Anda di halaman 1dari 6

Alessandro Andreatta Sindaco di Trento (intervenuto in rappresentanza del Comune) Buonasera a tutti e davvero grazie di questo invito perch

stata una gioia, stata un'emozione per me. Mentre seguivo questa prima parte della serata mi venuta in mente una frase che avevo ascoltato da adolescente, al liceo, dal Crepuscolo degli idoli di Nietzsche, e che diceva cos: Senza musica la vita sarebbe un errore. Una frase che sicuramente non avevo capito allora e non so se l'ho capito adesso, ma forse qualcosa di pi negli anni sicuramente. E bene ha detto uno dei ragazzi, quando sono stati intervistati, affermando che la musica il linguaggio pi universale. Non erano forse proprio queste le parole precise ma questo era il senso che voleva dire, pi dello sport e pi del linguaggio stesso e delle immagini. tra i linguaggi il pi universale perch non ha bisogno delle traduzioni. Ce ne siamo accorti oggi, ce ne accorgiamo tutte le volte che abbiamo occasione di sperimentarlo. E poi parla ai bambini ce n'era qui qualcuno, l'ho visto prima, qualcuno anche di piccolo, che si sentito bene ad un certo punto, ma che non ha disturbato, anzi si esprimeva e reagiva alla musica parla ai bambini e parla agli adulti, parla agli anziani, agli studiosi. E poi, come dire, da una parte rigore e da una parte creativit. Insomma tante cose. E allora io sono qui oggi soprattutto per salutare, per ringraziare il Presidente Danilo Curti e il Direttore Simonetta Bungaro, per dire grazie a tutti i docenti, per salutare e dire grazie a tutti gli allievi e a tutti quelli che collaborano con il Conservatorio Bonporti. Grazie per la musica che ci avete fatto ascoltare oggi, per quella che ci avete fatto ascoltare fino a questo momento e per quella che proporrete anche dopo. Grazie per quella che ci regalate durante l'anno in diversi momenti: nei Concerti della Domenica, in quel bellissimo appuntamento del 2 giugno, Festa della Repubblica, che voglio ricordare perch d un tono a quella festa, e grazie per quello che ci regalerete ancora con la citt, sulla citt e per la citt. E poi ho sentito anche alcune belle cose, ecco, l'impegno per la formazione, ho sentito la voglia di ricerca e questo desiderio di far s che la musica ci porti anche lontano, nel confronto con altri Conservatori, con altre Universit non solo in Italia ma in Europa e nel mondo. Credo che se farete questo, farete un grande servizio perch senza musica ho gi detto all'inizio quello che rischiamo. E anche senza Bonporti siamo un pochino pi poveri in questa citt, perch siamo senza cultura e forse anche senza un po' di felicit. Grazie per quello che fate, grazie a tutti.

Franco Panizza Assessore provinciale alla cultura (intervenuto in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento) Esprimo volentieri il saluto dalla Provincia autonoma di Trento e del nostro Presidente Lorenzo Dellai, dei dirigenti che sono qui e naturalmente l'apprezzamento per il nostro Conservatorio del quale siamo orgogliosi. Nelle nostre linee guida abbiamo spesso parlato di un sistema, di una rete della formazione musicale che in Trentino davvero diffusa e capillare, e che parte dalle Scuole Musicali, dai movimenti bandistici, dalle orchestre, ma che trova nel Conservatorio la sua punta di diamante, in un certo senso la punta di eccellenza. E questa sera quest'eccellenza, questa alta formazione, questa capacit di fare davvero alta qualit si sentita tutta, non solo nella musica ma nella capacit di gestire le arti, di riuscire a parlare linguaggi diversi, di riuscire ad interagire facilmente. Quindi una volta di pi la cultura, l'arte, la musica si dimostra il linguaggio che apre la mente, che facilita i rapporti, che d valore alle relazioni e alla societ. Davvero complimenti per questo sforzo a tutti coloro che hanno calcato questo palcoscenico.

Questa sera una volta di pi ci dispiace, come abbiamo detto con il Presidente del Conservatorio, di non riuscire a suonare, di non far parte di questa straordinaria avventura e il Conservatorio, com' nello spirito delle nostre linee guida di questa volont politica della Giunta provinciale, fortemente radicato nel territorio, in questo splendido Teatro che dovremmo riuscire a far rivivere di pi e pi spesso, perch se ne sente la sua mancanza, ma dall'altra parte un Conservatorio che si apre, si confronta, aperto a tutte le esperienze. Qui abbiamo tutto il mondo, di fatto, oggi, e quindi questo un segnale davvero importante di chi non ha neppure paura di mettersi in gioco, di confrontarsi e raccogliere le sfide. E quindi grazie al Presidente Danilo Curti e a tutti i direttori che hanno fatto la storia del Conservatorio, ma in particolare all'attuale Direttrice Simonetta Bungaro e speriamo che questo Anno Accademico che si apre adesso possa essere di soddisfazione per tutti gli studenti, gli allievi, i docenti e per l'intero sistema della cultura trentina.

