengono pure ,

chiesa, meno quando il Papa segue ,


compresi in sì onorifica distinzione
o va alia testa del sagro Collegio, che il caudatario e il crocifero , ullìzii

allora viene portata la croce dal- che in caso di assenza, od im-


no GAP GAP
potenza sono suppliti dagli altri di poi alla
il lettura
bussolante
cappellani segreti. Non è poi a ta- sotto-guardaroba. V. Sacchi ni, Epi-
corsi, I." che furono chiamati ero- stola de utilitate bene legendi ad
ciferi anco i maestri ostiarii (Fe<i/), maisam, Mediolani 1621.
custodi della croce Pontificia, 2.° che Quando poi il Papa ammette in
da Urbano Vili vennero impiega- solenne convito sovrani, o Cardinali,
ti due cappellani crociferi, i qua- tocca al caudatario non solo dire
li talvolta furono prima del cau- la formola della benedizione della
datario in ordine precedenza,
di mensa, la quale viene compartita
sebbene sotto Innocenzo X, negli dal Papa, cui rispondono Cap- i

idtimi Pontificati, ed attualmente pellani cantori, ma altresì di leg-


sia egli il primo de' cappellani se- gere alcuni capitoli delle opere di
greti. san Gregorio, o altro libro adat-
Anche il caudatario disimpegno to finché beve il Papa la prima
,

contemporaneamente qualche altra volta, terminando allora di leg-


carica nel palazzo apostolico, come gere, per dar luogo ai cantori di
nel Pontificato di Clemente XIII, cantare alcuni sagri mottetti sino
nel quale fu eziandio sotto-guardaro- al fine mensa, terminata la
della
ba, ed abbiamo sotto Clemente XI quale, monsignor caudatario deve
nel1720 che il suo caudatario monsig. fare colle solite forme il ringrazia-
de Pretis fu dichiarato ablegato Pon- mento.
tificio per portare le berrette Car- I Cappellani segreti pel nobile, ed

dinalizie nella Spagna ai Cardinali intimo servigio, che prestano alla sa-
Tescovo di Murcia, e Borgia pa- gra persona del sovrano Pontefice,
triarca dell' Indie. Il caudatario del furono in ogni tempo beneficati con
Papa prò tempore è sempre priore provviste ecclesiastiche, e promozio-
del collegio de' caudatarii de' Cardi- ni, vantando essi Cardinali, vescovi,
nali. Quando ha luogo nel palazzo prelati,ed altri personaggi, che ap-
apostolico per le solennità della partennero al loro ceto. E senza
Pasqua, dell'Assunta, di Ognissanti, dire di altri, il regnante Pontefice
e di Natale, la comunione generale Gregorio XVI meritamente innalzò
della famiglia Pontificia, mentre il al Cardinalato un individuo, eh' era
Papa, od il maggiordomo, ovvero il stato cappellano segreto di Pio VII,
sagrista la fa alla famigha nobile, ed uno fra i suoi cappellani segreti
il caudatario in altra cappella la egli promosse alla prelatura, e a
somministra al restante della stessa votante di segnatura, altro a cano-
fàmiglia assistito dai chierici della nico lateranense, e minutante della
cappella Pontificia. Alla mensa, che segretaria di stato, ed altro a bene-
imbandisce il Papa nel giovedì santo fìciato della vaticana basihca, ed ad
a tredici sacerdoti, eh' egli stesso ufficiale del Concessum della dataria
serve individualmente, il caudatario apostolica, facendo eziandio agli altri
finche il Pontefice vi si trattiene provare gli elFetti della sua genero-
in abitopaonazzo (ed in sua as- sita, e clemenza. Sino a Pio Vf,
senza il crocifero, o altro cappellano tutti i Papi accordarono a' Cappel-
segreto), legge un qualche libro lani segreti amplissimi privilegi, e
spirituale o quello che rammenta
, per nominare quelli compartiti da
la cena dei Signore, subentrando Clemente XIV, e Pio VI, Conces'
GAP GAP III
sio prn'ìlegìorum prò nonnullis siiis CAPPELLANIA. Così chiamasi
familianbus, Roina^ i7^9) ^^ ^77^i un beneficio ecclesiastico, fondato ed
diremo de' principali , che sono annesso ad un altare, ad una
o
i seguenti: Conti del palazzo la- cappella, che gode il cappellano. Dai
teranense cavalieri dello sperone
, canonisti distinguono tre sorte di
si

d'oro, nobili romani, e di Avigno- cappellanie, cioè quelle fondate dai


ne, Bologna, Ferrara, Benevento, laici senza 1' approvazione d' alcuno,
ed altre città dello stalo ecclesiasti- quelle istituite
coli* assenso del ve-

co, co' relativi privilegi ec. , ed an- scovo per tempo determinato, e quel-
corché non avessero l'uso del roc- le erette coll'àutorità della sede Apo-
chetto, e l'abito di notari, li crea- o dall'Ordinario, e fondate
stolica,

rono notari senza pregiudizio di formalmente in titolo perpetuo. La


quelli di numero , con tutte le li- prima qualità di cappellanie, sebbene
bertà, grazie, favori, estensioni, in- istituite in perpetuo , col peso di
dulti ec. di poter inquartare l'arme messe, o non sono be-
altri servigi,
del Pontetìce nel proprio stemma, di neficii ecclesiastici, venendo conside-

poter essere dichiarati veri fami- rate quali fondazioni laiche, e tem-
gliari , e commensali del
continui porali, potendo entrare nel commer-
l^apa, oltre la esenzione da tutte cio , e venir possedute, alienate, e
le gabelle, dazi, decime; ed oltre lasciate da' laici ai laici stessi senza
il potere di farsi ordinare da qua- colpa veruna : i patroni però, o con-
lunque vescovo in tre domeniche giunti dei fondatori, sono tenuti ad
consecutive, e feste fuori de' tempi adempiere l' intenzione rli questi ul-
stabihti dal proprio Ordinario senza timi nella elezione dei titolari. Le
licenza di veruno, qualora sieno tro- cappellanie della seconda specie, cioè
vati idonei, incaricandone la coscien- le amovibili , da alcuni sono consi-
za del vescovo; finalmente il poter- derate come da al- veri benefici i, e
si eleggere il confessoie per farsi tri, quali pie fondazioni, che non

assolvere da' casi riservati , compresi avendo la perpetuità della loro ere-
quelli riservati alla Santa Sede in zione, non possono essere veri be-
qualunque maniera. Li resero ca- nefìcii. Le cappellanie poi autorizzate
paci ancora di ottenere qualunque dal Pontefice, o dal vescovo, sono
ufficio, beneficio ec, trasferendo an- veri benefìcii. 1^. Beneficio Eccle-

cora le pensioni sino alla somma siastico.


di trecento ducati , e ricevendo fa- Si giudica del servizio di una
coltà di testare de' frutti de' benefì- cappella, dal titolo della fondazione,
zii. Morendo poi senza far testa- e dai termini in essa usati dagli
mento, appartengono agli credi loro, istitutori, se il beneficio è sacerdo-
sieno consanguinei, oppi u-e famigliari, tale, o no. Allorché nella fondazio-
tutti i beni e lagioni, che perverreb- ne si prescrive, che la Cappellania
bero alla camera apostolica, cioè agli debba essere confei'ita ad un sacer-
S(3ogli, colla inibizione alla detta ca- dote , non è sufìficiente all' ecclesia-
mera, agli arcivescovi, vescovi, ed stico il farsi promuovere al presbi-
altri prelati delle chiese, alla fabbri- t(M*atodentro l'anno, essendo neces-
ca di s. Pietro, alla santa crociata, e sario, ch'egli già sia prete. L'obbligo
agli altri succollettori, di perturbarli della celebrazione della messa non
sotto qualunque titolo ec. ec. remle sacerdotale una Cappellania,
, ,

112 GAP GAP


giacche il cappellano deve soddisfare che esse siano di tal tenue rendita,
al suo obbligo, celebrando le messe, che l'una non basti senza l'altra al
locchè può fare anche per mezzo mantenimento del cappellano, in tal
d'mi altro, ed il vescovo non lo casonon sono incompatibili. /^. la
può costringere a celebrarle egli Giurisprudenza Canonica^, alla paro-
stesso, se la fondazione non ve l'ob- ai Cappella j il Dizionario di Diritto

blighi espressamente, o con espres- Canonico di Durand di Mailane ad


sioni, e clausole equivalenti. Ma se egual voce, e l'articolo Gappellano,
ilfondatore erasi dichiarato, che in mentre a quello di Cappella si tratta
cadauna vacanza si nominasse un della origine delle cappellanie, e di
cappellano, il quale fosse tenuto di altro, che le riguarda. Il Parisio
celebrare o quattro messe, o
tre, poi nelle sue Istruzioni^ tomo IV,
più, o meno in ogni settimana, o p. 25, riporta la formola, Collatio
mese , la residenza non è perciò Cappellanice j che si conferiscono dai
necessaria, ne il beneficio è sacerdo- vescovi nelle loro diocesi; ed a pag.
tale. Se la fondazione prescrive, che 28, trattando Della nomina, e pre-
sia nominato un sacerdote per cele- sentazione , e della sua formula che
brar tutti i giorni determinatamente usano i patroni delle Cappellanie, e
la messa in una chiesa, la Cappel- del tempo in cui possono nominare,
lania è sacerdotale ed obbliga alla , e presentare, avverte, che in dette
personale residenza. In ciò appunto patenti suole allegarsi il titolo, come
consiste la differenza, che fa duopo per Istromento, ec, per Sentenza^, ec.
fare delle parole Cappellano e Pre- ovvero esprimere se appartiene ah
te il fondatore non dice mai
: che , immemorabili. De jure, i patroni
si faccia la nomina d' un pjete ecclesiastici hanno sei mesi di tempo
senza che intendesse di aver voluto a presentare un solo soggetto, ed
rendere la Cappellania sacerdotale, i patroni laici ne hanno quattro,
mentre adoperando invece la parola dentro il qual tempo possono pre-
cappellano, s' interpreta in favore sentare cumulative uno, o più sog-
della libertà, dappoiché siccome ogni getti idonei, in una o più nomine,
altro che un
può essere cap-
prete e presentazioni, in modo che resti
pellano, così si può soddisfare alle ad arbitrio dell' Ordinario la scelta
brame del pio fondatore, per mezzo del cappellano. 11 termine comincia
di un sostituto. a decorrere a die scientice, seu ha-
Questa specie di cappelle, che hitce notitice vacationis.
esigono residenza, sono incompati- CAPPELLANO ( Capellanus ).

bili con un benefìcio, qualora si Con questo nome si chiama quegli,


godesse, situato nella stessa chiesa, che è provveduto di una cappella
e fa duopo della Pontificia dispensa, o cappellania , un prete che ufficia
per possedere Tuna, e l'altro. E- una cappella , o eh' è beneficato di
giialmente se la Cappellania impone una cappella. Oltre quanto si è detto
l'obbligo di servire al coro tanto all'articolo Cappella, sull'origine della
d'una chiesa cattedrale, che colle- sua denominazione , coli' autoi*ità di
giale, non si può possedere un ca- Val fri do, De reh. eccl. cap. 3 1 ; di
nonicato nello stesso tempo senza Onorio, in semi. s. Martini, e del
una speciale dispensa. Se le cappel- Sarnelli , tom. X , p. 96 , dei preti
lanie poi non epigono residenza, e cappellani perchè così chiamati, ri-
,

GAP GAP ii3


porteremo, che la parola Cappellano Pietro e Paolo a' suoi intimi cubi-
proviene da quei sacerdoti, die cu- cularii, o famigliari, questi si dissero
stodivano la cappa di s. Martino ve- cappellani, massime gli uditori di Ro- \

scovo di Toui-s , e le altre reliquie, ta, che quali giudici del palazzo apo-
che i re di Francia avevano nei loro stolico, vennero così denominati, per-
palazzi, e portavano secoloro all'eser- chè il Papa giudicava con essi nella
cito, conlldando nell'intercessione dei sua cappella tutte le questioni, sulle
santi di riportare vittoria de' proprii quali era consultato da ogni parte
nemici. Sulpizio Severo descrivendo del cristianesimo.
l' abito di s. Martino , dice quanto Questo nome di Cappellano si di-
segue : Ubi Martinum vidcnmt in latò in progresso, e l'ebbero i no-
veste hispida^ nigro pendulo pallio tari, i segretarii, e i cancellieri, in
circutntcctum j cioè eh' era vestito di vista dei quali talvolta la cancelleria
una veste ispida, ed una cappa nera sinominò cappella; Più particolar-
d' attorno alla medesima. mente fu devoluto ai sacerdoti, che
Furono soliti i principi cristiani hanno 1' obbligo di celebrare la mes-
portare nelle guerre entro casse al- sa nelle cappelle e nelle chiese , ed
cune reliquie de' santi, e i loro sa- anche si diede ai chierici addetti jn
cerdoti s\ per la custodia e culto servigio di esse. E siccome per cap-
delle medesime, sì per la celebrazio- pella s' intende 1' oratorio , o una
ne delle messe sì per confessare e , parte della chiesa, che gli antichi
comunicare i guerrieri ; ma più pro- dissero Cubicula i cappellani ven-
_,

babilmente dalle tende, cappe o cap- nero detti eziandio cubicularii. Inol-
pelle, colle quali ricoprivansi le cas- tre si disse Capellaris una cosa ap-
se delle reliquie , e dal luogo ove si partenente alla cappella , onde Ra-
ponevano, forse si appellarono cap- dolfo nomina clerici capellares ^ i

pellani. Tali luoghi divenendo pic- chierici e musici della ^appella


Pa-
cole chiese o attinenti alle grandi,
, pale, ed offìcium capellare chiamos-
o separate, i sacerdoti, che le aveano si r antico ufficio, che si cantava in

in cura, si chiamarono Cappellani. detta cappella. Nella vita di s. Gio.


Tuttavia altri soggiungono, come os- Elemosinano si legge che egli solo ,

serva il Bernini, spiegando come gli diceva messa nella cappella domesti-
uditori Rota si chiamavano cap-
di ca, servito da un cappellano. I cap-
pellani del Papa, che dalla Francia pellani de' re erano ufficiali ecclesia-
essendo passata tale denominazione stici, che servivano ne' regi oratorii.
in Italia , si applicò a quegli eccle- All'articolo Cappella abbiamo par-
siastici, i quali ritenevano in custo- lato degli arcicappellani , dei gran
dia cosa sacra di qualche chiesa, o cappellani , e dei sommi cappellani.
cappella. 11 perchè cominciossi a chia- Il vescovo d' Angoulème ,
per non
mare cappellano il custode de' pa- dire di altri , avea il titolo di arci-
ramenti, arredi sacri, e reliquie della cappellano del re nell'Aquitania ; e i

cappella. Ma nella Chiesa Romana cappellani dell'Ordine gerosolimitano,


non si udì il nome di Cappellano o di Malta, erano chierici conventuali,
che verso l'anno 4^^, cioè poco più che formavano il secondo stato di
di sessant' anni dopo la morte di queir insigne Ordine, che ora rifiori-
s. Martino. Quindi dando s. Leone I sce. Dei cappellani segreti, e dei cap-
in consegna i corpi de' beati apostoli pellani comuni del Papa, se ne par-
voL. vin. b
,

ii4 CAP CAP


ìev'cì ai loro articoli, mentre a quel- il Breviario Romano, può dire la
lo di caudatarii , sì tratta del cap- messa di quel santo, del quale esse
pellano caudatario de* Cardinali, cosi fanno l'ufficio, ma col messala ro-
detto perchè sostiene la coda delle mano, Sac. cong. rit. 20 nov. 1628.
\esti Cardinalizie, o della cappa. Il Altri decreti, che sono tenuti i cap-
Parisi, nell'opera, Istruzioni per la pellani ad osservare nelle chiese dei
gioi'enthj tomo IV, pag. i3, riporta regolari , e delle monache sono , ri-

Formula capellani honorijici, emi- portati dal Diclich nel Dizionario


nentissimorum Cardìnalìum, pel go- Sacro liturgico. Il cappellano non
dimento degl'inerenti privilegi con- può celebrare con rito doppio la fe-
cessi dalle costituzioni apostoliche. sta del suo titolo, ma solamente co-
Oltre quanto si è detto all' arti- me viene prescritta dal calendario.
colo Cappellanie (Vedi), sugli obbli- V. Gavanto , in Rub. brev. sec. 3 ,

ghi dei cappellani, dice il Berlendi, cap. 12. I cappellani poi delle chie-
delle oblazioni all' altare, che il cap- se cattedrali sono sottoposti alla giu-
pellano obbligato a celebrare ogni risdizione siccome loro
del capitolo
giorno può godere qualche vacanza, superiore. In alcuni luoghi furono
che ne' giorni di detta vacanza non istituiti i cappellani per servire di
può celebrare per altri, e ricevere supplemento a'i canonici, senza poter
stipendio, e che obbligato a celebra- prendere sede, e luogo né in coro, ne
re, ma non ad applicare la messa, in capitolo, ed in altri vengono am-
può per l'applicazione ricevere nuovo messi all'ufficiatura del coro (Fedi).
stipendio, punti che egli tratta con Finalmente chiamasi cappellano an-
critica ed erudizione. Avverte poi che il Mansionario (Fedi), che uf-
ilMacri, che quei cappellani, i quah ficia, o che ha in custodia
assiste,
hanno l'obbligo quotidiano di cele- la chiesa.
brare la messa, non possono trala- CAPPELLE Pontificie, o Papa-
sciarla che per infermità, o altro II. Cosi chiamansi i vesperi, i mat-
legittimo impedimento, C. significa- tutini , le messe cantate, i pontifi-
tum de praebendisj ed aggiunge che cali, e le altre sagre funzioni, che
in tal caso, il cappellano non e ob- coi venerabili riti della romana Chie-
bligato a far celebrare da altri in sa, e collo splendore e decoro di eccle-
suo luogo, seppure nella fondazione siastica magnificenza, celebra, o alle
della cappellanìa non fosse espresso quali assiste il sommo Pontefice, in u-
un tal obbligo. Molli canonisti , e no coi Cardinali, patriarchi, arcive-
teologi sono d'avviso, che si possa scovi, vescovi, e prelati, colla maggior
vacareun giorno della settimana parte de' capi degli Ordini religiosi,
come dicemmo coli' autorità del Ber- e prim^rii personaggi del magistra-
lendi , nel qual giorno però non si to di Roma, e curia romana, fami-
può celebrare per sebbene al-
altri, glia Pontificia, ed altri, che vi han-
cuni sieno di opinione, che quattro no onorevole luogo; cioè nelle son-
volte all'anno si possa applicare il tuose Cappelle maggiori dei palaz-
sacrificio per se, o per altri, perchè zi apostolici, ove risiede il medesi-
non sembra ciò essere contro la men- mo Pontefice, od in alcune deter-
te del testatore. F. Ani. Nald. ver- minate basiliche, e chiese di Roma,
bo Missa^ num. ii. Il cappellano per festività e tempi ordinarii , e
,

delle monache, le quali non usano solenni, e per circostanze anco stra-
,,,

GAP GAP
culinarie ; funzioni che, intimate dai si recitano, e dei cursori Pontifi-
Pontificii cursori, sono dirette, e re- cii, i quali pubbhcano l'ora delia
golate dai maestri delle cerimonie, celebrazione delle medesime Cap-
dai ministri assistenti alle stesse Cap- pelle e funzioni.
pelle, e dai cappellani cantori Pon- § X. Cappelle , vesperi , mattutini
tificii, colla soprai ntendenza del pre- messe, pontificali, ed altre sagre
lato maggiordomo , prefetto de' sa- funzioni, che si celebrano nelle
gri palazzi apostolici. Cappelle maggiori dei palazzi a-
postolici, e nelle basiliche, e chie-
§ I. Origine delle Cappelle Papali. se di Roma, per ordine progres-
§ II. Descrizione delle Cappelle mag- sivo di tempo in cui cadono.
giori de' palazzi apostolici , cioè
della Sistina, e Paolina del palazzo § I. Orìgine delle Cappelle
valicano, e della Paolina del pa- Papali.
lazzo quirinale, e delle loro scale,
e sale regie. E ben ragionevole, che ove ha se-
g III. Rinnovazione dell'antico uso de il capo augusto della Chiesa cat-
di celebrare le funzioni ecclesia- tolica, ivi risplenda maggiormente
sticlie dal Papa in diverse chiese l'esterna espressione del culto reli-
di Roma. gioso , che si deve alla Divinità
5 IV. Ministri , cantori , ed inser- nel modo il piìi edificante e decoroso.
vienti delle Cappelle. Abbiamo sino dai primi anni del
§ V, Elenco delle Cappelle ordi- terzo secolo, che il Pontefice romano
narie, cioè vesperi, mattutini, mes- s. Zeferino, eletto nel 20 3, decretò,
se, e Pontificali, che si celebra- che mentre celebrava il vescovo, vi
no dal Papa in epoche fìsse nel assistessero tutti i sacerdoti, come i

decorso dell'anno, comprese le vescovi, e i sacerdoti assistevano in


processioni, ed altre funzioni. Roma il Papa, allorché celebrava i

§ VI. Notizie delle Cappelle, e sa- sagrosanti misteri. In que' tempi, ad


gre funzioni mobili e straordina- onta della fierezza delle persecuzio-
rie, che celebransi annualmente, e ni, nel segreto delle abitazioni , e
in altri tempi, e circostanze. talora ben anche nelle grotte, e nel-
§ VII. Personaggi, che hanno luogo le catacombe ciò avea luogo per la
nelle Cappelle. Indicazioni di quel- pietà de' zelanti Pontefici, e si cer-
li,che v' intervenivano, e posti, che cava eziandio di eseguirli con reli-
vi presero i sovrani. Luogo dove giosa pompa e decoro, secondo il
ora si ammettono quelli, che bra- permettevano le calamitose circostan-
mano assistervi. ze; onde Papa s. Ponziano, nell'an-
§ Vili. Modo, col quale si recano no 233, fece tutti i vasi sagri di
tanto alle Cappelle palatine, che argento, i quali si custodivano gelo-
nelle diverse chiese di Roma, il samente nei sotterranei; ed il Pon-
Papa, i Cardinali, e gli altri. tefice s. Stefano I, nell'anno 360
§ IX. Osservazioni preliminari per ebbe troncata la testa nella sedia
l'intelligenza delle cerimonie sa- Pontificale,mentre appunto celebra-
gre, che sogliono essere comuni va nelle catacombe. Cessate nell'an-
in quasi tutte le Cappelle; delle no 3 II, per opera dell* impera toi*c
prediche, e discorsi che in esse Costantino, le persecuzioni contro i
,,

ii6 -^ CAP GAP


crisliani, e donato
doi da quel magna- altre basiliche e chiese di titoli Car-
nimo principe a Papa s. Melchia- dinalizii (Vedi), i Sommi Pontefici
de il palazzo laterancnse, con ren- vi sirecarono a celebrare in tempi
dite corrispondenti a sostenere la stabiliti, ed anco straordinarii le sa-

suprema dignità ecclesiastica, poten- cre funzioni, alle quali vollero, che
do quindi i Papi mostrarsi in faccia per maggior maestà assistessero i

al mondo nel loro sublime carat- sette vescovi delle città suburbi-
tere, a maggior gloria di Dio , ac- carie, a' quali pertanto diedero ezian-
crebbero alle sagre funzioni quella dio l'incaiico di celebrare, ciascuno
gravità e splendidezza, che ravviva alternativamente in un giorno della
la fede negli assistenti, e li penetra settimana, sull'altare Papale della ba-
di religiosa venerazione. Onde già sihca lateranense, ed è perciò che
nel quarto secolo si hanno chiari secondo il Panvinio, essi furono ap-
monumenti, che attestano essersi for- pellali vescovi Cardinali, cioè prin-
mati i Pontefici una corona del cle- cipah, vescovi collaterali del Papa,
ro romano con l' intervento del
, ed ehdomadarii , chiamandoli Gio.
quale eseguivano regolarmente ogni Diacono, t. II, Miis. Ital p. 574,
sorta di funzioni , sia con solenni Episcopi primae sedis. Nelle altre
messe, colle visite delle stazioni (/^e<f/), quattro basiliche patriarcali , consi-
con numerose processioni ( Vedi ) derandosi per tale quella suminen-
singolarmente nelle principali feste, tovata di san Lorenzo , furono de-
che attraevano non solo il popolo stinati per ognuna sette Cardinali
romano a piamente intervenirvi preti delle limitrofe chiese titolari, i

ma gU stranieri ancora, e di lontane quali eziandio celebravano quotidia-


regioni. E per darne un' idea, oltre namente sull'altare Papale, facendo
quanto individualmente si dice ai anch' essi nel medesimo le veci del
citati articoli, e si dirà in questo lomano Pontefice, sebbene ogni ba-
a' rispettivi luoghi , ed agli altri silica patriarcale, compresa la lale-
riguardanti le Pontificie sagre fun- lanense, avesse il proprio arciprete,
zioni, come coronazione degl' impe- meno le basiliche ostiense, e di san
ratori, ed altri sovrani possessi, che Lorenzo, che aveano un Cardinale
presero alla basilica lateranense, ed abbate. Vi erano poi dodici Cardi-
altre molte, ci limiteremo ad indi- nali diaconi regionarii, cui sovrasta-
carne alcune, oltreché al paragrafo vano i sei Cardinali diaconi palatini,
III si rileverà dove si solennizzava- primo de' quali era il Cardinal ar-
no le principali festività, per co- cidiacono di s. Maria in Domnica,
noscere pm'e quali personaggi v'in- a* quali spettava di cantar il vangelo
tervenivano ne' primi secoU della nella chiesa lateranense, mentre agli
Chiesa, dappoiché di quelli de' suc- altri incombeva cantarlo nelle sta-
cessivi secoli tratteremo al para- zioni.
grafo VI. Quando poi il Papa cantava so-
Erettesi pertanto in Roma nel IV lennemente la messa, che oggidì di-
secolo le basiliche patriarcali del Sal- cesi Pontificale, v'intervenivano, ol-
vatore, di s. Pietro in Vaticano, di tre i Cardinali, gli abbati delle venti
s. Paolo nella via ostiense, di s. Ma- abbazie privilegiate di Roma, e luo-
ria Maggiore, o Liberiana, e di s. Lo- ghi suburbani. Il p. Casimiro da Ro-
renzo fuoi'i delle mura, oltre diverse ma, nelle Memorie isloriche, Roma
,

GAP CAP
1736, a pag. 9 e seg. , fie tesse il due fuori delle mura di lloma, ma
catalogo, e riporta le diverse analo- prima de' sette suddiaconi, de' cufii-
ghe opinioni degli autori. Secondo cularii, della scuola tic' cantori, dei
il parere de' più, esse erano quelle chierici, e de' maggiorati laici , che
di s. Cesareo, di s. Gregorio al cli- erano il prefetto di Roma , i sette
vo di Scauro, di s. Maria del Mon- giudici palatini , cioè primicerio dei
te Aventino, di s. Alessio, di s. Pri- notari, ossiadecano del collegio dei
sca, di s. Saba, di s. Pancrazio, di protonotarii apostolici, e capo delle
s. Silvestro in Campo Marzo, di dignità palatine, il secondicerio, l'ar-
s. Maria in Campidoglio, di s. Bia- cario , il sacellario , il protoscrina-
gio presso il palazzo di Trajano, di rio, il primicerio de' difensori e Tam-
s. Agata in Suburra, di s. Lorenzo minicolatore , o nomenclatore , di
in Pane e Perna, di s. Tommaso in cui ci ha dato Pier Luigi Galletti
Formis, di s. Biagio della Pagnotta, distinta relazione, i senatori, gli altri
della ss. Trinità degli scozzesi, di san giudici, gli avvocati, gli scrinarii, ed
Valentino, Maria in Castello
di s. i baroni romani, i quali a simili fun-
aiueo , di s. Maria in Pallara dei , zioni intervenivano anch'essi ; perso-
ss. Cosma e Damiano, e di s. Ma- naggi che per la maggior parte,
tutti,

ria in Monistero. Ne solo i detti ab- sino al secolo XI, elessero, o concor-
bati anticamente assistevano al Papa sero all' elezione del Pontefice. F.
quando celebrava nell'altare mag- Mabillon, Miis. Ital. tomo II, pag.
giore di s. Giovanni in Laterano 570.
ma anche nelle stazioni della stessa Per dare un'idea del modo co-
basilica più volte all'anno, e in al- me i Papi celebravano i divini mi-
tre solennità accennate dal Panvinio, steri, le stazioni e le messe solenni,
Delle sette chiese principali di Ro' riporteremo quanto il citato Galletti

ma, p. 182, Doveano inoltre inter- narra alla p. 1 1, e seg.. Del primi-
venire alle processioni, che si faceva- cero della Santa Sede ^ e di altri
no dalla chiesa di s. Pietro sino a uffìziali maggiori del palazzo late-

quella di s. Giovanni per la coro- ranense, Roma 1766: » Allorché


nazione del Pontefice , e da questa w l'apostolico signore, cioè il Papa,
a quella per la festa di s. Marco, M portavasi alla stazione di qualche
alla quale insieme col Papa, coi Car- »» chiesa, prima di andare all' altare,
dinali e coi vescovi interveniva tutto H sostenuto dai diaconi, entrava nel
il clero di Roma , ricevendo ogni « secretarlo , che oggi chiamiamo
abbate per quest'ultima funzione il M sagrestia collocata nelle antiche
,

presbiterio di tre soldi, che il detto » chiese dalla parte degli uomini in
Panvinio, p. 64, valuta ognuno uno » fondo della nave volta a mezzodì,
scudo mezzo d' oro, e il Ciac-
e w donde essi immediatamente usci-
conio, in Vita s. Silvestri j quattro « vano per andarsi a paiare, ed in-
scudi d' oro. l medesimi abbati avea- »» tanto egli vi rimaneva assistito
no luogo dopo i Cardinali, anzi ap- » dal primicero, dal secondicero, dal
presso i prelati delle cinque patriar- " primicero de* ditensori, dai notali
cali, cioè il priore della basilica la- » regionarii e dal suddiacono che ,

teranensc, gli arcipreti della vatica- » portava il pallio. Quivi il Ponte-


na, e (Iella liberiana, e gli abbati * flce per mano de' suddiaconi re-
di s. Paolo, e di s. Lorenzo, ambe- »> gionarii vesti vasi degli abili pon-
,

8 CAP CAP
lifìcali , ^d il primicero , e il se- »> il primicero il secondicero e il
,

condicero gli andavano componen- '» primicero de' difensori con tutti ì
do le vesti, perchè senza ricevere « regionarii e notari, di nuovo ascen-
impaccio dalle medesime, potesse » devano all'altare, ponendosi quivi
tratto tratto comodamente sedersi, »' dalie due bande destra e sinistra
e, come dicesi nell'Ordine terzo, »» giusta le loro precedenze : allora il

che non è di tanta antichità, quan- »> nomenclatore, il sacellario ed il


to è il primo, e il secondo di essi, « notaro del vice-domino del palria-
ut ex honorabili compositione ex- *» chio lateranense, oggidì maggior-
hiheatur circumstantibus spectacu- « domo prefetto de' palazzi aposto-
lum reverendae dìgnitatis ", Quan- w liei, dopo detto V Agnus Deij ascen-
do poi era all'altare dopo l'evan- »* devano anch'essi, e si ponevano
gelo, il primicero, il secondi<3ero w al cospetto del Pontefice, per aspet-
e il primicero de* difensori, tut- w tare che accennasse loro i nomi
ti i regionarii, e notari, ascende- »> di quei, che doveano invitare
si

vano al trono Pontificio, ed allor- »# alla mensa. Quelli, che aveano luo-
ché il Papa passava quindi al M go alla tavola dal Papa , erano
senatorio , cioè a quel luogo ove M invitati dallo stesso nomenclatore,
stavano i magnati secolari, avea f» quelli, che doveano intervenire alla

alla destra il primicero de' notari, » mensa del vice-domino, erano in-
e alla sinistra il primicero de' di- >» vitati dal notaro dello stesso vice-

Prima poi che Sua Santità


fensori. w domino. Scritti, che erano i no-
andasse dalla banda delle donne, »» mi, discendevano a fare un tale
riceveva pure dal primicero , dal •» invito,ed il Papa sostenuto dal
secondicero, e dal primicero dei >#primicero de' notari e dal primi-
difensori le oblazioni, poiché que- M cero de* difensori, dalla sua sedia
sti tre personaggi ne' giorni festivi M portavasi a comunicare tutti quei,
offerivano all' altare, dopo eh* era >» ch'erano nel senatorio, e, come
seguita la offerta de' diaconi: ri- *» dicesi nel citato Ordine terzo
tornava quindi alla sua sede, ed >» quivi comunicava principes popU'
era sostenuto nell' ascendervi dal n lorum, et matres amilias earum. f
primicero e dal secondicero sotto » Il primicero, interrogatone prima
le braccia, come veggiamo ora « il santo Padre per averne la sua
farsi dai due Cardinali diaconi >* licenza, colla mano sotto la pia-
assistenti al soglio. Posta che l'ar- « neta accennava a' vescovi ed ai
cidiacono avea l' acqua nel calice, )* preti, che comunicassero il restan-
i diaconi salivano al trono, ed al- >» te del popolo. Dopo che tutti avea-
lora il primicero , il secondicero, » no ricevuto la sacrosanta comu-
ed il primicero de' difensori coi i> nione, il nomenclatore, il sacella-
notari e difensori regionarii discen- M rio, l'accolito, che tenea la patena,
deano , e si trasferivano a' loro »> quegli che portava l' asciugatoio
luoghi. Data altresì, che l'arcidia- « per le mani , e quegli che dava
cono avea la pace, i suddetti ascen- V l'acqua a lavare, ritornavano tutti

devano nuovamente all' altare e , « al trono, e si comunicavano an-


si distribuivano secondo il loro » eh' essi.
ordine. Terminato il canone, dopo « Ne'vesperi del giorno di Pas-
che il Papa avea spezzata l'obiatj^, w qua, dopo varie cerinaonie, che
,

GAP CAP 119


M ivi si descrivono, andavano tutti a si dice che giunta Sua Santità nel
*j s. Andrva ad Criicem^ ch'era un mezzo del presbiterio, quivi si fer-
« tempio prossimo al Valicano, edi- mava per un poco, ed il primicero
» llcalo dal Pontefice Simmaco, crea- gli levava di capo la mitra, e gli
« to neir anno 49^ ^' *^^^^ do- > baciava la spalla destra, dopo di
« pò aver cantato alcune antifone che ne riceveva la benedizione. Fi-
*i (f^edì)y i primati della Chiesa, cioè nita lamessa il santo Padre caval-
H ì suddetti uffiziali primarii, invitati cando ritornava al palazzo latera-
*• dal uotaro del vicedomino, porta- nense, col seguente ordine. Prece-
>» vansi in un luogo di riposo
ove devano dodici militi draconarii, che
>» per tre volte si refocillavano con portavano altrettanti stendardi chia-
M bevande, la prima usando del mati banda: seguiva un cavallo pel
»3 greco j un'altra del pactisij e la Papa ben ornato, indi la croce Ponti-
« terza del procoma j o procovia^ fìcia, poi venivano i vescovi che si tro-
w tutti vini così denominati da'luo- vavano in Roma, i notai ora protono-
» ghi ov'trano prodotti, e dopo di tarì apostolici, i quali precedevano can-
« essersi cosi ristorati, ritornavano tando. Poscia i Cardinali, i suddiaconi
» a celebrare i vesperi, e bevevano, l'arcidiacono, i diaconi col primicero
» come ivi si dice, de dato preaby- due a due, e l'apostolico signore,
» terio, le quali parole mancano in cioè il Pontefice, dopo il quale ca-
»» alcuni codici, e lo stesso si con- valcava il prefetto di Roma vestito
w tinuava a fare in tutta la dome- di prezioso manto, e calzato d'oro
>* nica in Albis. Nell'Ordine III ag- in una gamba, e di rosso nell'altra,
*> giungesi, che dopo letto il vangelo, coi giudici coperti di piviali. Intorno
» il Pontefice sostenuto da ambedue alla processione andavano i dirun-
» le bande dal primicero de' notari garii, i due prefetti navali pur chia-
» a destra , e dal primicero de' di- mati dirung^arii, co' bastoni in mano,
M fensori a sinistra, discendea al vestiti egualmente di piviale, i mag-
*»senatorio, luogo de' principi per giorenti con mantelli di seta, e con
M ricevere le oblazioni, e queste bastoni, i quali erano detti della
" porgevansi dalle mani del Papa Scuola degli Stimolati, per regolare
*• ad un suddiacono regionario, il la processione, acciò niuno la inter-
f> quale consegnavale all'altro, che rompesse, e questi sembra che sieno
« gli veniva dopo, e questi le po- stati come le guardie nobili d'oggidì.
u neva in un lenzuolo, ch'era sos- Giunto il Papa alla btisilica del Pon-
»» tenuto da due accoliti. V. Obla- tefice Zaccaria, discendeva da ca-
*i ZIONI. vallo, riceveva le acclamazioni del
Nel libro intitolato Pollicitus, di popolo, ed primicero de'difensori,
il

Benedetto canonico di s. Pietro, e e secondicero lo prendevano per


cantore insieme della Santa Romana mano, e lo riconducevano alla ca-
Chiesa, diretto a Guido di CastelU mera: quivi si distribuivano i Pres-
Cardinale di s. Marco, che fu poi hitcrii ( Vedi), cioè i donativi a
Celestino II, creato l'anno ii43, quelli, che aveano assistito alla fun-
ove si parla di ciò, che si praticava, zione: il prefetto avea venti soldi,
allorché il Sommo Pontefice reca- et mamim , cioè la mancia, il pri-
vasi alia stazione in s. Maria Mag- micero de' giudici quattro soldi, e
giore il giorno del santo Natale, così pro|xjrzionutdmeute aveano gli
,

Ilo CAP CAP


altri, e la scuola de' cantori. Fatta la il primicero, come si praticò fino
«listnhuzione del presbiterio, anda- agli ultimi tempi, in uno al prin-

vano tutti alla mensa: i vescovi, e cipe assistente al soglio Pontificio


ì Cardinali sedevano al Iato destro, nel giovedì, e venerdì santo.
iìà al sinistro, l'arcidiacono, il diacono, Queste ed altre funzioni venivano
il primicero de' notari, il priore ba- eseguite da* romani Pontefici nelle
silicario , cioè della basilica latera- diverse basiliche, e chiese di Ro-
nense, ed il priore regionario. ma , massime nella lateranensc
Nel giorno della Purificazione il presso la quale abitarono per tanti
Pontefice andava a s. Martina pres- secoli nel patriarchio, e con maggior
so s. Adriano , ov' era la Colletta magnificenza, allorquando prima della
(f^edì)y e quindi scalzato recavasi a metà del secolo ottavo, divennero
s. Maria Maggiore, sostenendogli il essi sovrani temporali di Roma, sue
piimicero di dietro dalla banda si- dipendenze, ed altri dominii; onde
nistra il piviale. La mattina di Pa- accrescendosi di magistrati, ed indivi-
andava il Papa
s(|ua di Risurrezione dui la loro corte, venne questa in pro-
a Maria Maggiore, ov'era la sta-
s. gresso distinta su tutte le altre nella
zione, e quando giungeva in Meru- celebrazione delle ecclesiastiche fun-
lana vi trovava un notaro re-
si zioni ,
per ammirarsi nelle medesi-
gionario , il quale ad alta voce me, non senza stupore degli stranieri,
dicevagli: juhe^ donine ^ benedicere^ mi misto di sacerdotale, di regio,
e ricevuta, che questi avea la benedi- di principesco e di sacro, che spira
zione, soggiungeva in ecclesia san- : maestà, e insieme religiosa venera-
ctce Mance, in hac nocte haptizati zione. Ed in prova, che i romani
siint tot masculi, et tot foeniince, al Pontefici abitando il patriarchio la-
che Sua Santità rispondeva Deo teranensc, scendendo da esso si as-
gratias, ed il notaro suddetto dal sociavano alla processione che nella
sacellario riceveva una moneta chia- contigua basilica faceva quel clero
mata bizanzio. Però nell' Ordine ro- prima della celebrazione delle messe
mano di Cencio Camerario si ag- solenni , tuttora dal capitolo latera-
giunge, che passando il Papa per nensc si fa una processione, perciò
Merulana, gli dava conto de' battez- denominata Processio ad Doniimuii
zati in quella notte, non più un Papam, nelle domeniche eccettuate.
notaro, ma un semplice scrinarlo. Queste sono le feste di prima clas-
Ritornato poi il Papa coronato al se , e le altre nelle quali anterior-
patriarchio lateranensc, disceso da mente si è esposto nella basilica, in
cavallo, il secondicero gli toglieva forma solenne il ss. Sacramento, ov-
la corona dal capo, e i giudici lo vero vi sia altra processione. Be-
conducevano nella gran basilica leo- nedetto XrV concesse cento giorni
niana, detta casa maior, in quella d'indulgenza a coloro, che interven-
camera appellata triclinio, ove era- gono alla suddetta processione, la qua-
no preparati undici scanni ed uno , le si fa all'altare del ss. Sacramento,
sgabello all' intorno della mensa del dopo la recita dell' ora di terza , col
Papa, in figura di dodici apostoli, canto delle litanie de' santi, e delle
e mensa di Cristo, quando
della consuete preci.
mangiarono la Pasqua: vi sedevano Sino al secolo XIV conlinuaronsi
cinque Cai dinali , cinque diaconi , e a celebrare le messo, stazioni, prò-
,

CAP CAP
cecsìonì, ed altre funzioni cogli an- Onorio n, si nota che i rettori
tichi liti con piccole variazioni, le
, dopo di aver prumm/lata la loro
quali si descrivono negli Ordini ro- sentenza, >y geslae rei ordinem Paprfc
mani, ma che di molto cambiarono, ** seriatim in Cappella nariaverunt.
allorquando dopo la morte di Bene- " Ceteium dominus Papa audii;»
detto XI, eletto in successore nel 1 3o5 " causa, benedicens ei, lauda vit, et
"
Clemente V, che si trovava in Fran- '» confirmavit.
cia, chiamati (la lui colà i Cardinali, ivi Per dire poi alcuna cosa delle
stabilì poscia la residenza Pontificia Cappelle del palazzo avignonese
cioè nella città d'Avignone, in cui ri- aggiungeremo, che* successo a Cle-
siedettero eziandio altri sei Papi, ove mente V, nell'anno i3i6, Giovanni
e per non esservi le basiliche, e non XXII, ch'era vescovo d'Avignone,
quel numero di chiese, ch'erano in questi ampliò il palazzo vescovile,
Roma, e pel clima rigido e umido, racchiudendovi la parrocchia di santo
essendo edificata la città sulla sini- Stefano, contigua alla cattedrale, e
stra riva del fiume Rodano, che trasferendo perciò la parrocchia nella
scorre lungo le sue mura , e con chiesa della Maddalena. Quindi Be-
un braccio ne l'attraversa, dividen- nedettoXU, eletto nel i334, asse-
dola quasi per mezzo, ebbero ori- gnò altro palazzo a' vescovi di Avi-
gine le Cappelle Pontificie, cioè la gnone, e stabilendo per residenza
celebrazione delle suddette funzioni, de' sovrani Pontefici
,
quello antico
nella Cappella del palazzo apostolico. de' vescovi ,
per mezzo dell'architetto
Allora adunque perirono molte san- Obrerio, lo riedificò magnificamen-
tissime istituzioni de'nostri nìaggiori, te,consacrando dipoi, come voglio-
come si esprime il Moretti de Pres- no alcuni^ la cappella Pontificia,
byte rio pag. 178, e prese forza il che vi eresse l'arcivescovo d' Arles
nuovo costume di celebrare piuttosto Galberto della Valle. Tuttavolta la
nelle angl^ste Cappelle dei palazzi Cappella maggiore, nel i347, "*^^
Pontificii, in confronto delle vaste era per anco fabbricata , dappoiché
basiliche, molte tra le antiche sta- si ha dal p. Fantoni, Storia d'Avi-

zioni, e funzioni, che si solennizza- gnone, pag. 20 5, che Clemente VI,


vano nelle feste correnti, su di che successore di Benedetto XII, a' 2 i

è a vedersi il Cod. Ccere/non. Fat. giugno di detto anno, canonizzò


/\'j^'J,
in acta Ccerem. del p. Gat- s.Ivo nella sala del convento dei
tico. Non è poi a tralasciarsi di qui domenicani, dove già Giovanni XXII
ricordare l' antico uso de' Papi di avea celebrato la canonizzazione di
pronunziare le sentenze nella loro s. Tommaso d' Aquino. Lo slesso
Cappella, che servì poi di occa-
il Clemente VI proseguì la fabbrica
sione a deputare alla cognizione e del palazzo apostolico, e fece edifi-
giudicatura delle cause i loro cap- CiU'e la gran cappella da basso, veiso
pellani, poi detti Auditores causarum il palazzo della vicegerenza d'Avigno-
palata apostolici^ e uditori di Rota, ne. Esaltato anche in questa città al
come osserva il Garampi, Sigillo Pontificato, nel I 35?,, Innocenzo VI,
dilla Garfagnana, pag. i4, ove 1 compì il detto Pontifìcio palazzo dal-
facendo menzione d'un placito tenu- la parte meridionale, ed tMlifìcò in es-

tosi nel a6 dai chierici della Fra-


I I so la gran Capptjlla superiore. Uiba-
ternità Romana^ nel Pontificato di no V poi, che gli successe nel i3(>2,
12^ C4P CAP
perfezionò l' eclifìzio del palazzo apo- zione Urbano V al suo costante de-
stolico, mediante l'appartamento, che siderio esternato in altra lettera, sci'it-

guarda l'oriente, dalla sala de' legati, ta in Avignone, a* 29 luglio i366,


fino alla gran Cappella. V. l'arti- apud Bull. Val. p. 5, effettuandolo
colo PALAZZO APOSTOLICO d'AvIGNONE. a' 16 ottobre iSGy, giorno in cui, in
Fu adunque in dette Cappelle, che mezzo air indescrivibile tripudio dei
i mentovati Pontefici, e Gregorio XI, romani fece A suo ingresso in Roma,
che fu r ultimo a dimorare in Avi- andando ad abitare il palazzo vati-
gnone, neir eseguirvi le funzioni sa- cano da lui restaurato, come atte-
cre, che in Roma si celebravano da- sta il RR. PP.
Pagi, Breviar, gest.
gli antecessori , diedero origine alle in vita Urbani V, num. 34. Egli
cappelle Papali o palatine, che poi però non vi si potè fermare lungo
incominciarono ad aver luogo anche tempo, stante le guerre, che arde-
in Roma , mentre in Avignone gli vano in Portogallo, nella Spagna,
antipapi Clemente VII e Benedetto nella Na varrà, in Francia, e in In-
XIII facevano contemporaneamente ghilterra, volendo qualpadre comune
altrettanto nelle Cappelle stesse, in sopirle da vicino; ed che è perciò,
cui i legittimi Pontefici aveano so- nell'anno 1370, fra le lagrime dei
lennizzato le annuali e straordinarie romani, fece ritorno in Avignone,
feste, e sacre funzioni. ove giunse a' 24 settembre, essendo
Il primo ad introdurre in Roma riservata al suo successore Gregorio
r uso delle Cappelle nel palazzo a- XI la gloria di ristabilire la sede a-
postolico, secondo il Cancellieri, De- postolica in Roma , ciò eh' egli feli-
scrizione delle Cappelle Pontificie, e cemente eseguì a' 17 gennaio 1377,
Wovacs tomo II delle sue Disserta- morendo poco di poi nel palazzo va-
zioni, de Pontificali^ e solenni Cap- ticano a' 28 marzo 1378.
pelle Pontificie^ fu il suddetto Pon- Sebbene Urbano V nel suo viag-
tefice Urbano V, Grinioaldi, giacché gio in Italia non dimorasse sempre
considerando egli la dignità Papale in R.oma, giacché stette alcun tem-
come esiliata al di là de' monti, men^ po in Corneto, Viterbo, e Monte-
tre era in Avignone, appena eletto, fìascone, tuttavia viene considerato
nel 1 362, dichiarò di voler restitui- come il primo Pontefice, che intro-
re a Roma la residenza Pontificia, dusse in Roma la Cappella Palati-
come sua propria e vera sede. Ed è na, secondo lo stile tenuto in Avi-
perciò, che, nulla valutando le con- gnone, leggendosi nell'Ordine XV di
trarie rimostranze, per effettuare la Pietro Amelio, presso Mabillon, Mus.
sua deliberazione, a' io aprile i363, Ital. t. II, p. 479? ^^ ^^ Pontefice
col tenore della costituzione Testi- Urbano VI, Prignani, eletto succes-
monio fide digno, che si legge nel sore a Gregorio XI agli 8 aprile
tomo II. p. i del Bollarlo vatica- 1378, nel giorno della'domenica delle
no, ordinò a tal effetto a Giovanni palme, non ne fece l'uffizio, perché
vescovo di Orvieto, suo vicario in ancora non era coronato, ma bensì
Roma, il risorgimento del palazzo le distribuì, ed assistè con piviale
vaticano, edificato da Nicolò III del rosso, e mitra bianca, alla messa can-

1277, che per l'assenza di sessanta, tata dal Cardinal di Firenze nella Cap-
e pi il anni de' Sommi Pontefici, era pella grande del palazzo apostolico ;
caduto in pessimo stato. Diede esecu- come altresì assistette alla messa cele-
GAP GAP 1^3
Jjrata nel marlotri santo da un ciin- sebbene nel dì seguente essendo gua-
toro nella Cappella piccola , colla let- rito, calò nella dotta basilica, ove
tura del Passio; e quindi dai Car- cantò la messa solenne della santa.
dinali fiu'ono celebrate le tre messe Nella mattina pertanto di siibato 7
della settimana santa alla presenza ottobre 1 891, Bonifacio IX, ad onta
di Urbano VI. Ciò fa vedere al- di un suo incomodo, non volle tra-
tresì che già nel palazzo vaticano
, lasciare di eseguire la stabilita cano-
vi erano due Cappelle edificate pro- nizzazione di s. Brigida nella Cap-
babilmente da Urbano V, il quale, pella grande del sacro palazzo vati-
come dicemmo , fece nel detto pa- cano, che a tal effetto fu parata da tut-
lazzo diversi r istauri, ed avendo fissa- ti i lati di panni, ed ornata di fronde

to di stabilir la sua dimora in Ro- di mirto dal maestro della floreria a-


ma, è assai probabile, 'che fra le sue postolica. Furono inoltre poste per
prime cure avesse quella di for-
, tutta la Cappella ottantasei torcie
mare una Cappella adattata all'e- di cera, ciascuna di libbre undici :

sercizio delle sacre funzioni, come nella stessa mattina il Papa ascoltò
si praticava in Avignone, e fin- la messa dello Spirito Santo nella
che fossero state risarcite le chiese, sua camera, dopo la quale si recò
in cui prima solevano eseguirsi, tro- nella gran Cappella accompagnato
vandosi in cattivo stato per la lunga da tutti i Cardinali , e dai nobih
assenza de' Papi. Oltre tali testimo- romani. Fu cominciata la processio-
nianze, riportate anche dal citato Gat- ne, la quale si fece per tutta la Cap-
tico, Act. Caereni. p. 196, ve neha pella, fino all'altra Cappella, ritor-
un' altra, che più chiaramente dimo- nando il Pontefice processionalmente
stra r esistenza della Cappella Pala- alla gran Cappella. L'altra Cappel-
tina sino dai primordii del Pontifica- la , di cui fece menzione V Amelio,
to di Urbano VI, come risulta da sarà stata forse la piccola, nominata
un Diario mss. già posseduto da nel codice vaticano , scritto sotto
monsignor Dini, primo maestro del- Urbano VI. D,al medesimo eziandio
le cerimonie Pontificie, in cui si rac- si rileva, che celebravansi le altre
conta, che dopo la coronazione di funzioni nella Cappella maggiore, a-
Urbano VI, funzione eh' ebbe luogo vendo lasciato scritto a pag. 44 '> ^i
a'i8 aprile giorno di Pasqua, egli quella della vigiha di Natale. « Au-
intervenne a' vesperi nella Cappella » no Domini 1 898 in Urbe D. Bo-
maggiore del palazzo Papale, ove » nifacius Papa IX die lunae in vi-
sgridò pubblicamente alcuni vescovi. m gilia Nativitatis Christi incepit infir-
L' immediato successore di Urba- >» mari. Vesperae fuerunt canta tae
no VI, fu Bonifacio IX, sotto di cui M per cantores in magna Cappella ".
abbiamo altra memoria delle Cap- Non dee recare meraviglia, che
pelle Pontificie nel palazzo vaticano, anche dopo il ritorno de' Pontefici
facendone menzione Pietro Amelio, in Homa si proseguisse il costu-
il quale nel descrivere la canonizza- me introdotto in Avignone, giacche
zione di s. Brigida , racconta , che essendosi trovata in gran parte ro-
stante una piccola infermità sovrag- vinata anche la basilica lateranense,
giunta al Papa, invece di celebrarla ed oratorio di s.
col suo patiiarchio,
nella basilica di s. Pietro, la fece Lorenzo ad Sanata Sanctorum, come
nella Cappella del palazzo vaticano, ancoia quasi tutte le chiese, in cui
1^4 CAP CAP
celcbravansi ] : st-ì/ioni, pel menzio- gli ornati, diversi ritratti di uoniini
nato motivo, non si poteva ripigliare illustri contemporanei, che poscia
l'iis(\ antico di celebrarvi le funzio- fece copiare il Giovio per arricchi-
ni l*apali. Sopravvenne inoltre nel re il proprio museo, quando Paolo
medesimo Pontificato di Urbano VI HI per dirizzare la scala regia, fe-
il iagrimevole scisma sostenuto da- ce demolire questa Cappella, che re-
gli antipapi avignonesi dal 1878 stava verso la Paolina, Cappella di
al 1417, il quale divise 1' miità del- cui parleremo nel seguente § lì. È
la Chiesa, onde i Pontefici non po- molto probabile, come opinano i ci-
tevano fare una stabile permanenza tati Cancellieri, e Novaes, che nella
in Roma, e però essendo costretti a Cappella di Nicolò V, in vece di quelle
vagare per diverse città, non ebbero superiormente ricordate di Urbano
tempo e quiete per ristabilire l' uso VI, e Bonifacio IX, incominciassero a
interrotto di dette sacre funzioni, fi- celebrarsi regolarmente secondo lo
letto Martino V nel detto anno stile principiato in Avignone, le Cap-
1417 nel concilio di Costanza, e reca- pelle Palatine, che ivi si saranno tenu-
tosi in Roma nel 14^0, dopo essersi te, finche fu edificata la Sistina. Di
trattenuto pochi anni nel palazzo va- ciò evvi certezza solo in un codice
licano, passò ad abitare in quello del p. Gattico, Acta Caercm. p. 85,
della sua famiglia Colonna, contiguo ove si parla della domenica dopo l'ot-

alla chiesa de' SS. XII Apostoli, nel- tava dell' Epifania, e si legge che in
la quale celebrò varie funzioni. Eu- detto giorno, nell'anno i44^j nella
genio IV, di lui immediato successo- Cappella maggiore celebrò N. N., ve-
re, costretto per la ribellione de' ro- scovo di Modena in presenza del
mani a restare fuori di Roma dal Pontefice Nicolò V, de' Cardinali, e di
1434 sino al i44^'j il* pochi anni, altri prelati, cioè nel palazzo aposto-
che dimorò in questa città, in cui lico , situato presso la basilica di s.

parte abitò al Vaticano, e parte a Pietro. Qui può credersi indicata la


s. Grisogono in Trastavere, non po- Cappella di Nicolò V, che forse chia-
tè ristabilire l'uso delle Cappelle Pon- mavasi maggiore per distinguerla da
tificie, e la regolare celebrazione del- un' altra privata ivi eretta dal me-
le funzioni Papali. desimo Pontefice, presso la sala vec-
Nicolò V, esaltato al Pontificato chia degli svizzeri, al pari dell'apparta-
nel i447j zelante del culto divino, mento di Raffaele, e dipinta dallo
e de' sacri riti, come abbiamo da stesso Gio. da Fiesole, desciitta dal
Francesco Filelfo, lib. i3. epist. i. Taja, del palazzo apostolico valica-
oltre di aver riedificato il palazzo no ^. 117, eh' ebbe il merito di scuo-
precedentemente da Nicolò IV abi- prirla, e che tuttora esiste, dicendo-
tato presso la basilica liberiana, do- ci inoltre, che dai dipinti in essa e-
ve si celebravano varie funzioni, fe- sistenti molto si giovò Raffaello. L'ai-»
ce fabbricare nel palazzo vaticano tare di detta Cappella fu consagrato
una cappella pubblica Pontifìcia, dedi- da Benedetto Xlll, nel i7'?,5, ponen-
cata al ss. Sacramento. Ivi fece di- dovi le reliquie de ss. martiri Vene-

pingere da fr. Gio. Angelico da Fie- rando e Fausto. Dal menzionato co-
sole domenicano, che qual beato ve- dice rilevasi ancora, che nella Cap-
neriamo, alcune storie della vita di pella maggiore si celebravano le Cap-
Gesù Cristo, frammischiandovi fra pelle nelle domeniche dell' avvento,
a

GAP CAP ,2J


kggentlosì a p. 4^5 ^^^^ Nicolò V mana cuiia, essendo tutte le cose con
ne' giorni delle donieniche dell' av- meraviglioso, e stabile modo ordinale,
vento, si recava alle Cappelle col prescritte e disposte, le quali al nii-

piviale, e mitra aurifrigiala, e che in larsi per le persone pie, non possono
tali giorni sempre celel)rc) in Cap- essere se non lodate, e applaudite: ".

pellaun vescovo, e nella domenica APio 11, nel 1464? successe Pao-
Gaudete celebrò il Cardinal d' Au- lo II, che pel suo animo grande, e

gusta, che usò la mitra aurifrigiala. magnifico nelle sue azioni, non solo
Qie poi nella Cappella di Nicolò V a decoro delle sacre funzioni rifece
si celebrassero gli scrulinii per l'e- un prezioso Triregno ( Vedi), ma per-
lezione del Papa, lo riporta il Bur- chè Cardinali in esse comparissero
i

cardo, Conclavi de Pontefìci Roma- con maggior distinzione, lor conce-


ni, e noi, coH'autorilà del medesi- dette la berretta rossa, la mitra di da-
mo, daremo altre notizie sulla Cap- masco bianco, ed i banchi più alti

pella di Nicolò V, all'articolo Cap- de' prelati nelle Cappelle Papali, ol-
pelle SEGRETE DEL PaPA. tre l'uso delle gualdrappe di scarlat-
Che tali Cappelle si celebrassero to nelle loro mule, che cavalcavano,
con religioso decoro, maestà ed in- recandosi alle Cappelle ed altre fun-
tervento della romana curia, corte, e zioni. Nel successore Sisto IV viep-
famiglia Pontifìcia, ha da una let-
si più si consolidò la celebrazione di es-
tera scritta a Martino JVlayer dal se nel palazzo abitato dal Pontefice,
Pontefice Pio li, Pìccoloniini ^ elet- erezione della Cappella, che dal
coli'

to nel 1 4^8 ,
già segretario e sud- suo nome prese quello di Sistina, e
diacono apostolico di Nicolò V, e che fu imitato da Paolo III, e poi da
stampata poi nell'edizione romana dei Paolo V, i quali edificarono quelle son-
suoi celebri Commentarli nel 14845 tuose Cappelle, che in uno alla pri-
pag. 789. In questa dipinse la gravità ma andiamo a descrivere nel seguen-
delle Cappelle Pontifìcie, co' seguenti te paragrafo, perchè meglio si com-
termini. Se vedessi il romano Pon-
>* prenda l'augusto luogo, ove si cele-
tefice, o mentre celebra, o mentre brano le Cappelle Papali, non liu-
assiste al divino sacrifizio, certamen- scendo perciò a Sisto V ripristinare
te dovresti confessare non esservi or- tutte quelle, le quali si celebravano
dine, splendore e magnificenza se non nelle diverse chiese e basiliche di
presso di lui. Vediesti nel suo trono Roma, come si dirà al § III.
subhme assiso il Papa, alla sua de-
stra seduti i Cardinali, in piedi al- §. II. Descrizione delle Cappelle
la sinistra i primarii prelati, quindi i maggiori de" palazzi apostolici,
vescovi, gli abbati mitrati, i protono- cioè I." della Sistina del palazzo
tari, gli ambasciatori, e i grandi nei vaticano, 2." della Paolina del
loro posti convenienti. Da un Iato medesimo Vaticano, 3." della Pao-
vedresti gli uditori, dall' altro i chie- lina del palazzo Quirinale, e delle
rici di camera, e poi i procuratori loro scale e sale regie.
degli Ordini, e poi i suddiaconi, e poi
I. Della Cappella Sistina
gli accoliti, i cubicularii del Papa, e tut-
del Vaticano.
ti gli altri moltissimi seduti in terra.
Certamente dovresti dire essere a La Cappella Sistina prende il no-
guisa della celeste gerarchia la ro- me dal Pontefice Sisto ÌV , della
, ,,

19.6 GAP CAP


Jìovere j che coll'opora, e disegno re operate , V estremità delle quali
(li Baccio, o Bartolomeo Pintelli, ar- posano sopra pilastri decorati in
chitetto fjorentino , la fece edificare campo d'oro, con ornati a chiaro-
nel palazzo valicano, con istile sem- scuro. Ciascuno di essi è collocato
plice, ma pieno al tempo stesso di fradue finestre, e basato sopra il
belle e grandiose proporzioni, affin- maggior cornicione sottoposto, aven-
chè degnamente corrispondesse al- do da ambi i lati uno spazio ove
l'uso solennissìmo, a cui dovea ser- sono dipinti parecchi santi Ponte-
vire; e poi ornare di sacre rappre- fici quasi fossero in una nicchia
sentanze da' piti valenti dipintori del opera forse degli autori de' sottopo-
suo pontificato. È di forma quadri- sti quadri , che andiamo a descri-
lunga, avendo nella sua maggior vere. E siccome, oltre alle dodici fi-

lunghezza l'estensione di palmi cento nestre, che illuminano la Cappella


ottantatre, e nella minore, o larghez- nella sua lunghezza, due sono fin-
za, di sessantuno , rimanendo l' in- te per simmetria nella parte incon-
gresso nella sontuosa sala regia. Piesta tro all' altare Papale, così i Ponte-
divisa in due parti dalla balaustra, fici distinti sono ventotto , e le lu-
sulla quale elevandosi i cancelli do- nette quattordici. Sotto poi il sud-
rati, avviene, che la parte mag- detto cornicione proseguono in mol-
giore chiamata presbiterio, serve ta notabile altezza le lunghe pareti
alla celebrazione de' divini ufficii divise in pilastri, i quali collocati
ed all' uso delle Cappelle Pontificie, sotto già descritti, ed ornati nello
i

ed in tempo di conclave, sino al- stesso modo, posandosi sopra un' in-
la creazione di Pio VI, vi si fece lo feriore cornice, che, come il corni-
scrutinio, per l' elezione de' Papi. La cione , fascia tutta la Cappella, se-
detta parte maggiore è separata dal- gnano sei spazi i eguali per parte
la minore, ove i laici , ossia il po- ove dal lato dell' evangelio sono
polo mentre del luogo pe' so-
assiste, espresse le gesta di Mosè, e quelle
vrani, corpo diplomatico, dame, ec, di Gesù Cristo dalla parte dell' e-
si parlerà al §. VII. Questa par- pistola; così dalla seconda cornice
te è divisa dalla accennata balau- scendendo fino al piano della Cap-
stra,con sua porta di noce, deco- pella sono egualmente divise le pa-
rata con intagli ed arme d'Inno- reti da simile numero e specie di ,

cenzo X, che chiudesi in tempo del- pilastri, e le parti interposte sono


la predica, i cui stipiti ed archi- occupate da grandi e ricchi panneg-
trave sono di marmo greco, inta- giamenti a foggia di parati finti in
gliati modelU di Bonar-
secondo i broccato d'oro su fondo rosso, turchi-
roti; posando sul medesimo archi- no, e bianco, variati tutti nelle loro
trave otto candellieri di egual mar- pieghe, ed eseguiti dal pennello di
mo e forme, ma ognuno differente Filippo Germisoni , con precisa ed
pegli intagli di elegantissimi ornati. indicibile diligenza, tanto nell'ope-
È illuminata da dodici finestre, ra a guisa di drappo ricamato, che
sei per parte
, e disposte nelle pa- nei ripetuti stemmi di Sisto IV.
reti più lunghe, sulle quali s' innal- Tutto il pavimento è tassellato
za la mirabile volta dipinta a fre- di diversi marmi mischi , e bianco
sco da Michelangelo. Questa dà luo- a mosaico, con riquadri, e figu-
go ad altrettante lunette, da lui pu- re ovali , ma questo si gode sol-
,, ,

CAP CAP t27


tanto nel mattutino del gloredì san- esso s'innalza un maestoso baldac-
to, e in tutto il seguente giorno, chino.
essendo sempre coperto di tappeto Due sono i baldacchini della Cap-
verde, mentre quello del ripiano e pella Pontificia, quello dell'altare, e
scalini dell' altare è un arazzo con quello del trono (Fedi), il quale
arabeschi e fregi. Quando celebrano sta allo stesso ripiano dell' altare

i Cardinali e i patriarchi, sotto il dalia parte del vangelo. Essi si com-


faldistorio pone un piccolo tap-
si pongono di tre fregi di velluto gal-
peto, distinzione che non godono al- lonato d' oro con frangie simili di
,

tri. Dal lato dell'epistola nel pres- colore rosso paonazzo secondo i
o
biterio, evvi una loggia elevata, che tempi, cogli stemmi del Papa regnan-
forma il coro de' cantori Pontificii te, ricamati d'oro, e posti ai lati

sostenuta da quattro modiglioni di laterali, e nella parte davanti. Chia-


marmo collo stemma di Sisto IV, masi riquadro del dossello ,
quella
e balaustra pur di marmo con va- fascia di velluto rosso, o paonazzo
riatissimi e stupendi intagli, ascen- di velluto gallonato d' oro. Il fondo
dendovisi per una porticeli.! al di circondato da dette fascie si deno-
fuori della balaustra, che divide la mina pure dossello, o coltre; ma
Gippella; mentre di contro, e verso in quello dell'altare si pone l'araz-
l'angolo, vicino alla porta grande zo istoriato, che fa le veci del qua-
avvene un' altra, che introduce in dro. Il fondo, o coltre del trono, e
luogo per uso degli stessi cantori.. Fi- la coltrina della sedia si regola co-
nalmente a' lati dell' altare vi sono me segue : se le fascie sono di vel-
due altre porte, quella a ministra è luto rosso , la coltre dev' essere di
finta con armetta di Clemente XI lama d' oro rossa , cioè drappo tes-
nell'architrave, in memoria dei ri- suto di seta rossa, e oro ; se poi le
stauri, ch'egli fece alla Cappella, fasciesono di colore paonazzo , la
mentre quella a destra con arme , sono di lama d'oro
coltre, e coltrina
di Alessandro VI, conduce alla sa- paonazza. Allorquando la rubrica
grestia Pontificia, ed alla piccola ca- prescrive il colore bianco ai sacii
mera de' paramenti, eretta da Gre- paramenti, e al paliotto, il che si

gorio XIII, ampliata da Clemente noterà al § X, allora il cielo del


Vili, ed attualmente abbellita clal baldacchino del trono è di lama
regnante Gregorio XVI, essendo di- di argento, i fregi o fascie sono di
pinte le pareti dell'andito fra la sa- velluto rosso, e il fondo o coltre,
grestia, e la Cappella, con pitture e la coltrina altresì di lama d' ai^
eseguite nel Pontificato di Sisto V. gento con ricami di fiori d'oro ; però
Nella facciata principale di contro il cielo del baldacchino dell'altare è

alla porta maggiore si ammira il ce- sempre di damasco paonazzo , o


leberrimo dipinto del Giudizio uni- rosso, secondo il colore delle fascie.
versale , eseguito da Michelangelo Sul trono evvi la sedia Papale, la cui
avendo innanzi sopra due gradini copertura dicesi coltrina, che è se-
dimarmo un nobile altare tutto di condo il colore e qualità del dnijv
marmo bianco, intarsiato di mischi, pò dello specchio, o mezzo della
e isolato da tutte le parti, fatto di coltre, e si regola come sopra, men-
nuovo costruire da Benedetto XIll, tre i due sono (li
sgabelli velluto
e dal medesimo consacrato. Su di rosso, e paonazzo, secondo i tempi.
,,

ì-jH cap CAP


L qui da avverlirsi, che molte delle chimandrita di Messina ed il com-
uitiche coltri , e dosselli de' troni mendatore di s. Spirito, i generali
Pontindi sono quelle coltri, che nel- degli Ordini religiosi e gli altri, che
ìe solenni th si espongono sui pila- hanno luogo in Cappella, de' quali,
siri delle basiliche patriarcali, col- e di queUi che siedono sui banchi
J' iscrizione del Papa, che li donò. minori, e sugli scalini del trono, e
Sullo scaUno della mensa dell'alta- dell' altare, si tratta al § VII;
re si pongono sei candellieri con cro- qui solo avvertiamo che sei sono i
ce di metallo inargentati ne' tempi gradini del trono Pontificio nella
comuni, fatti da Leone XIT, e do- Cappella Pontificia, ed altrettanti ne
rati ne' tempi solenni, fatti da Pio ha l'altare, divisi in due branche,
VII, mentre di quelli di argento cioè di quattro, e di due nelle chie-
;

dorato, e delle otto simili statue de- se e basiliche si regolano a propor-


gli apostoli di Pio VI , e di quelli zione di queUi dell'altare. Prima poi
d' argento Benedetto XI V , da
di delle ultime vicende, intorno al pres-
lui fatti per l'avvento, quaresima ed biterio della Cappella, le pareti de-
esequie, e non più esistenti se ne , corate dal finto panneggiamento era-
ha la descrizione dal Cancellieri nel- no ornate, secondo i tempi, di parati
la sua Descrizione delle Cappelle ,
rossi , e paonazzi con trine d' oro
ed anche nella sua Settimana santa. rimanendo nude dal giovedì santo
Dalla parte del trono verso l'al- al mattutino, a tutto il seguente ve-
tare vi è un elevato sedile coperto nerdì santo.
di arazzi pei patriarchi , arcivescovi Lungo poi sarebbe il fare la de-
e vescovi assistenti al soglio, stando scrizione delle , o altre
succennate
innanzi a' primi un credenzino di pitture, che decorano questa magni-
legno, sul quale si posa sopra il cu- fica Cappella, per altro annerite non
scino il libro del Papa, e al di den- solo dal fumo delle candele, e delle
tro si conserva il lume per accen- torcie, che si adopeiano nelle fun-
dere quello , che fa le veci della zioni, le quali ivi si celebrano dagli
bugia, come si dice a quest' articolo. ultimi anni del secolo XV, ma più
Dall' altra parte del trono, fino alla dall' abbruciamento delle schedole,
balaustra, o presbiterio, vi sono le quando nella mattina, e giorno del
bancate coperte di eleganti arazzi conclave vi si tenevano gli scrutinii

pei Cardinali preti; e di contro ve che, secondo il Burcardo, Conclav^i


ne sono che chiudono, o for-
altre, cle^ Pontefici romani , incominciaro-
mano quadratura della Cappella,
la no ivi a celebrarsi dopo la morte
pei Cardinali diaconi , sedendo sul di Sisto IV medesimo, sebbene ne-
sottoposto gradino i loro caudatari. gli ultimi tempi procurarono rime-
Di dietro ai Cardinali diaconi, vi è diarvi condottando il fumo in tubo
un lungo sedile ,
pure coperto di di lata. Inoltre si ha per tradizio-
arazzi , ma senza spalliera, pei pro- 1 527, i soldati, i quali sac-
ne, che, nel
4;onotari apostolici partecipanti e di cheggiarono Roma, vi facessero gran
onore ; e al di dietro di essi, accan- fuoco, seppure ciò non devesi riportare
to alle pareti, evvi il sedile coperto che accadesse alle camere dipinte da
di arazzi , in cui siedono i quattro Raffaello d' Urbino. Pitture, che de-
prelati di fiocchetti , i vescovi non scrissero, oltre altri autori. Agostino
-assistenti, gli abbati mitrati coU'ar- Taia, Descrizione del palazzo apO'
,

GAP GAP
stolico valicano, Roma 17^0; Gio. parte deUepistola era dipinta la tiasoi-
l'ic'lro Cliallard Nuova descrizione la del Redentore Ijellcmme ma
in ;

del Valicano , Roma 1766; Fran- queste tre pitture rimasero operu; 1

cesco Cancellieri, Descrizione della sotto Paolo HI, dalla meravigliosa del
cappella sistina, Roma 1790, e da giudizio. Nella prima poi dalla partv
ultimo Erasmo Pistoiesi, il Vaticano del vangelo. Luca Signorelii rapprc
descritto ed illustrato,
1829. Roma sento il viaggio di Mosè in Egitto,
Si può consultare principalmente la e principalmente Sefora sua consor-
Descrizione delle principali pitture te, che circoncide il proprio figlio.
della cappella sistina al Vaticano, Alessandro Filippi, detto Sandro Rot-
Roma 1889, che vuoisi fatta dal ticelli, espresse nel secondo quadro
celebratissimo barone Vin-
pittore Mosè che uccide 1' egizio che re-
, ,

cenzo Camiiccini, benemerito ispet- prime i pastori di Madian, per le


tore delle gallerie vaticane. Per le insolenze fatte alle figlie di Jetro
divisioni poi de' luoghi, e posti della ed abbevera il gregge di esse. Nel
cappella , se ne parlerà anche al terzo Cosimo Piosselli dipinse il pas-
§ VII , riportandosi al numero 2, la saggio del Mar rosso, ma conoscendosi
descrizione di Paride de Grassis, ce- inferiore agli altri artisti nel disegno
lebie maestro delle cerimonie sot- e nel colorito, volle coli' astuzia ri-
to Leone X, che la divide in sette piegare al suo mediocre valore, lu-
parti. meggiando il suo quadro con molto
Tuttavolta giovandomi di questa oro, e mentre i compagni il deri-
ultima artistica descrizione, e di quel- sero, piacque tal modo siffattamente
la dell' erudito Cancellieri , passo a a Sisto IV, che non solo lo premiò
darne un cenno compendioso. E più di tutti gli altri, ma anzi ordi-
primieramente dovendo riuscire la nò a che lumeggiassero ad
questi ,

cappella in ogni sua parte magnifi- oro le loro Lo stesso Ros-


pitture.
ca, e degna della reggia de' Ponte- selli nel quarto quadro eseguì l'ado-

fici, e della capitale del mondo cat- razione del vitello d' oro. Nel quinto
tolico, per adornare la facciata del- si vede il castigo del fuoco celeste
l' altare, e pareti laterali, fu stabilito caduto su Core, Datan ed Abiron,
da Sisto IV, che vi si eseguissero lavoro di Sandro Botticelli, encomia-
varie storie del vecchio e nuovo to per r architettura. Nel sesto Si-
testamento , riguardanti la vita di gnorelii dipinse Mosè vicino a morte,
Mosè, e di Gesù Cristo, nelle quali che legge il suo testamento agi' israe-
si esprimesse il confronto tra la fi- liti, e li benedice, oltre altre azioni
gura e il figurato; onde prima che della sua vita. Cecchino Sai via ti ese-
nella vasta facciata il Buonarroti gui r alterco di s. Michele Arcan-
esprimesse il famigerato giudizio uni- gelo col demonio, per celare il cor-
versale, era stata dipinta nel mezzo po di Mosè, pittura, che fu ri latta
come per tavola , o quadro dell' al- da Matteo da Leccio, per esser ca-
tare, da Pietro Perugiiio , l' Assiui- duto l'architrave della porla; ma
y,ione della b. Vergine, con Sisto V che riuscì inferiore alla prima.
genuflesso , e nello spazio al lato Passando alle pitture laterali dal
dell' evangelo, incominciava l' istoria lato dell'epistola, ci limiteremo ad
di Mosè, tolto dalle ac(|ue del JNilo indicare, corno nelle precedenti, i

dalla figlia di 1^'araouc, meulre dalla principali falli rappresentati ne' selle
voL, vni. 9
.

i3o GAP CAP


quadri. Pietro Perugino pertanto mo Negro, che nel giorno di Nata-
figurò nel primo il battesimo di le i522, cadde da se l'architrave
Gesù Cristo, pittura malconcia dai della Cappella Sistina, mentre era
ristauri ad olio fatti posteriormen- passato Adriano VI
per celebrarvi
te . Nel secondo quadro Sandro la solenne messa, e che vi rimasero
Botticelli dipinse la tentazione del uccisi due soldati della guardia sviz-
Redentore nel deserto . Domeni- zera.
co Corradi, detto il Ghirlanda- Nel Pontificato poi di Giulio II,

io , fu 1* autore del terzo , in della Rovere y eletto nel i5o3, e


cui rappresentò Cristo, che chiama nipote di Sisto IV, venne eseguita
dalle reti Pietro ed Andrea. Nel dall'inimitabile Michelangelo Buonar-
quarto Cosimo Rosselli dipinse la roti sublime dipintura della vol-
la

predicazione di Gesù sul monte, ma ta della Cappella Sistina. In memo-


il paese è opera di Pietro Cosimo ria pertanto di Sisto IV, il Papa

suo scolare. Del quinto sono autori commise a Michelangelo un tal dif-
Pietro Perugino, e d. Bartolomeo ficile lavoro, ad onta della sua ri-

della Gatta, abbate di san Clemen- pugnanza, perchè non esercitato nel
te in Arezzo, che vi dipinsero Cri- dipingere a fresco; ed a tal effetto
sto, il quale dà le chiavi al princi- con prodigioso meccanismo formò il
pe degli apostoli, ed un tempietto palco senza bucare la volta, ne toc-
con due archi trionfali, in onore care i muri laterali, erigendolo sopra
di Sisto IV, fondatore della Cappel- puntelli, e sorgozzoni, che servirono
la, paragonandosi a Salomone ])er di modello a Bramante per farne
r erezione del tempio di Gerusalem- di consimili per la fabbrica di san
me, per cui nel cornicione dell' ar- Pietro; e secondo Vasari n'ebbe in
co, verso l'altare, che accenna il pagamento soli tremila scudi , che
tempio di Salomone si legge: ebbe quasi tutti spesi pei colori
Durante questa grand'opera Miche-
Lnmensiim Salomon templum ,
langelo si rese a tutti invisibile, e
tu hoc. Quarte, sacrasti, nella Cappella non volle, che vi pe-
netrasse alcuno, macinandosi da se
e nell'altro arco, o tempietto, figu- i colori, facendo tutto eziandio da
rato per la Cappella, evvi scritto: per se fino le mestiche, ed ogni ne-
cessario ordigno. Questo meraviglioso
Sixte , opibus dìspar , rclligìone e sorprendente lavoro fu da lui esegui-
prior, to nel breve peiiodo di venti mesi,
per cui poco rimase contento del-
Cosimo Rosselli rappresentò nel l'opera sua; ma dal lavorare tanto
sesto quadro la cena del Signore tempo col capo in su , non curan-
cogli apostoli, e nel settimo, fra l'an- dosi di accomodarsi agiatamente, ne
golo e la porta dell'ingresso della contrasse un vizio alla vista, che
Cappella, il Ghirlandaio avea dipin- per molti mesi non poteva ne ve-
ta la risurrezione del Signore, ma dere, ne leggere, se non guardando
per l'accennata caduta dell'architra- all' insù. Finalmente, compiuta l'o-
ve, fu rifatta mediocremente, quan- pera e discoperta, Giulio II nella
do Gregorio XIII riedificò il muro. mattina d' Ognissanti, vi tenne Cap-
Abbiamo dal Giovio, e da Girola- pella> con im concorso straordinario
, ,

GAP CAP t3i


dì gente. Molte sono le descrizioni, parti, ed una delle bande ove sono
che si hanno delle pitture di que- collocati i medaglioni, come si dirà.
sta volta, ma compendiando quella Adunque nel primo vano, nella
di Ascanio Condivi, ci limiteremo a testa di sopra,il quale è de' minori,

dire quanto egli riporta nella vita si vede in aria Iddio, che divide la
del Buonarroti, giacche, se è diffìcile luce dalle tenebre; nel secondo va-
assai comprenderne gli alti pregi, è no è dipinta la creazione del so-
poi del tutto impossibile di acconcia- le, e della luna, ordinando alla
mente rilevarli. La forma della vol- terra di produrre alberi, e frutti;
ta è a botte, e ne'posamenti suoi a nel terzo rappresentasi creatore degli
lunette, che per lunghezza sono sei, altri esseri ; nel quarto è dipinta la
e per larghezza due, onde tutta creazione dell' uomo ; nel quinto
viene ad essere due quadri e mezzo. quella della donna; nel sesto la ten-
In questa Michelangelo ha dipinto tazione del demonio per cogliere il

la creazione del mondo, e vi ha vietato pomo, ed inoltre Adamo,


abbracciato quasi l' intera storia dei ed Eva discacciati dal giardino di
principali fatti del testamento vec- Eden; nel settimo è il sacrifizio di
chio, onde r opera dividesi nel se- Abele e di Caino; nell'ottavo il di-
guente modo. Incominciando dai luvio coir arca di Noè; e nel nono
peducci, dove le corna delle lunette si vede questo ebbro dal vino. Sotto

si posano fin quasi a un terzo del- poi la cornice, che termina la pa-
l'arco della volta, finge come una rete, e sopra ì peducci ove si po-
parete piana, tirando su a quel ter- sano le lunette tra i pilastri vi sono
mine alcuni pilastri, o zoccoli finti dodici grandi figure sedenti , cioè
di marmo , che sporgono in fuori profeti e sibille. In quello spazio^
sopra un piano, a guisa di poggiuo- eh' è sotto le lunette, e cosi in quel
lo, colle sue mensole sotto, e con di sopra, che ha figura di triangolo,
altri piccioli pilastri sul medesimo vi è dipinta tutta la genealogia di
piano, ove risiedono profeti, e sibil- Gesù Cristo, meno che ne' triangoli
le. Sopra detti zoccoli sono finti al- de' cantoni, i quali uniti insieme, di
cuni fanciulletti ignudi in varii gesti due divengono uno, e lasciano dop-
i quali, a guisa di termine, reggono pio spazio. In uno di questi presso
una cornice, che intorno cinge tut- la facciata del giudizio, a diritta si
t^ l'opera, lasciando nel mezzo del- vede il castigo del superbo Assuero,
la volta da capo a pie, come un nell'altro Serpente di bronzo, nel
il

aperto cielo. Tale apertura è sud- terzo Giuditta, che recide la testa
divisa in nove liste, dappoiché dalla ad Oloferne, e nel quarto cantone
cornice sopra i pilastri, si muovono Davide, che taglia quella di Goliat.
alcuni archi corniciati, i quali pas- Non meno poi meravigliosi sono
sano per r ultima altezza della vol- que' nudi , studio a Michelangelo
ta, e vanno a trovare la cornice prediletto, non che gì' inimitabili

dalla parte opposta, lasciando tra scorci senza ripetizioni , che sulla
arco e arco nove vani , uno gran-
, cornice, sostengono sedendo lateral-
de, ed uno piccolo. Nel piccolo so- mente i medaglioni di finto metal-
no due listerelic finte di marmo lo, ne'quali si rappresentano analo-

che traversano il vano, fatte in mo- ghe istorie al subbietto principale


do, che nel mezzo restano le due della gloria del Salvatore.
,, ,

i32 GAP CAP


JNel riflesso poi, che la maggior per terminare il deposito a Giulio
j>arte delle funzioni sacre si celebra- lì , ricusò potè ; ma
per quanto
no dai Papi in questa Cappella, ol- Paolo III ebbe ad esclamare: » ho
ire le straordinarie, ed altre, di cui » avuto trent'anni questo desiderio,
parleremo al § VI, nonché, come di- » ed ora che son Papa non lo vedrò
cemmo, quella della elezione ivi ese- " effettuare ? " onde, e per la visita
guita dei Pontefici, dopo la sua ere- fattagli dal Pontefice, accompagnato
zione sino a Pio VI incliiswej e che da molti Cardinali, e per aver dato
in essa ancora si espone il cadavere luogo a migliori riflessioni, Buonar-
del definito Pontefice, sebbene mo- roti condiscese pienamente a' voleri del
risse al quirinale, collocandosi sopra supremo gerarca ; ed è perciò che nel
alto letto, con torcie accese intorno, i538 il Cardinal Sforza camerlengo,
custodito dai pp. penitenzieri, i qua- autenticò le Pontificie promesse con
li nella mattina seguente al suo lettere patenti
, e fu stabihto, che in
tiasfèrimento in questa cappella onore di Clemente VII, si sarebbe
lo consegnano al capitolo di s. Pie- posto il suo stemma, come bene-
tro, che insieme a' Cardinali, e pre- merito della primaria ordinazione,
latura , lo portano nella contigua sotto la figura del profeta Giona
basilica , come megho si dirà al § che è situata nel luogo più degno,
\I, cap. 2, n. 4> ci siamo estesi cioè sopra il mezzo della parete del
alquanto nella descrizione, d'altron- giudizio stesso.
de compendiosa in confronto de'suoi Primieramente Michelangelo fece
pregi. Così per tanta sua celebrità non dare di bianco alle tre pitture su-
riuscirà discaro, che si aggiunga per periormente accennate da Pietro Pe-
ultimo, quella del famoso dipinto rugino, e poi fece fare da cima a
del Giudizio Universale, indicandone fondo una scarpa di mattoni scelti
le cose principali. e ben cotti, con mezzo braccio di
Il Pontefice Clemente VII ordinò pendenza, affinchè non vi si depo-
a Michelangelo Buonarroti di dipin- sitasse la polvere,e si diede a di-
gere sul muro di prospetto della pingere in ottimo fresco quest'opera
Cappella, il Giudizio Universale, la immensa, avendovi impiegato in co-
caduta di Lucifero, e degli Angeli, lorirla circa quattro anni, senza
che peccarono con lui; ma siccome calcolare il tempo per fare i disegni
Michelangelo tutto intento a com- sui cartoni, e scuopren do il suo lavoro
piere il deposito di Giulio II, ne alla pubblica vista il dì del Natale
trascurò V esecuzione , il Papa potè del i54i con lode universale.Or dun-
vederne appena i disegni , e per sua que ancora del menzionato
colla scorta
morte n' ebbe la gloria Paolo III Condivi, passiamo a farne una breve
che gli successe. Ammiratore questi descrizione. Nella parte di mezzo
dell'insigne artefice, gli scrisse tre dell' aria , vicino alla terra , sono
onorevolissimi brevi, che il citato sette angeh, che trombe dalle colle
Cancellieri , in uii^ a preziose eru- quattro parti del mondo, chiamano
dizieni su tal pittura, riporta nelle i morti al giudizio. Allora si vedono

sue Cappelle ec. confermandogli , aprire i monumenti sepolcrali della


l'annua rendita stabiUtagli per tal terra, ed uscire i trapassati, in va-
lavoro da Clemente VII, cioè 1200 riati gesti, alcuni già vestiti di car-
scudi d'oro. Tuttavolta Buonarroti ne, altri ancora scheletri, e altri
,

GAP CAP i33


procurando cnoprirc la propria nu- per quella cognizione
ralissimi scorci,
dità. Sopra i suddetti angeli evvi de' muscoli del corpo umano, che
in atteggiamento maestoso il figliuolo lo resero inimitabile, e per cento
di Dio in atto di maledire i re- altri pregi ; onde ognuno vi ammira
probi, mentre dalla parte destra con istupore il prodotto straordina-
colla sinistra mano, par che dolce- rio d'un genio veramente meravi-
mente raccolga, e rassicuri i buoni. glioso, e fa eco al meritato plauso
I sono tirati al fuoco eterno
cattivi tributatogli dai maestri e dai dotti
dai demonii, per quella parte che d'ogni età. Per altro due eccezioni
peccarono; e quivi si vede l'episodio furono date a questa sorprendente
della barca di Caronte, mentre altri pittura; la prima è la mescolanza
angeli accorrono alla destra in difesa del sacro col profano, e del cristiano
degU eletti, contro i maligni spiriti. col favoloso ; mentre la seconda è
Intorno al figliuolo di Dio fanno la troppa nudità, con cui in luogo
cerchio e corona i beati , ma sepa- sacro Michelangelo espresse santi, e
rata e prossima a lui si rappresenta dannati. Racconta il Vasari, che
la sua divina madre in sembiante messer Biagio da Cesena, maestro
di paventare; e dopo di lei il Pre- delle cerimonie, rilevò a Paolo III,
cursore, gli apostoli, i santi, e le che que' tanti nudi erano da stufe
sante, ciascuno mostrando al tremen- e da osterie, e non da luogo vene-
do Giudice gì' istromenti, co' quali rando; e che essendo ciò dispiaciuto
soffrirono per lui il martirio. In al- a Michelangelo, se ne volle vendicare,
to , e in ambo i lati varii gruppi con ritrattare al vero, sebbene l'aves-
di angeli sorreggono la croce, la se veduto una sola volta, Biagio al na-
spugna, la corona di spine, i chio- turale nell'inferno in mezzo a' diavoli,
di, e la colonna , stromenti tutti, in figura di Minos con una coda
che rammentando la passione di serpentina. Il cerimoniere strepitò
Cristo, rinfacciano a' rei l' ingratitu- col Papa perchè fosse cassata la pit-
dine , e infondono a' buoni fiducia tura, ma Paolo ove III interrogatolo
e conforto. lo avesse posto, ed avendogli rispo-
Michelangelo nel proporsi a prin- sto neir inferno, soggiunse »> che se
cipale oggetto del suo dipinto di « fosse stato messo in purgatorio, vi
rappresentare lo spavento del giorno M sarebbe stato qualche rimedio, ma
estremo, si mostrò dotato di profon- » «eir inferno, nulla est redemptìo ".
da intelligenza delle sacre Scritture, Lo stesso Vasari dice ancora, che
ove quel terribile giorno è sidatta- Adriano VI voleva far cassare le
mente descritto, che l'animo è com- pitture della volta, pegli altri nudi
preso di terrore, ed è richiamato a che vi sono; e Paolo IV del i55T
salutari proponimenti. Per tal fine poco mancò che non facesse dar di
volle potentemente riunire in questo bianco al Giudizio, dicendo a Mi-
argomento tutto ciò, che poteva chelangelo, che bisognava ritoccare
concorrere all'elfetto, ch'eiasi posto la sua pittura a cagione della nudi-
in mente di produrre. Che se si tà, cui si vuole che l'artista rispon-
vuole parte a parte osservare questo desse: » esser prima bisogno, che
capo-lavoro di Michelangelo, si resta « rassettasse il mondo, perchè in
sbalorditi per la varietà de' movi- » cpianto al dipinto facilmente si

menti tutti pieni di vita, pei natU' » riformava " . 11 successore IHo
i34 GAP GAP
IV era per effettuarlo, se alcuni no scolpiti in rilievo due impera-
Cardinali non s' interponevano col tori, che si danno l'abbraccio, spie-
far cuoprire con panneggiamenti gandosi per l'unione dei due imperii
varie figure, da Daniele Ricciarelli occidentale, ed orientale. Esse fu-
da Volterra, Daniele
detto perciò rono prese dalle Terme di Domi-
delle braghe, o braghettoney ed altre ziano, dette anche di Traiano, per
ne ricuoprì il Pozzi, sotto Clemen- la Cappella del coro della basilica
te XIII. Nell'odierno Pontificato tutti vaticana, fabbricataIV, da Sisto
i bassi rilievi dei marmi della can- quindi trasportate in detta Cappella,
toria, balaustra, suo architrave, e donde Pio VI le levò collocandole
candellieri sono stati nuovamente nella biblioteca vaticana. Paolo III
lumeggiati d' oro
armonizzare
per decorò questa Cappella con due pit-
colle pitture e panneggiamenti delle ture a fresco di straordinaria gran-
pareti, mentre degli stabili palchi fatti dezza, eseguite da Buonarroti in età
nel medesimo Pontificato pei sovra- di settantacinque anni , rappresen-
ni, si tratta al § VII. tanti la crocifissione di s. Pietro, e
la conversione di s. Paolo, le quali
3. Della Cappella Paolina furono l'ultimo sforzo del suo sapere.
del Vaticano. Pierino del Vaga dovea coi disegni
di Michelangelo dipingere la volta,
Fu cosi chiamata per averla fat- e ornarla di stucchi, ma essendo
ta edificare Paolo III, presso quel- morto Paolo III, dipoi Gregorio XIII
la Sistina, da Antonio Sangallo, ne affidò l' incarico a Federico Zuc-
celebrandone la fondazione una me- cari, il quale, oltre la volta, dipinse
daglia , eh' egli fece coniare , col- le lunette, e lateralmente alla detta
r iscrizione: Pìetati , et commodo crocefissione , la caduta di Simon
Pontificum. Prima di fabbricarla fu mago, e s. Pietro, che battezza un
demolita quella Cappella maggiore, catecumeno; mentre Lorenzo Sab-
che Nicolò V
avea dedicato al ss. batini di Bologna fece que' due
Sacramento, di cui si parlò al § I dipinti, che stanno di contro, in
di questo articolo, e molte notizie ambedue i lati della Conversione,
ne dà il p. Gattico, Ada Coerem. esprimendo san Paolo, che appro-
massime in par. II, pag. loi, de da a Malta, e nell'altro un gio-
itineribus Pontificum. La porta adun- vane da esso resuscitato. Le otto
que corrispondente alla sala regia, figure di stucco situate agli angoli
della quale poi tratteremo, fu deco- della Cappella , sono del celebre
rata con due colonne di paonazzetto Prospero bresciano. Furono inoltie
antico, con capitelli di marmo bian- benemeriti di essa, e particolarmente
co d'ordine corintio, ed architrave negli stucchi, ed altri ornati Paolo
di giallo antico, fregio d'africano, no- V, e Alessandro Vili, consacrando-
bilitata dal nome, e dallo stemma ne l'altare, nel 1724, Benedetto XIII,
dell'istitutore Paolo III. La mede- poi Leone XII la destinò anche
sima introduce nella cappella, lunga per Cappella parrocchiale della fa-
centoventotto palmi circa, e larga miglia Pontificia, dimorante nel pa-
quarantatre, il cui altare maggiore lazzo vaticano.
venne allora arricchito da due gran Paolo III inoltre fece porre su|-

colonne di porfido, sul cui fusto so^ V unico suo altare un sontuoso ta--
, ,

GAP GAP i35


heniacolo di bronzo, gettato da Gi-
rolamo Feri-arese, tolto dipoi da Cle- GREGORIVS XVI
mente XI , il quale vi fece sostituirne RESTITVIT
altro di finissimi cristalli, che descri- A . VII . S. PRINCIPATVS
vono il Taia, e lo Chattard, per ri-

porvi nella prima domenica di av- Nella medaglia si vede poi il Pon-
vento il ss. Sacramento, funzione tefice genuflesso , vestito di piviale
che ivi, nel 1592, incominciò ad col triregno a' piedi , apparendogli
introdurre Clemente Vili. Pel fumo la religione raggiante, con due an-
delle candele prodotto in dette due geli, uno de' quali sostiene un calice,
circostanze, e per un incendio avve- con ostia sopra,
e di sotto l'altra
nuto, tutte le pitture, e gli stucchi iscrizione: sacrarivm paulinvm pav-
si annerirono, e deteriorarono, onde, LVS III COND. GREGORIVS XVI, REST.
nel 1837, accorse il regnante Pon- 1837. ^^ P^i'i tempo lasciandosi in-
tefice a ripristinarla nell'antico splen- tatto il baldacchino, o tabernacolo
dore. Vennero ingrandite pertan- di cristallo per la reposizione del
to le luci, fu demolita la macchi- s. Sepolcro, ed esposizione del ss. Sa-

na legno, che ingombrava tut-


di cramento in forma di quarant'ore,
to gran vano dell' altare, che ven-
il a' 3 dicembre di detto anno, si vide
ne reso maestoso da un tabernacolo una nuova disposizione di lumi, più
di marmo per custodirvi il ss. Sa- decorosa e ricca pel copioso numero
cramento, nonché da quattro colon- di candellieri dorati fatti apposita-
ne di granito , da marmi preziosi mente. Finche poi il conclave (Fedì)
da un quadro dipinto da Guido, rap- fu celebrato al Vaticano, nella Cap-
presentante la Trasfigurazione del Si- pella paolina si alzavano tre altari
gnore, e da pitture laterali a chiaro- per parte , oltre il maggiore ,
per
scuro, anologhe agli stucchi, ed ezian- comodo de' Cardinali, e de' concla-
dio con pavimento a scomparti di visti per celebrare la messa. Anzi
marmo, in tutto il presbiterio, diviso abbiamo dal Burcardo, Conclavi dei
con apposita balaustra dal resto del- Pontefici^ che anticamente in que-
la Cappella. Gli stucchi della volta, sta Cappella si fecero molte volte
e della lunetta ebbero un conve- gli scrutinii, si effettuò l' elezione del
niente colore, e ripuliti tutti gli af- nuovo Papa , che vi prendeva gli
fieschi suaccennati, tornarono come abiti suoi proprii ; locchè si praticò
a nuova vita ; onde a memoria di circa sino a Paolo V.
tanta benemerenza sul lato interno Finalmente dovendosi , nel § X ,
della porta fu eretto il Pontificio far menzione delle sale regia e ducale
stemma marmoreo di Gregorio XVI, del Vaticano, per le processioni, ed
e venne coniata una grande meda- altro, che si fa nella prima, e per
glia da Pietro Girometti incisore dei la lavanda, e altro che avea luogo

conii delle medaglie Pontificie, aven- nella seconda, è indispensabile farne


te da una parte l' elFigie del Ponte- qui menzione, incominciando dalla
fice e dall' altm
, lo spaccato della che ad essa con-
regia, e dalla saila,
stessa Cappella, leggendosi sull'archi- duce, appellata pure con tal nome,
trave dell'altare, la seguente iscri- anche per quanto riguarda le desait-
zione, che in marmo venne pure le Cappelle Sistina e Paolina. La
eretta sul medesimo: beala adunque, la quale dalla galle-
i3(> CAP CAP
>ij, o vestibolo del portone della numismaU Pontificii. Da questa scala,
j;uardia svizzera , sta al fine del in diversi tempi discendono, e ascen-
braccio destro del colonnato vatica- dono tutte quelle processioni, di cui
ni' chiamasi Regia , ed anche di parleremo qui appresso, ed alla fine
'-Costantino, per la statua equestre di di essa, innanzi alla statua equestre
esso, la quale decora il ripiano che di Costantino, il Papa fa la solenne
alla medesima conduce, cioè in fac- protesta sul ducato di Parma e Pia-
cia al magnifico porticale di s. Pie- cenza, innanzi al tribunale della ai-
tro, e porta alla surriferita sala re- mera apostolica , allorché si reca a
gia, per mezzo di due lunghi bran- celebrare il vespero Pontificale nella
chi di scale. Essendo il luogo stretto vigilia della festa di s. Pietro.
ed oscuro, Paolo IH procurò col- Da questa scala si entra alla sala
1' opera di Sangallo di renderla me- regia, che è lunga palmi cento cin-
no incomoda e difettosa, nobilitan- quanta sette, e larga cinquantatre, ed
dola con diverse pitture di Pierino alta a proporzione ; essendo la volta

del Vaga. Fu merito però dell'alta a mezza botte , ornata di bellissimi


mente di Alessandro VII di renderla stucchi, coi motti, armi ed imprese
magnifica, comoda, e luminosa come di Paolo III, e degli altri Papi, che
trovasi oggidì (essendo pure stata nomineremo, venendo dintorno so-
nel decorso anno restaurata e resa pra il cornicione circondata da una

più luminosa), affidandone il difficile ringhiera di ferro dorato, come por-


incarico al cav. Bernini. Questi su- tava l'uso antico delle grandi sale.
però se stesso per mezzo degli or- Ha sette porte con due gran lunette
nati, stucchi e colonne d'ordine io- per finestre nella facciata di fronte,
nico, che pose lateralmente alla pri- e in quella di contro, essendo le
ma branca, per cuoprirne i difetti^ pareti laterali , fino all' altezza dei
siccome angusta ed ineguale, cavando- quadri, incrostate di marmi di pre-
ne opportune mente lume ov' era buio, gio di varii colori, come lo è il pa-
artifizio che particolarmente adope- vimento. Dall' iscrizione sotto il gran
rò nella seconda branca, prendendo fìnestrone, e dai diversi stemmi ri-

il lume dalla stessa volta; operazio- che questa sala, incominciata


levasi,

ne ardita, e sì difficile, che chiunque da Sangallo per volere di Paolo IH,


ne faccia l' esame non può non re- fu accresciuta , e nobilitata da Pio
starne maravigliammo 5 dappoiché nel IV, e da s. Pio V, ed ultimata da
fabbricarla gli convenne reggere so- Gregorio XIII nel iSyS. Sopra cia-
.pra puntelli, e sopra la volta di que- scuna delle sei porte, fuori della set-
sta scala , la saia regia , e le due tima della Cappella Paolina, evvi lo
Cappelle Sistina e Paolina ; e sebbene spazio di sei grandi quadri, e nelle
ciò fosse fatto con tutto il mecca- pareti de' fianchi per quattro altri
nismo dell' arte, tanto Bernini che , maggiori, adornati tutti con figuroni
Carlo Fontana, il quale l'aiutò, non per termini ed imprese, rappresen-
potevano recarvisi senza orrore. Fu tandosi ne' dipinti i fatti più memo-
tale r onore, acquistato dal valente rabili de' Pontefici, spiegati dalle sot-
architetto che a celebrarne V inge-
, toposte iscrizioni. I sei quadri mi-
gno, il Papa fece coniare una me- nori stanno sopra altrettante porte :

daglia coir epigrafe : regia ab avla, cioè su quella della scala detta del
AD DOMVM DEI, Celebrata da tutti i maresciallo del conclave, di contro
,

GAP
alla rogin , Taddeo Zuccari dipìnse e la vittoria di Lepanto; cioè sua
a fresco Carlo Magno, che rimette è l'ordinanza navale, e il cartello-
la Chiesa Romana in possesso del ne, il resto di Lorenzino. Intorno
suo patrimonio. Sopra quella della alla porta della Cappella Paolina i
scala regia, Vasari espresse (rrego- Zuccari dipinsero s. Gregorio VII
l'ioIX, che scomunica Federico 11. che assolve Enrico IV, e la ricupe-
Sopra quella della Cappella Sistina ra di Tunisi avvenuta sotto Paolo
(iirolamo Siciolante di Sermoneta III. Ai fianchi poi delle porte delUi
dipinse Pipino, che, debellato il lon- Cappella Sistina, e della sala ducale,
gobardo Aistulfo, rende 1' esarcato vi sono altre quattro pitture. Vasari

di Ravenna al Papa . Su quel- dipinse la morte di Coligny , capo


la della Siila ducale , Livio Agresti degli ugonotti, seguita in Parigi nel-
da Forlì rappresentò Pietro re di la notte di s. Bartolomeo del iSji;
Aragona, che fa il suo regno tribu- mentre nell'altra evvi rappresentata
tario ad Innocenzo III. Mario da la strage degli stessi ugonotti. I di-
Siena ha rappresentato sulla porta, scepoli del Vasari eseguirono il par-
che conduce alla loggia vaticana del- lamento presieduto da Carlo IX, in
le solenni benedizioni, Ottone J, il cui si approvò la uccisione del gran-

quale restituisce alla Chiesa le pro- de ammiraglio Cohgny; la quarta


vincie occupate da Berengario, e dal pittura, e la menzionata appendice
suo fìgho Adalberto; ed Orazio Sam- de' fatti di Alessandro III, fu esegui-
machini bolognese, ha dipinto sulla ta da C becchino Salviati, e da Giu-
porta di contro, che conduce all'an- seppe della Porta.
tica spezieria,Gregorio li, il quale In questa sala si trattengono i

fa confermare a Luitprando la do- domestici de' Cardinali, e prelati,


nazione di Ariperto. Quattro poi so- che hanno luogo alle Pontificie fun-
no i quadri maggiori : quello dirim- zioni, ivi mettendosi e levandosi si

petto alla Cappella Sistina rappre- gh uni, che gli altri la cappa, ed in
senta Federico I, che riconciliasi con alcune funzioni, i paramenti sacri :

Alessandro III sulla piazza di san in essa si fanno le processioni della


Marco in Venezia. Giuseppe Porta candelora, delle palme, quando la
della Garfagnana, che ne fu l'autore, Cappella si tiene nella Sistina, del
dipinse anche quello piccolo conti- giovedì, e venerdì santo, per mette-
guo a questo , come appendice alla re e levare il sepolcro, e nella prima
storia di Alessandro III. Sull'altro domenica dell' avvento per incomin-
quadro grande dopo la porta della ciare il giro della esposizione delle
scala del maresciallo del conclave, il quaranta ore nella Cappella Paolina,
Vasari fece il ritorno di Gregorio XI oltre il passaggio delle altre proces-
in Roma : sui due della parete in- sioni,che hanno luogo dalla came-
contro , lo stesso autore espresse il ra de' paramenti , e dalla Cappel-
combattimento, seguito nel i5'ji nel la Sistina alla basilica vaticana, pei
mar Ionio fra turchi, e la sacra i Pontificali, canonizzazioni, apertura
lega, avendo Loienzino da Bologna e chiusura della porta santa, trasjìor-
fatto la gloria, e le figure della fede, to de' cadaveri de' Pontefici ce. ec,
e de' turchi debellati ; mentre nel non che dalla basilica stessa alla
quarto, Vasari dipinse la lega di san gran loggia, per alcune solenni be-
Pio V colla Spagna ed i veneziani, nedizioni. Allorché il Papa si reca
i38 GAP GAP
a celebrare nella basilica vaticana il le,perchè ivi si è tenuto fino dai
vespero Pontificale per la solennità tempi antichi il concistoro pubblico
del principe degli Apostoli, nella sa- pel solenne ricevimento di que' prin-
la regia i cursori Pontificii fanno cipi sovrani, e di que' duchi, che nel
formale citazione in nome di mon- Cerimonialesi chiamavano Duchi di

signor fiscale della camera, pe' cano- maggior potenza j e Benedetto XIII
ni dovuti ad essa, ed il Pontefice a- celebrando messa Pontificale nella
scolta un'analoga protesta; locchè Cappella Sistina, in questa sala ta-
nello stesso luogo si ripete la mat- lora fece cantare, ed assistette all'ora
tina seguente, recandosi il Papa al di terza. Ora alcuna volta vi si

solenne Pontificale, cose che descri- tiene il concistoro pubblico, per da-
vonsi al § X
n. 3o e n. 3i. Quan- re il cappello rosso a' Cardinali ;

do il conclave si celebrò al Vaticano, nel giovedì santo sino al regnante


in questa sala si adunava il sacro Col- Pontefice vi si fece la lavanda dei
legio per ricevervi i Cardinali colleglli, tredici apostoli, e l'isiedendo il Papa
ed udirvi gli ambasciatori, leggendosi al Vaticano, vi si tenevano i conci-
nelle iscrizioni sulle due porte delle stori per la definizione delle cano-
scale regia, e del maresciallo, quando nizzazioni, ciocché l'attuale Pontefi-
entrarono nel 1769 in conclave per ce fece nella sala Clementina del
questa sala, l'imperatore Giuseppe II, soffitto dorato, al ripiano dell' appar-
e il vSuo fratello Pietro Leopoldo tamento Pontificio, ove pure talvolta
gran duca di Toscana. Per preser- si dà il cappello Cardinalizio. Questa
vare poi dalla polvere, e custodire sala ducale è lunga duecento palmi,
le pitture delle Cappelle Sistina, e e quarantadue larga: prima era divi-
Paolina, e della sala regia, Paolo sa in due stanze, ma Alessandro VII
III con un breve, che si legge nel coir opera del Bernini vi fece sosti-
tom. VI p. 24 delle Lettere pitto- tuire un arco con vago panneggia-
riche^ conferì l'impiego di pulitore, mento di stucco. Lorenzino Sabba-
e custode delle medesime, colla me- tini, bolognese, ajutato da Raffaelli-

sata di sei scudi d'oro, a certo A- no di Reggio, la dipinse sotto Pao-


matori fedel servo di Buonarroti, e lo IV, Pio IV, e Gregorio XIII ; i
da questo generosamente beneficato, paesi però furono eseguiti da Cesa-
e da allora in poi ne' ruoli del pa- l'e Piemontese, Matteo Brilli, ed al-
lazzo apostolico, si legge sempre il tri l>ravi, fra' quali Matteo da Siena,

custode di tali pitture. e Giovanni Fiammingo.


