Anda di halaman 1dari 4

May 4th, 2012

Published by: M5SRENEWS

5 STELLE REGGIO E. NEWS


HERA e IREN le due facce, entrambe oscure, della stessa medaglia
Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/05/ hera-e-iren-le-due-facce-entrambe-oscure-della-stessa-medaglia.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

per sapere come hanno votato le persone che, teoricamente, dovrebbero rappresentarle. Infatti stranamente la relazione della votazione sparita dal sito di Hera... Dopo IMU e addizionale Irpef, con quale coraggio si chiedono sacrifici ai cittadini e non ai top manager delle aziende a partecipazione e maggioranza pubblica? Ovviamente abbiamo citato i sindaci dei comuni pi grossi, ma la ricerca pi allargata. Se vuoi aiutarci in questa "operazione trasparenza", ammesso che il tuo comune sia azionista di Hera (generalmente se Hera a gestire il servizio dell'acqua o dei rifiuti) chiedi conto del voto al tuo sindaco scrivendo al comune o sul suo profilo facebook e poi pubblica la risposta nei commenti! I cittadini devono sapere.

IL CASO IREN-MAFIA
Ancora pi grave, per la superficialit e i circolo vizioso che pu avere scatenato, il caso di Iren che stata pizzicata a dare degli appalti ad aziende indagate per mafia. Eh, s. E non indagate SUCCESSIVAMENTE, ma PRIMA dell'incarico. Com' stato possibile? Dabbenaggine? Fatto sta che il nostro Consigliere Comunale di Reggio Emilia, Matteo Olivieri, ha denunciato l'affidamento di incarichi alla Tradeco e alla Ramm: la prima, che per la Procura di Bari ha presunti legami con la malavita organizzata, si occuper della raccolta differenziata; l'altra, con l'amministratore arrestato nel passato per traffico di rifiuti pericolosi (nel 2005 e 2006), estorsione e truffa, della manutenzione della discarica di Poiatica. Come possibile che con un simile curriculum siano riuscite ad aggiudicarsi la gestione di un settore delicato e complesso come quello dei rifiuti? Pensate che basta una ricerca su internet per trovare le possibili collusioni mafiose che, ovviamente, dovrebbero essere motivo pi che valido per escludere dalle gare d'appalto le societ interessate alle indagini. La Tradeco una societ a responsabilit limitata di Altamura, in provincia di Bari, impegnata da oltre vent'anni nella raccolta, nel trasporto e nello smaltimento dei rifiuti. Oltre a controllare una discarica nella loro citt d'origine, ha in mano la nettezza urbana in diversi altri comuni pugliesi e a Imperia. Il suo approdo in Emilia risale al 6 marzo 2012, quando si aggiudica un appalto triennale da quasi 265 mila euro, per la gestione della raccolta differenziata in venti comuni della provincia di Reggio Emilia, tra i quali Albinea, Gattatico, Correggio, Canossa, Campegine e Viano. In queste citt la Tradeco si occuper del servizio di recupero dei contenitori di vetro, di alluminio e di latta, raccogliendoli in campane stradali e cassoni di diverse dimensioni, distribuiti in zone strategiche della citt. Quindi nei pressi di negozi, centri commerciali e industriali. Poco prima di vincere l'appalto, per, l'azienda pugliese rimasta coinvolta in un'indagine avviata dalla procura di Bari e dalla Direzione distrettuale antimafia. Sotto la lente degli inquirenti ci sono i presunti rapporti che legherebbero la Tradeco, guidata da Carlo Dante Columella, con la malavita organizzata. Da evidenziare anche la manutenzione della discarica di Poiatica, in provincia di Reggio Emilia. Un appalto triennale, che vale pi di un milione e mezzo di euro, andato alla societ veneta Ramm, grazie a un ribasso d'asta del 35 %. La Ramm dovr controllare e gestire tutti i servizi e le forniture necessarie per l'interramento sanitario dei rifiuti, e le opere di manutenzione della discarica. Un'attivit molto complessa e delicata, forse il passaggio pi

Chi conosce il Movimento 5 Stelle sa che uno dei cardini dell'aggregazione delle liste civiche fu proprio la convinzione che le aziende multi utility fossero centri di potere e inefficienti strutture lontane dai cittadini e dalle esigenze del territorio. Hera per la Romagna pi Bologna e Modena, Iren per il resto dell'Emilia, confermano in pieno questa idea, trasformandola in certezza. Entrambe sono in questi giorni al centro di due classici esempi di mancanza di trasparenza: in un caso, Iren, con possibili risvolti penali. Nel caso di Hera, sociali.

