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BOSSONI-RAMPONI

Espressionismo

L ESPRESSIONISMO.
Con il termine espressionismo, elaborato dalla critica militante tedesca, si usa definire la propensione innovativa tipica del Novecento a privilegiare, esasperandolo, il lato emotivo della realt rispetto a quello percepibile oggettivamente. In questa occasione il vocabolo assume quindi il significato contrario di quello che aveva significato Impressionismo, in quanto questo nnuovo movimento si propone di rappresentare in immagine l interiorit dell artista. Tale tendenza artistica si manifestata in molte forme d'arte, come la pittura, l'incisione, la danza, la letteratura, l'architettura, il cinema, il teatro, la musica. L'Espressionismo si manifest principalmente in due aree diverse: in Francia nelle opere dei Fauves e in Germania, prima, nei Die Brucke, quest ultimo pi risolutivo perch incentrato a creare, come dice il nome, un ponte, attirando tutti gli elementi rivoluzionari e, poi, nel Der blaue Reiter,movimento opposto all Impressionismo e vicino al futuro cubismo e al Futurismo. In questo periodo gli artisti erano accomunati dalla volont di esprimere tensioni, stati d'animo e sentimenti attraverso la violenza del colore, la sintesi della forma, l'incisivit del segno. I soggetti preferiti sono i nudi, i paesaggi , le scene di vita quotidiana e le citt. Gli espressionisti sono accumunati dal valore irrazionale dell impulso che prevale prepotentemente sull intelletto: l accensione coloristica e lo strappo dell immagine direttamente dall interno, con le pi libere, spregiudicate deformazioni, sono i pi importanti caratteri comuni. ESPRESSIONISMO FRANCESE. Nel 1905, a Parigi le opere di alcuni artisti e giovani pittori, che erano stati esposti presso il Salon d Automne, suscitarono un grande scandalo ed un grande sconcerto presso il pubblico e, a tutto ci, si aggiunse il totale disprezzo da parte di Eminenti Critici d Arte. Le opere esposte, avevano una grande forza espressiva, ed una violenza cromatica mai vista prima, e subito gli autori di queste opere, vennero definiti Fauves , che ha il significato di belve. Il massimo esponente era Henri Matisse. Gli artisti Fauves , rappresentano la realt non cos come oggettivamente appare, ma come essi la sentono , nel profondo del loro essere interiore. Per questi particolari artisti, la pittura non deve descrivere ci che vediamo, e che ci circonda (la realt come appare), ma deve esprimere le sensazioni che l artista capta interiormente guardando e studiando ci che li circonda, sensazioni ed emozioni che dopo, dovr cercare di trasmettere al pubblico, nelle opere che realizza. Per questo preciso motivo, l arte dei Fauves, viene definita come Arte Espressionista . Possiamo distinguere la pittura francese Espressionista da alcune caratteristiche, come l uso di colori particolarmente vivaci e spesso innaturali, spesso accostati tra di loro, in modo imprevedibile ed inusuale. Nelle loro opere, gli artisti espressionisti francesi, semplificano di molto ed appiattiscono le varie forme riprodotte, che sono definite da una linea di contorno molto netta. Viene abolito il chiaroscuro tradizionale, ed anche la prospettiva, che erano sino a quei momenti, regole rispettate da tutti gli artisti.

Un elemento che ha influenzato questa nuova strada artistica la riscoperta dell arte negra, gi a partire dal estroso artista Derain, che nella capitale influenzer fortemente il movimento espressionista in quanto anch esso primitivo , e capace di strappare la totalit dell espressione dai meandri della coscienza umana. Deformando le figure, questo movimento, si fa partecipe e giudice della situazione opponendosi alla tradizione conformista e ricercando una nuova verit assoluta al di fuori dei canoni.

