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001 84 ROMA Via Torino, 95

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Fax 06.3212521

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Ai Segretari dei Partiti politici

Prot. 308/12

Onorevoli Segretari,

l' incomprensibile ostracismo mostrato dal Governo - e dal Ministro Fornero in particolare - nei confronti della Cisal (da oltre sessant'ann storica organizzazione confederale autonoma e rappresentativa),mi induce a sottoporre direttamente alla Vostra attenzione non solo il grave deficit di democrazia sindacale che continua a caratterizzare le relazioni di politica sociale del Paese, quanto piuttosto alcune considerazioni frutto di valutazioni sullo stato dei fatti ad oggi ed in prospettiva pi o meno prossima.
L'impressione diffusa che a fronte della terribile crisi finanziaria che ha colpito il Paese e che ha indotto la politica ad autosospendersi, sia stata invece sottovalutata la crisi reale e continui ad esserlo.

contrario nuovi sacrifici e nuovi oneri sono stati chiesti a lavoratori e pensionati, finendo per trasferire ad essi, ed in particolare alle nuove generazioni, la responsabilit di porre rimedio all'attuale situazione di crsi, Con il rischio di barattare il debito pubblico con il debito delle famiglie,
Ci riferiamo alla riforma del sistema pensionistico di fatto subita senza colpo ferire; al sistema fiscale rimasto invece sostanzialmente invariato a fronte di una pressione fiscale considerevolmente aumentata; all'inflazione che ha ripreso a mordere; ai consumi primar delle famiglie che sono clamorosamente
crollati.

Intendiamo la crisi vera, quella dei cittadini, delle famiglie, delle piccole e piccolissime imprese. I primi provvedimenti adottati dal governo tecnico e sostenuti dal Parlamento, infatti, ponendosl come esclusiva priorit le politiche di controllo ed abbattimento del debito pubblico, ben poca attenzione hanno dimostrato rispetto alle difficolt reali che attanagliano la popolazione. Al

Aven ue de la Joyeuse Entre,

Aderisce alla cesi: Confdrotion Europenne des Syndicats Indpenddnts - Accademia uropa A - E-mail I info@cesi.org 1 -5, B 1 040 Bruxel les - fl: 00322/282187

E' questa la realt tangibile e drammatica che vive la gente comune se nza
peraltro aver voce sui mass media.

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Mentre ancora una volta paiono disattese le legittime aspettative di chi, come CISAL, ritiene che il nostro Paese abbia innanzitutto bisogno di vere riforme strutturali, eque e condivise,

E Dio non voglia che anche quello che appare come un acceso dibattito sulla

Welfare non solo passivo (ammortizzatori sociali),ma soprattutto


attiv
o

riforma del mercato del lavoro, si risolva in definitiva solo con un mero peggioramento di fatto delle condizioni giuridico/economiche dell'intera componente lavoro, cui non faccia da contraltare un radicale ripensamento del
(fo rm
azion

e, ri q u a I i fi ca z i o n e, ri co I I o ca m e n to) .

Del resto questo Governo, nato per far fronte alle pressioni dei mercati e "caldeggiato" da alcuni partners europei, sta facendo quanto annunciato sin dalla data del suo insediamento. E ci in forza di un implicito assunto sostenuto dall'assordante silenzio (responsabile?!?) della politica - ormai elevato a dogma: ci che il Governo decide indiscutibilmente per il bene del
Paese!

Conseguentemente anche il confronto tra Governo e parti sociali sembra assumere ormai iconnotati di una formale liturgia, con un Esecutivo che sceglie ipropri interlocutori e gioca una partita di cui conosce gi l'esito, forte dell'incondizionato appoggio pa rlamenta re.
Con buona pace di un vero "dialogo sociale" aperto costruttivo e paritario. Un

dialogo non inquinato da arroccamenti ideologici pregiudiziali, ma inteso a conciliare le posizioni espresse dalle parti sociali in nome e per conto dei propri rappresentati con il pi generale interesse del Paese. Senza che nessuno abbia titolo per arrogarsi il primato dell'infallibilitl

La CISAL ha formulato le proprie proposte a tutte le forze politiche e al Governo, sulla riforma del Fisco, sulla Previdenza, sulla riforma del Welfare e
del mercato del lavoro.
Proposte fondate sul superamento di ogni pregiudizio conflittuale nei rapporti fra impresa e lavoratore da una parte e Stato e cittadino dall'altra e finalizzate ad assicurare al cittadino (lavoratore/pensionato/imprenditore/professionista) la consapevolezza e la dignit di un ruolo finalmente responsabile e paritario.

Proposte che, ad oggi, non hanno avuto riscontro e che quindi intendiamo con la presente rinnovare e ribadire Vostro tramite e per intero a tutte le forze

parlamentari. Non senza sottolineare come icolpi inferti pensionati non potranno certo passare nel dimenticatoio.

ai lavoratori ed ai

Il sistema previdenziale non va bene perch penalizza intere fasce di lavoratori e pensionati senza peraltro assicurare concrete prospettive per igiovani; la previdenza complementare una chimera sia per i lavoratori privati che pubblici; il sistema fiscale continua a tartassare pesantemente il contribuente
onesto accollandogli anche gli oneri della cronica evasione; le condizioni di vita sono obiettivamente peggiorate; la crescita e il lavoro restano obiettivi ancora lontani e, soprattutto per i giovani, il futuro resta incerto e preoccupante.

di qui una considerazione su tutte. Quanto successo e succeder nell'immediato futuro non potr essere semplicemente ascritto all'attuale
Ebbene,
Governo.

Politica che dovr dunque riassumere a pieno il suo ruolo, unitamente alle connesse responsabilit : di fronte ai cittadini,ai propri elettori,al Paese.

Ci sono infatti responsabilit che inevitabilmente ricadranno sulla politica.

E'con tale consapevolezza e senza alcuna confusione dei rispettivi ruoli, che la CISAL - con il proprio bagaglio di idee, di proposte e di faticosa esperienza sindacale autonoma pronta ad "incontrare la politlca" per un franco e
libero confronto.

In attesa,Vi porgo cordiali saluti.

Il Segretario

Generale

Roma, 22 marzo 2012

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