Anda di halaman 1dari 8

Volume : 3 Numero: 69 Data: Marzo 2012 Sede: Gruppo Alternativa Liguria Di: Asta Paolo, Martini Claudio

Alternativa news
In collaborazione con: Megachip

IN QUESTO NUMERO
1 - Occupyamo Piazza Affari: 31 Marzo Milano - Di: Giorgio Cremaschi (pag. 1/2 ) 2 - Acqua pubblica, si riparte da Marsiglia - Di: Christian Elia (pag. 2/3 ) 3 - Obama ha firmato un decreto sulla legge marziale? Russia Today (pag. 3)

Occupyamo Piazza Affari: 31 Marzo Milano


Di: Giorgio Cremaschi - www.nodebito.it

tratto da:

4 - mar e Vittorio Arrigoni: due pesi e due misure - Di: informare per resistere (pag. 3/4) 5 - Star sui coglioni a tutti". Appunti per un discorso in difesa della scuola Di: Girolamo De Michele (pag. 4/5) 6 - La baby-sitter dell'INPS - Di: Fabrizio Tringali (pag. 5/6) 7 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo sulla riforma del lavoro - Di: Stefania Corucci (pag. 6) 8 - Il ricattatore - Di: Giulietto Chiesa (pag. 6/7) 9 - Benedetto XVI in Messico e a Cuba: le chiavi per capire il viaggio del Papa - Di: Gennaro Carotenuto (pag. 7/8) 10 - APPUNTAMENTO A GENOVA Di: Associazione Antirazzista 3Febbraio (pag. 8)

Credo che oramai sia evidente che tutti i movimenti, tutte le lotte in corso in questo paese, per quanto differenti negli obiettivi e nelle storie, hanno di fronte lo stesso avversario che argomenta allo stesso modo. I metalmeccanici, da poco scesi in piazza con rabbia e orgoglio, sono di fronte alla devastazione del contratto nazionale e delle pi elementari libert nei luoghi di lavoro. Milioni di altri lavoratori subiscono le stesse aggressioni senza avere la stessa forza o senza essere chiamati alla lotta da un sindacalismo confederale sempre meno capace di reagire. In Valle Susa nel nome degli affari, della competitivit, del lo vuole lEuropa, si sta procedendo a una sopraffazione democratica e ambientale tra le pi gravi della storia della Repubblica. Sulle pensioni il governo ha realizzato il sistema previdenziale pi feroce dEuropa, lo dice la stessa Unione. Il decreto sulle liberalizzazioni reinterpreta larticolo 41 della Costituzione, rovesciandone il significato e i limiti vengono cos posti al pubblico e non al privato. Alla faccia del referendum sullacqua e dei beni comuni. Che anzi, con il patto di stabilit e con i vincoli agli enti locali diventeranno la principale fonte di affari dei prossimi anni. Iniziative e appuntamenti del Comitato No Debito Con il pareggio in bilancio assunto a norma costituzionale e con lintreccio di questa norma con il fiscal compact europeo, cio con limpegno ventennale a restituire met del debito pubblico complessivo, lo stato sociale viene posto al di fuori della Costituzione della Repubblica. Ed stupefacente che un parlamento di nominati possa decidere del nostro futuro senza alcuna consultazione democratica e sono pesanti anche le responsabilit del Presidente Napolitano. Infine larticolo 18. Che verr colpito dal governo, proprio perch cos vogliono quei mercati e quella finanza internazionale che questo governo rappresenta e rassicura. Cosa devono farci ancora? Questo governo ormai chiaramente, anche nelle battute volgari con cui si esprimono i ministri, un governo di destra. Di quella destra europea che attorno a Monti, Merkel e Sarkozy, affronta la crisi con unoperazione tecnicamente reazionaria. Cio con lo smantellamento dello stato sociale, con le privatizzazioni, con il ritorno a un liberalismo ottocentesco, accompagnato dai poteri dello stato degli anni Duemila. Quando il capo della Banca europea Mario Draghi dice che il sistema sociale europeo finito, propone una soluzione devastante alla crisi, con limitazione di quel modello sociale ed economico degli Stati Uniti, che la prima causa della crisi mondiale. Dieci anni fa a Genova e in tutta Europa un grande movimento di lotta e di coscienze contestava il liberismo, il mercato e la globalizzazione, che allora sembravano vincenti ovunque. Oggi che siamo dentro la crisi della globalizzazione e del dominio finanziario su di essa, quelle politiche liberiste che lhanno provocata paiono avere pi consenso di dieci anni fa. E giusto cercare spiegazioni culturali, sociali ed economiche approfondite. Per bisogna farlo mentre ci si rimette in moto. A differenza di Alberto Asor Rosa, quando Monti va allestero e si vanta di aver attuato nel nostro paese brutali riforme sociali senza nessuna reale contestazione, io mi vergogno. Cosi come mi vergogno quando vedo il concerto europeo massacrare la Grecia e usarla come minaccia verso tutti popoli. In Italia abbiamo qualche problema in pi che altrove perch, come in Grecia, le principali
PAGINA 1 Alternativa news n69

forze politiche di centrodestra e centrosinistra sostengono il governo ispirato dalla Bce. E deve fare le capriole Bersani, quando dichiara di sostenere Hollande che in Francia vuol mettere in discussione i patti europei, mentre in Italia sostiene Monti che appoggia apertamente Sarkozy. Dobbiamo provare a ripartire per ricostruire. Dopo il 15 ottobre ci siamo fermati e loro sono andati avanti come treni, anzi come tav Lappello che lancia la manifestazione a Milano, Occupyamo Piazza Affari, sottoscritto da militanti sindacali e politici, da movimenti ambientali e civili, da sindacati e partiti, da protagonisti delle lotte di fabbrica e nel territorio. La decisione di lottare e di essere alternativi senza remore a monti e alla sua politica, questo ci che unisce.