HENRI MATISSE Nato nel 1869 a Cateau-Cambrsis in Francia, Matisse, decise di diventare un artista, con grande disapprovazione del padre. Nel 1891 and a Parigi, per studiare arte all'Acadmie Julian, divenendo studente di William-Adolphe Bouguereau e Gustave Moreau. Inizialmente dipinse nature morte e paesaggi, secondo la tradizione fiamminga, ottenendo un discreto successo. Nel 1896 espose 5 dipinti al salone della Socit Nationale des Beaux-Arts e lo stato francese ne acquist due. Dopo un periodo in cui ebbe frequentato assiduamente i musei, scopr il colore limpido degli impressionisti ma si accorse presto del bisogno di andare oltre ,per esprimere con esaltazione impulsiva la solarit pi squillante. Ai paesaggi miti del nord prefer i colori pi vivi e netti del Meridione, della Costa Azzurra, della Corsica. Si avvicin cos a Cezanne e ai neo impressionisti, nel 1905 fu infatti tra gli esponenti della tendenza dei Fauves e si afferm sempre pi come grande pittore che seppe ritrovare, in modo nuovo, rivoluzionario, lontane tradizioni dimenticate, in uno sviluppo armonioso che ebbe origine dagli affreschisti romantici. Matisse era solito partire dalla raffigurazione della realt, trasformandola poi in forme semplificate e appiattite attraverso l accostamento di colori primari e secondari puri, accesi, luminosi, privi ormai di riferimento alla descrizione naturale. Matisse predilesse la tecnica del collage su carta, con figure semplificate, dalle campiture omogenee, smaglianti e luminose, che producevano effetti dinamici e un vivace contrasto con lo sfondo. Dipinse inizialmente nature morte e paesaggi, secondo la tradizione fiamminga, successivamente Russell lo introdusse all'Impressionismo e ai lavori di Van Gogh (buon amico di Russell, ma assolutamente sconosciuto al tempo). Matisse dipinge allora tele vivaci e colorate grazie alla luce del sud che gli insegna ad apprezzare lo splendore dei colori e ad utilizzarli per esprimere le sue emozioni. Distribuisce i colori sulla superficie pittorica, sia puri sia in unione con altri; in particolare, i gialli vengono accostati al violetto, il rosso al verde, il blu all arancio. Il colore distribuito con veemenza sulla tela e con un immediatezza tale da non coprirla totalmente. Nei suoi dipinti le forme sono semplificate, sino alla bidimensionalit, e una forte valenza decorativa. I suoi quadri sono tutti risolti sul piano della bidimensionalit, sacrificando al colore sia la tridimensionalit, sia la definizione dei dettagli. L uso del colore in Matisse quanto di pi intenso e vivace si sia mai visto in pittura. Usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale. Ad essi accosta i colori complementari con l evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la capacit decorativa. La sua attivit pittorica si

svolse per decenni, nel suo quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana. Svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda et, alle soglie dell astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore. Nel dipinto Ritratto con striscia verde le due parti, in cui sezionato il dipinto, appaiono dipinte a forti contrasti di colore fauve: quella in ombra ocra e quella in luce rosa, il collo giallo su fondo arancio contro l'altra zona rosa su fondo verde. Persino il fondo trattato a toni opposti, arancio, viola,verde.
Ritratto con scriscia verde-Matisse

Nel complesso il dipinto, appare quasi astratto per la semplificazione delle forme e la strana colorazione. Pur partendo da un ritratto, Matisse riesce a portarlo ad un astrattezza tale, da coglierne solo la vera essenza, senza minimamente interessarsi dell apparenza estetica. Il pittore , alla ricerca di una poetica antirealista, procede eliminando i particolari e appiattendo le forme, con risultati sempre pi innaturali, vicini al futuro cubismo.

L opera La Gioia di vivere (Le bonheur de vivre) un dipinto di Henri Matisse del 1906. L'opera fu esposta al salone degli indipendenti a Parigi e rappresenta dei nudi femminili dipinti a macchie, senza rispettare le cromie naturali. La tecnica leggermente puntinista e per questo motivo l'opera venne criticata, a suo tempo, da Signac, che lo defin "un dipinto con colori ripugnanti e troppo spessi e con contorno largo un pollice".
Gioia di vivere-Matisse

In realt in questo dipinto Matisse riesce ad armonizzare e semplificare la forma e a fondere uomo e natura in una sorta di ritorno al primitivo. Anche il paesaggio presenta colori innaturali, come ad esempio l'albero rosa che lo stesso colore utilizzato per la pelle delle persone, quasi a sottolineare l'unione tra uomo e natura. Scena in cui Matisse realizza per la prima volta la sua intenzione di deformare le linee del corpo umano. Il

