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SABATO 10 MARZO 2012 GAZZETTA

Primo piano

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La casa natale, un libro per la storia di un mito


Oggetti, immagini e parole ripercorrono lavventura straordinaria del Drake Recuperata lantica scritta sul capannone Officina meccanica Alfredo Ferrari

La sala dedicata a Scaglietti scultore di auto

Scaglietti ritratto da Vaccari

Il Centro documentazione del Mef che il visitatore incontra percorrendo lintero invaso della galleria gialla intitolato a Sergio Scaglietti, il carrozziere di fiducia di Enzo Ferrari, uno dei personaggi che con la sua inventiva ha contribuito a realizzare alcune tra le Ferrari pi belle e famose al mondo. Scaglietti scomparso 91enne lo scorso 20 novembre, ma il suo nome risuonato anche ieri in conferenza stampa: Era uno dei principali collaboratori di mio padre - spiega Piero Ferrari - ed era un vero artista che fuori dal lavoro dipingeva. Ricordo che a mio padre diceva sempre: Ingegnere la prossima auto facciamola bene che tanto farla bene o farla male costa uguale. Per chi non lo sa e per fare capire la grandezza di questo grande scultore della lamiera: Scaglietti almeno sino a met anni 60 ha realizzato a mano tutte le carrozzerie delle auto di Maranello, battendo con un martello la lamiera per trasformarla nel vestito che tutti conoscono. La carrozzeria Scaglietti, in collaborazione con Pininfarina, ha realizzato la Ferrari 250, la Testa Rossa, la Ferrari 250 Gto. Nel 1975 la carrozzeria viene acquistata dalla stessa casa della Rossa.

Mio padre - spiega Piero Ferrari - alla fine degli anni Venti convinse sua mamma, che era rimasta vedova, a vendere la casa di via Paolo Ferrari per acquistare unauto sportiva. Un gesto molto coraggioso proprio nellanno ricordato come quello della grande crisi mondiale. La casa Natale in cui il Drake nacque nel 1898 viene abbracciata - in senso letterale, il progettista pens il cofano giallo proprio cos - dalla nuova galleria espositiva. Il vecchio edificio stato recuperato in modo filologico da Andrea Morgante e dagli ingegneri di Politecnica, a partire dalla scritta Officina meccanica Alfredo Ferrari sui due lati lunghi esterni di quello che era il capannone attaccato alla dimora natale. La scritta - spiega il progettista Morgante - era quasi del tutto scomparsa, ma siamo riusciti a trovare il font uguale alla mano dellimbianchino che oltre cent'anni fa predispose linsegna. Si entra dal portone posto di fronte alla vetrata, mentre lentrata della casa (e dei futuri uffici della Fondazione) con la famosa scala citata da Ferrari in varie occasioni pochi metri oltre. Nellex officina, con altezza a doppio volume e tetto a capriate, costruita dal padre Alfredo nel 1830, ospitato lo spazio espositivo. Morgante ha pensato a unenorme struttura bianca che sembra quasi muoversi poich stata pensata come le pagine di un libro che girandosi narrano la vita del Drake. Ci permette al visitatore di scoprire in modo graduale ogni pagina, ogni sezione, della rassegna. Dal soffitto scendono microfoni unidirezionali sotto i quali il visitatore pu sostare ad ascoltare, spesso dalla stessa voce di Ferrari, tante vicende e piccoli segreti della sua biografia. Il sistema allestito a grande scala lungo oltre quaranta metri e si conclude allestremit con il nucleo abitativo e soprattutto due piccole stanzette dedicate al colore viola e al cavallino rampante. Nella prima, posta dove il padre aveva lufficio, collocata una delle famose penne viola

Lofficina di Alfredo Ferrari di fronte allingresso del Museo. A destra: due visitatrici nel salone dove sono esposti i cimeli esposti nel Museo

bar E RISTORANTE

Pranzo a buffet e cena modenese


A fianco della biglietteria della galleria, a pochi passi dalla casa natale, stato collocato il bar che destate si allargher sulla piazzola esterna. Lo gestir una societ di Dante Cagliari oltre ai due proprietari si alterneranno sei dipendenti che ha deciso di tenerlo aperto anche a museo chiuso. Il lounge bar Il museo, motori e sapori aprir alle 9,30 e offrir colazioni, pranzi e buffet, poi dalle 19,30 alle 22,30 larea si trasformer in ristorante con piatti locali. Lo spazio ha una entrata apposita, creata per accedervi anche a museo chiuso. Poco distante i bagni del museo, anche questi progettati da Morgante: le maniglie ricordano nella forma quelle di auto daltri tempi.
La 125 s prima Ferrari uscita dalla scuderia nel maggio del 1947 posizionata lungo il percorso di visita

con cui, ricorda Piero Ferrari Mio padre firmava anche gli atti notarili e per questo era rimproverato. A fianco c la saletta che ospita tutti i cavallini rampanti, a partire da quello che Francesco Baracca us negli anni Venti sugli aerei e pass poi a Ferrari grazie alla vedova di Baracca medesimo Paolina. Lungo il percorso,

insieme a numerosi documenti in parte non originali, sono presenti le famose agende di Ferrari, strapiene di note e con un piccolo tricolore tra le pagine, ma soprattutto la 125 Sport del 1947, prima auto a uscire dalla scuderia di Maranello. Non manca la sua patente di guida - e si pensa allimbarazzo che lesaminatore del rinno-

vo del documento deve avere provato negli ultimi anni di guida dellauto del Drake - gli occhiali e le sue licenze da pilota. La vita privata e professionale di Enzo Ferrari raccontata nellallestimento di Morgante in un film diviso in 8 capitoli: dai video si pu apprendere della prima auto acquistata dal padre nel 1903 - una De Dion

Bouton monocilindro - e dellesordio di Ferrari come pilota sulle strade tra Parma e Berceto nel 1919. Il visitatore poi apprender che nel 1929 nasce tra via Trento Trieste e Ciro Menotti la Scuderia Ferrari. Nel 1932, per la prima volta, appare il cavallino nero imbizzarrito sulle Alfa Romeo. (s.l.)
RIPRODUZIONERISERVATA

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