Danilo Curti Presidente Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda Devo confessarvi una cosa. Rispetto all'ingenuit di atteggiamenti, di umori, di colori, di strappate di voci, di suoni che abbiamo vissuto in Istituto in questi giorni di preparazione di Prove d'orchestra, questa sera qui in teatro la scena sembrava calcata da attori, oltrech da orchestrali professionisti. Una funzione pi trattenuta e controllata, se volete, vero, ma ci siete voi del pubblico, c'era Fellini che parlava e Rota che suonava sopra le loro teste, come degli angeli custodi. E comunque come oggi il caos, il fiume di note che questi studenti ci hanno regalato in questi giorni ad un certo punto si portava a fusione completa con l'incanto, come per un miracolo improbabile. E succedeva ogni qualvolta entrava il direttore, l'insegnante: si guardavano, imbracciavano lo strumento, aprivano lo spartito e creavano l'atmosfera di squadra. A volte il teatro della vita ci riserva delle belle sorprese. Chiss, pensavo, sarebbe bello tentare una prova d'orchestra con altri attori della vita civile, oppure, non so, con il consiglio provinciale, con il consiglio comunale, con l'assemblea dei giornalisti. Forse il teatro pu essere una terapia d'armonia. Noi siamo disponibili, siamo cavie ormai collaudate per portarvi nuova esperienza. una provocazione del tutto gratuita. Certo, noi abbiamo la bellezza che ci salva, i nostri strumenti, e per voi pi difficile. Ringrazio tutti per la partecipazione a questa nostra inaugurazione dell'anno didattico del Conservatorio. Gli studenti, le loro famiglie, gli amici, e le personalit qui presenti ci dimostrano l'attenzione e la sensibilit che tutti loro hanno nei confronti della nostra attivit e del buon andamento del nostro istituto. Saluto il Commissario del Governo, il Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, i rappresentanti della Provincia, Marco Tomasi che qui con noi, dirigente generale del dipartimento istruzione universit e ricerca, Michele Nulli, del servizio universit e ricerca scientifica, l'assessore Franco Panizza, il corpo docenti del Conservatorio che qui presente, il rappresentanti del Cda, vedo nel palco reale il vicepresidente Maurizio Roat, del collegio dei revisori saluto Mario Tonini, i vari organi istituzionali, ovviamente gli studenti e tutti i dipendenti dell'istituto. Ovviamente questa sera devo portarvi i saluti da parte dell'Arcivescovo, da parte di Lorenzo Dellai, devo portarli da parte di tantissime persone. Siamo qui noi a rappresentare tutti loro. Come avete visto e ascoltato, abbiamo pensato di fare questa volta un'inaugurazione in maniera diversa rispetto agli anni scorsi. E le ragioni sono pi duna: innanzitutto il desiderio di dare un peso importante alla compagine orchestrale che rappresenta lo sforzo unitario degli allievi, dei direttori, dei docenti di Conservatori dEuropa e dellUniversit americana di Pittsburgh - ovviamente un grazie al maestro Julian Lombana, ad Augusto Faggioli, a Renato Morelli e a tutti i collaboratori che hanno permesso la