Un'altra HERA (im)possibile?


Durante l'ultima assemblea dei soci convocata per approvare stipendi e bilancio, alcuni Sindaci di piccoli Comuni azionisti avevano timidamente chiesto una revisione, almeno simbolica, delle indennit per manager e dirigenti del Gruppo. Visti i tempi di vacche magre, non sembrava una proposta campata in aria. Neanche a parlarne, anzi il presidente si detto offeso per la richiesta. Eppure il fantastico duo a capo di Hera "Tomaso Tommasi di Vignano - Maurizio Chiarini" percepisce 810.000 Euro annui (con l'aggiunta di premi, contributi, benefit e altro si arriva circa ad un milione di costo per l'azienda). Soldi che gli forniamo gentilmente con le nostre bollette e con gli incentivi dello stato, sempre da noi pagati. A quel costo occorre aggiungere i compensi del vice presidente e dei consiglieri di amministrazione (http://www.gruppohera.it/binary/ hr_corporate_governance/preamboli/ Relazione_sulla_Remunerazione_p.2_O.d.g..1333703520.pdf) Indovinate chi ha votato per il mantenimento dei loro stipendi d'oro? Di certo, ma non vi erano dubbi, il Sindaco di Bologna Virginio Merola. Ma come ha votato Andrea Gnassi sindaco di Rimini? Come ha votato Fabrizio Matteucci di Ravenna? Come ha votato il Sindaco di Forl Roberto Balzani? E Tagliani (Ferrara), Lucchi (Cesena)? Sono tutte domande lecite, e non accettabile che i cittadini, indiretti soci di Hera, non possano avere accesso al verbale della riunione

May 4th, 2012


problematico del ciclo dei rifiuti. Ricordiamo che Sandro Rossato, stato pi volte in carcere. La Ramm totalmente di propriet della Rossato Fortunato srl, ossia controllata da Rossato e famiglia. E sei anni fa, nel 2006, Sandro Rossato ha ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip di Reggio Calabria. Con accuse pesantissime: estorsione, corruzione, turbativa d'asta e truffa ai danni di enti pubblici appaltanti e di imprese private. Nel 2005, Sandro Rossato era gi finito dietro le sbarre con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Secondo la magistratura avrebbe utilizzato le vecchie traversine di legno, dimesse dalle Ferrovie, come tritura da vendere ai mobilifici per essere riutilizzare nella fabbricazione di pannelli truciolari. Ora vogliamo sapere come sono stati fatti nell'assegnazione dell'appalto da parte di Iren. i controlli
By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Published by: M5SRENEWS

Sia a livello comunale che a livello regionale, il Movimento 5 Stelle ha predisposto delle interrogazioni per andare sino in fondo alla vicenda.

Aeroporti, la Regione ha buttato 3 milioni?


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/05/ aeroporti-la-regione-ha-buttato-3-milioni.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

La questione degli aeroporti romagnoli pu davvero definirsi annosa. E' passato oltre un anno da quando la Regione anticip che avrebbe investito 3 milioni di euro per la nuova Societ Aeroporti Romagnoli (SAR) che avrebbe dovuto sorgere dalle ceneri di SEAF Forl e Aeradria Rimini (ricordate? http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ emiliaromagna/2011/04/caos-aeroporti-forli-rimini-la-regioneinveste-3-milioni-ma-ignora-per-cosa.html). Ma da allora non cambiato molto, se non le spinte politiche per andare verso una monosociet con anche SAB di Bologna all'interno e i disastrosi bilanci del Fellini e del Ridolfi. Dal 2006, "scoprimmo" con un accesso agli atti, la Regione aveva buttato in quei pozzi senza fondo 11 milioni dei soldi pubblici, GUARDATE QUI: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ emiliaromagna/2011/11/ora-lo-sai-11-milioni-gettati-nei-buchineri-degli-aeroporti-romagnoli.html. Avevamo detto che la Regione stava buttando 3 milioni di euro per la costituenda SAR, ma ci prendevano per pazzi. La decisione della SAB di non aderire alla Holding lo ha invece confermato. Per fortuna i soci non hanno seguito la direttiva di Bruno Filetti, che avevamo ipotizzato gi a suo tempo nella guerra delle poltrone con Giuseppina Gualtieri, altrimenti si sarebbe realizzato lo scenario pi inquietante: il Marconi cannibalizzato dalle perdite del Ridolfi e del Fellini. Certo che da quasi un anno che evidenziamo come i soldi dei cittadini siano usati, da tempo, per foraggiare indiscriminatamente quelle centrali di consenso che sono gli aeroporti romagnoli: solo negli ultimi 5 anni le casse regionali hanno fornito 11 milioni di euro a due societ, SEAF e Aeradria, chiaramente mal gestite. E ora liquideranno SEAF affossando, di fatto, il progetto SAR - di cui peraltro non s'era mai visto lo straccio di un piano industriale. Ora ci piacerebbe sentire delle spiegazioni per questo uso 'allegro' delle finanze pubbliche da parte dell'Assessore ai Trasporti Alfredo Peri. Che ne sar dei tre milioni promessi alla nuova holding?