quadro ritrae un paesaggio naturale, ma non dipinto dal vero: a Matisse non interessava l aria aperta in quanto ambiente naturale, ma solo come incubatrice di individui colti nella loro essenza primitiva. MAURICE VLAMINCK Vlaminck, di origini fiamminghe da parte di padre, fu un fiero autodidatta: la sua arte volle essere libera e immediata, senza interpretazioni filosofiche o letterarie; anche se in un primo tempo si ispir all impressionismo, in breve tempo se ne allontan, perch troppo studiato, calcolato. Nelle sue prime opere i colori sono accesi e gli elementi del paesaggio sono semplificati in linee in contrasto continuo, che danno un grande senso del ritmo e del movimento con poca grazia e molto dinamismo: le pennellate non comunicano armonia, ma forza ed energia. Su consiglio di Henri Matisse, present al pubblico i suoi primi dipinti al Salon des Indpendants, poi nel 1905 partecip al Salon d Automne e i critici lo inserirono a pieno diritto nel gruppo dei fauves: per il suo stile decisamente aggressivo e per l uso di colori puri, talvolta spremuti direttamente dal tubetto sulla tela, si afferm come l esponente pi radicale del gruppo. L unione dei fauves fu, per, molto breve, gi dopo il 1907 il gruppo si sciolse e ogni artista intraprese un percorso autonomo. Anche Vlaminck mostr una pittura diversa da quella degli anni precedenti: dopo aver conosciuto l opera di Paul Czanne, la sua pittura si compose di paesaggi e di nature morte dai colori meno accesi e da un cromatismo drammaticamente espressivo, come si pu ben osservare nel dipinto Marly- Le Roy , dove raffigurato un paesaggio naturale spezzato per da un uso del colore tutt altro che canonico. I contorni sono meno marcati, le pennellate sono meno nervose, il disegno semplificato, le linee curve si affiancano a quelle rette dando un maggior senso di profondit e d armonia. Proprio in questo periodo, artista afferm: non potevo pi sopportare di non riuscire a colpire pi forte,di essere arrivato al massimo dell intensit .

Marly-Le Roy-Vlaminck

ANDRE DERAIN Andr Derain nasce a Chatou (Parigi) nel 1880, da un agiata famiglia borghese. Bench avviato dal padre agli studi di ingegneria, si iscrisse, nel 1898, all Accademia Julian. Nel 1899 conobbe Maurice Vlaminck e, l anno seguente, Henri Matisse: i due pittori lo convinsero a dedicarsi definitivamente alla pittura. Da principio, influenzato da Vlaminck, dipinge lungo le rive della Senna paesaggi dai colori puri, non mescolati. Nel 1905 espose al Salon d Automne e al Salon des Indpendants, collocandosi tra i Fauves. Ma gi nelle prime opere, come L Estaque, dai colori audaci, dai toni ardenti e raffinati, il pittore non aderiva perfettamente alla corrente fauve: uomo di cultura vasta e profonda, ammiratore delle opere dei grandi maestri antichi (di cui aveva eseguito varie copie), non poteva rinunciare a contenere l esuberanza dei colori in un armonia classica di composizione. Per un periodo fu influenzato da Paul Gauguin; i suoi colori divennero cos meno vivi Ricordato anche per le sue attivit di incisore, scenografo, costumista teatrale, scultore e ceramista, continu a dipingere e a esporre con crescente successo internazionale fino alla morte, avvenuta a Garches nel settembre 1954.
L Estaque-Derain

Ponte dei frati neri - Derain

Lo stile di Derain fortemente influenzato, agli inizi del 1900, dal Neoimpressionismo, in particolare dalle opere di Paul Czanne e Vincent van Gogh. Rispetto agli altri pittori fauve, Matisse e Vlaminck, Derain pi misurato, pi luminoso, pi sereno. Semplifica la figura in modo meno antinaturalistico. La sua vasta produzione spesso caratterizzata da un naturalismo che combina elementi tipici di Caravaggio. Essendo pi ragionato, tuttavia, non si distacca dall'estetica fauve: i colori caldi e freddi sono accostati in modo molto contrastante, stesi con pennellate larghe,

pastose e libere. Egli vuole usare la maggior quantit possibile di impasto cromatico, come si nota nelle opere qui riportate, steso a grosse pennellate ben visibili, per rendere meglio la forza degli accostamenti.

RAOUL DUFY Il pittore nacque da una famiglia modesta e durante la giovinezza si avvicin all Impressionismo. Il 1903 fu l'anno della sua prima volta al Salon des Indpendants, nel quale espose fino al 1936.Nel 1906 venne accettato al Salon d'Automne, a cui prese parte fino al 1943.A partire dal 1908, Dufy frequent spesso la Costa Azzurra, intento a dipingere nelle sue tele i colori forti di quelle acque. Negli anni dieci del secolo svilupp nuove ricerche nel campo della xilografia, dalle quali sbocciarono illustrazioni e impressioni su stoffa.

Pittore unico, uno del pi incredibili di tutti i tempi per i suoi stupefacenti blu, verdi, gialli e violacei che sembrano riempire una tela, saturarla, farne un'esplosione d assoluta intensit. Il colore risplende sempre nel suo lavoro, la luce si diffonde con una ricchezza, un calore, una vita, incomparabili, tutto fresco, vivo, allegro come la primavera nella natura o la giovent nella vita. Tutti ci si vede chiaramente nell opera la baia degli angeli , dove una pace, una serenit assoluta regna grazie ai magnifici colori, del cielo che si fonde con il mare all orizzonte.