Finalmente è indispensabile far
qui un cenno anco della sala duca- 3. Della Cappella Paolina
le, il cui ingresso è nella stessa sa- del Quirinale.
la regia, cioè di contro alla porta
della Cappella Sistina, sì perchè da Si ascende a questa per due ma-
essa va alla camera de' paramen-
si gnifiche branche di scale, il cui in-
ti dalla quale in sedia gestatoria, gresso è nel sontuoso cortile del
meno alcuni tempi, anticamente i palazzo Pontificio. Al primo ri-

Papi si recavano alle Cappelle an- piano evvi una pittura stimata, rap-
che ordinarie, ed ora partono da es- presentante r ascensione del Salvato-
sa ne' soli Pontificali, ed eziandio per re, opera diligente di Melozzo da For-
le gegueuti cose. Chiamasi sala duca-» lì, trasportatavi dalla tribuna della
CAP CAl» i3<)

basilici! de* SS. XII Apostoli, nel lati, prendendovi e deponendovi le


Pontificato di Clemente XI. Prose- cappe, e i sacri paramenti. Abbia-
guendo a salire, al capo della secon- mo poi dal Diario di Roma, num.
da branca si entra nella sala regia 88 dell'anno che detta sa-
1800,
fabbricata da Carlo Maderno, per co- la fu accomodata ad uso di Ponti
mando Paolo V, ed ornata di ric-
di ficia Cappella, e servì in luogo del-

co con intagli dorati. Sot-


soffitto la contigua Paolina, sinché questa
t» di essi evvi un gran fregio, le non fu da Pio VII restaurata, e
cui prospettive furono dipinte da riattivata, cioè dai primi vesperi del-
Agostino Tassi, colle figure di Ora- la festa del principe degli Apostoli
zio Gentileschi. Il pavimento poi è del 1800 fino a quelli per la festi-
composto di pietre mischie. La fac- vità d'Ognissanti del 1801.
ciata della Cappella, colf altra di Ampia, magnifica, e luminosa é
contro, furono dipinte dal cav. Lan- la Cappella Paolina del palazzo qui-
franco ; e gli due lati verso la
altri rinale, così chiamata dal suo gran-
porta, e le finestre da Carlo Sara- dioso fondatore Paolo V, che ne fe-

ceni, detto il veneziano. Nelle pare- ce la solenne benedizione a' 2 5 gen-


ti prima delle ultime vicende, eran- naio 1616, giorno della conversio-
vi appesi alcuni cartoni del Domeni- ne s. Paolo, dedicandola
di all' As-

chino; e i più grandi bozzetti di Carlo sunzione in cielo della b. Vergine.


Maratta, dopo aver servito per mo- Fra le medaglie Pontificie, ne ab-
dello dei mosaici delle cupole della biamo quattro, che ci rappresentano
basilica vaticana, da Innocenzo XII la Cappella. Essa é lunga 184 pal-
fiuono fatti ivi formando- trasferire, mi, e larghi 60, avente il pavimen-
ne il principal ornamento la tavola to di marmi mischi ; e di bei mar-
originale di s. Petronilla del Guer- mi é pure il coro de' cantori. Anti-
cino, copiata in mosaico dal Cristo- camente eravi una balaustrata di
fori per la detta basilica. Taddeo marmo, che chiudeva il presbiterio,
Landini è l' autore del bellissimo con porta di noce intagUata e sos-
basso rilievo di marmo, che sovrasta teneva sull'architrave otto candela-
la porta della Cappella Paolina, rap- bri di metallo dorato, di cui erano
presentante il Redentore, che lava i pure le colonnette, fra otto colonne
piedi agli apostoli; mentre gli an- di giallo antico; ma essendo stato il

geli,che sostengono lo stemma bor- tuttomanomesso, Pio VII, come di-


ghesiano di Paolo V, sono di Pietro remo, edificò l'attuale. Carlo Mader-
Bernini , e di Bevtolot. In questa no ne fu l'architetto; ma la volta
sala regia, abitando il Papa il conti- fu decorata con superbi stucchi do-
guo appartamento, fu talvolta tenuto rati, con disegno dell' Algardi. Be-
il concistoi^o pubblico, come fecero nedetto XIV donò al suo altare il

PCgli ultimi tempi i Pontefici Pio paliotto,che tuttom si conserva, di


VII e Vili ; nonché si fece la mag- madreperla, ebano, e tartaruga, le-
gior parte delle processioni, che gato in oro; prezioso regalo, cl\{; gli

descrivemmo superiormente, parlan- fece il Cardinal dello Lanze, dopo


do della sala regia del Vatica- la sua promozione alla porpora, a-
no; ed anche in essa per la cele- vendolo fatto lavorare a Torino cno
brazione delle Cappelle, si Iratten- figure, ed ornati vaghissimi; il ptuv
goRo i domestici de' Cartlinali, e pvc- che viene adoperato ancl^e nelle ÌV\u
,

f4u cir CAP


zi Olii j, che si fpiirio nella Cappel- pera eccitarono la sorpresa univer-
la Sistina elei Riguar-
Vaticano. sale ,
quando vi si celebrò il vespero
do all'arazzo dell'altare, suoi orna- d' Ognissanti.
menti, trono, banchi, posti ec., al- Le sue pareti pertanto si veggo-
lorquando vi si celebrano le Cap- no distinte da venti pilastri scan-
pelle, si osserva tuttociò che si pra- nellati d'ordine corintio, sostenenti
tica nella Sistina del Vaticano, men- il cornicione, che serve d' imposta
tre al § X si vedrà quali solenni alla volta due di essi costituiscono
:

funzioni vi si fecero dai Papi resi- r ornamento dell' altare , altri due
denti nel contiguo palazzo. fiancheggiano la gran porta d'in-
Clemente XIII, nel 1761, aven- gresso, ed otto per ciascuna parte
do fatto ricostruire 1' altare della adornano le parti maggiori. Ne' quat-
Cappella Paolina con marmi prezio- tro angoli la trabeazione è sostenu-
si, con disegno del Posi, e con me- ta da quattro sodi, i quali tolgono
talli dorati, lo consacrò la mattina l'odiosa vista, produrrebbero i
che
de'ss. Simone e Giuda apostoli, con- pilastri dell'altare, ove in due nicchie
cedendo indulgenza a quelli, che lo sono dipinti s. Pietro a destra, e s.
visitassero negli anniversarii di tal Paolo a sinistra, il primo eseguito
consacrazione. Inoltre fece eseguire da Agostino Tofanelli, il secondo da
dal Boroni sei magnifici candellieri Vincenzo Ferreri, presso quelli di Raf-
di argento dorato, la croce ed otto faello, di cui parleremo. Altre tredici
statue d' argento di getto, con altre se ne veggono negli interpilastri del-
quattro rappresentanti i dodici apo- le pareti, sette cioè a sinistra, e sei
che nelle maggiori solennità si
stoli, a destra ,
perchè la cantoria ne to-
esponevano nel gradino superiore. glie uno spazio. Fra i vacui mino-
Ma tutto fu perduto colle note in- ri, che risultano lateralmente ai sodi
fauste vicende ; anzi nella suaccen- angolari, sono situati sei magnifici
nata riapertura della Cappella, non candelabri : i luoghi poi disuguali
essendovi più le nobili parature di sopra le nicchie sono ornati da cor-
damaschi trinati d' oro con frangie rispondenti riquadri con analoghi
simili, di colore rosso, e paonazzo arabeschi in basso rilievo, campeg-
secondo i tempi, con cui Clemente giati in oro, che sono eziandio ri-

XIII avea decorato le sue pareti petuti nel fregio dell'ordine, ne' so-
Pio VII vi fece sostituire diversi di, e sotto le nicchie. Nelle tredici
de' suindicati quadri , che essendo nicchie sono pure dipinti a chiaio-
di varie misure, non corrispondeva- scuro gli altri apostoli, copia di quelli
no alla sontuosità del luogo ;
quin- che Raffaello eseguì nella chiesa dei
di, nel 1804, fece ristaurare l'alta- ss. Vincenzo ed Anastasio alle tre
re, e Io consacrò nuovamente, dedi- fontane, essendovi però aggiunti due
candolo al suo antico patrono s. Gre- evangelisti del medesimo stile. S. An-
gorio I Magno. Ma dipoi, nel 18 18, drea fu eseguito da Durantini ; s.

con disegno e direzione dell' archi- Giacomo maggiore da Luigi Agi-i-


tetto Ratìàele Stern, Pio VII ridus- cola; s. Giovanni da Conca; s. Tom-
se questa nobilissima Cappella nel- maso da Filippo Agricola s. Gia- ;

lo stato in cui trovasi, lavoro, che como minore da Valle; s. Filippo


fu eseguito in soli giorni trentuno, da Minardi s, Bartolomeo, e s. Mat-
;

e che per le vaghe dipinture a tem- teo da Giorgini; s. Simone e s. Tad-


,

GAP GAP l4l


deo da Chech ; s. Mattia dal men- Alla morte di gran Pontefice,

tovato Ferrcri ; e s. Luca, e s. Mar- accaduta a' 20 agosto iS^S, il sacro


co de Angelis. Queste figure
dal Collegio avendo quasi a pieni voti
meritarono gli cncomii di tutti, sì stabilito di celebrare il conclave nel
per la correzione del disegno, sì pel palazzo quirinale, destinò la Cappella
meraviglioso elFetto del chiaroscuro, Paolina pegli scrutinii della mattina,
e ve n' ebbero gran lode gli artisti. e del giorno, onde in essa furono
Non è a tacersi, che Pio VII ese- eletti successivamente, ed adorati
guì quanto si era proposto fare a per la prima volta, Leone XII, Pio
questa Cappella il suo predecessore Vili, ed il regnante Gregorio XVI;
Pio VI, il quale inoltre voleva, che servendo la sala regia per ingresso
le dette figure di apostoli, ed evan- al conclave de' Cardinali forastieri
gelisti fossero di marmo. o che non vi avessero potuto en-
Finalmente tutta l'architettura di trare il giorno della chiusura , e per
questa Cappella, e ricavato in chiaro- ammettere alla sua porta ad udienza
scuro, lumeggiata ad oro , riesce gli ambasciatori, come si faceva al
di decorazione, ed è armonico col Vaticano alla porta, che dalla sala
ricchissimo soffitto, formando un com- del maresciallo del conclave, intro-
plesso dignitoso degno dell' augvisto duceva alla sala regia.
luogo. Pio VII fece inoltre costrui-
re nel mezzo della Cappella la ba- g III. Rinnovazione dell' antico uso
laustrata, non essendovi più Y anti- di celebrare le funzioni ecclesia'

ca, che divide, e chiude il presbite- stiche dal Papa, in diverse chiese
rio, decorata di otto colonne di por- di Roma.
ta santa, con basi e capitelli di mar-
mo bianco. Sono esse elevate su Benché fossero erette le Cappelle
magnifico basamento , e sostengono Sistina e Paolina del Vaticano, esal-
vma continuata cornice architravata tato al soglio Sisto V voleva intro-
sulla quale posano gli otto candela- durre l'antica consuetudine di cele-
bri richiesti dalla rubrica delle sa- brare le funzioni Pontificali nelle
cre funzioni Pontifìcie, come diremo. sette basiliche di Roma, e di resti-
In memoria di tante beneficenze fu- tuire insieme queste alla primiera
rono collocate in onore di Pio VII venerazione. Radunati pertanto i

le due seguenti iscrizioni, la prima Cardinali in concistoro, espose la


sull'architrave della balaustra, la necessità di rinnovare questo santo
seconda sulla porla d'ingresso nel- costume, non solo ad incremento
la parte interna. del religioso culto di dette ed altre
chiese, nelle quah, come si disse, i
I

ANNO DOMINI MDCCCXVIIl primi Pontefici solevano recarsi pei


Plus VII P. M. PONTIFICATUS SUI ANNO XIX divini uffici, e per le stazioni in un
modo solenne , coli' assistenza di
tutto il clero e del popolo, al quale
SACELLUM i medesimi e principalmente s. Leo-
,

A PAUI-O V EXTRUCTUM ne I, del 44^, e s. Gregorio 1, del


Plus VII 590, recitarono molte omelie elo-
INSTAURANDUM CURAVIT quenti e dotte, ma eziandio per
AN. MDCCCXVm risvegliare nc'romaui, e ne* forastieri,
,,

i
v^. GAP GAP
c!io sirecano a Pir)ma, la divozione, concisione venne destinala la predet*
'joll' esempio del Capo augusto della ta chiesa di s. Maria del Popolo;
Cliiesa , del sacro Collegio, della pre- per r Epifania
in s. Pietro ; per
latura, e di tutti que' personaggi r Assunzione della b. Vergine , in
che vi hanno luogo. E protestando s. Maria Maggiore; per la Natività
che la chiesa di s. Sebastiano era in s. Maria del Popolo; per l'jln-
troppo distante ed incomoda, vi so- venzione della ss. Croce, nella chiesa
stituì Maria del Po-
la chiesa di s. di s. Croce in Gerusalemme; il gior-
polo. I Cardinali approvarono una- no di s. Pietro, nella basilica vatica-
nimamente tale divisamente, e Sisto na ; per la Commemorazione di san
V, a' i3 febbraio i586, emanò la Paolo, nella sua basilica; per la fe-
costituzione, Egregia, che si legge sta di s. Gio. Battista, alla basilica
nel tom. IV, par. IV, pag. 187 del lateranense ; per quella di s. Loren-
Boll. Rotn.y nella quale dispose con zo, nella nominata sua chiesa fiiori
accurato regolamento tutto ciò, che le mura ; per la Annunziata, in s.

si avea da praticare in queste Cap- Maria sopra Minerva per 1' Ascen- ;

pelle o funzioni Pontifìcie, alle quali sione, colla benedizione solenne al


egli non mai mancò d' intervenire popolo, per la Pentecoste ed Ognis-
per quanto il tempo fosse cattivo, santi, nella basilica di s. Pietro, e
presciivendo ancora, che in esse finalmente negli altri giorni festivi,
dovesse celebrare la messa un Car- nelle Cappelle del palazzo apostoli-
dinale, e a tal effetto aprì nuove co, come per la festa solenne del
strade, e ristaurò le antiche, che Corpus Domini, nella Cappella Pa-
erano rovinate. latina, prima della processione, la
Ecco l'ordine delle Cappelle Pon- quale terminerebbe in s. Pietro, do-
tificie, stabilito da Sisto V. 11 primo ve si riporrebbe il ss. Sacramento.
giorno di quaresima si farebbe cappel- Ad onta però delle prescrizioni
la nella chiesa di s. Sabina sul Monte di Sisto V, per la gran lontananza
Aventino, ove il Papa avrebbe di- della principal parte delle nominate
stribuito le ceneri. La prima dome- chiese, a poco a poco si riprese l'uso
nica di quaresima in Maria del
s. di celebrare la maggior parte di
Popolo; la seconda in Paolo nella
s. queste, ed altre sacre funzioni nella
via ostiense; la terza in s. Lorenzo Cappella Sistina al Vaticano, o nella
fuori delle mura; la quarta, colla Cappella Paolina al Quirinale, se-
benedizione della Rosa d'oro, in s. condo che il Pontefice si trova ad
Croce in Gerusalemme; la quinta abitare in uno di detti palazzi, co-
in s. Maria Maggiore; la sesta, colla me vedrà nella descrizione delle
si

distribuzione delle palme, in s. Pie- Cappelle Papali, ec, al § X, meno


tro in Vaticano ; e il giorno di Pas- quelle della Invenzione della Croce,
qua in s. Giovanni in Laterano, e per la festa di s. Lorenzo, che
dove Sisto V voleva dare la bene- non si celebrano più, e solo a' i4
dizione solenne. La prima domenica settembre nella chiesa di s. Marcello
dell'avvento si dovea celebrare in per r esaltazione della Croce , evvi
s. Lorenzo ; la seconda in s. Gio- nella detta chiesa Cappella Cardina-
vanni ; la terza in s. Croce; la quar- lizia, come si vedrà a suo luogo.
ta in s.Paolo ; e il giorno di Natale Monsignor Suarez, trattando del
in s. Maria Maggiore. Per la Ck- sito dove oi'a si benedicono gli Jgnus
,,, ,

GAP GAP 143


/À'/j così parla della origine di que- Inni Papalem erecta^ Romie 175^.
sto cambiamento , nel suo trattato E noto, che i l^onlefici celebra-
De Baptismale Paschali, et origine rono le sacre funzioni e Cappel-
ac rilu consecraudi Agnus Dei etc. le presso le basiliche e chiese dei
Romae 1696, p. 99. " Il luogo nel palazzi ( Fec?/), presso cui abitavano,
» quale si distribuiscono gli Jgnus e il Casimiro nelle sue Memorie,
p.
» Dei, è la Cappella Pontificia, o della Chiesa d'Araceli, riporta
» del Vaticano , o del Quirinale quelle ivi celebrate dai Papi , che
M nelle quali si celebrano le sacre abitarono nel palazzo di s. Marco ,
»> funzioni. Un tempo fu la basilica nella qual contigua chiesa pure ese-
« lateranense, alla quale poi succes- guirono, ed assistettero a molte fun-
w sero queste Cappelle per la ra- ,
zioni. Da ultimo leggiamo in Pisto-
>i gione, che i Pontefici d' Avigno- iesi, Vita di Pio VII, t. II, p. 291,
>» ne tralasciarono quelle stazioni, che allorquando fu stabilita la città
3ì alle quali non potevano andare; di Savona per luogo di ritenzione
j» e in vece di esse, e delle chiese di quel glorioso Papa, la cattedrale
« che religiosamente solevano visita- assunse il nome di Cappella Pa-
« re, e nelle quali facevano le sacre pale j ed il prefetto, il maire, e gli
» funzioni, eressero Cappelle nel pa- attinenti al governo francese ivi si
>y lazzo apostolico d'Avignone, che recavano in corpo per ascoltare la
« per queste cose a quelle successe- messa , che chiamavano messa Pa-
« ro. Que' Pontefici poi, che partiti pale. Quali poi sieno le Cappelle
a da Avignone dimorarono in Ro- che si celebrano nel palazzo aposto-
» ma, imitando gli antecessori avi- lico , e quaH nelle chiese assegnate
>j gnonesi , eressero pure Cappelle da Sisto V, si tratterà al § X.
» ne' palazzi romani, acciò avessero
« luogo le Siicre funzioni, lasciando § IV. Ministri, Cantori, ed Inservienti
» così di celebrale alcune stazioni delle Cappelle Palatine.
>i cui recavansi solennemente, finché
>i Sisto V non tentò di riporle in Se il prelato maggiordomo sopra-
^» uso ". Ed è per questo, che so- intende alle Cappelle Pontifìcie, e a
lendo anticamente i Papi recarsi col tutto ciò, chead esse appartiene, o
clero, nella domenica innanzi la Pen- le riguarda, il prelato sagrista (Ve-
tecoste, a celebrare la stazione, e la di), vescovo assistente al soglio nato,
messa in s. Maria ad Martyres, co- e il prefetto della sagristia Pontifi-
me ancora per avervi Anastasio IV cia, ha in custodia le suppellettili,
fabbricato un contiguo palazzo per i paramenti tanto del
sacri arredi e i

abitarvi, quella chiesa fu chiamata sommo Pontefice, che per uso delle
Cappella Pontificia. Ed avendo di- stesse Cappelle Papali; rappresentato
versi Papi dimorato in Assisi, e ce- ed aiutato da un religioso maestro del
lebrate le funzioni sacre nella basi- suo Ordine agostiniano, col titolo di
lica di s. Francesco, Benedetto XIV sotto-sagrista, di cui pure si parlerà
la dichiarò patriarcale, e Cappella all'articolo Sagrista, al quale, per
Papale. Intorno a ciò è a vedersi disposizione di Ltxjue XI 1, è alìida-
Caeremoniale Bened. XIV jussu e- ta la cura delle anime nella parroc-
ditiun prò basilica assisìensi s. Fran- chia istituita ne' palazzi apostolici,
cisci in patriarchalem et capei" lalcraaeusc, valicano e quirinale E
^44 CAP CAP
per le attribuzioni, ed altro relati- successori , che i coadiuto-
rilevasi,
vamente alle Cappelle, e funzioni ri al diacono e suddiacono assisten-
Pontificie, tanto del sagrista, che del te, erano talvolta i cappellani del
sotto-sagrista, si tratterà in questo ar- Papa; anzi dai medesimi si ha, sot-
ticolo a' luoghi rispettivi, ne' quali to il titolo di Cappella Pontificia,
si dirà di tutti quelh, che vi hanno i seguenti soggetti : il sagrista , il

parte, sieno Cardinali, prelati, mae- palafreniere del Corpus Domini^ il

stri di cerimonie ed altri. Siccome diacono, il suddiacono, il chierico,


poi nel cantar messa il Sommo Pon- il custode de' hbri de' cantori, e lo
tefice riunisce in parte, in segno del- scrittore del canto fermo. Né sarà
la comunione con tutti i cattolici discaro, che qui si riporti come nei
del mondo, i due riti latino e gre- ruoli medesimi erano descritti gli
co, specialmente dell' epistola, e del inservienti alla Cappella Pontifìcia
vangelo, che dopo essersi cantati in sotto Clemente XI del 1700, cioè il

lingua latina dal suddiacono, e dal sagrista, il sotto-sagrista, tre maestri


diacono, che servono al Papa, ven- di cerimonie, due chierici, un sotto
gono cantati successivamente in lin-' chierico, custode de'libri, lo scritto-
il

gua greca da un suddiacono, e dia- re del canto figurato, lo scrittore del


cono greco, questi debbonsi riguar- canto fermo, e il custode delle pittu-
dare come addetti alla Cappella Pon- re della medesima Cappella. Certo è,
Certo Guarino, o Favorino,
tificia. che essendo i cantori l^ontificii anco
nel Natale del i5i3, cantò l'episto- cappellani del Papa, e suddiaconi
la in greco, e sebbene poi fosse fat- apostolici, uno di essi ministrava da
to vescovo da Leone X, nel Natale suddiacono nel solenne Pontificale
del i5i6, e nella Pasqua del i5i7, del Pontefice, e nelle altre messe
fece da diacono greco. celebrate da' Cardinali , e vescovi
Si chiamano però più particolar- nella Cappella Papale, due cantori
mente per ministri sacri alle messe facevano da diacono, e da suddia-
della Cappella Pontificia, i tre cano- cono. Degli assistenti poi delle Cap-
nici delle patriarcali , cioè quello di pelle Cardinalizie y e delle Cappel-
s. Giovanni in Laterano, come pre- le Prelatizie^ si parla a quegli ar-
te assistente, quello di s. Pietro, co- ticpli.

me diacono, e quello di s. Maria Non solo Alessandro VII, a mag-


Maggiore, come suddiacono, de'qua- gior decoro delle Cappelle Papali,
li si è parlato all' articolo Canonico. dopo aver soppresso i tre privati
Oltre quanto ivi si è detto, aggiun- ministri, volle che i tre canonici
giamo, che primachè Alessandro VII menzionati fossero i ministri assi-
ciò stabilisse, a' io giugno 1657, si stenti, ma operò nelle Cappelle stes-

esercitavano talora tali ufficii da al- se una salutare riforma , massime


cuni semplici benefiziati delle mede- sui ministri delle medesime, ad in-
me dappoiché risulta da un
basiliche; cremento di splendore, e decoro
diploma del Pontefice Paolo III del- delle relative funzioni,in cui com-
l' ultimo aprile i538, che era dia- paiisce supremo Gerarca qual me-
il

cono della Cappella Gio. Battista diatore, che unisce V uomo a Dio ,
Conti, benefiziato della basilica va- circondato da gran parte dell' eccle-
ticana. Dai ruoli poi del palazzo siastica gerarchia , ond' ebbe a dire
apostolico di Paolo IV del iì)55, e suoi un ambasciatore straniero, allorché
,

GAP GAP
assistè ad una cappella, ch'essa era re, gli apostoli introducessero il can-
una funzione sovrumana e celestia- to degl' inni e salmi nella Chiesa
le. Alessandro VII inoltre estinse il i cui meravigliosi effetti negli ascol-
collegio ed ufficio dei suddiaconi, ed tanti rileva sant' Agostino Confess.
accoliti apostolici, i quali erano ot- lib. X cap. 20, in progresso di tem-
to, che servivano il Papa nei Pon- po s'introdusse nelle chiese occiden-
ti ficah , nel qual collegio essendo i talied orientali il canto figurato, e
posti vendibili, talvolta si ammet- in quella alessandrina il canto pia-
tevano individui poco degni. Ed è no, finche nel V secolo, Papa s. Ilare
perciò, che in luogo loro, a' 26 ot- regolarizzò in Roma il canto eccle-
tobre i655, sostituì per suddiaconi siastico, che ricevette per altro la
gli uditori di Rota (Fedi), ì quaU perfezione da s. Gregorio I, elevato
aveano già 1' antico titolo di cappel- al Pontificato, nel Sgo, istituendo
lani del Papa. Siccome poi giudici i la scuola de' cantori, che dipoi se-
lateranensi, a cui ciano succeduti nei guì i Papi ovunque recavansi a ce-
primi secoli della Chiesa, nelle fun- lebrare le funzioni, le messe, le pro-
zioni esercitavano l' ufficio di sud- cessioni, e le stazioni ; onde da lui
diacono, così Alessandro VII li pre- il canto romano fu detto canto fer-
ferì agli altri prelati costituendoli mo e canto gregoriano, come me-
in suddiaconi apostolici, accrescendo glio dicesi air articolo Canto eccle-
loro le prerogative, ed alla così detta SI4STICO (Fedi), e sue diverse spe-
parte di pane d'onore, aggiunse quel- cie. E perciò lungi dal ripetere il

la del vino, diede loro precedenza miglioramento , che il canto della


sui chierici di camera, e nelle ca- Chiesa ricevette da altri Papi, ram-
valcate e processioni, che procedes- menteremo qui va
soltanto, eh' esso
sero innanzi alla croce. Per accoliti di molto debitore a Guido d' Arez-
poi, il medesimo Pontefice dichiarò zo, che si dice inventore anche del

i prelati segnatura di
votanti della canto chiamato falso bordone^ usato
giustizia (Fedi), ed in compenso nella Cappella Pontifìcia, che è una
della perduta precedenza nelle Cap- unione di consonanze, con qualche
pelle, concedette diversi privilegi ai legatura di note musicali , sebbene
chierici di camera ( Fedi ). non manchino quelli, che asserisco-
E compreso fra i ministri delle no aver acquistato un tal nome dal-
Cappelle Pontifìcie, anche l'antichis- l' idioma francese, e mentre i Pon-
simo collegio de' cappellani cantori tefici risiedevano in Avignone. Po-
della Cappella Papale ( Fedi ), che co a poco avendo il canto ecolesia-
in esse sostengono la principal par- siastico cambiato i modi antichi, ed
te nell' uffiziatura, come si può ve- essendosi introdotto nelle chiese una
dere nella descrizione successiva delle musica non adatta alla santità del
funzioni, e nelle erudite Osservazio- luogo, pensò Marcello II, nel i555,
ni per ben regolare il coro della di abolirla nelle sacre funzioni , e
Cappella Pontificia ^ tanto nelle fun- l'avrebbe fatto, se Gio. Pier Luigi
zioni ordinarie^ die straordinarie, da Palestrina non ne avesse riformato
fatteda Andrea Adami, maestro del- lo stile, riducendolo a vero ecclesia-
la medesima, nel Pontificato di Cle- stico, e tale da seguitarsi ancora. Or
mente XI, Roma 171 i. Sebbene dunque l'attuale; canto nelle Cappelle
dopo la gloriosa morte del Salvato- Pontificie, esclusa qualunque specie
vor. vin.
,

i4^i CAP CAP


{1i sti'iiDìcnti, è precisamente quello, alla chiesa di Maria della Vitto- s.

secondo le teorie di s. Gregorio, di ria,o alla chiesa di s. Maria degli


Guido, e del Palestrina, canto che Angeh,se abitavano al Quirinale, ov-
'fonila l'ammirazione di tutte le na- vero in quella Maria delle Gra- di s.

zioni , e il principale ornamento del- zie se Vaticano, od


risiedevano al

le sacre funzioni, per la gravità e ar- altrove. Intervenivano sempre cap- i

monia delle composizioni. pellani cantori di settimana; ed il


H cerimoniale dell'uffiziatura quo- tenore ebdomadario ponevasi la stola
tidiana feritile^ e comune, che han- al collo, intuonava le preci, e reci-
no eseguito nel palazzo apostolico tava le orazioni, rispondendo il Papa
t cappellani cantori Pontifìcii da unitamente agli altri.
tempo immeJDoraÌ3Ìle fino alla metà Vi sono inoltre come ministri del-
del Pontificato di Pio YI, cioè fi- le Cappelle Pontifìcie, ed inservienti

no circa il 1788, era il seguente: ad esse, i cappellani comuni (P^edi),


Alle ore sette e mezzo, uno dei che esercitano l' uffizio di accoliti ce-

chierici della cappella (che perciò roferarii, quando non tocca a sup-
furono detti chierici campanari) plirvi a' prelati votanti. Come an-
suonava campanella di palazzo
la cora due chierici sono destinati in
per un quarto d' ora. Al terminare servigio delle Cappelle, con parecchi
il «uono, i cappellani cantori vestili soprannumerarii, che vestono in esse
di colta erano pronti in cappella, sottana paonazza , con collare e fa-

disposti in due ale ai banconi dei scia simile e cotta, mentre nelle so-
Cardinali. Un tenore ebdomadario lennità assumono la sottana di saja
si poneva la stola al collo, ed in- rossa, come i cerimonieri Pontificii,
tuonava r uffizio divino, ec, e quin- ma allora senza fascia. Dell' eserci-
di si cantava la messa. Il più da zio poi, e delle attribuzioni, che loro
notarsi era che si poneva sempre
, spettano , si parlerà in progresso di
uno sgabello accanto al bancone dei quest'articolo, ove si vedrà, che ad essi

Cardinali diaconi precisamente a- ,


spetta l'ornare l'altare^ invigilare sul-
vanti il pulpito j incontro al trono, le candele accese, ed accendere quelle
e questo sgabello eia pel Papa, se delle funzioni ed esequie a chi vengo-
interveniva a recitare l'uffizio divi- no dispensate, prepaiare la credenza,
no coi cappellani cantori, come so- il genuflessorio del Papa collo sgabello
levano spesso fare nel secolo de- ed i cuscini il faldistorio pel celebran-
corso, Clemente XI, Benedetto XIV, te, portare le ampolle all'altare, aver

Clementt; XI li e XIV, per non di- cura del turibolo, e somministrare


re dei più antichi, i quali interve- o ritirare i paramenti, il messale, e
nivano quotidianamente, e sedevano i Hbri dell' epistole, e degli evange-

al detto sgabello, e rispondevano coi li, ec. 11 sagrista Landucci nelld


cappellani cantori ali' intonazione sua opera sulle Cappelle Pontificie^
del tenore ebdomadario. Da questa tom. I, cap. 4? riporta altre no- 5

costumanza ne discendeva un'altra tizie, che gli emolu-


li riguarda, e
simile. Solevano i Sommi Pontefici menti e propine, che loro apparten-
fino a Clemente XIV, per io più gono. In mancanza poi dei maestri
il sabbato, ed anche in altri giorni delle cerimonie, e chierici della cap-
per le novene delia beatissima Ver- pella, essi suppliscono agU uffizii dei
gine, recarsi a recitale le litanie tino medesimi. Abbiamo dal Bouanni
CAP i47
Gerarchia p. 49^ > ^^^ * cKierìci che la messa bassa nella mattina del
della Cappella Pontificia anticamen- Corpus Domini, nelle Cappelle Pa-
te si t'hianiavano clerici campana- latine, si accendono otto candele po-

ruin, benché nelle Cappelle Papali ste sui detti candellieri; sei in tutte
mai si adoperarono né il campanello, le altre funzioni de' vesperi, mattu-
ne le campane ( Vedi). Forse ven- tini quando celebra la messa
ec, e
nero ex)sì ajìpellati, come abbiamo mi Cardinale, o un patriarca, men-
detto, peidiè snona vano la campa- tre sole quattio si accendono quando

nella quando davano il segno del- celebrano gli arcivescovi e i vescovi,


l' ntìlzio quotidiano a' cantori Pon- benché assistenti al Pontificio so-
tillcii, nello stesso tempo, che si da- glio. Anticamente sui detti candel-
va un tal segno al clero della ba- lieri, in vece di candele si ponevano
silica vaticana; ovvero perchè quan- le torcie, come riportano ilBonan-
do il Pontefice viaggiava ,
precedu- ni citato a p. 492 , ed altri autori*

to dalla ss. Eucaristia, era loro uf-


ficio suonare il campanello per in- § V. Elenco delle Cappelle ordi^
vitare il popolo ad adorare il ss. narie, cioè vesperi, matliitinij mes-
Sacramento, come leggesi in un an- se e Pontificali, che si celebrano
tico cerimoniale d'Avignone ; e quan- nel decorso dell'anno^ dal Papa,
do in tal circostanza accompagnava- in epoche fisse, comprese le pro-
no il ss. Sacramento vestivano di , cessioni^ ed altre funzioni.
rosso, e siccome almeno uno di essi
doveva essere sacerdote, a questo in- Dal numero d' ordine si potrà
combeva ti'asferirlo dal cavallo su rinvenire la descrizione ognunad'
cui era portato, all'altare, venendo al § X : delle altre Cappelle poi non
circondato lo stesso cavallo con lu- ordinarie, che si celebrano in tempi

mi entro lanterne. determinati, ed anco indeterminati,


Finalmente, oltre gli addetti alle e di quelle straordinarie si, ti*atterà
Cappelle Pontifìcie, di cui si farà al seguente paragrafo VI.
menzione ai paragrafi IX e X, evvi
anche f accenditore delle torcie nel- I. Cappella della Circoncisione.
le messe e funzioni, e delle candele 1. Vespero dell'Epifania.
degli otto candellieri, che stanno sulla 3. Cappella dell' Epifania.
balaustra , o cancellata delle Cap- 4. Festa della Cattedra di s. Pietro.
pelle Palatine, e sulla balaustra del- o. Festività della Purificazione, con
l'altare Papale nelle basiliche pe' so- lienedizione, distribuzione e pro-
lenni Pontificali; il quale inservien- cessione delle candele, e Te Deuni
te veste con collare e sottana di saja dopo la messa.
paonazza, e con fascia di seta di simil 6. Primo giorno di quaresima, con
colore. distribuzione delle ceneri.
E
però da avvertirsi, che le can- 7. Prima domenica di quaresima.
dele della balaustra sono di cei'a 8. Seconda domenica di quaresima*
bianca o gialla, secondo quelle del- 9. Terza domenica di quaresima.
l'altare, accendono o smorzano
e si 10. Quarta domenica di quaresima,
quando altrettanto alle mede-
si fa con benedizione della Rosa d'oro.
sime. Se celebra il Papa, o vcspe- I Quinta domenica di quaresima.
I .

lo Pontificale, o Pontificale, od an- 12. Domenica ultima di quaresima,


,

i48 GAP CAP


con benedizione, distribuzione, e tava di tal festacelebrano le ba-
processione delle palme. siliche lateranense e vaticana, cioè
i3. Mattutino del mercordì santo, e nella domenica la prima, e nel
notizie come diversi degli ultimi giovedì la seconda.
Papi celebrarono le funzioni della 29. Cappella di s. Giovanni Battista.
settimana santa. So. Vespero Pontificale per la festi-
14. Messa del giovedì santo, reposi- vità de'ss. Pietro e Paolo.
zione del Sepolcro, solenne be- 3 1 . Pontificale per la detta solen-
nedizione, lavanda e pranzo de- nità.
gli apostoli; nonché pranzo dei 32. Cappella per 1' Assunzione di
Cardinali, e mattutino delle te- Maria Vergine, con solenne be-
nebre. nedizione.
i5. Venerdì santo; funzioni della 33. Cappella della Natività della b.
mattina, cioè messa de' Presan- Vergine.
tifìcati, sermone, adorazione del- 34. Vespero d'Ognissanti.
la Croce, processione del sepolcro, 35. Cappella d'Ognissanti.
termine della messa , e vespero, 36. Mattutino de' morti.
non che pranzo de' Cardinali, mat- 37. Anniversario de'fedeh defunti.
tutino delle tenebre nel giorno 38. Anniversario pei Sommi Pon-
dopo il quale il Papa col sacro tefici defunti.
Collegio si reca nella basilica va- 39. Cappella di s. Carlo Borromeo.
ticana a venerare le reliquie. 40. Anniversario de'Cardinali di S.B.
16. Sabbato santo; diverse funzio- Chiesa, defunti.
ni proprie di questo giorno, mes- 4i. Cappella della prima domenica
sa, e canto del vespero. dell' avvento , ed incominciamento
17. Pontificale di Pasqua di risur- del giro delle quaranta ore, colla
rezione, e solenne benedizione. esposizione del ss. Sacramento,
18. Messa della Cappella della se- nella Cappella Paolina del Va-
conda festa di Pasqua. ticano.
19. Messa della Cappella della ter- 42. Cappella della Concezione, seppu-
za festa di Pasqua. re non cade dopo la seguente.
20. Messa del sabbato ìa Albis, e 43. Cappella della seconda domeni-
distribuzione degli Jgnus Dei be- ca dell'avvento.
nedetti, se ne ricorre la funzione. 44- Cappella della terza domenica
21. Vespero dell'Ascensione. dell'avvento.
22. Cappella dell'Ascensione con so- 45. Cappella della quarta domenica
lenne benedizione. dell'avvento.
23. Vespero di Pentecoste. 46. Vigilia del s. Natale, cioè ves-
24. Cappella di Pentecoste. pero pontificale, mattutino della
25. Vespero della festa della ss. notte, benedizione del cappello e
Trinità. stocco, e messa.
26. Cappella della ss. Trinità. 47- Pontificale della solennità del
27. Vespero del Corpus Domìni. santo Natale.
28. Messa bassa, e solenne proces- 48. Cappella della seconda festa del
sione del Corpus Domini. Inter- santo Natale.
vento del Papa, e del sacro Col- 49. Cappella della terza festa.
legio alle processioni, che nella ot- 50. Vespero della festa della Cir-
GAP CAP 149
concisione, dopo il quale il Pa- il Papa non intervenisse, i Car-
pa col sagro Collegio suole inter- dinali vanno direttamente a' propri
venire al solenne Te Deuni nella stalli. Vestitosi ivi il Pontefice di pi-
chiesa di Gesù. viale bianco, e col triregno in capojÉ^,
è preceduto dalla processione di tut-^

§ VI. Notizie delle Cappelle, e sa- ti quelli che hanno luogo nelle
,

gre funzioni mobili e straordina- Cappelle. Ascende quindi in sedia ge-


rie, che celebransi annualmente, statoria co'due flabelli ai lati, e ne di-
e in altri tempi e circostanze. scende per adorare il ss. Sagramento
esposto nella cappella di s. Domenico.
Cappelle mobili annuali. Ciò fatto risale in sedia , e giunto
avanti l'altare maggiore, torna a di-
I. Cappella dell'Annunziata, scendere, per incominciare la messa,
a. Di s. Filippo. che viene cantata dal Cardinale ti-
3. Anniversario della a'eazione del tolare della chiesa co' paramenti bian-
Papa. chi. La coltre del trono, e la col trina
4. Anniversario della coronazione del della sedia sono di lama d'argento, coi
Papa. ricami di fiori d* oro, siccome si de-
5. Anniversario dell'ultimo Papa de- scrive al § IX, Osservazioni, ec.
fonto, e de' Cardinali al Papa che La Cappella si regola nel solito mo-
li creò, cui talvolta interviene il do ; dopo Toffertorio si canta il mot-
Pontefice vivente. tetto. Ne timeas Maria, e se que^
sta festività cadesse in quaresima,
I. Cappella Papale, che si tiene dopo r epistola evvi il graduale , e
nella chiesa di s. Maria sopra poi il tratto, e all' offertorio il mot-
Minerva , per la festa della ss. tetto Suscipe Verhum. Cantandosi
Annunziata , a^ i5 marzo, e se il Credo alle paroleEt incarnatus
cade nella settimana santa, si ce- est etc, tutti genuflettono a motivo
lebra nella domenica in Albis. del mistero, che si celebra in quel
giorno, mentre nelle altre Cappelle
Il Pontefice col consueto abito, ciò si fa dai soli ministri, che stanno
e con scarpe, e mozzetla di velluto in piedi, chinando gli altri soltanto

l'osso, filettata d' armellini, colla stola il capo. Altrettanto si pratica nella
di raso di egual colore, si reca in messa della notte , e nella mattina
questa Cappella con treno nobile det- di Natale. Non essendovi sermone,
to semipubblico, avendo seco in car- finita la messa il celebrante pubbli-
rozza due Cardinali. Smonta alla por- ca r indulgenza di trent' anni con-
teria della chiesa, essendo nella piazza cessa dal Papa tanto agli assistenti,

schierata la milizia. Viene ricevuto dal che al popolo presente. Quindi i

Cardinal più degno, e dal p. gene- deputati dell' arcicon fraternità della
rale dell'Ordine de' predicatori, alla ss. Annunziata (P^edi), accompagnati
lesta de' suoi religiosi del contiguo dai maestri di cerimonie, ricevono
convento, e trova in sagrestia riunito in bacili d' argento l'oblazione solita,

il sagro Collegio , che vi si è recato che Papa di cento scudi d'oro


fa il

col treno di carrozze, e di livree entro una borsa che anticamente ,

di gala, in vesti, e cappe rosse, co- consegnava uno de' deputati del mon-
me che sia quaresima. Dove però te di pietà, e che ora si consegna dal
i^o GAP CAP
tesoriere ,
per mezzo d' un cerimo- ss. Annimziata ebbe origine da Eu-
niere. Raccolgono que' deputati e- genio IV , che pel primo celebrolla
gualmente con bacili, le oblazioni nella detta chiesa di s. Maria sopra
de' Cardinali, ognuno dei quali, ben- Minei'va, nella cui sagrestia era stato
ché non intervenga, dà uno scudo eletto Pontefice, 3 marzo i43i. a'

d'oro, a vantaggio delle copiose do- 1 successori continuarono a


di lui
tazioni dispensate per tal festa dal celebrarla , come afferma Paride de
sodalizio. Indi gli stessi deputati ac- Grassis nel suo Diario de' 11 apri-
compagnano a baciare il piede al le i5ro.
Papa sedente in trono, alcune donzelle Nel i486 cadde questa festa nel
ammantate di bianco con candela , sabbato santo, onde Innocenzo Vili
accesa in mano, corona in
e con la trasferì ai 28 dello stesso mese
testa, per significare essere parte di di marzo, cioè al martedì di Pasqua,
quelle,che ricevettero la dote per nel qual dì fece vacare la Cappella
monacare. I deputati pei primi ba- nel palazzo apostolico, affinchè i Cav-
ciano il piede; e in questo tempo dinali ,
per ie loro istanze, e per
ilCardinal protettore si pone a se- quelle della compagnia dell'Annun-
dere sul ripiano del trono nel luo- ziata, ad assistere
potessero andare
go, ove suol sedere il Cardinal pri- alla solennità nella chiesa della Mi-
mo Terminata anche questa
prete. nerva, come riporta il cerimoniere
cerimonia, il Papa collo stesso ac- , Gio. Burcardo nel diario di tal an-
compagnamento , viene portato in no. In quello poi del 1488 aggiun-
sedia gestatoria, co' flabelli, nella sa- ge, che lo stesso Innocenzo \III si
grestia, ove spogliato de' sagi-i para- recò col sagro Collegio in solenne
menti , ascende in carrozza ed ac- , cavalcata alla predetta chiesa , ove,
compagnato dal Cardinale più de- dopo aver assistito alla messa can-
gno, e coi due Cardinali coi quali tata, si fece la distribuzione dell'ele-
erasi condotto alla chiesa , fa ritorno mosina , e della borsa alle zitelle,
alla sua residenza. Se non intervie- cioè la dote per agevolare il loro
ne il Pontefice, le dette donzelle stato , ed una borsetta con entro
baciano genuflesse la porpora del trentatre paoli per l' abito di lana
Cardinale più degno. bianca, velo, guanti e scarpe di egual
Abbiamo che Clemente XIV, nel colore. Non si dee qui tacei'e, che
1772, stante la dirotta pioggia, tras- sino agli ultimi tempi , tutte le zi-
ferì la Cappella, e la solenne caval- telle, le quali avessero ricevuto dal
cata dal mercoledì alla domenica, e sodalizio il sussidio dotale, prima di
che Clemente XIII, nel i75g. Cle- tal Cappella si riunivano neh' ora-
mente XIV, nel 1772, e Leone XII, torio dell'arciconfraternita tutte am-
a' nostri giorni , celebrando questa mantate, e precedute dai pp. dome-
Cappella nella quarta domenica di nicani ed accompagnate dai depu-
,

quaresima, benediiono la Rosa d'oro tati, andavano processionalmente in


nella sagrestia della chiesa della Mi- chiesa, ove dopo la messa, baciava-
nerva, e la portarono in mano sulla no il gradino del trono del Papa ,

sedia gestatoria, sì nell'andata, che premessa la genuflessione, mentre le

nel i^itorno all'altare, sul quale la monacande venivano ammesse dal


fecero esporre. Pontefice al bacio del piede. Alcuna
Questa Cappella in onore della volta il medesimo Pontefice distri-
GAP CAI r j
hxji scflenle in trono i brovofH delle cremisi ricamate d' oio pollale da
doti alle zitelle, ed anclie allora sul due mule bianche, con coperta rossa
ripiano di esso sedeva il Cardinal pro- a trined' oro. In appresw il mae-
tettore dell' areiconfraternita. wSino al stro di stalla , in collare con abit
Pontificato di Pio VI , il Papa si nerOj e quattro trombetti di ca vai-
recava a questa cappella con solen- leggieri suonando le trombe. Veni-
nissima cavalcata, di cui daremo il vano poi i camerieri extra, vestiti
seguente cenno. di cappe rosse con cappuccio , indi
Precedevano alcune coppie di ca- gli aiutanti di camera del Papa con
valieggieri con aste in mano ve- , cappe rosse , e cappuccio ornato di
stiti di casacche di parmo cremisi pellibianche d'armellini. In seguito
trinate d'oro, con cimieri e pennac- incedevano monsignor fiscale, e mon-
chi bianchi e rossi ,
per rimuove- signor commissario generale della
re dalle strade ogni ostacolo al pas- camera apostolica in abito e cappuc-
saggio della cavalcata. Seguivano due cio paonazzo; i cappellani comuni e
chiamata Z/^/z-
cavalieri della guardia segreti in vesti rosso e cappuccio
cie spezzate^ con armatura di ferro con armellini, gli avvocati concisto-
dorata, mentre due o quattro di essi riali in abito paonazzo e cappuccio
invigilando sul buon ordine, percor- con pelli di armellini, i cavalieri ro-
revano la cavalcata avanti, e dietro. mani, i camerieri d' onore di spada
Appresso venivano il foriere maggio- e cappa, i prelati di mantellone, cioè
re, ed il cavallerizzo maggiore Pon- i camerieri d' onore, i camerieri se-
tificio con abiti di città, col man- greti di spada e cappa, i camerieri
tello nero guarnito di merletti ne- segreti di mantellone, il baronaggio
ri, e due sopraintendenti alle scu- romano, i duchi, ed i principi a cop-
derie del Papa. Quindi succedeva-^ pia in abito di città sopra cavalli
no, due a due, i camerieri dei riccamente bardati, coi paggi a piedi
Cardinali colle valigie , fregiate del- preceduti dai loro staffieri in livree
lo stemma gentilizio de' loro pa- di gala, e dai decani in abito nera
droni , e colle mazze d' argento dei e collare. Seguivano di poi quattro
medesimi. Proseguivano i gentiluo- camerieri segreti de' piit anziani, con
mini de' principi, degli amljasciatori altrettanti cappelli Pontificali di vel-
ognuno de' quali ne
e de* Cardinali, luto cremisi sulle aste, e il capitano
mandavano due in abito lungo se della guardia svizzera, circondato da
erano abbati, o in abito da città, se se- quattro svizzeri con elmo, armatura
colari. Indi venivano il sarto, il fornaio, di ferro, ed alabarda sulla spalla.
il barbiere e il custode de' giardini Continuavasi la cavalcata dalla pre-
Pontifìcii con cappotti o casacche di latura, cogli abbreviatori cii [mu-oo
panno rosso. Dopo di essi gli scu- maggiore in rocchetto, nuuitelletla,
dieri del Papa vestiti di abito e cap- e cappuccio sulle spalle, coperti di
puccio piegato, di colore rosso. Poi cappello semipontifieale, sopra mule
dodici mule, o chinee bianche una bardate di color paonazzo; poi i vo-
dopo r altra, bardate aju gualdrap- tanti di segnatm-a, i chierici di ca-
pa di velluto cremisi ricamate, e gui- mera, il maestro del sagro pji-
p.
date a mano da un garzcnie della lazzo col suo abito domenicano, col
scuderia Pontificia in casacca di pan- penultimo uditore dì Ilota, e gli al-
no rosso, e due lettighe di velluto tri uditori di Rota coi loro gran man-
132 C4P GAP
teìli, cappucci e cappelli Pontificali, colle mazze d'argento, oltre altri sei
sopra mule bardate di color paonaz- mazzieri, che cavalcavano per vigila-
zo. Venivano quindi l'ambasciatore re al buon ordine della cavalcata.
di Bologna in rubbone di velluto ne- Seguivano i cursori Pontificii in so-
ro, il governatore di Roma alla de- prana paonazza, il decano e sotto-
stra del principe assistente al soglio, decano Pontificio in abiti neri por-
servito da due paggi, dal decano e tando ambedue l' ombrellino aperto,
da' suoi staffieri ;
poi tre maestri di e la saccoccia per le suppliche ; sei

cerimonie con mantelloni, cappucci, svizzeri cogli spadoni sguainati sulle


e cappelli semipontiflcali. Poscia ap- spalle; il custode generale delle ve-
pariva la croce Papale, portata sti (carica, che ora si riunisce nel
dall' ultimo uditore di Rota, vestito primo aiutante di camera), e gli sco-
come gli altri suoi colleglli, in mez- patori segreti col solito servizio. Ap-
zo a due maestri ostiarii virga vu- presso, quando il Papa cavalcava, era vi
hea, a cui succedevano i parafrenie- la sua sedia Pontificia scoperta, tira-
ri Pontificii colla spada al fianco, in ta da due muli con finimenti di vellu-
abito di velluto rosso centra tagliato, to cremisi ricamati ad oro, poscia
e gli svizzeri con alabarde. In mezzo veniva la sedia a mano coperta di
incedeva il Sommo Pontefice vesti- velluto cremisi, detta portantina o let-
to di sottana, fascia, falda, rocchetto, tiga. Succedeva il maestro di came-
coll^ stola preziosa di raso color ru- ra in rocchetto, mantelletta, e cap-
bino tutta ornata di perle di varie pello in testa, sopra mula bardata
grandezze a disegno, collo stemma di color paonazzo, fra due camerie-
di Gregorio XV, e col cappello Pon- ri segreti vestiti colle cappe rosse e
tificale sopra il camauro rosso, in pelli di armellino, e dopo di essi il

ricca sedia scoperta, ovvero sopra medico Pontificio^ ed il caudatario.


cavallo bianco, bardato magnifica- Veniva immediatamente il sagro
mente di velluto cremisi a trine d' o- Collegio de' Cardinali a due a due,
ro. Il cavallo era guidato (sino al- coir ordine solito di anzianità, con
la metà della piazza di s. Pietro (se cappe, e cappelli rossi in testa (ben-
il Pontefice abitava il palazzo vati- ché la festività cadesse in quaresima)
cano, e fino alla metà della piazza sopra mule riccamente bardate di
quirinale se dimorava in quel palaz- rosso, con ornamenti di metallo do-
zo) dal principe assistente al soglio, rato, preceduti da due servitori con
e poi dai conservatori di Roma, e bastoni in mano, fregiati dello stem-
dal priore de' caporioni, vestiti coi ma di cadaun Cardinale, e da tut-
rubboni d' oro ; che se il Papa an- ti gli altri loro staffieri in livrea di
dava in sedia scoperta, procedevano gala. Succedevano i patriarchi, gli

appresso l'ambasciatore di Bologna arcivescovi, i vescovi assistenti al so-


a cavallo. glio Pontificio, i monsignori uditore
Veniva poscia un famigliare Pon- della camera, tesoriere e maggiordo-
tificio, recante un velo cremisi con mo, e i protonotarii apostolici tutti
merletto d'oro, entro cui eranvi i con gran mantelli, cappucci, e cappelli
guanti ed altro cappello Pontificale; PontificaU, sopra mule bardate di pao-
i maestri delle strade in rubbone nazzo, e con finimenti dorati. Final-
nero , alcuni cavalieri della guardia mente venivano gli arcivescovi, e ve-
delle lancie spezzate, e i mazzieri scovi non assistenti , i referendari di
CAP CAP ,>3
segnatura vestiti di rocclietto, man- Cardinali palatini, od altri. Tutta la

lelìelta, e cappello scmipontifìcale, prelatura cavalcava dopo tal carioz-


sopra mule bardate di paonazzo. za in rocchetto e mantelletta, con
Poscia seguiva la carrozza nobile cappello usuale o puntato, coli' ordi-
del Pontefice coperta di velluto cre- ne suddescritto, meno i patriarchi,
misi, e fregiata di ricchi, e nobili arcivescovi, e vescovi, che non v'in-
lavori d'oro, tirata da sei cavalli tervenivano. Seguiva la guardia dei
bianclii. Presso la carrozza cavalca- cavalleggieri, ma coi capitani vestiti
vano due trombetti de' cavalleggieri in abito nero, senza paggi, e senza
seguiti dai quattro capitani di tal il vessillifero: però interveniva la
guardia sontuosamente vestiti, pre- compagnia Seguivano
delle corazze.
ceduti però da altrettanti paggi a da ultimo due prime carrozze le

cavallo riccamente vestiti, ed aventi dei Cardinali, che accompagnavano il


in mano la lancia e l'elmo de' me- Papa.
desimi capitani. In mezzo di questi Nella prima andavano i due mae-
prendeva luogo il vessillifero di s. stri di camera, e i due coppieri o
Chiesa, con bandiera spiegata. Dopo gentiluomini colle berrette Cardina-
la compagnia di cavalleggieri, pro- lizie de' loro padroni, e nella secon-
cedeva quella delle corazze col pro- da gli altri gentiluomini. Succedeva
piio capitano, ed uffiziale alla lesta, la carrozza nobile a coda del prin-
preceduti dalle trombe e dai timpa- cipe assistente al soglio col suo mae-
ni, chiudendo l'ordine della cavalca- stro di camera e gentiluomo, e poi
la, che riusciva veramente splendi- le altre carrozze de' due suddetti Por-
da e maestosa, tutta la fanteria Pon- porati, coi loro caudatari, cappellani,
tifìcia del battaglione de^ rossi. e camerieri.
Se però il Papa non cavalcava, La strada, per cui passava il Pa-
ma ascendeva in carrozza, allora l'ac- pa, tanto se cavalcava, che se an-
compagnamento era diverso, giacché dava in carrozza, che è quella cui
non intervenendo con tal treno i oggidì percorrono i Pontefici nel re-
Cardinali, che recavansi direttamen- carsi a questa Cappella col treno no-
teda per loro alla chiesa predetta di bile, che si compone come descrive-
Maria sopra Minerva, non avea luo-
s. si § YIII , abitando al palazzo
al
go la cavalcala dei gentiluomini, ne vaticano, era per Borgo, ponte s. An-
dei loro camerieri. Mancavano an- gelo banchi, e strada papale. Pas-
,

che i principi, fuori di uno dei due sato s. Andrea della Valle, voltava
principi assistenti al soglio (alternan- la cavalcata dicontro al palazzo Ori-
do il Colonna, e 1' Orsini), che ca- go, e per santa Chiara, ove il Ponte-
valcava vicino al governatore di fice trovava avanti all' oratorio del-
Roma, e dentro le due ale della l'arciconfraternita della ss. Annunzia-
guardia svizzera, ed avanti la carrozza ta i deputati di essa schierati ,
quin-
tiel Pajìa, che due
seco conduceva di giungeva sulla piazza Mi- della
Cardinali in rocclietto, mozzelta, man- nerva. Se poi Pontehce risiedeva
il

lelletta e berrcitta. Conduceva in tal al palazzo quirinale, la cavalcata ed


modo il Pontefice per ordine di an- il treno passava per la via di Ma-
zianità, tutti i Cardinali nelle varie gnanapoli per le tre Cannelle, per
,

])ubl)liche funzioni, e, terminato il s. Romualdo, piazza del (iesìi , Ce-


turno, chiamava a suo beneplacito i sarini, palazzo Origo, e s. Chiara,
,

i54 CAI» CAP


che è pure la strada, la quale si fa casse alla chiesa della Minerva per
ngi^idì allorquando il Papa dal Quiri- celebrarla nella terza festa di Pasqua,
nale recasi ad assistere a questa per cui non vi fu allora Cappella
Cappella. nel palazzo apostolico. Cadendo la
Giunto pertanto il sommo Pon- festività nel giovedì, e venerdì san-
tefice sulla piazza della Minerva, to, al § X, num. i4 e i5, in cui
discendeva dal cavallo innanzi la si parla di tali giorni, è pur detto
porta principale della chiesa, ed era quanto viene praticato per riguardo
ricevuto dai Cardinali, che non avea- alla messa.
no cavalcato , i quali vestiti colle
cappe losse si trovavano schierati
2. Cappella Papale j che sì tiene
all'ingresso della medesima. Perve-
nella chiesa di Val- s. Maria in
nuto il Papa alla soglia della porta,
chiamata volgarmente la
licella ^
genufletteva sopra un cuscino ivi
chiesa Nuova, a 26 maggio, per
collocato su d' un tappeto , e il
la festa di s. Filippo Neri, Cap-
Cardinal titolare, o in assenza del
pella che ha luogo nel dì seguen-
medesimo il piìi antico, o, più de-
te, se cade la celebrazione de
gno de' Cardinali preti, gli dava a
qualche solennità in tal giorno^
baciare la croce. Alzatosi in piedi,
come dell' Ascensione, Penteco-
il medesimo Cardinale gli presenta-
ste, ec.
va il cucchiarino per porre l' incen-
so nel turibolo , sostenuto da un
cerimoniere genuflesso. Presentatosi Anche in questa Cappella il Pa-
indi al Papa l' aspersorio, egli si pa si reca con treno nobile, o semi-
segnava prima la fronte, e poi a- pubblico, vestito di scarpe, e moz-
spergeva coU'acqua benedetta i Car- zetta di seta di raso rosso, e di si-

dinali , ed altri entro la chiesa mile stola con due Cardinali in car-
poi rivolgendosi anche ad asperge- rozza, non avendo più luogo la so-

re quei, eh' erano fuori, restituiva lenne cavalcata , in cui prati cavasi
l'aspersorio al predetto Cardinale, il ciò, che si accennò nella precedente
quale indi incensava il Pontefice Cappella, alla quale, come in questa,
che entrato in chiesa, ed orato bre- si recano i Cardinali col treno di
vemente all'altare di s. Domenico, carrozze e di livree di gala, con
al ss. Sagramento esposto passava ,
vesti , cappe , e tult' altro rosso.
nella sagrestia a vestirsi de' sagri Scende il Papa dalla carrozza al-

paramenti. Altrettanto, quando avea la porteria della chiesa , nella cui


luogo la cavalcata, si praticava per piazza è schierata la truppa , ri-

le Cappelle di s. Filippo, della Na- cevuto dal Cardinal decano, ovve-


tività, e di s. Carlo alle chiese ro dal più degno, e dal superiore,
rispettive mentre del treno nobile o dai padri della congregazione del-
semipubblico col quale ad esse, ed a l' Oratorio , detti Filippini [Vedi),
questa dell'Annunziata, vanno oggi- co' quali passa nel loro oratorio, ove
dì i Pontefici, si tratta al citato § Vili. trovaci Cardinali ad attenderlo in
Si è detto, che quando questa festa ca- cappa. Quivi assunto il piviale bian-
de nella settimana santa, si traspor- co, e la mitra di lama d'oio, sale
ta per solito alla domenica in Àlbis, in sedia gestatoria, e preceduto dal
sebbene Pio VI, nel 1788, si re- sagro Collegio, e da quelli che han-
,,

CAF C A P ,, -yj

no luogo nelle Cappelle, viene por- sa, sì trovavano molti Cardinali i

lato fia i flabelli all' altare della riceverlo. Nel 1722, si celebiò nuo
Cappella della nobile famiglia Spa- vamente nel dì della festa Cappcll »

da, tlediealo al santo Cardinale Car- Cardinalizia, ed Innocenzo XI lì, nel


lo Borromeo, ove è stato preeeden- dopo pranzo , si recò a venerare il

temente esposto il ss. Sagramento. santo, che Roma appella suo apo-
il

Ivi fa nna breve orazione e poi , stolo ; ma solo al Pontefice Bene-


risale nella detta sedia, donde torna detto XIII, suo degno successore
a discendere avanti T altare princi- immediato, dobbiamo l'origine del-
pale , ove, dopo aver orato nel suo l' attuale Cappella Papale , e della
gennflessorio , incomincia la messa solenne cavalcata ,
pe' seguenti mo-
col Cardinale dell' ordine de' preti tivi.

vestilo de' paramenti bianchi , cui Benedetto XIII si riconobbe tre


tocca per turno a cantarla. Il resto volte debitore della vita, in tre dis-
della funzione si regola come nelle grazie accadutegli, all'intercessione
altre Cappelle, a cui assiste il Papa, di s. Filippo. iLa principale di quel-
ed il mottetto dell' ofìèrtorio, De- le disgrazie si fu allorquando, nel
fick caro mea, è talora del Pisari. 1688, nel suo arcivescovato di Be-
Siccome poi non evvi discorso, ter- nevento, restò illeso dalle rovine del
minata che sia la messa, e datasi terremoto, quantunque avesse vedu-
dal Pontefice la benedizione, il Car- to morire sotto di esse, e nella me-
dinal celebrante annunzia al popolo desima sua camera, il proprio gen-
l' indulgenza conceduta di trenta an- tiluomo. Egli è perciò, che assunto
ni. Talvolta i Pontefici, dopo esse- al Pontificato, ordinò che il giorno
re ritornati in sedia gestatoria e coi 16 maggio, in cui correva la festa
flabellial luogo ove presero i sagri del santo, non solo divenisse di
paramenti, licenziato il sagro Colle- precetto per Roma e pel suo distret-
gio, passarono ad ascoltare una mes- to, ma che nella chiesa, ove riposa
sa bassa nella sontuosa Cappella, o- il santo corpo, si dovesse celebrare
ve riposa corpo di s. Filippo, de-
il ogni anno dal Pontefice e dai Car-
scritta Janningo e dal Bovio
dai dinaH Cappella Papale. La prima
ovvero in quella ove il santo abitò, fu da lui celebrata nel i7'28, sic-

e poscia col medesimo treno fecero come descrivesi nel n. 1687 de' ci-
ritorno al palazzo apostolico. tati Diarii di Roma. Nell'anno se-
Abbiamo dai Diarii di Roma guente i7'29, cadde la festa nel gio-
del 171 8, che nella suddetta chiesa vedì dell'Ascensione, e fu trasporta-
di Maria in Vallicella, per la fe-
s. ta la Cappella al sabbato, essendo
sta di s. Filippo, già si celebrava- il Papa assente per la gita di Be-
vano i secondi vcsperi coli' interven- nevento, che continuava a governa-
to de' Cardinali e che nel 172 , i re come suo vescovo. Clemente XIll,
vi ebbe luogo nella mattina la Cap- nel 1 7(3 'T, si recò a celebrare la
pella Cardinalizia (^Fedi), mentre Cappella nella suddetta chiesa a' 27
nella vigilia la chiesa era stata vi- maggio perchè nel giorno prece-
,

sitatada Innocenzo XIII, ricevuto dente, ricorreva la solennità di Pen-


da molti Cardinali secondo il co- , tecoste ; ma nel 1 769 non Inter-
stume d'allora, in cui quando il Pa- veìine il successore Clemente XIV,
pa recavasi a visitale qualche chie- perchè non era ancora coronalo.
nò GAP CAP
le1)ia benché sia assente il Papa»
3. Cappella anniversaria della come avvenne nel Pontificato di
creazione^ od elezione del Papa Benedetto XIII, allorquando andò
regnante, che si celebra nella a Benevento nonché sotto altri
,

Cappella Palaliiiaj ove risiede Pontefici. Incontrandosi però l'an-


il Pontefice. niversario della creazione di Cle-
mente XIII nel dì dell'ottava della
1 Cardinali vi si recano in vesti, festa de' principi degli apostoli , in
e cappe e tutt' altro rosso, con due cui si tiene Cappella Cardinalizia
carrozze, e servi colle livree di gala, nella basilica lateranense, in tutto
benché cada nelle tempora, in
ciò il suo Pontificato volle, che il sagro
avvento , o quaresima ec. , meno Collegio intervenisse a quella della
nella settimana santa, in cui devono creazione nel palazzo apostolico, e
vestire di paonazzo. Il Papa vi si nella detta basilica supplisse il capi-
conduce in manto o piviale bianco, tolo. Infausta fu l' ultima Cappella,
e mitra di lama d'oro. L'arazzo, o che celebrò a' i5 febbraio 1798,
quadro dell'altare, anticamente rap- Pio VI, dappoiché mentre egli assi-
presentava Gesù Cristo, che confe- steva nella Sistina alla Cappella del
risce a s. Pietro l'autorità di pascere XXII suo anniversario, fu sul Cam-
e governare gregge cristiano, copia
il pidoglio dai francesi repubblicani
del dipintore sanese Giuseppe Pas- proclamata la libertà, e la nuova
seri. Ma quello, che si espone og- repubblica tiberina, ed commissa- il

gidì, rappresenta il medesimo Re- rio Halier si recò ad annunziare al


^
dentore, il quale comanda agli apo- Papa, circondato dai Cardinali, che
stoli di propagare il vangelo. La il suo regno era finito. P^. Anni-
coltre del trono, e la coltrina della versario dell'elezione del Papa.
sedia è di lama d' argento co' fiori
d'oro, e il paliotto dell'altare è di 4. Cappella Anniversaria della
colore bianco. Canta messa co' pa- , coronazione del Papa regnante,
ramenti bianchi, il secondo Cardi- che si celebra nella Cappella del
nale creato dal Papa regnante, e palazzo apostolico, dove abita il
air offertorio si sogliono cantare i Pontefice.
mottetti Tu es Petrus j ovvero l'al-
tro Tu es Pastor ovium , ambedue I Cardinali vi si recano con due
del Palestrina. Non essendovi il ser- carrozze , co' domestici in livree di
mone, dopo che il Papa al fine gala, con abiti, cappe e tutt' altro
della messa ha data la benedizione, rosso in qualunque tempo; ma se
il celebrante pubblica 1' indulgenza cadesse nella settimana santa (s'in-
di trenta anni concessa agli astanti. tende nei giorni nei quali non siavi
Dopo la Cappella, il Cardinal deca- Cappella, altrimenti si trasferisce
no, a nome del sagro Collegio, in nella settimana in albis), usano, co-
sagrestia fa al Papa gli augurii di me più sopra si disse, vesti, e cappe
glorioso, lungo Pontificato, me-
e paonazze, ed il Pontefice v' inter-
diante breve discorso, al quale ri- viene con piviale bianco, e triregno
sponde il Pontefice con espressioni in capo. Il quadro dell' altare è
di gradimento. Questa Cappella, co- quello medesimo della Cappella della
me quella della coronazione, si ce- creazione, cioè la propagazione del
,

GAP CAP ,57.


vangelo. Canta messa il primo Car- mensa dell'altare non si pone al-

dinale tatto dal regnante Pontefice, cuna mitra. I Cardinali poi vestono
chiamato prima creatura; ed all'of- abiti e cappe di colore paonazzo.
,

fertorio si canta il mottetto, In dia- 11 quadro, o arazzo dell'altare, rap-

demate capitìs Aaron ec, di Felice presenta il Salvatore, che risuscita


Anerio, ovvero, Jppavuil Doniìnus Lazzaro: tanto le candele dell'alta-
Salomoni ec. , di Giuseppe Baini. re, de'candellieri de' ceroferari , che
Compartitasi dal Papa la benedizio- della cancellata o balaustrata, e le
ne viene pubblicata 1' indulgenza
,
torcie per l'elevazione, sono di cera
dal Cardinal celebrante di trenta an- gialla. La coltre del trono è di seta
ni, concessa agli astanti. Terminata o ganzo d' oro paonazza come lo ,

la Cappella, dopo che il Papa si è sono la coltrina della sedia, ed il pa-


spogliato in sagrestia, o camera dei liotto. La funzione è in tutto simile
paramenti degli abiti sagri, il de- a quella dell'anniversario de' fedeli
cano del sagro Collegio in nome , defònti, che descrivesi al n. 87 del
de' Cardinali suoi colleghi, rinnova § Avverte l' Adami , nelle sue
X.
le felicitazioni per la conservazione, Osservazioni sul coro della Cap-
e lunga vita del Sommo Pontefice, pella Pontificia pag. 1 52 , che es-
il quale risponde con ringraziamenti sa si regola a seconda se assiste, o
invocando 1' aiuto dell' Onnipotente no il Pontefice, cantando messa coi
per ben governare la sua Chiesa. paramenti neri, la prima, o più
IVon intervenendovi il Papa, vi so- degna creatura elevata al Cardina-
no esempii , che il Cardinal decano lato dal Papa defonto, e facendo il

si recasse nelle camere del Ponte- Pontefice vivente 1' assoluzione sul
fice, ad eseguire eguali felicitazioni. o tumulo, che al fine della
catafalco,
Delle illuminazioni, fuochi artificiali, messa due accoHti pongono innanzi
ed altre dimostrazioni di gioia, che al Pontificio trono.
si sogliono fare nell' anniversario Leggiamo poi nel Sestini , che
della coronazione, si tratta a que- anticamente i Cardinali creati dal
sto articolo , ove pure si riportano Pontefice , a cui erano state cele-
analoghe notizie. brate queste esequie, dopo la Cap-
pella calavano nella basilica vatica-
5. Cappella Papale per V anniver- na , se la Cappella era stata fatta
sario dell'ultimo Pontefice defon- nella Sistina , e si recavano a far
to j che celebrasi nella Cappella orazione per la di lui anima, avanti
del palazzo abitato dal Papa re- il suo deposito presso la cappella
gnante j e Cappella anniversaria del coro.
dell' esequie 3 che i Cardinali ce-
lebrano al Papaj che li creò. Cappella anniversaria delle esequie^
che nella Cappella del coro del-
Il Pontefice prò tempore suole la basilica vaticana, celebrano i

ogni anno far celebrare l'esequie al Cardinali al Pontefice defonto,


suo immediato predecessore nel gior- che li creò.
no anniversario della morte di lui,
recandovisi con stola paonazza e I Cardinali creature d'un Papa,
piviale rosso, e mitra di lama di cioè quelli esaltati da un Pontefice
argento , usandosi la quale sulla al Cardinalato, celebrano ogni anno,
I TS GAP CAP
finché rimane superstite uno di lo- gramento chiuso nel ciborio, nel
ro , nel d\ anniversario della di lui ])assare innanzi alla tomba dei prin-»
morte, solenni esequie, la cui spesa cipi degli Apostoli, il Papa con tutta
ascende a circa scudi trecento, che la corte genuflette; giacche si legge
si pagano a parti eguali dai Cardi- nel Diaiio mss. del cerimoniere Gio.
nali del medesimo collegio presenti Paolo Mucan/io: » die io octobris
in Roma, onde l'ultimo superstite » I 'J94 conclusum fuit, quod Papa
supplisce all' intiera spesa, potendo- » et alii genuflectere deberent in
•v'i , se vogliono , concorrervi
anco " transeundo ante altare apostolo-
gli assenti. Ilprimo, o piii antico di >i rum tam in basilica s. Petri,quam
essi, fa le spese, ed invita i suoi ?' in basilica s. Pauli, quia ibi sunt
collcghi e gli altri Cardinali; inter- >» dimidiata eorum corpora, sicuti
venendovi sì gli uni che gli altri , eliam in basilica lateranensi ante
.'»

con una carrozza, in vesti, cappe » capita dictorum apostolorum. Ita


e tutto altro paonazzo. Sono rice- » approbante Cardin. Gesualdo, et
vuti dallo stesso Cardinale, che ha •j magislris creremoniarum Paulo A-
fatto l'invito, da cui poi vengono » laleona. Guidone Prevosto, et Jo.
ringraziati. I caudatarii incedono in » Paulo Mucantio.
sottana e fascia di seta paonazza , e Giunto il Pontefice nella cappella
ferrai uclone nero. del coro, prende luogo nel primo
Canta messa un vescovo, il quale stallo canonicale, sotto di un pic-
per r invito che riceve, suole essere colo baldacchino, ed è perciò che i

un canonico della stessa basilica, Cardinali occupano gli stalli de' be-
coli'assistenza dei ministri delle cap- neficiati il maggiordomo, il maestro
;

pelle Cardinalizie, ed altri della Cap- di camera, l'elemosiniere, e il sa-


pella Pontifìcia, erigendosi fuori del gri sta in abiti prelatizii prendono
coro un magnifico tumulo sovrastato luogo in quello de' beneficiati, e la
stemmi del defonto
dal triregno, cogli camera segreta in mantellone pao-
Pontefice, e circondato da molti can- nazzo, cioè i camerieri segreti par-
dellieri con candele di cera bianca, tecipanti, i cappellani segreti, e gli
del qual colore è tutta quella, che aiutanti di camera, siedono nei ban-
adoperasi in questo funerale. chi dalla parte del vangelo. I can-
Suole il Papa regnante, come fe- tori sono quelli della basilica, e
cero alcuni altri suoi predecessori, mentre stanno per terminare il canto
intervenirvi alF improvviso , ma i del Dies irce ec, cerimonieri Pon- i

Cardinali non si muovono dalla tifìcii, assistiti dagli accoliti cappel-


cappella del coro; è però incon- lani comuni, dispensano la torcia e
trato alla porta dal Cardinal ar- candela ai caudatari, la quale torcia
ciprete, e da parte del capitolo va- si accende al vangelo, al prefazio, e
ticano, che dipoi nella partenza ivi per la solenne assoluzione, soireg-
lo accompagnano. Egli \i si reca in gendo quella del Papa il cameriere
sottana, fascia, rocchetto, mozzetta segreto coppiere: pel resto della
e scarpe panno, o cammellotto
di funzione non evvi niente di partico-
rosso, secondo la stagione, colla stola lare, e terminata che sia, il Papa
di simile colore, accompagnato dalla se ne parte col medesimo accompa-
sua camera segreta, e dalle guardie gnamento, non avendo luogo più per
nobjh, e svizzera. Adorato il ss. Sa- la sua venuta il ringraziamento al
CAP CAP 1%
sagro Collegio del Cardinale, che lo dall'appartamento vaticano alla Cap-'
ha invitato. pella Sistina ,
poi alla basilica vati-
Non riuscirà discaro, che qui si cana e sua tumulazione.
aggiunga, che essendo sepolto Inno- 5. Novendiali esequie pei defonti
cenzo X nella chiesa di s. Agnese Pontefici.
in piazza Navona, finché visse il 6. Cappella, che precede l'entra-
pronipote Cardinal Benedetto Pam- ta de' Cardinali in conclave.
lili, fece in essa celebrare anniver- 7. Cappella per 1' esequie de' so-
sarie esequie , invitandovi il sagro vrani cattolici.

Collegio. Benedetto XllI, nel 1725, 8. Cappella Papale per l'esequie


andò con mi-
nella basilica vaticana, di un Cardinale defonto.
tra di argento e piviale paonazzo, ad 9. Funzioni dell' apertura, e chiu-
assistere alle esequie anniversarie di sura della Porta santa.
Clemente X, di cui era creatura, co- I o. Funzione e processione pe' giu-
me lo era il INIarescotti, che conta- bilei straordinaiii.
va cinquanta anni di Cardinalato, I f . Funzione e pontificale per la
cantandovi la messa il Cardinal canonizzazione.
Altieri, pronipote del Papa defonto. 12. Battesimo di ebrèi ed infe-
Dipoi tanto a Clemente X , e pri- deH.
ma di lui ad Innocenzo X, ad Ur- i3. Benedizione delle fascie.
bani Vili, e poscia ad altri Pon- i4- Altre diverse funzioni straor-
telici defonti, dai rispettivi pronipoti, dinarie, che celebra il Sommo Pon-
benché non creati da essi Cardinali, tefice.

fiuono fatte celebrare nella basilica


vaticana le esequie anniversarie, con I. Funzione sagra, che si fa dopo
invito del sagro Collegio; e siccome l'elezione del novello Pontefice,
Clemenle X\l fu tumulato nella sua nella Cappella Paolina del Qui'
cappella entro la basilica lateranen- rinaie, in quella Sistina, e nella
se , ivi i Cardinali sue creature, basilica vaticana.
gliele celebravano. Ed il Cardinal
Portocarrero, nel i
7^9, prima crea- Appena il Cardinal creato Papa
tura di Benedetto XIV, stabilì alla ha dato il suo consenso, vestito de-
morte di questo, di fargli celebrare gli abiti Pontificii, riceveda tutto
anniversarie esequie, finché egli fosse il sagro Collegio la prima adorazio-
vissuto. ne ( P edi ) indi
, si apre il concla-
ve, ed il nuovo Pontefice, quando
II. Cappelle e funzioni straor- il conclave si faceva al Vaticano,
dinarie, passava nella Cappella Sistina ve-
stito de'paramenli sagri, a ricevervi
T. Funzioni dopo seguita l'elezio- la seconda adorazione. Celebrandosi
ne del nuovo Papa. oi*a il conclave al palazzo quirinale,
2. Coronazione e consagrazione del i Pontefici novelli , dopo la detta
Pontefice. piima adorazione, si recano alla Si-
3. Possesso del Papa. slina del Vaticano con treno nobile o
4. Morte del Pontefice , trasporto senjipubblico, accompagnati da due
del cadavere la sera del terzo gior- Cardinali piìi degni, o nel medesinìo
no di sua morte dal Quirinale, o giorno della loro elezione, o nel lU
,

i^o GAP CAP


seguente, come praticarono Pio Vili la stessa sedia gestatoria è portato'
nel 1829, e regnante Gregorio il avanti l'altare Papale, ivi nuova-
XVI nel i83i. I Cardinali, sebbene mente discende, prega alquanto, e
sia quaresima, o avvento ec, van- postosi sopra un cuscino a sedeie in
no alla Cappella Sistina in abito mezzo alla mensa dell'altare, gli vie-
rosso, con treno di gala, e prima ne resa dai Cardinali la terza ado-
di entrarvi , nella sala regia pren- razione colle cappe sciolte. Appena
dono le cappe rosse. Il quadro del- il Cardinal decano ha reso l' obbe-
l' altare anticamente rappresentava dienza, che consiste nel bacio del
Gesi^i Cristo, che dà le chiavi a s. piede, e della mano del Papa, che
Pietro ; ma quello, che si usa oggi- dà a lui un duplice amplesso , al-
dì, figura il Salvatore, nell'atto di trettanto praticando gli altri Cardi-
comandare agli apostoli la predica- nali , si ritira dalla parte dell' epi-
zione del vangelo, 11 baldacchino stola, ed ivi intuona il Te Deum,
dell'altare è di velluto cremisi con che viene proseguito dai cantori Pon-
trine e frangie di oro, e colle armi tificii, sinché tutto il sagro Collegio
del nuovo Papa: simile è quello del abbia resa l' adorazione. Terminato
trono, ma la coltrina della sedia, e il i' iimo, il Cardinal decano intona il
dossello è di ganzo o lama d'argento Pater noster, ed il versetto Salvuni

co' ricami a fiori d'oro, essendo bian- fac servum, ec, co' seguenti, termi-
co il Giunto il
paliotto dell' altare. nati i quali, il Pontefice stando sul-
Papà nella sagrestia, ivi prende il r altare stesso, senza mitra, dice Sii :

piviale bianco, e la mitra di lama nonien Domini benedictum, ec. , e


d'oro, e preceduto dal consueto ac- rivolto verso il popolo, lo benedice
compagnamento, si reca nella Cap- per la prima volta solennemente, e
pella Sistina e dopo aver breve- , quindi riascende in sedia, si spoglia
mente orato vien posto a sedere
, de' sagri paramenti nella Cappella
sopra un cuscino in mezzo all'alta- della Pietà medesimo treno
, e col
re, ove riceve dai Cardinali la se- ed accompagnamento ritorna al pa-
conda ubbidienza di adorazione do- lazzo quirinale, seppure non voglia
po la quale ,
per ricevere la ter- passare alla contigua residenza del
za in s. pone in sedia ge-
Pietro, si palazzo V. Elezione dei
vaticano.
statoria mentre i due cantori so-
, Pontefici e Benedizione, ove si par-
prani anziani intuonano 1' antifona : la di quelle del Papa , e in quali
Ecce sacerdos' magnua, ec, ed il tempi comparte,
le funzione augu-
coro risponde Qui in diebus suis ec,
: sta ed imponente.
tutto in contrappunto, la quale, me-
no r mtonazione, si va replicando ,
2. Coronazione e consagrazione del
finche il Papa per la sala, e sca- nuovo Pontejice, che ha luogo nel-
la regia processionalmeute non è la basilica vaticana.
giunto innanzi l' altare del ss. Sa-
cramento, ove scende dalla sedia per Dell' antico rito della coronazione
adorarlo, dopo essere stato ricevu- e consagrazione de'Pontefici, si par-
to nel portico vaticano dal capito- la anche ai rispettivi articoli: qui
lo della basilica , il cui coro can- solo diremo le notizie principaH, e
ta il versetto : Tu es Petrus, ec. ciò che si pratica oggidì, tanto nella
Filila breve orazione, il Pontefice sul- coronazione, che per la consagra-
,

GAP GAP r6i


aorte dell' felelto ,
qualora ilon sia ronazione del Pontefice stesso. Ma
insignito del carattere vescovile , e per queste coronazioni si deve inten-
solo tiuanto riguarda la funzione. dere, che il Papa in tali giorni fra
Per ciò poi elle appartiene alla de- le diverse mitre che usava, si met-
scrizione del Pontificale, che ha luo- teva il triregno, e perciò la festivi-
go nella coronazione e consagrazio- tà di tali giorni appellavasi, Festuni
ne, si può vedere il n. 17 del § Xj coronae. Si sa, che fina dall'antichità

cioè per quello di Pasqua , in cui i Papi avevano tre mitre, cioè una
se ne fa tutta la dichiarazione^ e che bianca tutta liscia, l'altra ricamata
meno alcune particolarità, le quali in oro, ma senza cerchio dalla parte
qui noteremo, è eguale a quello, il inferiore, e la terza pure ricamata
quale si celebra in questa, per s. Pie- con cerchio d' oro, chiamata rtgno,
tro, per Natale, e per le canoniz- pliryg'mm, mitra turbinala^ iiara^ e
zazioni. triregno^ quando si compose di tre
corone. La prima si vuol data da
Della Coronazione del Papa. Costantino IMagno a s. Silvestro I ,

in segno della libertà dalla Chiesa


Antichissimo è senza dubbio l'uso acquistata per mezzo di quell' impe-
di coronarsi i Pontefici. Fanno essi ratore nel tarsi cristiano, per la fi-

questa cerimonia con gran magnifi- gura conica segno di libertà, simile ad
cenza, non già per far pompa della un pileo; la seconda corona dicesi
loro suprema dignità, ma per mag- aggiunta nel io58 da Nicolò li, ov-
gior esaltazione della gloria di Ge- vero da Bonifacio Vili, o da Cle-
sù Cristo, e della sua Chiesa. Vuoisi mente V; mentre della terza si dà
la prima coronazione rimontare a s. il vanto a Benedetto XII, ed anche
Leone HI nel 79*), e che sia stata ad Urbano V
o a Bonifacio IX,
j

eseguita sui gradini inferiori della tutti fioriti nel XIV secolo. In pro-
basilica vaticana, o a Nicolò I, crea- gresso Paolo II, GiulioII, Clemen-

to neirSjS. Ne una sol volta corona- te VII, Paolo III, Clemente Vili*
vansi Pontefici dopo la loro ele-
i Urbano Vili, e Pio VI fecero fare
Hone, poiché solevasi farlo in diver- nobilissimi e preziosissimi triregni,
si altri giorni anno, cioè nelle
dell' tutti perduti nelle vicende del secolo
feste de' ss. Quattro coronali, di s. decorso, per cui ora non vi è che
Martino I, di s. Clemetite I, nella quello donato da Napoleone Pio
a
prima domenica dell'avvento in s. VII, e l'usuale fatto dal regnan-
Maria maggiore, nella domenica Lae- te Pontefice. Tanto poi le mitre
tare nella chiesa di s. Croce in Ge- preziose , che! i triregni si custodi-
rusalemme, nella domenica Gaudete vano in Castel s. Angelo gelosa-
nella basilica di ove fa-s. Pietro, meilte, e con tutte le formalità si

cevasi altrettanto nella seconda fe- cavavano nel giorno precedente al


ria di Pasqua, nella seconda dome- Pontificale, ed alla festa del Corpus
nica dopo questa solennità, detta Domini, nonché per la coronazioue
Paslor Doiuiff^ per l'ascensione, per del nuovo Papa.
la pentecoste, per la ièsla di s. Pie- Per questa gli antichi Pontefici
tro, per quella del s. Natale, per s. destinavano un giorno di festa o di
Stefano, per s. Silvestro I, per l'Epi- domenica, come si pratica oggidì
fsrnia, e per l'anniversario della co- sebbene Clemente VII, Paolo 111,
VOL. VIH. li
, ,,

i62 GAP CAP


per non dire di altri Pontefici, e da zione del paolo in Belvedere; ed irì

wltimo Clemente XI, si coronarono altre copiose beneficenze, di cui fu-


in giorni feriali. Nel giorno prece- rono sempre larghi i romani Ponte-
dente alla coronazione, nel cortile fici. Bensì nella sera della corona-
di Belvedere del palazzo vaticano, zione , e nella seguente si vedono
l'elemosiniere distribuisce un paolo per tutta Roma segni di allegrezza,
per cadauno dei poveri, che d'am- con fuochi, illuminazioni, e spari;
bo i sessi ivi si presentano. Lo stes- illuminazioni, che particolarmente si
so si pratica ogni anno , negli an- fanno nei palazzi de' Cardinali , del
niversarii di essa , e nello stesso corpo diplomatico de' prelati , del ,

giorno precedente si fa altrettanto magistrato romano, e della nobiltà,


ma colla dispensa di un grosso. Nel- e che si ripetono negli anniversarii
la mattina poi della consagrazione della coronazione, insieme all'illumi-
anticamente poneva avanti al no-
si nazione della facciata, colonnato e
vello Ponteficeun gallo di bronzo cupola vaticana, coli' incendio del-
sopra una colonna, per rammentar- la rinomata girandola sul Castel s.

gli, secondo il Macri, il fallo di s. Angelo.


