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IL SALUTO

DI ALESSIO II

ΙΝΑΞΙ
FOTO S. VLASOV

In esclusiva, Paulus presenta il discorso giorni, a partire dal vostro Trono primaziale
di ringraziamento che Alessio II ha rivolto fino ad Attalia, abbiamo goduto di
a Bartolomeo I e ai partecipanti un’accoglienza splendida in ogni tappa del
alla Sinaxis durante il pranzo conclusivo nostro viaggio. E insieme ci piacerebbe
(la traduzione è nostra). ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per
rendere il nostro soggiorno impeccabile. Allo

Sopra: il Patriarca
ecumenico di
Costantinpoli
saluta il Patriarca
S antità,
siamo qui riuniti per terminare la prima
parte del nostro viaggio, prima di lasciare
questa terra benedetta e iniziare un nuovo
viaggio verso Rodi e Creta. In tutto questo
stesso tempo, non posso non proferire due
frasi, così come uscirono dalla bocca di Nostro
Signore. La prima: «Non vedete tutte queste
cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui
pietra su pietra» (Mt 24,2). La seconda è
di Mosca al suo
arrivo al Fanar. tempo condiviso con voi, Padre Santo, questa: «La vostra perseveranza salverà le vostre
Sotto: un
abbiamo avuto l’occasione di conoscere, una vite» (Lc 21,19). La vita non si trova nelle
momento di
convivialità volta di più, quanto meraviglioso sia l’essere pietre. La fede non andrà a finire laddove cose
tra i partecipanti qui riuniti attorno a voi. Grazie alla vostra vecchie e consuete si sono già deteriorate. E se
alla Sinaxis. squisita attenzione e all’incessante interesse, qualche cosa ho imparato da questo tempo
abbiamo qui goduto dei vostri doni materiali trascorso con voi, è questa certezza: guai alle
e, grazie ad essi, siamo entrati in una pietre poste dove si trova il vero amore!
celebrazione autenticamente evangelica, che
apre le porte del Tempio di Dio a ciascuno di
noi. È stato davvero un piacere per noi essere
vostri ospiti, o meglio, siamo felici di essere
stati ospiti del Nostro stesso Signore nella sua
sala del banchetto, che è la Chiesa. In questi
S antità,
a nome di tutti noi, seduti attorno a
questa mensa, lasciate che vi esprima di
nuovo la nostra più profonda gratitudine.
Mi piace inoltre aggiungere che, durante
questi giorni, il mio cuore è stato colmato
FOTO D. PANAGOS

dall’incessante appello a lodare Dio per la sua


misericordia. E, a dispetto di ogni difficoltà,
questa certezza animi i nostri doveri pubblici
e sia nel segreto del nostro cuore. Volgendoci
a san Paolo, che stiamo venerando in modo
particolare durante quest’Anno, non posso che
concludere con l’inno che egli ci ha lasciato
nella sua lettera agli Efesini: «Benedetto sia
Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con tutte le benedizioni
spirituali del cielo in Cristo... a lode dello
splendore della sua grazia!» (Ef 1,3.6).
Alessio II, Patriarca di Mosca
e di tutte le Russie
16 - ANNO I - N. 6 DICEMBRE 2008

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