Acqua

pubblica,

si

riparte

da

Marsiglia -

Di: Christian Elia - E-mensile.it

Il Forum alternativo dei movimenti dell'acqua di Marsiglia stato


un successo (a differenza del forum ufficiale)... la battaglia per la difesa dell'acqua si combatter su due fronti, quello nazionale (che nel nostro paese si concretizza con l'obbedienza civile e, con modalit diverse nei vari territori, le richieste di pubblicizzazione delle aziende che gestiscono l'acqua) e a livello Europeo. Riuscir il movimento dell'acqua a coalizzare le forze necessarie in tutti gli stati dell'Unione per creare finalmente un'opposizione europea alle politiche neoliberiste? Le premesse ci sono tutte... il risultato dipende anche dall'impegno di ognuno di noi. (FabioNews) Si chiuso a Marsiglia, in Francia, il 17 marzo scorso, il Forum Alternativo Mondiale dellAcqua (Fame). Attiviste ed attivisti del Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua, insieme alla vasta coalizione dei movimenti per lacqua di tutto il mondo e a tantissimi altri attori della societ civile, si sono riuniti per definire una strategia europea contro il paradigma di sfruttamento e di mercificazione del Forum Mondiale dellAcqua (Wwf), convocato dalle multinazionali del settore, come Veolia, Suez e Acea, insieme alla Banca Mondiale e con legida dellOnu. E il mensile ha chiesto come sia andata a Francesca Carpini, giornalista e scrittrice, responsabile della comunicazione dellassociazione Yakuche ha fatto parte della delegazione italiana. Quale bilancio si pu trarre del Forum Alternativo di Marsiglia? Il Forum non poteva andare meglio, sotto molti punti di vista. E stato molto ricco e partecipato, sia dalle rappresentanze dei movimenti e delle organizzazioni internazionali che dalla cittadinanza e dalla gente che arrivata dallItalia e non solo. Sono stati almeno 4500 i partecipanti. Si riusciti a centrare il senso di questo Forum: importante sia per il momento storico che si attraversa sia per la citt che lo ospitava, in quanto Marsiglia la Francia, la culla delle multinazionali dellacqua pi aggressive a livello mondiale. Si diceva che i Forum avessero perso un po di efficacia, in quanto i documenti che producono spesso rimangono lettera morta. Invece qui si sono raggiunto gli obiettivi prefissati: la rete europea ne uscita sdoganata ufficialmente, con dei principi condivisi, da movimenti che hanno storie differenti. Si scritta la Carta Europea dei movimenti per lacqua attorno a quattro punti chiave e abbiamo lanciato il referendum europeo ad aprile per il riconoscimenti della commissione dellacqua come bene comune. Infine si riusciti a dare lo smacco al Forum mondiale ufficiale. Ci si accorti che era completamente sparita la necessit di un confronto. Ricordo appena tre anni fa il forum di Istanbul, dove, seppur in condizioni diverse, cera un continuo continuo confronto con il Forum ufficiale e la volont di chiedere ad alcun governi di appoggiare la nostra carta da qualche governo era stata condivisa. Questa volta il Forum Alternativo ha tracciato un cammino in assoluta autonomia, mentre dallaltra parte i lavori del Forum ufficiale sono andati male, con una partecipazione molto al di sotto delle aspettative e 2500 pasti buttati via al giorno. E stato molto interessante vedere delle persone che facevano parte della delegazione delle Nazioni Unite al Forum ufficiale venire al nostro

Forum alternativo. Ci dicevano come da loro si respirasse un clima pessimo perch le grandi contraddizioni che questo appuntamento si trascina dietro erano emerse. Questo penso che sia il risultato migliore che potevamo raggiungere. Lidea di disconoscere completamente il Forum ufficiale stata un successo, come la grande marcia per le strade di Marsiglia che ha chiuso i lavori. Quali sono i quattro punti sanciti dalla Carta europea? Il primo punto quello del riconoscimento che lacqua non una merce, ma un diritto universale ed un bene comune, quindi sancendo la lotta contro le privatizzazioni e la gestione partecipata delle risorse idriche senza lintrusione dei privati. Il secondo punto, di non facile superamento, perch non tutti i movimenti nazionali sono arrivati a un punto di elaborazione del tema dei beni comuni come quello italiano, stato labbandono del full cost recovery come principio guida del finanziamento del servizio idrico. Il terzo punto quello di garantire a tutti laccesso al quantitativo minimo vitale dacqua, definendo laccesso allacqua come diritto umano. Infine, il quarto punto, la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori alla gestione del servizio. Allinterno della Carta europea, per, c anche dellaltro: la commistione dei nostri movimenti con la visione indigena, cio con chi ha iniziato questa lotta in America Latina. La Carta europea ha recepito il riconoscimento dei diritti della natura e la difesa del ciclo integrale dellacqua, come sancito ad esempio nella costituzione dellEcuador. Altro elemento importante quello del riconoscimento del rapporto tra condizione femminile e accesso allacqua, per sottolineare il legame inscindibile tra questo elemento e la donna, anche dal punto di vista del ruolo femminile allinterno della comunit. Ci sono stati dei passi avanti rispetto al progetto partito nel 2005 che prevedeva laccantonamento del un per cento delle bollette dellacqua per la creazione di un fondo per i Paesi in via di sviluppo? E stato uno degli argomenti presi in considerazione e si lasciata libert di cammino a ciascuno in questo senso. Anche perch il gruppo italiano, ad esempio, spinge molto di pi su una gestione pubblica e partecipata, che vada quindi a incidere sulla solidariet da un punto di vista politico. Ma resta un sentire globale e in questo senso sono stati presi impegni per grandi battaglie mondiali, come quelle contro le dighe e i mega progetti idrici e lindustria mineraria che incide sulle falde acquifere. Tutti i mega progetti che in modo trasversale nel mondo hanno medesimi effetti e modalit, dallinquinamento alla violenza. Un delegato messicano, Bernardo Vazquez, stato ammazzato mentre era impegnato nella lotta a Oaxaca contro una multinazionale canadese. Ed stato ricordato pi volte limpegno che il movimento europeo deve mettere per combattere questi mega progetti che nascono in Occidente e devastano Africa, Asia e altrove. Lattenzione verso laltro un principio fondamentale di questo cammino. Che iniziative ci aspettano dopo Marsiglia a livello europeo? Due saranno le grandi iniziative europee. Una promossa dallEuropean Federation of Public Service Unions (Epsu) e laltra promossa dallInstitut Europen de Recherche sur la Politique de lEau (Ierpe) fondato a Bruxelles. Il primo, che partir ad aprile, cercher di ottenere dallUe il riconoscimento dei principi

PAGINA 2 Alternativa news n69

sanciti dai referendum italiani. Compreso il minimo dei 50 litri pro capite. La prima attivit su scala europea sar quella di utilizzare lIniziativa dei cittadini Europei, ovvero lo strumento di democrazia diretta recentemente introdotto dal trattato di Lisbona. Lobiettivo raccogliere un milione di firme in sette paesi per invertire la trazione privatizzatrice dellUnione e proporre uniniziativa legislativa alla Commissione. Elemento che diventa importante, per riappropriarsi delle istituzioni europee, sempre pi legate alle banche e sempre meno ai cittadini. Perch questa austerity colpisce i servizi e i beni comuni e per uscire dalla crisi economica noi proponiamo unalternativa che basata su questi principi. E rivoluzionaria lidea di avere un movimento europeo coeso che affronta lUe e detta le proprie condizioni per iniziare un percorso che non sar breve ma necessario.