Non facile parlare di gioco responsabile perch il confine fra legittimo divertimento e patologia molto labile, ma noi ci proviamo oggi presentando questo Progetto di Legge sul gioco misurato, responsabile e consapevole. (LEGGI IL PROGETTO pdl_gioco_misurato_responsabile_e_consapevole 3.doc A volte nelle pubblicit televisive notiamo una certa ipocrisia, che presenta il gioco come una soluzione sicura ai problemi economici, una via breve alla felicit. Salvo poi, in chiusura di spot, ricordare di giocare con responsabilit e moderazione. Beh, un messaggio un po' contrastante, facilmente spiegato dal fatto che gli introiti da gioco d'azzardo siano una voce importante delle entrate fiscali dello Stato. Che, quindi, non scoraggia davvero i giocatori e considera le patologie da gioco d'azzardo - forse - un effetto collaterale. Per noi cos e se vero che giusto avere una certa libert nel giocare, anche vero che lo Stato deve sforzarsi di tutelare l'integrit dei propri cittadini. Per il gioco pu diventare una malattia gravissima, devastante sia dal punto di vista sociale che economico. I giocatori patologici rovinano spesso intere famiglie, giocandosi i risparmi di una vita. Il fatto che giocare diventato sempre pi semplice, negli ultimi anni, sia attraverso internet che per via dell'incredibile aumento delle lotterie statali di vario genere che della sale piene di slot machines. Questo ha portato molto vicino ai soggetti pi sensibili l'oggetto del desiderio creando un esercito di giocodipendenti. In Italia sono mezzo milione , e dietro ad ognuno di loro c' una storia di disperazione, di ipoteche, di prestiti e di possibili collusioni con la mafia. Solo in Emilia-Romagna si spendono 4 miliardi all'anno in giochi. Non dimentichiamo che alcune inchieste hanno evidenziato lo stretto rapporto fra sale da gioco e criminalit organizzata e, indirettamente, i giocatori insolventi finiscono spesso nelle mani di strozzini e prestatori in nero. E' una situazione complicata contro la quale la Regione Emilia-Romagna pu intervenire solo parzialmente. Ma, per quello che pu, crediamo dovrebbe insistere. Per questo abbiamo depositato un Progetto di Legge. Gli orari di apertura li regola il Comune, ma la Regione pu avere voce in capitolo per quanto riguarda la localizzazione delle sale stesse che per quanto concerne la pubblicizzazione. Il nostro Progetto di Legge si pone come obiettivo quello di allontanare le sale dai soggetti pi sensibili o per immaturit o per condizione sociale. Quindi, un esempio classico, non dovrebbero essere aperte sale da gioco vicino alle scuole. Ovviamente per prevenire i problemi la Regione pu e deve farsi carico di una corposa e diffusa campagna di sensibilizzazione contro i pericoli del gioco e predisporre una rete di protezione e di aiuto psicologico a chi, invece, nella spirale c' gi caduto. La Regione Emilia-Romagna rimasta indietro nell'affrontare la cura da patologie di dipendenze da gioco, mentre altre Regioni hanno strutturato una serie di servizi sanitari sul territorio. Qui si cura la dipendenza da Doghe ed alcol ma si ignora quelle da gioco (alcune esperienze ci sono ed anche a buon livello, ma sono isolate e in contesti territoriali ristretti).