La baia deglia angeli-Dufy

ESPRESSIONISMO TEDESCO. Anche in Germania nel 1905, e precisamente a Dresda, si costituisce un gruppo di giovani pittori i quali sono accomunati dal desiderio di esprimersi liberamente, di urlare le proprie verit al mondo, di denunciare le ipocrisie della societ in cui vivono, e questo attraverso le loro opere pittoriche. Al vivace ottimismo, di una Arte disimpegnata degli espressionisti francesi, gli artisti tedeschi, contrappongono un arte impegnata e dissacrante, capace di esprimere, con immediatezza e sincerit, inquietudini e angosce.

Anche il linguaggio dei pittori espressionisti tedeschi, si fonda su un utilizzo di colori violenti e innaturali, ma in pi usano anche costruire delle immagini contorte e deformate, e per quanto riguarda le linee, vengono utilizzate spesso linee spezzate, dure e spigolose. Come i Fauves, anche gli Artisti tedeschi non utilizzano le leggi delle proporzioni e delle prospettive, e non cercano di dare l illusione dei volumi e della profondit. I pittori tedeschi, vogliono soltanto comunicare attraverso i colori e le linee, ed una impetuosa violenza, la visione drammatica e pessimistica che hanno nei confronti del mondo e della societ contemporanea, in cui purtroppo devono vivere, ma che non accettano assolutamente. L espressionismo per,differentemente dai Fauves, implica una partecipazione morale, una crisi, una rottura: una protesta che tende all urlo. Le lontane premesse sono nell azione tedesca dello Sturm und Drang (tempesta e assalto) fin dal Settecento e poi in quella del romanticismo germanico,nella rivalutazione dei primitivi e nel concetto di un arte intesa non come bellezza ma come sentimento, come verit inferiore. I precursori di questo movimento il nordico simbolista Munch e soprattutto Van Gogh con la sua ossessione di problemi religiosi e morali. Il linguaggio degli espressionisti tedeschi si fonda sull'uso di colori violenti e innaturali e sull'uso di linee dure e spezzate. Essi non applicano le leggi della prospettiva e non cercano di dare l'illusione del volume e della profondit; colori e linee sono sufficienti a comunicare con impetuosa violenza la visione drammatica e pessimistica che questi artisti hanno del mondo e della societ in cui vivono.

I principali esponenti dell Espressionismo tedesco, sono Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938) ed Emil Nolde (1867-1956), che insieme ad altri artisti danno vita, tra il 1905 e il 1913, al gruppo della Brcke che in tedesco significa ponte . EMIL NOLDE Emil Nolde nacque nel villaggio tedesco di Nolde, vicino al confine con la Danimarca; il suo vero nome era Emil Hansen ma, a partire dal 1902, si fece chiamare come il paese natale, per sottolineare il legame con la sua terra. Una malattia nel 1909 e un contatto diretto con l arte di Vincent Van Gogh e di James Ensor, conosciuto a Ostenda nel 1911, contribuirono ad accentuare il carattere drammatico della sua pittura. Produsse allora opere per lo pi misticheggianti, in cui lo spazio, la forma e il colore perdono ogni funzione descrittiva per assumere un valore espressivo autonomo. Sono importanti anche i molti acquerelli, i disegni, le incisioni su legno, i dipinti del porto di Amburgo e della vita notturna di Berlino, in cui il colore risplende e le forme diventano sempre pi sintetiche per mezzo di un segno estremamente vitale. Nel 1913 e nel 1914 Nolde comp un lungo viaggio, che lo port a visitare luoghi lontani ed esotici, come la Russia, il Giappone e la Cina, fino ad arrivare in Nuova Guinea. Questo viaggio aliment i suoi interessi per le qualit ritmiche e decorative dell arte primitiva, favorendo la comparsa di elementi esotici nella sua pittura e mettendo in risalto le forze primordiali della natura e dell uomo. Nelle sue creazioni del periodo la figura umana continua ad essere gradualmente ma violentemente deformata attraverso una stesura del colore per grandi pennellate. Riscoperto e

rivalutato dopo la seconda guerra mondiale, oggi considerato uno dei maggiori rappresentanti dell espressionismo. Mor a Seebll, nel nord della Germania, il 13 aprile 1956. Per esempio, nell opera intitolata La casa dei genitori ,realizzata nel 1916 circa da Emil Nolde con la tecnica dell acquerello, notiamo come l artista comunica emozioni, servendosi dei colori, che sono la chiave emotiva della maggior parte delle sue opere. In questa opera spiccano i contrasti tra rossi e verdi, gialli e azzurri, addolciti per dalla tecnica dell acquerello che conferisce al paesaggio un atmosfera quasi magica e sospesa. L Artista Nolde, amava dipingere come soggetto, emozioni e sensazioni di suoi ricordi
La casa dei genitori-Nolde

lontani d infanzia, mettendo anche dei paesaggi naturali, utilizzando per dare

una grande forza espressiva, proprio il colore.