Obama ha firmato un decreto sulla legge marziale? - tratto da: Russia Today
Mentre la gente se ne andava a godersi l'happy hour, lo scorso venerd sera, il presidente Barack Obama firmava un ordine esecutivo che potrebbe dargli il potere di istituire la legge marziale negli Stati Uniti in tempo di pace o durante una minaccia nazionale. Lordine esecutivo sulla preparazione delle risorse della difesa nazionale dar a Obama il potere di sovrintendere a risorse e servizi necessari a sostenere tali piani e programmi. Molti americani sono rimasti scioccati nello scoprire che l'ordine conferisce al presidente un potere praticamente illimitato sui cittadini statunitensi e le loro propriet. Tutto in nome della sicurezza nazionale, naturalmente. Nell'ordinanza si afferma che in caso di una potenziale minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti sono necessarie delle azioni che garantiscano la disponibilit di adeguate risorse e capacit produttive, compresi i servizi e le tecnologie critiche, per esigenze di difesa nazionale. Secondo un comunicato stampa della Casa Bianca, gli Stati Uniti devono avere una base industriale e tecnologica in grado di soddisfare le esigenze di difesa nazionale e in grado di contribuire alla superiorit tecnologica dei suoi equipaggiamenti di difesa nazionale. Nell'ordine si prevede che il Ministro dell'Agricoltura possa allocare materiali come risorse alimentari, risorse di allevamento, nonch la distribuzione di macchine agricole e fertilizzanti commerciali. Lo stesso vale per tutte le forme di energia, le risorse sanitarie, i trasporti, e perfino le risorse idriche. Secondo il comunicato stampa della Casa Bianca lo scopo quello di delegare le autorit nazionali e indirizzare le politiche delle risorse della difesa nazionale nonch i programmi previsti dal Defense Production Act del 1950, come modificato. Le tattiche furtive non potevano presentarsi in un momento peggiore, soprattutto dopo la recente firma dellHR 347, ossia il "Trespass bill" e lancora pi terrificante National Defense Authorization Act (legge di autorizzazione sulla Difesa Nazionale, NdT), che permette al presidente di detenere e torturare cittadini americani senza un giusto processo. Anche se molti la vedono come unulteriore presa di potere da parte dell'amministrazione Obama, non la prima volta che un presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo come questo. Il suo nuovo passaggio solo un aggiornamento degli ordini esecutivi firmati nel 1994 dal presidente Clinton, che invocano poteri simili in un momento di crisi. Anche lExecutive Order - EO 12919 di Clinton era un emendamento allEO 10789, che era stato emanato dall'amministrazione Eisenhower nel 1958. Pertanto i difensori sostengono che questo Executive Order non concederebbe al presidente l'Autorit che non aveva prima di firmarlo. William A. Jacobson, professore associato presso la Cornell Law School dichiara a WND.com: Se qualcuno intende usare l'argomento che si tratti di un ampliamento dei poteri presidenziali, lo faccia sulla base del linguaggio effettivo. gi tanto che Obama in effetti sbaglia, senza dar vita a presunzioni che non reggono a un esame, Jacobson ha aggiunto. Tuttavia proprio il linguaggio di questo decreto ad aver terrorizzato anche molti fra quanti si siano presi la briga di leggerlo per intero. Anche laddove il presidente non usasse mai questo potere, il fatto che disponga di una tale illimitata autorit che incombe sugli americani e le loro propriet non suona in modo confortante per gente che presume di vivere nella terra della libert. mar mar e Vittorio Arrigoni: due pesi e due misure - Di: informare
per resistere
derivanti dallo status di militari dei due detenuti. Il governo indiano confuta questa tesi: non si tratterebbe di acque internazionali, bens di zona contigua, e i due mar sarebbero forze private, non militari. Una vicenda intricata, sulla quale pesa anche la strumentalizzazione politica delle autorit politiche indiane in funzione elettorale, che lesecutivo guidato da Monti sta seguendo con molta attenzione e apprensione, sia recandosi con propri rappresentanti in India, sia tenendo accesi i riflettori in Parlamento, nelle sedute del governo e in Europa. Vittorio Arrigoni non era un militare. Era un attivista, in Palestina, dellInternational Solidarity Movement. Nel 2010 aveva preso parte alla Freedom Flotilla, spedizione di generi di prima necessit da fare giungere a Gaza forzando il blocco israeliano. Aveva anche denunciato le atrocit commesse dallesercito di Tel Aviv sulla popolazione

Il

governo italiano giustamente sta facendo di tutto per riportare a casa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due mar arrestati in seguito allincidente che ha provocato la morte di due pescatori al largo delle coste indiane. I due militari facevano parte della scorta in servizio anti-pirateria sulla petroliera Lexie, battente bandiera italiana. Da un mese sono trattenuti in prigione, separati dagli altri detenuti, in attesa che si giunga ad una soluzione condivisa dal governo indiano e da quello italiano. Palazzo Chigi contesta la competenza della giurisdizione, che dovrebbe essere italiana essendo lincidente avvenuto in acque internazionali e larresto stesso, che violerebbe i diritti

inerme, girando e diffondendo video sulle vittime (per lo pi bambini) delle bombe al fosforo. Il 15 aprile sar trascorso un anno da quando stato ucciso, dopo essere stato rapito da un gruppo salafista. Un crimine imbarazzante e ignobile, secondo il presidente dellAutorit Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, perpetrato a danno di un italiano solidale con Gaza, la presa di distanza dei principali forum jihadisti. Sul CORRIERE DELLA SERA, Francesco Battistini ha sollevato la questione dei ritardi nel processo per lassassinio di Arrigoni. Un dibattimento quasi inesistente, udienze brevissime, continui rinvii e la sensazione che la corte sia orientata ad accogliere la tesi difensiva, che addossa la responsabilit ad un fondamentalista islamico ucciso dalla polizia palestinese, scagionando cos i PAGINA 3 Alternativa news n69

quattro imputati (tre attualmente arrestati, uno a piede libero). Arrigoni, vittima dimenticata di un processo farsa ha titolato il quotidiano di via Solferino. Il silenzio del governo italiano su questa vicenda assordante. La giustificazione ipocrita: essendo Hamas considerata unorganizzazione terroristica, non pu essere riconosciuta come interlocutrice dal governo italiano, che per questo motivo non ha mai mandato al processo nemmeno un osservatore. Ecco, disturba parecchio lidea che esistano Italiani di serie A in divisa e Italiani di serie B con la pipa in bocca e la kefiah al collo.

"Star sui coglioni a tutti". Appunti per un discorso in difesa della scuola di: Girolamo De
Michele