Si divertono cos. Lasciamoli fare...


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/sidivertono-cosi-lasciamoli-fare.html

Occhio al gioco d'azzardo, una trappola per disperati


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ occhio-al-gioco-dazzardo-e-una-trappola-per-disperati.html

May 4th, 2012


By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Published by: M5SRENEWS


Questa replica stata inviata oggi alla redazione di Panorama. A norma di legge avrebbero 30 giorni per pubblicarla.

Defranceschi torna a TGcom24 e in 2 minuti chiarisce tutto...


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ defranceschi-torna-a-tgcom24-e-in-2-minuti-chiarisce-tutto.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Breve e conciso. Andrea Defranceschi torna a TGcom24 e, dopo la stoica resistenza a 45 minuti di conferenza stampa del soporifero Bersani, riesce in 2 minuti a condensare il pensiero del Movimento 5 Stelle. E poi torna a lavorare per i cittadini...

Favia (Movimento 5 Stelle) ospite a Servizio Pubblico -il video


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ favia-movimento-5-stelle-ospite-a-servizio-pubblico--il-video.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Ecco i 4 minuti d'intervento del consigliere regionale Giovanni Favia ospite di "Servizio Pubblico" di Michele Santoro.

La Casta preserva il poltronificio dello zooprofilattico


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/lacasta-preserva-il-poltronificio-dello-zooprofilattico.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Siamo lusingati che una grande firma di un prestigioso settimanale abbia voluto dedicare due pagine alla "piccola" attivit dei consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 Stelle. Ci sarebbe piaciuto vedere il redattore almeno una volta sul nostro territorio. Oppure sentirlo per telefono. Macch, niente, neanche uno squillo. Giornalismo fatto davanti al video e, a quanto leggiamo, in filo diretto con i colleghi di PD e PDL. Ognuno ha i metodi che preferisce. Noi prediligiamo fare il nostro lavoro a stretto contatto coi cittadini, quali noi siamo: siamo cittadini prestati alla politica, e ci occupiamo di cose piccole e grandi. curioso come veniamo accusati di tutto e del contrario di tutto: se parliamo della "buca sotto casa" veniamo tacciati di non sapere affrontare questioni legate ai "massimi sistemi". Se invece ci spingiamo a disquisire sui grandi temi, ecco che veniamo additati per la nostra scarsa aderenza al nostro mandato elettorale. Davvero buffo, e segnale di una cosa: siamo spiazzanti, diversi, altri. Quando leggiamo che i consiglieri da decenni nelle istituzioni dicono che facciamo fatica ad integrarci... Tiriamo un sospiro di sollievo. Siamo contenti di essere diversi dai quei politici che hanno trascinato l'Italia nella situazione in cui siamo oggi. E che non vogliono andarsene. Noi non siamo l'antipolitica. Quelle facce e quei nomi che da trenta o quarant'anni occupano le poltrone senza altro interesse se non il proprio non li vorremmo pi vedere. Non vi va bene? Ci dispiace, ma cos. Rassegnatevi, perch le persone sono stanche di farsi prendere in giro. E noi non li prendiamo in giro: se il giornalista avesse avuto la voglia di controllare un po' pi approfonditamente la nostra attivit si sarebbe accorto che la riduzione dei costi della politica nasce dalle nostre proposte presentate attraverso progetti di legge e risoluzioni. Si sarebbe avveduto del fatto che lo scandalo dei doppi rimborsi chilometrici nasce da una nostra denuncia. Avrebbe notato che siamo gli unici sufficientemente preparati e documentati per proporre soluzioni alternative sia sul Piano Energetico Regionale che sul Piano dei Trasporti, sia alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che alla collocazione di impianti fotovoltaici e a biomasse, sul controllo della sanit regionale, sul bilancio, ecc. ecc... . E, magari, avrebbe potuto dire che - prima e finora unica forza politica in Italia - abbiamo lasciato nelle casse dello Stato l'intero importo dei rimborsi elettorali che ci sarebbe spettato, rinunciandovi gi nel 2010: 1 milione di per l'Emilia-Romagna, 700.000 per il Piemonte. Ma pazienza, evidentemente per il prestigioso settimanale e la grande firma le cose importanti sono altre. Attendiamo di sapere quali. Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Ieri in aula Partito Democratico, SEL-verdi e Federazione della Sinistra hanno confermato la loro concezione di politica: quella di uno strumento di potere e di favori per amici e conoscenti. Nonostante persino parte della Maggioranza, mi riferisco ai colleghi di IdV, abbia votato il nostro emendamento, il gruppo di potere che soffoca questa regione ha deciso di perpetrare la lottizzazione dei Consigli di Amministrazione degli Istituti regionali, in questo caso di quello Zooprofilattico. Il nostro emendamento era teso a scongiurare il reiterarsi di una pratica che azzoppa molti dei nostri istituti regionali, e aziende partecipate: la cattiva abitudine di utilizzare i Consigli di Amministrazione come luoghi in cui collocare falliti, amici e trombati per garantire loro un bello stipendio senza rischi . Ieri l'emendamento del Movimento 5 Stelle, applicato all'articolo 1 della legge di riordino dell'istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, stato votato anche da PdL, Lega, UdC e IdV ma ha trovato il niet di PD, SEL e FdS. Prevedeva che per sedere nel CdA si dovesse essere ' laureati in medicina veterinaria che abbiano svolto per almeno cinque anni una qualificata attivit di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione ' mentre prima bastava solo essere ' esperti di organizzazione e programmazione, ANCHE in materia di sanit . Ma come 'ANCHE'? Ci sembrava veramente il minimo la nostra richiesta, visto che la situazione attuale ha creato dei mostri, che tutti noi contribuenti paghiamo. Adesso nel CdA dell'Istituto Zooprofilattico siedono Rodolfo Ridolfi , un laureato in Giurisprudenza con titolo di Pubblicista, che ha pi poltrone che dita delle mani. Fra cui quella di Presidente della Free Foundation di Renato Brunetta , che ha pensato bene di gratificare l'amico con un ruolo nel proprio staff ministeriale a 73.000 lordi all'anno. Resta da capire cosa sappia di zooprofilassi per meritare lo stipendio che i contribuenti emiliano-romagnoli gli danno: il 65% dell'indennit di un Consigliere Regionale. Altro caso quello dell'Onorevole