Pietro, e l'umana fragilità, nonché Se il Papa abita al Quirinale, si

per invitarlo ad essere piacevole ed reca alla basilica vaticana con treno
indulgente col suo popolo, e compa- nobile o semipubblico , avendo ia
tirlo. E poi falso, che in tal gior- carrozza, gius's»:i il costume, i due più

no solevasi cantare al Pontefice : degni Cardinali forastieri, che si sono


Non vìdehis annos Petri, come non recati al conciave. Nel passare il

potesse arrivare agli anni del Pon- ponte di s. Angelo, il Castello spara
tificato di s. Pietro , e non vivere alcune salve di artiglieria , mentre
in esso più di venticinque anni. gli stemmi del nuovo Pontefice, di-
Era altresì antichissima usanza pinti su due grandi stendardi, sven-
che i Pontefici nel giorno della lo- tolano sul medesimo forte, come nel
ro coronazione gettavano al popo- dì, in cui il Papa si recò al Vati-
lo gran somma di denaro, ed im- cano per la funzione dell' adora-
bandivano magnifica mensa ai Car- zione , nel quale passaggio fu pure
dinali, ed ambasciatori de' principi; salutato dai cannoni del Castello.
consuetudine, che pel giorno della Giunto alla paramenti
camera de'
coronazione rimonta a Papa Valen- prende gli abiti sagri ed il piviale ,

tino, eletto durò sino


Tanno 827, e bianco, con mitra di lama d'oro;
a Pio II, a Paolo II, e ad alcun al- mentre se egli già abita al Vaticano,
tro Pontefice, rimettendolo nel i555 si reca a piedi alla detta camera
Paolo IV. Ma Pio IV, s. Pio V, de' paramenti, ove trova i Cardinali
Gregorio XIII, e Sisto V tolsero l'uso vestiti di abiti, scarpe e cappe ros-

di gettare sulle scale della basilica se, essendovi andati con treno di

vaticana il denaro nascevano, ove gala , colore che in questa circo-

uccisioni, risse, e disgrazie, ed ancora stanza usano, benché fosse avven-


tolsero il solenne banchetto, erogando to o quaresima. Montato il Papa
il denaro, che si gettava, e spendeva, nella sua sedia gestatoria co' flabelli
nel soccorrere i bisognosi, i luoghi preceduto dalla processione
a' lati
pii, e monisteri poveri, avendo per- che egualmente descrivesi nel men-
ei© origine la suaccennata distribu- zionato Pontificale di Pasqua , arri-
GAP GAP i63
^-nlo al portico di s. Pietro, che in nuovo ed è condotto alla
in sedia,
questa circostanza è parato di da- cappella di s. Gregorio, detta Clemen-
maschi con trine d'oro, men-
rossi tina, siccome edificata da Clemente
tre i cantori della basilica cantano Vili, la quale in questa funzione ser-
Tu es Petrus j etc, smonta dalla se- ve a ricordare l'antico e rinomato se-
dia e va a sedere sopra il trono,
, gretario, o sagrestia, ove i Pontefici
che quivi ti-ovasi alzato ed incontro solevano vestirsi de'paramenti sagri,
alla porta santa, sotto al baldacchì- prima di passare a celebrare all'al-
lìo, e i Cardinali occupano i banchi tare. Quivi pure riceveva il Papa gli
intorno, essendo tutto questo luogo omaggi de' diaconi che poi usciva- ,

circondato da uno steccato, e dalle no dalla sagrestia, detta anche per-


milizie, per contenere il popolo af- ciò salutatorio, per vestirsi delle dal-
follato a vedere il nuovo Pontefice. matiche, corrispondendo in parte un
Indi il Cardinal arciprete della ba- tal saluto all' ubbidienza che nelle
,

silica, gli va a baciare il piede, e la Cappelle si presta dai Cardinah al


mano, e Papa il duplice
riceve dal Papa. Quivi recitavasi, come si fa
amplesso. Ciò fatto, il medesimo Por- in questa funzione , 1' ora di terza ,
porato legge, o pronunzia una breve detta ora sagra^ perchè in quest' ora
orazione gratulatoria, in cui esprime discese lo Spirito santo sopra gli apo-
la sua gioia , e quella del capitolo stoli, e Gesìi Cristo fu crocefisso. Nello
valicano ivi presente per la di lui cerimo-
stesso segretario, oltre a diverse
assunzione al Pontificato, e lo sup- nie, Papi deponevano le vesti usuali,
i

plica ad ammettere il medesimo al e prendevano i paramenti sagri dai


bacio del piede, il che viene accor- suddiaconi regionarii, uno dei quali
dato benignamente. Assistito il Papa gli metteva il manipolo, ed il pallio,
da' due Cardinali diaconi , e dallo che poi riponeva nella stessa sagre-
stesso arciprete, riceve al bacio del stia, in cui custodivasi. Quindi è, che

piede i canonici , i beneficiati , i gli odierni Pontefici, per conservare


cappellani Innocenziani , e i chie- in parte la memoria degli antichi
rici beneficiati , in cotta e roc- usi , ne' Pontificali ricevono all' ub-
chetto i primi , e gli altri in cotta, bidienza i Cardinah , i vescovi ,
gli

e tutti in cappa se d' inverno. Quin- abbati e i penitenzieri j dicono terza


di in cotta lo baciano i cantori , i e si vestono degli abiti sagri, in detto
chierici, gli alunni del seminario va- sito diverso da quello, in cui stanno
ticano , ed il resto del clero della in tempo del Pontificale, come si

basilica, e terminata questa dimo- dirà al citato g X, num. 17. In que-


strazione di ossequio , il Pontefice sto giorno della coronazione parti-
rimonta in sedia gestatoria , e per colarmente fanno tutte coteste fun-
la porta maggiore, sulla quale evvi zioni, e danno ancora la benedizio-
già il suo stemma fra le immagini ne al popolo in delta cappella, per-
dei ss. Pietro e Paolo, si reca ad a- chè ivi stava l'antico segi-etario, co-
tlorarc il ss. Sagramento esposto nel- me afferma il Cancellieri, De secre-
^a solita cappella, discendendo dalla tariìs tomo I, p. 2o4 e 409. Da
,

isedia, e deponendo la mitra; nella questo medesimo luogo veniva il


qual circostanza tutta la basilica è pa- Papa in processione preceduto dalla
i*ata con damaschi rossi. Dopo breve ss. Eucaristia, eh' egli adorava, nel»
preghiera ripresa la mitra , sale di l'alto che gli veniva mostrata den-
,

i64 CAP CAP


Irò una cassa da due accoliti, i quali ne' loro stalli a deporre le cappe e
poi la collocavano sull' altare in cui le berrette rosse, ed a vestirsi delle
doveva celebrare , e dove giungeva dalmatiche bianche, mentre gli altri

sotto il baldacchino, detto Mapula Cardinali , cioè i vescovi suburbica-


o Canopeo ^ che portavano i cubi- rii assumono il piviale, e i preti le
cukrii< Da cui derivò il rito del- pianete, tutto di color bianco, colle
r che il Papa va a pre-
adorazioiiCj mitre Cardinalizie di damasco , ve-
stare ai Sagrameiito esposto, tut-
ss, stiti dai rispettivi maestri di camera,
te le volte che celebra^ o che recasi caudatari , e camerieri. Il Cardinal
in qualche chiesa alle Cappelle per diacono, che deve cantare il vangelo,
assistere alla messa , nonché eb- e il suddiacono uditore di Rota, che
be origine la processione con cui dee cantare l'epistola latina, si vesto-
il Pontefice^ dopo che ha assunto i no ad una mensa ivi preparata, ed i

sagri paramenti j s' incammina al- prelati assistenti , e non assistenti


l' altare. cioè i vescovi del soglio, e gli altri,
Adunque, nella predetta cappella compresi gli orientali e gli abbati
di s. Gregorio, si un trono con
erige mitrati, assumono i paramenti , e i

dossello o coltre di lama d' argento latini piviale bianco, e mitra di tela.
e ricami di fiori d'oro, come lo è Essendo questa la prima funzione,
la coltrina della sedia ,
guarnito di in cui parliamo della assunzione dei
velluto cremisi con trine e frange sagri paramenti , daremo un cenno
d'oro, ma senza baldacchino: vi di quelli de' patriarchi , e vescovi
sono i banchi pe' Cardinali e pel orientali, mentre delle vesti, colle
rimanente de' personaggi, che for- quali incedono alle Cappelle e fun-
mano la Cappella Papale. Disceso zioni ordinarie, parleremo al § IX.
il Pontefice dalla sedia gestatoria, e I vescovi greci indossano una tona-
fatta breve orazione nel genuflessorio, cella sparsa di croci di stoffa di seta,
colla mitra in capo si reca al trono, il loro pallio è tessuto di lana bianca
ove riceve all'ubbidienza i Cardinali, con diverse croci, e se lo avvolgono
che in cappa rossa gli baciano la intorno agli omeri, cadendo 1' estre-
mano destra sotto V aurifrigio del mità parte di dietro , e parte da-
manto o piviale. Anche a questo vanti. Sul pallio evvi appesa una
ti'ono assistono il principe del soglio, teca, o croce contenente le sagre re-
il senatore di Roma, i conservatori liquie. Hanno la mitra quasi simile
del popolo romano, col priore dei alla tiara imperlale, ornata di croci,
caporioni, vestiti co' rubboni di gan- degli emblemi degli evangehsti , e
zo d' oro. Terminata V ubbidienza ,
di altrettante teste di cherubini. Ri-
r uditore di Rota suddiacono apo- guardo poi al colore de' paramenti,
stolico si avvicina al soglio colla cro- il bianco è più comune, eccettuata
ce Papale, ed il Papa alzato in pie- la quaresima e i giorni di digiuno
di, e detto Sit nonieii Domini he- e di lutto, nei quali sono di colore
nedictum^ dà la benedizione al po- rosso. I vescovi armeni assumono
polo, rispondendogli i cantori Pon-' un piviale, che non differisce molto
tificii, indi siede, e vien coperto colla dal latino, ma non ha il cappuccio:
mitra. due ultimi Cardinali dia-
I così la forma delle
mitra è della
coni vanno quindi al soglio, nel nostre. Il pallio lungo due canne, e
luogo dei due primi , che passano largo un palmo, cuopre gli omeri,
GAP "GAP i65
le parti davanti , e di dietro con gli toglie dai lombi, e gli si pone
parecchie croci. L'enchirio di forma sulla spalla sinistra . Tali vesti si

quadra appendesi al cingolo dal lato usano in Roma sempre bianche,


destro. Il vescovo siro poi porta la meno ne' Pontificali di quelle ca-
mitra come quella de' latini, così il nonizzazioni in cui ricorre il colo-
piviale con ricami; il pallio con di- re rosso , e in quello per la festa
verse croci largo è portato a guisa de' principi degli apostoli ; ed am-
di scapolare, essendo lungo d'ambe^ bedue sono guernite con galloncini
due le parti sino ai piedi, penden' d' oro. F. Greci.
dogli dal collo la croce episcopale. Ritornati al trono i due primi
Ritoiiiando aquelli, che devono Cardinali diaconi già parati, i due
prendere paramenti, gU uditori di
i ultimi vanno a fare altrettanto, men-
Ilota, i chierici di camera, i votan- tre i penitenzieri di s. Pietro, colle
ti di segnatura , e gli abbyeviatorl pianete bianche si recano al proprio
sul rocchetto sovrappongono la cotta^ luogo, e gli avvocati concistoriali
deponendo le cappe; mentre l referen* assumono il piviale bianco, che met-
darii spogliatisi della mantelletla, pon- tono a traverso della spalla sinistra,
gono anch' essi sul rocchetto la cotta ;
perchè poi, come si dirà, deggiono
il suddiacono , e diacono greci, che rispondere alle litanie, che intuona il
devono cantare nel loro idioma l'epi- Cardinal primodiacono. Essi pongono
stola, e vangelo, prendono pure
il sullo stesso piviale il cappuccio delle
i paramenti del proprio rito, cioè il loro cappe. Quindi il Papa levatasi la
diacono la dalmatica di lama d'ar- mitra, si alza in piedi, intona terza,
gento ampia, e talare, coll'ornamen- la quale si fa di confessore Pontefi-
to suo proprio detto orario cioè _,
ce, ed è come quella degli altri Pon^
una fascia eguale larga cinque pol- tificali , cantata dai cappellani can-
lici, la quale si appende alla spalla tori. Postosi il Pontefice a sedere,
sinistra , e discende davanti , e di recita i salmi , e le orazioni prepa-
dietro, avente alle due estremità tre ratorie della messa ,
gli vengono
fiocchi d'oro, ed orlata con mer- messi i sandali dall'uditore di Rota,
letto simile; è anche ornata di e dall'aiutante di camera e terminata
tre croci, e dell' iscrizione ricama- terza, e detto dai cantori il Bcnedica-
ta d' oro ; agionj agios, agios, che mus Domino j si lava le mani, e prende
esprime la santità necessaria a chi tutti i sagri paramenti pel solenne
esercita tal ministero, e l'inno che Pontificale, che descrivonsi al pre-»
gli angeli cantano in cielo . Al- detto di Pasqua. Finito di pararsi,
l'estremità delle braccia ha i ma- ilprimo diacono colla ferula in ma^
nipoli detti braccia j o sopramanì- no , dice Procedamus in pace , e
chCj con croci. Il suddiacono usa di rispondendo il coro In fio mine Chri-
veste tonaca di lama d'argento più sii Amen 3 il Papa preceduto dalla
Stretta , e piìi corta dell' usata dal croce, e dalla processione s'avvia
diacono che dalle sue lunghe pie-
, all'altare Papale, in sedia gestatoria,
ghe chiamasi versus linea, cinta di sotto baldacchino bianco, co' flabelli
Mna zona o fàscia puie di lama di ai due lati. Neil' uscire dalla cap-
argento, che è lo stesso Orario cui pella Clementina, trova un maestro
porta il diacono, perchè quando il di cerimonie genuflesso con una can-
Hiddiacono e ordinato diacono, se na inargentata, che ia cima ha doU
%€6 GAP CAP
la stoppa, ed un chierico di Cap- dolo baciare prima allo stesso Papa;
pella con candela accesa dà fuoco e mentre lo ferma con tre spilloni
ad essa, mentre alzando il cerimo- d'oro gioiellati, dice col ceremoniale:
niere la canna canta queste parole , : « Accipe pallium sanclum, plenitudi -

Sanate Paterj sic transit gloria mun- » nem Pontificalis officii, ad hono-
di. Quindi si ripete l'incendio della « rem omnipolentis Dei, et glorio-
stoppa ( Fedi), che pone sulla forci- « sissimoe Virginis Mariae, ejus ma-
lìella della canna altro chierico, il " tris, et beatorum Apostolorura
quale la porta entro un cuscino di « Petri et Pauli, et Sanctae Roma-
seta, due altre volte, cioè avanti la » naì EcclesÌ3e". Ricevuto il Ponte-
statua di s. Pietro , ed innanzi alla fice il paUio, sale all'altare, e poi va
cappella dei ss. Processo e Marti • al trono grande, ed ivi riceve dai
niano dicendo in ogni volta il ce-
, Cardinali, dai vescovi, dagli abbati,
rimoniere le medesime parole Sanate e dai penitenzieri l'ultima adorazio-
Pater etc, affine di rammentare al ne, nel modo sopraddescritto : cioè
novello Pontefice, nell'occasione che i baciano il piede, e la
Cardinali
s'incorona sovrano, e Pontefice mas- mano, ricevendo un duplice amples-
simo, quanto sia breve la gloria di so ; i patriarchi, arcivescovi, e vesco-
questo mondo, simile ad una vam- vi baciano il piede, e il ginocchio
pa di stoppa , che finisce nell' atto destro, e l'archimandrita di Messina,
medesimo in cui si accende. Qui se vi è, il commendatore di s. Spirito, e
avvertiamo, che prima si descriverà gli abbati mitrati, non che i peniten-
la funzione, come l' eletto già fosse zieri vaticani, baciano il solo piede.
vescovo, ed in fine si dirà della con- Terminata l'adorazione, il Papa, de-
sagrazione, qualora non lo fosse. posta la mitra, dice l'introito della
Arrivalo il Pontefice avanti 1' al- messa, ed i Kyrie, indi intuona il
tare Papale, discende dalla sedia ge- Gloria in excelsis Dea, che il coix>
statoria, e dopo breve orazione, in- prosiegue col canto. Finito questo,
comincia l'introito della messa, stan- il Pontefice torna a levarsi la mi-
do in mezzo al Cardinal vescovo as- tra, e detto il Pax vobis, canta l'o-
sistente, che tanto in questa funzione razione della messa in die corona-
della coronazione quanto in tutti i tionisj si rimette a sedere, riprende la
Pontificali, è il Cardinal decano del mitra, e si cinge il grembiale bian-
sagro Collegio, e al Cardinal diacono co. Il Ferrari, Biblioth. Canon, tom.
del vangelo. Finita la confessione, il VI. verbo Papa, num. 78, dice che
primo diacono gli pone la mitra in ca- nella coronazione del Papa, si can-
po, quindi il Papa risale sulla sedia tano da questo tre collette, la pri-
gestatoria, ed allora i tre primi Car- ma allo Spirito santo, perchè lo illu-

dinali vescovi suburbicarii recitano mini, la seconda alla ss. Vergine,


sopra di lui le tre solite orazioni, perchè lo protegga, la terza a s. Fran-
dopo le quali discende dalla sedia, e cesco perchè come riparò questo santo
recandosi avanti l' ultimo gradina la rovina della Chiesa, così continui
dell'altare, il Cardinal primo diaco- a sostenerla. Questa terza colletta a
no gli leva la mitra, ed aiutato dal s. Francesco non sussiste, dappoiché
secondo Cardinal diacono gli mette il cerimoniale de' Riti della s. Chie-

sulle spalle il pallio Pontificio, che sa, compilato dal Patrizi, e nel 1750
ficeve dal suddiacono latino, facen- riprodotto con note dal p. Catalano,
GAP
m tTAP 167
non Io prescrive, ma bensì dice una ni, e litanie, continua a celebrarsi
per sé medesimo. Frat-
lerzii colletta il Pontificale colle stesse cerimonie
tanto Cardinal primo diacono col-
il degli altri, cantandosi l'offertorio in
la ferula in mano, per implorare la contrappunto dai Pontificii cantori, e
divina protezione, e quella dei san- ilmottetto: In diademate capitis
ti sopra il novello Capo della Chiesa, Aaron etc. Non ha luogo però la co-
accompagnato da un maestro di ce- munione dei Cardinali diaconi, del
rimonie, e seguito dagli uditori di principe assistente al soglio, del se-
Rota suddiaconi apostolici, dagli av- natore di Roma, de' conservatori, e
vocati concistoriali, e da altri uffi- priore de caporioni e del maestro
ciali della corte Pontifìcia, preceden- del sagro ospizio, siccome propria
do quattro mazzieri, processional- de'soh pontificali di Pasqua e Na-
mente scende alla confessione j o se- tale. Terminata poi la messa, il Pa-

polcro de' principi degli Apostoli, o- pa vestito di tutti i paramenti com-


ve per tre volte canta con voce so- presi i guanti, lasciando sull'altare
nora Exaiuli Christe, a cui per al- il solo manipolo, è condotto in se-
trettante volte gli altri rispondono: dia gestatòria sotto il baldacchino,
>» Domino nostro (Gregorio), a Deo e fra i flabelli sul portico superio-
*> decreto summo Pontifici , et u- re della stessa basilica, nella gran
« niversali Papae vita ". Indi ii me- loggia delle solenni benedizioni. Qui-
desimo Cardinale dice per tre volte: vi alla vista di tutto il popolo si

asside sul trono appositamente eret-


'^. Salvator Mundi, cui gli altri to,ed il coro de' cantori incomincia
rispondono. ilmottetto del Palestrina Corona :

Vi. Tu illum adiuva ec. aurea super caput ejus etc., dopo
Due volte ^. S. Maria. il quale il Cardinale decano intuo-

1^. Tu illum ec. na il Pater noster. ec, e seguono i


Una voltii ^. S. Michael. versetti, come appresso:
K>. Tu illum ec.

ij^ S. Gabriel. ^'. Cantemus Domino.


^. S. Raphael. R. Gloriose enim magnificatus est.
^. S. Io. Baptista. ^'. Buccinate in neomenia tuba.
^. S. Petre. jRj. In insigni die solemnitatis vestrae.
iJ'. S. Paula. ^. Jubilate Deo omnis terra.
'^. S. Andrea. R. Servite Domino in Icetitia.
^. S. Stephane. yj. Domine, exaudi orationem meam.
ij/. S. Leo. ^. Et clamor meus ad te veniat.

S>. S. Gregori. %' Dominus vobiscum.


.

iJ'. S. Benedicte. R. Et cum spiritu tuo.


'?^ S. Basili.

<l>. S. Sabba. Quindi il Cardinale suddetto re-


^. S. Agnes. cita sopra il Pontefice l'orazione »* O-
"J/. S. Cacci lia. >* mnipotens sempiterne Deus, di*
^. S, Lucia, dicendosi ad ogni ver- *» gnitas sacerdoti!, et auctor regni,
setto dai mentovali Tu illum etc.
•. »» da gratiam famulo tuo (Gregorio)
» Pontifìci nostro, ecclesiam tua ni
Finita la recita di queste Orazio- >i fructuose rcgendi, ut qui tua ciò-
,

i6ò CAP
'>
nientia pater regum, et rector o- gando ilsagro Collegio ad assister-
i luniiiDi fideliiim constituitur, et lo nel governo della Chiesa mii ver-

corc^rmtur, salubri tua dispositio- sale, e dello stato, co' suoi lumi, e
» ne Guncla bene gubernentur. Per consigli ec, invocando in pari tem-
« Ghristum etc, " e si risponde dagli po il divino aiuto, quello della b.
stessi cantori. Àmen. Vergine, e de beati Apostoli. Quinr
Allora il Cardinale secondo dia-f di il Pontefice si ritira nel suo ap-
cono leva mitra al Pontefice, ed
la partamento vaticano, e vi rimane ad
il Cardinal primo diacono, a cui abitarlo, ovvero dopo pochi giorni
spetta coronare il Pontefice Romar ritorna al Quirinale,
no, mette in testa la sagra, tia»*
gli

ra, ossia triregno, proferendo qucr Della consagrazione del Papa,


«te parole; » Accipe tiaram tribus cor
'» ronis ornata m, et scias te esse Eletto il nuovo Pontefice dal grar
w patrem principum, et regum, re- do di chierico, suddiacono, diacono,
« ctoiem orbis in terra vicarium, e prete, questi dopo l'elezione viene
« Salvatoris nostri Jesu Christi, cui consagrato vescovo. Nell'anno 827, i

*» est honor et gloria in saecula sae- riti , e consuetudini di gioia della


?* culorum. Amen ". consagrazione del novello sommo
Fatta la coronazione, il Papa se-? Pontefice, come attesta il Mabillon,
dendo legge ad alta voce le solite Mas. Ital. tom. II, cap. 18, p. 117,
orazioni, per compartire in piedi la componevansi della consagrazione e^
trina, e solenne benedizione fra gli piscopale, dell'imposizione di esso
spari de mortali della guardia sviz- sulla veneranda sedia di s. Pietro
zera, e de' cannoni di Castel s. An- dell'oblazione del sagrifizio pel nuo-
gelo, fra il suono delle bande della vo eletto, del banche Ito che in tal
guardia civica , carabinieri , e linea giorno facevasi dal medesimo, e dei
SI a piedi che a cavallo, le milizie donativi, che si distribuivano al se»
schierate sulla gran piazza vaticana, nato, ai giudici, agli avvocati, agli
gli evviva del popolo, ed il lieto suo- scrinarli , romano,
ec, e al popolo
no delle campane, pu])blÌGando i i quali donativichiamavano vol- si

Cardinali assistenti l' indulgenza pie- garmente preshiterii j mentre oggi-


narici, idioma latino, che
tanto in di si praticano que' medesimi riti,
in italiano. Quindi i Cardinali spo' che si usano per consagrare un ve-
gliatisi de' paramenti sagri , assu- scovo, meno alcune diiferenze, per
mono le cappe rosse, ed accompa- ragione della sublime dignità del
gn9no il Papa, portato in sedia ge- capo augusto della Chiesa.
statoria co' soliti flabelli, alla came- La consagrazione del romano Pon-
ra de' paramenti, ove deposti gli a- . tefice si faceva anticamente in una
biti pontificali, il Cardinal decano domenica, ne mancano però recen-?
in nome del sagro Collegio pro- ti esempii , che fu eseguita in gior^
nunzia un discorso, in cui encomian- ni anche non festivi. Gli ultimi Papi,
do le virtù del nuovo Pontefice, i quali non erano insigniti della di-

phe gli il maggiore


meritarono dei gnità vescovile quando furono in-,
troni, augura lungo, e glorioso
gli nalzati alla sede apostolica, sono Cle-^
pontificato, ed il Papa risponde a- mente Vili, Clemente XI, Clemen-
jialogamente, ringraziando, e pre- te XIV, Pio VI, ed il regnante Gre-»
,

GAP CAP 1
69
gorio XVr. In quanto poi ai primi si tratta dì quella de' Pontefici elet-
Pontefici che ascesero alia cattedra ti dal grado episcopale, che anti-
di s. Pietro col carattere episcopale camente si benedicevano sgltaiito,
(giacche nei primi secoH delia Cliie- ciocche molti scrittori chiamarono "^f^v
sa furono eletti l^api più spesso i dia- eziandio Consagrazione ^ e tanto
coni , clie i preti, e i vescovi an- questa benedizione, che l' effettiva
che meno di questi ultimi ) , ab- consagrazione, fino dai primi secoli
biamo neir89i il primo vescovo, della Chiesa, fu sempre fatta dai Car-
il quale da una particolare chiesa dinali vescovi suburbicarii di Ostia,
determinata sia passato alla romana di Porto,, e di Albano. Oggidì, es-
nella persona di Formoso vescovo sendo sempre il decano del sagro
di Porto; mentre di chiese indeter- Collegio vescovo di Ostia, il sotto
minate opinano in favo-
gli scrittori decano vescovo di Porto, siccome
re di s. Lino consagrato vescovo da la consagrazione del Papa si fa dai
s. Pietro, ed anche Marino I eletto tre Cardinali suburbicarii più an-
Papa neir882. Quando poi il ro- tichi, così non sempre s'incontra che
mano Pontefice era già vescovo pri- il vescovo albanese sia il terzo Car-
ma della sua elezione, egli non si dinale di dignità, ma invece è quello di
consagra di nuovo, ma soltanto si Sabina, o di Palestrina, o di Frascati,
benedice , benedizione , che alcuni uno de' quali, ed i due primi nominati
chiamarono eziandio consagrazione ,
la effettuano nella basilica vaticana,
e ne' primitivi tempi eseguivasi in prima della messa, coli' assistenza del
giorno di domenica. Episcopus (pre- Cardinal primo prete, e di tre Cardi-
scrivesi nell'Ordine romano del Car- nali diaconi, due assistenti, ed il terzo
dinal Giacomo Stefeneschi ,
presso parato, come se dovesse cantare l' e-
Mabillon citato tom. II, pag. 212), vangelo, ed alla presenza del sagro
« qui in Papam electus est , non Collegio in paramenti sagri bianchi.
*» consecratur denuo, sed benedici- Ciò si descrive dall'Adami alla p. 116,
># tur aliquo die dominico ,
quo et Della Consagrazione del nuovo Pon^
*> Agostino Patrizii
coronatur. Così giacche non è necessario in
iejìce j

nel suo Cerimoniale; » Si electus una medesima mattina consagrare,


» Pontifex jam episcopus est, tan- e coronare il nuovo Papa, e ne ab*
» tum benedicendus, et coronandus ". biamo l'ultimo esempio in Clemente
Trattandosi all'articolo Consagra- XIV, il quale neppure volle che la
ZioìVE il come, e in qual giorno se- Consagrazione seguisse solennemente.
guiva, con le rispettive erudizioni Dappoiché, eletto egli nel venerdì 19
e notizie, facendosi ora prima del- maggio 1769, nel seguente giovedì
lo stesso Pontificale , che precede non intervenne alla processione del
la coronazione , e per suddescritta Corpus Dominiy né al suo vespero, e
Io più in giorno festivo o di dome- neppure alla cappella di s. Filippo,
nica, omesse le coso che riguardano ed alle processioni dell' ottava del
il Pontificale o la coronazione, ci
, medesimo Corpus Domini^ cioè late-
limiteremo di acceimare le princi- ranense, e vaticana, perché non an-
palifunzioni, dappoiché le descrive cor consagrato e coronato. Nella
il Pontificale romano , e nelle cose domenica pertanto de' 28 maggio si

essenziali è eguale a quella dei ve- fece consagrare nella basilica vatica-
«pQvi ; mentre all'articolo Benedizioni na, e per minor pompa, ed ineo»
lyo CAP CAP
modo Volle, die i Cardinali v' in- mediatamente due cappellani canto-
tervenissero colle cappe rosse, che ri Pontificii incominciano il canto
appena entrati nella basilica, visita- delle litanie dei santi, al termine
to il ss. Sagramento, si recassero delle quali i tre Cardinali vescovi
agli stalli, e che la messa fosse sem- compartono le solite benedizioni sul-
plicemente lefta, e non solenne se- l'augusto consagrato, fanno pure sul
condo i consueti riti. Fu poi con- capo di lui le consuete imposizioni
sagrato dal Cardinal Lante sotto- delle mani, e del libro de' vangeli,
decano, vescovo di Porto essendo , recitando le analoghe orazioni; ed
il decano cagionevole di salute e , in tuonato dal Caidinal decano il

dai Cardinali Albani vescovo di Sa- P^enì Creator spirituSj i cantori lo


bina, e di Yorck vescovo di Fra- proseguono in canto figurato. Fi-
scati. Al termine della messa diede nito l'inno, mentre il detto Por-
dall'altare la trina benedizione, quin- porato unge il capo, e le mani del
di deposti gli abiti sagri , e ripresi Pontefice, intona 1' antifona Unguen-
gli usuali, ritornò alla contigua re- tum in capile, etc. , che ripigliano
sidenza privatamente , cioè per la in contrappunto i medesimi cantori,
scala pressol'altare del ss. Sagra- terminata la quale ,
1' intero coro
mento, e poscia nella seguente do- intona salmo: Ecce quam bonum,
il

menica ai 4 S'ugi^o si fece solenne- alternando a due cori un verso per


mente coronare. ciascuno, ed in fine replica l'antifo-
La consagrazione adunque si fa na Unguentuni in capite, etc, sen-
dopo il canto di terza. Mentre que- za intonazione. Intanto il Cardinal
sta si prosegue, e il Papa prende gli consagrante pone l'anello Pontifica-
abiti pontificali, il Cardinal decano le in dito al Papa, ed insieme ai

vescovo d'Ostia consagranle, o, per due Cardinali consagranti, gli dà a


sua impotenza, il Cardinal sotto de- toccare il libro de' sagri vangeli,
cano, si reca in un luogo apparta- e fattogli un profondo inchino, tutti
to, per assumere paramenti Pon-
i e tre partono, e il decano va a de-
tificali, col sagro che usa ap-
pallio, porre gh abiti 'Pontificali, per assu-
punto perchè consagra il sommo mere il piviale col formale , per
Pontefice, in uno ai due vescovi assistere il Pontefice alla celebrazio-
suburbicarii più antichi. Vestitosi il ne della messa solenne , come ve-
Papa, preceduto dalla processione, scovo assistente. Alzatosi Papa, il

si reca avanti l' altare Papale , ove siede sul faldistorio, e mentre il
il Cardinal diacono gli leva la mi- Cardinal diacono ministrante gli

tra, ed il Pontefice dopo aver bre- asterge il capo della sagra unzione,
vemente orato, sull'altare stesso, fa si lava le mani; dopo di che di-
l'atto solenne della professione di fe- sceso nel ripiano inferiore dell'alta-
de [Fedi), terminata la quale, va re, recita l' introito della messa, as-
a genuflettere nel genuflessorio collo- sistito dal Caxxlinal decano, dal Car-
cato sulla predella dell'altare. Allo- dinal diacono ministrante, e dall' u-
ra Cardinal decano, come vesco-
il ditore di Rota suddiacono apostoli-
vo consagrante, si pone ginocchione co, che mette nel braccio sini-
gli
alla sinistra del Papa, e i due Cai-- stro il manipolo, e poi presenta al
dinali vescovi consagranti fanno al- Cardinal primo diacono il pallio, il
Uiettanto dietro al Pontefice. Im- quale lo impone al Pontefice colle
,

GAP CAP 1 71
formule descritte superiormente, par-
landosi della coronazione. Il resto 3. Possesso solenne che ì Pontefici
della messa prosiegue come quella prendono della basilica latera-
del Pontificale delia coronazione. Al- nense.
l' offertorio si canta il mottetto ; E-
xiiltatc Deo, etc. del Nani ni a due Alla patriarcale basilica di s. Gio-
cori, nel qnal tempo si recano al vanni in Laterano, come a propria
trono Pontifìcio cinque preiati vo- loro cattedrale, si recano i Sommi
tanti di segnatura,accompagnati dai Pontefici dopo la loro elezione, e
mazzieri, e da un cerimoniere, col- coronazione , a prendervi solenne
le oblazioni da farsi al Papa con- , possesso, detto anticamente Processo^
sistenti in due ceri ornati, in due e Processione. Allorché, a' 26 marza
j)ani, e in due bariletti di vino, co- dell'anno '/Si, fu eletto Papa Ste-
che il Cardinal decano pre-
se tutte, fano II, detto III, essendo egh gran-
senta,ed offre alla sagra di lui per- demente amato dal popolo romano,
sona; mentre la messa continua col- per trasporto di gioia lo portarono
le prescritte Pontificali rubriche, e sulle spalle alla basilica lalerancnse,
con quanto si disse parlando della onde venne adombrato il primo pos-
coronazione, cantandosi all'elevazio- sesso, e ne restò l'uso di portare in
ne il mottetto: Fratres, ego enùn, alto il Papa, quindi quello della
etc. del Palestrina. Quando il Papa sedia gestatoria. Tuttavolta per co-
teneva nello stesso giorno alla men- mune consenso,
particolarmente di
sa i sette Cardinali, che avevano Francesco Cancellieri, nella sua eru-
assistito alla consagrazione , avverte ditissima storia de^ Possessi de' Papi
V Adami citato , che il collegio dei vuoisi che il primo fosse quello di
cappellani cantori, senza cotta si re- s. Leone Dappoiché, creato que-
III.

cava nel luogo del pranzo per can- sto Pontefice a' 26 dicembre yg"]», e
tare, dopo che per la prima volta consagrato nel dì seguente, dopo la
avea bevuto il Papa, tre o quattro consagrazione fu coronato ai gradi-
mottetti a più voci sull'organo. Non ni inferiori della basilica vaticana, e
riuscirà discaro,che qui si aggiun- quindi con processione si portò alla
ga, che eletto Pio VII nel conclave basilica lateranense, ciò che eseguito
tenuto nel monistero di s. Giorgio in progi^sso di tempo dai successo-
in Venezia, in quel tempio fu so- li, chiamossi questa funzione Pro-
lennemente coronato ai 2 1 marzo cesso, e Processione, da procedere
1800, osservandosi tutte le consue- dopo coronazione dal Vaticano
la
te cerimonie s\ del Pontificale, che al Laterano, dalla tomba dei prin-
della coronazione, per cui il Cardi- cipi degli apostoH, alla prima chiesa
nal di Yorck come arciprete della del mondo. Il medesimo Cancellieri
basilica di s. Pietro, recitò un'eru- fa pure derivare l'origine di tal pos-
dita, e breve allocuzione, e due mo- sesso allorché, lo stesso san Leone III
naci armeni mechilaristi del moni- ritornando in Roma ai 29 novem-
stero di s. Lazzaro, isola della stes- bre 800, donde era partito per una
sa città di Venezia, fecero da dia- congiura, vi rientrò come in trionfo,
cono, e da suddiacono greci , can- e con solennissima pompa, colla
tando nell'idioma greco l'epistola quale appunto in seguito si recii-

^4 il vangelo. roao i sovrani Pontefici al Laterano.


ÉCAP :o
'^^^'

che già nel secolo XII la


è,
CAP
scendere da cavallo, perchè il popolo
Ihiizione era adottata ed abbiamo , se Io appropriò giusta il costume, im-
indubitatamente, che Calisto II prese padronendosi talvolta anche del bal-
possesso con singolari dimostrazioni dacchino sotto cui andava il Pon-
di gioia de'romani ai 2 giugno i 120, tefice. Tuttavia chiamandosi sempre

narrandosi fra gli antichi riti 1' in- questa funzione processo^ e proces-
contro de' fanciulli, de' greci, delle sione ^ nel Diario clelV Infessura,
diaconesse, delle sagre vergini cogli presso il Muratori, solo in quello,
allori e le palme, e di tutti gU nel 1471» pi'eso da Sisto IV trovasi
ordini della milizia , del solenne la parola possesso. Abbiamo dal
convito nel palazzo iatei'ap.ense coi Burcardo, che Pio III, nel i5o3,
sagri paramenti. Splendidissimo fu il impotente di recarsi al Laterano,
possesso, che dopo coronato prese nel ricevette l'omaggio della legge dagli
1198 Innocenzo III, e simile fu ebrei in mia sala del Vaticano, che
l'altro di Onorio III, nel 12 16, e essi solevano offerire passato l'arco
quello di Gregorio IX, che benedetto di Tito, nel passaggio dei Papi, e
ai 2marzo 1227, non nel mede-
1 scritta in pergamena. Finalmente
simo giorno, ma ai 3o di detto mese, Giulio II, coronatosi ai 26 novem--
prese il possesso. Con magnificenza, e bre i5o3, fu il primo Pontefice il
con sontuosa cavalcata vi si recò nel quale separò tal funzione da quella
1272 Gregorio X, addestrandogli il del possesso, che prese a' 5 dicembre ;
cavallo, che cavalcava, Carlo I re di sistema dipoi confermato nel 1590
Sicilia; e con pompa mai per l' ad- da Gregorio XIV, e ciò per non più
dietro veduta Bonifacio Vili, nel abitarsi dai Pontefici il patriarchio
J295, passò dalla basilica vaticana lateranense, ove dovendo ritornare 1

alia lateranense pel possesso. dopo la coronazione, il facevano con


Clemente V, eletto nel i3o5, vo- grandissima solennità e in paramenti
lendo stabilire la residenza Pontifìcia sagri, per ultimare alcune cerimonie
in Francia, si fece coronare in Lio- della coronazione. Necessità, che ces^
ne nella chiesa di s. Giusto, e, per so quando stabilmente dimorarono
seguire il rito praticato in Roma presso il Vaticano, e nei palazzi di

con nobilissima cavalcata, si recò ad s. Marco, e del Quirinale.


altra chiesa, come che fosse la ba- È ben vero però, che l'antica
silica lateranense, siccome san Cele^ processione unita alla coronazione
stino Vavea praticato in Aquila. Re- era un imponente argomento della
stituita, nel i377, da Gregorio XI maestà e potestà Pontificale; mentre
la residenza del Papa in Roma, la funzione dell'attuale possesso, se^-
quivi i successori continuarono a se- parata dalla coronazione, non fa che
guire la cerimonia, e NicolòV^ co- riguardare la solennità dell'antico
ronato ai 19 marzo i447> ^^^ san rito, senza aggiungere veruna auto»
Pietro nella IV domenica di quare- rità al Papa, giacche questa ceri-»

sima Lcetare^ dopo aver benedetta monia nulla ad essa influisce, co-
la Rosa d'orOj con questa in mano minciando i Pontefici ad esercitare
cavalcando e preceduto dal ss. Sa- il loro apostolico ministero, con tutta
gramento, si recò a prendere il pos- la pienezza del loro supremo po-
sesso. Pio II, nel 1458, giunto al tere , nel giorno della coronazione.
]baterano, corse grave pericolo nello Non mancano però esempii di aver»
, ^
GAP ,73
la essi esercitata anche subito dopo cerimonie, le (jufii erano lo seguen-
r elezione, giacche il possesso non è ti: la ferula, che gli veniva presen-
che una formalità per riguardo al tata dal priore di s. Lorenzo ad
vescovato, che prendono di Roma. Sancta Sanctoruvi, in segno del suo
Quindi è, che la rimembranza della potere di reggere, e di correggere;
creazione, e della coronazione dei le dodici pietre preziose, col mu*
Papi si celebra anno nell' an-
ogni Schio, dentro una borsa, per rappre-
niversaria ricorrenza con cappella sentare la potestà dei XII apostoli,
Papale, illuminazioni, ed altre di- fraganza delle viriti, e la carità
la

mostrazioni di gioia, ma non cosi verso i poveri; le sette chiavi, e i


del possesso, della cui celebrità non sette sigilli appesi ad una fascia o
rimane anniversario, e viene dimen- zona con cui veniva cinto, e che
ticato come tutte le altre pompe alludevano all' agnello dell' Apocalis-
straordinarie, meno lamedaglia che se degno di aprire i sette sigilli del
appositamente si conia, e si dà, libro misterioso, scritto dentro e fuo-
come diremo , nella basilica latera- ri, ai sette doni dello Spirito santo,
nense in presbiterio ai Cardinali, e di cui doveva essere rivestito, ed ai
poi altrove a quelli, che godono della sette sacramenti, che doveva ammi-
dispensa delle medaglie, le quali si nistiare, nonché alla continenza, che
distiibuiscono per la festa de' prin- doveva gelosamente conservare; il ri-
cipi degli apostoli. to delle laudi cantate prima nella sa-
L'ultimo Pontefice j che prese la del concilio, e ne'tempi posteriori,
possesso nel i5i3, cogli antichi riti, come si dirà, nella stessa basilica
e con tale straordinaria magnificen- una volta dal Cardinal titolare di s.

za non più veduta in Roma dopo Lorenzo fuori delle mura; le obla-
il tempo de' goti, fu Leone X, pel zioni presentate dai Papi sulle sa-
quale si eressero sette archi trionfa- gre mense della basilica , e di san*
li. Con lui adunque si terminò l'uso da sanctoriim, rimanendo però
di prendeilo co' paramenti sagri e le quella dell'altare della prima; ter-
mitr'^, di far preceder la ss. Euca- minando ancora nel patriarchio il

ristia, di accettare la presentazione convito grandiosissimo, colla massima


della legge dagli ebrei, avvolta in pompa e formalità, in cui sovrani
preziosi drappi. Cessò l'incontro dei e principi versarono l'acqua alle
turiboli dalle chiese, avanti le quali mani ai Pontefici, e gli presentaro-
passava, di spargere monete per la no le due prime vivande. La pre-
strada, di porsi a sedere nella sedia sentazione poi delle chiavi della ba-
stercoraria, cosi detta dal versetto, silica tuttora si pratica, e, secondo
che allora si cantava. De stercore il Bonanni, principiò nel 1099 in
erìgit pauperem, e nelle sedie por- Papa Pasquale II, locchè alcuni spie-
fìreliche, dalle quali spargeva mo- garono pel simbolo della suprema
nete d'oro, di argento, e di rame, autorità Pontificia di sciogliere , e
in cui pareva che giacesse come so- legare. Ciò per altro gravi autori
pra due letti, indicanti primato il col Cenni, nel BuUariiun Basii. Fa-
di Pietro, e la predicazione di Pao- tic. t. III. p. 2 3?,, confutano giusta-

lo, con proferire varie sentenze del- mente, dappoiché lungi dal ricevere
la Scrittura. Terminarono ancora il Papa veruna autorità dalla presen-
tante belle simboliche e commoventi tazione di esse, solo rioeve le cliiavi
Ì74 CA1> GAP
la basilica, come sua chiesa calledrale. tempi, il volere dei Papi, e l'intervelfi
L'intervento poi degli oratori del- to delle persone. Per solito fu preso
le città suddite, e gli ambasciatori il possesso in giorno di domenica, o
de' sovrani terminarono nel decorso festivo. Procedevano i Pontefici a
secolo, cioè ne' primordii gli amba- cavallo, in lettiga aperta, e in sedia,
sciatori de' principi, e negli ultimi il in diverse ore, cioè talvolta nella
superstite ambasciatore di Bologna, mattina, ed altra nel dopo pranzo,
dopo che quella città si astenne dal e partendo dal palazzo Vaticano, o
più inviarlo in Roma. Avvenne per- da quello Quirinale. La strada, che
tanto nel possesso, cui in lettiga a- fecero, se residenti al Vaticano, è
perta prese nel 1692 Innocenzo quella delta Papale, cioè piazza di
XII, che il conte di Martin itz, am- s. Pietro, Borgo nuovo, ponte s. An-
basciatore imperiale, pretese di non gelo, Banchi, Chiesa nuova, Parione,
andare, com' era 1' uso, col governa- piazza di Pasquino, Andrea della s.

tore di Roma in mezzo, e il conte- Valle, del Gesù,


Cesarini, piazza
stabile Colonna principe assistente Campidoglio, campo Vaccino, Arco
al soglio a spalla, cedendo bens'i il di Tito, Colosseo, stradone, e piazza
luogo al primo, ma volendo che il Lateranense. Quando poi partirono
secondo andasse innanzi. Dopo un dal Quirinale, come fecero Bene-
lungo trattenimento della cavalca- detto XIII, Benedetto XIV, e Cle-
ta, il Papa ordinò al contestabi- mente XIV, passarono per la via
le, che senza pregiudizio delle sue delle tre Cannelle, s. Romualdo,
ragioni andasse prima dell'amba- piazza del Gesù, Campidoglio, cam-
sciatore, dopo il quale venisse mon- po Vaccino, Colosseo, fino al La-
signor governatore di Roma. Nel terano.
possesso poi, che ai io aprile 1701, Lungo tali strade, oltre l'arena si

prese Clemente XI della basilica la- gettavano fiori, e verzura, le finestre


teranense sopra un cavallo bianco, erano parate di drappi, etl in alcuni
non vi assistettero gli ambasciatori, luoghi erigevansi orchestre per mu-
secondo l' antica consuetudine, pel sici e suonatori. Diverse nazioni cui
motivo d'essere ancora incogniti appartennero i Pontefici eressero in
quelli dell' imperatore Leopoldo I, varii punti archi trionfali, con allu-
e del re di Spagna Filippo V, e sive iscrizioni, archi spesse volte in-
per astenersene quello di Venezia, nalzati anche da signori, e partico-
avendo istruzioni di non intervenir- lari ben affetti al novello Papa, e
vi solo. Perciò avendo il Pontefi- persino le facciate delle chiese si

ce fatte gravi rimostranze, terminò ornarono a festa. Quando il Ponte-


l'uso che gli ambasciatori assistes- fice era di patria romano, il Cam-
sero ai possessi. pidoglio si adornava magnificamen-
te, con arco trionfale, colle quat-
Descrizione della solenne cavalcata
tordici bandiere de' rioni di Roma
colla quale i Pontefici presero il
spiegate. Dal campo Vaccino al La-
solenne possesso della basilica
terano, le settanta arti di Roma
lateranenscy dopo Leone X, fino
ornavano le parti laterali della stra-
a Pio VI nel lyyS.
da con arazzi, fregi, ed analoghe
\

La seguente pompa fu anche iscrizioni. Alla metà del Campo Vac-


maggiore secondo le circostanze dei cino o Foro Romano, rimpetto agU
,

CAP CAP i;.


oj*tl Farnesiani , s' innalzava nn ma- cavalcare , incominciava a di filare
gnifico arco trionfale per ordine del la maestosa cavalcata, coli* ordine
re delle due Sicilie, come proprie- seguente.
tario di detti orti , in nome del qua- Precedevano due coppie di caval-
le, mentre passava il Papa, veniva leggieri,nobilmente vestiti di vel-
ossequiato dal regio agente in abito luto cremisi con galloni d'oro, ci-
di formalità, piesentandogli il dise- miero ornato di pennacchi bianchi
gno dell'arco; ciò che prima face- che siccome avanguardia trascorre-
vasi dal duca di Parma tributario vano la strada per rimuovere qua-
della Santa Sede, finche gU orti lunque impedimento pel libero pas-
dalla casa Farnese passarono alla saggio della cavalcata. Seguivano
casa Borbone di Napoli. Quindi dal- quattro cavalieri della guardia detta
l'arco di Tito sino al Colosseo spet- delle lancie spezzate, vestiti colle
tava l'apparato della strada all'uni- loro armature di acciaio con fregi
versità degli ebrei, dai quali oltre d'oro; due sopiaintendenti alla scu-
gli arazzi, per uniformarsi al loro deria Pontifìcia; il foriere maggiore,
costume, aggiungevano vari cartel-
si e cavallerizzo maggiore in abito dì
loni con emblemi, e motti della sagra corte , i quali prendevano questo
Scrittura, allusivi all'ubbidienza, e luogo dopo aver servito il Pontefice
fedeltà al Sommo Pontefice, e al nel montare a cavallo, o nell'en-
possesso di lui. Ovunque pertanto trare in lettiga se non cavalcava;
si vedevano arazzi e superbe tap- , i camerieri de'CardinaU in abito da
pezzerie, ne mancarono in alcuni città due a due, con ricche valigie
possessi di gettar vino le fontane di di scarlatto, ove con ricami d'oro,
Campidoglio o altre, ad accresci- ed argento erano impressi gli stemmi
mento di tripudio. Le gemme, l'oro, gentilizii de' rispettivi padroni; indi
l'argento, i pennacchi, e quanto gli altri camerieri de'Cardinali egual-
v'ha di prezioso, fu posto sugli abiti, mente a coppia colle ricche mazze
nelle berrette , ne' cappelli , e nelle Cardinalizie di argento di ciascun
baidature, e gualdrappe de' cavalli, Porporato colle proprie armi incise,
e delle mule del nobilissimo corteg- sostenute sull'arcione delia sella ; e poi
gio, formato di personaggi distinti, i gentiluomini de' medesimi Cardinali,
della primaria nobiltà, della curia, degli ambasciatori, e de' principi, in
e corte romana. abito da città, con ispada al fianco.
Adunatisi poi i Cardinali nella Quindi venivano i famigliari dome-
camera de' paramenti al Vaticano, stici del Papa , cioè il sartore , il

o al Quirinale, quivi il Pontefice fornaro, il barbiere, e il custode de-


prendeva la falda, la stola preziosa, gli orti e giardini con casacche ros-
ed il cappello Pontificale avendo , se, seguiti dagli scudieri del Papìt
già la sottana , e la fascia di seta in vesti e cappe rosse con cappuc-
bianca con fiocchi d'oro, il rocchet- cio piegato, e dai famigli e garzo-
to, e la mozzetta rossa di seta, o ni della scuderia Pontifìcia, vestili
di velluto con armellini secondo la di casacche rosse. Questi conduce-
stagione, colla quale si regolavano vano a mano dodici chinee o mule
le scarpe rosse. Adunata pure la bianche, che gli ambasciatori dei ih»
prelatura, la nobiltà, la Pontificia di Napoli aveaiio presentato nei pre-
famiglia e ogni altro che doveva cedenti anni, col tributo dì sette mild
,,

176 GAP CAP


ducati d'oro pel feudo di quel rea- vano generosi destrieii, avendo ciascu-
me, tutte gualdrappe di
coperte di no intorno a se due paggi vagamen-
velluto cremisi, ricamate d'argento, te vestiti, con alcuni famigliari con
con ricchi fiocchi pendenti, rilevan- ricche livree, e poscia veniva il capi-
dosi dagli stemmi i Pontefici cui fu- tano delia guardia svizzera/con no-
rono presentate* Seguivano le letti- bile armatura, circondato da sei sol-
ghe Pontificie portate da muli co- dati svizzeri armati di ferro, con
pertij e quelle e questi di velluto alabarde.
cremisi^ con trine d' oro e flocchi : Quivi principiava V ordine della
indi maestro di stalla in collare,
il prelatura, e pei primi cavalcavano
ed abito nero, con due ufìiziali di gli abbreviatori di parco maggiore
palazzo a cavallo j poi quattro trom- in rocchetto e mantelletta, coperti
betti delle guardie a cavallo, suo- di cappuccio con cappello semi-pon-
nando alternativamente ; i camerie^ tificale, sopra mule bardate di nero,

ri extra muros , vestiti con cappe modo con cui incedevano pure i se-
rosse con cappuccio; gli aiutanti di guentij ma con gualdrappe paonaz-
camera del Papa con cappe rosse, ze ; i votanti della segnatura di giu-
con cappuccio, adornato di pelli bian- stizia ; i chierici di camera ; gli udi-
che di armellino se d' inverno, altri- tori di Rota, preceduti dal p. mae-
menti con fodere di seta rossa ; la no- stro del s. palazzo apostolico col l'a-
biltà romana in abito di città; quin- bito della sua religione domenica-
di il fiscale e commissario della ca- na, anch'egU col cappello pontificale,
mera apostolica, in abito e cappuc- avendo esso a destra il penultimo
cio paonazzo, con armellini se d'in- uditore di PiOta, i quali uditori ca-
verno, viceversa con fodere di seta valcavano coi loro gran mantelli, e
cremisi ; i cappellani comuni e cap- cappelli Pontificali, sopra mule bar-
pellani segreti, vestiti come gli aiu- date di colore paonazzo. Se il Pon-

tanti di camera; gli avvocati conci- tefice era romano, in questo luogo
storiali in abito paonazzo, e cap- seguivano i quattordici capo-rioni
puccio con pelli di armellino, e con vestiti con abiti o rubboni di vel-
mostre di seta cremisi ; i camerieri luto cremisi, foderati di tela d'ar-
segreti, e di onore soprannumerarii gento, e berrettone di velluto nero
di spada e cappa in abito da città; ornato di gemme.
i camerieri segreti e di onore so- Qualora il Papa andava in sedia
prannumerarii di mantellone, vestiti o lettiga scoperta, procedevano in
come i cappellani segreti ; i quattro questo luogo i conservatori di Ro-
camerieri segreti partecipanti vestiti ma, col priore de' capo-rioni, ma se
come i precedenti, portando quattro cavalcava, dovevano tenere la briglia

cappelli Pontificali, sopra aste foderate del cavallo, come poi si dirà, vesti-
di velluto cremisi. Se il Pontefice era ti con rubboni senatorii all'antica di
romano qui cavalcavano quaranta de- broccato d'oro, e di sotto di tabino
putati del popolo romano, con rub- cremisi con fascia co' flocchi d' oro.
boni neri ,
preceduti dagli uffiziali Seguivano l'ambasciatore di Bologna
del Campidoglio, e seguiti dai mae- in rub^one, con quello di Ferrara,
stri giustizieri. A questi tenevano ambedue città suddite del sovrano
dietro il baronaggio romano, com- Pontefice ; il governatore di Roma
posto di duchi e principi, che cavalca- alla destra d' uno de' principi assi-
, ,

CAP CAP 177


slenti al soglio, il quale era servito no, quaranta o cinquanta: vestiva-
dai suoi paggi, dal decano e staffieri no di lama d'argento guarnita di
con ricche livree; tre maestri delle 010, con mantelli simili, mostre di
cerimonie Pontifìcie, con mantelloni, raso nei'O, calzoni bianchi con na-
cappucci e cappelli semi-pontificali; stri, calze, e scarpini all'antica usan-
r ultimo uditore di Rota, in rocchet- za romana, e il cappello in mano
to, e mantellone, cappuccio e cap- con pennacchiera bianca. Uno di
pello Pontificale, colla croce Papa- questi paggi alla staffa destra del
le astata sopra mula bardata di
, Papa portava un velo di seta cre-
diappo paonazzo, addestrata da un misi con merletto di oro, con den-
inserviente della scuderia Pontifìcia, tro il cappello Pontificale di vellu-
vestito di casacca rossa, in mezzo to, quando il Pontefice si serviva
a due maestri ostiarii virga rubea, di quello di raso, i guanti, e altro
così detti dai bastoncini, che porta- che poteva occorrergli. pag- Un altro
vano coperti di velluto rosso. gio accanto all'altra portava staffa

Avviala poi la cavalcata coli' or- due bacchette inargentate, per usar-
dine descritto, il Pontefice discen- ne il Papa in caso di bisogno que- :

deva le scale del suo palazzo, quin- sti paggi poi erano creati dal Pon-

di montava su di un cavallo bian- tefice conti palatini del palazzo apo-


co coperto di bardatura magnifica stolico e cavalieri dello sperone d'o-
quadrata di velluto cremisi, con ri- ro, con apposito breve. Venivano a
cami e riporti di soprarriccio d'oro, lui presentati poscia all'udienza dai
il qual cavallo veniva presentato dal medesimi conservatori di Roma, e-
cavallerizzo maggiore. Dalla parte rano ammessi dal Papa al bacio del
sinistra sosteneva la staffa e la bri- piede e ricevevano da lui pure il
,

glia d'oro un principe assistente al donativo d' una corona d'agata alla
soglio, il quale emulando l' uffizio cavaliera, con medaglia d' oro, e be-
che più volte esercitarono nei pos- nedetta.
sessi molti principi e sovrani, con- Intorno parimenti al Papa ince-
duceva il Pontificio cavallo sino al- deva la di lui corte domestica, giac*
l' obelisco della piazza , ove il Pa- che oltre i mazzieri, e cursori Pon-
pa colla benedizione, gli dava il per- tificii colle mazze d'argento a pie-
messo di salire anch' esso a cavallo, di, procedevano il decano, e sotto-

e andare a raggiungere il governa- decano del Pontefice in abito nero


tore di Roma, subentrando allora portando ambedue l' ombrellino a-
in di lui luogo a tenere i cordoni perto, non che i Pontificii parafi'e-
della briglia, sino alla basilica late- nieri lateralmente colle spade al fian-
ranense, i conservatori di Roma col co, e sei soldati svizzeri cogli anti-
priore de' capo-rioni, avendo il Pon- chi spadoni sulle spalle. Dopo il
tefice nel montare a cavallo assun- Pontefice succedevano pertanto il pre-
to i guanti, e preso una bacchetta lato suo maestro di camera, in roc-
inargentata. Circondavano poi il ca- chetto, mantelletta, e cappello usua-
vallo i maestri di strada in rubbo- cavalcando una mula con
le in testa,

ne, i nobili paggi romani, nominati dal gualdrappa paonazza, avendo ai lati
Cardinal camerlengo, e dai detti con- i due camerieri segreti, coppiere, e
servatori. Tali paggi solevano essere segretario d' ambasciata, i quali ve-
venticinque, e se il Papa era roma- stivano cappe rosse con cappuccio,
VOL. VTIf.
,

178 CAP CAP


foderate di pelli d'armellini se iii guiva la nobilissima, e magnifica car-
inverno, e di seta rossa in altre sta- rozza del Pontefice, copei ta di vel-
gioni. In appresso venivano il me- luto cremisi , con trine , fiangie e
dico del Papa alla destra del cau- ricami d' oro , tirata da sei bianchi
datario egualmente colle cappe co- cavalli, cavalcando quei del bilanci-
me i precedenti, e due aiutanti di no e i timonieri il cavalcante , e
camera vestiti come gli altri sudde- cocchiere nobili con bellissimi abiti;
scritti, seguiti da due scopatori se- poi due trombetti di cavai leggi eri ,

greti in sottana, e casacca paonaz- e quattro paggi colle lancie alzate,


za, col consueto servizio, entro una che precedevano i capitani di tal
borsa per qualunque occorrenza del guardia , con superbe armature di
Papa. acciaro, e ricca sopravveste, avendo
Se il Papa cavalcava, in questo in mezzo il Chiesa
vessillifero di s.

luogo si portav^a la sedia Papale da con bandiera spiegata. Indi si vede-


due muli con finimenti di velluto vano i cornetti e le compagnie dei
cremisi ricamati d'oro, e non caval- cavalleggieri. Seguivano altre trom-
cando, questo era il luogo occupato be, e timpani col capitano delle co-
dal cavallo, che a lui dovrebbe ser- razze, e una compagnia di questa
vire, portato a mano da un garzo- arma , chiudendo la cavalcata tutta
ne di scuderia. procedevano i
Indi la fanteria Pontificia co' suoi uffi-

sediarii Pontificii, portando a mano ziah.

l'altra sedia detta portantina^ o let- Sul ponte s. Angelo , se il Papa


tiga. Dopo succedeva il sagro Col- partiva dal Vaticano, ottanta pezzi
legio de' Cardinali a due a due col- di cannone , e lo sparo di cinque-
l'ordine di anzianità, con cappe, e cento mortari, festeggiavano il pas-
cappelli Pontificali rossi in testa, ca- saggio del Sommo Pontefice innanzi
valcando mule riccamente bardate la fortezza di Castel s. Angelo; la
di rosso, con finimenti ornati di guarnigione della quale, col castel-
metalli dorati, avendo ciascun Car- lano, trovavasi ivi schierata in ordi-
dinale vicino il suo decano in abi- nanza militare, per fargli omaggio.
to nero, e molti parafienieri colle Giunto il Papa sul Campidoglio,
livree di gala. Poscia venivano i discendeva dallo scalone del palazzo
patriarchi, arcivescovi, e vescovi as- senatorio ad incontrarlo il senatore
sistenti al soglio Pontificio; indi 1' di Roma, con grande abito di rub-
uditore della camera, in mezzo al bone di lama d' oro , con collana
tesoriere, e al maggiordomo del pa- pure d'oro, e scettro d'avorio in
lazzo apostolico; indi i protonotarii mano, avendo a fianco i collaterali
apostolici, vestiti dei loro gran man- di Campidoglio, la curia capitolina,

telli con cappucci e cappelli Ponti- e la sua corte. Neil' arrivare il Pon-
ficali, cavalcando tutti mule coperte tefice sulla piazza, s'inginocchiava il

di paonazzo, con finimenti con guar- senatore avanti di lui , e fermato


nizioni dorate ;
poscia gli arcivescovi il cavallo, con breve orazione latina,
e vescovi non assistenti al soglio offrivae prometteva la fedeltà ed
ed i referendarii di segnatura vestiti obbedienza del senato e popolo ro-
di rocchetto, mantelletta e cappello mano, a cui il Papa rispondeva be-
semi - pontificale , cavalcando mule nignamente con parole acconcie, ac-
bardate di panno nero. Quindi se- cellaiìdo tali proteste , ed allora il
,

GAP CAP 179


senatore gli presentava in un bacile no, siccome glorioso anniversario di
le chiavi dello stesso Campidoglio quello in cui Pio VII, nel 18 14,
che toccate dal Pontefice, indi com- ritornò trionfante in Roma, nel qual
partiva al senatore e agii astanti mese l'aveano pure preso Gregorio
l'apostolica benedizione, e prosegui- XIII, Sisto V e Benedetto XIV, a
va il suo viaggio. tal effetto monsignor Zucche, prefet-
Arrivato il Papa nella piazza la- to de' maestri delle cerimonie Pon-
teranense, veniva incontrato proces- tificie, dai cursori fece portare la
sionahnente dal capitolo lateranense schedola d'intimazione a tutto il sa-
col Cardinal arciprete, con due pa- gro Collegio, prelatura, e personaggi,
diglioni, e due croci, le quali rien- che dovevano intervenirvi.
travano nel portico all'apparire del- Quindi il Papa, che abitava il Vati-

la croce Papale. cano, recò nel giorno precedente


si

Siccome tutte le posteriori cerimo- al Quirinale, nel qual giorno, secon-


monie, e funzioni che dovrebbonsi qui do il costume, emanò varie benefi-
descrivere, anche ai nostri giorni si che disposizioni. Fece perciò dispen-
osservano, le descriveremo, nel rac- sare copiosissimi biglietti per pane
contare il modo col quale presso a e carne in favore della classe indi-
poco i successori di Pio VII presero gente, per organo del Cardinal Al-
il possesso della basilica lateranense, bani segretario di stato, istituì un
e siccome per le circostanze de' tem- vistoso capitale per soccorrere le par-
pi il regnante Pontefice lo prese rocchie piti bisognose dello stato ec-
nella mattina de' 3i maggio i832, clesiastico, assegnò un fondo annuo
non con tutta la solennità nel re- di mille ottocento scudi da ripartirsi
carsi al Laterano, e in occasione di in tante pensioni a favore de' più
assistere alla Cappella dell' Ascensio- meritevoli studenti di pittura, scul-
ne che in quella mattina giusta il
, tura e architettura della città di
costume celebravasi nella basilica la- Roma, e fece disposizioni a vantag-
teranense, preferiremo la descrizione gio della pastorizia ec. ec. Ad ore
del modo come lo prese l' immedia- venti ogni Cardinale, colla sua corte,
to suo predecessore Pio Vili , il e col caudatario in croccia , montò
quale come Pio VII, e Leone XII, vi in carrozza vestito di scarpe e tutto
si lecò in carrozza, essendosi tralascia- altro di colore rosso, col seguito di
ta la magnifica pompa , e cavalcata altra carrozza, e domestici colle livree
suddescritta, coll'adottarsi un treno di gala. Per la via del Colosseo, e
poco diverso dal nobile, ritenendosi dello stradone di s. Giovanni, smon-
quelle poche formalità più sostanziali. tarono alla sagrestia della basilica
lateranense, e quivi subito assunsero
Descrizione del treno, e cerimonie,
i paramenti sagri di colore bianco
col quale oggidì i Sommi Pon-
secondo il rispettivo ordine, e i cau-
tefici prendono il formale possesso
datarii sulla croccia misero la cotta
della basilica lateranense, e rac-
e la bimba o velo bianco per sor-
conto di entello preso la dome-
reggere la mitra, e poi recaronsi ad
nica' n^ maggio iBsQj da Pio
attendere il Papa nel portico, quan-
FUI, Castiglioni.
do egli n' era vicino. Terminata la
Avendo destinato il detto Ponte- fimzione , deposero i paramenti , o
fice di prendere possesso in tal gior- ripresa la mantelletta , mozzetla e
, ,

i8o GAP GAP


cappello, fecero ritorno per la me- nacchiera, avente ai lati alcuni in-

desima strada ai loro palazzi, senza dividui della stessa guardia.


fare nella sera veruna dimostrazio- Veniva poi monsignor Cappelletti,
ne, non costumandosi aflfatto. governatore di Roma, a cavallo con
Uscì quindi il treno Pontifìcio no- grande bardatura paonazza, é fioc-
bile,o semipubblico, dal palazzo Qui- chi violacei intarsiati d'oro, vestito
rinale ad ore ventuna, e fu annun- di sottana, fascia, rocchetto e man-
ziata tale uscita alla citta di Roma telletta paonazza, con cappello usua-
dalle salve delle artiglierie di Castel le in testa, guanti bianchi , e bac-
s. Angelo. Due drappelli di drago- chetta in mano. Precedevano quattro
ni a cavallo con un brigadiere di guardie nobili con un cadetto, e la
avanguardia aprirono il corteggio, croce Papale portata su mula bianca
che si diresse alla patriarcale basi- con gualdrappa nera, da monsignor
lica lateranense ,
per la via delle Michele Materassi, crocifero Pontifì-
quattro fontane, per quella che con- cio , in abito violaceo di mantello-
duce alla basilica liberiana, e per ne , con guanti bianchi , addestran-
quella, che da essa porta al latera- dogli la mula il cavallerizzo d'ope-
no, gli abitanti delle quali aveano ra vestito di nero il quale ora veste ,

ornate le finestre, e luoghi decen- la montura con ispada al fianco, co-


temente , e a festa , col sohto in- me r usa oggidì il maestro di stalla

vito della notificazione de' conser- del Papa.


vatori di Roma , il perchè si vi- Seguiva la nobilissima e sontuo-
dero quelle strade con arazzi , ele- sa carrozza fatta fabbricare da Leo-
ganti parati , e con verzure, alloro ne XII, e mai adoperata, tirata da
e fiori. sei cavalli morelli con ricchi fini-
Altro drappello di carabinieri a menti, con cavalcante, e cocchiere
cavallo seguiva due menzionati i nobile. Dentro era vi il Pontefice
con quattro velette delle dette due Pio Vili, vestito di sottana e fascia
armi, e due della guardia civica di seta bianca con fiocchi d' oro
scelta a cavallo , con drappello di rocchetto , raozzetta e stola di seta
questa. Dopo due battistrada a ca- rossa, che corrispondeva agli applau-
vallo procedeva un frullone palati- si dei romani, con mostrare gradi-

no col foriere maggiore e cavalle- , mento, e compartire l'apostolica be-


rizzo maggiore. Cavalcavano quindi nedizione. Andavano in sua compa-
i camerieri segreti soprannumerarii, gnia il decano, e sotto decano del
e di onore spada e cappa con
di sagro Collegio, cioè i Cardinali del-
abito da città. Appresso egualmen- la Somiglia, e Pacca, vestiti in abito
te cavalcavano i monsignori came- Cardinalizio di color rosso, e ber-
rieri segreti soprannumerarii, e di retta. Circondavano , e precedevano
onore vestiti di mantellone paonaz- la carrozza i parafrenieri e il de- ,

zo, e cappello usuale. Indi cavalca- cano coi loro abiti, portando l'om-
va (in luogo del capitano suo genito- brellino, e le borse pei memoriali,
re il tenente Martino Pfyffer della non che due ale di svizzeri fiancheg-
guardia svizzera, vestito con busto giarono tale treno. Indi cavalcavano
tli acciaro, con fregi d'oro a colori, il principe di Palestrina d. France-
con gonnella di pelle di dante ec. sco Barberini, e il principe di Via-
con bel giaccò pure d'acciaro e pen- no d. Clemente Altieri, comandante
GAP CAP ,8i
il primo, capitano il secondo del dovea fare l'omaggio, che solevasi ese-
corpo delle guardie nobili , le qua- guire sul Campidoglio, si mosse il
li erano capitanate da un tenente, senatore di Roma principe don Pa-
e colle monture di gala, an-
tutti, luzzo Altieri in abito di gran for-
davano appresso. malità, coi tre conservatori di Ro-
Veniva immediatamente la secon- ma, e priore de* caporioni in rubbo-
da muta e carrozza Pontifìcia, tira- ne di lama d' oro, cioè il cav. O-
ta da sei cavalli con entro il mag- doardo de Cinque Quintilii, marche-
giordomo, il maestro di camera, e i se Paolo Carandini, cav. Paolo Mar-
cameriei'i segreti coppiere, e segre- tinez, e marchese Filippo Naro Pa-
tario d'ambasciata. Nella terza muta trizi , col seguito de' collaterali e
e carrozza Pontificia tirata a sei ca- giudici capitolini, paggi, gentiluomi-
valli ,
presero luogo 1' elemosinie- ni, cappellani, camerieri, decani, e
re, il sagrista, il cameriere segreto coi fedeli di Campidoglio vestiti coi
guardaroba, e il caudatario, seguen- loro antichi abiti rossi e giaUi, nonché
dola un distaccamento di guardia colla milizia urbana de' capotori. Fer-
civica a cavallo, un simile dei cara- matasi la carrozza Pontifìcia, il caval-
binieri, ed un altro di dragoni, tutti lerizzo maggiore ne aprì lo sportello,
a cavallo. ed il senatore ivi genuflesso, si con-
Seguivano le due prime carrozze dei gratulò col Pontefice per la sua e-
nominati Cardinali, e le loro seconde saltazione, e gli esibì la fedeltà, ed
carrozze co' rispettivi individui del- ubbidienza del senato e popolo ro-
l'anticamera nobile, andando in quel- mano , con questo breve discorso :

la del Cardinal decano gli aiutanti M Unusquisque nostrum tua praecla-


di camera del Papa; indi le due *» ra noscens merita. Beatissime Pa-
carrozze del maggiordomo e maestro M ter, Isetitia perfunditur, et amoris
di camera coi loro gentiluomini, ed M sensus compescere nesciens, plau-
alcuni famigli segreti del Pontefice, " sus agit. Quid mirum, si omnes
poscia quelle del governatore di Ro- » in te versentur oculi? Gemina il-
ma, dei due comandanti delle guar- M la, qua ad te o-
polles, potentia,
die nobili, coi loro gentiluomini den- « mnium animos ; et hic stan-
allicit
tro , e domestici a piedi in livree ** tes senatus populusque romanus
di gala, e finalmente un frullone »j te patrem, te principem, veluti
palatino col credenziere segreto, e M ad urbem triumphantem, obse-
un famigliare di camera del Papa, » quiosi excipiunt, tibique, Beatis-
chiudendosi il treno da un drappel- M sime Pater, omnis venerationis,
lo di dragoni. w obedientiae, fìdelitatis ac felicita-
Proseguendo con questo ordine, " tis monimenta praebent et ode-
in mezzo a numerosissimo popolo, e M runt". Indi il Pontefice rispose
nobiltà sì romana che straniera, per- colle seguenti parole. " Fidelitatem
venne il corteggio all'ingresso della " et obedieiitiam populi romani no-
piazza lateranense, ed avvicinandosi la » mine exhibitani acceptamus. In
carrozza del Papa alla basilica, dal " nomine Patris ^Jf, et Fi Hi ">|f, et
grandioso padiglione eretto a ridos- '» Spirilus Sancti -^If. Amen ". Do-
so della facciata del palazzo conti- po di che
chiuse Io sportello della
si

guo e incontro al triclinio lateranense, carrozza dal cavallerizzo, e progre-


l>el senatore, il quale in questo luogo dendo la carrozza verso la basilica,
,

i82 CAP GAP


il capitolo lateranense si mosse ad cato ; nell'atto stesso, che i cappel-
incontrare il Papa, vestiti di cotta lani cantori della basilica cantarono
e rocchetto i canonici, e gli altri V Ecce sacerdos magnus, ec. e , le

colle semplici mentre se foS'


cotte, campane suonarono a festa. Dopo a-

se stato inverno, avrebbono tutti as- vere il Papa ciò fatto, si alzò in
sunte le cappe, coi penitenzieri france- piedi, entrò nel portico, avendo ivi

scani aventi l'abito della loro religione, già preso luogo dalla parte destra ed
coi due padiglioni, e colle due croci, in appositi coperti di tappeti , il

che rientrarono nel portico appena sagro Collegio paramenti sagri


in
comparve la croce Papale. Discesi bianchi; i quali pure aveano preso
da cavallo, e dalle carozze tutti quel- i patriarchi, gli arcivescovi, e i ve-
li, che formavano il Pontificio cor- scovi. Entrato il Pontefice in una
leggio, e schieratisi avanti la porta camera contigua a prendere la fal-

della basilica, si fece calare dal fo- da e a deporvi il cappello e la sto-


riere maggiore la catena dell' adito, la, indi ascese al trono eretto nel-
che dalla gradinata conduce alla lo stesso portico , dove deposta la

chiesa, e discesa Sua Santità dalla mozzetta, fu vestito dai due primi
carrozza, trovò ad ossequiarla dentro Cardinah diaconi assistenti degli abi-
lo steccato la maggior parte del ti Pontificali, presentati dai votanti
corpo diplomatico, i principi roma- di segnatura accoliti apostolici, cioè
ni, e i comandanti della truppa di amitto, camice, cingolo, stola,
Pontificia. Per s\ fausta circostanza, piviale, formale prezioso, e di mitra
quella basilica, unitamente al porti- di tela d' oro.
co, si vide riccamente apparata, ed Così vestito, e sedente in trono, sul
ornata di damaschi rossi , broccati ripiano di questo ascese in cappa il

<V oro, seterie gialle, e musoli bian- Cardinale arciprete, col mentovato de-
chi con trine e frangie d'oro, in u- cano, come dicemmo, facente le veci
no due grandi arcate, ed alle
alle del vicario del capitolo, il quale soste-
scale, che conducono alla loggia del- neva il bacile colle due chiavi della
la benedizione. Analoghe iscrizioni stessa basilica; indi il Cardinale,
per celebrare l'avvenimento furono avendo fatto al Papa un profondo
poste sulla cancellata, e precisamen- inchino, gli diresse secondo il con-
te sotto la detta loggia, sulla porta sueto il che in
discorso seguente,
principale, e nella confessione, o al- mancanza dell'arciprete incombereb-
tare Papale, inconti'o al trono. be di pronunziare al vicario; ma la
Intanto giunto Pio Vili alla can- presentazione della croce a baciare
celiata del portico, si prostrò sopra dell' aspersorio, e 1' incensazione al
strato e cuscino di velluto rosso. Al- Pontefice, che poi diremo, tocche-
lora il Cardinal della Somaglia, ar- rebbe in tal circostanza al Cardinal
ciprete della basilica, avendo già primo prete. Ecco il discorso:
assunta la cappa rossa, gli presentò " Praeclare quidem. Beatissime Pa-
a baciare un crocefisso d'avorio, che » ter, a te factum est, ut hac die
avea ricevuto dalle mani del cano- « prgesertim in tuae supremae posses-
nico decano, in abito prelatizio, in « sionem auctoritatis ingredi pompa
assenza del prelato vicario, il qual « solemni velles; si quidem in eam
crocefisso era collocato su di un ^j spem inducimur fore, ut, dum
piatto d'argento con coltre di broc- » praecipuo cultu demandato sa. me.
,

CAP 'CAP ^^
^- ,8:

V Pìi PP. VII, venera miir Mariani cale chiavi della basilica, alle quali
Dei genitricem tamquam fìrmis- il Pontefice slese la mano per rice-

simuin cliristifidelium auxìlium, verle, restituendole nello stesso tem


tiuis pontifìcatus, magna; istius pò che fece la solita
all'arciprete,
Virginis ope, chrisliano populo adorazione, baciando il piede e la
sit salutaiìs. Cum in hac tam in- mano al Papa, che l'ammise al ba-
signi celebritate, qua nulla au- cio del volto. Vennero poscia am-
gustior est in omni terrarum or- messi al bacio del piede tutti i ca-
be, tu, Pater Beatissime, Divina nonici, beneficiali ed altri di quel
quadam luce circumfusus, alter capitolo e clero, per anzianità (e pel
quasi Christus appareas: quod ad primo toccherebbe, se vi fosse pre-
me attinet, ecce ego
amplissima sente, al vicario della basilica), non-
sanctae Ecclesiae Cardinalium co- ché i pp. penitenzieri minori rifor-
rona , cinctus , quamvis re vera mati , cogli altri chierici della ba-
omnium minimus, adsum coram silica.

te. Videlicet in ista sacratissima Tutti poi si ritirarono dietro i

sede quae prima est cathedra banchi de'Cardinali preti, il perchè


lui episcopatus, et in qua Pii VII da un maestro delle cerimonie si
benefìcio vicariam prò te auctori- diede il segnale, che si avanzasse
tatem exerceo, ad tuos pedes pro- la croce Papale portata da monsi-
volutum piissimum hunc ecclesia- gnor de Retz, uditore di Rota, ve-
sticum ordinem, capitulum nem- stito di tonicella, e preceduto dai

pe et clerum basilicae lateranensis, corpi dei cubiculari in cappe rosse,


tibi sisto atque meipsum. Hi ne dal collegio degh avvocati concisto-
primum, maxima qua par est re- riali con piviale bianco attraverso
verentia et obsequio, sanctitatem la spalla sinistra col cappuccio di
tuam veneramur mysticas claves fuori della cappa, e dalla prelatura
tibi de more ofFerentes: deinde in rocchetto e cotta.
vero eamdem prò tutela et prae- Presso la croce procedevano gli

sidio tuo erga nos enixe rogamus, uditori di Rota in tonacella, gli ab-
qui omnes Jesum Christum Re- bati mitrali, il commendatore di s.
demptorem, purissimam Virginem Spirito, i vescovi non assistenti, i
ejusque matrem, utrumque Joan- vescovi, arcivescovi assistenti al so-
nem ( Bapti stara, et Evangelistam) glio, e i patriarchi, tutti in piviale
intimo animi affectu supplices ob- bianco con mitra di tela bianca,
secramusj et assidue obsecrabimus seguiti dai Cardinali vestiti degji
prò tuo pontificalu maximo inito abiti sagri proprii del loro ordine,
cum tanta, quantam ipsemet vi- e mitre di damasco bianco; e il
disti, hominum frequentia, atque Cardinal de-Gregorio, siccome preco-
elTusa omnium ordinum Lnctitia : nizzato vescovo di Frascati, quantun-
quae res tanti momenti, utinam que ancora non fosse slato consagm-
tibi Beatissime Pater, et EcclesioR to, pure assunse il piviale, e formale
universae et populo romano sui di perle, e tutto altro proprio dei
benevertat, ut noraen Domini ubi- Cardinali vescovi suburbicarii , fra i

>» que sanctificetur. quali erasi unito sino dal concistoro


Terminato che ebbe il Cardinale precedente, in cui era stalo proposto.
tal divscorso, gli presentò le suindi- Discese allora Pio VII! dal soglio,
, ,

i84 CAP GAP


e preceduto dal consueto corteggio, resse per la medesima navata verso
pervenne alla porta maggiore della l'altare, e si posero tutti in ginoc-
basilica, dove dal Cardinal arcipre- chio a venerare sagre teste de' ss. le

te, che avea già deposta la cappa Pietro e Paolo esposte sulla tribu-
e assunti i sagri paramenti, gli fu na dello stesso altare. Alzatosi il

presentata la navicella coli' incenso Pontefice dal genuflessorio, a piedi si


che il Papa pose nel turibolo ; indi recò all'altro preparato avanti dette
gli si presentò l'aspersorio, col quale insigni reliquie, presso cui e da am-
dopo essersi segnato asperse col- , bo i lati si posero ginocchioni i

r acqua benedetta gli astanti, e poi Cardinali sui cuscini postivi dai no-
al medesimo arciprete il restituì, e minali Quivi dai cantori
decani.
da esso fu allora tre volte incensa- della cantò l' antifona
basilica si

to. Indi il Pontefice si pose a sedere Petrus Aposlolus ^ ed essendosi la


sulla sedia gestatoria, e co' flabelli processione diretta all'altare mag-
ai lati, dai suoi parafrenieri fu ele- giore ,
che la com-
presero quei ,

vato in alto , sotto baldacchino di ponevano, i luoghi, che ad ognuno


ganzo d'argento con galloni d'oro, spettavano, mentre il Papa, ch'era ri-
coi Pontificii stemmi, il quale in uno salito in sedia gestatoria, ne discese
a tutto il legname impiegato per avanti l' altare, e fatta orazione sul
questa solennità nella basilica, resta genuflessorio andò poi ad assidersi sul
a beneficio di questa. Ne sostenne- soglio collocato in mezzo dell'abside,
ro le otto aste altrettanti canonici e i Cardinali sedettero negli stalli

giusta ed appena si mosse


il rito, de' canonici.
la sedia gestatoria, che il maestro Poco dopo i Cardinali per ordine
de' cappellani cantori della cappella di anzianità a rendere
si recarono
Pontificia, fece subito da due so- r ubbidienza al Pontefice , e dopo
prani anziani intuonare l' inno Te aver baciato la mano sotto 1' ami-
Deuniy che da tutto il coro venne frigio del manto, ricevettero dentro
proseguito. Incamminatasi la proces- la mitra il presbiterio , consistente
sione per la navata di mezzo della in due medaglie di argento coniate
chiesa, il Papa giunse innanzi l' al- per questa funzione, nel qual atto
tare del Crocefisso, ove era con de- i Cardinali ribaciarono al Papa la
coro esposto il ss. Sagra mento : di* mano nuda. Queste medaglie erano
scese dalla sedia , e genuflesso fece somministrate a Pio Vili dal Car-
orazione al genuflessorio, prendendo dinal Albani primo diacono , che
luogo i Cardinali banche la-
nelle ogni volta le riceveva da monsignor
terali, ove i proprii decani aveano Mario Mattei, tesoriere generale, og-
ad ognuno preventivamente prepa- gi amplissimo Cardinale, il quale le
rato il cuscino rosso. Indi i mento- cavava da una borsa di damasco e
vati cantori, che rimasero da un la- stava genuflesso sul ripiano del so-
to, in falso bordone cantarono il ver- glio; e poi egli stesso ne consegnò
setto: Te ergo quaesumus, e detto due al senatore di Roma, come
V ultimo verso dell' inno , il Cardir principe assistente al soglio, e per-
nal arciprete dalla parte dell' epistor ciò era stato sempre in piedi sullo
la, disse i consueti versetti con can- stesso ripiano del trono; medaglie
to andante, e le solite orazioni ana- che dipoi particolarmente ricevono
loghe. Allora la processione si di- tutti quelli, che hanno luogo in cap^
GAP CAP 187
pella, e quelli, che le fruiscono nel- flabelli ai Iati, preceduto da tutti

la dispensa per la festività de' prin- quelli, ch'ebbero luogo nella funzio-
cipi degli apostoli, meno piccole va- ne, fu portato per la parte corri-
riazioni nelle persone, alle quali si spondente in chiesa, al contiguo pa-
danno. lazzo lateranense , dalle cui scale
Dopo ricevuto il presbiterio, il giunse alla gran loggia della fl\ cela-
Cardinal Fesch, come primo dei Car- ta principale, tutta addobbata di da-
dinali, presenti in curia, seguito da- maschi , e coltri , con baldacchino.
gli uditori di Rota in tonacella, e Sotto di questo il Sommo Pontefi-
dagli avvocati concistoriali con pi- ce, avendo intuonato l'orazione, San-
viale attraverso la spalla sinistra, si cii Apostoli tui Petrus et Paidus, etc,
tiasferi innanzi l' altare Papale , e e recitate le altre preci , alle quali
dalla parte del vangelo intuonò le tre volte i cantori Pontificii rispo-
laudi, Exaudi Christe^ etc, cui ri- sero Amen, ed alzatosi in piedi, com-
spondevano gli altri disposti in due parti solennemente la triplice apo-
ale. Queste laudi, litanie, o preci stolica benedizione all'affollato po-
sono quelle stesse che, nella mattina polo accorso, fra il lieto suono del-
della coronazione del nuovo Papa, le campane della basilica, i concerti
si dicono dal Cardinal primo dia- armoniosi delle bande di tutte le
cono, e dagli stessi uditori di Rota, differenti milizie schierate sulla sotto-
ed avvocati concistoriali. Terminate posta piazza, e tra il rimbombo e
tali preghiere, e ritornato ognuno il fragore delle artigUerie di caste!
a* proprii posti, il Papa si condusse s. Angelo, e de' cannoni collocati in
allo stesso altare, e dopo averlo ba- un lato della piazza. Indi il Cardi-
ciato nel mezzo, lasciò l'offerta o nal primo diacono assistente si pose
presbiterio sulla mensa, presentato- la mitra ad alta voce
in capo e
gli da monsignor tesoriere dentro lesse in idoma latino la formula della
una borsa cremisi trinata d'oro, con- plenaria indulgenza concessa da Pio
tenente centocinquanta scudi in oro. Vili agli astanti, e poscia il Cardi-
Il canonico fabbriciere ritirò que- nale secondo diacono assistente lesse
sta borsa dalla mensa, e quindi la la stessa formola in italiano. Com-
consegnò al benefiziato camerlengo partitasi dal Pontefice altra partico-
per erogarsi in vantaggio della ba- lare benedizione, fu condotto alla
silica. Mentre il Pontefice stava nel camera de' paramenti , nello stesso
mezzo dell' altare , intuonò il solito ripiano della loggia, vi depose gli
versetto: SU nomen Domini bene- abiti sagri, e ripresa la mozzetta, in
dictum, diede al popolo ivi aduna- un contiguo gabinetto si levò la
to la benedizione, scoperto di mi- falda, mettendosi la stola e il cap-
tra, avendo innanzi la croce Papale pello. Avendo dispensato e ringra-
dalla parte anteriore dell'altare, sos- ziato i Cardinali Somaglia e
della ,

tenuta dall'ultimo uditore di Rota: Pacca, di accompagnarlo al Quirina-


dopo di che, il Pontefice fu di nuo- le, essendo le ore ventiquattro, cor-
vo coperto colla mitra. teggiato dal capitolo lateranense asce-
Disceso il Papa dall'altare, risali se in carrozza coi prelati maggior-
nella sedia gestatoria , e deposta la domo e maestro di camera , indi
mitra, gU fu messo in capo il trire- preceduto, e seguito dal suddescritto
guoj e sotto il baldacchino, coi due treno, meno quello dei due Cardi-
1 86 C A P GAP
unii, per cui gli aiutanti di camera al Quirinale, dopo l'imbalsamazione
Papa presero luogo nella terza
iìv] del cadavere, questo si veste cogli
muta palatina, ed uscendo per la abiti compresa la mezzetta,
usuali
porta principale del palazzo latera- e si espone nella grande aula, ov-
neiise, per la medesima strada cir- vero nella cappella paoli na , donde
condato dai para freni eri con torci e poi si trasferisce alla cappella Sistina
accese, Pio Vili si restituì al palazzo del palazzo vaticano. Se in questo
Quirinale, donde colTaltro treno pri- poi ha terminato di vivere, si veste
vato fece ritorno al Vaticano, sua cogli abiti Pontificali rossi , e si

ordinaria residenza. espone nella cappella Sistina sopra


In questo stesso giorno Pio Vili, un alto Ietto, avente a' piedi due
ad esempio dei suoi predecessori, di- cappelli Papali in segno della
dop-
resse una enciclica a tutti i patriar- pia giurisdizione. La cera, che arde
chi ,
primati, arcivescovi e vescovi all'altare, sulla cancellata, e intorno
del mondo cattolico, partecipando ad al feretro, è bianca, l'arazzo dell'al-
essi la sua assunzione al Pontificato. tare rappresenta il risorgimento di
Lazzaro, ma non evvi ne il trono,
4- Morte del Ponte/ice, trasporto né la sedia Pontificia. Intorno al
del cadavere la sera del
suo cadavere, i penitenzieri di s. Pietro,
terzo giorno di sua morte dal recitano le consuete preci , e la
Quirinale, o dall'appartamento guardia nobile con velo nero, e
vaticano, alla Cappella Sistina, quella svizzera custodiscono il corpo,
e da. questa nel quarto giorno e la cappella, finché, come diremo,
alla contigua basilica vaticana, si trasporta nella contigua basilica.
' e sua tumulazione. Le interiora poi ed i precordii del
Pontificio cadavere, nella sera della
Passato affli
.-,.. eterni
V...V.. ... riposi
rii IJ
il sovra- sua apertura ed imbalsamazione, si

no Pontefice, il Cardinal camerlengo mettono dentro un vaso ben sug-


di s. Chiesa convoca il tribunale gellato, ed in una carrozza palatina,
della camera, e con abito CardinaU- coll'accompagnamento del cappellano
zio violaceo si reca al palazzo del segreto caudatario del defonto, e di
defonto. Giunto nella sua camera, due parafrenieri a piedi con torce
fatta ivi breve orazione, asperge accese vengono trasportate nella
,

coir acqua benedetta il cadavere, e chiesa de' ss. Vincenzo ed Ana-


scopertosi il volto del Papa da due stasio a Trevi ove dopo l' asso-,

suoi aiutanti di camera, formalmente luzione del superiore della chie-


riconosce la sua morte, e dallo stesso sa , vengono tumulate nel sepolcro
appartamento Pontificio, subito par- appositamente fabbricato. Ivi per la
tecipa tal perdita al senato romano, prima volta furono deposte le vi-
affinchè la pubblichi alla città col scere di Sisto V , nel 16^90, per-
suono lugubre della campana mag- chè fu il primo Papa, che morì nel
giore di Campidoglio, cui fanno eco palazzo Quirinale. Si deve poi av-
tutte le campane delle chiese di Ro- vertire che se il Pontefice muore
ma per ordine del Cardinal vicario, e nel palazzo vaticano , i precordii
poscia camerlengo fa ritorno alla
il vanno trasportati nelle grotte della
sua accompagnato dalla
residenza contigua basilica vaticana , sebbene
guardia svizzera. Se il Papa è morto quelh di Leone XII, nel 1829, fu-
,

GAP GAP ,87


ix)no portali alla predetta clitcsa l)etti. V. Traslazione df/ cadaveri
ad onta che morisse al Vaticano, dei Papi, e quanto dicesi su questo
V. Cadavere del Papa, e Precordi! argomento al § I delle Cappelle
Pontificii. Cardinalìzie.
Allorché muore il Pontefice al Giunto il cadavere Pontificio pel
Quirinale, la sera del terzo giorno vestibolo, o galleria sinistra della
della sua morte, segue il suo tras- basilica vaticana, al ripiano della
porto, che dicesi privato, alla cap- scala regia, i penitenzieri di s. Pie-
pella Sistina, passando per la strada tro lo levano dalla lettiga , e su
Papale; cioè dalla discesa del Qui- nobile bara lo trasportano alla cap-
rinale per le tre Cannelle, piazza pella Sistina, ove lo spogliano degli
di Venezia, Cesarini, Parione, Ban- abiti suddetti, e lo vestono di quel-
chi, ponte s. Angelo, e Borgo Nuovo, li Pontificali di colore rosso : cioè
Precedono due dragoni a cavallo, scarpe, sandali, amitto, camice, cin-
indi sei dragoni di fionte, due maz- golo, succintorio, croce, stola, fano-
zieri con torcie a vento, due batti- ne, tonacella, dalmatica, guanti, pia-
strada, quattro trombetti dei dragoni, neta, pallio, mitra di lama d'argento,
seguiti da un distaccamento della ed anello; rimanendo a recitare le
medesima arma. Indi succedono due consuete orazioni di suffragio finché
trombetti delle guardie nobili, con un nella mattina seguente, quarto gior-
cadetto di esse, e quattro guardie no della morte del Papa, recasi il

a cavallo; poi la compagnia della sacro Collegio de' Cardinali in vesti


guardia svizzera con bandiera pie- violacee e cappe di egual colore,
gata, ed il suo capitano a cavallo, cioè quelli creati dal defonto di sa-
Viene appresso un maestro di ceri- jetta, e gli altri di seta, nella detta
monie pure a cavallo, e la lettiga cappella. Quivi pure si reca il ca-
co! cadavere delPapa (a cui all'usci- pitolo vaticano, e cantatosi dai can-
re della sala si pone il cappello in tori Pontificii il responsorio : Sub^'e-
capo), portata da due mule bianche, nite Dei etc.
sancii , il canonico
contornata da molti parafrenieri e decano del medesimo capitolo in
sediari con torcie di cera bianche piviale nero fa l'assoluzione del ca-
accese, da dodici penitenzieri di s. davere, colle debite genuflessioni.
Pietro che, sostenendo altrettante Quindi il cadavere del Papa con la
torcie, vestiti di cotta bianca, reci- coltre rossa si pone in un feretro,
tano continuamente le preci, avendo ed otto mansionari del capitolo in
ai lati le guardie nobili a piedi, e cotta lo trasportano, per la scala
due linee di svizzeri. Poscia cavai- regia e portico contiguo, nella basi-
cano il comandante di dette guardie lica, sostenendo i lembi della col-
nobili, con un distaccamento di es- tre i canonici, circondati dalle guar-
.se in uno agli uffiziali maggiori, e
, die nobili e svizzera, ed assistendo al-
il maestro delle scuderie Pontificie. la funzione i cerimonieri Pontificii in
Si chiude il convoglio funebre, che mantellone. Precede la processione
nel principio e fine viene illuminato il capitolo stesso con torcie accese,
da parecchie torcie a vento, col tre- e seguono i Cardinali collegialmente,
no dell'artiglieria, composto di sette recitando i salmi Miserere, e De
pezzi di cannoni e con un distacca-
, profundis. Criunta la funebre pro-
inculo di carabinieri coi loro troin- cessione in mezzo alla principalr
i88 GAP GAP
navata, il feretro si colloca su alto che i cerimonieri Pontificii, in man-<
letto, e fattasi dal canonico vescovo tellone. Cantasi il responsorio In
più anziano del capitolo altra asso- paradisur/ij e il canonico vescovo
luzione, viene trasportato il cadavere più degno della basilica fa l'assolu-
nella cappellaSagramento;
del ss. zione, benedice, ed incensa il cada-
e i Cardinali, deposte le cappe, e vere, e la cassa di cipresso con una
ripresa la mozzetta, fanno ritorno particolare orazione, mentre musi- i

a' loro palazzi colle due carrozze, ci dicono r antifona, Ingrediar, e


con cui erano venuti, coi caudata- il salmo Queniadmodum desiderai.
ri in sottana paonazza, é ferraiuolo- Replicatasi 1' antifona, gli stessi cap-
ne nero. pellani prendono il cadavere, e lo
Dopo il terzo giorno che il cada- pongono nella cassa di cipresso cuo-
vere, cogli abiti Pontificali, col cro- prendogii il volto con velo bianco
cefisso sul petto, e co' due cappelli il Cardinal nipote, o altro congiun-
Papali a' piedi, è stato esposto in to, e, in loro mancanza, il maggior-
detta cappella coi piedi fuori della domo, mentre con altro simile velo
cancellata, affinchè li baci il popolo, il maestro di camera cuopre le ma-

nella sera del secondo giorno de' no- ni. Indi si pongono nella cassa dal-

vendiali, che in appresso descrivere- lo stesso maggiordomo tre borse di


mo, si fa la tumulazione del cada- velluto cremisi trinate d' oro con
vere. A tal effetto i Cardinali da medaglie d' oro , d' argento , e di
lui creati in abito violaceo verso se- bronzo coniate nel Pontificato del
ra si adunano nella sagrestia vati- defonto; e quindi il Cardinal più
cana, coi caudatari in sottana pao- degMo delle creature con un velo
nazza, e ferraiuolone nero, in un al rosso cuopre tutto il corpo, e dopo
Cardinale camerlengo di s. Chiesa e essere stato deposto entro la cassa
i prelati chierici di camera. Intanto un tubo di latta con pergamena,
il capitolo della basilica, col Cardi- ove descrivonsi tutte le gesta di lui,
nal ai'ciprete, che è il solo Cardinale si chiude e ferma con viti, e si si-

che va in cappa preceduto dalla gillamediante rogito dei notari del


croce astata, s' incammina alla cap- capitolo, del camerlengo, e del pa-
pella del santissimo Sagramento , lazzo apostolico, consegnando for-
cantando i suoi musici il Misere- malmente i detti Cardinali al capi-
re in tuono grave, e i cappellani tolo la cassa. Questa si pone in al-

o mansionari del medesimo in cot- tra di piombo cogli stemmi Ponti-


ta, coU'aiuto de' confrati del ss. Sa- fìcii, ed analoga iscrizione, e sigilla-
cramento, prendono sopra un fere- ta ancor questa, si colloca entro al-
tro il cadavere del Pontefice, e ac- tra cassa di legno, che pure viene
compagnati dalle guardie nobili e suggellata con sette sigilli del ca-
svizzere lo trasportano nella dicon- merlengo, del maggiordomo, e del
tro cappella del coro. Allora in capitolo, e in tal modo ha termine
questa si recano i Cardinali suddetti, la funzione.
insieme al maggiordomo, al maestro Nella sera precedente, la cassa con-
di camera, ed agli individui fa- tenente il cadavere del Papa prede-
migliari della camera segreta ve- cessore, dalla nicchia o v'era in luo-
stiti ancora di paonazzo perchè il go di deposito presso la cappella
cadavere è ancor sopra terra, non del coro, previo un rogito di rico*
,, ,,