1. Nel maggio 1967, quando viene pubblicata la Lettera a una professoressa, quasi due terzi degli italiani il 63%, per l'esattezza non sono in grado di riassumere un articolo di giornale dopo averlo letto, e pi della met il 52% incapace di applicare nella realt quotidiana le nozioni di base della matematica. La capacit di comprendere un testo complesso un romanzo, un articolo di approfondimento corredato da tabelle e cifre era limitata all'1.9% della popolazione, compresa quella scolarizzata. Mi sembra un quadro eloquente di cos'era l'analfabetismo ai tempi di quella scuola pre-sessantottarda tanto citata, come esempio positivo, da chi si riempie la bocca di stronzate. Nei 30 anni che sono seguiti al fatale 1968, la percentuale di analfabeti di ritorno scesa a poco pi del 20% degli scolarizzati, e quella di cittadini attivi, dotati degli indispensabili strumenti per comprendere il mondo ed essere attivi nell'esercizio dei diritti, salita al di sopra del 10%. Lo ricordo a chi si riempie la bocca con il mantra degli insegnanti che non vogliono farsi valutare: sono questi dati il vero test di valutazione della scuola. E ricordo che stiamo parlando non di risultati rilevati all'uscita dalla scuola, ma di competenze e capacit che si sedimentano nella societ attraverso gli anni. Questa la colpa della scuola italiana: aver combattuto la battaglia di don Milani contro una scuola di classe, cinghia di trasmissione e di assoggettamento del potere e del sapere dominanti. Quando la scuola italiana ha cominciato a scalfire questo dispositivo, sono iniziati gli attacchi alla scuola pubblica. 2. Il neo-sottosegretario all'Istruzione Rossi Doria ha rilasciato inequivoche dichiarazioni sui test INVALSI. La pi sconcertante quella del consenso: appena il 5% delle scuola si sono dichiarate contrarie ai test di valutazione. Forse il sottosegretario Rossi Doria ignora che quel 5% la percentuale delle scuole che sono riuscite, nonostante tutto, a esprimersi sui test di valutazione: perch alla quasi totalit degli insegnanti stata impedita la libera espressione sul proprio luogo di lavoro, sancita dall'articolo 1 dello Statuto dei Lavoratori. Attraverso le circolari-bavaglio, cio con un mero atto amministrativo, si impedito l'esercizio di un diritto costituzionale regolamentato da una legge dello Stato: e quando le circolaribavaglio non bastavano, si ricorso a ben altri strumenti. Ad esempio, un'altra circolare riservata del dottor Limina, dirigente scolastico regionale dell'Emilia-Romagna, con cui si sollecitava il monitoraggio dei siti e dei blog che si occupano di scuola. Ad esempio, il decreto-Brunetta che ha riformato in senso autoritario il ruolo dei dirigenti. In questo modo, la scuola pubblica stata usata come laboratorio, non a caso assieme alla FIAT, per sperimentare quel processo di decostituzionalizzazione di sostituzione dei diritti sanciti dalle costituzioni formali con atti amministrativi fondati su una logica sedicente efficentista e funzionale che trova in Italia, cos come in Grecia e in Spagna, la sua logica evoluzione nel commissariamento della volont popolare e nella rivoluzione dall'alto, ovvero nella dittatura commissaria esercitata dalla BCE sui paesi travolti dalla crisi del capitale finanziario. La priorit del sottosegretario Rossi Doria sembra essere quella di dimostrare che il suo ruolo non quello della foglia
PAGINA 4 Alternativa news n69

di fico che nasconde le vergogne dell'ascesa di Elena Ugolini, quinta colonna di Comunione e Liberazione all'interno del sistema di istruzione, al sottosegretariato: Rossi Doria tiene a dimostrare di essere organicamente inserito all'interno dei governo dei cosiddetti tecnici incaricato di portare a compimento quel disegno di devastazione e svendita dell'istruzione pubblica che la precedente maggioranza non era in grado di garantire. 3. I test di valutazione, dunque. Attraverso i quali la complessit della didattica e dei processi di apprendimento viene ridotta a una sequenza di crocette, al ritmo di una al minuto. La didattica e l'apprendimento hanno il loro fondamento nello spirito critico; nella capacit di riflessione; nel saper riconoscere i propri errori e nel maturare un'adeguata capacit di autocritica; nella cooperazione attiva tra studenti, docenti, e tra questi e quelli; nell'approccio pluridisciplinare; nella pari dignit di tutte le materie e di tutti gli ambiti disciplinari. Nulla di tutto questo passibile di misurazione con i test a crocette. Come scrive Chris Hedges [qui], il superamento di test a scelta multipla celebra e premia una forma peculiare di intelligenza analitica, apprezzato dai gestori e dalle imprese del settore finanziario che non vogliono che dipendenti pongano domande scomode o verifichino le strutture e gli assiomi esistenti: vogliono che essi servano il sistema. Questi test creano uomini e donne che sanno leggere e far di conto quanto basta per occupare posti di lavoro relativi a funzioni e servizi elementari. I test esaltano quelli che hanno i mezzi finanziari per prepararsi ad essi, premiano quelli che rispettano le regole, memorizzano le formule e mostrano deferenza allautorit. I ribelli, gli artisti, i pensatori indipendenti, gli eccentrici e gli iconoclasti quelli che pensano con la propria testa sono estirpati. 4. A chi giova questo stato di cose? Scrive ancora Chris Hedges: Una nazione che distrugge il proprio sistema educativo, degrada la sua informazione pubblica, smantella le proprie librerie pubbliche e destina le proprie onde radio a un intrattenimento stupido e dozzinale, diventa [come il Tommy del musical degli Who] cieca, sorda e muta. Stima i punteggi nei test pi del pensiero critico e dellistruzione, celebra laddestramento meccanico al lavoro e la singola, amorale abilit nel far soldi. Sforna prodotti umani rachitici, privi della capacit e del vocabolario per contrastare gli assiomi e le strutture dello statoazienda, e li incanala in una casta di gestori di droni e di sistemi. Trasforma uno Stato democratico in un sistema feudale di padroni e servi delle imprese. La scuola che viene una scuola classista, nella quale solo una piccola parte di studenti, provenienti dall'attuale classe dirigente e destinati ad essere la classe dirigente del futuro, potr permettersi l'acquisizione di quegli strumenti critici che la scuola non riuscir pi a fornire. I dati delle iscrizioni scolastiche sono un primo campanello di allarme: aumentano le iscrizioni agli Istituti tecnici, che pure sono progressivamente declassati ad Istituti professionali di fatto, da parte di studenti che non hanno nel proprio orizzonte la prosecuzione degli studi. Che tipo di lavoro aspetta posto che ce ne sia all'orizzonte questi studenti? Senza le competenze per leggere, comprendere e interpretare i contratti di lavoro, ben pi complessi e tortuosi di quel contratto nazionale dei metalmeccanici la cui comprensione don Milani intendeva come imprescindibile competenza di lettura, parte di loro sar soggetto docile e disciplinato, flessibile