May 4th, 2012


Franco Ricci, UdC . Un uomo che s' distinto per impegno in Parlamento, ha 'meritato' anche questo compenso. D'altronde, facente parte di 2 commissioni parlamentari, intervenuto 1 volta sola. In Aula ha parlato 3 volte, e ha presentato 3 interrogazioni oltre a 2 progetti di legge: uno sull'Ente Porto e uno sul Conservatorio della musica di Ravenna. Non sono queste le persone che possono dare qualit e sostanza agli istituti regionali. Ma evidentemente alla maggioranza fanno comodo cos.

Published by: M5SRENEWS


GUARDA IL VIDEO: http://youtu.be/u43cRtlnIHk

Modena perde (quasi) tutto: della Maserati rimane solo la testa


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ modena-perde-quasi-tutto-della-maserati-rimane-solo-la-testa.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

"Apprendisti stregoni"? AH AH AH
Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ apprendisti-stregoni-ah-ah-ah.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Vi consigliamo caldamente la visione di questo video per un rapido riassunto di due modi di vedere la realt. ( http://youtu.be/ BKMAhtbKeD4 )

Cave: tariffe immobili dal '92, da 10 anni buttiamo 20 milioni pubblici all'anno...
Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/04/ cave-tariffe-immobili-dal-92-da-10-anni-buttiamo-20-milioni-pubbliciallanno.html By Giovanni Favia on May 4th, 2012