La sua posizione di pittore cristiano fu assai difficile, odiato dai nazisti che gli chiedevano di raffigurare ges e gli apostoli con fattezze ariane e che, nel 1937 condannarono le sue tele giudicandole arte degenerata. in questa pentecoste si possono notare i volti degli apostoli in primissimo piano, sovrastati da fiammelle simbolo dello Spirito Santo, occupano quasi tutto lo spazio con i colori incendiari e palpitanti.
La Pentecoste- Nolde

ERNEST LUDWIG KIRCHNER Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg 6 maggio 1880- Davos 15 giugno 1938 fu pittore, scultore e incisore tedesco. In giovent mostr particolare interesse per l arte primitiva e per quella etnica, africana, per la pittura tedesca del Cinquecento, le stampe giapponesi, la scultura nera e polinesiana, e per autori contemporanei come Paul Gauguin e Vincent van Gogh, di cui lo colpirono l immediatezza espressiva e l uso simbolico e psicologico dei colori. Nel 1905 fond il gruppo Die Brcke , ("il ponte", in tedesco), uno dei primi nuclei dell Espressionismo tedesco. Scelse questo nome perch intendevano gettare un ponte verso quegli elementi artistici allora in fermento che si contrapponevano all arte dominante del tempo. In questo periodo le opere di Kirchner, soprattutto paesaggi e ritratti, sono caratterizzate da semplificazioni formali, contorni marcati e colori accesi stesi in uno spazio non naturale: uno stile simile a quello dei Fauves, carico di vitalit istintiva. Solo dopo il 1911 si riscontrer un irrigidirsi del contorno in acri deformazioni e verranno trattati temi sempre pi attuali. Nel 1913 anche il gruppo Die Brcke, come i fauves, si sciolse a causa delle forti polemiche e rivalit sorte al suo interno. Con lo scoppio della prima guerra mondiale Kirchner si arruol, ma nel 1915 fu colpito da un fortissimo esaurimento nervoso, i cui postumi lo avrebbero perseguitato per il resto della vita. Al termine della guerra si trasfer a Davos, in Svizzera, dove continu a soffrire di depressione malgrado il crescente successo. In questi anni, a contatto con il solenne paesaggio alpino, il suo radicale espressionismo si ammorbidisce in uno stile che diventa sempre pi astratto, non privo di allusioni simboliche. Dopo la presa del potere dei nazisti in Germania, centinaia di sue opere furono sequestrate e rimosse dai musei; molte di queste furono dapprima mostrate nell esposizione diffamatoria dell Entartete Kunst ("arte degenerata", in tedesco) del 1937 e poi distrutte. Questi avvenimenti, a cui si aggiunse anche un forte aggravarsi delle condizioni fisiche, provocarono in lui un forte shock all artista tanto che si suicid il 15 giugno 1938 a Davos.

All inizio della sua carriera Kirchner aderisce Neoimpressionismo, ma non resta appagato da un arte di visione , distaccata e misurata. Si sente pi vicino alle opere di Munch, all arte negra, polinesiana, semplifica le forme e il colore con larghe superfici a tinta unita, per effetti pi immediati e vivi. Compone perci dipinti di grande intensit cromatica ed espressiva come l opera Variet , in cui i ballerini rappresentati acquisiscono ancora maggior movimento proprio grazie ai tocchi di colore e agli screzi di bianco che intervallano le tinte stese a macchie.

Varit -Kirchener

Il suo stile diviene sempre pi drammatico, con deformazioni violente e ritmi convulsi. In quest evoluzione rintracciabile il contatto con nuovi movimenti artistici, tra cui il cubismo e l'Art Nouveau. Oltre ai paesaggi e ai ritratti dipinge immagini urbane, con ampie stesure di colori vigorosi che assumono valore autonomo, al pari delle forme e dei volumi, e che ricordano Gauguin e i selvaggi colpi di pennello di Van Gogh.

Franzi ante una silla tallada-kirchener

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