messa in opera di questo evento di particolare significato culturale - che hanno voluto cos dimostrare che il progetto di internazionalizzazione che il Conservatorio segue da anni sta dando i suoi frutti. Abbiamo voluto iniziare con un ricordo del grande Nino Rota e in particolare per la sua musica di Prova dOrchestra che anche colonna sonora del film omonimo di Federico Fellini, che abbiamo considerato veramente come una metafora del nostro lavoro di conduzione ad unit di tante esperienze e di tante sensibilit. Lavoro indubbiamente difficile e complesso. Se i risultati sono soddisfacenti, e lo direte voi, vuol dire che il metodo corretto. Inoltre vi la coincidenza del rinnovo di alcune fondamentali figure dellassetto direzionale del nostro Conservatorio. Mi riferisco in particolare alla nuova direzione didattica e allentrata quasi congiunta di un nuovo direttore amministrativo. Per quanto riguarda la direzione nota la nomina della prof.ssa Simonetta Bungaro che stata indicata dagli organi preposti ad assumere questa responsabilit certamente onerosa sotto diversi punti di vista. Il nuovo direttore amministrativo, dott.ssa Manuela Dorigoni, ha un compito non meno gravoso in particolare in questo momento difficile soprattutto per quanto riguarda la spesa pubblica. Avr il compito di supportare con il rigore necessario la progettualit, le idee e le tante proposte creative, che sono il fondamento della nostra missione. In ogni caso va comunque ricordato limpegno con cui la Provincia autonoma di Trento sostiene la nostra attivit. Voglio sottolineare che questa istituzione che ha come scopo primario statutario quello dellAlta Formazione, del perfezionamento, della specializzazione e della ricerca nel settore artistico-musicale ha un rapporto diretto non solo con il comparto Miur-Afam ma anche con il Servizio Universit e Ricerca della Provincia Autonoma di Trento con la quale dialoga in maniera fattiva attraverso un Accordo di programma formulato con il presidente Lorenzo Dellai. Dimostrazione ancora una volta della sinergia che pu sussistere con il lavoro coeso di Enti territoriali e apparati dello Stato. E, in questo contesto, mi preme ricordare il nostro impegno nel tessuto locale attraverso le convenzioni con scuola media e liceo delle Arti. La progettualit didattica sar illustrata sinteticamente dal direttore Simonetta Bungaro, alla quale lascio la parola ricordando che dopo questa breve pausa di riflessione la voce torner ai protagonisti perch sono loro, sono i nostri allievi, che dimostreranno la qualit e limpegno che le istituzioni formative tendono a far emergere.

Simonetta Bungaro Direttore del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda Signor Sindaco, Autorit, Colleghe e Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori tecnico-amministrativi, Studentesse e Studenti, Signore e Signori, porgo ai presenti il pi cordiale e caloroso benvenuto e ringrazio vivamente tutti per la partecipazione allinaugurazione dellanno accademico 2011-2012 del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda. Per la prima volta mi accingo a questo momento e in questo compito di direzione, sento la necessit di coniugare la motivazione personale con laspetto istituzionale, cio la mia intima passione per la Musica e per lArte con le importanti responsabilit e risvolti di carattere organizzativo, amministrativo e programmatorio: un compito complesso anche perch esige piena disponibilit allinnovazione e alle iniziative individuali nel massimo rispetto, tuttavia, della legalit e della trasparenza. Desidero ringraziare innanzitutto i precedenti Direttori M Cosimo Colazzo e MArmando Franceschini che hanno condotto il nostro Conservatorio verso un piano di eccellenza riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Il 2011, che si da poco concluso, si rivelato come un anno particolarmente difficile e impegnativo dal punto di vista economico per lacutizzarsi di una grave crisi finanziaria. Siamo ben consapevoli del fatto che questa situazione ha alimentato nella nostra societ, e in tutti noi, inquietudini e preoccupazioni profonde, ma proprio in momenti come questi, come istituzione, in una prospettiva comune di impegno, mettendo da parte distinguo e particolarismi , sentiamo forte il compito di costruire una comunit artistico-musicale