CAP CAP
gnÌ7,ìone, trasportandosi nelle grotte dieci giorni gli assenti, dopo i quali
A^aticane o nel deposito stabilito
, avendogli per nove giorni celebrate
<là luogo al collocamento della cassa le esequie nella città ov' esso colla
del successore defonto, che nella curia risiedeva racchiudano in
, si

detta nicchia, si pone cuoprendosi conclave, ed in altre che in tutte le


con opera muratoria, dopo che so- città, e principali luoghi dello slato

no partiti i Cardinali. Pontificio, intesa la morte del Papa,


gli si celebrino esequie solenni. Quin-
5. Novendiali esequie del defonto di la celebrazione dell' esequie noven-
Pontefice 3 che si celebrano nella diali fu confermata da Pio IV colla
basilica vaticana^ per nove gior- bolla In eligendis, e da Gregorio
ni continui dal sagro Collegio, _,
XV, colla bolla Decet Romanuni
e da che hanno po-
tutti quelli , Pontificem, il quale ancora dispose,
sto nelle Cappelle Papali, cioè che nelle esequie del defonto Pon-
nella Cappella del coro, mentre tefice non si spendano piìi di dieci
anticamente aveano luogo in quel- mila ducati , non comprese le regalie
la della Pietà. solite darsi al popolo romano co- ,

me si legge nell'altra sua bolla Quae


Anticamente sembra, che le ese- etiam.
quie al Pontefice morto si facessero Adunque le novendiali esequie ai
per un sol giorno. Bonifacio III, defonti Pontefici si celebrano nella
nell'anno 607, ordinò che non si cappella del coro della basilica di s.

trattasse dell' elezione del Papa se , Pietro, per nove giorni consecutivi
prima non fossero passati tre giorni purché in essi non cadessero le festivi-

dopo morte dell'antecessore; ma


la tà di Natale, di Pasqua, di Penteco-
osserva il Mabillon, Comment. in ste od altra delle più solenni, nel
Ord. Rom. tom. II, che ciò era qual caso come prescrissero i nominati
già in uso gran tempo innanzi, sen- Pio IV, e Gregorio XV, si debbono
za veruna legge, e sebbene di fre- tralasciare in quel di senza rimetterle
quente rilevasi, che i sagri elettori ad altro giorno, ed il valore della
in detti tre giorni erano applicati cera, che suol distribuirsi in questa
in preci e digiuni di rado si fa , mattina in cui si fanno le esequie
menzione dell'esequie de' Pontefici si deve dare ai poveri. Infatti, per
celebrate con solenne pompa, come non addurre altri esempii , per le
avverte il Cenni, Concil. lateran, esequie novendiali di Benedetto XIV,
Steph. Ili, praef. p. XXI. Abbia- nel 1758, cadendo il nono giorno
mo però dal Novaes, nella Fita di di esse nella festa di Pentecoste, nel
Urbano III, che essendo questi mor- sabbato precedente si terminarono,
to, ai ig ottobre 1187, in Ferrara, e nella domenica i Cardinali, trala-
i ferraresi gli fecero esequie per sette sciata la messa esequiale, si raduna-
giorni con magnificenza singolare, e rono al solito nella sagrestia di san
con grande pompa di lumi. Ma Gre- Pietro, per tenervi la decima, ed
gorio X nelle leggi, che formò sul- idtima congregazione.
r elezione dei Pontefici, nel concilio La basilica vaticana nei novendiali
generale XIV
celebmto in Lione , non si para di drappi neri , meno
nel 1274, stabilì, che morto il Pon- l'architrave della porta maggiore
tefice, i Cardinali aspettino per soli esterna, e quello di quella dell'atrio,
,

190 GAP GAP


o portico, in cui si appende un quindi ognuno a proprio comodo
fregio nero con frangia d'oro, e so- per la via segreta si reca nella sud-
pra la detta dell'atrio vaticano s' in- detta cappella del coro, cioè i ve-
nalza Io stemma del defonto Pon- scovi suburbicarii a cornu evangelii
tefice. In mezzo alla cappella del negli stalli canonicali, e dopo di lo-

coro de'canonici di s. Pietro, s' erge ro i preti, continuando questi ad oc-


un magnifico tumulo , il quale vi cupare l'estremità di quelli a cor^
resta sino al sesto giorno delle ese- mi essendo occupati i pri-
epistolce,
quie, poiché nel settimo, come dire- mi stalli di questa parte dai Cardi-

mo, grande e son-


è stato eretto il nali diaconi ; ed i caudatari in croc-
tuoso catafalco in mezzo alla basi- cia, prendono posto avanti di loro,
lica. 11 tumulo è contornato dalle neir ultimo banco, né mai sciolgo-
guardie nobili in gala,
col velo a no le cappe ai Cardinali padroni che
tracolla, e sullo squadrone che ten- stanno negli stalli, perchè ivi for-
gono rovescio, il tutto in segno di merebbono imbarazzo. I patriarchi
lutto, e da venti torcie di cera bian- gli arcivescovi, i vescovi assistenti al
ca, sei delle quali stanno fuori della soglio, i quattro prelati di fiocchet-
cappella, ardendo altrettanti fiacco- ti, cioè governatore di Roma, udi-
lotti sull'altare, mentre della medesi- tore della camera, tesoriere, e mag-
ma cera bianca sono quelli degli altri giordomo, e i vescovi non assistenti

altari principali , i due che ardono al soglio, non che tutti i prelati che
innanzi la statua di s. Pietro, e quel- hanno luogo in cappella, come i pro-
li, che circondano il Pontificio ca- tonotari apostolici, chierici di ca-
davere trasportato dalla Sistina nella mera, votanti di segnatura, gli ab-
basilica , il quarto giorno dopo la breviatori ec, tutti intervengono con
morte del Papa, ed esposto ne' primi cappe paonazze, ma con abiti di sa-
tre giorni de' novendiali, nella cap- ia, e calze nere, eh' è l' abito cui de-
pella del ss. Sacramento, ove il po- vono portare in sede vacante, me-
polo va a biaciargli per l'ultima no i vescovi orientali, che restano
volta il piede, e nella mattina delle come il solito, e il maggiordomo,
esequie, come meglio si dirà, riceve e il maestro di camera, che sino a
una dispensa di candele. V. Cada- quando il cadavere del Papa non è
veri de' Pojvtefici. tumulato, vestono di paonazzo, con-
I Cardinali si recano a queste siderandosi in attualità di servigio.

esequie, invitati dai cursori apostolici Gli uditori di Rota, e gli avvocati
per ischedula stampata, che dispensa- concistoriali però assumono in que-
no per ordine del prefetto de' ceri- ste funzioni il mantellone o cappa
monieri Pontificii, di giorno in gior- paonazza col cappuccio rivoltato; ma
no, e a nome del Cardinal decano, il resto deve essere tutto
nero, ed
con due carrozze , con ombrello il rocchetto de primi è come quel-
e cuscino paonazzo , vestiti in sotta- lo di tutti i vescovi e prelati, cioè
na, fascia , rocchetto, e mozzetta di Hscio senza merletti.Tutta questa
egual colore, non usando la mantel- prelatura, il maestro del sagro pa-
letta in segno di giurisdizione, ed in lazzo, i generali, e procuratori ge-
sagrestia assumono le cappe pao- nerali degH Ordini procu-
religiosi,

nazze; cioè quei creati tutti gli altri,


dal defonto, ratori di collegio^ e
di saietta, e gU altri, di seta, e che hanno posto in cappella, pren-
,

GAP CAP i9t


dono quello degli sUìlli de' benefizia- .stri assistenti delle cappelle, i quali
ti vaticani. A queste esequie noven- cogli altri addetti alle medesime,
diali ha luogo pure il cbierico del cerimonieri, chierici, ceroferarii, ec,
sagro Co\\e§,ìo {Fedi) j cioè l'annuale, genuflettono sempre da ambo le
come abbiamo dai registri concisto- parti al sagro Collegio.
riali, i quali gli prescrivono l'abito La messa viene cantata come quel-
de' bussolanti, ma col cappuccio un la de'morti, dai cantori Pontificii,
poco ritorto. Tutti poi nell'entrare tutta in canto piano: fatta la con-
in cappella non solo genuflettono fessione, il celebrante sale all'altare,
all' altare, ma anche ad ambedue e baciatolo, va al faldistorio per
le parli ove sono i Cardinali, per- leggere l' introito. Terminata l' epi-
chè può il Papa stare tra essi, stola, segue il graduale, e il tratto,
sebbene ad ognuno incognito. che si devono dire andanti, e la
Nel primo giorno de' novendia- sequenza Dies irae^ ec. , mentre i
li, quarto della morte del Pontefi- cerimonieri, aiutati dai cappellani
ce, il cui cadavere, nella mattina del comuni, accoliti-ceroferari, distribui-
giorno precedente, fu, come dicem- scono la cera bianca, consegnando
mo, trasportato in s. Pietro, canta ai caudatari la torcia, che dovran-
messa il Cardinal decano, ne' seguen- no accendere, e tenere pe' rispettivi
ti gli altri Cardinali vescovi subur- Cardinali padroni, che loro la rila-

bicarii, e ne' tre ultimi giorni si can- sciano, oltre la candela , la quale
ta dai Cardinali preti. Il Cardinale, appartiene agli stessi caudatari .

a cui tocca messa si


celebrare la , Egual torcia si dispensa a' patriar-
reca in cappa paonazza al suo stal- chi, e prelati di fiocchetti, mentre
lo, e quando si sono adunati la a tutti gli altri sì dà un candelot-
maggior parte de' colleghi, un ceri- to. Queste torcie, e ceri si accendo-
moniere accompagnando il diacono, no dai chierici della cappella pel
suddiacono, e prete assistente delle vangelo, pel prefazio, e restano ac-
Cappelle Pontifìcie, già parati, l'invi- cesi sino al termine della comunio-
ta alla celebrazione della messa, per ne, ed al Lìbera me Domine, ed
recarsi il Cardinal co' detti ministri assoluzione. Non è a tacersi, che nei
all'altare seguito dal caudatario, ove novendiali, oltre i ministri della san-
levatasi la cappa, si pone in capo ta Sede, palatini, camerali , e altri,
la berretta rossa, riceve dal suo mae- a cui dà copiosa distribuzione di
si

stro di camera l'acqua alle mani cera, secondo le note che ha il ,

intanto che il caudatario prende camerlengo, la si fa ancora ad ogni


sulla croccia la cotta, e il velo bian- famiglia di sala dei Cardinali, cioè
co per sorreggere la mitra. Indi il tre libre per cadaun giorno, in
Cardinale si assume l'amitto, il ca- tutto ventisette libre, le quali si dan-,
mice, il cordone, il manipolo, la no anco se il Cardinale dimorante
croce pettorale, che si è levata alla in Roma non tosse intervenuto ai
lavanda delle mani, la stola, la novendiali , o se forastiere fosse-
tonicella, la dalmatica, la pianeta, la vi giunto r ultimo giorno di e»»-

mitra di damasco bianco, i gjianti, si ; ma il caudatario percepisce la


e l'anello Carilinalizio ,
paramenti torcia, e la candela soltanto quan-
tutti di color nero , come lo è il do il suo Cardinale interviene al-
paliolto, e lo sono quelli de' mini- la Cappella , ed allrellanto si dicu
19^ CAP CAP
de'prelatì, ed altri, che hanno luo- la sede vacante
ordinata da Ales-
go in essa. sandro Vili, in vigore del suo de-
Proseguendo colle solite rubriche creto direttoal Cardinal Paluzzo
la messa, il Communio si canta dai Altieri, camerlengo di s. Chiesa, che
cantoii, sinché il celebrante ha pu- si legge Camarda, De elect.
nel
rificato il calice, e lavatesi le mani, Pont., verso fine. Questo catafal-
il

lo abbia detto al suo luogo. Il co s' innalza nella nave di mezzo


Libera me Domine ^ si dice, dopo della basilica vaticana, ed è ornato
che il Cardinal celebrante, deposta di figure, di emblemi, d' iscrizioni,
la pianeta, e preso il piviale, sederà e di pitture a guazzo a forma di
nel faldistorio: quindi va a fare le bassorilievo,il tutto allusivo a ce-
assoluzioni intorno al tumulo, dopo lebrare le azioni del Pontificato, e
le quali si ritira in sagrestia , ove le virtù più cospicue del defonto
poi si recano i Cardinali per tener- Pontefice col suo ritratto, e stem-
vi la seconda congregazione genera- ma, oltre quello della santa ro-
le; ed in tal forma si cantano le mana Tal macchina son-
Chiesa.
altre cinque messe de' novendiali, tuosa e grave, che poco diversifica
mentre ìielle tre ultime, come an- nella forma una dall'altra, poggia
diamo a descrivere , hanno luogo sopra proporzionata base, circonda-
le solenni assoluzioni ec. Nel terzo ta da un ordine di scalini, a pie' dei
giorno però de' novendiali, verso se- quali nelle quattro estremità laterali,
ra, si fa dai Cardinali creati dal in vicinanza di altrettanti grandiosi
defonto Pontefice, la suddescritta candelabri, con candele di cera bian-
tumulazione del suo cadàvere. Se- ca accese, si collocano quattro tap-
polto poi che sia il cadavere , le peti con quattro sgabelli pei Car-
guardie nobili, che prestano servigio dinali, che in uno al celebrante ne-
al sagro Collegio, assumono la mon- gli ultimi tre giorni de' novendiali
tura giornaliera, e solo negli ulti- devono ivi fare le cinque solenni
mi tre giorni de' novendiali ripren- assoluzioni, mentre il piccolo tap-
dono l'uniforme di gala, conservan- peto, e lo sgabello pel celebrante
do però sempre il corruccio. Questo è situato innanzi la cappella del co-
non si prende dai cursori e mazzie- ro, ove pure in detti giorni si canta
ri Pontificii, ma nel tempo delle e- la messa coir assistenza del sagro
,

sequie essi portano le mazze di Collegio, e di quelli, che intervengono


argento rivoltate. alle Cappelle. Il catafalco è contor-
Finalmente nel settimo giorno dei nato dalle guardie nobili e dai gra-
novendiali, dopo la consueta messa, natieri, mentre le prime, in uno agli
incominciano le cinque Pontificali svizzeri, custodiscono la cappella del
assoluzioni prescritte dagli Ordini coro. In questi stessi ultimi tre gior-
romani, che si fanno intorno al ni , nella cancellata della cappella
gran catafalco, o mausoleo, pel qua- del Sagiamento, o in altro luo-
ss.

le non si devono spendere più di go, i segretarii di camera, con altri


due mila scudi , compresi i cin- officiali, dispensano al popolo cande-

quanta che per tale occasione van- le di cera bianca del tagUo di due

no al capitolo di s. Pietro, secondo onde.


la riforma delle spese, che debbono Sono adunque maggiormente so-
farsi nel conclave, e nel tempo del- lenni questi tre giorni ultimi delle
,, ,

CAP CAP 193


esequie, no' quali , come dicemmo ,
de^ cantori Pontificii, pag. 148, un
si canta la messa dai Cardinali preti, cantore recavasi a' quattro angoli
nello stesso modo de' precedenti del catafalco per assistere i Cardi-
perchè altri quattro Cardinali dopo nali, mentre il rimanente del coro
la messa fanno le assoluzioni, inco- prende luogo alla destra del cata-
minciando il turno dai vescovi sub- falco. Terminato dal celebrante il
urbicarii, e proseguendo quelli del- Non intres ^ ec. , il coro risponde
l' ordine dei preti. Terminato che Anienj e postisi i quattro Car'dinali
sia il santo sagrifizio, ed assunto a sedere, coperti di mitra, si dà
dal celebrante il piviale, i quattro principio al primo responsorio. Sub-
Cardinali suburbicarii invitati da , venite, etc, in canto fermo, il quale
un cerimoniere, depongono le cappe, si dice andante, ed all' ultimo Kyrie
e sul medesimo altare della cappella il meno anziano de' quattro porpo-
del coro, prendono 1' amitto, la pic- rati pone r incenso nel turibolo
cola cotfaj il cordone o catena d'oro ed in piedi intuona il Pater noster,
colla croce, la stola, il piviale nero, a cui risponde il cantore assistente,
la mitra di damasco bianco e il for- non solo al Pater noster, ma an-
male colle pigne di perle, e i loro che agli altri versetti, terminando
caudatari la cotta, e il velo bianco coir orazione. Deus, cui omnia, vi-
o bimba, mentre la torcia, che si vunt, e il cantore risponde Amen,
dà per questa funzione, deve essere ponendosi i quattro Cardinali di
sostenuta accesa dai rispettivi mae- nuovo a sedere coperti di mitra. Do-
stri di camera in cotta, o dal gen- po l'intonazione del Pater noster,
tiluomo sacerdote de' cinque Cardi- i Cardinali, che stanno in Cappella,
nali, che ad essi la rilasciano. Ve- si alzano in piedi, e i loro cauda-
stiti i cinque Cardinali, nel modo tari tengono le torcie accese per
,

sopraddetto, partono dalla Cappella, tutto tempo delle cinque assolu-


il

salutando il sagro Collegio, preceduti zioni, mentre il Cardinale, che l'ha


dalla pontificia croce sostenuta dal intonato, va intorno al tumulo in-
suddiacono assistente e custodita dai censando e benedicendo coli' acqua
virga rubea, o maestri ostiarii, e da santa, e terminate le assoluzioni, di-
due con candellieri
accoliti , e can- ce Et ne nos inducas in tenlatio-
dele accese di cera bianca, mentre nenij a cui il cantore, ovvero i can-
un altro porta la navicella, e il tu- tori, che lo seguono, essendo que-
ribolo, essendo il celebrante in mez- sto r ordine d' oggidì , rispondono
zo ai ministri assistenti, cioè diaco- Amen, e cantano immediatamente
no, e prete assistente. Il celebrante il Libera me. Domine, ec, e Re-
si ferma fuori della Cappella, di- quiem aeternam. Ciò, che si è pra^^
rimpetto all' altare , e siede al suo ticato dal Cardinal meno anziano,
sgabello , incontro alla croce , men- dai cantori e dai Cardinali dimo-
tre gli altri Cardinali prendono luo- ranti in coro, si fa ogni volta che
go secondo l'anzianità ai quattro eseguisce l'assoluzione un altro por-
angoli del catafalco; il più degno porato, inclusive al celebrante, che
alla destra del celebrante, e gli altri è r ultimo a far l' assoluzione. Il
a proporzione, sul ripiano della gra- secondo responsorio è Qui Laza*
dinata. Anticamente, dice V Adami rum resuscitasti, e l* ultimo è il Li-
Osservazioni per regolare il coro bera me, Domine, ec. Queste sono
voL. vin. i3
,

194 CAP CAP


le cinque solenni assoluzioni ,
pre- impotenza il Cardinal vescovo piìi

scritte dal ceremoniale de' vescovi anziano, in cappa recasi allo stallo,
neir esequie de' Sommi Pontefici, lib. ove viene invitato dal cerimoniere e
II, cap. II, num. i3 seg., dopo le ministri della cappella a celebrarla.
quali i Cardinali, che le hanno fat- Perciò va all' altare a prendere i para-
te, ritornano all'altare per ispogliarsi menti rossi, avendo precedentemente
delle sagre vesti, e riprendere le calzati i sandali del medesimo colore,
cappe, colle quali intervengono alle e si pone in capo la mitra gemma-
consuete congregazioni generali, nella ta. Salutato il sagro Collegio, al qua-
c!amera capitolare della basilica, le- le genuflettono da ambo le parti i

vandosi i caudatari, e i maestri di ministri assistenti , il Cardinale ce-


camera, o gentiluomini, le cotte. Nei lebrante incomincia la messa dello
due ultimi giorni delle esequie no- Spirito Santo, che regolasi come
vendiali, tanto nella messa, come quella delle altre Cappelle. Al gra-
nelle solenni assoluzioni, si fa altret- duale si dice il Peni Sane te Spiritasi
tanto di quanto si descrisse ; so- ec, dopo che il celebrante si è ingi-
lo è da avvertirsi, che nell' ultimo nocchiato avanti al faldistorio; e al-

giorno, appena terminata la messa, l' offertorio si dice il mottetto, Ca/i-


ha luogo in Cappella la recita del- tate Domino, del Giovanelli, dando
l'orazione funebre in latino, in lode il medesimo celebrante al fine della
del Papa defonto, sul pulpito, dalla messa la trina benedizione, con mi-
parte del vangelo, presso i gradini del- tra gemmata in testa. Quindi sul
che suol essere pronunziata
l'altare, pulpito addobbato di damaschi rossi,
da un prelato in cappa e berretta, a ascende il pre-
conili evangeliij
prescelto dal sagro Collegio nella che dee pronunziare l'orazio-
la to_,

prima congregazione generale. Dopo ne latina. De eligendo Pontifice, a


r orazione si fanno le assoluzioni ciò prescelto sino dalla prima con-
colle quali terminano i novendiali. gregazione de' Cardinali, i quali egli
V. Orazioni funebri pei Papi de- esorta a fare una santa e sollecita
FONTI. elezione del nuovo Pontefice nella ,

persona di un soggetto degno d'oc-


6. Cappella die precede V entrata cupare s\ veneianda e sublime di-
de' Cardinali in Conclave: Messa gnità ; ed il cerimoniere, il quale ha
dello Spirito santo ^ ed orazione prò accompagnato 1' oratore, eh' è vesti-
Eligendo. to di cappa e berretta , rimane a
pie del pulpito : se eglj poi è ve-
Passati finalmente i nove giorni scovo , recita l' orazione vestito di
dell'esequie, nella mattina seguente, amitto, piviale e mitra. J^. Orazio-
i Cardinali e la prelatura si reca- ni PER LA elezione de' PONTEFICI. An-
no alla suddetta cappella del coro, ticamente i Cardinali entravano su-
colle stesse vesti e cappe de' giorni bito in conclave, ciò che ora si fa
precedenti, e nello stesso modo, a- nel dopo pranzo. Ma dell' ingresso

vendo però le guardie nobili e tut- de' Cardinali in conclave, e delle fun-
te le milizie deposto il corruccio ed zioni che da loro in esso si fanno,
i cursori , e i mazzieri rialzate le fino all'elezione del Sommo Ponte-
loro mazze. Il Cardinal decano, cui fice, si tratterà all' articolo Corr-
tocca a cantare la messa , e per sua CLAVE.
, ,

GAP GAP ig^


Austria. Se poi muore in Berna un
7. Cappella Papale per V esequie sovrano, od una sovrana, l'esequie
de^ so\'ranì catlolici, nella Pori- si celebrano proesente cadavere ^ in
tlficia cappella j che si celebra una chiesa, o basilica, come pra- isi

dopo che il Pontefice ha anniin- ticò per la reij;ina Maria Clementina


ziato al sagro Collegio in con- Sobieski, moglie di Giacomo III re
cistorOy la loro morte. d'Inghilterra, per questo principe,
e per Maria Luisa regina di Spa-
La messa suole esser cantata da gna, moglie del re Carlo IV. Allora
vni Cardinale aderente al principe la Cappella è Papaie, v' interviene
defonto, coli' assistenza del Pontefice, il Pontefice canta la messa un Car-
,

die poi fa r assoluzione pratican- dinaie, e prima dell'assoluzione evvi


dosi in tutto come delle altre njesse la recita dell'elogio funebre; fun-
di requiem della Cappella Pontifi- zioni, che per le ancorché
sovrane,
eia. Le candele, e le torci e sono tutte morte in Roma, non hanno luogo
di cera gialla, e solo vi è di parti- nella Cappella Pontifìcia del palazzo
colare , che prima dell' assoluzione apostolico. Se poi alcun sovrano
la egualmente fa il Papa, un
quale vuol fare celebrare in Roma solen-
prelato in cappa e berretta recita, ni esequie alla defonta sua moglie,
o legge l'orazione funebre, senza re- per invito vi assistono il sagro col-
carsi a baciare il piede, e a ricevere legio, e la prelatura , cantando la
la benedizione dal Papa , ma solo messa un vescovo , e pronunzian-
faccndo le genuflessioni a lui dopo dosi T elogio funebre avanti l'as-
averla fatta all'altare. 7^. Esequie soluzione, la quale si fa da cin-
de' Sovrani morti in Roma. que vescovi, come si praticò in
E però da avvertirsi, che la morte Roma 28 settembre 18 19 per la
ai

delle sovrane regnanti da sé sole non regina Maria Isabella di Braganza,


si pubblica mai in concistoro, ne si moglie del re di Spagna Ferdinan-
celebrarono giammai per esse le ese- do VII, come riporta il Diano di
quie nella Cappella Pontificia. Quin- Roma, num. 8 1 di quell' anno. V.
di ne l'una, ne l'altra non si fecero Giuseppe Antonio Guattani, Pompa
nemmeno per Isabella regina di Ca- funebre per le solenni esequie di
stiglia Leone, tanto benemerita Maria Isabella di Braganza ec.
e
della Chiesa, ne per Maria Stuarda fatte celebrare nella chiesa, di s.
regina di Scozia né per Maria re- Ignazio dall' augusto consorte Fer-
,

gina d'Inghilterra, che tanto aveva- dinando VII, Roma 1820.


no fatto, e solFerto pel manteni-
mento della religione cattolica in 8. Cappella Papale per V esequie
quei regni; giacché, nel i5o4, Giù- d'un Cardinale defonto, che si
lio II avea considerato, che si cele- celebra nella chiesa destinata
brano le esequie ai re nella Cappel- dal Pontefice.
la Pontificia, perchè questi soltanto
hanno luogo nella medesima, e sic- Ai Cardinali, che muoiono in
come non l'hanno le regine, cos\ Roma, od ove risiede il Papa, ven-
ad esse non doveva competere. Per gono celebrate solenni esequie in
ciò non furono celebrate neppure quella chiesa, nella quale stabilisce
per r imperatrice Maria Teresa di il Papa, ovvero in quella del titolo
196 CAP CAP
loro, o altra cui abbiano disposto, l'uffizio di Requiem un dopo l'altro
previa V approvazione Pontificia. air ora stabilita Cardinah si ra-
, i

V intervengono tutti i Cardinali in dunano per assistere alla messa di


vesti , e cappe paonazze, e vi hanno Requiem, cantata dal Cardinal ca-
luogo tutti que' personaggi, che go- merlengo del sagro Collegio (Vedi)y
dono il posto nelle Cappelle Papali, ovvero da altro porporato in sua
co' loro consueti abiti. Con quello vece. I Cardinali prima di andare
poi de' bussolanti vi si deve recare a' loro stalli, di mano in mano che
il chierico del sagro Collegio, secon- giungono in chiesa, visitano prima
do che prescrivono i registri conci- il ss. Sagramento, e poi, assunta
storiali. la cappa fanno 1' assoluzione al
,

La chiesa è nobilmente apparata cadavere, e l'aspergono con acqua


di nero con frangie d'oro, ed il benedetta a pie del letto funebre senza
trono Pontificio col baldacchino è di muoversi; ed incontrandosi all'asso-
colore paonazzo, mentre per arazzo luzione ed insieme due Cardinali, uno
dell' altare sopra un parato egual- dell' ordine de' preti , e l' altro de' dia-
mente nero si rappresenta una gran coni, primo assolve ed asperge,
il

croce di lama .d'oro. In mezzo alla mentre il secondo soltanto assiste. Se


chiesa evvi il letto funebre, in cui poi v' interviene il Papa, allora i Car-
la sera innanzi fu collocato il cada- dinali si riuniscono in sagrestia, do-
vere del Cardinale ( f^edi )
, vestito po aver eseguita la detta assoluzio-
colle vesti sagre del suo ordine epi- ne, e collegialmente precedono il

scopale, o presbiterale di colore pao- Pontefice, parato di piviale rosso e


nazzo, mentre s'egli era diacono si stola paonazza, e con mitra di lama
deve usare il colore rosso, e tutti di argento. Tutta comprese la cera,
con mitra di damasco bianco. Il le sei candele dell'altare, le due
letto è circondato da cento torcie- degli accoliti, e le quattro torcie
ri di ferro, ed agli angoli da quat- per l'elevazione, è gialla. Terminata
tro inargentati simili ai sei , che che sia la messa, l'assoluzione viene
stanno alla balaustra, o cancelli del- fatta dal Pontefice, e in sua assenza
l' altare, ed è coperto d'un gran dal Cardinal celebrante, egualmente
drappo di lama d' oro con lo usandosi la croce Papale astata, colla
stemma gentilizio ripetuto ai quat- recita delle preghiere prescritte dal
. tro angoli di detta nobile coltre, non- cerimoniale. Così termina la funzio-
ché col cappello Cardinalizio, fer- ne, ed essendo partiti tutti, succede
mato ai piedi dello stesso letto, in- la tumulazione nel modo, che si
torno al quale stanno pure quattro descrive a Cadaveri de' Cardinali,
domestici del defonto in abito nero ove si parla di altre analoghe no-
ed in ferraiuolone, che leggermente tizie. Siccome alla famiglia Pontifi-
muovono le banderuole coli' arme cia è dispensata la cera, allo stesso
CardinaHzie. Que'domestici sono vol- modo è dispensata a quelle dei Car-
garmente chiamati i Piagnoni^ per- dinali, e ad altri. La famiglia poi
chè, come i più antichi della fa- del celebrante è distinta con venti-
miglia, deplorano la perdita del pa- quattro libbre di cera, però questa
drone. cera di dispensa è tutta bianca.
Dopo che i religiosi degli Ordini Diverso è stato il rito, come an-
mendicanti si sono recati a cantare che diverse furono le cerimonie e
GAP CAP 197
la pompa, con cui vennero celebra- pa dal CaiTlinal Iacopo Ammanna-
te r esequie de' Cardinali defonti. ti vescovo di Pavia, nella sua lette-
iVel Tanno laSg narra il Cardinal ra 909, proibì per testamento « im-
Gaetano, presso Museo Ital. tom.
il « pendia funeris, quae adhiberi ad
11, fxig. 241, 382, et in Ada « solamen superstitum magis, quam
Cierem. pag. 5i 53, che Ales-
, " ad defunclorum levamen solent,
sandro IV. •> Ordina vit ut Cardinali » summam mille ducatorum aure-
»' obeunti, tam idem Summus Pon- »> orum excedere, in qua includa-
« tifex, (juam Cardinales in capellis » tur vestilus familiae ". Ed è per-
'» suis cantent cum nota solemniter ciò, che il Pontefice Sisto IV, nel
•' officium prò defunctis; idemque cui Pontificato morì il detto Car-
»> lomanus Pontifex diicentos paii- dinal di Pavia, ordinò che tale spe-
»» peres prò anima ejus pascal, et sa non eccedesse la somma di mil-
)i vigintiquinque qiiilibet Gardinalis. le fiorini, a cui ne aggiunse altri
» Imrao et ipse dominus Papa cinquecento Alessandro VI, e que-
« missas prò defunctis ducentas, et sta tassa venne confermata nel con-
» vigintiquinque Cardinalis quilibet cilio generale XVI f, lateranense V,
»> faciat celebrare." Successivamente terminato sotto Leone X, come ri-
fiu'ono celebrate per l' intiero spazio porta il Labbé tomo XIX 881,
col.
di nove giorni con pompa solenne ove si legge, « nisi exequatorura
e grande spesa, tanto in Roma che *» providentia, justis allegatis causis,
fuori, ove morivano i Cardinali, ed " ac rationibus plures expendendum
oltre le vigilie , cioè i suffragi! pre- » esse duxerit ".
cedenti alle esequie, che si cantavano Abbiamo poi dal Sestini, il Mae-
nella residenza del defonto, come si stro di Camera, stampato in Liegi nel
dirà appresso. Talvolta tali esequie 1634, che allora quando moriva
avevano luogo pure nella Cappella un Cardinale, esponevasi il cadavere
Papale anche coli' intervento del
, di kii in una delle sue camere come
Papa, e cantava la messa un vesco- si fa oggidì, ove
recavano i Cardina-
si

vo. Solevansi ancora fare l' esequie li nel dopo pranzo del secondo giorno

per nove giorni nelle chiese ove si dopo la morte del Cardinale, per assi-
seppellivano i Cardinali defonti, ov- stere all'uffizio de' morti, cantato dai
vero in quelle titolari cantava la : religiosi dei quattro Ordini mendican-
messa un Cardinale, quindi si pro- ti. Terminati i tre notturni, e le
nunziava r orazione funebre, e poi laudi, i cantori Pontificii replicava-
quattro Cardinali col celebrante fa- no l'antifona del Benedictus : Ego
cevano l'assoluzione solenne al ca- sani ec. e cantando il Libera rnCy
,

la laico. Domine j in canto figurato^ si ter-


Che queste esequie fossero anti- minava coir assoluzione al cadavere.

camente celebrate per nove giorni Ognuno dipoi partiva, e quindi si fa-

continui, con solenne pompa fune- cevano il trasporto di esso alla chie-
bre, e molto dispendio, lo abbiamo sa destinata, e la tumulazione. Pei
altresì presso il p. Casimiro, che ha Cardinali capi d'ordine, od ai Por-
pubblicata la relazione de' novendia- porati di un merito distinto, di fa-

li celebrati al Cardinal Agriense nel miglia sovrana, e particolarmente al


148G in s. Maria d' Araceli. Ma decano, al camerlengo, al vice-can-
non approvandosi ima tanta pom- celliere, ed al penitenziere maggioi*e,
,

1^8 GAP GAP


soleva precedere il trasporto del ca- » volta nell'esequie del Cardinal
davere, un convoglio funebre più » Acquaviva in s. Cecilia. Termi-
decoroso, consistente nella cavalcata, « nata la messa solenne, il Papa
alla quale il Pontefice mandava « celebrò messa bassa , e fu assi-
parte della sua famiglia, il che de- « stito dal Cardinal Nicolò del Giu-
scrivesi all'articolo Cavalcate pei de- « dice, nipote del defonto ed il ,

FONTI. M cadavere era circondato da fiac-


Benedetto XIII, creato Pontefice »» cole gialle. La sera poi fu por-
nel 1724, ordinò che ai Cardinali, w tato con r accompagnamento di
i quali muoiono in Roma, si cele- « sette confraternite, ed altrettanti
brassero doppie esequie, cioè la re- j» Oidini religiosi, col numero con-
cita dell'uffizio de' morti, cantato dai >s sueto di torcie, alla chiesa della
religiosi mendicanti nel giorno in >i Minerva per in depo-
restar ivi
cui fossero esposti in chiesa, e nel- « sito, dovendosi il cadavere trasfe-
la mattina seguente la messa solen- « ri re a Napoli ".

ne, cantata dal Cardinal camerlen- Tutta volta al disposto da Benedet-


go del sagro Collegio alla presenza toXI 11 suddescrittOj il successore Cle-
de' Cardinali. S' introdusse eziandio mente XII, per evitare le spese del-
allora l' uso dell' assistenza del Som- la doppia pompa , ordinò che tut-
mo Pontefice, e dell' assoluzione ch'ei tociò si facesse nella sola mattina
fa del cadavere, perchè in avanti dopo il trasporto del cadavere, col-
erano rari i casi, in cui il Papa in- l'assistenza de'Cardinali, e della Cap-
tervenisse alle esequie de' Cardinali. pella Pontificia, cioè che l' uffizio
Si hanno poi esempii, che lo stesso si cantasse dai religiosi prima di
Benedetto XI 11, dopo tali esequie, questa, come appunto si fa tutto-
celebrò messa bassa nella stessa chie- ra. Ed è perciò, che Benedetto
sa in suffragio del defunto. Meri- XIV, col disposto della costituzio-
ta perciò, che qui siquanto
riporti ne Praecipuum de' 2 3 novembre
si legge in un Diario mss. di Fran- 1741, presso il Bollano magno tom:
cesco Valesio sulle magnifiche ese- XVI, p. 5&, confermando il decre-
quie celebrate al Cardinal del Giu- tato da Clemente XII, ordinò, che
dice,anche per l' addobbo del trono. in perpetuo si osservasse quel rito
« Mercoledì io ottobre ly^S, alle nell'esequie, e nei funerali de'Car-
ii ore 19 passò all'altra vita ilCardi- dinah di Santa Romana Chiesa; ne
w nal Francesco del Giudice. Giovedì mancò di frequente dall' intervenire
« ad un' ora e mezza di notte, fu quel Pontefice all' esequie de'Cardi-
'» portato il cadavere dal palazzo nali, imitato in ciò ancora da Cle-
M ove abitava in piazza di Sci arra mente XIII, e da altri. Attualmen-
w alla chiesa di s. Marcello sua par- te il Papa soltanto vi si reca dove
« rocchia. Venerdì mattina si fece- voglia distinguere qualche Cardinale
« ro le solenni esequie nella detta d'un singoiar merito, o costituito in
• chiesa, che era con bellissimo or- una delle prime cariche.
»i dine parata di lutto , con gran È avvenuto talvolta, che cosiffiitte
» trine e frangie d'oro. Vi assistet- esequie si facessero anche ad alcun
w te Benedetto XII 1 sotto il trono Cardinale, che cessò di vivere fuori
M di drappo bianco, con fiori pao- di Roma. Un esempio lo abbiamo
M nazzi, come praticò per la prima sotto Clemente XI, il quale per di-
,

CAP CAP ,9^


stinguere il Cardinal Tournori, lega- ramonti, poi Pontefice Pio VII, in
to a later^ della Santa Sede nella vece del Cardinal Borgia camerlen-
Cina, e morto prigione in Macao agli go del sagro Collegio, siccome del-
8 giugno 1 7 I o, pe' distinti suoi me- l' ordine de' diaconi.
riti, e per quanto avea sofTeito per Morendo poi i Cardinali in con-
la religione, gli decretò T esequie nel- clave, o in sede vacante, dai se-
la Cappella Pontificia. Tali esequie guenti esempii si vedrà ciò, che deb-

celebraronsi ai 27 novembre 1711, basi praticare. Nel 17^4, il Cardinal


e cantò messa il Cardinal Corsini Tanara, decano del sagro Collegio,
prima creatura della stesso Papa, da per infermità uscì dal conclave, ed
cui anche Tournon avea ricevuto
il essendo poi morto, non si potè fare
la porpora. Dipoi, come si praticò in a cagione della sede vacante, il pub-
diverse circostanze, fu recitata l'ora- blico, e solenne trasporto del cada-
zione funebre da monsignor Majel- vere; ma solo praticar si dovette
la cappellano segreto, e custode del- ciò,che si fa ai semplici Cardinali,
la biblioteca vaticana, e V orazione cantando però la messa il vesco-
venne poscia dispensata in istampa vo suo sulfraganeo d'Ostia e VeJ-
nella sala regia, si al sagro Collegio, letri. Mentre, nel 1730, si celebra-
e s\ agii altri, che intervennero a tal vano i novendiali a Benedetto XIII,
Cappella, in cui fece 1' assoluzione il morì il Cardinal Pipia e la messa ,

medesimo Clemente XI. di requiem fu cantata da una parte


E
troppo noto, che nelle feste so- de* cappellani cantori e da altri mi-
lenni,e dal giovedì santo sino alla nistri della cappella Pontificia. Men-
seconda festa di Pasqua non si pos- tre poi erano i Cardinali in conclave,
sono celebrare l'esequie, che in que- morì il Cardinal Pamphyli primo ,

sti casi si trasportano. Di che ,


diacono, e si fece altrettanto. Nella
per addurre uno de' molti esempii, stessa sede vacante, morì in con-
diremo come nel martedì santo del clave il Cardinal Conti, fratello di
1793, mori il Cardinal Carrara, nel Innocenzo XIII, e penitenziere mag-
seguente mercoledì fu esposto nelle giore. Il suo cadavere fu esposto
sue camere, e ne' due altari, secon- nella cappella Paolina del Vaticano
do il solito dichiarati privilegiati , si sopra un letto, con otto torcie, e
celebrarono le messe di requiem. Nel dopo lo scrutinio, tutti i Caixlinali
giovedì santo i religiosi mendicanti si fecero la consueta assoluzione. La
recarono a cantargli a vicenda l'uf- sera, accompagnato il cadavere alla
fizio de'defunli ; nel sabbato santo il porta del conclave dal sacro Collegio,
cadavere fu racchiuso nella cassa e , fu consegnato ai parrochi di s. Pie-
posto nella sua cappella privata, dove tro in Vaticano, e di s. Maria in
rimase sino al martedì sera, terza Via, sotto la cui cura stava il pa-
lesta di pasqua, nella quale, colla lazzo del defonto, ed in questa ul-
consueta carrozza, fu tiasportato al tima chiesa, ove fu portato in car-
suo titolo di s, Silvestro in Capite rozza gli furono recitati i soliti ut-
ove nel mercoledì mattina, dopo fìzii de'morti, e poscia furongli latte

che i religiosi mendicanti gli reci- l'esequie con messa cantata, ed assi-
tarono nuovamente l'uffizio, il sagro stita dai Pontificii cantori, e dai mi-
Collegio gli celebrò l'esequie, cantan- nistri delle cappelle Papali. Nel con-
do la bolcuue messa il Cardinal Chia- clave del 1740» »""»*» '^ Cardinal
.,

200 GAP CAP


Altieri, vescovo di Palestrina, e tanto dell'anno santo part. I, lib. i, cap.
r esposizione del cadavere , che le 16, non mancando di quelli, che
esequie furono eguali a quelle del lo fanno rimontare ai tempi apo-
precedente Cardinal Conti. Il Car- stolici.Dionisio Petavio Ration. ,

dinal Ottoboni, dopo essere uscito temporunij è d'avviso che due giu-
dal conclave per infermità, morì, e bilei sieno stati celebrati nel primo
fu esposto nella chiesa di s. Lorenzo secolo. Ristabilita adunque, nel i3oo,
in Damaso, di cui era commenda- la celebrazione del giubileo da Boni-
tario, e dove gli furono celebrate facio Vili, si rinnovò da lui tal plenaria
dal capitolo 1' esequie, alle quali in- indulgenza con legge perpetua, da lu-
tervenne pure quello lateranense co- crarsi ogni cento anni, dappoiché la
me a suo arciprete. In tempo di tradizione sosteneva essersene celebra-
conclave nel lyyS mori il Cardinal ti precedentemente con tal periodo di
Rossi, nel proprio palazzo, essen- tempo tra 1' uno, e l'altro. Ma Cle-
do uscito dal conclave medesimo mente VI, considerando la cortezza
Le sue esequie si celebrarono ai pro- della vita, lo ridusse ad anni cinquan-
prio titolo nella chiesa di s. Cecilia. ta, e sebbene egli risiedesse in Avigno-
ne, lo fece celebrare in Roma l'an-

9. Funzioni dell' apertura ^ e chiu- no i35o. Quindi per lo stesso mo-


sura della Porta Santa y nell'an- tivo, e in memoria degli anni, che
no santo del Giubileo universale. GesLi Cristo visse sulla terra. Papa
Urbano VI, r^el 1889, ne restrinse
L'anno santo si chiama pure giubi- la celebrazióne ad ogni trentatre
leo, con che vuoisi significare anche anni, e il suo decreto fu solo osser-
remissione, ec. Presso gli ebrei l' an- vato da Martino V, nel 14^3, giac-
no del giubileo era il quarantano- ché si ha che Bonifacio IX cele-
vesimo od il cinquantesimo, che ve- brasse due anni santi, cioè nel 1 890,
niva dopo sette settimane d' anni. e nel i4oo: questo però seda al-
Durante quell'anno gli schiavi riac- cuni é contraddetto, da altri gravi
quistavano la libertà , e gli ebrei scrittori é sostenuto. Nicolò V, nel
che avessero vendute, od ipipegnate i45o, seguì il decreto di Clemente
le eredità, rientravano nel possesso VI ; ma Paolo II, volendo che tutte
dei loro beni. le età potessero godere di sì pre-

Dagli ebrei la Chiesa prese il co- zioso vantaggio spirituale, nel i^jo,
stume di accordare, dopo certo nu- lo ridusse ad ogni venticinque an-
mero di anni, una plenaria genera- ni, ordinando che fosse celebrato,
le indulgenza a tutti i fedeli sparsi nel i47^j locchè fu eseguito da Si-
per la terra. Questa indulgenza chia- sto IV successore di lui. In osser-
masi egualmente Anno santo o (giu- vanza di tal legge, Alessandro VI
bileo j ed il principio di tal tesoro celebrollo nel i5oo. Clemente VII,
in solenne guisa stabilito , rimonta nel 1 52 5 , Giulio III , nel 1 55o ,

soltanto nel i3oo sotto Bonifacio Gregorio XIII, nel iSjS, Clemen-
Vili, e tuttavolta se ne trovano e- te VIII, nel 1600, Urbano VIII,
sempii innanzi a quel tempo. Cosi nel 1625, Innocenzo X, nel i65o,
dimostrano il Navarro, De Juhilaeo Clemente X, nel iByS, Innocenzo
not. Benzonio lib. Ili, cap. 4? e
I, XII, nel 1700, avendolo però com-
principalmente Zaccaria Trattato , piuto Clemente XI, Benedetto XIII,
, ,.,

GAP GAP 2ai


nel 172.^, Benedetto XIV, nel 17.^0, e quìndici a' forestieri, incompen-
Pio VI, nel 177^; ma stante le so dell' incomodo de' viaggi. Que-
\icende degli ultimi anni del secolo sto numero dalla benignità de' Papi
decorso e principio del corrente venne ristretto secondo le circostan-
non ebbe luogo nel 1800; e solo da ze, precipuamente per le persone
ultimo dopo cinquanta anni,LeoneXII addette agli istituti religiosi , ai ca-
lo celebrò nel 1825. Tommaso Zaro- pitoli, alle confraternite, e ad altre
la nel suo Trattato del Giubileo^ e corporazioni, ec. Le cerimonie, con
nella sua pratica vescovile^ ci assi- cui pubblicarono gli anni santi
si

cura di aver inteso da molti prela- l'aprimento e chiusura delle porte


ti degni di fede, che Gregorio XIII sante, e la custodia di queste , va-
si proponeva voler stabilire la ce- riarono in progresso di tempo , e
lebrazione dell'anno santo del giu- secondo il beneplacito de' Pontefici
bileo ad ogni quindici anni, per lo Ad Alessandro VI però dobbiamo
stesso motivo della brevità della vi- r aumento e delle auguste
dei riti

ta umana. cerimonie delle funzioni, che per tal


Per l'acquisto dell' universale giu- solennità si eseguiscono, per cui im-
bileo prescrivono i Pontefici nella menso in queir incontro fu il con-
pubblicazione di esso le visite di corso de' forestieri in Roma. A quel
alcune basiliche di Pioma. Bonifa- Papa si deve pure il beneficio, che
cio Vili assegnò le due di s. Pie- neir anno seguente l' indulgenza ple-
tro in Vaticano, e di s. Paolo nel- naria dell'universale giubileo si e-
la via Ostiense. Clemente VI ag- stendesse, per tutto il mondo catto-
giunse ad esse la basilica del ss. hco; mentre a Clemente VII si de-
Salvatore, o Lateranense; e Grego- vono le preci, che tuttora si recita-
rio XI la basilica liberiana di S. M. no neir apertuia, e chiusura della
Maggiore, per cui ognuna di dette porta santa, meno alcune piccole va-
quattro basiliche ha la sua porta riazioni. Così la custodia delle quattro
santa, per la quale si entra in esse porte sante era aflidata dopo l' aper-
durante l'anno santo. Le dette quat^ tura, sino a Benedetto XIV, ai ca-
tro basiliche furono di poi sempre valieri di s. Pietro e di s. Paolo,
assegnate per le visite; ma per la a' quali poi furono sostituiti i guar-
pestilenza dell' anno
1624, e per diani delle ^rciconfra terni te e con-
r inondazione del Tevere avvenu- , fraternite di Roma. Il Papa apre
ta nell'anno 1700, Urbano Vili, e e chiude la porta santa della basi-
Clemente XI sostituirono alla ba- lica vaticana, supplendo per sua im-
silica di s. Paolo quella di s. Ma- potenza il Cardinal decano, e se que-
ria in Trastevere. Essendosi poi, ai sti è infermo, il Cardinal sotto-de-
nostri giorni 1828, incendiata
nel cano; mentre per le altre tre basi-
la stessa basilica di s. Paolo, omai liche il Pontefice delega altrettanti
splendidamente riedificata Leone , Cardinali colla qualifica di legati a
XII fece servire quella medesima lalere . Prima i Cardinali legati
di s. Maria in Trastevere pel giu- destinati ad aprire le porte sanie
bileo del 182^. lateranense, ostiense , e liberiana
In ogni giubileo si prescrivono venivano eletti dal Pontefice nella
ordinariamente agli abitanti di Roma camera de' ])aramenti, al Vaticano,
trenta visite alle quattro basiliche. indi con essi si recavano nella cnj)-
202 GAP GAP
pella Sistina vestiti de' sagri para- dell' anno santo , motivo per cui
menti, ove, come riporta l'Adami p. suol tenersi la Cappella nella Si-

1 3o, esponeva in detta cappella il


si stina del Vaticano ancorché Pon- il

Venerabile, e progredendo colla pro- tefice abitasse al Quirinale, il Pa-


cessione, Cardinali legati si fermava-
i pa dalle sue stanze accompagnato
mo alla porta maggiore del palazzo, e dal corteggio con cui da esse suol
ricevevano dal Pontefice la benedi- recarsi alla detta Cappella, si trasfe-

zionCjCoUe parole: Procedatìs in pace. risce alla contigua sala regia, e si

Allora i Cardinali legati, deposti i asside sul trono appositamente eretto,


paramenti , e prese lecappe , con ovvero si reca nella consueta came-
nobile cavalcata si recavano alle ra de' paramenti Quivi il prelato
.

basiliche destinate, cavalcando tutti abbreviatore di curia, vestito di cap-


e tre uniti sino alla piazza di Cam- pa, dopo aver implorato la Pontificia
pidoglio ove dividevansi. Ma Bene- benedizione, riceve dal Papa la fa-

detto XIII, nel 1725, stabilì, che o- coltà di pubblicare la bolla per la

gnuno partisse dal proprio palazzo, promulgazione dell'anno santo del


sì nell'apertura, che per la chiusura giubileo, da celebrarsi nell'anno ap-
delle porte sante. presso, la quale gli viene in origina-
La pompa ed il rito, con cui si le consegnata dal sostituto de' brevi,
eseguiscono tali funzioni nelle porte essendovi presenti ancora, oltre il

sante si debbono pure ad Alessandro governatore di Roma, il tesoriere, i

VI, che lo praticò con tutta solen- chierici camera ed altri ulliziali
di
nità nel i5oo. della medesima, non che i cursori
La porta santa, siccome abbiamo Pontificii. Indi i detti prelati coli' ab-
detto, si trova in tutte le mento- breviatore di curia discendono nel
vate basiliche, e per essa nel giu- prossimo portico vaticano , e T ab-
bileo entrano tutti quelli , che vo- breviatore salito sopra un pulpito
gliono profittare delle salutari in- ornato di broccato d' oro, eretto da
dulgenze. Ciascuna di quelle porte un lato della porta maggiore della
viene murata nel modo che diremo, basilica, cioè a sinistra del suo in-
colle debite cerimonie, e si apre coi gresso, ad alta e intelligibile voce
consueti riti all'incomiciar del me- legge la bolla scritta in idioma lati-

desimo, ed alcune pie famiglie vi so- no. Appena terminata la lettura,


ghono porre nella chiusura i mat- suonano le trombe, i tamburi, la
toni con qualche segnale, per rico- banda, e dalla guardia svizzera si spa-
noscerli, e ritirarli con religiosa sod- rano parecchi colpi di mortari, e di
disfazione alla futura apertura, dap- moschetteria. I prelati quindi si re-
poiché in questa i massime
fedeli, cano ad assistere alla Cappella, ed
i pellegrini, con divozione ed avi- i cursori Pontificii, dopo aver affisso
dità raccolgono quei cementi, che copia di tal bolla in una colonna
loro viene fatto di prendere. di detto portico, salgono a cavallo
vestiti di nero, e consoprana paonazza,
Cerimonie per la pubblicazione^ apri-
colle mazze d'argento appog-
loro
mento, e chiusura dell'anno san-
giate all'arcione della sella, ed u-
to dell' universale giubileo.
no di essi porta la medesima bol-
Nella mattina dell' Ascensione del- la aperta, appesa ad un nastro ros-
l'anno precedente alla celebrazione so pendente dal destro lato. In tal
GAP CAP 203
modo prraxÌJiti eia quattro tambu- zione deiranno santo, dai due idtimi
ri a pieili , ed altrettanti trombetti uditori di Rota , i quali colla bolla
a cavallo del senato e popolo roma- del giubileo in idioma italiano e la-
no, per la strada Papale si recano tino in mano, nella camera de' pa-
alla patriarcale basilica di s. Paolo, ramenti ricevono dal Papa V incari-
mentre nel pnssagi^io del ponte s. ^co di tornarla a pubblicare, il che
Angelo, il forte scarica alcuni col- eseguiscono sui pulpiti presso la por-
pi di cannone. Giunti colà al suo- ta principale della basilica vaticana,
no delle campane, vanno loro in- leggendola uno in italiano, e l'altro
contro in cocolla i monaci cassinesi in latino. Indi i cursori Pontifìcii
del contiguo monistero, ed entrati montano a cavallo, e preceduti da
tutti nel portico , quivi pongono
si quattro trombetti a cavallo, e da
a sedere i religiosi, mentre uno dei altrettanti tamburi , si recano alle
cursori, i quali già sono smontati altre tre basiliche, ove tornano ad
dai cavalli, ascende il pulpito pre- affiggere la stessa bolla, praticandosi
cedentemente preparato, e legge e tutto come
prima pubblicazio-
nella
pubblica la bolla per la promulga- ne, ed avendo
forte s. Angelo il

zione dell'anno santo, e poi ne afìig- nel passaggio del ponte, fatto una
gono copia alla colonna del portico. salva colle artiglierie.E però d' av-
Indi colle stesse formalità i cursori vertirsi che se il Papa nella quarta
,

passano alle patriarcali basiliche la- domenica di quaresima abita al Qui-


teranense, e liberiana , e nei rispet- rinale, la bolla si pubblica da due
ti vi portici, e presso le porte prin- uditori di Rota alla porta di quei
cipali leggono nel suindicato modo palazzo, da dove i cursori partono
la bolla Pontifìcia , che negli stessi per le quattro basiliche, come avven-
portici delle tre basiliche resta affis- ne nel 1749? sotto Benedetto XIV.
sa ad una colonna. Dopo il vespero, Dopo, o prima la menzionata do-
in mezzo alla basilica lateranense, menica, il Papa in concistoro segre-
dal primo beneficiato dell' ordine dei to , dichiara i tre Cardinali legati
diaconi, vestito di cotta, e sopra un a Intere,, per aprire le porte sante
pulpito coperto di coltre bianca eret- delle basiliche lateranense, ostiense,
to a
cornu epìstolae, alla presenza e liberiana. E siccome la seconda,
del capitolo, che in abito corale sie- come superiormente accennammo ,

de , fa r intiera lettura della bolla


,
erasi incendiata nel 1 8-23, Leone XII,
e ciò in tutto ed egualmente si pra- nell'anno seguente, vi sostituì anche
tica nella Queste
basilica liberiana. per l'apertura e chiusura della por-
pubblicazioni sono accompagnate dal ta santa quella di s. Maria in Tras-
suono delle campane delle basiliche, tevere ; ma volle, che la prima pro-
dallo sparo dei mortari, e dal reli- mulgazione si facesse alla basilica
gioso giubilo de' fedeli, che in gran ostiense , e la seconda nell' atrio di
copia vi accorrono, hi seguito viene s. Maria in Trastevere, nel cui por-
distribuita stampata la bolla del giu- tico il capitolo assistette alla lettura
bileo al sagro Collegio , alla prelatu- della bolla eseguita pure dai cursori
ra, e ai principali uUlziali della Santa Pontifìcii.
Sede. Dipoi , nella quarta domenica Riguardo ai detti legati, sono essi

dell'avvento, prima della cappella i Cardinali arcipreti delle stesse ba-


Pontifìcia, si fa la seconda pubblica- siliche. Ma se il decano del sagro
,

2o4 GAP CAP


Collegio, ovvero il sotto-decano non mento de' paramenti
alla stanza
sono arcipreti di veruna delle basi- del Vaticano, dove prende i con-
liche lateranense , e liberiana , il sueti paramenti di color bianco,
primo, e, se è impotente, il secondo e si reca alla cappella Sistina con
vengono dichiarati legati per aprir mitra di lama d' oro, preceduto da
quella ostiense. Quando, nel 1825, tutti quelli, che hanno luogo in cap-
in luogo della ostiense si sostituì pella, dai cubicularii colle cappe ros-
quella di s. Maria in Trastevere, ne se, dai collegi prelatizii in rocchet-
fu prescelto a legato il Cardinal Pac- to e cotta , dall' ultimo uditore di
ca, allora sottodecano del sagro Col- Rota che in tonacella bianca sostie-
,

legio, dacché il decano Cardinal del- ne la croce papale dai penitenzie- ,

la Somaglia era arciprete lateranen- ri vaticani, dagli abbati mitrati, ve-


se. x\ccadde nel 1700, che i pre- scovi, arcivescovi, patriarchi e Car-
fati Cardinali decano, e sotto-deca- dinali tutti in sagri paramenti bian-
no del sagro Collegio cioè Cibo, e chi secondo l'ordine rispettivo. Ar-
Buglione, fossero l' uno malato e , rivato il Pontefice nella detta cap-
l'altro dovesse supplire ad Inno- pella, pone genuflesso nel genufles-
si

cenzo XII nell'aprimento della porta sorio ad adorare il ss. Sagramento


santa vaticana ,
giacche non erano antecedentemente esposto siccome ,

arcipreti diveruna basilica, onde ven- fanno gli altri ai luoghi rispettivi.
ne destinato per l'ostiense il Cardinal Intanfo si dispensano le candele ai
Panciatici, come protettore de' be- Cardinali, a tutto il corpo episcopa-
nedettini cassinensi. le, agli abbati mitrati, ai penitenzie-
Non avendo ora piti luogo le ca- ri, ai prelati di fiocchetti, ai pro-
valcate, i Cardinali legati si recano tonotarii apostolici, ed ai generali de-
all'apertura, e chiusura delle porte gli Ordini religiosi. Quindi il Papa
sante con nobile treno di carrozze, incensa il Venerabile, riceve dal pri-
ed accompagnamento di prelatura mo diacono il cereo dorato, che do-
caudatario in croccia, e domestici vrà portare in mani nella processio-
in livree di gala, eseguendo in am- ne, con paramano di seta bianca ri-
bedue le funzioni tutte le medesime camato d' oro per difendersi dalle
cerimonie, che il Papa pratica nella goccie di cera, e poi intona l' inno :

porta santa della basilica vaticana, J^eni creator Spirilus, che si prosie-
meno quella maggior solennità , e gue dal coro dei cappellani cantori
particolarità proprie del Sommo Pon- a che dura il giro del-
Pontificii sino
tefice. Nel mentre si celebra la fun- la processione , andando sempre a-
zione dell'apertura, e chiusura delle vanti la croce, e cantandosi spesso
porte sante, tutte le altre porte del- i versi del medesimo inno. Come pe-
le basiliche sono chiuse. rò il giro è lungo, giacche per la sala
Giunto pertanto il giorno della e scala regia, la processione procede
vigilia di Natale dell'anno, nel qua- pel vestibolo o galleria ove stanno
le si è promulgato l' uni versai giu- gli svizzeri , e sortita di là arriva
bileo, il Pontefice, che vuol fare l'a- sino all' obelisco della piazza di s.

pertura della porta santa (nella im- Pietro, e quivi volta per avviarsi
potenza del quale, lo ripetiamo an- al portico della basilica, cosi il mae-
cora, dovrà supplire il Cardinal de- stro de' cantori fa replicare i versi,

cano ) , va col solito accompagna- eccettuato il primo, e l'ultimo, il


GAP GAP 2o5
quale deve dirsi una sola volta nel fi- "5/^. Introibo in domum tuam, Do-
ne. Talvolta però, come praticò Leone mine; a cui replicano i cantori:
XII, non si fece tutto il mentovato 5?' Adorabo ad templum sanctum
giro, ma dalla Sistina, per la scala tuum in timore tuo.
jegia, si procedette subito al porti- Percuote la terza volta la porta nel
co vaticano al modo di quanto si mezzo dicendo:
di essa,
pratica nei pontificali. '^. Aperite portas, quoniam nobis-

Ascende il Papa sulla sedia ge- cum est Deus; e soggiungono i

statoria, e coperto di mitra con can- cantori :

dela in mano, procede sotto bal- 5j. Qui fecit virtutem in Israel. Al-
dacchino bianco, sostenendosi le aste lora cade la porta santa, e resti-
dai prelati referendarii in rocchetto tuito dal Pontefice il martello al
e mantelletta: viene preceduto da Cardinal penitenziere, fa ritorno
tutto il clero regolare e secolare, al trono, si compie
e intanto che
come nella processione del Corpus r atterramento della porta, seden-
Dominiy e da tutti <pielli summen- do depone la mitra, ed alzandosi
tovati della cappella Pontificia , ne canta i seguenti versetti, cui ri-

discende dalla sedia se non dopo sponde il coro :

aver fatto tutto il giro pel portico ^. Domine, exaudi orationem meam.
della basilica vaticana, giro che ovun- R. Et clamor meus ad te veniat.
que viene guarnito dalle milizie. ^. Dominus vobiscum.
Nel portico si asside sul maestoso 5j. Et cum spiritu tuo.
trono innalzato presso la porta san-
ta, coi Cardinali primi diaconi assi- Oremus.
stenti; ed avendo il coro già ter- Actiones nostras etc.

minato il canto dell' inno , si cin-


ge di grembiale bianco , e discen- Con questa orazione il Sommo Pon-
de dal trono coperto di mitra, e te- tefice implora il divino aiuto, ed al ter-
nendo in mano la candela accesa. mine i cantori rispondono Amen. ,

Dipoi si reca alla porta santa, e qui- Mentre segue la recita di tali preci,
vi consegna il cereo al Cardinal primo i penitenzieri di s. Pietro cinti di
diacono assistente, prendendo dalle grembiale, appena i muratori hanno
mani del Cardinal penitenziere mag- raccoltoil muro entro apposite cas-

giore un martello di argento di ele- se,lavano con isponge bagnate di


gante lavoro, con manico di avorio. acqua benedetta lo stipite di detta
Si mette al dinanzi della porla, già porta, e poscia il coro canta il sal-
segata all' intorno dai muratori, che mo Juhilate Deo omnis
che terra^
al di dentro ne facilitano la cadu- deve durare finché i penitenzieri
ta, e colla mitra in capo la percuote, abbiano finito di lavare ed asciu- ,

e dandole il primo colpo col mar- gare gli stipiti. Dopo di che il Pa-
tello, dice: pa deposta la mitra si alza in piedi,
"^. Aperite mihi portas justiliac; a e canta i seguenti versetti, ed ora-
cui rispondono i cantori: zione, rispondendogli sempre i cap-
131?. Ingressus in ea confi tebor Do- pellani cantori :

mino.
Percuote la porla la seconda volta R». Ilaec dies, quam fecit Dominus.
col martello, e dice: '^, Exultewus et Isetemur in ea.
!2o6 GAP GAP
ij^. Beatus populus tuus, Domine. sante delle quattro basiliche, incul-

Rj. Qui scit jubilationem, cando loro ad adempiere l'incarico


^. Hxc est porta Domini. con zelo e diligenza, invigilando per-
R. Justi intrabunt in eam. chè non vi si commettessero disordini,
"^. Domine, exaudi oiationem meam. e perchè vi si entrasse col debito ri-

Pj.
Et clamor meus ad te veniat. spetto e divozione. Entrata tutta la
^. Domiuus vobiscum. processione nella basilica , s' avvia
^. Et cura spirita tuo. verso l'altare papale, genuflettendosi
però nel passare dinanzi al ss. Sa-
Oremus. Deus, qui Moysen fa- gra mento esposto con copiosi lumi
mulum tuum populo israelitico etc. nella solita cappella. Il Papa dal-
R>. Amen. la cappella della Pietà venendo por-
tato sulla sedia gestatoria, giun-
Quindi il Pontefice siede, ripren- to alla cappella del Santissimo, ne
de la mitra, scende dal trono, ed discende per adorarlo genufletten-
arrivato avanti la porta santa, de- do sul genuflessorio. Dettosi dai can-
pone la mitra, riceve nella mano tori l'ultimo verso dell'inno, pas-
destra dal Cardinal primo diacono sano essi al coro presso 1' altare pa-
la croce astata patriarcale , e nella pale, ove, risalito in sedia gestatoria,
sinistra dal Cardinal secondo diaco- vi si conduca il Pontefice; e dove,
no il cereo dorato acceso, il quale fatta breve orazione, passa al trono,
poi in uno al paramano appartiene mentre venendo spenti tutti i cerei,
al cameriere segreto coppiere. Quin- i Cardinali col corpo episcopale, in
di genuflette in mezzo della porta, uno agli abbati mitrati, ed ai peni'
ed intuona l' inno Te Deuni lauda- tenzieri, vanno a rendergli 1' ubbi-
mus, che viene proseguito dal coro. dienza. Terminata che sia, il Papa
Terminatosi il pi imo verso, il Som- intuona il vespero solenne, dal quale
mo Pontefice per la porta santa, en- comincia l'indulgenza dell'anno santo,
tra nell'augusto tempio di s. Pie- regolandosi in tutto nello stesso mo-
tro, continuandosi dai cantori l'in- do di quello di Natale, che pur si

no, il cui ultimo verso è detto in canta co' paramenti sagri, e si chiu-
falso bordone. Entrano successiva- de colla solenne benedizione. I Car-
mente dopo il Papa i Cardinali per dinali, deposti i sagri paramenti, co-
ordine, i patriarchi, gli arcivescovi, i me fanno tutti gh altri, riprendo-
vescovi, gli abbati mitrati, i peniten- no la mantelletta e mozzetta rossa
zieri, la prelatura, la famiglia Ponti- ( del qual colore è tutto il resto
fìcia, oltre gli avvocati concistoriali, delle vesti, comprese le scarpe ) , e
con tutti quelli, eh' ebbero luogo a si fanno ritorno a' propri palazzi, in-
commovente funzione , compreso il sieme ai caudatari in croccia, al tre-
clero secolare e regolare. no nobile, ed ai domestici colle li-
Poscia il Pontefice, deposta la vree di gala.
croce e la candela, si pone a sedere Nel decorso dell' anno santo, il

sulla sedia collocata sopra la pre- Papa comparte nelle principali feste,

della dell'altare della cappella della dalla loggia del Vaticano, l'apostolica
Pietà, che è la prima presso la porta benedizione con indulgenza plenaria,
santa, e ai confrati guardiani de' so- oltre quelle consuete, e si esercita
daiizii affida la custodia delle porte in varii atti, ed esercizi! di esemplar
,

CAP CAP 207


pietà, ciocché pur fanno i Cardinali, ni, preti, e vescovi suburbicarii. Pro-
i prelati, il clero, e il popolo. Av- cedono poscia il senatore, i conser-
vicinandosi termine dell'anno san-
il vatori , e priore de' capo-rioni , il

to, in un concistoro segreto il Ponte- governatore di Roma col principe


tlce destina a chiudere le porle sante assistente al soglio, i due diaconi
delle basiliche lateranense, ostiense, assistenti, che prece-
e tutti quelli
e liberiana, que' medesimi Cardinali dono, contornano, e seguono la se-
legati a Intere , che le aprirono, re- dia gestatoria, come i prelati di
candosi essi con treno nobilissimo, fiocchetti , i protonotari apostolici
e con seguito di prelati. i generali delle religioni ec. , con
Pervenuto adunque nella vigilia candele accese , al modo di ciò che
di Natale il compimento dell' anno si fece nell'apertura della porta san-
salutare e di remissione, il Pontefice ta. Il Pontefice colla destra va be-
si reca camera de' paramenti
nella nedicendo il popolo, e colla sinistra
del Vaticano, ed ivi assunti i para- sostiene il cereo dorato, col pala-
nienti, il piviale bianco, e la mitra mento solito. Giunto all'altare del
di lama d'oro, in sedia gestatoria ss. Sagramento, discende dalla sedia
siconduce nella basilica vaticana. gestatoria , e risalito in essa dopo
Lo precedono i procuratori di col- avere alquanto orato, fa altrettanto
legio, i procuratoli generali delle re- quando ne discende all'altare Papa-
ligioni col predicatore apostolico, col le, Indi recatosi al trono, riceve al-
confessore della famiglia Pontificia, e l'ubbidienza i Cardinali, i vescovi:,
coi bussolanti colle cappe rosse; gli gh abbati, e i penitenzieri; ma se
aiutanti di camera del Papa, cap- i i primi non ebbero assunti i sagri
pellani comuni e segreti colle cappe paramenti e solo colle cappe rosse
,

foderate di armellini; gh avvocati incederono processionalmente, allora


concistoriali colle cappe paonazze, vanno soli all'ubbidienza; dopo di
cogli armellini; e i camerieri d'ono- che subito si vestono degli abiti sa-
re, soprannumerarii e segreti con gri , il che in tal caso pure si pra-
cappe rosse e pelli di armellini. Se- tica da tutti gli altri mentovati.
guono in rocchetto e cotta gli ab- Questo vespero si regola come quelli
brevialori di parco maggiore, i vo- Pontificali solenni, e ci avverte l'A-
tanti di segnatura, i chierici di ca- dami, Del serrare la porta santd
mera, maestro del sagro palazzo
il capo IX, che se il Papa non vo-
cogli uditori di Rota, ed il maestro lesse assistere al vespero, e calare
del sagro ospizio , preceduto dai cap- solamente dalla cappella Sistina, co-
pellani colle mitre usuali del Pontefi- me fece nel 1825 Leone XII, allora
ce. Indi viene la croce Papale, portata il vespero sarà al modo degli altri
dall'ultimo uditore di Rota in tona- vesperi ordinari non solenni. , e
cella bianca, in mezzo a due accoliti Difetti ecco come Leone XII chiuse
votanti di segnatura coi candellieri. la porta santa. Celebrato il vespero
Vengono appresso, in paramenti sa- nella Cappella Sistina, presero i sa-
gri bianchi, i penitenzieri vaticani gri paramenti quelli, che li debbo-
minori conventuali ,
gli abbati mi- no assumere, e furono distribuiti i
trati, il commendatore di s. Spirito, ceri a quelli che li dovevano por- ,

i vescovi, gli arcivescovi, e i pa- tare. Indi processionalmente si recò


triarchi, non che i Cardinali diaco- il Pontefice nella basilica, adorò il
,

io8 GAP CAP


ss. Sagramento, e le reliquie mag- Rj. Qui fecit coelum et terram.
giori, andò a chiudere la porta san- iJ^. Sit nomen Domini benedictum.
ta, e dal portico fece ritorno nella P?.
Ex hoc nunc, et usque in sae-

camera de' paramenti. culum.


Continuando la descrizione della ^. Lapidem, quem reprobaverunt
funzione come fu incominciata, termi- aedifìcantes.

nato che sia il solenne vespero, s' in- 5j. liic factus est in caput anguli.
cammina la processione verso la porta ^. Domine, exaudiorationemmeam.
santa, procedendo colle medesime ve- R. Et clamor meus ad te veniat.
sti sagre, quanti le avevano assunte, ^. Dbminus vobiscum.
e colle candele accese in mano quelli, 5j. Et cum spiritu tuo.
che le avevano. Arrivata di poi la
sedia gestatoria avanti la confessio- Oremus.
ne, o tomba de' principi degli apo-
stoli, il Papa ne discende, ed al >i Summe Deus qui summa , ,

faldistorio assiste all' ostensione della >i media, imaque custodis, qui o-
sagra lancia, del volto santo, e della '> mnem creaturam intrinsecus am-
ss. Croce, che dalla loggia si fa dai » biendo concludis, sanctifica et bene-
canonici della basilica, avendo preso » die has creaturas lapidis, calcis, et
luogo i Cardinali nelle banche late- >i sabuli. Per Christum etc.

rali, e gli altri nella navata di mez- K». Amen".


zo. Dopo di ciò il Sommo Pontefice
risale in sedia gestatoria, e benedi- Ciò detto, il Papa coli' acqua be-
cendo il popolo, e sorreggendo col- nedetta asperge quelle materie e le
r altra mano il cereo acceso, giun- incensa ; indi ripiglia la mitra , si

ge alla cappella del ss. Sagramento. cinge di un grembiale bianco , ciò


Quivi torna a discendere dalla sedia che pur fanno il Cardinal peniten-
gestatoria, e detta breve orazione al ziere maggiore e i penitenzieri va-
genuflessorio, intuona l'antifona Cani : ticani, e riceve dallo stesso Cardinal
jucimditate, etc, ed i cantori Pon- penitenziere una cucchiaia d' argen-
tificii ripigliano in contrappunto, » et to, con manico d' avorio, colla quale
>icum gaudio deducemini, nam mon- prende da un nobile schifo, che
« tes, et colles exilient expectantes sorregge un maestro di cerimonie,
» vos cum gaudio. Alleluja ". Que- un po' di calcina, la pone in mezzo
sta antifona non termina finché il della soglia della porta santa , di-
Pontefice non sia giunto nel porti- cendo : » In fide et virtute Jesu
co , ed abbia asceso il trono ,
per » Christi Filii Dei vivi ". Ne pren-
cui il maestro della cappella la fa de dell'altra, che pone nel lato de-
replicare. stro , dicendo » Qui apostolorum
:

"'
Giunto il Papa nel portico, di- >i principi dixit : tu es Petrus, e
scende dalla sedia, e sale al trono mentre nel lato sinistro colloca al-
eretto presso la porta santa : indi tra cucchiaiata di calce , prosegue
scende dal trono, e deposta la mi- » et super hanc petram sedificabo
tra , benedice i cementi dicendo : » Ecclesiam meam ". Indi il Papa
prende tre mattoni per situarli sul-
'>j/. Adjutorium nostrum in nomine la calcina, che ha spianato colla cuc-

Domini, cui risponde il coro, ec. chiaia. Nel collocare il primo, dice :
GAP GAP 209
»» Collocamus lapidem, istum prima- » tio, et beneficia lui muneris in hoc
-•' rium, nel secondo; Ad clauden- >» jubilaei anno imiversitas fideliuna
•» dalli portam sanctani , ipso tan- »i impetrasse laetetur. Per Christum
*> tu m modo , e nel porre il terzo ;
»* etc. 1^.Amen. Terminata questa
-•» singiilo jubilaei anno iteriim re- orazione, il medesimo Pontefice in-
9> serendam. In nomine Palris -^ et tUona r inno Te Deum laiidaniusy
'•> Fili! ->Jf et Spiri tus ^ Sanati. che viene proseguito dal coro con
'» Amen ". sollecitudine, e poscia dà la bene-
Indi i cantori danno principio dizione, dicendo: >y Sit nomen Do-
air inno Coelestìs nrbs Jerusa- mini benedictum etc. " , cui rispon-
lem del Palestrina, ed alla presen- dono i cantori, pubblicandosi l' in-
za del Papa, il Cardinal penitenzie- dulgenza plenaria in forma di giu-
re maggiore, colla stessa cucchiaia, bileo dai due Cardinali diaconi as-
aiutato dai penitenzieri vaticani po- sistenti; e deposti i paramenti sagri,

ne altra calcina e altri mattoni fin- e prese le cappe rósse, il sagro Col-
che il muro si alza alquanto, con- legio, e tutti gli altri accompagnano
tinuandolo e compiendolo gli ope- il Papa alla camera de' paramenti,
rai della reverenda fabbrica di s. e COSI termina questa soletme fun-
Pietro, chiamati perciò sampietrini, zione, fra il suono giulivo delle cam-
vestiti con sacco da con Irati. Appe- pane e il rimbombo delle artiglie-
na terminato l'inno, il Pontefice rie di Castel s. Angelo. I Cardinali
risale sul trono, si lava le mani e usano le vesti e le scarpe rosse, il

\G^^e^ il detto inno ; indi, deposta la treno nobile, i domestici colle livree
mitra, recita i seguenti versetti, ri" di gala, e i caudatari la croccia.
spondendogli il coro: Di poi da un lato di ognuna
delle quattro porte sante, si pone

'^. Salvum fac populum tiium, Do- una marmorea iscrizione, che ricorda
mine. r epoca dell' apertura e chiusura, e
R. Et benedic haereditati tuae. da chi fu eseguita. Anche ai legati
i}'. Fiat misericordia tua. Domine, a Intere assistono nelle due funzioni
super nos. i penitenzieri delle rispettive basili-

R. Quemadmodum speravimus in te. che, e siccome il Papa pone delle


^. Mitte eis, Domine, auxilium de medaghe d' oro, e d' argento nella
sancto. base della porta santa, altrettanto
K?. Et de Sion tuere eos. fanno i detti Cardinali, coi loio
^/. Domine, exaudi orationem meam. stemmi ed analoghe iscri-
gentilizi ,

R. Et clamor meus ad te veniat. tioni. Vari Pontefici promulgarono


^. Dominus vobiscum. la celebrazione dell' anno santo, per-
Ijlj. Et cum spirita tuo* chè, secondo il consueto ,
comincias-
se dai vcsperi della vigilia di Na-
Oremus. tale, e terminasse ai vespcri di quel-
lo dell' anno seguente, e benché al-

Deus, qui in omni loco domi-


>» cuni morirono avanti la vigilia di
« nationis tuac clemens , et beni- Natale, l'indulgenza plenaria inco-
»* gnus exauditor existis exaudi nos, , minciò giorno, sebbene la
in tal
» qusesumus, et proesta, ut inviolabi- porla santa si aprì più tardi, co-
« lis permaneat huius loci sanctifica- me avvenne a Giulio 111, a Pio
\0L. vui. 4
aio GAP CAP
VI. 11 primo eletto a 7 febl^raio tutto il clero secolaie, e regolare, di
i55o dell'anno santo promulgalo tutti quelli, che hanno luogo nella
da Paolo III, aprì la porta santa ai cappella Pontifìcii!, colle solite gra-
a 4 febbraio, e poi la richiuse nei duazioni, e de' Cardinali, che v' in-

secondi vesperi dell' Epifania del cedevano in abito paonazzo, col cor-
i5^i. Ma Pio VI, creato a i5 fe- teggio e seguito delle guardie e mi-
braio 177^^5 dell'anno santo pro- lizie Pontifìcie, oltre il numerosissi-
mulgato da Clemente XIV, eseguì mo che andava appresso.
popolo,
la apertura della porta santa a' 26 Abbiamo dall'Adami pag. i4.5, e.
di detto mese, e poi la chiusa nella XII, Delle processioni straordinarie
vigilia di Natale del medesimo an- per giubilei indulgenze, che il

no. collegio dei cantori Pontifìcii atten-


deva il Pontefìce in detta chiesa, e
IO. Funzioni e processioni pei non intei'venendovi, aspettava il sa-
Giubilei straordinarii. gro Collegio, per cui termine del- al
la messa, un maestro di cerimonie
I giubilei straordinarii sono pro- dava il cenno d' incominciare le li-
cessioni con indulgenza, cioè quelli tanie maggiori, cui davano principio
pubblicati dai novelli Pontefici per due soprani eletti dal loro anziano.
implorare il divino ajuto, e quelli, Dopo aver di poi detto Sancta Mar
che si celebrano in qualche grave ria, ora prò nobis, si alzavano in
bisogno, con processioni di peniten- piedi, e s'incamminava la processio-
za. Incominciando a parlare dei ne; ma l'ultimo Kyrie doveasi dire
primi, fu Sisto ha an- V , come si nella basilica di s. Maria Maggioie,
co da Wan-Espen, Jur. EccL par. quando vi fosse giunto il Pontetlce
Il, tit. 7, cap. 4j §• 21, che in- col sagro Collegio. Il perchè dovea
trodusse il pio costume proseguito il Papa (o in sua assenza il Cardi-
dai successori, di pubblicare nei pri- nale più degno) intuonare Paler
il

mi giorni del Pontificato un giubi- noster. Dove ci fosse slato Pon-


il

leo straordinario, per implorare dal- tefìce, dopo la recita di alcune pre-
la divina misericordia il felice go- ci, era data una semplice benedizio-
verno della repubblica cristiana. ne al popolo, e quindi col suo tre-
Dopo avere perciò emanato una no di città fìiceva ritorno al palaz-
costituzione, i Papi stessi lo apriro- zo apostolico.
no fino agli ultimi tempi con una Riguardo alle altre processioni
solenne processione, colla quale in pei giubilei, che con indulgenza si

forma pubblica, vestiti di mozzetta celebrano dai Sommi Pontefìci pei


e stola, si recavano alla chiesa di gravi bisogni della Chiesa, e dello
s. Maria degli Angeli, alle terme stato, dice ilcapo IX, Del
Sestini
diocleziane, ed ivi, colla consueta giubileo straordinario, che soleva il
cerimonia, che poi diremo, celebra- Papa intimare tali processioni per
ta la messa bassa, seguiva la proces- la feria quinta o sesta, e determi-
sione alla basilica liberiana di s. nare donde dovea partire
la chiesa,

Malia Maggiore, trapassando la vil- la processione, e le chiese da visi-


la Montalto, ora del principe Massi- tarsi, celebrando nella prima la mes-

mo. La strada ei'a coperta di ten- sa il Papa, servito dal Cardinale più
de, e la processione componevasi di anziano di tovagliuolo, come si fa nel-
GAP GAP ili
la messa bassa precedente alla proces- dal Cardinal primo prete dei pre-
sione del Corpus Domini. Quando senti, il quale gli diede a baciare la
poi la chiesa, donde partiva la proces- croce ; indi mise l'incenso nel turi-
sione, era molto lontana dal palazzo bolo a lui presentato, si segnò la
apostolico, il Pontefice \i si recava in fronte coU'aspersorio dell'acqua santa,
lettiga, o in pubblica cavalcata, e ne asperse il Cardinale , lo incensò,
que' Cardinali, che volevano accom- ad una cogli astanti , orò avanti il
pagntirlo, cavalcavano in abito Car- ss. Sagramento , e dopo le litanie
dinalizio paonazzo, mentre gli altri maggiori, dall'altare maggiore diede
si recavano colle proprie carrozze nel la benedizione apostolica. Nello stes-
luogo stabilito, aspettavano
e quivi so anno, per una pestilenza, Clemen-
il Pontefice, incontrandolo nella por- te XI andò a celebrar messa nella
ta della chiesa. Terminata la pro- chiesa di s. Maria degli Angeli , e
cessione, era in libertà de' Cardinali colla consueta processione si recò alla
se volevano accompagnare il Papa basilica lateranense. In altra matti-
alla sua residenza a cavallo. na, celebrata la messa nella chie-
s.