e flexicurizzabile, come Marchionne, Marcegallia & gli Ichino Brothers desiderano. Il resto e con loro i figli dei migranti scivolati rapidamente dalla formazione professionale al mondo del lavoro avr come orizzonte il lavoro in nero nei cantieri edili controllati dai consorzi camorristici e ndranghetini: se non sei in grado di comprendere un contratto di lavoro, perch fare la fatica di firmarlo? Lavoreranno al traino della produzione di valore finanziario attraverso opere il cui solo utile l'accumulazione e la circolazione di capitale, nelle cui maglie si risciacqua il nero dell'usura, dello spaccio e dell'estorsione; senza alcuna consapevolezza del danno sociale che cementificazioni e traforazioni selvagge prima ancora che inutili andranno a provocare. 5. Quanto alle macerie del sistema-istruzione, esse saranno just in time raccolte e riutilizzate dalla lobby della Compagnia delle Opere alias Comunione e Liberazione, che procede spedita nella sua campagna di infiltrazione dei gangli vitali della societ. Non tarder molto un convegno sull'emergenza educativa promosso, ipotizziamo, dall'ex Miglio-boy Ornaghi, con le autorevoli presenze di Elena Ugolini e del neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, tutti firmatari dell'appello ciellino del 2005 "Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio". Nessun linguaggio innocente, scrive il mio amico Gianni Biondillo: dietro questa frase banale come un "amico di Maria" c' un preciso messaggio, c' un'intera visione del mondo. Un mondo nel quale non la plurale e moltitudinaria autonomia critica, ma l'uniformit all'interno della norma e della legge dominante di un popolo soggetta, cio assoggettata, a un'educazione calata dall'alto e presentata come impermeabile alla critica e alla messa in discussione in quanto pretesa testimone di verit: la scuolaparrocchia, degno complemento della scuola-azienda, nella quale il buon pastore conduce le greggi. E del resto, se lo chiamano gregge un motivo ci sar. 6. Si vuole quindi completare, col silenzio-assenso di una sinistra parlamentare che quando non complice connivente silenziosamente assente, un disegno iniziato quarant'anni fa. Quarantanni nel corso dei quali mi prendo la libert di citarmi ci stato insegnato che le parole servono per litigare, non per intendersi. In questi quarantanni stata messa allopera ogni sorta di strategia retorica, comunicativa, discorsiva per avvelenare la capacit di giudizio, la stessa facolt di ragionare di una nazione. Basta pensare alla televisione: alla sostituzione dellinformazione e dellinchiesta con la telerissa, dei programmi educativi con programmi soft-porno; i cosiddetti reality educano a nominare, cio a discriminare ed escludere, e insegnano che lunico modo per stare insieme in una classifica nella quale uno vince, e gli altri perdono; i quiz educano a considerare la cultura come una domanda elementare la cui risposta solo S/No; il culto di santi miracolosi, la moltiplicazione delle madonne piangenti, lorgia di misteri ed eventi inspiegabili si abbatte come londa di un maremoto sullo spettatore, persuaso a una fede nellirrazionale che contrasta con lidea che cultura e intelligenza rendano luomo libero perch autonomo. Questa proliferazione di discorsi, di comportamenti, di strategie persuasive ha minato alla base la capacit di autonomia, di ragione, di coesione della societ italiana. Ha favorito la nascita di una generazione di individui passivi, pavidi e paurosi; uomini e donne che si percepiscono impotenti e affidano le proprie sorti ai miracoli, poco importa se politici o religiosi. Ha sostituito letica con i gratta-e-vinci, la verifica dei fatti con la cieca fiducia. persino ammirevole il modo in cui le parole si siano poco a poco trasformate in pratiche, come abbiano dapprima insensibilmente, poi con sempre maggiore evidenza modificato lordine delle cose. Lordine di questi discorsi coerente con lordine delle cose che si imposto dagli anni Ottanta: cinismo, arrivismo, individualismo, ignoranza. Siamo arrivati alla glorificazione di un manigoldo che,

prima ancora di incassare tangenti, ha rubato gli ideali e i valori di un secolo: che ha tradito milioni di uomini e donne a partire dai miei genitori che credevano nelluguaglianza, nella giustizia, nella libert. Un manigoldo che aveva una parte del muscolo cardiaco necrotizzata: probabilmente la sede della coscienza morale e dei valori etici. Oggi gli si dedicano strade, forse domani qualche scuola: un Liceo Bettino Craxi prender il posto delle scuole intitolate a Sandro Pertini. 7. Questa la posta in gioco, e contro tutto questo necessario, urgente, indispensabile alzare la voce, e non solo quella. Viviamo in uno strano paese, dove se capita che un ragazzo con una felpa nera rompa per rabbia la vetrina di una banca si scatena il finimondo, con condanne unanimi e bypartisan: ma nessuno, a quanto pare, s'indigna se non contro una lastra di vetro, ma contro la coscienza morale e civile della nazione, contro il diritto all'istruzione, al libero pensiero, al futuro vengono lanciate quelle autentiche bottiglie molotov che sono le politiche scolastiche degli ultimi anni. Alla scuola si vuol fare ci che si vuol fare alla Val di Susa: e in difesa della scuola dobbiamo utilizzare ogni mezzo necessario, prendendo esempio dalla resistenza dei valsusini, dalla loro capacit di contagio, dalla loro determinazione. Forse dovremo imparare anche noi a scalare i tralicci. Per citare ancora don Milani: Ecco dunque l'unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto (cio in grazia di Dio), mirare in alto (per noi e per gli altri) e sfottere crudelmente non chi in basso, ma chi mira basso. Rinceffargli ogni giorno la sua vuotezza; la sua miseria, la sua inutilit, la sua incoerenza. Star sui coglioni a tutti come sono stati i profeti innanzi e dopo Cristo. Rendersi antipatici noiosi odiosi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce. Le alte cariche dello Stato, i politici, i conduttori televisivi, gli editorialisti di "Repubblica" e del "Corriere" ci toglieranno l'amicizia su facebook: pazienza. Quando ti hanno rubato il presente, e col presente anche il futuro, con l'amicizia degli ipocriti ti ci puoi pulire il culo.

La baby-sitter dell'INPS -

Di: Fabrizio Tringali

La riforma del lavoro contiene anche altre norme oltre a quelle che riguardano l'articolo 18 e i licenziamenti facili. Alcune di esse vengono spacciate come provvedimenti "a favore delle donne" e indirizzate a "conciliare vita familiare e lavoro". Una delle proposte del governo, rispetto alla quale nessun sindacato ha finora opposto rifiuto, mostra come le proposte presentate come favorevoli ai lavoratori siano in realt non solo del tutto funzionali alle esigenze delle imprese, ma addirittura capaci di risvolti agghiaccianti per la vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Eccola qua: "voucher per servizi di baby-sitting". In base a questa norma, i genitori lavoratori possono decidere di non usufruire della maternit/paternit facoltativa, che consente di avere a disposizione 10 mesi per stare insieme al neonato, ed in cambio ottenere dei voucher con cui pagare servizi di baby-sitting erogati dall'INPS. Non vi dubbio sul fatto che l'istituto della maternit/paternit facoltativa presenti problemi: infatti coloro che ne usufruiscono, percepiscono dall'INPS solo il 30% del loro stipendio (e solo fino al compimento del terzo anno del figlio, dopo non percepiscono pi nulla). Con la proposta del governo, per, non si favorisce un accoglimento pi umano del nuovo nascituro(cosa che si sarebbe potuta ottenere alzando la soglia di stipendio versato dall'INPS almeno al 50%), bens si incentiva solo ed esclusivamente il rientro al lavoro del genitore lavoratore una volta terminato il periodo di assenza per maternit obbligatoria (3 mesi dopo la nascita),
PAGINA 5 Alternativa news n69

nonostante sia chiaro a chiunque che 3 mesi di vita sono un'et troppo precoce perch il bimbo non veda pi i genitori, per tutto il giorno, e resti con una persona estranea. Ma come possono le organizzazioni che dovrebbero rappresentare le lavoratrici ed i lavoratori, accettare una norma del genere? Si tratta chiaramente di un provvedimento favorevole alle aziende, che ottengono il rientro al lavoro del genitore, e scaricano i costi sul settore pubblico. I lavoratori invece, ottengono di essere privati della possibilit di poter restare, almeno un po', con i proprio figli. Questa la classica elemosina vergognosa e disumana destinata a chi non ricco. Chi non sar abbastanza "ricco" da potersi almeno permettere di percepire, per diversi mesi, solo il 30% dello stipendio, sar costretto a far crescere i figli neonati dalla baby-sitter dell'INPS.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo sulla riforma del lavoro