attiva, vivace sempre aperta alla collaborazione con le altre istituzioni e con la societ civile. Ecco il perch di questo progetto cos particolare, impegnativo, suggestivo e insieme realistico: accostare la metafora di prove dorchestra al delicato compito del direttore. Questo prevede infatti una concertazione che non si realizza con la bacchetta magica, ma prevede larmonizzazione di molteplici voci, persone, idee, la composizione di assonanze e dissonanze, in una dinamica di ascolto e integrazione che richiede attenzione e reciprocit. Non si tratta di una mera sommatoria: si manifesta qualcosa di nuovo, una creativa moltiplicazione delle risorse che si esplica nellunit di un progetto singolare, di una nuova composizione di cui proprio il direttore come in prove dorchestra dovrebbe suggerire i tempi. Il Conservatorio sul piano internazionale ha intrecciato numerosi accordi con Istituzioni dell'Alta Formazione Musicale in Europa e si impegnato su linee specifiche di progettualit come l'IP (Intensive Programme). Nell'ambito di quest'ultimo programma, capofila dal 2009 del progetto pluriennale Globus Orchestra, che prevede un fecondo intreccio di collaborazioni con altri Conservatori e Universit, in Europa e negli Stati Uniti. Il titolo stesso di questo progetto allude all'importanza dell'apertura, in particolare nell'esperienza artistico-musicale, ad una dimensione collaborativa "globale" che nel contempo valorizzi le specificit e le eccellenze del locale. Mi piace anche ricordare che linaugurazione dellAnno Accademico presenta sia Prove dorchestra, con lesecuzione da parte dellorchestra del progetto Globus che chiarissima testimonianza multiculturale, per le differenti provenienze dei giovani, sia Babel-Video o video babelico, dove il richiamo alla compresenza di molteplici lingue non sempre immediatamente comprensibili evidenzia la bellezza di questa pluralit che tuttavia nella comune appartenenza alla Musica trova una nuova relazionalit nel segno dellintercultura. Si realizza, in fondo, lauspicio di Alex Langer, di uno switching linguistico-culturale capace di tessere ponti e reti tra persone, gruppi, culture. Proprio la musica ci d la possibilit di attuare questo dialogo costruttivo che fa tesoro delle differenze e annulla le distanze. Tornando alla nostra realt quotidiana, gli studenti iscritti, a Trento e a Riva, sono quasi 900 (dei quali 200 solo a Riva) provenienti da molte parti d'Italia, oltre che naturalmente dalla nostra Regione, ma pure molto ricca la presenza di studenti stranieri europei ed extra-europei che scelgono il nostro Conservatorio per periodi anche lunghi di studio. Alcuni settori sono fortemente innovativi e attrattivi. La nuova area pop, ad esempio, vanta un numero molto alto di iscritti. L'eccellente area jazz ha ormai una storia lunga e la presenza di quasi 50 iscritti che danno vita ad un'esperienza molto importante, quella della Big Band, che ha gi allattivo prestigiose collaborazioni con artisti come Paolo Fresu, Bruno Tommaso e altri. Certamente vanno valorizzate e incrementate tutte le aree disciplinari, da quelle di carattere interpretativo a quelle di carattere teorico, dal ruolo strategico delle discipline della tradizione alle nuove tecnologie. Specifica attenzione va riservata al neonato Dipartimento di Musica Antica, che in sinergia con altri Conservatori, in particolare con la vicina Bolzano, potrebbe sviluppare eventi di sicuro interesse sia sul piano artistico che su quello didattico. Nella fascia del propedeutico, il progetto di formazione pre-accademica gi strutturato e le convenzioni recentemente rinnovate prevedono la stretta collaborazione del Conservatorio con gli Istituto comprensivi Trento 5, Riva 1 e con lIstituto di Istruzione delle Arti Vittoria, all'interno del quale figura il Liceo musicale Bonporti che proprio quest'anno festeggia il 25 dell'istituzione avvenuta con decreto ministeriale del 28 aprile 1987. Importanti risultano lambito della ricerca sul patrimonio musicale del territorio, indagato in prospettiva storica e lambito etnomusicologico, e lambito della produzione attraverso i festivals storici come Mondi Sonori, Mondi Corali, i Concerti di Riva oppure di recentissima nascita come la Via dei Concerti, un' importante e originale iniziativa, frutto di un sistema di alleanze organizzative che valorizzano e sostengono un grande progetto musicale-sociale: gli studenti del nostro Conservatorio si uniscono ad Orchestre Sinfoniche Giovanili, come quella della Fondazione Batuta di Bogot, per una forte esperienza di comunit musicale particolarmente aperta alle situazioni pi difficili di disagio. Sono davvero molte le esperienze di masterclass e di seminari previste lungo tutto lanno, con prestigiose personalit del mondo musicale, come Emilia Fadini, Roberto Cominati, Massimiliano Damerini, Roberto Prosseda e tanti altri. Il piano programmatico si propone di promuovere fino alleccellenza le competenze musicali dei nostri studenti, prestando