A volere far menzione di alcune sa di s. Maria sopra Minerva, pro-


processioni di penitenza, celebrate cessionalmente andò a quella di san
dai Sommi Pontefici nel secolo de- Francesco a Ripa, visitando anche
corso per giubilei straordinarii, ab- la basilica di s. Maria in Trastevere.
biamo dai Diarii di Roma, i quali Cos\ Innocenzo XIII, nel 1 721, pra-
ne' rispettivi anni ne fanno esatta re- ticò per altra pestilenza , cioè dalla
lazione, che Clemente XI, nel 1718, chiesa di s. Maria degli Angeli, ove
ordinò una processione pei bisogni disse messa per la villa Montalto
,

di s. Chiesa, e per la guerra contro s' avviò alla basilica liberiana ,


pre-
i turchi. Egli pertanto dal Quirina- sentandogli la croce ,
1' aspersorio e
le si recò alla cappella del coro il turibolo il Cardinal arciprete, che
della basilica vaticana, ove celebrò poi incensò il Pontefice. Nel 1722
la messa, quindi segui la proces- fece altrettanto, partendo la proces-
sione, la quale si dilesse alla chie- sione dalla basilica vaticana fino alla
sa di s. Spirito in Sassia, precedu- chiesa di s. Spirito. E per non dire
to dagli alunni della pia casa de- di altri. Clemente XIII, nel 1764,
gli orfani, dall' arciconfiaternila del pei bisogni spirituali e temporali del-
ss. Nome di Maria, dal clero se- la Chiesa, e dello stato, oltre varie
colare e regolare, dalla prelalu- processioni di penitenza, andò a ce-
la, e seguito ad un tempo dai Car- lebrare messa nella cappella di San-
dinali, patriarchi, arcivescovi, e cta SancLorumj ed ascese in ginoc-
\escovi, dui protonotarii apostolici, chio la scala santa. Quindi in altra
dai generali degli Ordini religiosi, e di ringraziamento, dalla basilica va-
dai relerendari di segnatura. Nel ticana si recò alla chiesa di s. Spi-
1 7 19 inoltre. Clemente XI, nella se- rito, dove diede la benedizione col
conda festa di Pentecoste , si recò .ss. Sagramento. Da ultimo, senza
olla basilica vaticana, ove ebbe prin- rammentare i giubilei, e le proces-
cipio la processione come nell' anno sioni fatte da Pio VI coi Cardinali,
precedente, pei bisogni di s. Chiesa, diremo che Leone XII volle fare
tliiigendosi alla detta chiesa di s. Spi- una novena all' Arcangelo s. Miche-
rito. Alla porla di essa fu ricevuto le protettore di s. Chiesa, per le ne-
1 ,, ,

aia GAP CAP


cessila della Chiesa stessa. Tre giorni meni. Si parie il Papa dalle pro-
si fece novena nella cappella di
la prie stanze colla falda sostenuta dai
s. Lorenzo presso Sanata Sancloriim, camerieri segreti, e si reca a s. Pie-
ed altrettanti nelle basiliche di san- tro in mezzetta, e stola rossa, rice-
ta Maria Maggiore e di s. Pietro vendo dall'arciprete l'aspersorio, col
compartendo egli stesso la benedi- quale asperge se, il sagro Collegio
zione col Santissimo. I Cardinali vi e gh astanti; e dopo fitta breve o-
andarono in vesti paonazze, del qual razione all' altare del ss. Sagramen-
colore erano pura n co la sottana e la to, ed a quello de' principi degli a-
fascia dei loro caudatari, oltre il postoli , si reca alla cappella del
ferraiuolone nero. Talvolta sogliono battisterio , innanzi alla quale pres-
celebrarsi giubilei straordinarii anche so il pilastro evvi eretto il Pon-
senza la processione, colla sola visita tificio soglio, ove si pone a sedere
delle determinate chiese, e coU'adem- assistito dal sagro Collegio , depo-
pimento delle opere ingiunte per nendo la e prendendo
stola rossa ,

l'acquislo dell' indulgenza plenaria. la bianca. Quindi primo cerimo- il

niere presenta al Papa quello che


1 Funzione e Pontificale per la
. si dee battezzare, a cui il Papa do-

Canonizzazione. /^.Canonizzazioni; e manda qual è il suo nome, e chia-


per la funzione della Beatificazione, mandolo con esso, dice versandogli
che si fa dai Cardinali della con- Pacqua del battesimo intesta: Ego
gregazione de' Riti , nella quale il te baptizo in nomine Patris 4jf
Papa soltanto nel dopo pranzo visi- et Fila tff , et Spiritiis ->-|f Sancii.
ta la basilica vaticana pel nuovo Àmen. Se vi sono altri ebrei da
beato, /-^. Beatificazione. battezzarsi, si fa altrettanto, e poscia
il Pontefice seguito da'Cardinali, va
12. Battesimo di Ebrei ed
alla cappella Clementina , dedicata
Infedeli.
a s. Gregorio, ed ivi ascendendo il
Come il primo de' sagramenti sogHo, in piviale e mitra, cresima
ne facciamo qui una speciale men- i medesimi assistiti dai loro padri-
zione. Dice r Adami, al capo XI ,
ni. Dopo la cresima, Papa intuo-
il

che non si può dare regola certa na l'inno Te Deum laudamus, che
del modo di praticare il battesimo prosiegue il coro de' Pontificii can-
degli adulti , mentre esso dipende tori in canto figurato , che inoltre
dalla volontà del Pontefice di farlo risponde all' orazione , e alla sem-
in quella forma, e luogo, che più plice benedizione. Compita questa
gli piacerà , e riportando ciò , che funzione , suole il Pontefice cele-
fece Clemente XI nel prinòipio del brare la messa bassa in cui i ,

secolo decorso, scrive quanto segue. cantori dicono due mottetti uno ,

Si recano gli ebrei da battezzar- all'offertorio, l'altro all'elevazione,


si nel portico di s. Pietro, dove as- e cosi ha fine la funzione, dopo
sistiti dai loro padrini, un arcivesco- avere i candidati ricevuta nella mes-
vo vestito pontificalmente fa ad essi sa la comunione dalle mani del
i soliti esorcismi, dopo i quali in- Papa. Quindi ascendendo all'appar-
trodotti nella cappella del Crocefis- tamento papale, passano tutti nella
so, ora delia Pietà, dallo stesso pre- camera del concistoro, ove il Pon-
lato sono unti con olio de'catecu- tefice ha fatto imbandire splendi-
CAP CAP ii3
damente tre tavole, come l^giamo cerimonie rinnovate, per non dire
in un mss., quanti erano i battez- di altri, da Clemente XIII, Pio VII,
zati, che furono prima ammoniti e Leone XII. Per la benedizione
da Sua Santità a riconoscere la gra- poi delle fascie, che i Papi sogliono
zia, che Dio loro avea fatta, e rega- donare a' neonati primogeniti dei
lati con generosità sovrana, e poi se- sovrani cattolici, ne parliamo al se-
paratamente assistiti a mensa da Cle- guente numero. I Cardinali poi, come
mente XI, did Cardinal decano, ci avverte il Sestini, quando il Sommo
dalla vedova regina di Polonia Maria Pontefice battezza, o cresima ebrei,
St)bieski, e dal Cardinal Ottoboni , maomettani, ed altri, locchè antica-
perché il decano aveva fatto da pa- mente soleva farsi al battistero pres-
drino, la regina da madrina, e l'Ot- so la basilica di s. Gio. in Late-
toboni, a nome del gran duca di rano, intervengono ad assistere al-
Toscana, lo avea rappresentato per la funzione in vesti , e cappe ros-
tenere un terzo catecumeno al sa- se, e con quelle e queste di colore
gro fonte , e al sagramento della paonazzo, quando i tempi prescri-
confermazione. L'orazione della be- vono l'ultimo colore.
nedizione della tavola , che fece il

Papa, fu letta dal suo caudatario, e i3. Benedizione delle Fascie.


durante la mensa monsignor Fabro-
ni lesse la bolla in favore degli Al Pontefice Clemente Vili rimon-
israeliti, che professano la fede cat- ta la consuetudine del donativo delle
tolica, emanata dallo stesso Clemen- fascie benedette, formate di drappi
te XI. Il Cardinal Ottoboni cinse preziosi con ricamo d' oro ed orna-
,

al Papa Io zinale, il Cardinale pri- menti di miniature e di gemme, che


mo diacono gli levò la stola, il ca- i Pontefici sogliono benedire, ed in-

meriere segreto coppiere gli versò viare ai primogeniti de' sovrani cat-
l'acqua alle mani, ed il Cardinale tolici, che dovranno succedere al tro-
più degno gli piesentò il pannoli- no, massime alle corti di Austria,
no per asciugare le mani. Francia, Spagna e Portogallo. Ebbe-
I più recenti esempii dei Ponte- ro perciò spedito talvolta apposita-
fici, che amministrarono il sagra- mente ablegati apostolici, nunzi stra-
mento del santo battesimo, sono di ordinari , ovvero deputarono a pre-
Benedetto XUl, che, nel 1725, bat- sentarle gli stessi nunzi residenziali.
tezzò un neofito nella chiesa di san- Ai primi appartenne Urbano Vili,
ta Maria sopra Minerva, ed il figho quando da prelato ricevette l'incari-
di Giacomo III re d' Inghilterra al co, nel i6or, da Clemente Vili per
regio palazzo ; quindi in altra epoca la corte di Francia, ed ai secondi
dieci Ira ebrei, e maomettani nel bat- l'attuai decano del sagro Collegio,
tisterio lateranense; di Benedetto XIV, Cardinal Bartolomeo Pacca, quando
che, nel lyl^, nella suddetta chiesa essendo nunzio in Lisbona, Pio VI
ammise al santo lavacro solennemen- gli rimise, nel 1797, le fascie be-
che poi cresimò, e
te diversi israeliti, nedette, e le ricche biancherie per
comunicò nella messa, facendo al- r infante d. Antonio Francesco Pio,
trettanto nel lySo, in cui, oltre i nato nel 1795, dall'infante d. Gio-
detti sagramenti , congiunse due vanni principe del Brasile.
neofiti con quello del matrimonio; Questa benedizione suol farsi nel-
,

2i4 CAP CAP


la cappella Palatina, o nella sala che fecero, o per alcune circostanze
del concistoro del palazzo apostoli- celebrano i Papi, sono a vedersi
co abitato dal Papa, od in alcuna principalmente i seguenti articoli :

chiesa, come da ultimo praticò il Battesimo, Cresima, Consacrazione


medesimo Pio VI in quella di s. de'Vescovi, di Chiese, e prime pie-
Maria sopra Minerva per le men- tre collocate ne' fondamenti di es-
zionate fascie inviate in Portogallo. se, Ordinazioni, Sposalizii, Corona-
Facendosi nella sala del concisto- zione DEGLI imperatori, RE E DUCHI,
ro tal benedizione, ecco come pro- Concistori segreti, e pubblici. Be-
cede, e si eseguisce la funzione. Si nedizioni ec. di molte cose, agli arti-
erige un altare, con croce e sei coli che riguardano, e tanti altri
le

candellieri, oltre il quadro della b. relativi,che lungo assai sarebbe


Vergine, ponendosi sulla mensa la enumerare. Si celebrava poi, sino
stola bianca del Pontefice. Le fascie agli ultimi anni del secolo passato,

si dispongono sopra diverse tavole dai Pontefici cappella Papale, previa


circondate di banchi; ed ha luogo la partecipazione a' Cardinali in con-

l'invito di alcuni Cardinali, cioè dei cistoro, per l'elezione dell'impera-


palatini, del segretario di stato, e di tore de' romani , del re di Polonia
quelli nazionali, o ben affetti di quel- ed monarchi nella cappella
altri

la corona, cui si spediscono le fa- Pontificia, con solenne Te Deum,


scie, il quale invito si fa da un pa- il quale si cantava pure alle rispet-
rafreniere Pontificio con biglietto di tive chiese nazionali. A queste i

monsignor maestro di camera, on- Cardinali , sebbene di avvento o


de i Cardinali si riuniscono nell' an- quaresima, intervenivano in cappa,
ticamera segreta. V intervengono al- e vesti rosse. L' inno della ricono-
tresì l'ambasciatore o ministro del- scenza fu pure dai romani Pontefici
la stessa corona, la nobiltà, e altre fatto cantare per benefici i ricevuti e
distinte persone. Preceduto il Pon- mentre fra i tanti
vittorie riportate,
tefice, vestito di sottana, fascia, roc- esempii , che
ne abbiamo , oltre i
chetto, e mozzetta, dai Cardinali in già ricordati all' articolo. Cantori
abito, e dalla camera segreta di set- PoNTiFicn, faremo menzione di al-
timana, reca dalla sua stanza a
si cuni. Alessandro VI, nel 1496, vi
quella del concistoro, e dopo avere aveva pubblicato solennemente la
orato per breve spazio di tempo, il lega fatta con diversi principi, es-
Cardinal diacono più antico gU po- sendovisi recato in cavalcata a farvi
ne la stola bianca, e coli' assistenza cappella. Giunta in Roma la noti-
dei vescovi eHmosiniere, e sagrista, zia della vittoria di Lepanto de' cri-
pel libro, e la candela, colle prescrit- stiani sui turchi, s. Pio V, nel dì
te preci benedice le fascie formal- seguente 1 1 ottobre iS'j i, tenne
mente, e asperge con acqua be-
le cappella nella basilica vaticana per
nedetta, dopo di che deposta la sto- ringraziare l'Altissimo, nella qual
la, fa ritorno alla sua camera. funzione il celebre Silvio Antoniano,
che poi fu Cardinale, recitò un'ele-
14. Altre diverse funzioni slr aor-
gantissima orazione, che si riporta
dinarie, che celebra il Sommo
dal p. Maffei nella vita di s. Pio V,
Pontefice.
pag. 326. Alessandro VII, a'y aprile
Delle altre funzioni straordinarie, 1666, fece cantare nella cappella
,

GAP GAP 2i5


Papale il Te Deiim _,
per la cessa- nella chiesa di Araceli per l'otta va-
zione della peste , che aveva alllilto rio della canonizzazione di santa Mar-
Roma. Innocenzo XI, nella cappella gherita da Cortona. Non si deve poi
Papale che tenne a' 19 settembre tralasciar di ricordare, che antica-
i683, in ringraziamento al Dio de- mente i generali degli Ordini reli-
gli eserciti per la liberazione di Vien- giosi, quando erano eletti, nella pri-
na ricevette lo stendardo di Mao-
, ma funzione, che avea luogo in cap-
metto speditogli dal re di Polonia pella, si recavano in essa co' loro re-
Giovanni III. E nel 1732, Clemen- ligiosi , che alcune volte ascesero a
te XII, dopo la cappella della Assun- diverse centinaia, a baciare i piedi al
ta, fece cantare il solenne Te Dcum, Papa sedente in trono, presentandoli
per la presa di Orano, conquistata i rispettivi Cardinali protettori, che
dagli spagnuoli. prendevano il luogo proprio del Car-
Urbano VIII, a' 6 agosto i63i, dinal primo prete, quando assiste al
nella cappella Paolina del Quirinale soglio. Che nelle cappelle Sistina, e
alla presenza di trenta Cardinali Paolina Papi fecero diverse funzioni
i

diede l'abito antico di Prefetto di particolari, a' rispettivi luoghi descrit-


Roma con solennissima pom-
(^P^edi), te, nonché la comunione alla propria
pa, al suo nipote d. Taddeo Barbe- famiglia ( come diremo all' articolo
rini. Benedetto XIII, nel 1725, tenne Cappelle Segrete), e che in esse si
un concilio provinciale nella basilica fa l'esperimento, e da' cantori Ponti-
lateranense , e primieramente volle ficii si scelgono quelli che vi concor-
lare solenni esequie in suffragio dei rono, alla presenza del maggiordo-
padri, che in altri tempi celebraro- mo, lo dicemmo a quell' artioolo.
no i concilii, dicendovi egli stesso la
messa pontificale, coli' assistenza del § VII. Personaggi che Jianno luo-
sagro Collegio, e di tutti quelli, che go nelle Cappellej indicazione di
dovevano prender luogo nel medesi- quellij che anticamente v inten'c-
mo, paramenti di color ne-
co' sagri nivanOy e posti, che vi presero
ro ; e terminatane la celebrazione i sovrani. Luogo ove si ammetto-
a' 29 maggio, nel dì seguente nella no quei, che bramano assistervi.
Cappella Sistina del Vaticano la fece
sottoscrivere da trenta Cardinali, sei I. Personaggi, che hanno luogo in
arcivescovi , trentotto vescovi , tre Cappella per ordine di preceden-
abbati mitrati, e da trentacinque za, colla quale recansi al trono
procuratori de' vescovi assenti. Indi, Pontificio, a ricevere le candele,
nel 1728, Benedetto XIII, pel ri- le palme e gli Agnus Dei
ceneri, le
trovamento del corpo di s. Agostino benedetti dalle mani del Papa, e
in Pavia, la cui identità fu provata loro posto nelle Cappelle Papali,
in detto anno, correndo la festa del trattandosi di ognuno a rispettivi
santo dottore, si recò a tenere cap- articoli.
pella Papale nella chiesa di s. Ago-
stino, cantandovi egli stesso la messa, Cardinali dell* ordine de* vescovi.
ed al Papa fu dato il solito presbi- Cardinali dell'ordine de' ])reti.

terio dal Cardinal Sellcri, titolare Cardinali dell' ordine de' diaconi.
della chiesa. Inoltre Benedetto XI II Patriarchi, la precedenza de' quali è la
allrcltanlo fece nel medesimo anno seguente: 1." il costantinopolitano,
2i6 GAP GAP
2." l'alcssanclnno, 3.° l'antiocheno, Generali e vicari generali degli Or-
4.° il gerosoliniilnno ;
quindi gli dini religiosi mendicanti.
altri patriarclii se vi fossero. Senatore di Roma.
Arcivescovi e vescovi assistenti al Tre conservatori di Roma, e priore
soglio. de' capo-rioni.
Arcivescovi, e vescovi non assistenti Maestro del sagro ospizio.
al soglio, compresi quelli orien- Uditori della sagra Rota , e padre
tali pei Pontificali , ed ordinazio- maestro del sagro palazzo apo-
ni in Roma del loro rito. stolico.
Abbati mitrati ,
preceduti dall' ar- Chierici di camera.
cliimandrita di Messina, se vi è, Votanti di segnatura,
nonché dal commendatore di s. Abbreviatori del parco maggiore.
Spirito. Prete assistente al celebrante, e dia-
Penitenzieri, cioè se il Papa farà cono, e suddiacono, ministri della
la finizione nelle basiliche di s. cappella Pontificia.
Pietro, o di s. Paolo, o nelle Cap- Maestri di cerimonie.
pelle del Vaticano o del Quiri- P. compagno del maestro del sagro
nale, tocca ad intervenirvi ai pp. palazzo, in assenza di questo.
conventuali penitenzieri della ba- Camerieri segreti del Papa parteci-
silica vaticana; se la farà alla panti, avendo la precedenza quelli,
basilica di s. Maria Maggiore, ai che sostengono la falda, i quali
pp. domenicani penitenzieri di es- siedono agli scalini dell'altare, ai
.sa; ed ai pp. minori riformati lati del decano della Rota custo-
penitenzieri della basilica latera- de della mitra Pontifìcia.
nense appartiene il luogo nelle Camerieri segreti soprannumerari.
funzioni, che il Papa fa in detta Camerieri d' onore.
basilica, però usando la berretta Avvocati concistoriali.
i soli conventuali. Cappellani segreti, e di onore del
Governatore di Roma. Papa.
Principe assistente al soglio. Chierici segreti del Papa, se hanno
Uditore generale della reverenda ca- l'uso del mantellone.
mera apostolica. Cappellani comuni.
Tesoriere generale del Papa, e sua Aiutanti di camera del Papa.
reverenda camera apostolica. Bussolanti , a' quali si sono riuniti
Maggiordomo, prefetto de' sagri pa- i camerieri extra ^ e gli scu-
lazzi apostolici. dieri.
Protonotari apostolici partecipanti e Procuratori generali degli Ordini re-
soprannumerari. mendicanti, e monastici.
ligiosi
Reggente della cancelleria, e vidito- Predicatore apostolico cappuccino.
re delle contraddette, se ci fosse- Confessore della famiglia Pontificia,
ro. E qui da notarsi, che quan- servita.
do eravi il prefetto dei brevi Pon- Procuratori di collegio.
tificii, prendeva luogo in cappel- Cantori della cappella Pontificia.
la immediatamente, dopo il reg- P. sottosagrista agostiniano.
gente della cancelleria, ed antica- Chierici della cappella Pontificia.
mente sedette subito dopo i ve- Accohti-ceroferari-cappellani conumi.
scovi non assistenti. Caudatari de* Cardinali.
,,

CAP CAP 5,^


Maestri ostiari, i'irga ruhea. gri paramenti, governatola, l'udi- il

Alunni del collegio geinianico-iinga- tore della camera, il tt?soriere e il


rico, per antico privilegio rinno- maggiordomo, siedono avanti , rice-
vato da Leone XII. vono r incensazione e là^ape prima
Cursori Pontifìcii. degli arcivescovi e vescovi non as-
Mazzieri del Papa. sistenti al soglio, e degli abbati mi-
trati, mentre ne' Pontificali, e altre
Tutti questi personag^ , che nel funzioni, in cui questi ultimi pren-
venerdì santo, meno i penitenzieri dono i paramenti sagri, i mentovati
e gli alunni del collegio germanico quattro prelati di fiocchetti siedono
ungarico, si lecano all' adorazione nel banco , e innanzi a' protonotari
della croce,hanno stabile luogo in apostolici.
Cappella, come desciiveremo e per ; Parlandosi al § citato, numero X
riguardo di ciò, che si deve osser- 1 7, del luogo che prendono ne' Pon-
vare quando il Papa non celebra tificali i sunnominati, col me-
tutti

e non assiste alle funzioni , oltre desimo ordine , ci limiteremo ad


quanto si dice alle principali cap- accennare, oltre quanto si disse al
pelle, è da vedersi il n. i, del § X § II di questo articolo, sui posti,
verso il fine , nel quale fra le al- e banchi coperti di arazzi, come e
tre cose si tratta ove nell'assenza del dove siedono nelle Cappelle Ponti-
Pontefice debbano sedere i vescovi ficie ordinarie: anzi a maggior in-
assistenti al soglio. Però è d'avver- si tornerà a par-
telligenza di alcuni,
tirsi, che ne' Pontificali, e nelle cap- larne al § X, num. i,"
pelle, e funzioni, in cui si assumo- Nella quadratura de' banchi dalla
no paramenti sagri, la precedenza
i parte del vangelo, e a destra del
e ordine che si osserva , è la sud- trono Pontificio siedono i Cardinali
descritta , mentre quella delle pro- vescovi suburbicarii , e quelli dell'or-
cessioni , se si assumono gli abiti dine de'preti , e dalla parte dell'epi-
sagri, si vedrà al § X, n. 17, trat- stola i diaconi, alla fine del qual
tandosi del Pontificale di pasqua, e banco prendono luogo i Cardinali
al num. 9,8 per ciò, che riguarda la preti ,
quando il loro non è suffi-
processione del Corpus Domini, Per ciente a contenerli. I due Cardinali
r ordine poi che si osserva quan-
, diaconi più antichi siedono a de-
do non si prendono i paramenti sa- stra, e a sinistra della sedia Papale;
gri, esso viene descritto allo stesso e nel ripiano del trono, a' suoi tem-
§ X ai numeri i5 e 4ij i^e' quali pi siede il Cardinal più antico del-
si tratta delle processioni , in cui si l' ordine de'preti. Non è a tacersi,
leva nel venerdì santo il sepolcro che se, oltre i Cardinali diaconi as-
dalla cappella Paolina del Vaticano, sistenti al soglio, ve ne fosse uno
e dell' allra, che ha luogo nella pri- solo del loro ordine, questi prende
ma domenica dell' avvento, per l'es- r ultimo luogo al banco de' Cardi-
posizione io detta cappella del ss. nali preti, i quali in mancanza dei
Sagramento in forma di quarant'ore, diaconi, assisteranno al trono, fa-
con cui si dà principio in Roma al cendo le loro veci; ben inteso però,
turno di tal di voto esercizio, ed an- che essendovi in Cappella un solo
che al § IX. Inoltre nelle cappelle, Cardinal diacono, e dovendo allora
nelle quali non hanno luogo i sa- supplire air assistenza del Irono un
518 GAP CAP
Cardinale prete, questi deve cedere canonici regolari, e degli Ordini mo-
la precedenza a quello, ponendosi nastici, tra i quali Benedetto XIV,
dal sinistro lato. Altrettanto si pra- nel 1755, diede luogo all' abbate
tica quando essendovi in Cappella generale della congregazione girola-
tre soli Cardinali diaconi, dovendo mina d'Italia. E qui poi da avver-
ì due primi assumere i paramenti tirsi,che il commendatore interviene
sagri vanno all' assistenza del tro-
, in cappa paonazza, e il presidente
no , e sinché non sieno vestiti , il della congregazione cassinese, e l'ab-
terzo Cardinal diacono, ed un Car- bate della basilica di s. Paolo del-
dinal prete, il detto luogo ai due la stessa congregazione , se inter-
Cardinali diaconi assistenti al tro- vengono alle Cappelle, assumono la
no fu assegnato da Paolo II, nel cappa nera del colore dell' abito,
1465, perchè il Cardinale primo mentre gli altri abbati mitrati, quan-
prete, come avea il luo-
assistente, do non assumono i paramenti sagri,
go in cui sedendo dava le spalle
, vestono di sottana, fascia, mantellet-
a tutti i Cardinali, e i due primi ta, e mozzetta di saia, e del colore
diaconi, come assistenti, sedevano dell'abito del proprioOrdine, oltre
anch' essi senza preeminenza negli il cordone che portano al
verde ,

sgabelli uditori di Rota, e


fra gli collo, colla croce, che nascondono
i camera, come abbiamo
chierici di in petto, mentre il solo abbate ge-
dal p. Gatti co, Act. Ccerem. p. 12. nerale de' canonici regolari latera-
I patriarchi, gli arcivescovi, e ve- nensi usa il rocchetto, come parte
scovi assistenti al soglio siedono a dell'abito della sua religione. Quindi
sinistra del trono. Il governatore ha siedono i generali, e vicari generali
il primo luogo nel banco de' prelati degli Ordini mendicanti , secondo
de' fiocchetti, a ridosso del muro l'epoca della loro elezione, rimanen-
dal lato dell' epistola, incontro al do fermo il disposto di s. Pio V, il
Papa ,
posto eh' egli gode sino da quale colla costituzione, Divina dis^
Giulio li ,
per essere pronto a qua- ponente ^ ai 27 agosto i568, de-
lunque ordine di lui; e il principe cretò, che all'Ordine de' predicatori
assistente al soglio sta su questo si dovesseil luogo più degno sopra

sempre in piedi, accanto il Cardi- gli Ordini de' frati mendicanti,


altri
nale primo diacono. Appresso al go- tanto nella cappella Pontificia, che
vernatore siedono 1' uditore della nelle processioni, pubbliche funzioni,
camera, il tesoi'iere, il maggiordo- e concilii. Siedono poscia i procura-
mo, gli arcivescovi, e vescovi non tori generali degli stessi Ordini mo-
assistenti al soglio, sebbene ancora nastici, e mendicanti per antico pri-
non fossero consagrati, fra' quali i vilegio, e perciò non riuscirà discaro
vescovi orientali residenti in Roma che qui si accenni, come da ultimo
pei Pontificali, e per le ordinazioni Clemente XI, nel 1716, concedette
del loro rito; indi gli abbati mitrati, luogo in cappella non solo al ge-
cioè l'archimandrita di Messina, il nerale de' minimi, o paolotti, ma
commendatore di s. Spirito, e se vi anche al piocuratore generale; e
fosse, il reggente della cancelleria nel 1718, concesse egual luogo al
gli sederebbe appresso, sebbene ab- generale, e procuratore generale dei
bia seduto anco presso i protonotari frati della Mercede della Redenzione
onorari, e gli abbati generafi dei degli Schiavi, facendo altrettanto ai
,,

CAP GAP 219


carmelitani scalzi della congregazione fìsco, e della R. C. A. (del quale
d'Italia, Pio YIJ, con rescritto dei particolarmente tratta il Costanti-
5 feW^raio1821. Ed il regnante ni, De officio procuratori s fisca^
Pontefice lo accordò ai procuratori lis, ec. ) , il luogo di lui in CappeU
generali de' monaci armeni mechi- la non può essere inferiore a quello
tarisli, ed armeni di s. Antonio ab- assegnato dalla costituzione di Sisto
bate. Dopo di questi siedono il p. V al commissario generale della
predicatore apostolico, il p. confes- R. C. A. Ma di questi due perso-
sore della famiglia Pontifìcia, secon- naggi oltre quanto dicemmo parlan-
do la disposizione di Clemente XIII, do della Canonizzazione, delle Ca*
emanata nel 1762, e i procuratori valcate pel possesso, per la Cappel-
di collegio, cioè sotto al coro, ove la dellass. Annunziata ec. , trat-
stanno i cantori. teremo ancora per la processio-
Qui poi si deve avvertire, che ne del Corpus Domini ^ e pel ve-
altresi hanno luogo in Cappella i spero e festa de' principi degli apo-
prelati di mantellettone, monsignor stoli ec.

procuratore generale del fìsco, e del- Hanno il banco dietro i Cardinali


la R. C. A., e monsignor commis- diaconi i protonotari apostolici pàr-
sario generale della R. C. A., i quali lecipanti, il cui secondo posto occupa

nelle cavalcate, quando si facevano, il maestro di camera prò tempore


ed ora nelle processioni, incedono del Papa, se è protonotario; e i

insieme, prendendo la dritta il pri- soprannumerarii siedono appresso: il


mo, cioè dopo i cappellani segreti, senatore , nel secondo gradino del
seguiti dagli avvocati concistoriali trono, e i conservatori di Roma , e
co' quali hanno comune
forma e la priore de' capo-rioni siedono al terzo
specie della cappa paonazza, colle gradino del medesimo dalla parte
fodere di seta cremisi, e delle pelli destra, al dire di Novaes, secondo
di armellini secondo i tempi. Sicco- la concessione d' Innocenzo X, fatta
me per solito il commissario nomi- nel 1647, sebbene rilevasi dal Bo-
nato viene eletto dal ceto de' prò- nanni. Gerarchia pag. 497? che il
curatori summentovali
di collegio senatore, ed i conservatori già avea-
dovrebbe sedere con essi, ma, per no luogo in cappella, cioè nel da-
essere prelato di mantellettone, se ne vanti de' gradini dell'altare, dalla
astiene ,
giacché , secondo la bolla parte del vangelo, secondo una stam-
Acl excclsum unii>ersalis, emanata pa del XYI secolo. Onde Innocen-
da Sisto Y quarto idus octobris
,
zo X avrà confermato 1' intervento
i586 , s' egli non è coniugato, di essi nelle Cappelle, e rimosso il

'•> in Cappella Pontifìcia et con- posto dagli scalini dell'altare a quelli


>* cistoriis publicis, nec non proces- del soglio, posto che anche il Sesti-
f» sionibus , equitationibus, aliisque ni, nel suo minestro di Camera,
j> actibus, tam publicis, quam pri- stampato jiel 1 634, descrive già slabi-
" vatis in loco palatii apostolici au- lito al senatore, sopra i conservatori,
j> ditoribus, ac dict;c camerae cleri- ed altri baroni romani , couìe dice
^» cis assignato immediate post illos nel capo XX 111. Oltre a ciò si legge
»> sedere, et incedere debet ". Laon- nel Cerimoniale di Leone X, slam-
de dalla cospicuità del distìnto uf- palo nel i5i6, lib. Ili, sect. li.

fìzio del procuratore generale del » De ordine sedendi in capella}


220 GAP GAP
« senator, conservatorcs, et barones presso il celebrante, e quando deb-
« urbis, atqiie alii proceres, supra- borio sedere, prendono luogo agli
« dictis primis ( altri nominati di scalini dell' altare avanti la men-
« sopra) inferiores, sedebunt in se- sa; mentre i maestri di cerimonie,
« cundo et tertio gradu solii Pon- dividendosi nelle varie attribuzioni,
w tifìcalis prò eorum qualitate: pri- il primo sta sempre immobile sul
« mum inter istos senator locum ripiano del trono al servigio del
» obtinuit '
.
'
Papa , il secondo vi ascende per le
Il maestro del sagro ospizio, pri- differenti cerimonie, il terzo assiste
ma clie incominci la cappella, siede il celebrante, e gli altri, insieme ai
fuori della quadratura de' bandii soprannumerarii, quando non agisco-
de' Cardinali preti dal lato destro no, stanno dalla parte dell'epistola,
del trono, cioè vicino al detto ban- presso l' altare, nel qual luogo, e
co, ove si vede un'apertura, e poi vicino alla credenza vi sono, per ese-
stasempre in piedi al termine del guire le diverse attribuzioni, talvolta
banco de' Cardinali diaconi. Egli, a il sottosagrista col religioso suo com-
seconda della disposizione di Ales- pagno, e sempre i chierici, sotto-
sandro VII, ha il nobile incarico chierici, oltre i loro soprannume-
della custodia della Pontificia cap- rari , e gli accoliti della cappella,
pella , allorché vi si celebrano le Dicontro al trono , e avanti ai
sagre finizioni, ed anticamente vi prelati di fiocchetti sopra diversi
ammetteva i nobili forastieri. Gli piccoli banchi siedono ,
prima i

uditori Rota siedono al quarto


di camerieri segreti partecipanti, po-
o penultimo gradino della parte da- scia i soprannumerari , indi quelli
vanti il trono, avendo l'ultimo d'onore, occupando l'ultimo gli av-
luogo il p. maestro del sagro palaz- vocali concistoriali sino 174^? dal
zo apostolico, il quale, come riporta per volere di Benedetto XIV, doven-
il Bernini, del Tribunale della Rota do innanzi di tal concessione se-
pag. 98, anticamente godeva il se- dere sul pavimento, come avanti di
condo luogo fra tali prelati; però il loro sul pavimento siedono i bus-
decano, o più anziano di questi solanti, due de'quali stanno in pie-
custodi della mitra Papale, siede in di all'ingresso della quadratura della
mezzo a' due camerieri segreti par- cappella. I cappellani segreti e di
tecipanti, agli scalini dell'altare dal onore, i chiérici segreti, i cap-
ato del vangelo. I chierici di ca- pellani comuni e , gli aiutanti di
mera, i votanti di segnatura, e gU camera del Papa, siedono sullo
abbreviatori di parco maggiore sie- scalino, continuazione del terzo del
dono appresso gli uditori di Rota, trono, pel quale si ascende al ripia-
nello scalino, che continua per asceii- no, prima di anelli dell'altare. L'ar-
dere al ripiano avanti a quello del- chiatro Pontifìcio, eh' è l'ultimo fra
l'altare, prendendo luogo dopo di i camerieri segreti partecipanti, sie-

essi il religioso domenicano p. com- de di contro al trono, cioè pel pri-


pagno del maestro del sagro palaz- mo nel gradino superiore del banco
zo, allorquando questi non intervie- de'Cardinali diaconi. I maestri ostia-
ne alla cappella. rii, custodi della Croce Papale, stan-
1 ministri assistenti, cioè il pre- no in piedi a destra dell'altare ac-
te , diacono , e suddiacono stanno canto ad essa , e i caudatari allo
,

GAP GAP 221


scalino secondo de' banchi de'Cardi- intagliò un rame in una tavola,
nali loro padroni. rappresentante la cappella Sistina,
Queste sono ,
per usare il ter- coir indicazione delle persone, che
mine di Camerario
Cencio e del , vi assistevano, secondo la dignità e
Cerimoniale di Gregorio X, le fi- grado. La medesima tavola in forma
la, in cui sono disposti luoghi i più piccola fu incisa da Filippo Ju-
per le persone de' rispettivi ordi- vara, e posta da Adami alla prima
ni suddescritti, che il Cardinal Gae- pagina delle sue Osservazioni per
tano chiama Acies e il cerimo- _,
la Cappella Pontificia, pubblicate
niere Burcardo Lineas. L' ingresso nel 171 I, e quindi fece altrettanto
della quadratura de' banchi de' Car- il Bonanni nel 1720, nella sua Ge-
dinali , e della porta che conduce rarchia Ecclesiastica, pagina 49 ^s
in sagrestia, \iene custodito dalle coir indicazione de' posti mediante
guardie nobili, ed il primo al di den- una enumerazione, riproducendo la
da due mentovati bussolanti in
tro desaizione della Cappella Papale,
cappa rossa, e da due cursori Pontifìcii compilata da Paride de Grassis,
colle loro mazze d'argento; mentre celebre maestro di cerimonie, nel
i mazzieri stanno di guardia all' in- Pontificato di Leone X, eh' è la
gresso del presbiterio, o porta della seguente.
balaustrata; e la guardia svizzera « Partes Capellae Papalis sunt sug-
co' suoi ufficiali, oltre la porta prin- » gestum, solium, sedilia, septa, can-
cipale della Cappella, circonda i >» celli , vestibulum ,
piesbyterium
banchi de'Cardinali, pel buon ordi- '> ambulacrum, chorus, et tribunal,
ne degli estranei, che si recano a e ripetendo tali voci le spiega come
vedere le funzioni, di che si parlerà segue :

in fine di questo paragrafo. Final- w I. Suggestum, sive thalamus,


mente ne' Pontificali, e nelle Cap- « locus est elevatus ubi sedes Pon-
pelle, che si celebrano nelle basiliche « tificisampia, solium sive thronum
lateranense, vaticana, e liberiana, >y dieta, ante altare in cornu evan-
nonché in altre chiese, guarniscono >y gelii sita est.

la navata di mezzo la civica scelta, « 2. Sedilia Cardinalium circum-


i capotori, e la linea; e nelle solen- » quaque tam altare, quam solium
ni benedizioni la guardia civica, e M circumstantia sunt, post oratorum,
la linea a piedi che a cavallo,
sì « ac pr<Telatorum subsellia disponun-
colle bande, formano il qua-
loro >*tur , ex bis senatoriis trium ordi-
drato nella piazza ove si comparte. ni num sedilibus ante gradus presby-
j> terii sit quoddam quadrangulare
1. Indicazione de' personaggi, che » spatiolum ,
quod inter ipsa.
anticamente intervenii'ano alle firn' »> 3. Sedilia sepitur , ideo illa

zioniy e Cappelle Pontifide j ed « quadiatura septum nuncupatur,


esempii di alcuni sovrani^ che vi » ubi religiosi togatique curiales non
presero posto. M palatini incumbunt.
» 4* Cancelli sunt crales interme-
Prima di dire quali soggetti arca- i*dii, quae senatum a populo di-
no in avanti luogo in Cappella, è » stinguunt. Super hos septem, sex,
bene premettere, che nel 1^87, re- « aut quatuor luminaria ponuntur
gnando Sisto V, Lorenzo Vaccari 'jprò celcbralionum tUvei'sitate,
,

2Z2 GAP CAP


!»5. Vestlbulum est inter septa to Paride de Grassis, esservi com-
>' sub gmdibus presbyterii ubi cii- , presi il prefetto di Roma, il gene-
>» bicularii togati, et advocati sedent. rale di s. Chiesa, il fratello o nipo-
>» 6. Ambulacrum est pars media te principale del Papa regnante , il

»> inter septa Cardinalium a janua duca di Urbino, il duca d' dica, e
>* ad altare. il duca di Camerino, Prospero Co-

» 7. Chorus ubi psallantes mi- lonna duca di Trajetto, il principe


•» nistri sunt. di Macedonia, il marchese di Gera-
« 8. Tribuna est si ve tribunal, ce, discendente dal sangue regio di
>-> ubi altare est prò sacrificante, Napoli, il marchese di Mantova, e
> faldistorium prò eo, et assistentes il marchese di Buda; il conte di
;> resident ". Altamura, pronipote del principe di
Da questa descrizione rilevasi, che Bisignano, il conte di Pitigliano, il

presso a poco è eguale T attuale di- landgravio d'Assia, un nipote del


visione delle parti, e posti della cap- re di Portogallo, Gio. Gonzaga iì-
pella Pontificia, di che si trattò di glio del Mantova, e Ferdinan-
duca di
sopra al § li, numero i; essendo do figlio del duca di Ferrara. Final-
di poco rilievo alcune variazioni. mente, conchiude il medesimo Ama-
Quelle poi, che differiscono dall' in- ti, che il ripiano del trono Pontifi-

cisione del Vaccari, fatta, come di- cio, nel secolo XVI, veniva occupa-
cemmo, nel 1587, sono de' perso- to dai delle case Colonna
due capi
naggi seguenti, che, come diremo, ed Orsini, standovi, come dicemmo,
non hanno luogo in cappella : cioè dappresso al senatore di Roma, vi-
gli ambasciatori de' principi, i quali cino al quale siedevano i conserva-
stavano in piedi a destra del ripia- tori del popolo romano, ed altri
no del trono, i duchi, che prende- baroni delle principali case nobih di
vano luogo dopo di essi, gli amba- Roma. Dal CanceUieri, ne' suoi Pos-
sciatori ecclesiastici, che sedevano ap- sessi de^ Papi, sono enumerati i si-

presso i prelati di fiocchetti ; gli am- gnori romani, che intervenivano a


basciatori di Bologna, e Ferra- di tal solenne funzione, e nei ruoli an-
la, che sedevano in un piccolo ban- tichi del palazzo apostolico, per la
co, presso il fine di quello de' Car- dispensa della cera per la Candelo-
dinali diaconi; e i baroni, e cavalie- ra, sono registrati i capi delle prin-
ri romani nel davanti del trono al cipali case romane, inclusive al ma-
teizo gradino prima degli uditori gistrato romano, e al prefetto (e pre-

di Rota. Abbiamo poi dall' Amati, fe tessa ) di Roma, dignità occupata


nella sua Censura al citato Sestini, da ultimo dai nipoti di Urbano Vili.
capo XXIII delle Cappelle, che gli Ma nei primordii del secolo XVIII,
ambasciatori prima di Pio IV, elet- il baronaggio romano terminò d'in-
to nel i55g, stavano nelle Cappel- tervenire alle cappelle Pontificie .

le seduti , e coperti, nel luogo poi Lo stesso fecero gli ambasciatori,


occupato dagli ambasciatori di Bo- come dicesi al loro articolo, nel
logna e Ferrara. Aggiunge l'Ama- medesimo tempo pei motivi in quel-
ti che al soglio assistevano i du-
, lo descritti; e nel declinare dello
chi, i principi, i marchesi, e i stesso secolo così praticò 1' amba-
conti chiamati minoris potentice sciatore di Bologna, mentre quel-
trovandosi scritto ne' diaiii del cita^ lo di Ferrara terminò di recarsi al-
CAP CAP 233?
din tempo prima. Nel Pontificato glio Papale, presso Cardinal pri- il

di Pio IV, essendo in disputa di mo diacono, alternando l' assistenza


piecedenza, sui rispettivi posti nella col principe d. Domenico Orsini , al
cappella ambasciatore di
Papale, l' quale, in uno al principe d. Aspreno
Spagna con quello di Francia, il Colonna, per antichissima Pontifìcia
Pontefice fece sedere il primo sopra concessione, alle loro famiglie, ap-
i Cardinali diaconi, ma in luogo più partiene il diritto di principe as-
basso di essi, dappoiché, come si sistente al soglio Pontifìcio ( Ve-
legge nel Sestini, capo XIII, del- di), ed è perciò che in tali e-
la Cappa rossa, quando i Cardi- poche non si è veduta la distin-
nali sono vestiti della cappa , non zione, che passa, fra il principe as-
devono avere accanto alcuno, me- sistente, e il senatore di Roma, e
no que' principi sovrani, i quali a- gli uflizii rispettivi , ec. Eletto poi,
vevano luogo in cappella. Essendo- nel 1834, ^^^ Papa regnante in se-
si poi rinnovate sotto Sisto V egua- natore di Roma il menzionato prin-
li differenze per la canonizzazione cipe Orsini, il medesimo Pontefice
di s. Diego, tra gli ambasciatori dei dichiarò in pari tempo, che d' ora
re di Spagna, e di Francia, il Papa innanzi, il senatore di Roma non
fece fare le veci di ambasciatore di riunisse più la temporanea prero-
Spagna in cappella al Cardinal , gativa dell'assistenza al trono, ed
Pietro Deza spagnuolo, come rileva- illesa questa rimanesse esci usi van»en-
si dai continuatori del Platina, nel- te ai capi delle illustri case Colon-
le Vite de Pontefici pag. 572 e na ed Orsini, Figurando poi il

64'. principe Orsini nelle cappelle Pon-


Finalmente è bene qui dichiara- tificie e solenni funzioni, non come
re, che ai nostri giorni vedemmo il senatore, ma qual principe assisten-
senatore di Roma ( Fedi) assiste- te al soglio, lungi di amalgamare
re al Pontificio soglio nelle perso- queste due rappresentanze, in que-
ne del principe Abbondio Rezzo-
d. sto articolo, ci conterremo come se
nico, nipote di Clemente XIII, del v'intervenisse il senatore ancora, per
marchese Gio, Naro Patrizii e del far conoscere integralmente, quali
principe d. Paluzzo Altieri, per con- sono le sue onorevoli attribuzioni,
cessione di Pio VII. Questo Papa ed incumbenze, considerandolo co-
esaltato al triregno, nel 1800, au- me esistente.
torizzò senatore Rezzonico ad as-
il In quanto poi agli esempii del
sistere al trono come un principe luogo, che presero in cappella i so-
assistente, e per sua morte, datogli vrani, i quali v'intervennero, note-
in successore, nel marchese181 4, il remo col Macri al vocabolo Car^
Patrizi, similmente a po- l' abilitò dittali, che trovandosi presente iu
ter assistere al trono Pontifìcio; ed cappella Pontificia T imperatore, e-
elevando quindi, nel 18 19, alla stes- gli siederà sopra tutti i Cardinali,
sa dignità senatoria il principe Al- ma i re sederanno dopo il Cardi-
tieri, accordò egual prerogativa,
gli nal decano del sagro Collegio, co-
onde dai primordii del corrente se- me prescrive il cerimoniale romano.
colo sino al 1834, epoca della mor- In fatti quando, nel i49^> Carlo
te di quest'ultimo, si è veduto il Vili re di Francia, volle assistere
senatoie assistere al ripiano del so- nella festa de' ss. Fabiano e Seba-
Ili GAP GAP
stiano, nella basilica vaticana, alla Grassis ad Isabella d' Ara-
rispose
messa solenne celebrata da Alessan- gona Sforza duchessa di Milano, che
dro VI, sedette appresso al Cardi- avea richiesto di vedere la Cappella
nal subnrbicario, ossia il decano. Nel Papale ai tempi di Leone X, nel
Pontificato di Clemente YIII, nel i52 0, che in quel luogo non era
1600, il duca di Parma e Piacen- permesso 1' accesso alle femmine. Ma
za intervenne nella cappella, ed eb- il Pontefice, che lo seppe, braman-
be luogo sotto r ultimo Cardinale do di soddisfare alla sua divota cu-
diacono ; ma il duca di Mantova, riosità, con ispeciale rescritto l'abi-
nel 1 620, e il duca di Ferrara pri- litò a poter assistere al Pontificale
ma di lui in cappella sedettero in- di un vescovo, nel giorno della de-
nanzi r ultimo Cardinal diacono. Lo dicazione della basilica vaticana, nel-
stesso Clemente Vili onorò i figli la quale fu tutto preparato e dis-
del duca di Baviera, facendoli sede- posto, come se egli stesso col sa-
re in cappella dopo i Cardinali, so- gro Collegio vi dovesse essere pre-
pra tutti i prelati di santa Chesa. Rile- sente,avendo perciò accordata V in-
vasi dal Platina, p. 60 r, che il gran dulgenza plenaria per la duchessa,
maestro di Malta dell'Ordine gero- e per tutto il seguito di lei La .

solimitano, sedette sopra quattro Car- Cappella fu parata come il giorno


dinali ; ed a p. 644? che il gran du- di Natale, riguardo al trono, ai se-
ca Ferdinando II fu collocato in dili, all'altare, e a tutte le altre co-
mezzo a due Cardinali. Da ultimo se. Fra i Cardinali vi restò solo il

poi è avvenuto, che battezzando, e Cardinal Cibo, qui eam post niis-
cresimando Clemente XI, nel 1704, sani ducerei per totum palatium, et
alcuni ebrei, cui fecero da padrino ad basìlicani ubi videret Fulturn
il Cardinal decano del sagro Colle- Sanctum. Altri Cardinali però spin-
gio, e da madrina la regina di Po- ti dalla curiosità andarono al palaz-
lonia Maria Sobiescki, ebbe il pri- zo, ut in Capella missce prcesenles
mo in tutto la precedenza sulla re- interessent. Ma il rigido, e severo
gina, siccome il primo del senato a- maestro di cerimonie suasit, ut ipse
postolico de' Cardinali di s. Roma- Cardinalis Cibo personaliter usque
na Chiesa, principi di questa, ed e- ad portani ohviaretj et dissuaderete
leggibili alla dignità di supremo Ge- ne intrassent, prout factum est, et
rarca, e di sovrano degli stali ro- bene. Assistettero per altro dieci pre-
mani. lati in sedili lungo il primo, oltre
il detto Cardinale ; e negli altri i fa-

3. Luogo ove si ammettono quelli, miliari della duchessa, alla quale fu


che oggidì bramano assistere al- preparato in mezzo alla cappella vi-
le Cappelle Pontificie^ ed altre cino al sedile de' vescovi innanzi i

funzioni. gradini del trono, uno sgabello con


tre cuscini. La messa cantata dai
Anticamente alledonne non era cantori Pontificii fu elegante e me-
fàcile l'accesso nelle Cappelle Pon- ravigliosa. V. il Ratti Della famiglia
tificie, e tale, e tanto fu il rispetto, Sforza, tomo II. p. 67.
con cui si riguardavano le funzioni La finestrella, che nella cappella
Papali, che non era permesso l'as- Sistina vedesi verso il fine della fac-
sistervi. Il cerimoniere Paride de ciata destra, nella muraglia incontro
GAP GAP 22:1

al trono, di circa tre palmi di al- ni della notte di Natale , restando


tezza, dà lume ad un interno co- ambedue senza alcuna distinzione, e
retto, destinato anticamente pei per- vestiti con abito di semplici ufficiali,

sonaggi che bramavano di vedere


,
genuflessi sullo scalino destro appiè
le sagre funzioni; e siccome ora l'ac- dell' altare Papale, dove ascoltarono
cesso alle Cappelle ne' luoghi , che una dotta omelia, che recitò Pio VI,
indicheremo, è libero, vi si reca sol- dopo il vangelo. Gustavo HI rima-
tanto oggidì qualche religiosa fore- nendo in Roma nell' anno seguente
stiera, ed i Pontetìci in compagnia 1784, volle assistere alle funzioni
d' un loro cameriere segreto o di , della settimana santa, venendogli usa-
un aiutante di camera, nei mattu- te le maggiori distinzioni compati"
tini della settimana santa, quando bili suo contegno modesto ed in-
al
non vi assistono al trono, come pure cognito, onde con piacere, e ammi*
al Passio del venerdì santo, e nella razione osservò tutte le cerimonie, e
lettura delle profezie del sabbato sagre funzioni proprie della settima-
santo. na santa, che riescono un veneran-
Nell'anno 17 18, nel Pontificato do spettacolo, unico e degno della
di Clemente XI, sotto il quale, co- residenza del vicario di Gesù Cristo*
me dicemmo, cessarono gli amba- Ed è perciò che il re, sebbene pro-
sciatori pubblicamente
d' intervenire testante, non ebbe riguardo di con-
alle Pontifìcie Cappelle, ove davano fessare,che aveano torto quelli, che
r acqua alle mani al Papa , e gli volevano criticare le pompe di si-
sostenevano l' estremità del manto, mili funzioni; giacché essendo la re-
r ambasciatore di Portogallo con , ligione necessaria ai popoli, era ben
permesso del Pontefice, vide molte fatto di circondarla con tuttociò, che
sagre funzioni nella come
cantoria; può renderla augusta ed imponente*
nella domenica delle Palme, e in AgU articoli Evangelo, manto
altre funzioni della settimana santa, Papale lavanda delle mani ec. , e
,

il venne
c<mte palatino di Massovia agli altri analoghi, sono riporta-
ammesso a vederle in piedi a corna ti gli esempii degl'imperatori, che

cpistolae dell' altare. Essendosi poi in cappella Pontificia o in altre ,

stabihto in Roma Giacomo III, re chiese, vestiti di dalmatica diaconale,


d' Inghilterra, colla regina sua con- cantarono 1' evangelo , sostennero ai
sorte , Innocenzo XIII, nel 1722, Sommi Pontefici il libro, il corpo-
fece costruire fuori della cancellata, rale, il manto, e diedero loro 1' ac-
o balaustra della Pontificia Cappella, qua alle mani nelle sagre funzioni,
una tribuna acciocché da questa
, uffizii che in tali articoli si vedranno
potessero assistere e vedere le sagre eziandio esercitati da molti pii re, e
funzioni, giacché i detti sovrani avea- religiosi principi sovrani, e nella not-
no veduta soltanto dalla cantoria la te di Natale alcuni imperatori rice-
funzione della seconda adorazione, do- vettero il donativo dello stocco, e
po la elezione di lui. Nel Pontifìcato berrettone benedetti, assumendo la
poi di Pio VI, nell'anno 1783, per cotta, la stola, e il piviale, come si

le feste natalizie giunsero in Roma accennerà al § X, n. 4^» ^^ questo


incogniti r imperatore Giuseppe lì, articolo.
e il re di Svezia Gustavo III, i Ne' primordi del corrente secolo,
quali insieme assistettero alle funzio- e regnando il Pontefice Pio VII,
voL. vin.
'2.16 GAP CAP
si destò in tutte le nazioni il desi- la rubrica dimostra dalla semplicità
derio di viaggiare, specialmente di degli ornati il lutto per la passione
visitare la capitale del cristianesimo, e morte del Redentor del mondo .

e di assistere e vedere le sagre fun- Ogni principe poi è assistito da un


zioni, che si celebrano nelle Cappelle cameriere segreto di spada e cappa,
Pontificie, e in altre chiese di Roma, e da un bussolante. Nei Pontificali,
coir intervento del Sommo Gerarca, ed altre funzioni , pei sovrani pel ,

del sagro Collegio, e dell'illustre con- corpo diplomatico , per le dame, e


sesso, che vi ha luogo. Ad appagare per altri distinti signori , si erigono
sì giusta brama, che riusciva di con- ove si celebrano, parecchie tribune,
solazione a' cattolici , e di edifica- e palchi, i cui ingressi sono egual-
zione agli altri. Pio VII permise li- mente custoditi da un cameriere se-
bero l'accesso a dette funzioni, fa- greto di spada e cappa, e da un
cendo collocare dei banchi al di fuori ammettendo visi quelle si-
bussolante,
delle balaustre, o cancellate, ove de- gnore, che domandarono, ed otten-
centemente sono ricevute dalla parte nero dal prelato maggiordomo, che
destra le signore, ed a sinistra gli sopraintende alle Pontificie Cappelle,
uomini, cioè il corpo diplomatico, ed il biglietto per l'ingresso, ed am-
altri signori. Gli uomini di condizione missione, dappoiché pegli uomini non
inoltre occupano lo spazio fra le ban- ha luogo un tal biglietto. Le signo-
che de' Cardinali, e la medesima ba- re debbono incedervi in abito decen-
laustra, nonché sotto la cantoria, si- te, con o capo velato, essendo
cuffie,

tuandosi i signori distinti dietro il ban- interdetti i e gli uomini


cappelli,
co de' Cardinali diaconi appresso i pro- debbono essere vestiti con uniforme,
tonotarii apostolici. Custodiscono ed o di nero. Se poi gli uomini otten-
ammettono in tali luoghi i came- gono il biglietto dal menzionato pre-
rieri segreti di spada e cappa, assi- lato, per essere ammessi al trono a

stiti dai bussolanti, mentre l'ufficiale ricevere dalle mani del Papa la can-
degli svizzeri ammette i forastieri dela per la purificazione, le ceneri
negli indicati siti, ove non vi sono pel dì primo di quaresima , e la
banchi. Pei sovrani dalla parte si- palma nell' ultima domenica di qua-
nistra il regnante Pontefice ha fatto resima, o gli Agnus Dei nel sab-
erigere nella cappella Sistina, una ba to in A Ibisj in quell'anno, che si
nobile e decentissima tribuna, con benedicono, gli ecclesiastici debbono
varii vani o coretti, acciocché ogni recarsi in veste talare con sottana,
principe, o principessa regnante, o di e ferraiuolone; chi ha l'uso dell'uni-
sangue regio possano con libertà
,
forme dee deporre prima la spada,
assistere e vedere le sagre funzioni, e gli altri debbono vestire tutto di
e siccome é decorata di parati , e nero , in abito corto , con calzoni
cuscini di velluto rosso trinati d'oro, corti, pure nere, e fibbie alle
calze
nella settimana santa, cioè dal mat- scarpe, e ninno potrà portare in
tutino del giovedì dopo quello
, fin mano, o sotto il braccio il cappello,
del venerdì si tolgono, ed in vece né i guanti. E poi da avvertirsi,
rimangono nude le pareti, essendovi che quando i forastieri si recano al
le sole tendine, ed i cuscini di sem- trono a ricevere dal Papa la can-
plice saia paonazza, per uniformarsi dela, le ceneri, le palme, e gli Agnus
al resto della Cappella, che secondo Dei benedetti, in due ale circonda-
,, ,

GAP GAP 22^


no il soglio, i comandanti , ufficiali, cioè di città, sebbene volgarmente
ed esenti delle guardie nobili da una siano detti di campagna , e nobili
parte, e dall'altra i cursori, e maz- ossiano semipubblici , il primo di
zieri Pontifìcii colle mazze d'argento. essi si compone come segue.
Precedono due dragoni a cavallo,
§ Vili. Modo col quale si recano segue il battistrada pure a cavallo,
alle Cappelle tanto Palatine, che
indi un frullone di palazzo a due
nelle dii'erse chiese di Roma, il
cavalli coll'elemosiniere , il foriere
Papa, i Cardinali, e gli altri.
maggiore, e il cavallerizzo maggio-
Sebbene nelle principali funzioni re ; poscia due guardie nobili, quin-
si accenni , come il Papa si rechi di la muta a con coc-sei cavalli,
nella cappella Palatina e nelle diverse chiere, e cavalcante nobili a cavallo,
biisiliche e chiese di Roma, e sebbene il primo ad uno de' timonieri, il se-

ciò sia detto a' rispettivi e articoli, condo ad uno della prime coppie, cioè
principalmente a quello sui Treni, di- della carrozza ove è il Pontefice ,
stingueremo qui due modi co' quali in compagnia dei prelati maggior-
il Papa recasi alle Cappelle, cioè: domo, e maestro di camera, proce-»
I. a piedi dalle sue camere a quella dendo agli sportelli della carrozza
dei paramenti contigua alla Pontifìcia l'esente, e il cadetto delle stesse
Cappella del palazzo che abita, cioè guardie nobili, un numero delle
alla cappella Palatina, e di ciò par- quali la seguono, andando dietro
leremo dopoj II. in carrozza col tre- la Pontificia carrozza due palafre-
no di città, detto impropriamente di nieri coll'ombrellino. Succede altra
campagna, ed in tal modo va alle muta a sei cavalli co' finimenti sem-
funzioni e Cappelle, che si celebra- plici, e con cavalcante a cavallo d'uno
no nelle diverse basiliche e chiese di quelli del bilancino, o prima cop-
di Roma, in quelle per l'Annun- pia, e col cocchiere in cassetta del frul-
ziala, san Filippo, Natività della lone, entro il quale vi sono due ca-
b. Vergine, s. Carlo, e Pontifìcali merieri segreti partecipanti, il cauda-

se non si facessero nella basilica va- tario, e il crocifero, seguiti da un di-


ticana, ovvero se il Papa risiedesse staccamento di dragoni col tenente.
al Quirinale, ed eziandio per la fun- Appresso viene la muta a quattro
zione della seconda, e terza adora- cavalli con frullone del maggiordo-
zione, e possesso del medesimo, nei mo con cavalcante a cavallo d' uno
quali casi si adopera il treno nobi- di quelli del bilancino, e cocchiere
le, o semipubblico, e porta seco in in cassetta, con dentro gli aiutanti
carrozza due Cardinali, ciò che an- di camera del Papa , e un cap-
ticamente faceva in tutte le Cappel- pellano o gentiluomo di tal pre-
le, mentre quando il Pontefice in- lato ; indi succede altra muta a
cede col mentovato treno di città quattro cavalli del maestro di ca-
allora ha seco il maggiordomo , e mera , con entro un cappellano
il maestro di camera , le carrozze o gentiluomo di esso , col fami-
de' quali tirate a quattro cavalli tan- gliare segreto, e decano Pontificio,
no parte del treno, del quale, e del- chiudendo il corteggio un frullo-
l'altro nobile ne diamo il seguente ne palatino a due cavalli , in cui
cenno. prendono luogo il credenziere , il

Principiando dai treni mentovati, suo aiutante , c*d un famiglio di


iiS GAP GAP
camera, tutti domestici del Ponte- camera con due camerieri segreti. Se-
fice, nonché due diagoni a cavallo. guitano due drappelh di carabinieri,
Il sagrista poi in frullone palatino, e dragoni a cavallo co' proprii uffizia-
col fioriere precede a parte il Papa h. Appresso vengono le due carrozze
nei luoghi ove si reca, e nel ritor- nobili dei Gardinali , che sono in
no si unisce al treno, dopo la car- carrozza col Papa. In quella del più
rozza di monsignor maestro di ca- degno prendono posto il caudatario,
mera. È poi da notarsi , che nei e gli aiutanti di camera del Ponte-
frullini palatini, meno quello della fice, col gentiluomo, o maestro di
seconda muta, i domestici ascendo- camera del detto porporato. Nelle
no una tavola dietro il cocchiere, seconde carrozze dei Cardinali vanno
nonr dietro la carrozza. i caudatari, e camerieri di ambedue.
Passando ad indicare in che con- Quindi succedono i frulloni del mag-
siste il treno nobile, o semipubbli' giordomo, e maestro di camera, nei
cOj esso è come appresso. Precedo- quali oltre i gentiluomini o maestri
no quattro dragoni a cavallo, segue di camera di que' prelati, v'ha in
il battistrada pure a cavallo, indi cadauno un famigliare segreto del
il frullone summentovato col prela- Papa. Il treno si chiude dal frullone
to elemosiniere, maggiore,
il foriere palatino, con dentro il credenziere,
ed il cavallerizzo maggiore ; poscia il suo aiutante, e il famiglio di ca-
vengono quattro guardie nobili, indi il mera , tutti addetti al servigio del
crocifero in man tei Ione colla croce Pontefice, nonché quattro dragoni a
astata, a cavallo d'una mula bian- cavallo.

ca, addestrata dal cavallerizzo d' o- Le monture, le livree, le carroz-


pera vestito con montura, e spada ze, i finimenti, tutto è magnifico e
al fianco, poscia molti palafrenie- sontuoso, riuscendo questa pompa
ri Pontificii a piedi col ferraiuo- ecclesiastica imponente, e insieme
lone e collare, seguiti dalla muta a decorosa. I decani, e i domestici in-
con superbi finimenti, ciuffi
sei cavalli cedono a piedi, e agli sportelli
tutti

e fiocchi d' oro , venendo cavalcati delle carrozze, cui sono addetti. Il

i timonieri , e quelli del bilancino frullone di monsignor sagrista , coi


dal cocchiere e cavalcante nobili ve- fioriere , nel ritorno prende luogo
stiti di gala, in fine la magnifica come sopra. Il treno poi più nobi-
carrozza tirata dai detti cavalli, in le, splendido e maestoso, che si chia-
cui sta il Pontefice con due Cardi- mava anche pubblico , era la so-
nali procedendo lateralmente agli
,
lenne cavalcata, con cui il Sommo
sportelli , e a piedi il decano e , Pontefice si recava alle cappelle,
sotto-decano in abito di città , colle della quale parlammo di sopra nel
borse pei memoriali, e l'ombrellino, descrivere la cappella della ss. An-
ed un uffiziale ed esente delle guar nunziata, e nella funzione del pos-
die nobiH a cavallo, le quali in co- sesso.

pioso numero seguono la carrozza. Ecco poi il modo, col quale il Pon-
Succede altra muta a sei cavalli, nel sue camere va a piedi alle
tefice dalle

modo che dicemmo superiormente, Cappelle del palazzo apostolico in cui


con cavalcante e cocchiere di palazzo, abita.Prima dell' ora della Cappel-
con nobile berlina, dentro la quale la adunano nelle Pontifìcie anti-
si

sono il maggiordomo, e il maestro di camere il maggiordomo, il maestro


GAP GAP 229
di camera, il goTcrnatore di Roma, Nelle ricorrenze degli anni versa-
il principe assistente al soglio, il se- rli della elezione e coronazione, pei
natore, i conservatori di Roma, e pontificali, e in alcune feste solenni
priore de' capo-rioni, l'elemosiniere, ( oltre il suddescritto corteggio), ac-
il sagrista, i camerieri segreti eccle- compagnano il Pontefice, il coman-
siastici partecipanti, il foriere mag- dante e gli esenti delle guardie no-
giore, il cavallerizzo maggiore, i ca- bili, il generale comandante le trup-
merieri soprannumerarii e di
segreti pe Pontificie col loro aiutante mag-
onore sì che secolari, i
ecclesiastici giore, ed i parafrenieri e sediarii
cappellani segreti e di onore , i Pontificii, quando si adopera la se-
chierici segreti e i bussolanti. Giunta dia gestatoria, che da essi debb' es-
l'ora della Cappella il prefetto dei sere portata.
maestri di cerimonie si reca ad av- I Pontefici anticamente si reca-
Tertire maestro di camera , che
il rono a celebrare le funzioni a piedi,
tutto è in ordine, ed il maestro di e a cavallo , indi si riposavano al
camera medesimo entra dal Papa ad letto de' paramenti {Fedi); poi, co-
invitarlo alla Cappella. Però fino al me si accennerà altrove, vi andaro-
Pontificato di Pio VI, Io stesso pre- no in sedia, in lettiga, e in carrozza
fetto de' cerimonieri entrava a darne al modo d'oggidì, sebbene con di-
l'avviso al Pontefice. verso treno, come
dirà a quell'ar- si

Ricevuto il Pontefice tale avviso, ticolo. A Viaggi e Vil-


quelli di
Testito dall' aiutante di camera di leggiature de' Papi si vedrà quali
sottana, fascia, rocchetto e mozzelta, funzioni e Cappelle celebrarono i

che come le scarpe devono essere del Pontefici fuori di Roma, oltre quelle
colore corrente, e cappello, si re- fatte dal sacro Collegio. Limitando-
ca camera de' paramenti sos-
alla ci qui ad osservare,
che Benedetto
tenendogli la coda della sottana il XIII per due volte celebrò le fun-
caudatario. Lo precedono tutti i zioni della settimana santa a Bene-
summentovati la guardia nobile e , vento, che Clemente XII per la sua
svizzera coli' esente capitano ed , ,
cecità rare volte intervenne alle Cap-
altri uffiziali, e lo seguono gli aiu- pelle, eche Benedetto XIV e Cle-
tanti dicamera, uno scopatore se- mente XIII fecero parecchie funzio-
greto , decano de' parafrenieri ;
il ni anche solenni alla villeggiatura di
persone tutte che dopo la cappella Castel Gandolfo (Fedi), che Pio VI
accompngnano nuovamente il Pon- partì per Vienna a' 26 febbraio, e tor-
tefice nelle sue domestiche camere. nò in Roma a' 1 3 giugno, motivò per
Quando però recasi il Papa alle Cap- cui le funzioni di quaresima, e le pre-
pelle nelle diverse chiese di Roma, diche ebbero luogo al Vaticano; e di-
allora, dovendo andare per la città, remo ancora che Pio VII, a' 2 no-
assume la stola, e perciò vien pre- vembre i8o4, s'avviò per Parigi,
ceduto dalla croce astata, il Croce- donde tornò a' 16 maggio i8o5.
fisso della quale si dee sempre te- Per la gravità ecclesiastica, e per lo
ner rivolto di faccia al Pontefice. splendore con cui celebravano assi-
Per le persone di sua famiglia, che duamente le funzioni, si distinsero
precedono il Pontefi(;e e lo seguono, sopra tutti Leone X, e Pio VI, e
ci riportiamo agli articoli citati dei talmente era sollecito Clemente XIV,
Treni. che recandosi per tempo in Cappella,
,

23o GAP GAP


e domandando se eranvi i cantori, cavalcata, e gl'impotenti di caval-
faceva subito incominciare la fun- care usavano le lettighe. Incontran-
zione. dosi un Cardinale a cavallo colle
I Cardinali vanno alle Cappelle insegne della sua dignità, fra le qua-
e funzioni coli' abito di colore , se- li era vi la mazza d'argento [Vedi),
condo tempi, ed il corteggio si
i con un condannato all'estremo sup-
compone del maestro di camera, del plizio
, avea autorità di liberarlo.
gentiluomo, del caudatario, del ca- Non è poi a tacersi, che sino al de-
meriere, del decano, e di parecchi clinare del secolo XVIII, in tutti i

servitori. Ordinariamente quasi tutti luoghi ove si recava il sagro Colle-


vi si recano con due carrozze, e il gio per assistere alle Cappelle Pa-
Cardinal decano, e i Cardinali prin- pali, un palafreniere Pontificio se-
usano tre car-
cipi nelle solennità gnava i nomi de' Cardinali che v'in-
rozze; treno che per la sua eccle- tervenivano, per poi fare alle rispet-
siastica magnificenza, riesce decoro- tive loro famiglie di sala la distri-
so ed imponente, avendo i loro ca- buzione della così detta stagnala,
valli finimenticon seterie rosse, fioc- chiamata ne' ruoli del palazzo apo-
chi, e Anticamente an-
ciuffi simili. stolico, Colazione per le famiglie
che i Cardinali ambasciatori , e il de' Cardinali, consistente antica-
camerlengo di s. Chiesa usavano tre mente in pane, provatura e vino
carrozze , e dai suddetti Cardinali e poi ridotta a bajocchi quindici
se ne usavano anche quattro, dap- per volta, che si pagavano ogni se-
poiché gli altri Cardinali ne ado- mestre. Del così detto Rotolo dei
peravano tre, e i Cardinali regolari Cardinalij che percepiscono quelli
due. Il decano, detto di collare, pro- presenti in Roma per l'intervento
cedeva allo sportello destro della alle Cappelle e concistori, F. la bol-
carrozza in cui era vi il Cardinale; la di Benedetto XIV, In regimine,
a quello sinistro vi andava il deca- del 1745^, Boll.,mag. tom. XVI,
no ma i servitori, o pa-
di portiera,
P- 278.
lafrenieria piedi camminavano in- I prelati di fiocchetti, cioè il gover-
nanzi al treno. Qui però si avverte, natore, il vice-camerlengo, l'uditore
che il Cardinal decano del sagro della camera, il tesoriere, e il mag-
Collegio , i Cardinali principi , e i giordomo, recansi alle Cappelle con
Cardinali marchesi di baldacchino un frullone, ed altra carrozza di
che godono le insegne principesche seguito colle seterie , e co' ciuffi , e
usano pei loro cavalli le seterie ros- paonazzo ai cavalli,
fiocchi di colore
se, ciuffi, e fiocchi intarsiati d'oro, portando tutti uno o due cappe ne-
mentre gli altri li debbono usare re, così venendo chiamati i loro
di semplice seta rossa, costumando gentiluomini, cappellani e camerieri.
alcuni in vece la lana di tal colore. I patriarchi usano il medesimo tre-
E siccome tutti i Cardinali hanno no, gli arcivescovi, e i vescovi una
il distintivo dell' ombrellino ,
quei sola carrozza, ma colle seterie e coi
che adoperano le seterie con oro fiocchi di color verde. Il solo udi'
hanno simili i fiocchi di esso. tore della camera usa l'ombrellino
Prima poi che s'introducessero le paonazzo, non però nel palazzo apo-
carrozze, i Cardinali maestosamente stolico. Pegli altri prelati non evvi
andavano alle Cappelle con nobile distinzione, e la maggior parte sono
,

GAP GAP 23i


accompagnati da un cappellano, co- mentovati sono accompagnati nella
me gli uditori di Rota ec. Per le processione stessa, ed hanno a' fian-
summentovate mute del maggiordo- chi i rispettivi maestri di camera
mo, e maestro di camera, V. Car- gentiluomini , e camerieri , ossiano
rozze. cappe nere, non che i decani dei
Il principe assistente al soglio, che rispettivi Cardinali. I primi , se ec-
un di talvolta accompagnò a ca- clesiastici , usano veste talare , cioè
vallo il Papa alle Cappelle, ora si sottana di panno, e ferraiuolone di
reca a tutte le Cappelle o funzioni seta neir inverno , e tutto di seta
con due carrozze con flocchi di seta neir estate , se laici portano abito di
color celeste, intarsiati d'oro ai ca- città nero , con ispada al fianco , e
valli, e tre ne adopera nelle solen- bragiuole e manichetti di merletto,
nità, accompagnato da due cappe ed i secondi con abito di città egual-
nere ; ed il suo ombrellino è di seta mente nero, e ferraiuolone di seta.
celeste, co' fiocchi come i precedenti. I caudatari poi , che sostengono il

Finalmente il senatore si reca alle lembo della veste Cardinalizia, nelle


Cappelle con due carrozze, e con Cappelle Papali usano collare, sotta-
tre nelle festività solenni. I ciuffi, e na, e fascia di seta paonazza, cui so-
fiocchi di seta bleu intarsiati d'oro vrappongono la croccia di saia di
sono ai cavalli della carrozza di lui, egual colore, con cappuccio, mani-
essendo l' ombrellino giallo ; e i con- che corte, e mostre di seta, assumen-
servatori di Roma col priore de' ca- do la cotta sopra tali abiti, quando
po-rioni nelle Cappelle comuni usa- i Cardinali prendono i paramenti
no pure tre carrozze, e quattro nel- sagri.
le solenni egualmente coi ciuffi , e
fiocchi di seta bleu intarsiati d' oro § IX. Osservazioni preliminari per
ai cavalli , come il senatore, ma V intelligenza delle cerimonie sa-
r ombrellino è di color bleu : il gre, che sogliono essere comuni in
primo, e i secondi sono corteggiati quasi tutte le Cappelle j delle pre-
non solo dalle cappe nere, e dai diche, e discorsi che in esse si re-
fedeli di Campidogho (^e^/) , mail citano j e de^ cursori Pontificii,
senatore lo è anco dai paggi. che pubblicano V ora della cele-
Anche il maestro del sagro ospizio brazione delle medesime Cappel-
si reca alle funzioni con due carrozze le , e funzioni.
co' fiocchi ai cavalli, ed ombrellino di
seta celeste intarsiati d' oro, con gen- I . Osservazioni preliminari ed altre
tiluomo, e cappellano, ed è ricevuto notizie.
allorché scende dalla sua carrozza da
quattro svizzeri, che lo accompagna- Oltre quanto analogamente si è
no al luogo, che
compete, sicco-
gli detto di sopra ne' rispettivi paragra-
me è descritto nel precedente § VII. fi, ed oltre a quello che nel seguen-
Nelle processioni de' Pontificali del te ed ultimo §. X
si dirà di ciò che

Corpus Domini^ delle canonizzazio- si pratica in ogni Cappella ordina-


ni, ed altre funzioni, e nelle pro- ria, cui assiste il Papa massime al
cessioni, che precedono il Papa quan- numero i, trattandosi della prinia
do assiste, o celebra le Cappelle fuo- Cappella dell'anno, eh' è la Circon-
ri della sua residenza, tutti i sum- cisione, per norma delle altro ; pre-
332 CzVP C.VP
metteremo queste generali ossei^azio- È poi da avvertirsi che i vescovi,
ni. Se nelle Cappelle Pontifìcie, o nel- e patriarchi orientali nelle Cappelle
le basiliche di Roma canta messa il comuni, ove non hanno luogo gli
Papa,i Cardinali vestono i paramenti abiti sacri, vestono nel seguente mo-
secondo l'ordine loro. Lo stesso fanno do. I vescovi greci assumono sulle
i patriarchi, arcivescovi, vescovi, abba- vesti paonazze // Mardiiaa, o Man-
ti, penitenzieri ec, ed altri, come si è dia, che è una specie di antico man-
detto al§ VI, capo Della Corona- II, tello violaceo monastico , ampio e ,

zionCj e Consagrazìone del Papa, e con crespe, aperto davanti, e ferma-


meglio si dirà al § X n. 17, pel Pon- to sul petto da una fibbia. Talvolta,
tificale di Pasqua, mentre degli al- lo adornano due pezzi quadri di
tari Papali delle basiliche, e sul ce- stoffa per lo più bianca, o di lama
lebrare la messa sopra di essi , si d'oro, chiamati poetila. Sotto que-
tratta al detto paragrafo nu- X ste insegne attraversano il mantel-
mero 4- Ma quando il Sommo lo tutto all' intorno tre o quattro
Pontefice non canta la messa, i strisele piccole bianche frammezzate
Cardinali portano le cappe di
sole talora di rosso, larghe due pollici
colore rosso , o paonazzo , a se- circa, e un palmo e mezzo circa di-
conda dei tempi, e delle solennità, stanti l'una dall' altra ; e nell' estre-
e portano le pelli di armellini dal- mità della parte anteriore verso i
la cappella di s. Caterina a' 23 no- piedi, vi sono anche due pezzetti
vembre sino al vespero dell' Ascen- della stessa stoffa bianca, avendo in
sione, se il Papa non ordina diver- capo il camauro, o camelaucio, od il
samente. CardinaU religiosi vesto-^
I berrettino nero. Quasi eguale è il
no abiti, e cappe di lana del colore mantello, o specie di piviale de' ve-
dell'Ordine cui appartengono rego- , scovi armeni, il quale similmente
landosi con detto colore la pelle, ed a è ampio, e di seta violacea, del cui
seconda di quanto dicesi all'articolo colore pur sono le sottovesti, essenr
Cappa de' Cardiiyali. I patriarchi, gli do fermato sul petto da un un-
arcivescovi, i vescovi, la prelatura, cinello; ed anche questo mantello è
e gli avvocati concistoriali interven- talvolta guarnito di strisele rosse con
gono sempre in cappe di lana pao- filetti bianchi essi coprono il
: capo
nazza, colla pelle d' armellino nel con berettino, o camauro nero. I ve-
suindicato tempo, e negli altri colle scovi sirii pure usano una specie
fodere di seta cremisi. La cappa de'cu- di piviale violaceo con piccolo cap-.
bicularii, e degli altri familiari del puccio senza ornati
, e secondo il ,

Papa, che ne godono l' uso, è rossa loro rito, costantemente tengono il
colla pelle di armellino nell'inverno, capo coperto col camaurq nero.
e fodera di seta rossa negli altri Giunti i Cardinali al palazzo apo-
tempi ; ma senza la fodera di seta, e stolico, nella sala regia depongono
senza pelle è la cappa dei bussolanti. il cappello rosso , la mozzetta , e la
La cappa de' procuratori di Coir mantelletta del colore corrente, cose
legio è nera , di saia , con fodera tutte che deve custodire il camerie-
di seta simile, di che si tratta air re; e dal decano, coli' assistenza del
r articolo Cappa , ove dicendosi di maestro di camera , o gentiluomo,
quella del Papa, si nota quando e- prendono la cappa e la berretta ,

gh la assumeva, cioè ne' mattutini. ross^. Accompagnati poscia dalla loro


,,

GAP CAP 233


famiglia nobile, seguiti dal caudata- Camerieri d'onore.
rio sostenente la coda della cappa, Camerieri segreti soprannumerari.
entrano nel presbiterio della Cap- Camerieri segreti partecipanti.
pella ove all'
, ingresso trovano un Abbreviatori di parco maggiore.
maestro delle cerimonie, il quale li Votanti di segnatura.
assiste nella breve orazione, che fan- Chierici di camera.
no; alzati che siano, e fatta una ri- Uditori di Rota col padre maestro
verenza all'altare, non meno che del sagro palazzo.
ad ambedue le parti ove stanno i Cappellano segreto colla mitra Pon-
Cardinali colleghi (i quali all'arrivo tificia gioiellata.

di ciascuno sempre si alzano in piedi), Maestro del sacro ospizio.


prendono posto nel banco e luo- Croce Papale sostenuta da un udi-
go secondo V ordine a cui appar- tore di Rota, coi maestri ostiarii
tengono, e secondo la anzianità lo- Firga ruhea, custodi della croce.
ro di Cardinalato. Va a sedere il Cardinali diaconi.
caudatario al secondo scalino del det- Cardinali preti.
to banco, ove i Cardinali attendono Cardinali vescovi.
l'arrivo del Papa. Ma nelle Cappelle, Senatore coi conservatori di Roma,
nei Pontificali , e nelle funzioni che e priore de' caporioni.
si celebrano fuori del palazzo apo- Principe assistente al soglio.
stohco, i Cardinali non vanno su- Governatore di Roma. L'incidere
bito agli stalli , ma presa la cappa sempre questo prelato in prossi-
o gì' indumenti sagri avanti la ca- mità del Papa ebbe incomincia- ,

mera de' paramenti, che per solito mento sotto Giulio II, ai i8 ot-
è la sagrestia, passano in questa ad tobre i5o6, per imporre a quel-
aspettare il Papa , col quale colle- li che sono vicini al Pontefice
gialmente si recano al luogo della acciocché osservino il silenzio, e la
funzione. La maggior parte dei per- dovuta compostezza.
sonaggi, i quali formano la processio- I due protonotari apostolici, e i due
ne, che nella medesima camera si è uditori di Rota, che debbono sos-
adunata , e che
si ritiene per un tenere i primi le fimbrie del manto
rito de' primitivitempi della Chiesa, Papale, ed i secondi i lembi del-
in cui i Papi facevano precedere la la falda ; nonché il maestro pre-
celebrazione de'sacri misteri da una fetto delle cerimonie.
processione, si compone come segue: Cardinali diaconi assistenti.
II sommo Pontefice co'flabelli ai la-
Un maestro di cerimonie. ti ,
portato in sedia gestatoria
Procuratori di collegio. dai suoi palafrenieri , e sediarii
Predicatore apostolico, e confessore col decano di questi, ed il foriere
della famiglia Pontificia. maggiore, che ne regola la por-
Procuratori generali delle religioni. tata. Avanti , e intorno la sedia
Bussolanti. vi sono il cavallerizzo, i camerieri
Aiutanti di camera del Papa. segreti di spada e cappa, i quali
Cappellani comuni. per altro dovrebbono precedere la
Chierici segreti. croce Papale i comandanti, uiìi-
;

Cappellani d'onore, e segreti, ciali, ed esenti della guardia nobi-

Avvocati concistoriali. le, cogl' individui di questa; il


,, ,

234 CAP CAP


capitano, e gli ufficiali della guar- palatine dalla camera de' paramenti,
dia svizzera , alcuni della quale si tratta al seguente paragrafo, nella
sostenendo de' lunghi spadoni ; il descrizione della cappella della Cir-
generale comandante la truppa concisione.
di linea Pontificia, col suo aiutan- Ogni Cardinale dell' ordine dei
te maggiore, ed i mazzieri. Men- preti, per la prima messa che canta
tre il Papa è portato sulla se- in Cappella Pontificia, paga cin-
dia, va benedicendo il popolo. quantanove scudi, e venticinque ba-
Appresso alla sedia gestatoria sono
vi jocchi propina che viene divisa
,

il bussolante sotto-foriere, che in- fra' varii ministri di detta Cap-


vigila sulla medesima, i due ca- pella e che viene pagata un' altra
,

merieri segreti partecipanti, che volta dai CardinaH quando passano


devono sostenere il lembo di die- fra i vescovi suburbicarii, cioè nella
tio della falda, e del manto, aven- prima messa, che cantano in cap-
ti in mezzo il decano della Rota, pella ne' tempi nei quali tocca a
custode della mitra del Papa. Se- quest'ordine. Sino al termine del pas-
guitano l'archiatro Pontificio, il sato secolo,quando il Cardinale, che
primo aiutante di camera, ed avea celebrata la messa, tornava al
uno scopatore segreto col servizio suo palazzo, trovava nell'anticamera
solito. un mazziere in abito, che gli pre-
Indi vengono l'uditore della camera, sentava una crostata, o torta, soste-
il tesoriere, e il maggiordomo. nuta da un famigliare Pontificio,
I patriarchi, gli arcivescovi , e vesco- dicendogli ; « Nostro Signore man-
vi assistenti al soglio, ed il com- »> da la solita torta a Vostra Emi-
n>endatore di s. Spirito. i* nenza, prò missa bene cantata».
I protonotari apostolici partecipanti Il Cardinale soleva donarla al pro-
ed onorarli. prio caudatario , dando uno scudo
I generali degli Ordini religiosi. d' oro al mazziere , ed una mancia
I referendari di segnatura. Chiuden- al famigliare. Sulle offerte della cor-
dosi la processione, che vien rego- te è a vedersi il Ga rampi nelle Me-
lata dai maestri di cerimonie, e morie storiche^ a p. 557.
dalla guardia svizzera. Anche gli arcivescovi , e vesco-
vi assistenti quando in al soglio ,

Dei suddetti personaggi si com- Cappella Pontificia per la prima


pone la processione delle Cappelle volta cantano messa pagano alcu- ,

cui il Papa assiste nelle diverse chie- ne propine a' ministri di essa, cioè
se di Roma. I Cardinali impotenti scudi cinquantadue, e bajocchi qua-
si recano precedentemente ai rispet- rantacinque, e se sono promossi a
tivi stalli, facendo altrettanto gli ab- patriarchi , nella prima messa , che
bati mitrati; ma nelle Cappelle pei cantano fregiati di questa dignità
Cardinali defunti Papa sebbene è , il tornano a pagare quella somma che
preceduto dal medesimo ceto di per- pagano i Cardinali ; dappoiché l'ac-
sone, non usa però la sedia gestatoria. crescimento in confronto de' vesco-
II perchè a piedi recasi dalla sagre- vi , tanto i Cardinali che i patriar-
stia air altare per assistere alla Cap- chi lo pagano a vantaggio dei cur-
pella di requiem. Però sul modo col sori , e dei mazzieri. Tanto i Car-
quale si reca il Papa nelle Cappelle dinali, che i patriarchi, arcivesco-
, ^,

CAP CAP tì35


vi, e vescovi, i quali devono can- prima di quaresima. I Cardinali
tare la messa, alcuni giorni innanzi creature celebrano tali messe negli
ricevono da monsignor sagri sta il anniversarii della elezione , coro-
messale , che devono adoperare , e nazione, e di requiem all'ultimo
pagano ogni volta cinque paoli al Pontefice defunto ; i rispettivi ar-
chierico della cappella per le am- cipreti delle basiliche patriarcali
polline. Tutti si portano la cassa nelle Cappelle della cattedra di saa
de' sagri paramenti , e se lor man- Pietro in Roma , di san Giovan-
casse qualche cosa , supplisce la sa- ni, e dell'Assunzione; il camer-
grestia Pontificia . Sì gli uni , che lengo di santa Chiesa nell' anni-
gli altri, per impotenza, o indisposi- versario de' Pontefici defunti, e nella
zione, si fanno supplire da un collega notte di Natale; il penitenziere nel
del proprio ordine o grado. Nella dì delle ceneri, il venerdì santo, e
Cappella Pontificia soltanto il Papa nell'anniversario de' fedeli defunti,
usa il piccolo leggìo, o portames- e decano nel giovedì santo , e
il

sale, adoperando gli altri vm cusci- nella mattina del Corpus Domìni
no del colore corrente, del quale è se il Papa non dice la messa bassa,
pure la coperta di seta del messale, anzi se questi non celebra i Ponti-
dei libri dell' epistola, e del vange- ficali, tocca al decano a cantare la
lo, nonché del libro pel Papa; co- messa: per la Natività della beata
perte che sono tessute con argento Vergine, e per la festa dell'Annun-
od oro, ed ornate con trine d'oro, ziata, la cantano i Cardinali titolari,
più o meno ricche secondo i tempi. e per san Carlo il Cardinal protet-
JVel X, ed ultimo paragrafo ai tore della chiesa.
rispettivi numeri si dirà qua-
in Cinque sono i mattutini, e nove
li Cappelle celebrino i Cardina- i vesperi, compresi i due pontificali.
li vescovi, i Cardinali preti, i pa- Nei vesperi non intervenendo il Pa-
triarchi ,
gli arcivescovi , e ve- pa, intuona il Cardinale vescovo, o
scovi assistenti al soglio. Essendo prete, cui nel dì seguente spetta a
mancato in una Cappella il Cardi- cantare la messa. Siede egli sul fal-
nale, che doveva celebrare la messa, distorio, e nel fine dà la trina be-
ed avendo tutti gli altri celebrato, nedizione, di che si parlerà al n. 3
ne essendo digiuno che il solo Car- del g X. Quando però alle Cappelle
dinal Gualtieri, vescovo d'Orvieto, non interviene il Pontefice, allora,
Clemente IX, per non alterare i sa- dopoché si é adunalo il sagro Col-
gri riti, lo dichiarò dell' ordine dei legio, il primo maestro di cerimonie
preti,perchè allora, benché vescovo, domanda ai Cardinali capi degli or-
apparteneva a quello de' diaconi dini de' vescovi, preti, e diaconi, il

conferendogli la chiesa presbiterale permesso d'incominciare messa, la


di s. Eusebio, cosicché immediata- nella quale il celebrante fa le con-
mente celebrò la messa. suete cerimonie, e nel fine comparte
JVel decorso dell'anno, tre Pon- la trina benedizione. Del resto si
tificali celebra il Papa, trentatre parlerà al termine del i." numero
messe i Cardinali, sette i patriarchi del § X.
e vescovi assistenti al soglio : però Quando nelle Cappelle non si re-
i patriarchi le celebrano nella pri- cita il sermone, il celebrante al fine
ma domenica dell'avvento, e nella della messa , dopo la benedizione
2 36 CxVP GAP
data dal Papa ed anche in sua as- CardinaU diaconi, dopo aver fatta
senza, legge ad alta voce in mezzo la genuflessione nel passare avanti
all' altare la formula , colla quale l'altare, e dopo fatto un inchino
avvisa gli astanti dell' indulgenza al celebrante sedente sul faldistorio.
concessa di trent'anni, e trenta qua- Giunto sul pulpitino, accompagnato
rantene. Allorquando il Pontefice dal cerimoniere, che ivi rimane ad
comparte la benedizione dopo Con- il assisterlo, recita in ginocchio X Ave
fiteor, se vi fu la recita del sermone, Maria j secondo I' antico costume
o viceversa al fine della messa, e de' sacri oratori , di non dare inco-
quando si fa in questa l'elevazione, minciamento alla predicazione, se
si aprono ambedue le parti della non dopo il saluto, e 1' invocazione
porta della cancellata, o balaustra, della ss. Vergine. A' pie del pulpi-
e si tira la portiera della porta gran- tino un compagno di lui legge co-
de d' ingresso. Tutte le cose fin qui pia del discorso, che deve pronun-
descritte in questo paragrafo sono ziare, per suggerirgli qualche passo,
comuni alle Cappelle Papali, delle che dimenticasse, e dà principio al-
quali nel § X citato si parlerà in l' orazione , una copia della quale
particolare, e per ordine di tempo, viene pure letta dal p. maestro del
descrivendosi la prima dettagliata- sagro palazzo^ o dal suo p. compa-
mente per esempio delle altre, nelle gno, acciò sia eguale a quella pre-
quali non piti s' indicano che le va- cedentemente a loro sottoposta per
riazioni richieste dalla solennità. l'approvazione, secondo la prescri-
zione di Calisto III, il quale, nel
3. Delle prediche, e discorsi , die i4^(3, proibì, cheninno potesse pre-
si recitano nelle Cappelle Ponti- dicare nella Cappella del Papa, se
ficie. prima non ne fosse stata riveduta
la predica dal p. maestro del sagro
In molte delle Cappelle Papali, palazzo apostolico. Che se qualcuno
come si dirà, si fa un discorso latino, temerariamente e maliziosamente
,

per la recita del quale si osservano non istesse alle correzioni prescritte
le seguenti cerimonie. L' oratore, dal p. maestro del sagro palazzo,
quando è finito il vangelo, accom- ma suo arbitrio, il me-
recitasse a
pagnato da un maestro di cerimonie, desimo Calisto III si esprime, che
va a baciare il piede al Papa se- » indignus censeatur adperorandum
dente in trono, e gli dice, stando w ac excomunicationis sententiae se
genuflesso: Jube, donine j benedicere^ « subjacere co ipso noverit.
ed il Pontefice gli insponde: Donii- Mentre l' oratore recita 1' Ave
nus sit in corde tuo ec, benedicen- Maria, i mazzieri, che stanno alla
dolo con tre segni di cro-
in fine custodia della porta di noce della
ce . Quindi
r oratore soggiunge : cancellata, o balaustra, chiudono la
Jndul^enlias Pater sancte, al che porta stessa, acciocché durante il di-
risponde il Papa: triginta annorum, scorso niuno possa entrare nel pres-
ovvero quel numero d' anni, che biterio, ne uscire da esso, recando
noteremo ad ogni funzione. Allora disturbo all'oratore, e agli ascoltan-
si alza, e fatte le solite genuflessio- ti. Terminato che sia il discorso,
ni, si reca al suo pulpitino, che sta la riaprono. Allora il diacono assi-

accanto il principio del banco dei stente a pie del trono canta il Con^
GAP GAP 237
Jfteor'j finito il quale , l' oratore si tempi più antichi la destinazione de-
alza, e genuflettendo nelle due vol- gl' individui per pronunziare questi
te, in cui nomina il Papa, avvisa sermoni , apparteneva al confessore
gli astanti che il Sommo Pontefice del Papa, a cui fu ancora in qual-
ha loro concessi trentanni, ed altret- che tempo unito l'impiego di sagiista,
tante quarantene d' indulgenza, od del quale si legge che gli spettava
,

altro numero secondo i tempi , in- SermoneSj qui fiunt corani Papa,
vitandoli eziandio a pregare il Si- injungere. Viene ciò comprovalo da
gnore pel felice stato di Sua Santità, quello, che leggesi nel codice vati-
e della santa Chiesa, conmadre cano 747, pubblicato dal p. Gatti-
questa formula, che in istampa gli co alla p. 24 ^cta Caereni.^ ove
è piesentata dal cerimoniere: » San- parlandosi del giovedì santo, si leg-
« ctissimus in Christo pater, et do- ge ciò che scrisse ancora il Cardi-
« minus noster dominus Gregorius nal Gaetano nel suo Ordine roma-
« divina providentia Papa XVI no, pubblicato dal Mus. Mabillon,
» dat, et concedit omnibus hic prae- Ital. tom. 355: « Notan-
II, pag.
•i senlibus annos triginla ( ovvero " dum, quod in hac missa non con-
quel numero d' anni secondo la ri- >» sue vi t esse sermo, nisi Papa vel-
correnza), » et totidem quadragenas »»let facere processionem. Tunc si
»» de vera indulgenlia in forma « Papa illum serraonem facere non
»» Ecclesia; consueta. Rogate igitur « Tcllet, sacrista committit de ejus
« Deum prò felici statu Sancii tatis » mandato sermonem alieni de do-
« suae, et s. matrls Ecclesia;. " Il » minis Cardinalibus episcopis, vel
Papa quindi si alza in piedi, e re- « presbyteris, quoniam diaconi num-
citate le solite preci, comparte la M quam coram Papa praedicant ; aut
benedizione (Fedi)^ dopo la quale « alii prselato, vel magistro in tbeo-
l'oratore, accompagnato dal cerimo- « logia. Notandum
,
quod abbates
niere, ritorna in sagrestia. Il Sar- « numquam consueverunt praedica-
nelli,nelle sue Lellere Ecclesiastiche " re, nec doctores decretorum, nec
tom. Vili, pag. 12, tratta sul mo- >y legum, nisi dumtaxat praelati, et
tivo per cui si dice, che il vescovo " magistri in theologia , sed modo
concede quaranta giorni di vera « abbates praedicant". Di più in
indulgenza. Qui poi è a sapersi, che altro codice vaticano, segnato ^iZi
nelle Cappelle ove non v' ha il di- alla p. 197, parlandosi delle ceri-
scorso, l'indulgenza che, come dicem- monie del giovedì santo, si legge che
mo, si pubblica in tali circostanze »* d. Papa sermocinatur ad populum
dopo la messa, viene domandata al » in vulgari, assumpta tamen au-
Papa dal secondo maestro delle ce- » ctoritate in latino, et breviter,
rimonie, quando ha fatto porre « quia multa ea die sunt peragen-
r incenso nel turibolo, per incen- *» daj vel committit sermonem al-
sare r oblata. « teri, scilicet alieni episcopo, vel
Antichissimo è l' uso di fare i >* presbytero Cardinali ".

sermoni latini nella Cappella Ponti- Le cerimonie, che si usavano nel


ficia infra missarum solumnia sopra fare il detto discorso, veggonsi de-
il vangelo corrente , somniinistran- scritte nel codice vaticano 4737, in
done una prova ben chiara monu- i cui si legge a p. 3a , il metodo,
menti, che andiamo a ripoilare. Nei eoa cui si eseguisce nel venerdì san-
,

o3S GAP CAP


to: « Exinde secundum modernos » prolixitatis moderamen diligentcr
"y consiievit fieri sermo per aliquem » intendat". Tale prerogativa nel
« praelatum vel magistrum in theo- maestro del sagro palazzo era stata
« logia, et ille qui facit sermonem, già conferita da Eugenio IV con ,

w geni bus flexis ante Papam petit breve de' 3o ottobre 1427, diretto
w benedictionem, sed non osculatur al celebre p. Giovanni Turrecremata,
« pedem ; sed habita benedictione che allora ne occupava l' impiego ;
w vadit ad locum solitum prò ser- e poscia venne altresì autenticato
i> mone faciendo. Cum auteni fit da Agostino Patrizio vescovo di Pien-
» sermo, Papa tenens mitram in za, e prefetto delle cerimonie Pon-
w capite, sedet in cathedra nuda tificie, che scrisse
nel cerimoniale,
« ante altare, ut supra. Quo finito nel Innocenzo VIII ,
Pontificato d'
» non dicitur Confiteor^ nec preci- scrivendo al lib. Ili, cap. 2 3, sul
» bus, et meritis, sed ille qui fecit conto del maestro del sagro palaz-
« sermonem pronunciai indulgen- zo, e delle incombenze di lui : »> Ad
ti tiam de mandalo , et auctoritate « hunc spectat ordinare qui debeat
" Domini N. Papae, videlicet de VII i> fa cere sermones in capei la apo-

» annis et VII quadragenis ". stolica, et eorum sermones prae-


!>»

Istituita poscia la cospicua carica » videre, curareque, ut nihil dica-


del p. maestro del sagro palazzo da « tur puritati fidei, et gravitati il-
Onorio 12 18, e data alla
III, nel » lius loci contrarium".
persona del santo fondatore dell'Or- Passiamo ora a dire alcuna cosa
dine de' predicatori, giusta la testi- della qualità de' soggetti, che anti-
monianza del Catalano, ad esso fu camente erano prescelti a fare nelle
unita r incombenza, e il diritto non Cappelle Papali i sagri sermoni, la-
solo di destinare i soggetti, che do- sciando di far menzione delle ome-
veano recitare i discorsi, orazioni, lie , che si pronunziavano sempre
prediche, e sermoni nella Cappella dai Pontefici nella celebrazione del-
Papale alla presenza del Pontefice, la messa , e che attualmente sono
e de' Cardinali; ma di esaminare recitate da essi nel solo Pontificale
preventivamente gli stessi sermoni della canonizzazione, come fu ese-
orazioni, ec, di correggerli, di pre- guito dal regnante Gregorio XVI,
figgerne r estensione , e di averne SI nel 1839, e sì a' 5 ottobre 1840.
copia, per osservare, come dicemmo, In questa seconda circostanza dopo
se r oratore nel tempo della recita aver solennemente consacrato l'al-
si permettesse qualche alterazione, tare della basilica di s. Paolo, re-
dappoiché dove avesse trasgredito citò l'allocuzione Sacra inler 11101111-

alle regole prescrittegli per la co- menta, sedente in trono in mitra


stituzione del menzionato Calisto IH e piviale. Lasciando quindi di par-
de' i3 di novembre, il maestro del lare sulle omelie, diremo essere in-
sacro palazzo oltre ad altre pene
, dubitato che non poche volte, pre-
ha r autorità di correggerlo pubbli- cipuamente ne' tempi più antichi, i
camente, anche in presenza dello sermoni sono stati detti dal mede-
stesso Pontefice, e di surrogarvi al- simo vescovo, che solennemente ce-
tro soggetto; prescrivendo lo stesso lebrava la messa. Se ne ha prova
Calisto III per la brevità de' ser- dal codice vaticano 47^7} già cita-
moni , che » Nec non ad fastidiosae to, ove leggesi che nel iSSq, il Car-
,

GAP CAP 239


dinal Rutenense celebrò la messa cesso di fare sermoni e dis-
siffatti

dell' Epifanìa, e vi fece il sermone, corsi, per antichissima consuetudine


sebbene il Pontefice Urbano VI ed in piena osservanza sino dal Pon-
fosse assente dalla Cappella. Dal ce- tificato di Sisto IV, cioè dal 1480,
rimoniere Biucardo apprendiamo nelle domeniche dell'avvento, e nel-
che nel i4^7> "ella domenica di le prime quattro domeniche di qua-

passione, il vescovo celebrante dopo resima, si pronunciavano dai procu-


ilvangelo si levò la pianeta, ed as- ratori generali degli Ordini mendi-
sunto il piviale e la mitra , ascese canti, cioè domenicano, francescano,
sul pulpito a fare il sermone, dopo agostiniano e carmelitano. Nella fe-

il quale, ripresa la pianeta, terminò ria IV delle ceneri, secondo il Bur-


la messa. Sembra, che in detta do- cardo, che lo dice nel Diario del
menica il sermone fosse fatto per 1489, ne spettava l' incumbenza al
lo più da un vescovo, giacché nella penitenziere maggiore, che in quel-
stessa solennità a' 3 aprile i5i3 il r occasione celebra la messa. Desti-
vescovo di Manfredonia Giammaria nava però egli altro soggetto perchè
del Monte, alla presenza di Adria- lo supplisse dove non avesse potuto
no VI, sermone
fece il , che venne recitarla. Nella quinta domenica di
pubblicato colle stampe di Aldo Ma- quaresima, ossia di passione, oltre i

nuzio. monumenti anche poste-


succitati,
Non solevansi questi sermoni pro- riormente viene comprovato, che per
nunziare se non che nelle domeni- molto tempo lo stesso vescovo cele-
che dell'avvento, nel di delle ceneri, brante, ovvero un altro vescovo e-
nelle domeniche di quaresima, nel seguisse questo ministero, ed abbia-
venerdì santo, nell' ascensione , pen- mo il » Sermo habitus in capel-
tecoste , ss. Trinità, e festa d'ognis- « la ss. D. N. Papae per Jo. Ant.
santi ; regola che si trova osservata »j episcopum alexandrinum unum ,

sino al i485, come risulta dagli » ex S. A. palatii auditoribus lo-


antichi registri, particolarmente del M cumtenentem, in dominica V qua-
Burcardo. Nell'anno appresso i^S6 >» dragesimae, quae dicitur dominica
fu prescritto, che nel di festivo di » de passione ". Anzi, giusta una
s. Stefano, in cui anche nei tempi memoria del detto anno 1489» e
antichi si trova essere stato recitato dello stesso maestro delle cerimonie
il sermone , e nel seguente giorno Burcardo, viene dimostrato, che i

di s. Gio. Evangelista, si dovesse fa- vescovi, toltene le sopraccennate do-


re il discorso nella Cappella Papa- meniche, anco negli altri giorni eser-
le. Poscia, nel 1487» venne ciò sta- citavano nella Cappella Pontificia
bilito anco per la Circoncisione, e questo apostolico ministero. Tale uso
per r Epifania, secondo il Cancellie- però convien dire che non avesse
ri. Tutlavolta il Catalani nella vita lunga sussistenza, dappoiché trovasi
del Cardinal Domenico Capranica , comprovato da molti esempii verso
pag. -25, chiaramente prova, che nel il i56o, che nelle altre solennità,
i4^B Andrea de Pera maestro del nelle quali era stabilito doversi fare
sagro palazzo, recitò il discorso per tali discorsi, dipendeva interamente
la festa della Circoncisione nella dall'arbitrio del p. maestro del sa-
Pontificia Cappella. gro palazzo apostolico la libera scelta
Riguardo agl'individui, cui fu con- de' soggetti, quali dovessero adem-
i
24o GAP GAP
piere il detto atto. Ed in fatti nel sero almeno l'età di venti anni, e
medesimo anno lo fece il p. generale fossero insigniti del carattere cleri-

degli agostiniani nel venerdì sauto, cale. In seguito non ebbe corso nep-
e nel 1602 un protonotario aposto- pure questa legge, e rimase fra po-
lico.Per la pentecoste del 49B 1 ,
co illeso r antico privilegio della
sotto Alessandro VI, recitò il ser- scelta al p. maestro del sacro pa-
mone un uditore di Rota , e nel lazzo. Pure in progresso di tempo,
giorno di s. Giovanni Evangelista come si vedrà al seguente paragrafo
un prelato abbreviatore ; ma dopo alla descrizione d' ogni Cappella, a-
il i5oo, trovasi che il p. maestro vendo i Pontefici poco a poco asse-
del sagro palazzo nella scelta degli gnati stabilmente i soggetti, che deb-
oratori aveva in considerazione quelli, bono sermoni
fare i nelle Cappelle
che fossero al servigio del Papa, e Papali, dagli Ordini religiosi, e dai
de' Cardinali, come ancora i cano- diversi collegi di Roma, non ne ri-

nici e beneficiati delle chiese pa- mase maestro più alcuno a


al p.
triarcali di Roma, ed i lettori del- destinare. I religiosi degli Ordini
l'università dell'archiginnasio roma- mendicanti recitano i sermoni col-
no, ilche rilevasi dalla raccolta di r abito del proprio Ordine, e gli
tali sermoni fatta da Paolo di Fran- alunni, o convittori de' collegi, e i

cis con questo titolo Oratioiies : chierici regolari in cappa di saia


selectae in sacello apostolico inter paonazza con fodera di seta cremisi,
missariun solemnia corani Siimmo e pelli d'armellino nell'inverno, con
Pontìficey et purpuratorum patrum berretta nera. E noto, che le ora-
senatiL liahitae, in unum corpus rc- zioni pronunziate dagli alunni e con-
dactae, Romae 1606. vittori si stampano, e dopo la cap-
Tuttavolta, volendo restituire s. pella si dispensano a tutti quelli,
Pio V, del 1 566, in parte l' antico che hanno luogo. Il recitante pre-
vi
costume, stante la dignità del luogo sentato al Papa dal rispettivo ret-
in cui si fanno questi discorsi , e tore o superiore, ne umilia un esem-
r augusto consesso , che li ascolta ,
plare legato elegantemente, e dalle
ordinò che per l'avvenire non si sue mani riceve il donativo d' una
potessero destinare a recitarli, se non medaglia d'argento colla effigie del-
persone insignite del carattere epi- lo stesso Pontefice.
scopale, o almeno distinte col grado Se per qualche cagione venisse
di referendarii di ambedue le se- impedito alcun soggetto, a cui ap-
gnature. Poco durò la disposizione partiene il diritto di recitare il ser-
di Pio V, poiché l'immediato suo
s. mone, non resta in libertà del mae-
successore Gregorio XIII emanò un stro del sagro palazzo il destinare
decreto, col quale, senza fare veru- un altro individuo fuori dell' Ordi-
na menzione dell' anteriore regola- ne, e collegio al quale in generale
mento, stabilì che per lo innanzi è conceduta tale onorifica preroga-
non più dal solo arbitrio del mae- tiva, ma
deve dai rispettivi per-
si

stro del sagro palazzo, e de' supe- sonaggi o superiori surrogare un altro
riori de' collegi di Roma dovesse di- soggetto del medesimo Ordine, o
pendere la scelta degli oratori, ma collegio, ovvero devesi tralasciare per
che dovessero essere approvati da quella volta, come per simili occa-
un Cardinale a ciò destinato, aves- sioni stabilì Clemente X a' 27 di-
GAP GAP 241
cembre 1671. Trovandosi per in- altro linguaggio che quello proprio
fermità impedito l' ecclesiastico cui della Chiesa, cioè il latino.
spettava pronunziare il discorso, il

maestro del sagro palazzo avea in- 3. Dei Cursori Pontificii che vesti-
cariciìto a supplirvi un religioso con- ti di nero con sopravveste tala-
ventuale. Ma ad onta ch'esso si tro- re paonazza di saja con mo-
vasse in palazzo per recitarlo, il stre di seta^ e un ramo a guisa
Cardinal Paluzzo Altieri ricorse al di spino in manOy pubblicano
Papa suo zio, affinchè con questo V ora della celebrazione delle
esempio non fosse recato pregiudi- Cappelle, e funzionij a voce^ e col-
zio al clero secolare; onde il Pon- le schedule.
tefice ordinò che vacasse in quella
mattina (come si legge nel Diario Le Cappelle Papali, i concistori,
del maestro di cerimonie Fulvio Ser- e altre solenni funzioni Pontificie e
vanzio, riportato dall' erudito Can- del sagro Collegio, sogliono essere
cellieri a p. 346 delle sue Cappel- intimate in nome del sommo Pon-
le Poiilifìcie)j piuttosto che fosse de- tefice, ed in sede vacante in nome
rogato dalla consuetudine. del decano del sagro Collegio, da
Finalmente non si dee tralasciar alcuni ministri Pontificii chiamati
di avvertire, che sebbene ora i ser- Cursori ( p^edi), secondo le istru-
moni si facciano sempre in idioma zioni, e le ore date loro dal pre-
latino, si hanno pure esempii dagli fetto de' maestri delle cerimonie, il

antichi Diarii, che alcuna volta re- quale prende dal Papa, e in se-
le
citati furono in greco, e in ebrai- de vacante dal Cardinal decano, per
co, come accadde per la solennità di cui nelle schedule stampate, che di-
Pentecoste negli anni i497j ^49^5 spensano i cursori Pontificii a' Cardi-
e i63o, e per quella della ss. Tri- nali, patriarchi, e vescovi, ai prelati di

nità nel 1497 {^' Prediche.). Si fiocchetti, ai decani de' collegii prela-
predica in latino nelle Cappelle Pon- tizii, che hanno luogo in Cappella, al
tificie avanti il sommo Pontefice, principe assistente al soglio, al ma-
ed il sagro Collegio non solo per gistrato romano,
maestro del sa-
al
osservare un antichissimo rito, ma gro ospizio, ai generali degli Ordi-
anche perchè quell' idioma è il prin- ni religiosi ec, v'ha sempre la sot-
cipal linguaggio della Chiesa, e del toscrizione del primo cerimoniere.
Papa, il quale unito a quel conses- Le intimazioni dei cursori Pontificii
so rappresenta la stessa Chiesa. Si sono di due specie ; le une a voce, la-
usa il linguaggio italiano quando il sciando inoltre la schedula, e le altre
Pontefice ne' mercordi dell' avvento, colla schedula sem|)licemente. Le
e ne' venerdì di quaresima, ascolta prime si fanno dai cursori al Pa-
la predica nell'anticamera del suo pa, ai Cardinah, prelati di fiocchet-
palazzo, non veduto dietro una bus- ti, patriarchi, principe assistente al
sola, e fra le gelosie, in un modo soglio, senatore di Roma, e maestro
privato ; predica che ascoltano i Car- del sagro ospizio ; e le seconde col-
dinali, e quelli che hanno posto in la semplice schedula a' vescovi assi-
Cappella; con che si viene ad infe- stenti al soglio, a' decani de' collegi
rire, che dove il Pontefice apparisca prelatizii, conservatori di Roma, e
nella sua dignità , non è ammesso generali degli Ordini religiosi ce.