Di: Stefania Corucci

La cosiddetta riforma del lavoro la conclusione coerente di un processo iniziato negli anni 90 in Italia con lapprovazione del pacchetto Treu. A suo tempo stata una svolta storica, perch ha inaugurato la stagione del lavoro precario, segnando una discontinuit con la precedente legislazione sul lavoro che, fino agli anni 70, si era mossa in continuit con il dettato costituzionale (art. 1, 36, 38, 41). Una legislazione che valorizzava la dimensione collettiva, muovendo dal presupposto dellintrinseca debolezza del contratto individuale e della indispensabile necessit del lavoratore di presentarsi al contratto con la garanzia di un patto stipulato in sede collettiva (Contratti nazionali). Una legislazione che valorizzava e rafforzava anche la normativa in materia di tutela fisica del lavoratore. Con il pacchetto Treu - e successivamente con la legge c.d Biagi (2003), - si opera un vero e proprio capovolgimento del presupposto che aveva ispirato la precedente legislazione del lavoro: si assegna la priorit al mercato, modulando la sorte del lavoratore in base alle mutevoli convenienze aziendali. Con la crisi finanziaria questo processo ha subito unaccelerazione, di cui stata protagonista la BCE, con la sua nota lettera che prescriveva precisi adempimenti ai governi europei in materia di lavoro. Vediamo, in sintesi, i punti rilevanti di questa riforma del lavoro: - Art. 18: nel caso di licenziamenti per motivi economici non vi pi la possibilit del reintegro al lavoro, ma il datore di lavoro pu essere condannato solo al pagamento di unindennit. Il reintegro possibile solo nel caso di palesi discriminazioni. Anche per i licenziamenti per motivi disciplinari il giudice potr scegliere tra reintegro ed indennizzo - Nella riforma non contemplata la soppressione delle 46 tipologie contrattuali esistenti. Rimangono in piedi il lavoro a progetto, contratto a chiamata ecc. - passaggio dal 2017 dalla mobilit alla
PAGINA 6 Alternativa news n69

assicurazione sociale per limpiego (Aspi) di norma dura 12 mesi e 18 per gli over 50 (la mobilit durava fino a 4 anni per gli over 50) Anche quelle norme che sembrano muoversi nella direzione di maggiori tutele per il lavoratore, in realt interessano forme marginali e ininfluenti del lavoro. Il mondo politico e sindacale ha enormi responsabilit nellaver determinato questo esito distruttivo: i suoi esponenti, nella migliore delle ipotesi, hanno fatto finta di non capire che questa deregolamentazione del lavoro iniziata negli anni 90 avrebbe trascinato i lavoratori nel baratro. Ora non ci sono pi spazi di trattativa, ogni forma di trattativa destinata alla sconfitta. E necessario quindi respingere lintero impianto della riforma, e trovare nuove strade da percorrere al di fuori di questi partiti, di questi sindacati e di queste logiche neoliberiste.

Il ricattatore
Di: Giulietto Chiesa - www.cadoinpiedi.it

Monti lancia l'aut aut: "Se il Paese non pronto siamo pronti a lasciare". E' solo il ricatto di un uomo in difficolt. La sua cura non salver l'Italia, perch una cura sbagliata. Quando parla di mosse "eque e solidali" usa il linguaggio di Orwell per nascondere la realt. Monti stato chiaro: "Se la riforma non condivisa ci facciamo da parte". Un ricatto agli italiani? Capisco che questa dichiarazione indica una difficolt. Il Signor Monti comincia a capire che la cura che sta cercando di imporre all'Italia non sar facilmente accettata, le resistenze stanno apparendo e non sono soltanto delle resistenze della coalizione che lo sostiene, ma sono resistente che vengono dal Paese reale e che indicano l'insopportabilit per la gran parte della popolazione, di una cura come quella che lui vorrebbe imporci, lui e l'Europa innanzitutto. Dunque, credo che sia il segno di una profonda debolezza strategica. E siccome Monti persona intelligente, non credo che spenda inutilmente parole in questa direzione se non perch avverte un serio pericolo. Ci ricatta, sostanzialmente. Ricatta tutti, dicendo che questa .

l'unica cura possibile. Naturalmente questo ragionamento un ragionamento capzioso e falso. Non vero che questa l'unica cura possibile, ma dal suo punto di vista lo capisco perfettamente. Io credo che la soluzione migliore sarebbe quella di mandarlo a casa, perch, molto semplicemente, la sua cura non saner il problema del debito italiano. La sua cura, anzi, far aumentare il debito dell'Italia e di tutti i paesi pi deboli dell'Unione Europea attuale. L'unica cura vera sarebbe quella di rivedere radicalmente la Costituzione europea, i trattati di Lisbona, e di mandare in soffitto il Trattato di Maastricht che costringe gli stati europei, per finanziare il loro debito, a fare ricorso a un mercato truffaldino che il mercato della finanza mondiale. Ma se Monti va via, non c' il rischio che la Bce ci "spari" contro? Il rischio che si finisca in una situazione pi disastrosa di quella attuale? Pi disastrosa di quella attuale credo sia impossibile. Non credo che abbiamo molto da perdere: se dovessi fare una citazione divertente dovrei dire che non abbiamo da perdere che le nostre catene. La Bce ci potrebbe sparare contro? Ma guarda che bella situazione quella in cui ci troviamo secondo cui la Bce, che dovrebbe essere al servizio nostro, ci pu sparare contro.Questa frase nella mente di molti dei nostri governanti. Non credo sia normale ritenere che la Bce possa minacciarci. La Bce un'espressione del nostro lavoro, o dovrebbe essere tale, e pensare che ci sia qualcuno sopra di noi che ci pu sparare addosso, essendo un nostro dipendente, trovo sia francamente sconcertante. Di fatto la Bce una banca privata che svolge gli interessi della grande finanza internazionale, anche essa privata, e per questa ragione effettivamente ci pu sparare contro. Ma la mia risposta molto semplice: se le cose sono cos bene che la gente lo sappia, perch avere un mitra puntato su di noi e non saperlo molto pi pericoloso che saperlo. Monti continua a ribadire che le mosse del suo governo sono "eque e solidali". Cosa ne pensa? Credo sia l'utilizzazione pi spregiudicata della neolingua di George Orwell. Suggerisco a molti italiani che hanno ancora dei dubbi di rileggersi 1984 di

Orwell, perch definire questo scenario "equo e solidale" significa usare la neolingua che stata usata proprio per nascondere la realt. La neolingua quella in cui tutte le parole perdono il loro significato. Equo e solidale, mentre questa situazione mette decine di migliaia di persone in condizioni di essere espropriate del diritto di vivere. C' gente che ha lavorato tutta la vita che viene completamente privata di pensione e lavoro contemporaneamente. Ci sono circa 1 milione di persone che hanno ormai raggiunto e superato i 45/46 anni, che sono senza lavoro e non potranno pi trovarlo. Aggiungiamo questo e scopriremo che ci sono 4 o 5 milioni di persone che da questa norma, vedono letteralmente distrutto non solo il loro tenore di vita, ma la loro stessa esistenza di famiglie e di diritti. E tutto ci sarebbe equo e solidale?