attenzione a tutti i livelli della formazione, a partire dai corsi pre-accademici fino allauspicata attivazione di corsi di dottorato, rinforzando inoltre la collaborazione con le scuole convenzionate. Accanto a questo compito didattico-formativo si pongono quello della ricerca, che implica aperture anche in prospettiva internazionale, e quello dellattiva collaborazione con enti di produzione musicale e concertistici, sia per aprire ulteriori spazi di creativit ai musicisti colleghi e studenti sia per favorire laccesso dei giovani alla pratica professionale. Ritengo che queste linee di fondo, esposte qui sinteticamente, possano inserire a pieno titolo il nostro Conservatorio nell'ambito dell'Alta Formazione Musicale in Europa, corrispondendo anche alle richieste della Riforma e alle sempre nuove esigenze dellinnovazione. Tengo anche a sottolineare, in questa prospettiva, limportanza della sezione staccata di Riva del Garda, che per le sue specifiche risorse dimensione costitutiva e feconda del Conservatorio. Il percorso formativo per diventare musicista molto lungo, impegnativo e inizia fin dalla tenera et. Gi a 3 o 4 anni i bambini possono avvicinarsi allo studio della musica. Chi esce dal Conservatorio dovrebbe possedere la strumentazione culturale e professionale per guardare e affrontare la situazione artistica contemporanea con occhi nuovi: la societ globalizzata chiede infatti figure di musicisti flessibili, pronti a collaborare in una prospettiva europea con profili professionali altissimi. Si devono perci indossare occhiali nuovi per analizzare il presente e il futuro, soprattutto per re-inventare lavoro per le giovani generazioni. Un sistema che vuole evolvere deve avere il coraggio e la determinazione di vedere oltre e di perseguire un autentico progetto di sviluppo e rilancio. Infine vorrei sottolineare limportanza di creare una rete sinergica tra tutti gli operatori che si dedicano sul territorio trentino alla formazione musicale, valorizzando le migliori esperienze formative gi operanti. Sono certa che con le necessarie risorse il sistema integrato di formazione musicale da progettare e organizzare capillarmente nel territorio trentino potr essere un progetto trainante e porsi anche come modello a livello nazionale. Per concludere a tutto quello straordinario capitale che costituito dalle persone: docenti, amministrativi, coadiutori,studenti, ai miei collaboratori che lavorano ogni giorno con entusiasmo e dedizione per il bene dellistituzione pubblica, rivolgo il mio grazie pi sincero e affettuoso. E ora chiamo sul palco gli studenti della Consulta per un breve saluto. Sono convinta che lo studente, ogni studente, al centro della vita del Conservatorio, risorsa fondamentale, e quindi massima attenzione alle sue capacit, ai suoi bisogni, motivazioni, problemi ed esigenze.

Consulta degli Studenti del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda Andrea Ruocco, presidente (allievo di Contrabbasso e Bienno Jazz), Helmut Graf (allievo di Didattica e di Composizione), Giulia Maria Miscioscia (allieva del Triennio di Canto Lirico), Alessandro Fusaro (allievo di Composizione e Biennio tecnologico) e Isabel Lombana (iscritta a Canto Lirico). (prende la parola Isabel Lombana) Buonasera a tutti, saremo molto brevi per dare spazio alla musica. Siamo molto lieti di essere sul palco questa sera perch crediamo che sia un'importante occasione per dare rilevanza e visibilit ad un organo che noi riteniamo fondamentale per la vita del nostro Conservatorio e che pu essere estremamente influente per tutte le scelte che riguardano la didattica e gli indirizzi politici generale del nostro istituto. Il nostro mandato molto recente, infatti siamo stati eletti ad inizio dicembre con le elezioni di fine novembre e dobbiamo dire che l'affluenza alle urne stata molto intensa quest'anno e di questo siamo molto contenti. Questo ha rappresentato per noi un segnale molto forte e uno stimolo per impegnarci nella nostra attivit. Vorremmo ringraziare tutti i docenti e anche i nostri compagni e la Direttrice per darci ogni giorno un supporto nella nostra attivit e grazie ai quali abbiamo potuto gi in questi primi mesi affrontare i temi importanti per noi studenti, che sono la stesura di un progetto di un regolamento per la razionalizzazione e l'organizzazione dell'utilizzo delle aule per lo studio

individuale ed anche un piano ragionato per la valorizzazione del corso di Popular music, che una nuova realt a cui il Conservatorio ha scelto di aprirsi. Intendiamo proseguire il nostro lavoro sulla linea del miglioramento della qualit della didattica, della valorizzazione dei progetti musicali che vedono i nostri studenti come protagonisti e di una serie di eventi non soltanto culturali e musicali, ma anche sportivi e ricreativi tesi alla coesione umana tra studenti. Noi crediamo, concludendo, che il nostro Conservatorio abbia due importanti ed originali potenzialit: prima di tutto la variet di generi che il Conservatorio ha deciso di accogliere quindi quello classico, quello jazz e quello pop ma anche la variet etnico-culturale che caratterizza i nostri studenti. Infatti abbiamo studenti che provengono dall'Austria, dalla Spagna, dalla Germania, dalla Turchia, dall'Ungheria, dalla Russia, dal Giappone, ma anche dalla Colombia, dall'Argentina e tanti altri Paesi. E noi crediamo veramente che questa variet culturale costituisca qualcosa d'importante per la nostra formazione di giovani musicisti che guardano verso un futuro senza frontiere. Ci piacerebbe costruire un Conservatorio che non fosse semplicemente la somma di studenti e di docenti ma una grande comunit che fa musica, una comunit di dialogo, una comunit che interviene nella societ cittadina e che sappia ascoltare e ascoltarsi in un confronto continuo tra studenti e tra studenti e docenti.

Anda mungkin juga menyukai