VOL. vili. iG
•2 4'?' GAP CAP
La destinazione delle predette ore zionate processioni, e quando ac-
per messe Pontificali, e per altre
le compagnano le pompe funebri, al-
solenni funzioni precedute dal ve- lora portano eziandio sul braccio la
spero, di farla al maestro
spetta mazza d' argento Avevano altresì
.

di cerimonie che accompagna l'u- luogo nelle cavalcate; e quando i


ditore di Rota, o il votante di se- Papi ne' viaggi si facevano precedere
gnatura, die deve incensare il sagro dalla ss. Eucaristia, innanzi a que-
Collegio al Magnificat. Il detto ce- sta cavalcavano due cursori aventi
rimoniere dà allora ad ogni Cardi- in mano una verga rossa , e due
nale r ora in cui si celebrerà la mazzieri con mazze di argento. Il

messa nel di seguente. loro capo chiamasi maestro, ed ha


L' intim-azione delle Cappelle an- l' onore di recarsi dal Papa per in-

ticamente si eseguiva dai parafrenie- timare i concistori e portargli le ,

ri del Papa, e, secondo il Bonanni, schedule stampate. Quindi si pre-


Gerarchia pag. 499> i cursori pri- senta al Pontefice nel passaggio, che
ma vestivano come i parafrenieri, fa nella sala regia nella vigilia di
anzi qualunque volta il Pontefice s. Pietro, e nella mattina della festa,
usciva in pubblico, era preceduto come si dirà parlando di quelle fun-
da quattro ciusori con bastoni. Nel- zioni, nelle quali egli cita i debitori
le cappelle due cursori assistono a soddisfare a' censi della camera
dentro i cancelli, o balaustra, cioè apostolica. Delle incombenze, privi-
all'ingresso del presbiterio, procuran- legi ed antichità de' Pontificii cur-
do che gli spettatori osservino il si- sori si tratta al citato loro articolo.
lenzio, e la compostezza, anzi an- Solo qui aggiungeremo, che secon-
ticamente uno di loro doveva stare do le disposizioni di Pio VII e ,

in piedi incontro al trono pontifì- Leone XII, i quattro cursori principa-


cio, per essere pronto a qualunque li di prima classe destinati al ser-
ordine del Papa. vigio del sagro palazzo apostolico,
Osservarono costantemente questo ed agl'intimi delle Cappelle, e assi-
incarico sino a Paolo II, eletto nel stenza alle medesime, si devono ap-
1464, e dopo il suo Pontificato, per provare dal prelato maggiordomo,
un tempo, i cursori non si recaro- col godimento di mensile onorario
no più nelle cappelle, ma solo nel* dallo stesso palazzo apostolico^ cor-
la processione del Corpus Domini^ rispondente al luogo, ove risiederà
e della canonizzazione , eseguendo il Pontefice, al Vaticano, o al Qui-
però sempre l' inciirico d' intimare rinale. Quindi ai quattro cursori
tutte le funzioni, che si celebrano dal apostolici furono aggiunti altrettan-
Pontefice, e dal sagro Collegio. Nei ti soprannumerari in supplenza, e
primordii del secolo XVIII, i cursori questi ancora debbono essere auto-
Pontificiitornarono a prestare servi- per le menzionate onorevoli
rizzati,
ma nel terminar di
gio nelle Cappelle, incumbenze del maggiordomo prò
esso secolo per le circostanze dei tempore.
tempi, e pel loro numero diminui- Finalmente tutti sanno, che i set-
to, venne in Cappella sospeso un timanali Diarii di Roma, pubbli-
tale ufficio. Ora però lo hanno ri- cano tutte le Cappelle, e funzioni,
preso incedendovi co' loro abiti, e che si celebrano dal sommo Ponte-
colle mazze d' argento, e nelle meu- fice, e dai Caidinali, e tale pubbli-
GAP CAP 243
cazìotie incominciò nel Pontificato tutto mese di giugno inclusive
il

di Clemente XI, in cui ebbe origi- (come fa il Papa regnante) al Va-


ne il Diario di Roma. La prima ticano, e il resto dell' anno al Qui-
cappella , di cui fu pubblicata la rinale.
celebrazione, fu quella dell' anniver- All'aurora adunque di tal di spara
sario dell' elezione di tal Ponte- l'artiglieria del Castel s. Angelo per
fice, cioè nell'anno 17 17, come annunziare la solennità della Circon-
si legge al num. io5 pag. io. In- cisione, e l'incominciamento dell'an-
oltre la celebrazione delle dette no. Fu già in uso, che poco prima
funzioni sono indicate nel Dia- della Cappella solevano monsignor
rio Romano o almanacco , che
_,
commissario delle armi, e il prelato
si stampa ogni anno in Roma, nel- segretario di consulta, cogli uffiziali
la tipografìa della Camera apostoli- da loro dipendenti, nonché il vice
ca, e particolarmente nei libretti, castellano di detto forte, co' suoi sub-
che annualmente si dispensano ai alterni, trovarsi nell'anticamera d'o-
Cardinali, ed De-altri, intitolato: nore del palazzo vaticano, o nella
nunciatio dierum quibus hoc anno galleria di quello al Quirinale per
MDCeLIcapellae Papales^ et Car- complimentare il sovrano Pontefice
dinalitiae hahentitr , et praescri- nel passaggio, ch'ei faceva per recarsi
plio colorunij quos iisdem diebus in ad assistere alla Cappella, e facevano
cappis induent Emi. et Rmi. Car- così gli augurii loro. Ma da ultimo
dinales. i Papi tolsero tale costume, e solo
il corpo delle guardie nobili, vesti-

§ X. Cappelle, Vesperi, Mattutini, to dell' alto uniforme, si schiera nel-


messe Pontificali, ed altre sagre l'anticamera nobile. In questa anti-
funzioni, che si celebrano nelle camera un tempo soleva il corpo di-
Cappelle del palazzo apostolico, plomatico fare eguali augurii al Pon-
e nelle basiliche e chiese di Roma, tefice, ma venendo pure dispensato,
per ordine progressivo di tempo sussiste soltanto il costume, che gli

in cui cadono. eccellentissimi individui, che lo com-


pongono, mandino i rispettivi gen-
I. Cappella Papale per la festa tiluomini nelle anticamere Pontifi^
della Circoncisione, il i gennaio. eie nella mattina del primo dell'an-
no, a fare le loro parti, il che pra-
Questa Cappella, in cui i Cardi- ticano eziandio pei* mezzo de' genti-
nali si recano con due carrozze, coi luomini, o maestri di camera, i Car-
servi in livree di gala, con vesti, cappe, dinali, i primarii prelati, e i prini*

cuscino, ed ombrellino rosso, antica- cipi romani ec.


mente si teneva nella chiesa di s. Fu pure anticamente in uso, che
Maria del Popolo, ed ora si celebra il Papa in questo giorno udisse al-
nella Cappella Sistina del palazzo la sua mensa de' concerti cantati dai
Pao-
valicano, ovvero nella Cappella cantori Pontificii, come osserva 1* A-
litia del palazzo quirinale, secondo dami menzionato a pag. 1 12. Ed In-
ove risiede il Pontefice, avvegnaché nocenzo XI il, nel 17^3, dopo la
si sa, che alcuni Pontefici amarono messa fece cantare in cappella il Te
di abitare sem[)re al Vaticano, altri Deurn, in ringraziamento a Dio per
al Quirinale, alti-i dal novembre a la liberazione della peste; ma stau-
,

244 c^^P CAP


ti incomodi che soffriva, e la ri-
gì' brante, e al sagro Collegio, ognu-
gidezza del tempo, il Papa assistette no si reca ai proprii posti , meno
al canto di tal inno, nella sagrestia. quelli che, come diremo, rimangono
Di poi il suo successore Benedetto presso il Papa.
XIII, essendosi nel 1729 recato ad Precedono pertanto i cappellani
abitare la canonica della basilica la- comuni, i chierici segreti, i cap-
teranense per consacrarvi alcuni al- pellani di onore, e segreti, gli av-
tari, oltre il vespero, celebrò anche vocati concistoriali, i camerieri ec-
questa Cappella nella detta basilica. clesiastici di onore, e partecipanti,
Nella Cappella si espone per qua- gli abbreviatori di parco maggiore,
dro dell'altare, l'arazzo rappresen- i votanti di segnatura, i chierici di
tante la Circoncisione del nostro Si- camera, gli uditori di Rota, i tre
gnore Gesù Cristo, ed all' ora desti- conservatori di Roma col priore dei
nata, vi si reca il Cardinale dell'or- caporioni , e col senatore di Roma,
dine cui tocca celebrare la messa nonché il prelato governatore di Ro-
pontificalmente parato , di colore ma , seguito dal cappellano segreto
bianco , con mitra preziosa , accom- colla mitra preziosa del Papa, che
pagnato dai sacri ministri assistenti poi pone sulla mensa dell'altare dal
egualmente parati. Dopo aver fatto lato del vangelo, per riprenderla do-
riverenza all' altare , e al sagro Col- po la Cappella. Quindi procede, fra
legio, che in piedi rende il saluto, due maestri ostiari , l' ultimo udi-
si pone a sedere nel suo faldistorio tore di Rota colla Croce Pontificia
(coperto di drappo del colore cor- astata che pone al suo luogo vici-
,

rente ) , accanto alla credenza, dalla no al muro dal lato del vangelo.
parte dell'epistola fra il diacono e Indi seguono il prefetto delle cerimo-
il suddiacono, e il prete assistente in nie Pontificie, il Papa fra i due
piedi. Recatosi il Papa, con quelli Cardinali diaconi, che sorreggono le
descritti al § Vili nella camera
, fìmbrie del manto, e due protono-
de' paramenti , e sagrestia Pontificia, tari apostolici partecipanti, ed, in
ove pure si adunano i personaggi che mancanza, i due uditori di Rota , i

descriveremo qui appresso, nel conti- quali poi, come diremo, gli sosten-
guo gabinetto, coli' aiuto del secondo gono i lembi della falda , il cui
cerimoniere, assume la falda, e nella strascico, e quello del manto ven-
camera de' paramenti depone la gono sorretti dal principe assi-
mozzetta, e coli' assistenza di due stente al soglio, ed in sua vece
Cardinali diaconi, prende l'amitto, dal senatore , o dal primo conser-
il camice, il cingolo, la stola, il pi- vatore. Seguono il decano degli udi-
viale bianco, ed il formale : para- tori di Rota custode della mitra,

ménti tutti presentatigli dagli ab- Papale in mezzo ai due camerieri


breviatori, dai votanti di segnatura, segreti, che devono sostenere poi la
e dai chierici di camera. Il Car- falda, l'uditore della camera, il te-
dinale primo diacono gli pone in soriere e il maggiordomo, i patriar-
testa la mitra di lama d' oro , e chi, gli arcivescovi e vescovi assi-
mentre il primo maestro di ceri- stenti al soglio, il commendatore di
monie dice Extra y si avvia il cor- s. Spirito , i protonotari apostolici
teggio Pontificio alla Cappella, ove partecipanti e soprannumerari gli ,

fatta riverenza all'altare, al cele- aiutanti di camera ed uno scopa-


,
, ,

GAP CAP 245:


lore segreto, che prende luogo pres- Terminato 1* introito , il Cardinal
so il pulpito de' sermoni. Giunto il primo diacono rimette la mitra al
Papa in Cappella, dopo aver dato Pontefice, il quale ribenedice da am-
la benedizione (Fedi) al celebran- be le parti il sagro Collegio, e ser-
te, a* Cardinali diaconi della sinistra, vito da due uditoridi Rota, che gli
a' Cardinali vescovi e preti della sostengono la falda in vece de' pro-
destra, che tutti la ricevono col ca- tonotari , andati già al loro posto
po scoperto in piedi, giunge innanzi sostenendo lo strascico i menzionati
al suo genuflessorio, situato a pie'dei camerieri segreti, sale al trono coi
gradini dell altare e del trono, e co- due Cardinali diaconi. Al trono gli
perto di cuscini del colore corrente. stasempre alla sinistra in piedi il

11 secondo Cardinale diacono gli leva primo maestro di cerimonie, che gli
la mitra , che consegna al decano aggiusta il piviale e lo sgabello, col
delia Rota, ed il Pontefice genuflet- quale il Papa ascende sulla sedia
te nel medesimo genuflessorio aven- Pontificale. I cantori della Cappella,
do dietro di sé il detto decano, coi che per mezzo di due contralti in-
due camerieri segreti i patriarchi , tonarono l'inti'oito, dopo il verso del
gli arcivescovi, ed i vescovi assistenti salmo, incominciano il Gloria Pa-
al soglio. Dopo aver orato per bre- tri, cioè appena siede il Pontefice in

ve tempo, si alza, comincia la messa, uno ai Cardinali assistenti a' lati del-
dice r introito col celebrante che , la sedia.Nel tempo, che si cantano
sta alla sua sinistra, incominciando i Kyrie, scendono dai luoghi loro i

r istesso introito a vicenda tutti Cardinali vescovi, preti e diaconi, i


gli astanti rialzati in piedi, me- quali colle cappe sciolte fino a ter-
no i sacri ministri, e la prelatu- ra (restando presso gli stalli loro i

ra , che siedono sui gradini del propri caudatari colle berrette e


trono e dell' altare, in uno agli av- berrettini rossi),vanno per ordine,
vocati concistoriali, e ai cubicularii, i e per anzianità uno ad vmo, a ren-
quali debbono recitarlo genuflessi, dere al Papa l' ubbidienza ( Fedi ).
prendendo il celebrante dopo 1' Dopo aver fatto un profondo inchi-
Indulgentianij eie, il manipolo dal no all'altare, ogni Cardinale ne fa
suddiacono. Prosiegue l' introito o un altro al Pontefice a' pie' del tro-
confessione col diacono e suddiaco- no, e baciatagli la destra sotto l'au-
no assistenti, giacché il Papa ter- rifrigio del manto, fa sul ripiano
mina la confessione coi Cardinali altra riverenza al Papa, saluta i due
primo, e secondo diacono , che es- Cardinali assistenti , discende dagli
sendo fino allora stati poco distanti, scalini dalla parte destra, e fk ri-

si avvicinano perciò al Pontefice. torno al suo posto. Dopo che ha


Questi anticamente non diceva. Deus resa l' ubbidienza il Cardinal primo
tu conversus j appena
ec, ma ter- prete, ferma alla destra del Pa-
si

minato V Indulgenlianij poneva l'in- pa, gli bacia prima l'anello, e poi
censo nel turibolo, e saHva al tro- il cucchiarino, che gli porge nella
no, mentre il celebrante ritiratosi navicella d'argento dorata, per por-
da un lato diceva col diacono e re l'incenso nel turibolo, presenta-
siuldiacono Deus tu conversus y perchè to in ginocchio dal secondo maestro
sono queste parole, che ad illuni per- di cerimonie, il quale dopo la be-
tiuent, (fui ingressurus est ad altare. nedizione del Papa porta il turi-
,

246 GAP CAP


bolo medesimo al diacono assisten- naie incensante, appena finita l'in-
te, che lo consegna al celebranle, censazione. Dopo di essa quel Car-^
per incensare l'altare; quindi il Car- dinaie si unisce agli altri scesi a far
dinale primo prete, inchinato il Pon- circolo in mezzo alla Cappella per
tefice, va al proprio stallo, e pro- recitare come fanno a' loro posti
,

siegiie a rendersi l' ubbidienza dagli tutti quelli che hanno luogo in Cap-
altri Cardinali. Quando stanno per pella, a due a due i Kyrie, ed il
terminare quei dell' ordine dei preti, Gloria in excelsis Deo. 11 Gloria
scendono dal trono i due Cardinali però non s' intuona dal celebrante
diaconi assistenti, per risalire dopo finche il Papa, dopo levata la mi-
l'ultimo prete e prestare anch'essi tra ,
presa in custodia dal decano
lo stesso omaggio, dopo di che tor- della Rota per restituirla a suo tem-
nano a' fianchi del Papa. I medesi- po, non siasi alzato dalla sedia e ,

mi a non por-
differenza degli altri non abbia letto l'introito dal libro
tano la cappa sciolta, per un mag- presentatogli genuflesso da un pa-
giore loro comodo, dovendo conti- triarca, arcivescovo, o vescovo assi-
nuamente agire. JXè tal uso è molto stente , mentre
secondo patriar- il

antico, dappoiché dovevano prima an- ca, arcivescovo, o vescovo assistente


ch'essi tener sciolta la cappa. Fini- in piedi regge la candela accesa, che
ta l'ubbidienza de' Cardinali preti, fa le veci della bugia( Vedi). Terminato
passano a renderla gli altri Cardi- il Gloria j i Cardinali stino benedetti
nali diaconi. Questo atto di vene- dal Pontefice , e tornano a sedere
razione e rispetto de' Cardinali ver- ai propri i stalli , come fa il primo
so il sommo Pontefice non si eser- Cardinal prete assistente, il quale, sie-
cita, quando egli non è in piviale de sullo sgabello, che il primo ceiimo-
e mitra, e si tralascia nelle messe niere colloca sul ripiano del soglio,
da morto, nei mattutini, nel vener- sedendo tal Cardinale, colla faccia
dì santo, e quando nello stesso gior- rivolta popolo , rimanen-
verso il

no si è già prestato un'altra volta. do in piedi il cerimoniere fra lui,


In tutte le Cappelle i Cardinali so- e il secondo Cardinale diacono, i
no obbligali di andare al bacio del- quali rimangono a capo scoperto.
la mano, ancorché arrivassero dopo 11 solo primo piete tiene la ber-
che fosse già terminata questa ce- retta in mano mentre quelle del
,

rimonia. primo , e secondo diacono sono cu-


Finita r ubbidienza affatto, e pro- stodite dai rispettivi caudatari se-
seguendosi da' cantori il canto dei duti al termine dello scalino del ban-
Kyrie ripetuti , un cerimoniere va co de' Cardinali diaconi. Gli uditori
a prendere il Cardinal primo prete, di Rota , col p. maestro del sagro
che si reca all' ultimo gradino del palazzo, i chierici di camera , i vo-
soglio , dove genuflesso riceve dal tanti di segnatura ,
gli abbreviatorl
secondo cerimoniere il tuiibolo ed , di parco maggiore ( che stavano in
incensa con tre tiri per la prima piedi presso il pulpitino), prendono
Tolta il Pontefice sedente con mitra luogo e siedono sul penultimo gra-
in capo, e col piviale sostenuto da am- dino del trono, e dell'altare. Il dia-
bedue le parti da' Cardinali diaconi cono assistente al celebrante siede
assistenti , affmchè abbia il braccio in mezzo al suddiacono, e al prete
destro libero per benedire il Cardi- assistente, nel primo gradino dell'ai-
,

CAP CAP a47


tare. 11 decano della Rota siede nel r altare ed al Papa, si ritirano dalla
gradino di fianco dell' altare a cor- parte dell'epistola presso il pulpito,
mi e\'angelii , fra i due camerieri il diacono sale al trono, e s'inginoc-
segreti. Nel banco, situato accanto chia per baciare al Pontefice il pie-
al muro tra l'altare ed il trono, sie- de, e per prendere da lui la bene-
dono i patriarchi ,
gli arcivescovi, e dizione. Ritorna il diacono all' alta-
vescovi assistenti al soglio , tenendo re, dove dice il manda cor meuni,
avanti di sé il più anziano, uno sga- indi alzatosi, e preso il libro de-
bello alto, o credenzino, in cui sta gli evangelii , si presenta innan-
nascosto un lume per accendere la zi al Papa genuflesso sul primo
candela, che descrivesi al citato ar- gradino del soglio, col suddiaco*-
ticolo Bugia, e sopra vi si pone il no a sinistra e chino dice, , Jube y
messale, o libro, che legge il Papa. Donine 3 benedicere , a cui Papa il

11 principe assistente al soglio sta benedicendolo risponde, Domìnus sii


sempre in piedi alla destra del trono, in corde tuo, etc. Poscia accompa-
presso il Cardinale primo diacono gnato da' ceroferarii con due can-
e da questo lato al terzo gradino dellieri, e dal turiferario, va a can-
siede il senato romano. Del luogo tare in faccia all' altare il vangelo,
ove siedono gli alti-i, che hanno luo- che poi suddiacono porta a ba-
il

go in Cappella, si è già trattato ciare al Papa. Allora il Cardinal


al § VII. prete assistente scende dal trono, ed
Compiuto dai cappellani cantori innanzi al primo gradino, in piedi
il canto del Gloria, e detta dal ce- incensa il Papa, che riceve l' incen-
lebrante (sostenendogli il libro un sazione seguitando a stare alzato, e
aceolito ceroferario) l'orazione della senza mitra. Ciò fatto tutti si met-
solennità corrente, a cui i cantori tono a sedere coU'ordine già descrit-
rispondono Amen , il suddiacono to, ma il Cardinal pi^te assistente,
della Cappella, assistito da im mae- va a sedere al suo stallo [>er ascol-
stro di cerimonie , fa genuflessione tare cogli altri il discorso , che in
all' altare, e al Pontefice, e dal lato questa mattina si recita in cappa
e verso il principio del banco dei e berretta da un p. de' chierici ro
Cardinali diaconi, recita l'epistola golari minori, e colla foima e ceri-
in canto andante, dopo la quale va monie dette al precedente paragrafo,
a baciare il piede al Papa, e [lo.scia al numero i.
recasi dal celebrante, a cui la fa leg- Sino all'anno 16*20, ei-a stata di
gere dal messale, che gli sostiene libera determinazione del p. maestro
davrtnti.Quindi due contralti ebdo- del sagro palazzo la nomina del sog-
madarii intonano il graduale, pro- getto, che avea da pronunziare que-
seguito dal cf)ro, che non ne termi- sto sermone, ed alcuna volta era
na il canto, finche il Papa, sedendo stato pubblicato colle stampe, pei*
non ha finito di leggere l'epistola cui abbiamo O ratio Francisci Sua-
:

ed il vangelo, e di mettere nel tu- resii J. C. aveuiontnsis , de Cir- •

ribolo r incenso, come la prima volta. cumcisione Domini , habita ad SS.


Si alzano intanto dai loro posti gli D. N, Gregoriwn XfP^, et illustn's-
uditori di Rota, i chierici di Ciimei*a, sinios, et reverendissimos S. /?. E.

i votanti di segnatura, e gli abbn;- Cardinale^ in sacello vaticano, kal.


vialori , e fatta la genuflessione al- jamutrii i^gi.; Jacobi Candidi sy-
248 GAP GAP
racusanì s. Theol, et I. V. D.^ epi- assistente al soglio, il maestro del
scopi Ferrantini a secretis , concio sagro ospizio, i cerimonieri, i chie-
in Circwncisione Domini ^ ad Cle- rici , e ceroferari accoliti della Cap-
mentem Vili, P. M. , habita in pella, e la famiglia nobile del cele-
basilica s. Petri in Vaticano , hai. brante, che sta presso la credenza
januarii, Romae 1^99 ; Francisci dal lato dell' epistola.
Franchini Turriani, oratio de Cir- Terminato il Credo, tutti i pre-
cumcisione Domini habita in sacello detti prelati si ritirano verso il pul-
quirinali ad SS. D. N. Paulum V, pito, e i cantori incominciano in
Romae 161 5. Da queste stampe si canto figurato l'offertorio, col mot-
rileva, che la Cappella della Circon- tetto, O
magnum mysteriiini , per
cisione, nel 1 59 1 , fu celebrata nella solito del Palestrina. Dopo che il

Cappella Sistina, nel 1^99, nella ba- celebrante colla mitra preziosa si è
silica di s. Pietro , e nel 1 6 1 8 nella lavate le mani, dandogli l'acqua ai
Cappella Paolina del Quirinale. Ma piedi un suo gentiluomo, o maestro
Paolo V, nel detto anno 1620, co- di camera ecclesiastico, s' alza dal
mae riferisce il cerimoniere Paolo suo faldistorio, si leva la mitra, e
Alaleona nel suo Diario di quell'an- ricevuta dal Papa la benedizione,
no , assegnò in questa solennità di sale all'altare col cerimoniere e coi
fare il sermone in perpetuo ai chie- ministri assistenti. Indi il Pontefice
rici regolari minori (^Vedi) i quali , pone per la terza volta l' incenso
nel medesimo anno entrarono in nel turibolo, che dal secondo ceri-
possesso di tale onorifica prerogativa. moniere si porta al diacono, il quale
Detto il sermone, e coll'assistenza lo consegna al celebrante per incen-
d'un cerimoniere, fatta dal diacono sare l'altare. Frattanto il suddiacono
a pie del trono la confessione col coli' umerale sulle spalle riceve dal-
canto del confiteor, genuflettendo al l' altare la benedizione, che genu-
tibi Pater, e al te Pater, e pub- flesso richiede al Papa, sopra l'am-
blicata dall' oratore V indulgenza di pollina dell'acqua, che gli mostra.
trent'anni, il Papa dà la solenne Quando il celebrante ha finito d' in-
benedizione, nel modo che si dice censare r altare, riprende la mitra
a quell'articolo. Quindi il celebrante preziosa (
giacche nelle altre volte
intuona il Credo, che si recita dai usa quella di damasco bianco )
, ri-

Cardinali, e dagli altri nella maniera ceve dal diacono due tiri d' incen-
che si è detta pel Gloria in excel- satura, e poi si lava le mani, come
sis etc, genuflettendo insieme col la prima volta, colla mitra preziosa
Papa ambedue le ginocchia all' in- in capo. Intanto il Cardinal prete
carnatus est. Dopo la benedizione, da un maestro di
assistente, servito
che il Pontefice dà a' Cardinali , ri- cerimonie, a cui consegna la berret-
tornano essi agli stalli loro, come ta, e il berrettino rosso, scende dal
fanno i suindicati prelati, che sie- trono, e a pie di esso, col turibolo
dono nel penultimo gradino del so- che gli porta il diacono, in ginoc-
glio. Proseguendosi a cantare il chio, incensa per la terza ed ultima
Credo ( Vedi) da' cantori, alle stesse volta il Papa sedente. Il Macri nel

parole dell' incarnatus, tutti chinano suo Hierolexicon, alla parola Thu-
il capo, genuflettendo solo quelli, rificatio, parlando di questa triplice
che stanno in piedi , cioè il principe incensazione, dice:» Ponti fex quando
CAP CAP 49
» in capella Papali assisllt ad mls- cevuta dai propri caudatari [Vedi),
" *am, semper est mitratiis, et plu- i quali restano a sedere per lasciar
»> viali indutus, qui quando debet libero il sito al diacono d'incensare
" sedendo incensali, tunc ob reve- i rispettivi che prima si
padroni,
»> rentiam catliedrae, quae est prima fanno riverenza uno coU'altro. Quan-
« sedes, tli mi fica tur a Cardinali as- do restano pochi, i Cardinali da in-
" sistenti genuflexo; et quando ere- censarsi, finiscono i cantori 1' offer-
»» ctus incensatur, tunc idem Car- torio , e il celebrante, avvisato dal
»> dinalis functionem illam exercet maestro di cerimonie che lo assiste,
»» erectus. " Questo rito trovasi no- intuona il prefazio. Il diacono si
tato nell'Ordine romano dal Cardi- regola in modo da trovarsi in mez-
nal Jacopo Gaetano al § 112 pag. zo alla cappella per chinare il capo,
4i3, ove si legge: >» Episcopus, vel quando il celebrante dice Gralias
M sacerdos Cardinalis, qui ministrat, agarnus Domino Deo nostro^ uni-
»» tantum Papam, genufle-
incensat tamente al cerimoniere, che lo ac-
« xus, si Papa sedet. " Ivi però compagna , il quale , se nel giorno
solo si parla della prima incensazio- vi è il o il mattuliuo, o
vespero ,

ne, che si vuol fare nella messa nel di seguente debba tenersi Cap-
solenne, onde rilevasi, che tal rito pella, avvisa precedentemente i Car-
era già in uso avanti il XIII secolo, dinali dell' ora stabilita dal Papa per
in cui appunto scriveva il detto incominciarla. Finito che abbia il dia-
Cardinale . Altri poi spiegano le cono d'incensarci Cardinali, incomin-
descritte formalità, per dimostrare, cia a fare altrettanto, ma con un solo
che nel sommo Pontefice si ricono- tiro, sì co' patriarchi, come cogli ar-
sce non meno la suprema dignità civescovi e vescovi assistenti al so-
del venerando capo della Chiesa glio, indi col governatore ,
poi col
cattolica , ma eziandio l'autorità temr principe assistente al soglio, e dopo
porale di principe sovrano, dappoi- coir uditore della camera, tesoriere,
ché una consimile cerimonia si os- maggiordomo, vescovi non assistenti
serva cogli arcivescovi di Milano, e al soglio, commendatore di s. Spi-
vuoisi introdotta allorquando alla rito, abbati mitrati, protonotari apo-
dignità arcivescovile riunirono 1'
e- stolici partecipanti, ed onorari, reg-
sercizio di sovranità sul dominio gente della cancelleria se vi fosse,
temporale di quel ducato. generale degli Ordini religiosi , se-
Terminata l' incensatura del Pa- natore, conservatori di Roma, e
pa, il Cardinal primo prete resti- priore de' capo-rioni ; indi col mae-
tuisce il turibolo al diacono, il qua- stro del sagro ospizio, colla prelatu-
le incensa prima con due tiri lo ra per ordine, e col prete e sud-
stesso Cardinale tornato al suo po- diacono assistente, facendo a tutti
sto sul ripiano del trono, e dopo i un inchino, che gli viene restituito.
due Cardinali diaconi assistenti, pre- Dopo di che sale all' altare riceve ,

mettendo ogni volta la genuflessio- r incensazione dal maestro di ceri-


ne al Pontefice. Quindi si alzano monie, che lo ha accompagnato in
tutti i Cardinali, e tutti quelli che tutto questo giio, ed a cui allora
hanno luogo nella cappella , levan- consegna il turibolo. Quando però
dosi i primi il berrettino rosso, che dicesi il Sanctus^ mentre il diacono
mettono entro la bcvretta simile, ri- i\x\ facendo l'incensazione, egli im-
, ,

25o GAP CAP


mediatamente la tralascia, e vsi reca ne, ì mazzieri spalancano la metà
all' altare ; se poi il prefazio si pro- della porta di noce della balaustra-
lungasse, e rimanesse tempo da in- ta, che si tiene socchiusa per metà
censale dovrebbero ricevere
gli altri, nel resto della messa, e gli svizzeri
l'incensazione quelli, che hanno la tirano la portiera, o stuora, che sta
pace , e nel modo, che diremo di innanzi la porta grande d* ingresso.
questa. Al Sanctus un maestro di cerimo-
Poco prima del trisagio, i Cardi- nie accompagna quattro cappellani
nali per la terza volta scendono in comuni in cotta, siccome accoliti ce-
mezzo alla Cappella per recitare in- roferari, con torcie accese, i quali,
sieme il Sanctus^ che pure ripeto- fatta la genuflessione all' altare e al
no tutti gli altri, e ricevuta la con- Papa, si mettono lateralmente due
sueta Pontificia benedizione, torna- per parte, e tornano poi in sagrestia
no a' posti loro, ove s' inginocchiano dopo r elevazione , facendo allora
dopo aver avuto altra simile bene- soltanto la genuflessione all' altare.

dizione dal Papa che scende dal , Mentre si alzano l'ostia, e il calice
trono, mentre cantori cantano V Ho-i consagrato, non ha luogo
ne il
sauna in excehis, per andare a ge- canto, ne il suono del campanello
nuflettere nel suo genuflessorio (posto ma solo un cerimoniere dal lato
in mezzo alla Cappella da due chie- dell'epistola dà alcuni tiiù d'incen-
rici )
, ed ivi assistere all'elevazione. so neir elevazione dell' una e del-
Il Pontefice nello scendere è accom- l'altro, e le guardie nobili genuflet-
pagnato da due Cardinali diaconi tono, pongono la spada a terra, e
e da due uditori di Kola, che gli si levano il cappello di testa. Né
sostengono i primi le fimbrie del meno fanno gli svizzeri , levandosi
piviale, ed i secondi i lembi della ilcappello, e ponendo il ginocchio
falda, sorreggendo lo strascico i due a terra. Il primo cerimoniere, termi-
camerieri segreti, che prendono poi nata l'elevazione, ripone il berrettino
posto dietro al Papa. Appresso vie- in capo al Papa, il quale ripresa la

ne il decano della Rota (il quale mitra dal Cardinale primo diacono,
s' inginocchia in mezzo ai suddetti con esso e col secondo, insieme al
due colleghi) sostenente la mitra, primo maestro di cerimonie, co' due
che al genuflessorio gli leva il secon- uditori di Rota, e i due camerieri
do diacono. Quest'ultimo coli' altro segreti, sostenitori tutti del piviale,
Cardinale diacono va al banco del e della falda, torna alla sua sedia,
proprio ordine. Sì pongono in ginoc- e deposta nuovamente la mitra, re-

chio, ai lati del Papa, due primi


i sta in piedi insieme a tutti gli astan-
cerimonieri, che gli accomodano le ti,finche il celebrante non abbia
fimbrie del piviale , e il primo gli consumate le specie sagramentali. I
leva dal capo il berrettino bianco cantori dopo l' elevazione cantano
,

all' elevazione. Il principe assistente il Benedictus, che dura finché il


al soglio rimane al suo posto ; ma celebrante dice: per omnia scecula
i patriarchi , arcivescovi e vescovi sceculorum, avanti l' orazione domi-
assistenti al soglio, seguendo due a nicale. Allorché il celebrante dice il

due il pongono dietro


Pontefice, si Pater noster, i Cardinali tornano
a lui in ginocchio, dopo i detti udi- per la quarta ed ultima volta in
tori di Rota. Prima della elevazio- mezzo alla Cappella e genuflessi ,
,

GAP CAP :j5i

ndlorano Sacramento, aspettan-


il ss. sti da al tesoriere, che la comu-
la

do poi in piedi per dire gli Agnus nica al maggiordomo, proseguendosi


Dei, che sì ripetono da tutti quelli, a' vescovi non assistenti, ed ai ve-
i quali hanno luogo in Cappella, scovi orientali pei Pontificali ed or-
dopoché il celebrante abbia cintato il dinazioni in Roma del loro rito ;

Pax Domini sit semper vobiscum. finalmente agli abbati mitrati, e pel
Dipoi i Cardinali, latta un' altra a- primo al commendatore di s. Spi-
dorazione colle due ginocchia al ss. rito, ai generali degli Ordini reli-

Sacramento, e benedetti dal Papa, giosi, ai procuratori generali dei me-


tornano a' posti loro. Indi il Cardi- desimi, al predicatore apostolico, al
nal prete assistente con cappa sciol- confessore della famiglia Pontifìcia,
ta, accompagnato da un cerimonie- ed ai procuratori di collegio. 11

re, va ali' altare, ove genuflesso vi- detto cerimoniere reca di poi la pa-
cino al celebrante, si alza, bacia la ce al primo protonotario, che la dà
mensa, e poi riceve dal medesimo ai compagni, indi la porta al sena-
l'amplesso della pace, che sale al tore, e al primo conservatore, che
trono a portare al Papa. Questi la comunica a' colleglli ; poscia la
la dà ai due Cardinali diaconi as- passa al maestro del sagro ospizio,
sistenti, che scesi dal trono, e ge- agli uditori di Rota, che la devono
nuflettendo avanti l'altare, risalgo- daie camera, a' vo-
a' chierici di
no per riceveila uno dopo l'altro. tanti di segnatura, ed agli abbre-
Il Cardinal primo prete tornato al viatori. Salito il cerimoniere sul ri-
suo stallo, trova ad aspettarlo il piano dell'altare, passa la pace al
prete assistente al celebrante in pi- decano della Rota, al primo mae-
viale , a cui dà la pace , affinchè stro di cerimonie al primo came- ,

la porti al Cardinal decano, o pri- riere segreto della falda, che la co-
mo vescovo de' presenti , e poi al munica al compagno, e disceso da-
Cardinal secondo prete, che la dà gli scalini dell'altare, recasi a por-
al suo vicino, e questi all'altro sino tarla ai camerieri segreti , che sie-
all'ultimo, facendosi riverenza vi- dono avanti ai prelati di fiocchetti,
cendevolmente dopo averla ricevu- a' soprannumerari e di onore, agli
ta. Cosi praticano tutti quei che , avvocati concistoriali , e al primo
la ricevono, dicendo il primo Pax cappellano segreto, i quali tutti la
tecum, e rispondendo il secondo, et passano agli altri compagni , rice-
cum spirila tuo. Passa poi il prete vendola i chierici segreti dai detti
assistente a portarla al primo dei cappellani, e dandola ai cappellani
Cardinali diaconi, che stanno al loro conumi, i quali la comunicano agli
banco, acciocché la comunichi a' vi- aiutanti di camera del Papa. Quan-
cini ; indi la porta al patriarca, o do il prete assistente fa ritorno al-
arcivescovo, o vescovo assistente al l'altare, dà la pace al diacono, e
soglio più anziano, che la passa ai questi al suddiacono, da cui si par-
compagni ,
poscia al governatore tecipa al cerimoniere assistente al
quindi al principe assistente al so- celebrante, che la dà agli altri suoi
glio, e poi al maestro di cerimonie, compagni, i quali stanno in fila a
clic lo ha accompagnato. E da av- riceverla in uno a* chierici della cap-
che il governatore passa la
vertirsi, pollii, ed agli {uxolili wroferari.
paa^ all'uditore della camera, que- Dopoché il celebrante si è comu-
.

!i52 GAP GAP


nicato, il coro incomincia a canta- assistente al soglio. Allora alzatosi
re il Communio, che dura finche es- il una genuflessione al-
prelato, fatta
so colla mitra preziosa in testa si l'altare e al Papa, viene dal ceri-
lava le mani per la terza volta nel moniere accompagnato al luogo de-
modo SLiddescritto ; indi si legge il gli arcivescovi e vescovi assistenti al
Communio^ mentre tutti quelli della soglio, prendendo l'ultimo posto. A.
Cappella siedono; ma dopo il Domi- questa Pontifìcia distinzione succede
nus vohiscum, tutti si rialzano al- la spedizione del relativo breve, col
la recita dell' orazione , terminata quale pur fanno dal Pontefice altri
si

la quale il diacono canta Vite mis- vescovi, senza tal cerimonia. Recan-
sa est. Finalmente il Pontefice (sos- dosiessi, dopo aver ricevuto il breve

tenendogli le fìmbrie del piviale i medesimo, in Cappella, vanno a di-


due Cardinali diaconi _, e V estremo rittura al posto, che lor compete.
lembo sinistro del piviale il primo Talora in una medesima Cappella
de' protonotari apostolici), dicendo, succedette la dichiarazione di due
Sitnomen Domini benedictum, etc, vescovi assistenti al soglio ( Fedi )
dà la solenne benedizione. Dopo di Papa Innocenzo XIII fece tra gli al-
essa il celebrante incomincia il van- tri esempii ciò eseguire nella perso-
gelo di s. Giovanni e lo prosegue na di monsignor Herrera, benché
partendo dall' altare colla mitra pre- egli non v' intervenisse, e Benedet-
ziosa in capo, accompagnato dai mi- to XIII dichiaronne molti contem-
terminandolo in sa-
nistri assistenti, poraneamente, e persino otto in uno
grestia. Il Merati ne dà la spie- stesso tempo.
gazione nel tom. I , par. I , pag. Se per qualche impedimento il
243 e seg. Il Papa intanto scende Papa non può intervenire alla Cap-
dal trono, benedice il sagro Colle- pella (nel qual caso se ne astengono
gio, e fatta orazione al genuflessorio pure il principe assistente al soglio
preceduto e seguito nel modo con e il romano), tutti gli
magistrato
cui si è recato in Cappella, ritorna altri sono obbligati ad intervenirvi.
in sagrestia, a spogliarsi de' sagri Adunati che sieno i Cardinali, e
paramenti, e poscia alle sue camere giunta r ora della celebrazione del-
non
col corteggio suddescritto. S' egli la messa secondo la intimazione, il
ha nel giorno precedente assistito al primo maestro de' cerimonieri assi-
vespero, dopo il quale suol ricevere stenti, siccome avvertimmo altrove,
il giuramento dai conservatori, ed domanda il permesso ai Cardinali
altri magistrati del popolo romano, capi degli ordini de' vescovi, de' pre-
lo riceve, appena terminata la mes- ti, e de' diaconi, d' incominciare la
sa, sedente in trono. messa, nella quale il celebrante fa
E bene qui avvertire, che men- tutte quelle cerimonie in questo pa-
tre nelle Cappelle si celebrano le ragrafo descritte, e che serviranno
messe, i Pontefici sogliono dichia- di norma a tutte le altre seguenti
rare alcun o vescovo
arcivescovo Cappelle, nelle noteranno
quali si

assistente al sogho, coli' inviare do- soltanto le differenze, che potranno


po l'epistola, dopo il vangelo, o esservi. Le altre cerimonie poi, che si
mentre cantasi il Credo, il mae- esercitano dal celebrante, stante l' as-
stro delle cerimonie al banco dei senza del Pontefice, consistono in
vescovi, a partecipargli che Io fa ciò, che andiamo ad indicare. Il Cai--
,

GAP CAP 2^3


dinaie pertanto, o patriarca, arcive- li tanto quando il sommo Pontefi-
scovo, o vescovo celebrante, fa la ce » assente da Roma, quanto al-
confessione ed introito co' sagri mi- lorché trovasi impedito per affari, od
nistri assistenti ;
pone V incenso o- é indisposto nella salute. E ciò stet-
gni volta, che occorre, nel turibolo, te sempre cuore dei sommi
così a
e lo benedice secondo il consueto. Adriano VI, eietto nel
Pontefici, che
Benedice eziandio, ciò che dee fare i52?., col moto-proprio Cum una
il diacono, benedice altresì l'acqua sanata Catholica, nel prescrivere la
prima che il suddiacono la ponga presenza della romana prelatura nel-
nel calice, ed al termine della mes- le Cappelle Pontificie, ad alcuni col-

sa comparte la trina benedizione legi intimò, in caso di mancanza, le

colla mitra in capo. Inoltre il sud- censure ecclesiastiche, e la perdita


diacono, dopo il canto dell' episto- della rispettiva emolu-
parte degli
la, genuflesso innanzi al celebrante, menti di un anno per cadauna man-
gli bacia la mano, ed altrettanto fa canza. Fra le suindicate testimonianze,
il diacono prima di cantare il van^ ne abbiamo principalmente dai Dia-
gelo, nel mentre che i maestri di rii di Domenico Cappelli dei 3o
camera, ed i gentiluomini, che deb- marzo i684, regnante il veneran-
bono versare l'acqua sulle mani, do Innocenzo XI, Odescalchi. Ecco
pure genuflettendo sostengono il,
quanto egli scrisse in quello d'In-
bacile, ed il boccale. Qualora non nocenzo- XII, Pìgnatelli , die 9 no-
vi sia il sermone ( giacché tocca al venibris 1692:Et sane indecens est,
sermoneggiatore di pubblicare l' in- ut tam pauci praelati in capei-
dulgenza, benché il Papa sia assen- lam accedantj eo quod Papa non
te, concedendola preventivamente ) est interfuturus , quasi, ut Cardina-
incombe al celebrante notificarla al lis Ottobonus, postcaAlexanderFIIIy
termine della messa, sebbene non vi optinie redarguebatj absente Papa^
assista il Pontefice. Avverte poi l'A- Deus non esset in capella. Si leg-
dami, nella sua opera per ben re- ge quindi in un manoscritto di mon-
golare il coro della Cappella Pon- signor Dini, prefetto de' cerimonieri
dlìcia, che quando alle cappelle non Pontifìcii,sotto Pio VI, riguardan-
assiste il Papa, V introito si canta te r ordine da tenersi nella Cappel-
andante, e si termina il verso del la Pontificia nell'assenza del Papa^

salmo, quando il celebrante sarà sa- che egli si lagna perché pochi pre-
lito all'altare; che il graduale si lati v' non è a
intervenivano. Inoltre
dice più presto, dappoiché non es- tacersi, che monsignor Giovanni For-
sendovi il Papa, tutta la funzione è nici, secondo maestro di cerimonie,
regolata dal celebrante, e perciò rie- e segretario della congregazione ce-
sce più breve, e sollecita, ed an- remoniale, di cui abbiamo le In-
che r offertorio si dice più an- stituliones liturgicae, Romae i82 5>,
dante. nel Pontificato di Pio VII e ,

Finalmente dai Diarii dei maestri nell'anno 1829,, dopo aver esami-
delle cerimonie Pontificie, che si nati i documenti preziosi, che tro-
conservano nell'archivio di que' mae- vansi nel menzionato archivio, com-
stri, situato nel palazzo quirinale, si pilò un breve manuale pe* suoi col-
rileva, che la romana prelatura de- leghi, ed al paragrafo, dell'ordine
ve intervenire nelle Cappelle Papa- di sedare i vcsco\'i assìslcnli, allor-
,

^54 CAP CAP


tonando non s}' interviene il Papa, le Cappelle, meno i mattutini , le
così egli si esprime : » I vescovi as- domeniche dell'avvento, e quelle di
>' sistenti al soglio Pontifìcio pren- quaresima, eccettuata la Lcelare, e
'•'
dono luogo tra i non assistenti, la Gaudete, in cui adoperavano la
•' conservando la precedenza della sedia gestatoria.
'> loio consagrazione. La prelatura Entrato il Pontefice in cappella
5' conserva lo stesso ordine soltan- col piviale bianco, e mitra di lama
« to quando si alza in piedi, cioè d'oro, dopo aver benedetto il sagro
» quella che siede agli scalini del Collegio, fa breve orazione al genu-
>> trono, e delf altare, si trattiene flessorio avanti l'altare, indi sale al
>> avanti gli scalini, sui quali sede- trono, ove colla solita assistenza
'* va, rivolta all' altare. I principi riceve i Cardinali all' ubbidienza,
>» assistenti al soglio, il senatore, i dopo la quale si alza in piedi il

» conservatori di Roma, il priore dei Pontefice, e recitato sotto voce il

'» caporioni, e la sola famiglia del Pater noster e V Ave Maria, sor-
Papa non intervengono tutti gli
'->
: reggendogli il hbro e la candela i
« altri, che hanno luogo in Cap- patriarchi , arcivescovi o vescovi ,

" pella Pontifìcia, debbono inter- assistenti al soglio, il vespero intona


^> venirvi, e sedere ai loro posti". dicendo: Deus, in adiutoriiini menni
intende, a cui risponde il coro dei
1, Primo vespero delV Epifania cappellani cantori, che cantano il
a" 5 gennaio. vespero, con modo assai grave. L'an-
ziano poscia dei soprani intuona la
Questo vespero Papale, in cui i prima antifona, che dee proseguire
Cardinali si recano con una carroz- lo stesso coro in contrappunto, men-
za con livree di gala , con vesti tre vengono dal medesimo anziano
cappe, cuscino ed ombrellino rosso, distribuite le antifone, che cantano
e col caudatario in croccia, che as- gli altri soprani. Indi il Cardinal
sume in tutte le Cappelle, e vesperi primo prete va a sedere sul ripiano
Pontifìcii , si celebra nella Sistina del trono con cappa sciolta, e ber-
del palazzo apostolico vaticano, ov- retta in mano.
vero nella cappella Paolina al Qui- Terminato l'ultimo salmo, e re-
rinale, secondo che qui o là abita plicata l'antifona, si apre il finestri-
il Papa, La coltre del trono, e la no della cantoria verso l'altare, ed
coltrina della sedia sono di lama un soprano deputato dal menzionato
d'argento, co' ricami di fiori d'oro. anziano, fatta genuflessione all' alta-
11 quadro dell'altare rappresenta in re e Papa, che si alza in piedi
al
un arazzo l'adorazione di Gesù Bam- sul trono con mitra in capo, canta
bino, fatta dai tre re Magi, ed il il capitolo, dopo il quale il Ponte-
paliotto è bianco. II Papa, i Cardi- fice siede, ed appena ha deposta la
nali, e gli altri si recano in Cap- mitra, e si è rialzato, due altri so-
pella nel modo, e colle cerimonie prani anziani intonano 1' inno .

descritte, particolarmente nel prece- Quando questo è finito, dicono gli


dente numero i. Talvolta antica- stessi soprani il versetto^ e poi in-
mente iPapi, dalla camera de' para- tonano il cantico Magnificat, dopo
menti si recavano ai vesperi in sedia che l'anziano abbia detta la sua
gestatoria, ciò che facevano in tutte autiiòiia. Alcuni versetti del cantico
,

GAP CAP $55


si cantano in falso bordone, che è preti , affinchè il menzionato pre-
im' unione di consonanze, abbellita lato votante possa fermarsi in mez-
da qualche legatura di note musi- zo alla cappella chinando il ca-
cali. E il Papa, allorché viene in- po, e poi passare ad incensare i
tronata l'antifona del Magnificat, Cardinali diaconi. Che se ve ne fosse
torna a sedere, venendo coperto di uno solo, e stesse questi al ban-
mitra dal Cardinal primo diacono, co de' preti , dopo la sua incensa-
pone r incenso nel turibolo, e men- zione, incominciasi il Gloria, e il

tre incominciasi il cantico, si rialza, Sicut erat in falso bordone andante,


si segna, scende dal trono, benedice i o in canto figurato, se i diaconi fos-
Cardinali, e \'a ad incensare l'altare, sero molti, dovendo terminare quan-
la cui sopra tovaglia fu distesa sidla do sia incensato l' ultimo Cardinal
mensa da due uditori di Rota, assi- diacono, perchè la ripetizione, che
stiti da un cerimoniere. Sostengono due contralti fanno dell' antifona,
poi le fimbrie del piviale al Ponte- dee terminare quando sono stati
fice due Cai'dinaH diaconi, e la
i incensati i patriarchi, arcivescovi, e
falda davanti
nel due uditori di , vescovi assistenti al soglio, il gover-
Rota, e lo strascico due camerieri natore di Roma, e il principe assi-
segreti partecipanti. Giunto a pie stente al soglio, e poi rispondono
dell'altare, il Papa depone la mitra al Papa. Per mancanza di tempo
sul ripiano, ricevendo 1' incensiere pochi altri hanno 1' incensazione; e
dal Cardinal primo prete. Dopo il Papa intanto siede, è coperto di
aver incensata la croce, incomincia mitra, ma terminata che sia dai
a recitare il Magnificat^ e terminata detti cantori la ripetizione dell'an-
l'incensazione dell'altare, restituisce il tifona, viene scoperto di mitra , si

turibolo al Cardinal primo prete. Tor- alza , canta il Domimis vobiscuni


na nel mezzo dell'altare, ove dice Glo- e poi r orazione , cui rispondo-
ria Patri etc. , e dopo essere stato rico- no cantori, dicendosi quindi da
i

perto di mitra dal Cardinal secondo due soprani anziani il Benedica"


diacono, torna al trono. Indi dal me- mus Domino, cui il coro risponde
desimo Cardinal prete viene incensato, Deo gratias. dal Pa- Si termina
dopo di che il detto Porporato reca- pa la funzione la solen- col dare
tosi al suo posto nel ripiano del ne benedizione, rispondendogli sem-
soglio, riceve da un votante di se- pre i cantori. Finalmente , ripre-
gnatura in cotta e rocchetto, assi- sa dal Pontefice la mitra, scende
stito da un cerimoniere, la consueta dal soglio, e dopo breve orazione al
incensazione nel modo suddetto, col genufiessorio, va a spogliarsi nella
quale pure incensa i due Cardinali camera dei paramenti, col solito
diaconi assistenti, e per ordine tutto accompagnamento, seguendolo alle
il sagro Collegio, avvisando contem- sue camere il Pontificio corteggio.
poraneamente il cerimoniere i Car- Se il Papa per qualche impedi- ,

dinali, a seconda di quanto si av- mento, non intervenisse al vespero,


vertì altrove, dell'ora in cui nel dì allora il Cardinal vescovo, che dee
seguente incomincia la Cappella. I celebrare la messa nella seguente
cantori hanno T avvertenza di co- mattina, o il Cardinal prete (se
minciare il Gloria Patri quando tocca celebrare ad uno di quest'or-
sono stati incensati tutti i Cardinali dine) intona il vespero sul genuflesso-
,

256 CAP CAP


rio dalla parte dell'epistola, incensa Cappella con due carrozze, livree
l'aliare, e alla fine colla mitra in di gala, vesti, cappe, cuscino, ed
capo, dopo d'essere risalito all'alta- ombrellino rosso. L'arazzo del qua-
re, dà la triplice benedizione invece dio dell' altare è quello medesimo
del Papa. Pel coro de' cappellani del vespero, come lo sono il baldac-
cantori la funzione medesima, è la chino, coltre, e cortina del trono,
come vi fosse il Pontefice; ma ne e sedia. Canta messa un Cardina-
il principe assistente al soglio, ne il le dell'ordine usando de' vescovi,
senatore, ne i tre conservatori di i paramenti di color bianco, come
Roma, ed il priore de' capo-rioni lo è il paliotto; ed il Papa si reca
intervengono in Cappella. Questa de- in Cappella preceduto dal solito cor-
scrizione del vespero dell'Epifania teggio, in piviale bianco, e triregno
potrà servire pegli altri sei vesperi, in testa. Anticamente dopo ch'egli
dell' Ascensione , Pentecoste, ss. Tri- avea celebrato nella cappella segreta
nità, Corpus Dominiy Ognissanti, e [Vedi) privatamente il divin sagri-
per la Circoncisione, che si regolano fìzio , il Cardinal pro-datario gli

allo stesso modo. Dove però ce ne presentava il collegio degli scrittori


fossero, noi non mancheremo di no- apostolici ( Vedi), uno de' quali, re-
tarvi le piccole variazioni. citando una orazione latina, gli of-
friva il coppa d'ar-
tributo entro
3. Cappella Papale per la festa gento, di cento scudi d'oro a nome
Epifania a' 6 gennaio.
dell' di tutti i colleghi. Il mottetto, che
in tal festività si canta, Surge^ il-
Si celebra nella Sistina del Va- luminare Jerus aleni y per solito è
ticano, o Paolina del Quirinale, composizione del rinomato Palestri-
secondochè o nell'uno, o nell' al- na; e il discorso si pronunzia dal
tro palazzo abiti il Pontefice. Anti- p. procurator generale dei servi di
camente si celebrava nella basiU- Maria, coll'abito della sua religione,
ca di san Pietro, come dice il Se- dopo il quale egli pubblica l' indul-
stini, stampato nel i634. Benedetto genza d' anni trenta.
XIII, nel 1726, dopo aver cantato Tal recita del sermone nella Pon-
nel giorno precedente il solenne tificia Cappella nel di della Epifania

vespero nella cappella Sistina, nella del Signore, da antica epoca ap-
mattina della festa celebrò l' ora di partiene all' Ordine de' serviti, tro-
terza nella sala ducale e pontifi- ,
vandosi ciò già registrato dal mae-
calmente la messa nella medesima stro di cerimonie Burcardo sino
cappella. Trovandosi poi, nei primi dall'anno 14^87, regnando Innocenzo
giorni del 1729, ad abitare nella Vili. E in fatti narra egli, che
canonica di s. Giovanni in Laterano, avendo in quell' anno il p. maestro
per consacrare vari altari di quella del sagro palazzo destinato a farlo
basilica, celebrò i vesperi, e cantò Carlo di Cesena chierico secolare, il

messa per questa festività in detta Cardinal di s. Angelo protettore del-


chiesa. Nel seguente anno 1780, Ordine de'servi di Maria, non
l' solo
Benedetto XIII nella Cappella Sistina sioppose a questa innovazione, ma
volle di nuovo cantare messa Pon- avendo esposto al Papa, che i reli-

tificale. giosi serviti, erano in possesso di tal


• 1 Cardinali si recano a questa prerogativa, Innocenzo VII! dichia-
GAP GAP !i57
rb, che non si dovesse togliere al- sto giorno soleva cantarla l'ultimo
l'Ordine l'uso di far pronunziare Cardinale dell' ordine de' preti , ed
da un suo individuo il sermone in ogni anno si affiggeva ad una delle
Cappella alla presenza del Papa, colonne della confessione, ove resta-
de' Cardinali , e degli altri. Cosi ne va tutto il giorno, il Pontificio bre-
confermò il privilegio, comandando ve, con cui il Papa lo abilitava a
che in seguito si dovesse diligente- celebrare nell'altare Papale della Con-
mente osservare. fessione, ove non è lecito di cele-
Che talvolta poi tali discorsi si brare la messa che ai Sommi Pon-
pubblicassero colle stampe , lo ab- tefici, come negli altari Papali del-
biamo da questi due esempi, i." Ni- le altre tre patriarcali di s. Oiovan-

colai Ceo cremonensis Ord. servo- ni, di s. Paolo, e di Maria Mag-


s.

rum proc. generalis, Oratìones ha- giore. E sebbene il Pontefice Pio


hitae ad Urbanum FUI P, M. VI, con suo breve de' 20 dicem-
diehus a sede Apost. religioni S. M. bre 1775, stabilisse, che il Cardi-
servorum assignalis, Romae 1628. nal arciprete della basilica dovesse
2.° Reverendissimi d. magistri Ludovi- atmualmente fare questa funzione,
ci Justiniani Ord. servorum B. M. come riporta il Cancellieri , De Se-
V. generalis, Orationes IV corani cretariisj tom. Ili, p. i 265, fa sem-
SS. D. N. Alexandre FU in sa- pre duopo della spedizione ed ajfis-
cello pontificio hahitae y videlicet sionc del breve Pontificio. Se poi
dime in Epiphania, ac totidem in l'arciprete fosse diacono, od impoten-
Doniinica Passionisi 1667. Oltre te a celebrarla, dovesse deputare al-
a ciò abbiamo , che nel 1689 fu tro Cardinale, evvi eziandio bisogno
fatta la sagra conclone, dopo il ve- della spedizione del Pontificio breve,
spero di questa solennità da un , che si appende tuttora alle colonne
chierico appartenente al collegio degli della Confessione, come praticavasi
scrittori apostolici, che fu pubblica- anticamente.
to colle stampe, e col seguente ti- I Cardinali, e tutti gli altri, che
tolo: Oratio ad S. D. N. Inno- hanno luogo in Cappella, si aduna-
centiuni Pont. XI, hahiia in pala- no nella cappella della Pietà, ridot-
tio quirinali die Epiphanìae post ta con arazzi e damaschi rossi a
vesperas an. Dom. 1689,, a Frane. stanza de' paramenti , ed ivi nel
Paulo Renault clerico Tullen, Dìaec. contiguo stanzolino va il Pontefice
collega scriptorum apostol, rescri- a deporre la stola ed il cappello, ed
bendariOj Romae 1689. a prendere la falda. Recatosi al let-
to de' paramenti , quivi depone la
4. Cappella Papale nella basilica mezzetta, e si veste degli abiti con-
vaticana a 1 8 gennaio , per la sueti, ed in piviale bianco, e trire-
cattedra romana di s. Pietro. gno ascende in sedia gestatoria fra
i flabelli, preceduto e seguito da
I Cardinali vi si recano con cap- que' personaggi, nel modo descritto
pe, e tutt' altro di colore rosso, e all'anteriore § IX, num. i. Il ca-
canta messa il Cardinale arcipre- pitolo di s. Pietro, composto di ca-
te della basilica, per esso altro
e nonici, benefiziati, e chierici benefi-
Cardinale prete , o vescovo , assu- ziati ec, si schiera fuori della delta
mendo i paramenti bianchi. In que- cappella in abito corale, nacnlrc al
VOL. vili. »7
,

!25:S CAP CAP


comparire il Papa, i musici di quel solanti E qui da avvertirsi, eh* qua-
capitolo cantano : Tu es Pelrus, etc. lora in s. Pietro si celebrasse Cap-
Giunta la processione innanzi l'altare pella, o Pontificale, il canonico al-
del ss. Sagramento esposto nella cap- tarista (Vedi) ha il diritto di pren-
pella, che ne porta il nome, ognu- der luogo su questi scalini avanti
no fa la genuflessione, e si ritira il cameriere segreto più degno, ve-
da un lato ad orare, prendendo stito di cotta e rocchetto.
luogo ne' banchi latei'ali i soli Car- Dall'uno e l'altro lato del presbi-
dinali. Sceso dalla sedia il Pontefi- terio vi sono vari ordini di banchi:
ce, va a fare orazione al suo ingi- nel primo a destra del soglio sie-
nocchiatoio coperto da un grande dono i Cardinali vescovi e pre-
strato di velluto cremisi con gallo- ti; nel secondo il governatore, l'u-
ni e frangie d'oro, e cuscini simili. ditore della camera, il tesoriere, il

• Indi s'avvia la processione all'altare maggiordomo, nonché i vescovi non


Papale, e rimontato il Papa sulla assistenti ed orientali, il commen-
sedia gestatoria, ne discende avanti datore di s. Spirito, e gli abbati
l'altare della Confessione, e dopo mitrati. Nel primo banco a sinistra
aver nel genuflessorio fatta breve ora- siedono i Cardinali diaconi, e quei
zione, incomincia l'introito col ce- preti, che non capivano nell'altro;
lebrante. Poscia il Pontefice va al nel secondo, i protonotari apostoli-
trono, situato dalla parte della cat- ci partecipanti, ed onorari, col reg-
tedra di s. Pietro, dirimpetto alla gente della cancelleria, se vi fosse;
Confessione. Al soglio assistono i tre mentre nel terzo banco stanno i

soliti Cardinali, cioè il più antico generali e procuratori generali de-


dell'ordine de' preti, e i due primi di gli Ordini religiosi, il predicatore
quello de' diaconi, col principe assi- apostolico, il confessore della fami-
stente, ed il primo cerimoniere ,
glia Pontificia, ed i procuratori di
mentre i patriarchi, arcivescovi, e collegio. Al termine del banco dei
vescovi siedono nel primo gradino Cardinali diaconi sta in piedi il

di esso. Dalla parte destra, al terzo maestro del sagro ospizio , ed è


gradino, siede il magistrato romano, situato il pulpitino pel discorso ,

e avvocati concistoriali stanno più


gli che si da un individuo del-
recita
sotto, e alla parte opposta siedono il la nobile accademia ecclesiastica in
decano della Rota co' due camerie- cappa e berretta, a tenore della
ri segreti. Nel ^nultimo gradino concessione di Pio VI, riguardato
poi dalla parte davanti siedono come ristauratore di quell'accademia.
gli uditori di Rota col padre mae- Terminato il sermone, chi lo pronun-
stro del sagro palazzo, i chieri- ziò pubblica l'indulgenza di trenta
ci di camera, i votanti di segna- anni. sermone suol essere stampato,
Il

tura, e gli abbreviatori. L' altare e si distribuisce dopo la Cappella ai


Papale è fiancheggiato dai camerie- Cardinali, e agli altri, mentre viene
ri segreti partecipanti ed onorari umiliato al Pontefice nelle sue ca-
dai cappellani segreti, e di onore, mere dallo stesso personaggio, che lo
dai chierici segreti, dai cappellani ha recitato, accompagnato dal pre-
comuni, e dagli aiutanti di came- lato presidente dell'accademia. Av-
ra. Tutti stanno seduti sugli scali- vertasi, che la credenza pel cele-
ni , e Io stesso fanno negli altri i bus- brante sta a cornu epistolae ^ guar-
GAP CAP a5g
nendo il grandioso quadrato o pres- gli altri giunti nella basilica si re-
biteiio della cappella copioso nu- carono a dirittura al proprio posto,

mero di guardie nobili, e svizzere. come si pratica nelle Cappelle fuori


La civica scelta poi, i capotori, e del palazzo apostolico, quando non
]a truppa di linea, cioè i granatieri, interviene il Pontefice.
fanno da ambedue le parli ala dal- Volendo dire alcuna cosa sull* isti-

la confessione all'altare della Pietà ; tuzione di questa Cappella, fa duopo


mentre in parecchie tribune pren- premettere, che zelando il Pontefice.
dono luogo i principi sovrani, e nei Paolo IV di confutare maggiormen-
palchi il corpo diplomatico co' si- te i luterani , che senza alcun fon-
gnori distinti , ed in altri le dame. damento negavano ostinati la venuta
La funzione si regola nello stes- di s. Pietro in Roma , e vedendo
so modo, come si celebrasse nella che la festa della cattedra romana
Cappella del palazzo apostolico, non dal primo santo Pontefice già da
essendola cosa degna di particolare molto tempo era in diverse chiese
osservazione; ed il mottetto all'of- passata in dimenticanza , con decreto
fertorio. Tu es pastor oviunij, è tal- de' 2 3 gennaio iSSy, registrato ne-
volta del Palestrina, ed ha due gli atti concistoriali , espressamente
parti. ordinò, che questa si celebrasse per
Terminata la messa, il Papa va al tutta la Chiesa a' 18 gennaio, come
genuflessorio, ove un canonico della a' 22 febbraio si celebra la festa
basilica, vescovo assistente al soglio, della cattedra antiochena del mede-
gli presenta l'orazione, Ante oculos, simo principe degli apostoli. Ma la
mentre altro canonico, pure vescovo j che
bolla Ineffabilìs si legge nel
assistente, sostiene la bugia. In pari tomo IV ,
part. I ,
pag. 342 ^ del
tempo sono dispensate a' Cardinali Bull. Rom.j colla quale ciò si pre-
altrettante orazioni, acciocché le re- scrive più autorevolmente , noti fu
citino agli stalli loro. Dopo di che, pubblicata da Paolo IV , che nel
prima che il Pontefice ascenda sul- concistoro de' i4 gennaio i558, sic-
la sedia gestatoria, s'incammina la come pure rilevasi dagli atti concisto-
processione col medesimo ordine al- riali. La ristaurazione di questa festa
la cappella della Pietà, ove spoglia- diede origine alla Cappella in discorso,
tosi Papa, e ripresa la mozzetta
il la quale però non si faceva da prin-
e la stola, preceduto dalla croce a- cipio nella basilica vaticana , ma si

stata, che si porta dal suo crocifero, nel palazzo dappoiché


apostolico;
e corteggiato dal Cardinal arciprete attesta il maestro delle cerimonie
e dal capitolo, fa ritorno alla pro- Cornelio Firmano, nel Diario dei
pria residenza. Non è a tacersi, che 18 gennaio i566, che per la festi-
Leone XII, nel 1829 , avendo vo- vità della Cattedra di s. Pietro in
luto celebrare messa bassa prima Roma, fu celebrata la messa nella

dell'ora della Cappella all' altare basilica vaticana ,


perchè non si
della cattedra, dall'altare stesso, si potè a tempo parare la cappella
iccò a piedi a qucUo della confes- Paolina del Vaticano a cagione del
sione, per cui non ebbe luogo la conclave, e stante la seguita elezione
processione , e la sedia gestatoria di Pio V, a' 7 dello stesso mese, e
uè avanti, ne dopo la cappella. Il la sua coronazione a' 17 gennaio.

perchè i Cardinali, la prelatura, e Nella cappella Paolina per altro fa


. ,

26o GAP GAP


celebrata nell' anno seguente 1 567 , perciò chiamata Sistina . In quella
benché assente il Pontefice s. Pio cappella i Sommi Pontefici celebra-
V , cantandovi messa il Cardinal vano il mattutino nella notte delia
Lomellini, coir intervento di trenta- vigilia di Natale, il che pur fece
tre Cardinali. Dopo la cappella, i Leone XII a' nostri dì, come si ripor-
Cardinali collegialmente ,
preceduti terà al numero ^6 di questo §
dai mazzieri, e dal menzionalo mae- X. Nel detto altare pertanto seb- ,

stro delle cerimonie, si recarono nel- ne Sisto V lo dichiarasse Papale,


la contigua basilica a fare orazione permise che celebrassero la messa
al ss. Sagramento , ed alla tomba conventuale in tutta 1' ottava della
dei principi Quindi
degli apostoli. festa del Corpus Domini ^ quei ca-
da molto tempo in poi questa Cap- nonici, e sempre i beneficiati, meno
pella venne costantemente celebrata le feste, che possono cadere in quel-
nella detta basilica di s. Pietro. r ottava in cui allora canta messa
,

Se poi tal Cappella cadesse in un canonico. Il Cardinal arciprete


sede vacante, ecco ciò, che fu prati- della basilica, o un vescovo canoni-
cato nell'ultima del i83i, secondo co di essa vi canta la prima messa
quanto prescrisse il sagro Collegio di Natale, ed un semplice canoni-
sull'altare ove si dovea celebrare la co la seconda; e le tre messe nella

messa. Il mattutino fu dal capitolo vigilia dell' Ascensione, in cui ricorre


cantato secondo il solito, e la messa la traslazione del corpo di s. Giro-
fu cantata Pontificalmente all'altare lamo una viene cantata da un ca-
,

della Cattedra da monsignor Canali, nonico, e le altre due dai benefi-


arcivescovo di Larissa , e canonico ciati, per la festa poi dello stesso san-
della basilica. Parlandosi del Ponti- to dottore, da un canonico si dice
ficale per la festa dei ss. Pietro e sul medesimo altare Pontificio altra
Paolo, si vedranno però vari esem- messa
pi che nelle sedi vacanti furono
,

celebrate le messe solenni in un al- S. Cappella Papale per la Purifi-


tare portatile avanti l'altare Papale, cazione di Maria Verdine a' 2
nello stesso modo, che si pratica nel- febbraio, colla benedizione, distri-
la basilica lateranense ,
per la Cap- buzione e processione delie can-
pella Cardinalizia dell'ottava de" me- dele, e Te Deum dopo la messa.
desimi principi degli apostoli. Bene-
detto XIV permise, che soltanto nel Questa funzione si celebra nella
giorno della commemorazione di s. cappella del palazzo, che abita il

Paolo, come descriviamo a tal Cap- Papa ; ma il regnante Gregorio XYI


pella prelatizia, un vescovo assistente perchè riuscisse più decorosa e po-
al soglio potesse celebrare nell'altar tesse essere goduta dai forastieri

Papale della basilica di s. Paolo, che in gran numero vi concorrono,


per tal Cappella. Inoltre aggiungiamo la fece, dal 1889 in poi, nella basi-
che la basilica liberiana di s. Maria lica vaticana, come appresso si dirà.
Maggiore ha un secondo altare Pa- I Cardinali pertanto si recano al
pale nella cappella Sistina del Pre- palazzo apostolico vestiti del colore
sepio , o del ss. Sagramento ,
per corrente, come Iosono il cuscino, e
singolarissimo privilegio concessole l'ombrellino, e con due carrozze e
da Sisto V, che la fece edificare, e servi in livrea di gala. Nella sala
,

GAP CAP i6i


regia assumoTio le cappe rosse, e che la dalmatica T usano soltanto
se fosse settuagesima, di color pao- nel giovedì santo , ne' Pontificali
nazzo ; talvolta però (massime quan- processione Corpus Domini ^ e
del
do si fa la funzione in s. Pietro) nel possesso del Papa ec. Gli ultimi
i Cardinali prendono subito i sagri due Cardinali diaconi vanno in cap-
paramenti appena deposta la mez-
, pa al trono ad occupare il posto dei
zetta, e mantelletta. Il quadro del- due primi, finche questi si vestono
l'altare i-appresenta in arazzo la alla diaconale, e ritornano al soglio,
Purificazione della b. Vergine al donde allora partono i detti ultimi
tempio , copia d' un dipinto di An- per recarsi nuovamente a' loro posti,
drea Procaccini romano. Venuto il a pararsi anch'essi. Se alcun Car-
Papa in Cappella con piviale e stola dinale vescovo, o prete, è frate, o
rossa , e mitra di lama d' oro, men- monaco e perciò non ha l'uso del
tre, se sarà entrata la settuagesima, rocchetto, in questa funzione lo pren-
usa la mitra lama d'argento,
di dono prima dell' amitto , ma senza
colla stola paonazza, dopo aver bre- maniche, ed ai vescovi serve anche
Temente orato al genuflessorio, va al di cottina. Intanto che i Cardinali
trono, ove riceve i Cardinali all'ub- si vestono dei sagri paramenti, i pa-
bidienza. Finita questa cerimonia, triarchi, arcivescovi , e vescovi assi-
entrano nel presbiterio, dalla parte stenti al soglio , i vescovi non assi-
della sagrestia, i camerieri de' Car- stenti, ancorché non consagrati, e gli
dinali , che portano gli abiti sagri abbati mitrati, in uno al commen-
paonazzi , in un ai maestri di ca- datore di s. Spirito, si recano in
mera, i quali, fatta la genuflessione sagi'estia ove deposte le cappe, e gli
all'altare e al Pontefice, si recano abbati la mozzelta e mantelletta, tut-
agli stalli dei rispettivi padroni , a ti assumono l'amitto, e i piviali pao-
cui levano cappe ritenendo il
le , nazzi, e le mitre di tela bianca, cioè
maestro di camera la berretta rossa, i vescovi il piviale di lama d' oro
finché debb'essere riassunta. CoU'aiu- e gli abbati di damasco; vestendosi
to de' caudatari ( i quali poi sulla dell' amitto, camice, cingolo, pianeta
croccia sovrappongono la cotta, e la paonazza, e berretta nera, i pp. pe-
bimba, vippa o velo bianco, che a nitenzieri di s. Pietro. Egualmente
guisa di stola con frangie d' oro , gli uditori di Rota, i chierici di ca-
mettono sulle spalle per sostenervi mera, i votanti di segnatura , e gli
la mitra Cardinalizia dì dama- abbrevia tori di parco maggiore, de-
sco bianco, onde non ombrarla), i poste le cappe, sul rocchetto sovrap-
Cardinali dell' ordine de' vescovi si pongono la cotta. Ognuno poi va
vestono dell' amitto , della cottina, ai propri posti ,
prendendo luogo,
del piviale, e del formale ornato dopo gli abbati mitrati , i detti peni-
con tre pigne coperte di perle, e del- tenzieri : a tal effetto il governatore*
la mitra di damasco bianco comune l'uditore della camera, il tesoriere»
ancora ai preti, e ai diaconi. I Cardi- e il maggiordomo partono dai pro-
prendono l'amilto, e quelli
nali preti pri posti, e recansi a sedere sopra i

che non sono vcscofi, prendono la protonotari apostolici.


croce, e tutti la pianeta. E i Cardi- Quindi essendosi collocate le cas-
nali diaconi si mettono l' amitto , e se colle candele a cornu evangelii, e
la pianeta ripiegata sul davanti, giac- sulla mensa dell' aliare, alcune can-
, ,

262 GAP GAP


dele con fregi di talco di diversi colori, un altro Io ripone pel Papa, conse-
con fiocco di seta rossa intarsiata di gnando quello piccolo al cameriere
oro, e Pontificio stemma, monsignor segreto coppiere, uno di quelli della
sagrista, vestito di piviale paonazzo, falda, che lo sorregge quando non
ed in sua assenza od impotenza i| lo tiene il Papa , e che gli rimane
p. sotto-sagrista con cotta ed amitto col paramano di seta bianca rica-
(sebbene nell'odierno Pontificato as- mato d' oro, usato dal Pontefice al-
sunse pure il piviale), accompagnato lorché lo tiene acceso ,
per difen-
dal diacono, e suddiacono della cap- dere la mano dalle goccie. Final-
pella parati con amitto, camice, e mente un chierico di camera rico-
cingolo, e il diacono in istola, s'in- pre con un grembiale di lino bianco
ginocchiano avanti l'altare, ed il orlato di merletto d' oro , e croce
secondo cerimoniere, prende sulla d'oro ricamata nel mezzo, le ginoc-
mensa tre cerei. Qui è da notar- chia del Papa, allorché incomincia
si, che il più piccolo di que' ce- a distribuir le candele. Finché il

rei deve essere tenuto dal Papa in Pontefice ritiene il grembiale, il det-
mano nella processione , al van- to chierico di camera va a porsi a
gelo ed all'elevazione della messa. sinistra del decano della Rota.
Il detto cerimoniere piglia il piccolo Il Cardinal decano, che si era re-

cereo, consegna al sagrista, e


e lo cato allo stallo, va nuovamente al
degli altri due ne dà uno per uno trono per ricevere la candela, dopo
3^. diacono, e suddiacono. Indi tut- aver fatto una riverenza all'altare,
ti si recano genuflessi a' piedi del e al Papa prima di salirvi. Nell'atto
soglio ,
passano al ripiano , tenendo che il Pontefice dà a lui il cereo
I cerei alzati, ed allora il Pontefice benedetto, ilCardinale lo bacia, in-
incomincia la benedizione delle can- di bacia la mano , ed il ginocchio
dele, leggendo le preci secondo il destro del Pontefice, intanto che i

rito , ed unitamente a quelle che cantori incominciano a cantare, Lu-


stanno suU' altare e nelle casse le , men ad revelationem gentìuniy etc.

benedice con acqua santa, ed incen- Altrettanto fanno tutti i Cardinali


sa col turibolo sostenendo questo, e che per ordine vanno a prendere la
il secchio dell'acqua santa due vo- candela, a' quali succedono tutti quel-
tanti di segnatura, senza che mai li, che sono descritti graduatamente

risponda il coro alle menzionate pre- al 5 VII, num. i. di questo articolo.


ci.Monsignor governatore, terminata Succedono pertanto i patriarchi, gli
che sia la benedizione, presenta aj arcivescovi, e vescovi assistenti, e non
Cardinal decano che si è recato
, assistenti al soglio, i quali ricevono
seco lui sul ripiano del trono, i tre la candela genuflessi, e la baciano in-
cerei che Cardinale offre al Papa
il sieme al ginocchio , susseguili dal
un dopo l'altro, baciando ogni volta commendatore di s. Spirito, dagli ab-
}1 cereo e la mano. 11 Pontefice U bati mitrati, e dai penitenzieri vati-
consegna al Cardinal diacono assi- cani, che egualmente in ginocchio
stente, che passandoli al primo mae- prendono il cereo ,
previo il bacio
stro di cerimonie, da quest'ultimo di esso , e del piede , come fanno
ne viene dato uno al principe assi- tutti gli altri notati nel detto para-
stente al soglio , il quale il ritiene grafo, e numero. Si avverta però,
e lo adopera nella funzione, mentre che il prete assistente al celebrante
,

CAP €AP a63


incederà in cotta e rocchetto, e il vi ambasciatori e ministri de* so-
diacono e suddiacono, colle suddette vrani cattolici, i mazzi delle candele
vesti, terminandosi la dispensa con benedette per la propria corte. Ai
q uè' signori laici, ecclesiastici, reli- sovrani e principi reali presenti in
giosi, militari, ed altri ammessi con Roma, dopo la cappella, con for-
biglietto di monsignor maggiordomo, malità si reca a presentare le can-
mediante l'approvazione del Ponte- dele benedette il cameriere segreto
fice, cui è sottomessa la nota, sem- segretario d'ambasciata. Oltre le can-
pre osservandosi quanto si avverti dele, che dal palazzo apostolico si

al fine del numero 3, § VII. Ta- dispensano in tal guisa , e in cap-


lora fra di essi vi sono grandi per- pella, ha luogo anco altra partico-
sonaggi , ministri diplomatici , e lare distribuzione ai Cardinali pa-
principi per non dire di altri
, e latini, ai famigliari Pontificii, agli
nel 1722, facendo Innocenzo XIII addetti alla cappella, e ad altri. An-
la distribuzione delle candele, si re- ticamente sififatta dispensa era più
carono trono a riceverle, l'elet-
al copiosa, e ne percepivano i parenti
tore di Baviera e suo fratello. del Papa, i capi delle principali fa-
Il canto del coro cessa quando mighe di Roma, molti prelati, e
incominciano i cappellani cantori a uffiziali della corte romana, e per»
prendere la candela, ed avanti che sino gli artisti palatini; distribuzio-
i forastico si rechino al trono, in- ne, che ha pur luogo in sede va-
nanzi l'altai-e si schierano i capitani cante, sebbene ad un determinato
comandanti, uftlziali, ed esenti della numero di persone.
guardia nobile, mentre alla destra Finita dal Pontefice la distribu-
vanno i Pontificii cursori, e mazzieri zione delle candele, si lava le mani
colle mazze loro. Le candele dal coH'acqua somministratagli dal prin-
sotto maestro di casa, o custode cipe del soglio, o in sua assenza dal
della cera, vestito in abito da cit- senatore di Roma, ovvero dal pri-
tà sono consegnate al bussolan-
,
mo conservatoi'e, ec, accompagnato
te sotto foriex'e, che insieme ad un da un uditore di Rota, e da un
€uo compagno le passa ad un chie- chierico di camera, da un cerimo-
rico di camera, genuflesso al pa- niere, e da due mazzieri, che re-
ro degli altri, il quale le som- stano genuflessi a pie' del trono, co-
ministi'a al Cardinal secondo dia- me devono genufletterà gli astanti
cono, e questi le porge al Papa. nell'atto della lavanda. Indi il Papa
È perciò che tal prelato è l'ul- canta l'orazione, Exaudi, (jfucesumus
timo a ricevere la candela. Finche Domine j alla, quale risponde il co»
gli ambasciatori ebbero luogo in ro Àmen. Se questa festa cade do»
cappella e al trono, un ambascia- pò la settuagesima, e non in gior-
tore stava a destra del Pontefice, no di domenica, cantato dal Papa
ed un principe assistente al soglio V Oremus^ il primo diacono assisten-
«Ha sinistra per somministrargli le te canta FlecLamus genita ed il se- ^

candele. Ai Cardinali, che non po- condo Levate. Dopo 1' orazione , il
terono recarsi a quesla funzione, si l*apa pone l'incenso nel turibolo, e
manda la candela al proprio palaz- l'ultimo uditore di Rota in tona-
SLo col mezzo di un bussolante, il cella paonazza > camice , cingolo , e
quale inoltre accompagna a* rispetti- amitlo, prende la croce Pontificia^
a64 CAP CAP
e va a pie del soglio. Il primo lieo, colla croce Pontificia astata
diacono assistente, rivolto al popo- seguito da due maestri ostiarii ,

lo, dice Procedamus in pace, a cui


: in mezzo a due votanti di segna-
risponde il coro , in nomine Christi tura , che come accoliti aposto-
Amen : formula antica, che si usa- lici ceroferari sostengono due can-
va in tutte le processioni, come os- dellieri colle candele accese,
serva il Catalano, Rit. Rom. t. Il, Penitenzieri vaticani.
p. 174 6 179? solendo prima tene- Abbati mitrati col commendatore
re ilCardinale diacono in mani la fe- di s. mitre in capo,
Spirito, colle
rula.Quindi i cantori si recano in sala che portano pure i seguenti
regia, ove i contralti, al comparire Vescovi non assistenti al soglio ,
della croce Pontificia, intuonano l'an- compresi quelli orientali.
tifona: Adorna tìialamwn tuum, in Vescovi e arcivescovi assistenti al
canto andante. La processione, colle soglio,
candele accese precedentemente dai Patriarchi.
chierici della Cappella, tiene il se- Cardinali diaconi.
guente ordine in tante coppie, due Cardinali preti.
a due, Cardinali vescovi.
Senatore, conservatori di Roma, e
Maestro di cerimonie coi procura-^ priore de' capo-rioni.
tori di collegio. Governatore di Roma, alla destra
Predicatore apostolico, col confesso- del principe assistente al soglio.
re della famiglia Pontificia.
Procuratori generali degli Ordini re^ Senza candela poi , oltre i due
ligiosi. Cardinali diaconi assistenti, precedo^
Bussolanti, no la sedia gestatoria , i camerieri
Aiutanti di camera. segreti secolari di spada e cappa in
Cappellani comuni. abito da città, i due primi cerimo-
Chierici segreti. nieri, il cavallerizzo, e il foriere mag-
Cappellani d'onore e segreti. giore, che regola i dodici palafre-
Avvocati concistoriali. nieri portatori della sedia, che so-
Camerieri d'onore. no pure sorvegliati dal loro deca-
Camerièri segreti soprannumerari. no, e dal sotto foriere. Circonda-
Camerieri segreti partecipanti. no e precedono la sedia gestato-
Cantori della Cappella. ria i capitani, uffiziali, ed esenti del-
Abbreviatori di parco maggiore. la guardia nobile, cogrindividui di es-
Votanti di segnatura. sa; il capitano e gli uffiziali della guar-

Chierici di camera. dia svizzera, alcuni della quale coi


Uditori di Rota col maestro del sa^ loro lunghi spadoni, figurano i can-
grò palazzo. toni svizzeri cattolici; e il generale
Due cappellani segreti colle mitre comandante le truppe di linea pon-
del Papa, cioè l' una di lama d'o- tificia col di lui aiutante maggiore,
ro, l'altra preziosa. e i mazzieri. Questi ultimi sorreg-
Maestro del sagro ospizio. gono le otto aste del baldacchino
Un votante di segnatura colla na- rosso, che consegnano ai prelati re-
vicella dell'incenso, e il turibolo. ferendari di segnatura in mantellet^
Uditore di Rota suddiacono aposto- ta e rocchetto: vesti, che per pri^
, ,

GAP GAP 265


vilegiousano in questa sola clrcostan* pale la coltrlna paonazza, compa-
za. inolio al baldacchino, sedente rendo quella di lama d'argento coi
il Papa sulla sedia gestatoria in mi- fiori d'oro, qual pur diviene il fon-
tra e piviale , colla mano sinistra do della coltre, appena toltovi il
copeita del paramano, tiene la can- drappo violaceo, che la ricuopriva.
dela accesa, e colla destra benedice Finita la processione, si smorzano
il popolo, che parie in cappella, e le candele, meno quella del prin-
parte nella sala regia, ove intorno cipe assistente al soglio, che dovrà
intorno passa la processione, è con- stare accesa in tutto il tempo dei-
tenuto dagli svizzeri , dalla civica la messa.
scelta, e dai capotori schierati. Non dispiacerà, che qui si avver-
Seguono la sedia gestatoria sen- ta come negli anni
i74^> 1744 ^
za candela accesa, perchè addetti a regnando Benedetto XIV, stante il
prestar servigio al Papa, il decano gran freddo della stagione, la pro-
delia Rota in mezzo due carne- ai cessione si fece solo fuori della ba-
rieri segreti, l' archiatro, e il primo laustrata, e non per la sala regia,
aiutante di camera tutti in cappa Intanto rientrati nel presbiterio i
rossa, ed uno scopatore segreto. In- camerieri, e maestri di camera dei
di con candele accese incedono i se- Cardinali, spogliano questi de' sagri
guanti paramenti, rimettono loro le cappe
rosse, ovvero le paonazze se è entrata
Uditore della camera, tesoriere, e la settuagesima.Per parte poi de'mae-
maggiordomo. stri camera sono lor consegnate le
di
Protonotari apostolici partecipanti ed berrette rosse, mentre i caudatari
onorari. si levano la cotta ed il velo. Il Pa-

Generali degli Ordini religiosi , e pa rimane in sedia gestatoria sul


due svizzeri, che chiudono la prò- ripiano avanti gli scalini dell' alta-

cessione, la quale talvolta viene re, assistito dai due ultimi Cardinali
seguita da alcuni di quei forastie- diaconi, finche ritornano i due pri-
ri, che ricevettero la candela dal- mi colle cappe, ed alloia partono i

le mani del Papa, i quah perciò due ultimi, facendo prima una ri-
la portano accesa. verenza al Pontefice, per prende-
re anch'essi le cappe agli stalli. In-
II principio della processione si fer- tanto il Pontefice, deposto il piviale e
ma a sinistra della porta della Cappel- la stola che portava, prende il man-
la, finché giuntivi i cantori, entra- to o piviale , e la stola bianca
no in essa, intuonando i contralti in uno alla mitra di lama d'oro,
il che du-
responsorio Obtulerimtj Tutti gli altri si recano in sagrestia

ra finché passano i vescovi. Quin- a deporre i paramenti, e le cotte, indi

di due soprani anziani intuonano ritornano ai propri posti : ma i peni-


il verso Postcìuam impleti^ e lo ter- tenzieri rimangono in libertà, e non
minano quando il Papa entra nel hanno luogo messa che, come
alla

presbiterio della Cappella. In questo si dirà, viene poscia cantala da un

tempo si cambia il paliotto dell'ai- Cardinal prete, il quale co' ministri


tare levandosi il paonazzo, e ponen- assistenti si veste dc'paramenti bian-
dosi il bianco; e gì' inservienti del- chi.

la floreiia tolgono dalla sedia Pa- Questa processione ha una origi-


,

266 GAP CAP


ne poco meno antica della festa landosi il coro in tutto, come se
della Purificazione di Maria Vergi- facesse la funzione il Papa. 11 Car-
ne. Celebravansi in Roma ad ono- dinale vescovo più degno col berret-
re del dio Pane le feste lupercali, tino in capo, prende dalle mani
che la superstizione avea ricevuto da di monsignor maggiordomo una
Evandro. Il zelante e dotto Ponte- candela benedetta, e la consegna
fice s. Gelasio I, eletto nel 49^ j
^" al celebrante, il quale la riceve in
boli queste feste superstiziose, ed in piedi quasi appoggiato in mezzo al-
luogo de* lupercali istituì la festa l' altare, e con mitra in testa, por-
della Purificazione, che già da mol- tandola poscia accesa in mano, du-
to tempo celebravasi in Oriente. rante la processione. Allora il cele-
Confutò ancora con un libro, che si brante principia a dispensare i cerei,
legge in Labbé, tom. IV, p. 12 34, dandone uno al detto Cardinal ve-
il Andromaco, il quale a-
senatore scovo, che lo bacia, e che fatto un
vea dimostrato un vivo rammarico inchino , lo porta seco allo stallo.

per tale abolizione. Il Papa s. Ser- Indi tutti i Cardinali, per ordine di
gio I, creato nel 687, vi aggiunse anzianità, con mitra in capo, si re-
poscia la processione del popolo da cano all'altare. Nel ricevere però il
s. s. Maria Maggiore, in-
Adriano a cereo, depongono la mitra, e in pie-
«ierne colPapa, e col clero, colle di ricevono la candela, la baciano,
candele accese in mano. V. Cak- e fatta una riverenza, tornano ai
rispettivi posti. Dopo che i Cardi-
Se poi il Papa fosse impotente nali hanno avute le candele, il

a celebrare la funzione, allora i Car- Cardinal fijnzionante si pone a se-


dinali, giunti nella sala regia, assu- dere sul faldistorio, nello stesso luo-
mono immediatamente paramenti i go ove stava in piedi , e subito
sagi'i, ciò che fanno anche i sudde- vanno a ricevere la candela i pa-
scritti, che ne hanno fuso, assumen- triarchi , gli arcivescovi , e vescovi
do eziandio le cotte sui rocchetti assistenti al soglio, e i vescovi non
i prelati menzionati. Tutti si reca- assistenti, tutti praticando ciò , che
no ai posti loro in cappella, e giun- fecero i Cardinali, e di più aggiun-
ta r ora della funzione, viene dalla gendovi il bacio dell'anello Cardi-
sagrestia Cardinale prete, che dee
il nalizio. Seguono il commendatore
t celebrare la messa, con mitra di di s. Spirito, e gli abbati mitrati,
43amasco bianco e piviale paonazzo, i quali, in un a tutti quelli, dei
in mezzo al diacono e suddiacono quali si dirà in appresso, dovranno ri-

assistenti, con pianete ripiegate nel ceverla in ginocchio, senza berret-


davanti dello stesso colore. Saluta- tino in testa, baciando la candela
tosi dal detto Cardinale il sagro Col- e l'anello del Cardinale. Prosieguo-
legio, sale all' altare, ed intuona il no i pp. penitenzieri vaticani, il

Vominus vobiscum^ e le preci per governatore di Roma, l'uditore del-


Ja benedizione delle candele, tanto la camera, il tesoriere, il maggior-
quelle delle casse, che quelle del domo, i protonotari apostolici, i ge-
Papa, le quali stanno sulla men- nerali degli Ordini reUgiosi, il mae-
sa dell'altare, cui incensa, e be- stro del sagro ospizio ,
gli uditori
nedice con acqua santa, e di poi di Rota col p. maestro del sagro
s'incomincia la distribuzione rego- palazzo, i chierici di camera, i vo^
GAP CAP 267
tanti di segnatura, gli abbreviatori bidlenza già prestata dal sagro Col-
di parco maggiore, il prete assisten- legio, prima della benedizione delle
te in cotta, e rocchetto, il diacono candele. Se questa festa viene dopo
e suddiacono assistenti colla piane- la settuagesima , oltre il graduale,
ta ripiegata, i maestri di cerimonie, che si canterà pure con sollecitudine,
i camerieri segreti partecipanti so- si canta anche il tratto, ma andante.

prannumerari, e di onore, gli avvo- Quando si dee cantare il vangelo,


cati concistoriali, i cappellani segre- i chierici della cappella accendono
ti e comuni, non però gli aiutanti tutte le candele, e quella del Papa,
di camera non essendovi il Papa ; che sosteneva il cameriere segreto
i bussolanti, i procuratori generali coppiere, viene accesa, e dal Cardinal
degli Ordini religiosi, il predicatore primo diacono assistente è conse-
apostolico, il confessore della fami- gnata al Pontefice medesimo. Que-
glia Pontifìcia, i procuratori di col- ste candele si riaccendono all'ele-
legio, i cantori Pontificii, il p. sotto- vazione. Con ciò si vuole signifi-
sagrista, i chierici della cappella, gli care , che deve esser acceso il lu-
accoliti ceroferari, i cappellani comu- me della nostra fede nel credere le
ni, i caudatari de'Cardinah, ai quali verità evangeliche, e la presenza
i rispettivi padroni sempre sogliono reale di Gesù Cristo nell'Ostia con-
donare il proprio cereo; i maestri sagrata. 11 discorso vaca per non
ostiarii virga rubea, gli alunni del prolungare maggiormente la fun-
collegio germanico-ungarico, i cur- zione; e il mottetto all'offertorio,
sori Pontificii, i mazzieri, ed i fo- Responsum accepìt Sìnieon, suol
rastieri sì ecclesiastici che secolari. essere del Palestrina. Tutto il resto
IVel resto si pratica quanto supe- si regola nel modo consueto; ma
riormente si descrisse, nell'occasione dopo avere i cantori risposto A'
in cui faccia funzione il Papa. So- meiij all'/^e missa est, il Papa in-
lo è da notarsi, che la croce Papa- tuona Te-Deuniy secondo la pre-
il

le è portata nella processione dal scrizione di Clemente XI, il quale


diacono assistente, il quale ha presso nell'orrendo terremoto, accaduto in
di sé i maestri ostiarii, e che in fine Roma a' 2 febbraio lyoS, attribuii
della processione il celebrante porta al patrocinio della b. Vergine, l'es-

la candela accesa senza baldacchi- sere la città stata preservata dalla


no, avendo a destra il prete assi- rovina. Perciò ordinò in perpetuo
stente, ed a sinistra il diacono assi- ai romaniche osservassero il di-
,

stente colle pianete ripiegate. Tocca giuno nella vigilia di questa festa,
a quest' ultimo l' intuonare il Pro- e che nella cappella Papale si can-
cedamus in pace. La famiglia poi tasse solennemente l' inno della ri-
del Cardinale partecipa d' una co- conoscenza, col Pater noster, il ver-
piosa distribuzione di cera. setto Benedicarmis Palrem^ et FUiwn
Ritornando al Pontefice, quando cum sancto Spirita , con quelli che
ha celebrata la funzione, ed ha pre- seguono, e V Oremus. Indi il me-
so il piviale bianco, come superior- desimo Pontefice, dicendo il Sii no*
mente si descrisse, incomincia egli men Domini henedictum, dà l'apo-
col Cardinal celebrante l' introito stolica benedizione, ed il celebrante
della messa, che i cantori cantano dall'altare legge la consueta formu-
con sollecitudine, non essendovi l'tib- la, colla quale si avvisano gli astan^
0.6S CAP CAP
ti dei trentanni d' indalgeiiza, con- zione, umilia al Papa un grosso ed
ceduti dal sommo Pontefice. elegante cereo. Questa oblazione è
Avendo poi voluto il Papa regnan- molto antica, perocché sino dai pri-
te, come già accennammo, dare un mordi del secolo XVIII, in cui s'in-
maggiore sfogo a' forastieri, cotanto cominciarono coi Diarii di Roma
biamosi di vedere le Pontificie fun- a pubblicare le descrizioni delle Pon-
zioni, e perchè quella della Purifica- tificie funzioni, fu riportata anche

zione o Candelora riuscisse più mae- quella dell' oblazione.