Benedetto XVI in Messico e a Cuba: le chiavi per capire il viaggio del Papa
Di: Gennaro Carotenuto - www.gennarocarotenuto.it

Papa Benedetto XVI sta per sbarcare per la prima volta [24 marzo 2012] nel suo pontificato nellAmerica latina di lingua spagnola con un viaggio che toccher Messico e Cuba. Nonostante per i media internazionali e italiani tutto linteresse sia puntato sulla tappa caraibica del viaggio, quella nordamericana di gran lunga pi importante. Ci per alcuni motivi chiari: innanzitutto il Messico un paese del G20 di oltre 100 milioni dabitanti rispetto ai 12 milioni di Cuba. Inoltre, se quella cubana appare soprattutto una visita pastorale che segue di 14 anni quella davvero storica del predecessore di Joseph Ratzinger, Karol Wojtyla, quella messicana tocca un paese in campagna elettorale, nel turbine della peggior epoca di violenza dalla Rivoluzione di 102 anni fa e dove, nonostante la religiosit di massa, il numero dei cattolici in continua diminuzione a favore delle chiese evangeliche e pentecostali. Per tutto ci, per capire davvero il viaggio di Benedetto XVI e gli straordinari problemi che il papa tedesco dovr affrontare, bisogna guardare innanzitutto al Messico, fin dalla messa di oggi a Guanajuato. Jos Ratzinger arriva per la prima volta in America latina dopo quasi sette anni di pontificato. Unassenza stridente, per molti versi assurda, in quello che tuttora il continente pi cattolico del mondo. Il solo comparare questi sette anni di assenza con i cinque viaggi nel solo Messico da parte di Giovanni Paolo II, a partire da quello realmente storico di Puebla, nel gennaio 1979, dopo appena tre mesi di pontificato, rende palese quanto in salita sia il cammino per un Papa che anche il pi benevolo dei fedeli considera eurocentrico e poco sensibile al cattolicesimo del sud del mondo e a quello latinoamericano in particolare. Il Papa viaggia in un Messico fedele, fedelissimo, ma dove un cattolico su cinque ha lasciato la chiesa negli ultimi 30 anni per abbracciare uno dei culti protestanti che si contendono oramai ogni angolo del continente. La chiesa cattolica ha storicamente pensato di avere come principale avversario il liberalismo, la secolarizzazione, il marxismo ateo, e invece chi sta corrodendo le fondamenta del cattolicesimo non la progressiva laicizzazione delle societ moderne ma la competizione di chiese protestanti che spesso vedono nella chiesa di Roma un vero e proprio avversario da combattere. Quella messicana non ancora la valanga del Brasile, un fedele su tre perduto, o lalluvione centroamericana (uno su due in Guatemala e Salvador) ma capire il perch ci stia succedendo sarebbe per il cattolicesimo solo il secondo passo da fare dopo aver smesso di negare un problema che stato a lungo mascherato dal grande carisma e dalle moltitudini oranti di Karol Wojtyla. Le chiese protestanti imperversano, con i loro soldi che arrivano dal vicino del nord e offrendo alla sofferenza dei credenti quello che il wojtilismo decise a tavolino di espungere: la speranza. Offrono la speranza non di una soluzione ma almeno di una spiegazione (conservatrice) del perch di tanta sofferenza sulla terra. Per una breve stagione invece, la chiesa cattolica aveva offerto a tali fedeli, per poi voltar loro le spalle, la speranza di una giustizia terrena, giustizia sociale. Questa, a Medellin nel 1968, nella pi importante conferenza episcopale del XX secolo, era

stata tradotta in opzione preferenziale per i poveri. Contro quella linea, contro la Teologia della Liberazione, che era solo la punta pi avanzata di un movimento pi ampio che prendeva le mosse dal Concilio Vaticano II, si abbatt la scure del wojitilismo pi duro e del quale Ratzinger fu ideologo. Nelle vesti di Torquemada, Ratzinger perseguit migliaia di religiosi, li rimosse, li umili, senza preoccuparsi delle conseguenze dellabbandono dei fedeli di quei pastori. Fu una guerra sporca che arriv a oscurare la figura del martire salvadoregno Oscar Romero e che per Wojtyla e Ratzinger non vinsero, non solo perch la chiesa dei poveri tuttora viva, ma perch la conseguenza stata il rapido dissanguarsi del cattolicesimo stesso, che a quellopzione preferenziale per i poveri non era arrivato per un accidente della storia ma come approdo del proprio incontro con il Secolo. Quella che sta vivendo il cattolicesimo in Messico e in America latina una crisi che, anche se nelle folle dei prossimi giorni sar nuovamente negata, nasce proprio a partire dallapparente trionfo di Giovanni Paolo II. Un trionfo che sta rappresentando uneclisse senza precedenti in quella che avrebbe dovuto essere la chiesa del futuro. Wojtyla e Ratzinger credettero di poter separare la fede dalla speranza. La speranza di un mondo migliore possibile. Hanno avuto torto e in questi sette anni Benedetto XVI ha preferito ignorare lAmerica latina piuttosto che affrontarne un dissenso che ha preso le forme non di uno scontro ma di un rapido allontanamento da una chiesa che ha scelto di non offrire risposte per le ingiustizie della societ contemporanea. Qual la pastorale alternativa che Ratzinger propone al Continente? possibile superare la lotta senza quartiere alla Teologia della Liberazione, la collusione con regimi sanguinari o profondamente ingiusti, da Pinochet a quello neoliberale di Felipe Caldern? Interessa davvero al Papa lerosione del cattolicesimo in favore delle pi raffazzonate ed equivoche chiese protestanti o eluder ancora il problema? probabile che sar il successore di Ratzinger a dover affrontare davvero questo tema. Causa inoltre scandalo la scelta di Benedetto XVI di rifiutare qualunque incontro con le vittime di Marcial Maciel, lonnipotente fondatore dei Legionari di Cristo, organizzazione ancor pi a destra dellOpus Dei, in odore di santit quando era ancora in vita, sponsorizzatissimo dai vertici cattolici messicani e vaticani e rivelatosi un furfante, uno stupratore e un pedofilo seriale durante tutta la sua carriera di arraffatore di una fortuna miliardaria e che ha disseminato il paese di figli illegittimi, mantenendo, lui sacerdote cattolico, addirittura pi famiglie in parti diverse del paese e stuprando sistematicamente i suoi stessi figli. Perch Benedetto XVI, che ha incontrato vittime di preti pedofili nei sei ultimi viaggi allestero (Stati Uniti, Australia, Portogallo, Malta, Regno Unito, Germania) proprio in Messico sceglie di rifiutare tale incontro? un segno che il Papa considera di aver pagato un prezzo sufficiente al pi grande scandalo del suo pontificato, oppure sono i fattori endogeni a sconsigliare tale riparazione, minima, mediatica, ma pur sempre qualcosa? forse il fatto che il principale sostenitore di Marcial Maciel ancora oggi il cardinale primate messicano Norberto Rivera? Quello che sicuro che con il rifiuto ad incontrare le vittime Papa Ratzinger stariaprendo una ferita e facendo un passo indietro grave rispetto alle aperture degli ultimi anni dopo decenni di silenzio. Tuttavia