Da quando siamo entrati in Consiglio stiamo proponendo di aggiornare le tariffe di cava: sono ferme dal 1992 e i cavatori guadagnano uno sproposito con quelli che sono beni comuni, i materiali inerti. Fra Aula e commissioni discutiamo di come aggiornare le tariffe sulle attivit estrattive, ma ancora nessuna decisione. Quest'immobilismo ingiustificabile, visto che - a parole - anche la Maggioranza si mostra d'accordo sulla nostra proposta di aumentare gli oneri di cava. L'ultima promessa del Sottosegretario Alfredo Bertelli, che il 21 dicembre disse che 'siamo pronti e a gennaio presenteremo un progetto di legge sulle attivit estrattive'. Beh, non l'ha fatto, e siamo ad aprile. Cos lo facciamo noi depositando il nostro Progetto di Legge. Perch ci sembra una questione urgente? Le tariffe sono ferme al 21 gennaio 1992, quando la delibera di Giunta n. 70 fissava dei prezzi, in lire, che oggi sono assolutamente ridicoli. Solo negli ultimi dieci anni i cittadini emiliano-romagnoli si sono visti scippare delle risorse naturali per quattro soldi, perdendoci circa 200 milioni di ! Nel nostro PDL, oltre ad una revisione delle tariffe al rialzo, ci sono una serie di limitazioni spazio-temporali alle cave: solo 5 anni di attivit, ad esempio, senza proroghe. E controlli stringenti sul materiale estratto e trasportato. Adesso non possiamo pi aspettare, sono passati vent'anni dall'ultimo adeguamento e continuiamo a temporeggiare, senza alcuna giustificazione se non quella di proteggere gli interessi dei cavatori, che sono esorbitanti. La nostra ultima proposta, presentata in sede di bilancio, prevede un aggiornamento delle tariffe sulla scorta di quelle applicate nel Regno Unito gi dal 2002, con un aumento compreso fra le 4 e le 6 volte rispetto alle cifre attualmente in vigore. Perch proprio il Regno Unito? Perch hanno fatto un lavoro organico, che considera anche i costi sociali e ambientali di una cava, che sono molto alti per la comunit. Applicando la nostra proposta agli ultimi dati disponibili, quelli del 2009, la Regione otterrebbe un gettito di circa 20 milioni di all'anno, per non parlare dei ritorni per i singoli comuni. Non facciamo il calcolo anche per il denaro perso negl i Anni Novanta, non avendo dati certi, ma possiamo supporre che le cifre siano paragonabili. Gli interessi in gioco sono enormi. Basti pensare che i cavatori sono sponsor di molti politici, che la loro attivit ha una strettissima correlazione con la politica, visto che sono le Province a fare i Piani della Attivit estrattive e - non ultimo - gli inerti sono la base di tutte le grandi opere in costruzioni, dal People Mover di Bologna all'Autostrada Cispadana, alla E55, al Passante Nord, alle grandi speculazioni edilizie... Aumentare i costi delle materie prime significherebbe imporre una seria riflessione su queste opere. Nel 2009 in Regione erano attive 133 cave: 56 in provincia di Parma, 30 a Bologna, 29 a Reggio Emilia, 7 a Rimini, 6 a Ferrara, 1 a Modena e una nella provincia di Forl-Cesena. Inoltre ci sono 28 cave inattive, 6 sospese, 58 esaurite e in corso di sistemazione, 2 esaurite e non sistemate (entrambe nel bolognese) e 9 esaurite e sistemate. Totale: 236 cave.

Loro possono anche rigirare la frittata, ma chiunque abbia una testa pensante riesce a fare i conti da solo. Al termine del vertice fra Azienda e Sindacati, dai quali ovviamente mancava la Fiom per la sua espulsione dall'azienda, pare quasi che alla Maserati ci siano buone notizie e invece il contrario: la verit che gli stabilimenti del Tridente di Modena avranno meno auto da fare. E' un fatto incontrovertibile. Si perde la produzione della Quattroporte, che sar realizzata a Grugliasco. Una Maserati made in Piemonte un po' un'eresia per gli appassionati... Ed con le auto di fascia media e bassa che si fanno i numeri. Ma quelle saranno fatte nello stabilimento piemontese. Qui, pare, rimarr solo la gamma pi alta: un'auto che vende pochissimi esemplari e non garantisce occupazione. Pi l'Alfa Romeo 8C, una macchina che non superer le 2.500 unit di vendita. Sommate alle "gamma H" di Maserati non vengono che poche migliaia di vetture, 3.000/4.000 all'anno... Cosa fanno 700 dipendenti in un anno??? Solo 4000 auto??? Certo che no. Infatti l'azienda ha ben specificato che si ricorrer alla cassa integrazione. La verit che ancora una volta il Gruppo Fiat ha fatto quello che ha voluto e il nostro Assessore Gian Carlo Muzzarelli non stato in grado di garantire ci che anche in aula aveva promesso: la difesa di un'eccellenza modenese, la Maserati. Guarda i nostri video precedenti sull'argomento: http://youtu.be/ V7h2wytNccg http://youtu.be/i9HOUB8ai1g

Anda mungkin juga menyukai