stosa, dal 1839 in poi volle celebrar-
la nella basilica vaticana, ove si osser- 6. Cappella Papale ove risiede il
vò sulle cerimonie, posti ec, quan- Pontefice, nel dì primo di qua-
to si disse per la precedente cap- resima, colla funzione della be-
pella della Cattedra. Però i peniten- nedizione, e della imposizione del-
zieri prendono luogo nel secondo le ceneri.

banco a destra del trono, appresso i

vescovi non assistenti , e gli abbati I Cardinali vi si recano con ve-


mitrati; mentre i quattro prelati di sti e cappe , e tutt' altro paonazzo.
fiocchetti siedono dietro al banco Giunti nella sala regia, assumono le
de' Cardinali diaconi , sopra i pro- cappe, e passano in cappella , ove
tonotari apostolici. La processione per quadro dell' altare si espone un
poi fa tutto il giro della chiesa. arazzo, il quale esprime il Salvato-
Non è a tralasciarsi di riportare, re, che predica alle turbe. Il paliot-

che, tornato il Papa nelle sue ca- to è di colore paonazzo. La coltre


mere, in mozzetta e rocchetto, si as- del trono, e la coltrina della sedia,
side in trono di quella del conci- sono esse pure di lama d' oro di

storo, e coir assistenza del maggior- colore paonazzo. Si reca il Papa in

domo , del maestro di camera , e cappella con piviale rosso, stola pao-
della sua corte, riceve le oblazioni nazza e mitra di lama d'argento,
delle candele di tutte le patriarcali, ed asceso trono, riceve all'ubbi-
al

busiliche, collegiate, Ordini religiosi, dienza i Cardinah, dopo la quale i


e gerosolimitano, non che di alcu- medesimi Cardinali si vestono dei
ne chiese nazionali, confraternite, sagri paramenti paonazzi, nel modo
collegi e seminari, ec. ,
presentate che descrivemmo al precedente nu-
dai rispettivi deputati, i quali sono mero, facendo il simile gU altri. In-
introdotti dai maestri di cerimonie, e di l'ultimo uditore di Rota, col-
vengono ammessi al bacio del piede la pianeta violacea piegata, come
neir atto che presentano i cerei. suddiacono apostolico, prende dal-
Molti di que' cerei sono di varie li- l'altare il piatto d'argento dorato
bre di peso, miniati, dipinti co' ri- colle ceneri, cavate, secondo l'antico
spettivi stemmi, oltre quello del Pa- rito, dagli olivi benedetti nell'ultima
pa , e decorati di ricchi fiocchi di domenica delle palme, e lo porta
seta bianca e rossa intarsiati d'oro. genuflesso al Papa affinchè le be-
Una parte di questa cera suol es- nedica, ciò ch'egli fa colle orazioni
sere donata dal Pontefice ai moni- prescritte dal rituale, che legge, e
steri bisognosi e luoghi Anche pii. perciò il coro non risponde. Dopo
la santa casa di Loreto, per mezzo la benedizione, lo stesso uditore di

del segretario della sua congrega- Rota s' inginocchia alla destra del
, ,,

CAP * CAP 269


Papa , e il Cardinal penitenziere descritto alla funzione delle candele,
maggiore cui tocca sempre in que- solo che in questa circostanza ado-
sto giorno a cantare la messa, senza pera anche la mollica di pane, ed
guanti , senza anello pontificale, e sen- il limone per meglio mondarle. Tali

za mitra, salendo sullo sgabello della cose, in un al boccale coli' acqua


sedia pontificia, fatta al Papa una pro- ed al pannolino, sono innanzi pre-
fonda riverenza in piedi senza profe- parate dal credenziere di lui sulla
nre il Memento homOj impone le ce- credenza dalla parte dell' epistola.

neri in forma di croce sul capo del Quindi due votanti di segnatura coi
Pontefice sedente in soglio. Quindi ri- candellierisi recano avanti al trono,

copertosi il Papa della mitra, e pre- ed alzatosi il Pontefice, senza mitra


so grembiale di lino con merlet-
il intuona il Dominus vohiscum, e can-
to e croce ricamata d'oro, che gli ta r orazione, cui risponde il coro,
pone un chierico di camera ( il qua- Amen. La funzione ha compimento,
^
le finche dura la funzione va alla deponendo tutti i paramenti sagri,
sinistra del decano della Rota), dà e ripigliando le cappe paonazze.
le ceneri al medesimo Cardinale pe- Se il Pontefice non interviene
nitenziere celebrante e facendo un
, celebra la funzione delle ceneri lo
segno di croce sulla di lui chierica stesso Cardinal penitenziere in pi-
dice la formula Memento ^ liomOj ^uia viale e mitra, ricevendole pel pri-
pulvìs es y et in pidverem reverte- mo dal Cardinal decano, che poscia
ris. I cantori incominciano l'antifo- le riceve da lui in piedi, stando il

na, Inimuteniur habitu^ ed intanto penitenziere appoggiato all'altare, da


prosiegue la distribuzione delle cene- dove le impone a tutti i Cardinah,
ri, cioè dal Cardinal decano, o ve- e sedendo sul faldistorio le dà a tutti
scovo suburbicario più anziano, si- gli altri, che baciano l'anello Cardi-
no ai foraslieri, tenendo l'ordine nalizio, cioè i patriarchi e vescovi in
descritto nella funzione delle can- piedi, e tutti gli altri genuflessi. Do-
dele benedette . I Cardinali le rice- po la funzione, il Cardinale depone
vono in piedi, e baciano al Papa il il piviale, e si veste de' paramenti
ginocchio sinistro; i patriarchi, ar- per celebrare la messa, che è quale
civescovi e vescovi le ricevono in gi- fosse assistita dal Papa.
nocchio, baciando il ginocchio del Dopo il Pa-
la suddetta lavanda,
Papa; il commendatore di s. Spiri- pa scende dal trono per la messa,
to e gli abbati mitrali, le ricevono e nel solito luogo avanti T altare, s'in-
pure genuflessi, baciando il piede, comincia dal Pontefice col celebran-
locchè fanno tutti gli altri; schie- te r introito, che cantano i cantori
randosi poi innanzi l'altare gli uf la- senza contrappunto ; indi seguono i
ziali delle guardie nobili, e dal lato Kyrie in canto fermo. E siccome
destro del trono i Pontificii cursori, non evvi ubbidienza, avendola resa
mazzieri, allorché si recano i fora- il sagro Collegio prima della fun-
stieri a ricevere le ceneri. Dopo i zione, all'ultimo Kyrie il Papa scen-
forestieri le riceve per ultimo 1' udi- de nuovamente dal soglio, e va ad
tore Rota, che ha sostenuto il
di inginocchiarsi nel genuflessorio , da
piatto, da cui il Papa le prese. cui ritorna al trono dopo le ora-
Terminata la distribuzione, il Pon- zioni, e quindi legge l'epìstola, il
tefice si lava le mani nel modo , graduale e l'evaiigclo, nel tempo
,, ,

270 CAP CAP


stesso, che il suddiacono, spogliatosi ctoris, Oratio hahita in sacro Cle-
della pianeta piegata, canta 1' episto- mqntis Vili. P. M. et amplìssi-
la. Dopo che i cantori hanno can- morum S. R. E. Cardinalium con-
tato senza contrappunto il gradua- sessuj feria IV cinerum in s. Sa-
le e il tratto, il Papa torna a cala- hinae tempio anno 1
594 ; Oct. For-
re al genuflessorio, ed allora si dice zini, Sa-
Oratio habita in tempio s.

r Adjuva nos DeuSj versetto che i ri- hinae, feria IV cinerum


656. anno 1

tuonano due soprani anziani solle- L'offertorio della messa si dee


citamente, ripigliando il coro Propter dire andante in contrappunto, se
noinen tLiiini, che si dice adagio, per vuoisi da' cantori ripetere adagio il

dar tempo al Pontefice di fare ri- mottetto Derelinquat impius , del


torno pone T incenso
al trono. Ivi Palestrina. E quando il maestro di
nel turibolo, e diacono colle so-
il cerimonie accompagna il diacono
hte cerimonie giunge al luogo per all' incensazione, suole ad ogni Car-
cantar V evangelio, senza la pianeta dinale intimar l'ora della predica
spiegata, ma collo stolone a tra- pel venerdì futuro nelle camere Pon-
verso. Quindi il procuratore gene- tifìcie. Nel tempo poi, in cui il prete
rale de' teatini recita il sermone assistente va in giro
al calebrante
pubblicando poi l'indulgenza di quin- a portar la pace un cerimoniere
,

dici anni Molti di que' sermoni


. distribuisce a' Cardinali e a tutti
Vennero pubblicati più volte colle quelli, che hanno luogo in Cappella,
stampe, particolarmente quando la i libri delle orazioni, e le litanie da

funzione facevasi a s. Sabina, come recitarsi ne' giorni della quaresima


può ricavarsi da' seguenti esempi nelle cappelle private de' Cardinali,
dai quali rilevasi puranco chi li fe- a cui sono annesse le indulgenze
ce in varie epoche. Questi mede- delle stazioni in Roma ; libri che
simi discorsi anticamente si face- hanno questo titolo: Litaniae et
vano dal Cardinal penitenziere, che preces recitandae in praesenli qua-
inoltre soleva pure destinare chi dragesima, ab Emis.,et Rmis. DD.
doveva supplirlo Jos. Stephani, : O- S. R. E. Cardinalibus , aliisque ^

ratio in die cinerum habìla co- (juibus a SS. D. N. Papa ex spe-


ram Gregorio XIIL O. M. R ciali gratia concedi solet ut indul-
et amplissimo Patrum senatu anno gentias stationum ecclesiarum Urbis
i585: Frane. Panigarola de Sacr. in suis privatis capellis consequi
Stai, veteri inslituio a Xysto V valeant. Intorno a ciò è a vedersi,
P. M. revocato, Oratio habìta in Fr. M. Card. Brancatii, Dissertatio
tempio s. Sahinae in die cinerum de privilegiis, quibus gaudent Car-
an. iSSy: Bart. Peretti, Orationes dinales in propriis Capellis, Romae
in die cinerum, et ascensionis Do- 1672. Finalmente terminata la fun-
mini, Romae 1590: Pomp. Ugonii zione , dal coro dicesi il Deo gratias
Bibl. Ascanii Card. Columnae O- , in canto fermo.
ratio hahita in tempio Sabìnae, s. Inoltre non deve tacersi, che in
feria IV cinerum ad Clem. Vili questa Cappella, restando diacono il

i^ga: Laelii Pellegrini, Oratio ad e suddiacono senza pianeta, si veg-


Clemenlem Vili in tempio s. Sa- gono i ricami, che portano nelle e-
hinae feria IV cinerum anno i^^Z-, stremità delle maniche , e intorno
Pauli Benii Eugubini s. theol. do- ai lembi del camice. Guglielmo Du-
^

CAP CAP 271


raftdo parlando di questi oniati, di- benediceva, e poi il medesimo acco-
ce; Quod alba, aurifrìsiuin , et lito gli diceva : Ho die fuit statìo ad
gammata diversìs in locis, ac va- s. Sabinani , quae salutai te ^ e il

rìis operibus ad decorem habet, it- Papa rispondeva Deo gralias. Su-
liid insinuata propheta dicit
(juod bito l'accolito gli presentava lo stop-
in psalmo: » Regina a dex-
Astitit pino, che da lui si baciava in rive-
» tris tuis in vestitu deaurato, renza della santa, e poi consegnavasi
w circumdata Tarietate ". Vogliono ad un cubiculario, il quale lo ri-
altri, che siffatti ornamenti sieno poneva e custodiva sino alla morte
un avanzo delle mostre del Colobio del Papa, per unirlo con quelli delle
(veste con maniche brevissime), che altre stazioni, in cui si faceva sem-
prima adoperavano i sagri ministri, pre questa cerimonia. Si raccoglie-
e che si sono ritenuti con semplici vano tutti in un cuscinetto che si ,

merletti ricamali. poneva entro la cassa mortuaria sot-


Vediamo adesso, come e dove an- to la testa del Papa defunto, come
ticamente si celebrasse questa funzio- descrive ancora il Cancellieri , De
ne, insieme ad altre notizie relative. secretariis, tom. 972.
II, p.
Prima di tutto si legge nel primo Il Galli cciolli, nel tom. IX, OpC'

e più antico Ordine romano, pub- rum s. Gregorii M. in Isagoge li-


blicato da Mabillon , Mus. Jtal. turgica, caip. i4) p* ^gS, congettura,
tom. II, p. 17, § II, feria IV, Ini- che dall'uso già detto di pubblicare
tìum quadragesimae^ che in questo la stazione nella messa, sia derivata
giorno si faceva la colletta di tutte la consuetudine di pubblicare in
le scuole del clero romano nella essa r indulgenza , come ora si fa
chiesa di s. Anastasia, ove si reca- nelle Cappelle PapaH.
va il Pontefice a celebrare, senza Cencio Camerario, nell'Ordine duo-
che ivi si nomini la benedizione e decimo, nel tom. II, pag. 175, del
distribuzione delle ceneri. Questa Mus. Ital. j e presso il menzionato
però trovasi nell'Ordine undecimo Gattico, p. i5 e 194? descrive la
del canonico Benedetto , presso il stessa funzione con qualche giunta,
citato Mabillon, p. i33, e nel p. giacche dice, che la cenere si bene-
Gattico, Acta caerem. p. 81, in cui diceva dall' ultimo Cardinale prete ,

si legge, che il Papa dopo di aver e che primo Cardinale vescovo la


il

distribuita la cenere nella chiesa di dava al Papa, dicendo Memento


s. Anastasia, a piedi scalzi si dirige- quia puhis es etc. , mentre poi il
va colla processione di tutto il clero Pontefice la distribuiva agli altri.

a s. Sabina dove cantava la messa


, Egli poi è anco primo, che parli
il

senza i Kyrie^ che già s'erano detti dell'uso di lavare i piedi coU'acqua
per istrada nelle litanie. Il suddia- calda al Papa, che andava scalzo.
cono regionario intimava ad alta a s. Sabina, nella sagrestia, che si
voce la stazione del giorno seguente, accenna pure nell* Ordine decimo-
che soleva farsi nella chiesa di san quarto del Cardinal Gaetano, e nel
Giorgio in Velabro. Finita la messa, decimoquinto di Pietro AmeHo, il
un accolito prendeva uno stoppino, quale dice dover essere unita ad
detto papiro, e lo intingeva nell'olio erbe odorose. Questi due scrittori
d'una lampada, e dopo averlo ben concordano in tutto con Cencio Ca»
pulito, lo presentava al Papa che lo merario ; ma Pietro Amelio avverte.
,,

272 GAP CAP


che già in tempo di Urbano VI ,
il romano Pontefice, fu risoluto dai
del rSyS, si era lasciata la formula che bastasse col fatto, cioè
liturgici,
del Memento ec, mettendo Car-
il collospargimento delle ceneri, ram-
dinal vescovo le ceneri sul capo al mentare al Papa la mortai sua con-
Pontefice, senza proferire le dette dizione, senza esercitare sopra di lui
parole, come seguitò a praticarsi sino queir ombra di giurisdizione eccle-
al tempo presente. Bonifacio IX, che, siastica, alla quale il capo della Chie-
nel 1 389 successe ad Urbano VI
, sa non è per alcun modo soggetto.
nel quinto anno del suo Pontificato, E perciòappunto il Cardinal peni-
ordinò, quod ìlle qui celebrai ini- tenziere gliele mette sul capo, essen-
ponat Papae cineresj e Paolo li, do spogliato delle insegne di pode-
nel 1464} fii il pnmo ad introdur- stà , e giurisdizione, come di sopra
re l'uso di benedire le ceneri, che abbiamo detto. La prende poi il
prima si benedicevano dall' ultimo Papa , nonostante la suprema sua
Cardinale prete : prò majorì devo- dignità, per dare agli altri esempio
tione popidi benedixit cineres , et di umiltà, e per dimostrare, che ec-
deditj et quod, si devotuni exlltit, cedendo egli a tutti gli uomini per la
sui successores judicaverìnt.> preminenza che occupa , è tuttavia
Cardinal Nicola Antonelli, (nel-
Il com' essi fragile e mortale, non esen-
r ad Card. Gentili , De ritu
epist. te da ogni colpa, ma bisognoso, che
inipertiendi sacri cineris super ca- gli altri ottengano a lui da Dio il
put romani Pontificis , inserita fra perdono delle sue mancanze.
gli opuscoli annessi al vetus missale Finalmente, questa funzione da
romanum monaslicum lateranense tempo antichissimo si celebrava nella
che il Azevedo pubblicò in
gesuita chiesa di s. Sabina sul monte Aven-
Roma, nel 1 754), e Angelo Rocca (nel- tino, e vi si recava il Pontefice dal
la sua Opera, X. I , p. 217: unde palazzo apostolico con cavalcata so-
cineres super caput spargendi usus lenne, in sedia, in lettiga, ed anche
orìglnem trahat, et quid sihi velit), cer- privatamente ; ma stante la lonta-
cando la cagione per cui in questa nanza poco a poco s' incominciò a
,

funzione si ommetta al Papa la for- celebrarla nella cappella ove risideva


mula, che si usa con tutti i fedeli il Papa. Tutta volta Benedetto XIV
con-
di ricordargli d' esser polvere , in questo giorno, e in forma pubblica,
vengono, che questo spargimento di si recò pili volte a far la funzione in

cenere con quella formula a tutti s. Sabina, mentre in altri la celebrò


comune, è un avanzo venerabile del allaPaolina del Quirinale. Clemente
rito, che nel mercord\ delle ceneri si XIII suo successore per richiamare la
praticava anticamente co' pubblici pe- memoria dell' uso tanto antico di farsi

nitenti, a' quali si davano in tal gior- laCappella delle ceneri in detta chiesa,
no le ceneri, proferendo quelle pa- nel primo anno del suo Pontifica-
role, che ci ricordano la nostra mor- to vi si recò col treno nobile; ma
talità , e ci umiliano salutarmente siccome la lontananza del luogo dif-
colla memoria della medesima. Es- ficile ancora per l'accesso, e la cat-

sendo dunque la pubbhca penitenza, tiva stagione in cui suol cadere que-
onde questa ceremonia è a noi ve- sto giorno,rendevano incomodo il
nuta, una specie di ecclesiastico giu- continuare costumanza , così da
tal
dicio, al quale non dee soggiacere Clemente XIV in poi venne stabi-
,

GAP CAP 273


iito di celebrare la funzione nel pa- liziopaonazzo, va a lucrare l'indul*
lazzo apostolico, che abita il Ponte- genza della stazione nella basilica,
fice. Sino agli ultimi anni del secolo vaticana. Il Papa, e i Cardinah as-
decorso, il Papa vi si recava in se- sistiti dai cerimonieri Pontificii in
dia gestatoria al modo di quanto si mantellone, visitano l' altare del ss.
praticava in quasi tutte le cappel- Sacramento, che è chiuso nel cibo-
le , siccome dicemmo altrove. F. rio, quello della b. Vergine nella
Ceneri. cappella gregoriana; quindi passano
Faremo qui menzione delle pre- a baciare il piede della statua di
diche, che nella camera, detta del bronzo di s. Pietro
recano a , e si

Concistoro, o del s. O/fizio del pa- fare orazione avanti l'altare Papale,
lazzo apostolico , in tutti i vener- sulla mensa del quale sono esposte le
dì di quaresima si fanno in idio- reliquie; e mentre il canonico altari-
ma italiano dal predicatore aposto- sta fa dispensare la consueta ora-
lico cappuccino , al Pontefice , il zione a' maggiordomo,
Cardinali, al
quale 1' ascolta dietro la bussola al maestro di camera, all'elemosi-
in compagnia del maggiordomo, e niere e al sagrista, due canonici
del maestro di camera, o, in loro digniori della basilica, uno presenta
assenza, dell'elemosiniere, e de' ca- al Papa una di dette orazioni, e

merieri segreti. Sono inoltre ad udir- l'altro, finché la legge, sostiene la


la il sagro Collegio, la prelatura, e bugia con candela accesa. Se però
tutti quelli, che hanno luogo in cap- evvi il vicario del capitolo, a lui
pella, assumendo i soli Cardinali le incombe presentare la cartella del-
cappe paonazze, incedendovi i prelati l' orazione.
in abito prelatizio, i cubiculari in abito La detta orazione si compone di
di niantellone, e i religiosi con quello quelle dell' Ante oculos ( Vedi )

del proprio Oidine. E mentre si reci- oltre l'inno per l'apostolo san Pie-
ta la predica dal predicatore apostoli- tro. Il Pontefice genuflette sopra in-
co, alcuni dei famigliari del Pontefice, ginocchiatoio coperto di coltre di
quelli de' Cardinali , e prelati ec. , si velluto rosso con trine, e frangie
riuniscono in una vicina sala, ove d' oro, con cuscini simili ; il quale
il padre compagno del maestro del strato ricuopriva anco gl'inginocchia-
sagro palazzo, fa loro la predica, toi de' due suddetti altari. I Cardi-
secondo 1' istituzione del fondatore nali lateralmente ai banchi genu-
del pioprio Ordine s. Domenico, e flettono, come avevano fatto prece-
stabilita da Onorio III. F. Pre- dentemente sui cuscini di panno
,

diche. Però nei venerdì del me- paonazzo ivi deposti dai loro decani;
se di marzo, dopo la predica, il e il maggiordomo, e maestro di ca-
Pontefice, preceduto dall'ultimo udi- mera, dietro al Papa, avendo in-
tore di Rota in abito prelatizio di nanzi un piccolo sgabello.
rocchetto, e mantelletta paonazza Terminatosi dal Pontefice di pre-
colla croce astata, e dalla propria gare innanzi il detto altare Papale,
famiglia, vestito di mozzetta filet- saluta i Cardinali, e si restituisce
tata d'armellini di panno rosso, del per la scala presso la Cappella del
qual drappo sono le scarpe , con ss. Sacramento, dond'cra venuto, alla
istola di raso di detto colore, seguito contigua residenza. Trova alla porta,

dal sagro Collegio in abito Cardina- come quando era stato ricevuto, il

VOL. VIH. 18
274 CAP CAP
Cardinal arciprete, e alcuni canonici in domeniche di quaresima, sì il pa-
cappa a rendergli omaggio. Ma se egli triarca, che gli arcivescovi adope-
abiterà al Quirinale, non suole recarsi rano la sola mitra di tela bianca.
alla basilica vaticana, ed ogni Car- Il paliotto è del detto colore pao-
dinale vi si reca a suo piacere do- nazzo, e la coltre del trono e la
po la predica. coltrina della sedia, sono di lama d'o-
È necessario qui d'avvertire, che ro violacea , a seconda del colore dei
Papa con tutto il sagro
tal visita del due baldacchini, locchè si osserva in
Collegio, dopo la predica dei venerdì tutte le domeniche di quaresima. I

di marzo, ha luogo anche se cadesse cantori cantano l'ultimo verso del


alcuno di detti venerdì dopo la Pas- tratto, così chiamato, perchè si canta

qua di risurrezione Delle visite . subito dopo il graduale, invece àe\-


fatte nella basilica vaticana ne' ve- V alleluia, terminandosi quando il
neidìi marzo, dopo Pasqua, si
di diacono è giunto al solito luogo per
hanno per ultimi esempi il 28 mar- cantare V evangelio. Sermoneggia il
zo I 7o4j regnante Clemente X[, il 3o procuratore generale de' predicatori,
marzo 1 74^, sotto Benedetto XIV, il che poi pubblica 1' indulgenza di
3i marzo 1780 nel Pontificato di dieci anni. L' ofFertorio si dice in
Pio VI, e nel 1837, il 3i marzo canto fermo sollecitamente, mentre
nel Pontificato del Papa regnante. adagio si dice dal coro il mottetto
Inoltre dai registri dell'archivio della Emcndemus in melius^ che talora è
stessa basilica vaticana, si ha che di Gabriele Galvex; il Deo gratias
sotto nominato Clemente XI, ca-
il non si canta.
dendo nel dì primo di marzo il
primo venerdì di tal mese, benché 8. Cappella Papale della seconda
nella settimana edi sessagesima, domenica di Quaresima.
perciò nel carnevale, quel Pontefice
si recò a visitarvi la stazione. Anticamente si celebrava nella
basilica di Paolo, ed ora nel pa-
s.
7. Cappella Papale della prima
lazzo Pontificio. I Cardinali vi si
domenica di Quaresima.
recano in carrozza, con vesti, cappe
Si celebra questa , e le altre di e tutt' altro paonazzo, del qual co-
quaresima nella cappella palatina, lore sono il paliotto dell' altare, e i
nella quale si pone per quadro al- paramenti dell'arcivescovo, o vescovo
l' altare 1' arazzo rappresentante la assistente al soglio, cui tocca cantare
predicazione, ed anticamente la pre- la messa. Sermoneggia il p. procu-
sente si teneva nella chiesa di s. ratore generale de' minori osservanti,
Maria del popolo. I Cardinali vi si il quale dipoi promulga l' indulgenza
recano con una carrozza, vesti, cap- di dieci anni concessa dal Papa, e
pe, € tutt' altro di colore paonaz- all'offertorio si canta il mottetto,
zo. Celebra la messa un patriarca Ecce odor fila mei, che suol essere
co' paramenti di detto colore, ed è di Arcangelo Crivelli.
perciò, che sulla cancellata ardono
g. Cappella Papale della terza
sei candele come celebrasse un Car-
domenica di Quaresima.
dinale, mentre pegli arcivescovi e
vescovi, ne ardono sole quattro. Prima celebravasi nella basilica
Tanto in questa che nelle seguenti di s. Lorenzo fuori delle mura, ed
GAP GAP 2^7
ritualmente nella cappella Palatina. rosaceo, il quale usano in tutto il

Il sagro Collegio recasi alla niedesi- giorno, come nella terzadomenica


lua con vesti, cappe, e tiitt' altro dell' avvento, detta Gaudete^ colle
paonazzo, del cpial colore sono il pa- cappe paonazze. 11 Pontefice anco-
liolto dell'artaie, e i paramenti del- ra assume il piviale, e la stola di
l'arcivescovo, o vescovo assistente al colore rosaceo, del qual colore sono
soglio, ad uno de* quali per turno, il paliotto, ed i paramenti del cele-
come nella precedente, e seguente brante eh' è un Cardinale prete, e
Cappella, incombe cantare la messa. de' sagri ministri, vestendo il diaco-
Dopo il vangelo pronunzia il discor- no la dalmatica, e il suddiacono la
so il p. procuratole generale degli tonicella, e non già le pianete pie-
agostiniani, o eremiti di s. Agostino, gate ; dappoiché tutta la messa di
pubblicando a suo tempo 1' indul- questo giorno eccita a religiosa al-
genza d'anni dieci accordata dal Pon- legrezza, interponendosi dalla Chie-
tefice. Dopo r offertorio si canta il sa questo giubilo spirituale, per ri-
mottetto Lamentabatur Jacob _, il storare i fedeli dall' afflizione del di-
quale se è del celebre Cristoforo Mo- giuno. Questa domenica viene fre-
rales, il coro dovrà cantare presto quentemente chiamata Laetare, dal-
l'offertorio, come osserva l'Amati, l' introito della messa, preso dalle
per dire adagio un tal mottetto, da parole d' Isaia e. XVI. io: dicesi
lui chiamato la più preziosa composi- ancora Dominica pamun dall'evan-
zione deirarchivio de'cappellani can- gelio, in cui si narra la prodigiosa
tori, e però ne raccomanda a'musici moltiplicazione de' pani nel deser-
una diligente esecuzione, onde ne- to ; ma più comunemente si appel-
cessario negli astanti corrispondente laDominica Rosae, Rosarum^ o de
attenzione per gustare la soavità, e Rosa, dalla Rosa d' oro Vedi)^ (

la dolcezza della melodìa. che per antichissimo rito suol be-


nedire il Papa in questo giorno pri-
IO. Cappella Papale nella quarta ma della Cappella, e poi donare a
domenica di Quaresima , delta qualche sovrano, chiesa insigne, o
Laelare, colla benedizione della personaggio distinto ; e se non vie-
Rosa d' oro. ne regalata, si torna a benedire o^
gni anno la medesima Rosa d'oro.
Celebravasi nella basilica di s. Cio- Questo sagro donativo vuoisi dai
ce in Gerusalemme, edora si celebra Papi siuTogato a quello delle chiavi
nella cappella del palazzo abitato dal d* oro e di argento, che colla lima-
sommo l^ontefice. Anticamente l'al- tura delle catene di s. Pietro, sole-
tare era decorato dalle statue d'ar- vano benedire e inviare in dono ai
gento degli apostoli, con la croce, grandi personaggi.
e candellieri più nobili, ed il tro- Nella camera pertanto de' para-
no, col baldacchino dell'altare, e- menti, prima della Cappella dopo
ra di drappi di colore rosaceo, o che il Pontefice sul camice ha as-
di rose secche, ma ora è paonaz- sunto la stola rosacea, pone l' in-
zo. I Cardinali vanno a questa Cap- censo nel turibolo somministratogli
pella con una carrozza, vestiti di dal Cardinal primo prete, e, presa dal-
sottana, Fascia coi fiocchi d* oro, l' ultimo chierico di camera in cot-
mozzetto, e manlelletla di colore ta, e rocchetto la Rosa d'oro, uh' e-
276 GAP CAP
ra ivi collocata su di una mensa fra >* na unitamente a tutti i Santi, il

due candellieii con candele accese, « quale con te vive e regna Dio
il Pontefice incomincia la recita dei *» nelf unità dello Spirito santo per
consueti versetti, e della bella mi- >» tutti i secoli de' secoli".
steriosa, ed espressiva orazione, che Terminata tale commovente ora-
tradotta dal latino nell' idioma ita- zione, il Papa unge col balsamo del
liano è la seguente : Perù la rosa d'oro, cioè lo pone nel-
« O Dio dalla cui parola e po- la rosa più alta, la quale ha una
tenza sono state fatte tutte le co- lamina d' oro con grata, che apren-
se, e col cui impero sono tut- dosi ha luogo per contenere il bal-
te regolate, supplichevoli preghia- samo insieme alla polvere di mu-
mo maestà tua, che sei l'al-
la schio ; quindi l' asperge con acqua
legrezza, e il gaudio di tutti i benedetta, e l'incensa, e viene con-
fedeli, che ti degni colla tua pie- segnata al detto chierico di came-
tà di benedire e di santificare ra, il quale la porta in cappella di-
questa rosa gratissima per la sua nanzi al Papa. Si colloca poi sopra
vista, e pel suo odore, che oggi r altare sotto la croce, sopra un
portiamo in mano in segno di spi- ricco velo di seta color rosaceo, ri-
rituale consolazione, acciocché il camato d' oro, ed egli in tutto il
popolo a te consacrato , tratto tempo della messa prende luogo col
fuori dal giogo della schiavitù di decano della Rota fra i due came-
Babilonia per la grazia dell' uni- rieri segreti, sostentatori dello strasci-

genito tuo Figliuolo, il quale è co della falda Pontificia. Prima, quan-


la gloria, e l' esaltazione del po- do il Papa dalla camera de' para-
polo d' Israello, di quella Geru- menti recavasi in cappella sulla se-
salemmCj che è la nostra madre dia gestatoria, la portava egli stes-
superna, rappresenti con cuor sin- so colla mano sinistra, benedicendo
cero il suo godimento. E perchè colla destra gli astanti, e giunto
in onore del tuo nome in que- consegnava la R.osa
al genuflessorio,
sto giorno esulta, e gode la tua al Cardinal diacono assistente, che la
Chiesa con questo segno , tu, o dava all' ultimo chiérico di camera,
Signore, conferisci ad essa il ve- il quale arrivato all'altare, il sagri-
ro e perfetto gaudio, ed accet- sta la collocava sulla mensa, ove re-
tando la di lei divozione, rimettile stava esposta in tutto il tempo del-
i peccati, ricolmala di fede, fo- la messa. Nel Pontificato di Leone
mentala colla pietà, proteggila col- XII, ricorrendo la festa della ss.

la misericordia, distruggi le cose Annunziata in questa domenica di


ad essa avverse, concedi ad essa quaresima, il Papa andò nella chie-
tutte le cose prosperose, talché sa di santa Maria sopra Miner-
per mezzo del frutto delle buo- va ad assistere alla consueta cap-
ne opere si unisca all'odore de- pella,ed avendo nella sagrestia be-
gliunguenti di quel fiore, il qua- nedetto la Rosa d'oro, tanto nell'an-
prodotto dalla radice di Jesse
le data all'altare che nel ritorno in
misticamente viene annunziato il sagrestia, la portò colla mano sini-
fior del campo, ed il giglio delle stra sulla sedia gestatoria. Per non
valli, e col quale rimanga lieta dire di altri, similmente fecero nel
seuza termine nella gloria super- 1759 Clemente XIII, e nel 1770
1

GAP GAP 277


Clemente XIV : ma i Cardinali, se accompagnato a piedi il Papa, e con-
cade ili questa donneuica la detta dotto per la briglia il suo cavallo,
festività della ss. Annunziata, assu- gli sosteneva nello smontare la staf-
mendo egualmente le cappe pao- fa, pei quali atti di ossequio, veni-
nazze, per tutto il giorno vestiran- va regalato della rosa d' oro, ch'e-
no di rosso, non di colore rosaceo. gli riceveva genuflesso baciando i

Se poi il assente da Roma,


Papa è piedi di lui, come attestano il ca-
come accadde quando, nel 1782, Pio nonico Benedetto nell' Ordine XI n.
VI trovavasi a Vienna, non ha luo- 36, il Martinelli nella sua Roma
go la benedizione della Rosa d' oro, ex Ethìiica Sacra^ il Contelori ed
ma nella cappella, cui assistono il altri.

sagro Collegio, e i consueti personag- Finalmente la Cappella si celebra


gi , si espone l' antica. Qualora il colle consuete cerimonie, l' introito
Pontefice fosse impotente di recarsi si canta in contrappunto, l'offertorio
nella cappella, fa la benedizione del- si dice andante, il mottetto Cante-
la Rosa d' oro nelle proprie stanze, mus Domino, per solito è di Mat-
come praticava Clemente XII , il teo Simonelli, gran contrappuntista:
quale ne' dieci anni del suo Ponti- ilDeo gralias si canta e il ser-
ficato , ne passò otto cieco. Anche mone si fa dal procuratore gene-
p,
Pio VI nel 1794 essendo incomo- rale de' carmelitani calzati , o del-
dato, benedi la Rosa d'oro in tal l' antica osservanza, pubblicandosi da
giorno nella sua Cappella segreta. luir indulgenza di anni venticinque.
Per dire poi alcuna cosa della Nel 1 540 furono stampate in Venezia
funzione antica, oltre quanto dicesi Oraiìones X
corani Paulo III P.
a Rosa d'oro benedetta, aggiunge- O. M. et revcrendissimorum Cardi-
remo, che essa dopo essere stata be- nalium consessu, per fr. Aegidiuni
nedetta col descritto vito, solevasi Richardumj theoL et carmelitan. in-
donare dal Papa al prefetto di Ro- stilati Terminata poi
professorem.
ma. Recavasi pertanto il Pontefice la messa, il chierico di camera ri-
con solenne cavalcata in questo gior- prende dalla mensa dell' altare la
no dal suo palazzo lateranense alla Rosa benedetta, e precedendo il Pa-
basilica di s. Croce in Gerusalem- pa quando ritorna in sagrestia, la
me, ove evvi ancora la stazione con depone in quella, nel luogo ove sta-
indulgenza plenaria, e dove cantava va prima.
la messa, e predicava dopo l'evange-
lo. l>i tal sermone si ha memoria 1 . Cappella Papale della quinta
che anche il Pontefice Pio
lo facesse domenica di Quaresima^ detta di
II con queir eloquenza tutta sua pro- Passione.
pria. Quindi il Papa, tenendo ia
mano la Rosa che avea benedetto, Chiamasi questa domenica Media-
la mostrava al popolo, che istruiva na, e di Passione, come si raccoglie
del suo mistico significato. Poscia da un decreto di Pelagio I del 555^
ritornando alla detta sua residenza, il quale scrivendo al vescovo di Cen-

in cavalcata colla Rosa in mano, giun- tocelle, gli comandò, che tenesse le
to al portico della basilica lateranense, ordinazioni nella settimana Media-
il prefetto di Roma vestito di porpo- na, spiegata dalla Glossa pel sabba-
ra, con calze di color d' oro, avendo io precedente appellato Sitientes, co-
278 CAP CAP
SI denominato dalla prima parola le Palme, con benedizione, di-
dell'introito della messa. Fu poi det- stribuzionCj e processione, delle
ta Mediana per un responsorio del Palme medesime.
primo notturno di questa domeni-
ca, in cui si fa menzione della XIV, Questa cappella si tiene in quel-
e XV luna, quando gli ebrei cele- la del palazzo ove risiede il Papa,
bravano la Pasqua dell' agnello, i sebbene il regnante Pontefice Gre-
quali giorni erano appunto la me- gorio XVI, considerando, che anti^
tà del periodo lunare. E siccome nel camente celebra vasi nella basilica di
sabbato SuienLes è general costume s. Pietro, volle, dal 1889 in poi fare
di cuoprire, con velo di seta pao- in detta basilica le funzioni della me-
nazza, i quadri, e le croci dell'altare, desima, anche per renderla più impo-
e crocefissi dell' appartamento Pon- nente, e dar luogo che i forestieri, i
tifìcio, così compariscono il quadro e quali per la settimana santa si recano
la croce della cappella Pontificia, al- in Roma in copiosissimo numero, ab-
la quale si recano i Cardinali con biano tutto r agio di assistervi e ve-
una carrozza, e con vesti, cappe e derla ; praticandosi tutti i consueti
tutt'altro paonazzo, del qual colore so- riti, e cerimonie come si descrisse
no il paliotto, e i sagri paramenti, ed alla Cappella della Purificazione,
anticamente si celebrava nella ba- e benedizione delle Candele, colla
silica Maria Maggiore, o Libe-
di s. sola differenza, che per camera dei
riana. Canta messa uu arcivescovo, paramenti serve la cappella della
o vescovo assistente al soglio Pon- Pietà ; che evvi l'adorazione del ss.
tificio ; r introito, i Kyrie, il gra- Sacramento esposto che il Papa vie- ;

duale, e il tratto si dicono in can- ne condotto all' altare Papale in se-


to fermo, e l'offertorio in contrap- dia gestatoria; che si usano i flabel-
punto andante, per cantare poi a li, i quali non avrebbero luogo, se

beir agio il mottetto Salvum me la processione si facesse nella sala


fac, quasi sempre del famigerato Pa- regia; che la processione giunge sino
lestrina. Anticamente, per lo più, al portico della basilica, ed uscita
fece il discorso un vescovo, come si che sia dalla porta maggiore , si
disse al § IX, n. 2 ; ma presente- chiude questa per battervi poi col-
mente sermoneggia il p. procurato- r asta della Croce Papale, alfine di-
re generale de' servi di Maria, pub- rientrarvi giusta il rito. La seguen-
blicando poi r indulgenza di anni te descrizione pertanto è come quel-
dieci accordata dal Papa ; e nel gior- la, che si celebra nella Cappella pa-
no appresso, chiamato lunedi di Pas- latina.
sione, dai cappellani cantori Ponti- I Cardinali vi recano con vesti,
si

fìcii s'incominciano le prove dei con- cappe, e tutt'altro paonazzo, come


certi per la settimana santa, e i so- lo sono i sagri paramenti, e con due
prani più anziani prendono i libri carj'ozze. Nella sala regia prendo-
delle lamentazioni, che devono can- no le cappe, le quali, resa 1' ubbi-
tare in canto piano, e poi scelgono dienza al Papa vestito di piviale di
le altre i cantori meno antichi. raso rosso, con mitra di lama d'ar-
gento, si spogliano per vestirsi de' pa-
12. Cappella Papale della dotnc^ ramenti, nel modo che si disse alla
nica ultima di Quaresima o del' detta Cappella della Purificazione,
,
,

Gap CAP 279


fàcentlo similmente tutti gli altri, die per metlervi Io stemma dell' eletto
ne hunno l'uso, ed assumono le cot- Pontefice ,
qualora sia creato pri-
te que' prelati che debbono prender- ma dell'Ascensione, come accadde
le. Ma prima di descrivere la bene- nel conclave per l'elezione di Cle-
rammenteremo,
dizione delle Palme, mente IX. Ciò attesta nel suo Dia-
che pel solenne ingresso di Gesù Cri- rio Fulvio Servanzio presso il Gat-
sto nella città di Gerusalemme, affin- tico , Ada caerem. , p. 36 1 , e nel
chè non solo fosse dai fedeli uniti secolo decorso se ne rinnovarono
in ispirilo alle turbe evangeliche in gliesempi nelle elezioni d' Innocen-
ogni anno rappresentato, ma in qual- zo XIII, Benedetto XIII, Benedetto
che modo altresì rinnovato, fu isti- XIV e Clemente XIV, celebrandosi
tuita la festa, la benedizione, e la in pari tempo nel conclave , tutte
processione delle Palme. Inoltre la le funzioni della settimana santa.
Chiesa volle significare con questa Dopo che tutti hanno preso i sa-
solenne funzione, il glorioso ingres- grì paramenti, e le cotte, s' incomin-
so, che farà in cielo il divin Reden- cia la benedizione delle palme, che
toie cogli eletti, dopo il giudizio u- si eseguisce in questo modo. Si reca

ni versa le. a pie' dell' altare monsignor sagrista


Delle palme bianche come delle in piviale paonazzo, ed in sua vece
candele si fa copiosa distribuzione, il p. sotto-sagrista , con cotta ed
oltre a coloro che le ricevono dalle amitto. Tuttavolta nel 1889 il p.
mani del Papa, anche a quelli e nel sotto-sagrita assunse il piviale a de-
modo suindicato alla predetta cap- coro della funzione , che celebrossi
pella della candelora , ed è perciò in s. Pietro, stando in mezzo al
che oltre parecchi rami di ulivo diacono e suddiacono della Cappella,
in diverse casse si collocano le pal- vestiti in amitto, camice e cingolo ;

me dalla parte del vangelo, ed an- ed il primo di essi colla stola a


che appoggiate alle pareti ,
ponen- traverso. Tutti e tre ricevono dal
dosene pure altre meglio lavorate secondo maestro di cerimonie le

con singolare eleganza dalle mona- palme nobili ; la piccola è data a


che camaldolesi, sulla mensa dell'alta- sagrista , ed è quella che poi nella
re, e tra i candellieri. Tra esse ve ne funzione dee tenere in mano il Pon-
sono sei più nobili, cioè una, che va tefice. I detti tre sagri ministri van-
posta sulla croce Pontificia, la quale no penultimo gradino del trono,
al
come l'arazzo dell' altare, è coperta ove genuflessi tengono le palme al-
di colore paonazzo, le tre che il sa- zate, trovandosigià nel ripiano del
grista, il diacono, ed il suddiacono trono due votanti di segnatura, ac-
portano al trono, e due collo stem- coliti apostohci, col secchio dell'ac-
ma del regnante Pontefice pendente qua santa, e col turibolo. Quindi il

in mezzo. Esse si custodiscono sino Papa leggendo dalla sua sedia Pon-
alla festa dell' Ascensione , sopra il tificale le sagre preci presciitte dal
letto della camera dei paramenti rituale (le quali alludono principal-
(Vedi )
, e se la benedizione delle mente alla gloria de' trionfi , alla

palme si facesse in conclave dal sa- grandezza della grazia di Gesù Cri-
grista, o dal primo maestro di ceri- sto, e al merito delle opere nostre),

monie, le dette due palme debbono le benedice coll'aa^ua santa , e le


avere lo scudo, o targa in bianco, incensa tre volte. Le ceneri, che poi
,

28o GAP CAP


si cavano da una porzione di que- piano del soglio, il quale successiva-
sti ulivi benedetti, sono quelle, che mente le dà al Cardinal secondo dia-
si spargono sul capo de' fedeli nel cono , pone nelle mani del
clie le
primo giorno di quaresima dell'an- Papa; prima era fatto dal
atto che
no venturo, principe assistente al soglio e da un
Dopo che è terminata la benedi- ambasciatore. Terminata la distribu-
zione, e sono partiti i due votanti zione riceve la palma il detto chie-
di segnatura, monsignor governatore rico di camera, e di quelle che so-
di Roma prende dalie mani del sa- no restate, nel proprio uffizio il
grista, e del diacono, e suddiacono le maestro di casa del palazzo aposto-
tre palme, che una per volta so- lico, le distribuisce a quelli cui spet-
no da lui consegnate al Cardinal tano. Inoltre dopo la funzione il ca-
decano, o al porporato vescovo sub- meriere segreto segretario d' amba-
urbicario degno più
il quale fa ,
sciata le porta ai sovrani, o principi
altrettantoconsegnandole nelle ma- reali cattolici residenti in Roma , e
ni del Pontefice, che poi le passa un bussolante le reca a' Cardinali
al Cardinal diacono assistente. Il non intervenuti alla funzione, e pa-
primo maestro di cerimonie conse- recchie ne presenta agli ambasciato-
gna la piccola al cameriere segreto ri e ministri de' sovrani cattolici si

coppiere, uno de' due sostenitori del- per loro, che per le rispettive reali
la falda, cui spetta custodirla quan- famiglie.
do non laPapa, e quindi
regge il Nell'atto che il Cardinal decano
gli rimane. Le altre due palme ven- ritorna al trono per ricevere dalle
gono date una dal cerimoniere al mani del Pontefice la palma ,
pre-
principe assistente al soglio, che la mette all'altare, e al Papa una ri-

tiene in mano per tutto il tempo verenza, indi prima bacia la palma,
della funzione e della messa, l'altra poscia la mano, ed il ginocchio de-
resta a disposizione del Pontefice. stro del Papa. Due contralti ebdo-
Un chierico di camera cinge allora madari intonano frattanto l'antifona
al Papa il grembiale di lino bianco Pueri hehraeorum y in canto fermo;
con merletto, e croce ricamata d'o- dappoicchè accorsa essendo tra le
ro in mezzo, recandosi il mede- turbe festeggianti l'ingresso del Si-
simo chierico per tutto il tempo gnore in Gerusalemme, una truppa
della distribuzione presso il deca- di teneri ed innocenti fanciulli con ,

no della Rota. Incominciasi la dis- rami d'ulivo in mano, esclaman-


pensa delle palme benedette nello do Hosanna , ec. cosi le in- ,

stesso modo, e si distribuiscono ai genue loro acclamazioni sommini-


medesimi soggetti, che ricevono dal- strano alla Chiesa le due belle an-
le mani del Papa le candele bene- tifone, che si cantano una dopo
dette. Ed è perciò, che custodite le l'altra nella distribuzione delle pal-
palme dal sotto maestro di casa in me, e fanno nuovamente risuonare
abito di città, egli le porge poco a r liosaiiua in excelsis , Hosanna
poco a due bussolanti che stanno , Fillo David. Ricevuta in tal modo
al primo gradino del trono genu- da tutti i CardinaH la palma con ,

flessi. Questi le somministrano al le cerimonie adoperate dal primo


chierico di camera, diverso dal men- succedono i patriaichi e tutti gli

zionato egualmente genuflesso sul ri- altri , come si disse nella funzio-
,, 1

GAP CAP 28
ne della Purificazione tutti bacia- : pella colla croce fra due ceroferari
no la palma, ed osservano tutti il votanti di segnatura, i contralti in-
medesimo ordine. Terminata la dis- tonano la prima antifona, Quum ap-
tribuzione, il Papa si lava le mani, propinquaret , ed il coro prosegue
versando l'acqua il principe assisten- processionalmente per tutta la sala
te al soglio, o in sua assenza, il se- regia, cantando anche tutte le altre
natore di Roma , e se manca que- antifone in canto piano, che termina-
st' ultimo primo conservatore
, il no quando, dopo il giro di detta sala,
di Roma accompagnato da un
ec. , va ripiegandosi la processione al lato
cbierico di camera, e da un udito- sinistro della porta delia Cappella,
re di Rota, non die da due maz- e precisamente quando la croce giun-
zieri, i quali restano a pie' del trono. ge avanti alla porta di essa. Uscito
Si alza quindi il Papa, dice il Domi- ilPapa dalla Cappella, colla prela-
nus vohiscuiiiy e l'orazione, a cui ris- tura, e coi generah degli Ordini re-
pondono i cantori ; mette V incenso, ligiosi, che lo seguono, allora due
somministratogli dal Cardinal primo soprani anziani entrano in Cappella,
prete, nel turibolo, sostenuto dal più e serrata la porta, dicono subito il

anziano de' votanti di segnatura , e primo verso dell'inno, Gloria , laus^


presa dall' idtimo uditore di Rota et honor etc. ed alternativamente
,

vestito da suddiacono, la croce Pon- col coro rimasto nella sala regia, ne
tificiaornata colla palma benedetta proseguono gli altri versi. Questo
che rimane a tal prelato, va a pie' inno da alcuni si attribuisce a Ri-
del soglio. Allora il primo de' Car- naldo vescovo di Langres , ma più
dinali diaconi assistente al medesimo comunemente a Teodolfo, abbate flo-

trono, rivolto al popolo, dice, Pro- riacense, poi vescovo d'Orleans, nel
cedamus in pace , cui risponde il IX secolo. Raccontasi che lo com-
coro.In nomine Chris ti^ Amen. In- ponesse in Angers ove stava prigio-
comincia allora la processione per ne, siccome creduto complice della
la sala regia , ove trovansi schierati congiura de' figliuoli contio il loro
la civica scelta, e i capotori , oltre genitore Lodovico Pio, e che lo can-
gli svizzeri, mentre i cantori si reca- tasse mentre quell' imperatore , ac-
no presso la porta. Rappresentando compagnando la processione delle
questa processione il pellegrinaggio palme, passava davanti il carcere di
che facciamo verso la beata eternità, lui. Piaciuto a quell' imperatore, si

però si porta innanzi la croce per- dice che il vescovo ricevesse il per-
chè nel viaggia estremo Gesù. Cri- dono e la libertà,come si ha da
sto dev' essere la noslra guida, co- Sigerbeto, in Chronicon ad annnni
me spiegano gravi liturgici. 843. V. Palme. In alcuni luoghi
Il Papa con mitra in capo e , tutlavolta soleva cantarsi da' fan-
colla palma in mano, viene portato ciulli per le parole, cui puerile de-
in sedia gestatoria da dodici pala- cus j e in altri pel versetto coetus
frenieri sotto baldacchino rosso , le in exce.lsis te laudata in siti ele-
cui aste sono rette da otto referen- vali, come si faceva a Parigi sopra
dari di segnatura in rocchetto , e la porta, che introduceva alle airceri.
mantelletta, ed è preceduto e seguito L' ingresso da Gesù Cristo
fatto
come nel d\ della Candelora. Appe- in Gerusalemme fu una figura della
na l'uditore di Rota esce dalla Cap- sua Ascensione nel cielo, di cui veu-
,

282 Cz\P CAP


ne ad aprire per la prima volta le ostiari , cui spettava A farne la di-
porte, chiuse dopo il peccato di stribuzione, dopo che le palme rac-
Adamo, alla schiera fortunata degli colte dagli accoliti nella vicina ba-
eletti , forniti di palme delle vitto- silica di s. Silvestro erano state be-
rie, da loro riportate contro i co- nedetteda uno de' Cardinali ebdo-
muni nemici. E però al ritorno di madari di san Lorenzo fuori delle
questa misteriosa processione si tro- mura, ovvero, come si praticò in
va serrata la porta della Cappella, appresso, dall'ultimo Cardinale pre-
la quale apresi ad una percossa da- te, o dal Cardinale celebrante. In
tale dall'uditore di Rota suddiacono altri tempi però, dopo detta terza
apostolico, coir asta della croce. Pri- si benedicevano le palme nella chie-
ma di tutti entra nella Cappella il sa di s. Maria in Turris^ vicino il

collegio de' cantori Pontificii, che si campanile della basilica vaticana


ferma presso l'altra parte della ba- dal qual luogo s' incominciava la
laustrata, intuonando i contralti il processione, che si faceva fino al-
responsorio, Ingrediente Domino ^ l' altare di s. Pietro. Sappiamo da
che termina quando i Cardinali in- Cencio camerario il rito di portare
cominciano ad entrare nella Cap- in processione sulle spalle de' diaco-
pella. Allora i due soprani anziani ni , tra palme, gl'incensieri, i
le

dicono tutto il verso, Ciini audissel candelabri e dopo gli stendaidi


,

populusy ed il coro prosegue Cum delle scuole della città, una bara
raniìSy terminando quando il Papa ben ornata, chiamata feretrunij a
è entrato nella balaustrata. Finita portatorium, col testo de'sacri evan-
la processione, i Cardinali, e gli altii geli, affinchè si usasse al vangelo
si spogliano de' paramenti sagri, e un onore consimile a quello ricevuto
riprendono le cappe paonazze per da Gesù Cristo. Il Marlene poi , De
assistere alla messa, meno i peniten- Sacrìs Eccl. rìtibus tom. IV, pag.
zieri vaticani, i quali partono dalla 343, seguito da altri, ha opinato,
cappella. Se poi il Papa fosse im- che la benedizione delle palme siasi
potente a celebrare questa funzione, introdotta nella Chiesa romana ai
supplisce il Cardinale dell'ordine dei tempi di Amalario, intorno ai prin-
preti cui tocca dire la messa, e pratica cipii del nono secolo; ma il p. Me-
egli tutto ciò, che Cap-
si disse nella rati, giustamente lodato da Benedet-
pella della Purificazione, dando pure to XIV, ne ha scoperte le memorie
il celebrante, al fine della messa, la ne' sagramentari Gelasiano, e Gre-'
trina benedizione, colla pubblicazio- goriano del V, e VI secolo, e in
ne dell' indulgenza. antichissimi calendari.
Questo giorno è stato distinto con Alla messa si dice l' introito senza
parecchi festevoli nomi, di » Pascha contrappunto, ed il sagro Collegio
« petitum , Hosannae , Evangelismi de' Cardinali non va all' ubbidienza,
M Palmarum , dies Palmarum , Pa- per esservi andato prima, che si
'*
» scha florum, Dominica Lazari, benedicessero le palme. Soltanto dal
ed altri. Nell'Ordine XII del cano- Cardinal celebrante dell'ordine dei
nico Benedetto si legge , che antica- preti s' incensa l' altare , e dal Car-
mente la distribuzione delle palme dinal primo prete, il Papa. 1 Kyrie
si faceva dal Pontefice nel triclinio vanno in canto fermo, poi si canta
lateranense, dove si portavano dagli r epistola, genuflettendosi alle parole^
,

GAP GAP 283


in Nomine Jesu or/ine gcnujlcctatur gali , e i laici di qualunque grado,
ciò che in avanti non si praticava, Il cerimoniale romano prescrive al-
con giusta meraviglia di Paride de tresì, che i detti tre sagri ministri
Grassis in pari. II, Act. Ccerem. ^ vestano con amitto, camice, cingolo,
e del p. Gattico 5g. Anche
pag. e stola paonazza. Il libro del van-
ii graduale, e il tratto si dicono in gelo viene sostenuto da due accoliti
canto fermo, cantandosi l'ultimo ceroferari della Gappella in cotta,
verso del tratto Populo (jui nasce- coli' assistenza del cerimoniere. Il
tur, quando che de-
i tre cantori, coro de' cantori Pontificii canta le
vono cantare il Passio, o Passione parole, che
dicono dette dalle
si

del Signore descritta da s, Matteo, liube. Questo è il Passio più ben


vanno in camice, e colla stola dia- cantato di qualunque altro di Ro-
conale a baciare il piede al Papa, ma. Siccome poi in questa funzione,
o in sua assenza, quando i mcdesi- oltreché 1' ingresso di Gesù Cristo,
mi cantori si partono per andar al figurasi 1' ingresso trionfale de' santi
luogo del vangelo. Talvolta i Pon- nella gloria, cosi mentre cantasi la
tefìci non assistono al Passio, e pri- passione, ognuno tiene in mano i

ma d'incominciarsi si ritirano nella rami benedetti delle palme, che i

camera de' paramenti, se la messa Cardinali poi restituiscono ai propri


si celebra nella Cappella palatina, caudatari, perché le custodiscano,
ovvero si ritirano nella stanza die- Quando in questa sagra istoria si

tro il deposito di Alessandro Vili, ricorda il momento, in cui il Sal-


se la funzione si faccia in s. Pietro, vatore spirando sulla croce die' com-
Terminato il Passio, ritorna il Pa- pimento alla redenzione dell' umaa
pa trono pel vangelo.
al genere, il Papa con tutti gli astanti
Il Passio adunque si canta come genuflette, nel quale istante bacia-
segue; ma non si domanda per esso vasi anticamente da' sagri ministri,
la benedizione, giacché vi si descrive e da tutti quelli che vi assistevano,
la morte dell'autore d'ogni benedi- la terra, come anche al presente
zione. Non si. portano lumi accesi, costumasi da alcuni Ordini religiosi;
perché Cristo, vera luce del mondo, pratica lodevolissima, che s. Luigi
è estinto; non s'incensa per deno- IX, re di Francia, si studiò d' in-
tare, che la pietà de' fedeli andava trodurre nella cappella reale,
mancando; nel principio non si dice Finita la lettura ed il canto del
Dominiis vohìscuni, né si risponde Passio, partono i tre cantori, genu-
Gloria tihi Domine, in odio del flettendo avanti al Papa, e all' ai-

perfido saluto di Giuda traditore, tare. Il diacono riceve dal Papa la


dato nell'orto di Getsemani al Re- benedizione, e portandosi V incenso
dentore. Il primo di quelli, che can- senza lumi , incensa il vangelo. Po-
tano il Passio, e che canta le pa- scia, senza dire il Doniiniis vobiscum,
role del Testo, è un tenore ; il se- e senza segnare ne il libi'o, ne sé
condo, che chiamasi VAncilla, é medesimo, dice il resto in tuono
un contralto; il terzo, che rappre- del vangelo, che dopo si fa baciare
senta Gesh Cristo, é un basso. Tutti al Papa ( ma non al celebrante ), e
e tre devono essere sacerdoti, esclu- di poi il Cardinal primo prete in-
dendosi dalla congregazione de' Riti censa il Pontefice. Queste medesime
i suddiaconi, e molto più i coniu- cerimonie si osservano nel cauto
^ ,

284 CAP GAP


della passione, che si fa nel venerdì dalla camera grande de* paramenti
santo; ma con qualche variazione, in cappella, v' incedeva senza essere
che si avvertirà al num. i5. L'of- preceduto ne dalla croce, né da
fertorio si dice in contrappunto con altri , seguendolo il sagro Collegio
sollecitudine, per poi cantare adagio in cappa. Tutte le candele della
il mottetto dell' inno Stahat mater cappella sono di cera gialla, oltre
dolorosa j a due cori egregia com- , le sei deir altare , e le altre sei so-
posizione del Palestrina; dopo l'ele- pra o cancellata, ar-
la balaustrata,

vazione si canta il Benedictus, con- dono sopra un candelliere di bronzo


certato a sei voci con coro, dal va- triangolare chiamato la saetta, Her-
lente maestro d. Giuseppe Baini ;
cliia, o Herpica, e posto al lato
il Communio si dice senza contrap- dell'epistola, oltre quindici candele
punto, e il Deo gratias non si can- gialle, che alla fine di ciascun sal-
ta. Non si fa in questa mattina il mo smorzano progressivamente
si

sermone, che anticamente avea luo- ad una ad una dall'ultimo maestro


go dopo il Passio j e del quale nel di cerimonie, per esprimere il raf-
Pontificato di Alessandro VI abbia- freddamento non meno degli apo-
mo un esempio, sermone, che fu stoli, che de' discepoli, i quali va-
anche stampato con questo titolo: cillando nella fede, mancarono alle
Sermo habitus Romce in ecclesia s. promesse e quasi, tutti abbando-
Petri diePalmarum^ anno i ^(^^ co- narono poco a poco il loro divin
rani Jlexandro VI^ per Leonelluni maestro. Nella candela poi, la quale
de Cìiieregaiis episc. concordiensem. rimane accesa, e si asconde nel fine
Alla fine della messa, il Cardinal sotto r altare , viene simboleggiata
celebrante recita la formula dell' in- la ss. Vergine, in cui si mantenne
dulgenza di trent'anni concessa dal costante la fede della risurrezione
Papa agli astanti, e così ha termine di Cristo, illanguidita negli altri,
la funzione. ovvero raffigurasi Redentore me- il

desimo, che, quando gli uomini in-


i3. Mattutino del mercorcà santo grati ed iniqui credevano avergli
o uffizio delle tenebre, e notizie tolta la vita, risuscitò glorioso dopo
del modo in cui diversi degli ul- essere stato nel sepolcro per tre
timi Papi celebrarono le funzioni giorni.
della settimana santa. Chiamasi mattutino delle tenebre,
od uffizio notturno , perchè nella
Sì canta nella Cappella del pa- notte di questo giorno, e nelle due
lazzo abitato dal Pontefice. I Car- seguenti solevano gli antichi cristia-
dinali vi si recano con una carroz- ni recitare l' uffizio nelle chiese. Tut-
za, in vesti, cappe, e tutt' altro tavolta in alcuni luoghi era per que-
paonazzo; ed il Pontefice con mitra st' uffizio assegnata l'ottava ora del-
di lama d'argento, e piviale di raso la notte, in altri la mezza notte,
rosso, con istola paonazza, se non ovvero tutto quello spazio di tem-
assume la cappa di saia rossa, col po, che potesse essere necessario per
suo cappuccio, il cui strascico viene finire di notte tutto il mattutino. Ma
allora sostenuto da due vescovi più. ora la Chiesa, per impedire i disor-
anziani assistenti al soglio. Altre volte dini, che potevansi introdurre, o si

quando con detta cappa recavasi erano già introdotti nelle vigilie
GAP CAP 285
notturne, per la mutata condotta tura di quéste lamentazioni di Ge-
de' cristiani, stabili che di giorno si remia, perchè le lettere iniziali d'o-
recitassero gli ulficii del mercordi gni strofa vanno secondo l' ordine
giovedì e venerdì santo ^ a* quali dell'alfabeto ebiaico Aleph, Bethy
nonostante è rimasto il nome delle Ghimdj ma siccome nella tradu-
tenebre, perchè sebbene si celebri- zione latina di questi treni, non po-
no di giorno, si terminano a lumi tevasi ritenere il medesimo ordine ,
adatto spenti , e questi si considera- così la Chiesa ha voluto che ad
no ancora come uffizi! di lutto , e ogni strofa si anteponesse l' antica
come rappresentazioni dei funerali lettera ebraica, da cui incominciava.
del Redentore. Ed è perciò, che non Le lezioni del secondo e terzo
comincia la Chiesa 1' offizio dalle notturno si dicono con quest'ordine:
solite invocazioni, con cui prega il r ultimo cantore dice la prima, il
Signore di aprirle le labbra per penultimo la seconda, e successiva-
cantare le sue lodi. Si astiene dal- mente si continua con questo me-
l' invitatorio , e non chiude mai i todo per tutti tre i giorni. I con-
salmi colla sagra doxologia del Glo- tralti ebdomadari avvisano i can-
ria Patrij non canta inni, non chie- tori, che devono dire i responsori :

de benedizioni, e non legge capitoli, tutte le antifone s'intonano dai so-


terminando soltanto ogni ora con prani, e l'anziano di essi intona la
umile orazione, nella quale supplica prima d' ogni mattutino, delle lau-
Iddio a riguardare con occhio pie- di, e del BenedictuSj che è il famo-
toso quelli, pe' quali il suo divin so cantico di Zaccaria, allorché, ri-

Figliuolo si contentò di soffiire la cuperata la favella, sciolse la lingua


morte. a benedire il Signore, perchè si era
Incomincia pertanto il canto del compiaciuto visitarci , e farci degni
mattutino, coli' intonarsi dall' anzia- della redenzione. Al versetto Ut si-

no de' soprani la prima antifona ne timore^ incominciansi ad estin-


ZduSj che si prosiegue dal coro col guere le sei candele dell'altare dal
resto dell'uffizio tutto in canto pia- ceriffkoniere , e quelle della balau-
no, dicendosi i salmi andanti, e pun- strata dal bidello, o accenditore del-
tati. Detto il versetto, il Papa si le candele, e l' ultimo verso del Be-
alza, e sottovoce dice il Pater no- nedictus si termina, quando sia smor-
slerj dopo del quale appena si è zata l'ultima candela dell'uno e del-
messo a sedere , e si è coperto di l'altra. Ciò si fa per significare le
mitra, o col cappuccio della cappa, tenebre prodigiose, che alla morte
s'incomincia la prima lamentazio- del Redentore coprirono tutta la
ne in canto figurato a quattro voci terra, e la funesta ed ostinata ce-
del celebre Gregorio Allegri. Ter- cità in cui è rimasta l' infelice si-

minato il Jerusaleni, tenero inter- nagoga, abbandonata da Dio. Due


calare , col quale sotto l' allegoria soprani anziani intuonano immedia-
di Gerusalemme s' invitano i fedeli tamente la ripetizione dell'antifona
alla conversione, e alla penitenza, Traditor autcm, che dura finché il
si cantano i responsori con solleci- Papa sceso dal soglio si è inginoc-
tudine. La seconda e terza lamen- chiato avanti al genuflessorio, e do-
tazione si dicono dai soprani in can- po da* medesimi s* intuona il verso
to piano. Chiamasi acrosiica la strut- Christux facius est. Quando il pri-
,

9.^6 GAP CAP


mo
maestro di cerimonie ha fatto Cancellieri poi nella sua Descrizio-
cenno, che il Papa ha finito di dire ne delle funzioni della settimana,
segretamente il Pater noster, s' in- santa nella Cappella pontificia, con-
comincia il canto del celeberrimo chiude che dopo essersi mostrata la
Misevere a due cori a quattro voci candela accesa, la quale fino allora
di Gregorio Allegri, che rapisce l'a- si era tenuta nascosta dietro, o sot-
nimo di chiper la sua
l'ascolta to l'altare, tutti si alzano, e parto-
soave ed espressiva armonia, e che no con silenzio e raccoglimento re-
inoltre muove a compunzione e de- ligioso.
vozione. Se il Papa nell' assistere al mat-
Terminato il detto salmo, il Pa- tutino con piviale e mitra risente
pa o in sua assenza al proprio stal-
( incomodo dal tenere questa seconda
lo, Cardinale vescovo piti degno)
il in capo, se la fa levare,come fe-
recita T orazione Respìce, quaesu- ce Pio Vili; il quale inoltre 4^1
mus Domine, sorreggendogli il libro Miserere fece cantare sei soli ver-
e la candela due patriarchi o vescovi setti , e il resto in canto andan-
assistenti al soglio. Finita l'orazione, te , perchè gli riusciva incomodo
si fa un modesto rumore; rito pro- lo star genuflesso in tutto il tem-
veniente, secondo alcuni, da quello po del Miserere. Alcuni Pontefici
della sinagoga, in cui tutte le volte si astengono dall' intervenire ai mat-

che leggendosi il libro di Ester si tutini della settimana santa [P^edi),


nominava Amano, dagli ebrei si fa- e piuttosto vi assistono privatamen-
ceva fragore e strepito. Credono al- te nel piccolo coretto incontro al
tri, che questo rumore rappresenti trono in compagnia d* un cameriere
lo strepito, e calpestio della solda- segreto, o di un aiutante di came-
tescacondotta da Giuda all'orto di ra. Abbiamo poi dall'Adami, Osser-
Getsemani per far prigione Gesù vazioni per ben regolare il coro dei
Cristo. Ma il Mazzinelli, nelle spie- cantori della Cappella Pontificia^
gazioni dell'uffizio della selliniana p. 36, che i Sommi Pontefici han-
santa, che va preferito a tutti gli no sempre procurato di avere per
altri, stima esprimere siffatto rumo- la loro Cappella i migliori soggetti
re l'orribile turbamento e confu- d' Europa, i quali conosciuta la de-
sione accaduti nella morte del Re- formità della musica di q uè' tempi,
dentore, allorché essendosi oscurato impiegarono tutta la loro abilità
il sole, scossa la terra, squarciato il per ridurla nella mighor forma pos-
velo del tempio, aperti i sepolcri sibile, creando con nuove composi-
spezzate le pietre, parve che tutta zioni il vero stile ecclesiastico nella
la natura se ne risentisse sconvolta. sua antica semplicità senza l' aiuto
I soli giudei, chiamati dal Pontefi- degli strumenti. Leggesi in prova di
ce s. Leone I, piti duri delle pie- ciò nel Diario di Paride de Grassis,
tre, restarono ostinati nella loro in- sotto il pontificato di Leone X, che
credulità. Non COSI il Centurione nel mercoledì santo del i5i45 i can-
con molti che battendosi il
altri , tori della Cappella cantarono un
petto partirono a capo chino, con- nuovo Miserere, il primo verso sin-
fessando per figliuolo di Dio quel- fonizzando, e il secondo alternando.
lo, che fra tanti portenti aveano ve- E sebbene poco riuscisse gradito,
duto spirare sulla croce. L' erudito non perciò que' virtuosi uomini deb-
,

GAP CAP 287


bono esser privi di loiki, avendo essi coni. Compita benedizione do-
tal
adoperata ogni diligenza per un otti- po la messa, pose il sepolcro nella
mo risultato. Animati da quest'esem- Paolina, e continuò la celebrazione
pio i successori dotati di maggiore di tutte le altre funzioni proprie
abdità, e miglior gusto diedero pro- del giovedì santo. Dipoi, nel 1726,
va un dopo l'altro di profonda co- Benedetto XIII cantò messa nella
gnizione, lasciando tante, e sì bel- Sistina la mattina del giovedì san-
le composizioni, che formano il gu- to, facendo la funzione nel seguente

sto e la celebrità dell'archivio dei venerdì, e consumando V Ostia del


cantori Pontificii. sepolcro. Nel sabbato santo avendo
Premetteremo qui alla descrizio- pernottato nella canonica della ba-
ne delle funzioni della settimana san- silica lateranense, qui celebrò tutte
ta, in qual guisa furono celebrate le funzioni coU'intervento del sagro
sotto alcuni degli ultimi Pontefici ,
Collegio, e di tutti quelli, che han-
e ciò che si praticò nell'assenza ed no posto in Cappella. Nel 1727,
impotenza comprensivamente
di essi, essendosi Benedetto XIII recato a
al Pontificale di Pasqua notizie ed : Benevento sua antica chiesa arcive-
,

erudizioni estratte in gran parte che continuava a governare,


scovile,
dagl' interessanti Dìarii di Roma. tutte le funzioni della settimana santa
Benedetto XIII, nel 1725, la mat- furono in Roma celebrate da'Cardina-
tina del giovech santo , celebrò le li, mattina di Pasqua il Cardinal
e la
funzioni nel modo seguente. Con pi- Barberini sotto-decano cantò messa
viale e mitra si recò ad ore dodici nella Sistina, e comunicò i Cardi-
e mezza nella sala ducale del Vatica- nali diaconi. Altrettanto pmticò
si

no, in cui, per le veci che in quella nel 1729, in cui Benedetto XI li
circostanza facea di segretario , o sa- fece ritorno a Benevento, per cele-
grestia , si ei a eretto un altare. Salito brarvi il concilio provinciale. Ma
ad un piccolo trono dopo l'ora di no- nel precedente 1728, egli rinnovò
na, recitò Benedetto XIII \ Oremus^ e quanto fece nel 1726, senza però
fatta ivi la preparazione della mes- pernottare al Laterano.
sa assunse in uno a' Cardinali gli Clemente XII, eletto nel luglio
abiti sagri bianchi, e quindi in se- del 1730, per la sua avanzata età,
dia gesta toiia , e sotto baldacchino e per essere divenuto quasi cieco,
passò nella Cappella Sistina, ove can- celebrò pochissime funzioni, onde le
tò solennemente messa. Dopo la funzioni della settimana santa in u-
consagrazione si ti'asferi in mezzo no a quella della mattina di Pas-
alla Cappella a benedire gli olii santi qua, furono celebrate dal sagro Col-
posti sopia una tavola circondata da legio nella Paolina del Quirinale,
dodici canonici in piviali bianchi dalla cui loggia il Papa diede sol-
cioè quattro di ognuna delle tre tanto la benedizione nella mattina
basiliche lateranense, vaticana e li- di Pasqua. Altrettanto si praticò nel
beriana, da sci diaconi in tonacel- 1782, e nel 1733, in cui Clemente
la, cioè tre canonici di san Loren- XII assistette alla messa nella det-
zo in Damaso , e tre canonici di ta Cappella, e dopo diede la benedi-
santa Maria in Trastevere , e da zione, che pur venne compartita negli
sette canonici di tutte le altre col- anni successivi, senza fare altra l'un-

legiale, i quali facevano da suddiu- zione, cioè sino al i74"j '" *^"i morì.
,

288 GAP CAP


Benedetto XIV, nel l'j^i) cele- seguì pure nel 1809, continuando
brò le funzioni di quaresima al Qui- la detta occupazione di Roma. Do-
rinale sino al mercoledì santo, an- po il glorioso ritorno in Roma di
dando a far le successive nel Vati- Pio VII, nell'anno seguente 181 5,
cano, e ritornando al Quirinale. So- non potè fare quel Pontefice le fun-
lo nel 1746 pernottò al Vaticano, zioni della settimana santa ,
per-
donde partì il giorno di Pasqua ad chè essendo rientrato in Francia
ore ventidue. Ma dal 1754 in poi, Napoleone, il Papa nel mercordi
per l'età e per gl'incomodi tralasciò santo partì colla maggior parte dei
di recarsi alle Cappelle, e tutte le Cardinali per Genova. Quindi le
funzioni della settimana santa, com- funzioni, che tuttavolta ebbero luo-
presa mattina di Pasqua, si fece-
la go nella Sistina del Vaticano, non si
ro da nella Cappella Paolina nel
lui poterono eseguire col solito impo-
palazzo Quiiinale di sua residen- nente apparato. Prima di giungere
f za, siccome fece negli anni succes- a Genova, Pio VII in Firenze ce-
sivi. Però nel 1756, non solo fu im- lebrò la messa nella mattina di Pas-
pedito dall' assistere alle Cappelle, qua nella cappella di corte alla
ma neppure diede la solenne bene- presenza del gran duca di Toscana
dizione. Ferdinando III. Nel 18196 1820,
Partito Pio VI, nel febbraio 1782, Pio VII solo assistette alle funzio-
per Vienna, tutte le funzioni, inco- ni della settimana santa, e messa
minciando dalla terza domenica di di Pasqua; e nel 1822, feccia la-
quaresima, furono eseguite nella Si- vanda del giovedì il Cardinal deca-
stina del Vaticano , nel cui palaz- no della Somaglia ; e monsignor
zo ebbe luogo la predica ne' vener- Frosini maggiordomo, e monsignor
dì, dopo la quale il sagro Collegio Bertazzoli elemosiniere (ambedue poi
calò in s. Pietro a visitare la stazio- Cardinali ) servirono a mensa i pel-
ne, ed a venerare le reliquie. legrini, e r ultimo, siccome arcive-
Pio VII, nel i8or, abitando il scovo, benedì la tavola. Leone XII
Quirinale, si recò nel mercoledì san- nel 1824 non potè celebrare al-
to, al Vaticano, per celebrare le fun- cuna funzione, che
per al- tutte
zioni della settimana santa, restituen- tro si celebrarono al Vaticano, o-
dosi al Quirinale il giorno della ve il Papa fece dare i pranzi del
terza festa di Pasqua. Partendo poi, giovedì , e venerdì santo pei Car-
a'2 novembre i8o4, per Parigi, e ri- dinali, e principe assistente al so-
tornando in Roma a' 16 maggio i8o5, glio, mentre la messa nel giorno
tutte le funzioni furono fatte intanto di Pasqua fu cantata dal Cardinal
in Roma dai Cardinali. Il Pontefice decano, nella basilica vaticana, don-
celebrò quelle della settimana santa, de si partirono due Cardinali diaco-
insieme a quella di Pasqua in Cliàlons. ni dopo la messa , e recandosi poi
Nel 1808, avendo i francesi occu- al Quirinale ove abitava il Papa
pata Roma, Pio VII fece in tal tem- lo assisterono alla solenne benedizio-

po le funzioni nella Paolina del pa- ne, che diede dalla loggia, e che fu
lazzo quirinale ; ma quelle della set- r unica funzione da lui fatta.
timana santa, e la messa di Pasqua Pio Vili, nel i83o, non fece le
vennero celebrate dai Cardinali nel- funzioni della settimana santa, del-

la Sistina del Vaticano, il che si e- le palme, e lavanda, ina compartì


GAP CAP 2S9
le solenni benedizioni nel giovedì verde che si usavano,
ebbe quello
santo e per Pasqua. di dìes p^iridiiwi, dal pane bianco
Gregorio XVI presentemente re- che distribuivasi a' poveri dopo la
gnante, nel i83i, celebrò tutte le lavanda, massime nelle chiese di
funzioni della settimana santa nel- Francia, ove tuttora dura questo
la cappella Paolina del Quirinale, costume, fu detto Albus dies Jovis^
dalla cui loggia, nel giovedì santo, ed anco dies panis, e dies lucisj dies
e nella mattina di Pasqua diede la indulgentiae da s. Maurizio dai siri :

solenne benedizione. 11 sepolcro si fu detto dies secretorum, e consigna-


fece nella galleria, ove in tempo di tio calicis. Dicevasi inoltre dies ab-
conclave si erigono le cappelle. La solutiofiis, dies mysterioruni , dies
lavanda fu eseguita nella vastissi- mandati y e Feria quinta. Più co-
ma sala del concistoro, e la mensa munemente però è stato detto Fe-
pei pellegrini s'imbandì nella gran- ria quinta in Coena Dominij tut-
de sala dell' appartamento di monsi- tavolta in una bolla di Bonifacio
gnor maggiordomo, supplendo all'as- IX chiamasi. Bona quinta Feria in
sistenza di que' pellegrini invece del Coena Domini, ed altrove Natalis
Papa, il prelato del Drago maggior- calicis, in memoria del calice eoa
domo, ed attualmente Cardinale. cui Gesù Cristo diede da bere il
suo sangue nell* ultima cena agli a-

14. Cappella Papale del giovedì postoli. In questo giorno si rinnova


santo j messa, reposìzione del se- la memoria della sagra cena, in cui
polcro , benedizione, lavanda e fu istituito il ss. Sacramento della
pranzo degli apostoli, pranzo dei Eucaristia ; ma Urbano IV, dopo
Cardinali, e mattutino delle te- la metà del XIII secolo , conside-
nebre. rando, che un giorno occupato io,

lutto per la passione, e morte del


Questa Cappella si celebra nella Salvatore del mondo non lasciava
Cappella Sistina del Vaticano, ma vi luogo a contrassegni di stimò festa,

sono esempi , che sia stata celebra- bene di far celebrare quella memo-
ta anche nella Paolina del Quirina- ria in altro tempo, cui poi si ag-
le, ove il regnante Pontefice nel giunse la solenne processione del Cor-
i83i, celebrò, come dicemmo, tut- pus Domini [Vedi). Finalmente que-
te le funzioni della settimana san- sto giorno è stato detto solenme
ta, compreso il pontificale, e la so- Paschae initium, ed è perciò, che
lenne benedizione nella mattina del- non solo in quelle chiese, le quali
la Pasqua di Risurrezione. I Cardi- digiunavano il giovedì, ma in quelle
nali vi si recano con due carrozze, eziandio ove si osservava il digiu-
e vestiti di paonazzo, co' paramenti no ne' giovedì di quaresima, era co-
sagri di color bianco, e i domesti- stume di romperlo, e di finirlo in
ci colle livree di gala. questo giorno.
Crediamo opportuno premettere Anticamente nel giovedì santo si
alle indicate funzioni alcune noti- celebravano due messe, la prima a

zie sui nomi, riti, ed usi antichi di digiuno nella mattina, la seconda
questo sagro giorno. Con varie de- nella sera dopo cena; però in al-
nominazioni è slato chiamato que- cune cliiese se ne celebravano quat-
sto giovedì: dai paramenti di color tro, ed in altre anche cinque; piiì
VOL. vui. ^9
5-90 GAP CAP
comune per altro fu il rito di dir- cioè olio mescolato con balsamo per
ne secondo che andiamo a de-
tre, la cresima, sebbene in alcuni luoghi
scrivere La prima era diretta alla
. questi due olii si benedicessero dopo
riconciliazione che nel de'penitenti, la comunione. Ma
però la consagra-
mercordi delle ceneri erano stati zione del crisma, che adesso si fa
espulsi dalla chiesa. Essi venivano dai vescovi solamente in questo gior-
in questa mattina di buon'ora vestiti no anticamente poteva farsi in ogni
,

di sacco, ed a piedi nudi, e co- tempo, come si ha dal concilio tole-


perti il capo di cenere si recavano tano del 4oo. Inoltre questa benedi-
al luogo destinato. All'ora poi di zione di diversi olii santi si faceva dai
sesia in alcuni luoghi, e di nona Papi, con molta solennità, come si

in erano condotti alla chiesa,


altri, legge negli Ordini romani, che ne de-
fuori della quale aveano compiante sciivono le misteriose e belle cerimo-
in tutta la quaresima le loro col^ nie; e, come vedemmo
, Benedetto
pe. Presentati i penitenti da un dia- XIII ne rinnovò la memoria. Si co-
cono al Papa , o al vescovo , che minciava nell'oratorio di s. Tommaso,
stava alle porte della chiesa, dopo o di s. Pancrazio, se i Papi stavano al
Tarie preci, le cui formule leggonsi Laterano, ed alla cappella di s. Gre-
presso il Morino , De poenitentia, gorio, se facevano la funzione nella
pag. 6g6, venivano riconciliati , ed basilica vaticana. Erano assistiti dai
assoluti quindi questo giorno tro-
: vescovi, preti, diaconi ed altri sagri
vasi chiamato col suindicato nome ministri, soliti ad assistere alla fun-
di ahsolutus dies Jovìs. Terminata zione; e si presentavano al Pontefice
questa funzione, in segno di gioia, le tre ampolle, che poi, partendosi
suona vansi a festa le campane, che dall'altare ove facevasi la funzione,
d' allora in poi tacevano sino al sab- porta vansi in processione ad un al-

bato santo. I penitenti prendevano tro altare dell' una , o dell' altra

luogo tra' fedeli ,


per ascoltare la basilica, dove celebrava il Pontefi-
messa , e per partecipare cogli altri ce. Si fa pure menzione negli Or-
ai sagri misteri. Sebbene questa for- dini romani di un' altra ampolla
ma di riconciliazione fosse prescritta di vetro contenente un vaso d' o-
pei soli pubblici penitenti , nondi- ro , in cui custodivasi una pietra
meno altri ancora, per meglio assi- preziosa, che racchiudeva del sangue
curarsi di essere giustificati innanzi miracoloso di Gesù Cristo. Mentre
al cospetto di Dio, si univano ad il Pontefice faceva 1' omelia , alcuni
essi. Cardinali diaconi , aiutati dai sud-
La seconda messa era per la be- diaconi, scoprivano la mensa dell'al-

nedizione degli olii, che si chiamano tare, che impediva l'ingresso ai re-
santiy perchè sono benedetti, e san- cessi più intimi del sagro altare del-
tificati con singolari cerimonie dai la basilica lateranense, e nel fondo
vescovi, a' quali solo appartiene, se- del quale stava nascosta nel resto
condo i canoni, tal benedizione. In- dell'anno la detta ampolla. In quel
nanzi il Pater noster^ si consagrava giorno estralta questa pei* mano del
l'olio per l'estrema mizione degli Papa era mostrata al popolo, il quale
infermi ; B\Vj4gìius Dei;, si benedi- la venerava con tutta la divozione.
ceva l'olio, che dovea servire all'un- Il Pontefice entrava neU'arca, cioè nel-
y-ione de' catecumeni , e il crisma r altare Papale^ cosi prima chiama-
GAP CAP agt
to dalla sua forma, per compiere il me ordino, nel 171 6, Clemente XIj
saffrifìzio, secondo il rito dell'antico inerendo agli anteriori decreti della
testamento, che permetteva al solo s. congregazione de' Riti , special-
Pontetìce l' ingresso nel Sanata San- mente a quello de' i3 settembre
ctonini ^ una volta all'anno, come 1692. Fuori di questi casi, tutti gli
spiegano Innocenzo III, De sermone altri sacerdoti si astengono dal dire
de Coena Domini, il Durando, e la messa, meno il celebrante, in se-
Mabillon. gno di tristezza e di lutto, che li

La terza messa seguiva in memo- fa astenere dal medesimo sagrificio

ria dell'istituzione della ss. Eucari- anche ne' due seguenti giorni, e per
stia, che Gesù Cristo medesimo die- imitare in qualche modo la Cena
de facohà , e precetto agli apostoli, del Signore, che fu solo a celebrare
e per conseguenza a tutti i sacer- e comunicò di sua mano gli apostoli.
doti, di rinnovare. Perciò ben a ra- Un vero errore del volgo è quello,
gione questa festa cominciata colla che suppone essere questa funzione la
Chiesa è stata sempre riguardata Pasqua de' preti. Siccome poi non può
per una delle più solenni. Facevasi scompagnarsi la memoria dell'Euca-
in questo giorno la comunione ge- ristia da quella della passione, così
nerale del clero e del popolo. Que- la Chiesa fra le cerimonie di letizia,
sta è la comunione laica ed eccle- per l'istituzione del ss. Sagramento,
siastica, che ripetutamente si nomina dà ancora vari segni di tristezza. E
negli antichi canoni L' . ecclesiasti- però dopo il Gloria non solo si
ca si faceva dai sacerdoti in cotta sospende l'uso delle campane (Fedi\
e stola , e da altri ministri del- e si ripiglia quello antico delle troc^
l' altare. La laica facevasi fuori dei cole, o tavolozze, che usavansi spe-
balaustri , e cancelli dell'altare , do- cialmente dai monaci, e chiamavansi
ve ancoi'a dovea comunicarsi alla ri- >» Crepitaculum , Lignum congre-
fusa, e senza distinzione qualunque « gans, malleus excitatorius, ligneus,
ministro dell'altare, che per qualche « tabula lignea, " per invitare il
mancanza fosse passato a questa co- popolo alla chiesa; ma si astiene
munione. All'articolo Cappelle se- ancora dal dare la pace per dete- ,

grete, diremo della comunione som- stare quella, che il perfido Giuda
ministrata in questo giorno, nel pre- diede al suo divin Maestro, come
cedente , e per altre ricorrenze, dai spiega il celebre MazzinelH, nell' Uf-
Pontefici ai propri famigliari sì ec- fìzio della Settimana santa, Roma
clesiastici che laici. 1806, pag. 195.
Ridotte poscia queste tre messe
Cerimonie della Messa.
ad una sola, sono state ancora riu-
nite nella medesima le diverse fun- In questa mattina celebra la messa
zioni che si facevano in ciascuna
, ilCardinal decano del sagro Collegio,
di esse. Se poi in questo giorno ri- o il Cardinal vescovo suburbicario
corrono le feste della ss. Annunzia- più anziano invece di lui. La coltre
ta, e di s. Giuseppe o alcun' altra , del trono, e la coltvina della sedia
festa di precetto, allora si celebrano Papale sono di lama d'argento coi
alcune messe private, acciocché i fedeli ricami di fiori d'oro; e l'altare e
possano più facilmente soddisfar al la croce sono coperti di velo di seta
precetto di ascoltare la messa, sicco- bianca, perchè dopo non vi si reci-
,

1^7. GAP CAP


tano le ore e il vespero, in cui do- Lucca, fi*a le orazioni di
rentini di
vrebbe cambiarsi in colore paonazzo, m. Domenico de Domenichi, vescovo
e le candele sono tutte di cera bian- di Torcello,esiste « Oratio in die

ca. Il paliotto dell'altare è di arazzo »> Parasceve de passione Domini,


s.

tessuto in oro, collo stemma di Cle- « coram Summo Pont. Eugenio IV,
mente Vili, Aldohrandiniy e della » et romana curia ", Florentiae 1 44 ' •

casa Medici ,
guarnito di frangia St. Lett. t. VII,
359. Presso il Gat-
p.
d'oro, legata con canutiglie d'ar- tico poi, Acta Ccer. 9, ex Cod. ijSjy
gento. Nel mezzo è rappresentato si legge: » Quando Summus Pontifex
Gesù. Cristo morto, e sostenuto da M alieni episcopo vel
presbytero Car-
due angeli; al di sopra si vede il « dinali committit sermonem facien-
calice della passione; dal lato del « dum in missa , ille qui praedicatu-
vangelo la discesa al limbo, donde ^* rus est, servire debet Papae, etiam
libera i santi padri; da quello del- » si alias ad alium pertinere servi-
l' epistola Gesù Cristo risorto fra ci tiùm videatur ". Che in questa
due angeli , nell' atto di presentare mattina avea luogo il sermone avanti
la destra alla Maddalena genuflessa, la messa , lo dicemmo pure al § IX,

per sollevarla. Anche la copertina num. 2 , di questo articolo.


del genuflessorio del celebrante e i L' offertorio si canta in contrap-
due cuscini del genuflessorio del Papa punto con qualche sollecitudine
sono coperti di arazzo tessuto con oro per dire il mottetto, Fratres ego
a opera, rappresentante leoni , e dra- eninij componimento del Palestrina
ghi nel mezzo, co' fiocchi d'oro con con parte sola. Avanti l' elevazione,
canutiglie d' argento, simile al pa- invece delle quattro torcie portate
liotto. Prima in questo giorno, il da'cappellani comuni, un cerimonie-
celebrante e i sagri ministri usava- re viene dalla sagrestia con dodici
no i paramenti del medesimo
sagri bussolanti con cappe rosse, con al-
arazzo, i quali ora si conservano nel- trettante torcie accese, inginocchian-
la sagrestia pontificia, e sono di fi- dosi sei per parte, da' due lati del-

nissimo, e superbo lavoro. l' altare. Sì consagrano in questo


11 Papa si conduce in Cappella giorno dal celebrante due ostie ,
con piviale bianco, e mitra di tela una delle quali si consuma da esso,
d' oro, col formale prezioso. I Car- e r altra si riserva pel dì seguente
dinali rendono 1' ubbidienza colle in un calice il diacono
a parte, che
cappe paonazze, al principio della cuopre colla palla, colla patena, e
messa secondo il solito. L'introito di- con un velo bianco legato con fet-
cesi in contrappunto, e i Kyrie termi- tuccia simile al piede. Questo calice
nano quando il Pontefice ha Ietto l'in- chiamasi del Sepolcro. Dopo l' ele-

troito. sono due soli


Al graduale vi vazione, due maestri di cerimonie
versi intonati dai contralti, e che si incominciano la distribuzione delle
terminano allorché il diacono giunge candele portate dai cappellani comu-
al luogo per cantar l'evangelo. Nel ni, pei Cardinali, patriarchi, vesco'
codice 47^7 presso il Gattico, Ada vi, abbati mitrati, prelati di fioc-
Ccerem. pag. 89, si legge: In die chetti ,
protonotari apostolici , e
Jovis sancto prcedicatur ante mis- generali degli Ordini religiosi. Il

sam . . . In Farasceve non prcedica- primo Agnus Dei si canta adagio,


tiir. In un codice della libreria Fio- e si finisce col dona nobìs etc, ma
,

GAP CAP '293

senza distribuire la pace. Quando camice, cingolo, e tonacella bianca.


il Cardinale celebrante ha accomo- Quindi i due ultimi Cardinali dia-
dato il calice con entro l' ostia con- coni, accompagnati da un cerimo-
sagrata , si ritira a cornii epistolcej niere, ascendono al trono, e riman-
in un lato dell' altare, al piano del gono all'assistenza del Papa," finché
primo gradino, colla faccia rivolta i due Cardinali primi diaconi han-
verso il popolo, prima del posi' no preso a' loro stalli i sagri para-
communio^ e riceve 1' acqua alle menti, ivi portati dal proprio came-
mani dal suo maestro di camera in riere, levandosi le cappe coli' aiuto
piedi, ancorché non vi assista il de' maestri di camera, cui consegna-
Papa, e ciò in venerazione del ss. no le berrette rosse, il che si pra-
Sagramento, poiché quando è espo- tica pure da tutti gli altri Cardina-
sto, non si genuflette se non che a li, i quali prima si paravano nella
lui. Indi iincominciano il
cantori stanza annessa alla sagrestia. I pre-
postcommunio in canto fermo, can- lati di fiocchetti partono poi dal
tandosi poi alla fine della messa il loro posto, e vanno nel banco dei
Deo gratias. protonotari apostolici, e nel mentre
che tutti i menzionati sono vestiti
Pì'ocessìone alla Cappella ove si fa degli abiti sagri, Cap-
i chierici della
il Sepolcro, cioè alla Paolina, se pella con candele accese vanno ad
la funzione si celebra alla Sisti- accendere i cerei a chi li ha a-
na del Vaticano. vuti.
I cantori si recano nella sala re-
Terminata la messa, e data dal gia, illuminata con dodici gran cor-
Papa la benedizione, il celebrante nucopi di legno dorato, con cande-
torna in sagrestia a spogliarsi, sen- le di cera per la processione, che

za rientrare più in cappella per la regolasi nello stesso modo delle al-
processione, ed allora i Cardinali tre due della Candelora, e delle Pal-
prendono i sagri paramenti di colo- me, descritte ai numeri 5, e 12 di
re bianco, secondo il rispettivo or- questo paragrafo. Appena che la cro-
dine. I patriarchi ,
gli arcivescovi ce papale, coperta di velo paonaz-
e vescovi assistenti, e non assisten- zo, e portata dall' ultimo uditore di
ti al soglio, il commendatore di Rota, esce fuori della balaustra, i

santo Spirito , e gli abbati mitra- contralti intonano inno Pange lin-
l'

ti sirecano a prendere i piviali e gua j e i Cardinali procedono due


le mitre bianche in sagrestia, facen- a due colle candele accese e mitre
do prima la genuflessione alle sole in mano, dentro di cui tengono il
specie sagramentali, per la parte su- loro zucchetto rosso per riverenza
periore della Cappella, seguiti dagli al ss. Sagramento, che si porta dal-
uditori di Rota, dai chierici di ca- lo stesso Papa a piedi, e a capo
mera, dai votanti di segnatura, e scoperto alla cappella Paolina, sotto
dagli abbreviatori di parco maggio- il baldacchino bianco, retto da ot-
re, per levarsi le cappe paonazze, to vescovi assistenti al soglio, od in
eyd assumere sul rocchetto la cotta, loro mancanza, dai protonotari apo-
colla quale ritornano in Cappella, e stolici, sostenendo lo strascico al Pon-
r ultimo uditore di Rota va pure tefice il principe del soglio, e cir-
in sagrestia a pararsi coiramitto, condandolo dodici bussolanti colle
^94 CAP GAP
torcie. Neir entrare il Venerabile nel- oltre la sala, s' illuminano la scala re-
la Cappella splendidamente illumi- gia^ e l'atrio sino alla porta degli
nata, si canta la strofa Ferbum ca- svizzeri, vi si reca a far orazione il

ro j e giunto il Pontefice all' altare, Pontefice in mozzetta e stola, ac-


il Cardinal primo diacono genufles- compagnato dalla sua camera segre-
so prende dalle mani di lui il ca- ta, dalle guardie nobili, e svizzere,
lice, con entro la sagra ostia, e pre- e dai palafrenieri con torcie accese,
ceduto da due bussolanti colle tor- come meglio si dirà alla prima do-
cie accese, va a consegnarlo a mon- menica dell'avvento, allorché si par-
signor sagrista, che su di un corpo- lerà dell' esposizione del Sagra-
ss.

rale lo pone neir urna, detta comu- mento pel giro delle quarant' ore.
nemente sepolcro, e chiuso lo spor- Non è qui a tralasciarsi di avver-
che sta sotto il ta-
tellino dell' urna, tire,che avanti 1' erezione di questa
bernacolo, dal medesimo monsignor Cappella fatta da Paolo III, come di-
sagrista con chiavetta , la stessa cemmo al § li di questo articolo, il

chiavetta viene consegnata al Car- ss. Sagramento riponevasi in un'altra


dinal penitenziere, cui spetta fa- più antica, che forse era quella edifi-
re la funzione nella mattina se- cata da Nicolò V, di cui si fece pur
guente ( /^. Sepolcro ). Quindi il menzione. Nel Pontificato di Sisto IV,
Papa, prima che si chiuda l' uina, Giacomo Volaterrano, nel Diariuniy
incensa il ss. Sagramento, avendogli in t. XXIV Rer, Ital. Muratori 129,
somministrato il turibolo il Cardi- ne descrisse il costume nel seguente
nal primo prete. Intanto i cantori modo : « Anno
1 4^ ^ ? divina re ab-

intuonano il Tantum ergo, dicendo w soluta, sacra hostia Dominici Cor*


con cantilena andante il Genitori ^ w poris, Pontificis manibus , capite
terminato il quale, tutti si alzano « detecto ab ara majori , in qua
,

per avviarsi alla loggia della bene- M sacrata fuerat, in parvuni Ponti-
dizione , avendo i Cardinali preso w fìcium sacellum religiose admo-
luogo ai banchi laterali, ove un lo- « dum portata est, et argenteae ar-
ro famigliare ha postoli cuscino, e » culae super sacelli aram condita
gh altri dalle parti laterali. Per im- w prò comunione dici sequentis, in
potenza del Papa, lo slesso celebrante a quo oh vivifìcae passionis memo-
fa la funzione della reposizione del >y riam sacrum Dominicum non con-
sepolcro,avendo pubblicato dall'al- w fìcitur », In questa stessa Cap-
tare dopo la messa l' indulgenza di pella conviene credere col Cancellieri,
trenta anni conceduta dal Papa agli che accadesse ciò che racconta, nel
astanti, cioè qualora il Pontefice Pontificato di Clemente VII, Jacopo
dipoi non desse dalla loggia la so- Bonaparte, gentiluomo saniminiatese.
lenne benedizione, nella quale con- Ragguaglio storico di tutto Voccorso
cede r indulgenza plenaria. Avanti giorno per giorno nel sacco di Ro-
al sepolcro fanno allernativamente ma^ Colonia 1756: «Nel iSi'j, egU
un'ora di orazione i prelati della >i dice, l' Eucaristia ss. riposta il gio-
corte in rocchetto, e mantelletta, e >i vedi santo, come si costuma in tal
i cubiculari in cappa rossa, ed » giorno, nel tabernacolo della Cap-
alcuni cantori Pontifìcii in cotta. y> pella del Papa, la mattina seguen-
N^lla sera , in cui suol esservi w tesi trovò, senza sapere, ne come,

gran concorso di popolo, ed in cui >i uè da chi sospinta per terra «.