PAGINA 7 Alternativa news n69

Ratzinger va in Messico anche ad incassare dividendi. Sceglie di andarci proprio in piena campagna elettorale presidenziale e non un caso nonostante molti osservatori abbiano considerato inopportuno il momento di tale scelta. La riforma dellart. 24 della Costituzione, che sta a cuore al Papa, sconvolgerebbe limpalcatura laica di uno degli stati con la pi lunga tradizione al mondo in tema di separazione tra Stato e Chiesa. Quando Benito Jurez sanciva con la Riforma la separazione e soprattutto la laicit dellinsegnamento, a Roma regnava ancora il Papa Re. Oggi tutti e tre i partiti principali si contendono il voto cattolico e la laicit sembra scomparsa dallagenda politica messicana. Appena 12 anni fa il PAN che metteva fine al settantennio priista, prima con Vicente Fox e poi con Felipe Caldern, poteva capitalizzare di essere lunico partito cattolico. La candidata panista, Josefina Vzquez Mota, vede competere su quel terreno sia il candidato del PRI (oramai su quel piano un partito conservatore come un altro) Enrique Pea Nieto sia quello progressista Andrs Manuel Lpez Obrador, che oggi sar a Guanajuato ad accogliere il Papa. Nel paese dei 50.000 morti per la narcoguerra e dove la classe dirigente governa il narcotraffico stesso dai pi alti livelli, non ci sar un politico che non sgomiter per essere pi fotogenico al momento della benedizione papale, ma sar difficile attendersi da Ratzinger parole chiare sul problema pi difficile che sta insanguinando il Messico contemporaneo. Solo poi, dopo avere affrontato o eluso i nodi fin qui riportati, il Papa si recher a Cuba. Sar una visita pastorale importante ma che non ha i caratteri dellevento epocale del 1998 quando i due grandi vecchi, Fidel Castro e Karol Wojtyla, fieri avversari di una vita, seppero parlarsi e almeno parzialmente intendersi chiudendo proprio a Cuba una parte della storia della guerra fredda. Iniziava allora luscita di Cuba dallisolamento voluto dagli Stati Uniti e oggi completata con lisola completamente reinserita nel consesso delle nazioni e con lembargo che resta unanacronistica misura che solo gli Stati Uniti difendono. Oggi Giovanni Paolo II non c pi e Fidel Castro un autorevole ma malandato pensionato, che forse non se la sentir nemmeno di incontrare lillustre ospite. Il carattere pastorale della visita a Cuba quindi largamente prevalente per una chiesa che da tempo non ha alcunch da lamentare n per il proprio culto n per gli altri, in unisola dove le libert religiose sono garantite, consolidate e indiscusse. Il cardinale Jaime Ortega da tempo non solo un interlocutore principale del governo ma (insieme ad altri ecclesiastici) figura pubblica con grande accesso ai media controllati dal governo e i cattolici hanno voce in capitolo anche nelle riforme economiche che Cuba sta affrontando in pace a dispetto di quanti da tempo cercano di fomentare rivoluzioni colorate magari violente. Nei media occidentali lindisponibilit di Papa Benedetto XVI a incontrare i cosiddetti dissidenti, in genere manovrati, finanziati o in contatto con il governo degli Stati Uniti, viene spesso aspramente criticata. In qualche caso tale rifiuto viene comparato con quello citato rispetto alle vittime di Maciel, facendo pari e patta tra cose e scelte diversissime. uninterpretazione sbagliata. Il Vaticano stato in questi decenni capace di isolare con grande cinismo chi anche allinterno della Chiesa cattolica- lottava contro dittature e regimi sanguinari considerati funzionali soprattutto alla logica della guerra fredda. Si pensi al citato monsignor Romero o alla totale adesione al pinochetismo ostentata da Wojtyla anche umiliando deliberatamente le associazioni cattoliche per i diritti umani in Cile. Nessuno quindi, tra i pro-cubani a oltranza, pu esaltarsi per tale scelta del pontefice che probabilmente soprattutto realpolitik di una chiesa che pensa innanzitutto a se stessa e ai propri spazi di agibilit. Va fatta per unulteriore e finale considerazione in merito. I gruppi di opposizione al governo rivoluzionario cubano, in particolare per i motivi di cui sopra, godono di una straordinaria e immeritata buona stampa nel peggio del sistema mediatico

mainstream, che li esalta come degli eroi e dei combattenti per la libert nel presunto gulag tropicale cubano. La scelta di lungo periodo della conferenza episcopale cubana di lavorare in sinergia con il governo e ottenere tra le molte cose- la liberazione di alcuni prigionieri politici testimonia due cose: da un lato, la persistente infima credibilit di presunti leader dellopposizione creati e manovrati da Miami (infima credibilit che accomuna il sistema mediatico che tratta Cuba come limpero del male). Dallaltro, che quello che un tab per il governo degli Stati Uniti, lesistenza di un paese socialista come Cuba, da almeno tre lustri un fatto accettato per il Vaticano. Poi ognuno pu scegliere da che parte stare: con la Rivoluzione (che non n terrorista, n omofoba, n atea), con loltranzismo statunitense e dei media mainstream, o con il dialogo ricercato e trovato dal Cardinale Jaime Ortega. Altra pasta, questultimo, rispetto a quel reazionario dalle pessime frequentazioni di Norberto Rivera che sta per accogliere il papa in un Messico che oggi, va detto con molta pena, la vera vena aperta dellAmerica latina.

APPUNTAMENTO A GENOVA
Di: Associazione Antirazzista 3Febbraio

La sera del 24 agosto 2008, nella stazione ferroviaria di Siracusa,


la polizia arresta brutalmente alcuni fratelli immigrati; Antonio Pedace interviene in loro difesa e per questo viene immediatamente arrestato, detenuto e processato con la falsa accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Socialismo rivoluzionario lancia una campagna in difesa di Antonio, "accusato di umanit", che coinvolger migliaia di persone in tutta Italia. Dopo due anni e mezzo Antonio Pedace viene assolto con formula piena: una vittoria importante. Dai primi concitati momenti alle numerose iniziative di solidariet, dalle sessioni processuali alle pagine dei giornali nazionali e locali, il racconto a pi voci di un impegno per la dignit umana, la dimostrazione che l'umanit solidale unita e coesa pu vincere il razzismo e l'incivilt. PROSPETTIVA EDIZIONI E LA COMUNE TI INVITANO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO " LO STATO CONTRO ANTONIO E I SUOI FRATELLI- VINCE L'UMANITA' SOLIDALE" VENERD 30 MARZO ALLE 18.30 PRESSO SALA SAN SIRO-SALITA SAN SIRO 3 CANCELLO

PAGINA 8 Alternativa news n69

Anda mungkin juga menyukai