.

GAP CAP 295


"Veramente questa funzione, come la Paolina, ed alzatisi, come si dis-

sì « osservato di sopra, sembra con- se , tutti in piedi, processionalmeute,


tro l' ordine , e la serie dei misteri e col medesimo ordine, passano al-
accaduti ; ma la Chiesa ha voluto la loggia della benedizione, eh' è ap-
anticipatamente rappresentare la se- parata di damaschi rossi con fran-
poltura del Signore, piuttosto che gie e trine d' oro, e eh' è coperta al
nel giorno seguente, in cui sta tutta di fuori da una gran tenda, ove il

in lutto per la sua morte. L' uso di Papa in sedia gestatoria, con mitra
fare il sepolcro nella Cappella Pao- in capo, e flabelli ai lati, viene con-
lina, fu introdotto dal fondatore del- dotto sotto il baldacchino bianco
la Cappella medesima Paolo III, leg- retto da otto prelati referendari
gendosi neir Oldoino, presso il Ciac- Giunto avanti alla loggia, stando
conio, t. Ili, i3i: Quìbus maxi-
p. sulla sedia gestatoria e sotto il bal-
me feriis acerbissimam Christi Do- dacchino ivi eretto, premesse le con-
mini necem recolìt Christ. resp., se- suete preci dà al numeroso popolo,
pulchrum ad vaticaiias aedes in- raccolto nella vastissima piazza, la
\'exitj continuato poi dai successori, triplice benedizione, alla quale i

come dichiarasi ne' Diaril di Gio. cantori rispondono tre volte Anien^
Paolo Mucanzio, presso il Gattico, colle cerimonie, colle formule e col
Ada caerem. 347- E cosi costante modo, che dicesi all'articolo Bene-
l'uso di fare il sepolcro in questa dizione. Viene pubblicata poscia la
Cappella Paolina, che non essendo indulgenza plenaria, tanto in idio-
essa ancora sbarazzata in simile occa- ma latino, che in italiano, dai due
sione nel i6o5, per cagione del con- Cardinali diaconi assistenti.

clave , in cuipoco prima era stato Sino al Pontificato di Clemente


eletto nel d\ primo
di aprile, il Pon- XIV, prima della benedizione, i

tefice Leone XI e dovendosi sup- , Cardinali, in paramenti sagri, rende-


plire perciò colla basilica vaticana ,
vano ubbidienza al Papa in questa
questo Papa, con breve de' 5 di loggia , sedendo egli in trono. Non
detto mese Ad siimmi apostolatus^ la prestavano quindi allora in Cap-
Bull. VaL t. Ili Appeiid. p. 35, con- pella nella messa come si usa oggidì,
cesse indulgenza plenaria a quelli, che e poscia aveva luogo e la lettura
nella mentovata basiUca per quell'an- e la pubblicazione della bollaili Coe-

no soltanto visitassero il ss. Sagra- na Domini ultimo Car-


fatta dall'
mento, rinchiuso nel sepolcro, dap- dinale diacono da questa si leggeva
:

poiché in quella volta non si po- in latino, mentre il suddiacono udi-


teva mettere, giusta il costume, nel- Rota la leggeva in italiano. Vi
tore di
la Cappella Paohna del contiguo pa- era anche la formalità del gettito
lazzo. della candela accesa di cera gialla,
scagliata dal Papa sulla piazza, che,
Benedizione solenne data dal Fon' dopo il 1768, non si è praticala
tefice dalla principale loggia della piti. Quando poi, negli anni 1727
facciata della basilica vaticana. e 1739, come si disse superiormen-
te, Benedetto XIII si recò a Bene-

Smorzate le da quelli,
candele vento suo arcivescovato, non solo vi
che le portarono accese accompa- celebrò tutte le funzioni della setti-

gnando il Santissimo nella Cappel- iuaiKi saula^ ma dopo aver caultilo


296 GAP CAP
messa nella mattina del giovedì san- contigua basilica di s. Pietro, p«r
to, fece pubblicare la detta bolla, eseguirvi la funzione della lavanda.
colle stesse cerimonie. I Cardinali poi, spogliatisi de' sagri

Data dal Pontefice la benedizione, paramenti nella detta Cappella Sisti-


Tiene condotto dai palafrenieri, sulla na, passano nella basilica in cappa
stessa sedia gestatoria, al letto dei paonazza, ed attendono ai loro stalli
paramenti, nello stesso ripiano della l'arrivo del Pontefice. Gli altri com-
loggia, ove spogliatosi degli abiti sa- ponenti la processione si spoghano
gri , riprende la mozzetta di panno dei paramenti, e delle cotte, e se vo-
rosso orlata di pelli d' armellini , e gliono assistere alla lavanda, chi ne
la stola di raso di egual colore; ha l'uso, assume la cappa, e i pre-
e deposta altresì la falda in una con- latiche non l'hanno, v'intervengono
tigua stanza,si reca alle sue came- in mantelletta. Prima che la lavan-
re, o al luogo vicino, ove si fa la da si facesse nella basilica vaticana,
lavanda. Nell'atrio della loggia, i i Cardinali non vi avevano stallo,
Cardinali depongono i sagri para- e se vi assistevano da un lato , lo
menti ,
per riassumere la mantel- facevano in abito Cardinalizio : laon-
letta e mozzetta paonazza , e ripi- de tutti i prelati che v' interveni-
gliare il cappello se vogliono parti- vano, prendevano la mantelletta, e
re, o mettersi le cappe paonazze, se i cubiculari il mantellone , non la
vogliono assistere alla lavanda. I cappa, che indossava il solo tesoriere.
patriarchi, deposti i paramenti, ri- Qualora il Papa
impotente
fosse
prendono la mozzetta e la mantel- a fare tale funzione, supplisce
il Car-

letta paonazza, laquale è riassunta dinal decano, o il piìi degno. Assu-


da che ne hanno l'uso, qua-
quelli, me egU il piviale paonazzo, che le-
lora non vogliano assistere alla la- vasi per eseguire la lavanda, e canta
vanda, viceversa si mettono le cappe; allora il vangelo il diacono assistente
e tutti spogliandosi de' paramenti e della cappella. Monsignor tesoriere
delle cotte, quelli che le
aveano prese, in cappa somministra le medaglie ai
si recano in cappa alla camera de' pa- pellegrini, e poi consegna al Cardi-
ramenti presso il sito, ove si fa la nal funzionante un astuccio con quat-
lavanda sempre che vogliano assi-
, tro di esse medagUe, cioè due d'oro,
stervi,incedendovi i cubiculari colle e due di argento.
loio cappe rosse. Qui però si deve
osservare che avendo da ultimo, co-
Lavanda de XIII pellegrini^ o apo-
me diremo, stabilito il regnante Pon-
stolij sacerdoti, o diaconi.
tefice d' imbandire la mensa ai pelle-
grini od apostoli , nel portico della
detta loggia della benedizione, dopo Questa funzione suole farsi nella
avere questa compartita , colla me- sala ducale, che superiormente de-
desima processione, si reca alla Cap- scrivemmo al § II, apparandosi in
pella Sistina. Ivi discende dalla se- questa occasione di damaschi rossi
dia gestatoria , e pa.'4sa in sagrestia trinati d'oro. In fondo si erige il
a deporre paramenti
tutti e la
i , trono pel Papa formando il poster-
falda donde poi , preceduto dalla
, gale o dossello un arazzo rappre-
croce coperta con velo paonazzo, e sentante la Provvidenza, sedente sul
colla mozzetta e stola, scende nella globo del mondo, in mezzo alla giù-
,

GAP CAP 297


stlzia,che sta a destra, e alla ca- sempìo e il comando, il Papa si re-'

rità che sta a sinistra. Sono lìgurati cava in sedia gestatoria.


nella parte inferiore due leoni, i quali Anticamente , secondo gli Ordini
sostengono due stendardi della s. della Chiesa Romana, il Papa do-
Chiesa, ed i tre fregi del baldac- po di aver celebrato, coi sagri pa-
chino sono egualmente di arazzo. ramenti, accompagnato dai vescovi,
A destra del soglio evvi un altro e preti, e diaconi, si recava a fare
palco, con un banco coperto di a- la lavanda dei piedi a dodici dia-
razzo con suo gradino pei suddetti coni, e in loro mancanza a dodici
apostoli. Decorata viene la parete cappellani , o suddiaconi apostolici ,

del bellissimo arazzo, che rappre- deponendo però la pianeta, mentre


senta l'ultima cena eseguita presso dai cantori cantavasi il vespero. I

il dipinto del famoso Leonardo da suddiaconi erano vestiti di cotta, e


Vinci. Tanto questo arazzo , che i rocchetto, come si legge nel Maran-
precedenti, coi rispettivi fregi, furo- goni, Istoria dell' oratorio di San-
no fatti nell'ospizio apostolico di san età Sanctorum ^ a p. 44- La funzione
Michele, e presso gli antichi araz- si faceva nella basiUca di s. Loren-
zi,per ordine di Pio VI, Brasche zo ad Sancta Sanctorum, se il Pon-
come rilevasi dai suoi stemmi. In- tefice abitava al Laterano, ovvero
contro al detto palco se ne innalza nella cappella di s. Nicolò, o nel
un altro a due ordini pei sovrani, per monistero di s. Martino, se risiede-
le dame, e pei signori distinti. La va a s. Pietro. Due ostiari prende-
funzione è stata fatta anco nella ma- vano sulle braccia il primo , e lo
gnifica sala Clementina, avanti la portavano innanzi al Papa, che gli
sala de' palafrenieri, per dare sfogo lavava e baciava i piedi , facendo
,

che in copiosissimo nu-


ai forestieri, lo stesso per ordine agli altri. Sic-
mero vi accorrono. A questo fine, come però, neir Ordine XII di Cen-
e per renderla più augusta e deco- cio Camerario, si legge, che il Pon-
rosa, regnante Pontefice, sino dal
il tefice nel giovedì santo faceva due
1834 (anno in cui vi si trovarono lavande, una dopo finita la messa
presenti il re di Napoli Ferdinando a dodici suddiaconi, e l'altra dopo
II, la regina sua moglie, e altri il pranzo a tredici poveri, per rap-

principi reali )
, fa la lavanda nella presentare colla prima la Maddale-
navata traversa della basilica vatica- na, che neWa casa del Fariseo lavò,
na, cioè nella gran cappella de' ss. ed unse i piedi al Salvatore, e col-
Processo Martiniano , erigendosi
e la seconda la lavanda fatta da Cri-
il trono fra le due colonne dell' al- sto a' dodici apostoli, cosi non ba-
tare, ed osservandosi nell'addobbo stando il tempo a queste due la-
tutto ciò, che si disse per la sala vande per le molte funzioni di que-
ducale. V'hanno però di più nella sto giorno, furono ridotte ad una
basilica due banchi pei Cardinali che fu quella del Mandato , stabi-
a' lati del soglio, e maggior copia lendosi, che i tredici individui fos-
di tribune, e palchi pegli spettatori. sero suddiaconi , diaconi , o preti.
Finalmente non si deve tacere che Ma in progresso , nel i ^5& , Ales-
a questa funzione commovente, la sandro VII comandò, che fossei'O sa-
quale chiamasi Mandato , perchè cerdoti, Q almeno diaconi oltramon-
il Redentore ce ne ha lasciato l' e- tani, dando la cura di eleggerh ai
, ,

298 GAP GAP


penitenzieri di Quindi i
s. Pietro. ambasciatori , o ministri , alla Pi*o-
vescovi ancora, i quali facevano due paganda, al vescovo ordinante degli
lavande, le unirono e le fecero a armeni , al capitano degli svizzeri
tredici soggetti, avendo già confer- ed a monsignor maggiordomo, cui
mato quest' uso Sisto IV nel 1 4? i • appartiene approvare i nominati.
L'erudito Sarnelli, spiegando il mi- V. Ambasciatori, § VI, ove si par-
stero di tal numero, riconosce nel la di quelli, che anticamente, ed ora
decimoterzo la Maddalena; monsi- ne fanno la nomina, con altre inte-
gnor Arese , vescovo di Tortona, vi ressanti notizie analoghe. Questi tre-
ravvisa s. Paolo, non perchè assi- dici soggetti , nel mercoledì santo
stesse alla cena , essendo stato chia- debbono presentarsi allo stufarolo
mato air apostolato dopo l'ascensio- del palazzo apostolico, il quale li

ne, ma per la particolar venerazio- visita, e ne pulisce i piedi, e nella


ne della Chiesa Romana verso di mattina del giovedì santo si recano
lui. Tuttavia tal' opinione è impu- al Pontificio palazzo dal bussolante
gnata dal Frescobaldi, Pediliwiumy sotto guardaroba, che li fa vestire
sìve de numero pauperuni , quibus d' un abito lungo di lana fina bian-
lavandi sunt pedes feria in coe- V ca, il quale si compone di calzoni
na Domini. Volle egli supporre, che con piede, e scarpe di cuoio bian-
il decimoterzo rappresentasse il pa- co, collaie, tonaca con cinta di fet-
drone della casa ove si fece la ce-, tuccia di seta, cappa con cappuccio,
na, sostenendo che Gesù Cristo ad che si allaccia sul petto con alcuni
esso ancora lavasse i piedi. Ma ciò uncinelli, berrettone alto con fioc-
rigetta l'Orlendo, De duplici la- co, tutto di lana bianca; però la
vacro coena Domini fidelibus
in fodera della cappa e le mostre ,

ex/t/^iVo, Florentiae 17 io. Finalmen- della veste sono di seta bianca. Di


te alcuni Io prendono per s. Mat- poi celebra la messa, e li comunica,
tia surrogato a Giuda Iscariote, ed ed all'ora stabiHta per la lavanda,
altri per l'angelo, che il Pontefice vestito di cappa rossa, li conduce
s. Gregorio I, mentre nella sua casa al banco della funzione.
paterna sul monte Celio banchetta- Il Papa dopo aver data la solen-

va dodici poveri, trovò fra essi se- ne benedizione, e dopo essersi un


duto a mensa, donde poi derivò poco riposato, col solito accompa-
r usanza , che molti Romani Pon- gnamento si reca nel modo sudde-
tefici , e da ultimo Leone XII , scrittoalla camera de' paramenti pres-
ogni giorno in una stanza del lo- so la sala ducale, se quivi ha luogo
ro palazzo facevano servire a men- la lavanda, e in s. Pietro se in questa
sa , cui essi medesimi assisteva- basilica fa la funzione. Indi presso
no, tredici poverelli, per lo più sa- la Cappella Gregoriana, assunta la

cerdoti, sei mandati dai paiTOchi di falda, si reca al letto de' paramen-
Roma, e sette dall' arciconfra terni ta ti, e coir assistenza de' due Cardinali
della ss. Trinità de' pellegrini. F. primi diaconi, assume l' amitto, il

Lavanda de' Piedi. camice, il cingolo, la stola paonazza,


La nomina dei tredici ecclesia- ilmanto o piviale di raso rosso , il
stici, che nel giovedì santo devono formale di argento, e la mitra di la-
fare da apostoli, per concessione dei ma o tocca d'argento; e preceduto
Pontefici, spetta ad alcuni Cardinali dall'ultimo uditore di Rota in to-
,

CAP CAP '99


nìcolla l)ianca, colla croce astata in tagli in un bacile d'argento dorato
mezzo ai due ceroferari coi candel- da un bussolante in cappa rossa, e
lieri, non che da' cubiculari dalla , poi asciuga ciascuno con un asciu-
prelatura, i primi in cappe rosse gatoio, e lo bacia. Due camerieii
e la prelatura con cappe paonazze, segreti sostengono al Papa i lem-
dal maestro del sagro ospizio, dal bi della falda, e due altri busso-
magistrato romano , dal governatore lanti in cappe rosse lo seguono con
di Roma, dagli ufTìziali della guar- due bacili d'argento, contenente uno
dia nobile, e svizzera, intanto che tredici sciugatoi, de' quali si serve il

gli sostiene Io strascico il princi- Pontefice per asciugare i piedi degli


pe assistente al soglio, ascende il so- apostoli, e neir altro evvi egual nume-
glio medesimo, e pone a sede-
vi si ro di mazzi di fiori freschi. Questi, e
re. Indi il Cardinal primo prete gli quelli si consegnano dallo stesso
presenta la navicella coU'incenso, che Pontefice ad ogni individuo, cui ha
egli mette nel turibolo, e benedice il lavato il piede, ed a ciascuno di essi
Cardinale diacono vestito di dalma- dal tesoriere, che in cappa, ancorché
tica bianca che in mezzo a due
, fosse Cardinale, segue il Papa, è di-
ceroferari coi candellieri dee cantare stribuitauna medaglia d'oro, ed lui
il vangelo analogo a questa sagra altra d'argento, che tiene in una
azione. Terminato tal canto, il sud- borsa di damasco cremisi con trine
diacono uditore di Piota, vestito di d' oro. Su queste medaglie , della
tonicella bianca ,
presenta il libro grandezza d'un mezzo scudo roma-
del vangelo a baciare al Papa, e il no, da un lato evvi l' effigie del Papa
Cardinal diacono in piedi lo incensa regnante in mozzetta, stola e ber-
tie volte, e subito i cantori intona- rettino, ovvero in ed in giro
piviale,
no il versetto, Mandatum novuni do il nome e l'anno del Pontificato, e
vobis. nel rovescio si rappresenta il divin
Principiata questa cantilena , il maestro, che lava i piedi a s. Pietro
Pontefice si alza, e deposto il piviale coir epigrafe : ego domintjs et ma.-

viene cinto dal Cardinal diacono as- GISTER EXEMPLUM DEDI VOBIS, C Ìl nO-
sistente d'un grembiale di lino bian- me dell'incisore. Già lo stesso teso-
co con merletti e preceduto dai , riere, ha dato
nel giorno precedente
mazzieri e dal sotto guardaroba, e al Papa due con entro quat-
astucci
assistito dal primo cerimoniere, e ti'o delle medesime medaglie d' oro,
dai due Cardinali diaconi del trono, e altrettante d'argento.
recasi al banco elevato de' tredici Mentre il Papa, finito il giro della
che è separato dal popolo
apostoli, lavanda, ritorna alla sua sedia, il
per mezzo d'vmo steccato o para- coro dice l' ultimo verso saecula sae-
petto, affine di lavar loro i piedi, culorum. Amen, e quindi uno dei
òhe denuda il suddetto stufarolo ve- Cardinali diaconi scioglie al Ponte-
stilo di nero. Nell'avvicinarsi il Papa, fice il grembiale, che resta ai due
ogni apostolo trovasi col piede de- primi maestri di cerimonie alterna-
stro ignudo: piede che a ciascuno tivamente. Il princijìc assistente al
è sostenuto dal suddiacono in tona- soglio, col solito velo bianco sulle
cella bianca senza manipolo dal lato spalle con merletto d'oro, o il sena-
destro del Papa, il Papa a tutti
fa tore, o conservatole di Roma piìi

la lavanda coli' acqua somministra- degno, somministra al Pajxi l'acqua


3oo GAP CAP
allemani, presentandogli l'asciuga- gè perchè possa essere veduta da
mano il Cardinal primo prete. Ri- tutti. Separata essa è dagli spetta-
presosi dal Pontefice il piviale, si tori per mezzo d'uno steccato, ed il
alza in piedi, intuona il Pater no- sotto guardaroba, dopo che il Papa
ster, e recita le preci prescritte dal ha lavato i piedi ai tredici apostoli,
rituale. Risposto dai cantori l'Amen ,
qui li conduce vestiti nel modo, che
si dà fine a questa edificante, e te- si descrisse. Giunta l'ora del desi-
nera funzione, ammirasi ilin cui nare, in memoria dell'ultima cena
Sovrano Pontefice capo augusto della che fece il Signore, il Pontefice in
Chiesa, ad imitazione di Gesìi Cristo, sottana di lana bianca, fascia, roc-
lavare, asciugare e baciare il piede ai chetto, e mozzetta di panno rosso
poverelli. Dopo di che recatosi il Pon- filettata con pelli di armellini, vi si
tefice medesimo al luogo, ove si era reca per servirli a mensa, accompa-
parato, si spoglia, e ripresa la moz- gnato dalla sua camera segreta ec-
zetta e il cappello, fa ritorno alle sue clesiastica e secolare, in mantelletta,
stanze col consueto accompagnamen- in mantellone paonazzo, e in abito
to. Che se la funzione si fa nella di città. Gli apostoli, che si erano
basilica vaticana, allora il Papa, nel posti a sedere a' propri luoghi, al
partire per ascendere al portico ove comparire del Papa si alzano, e
s' imbandisce mensa degli apostoli,
la genuflettono. Quindi monsignor mae-
sulla mozzetta non usa la stola con- stro di camera cìnge al Papa uno
sueta di raso rosso, né lo precede zinale di tela bianca con merletto, che
la croce astata. poi rimane a tal prelato, e regge il

bacile, mentre lo stesso Papa versa


Tavola imbandita ai XIII apostO' l'acqua un per uno sulle mani degli
li servita dal Pontefice, e pran- apostoli, che a tal effetto si presenta-
zo de^ Cardinali. no dinanzi. Tornati a' loro posti, gli
apostoli rimangono in piedi all'ora-
Questa con ecclesiastica magnifi- zione, che recita il cappellano segre-
cenza si faceva nella sala di Co- to caudatario per la benedizione
stantino, una delle camere di Raf- della tavola, la quale si compartisce
faello, come dice il Sestini stampato dal Pontefice. Da esso i pellegrini
nel 1 634; quindi nella sala del sof- vengono, non senza tenera e commo-
fitto dorato eretta da Clemente Vili vente edificazione, serviti di due o
presso quella de' palafrenieri ; poscia pili vivande; inoltre dà loro a bere,

chiamata Clementina,
nell'altra sala e poi li lascia coli' apostolica bene-
perchè decorata di marmi, e pitture dizione. Le vivande vengono pre-
dal detto Papa, erigendosi intorno sentate in ginocchio al Pontefice dai
de' palchi parati di damaschi rossi, prelati in mantelletta, e mentre egli

e trine d'oro pei sovrani, per le da- assiste alla tavola, il detto cappella-
me e pei distinti signori; e final- no segreto, o altro individuo di que-
mente , come poi si dirà , il Papa sto ceto, legge per solito quello
regnante già l' ha fatta tre volte nel che rappresentasi , subentrando il
mentovato atrio superiore della ba- sotto-guardaroba a tal lettura, non
silica Vaticana. Siccome immenso è sì tosto parte il Papa dalla tavola.
il concorso degli spettatori, perciò IlPapa prima di partire si lava le
si fa elevata la tavola, che si eri- mani coU'acqua, che gli somministra
GAP GAP .3o>i

il maggiordomo, e si asciuga col in ambedue i giorni interamente


pannolino, che gli presenta monsi- occupati nelle diverse funzioni del
gnor maestro di camera. Leggiamo palazzo apostohco. Inoltre anterior-
nel citato Seslini, che prima durante mente sedevano a mensa co' Cardi-
la mensa sermoneggiava il predica- nali , anco i capi del baronaggio ro-
tore apostolico. mano, cioè allorché questo inter-
Tutto ciò, che avanza da questa venne alle Cappelle. Ma tanto i suoi
mensa, si rilascia, oltre l'abito, e le individui, che il principe del soglio
altre cose già descritte, ai medesimi sedevano in sedia più bassa. A tal

tredici apostoli. Qualora poi non effetto maggiordomo, ed il forie-


il

eseguisce questa funzione il Papa, re maggiore, prima della Cappella


allorane fk le veci il prelato mag- del giovedì e venerdì santo, invi-
giordomo in abito prelatizio, cin- tavano ciascun Cardinale al suo ar-
gendosi il grembiale bianco. Se le rivo nella sala regia.
sagi e funzioni della sett.mana santa Negli ultimi tempi ecco quanto si

sifanno al palazzo quirinale, la la- praticò nella sera della domenica


vanda si fa nella grande sala del delle Palme. Il maggiordomo faceva
concistoro, e il pranzo in quella girare un suo. gentiluomo dal sagro
dell' appartamento del detto mag- Collegio per sentire quai Cardinali
giordomo, come si disse superior- bramavano restare ai due pranzi;
mente. Nel 1839, nel 1840, e ed a quelU che accettavano, nel mer-
nel corrente anno, il regnante Pon- cord\ santo dalla floreria veniva par-
tefice per appagare le vive bra-
,
tecipato quale appartamento era ad
me degl' innumerabili forestieri, bra- essi stabilito per riposarsi. L'appara-
mosi di vedere questo convito, lo to dellamensa era magnifico e ,

fece imbandire nell' atrio superio- fatto a spese della camera apostoli-
re della basilica vaticana, nello stes- ca. Prima però i Cardinali vi por-
so ripiano della loggia della be- tavano le argenterie delle proprie
nedizione , addobbato con dama- credenze, e venivano serviti dai mae-
schi rossi, con trine, e frangie d'oro stri di camera, dai gentiluomini, dai
e con parecchi palchi eretti pei so- camerieri, e da altri famigliari rispet-
vrani ,
per le dame , e pei signori. tivi. Arrivata l' ora del desinare, i

Tanto nella funzione della lavanda, Cardinali si adunavano nelle Ponti-


che del pranzo , invigilano al buon ficie anticamere, ove il maggiordo-
ordine e quiete le guardie svizzere, mo li avvisava come fossero le vi-
e la guardia nobile, che contorna il vande in tavola. Ricevevano nella
Pontefice, alla cui mensa dipoi si camera precedente l'acqua alle mani,
porta tuttociò, eh' è stato dato agli e l'asciugatoio dai bussolanti, i quah
apostoli. poi assistevano alla mensa, portavano
Anticamente in questo giorno e le vivande, e le scalcavano.
nel seguente aveano luogo nella pre- Nella stessa occasione , tanto nel
dettfi sala del soffitto dorato, il pran- giovedì , che nel veneidì santo, a
zo pei Cardinali, e pel principe assi- spese della camera apostolica e col-
stente al soglio. I primi v'incedevano la del mentovato mag-
direzione
vestili di soltana, fascia, e mezzetta giordomo, s'imbandivano altre ta-
paonazza , e il secondo dell'abito di vole in diverse camere del Pontifi-
città, in considerazione di essere cio palazzo^ a' maestri di cerimonie»
,

3oa GAP CAP


a' raacslri di camera, a' gentiluomi- ngfti simbolici delle tavole imbandi-
ni, a' caudatari ed ai cameriei*i dei te nel giovedì , e venerdì santo al
Cardinali, non che ai bussolanti, ai sagro Collegio, e riporta l'elenco dei
cantori, ai mazzieri, e a molti altri, sagri oratori, che vi predicarono in
ai quali, perchè occupati nell'assi- ambedue i giorni, dai primordi del
stenza delle moltiplici funzióni , sa- secolo decorso sino al 1 79'^, in cui
rebbe riuscito assaiincomodo il de- questi conviti furono sospesi.
sinare altrove. Anche i conservato- Nel 1824, Leone XII rimise! sud-
ri di Roma, a spese della came- ma dopo il i83o, non
detti pranzi;
ra capitolina, nei detti due gior- hanno avuto più luogo, come si è
ni, facevano un pranzo nel palazzo avvertito.
apostolico, invitandovi ognuno, oltre Non è a tacersi, che la predica del-
che il senatore, due soggetti rag- la feiia V talvolta fu in hngua la-
guardevoli. Poscia, tolti, jQno dal tina, ed anco alcuna volta fu pub-
i83i, i pranzi de' Cardinali, erano blicata colle stampe ma di questo :

rimasti quelli presso il maggiordo- argomento torneremo a parlare al-


mo, che v' invitava la camera segreta l' articolo Pranzi. Terminato il di-
di servizio, i maestri di cerimonie scorso, i Cardinali si ritiravano nelle
le guardie nobili ec. ec. , ma nel rispettive camere anteriormente pre-
1840 vennei'o pur essi pranzi sospesi. parate , finche avvisati da un ceri-
Dopo il convito de' Cardinali nel moniere dell'ora del mattutino, as-
giovedì santo, nella stessa sala, dal- sunte le cappe paonazze, si recavano
la quale prima veniva tolto tutto in cappella. Quando i Cardinali si

r apparecchio , e le tovaglie , i me- facevano precedere dalla mazza di


desimi Porporati seduti lateralmente argento, segno di autorità , e soste-
alla tavola, udivano il sermone pro- nuta da un aiutante di camera, do-
nunziato in idioma italiano, sopra un po la reposizione del sepolcro, la fa-
pulpito nella stessa camera, da uno cevano portare a rovescio, ne si rad-
de' più accreditati oratori, che avea drizzava che al Gloria in excel-
,

predicato con applauso in qualche sis del sabbato santo, come oggidì
chiesa di Roma durante la quaresi- fanno i pontifìcii cursori, i mazzieri
ma, e che scelto veniva da monsi- € le armi, le guardie nobili, e chi ha
gnor maggiordomo, e poi riceveva l'uso della spada, squadrone, e fu-
il donativo di due medaglie conia- cile, per contrassegno di lutto, e di
te per la lavanda, una d'oro, l'al- duolo.
tra d'argento. Talvolta il Papa ascol- In sede vacante nel giovedì santo
tava quel discorso entro la bus- i conservatori R.oma fanno ed di ,

sola, che corrispondeva alla stanza, imbandiscono mensa a' pellegrini.la


nel modo che ode le prediche nella Di fatti nel calendario romano, che
quaresima ed avvento dal predicatore espressamente si stampa in Roma
apostolico. Tanto alla mensa, che al ogni anno ad uso de' conservatori
sermone eravi concorso di persone di Roma , e priore de' capo-rioni
distinte, e le dame prendevano luo- nel fine fra cerimonie straordina-
le
go in apposita tribuna riparata da rie,pubbliche e solenni, etc, cui assi-
gelosie. Il Cancellieri nella Settima- stono, o che eseguiscono, vi è nota-
na santa, Qi\ capo III àeW Appendice, to: « IntersUnt missae solemni, lavacro
fa la descrizione de' trionfi, ed or- •5 et mensae XII pauperum sacer-
GAP GAP 3o3
>» dotum in archihospitalilateranensi, 1724, a quanto secondo il calenda-
» quando non habetur capella Pa- rio citato, si appartiene a' conserva-
« palis in Valicano **. Di ciò ninna toli di Roma, dappoiché è noto, che
memoria si rinvenne neirarchivio di nella medesima sede vacante, il se-
tale ospedale, ma solo il seguente natore cessa temporaneamente da
rogito sollo li 3o marzo 1769, cioè ogni sua rappresentanza.
nel giovedì santo della sede vacante Ecco quanto si legge nel diario
per morte di Clemente XIII: >» Fu di Roma, 1046, in data de' i5
n.
» cantata la solita messa da un be- aprile 1724, stampato nella sede
>y nefìciato di s. Giovanni in Late- vacante per morte d'Innocenzo XIII:
« rano eletto dagl' illustrissimi si- » Giovedì santo mattina questo il-
•' gnori guardiani nella cappella di » lustrissimo ed eccellentissimo si-
3» s. Andrea del nostro ospedale col- » gnor marchese Mai'ia Frangipane
« l'assistenza degl' illustrissimi signo- > senatore di Roma in fiocchi e , ,

» ri Pietro Paolo Fabj, Tiberio Cen- » col suo treno di carrozze e se- ,

« e Miniato Ricci guardiani


ci, e , ' guito, por tossi in pubblica forma
*'camerlengo rispettivamente inti- ' alla chiesa del ss. Salvatore dei
» malo per ordine di detti illustris- > venerabile archiospedale di s. Gio-
» simi signori da me segretario Tee- ' vanni Laterano, ed ivi cantandosi
»» cellentissimo signor senatore con- » la messa, vi assistè; ed indi ac-
« forme il solito ; qual messa Tanno > compagno la processione, che col
>i futuro toccherà secondo le con- > Santissimo si fece per la corsia del
»» venzioni al priore di detto ospe- > detto archiospedale . Terminata
»> dale, e dopo fatta la solita pro- > questa sagrosanta funzione, il pre-
« cessione per tutto l'ospedale, te- > nominato signor senatore si trasfe-
'* nendo tutti gì' infermi una can- > ri con tutti del suo seguito alla so*
•' delelta accesa in mano, fu espo- y lita sala del detto luogo, e ritro-
" sto il Santissimo nel sepolcro. Li vandosi ivi dodici rr. sacerdoti pel-
» detti illustrissimi signori guardiani legrini, vestiti di cotta, e berretta,
>y fecero la solita lavanda alli dodici » lavò con particolar esemplarità, e
" apostoli, e servitili alla tavola, do- » venerazione a' medesimi i piedi,
« pò consegnarono loro un pane > e dopo averli caritatevolmente
M grande, e cinque giulii di moneta » a tavola, fattagli dal mede-
serviti
'» per ciascheduno, e poi furono li- > simo lautamente preparare, rega-
>* cenziati ". > lo ciascheduno de' suddetti rr. sa-
I guardiani ed altri summento- > cerdoti di un gran pane e molti
vati appartenevano alla celebre ed > commestibili entro una salvietta,
antichissima arcicoufraternita o com- > alcuna monete di
ed inoltre di
pagnia di Sanata Sanclorum, della » ".
Dai medesimi Diari
argento
quale scrisse l'Istoria il Marangoni, dì Roma, si rileva che lo stesso
che fra le altre cose, dice, che da senatore Frangipane praticò lo stes-
essa molte sagre funzioni si facevano so atto edificante nell'anno santo
promiscue ti'a il senato romano, e 1725, celebrato da Benedetto XIII,
i guardiani. Ne deve pregiudicare il come si ricava dal n. 1 196 de' 6
precedente, quasi analogo esempio aprile 1725, ed anch« nel 1731 nel
che ai^diamo a riportare sul sena- Pontificato di Clemente XII come ,

tore di Roma nella sede vacante del narrasi al n. 2128 de' 24 marzo.
3o4 GAP CAP
Ma ne'Diari di Roma, nelle sedi do il Papa recavasi a questi mattu-
vacanti del 1721, 1740 e 1769, in tini colla cappa, non era preceduto
cui cadde giovedì santo, ninna
il dalla croce.
menzione si fa ne della lavanda, ne il mattutino del giovedì santo
della mensa, come ninna memòria non diversifica da quello del gior-
relativa si rinvenne nell'archivio del no precedente. Ci avverte l'Adami,
magistrato romano. Osservazioni ec, p. /\.i, che la pri-
ma lamentazione in canto figurato
Mattutino delle tenebre del giovedì a quattro voci è del Palestrina, in
santo. cui entra a cantare un basso al Je-
rusalem, e che dei due bellissimi Mi-
La cattedra Pontificia della Cap- serere di Alessandro Scarlatti a due
pella € tutta spogliata, senza baldac- cori, e di Felice Anerio egualmente a
chino, di cui è privo puranco l'altare, due maestro de'cantori Pon-
cori, il

che è ancora senza paliotto. Il qua- tificii si dee


destina qualecantare.
dro è coperto di velo paonazzo, ma Ma il Cancellieri aggiunge, che suol
la croce è coperta di velo nero. Il cantarsi quello non meno armonio-
cuscino della sedia Papale, e quelli so a due cori di Tommaso Bai. Og-
del faldistorio sono foderati di sem- gidì cantasi pure Miserere tanto il

plice seta paonazza. Il pavimento, i encomiato del celebre d. Giuseppe


banchi in cui siedono i Cardinali, i Baini. Del resto si fa tutto, come
prelati, i generali, procuratori gene- nel mattutino del mercordì santo,
rali delle religioni ec. , sono senza e il Papa, se interviene, usa il pi-
tappeti ed arazzi, e le candele, tan- viale rosso,con mitra di tela d'ar-
to dell'altare, che della cancellata gento, e formale simile; altrimenti
oltre quelle della saetta, sono di cera per solito va ad assistervi privata-
gialla. La tribuna pei sovrani è spo- mente nel coretto, di cui si parlò
gliata dei damaschi e velluti rossi, ed al precedente paragrafo.
ha i soli cuscini, e tendine di saia
paonazza. Se interviene il Papa, è i5. Cappella Papale del venerdì
vestito in cappa di saia rossa , o santo, e messa de Presantìjicati,
in piviale di tal colore, che anti- sermone, adorazione della Croce,
camente era o nero> o paonazzo, fin- processione del Sepolcro, termine
che la Chiesa Ptomana si uniformò della messa, e vespero, mattutino
in questo rito alla greca, e l'ambro- delle Tenebre, e adorazione delle
siana , nelle quali il colore rosso è reliquie maggiori nella basilica
segnale di lutto, e di tristezza, co- vaticana.
me lo fu in varie chiese di Francia.
Ed ecco perchè il Sommo Pontefice Questa Cappella, ed altre funzioni
usa il allorquando la
colore rosso, proprie della mattina del venerdì
rubrica lo prescrive paonazzo, o nero. santo, si celebrano nella Cappella
V. il Piazza, Iride sagra , ovvero Sistina del Vaticano, o in quella
de' colori ecclesiastici^ Roma 1687, Paolina del Quirinale, se risiede il

il Giorgi, Degli abiti sagri del Som- Papa in quel palazzo, ed allora la

mo Pontefice paonazzi ^ e neri in galleria de' palafrenieri si riduce a


alcune solenni funzioni ec. , Roma cappella pel sepolcro. I Cardinali
1725. Aggiunge il Sestini, che quan- vi si recano con due carrozze, in
,^

GAP GAP 3o5'


cappa di paonazza con pelle
saietta del corporale, e tutti i Cardina-
di armelliuo, con calze, collare, e li , e gli altri Ordini scalzi , col
tiitt altro paonazzo per l' intiero gior- Pontefice parimenti a piedi ignudi
no. Senza anello son essi ancora; andavano processionalmente alla det-
le scarpe loro sono senza tacchi, o ta basilica di s. Croce , recitando
filetti rossi ,
portano le fìbbie d' ar- de' salmi, ma senza canto; per cui
gento, o di acciaio. Tutti anzi quelli, il popolo egualmente scalzo visitava
che hanno l'uso dell'anello, e delle in questo giorno le chiese, e i ci-
calze paonazze , per tutto questo miteri de' ss. martiri.
giorno depongono quello, e portano Leggiamo inoltre nel Cancellieri,
queste di seta nera. V. Calze. che dalle parole del Sacramentario
IMolti sono i nomi, e i riti del di s. Gelasio I; de Feria VI^ Pas-
Tenerdl santo, chiamato Feria VI sione Domini, adorant omnes s. Cru-
in Farasceve, siccome consagrato cem, et communicant, si vede che
colla morte del nosti'o Redentore, non solo nella feria V, ma anche
coena pura j xerophagia j cioè a- nella VI durava la consuetudine dì
ridorum comestìo ^ feria VI ma- distribuire a' fedeli la ss. Eucaristia,
gna y sexta s abbatij dies adoratus^ ciòche per altro già nel IX secolo
e presso i siri occasus. Si faceva non più si costumava, come affer-
anticamente in Roma questa fun- ma l'Amalario. Nell'Ordine poi X,
zione nella basilica di s. Croce in presso il ^cta Ccerem. 35,
Gattico,
Gerusalemme, ove era la stazione, avvertesi, Papa nel venerdì
che il

che conservasi tutt'ora, coli' osten- santo, »* communicat solus sine mi-
sione delle reliquie. Soleva il Pon- « nistris, non ad sedem solemniter,
tefice recarsi prima con tutti i Car- *» sed ibi tantum eo die, ante altare,
dinali, e gli altri Ordini alla basilica >* ob humilitatem reverentiae Dei,
di s. Lorenzo detta Sanala Sanclo- :> E però
et passionis Christi etc.
*'

rum. Quivi cavava dall' altare le il Fracco, ne' Fasti sagri


Novidio
teste de' beati apostoli Pietro e Pao- 1. Ili dice, che die veneris sanato
lo, che allora si conservavano in Papa in sede non sedei, aera si-
quel santuario, e due croci, delle leni, moestus stai sine sede Pater.
quali tratta Ciampini, nella In-
il Per altro il Marlene, con le te-
vestigatio historica de cruce statio- stimonianze di vari Sagramentari,
nali, Romse 1694, ed in par. II tom. Ili, De ani. Eccl. rit. p. 867,
Vet. monum, e. VI. Dopo che erano dimostra, che la comunione gene-
.state venerate, e baciate da tutti, rale in varie chiese latine nella fe-
riponeva il Papa nel luogo loro, le ria VI è durata più lungamente.
due teste, insieme ad una di quelle La celebrazione poi delle attuali
croci , lasciando fuori V altra, che funzioni del venerdì santo, rassomi-
veniva presa da un Cardinale prete. gliandosi alle antiche, ci conservano

Indi incamminava alla basilica la-


s' le preziose, e venerande memorie
teranense, e poi da questa a quella de' primi tempi della Chiesa.
di s. Croce. L' ultimo Cardinale
prete, vicino all' altro, che portava
Messa de PresotUificatL
la croce, teneva l'Ostia consagrata
nel giorno innanzi , entro una cassa
avanti il suo petto, o nella borsa La Cappella, e V altare di questa
VOL. \III. ao
,

3o6 GAP CAI*


mattina son come descrivemmo nel ove si legge 1' epistola. Terminata la
precedente mattutino > ma le candele profezia, il celebrante la legge sotto
di cera gialla sono tutte smorzate, voce sedendo, il che fa anche il

11 Cardinal penitenziere maggiore, a Pontefice. Dopo di ciò i contralti


cui tocca far la funzione, va in sa- subito intonano il tratto, che il co-
grestia, ove, deposta la mozzetta e ro prosegue, ed al suo termine si
mantelletta, senza mettersi i sandali, dice dal celebrante l'orazione, alla
sì lava le mani, e prende i para- quale i cantori rispondono Amen
menti neri, e co' sagri ministri, re- usandosi le antiche formole, illustra-
casi in Cappella e va a sedere al te dal Dinovart, e da Hubnero. 11

faldistorio senza incensiere, e senza diacono dice : Flectaniiis genua, e


lumi ad esprimere le tenebre della il suddiacono: Levate. Questo se-
terra per la morte del suo Creato- condo passa a cantare in tuono dei-
re. Quindi vi si reca anche il Papa l'epistola senza titolo una lezione
preceduto dalla Croce con piviale p»esa dall'Esodo, avendo prima de-
di raso rosso, stola paonazza, e mi- posta la pianeta piegata, che ripren-
tra di lama di argento, che antica- de quando torna dal celebrante, la-
mente non portava quando incedeva di vi è l'altro Tratto, e mentre il
colla cappa di saia rossa e camau- coro lo canta, il Papa nella catte-
jo; entra però in cappella senza dra, e il celebrante nel faldistorio
anello, e senza dar benedizione ad leggono l' epistola,

alcuno. Giunto avanti il genuflesso- Tre cantori vestiti di camice, cin-


rio, deposta la mitra, genuflette a golo e stola diaconale di color ne-
far breve orazione, il che fa pure ro vanno al consueto luogo per
il celebrante al suo fianco sinistro, cantare la Passione, descritta da
genuflettendosi sopra uno sgabello, s.Giovanni, discepolo prediletto di
e rivogliendo le sue preghiere all'ai- Gesù Cristo, cui seguì all' orto con
tare, come al trono della divina san Pietro e san Giacomo, e so-

maestà, altare che oggi è tutto spo- lo al Calvario. Leggevasi antica-


gliato, per significare la nudità del mente a piedi scalzi, in segno di
liedentore sulla croce. In questo penitenza e di afflizione. Indi i tre
tempo due cerimonieri stendono cantori si pongono in linea dopo
sulla mensa dello stesso altare una aver fatta la genuflessione all'alta-
sola tovaglia, nel modo con cui an- re ed al Pontefice, cui in questo
ticamenle in tutte le messe si sten- giorno non baciano il piede. Tre
deva il corporale. cappellani comuni, quali accoliti ce-
Finila l'orazione, il Papa si alza, roferari, in cotta sostengono il libro ai

e colla mitra in capo va a sedere tre cantori, i quali sono assistiti anche
alla cattedra, ov' è servito da un da un cerimoniere, e da due altri ac-

solo patriarca, o vescovo assistente coliti. Se poi non interviene il Papa,


col libro, non usandosi in questo giacche talvolta si reca in cappella
giorno la solita candela accesa. Il dopo il Passio, allora vanno a can-
celebrante intanto sale all'altare, e tarlo nel sito dove sogliono stare i

Io bacia in mezzo, andando indi a vescovi assistenti al soglio ed il ce-

sedere al faldistorio, finché il più lebrante lo legge dall'altare, servito


novizio de' cantori senza titolo can- da' sagri ministri, e quando ha fi-

la la profezia di Osea, nel luogo nito si volge verso il Pontefice, col


,, ,

CAP GAP 3o7


prete assistente, diacono e suddia- Il sermone pertanto, che si recita
cono in linea sui gradini dell' aita- sulla passione e morte del Redento-
le. Alle parole de' cantori : et in- re, dal Pontificato di Bonifacio IX
clinato capite, eniisìtspì'rùum, il Pon- del 1389 Grego-
sino a quello di
tefice genuflette con tutti gli altri. rio XIII del 1^72, facevasi da al-
Terminato il PussìOy il diacono de- cun distinto e qualificato individuo,
pone hi pianeta piegata, e preso Io e prima dal Cardinale penitenziere
stolone ne legge il fine del testo
, maggiore, che ne deputava altri a
in tuono del vangelo, senza chiede- farne le veci, se egli fosse stato im-
re benedizione, e senza che si por- potente. Ne abbiamo diversi pubbli-
tino lumi e l'incenso; e né il Pa-
i cati colla stampa. Dal i573, per
pa, ne il celebrante baciano in fine concessione del menzionato Giegorio
il libro. Benedetto XIII, siccome am- XIII, sino al Pontificato di Clemen-
miratore degli antichi riti, di cui era te XIV, eletto nel 1769, costante-
-perito, nel venerdì santo del 17*25, mente lo fece un p. della compa-
fece dire la lezione e il vangelo in gnia di Gesti, la quale ne pubblicò
lingua greca dopo il Passio, da due una raccolta colle stampe, e poscia,
alunni del collegio greco. per privilegio accordato dallo stesso
Clemente XIV all'Ordine de' minori
conventuali a cui aveva appartenu-
Sermone pronuncialo da im religioso
to, si fa da un religioso conventua-
conventuale.
le, che sale al trono e genuflesso
senza baciare il piede, domanda la
Dopo ilil sermone,
Passio vi è sola indulgenza di trenta anni ed
secondo idioma latino;
il solito, in altrettante quarantene, che pubbli-
e le antiche cerimonie che si usa- ca dopo il sermone colla consueta
vano nel farlo sono descritte nel
, formola. Il Cancellieri, nella citata
codice vaticano ^j'^f, come si leg- Descrizione della settimana santa
ge a p. 32, in questo modo: » Exin- al capo IV dell' appendice, riporta
« de secundum modernos consuevit r elenco dei discorsi fatti nella Cap-
» fieri sermo per aliquem praela- pella Pontificia nel venerdì santo
» tum magistrum in theologia,
vel dopo il canto del Passio, da Boni-
>i et facit sermonem, geni-
ille, qui facio IX
fino a Pio VII, giungen-
3i bus flexis ante Papam, petit be- do novero sino al 1 8 1 7 , colle
il

>i nedictionem , sed non osculatur rispettive edizioni, che successiva-


« pedem, sed, habita benedictione mente si fecero, e con quell'erudi-
« vadat ad locum soliLum prò ser- zione singolare e moltiplico tutta
« mone faciendo. Quum autem fit propria di lui. Curioso poi è quanto
« sermo, Papa tenens mitram in riporta il citato autore a p. 246,
» capite sedet in cathedra nuda an- dicendoci, che il Volterrano rac-
» te altare, ut supra. Quo finito, conta, che nel venerdì santo del
" non dicitur Confiteor , nec Pred- i48i, certo Guglielmo Siciliano fe-
i'» bus et merilisj sed ille, qiii fecit ce un dotto discorso in cappella in
« sermonem, pronuntiat indulgen- ebraico, greco, e latino, per prova-
»» tiam de mandato, et auctoritate re con testi greci, ebraici e arabi
» D. N. Papaj, videlicet de VII an- tutti i misteri della passione di Cri-
". e che sebbene durasse due ore,
f> nis, et VII quadragenis sto,
,,

3o8 GAP CAP


riuscì a tutti gradito per la varietà lebrante, il quale si avanza alla par-
dell'erutlizione, e per la franchezza, te anteriore dell'altare dal medesi-
e sonora voce, con cui pronunziava mo lato dell'epistola. Quivi scuopre
sì differenti idiomi, particolarmente il braccio destro della croce, ed al-
l'arabo e l'ebraico. zando la voce alquanto più della
prima volta , ripete : Ecce lìgnuni
Recita delle orazioni e adorazione crucisj e gli altri cantano, e ado-
della croce. rano, come nella prima volta. Final-
mente recasi il celebrante in mezzo
Dopo il sermone, il celebrante in- all' altare , figura del monte Calva-
comincia la recita di diciotto ora- rio, e scuopre interamente la croce,
zioni, e siccome anticamente oravasi per significare la pubblica predica-
in piedi , così alla monizione del zione del crocefisso Gesù per tutto
sacerdote, seguiva l'avviso del dia- il mondo, e con tuono anche più
cono, che ad alta voce intimava, alto, canta per la terza volta, Ecce-
che si piegassero le ginocchia, Fle- lignum crucis, a cui rispondesi co-
ctamus genua^ rispondendo il sud- me prima. Quindi, restando genu-
diacono Levate. Questa genuflessio- flesso il Pontefice, e tutti gli astanti, il

ne però non s'intima quando si pre- medesimo celebrante porta la croce


ga pei giudei, in detestazione delle su di un ricco cuscino, già collocato,
onte, e degli scherni sacrilegi , che insieme ad un lungo e nobile tap-
fecero al crocefisso Signore, cui essi peto, dai chierici della Cappella, so-
salutavano come re ,
piegando per pra i gradini avanti il ripiano di
beffe innanzi a lui le ginocchia. quelli dell'altare, *ed in ginocchioni
Verso il fine di queste orazioni depone sul cuscino la croce. E poi
partono dal coro due tenori pre- ,
da avvertirsi, che appena si è sco-
scelti dal loro anziano, e vanno al- perta interamente la suddetta croce,
l' altare a cornuper ri- epistolae ,
si anche quella pontificia,
discopre
spondere al celebrante, che depone che sta a cornu evangelii.
la pianeta, restando colla dalmatica In quanto al triplice canto del
nera, ed accostatosi al detto lato preconio, Ecce lignum crucis, nella
ivi nella parte posteriore dell' an- Chiesa Romana non s'incontra ve-
golo , riceve dal diacono la cro- runa menzione dello scoprimento
ce col Redentore crocefisso, già pre- della croce nelSagramentario Gela-
parata neir altare con velo nero. siano, nell'AntifonarioGregoriano,
11 velo si toglie poco a poco, per- e negli Ordini romani. La prima
chè Cristo non si manifestò subito menzione si trova nell' Ordine XI
a tutti onde il celebrante colla fac-
, del canonico Benedetto del secolo
cia rivolta al popolo, incomincia a XII, presso il tomo li , 3fus. Ital.
SGUoprir alquanto dalla
la croce 187, ove si legge: « Quidam Car-
sommità, eh' è simbolo del popolo » dinalis honorifice portat Corpus
ebreo, dicendo V antifona Ecce li- : M Domini praeteriti diei, conservatum
gnum crucis. A queste parole rispon- Si in capsula corporalium, subdiaco-
dono i due tenori, In quo salus, ec, « nus regionarius ferens ad pectus
e poi tutto il coro, lenite adore- M crucem stationalem coopertam ".
mus, mentre il Papa , e lutti gli Questo rito poi si espone copiosa-
astanti, si prostrano, fuori del ce- mente nell'Ordine XIV, p. 368,
GAP GAP 3o9
con le stesse cerimonie, con cui sì a sinistra della croce, l'offerta di
usa ^1 presente. cento scudi d' oro, entro una borsa
Dopo che il celebrante ha posto di damasco paonazzo, trinata d'oro.
la croce sul cuscino, che legasi con Anticamente era ivi presentata tal
una fettuccia, si reca al propino fal- borsa al Papa da un cavaliere de-
distorio, indi il Papa si alza, come putato del monte di Pietà, ciocche
fanno tutti gli altri, per tursi leva- fa ora un cerimoniere, come V abbia
re da un aiutante di camera, in ricevuta dal tesoriere.
cappa rossa, le scarpe crucigere di Quando il Pontefice sta in atto
panno rosso. L'aiutante è accompa- di fare prima genuflessione, il
la
gnato da un cerimoniere, e da quat- coro incomincia con voce sommessa
tro votanti di segnatura, che essendo il tenero, e commovente canto degli
inginocchiati al trono, alzano alquan- improperii, composto a due cori dal
to la veste del Pontefice , e V aiu- Palestrina. Questi sono i rimproveri
tante di camera gli leva le scarpe, paterni, ed affettuosi, che fa Iddio
tenendole sotto la cappa, e ritirando- ai giudei per
enorme ingratitudi-
l'

si dal Iato sinistro del trono, si fer- ne, colla quale hanno corrisposto ai
ma mezzo ai
in Quindi
detti prelati. tanti e sommi benefizii loro com-
il Papa si alza
dalla sedia, depone partiti; e convengono anche a noi,
il piviale, e resta col solo camice che rinnovando colle nostre preva-
cinto di cingolo, colla stola paonaz- ricazioni la sconoscenza d' Israele,
za, e colla mitra. In questo modo male corrispondiamo alle beneficen-
scende dal trono, e colle mani giunte ze divine. Al fine di ciascun impro-
s'incammina verso il fine de' banchi perio si canta il celebre trisagio (/^e^?/).
dei Cardinali, ove arriva il suddetto Sanctus Deus, Sanctus fortìs^ San-
tappeto. Quivi gli si levano la mi- ctus immorta lisy misererà nobis, da
tra e il berrettino, ed incomincia un coro in greco, e in latino da un
la prima genuflessione, ed adorazio- altro. Fattasi dal Pontefice l'obla-
ne con ambedue le ginocchia, assisti- zione, ritorna al soglio, riprende
to dai soli due primi cerimonieri. Pio il berrettino, la mitra e il piviale,
Vili, non potendo genuflettere sul e quando andava in cappa, il ber-
tappeto a queste tre adorazioni, s' in- rettino, e il camauro, ed inginoc-
ginocchiò su di uno sgabello. Quan- chiatosi dinanzi a lui l'aiutante di
do il Papa assumeva la cappa, con camera, co' quattro votanti di segna-
questa si recava all'adorazione, sos- tuia, gli rimette le scarpe, e tutti
tenendone l'estremità i due Cardi- tornano ai loro posti , facendo la
nali diaconi assistenti, e senza ber- genuflessione alla croce, come avea-
rettino, scendeva dal soglio, seguito no fatto nel recarsi al trono. Indi
da due vescovi assistenti , che sor- il Papa im-
principia a leggere gì'

reggevano Io strascico della cappa. properii dal che genuflesso


libro ,

Fattasi adunque dal Pontefice, verso sostiene un patriarca, o vescovo as-


il ihìc de' banchi de' Cardinali, la pri- sistente al soglio.
ma adorazione, fa la seconda in mez- Intanto che il Pontefice ritorna
zo al presbiterio della cappella, e la al soglio, un cerimoniere fa cntia-
terza a' piedi del crocefisso, che ado- re nella quadratura , o presbiterio
ra e bacia ,
ponendo , e versando della Cappella i camerieri de* Car-
nel bacile di argento dorato, che sta dinali, a* quali essi vanno a levaro
,

3io CAP CAP


le scarpe, e che anticamente, per strolh del quale vien frammezzala
quanto sappiamo dal Lonigo, reca- dal suddetto verso; e l'ultima strofa
vansi in pi^ielle. I Cardinali poi Sempiterna sit heatae^ si dice quan-
per ordine di anzianità, a due a do vanno all' adorazione gli avvo-
due , colle cappe di saietta sciolte cati concistoriali , terminandosi coi
e senza l' aiuto de' caudatari , ma caudatari, coi cursori, e coi mazzieri,
coir assistenza de' cerimonieri , van- non ammettendosi i forestieri.

no all'adorazione della croce. Que- Verso il fine dell' adorazione , si

sta incominciasi dal celebrante, sen- accendono le sei candele dell'altare,


za pianeta, e senza scarpe, avente e le sei della cancellata, e il diaco-
alla sinistra il Cardinal decano, o no cava il corporale dalla borsa, e
il Cardinale vescovo suburbicario lo distende sulla mensa dell' cMltare,

piU degno colia cappa sciolta, fa- ponendovi accanto il purificatoio.


cendo prima le genuflessioni con am- Terminata poi l' adorazione, il me-
bo le ginocchia e lasciando ognu- , desimo diacono prende riverente-
no nel menzionato bacile l'offerta di mente la croce, e la riporta sull'al-
nno scudo d'oro, ossia di paoli se- tare in mezzo ai candellieri ,
genu-
dici e mezzo il che pur fanno gli
; flettendo il Papa, e tutti gli astanti.

altri Cardinali, che tornando ai lo- Allora i chierici della Cappella le-

ro posti, sono ricalzati delie scarpe vano il tappeto, il cuscino, e il ba-


dai camerieri rispettivi, ch'erano re- cile colle anzidette offerte, le quali
stati ad attenderli in ginocchioni agli dividonsi fra monsignor sagrista , e
stalli, e nel partire come nell'entra- i due primi maestri di cerimonie,
re, genuflettono alla croce ed al
, a cui tocca alternativamente la bor-
Papa. Quindi a due a due van- sa dell'offerta del Pontefice: in man-
no air adorazione della croce, cui canza del sagrista, percepisce la di
fanno V offerta, e colle medesime ce- lui porzione il p. sotto-sagrista, che
rimonie delle genuflessioni, tutti quel- ne fa le veci.

li , che si recano al trono a ri- Le offerte per 1' adorazione della


cevere nel d'i della Puritìcazione croce sono antichissime nella Chie-
la candela, colf ordine che descri- sa Romana, e dall'Ordine XII, i8a,
vemmo di sopra al num. 5. Le sappiamo , che appartenevano alla
scarpe però se le levano soltanto i scuola della croce, illustrata dal Mo-
patriarchi, arcivescovi e vescovi, ed retti, neir Appendice I. de Presbi-
anche i generali degli Ordini reli- terio 3o5 ,
prescrivendosi che se-
,

giosi; gli altri incedono tutti cal- cunduni antiquam consuetudinem ^


zati. Quando la prima coppia dopo quidquid super crucem ojferlur ^
il sagro Collegio, fa la prima ge- scliolae crucis dehet esse, Or-
rs^ell'

nuflessione, due soprani anziani in- dine XIV, 369, si dice, che appar-
tuonano l'antifona Crucem titani^ tengono al sagrista. Simili oblazio-
proseguita dal coro in canto andan- ni erano in uso anche altrove e ,

te dopo di che s' intona dagli stessi


; massime nella chiesa di Parigi. Il
soprani il salmo Deus mìsereaiur , Ducange, in Oblationes Crucis, ri-
nostri. Terminato questo salmo , e ferisce una carta del 1208, in cui
ripetuta l' antifona, dicesi il verso, si lecere che » donavit clericis ma-
Crux fidelìsj e poi principia andan- » tutinalibus partem illam ,
quam
te l'inno Pange lingua gloriosi^ ogni >y percipiebat in sohitionibus crucis,
,,

CAP CAP 3rr


9* qux provenicbat feria VI in pas- Va qui notato, che per disposizione
>» sione Domini". Aggiungiamo, che del regnante Pontefice, fino dal 1 840,
nella chiesa Ilotomagense, iinila l'a- mentj'e la descritta processione sta
dorazione della croce, si lavava il nella Cappella Paolina , in quella
Crocefisso, die poi portavasi proces- della Sistina si leva la croce col cro-
sioiiahnente al sepolcro, come rife- cefisso, che ha servito per l' adora-
risce il Carpentier toni. I, p. 121 6. zione, e fra i sei candellieri dell'al-
tare si espone altra croce piti gran-
Processione alla Cappella del se* de, colla reliquia del vivifico legno
polcrOj per ripigliare la ss. En- della vera croce, e vi rimane alla
ea ristia j e fine della messa. pubblica adorazione sino al termine
del mattutino dello stesso venerdì
Collocata la croce suU' altare , il santo. Di tal pontificia disposizione,
collegio de' cantori si reca nella sala e delle notizie di sì preziosa reli-
regia, e diviso in ferma due cori, si quia, si parlerà dopo la descrizione
avanti la porta della Cappella Pao- del vespero di questo giorno.
lina, aspettando il Papa che vada Giunto alla Cappella Paolina il

processionai mente a prendere il San- Papa s' inginocchia a far breve ora^
tissimo. Dalla Cappella Sistina par- zione al -ss. Sagramento, mentre mon-
tono in silenzio i procuratori di col- signor sagrista si reca a estrarlo dal-

legio, il confessore della famiglia l' urna colla chiavetta restituitagli


Pontifìcia, col predicatore apostolico, dal Cardinal penitenziere celebrante,
i procuratori generali delle religioni, che va macchina del-
al principio della
ì bussolanti , gli camera
aiutanti di l'esposizione, per ricevere dallo stesso
del Papa , i cappellani comuni , i sagrista il calice con entro l'ostia con-
chierici segreti ,i^appellani d'onore, sagrata, eh' egli ha cavato dall' urna
e segreti ,
gli avvocati concistoriali, i del sepolcro, e che poi il Cardinal
camerieri di onore, soprannumerari consegna al Papa , il quale ha già
e segreti, gli abbreviatori, i votanti incensato tre volte il sepolcro, col-
di segnatura , i chierici di camera l'incenso somministratogli dal Car»
,gli uditori Rota col maestro del
di dinal primo prete senza averlo be-
/sagro palazzo il maestro del sa-
, nedetto. E quindi col medesimo or-
gro ospizio, seguito dall'ultimo u- dine la processione s'incammina verso
ditore di Rota suddiacono aposto- la Sistina, ove tutti genuflet-
Cappella
lico , colla croce scoperta fra due tono al s. legno della Croce, portando
votanti di segnatura , che portano il Papa, col capo scoperto, il calice,

i caudcllieri colle candele accese. che cuopre col velo umerale bianco,
Dopo vengono immediatamente i che gli fu posto sulle spalle; aven-
Cardinali dell' ordine de' diaconi do vietato la congregazione de' Riti
de' preti, e de' vescovi, il magistrato quello che praticavasi in alcune
,

romano , indi il celebrante , poi il chiese , in cui portavasi la sagra


Ponteiìce in mezzo a' Cardinali dia- Ostia processionalmente dentro una
coni assistenti, sostenendogli la falda bara. Al Pontefice sostiene lo stra-
1 due camerieri segreti. Proseguono scico del manto il principe assistente
il decano della Rota , i prelaM di al soglio, e dodici bussolanti in aip-
fiocchetti , i protonotari apostolici pe rosse lo circondano con torcia
e i generali degli Ordini religiosi. accese. I patriarchi ,
gli arcivescovi,
,

3r2 GAP GAP


e i vescovi assistenti al soglio e ì M ecclesiis, secundum d. Jac. Cajeta-
pi-otonotari apostolici si trovano alla » num ,
purum vinum sine aqua
porta della Cappella Paolina, reg- >y offertur, ut in puro, et forti vino
gendo le aste del baldacchino rosso, »> crudelitas judaeorum repraesente-
per ricevere Sagramento porta-
il ss. » tur, et asperitas passionis Christi «.
to dal Papa. primo coro de' can-Il Quindi il celebrante incensa gli
tori dà principio all'inno Vexilla oblati, e l'altare nella maniera solita,

regis prodeimtj quando esce la croce genuflettendo però ogni volta, che
fuori di detta Cappella ed il secon- ; passa innanzi al ss. Sagramento. Po-
do coro successivamente dice la se- scia alquanto fuori dell'altare, dal

conda strofa, ed entrando ambedue canto dell' epistola , si lava le mani


nella Cappella Sistina, si fermano con silenzio, indi inchinato in mez-
due parti della cancellata.
vicino alle zo all'altare, dice colle mani giunte
Appena entra il Papa nella Cappella, Jn spirita humilitatis j e voltatosi
si dice da loro la strofa O Criix verso il popolo, dalla parte del van-
Ave spes unica j con quello che segue. gelo, dice secondo il solito : Orale
Arrivato il Pontefice all' altare fratresj dopo di che , lasciate tutte

consegna il calice al celebrante, che le Pater noster,


altre cose, recita il

lo colloca sopra la mensa; indi il l'ispondendo libera nos


il coro; Sed
diacono scioglie il velo con cui era a malo. Dopo, in tuono più basso,
legato il calice e lo spiega ad uso di dice Libera nos , quaesumus Do-
:

quello, che si mette sul calice. Poscia mine^ ed i cantori rispondono Amen.
il Papa pone l'incenso nel turibo- Detta questa orazione, tutti genuflet-

lo, incensa il ss. Sagramento, e ri- tono, e il Papa va al genuflessorio,ove


torna dipoi al trono ove siede
, , e resta sinché sia consumato il ss. Sa-
di nuovo mette l'incenso nel turibo- gramento. In seguito il celebrante,
lo, e poi si rialza in piedi senza mi- fatta la genuflessione, mette la pa-
tra. 11 celebrante accostatosi all'al- tena sotto r ostia, che alza colla de-
tare leva r ostia dal calice, e la po- stra,in modo che possa essere ve-
ne sul corporale senza dir nulla. duta dal popolo, e la divide in tre
Frattanto il diacono mette il vino parti ,
ponendo 1' ultima nel calice ,

nel calice, e il suddiacono vi mette secondo il consueto, senza dir cosa


l'acqua, che non si benedice dal Pon- alcuna. Non si dice Pax Domini,
tefice. Presosi dal celebrante il cali- né Agnus Dei, ne sidà la pace.
ce dalle mani del diacono, lo pone Indi, lasciate le altre due orazioni,
sulla mensa dell'altare, e il diacono il celebrante dice solo : Perceptio
lo copre colla palla. Nel codice 47^7, Corporis tui etc, dopo di che ge-
presso il Ada caerem., p. 34,
QfàWXco nuflette, prende la patena col Corpo
si legge che nel venerdì santo
, del Signore, e con grandissima umil-
»* Diaconus Cardinalis offert Ponti- tà, e riverenza dice : Panem coele-
w flci calicem cum puro vino et , stem accipiani et nomen Domini in-
*y subdiaconus ampullam cum aqua, vocabo. Poi ripete tre volte, percuo-
w quam Papa vino commiscet, ut tendosi il petto Domine, non sum.
,

>» repraesentet, quod isla die ema- dignus , e seguendo col ss. Sagra-
,

w naverunt sacramenta Ecclesiae, vi- mento si comunica, dicendo: Cor^


» delicet sanguis, et aqua de Cor- pus Domini nostri etc. Lasciato tut-
p pore Christi : in quibusdam vero tocip, che suol dirsi innanzi, che si
,

GAP GAP 3i3


pi-enda il sangue ,
piglia rìrerente- mattina. Qualora il Papa non in-
iiiente la particola consagrata , col tervenga alla funzione, prima d'in-
vino del calice. Quindi tutti si al- cominciarsi il vespero, un maestro
zano, e siedono, come fa ilPonte- di cerimonie si reca dal Cardinale
fice colla mitra , tornato che è al più anziano, e 1' invila a dire il

soglio. Il celebrante, fatta nella con- Pater noster, e l' Ave Maria, e do-
sueta maniera l'abluzione delle dita, po il Miserere , recita 1' orazione
e presa la purificazione, va dal lato Respice etc.

dell' epistola, si lava le mani, e giun- Dovendosi qui fare menzione, come
to in mezzo all'altare, inchinato di- avvertimmo di sopra, della reliquia
ce : Quod ore sumpsimnSj Domine^ della ss.Croce, che, per volere del
pura mente cn pianili 9 ^ et de mime re Papa regnante, si espone nel venei^
temporali Jiat nobis remedìuni seni- dì santo sull'altare della Cappella
piternum. Poscia, fatta la genuflessio- Sistina, dal momento in cui la prò*
ne alla croce, unitamente ai sagri cessione trovasi in quella Paolina
ministri torna in sagrestia a depoi'- per levare il Sepolcro, e vi rimane
re i paramenti. esposta sino al termine del mattu-
Nel Pontificato di Alessandro Vili, tino di tal giorno;
primieramente
nell'anno 1690, cadde in questo gior- è da sapersi, che la detta Croce di
no la festa dell' Annunziata e ciò , argento, coi candellieri simili e do-
non ostante si celebrarono varie mes- rati, meno la quaresima, l'avvento,

se, come è seguito più volte nel e nelle cappelle di esequie, sempre
giovedì santo. V. Jos. M. Thomasii, si esponeva nelle Cappelle Papali
Votum de translatione festi^ et ra- del palazzo apostolico, come attesta
zione illud servandiy quando incidil il JVovaes, Dissertazioni storico-cri'
in majoreni hehdomadam , et de fiche tom. II, pag. 241. Però il
sabbato santo j et Gavantus, de fe- Cancellieri, Settimana Santa, pag.
ria VI in Parasceve^ p. 211. 172 e seguenti, non istabilisce i
tempi in cui si esponeva tal preziosa
Canto del Vespero. reliquia; ma citando un Diario del
Valesio, de' i4 agosto lySo, asse-
Partito dalla Cappella il Cardi- risce che la medesima croce si so-
nal celebrante, si dicono dal Pontefi- leva esporre nella cappella Papale,
ce segretamente il Pater nosler ^ e nei dì più solenni. Essa croce poi
X A\?e Maria, e si dà principio al fu dottamente illustrata da monsi-
vespero. Le antifone, e i salmi so- gnor fr. Angelo Rocca, nel tom. I,
no intonati dai contralti. L'antifo- pag. 258 delle sue opere, in cui
na : acetum del
Quuni accepisset ne riporta la forma, ed anco nel
Magnificat, va in tuono più alto Commentarius che intitolò al Pon-
,

e la sua replica dura finché sce- tefice Paolo V, De particida ex


so il Papa dal trono , siasi sco- pretioso et vivifico Ugno sacratissi-
perto di mitra, e siasi inginocchiato mce Crucis Salvatoris Jesu Christi
avanti il genuflessorio. Allora si dice desumpta, sacris imaginibus et elo-
il verso : Christus factiis est etc. giis eodem Ugno incisis insignita,
col salmo 31isere re, ed orazione: et in apostolico sacrario asservata,
Respice ,
quacswniis Domine, con Roma*, 1609, apud Guillelmuni Fac-
cui termina la funzione di questa cjottum.
3r4 CAP CAP
Questa Croce contiene un pezzo andassero in perdizione i candellieri,
del legno della \cra croce di sin- e le statue degli apostoh,
che in
goiar grossezza, pure in
sul qwale ,
uno usavano nella Cap-
alla croce si

forma di croce, si vede mirabilmente pella Pontificia, pure questa potè


inciso da una parte il Crocefisso con riavere la Croce colla reliquia, senza
quattro chiodi, e con undici figuro però esporsi più, a cagione della
in basso rilievo, e dall'altra la beata mancanza de' nominati sagri arredi.
Vergine, con otto figure, e con ca- Finalmente Gregorio XYI, volendo
ratteri ruleni, tutto eruditamente che si ritornasse alla pubblica vene-
descritto dal citato Kocca, che an- razione, nel venerdì santo del 1840
cora nel Commentario ne ha dato a'17 aprile, la fece esporre nel mo-
) rami , come si può vedere a pag. do suddescritto nella Cappella Sisti-
19, cap. Ili, De Imagim'bus, et na del Vaticano, con universale re-
characlerihus in crucis particula ligiosa soddisfazione; e dopo aver
ìncisis. Pertanto questa interessantis- fatto dispensare un facsimile^ ese-
sima Croce, nel quinto secolo fu guito a contorni con incisione di
donata da Giovenale vescovo di Ge- rame, e per alcuni giorni tenuta
rusalemme al Pontefice s. Leone I; esposta nella sua Cappella segreta
quindi dopo essersi smarrita
, , fu del medesimo palazzo apostolico, la
riti'ovata, per divina rivelazione, da die' poscia in custodia al capitolo
Papa s. Sergio I, creato l'anno 687, vaticano. A tal elfetto, col chirogra-
in Sacrario b. Petrij in angulo oh' fo, Con molta consolazione del no-
scurissimo j dentro una cassa anne- stroanimo, emanato a' 16 novem-
rita d'argento, come descrive il Can- bre 1840, dispose che la Croce
cellieri, De Secretariis veteris has. fosse riposta nel luogo a parte dei
vaiicanae, tom. II, pag. 855. Quindi pilone denominato di s. Elena, ove
nel i527, mentre si conservava nel- si custodisce la testa di s. Andrea
l'oratorio della basilica lateranense, apostolo, e chiusa in apposita nicchia
detto di Sancta Sanctorum^ fu ru- con due chiavi, delle quali una chiave
bala nel tremendo sacco di Roma, stesse presso il medesimo capitolo,
eseguito dall'esercito del contestal^ile e l'altra presso monsignor maggior-
di Borbone, nel Pontificato di Cle- domo prò temporej che dovesse
mente VII, venendo spogliata di esporsi suir altare Papale della ba-
tutto l'argento in cui era rinchiusa. silica ne' venerdì di marzo, quando
Ma essendosi poco dipoi prodigiosa- il Sommo Pontefice, col sagro Col-
mente ricuperata da Clemente VII legio de- Cardinali vi si conduce a
tal' insigne reliquia, egli subito la lucrare f indukenza della stazione;
fece collocare dentro una superba nonché nel dì dell' Invenzione della
croce di cristallo di monte, e di ar- Croce, e in quello dell' Esaltazione
gento dorato, di meraviglioso lavoro, della medesima, ed ancoia quando
e comandò che venisse custodita nel- lo credesse opportuno il prelato mag-
la sagrestia Nel
Pontificia. lySo giordomo, per accender 1' animo dei
questa croce fu nuovamente deru- fedeli alla divozione verso la Pas-
bata, ma per le cure di Clemente sione di Gesù Cristo; e che nel ve-
XII si ebbe la ventura di ricupe- nerdì santo prima della funzione
rarla; e benché per le note vicende venisse consegnata dal capitolo a
degli ultimi anni del secolo passato, monsignor sagrista, per poi esporsi
CAP CAP 3i5
nella Cappella Papale nel modo che blicarono colle stampe, si legge l'e-
si disse, e dopo l'esposizione il detto lenco nel citato Cancellieri , al ca-
prelato ne facesse la restituzione al po III dell' Appendice, della Descri-
capitolo vaticano, il quale però ne zione delle funzioni della settimana
fosse semplice custode, dovendo ri- santa^ nella Cappella Pontificia^ Ro-
manerne per sempre proprietario il ma 1818. Anche tale oratore rice-
palazzo apostolico, come il tutto an- veva il donativo di un astuccio, con
che risulta dai formali rogiti stipu- due medaglie coniate per la lavan-
lati nell'atto della consegna. da, mia d'oro, l'altra di argento.

Tavola dei Cardinali del Mattutino delle tenebre del venercù.


venerdì santo. santo.

Altre volte in questo giorno s'im- li misterioso riposo del corpo del

bandiva la mensa al sagro Colle- Redentore, giacente nel sepolcro; la


gio, a spese della camera apostoli- discesa delleanime ne' sotterranei luo-
ca, e colla soprain tendenza di mon- ghi infernali, e lo stato di Gesù Cri-
signor maggiordomo, nella stessa sa- sto in tutto il tempo, in cui la sua
la del giorno precedente, e collo anima slette separata dal corpo, for-
stesso metodo, e formalità sudde- mano il soggetto di quest' uffizio,
scritte. Consistevano le particolarità fino alla messa. Siccome ora si an-
di questo pranzo, in sedere i Car- ticipa l'uffizio della notte di Pasqua
dinali tutti da un lato, e sopra ban- alla mattina del sabbato precedente,
chi, piuttostochè sulle sedie di da- così parimenti si anticipa in questa
masco. Gli ornati della tavola era- sera l'uffizio di domani. I salmi del

no allusivi al giorno della morte del mattutino sono adattati a questo


Redentore, essendo decorata dagli an- mistero; il secondo delle laudi, ed
geli, sostenenti gli emblemi di sua il cantico sono presi dal martedì,
passione di bronzo, del quale me- perchè si sono stimati più propri di
tallo era pur la croce nel mezzo, quelH del sabbato, ad esprimere la
mentre nel giovedì santo, oltre dei sepoltura di Gesù Cristo.
vasi co' fiori, ed oltre de' trionfi con Papa si reca in Cappella con
Il

dolci, eranvi le statue dorate di do- mitra di lama d' argento, stola pao-
dici ed un agnello in mez-
apostoli, nazza, ed in piviale rosso, o in cap-
zo caricato su legna pure dorate. Il pa magna, nel qual caso tiene il Ciip-
discorso poi dopo la tavola, che die- puccio della cappa in testa mentre
tro la solita bussola colle gelosie so- si cantano i salmi. I Cardinali vi si
leva ascoltare anche il Papa, veni- recano nello stesso modo della mat-
va recitato in lingua latina, non sul tina, colla cappa di saietta paonaz-
j)ulpito,ma r oratore prescelto da za. Tutto regolasi come ne' due mat-
monsignor maggiordomo sedeva su tutini precedenti. La lamentazione
d'una sedia camerale, collocata tra in canto figurato a quattro voci è
due finestre incontro ai Cardinali, di Gregoiio Allegri, ed al Jerusa"
ovvero se questi sedevano avanti le lenì entra a cantare un soprano. Il

finestre , dioontro a queste pronun- Miserere a due cori per solito è del
ziava l'oratore il disc(jrso. Di que- medesimo autore. La funzione si chiu-
sti discorsi, che alcune volte si pub- de colla solita orazione Respice tptctf
,

3i6 GAP GAP


sumus etc. Abbiamo poi dal Gattlco, zetta di panno rosso filettata di ar-
Jcta Caerem.^ p. II, ex Paride de mellini, la stola, il camauro dove
Grassis 7 3, àe functionibus Maj. Heb- lo usi, e il cappello, li preceda per
dorn.y Bonoiiiae: prò die veneris san- la scala regia alla basilica vaticana.
ctae in vesperis volai, ut diceretur Lo seguono pertanto i Cardinali col-
in oratione Respice ec. non nocen-
, legialmente, cogl' individui della pro-
tiam, » ut sic per rytlimum coii- pria anticamera al fianco. Inoltre il

w cordaret cum verbo ultimo, vide- Pontefice viene preceduto dall' ulti-

» licei tormentum. Nam hanc ora- mo uditore di Rota in mantelletta


f> tionem dicunt composuisse b. Ati- preceduto pure e ^contornato dalla
w gustinum, quum civitas Hyppo- sua camera segreta in mezzo a' pa-
« nensis ab infìdelibus obsideretm', lafi'enieri vestiti con abiti da cit-

w et quotidie utraque pugnaretur; et tà, colle torcie accese. Prima gli

" sic in orani stylo suo pleruraque andavano innanzi anco i camerie-
« ludit per hos rythmos, sive ri- ri segreti , co' candellieri incrocia-
w mas idem Augustinus". Così fini- ti, e colle candele accese. La guar-
sce il triduo dell' uffizio delle tene- dia nobile, e la guardia svizzera ac-
bre descritto da
co' seguenti versi compagnano il Pontefice, e il sagro
Ambrogio Novridio Fracco, Sacro- Collegio, il quale incede raccolto e
rum Fastorum lib. XII, B.omae silenzioso, in mezzo ai granatieri, che
guarniscono l'atrio, e la navata di
mezzo della basilica, per contenere il

Ter strepuere chorì, luces dixere te- foltissimo popolo; trovandosi il ca-
nebras: pitolo vaticano a ricevere tanto il

Stani pueri templi fustibus ante Papa che il sagro Collegio. Giunto il

fores, Pontefice vicino alla tomba de' princi-


Perque vias illis arguto garrii in pi degli apostoli, si pone ad orare al-
axe l' inginocchiatoio, facendo altrettan-
Penduta, et insertis versa tabella to ai banchi laterali, e sui cuscini
rotis. preparati dai rispettivi decani, tutti
i Cardinali secondo l' ordine loro,
Adorazione delle reliquie maggiori cioè i vescovi ed i preti alla sini-

della cs. Croce, del Volto santo stra del Pontefice, e i diaconi dal-
e della sagra Lancia sfatta dopo la parte opposta. Il vicario della ba-
il mattutino del venerdì santo dal silica,o un canonico presenta poscia
Papa e da" Cardinali. genuflesso al Papa la tabella, che
contiene l' orazione Ante oculos etc,
Dopo il mattutino, entrano nella e quelle pel Volto santo, per la ss.

Cappella i camerieri de' Cardinali Croce, per la sagra Lancia, e pel


colla mozzetto, mantelletta, e cap- capo di s. Andrea ; mentre un ca-
pello Cardinalizio de' rispetti padro- nonico, per lo piti vescovo, dall' al-
ni, i quali coir assistenza de' mae- tro lato del Papa regge, poco disco-
stri di camera, si levano la cappa sto, la bugia con candela accesa. Due
di saietta, che anticamente soleva- chierici distribuiscono la medesima
no ritenere, attendendo che il Pa- orazione, la quale dipoi, in uno a
pa, deposti nella camera de' para- quella del Papa, si ritira, ai Cardinali,
menti gli abiti sagrij e presa la moz- al maggiordomo, e al maestro di ca-
GAP CAP 3i7
mera oranti presso il Pontefice, a- trono, che all'altare, il cui paliotto
vanti a due sgabelli, non che a'pre- è pur violaceo. Le tribune de' so-
lati vescovi della corte, cioè elemo- vrani sono decorate di tendine, cu-
siniere, e sagrista. Indi dai canoni- scini,ed ornamenti di velluto, e
ci vaticani, dalla loggia sinistra del damasco rosso con trine , e frangie
nicchione ove evvi la statua della d' oro. I Cardinali vi si recano con
Veronica, al cui parapetto alcuni una carrozza, con e cappe vesti,
grandi cornucopi sostengono torcie paonazze di seta come negli altri
accese, si fa in silenzio 1' ostensione tempi, colle calze, e col collare
delle reliquie maggiori, della ss. Cro- rosso, mentre il restante è secondo
ce, del P^olto santo, e della sagra il solito. E sebbene le funzioni di
Lancia[Vedi), monumenti preziosi ed questa mattina comincino tre ore
insigni della passione del Signore, e avanti mezzodì , i Cardinali vi si
della nostra fortunata Redenzione. Il recano a proprio comodo, e il Pa-
Moretti ci diede un'erudita Disserta- pa, siccome diremo, dopo essersi
tio historica rìtualis de ritti osteiitìonis trattenuto talora alquanto nel co-
sacrarum reliqiiiarum, Romoe 1721. retto, entra in Cappella dopo le
Terminata l' ostensione, e dette le litanie.

preci, si alza il Papa colla corte, e i La funzione di questo giorno,


Cardinali, e salutati questi, che non si che celebravasi al Laterano, ov'era,
muovano dai loro luoghi, col me- ed è tuttavia stazione, chiamasi
desimo corteggio, guardie, e pala- Sahhatwn sanctuni ramis pal-, in
frenieri con torcie, recasi alle sue niaruni, magmim, luminum, o vigilia
camere, precedendolo monsignor cro- PaschatoSj alludendo alla memoria
cifero in mantellone paonazzo, colla della sepoltura di Gesù Cristo. La
Pontifìcia croce. In egual tempo tor- messa è però indirizzata a rinnovare
nano i Cardinali a' propri palazzi. la storia della sua risurrezione, per
È però osservabile, che il Cardinal cui conviene considerarla, non come
arciprete della basilica vaticana, il messa del giorno di sabbato, ma
quale trovasi sulla porta della basi- sibbene della notte di Pasqua. E
lica col suo capitolo in cappa, a ri- benché ora dicasi di giorno, per
cevere il Papa, e il sagro Collegio, impedire gli abusi, che nascevano
porta la cappa solo per uniformarsi nella notturna celebrazione, pure vi
al capitolo, e come l'abbia incontra- si ritengono le medesime espressioni
to , accompagna il Pontefice anco diuna volta, appartenenti alla notte,
nel partire. in memoria dell'uso antico, e di
una vigilia tenuta sempre per la
16. Sahhato Santo. Benedizione prima, e la più solenne dell'anno,
deW acqua fatta da monsignor si per la sua dignità , e sì per la
sagrista j del fuoco, e de^ cinque copia delle sante pratiche, e delle
grani d' incenso dal Cardinal cristiane osservanze. Trattarono
de
celebrante. Figiliis paschalihus Christianorunt,
il Goezio, e il Krauze, che ambe-
La
Cappella comparisce in questa due pubblicarono gli scritti loro in
mattina, coi tappeti sul pavimento, Lipsia.
cogli arazzi ai banchi, col baldac- S' incomincia privatamente la fun-
chino, e colla coltre paonazza sì al zione da monsignor sagrista, che è
,

3i8 GAP CAP


sempre insignito del carattere epi- si batteva da una pietra, per signi-
scopale, ovvero dal p. sotto-sagrista. ficare, che da Gesìi Cristo, pietra
Di buon'ora fa egli la benedizione angolare, e lume indeficiente, è
dell'acqua santa [F^edi), e ad ora venuto a noi il fuoco luminoso della
competente, giunge in sagrestia il carità. Il p. Giuseppe Richa , nelle
Cardinale celebrante , eh' è sempre Notizie istoriche delle Chiese fioren-
dell'ordine de' preti, e si veste fi- tine tom. Ili, pag. i35, narra che

no al piviale di color paonazzo, il priore di s. Maria sopra Porta,


prendendo la mitra. Ivi assistito dai detta anche s. Biagio, trae il fuoco
sagri ministri in albis, cioè dal sud- da tre pietre , del s. Sepolcro di
diacono e dal diacono con camice, e Cristo, conservate in quella chiesa,
il diacono inoltre colla stola, il cele- e donate da Pazzo de' Pazzi alla si-
brante fa la benedizione del fuoco gnoria Fiorentina , allorché ritornò
nonché quella dei cinque grani d' in- dalla famosa spedizione di Goffredo
censo da porre nel cereo. Mentre il Buglione, nella quale ebbe il co-
celebrante fa questa benedizione, un mando delle milizie toscane, e pro-
accolito prende de' carboni benedetti, cessionalmente porta quel fuoco alla
e pone nel turibolo. Quindi ter-
li chiesa di s. Giovanni. Non è poi
minata l'orazione, il celebrante, a tralasciarsi di rammentare due
preso dalla navicella dell' incenso, altri antichi riti, il primo de' quali

lo pone neir incensiere , e lo bene- riguarda la consagrazione , che si

dice secondo il solito ; poi asperge ficeva nella basilica lateranense in


tre volte i grani dell' incenso, ed il questo giorno, di sette altari , che si

fuoco coll'acqua benedetta, dicendo : preparavano dalle sette regioni della


asperges me, e l' incensa tre volte. città, e l'altro di offrire il latte ed
Anticamente la benedizione del nuo- il miele.
vo fuoco si faceva tre giorni avanti Dopoché il celebrante ha asperso
Pasqua. Amalario, de ordine and- r incenso, e il fuoco, passa in sa-
phonarìi cap. XLIV, de exLìnctione grestia, depone il piviale violaceo,
luniinuni circa sepulturam Domini e prende i paramenti dello stesso
in tom. XIV. Bibl. Patr. pag. io52, colore per la messa. Il diacono si

dice: in ecclesia in Jerusalem, in veste della dalmatica, e manipolo di


feria VI, nulluni lumen hahetur color bianco, e il suddiacono della
Inmpadum, sive cereo rum , quanidiu pianeta paonazza ripiegata. Indi dal-
d. aposLolicus ibi orationes solemnes la sagrestia, il Cardinal celebrante,
facitj et quamdiu crux salutatur, coi detti ministri, recasi in cappella,
sed tamen in ipsa die novus ìgnis e siede nel faldistorio. Ivi il dia-
accendilur, de quo reservatur usque cono porge r incenso, che pone
gli

ad nocturna et qfficiuni. nel turibolo, e lo benedice. Dipoi


Racconta il Pontefice Zaccaria, il suddiacono prende la croce, e col

741? che la Chiesa roma-


eletto nel diacono, e cogli altri ministri va a
na usava di prendere il nuovo fuo- prendere i grani d' incenso, l'arun-
co da lampade, conservate fino dal dine (detta ancora triangulwn, per-
giovedì santo, e tenute nascoste in tica , o canna) alla cappella Paolina,
.segretissimo luogo, che era ilSancta e torna alla Sistina coli' ordine se-
Sancloruni ( Vedi ). Si prendeva guente. Il Borgia, de Cruce Ve-
ancora da un cristallo, o berillo; e literna pag. 248, descrive al-
,,

GAP GAP 3i9


cune croci di cera bianca benedetta, del tricereo, ed è repliaito dal diacono
portate dal clero di Velletri, ncirul- come prima, ma in tuono più alto

timo giorno delle Rogazioni, nella Lumen Christi. Giunto il diacono


cui composizione entiano le relirpiie avanti il trono, si accende dal ceri-
delle tre candele, che si accendono moniere la terza, e alzando egli la
in questo giorno, e riporta che la voce ad un tuono superiore, replica
plebe suppone, essere in esse indi- lo stesso che prima. Quindi il dia-

cate le tre Marie, ovvero le due cono consegna ad un accolito la


Marie, e Salome, il che è falso, canna e poi va dal celebrante
, e ,

perocché nelle tie dette candele del- gli fa porre l' incenso nel turibolo.
l' arundine viene raffigurato V inef- Poscia genuflesso, avendo preso il li-

fabile mistero della ss. Trinità, come bro deWExultet, chiede al celebran-
spiegano i migliori liturgici. te la benedizione , dopo di che va
al luogo del vangelo , nel ripiano
Processione dalla Cappella Paolina de' vescovi assistenti, e pone sul leg-
alla Sistina, in cui, oltre la cro- gio il che incensa con tre tiri,
libro,

ce, si porta l'arundine o tricereo, avendo alla destra il suddiacono


come i cinque grani d'incensa, e colla croce, insieme al turiferario .
sua ascensione. Canto dell'E\u[- Alla sinistra ha due accoliti , uno
tet ed affissione de" grani al
, colla canna, e l'altro col bacile ia
cereo. cui sono i grani d' incenso benedet-
ti, che debbono infiggersi nel cereo

Precedono due mazzieri colle maz- pasquale (Fedi), detto Arhor pascila-
ze rivoltate, indi un accolito col ba- Vis. Allora alzandosi tutti come al-
cile , nel quale sono i grani d' in- l' evangelo , il diacono incomincia a
censo , e un altro accolito col turi- a cantare l' inno Exultet , denomi-
bolo alla sinistra, mentre il suddia- nato ancora il preconio pasquale
cono porta la croce , il diacono attribuito da alcuni a s. Ambro£»i(i
o
r arundine o tricereo, colle tre can- da altri a s. Agostino , da altri a
dele in cima ed un cerimoniere
, s. Leone I, e da altri a Pietro dia-
alla sinistra con una candeletta ac- cono.
cesa col fuoco nuovo benedetto, ed Questa benedizione si canta da
appresso vengono due altri accoliti. un diacono ,
presente il vescovo , o
Arrivato il diacono vicino alla il sacerdote, perchè tocca all'infe-
porta della cancellata, piega l'arun- riore di annunziare la Risurreziono
dine, e il cerimoniere accende una di Cristo, la quale fu prima pro-
delle tre candele poste sulla canna. mulgata dalle donne di grado infe-
Dopo di averla alzata s' inginocchia, riore agli apostoli. Il diacono per-
come fanno tutti gli altri, fuori del tanto prende il libro, e va dal ce-
suddiacono, che porta la croce, e il lebrante, se non assiste il Papa, a
diacono canta solo Lumen Chrisli, col prendere la benedizione, e poi re-
qual nome sono pur chiamate le can- candosi al luogo dell'epistola in vi-
dele dell'arundine. Alzandosi tutti, il cinanza del cereo , nel piano del
coro v\?>\ionàc Deo gratias. Indi entra- presbiterio , dopo aver incensato il

to diacono ne' cancelli della Cappel-


il libro, comincia
a cantare Exultet :

la Sistina, si accende dal cerimoniere j'ani angelica turba coeloruntj in fine


nello stesso modo la seconda candela del quale dice :
286009 -<?

320 GAP GAP


^. Per omnia saecula sseculorum. presenta acceso la risurrezione, ov-
R. Amen. vero, dopo di aver rappresentata,
'}!/. Dominus vobiscum. in senso mistico, prima di essere
Vi. Et cum spiritu tuo. acceso, la colonna di nuvola, acceso
^. Sursum corda. che sia esprime la colonna di fuo-

R. Habemus ad Dominum. co , che guida i catecumeni nel lo-


^. Gratias agamus Domino Deo ro passaggio del mar rosso del bat-
nostro. tesimo, alla terra di promissione,
5j. Dignum et justum est. cioè allo stato della grazia.
Giunto alle parole curvai impe- Compita la benedizione del cereo,
ria^ diacono si ferma, e infìgge
il che si lascia acceso, vicino al pul-
nel cereo i cinque grani d^ incenso, pito, dalla parte de' Cardinali dia-
in forma di croce, in memoria delle coni, la canna colle tre candele, pa-
cinque piaghe del Salvatore. I grani rimenti accese, si mette dal lato del
sono d' incenso, che è l' odore pro- vangelo vicino l'altare. Questo ce-
prio dell'altare , e del sagrificio , e reo regolarmente si seguita poi ad
significano i profumi , co' quali fu accendere Cappelle di messe, e
alle
imbalsamato il sagro corpo di Gesù, vesperi solenni, fino all' Ascensione,
di cui è simbolo questo cereo. Alla in cui si estingue dopo il vangelo.
parola igneni accenditi lo accende Anticamente in alcuni luoghi nel fi-
con una delle candele poste sul trian- ne della messa si estingueva una
golo inchinato, denotando, che seb- delle tre candele, per denotare la
bene tutte le persone della ss. Tri- morte temporale della seconda per-
nità concorressero alla risurrezione sona, figurata nella consumazione
di Cristo, nondimeno Verbo vi
il delle specie sagramentali. Poscia il

concorse in particolare, unendo di diacono, deposti paramenti bian-


i

nuovo l'anima al corpo. E dopo chi, prende i paonazzi, e va dal ce-


che il diacono ha terminato, i can- lebrante, il quale parte dal faldi-
tori rispondono, Amen. Riferisce il storio in mezzo ai sagri ministri,
Cardinal Gaetani, p. 272, che prima e si mette a sedere in altro faldi-

l'ultimo de' Cardinali diaconi accen- storio posto sopra la pradella del-
deva il Lumen Chrisii^ ed il cereo l' altare, a cornu epistolae , stando
pasquale. voltato verso il soglio, ove rimane
Questo cereo, dopo aver figurato sinché vengono cantate le seguenti
estinto la morte di Gesù Cristo, rap- dodici profezie.

FINE DEL VOLUME OTTAVO.


1>
BX 841 .1167 1840
sncR
fioroni,Gaetano,
1802-1883.
Dizionario di erudizione
storico-ecc lesiast ica
AFK-9455 (awsk)

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