Anda di halaman 1dari 3

Recensioni

"neorealista" per definizione e struttura interna,


il

si

pone

gi in diretta

polemica con

celebre

movimento. Torriglia spiega come

la

posizione di Ortese, nella letteratu-

ra italiana, sia

una posizione
in parte

di "solitudine". Forse, l'autrice

non

ci

dice nulla a

riguardo,

la

causa di questa solitudine attribuibile anche in questo caso

all'inizio e

almeno
i

almeno
in cui

al

desiderio,

comune

agli intellettuali del

dopoguer-

ra, di tagliare

ponti con figure importanti del passato (mi riferisco a Bontempelli)


alla

che risultavano innegabilmente vicine

poetica di Ortese. Nel


alle

momento

Ortese non riesce e non vuole pi aderire

anguste direttive del movimento

neorealista viene infatti, e a lungo, dimenticata.


Il

libro,

corredato da un'impeccabile bibliografa e riccamente documentato

offre un'analisi attenta e criticamente acuta del

periodo successivo

alla

seconda

guerra mondiale e contribuisce in


tuale su

modo

rilevante a riaprire la discussione intellet-

uno

dei periodi pi affascinanti e controversi della cultura italiana.

COSETTA SENO REED


Georgetown University

D'Angeli, Concetta. Leggere Elsa Morante: Aracoel,

La

storia. Il

mondo

salvato

dai ragazzini. Roma: Carocci, 2003. Pp. 142.

ISBN 8-8430-2661-5. E.13,90


ci

Concetta D'Angeli, studiosa da sempre della scrittura di Elsa Morante,


questo prezioso libretto sulla seconda stagione dell'opera della
scrittrice
si

regala

romana.
intende

Per seconda stagione, secondo la divisione teorizzata da Cesare Garboli,


il

periodo a partire dalla met degli anni '60, coincidenti con


salvato dai ragazzini.
realt

la

pubblicazione del

Mondo
sono
le

Se dichiara di condividere

il

parere del critico,


I

D'Angeli in

pone giustamente

vari limiti alla sua validit odierna.


il

limiti

qualit intrinseche della scrittura morantiana, e cio


la

suo fondamentale

dinamismo,

capacit di rinnovamento formale,

la

specifica modalit espressiva.

mio avviso la validit attuale di questa divisione in due fasi per attestare invece un filo conduttore all'opera intera. Le tematiche e specificit espressive di Elsa Morante vanno ben al di l dell'iniziale anafora critica di Garboli, prima/dopo anni '60. Sebbene il mutamento formale sia innegabile
Elementi che
infatti

limitano a

anzi l'ibridazione di generi iniziato a

ferma pi evidente

sarebbe
critici.

met

degli anni '60 dall'autrice ne la conla

limitante continuare a vedere

sua opera ancora

secondo

tali

parametri
di

A
con
il

conferma

un mutamento

di posizione rispetto all'iniziale allineamento

parere di Garboli (e anche di

imposto dalla mia lettura

ma comunque

Giovanna Rosa

direi)

forse inconscio, forse

presente nella sua conversazione pen-

sosa e pure asciutta e godibilissima per la sua chiarezza, D'Angeli inizia la raccolta
di saggi sull'ultimo periodo di
assai

Morante non da quello


libro

sul

Mondo,

ma

da quello

corposo (quasi una traccia per un altro libro ancora) su Aracoeli, quarto ed
Il

ultimo romanzo dell'autrice.


si

si

chiude poi con una bellissima e acuta analilavori critici sulla difficile parte

di

"La serata a Colono," uno dei pochissimi

clusiva

ed opera
Ma

teatrale

con-

del

Mondo.
il

Un

insieme

diremmo cronologicamente
da

renvers.

esistono dei motivi:

primo

saggio, di grande respiro, risulta

132

Recensioni

subito assai importante perch manifesta

le

coordinate metodologiche che poi


vi analizza la struttura del

fanno da legante

alle varie parti del libro.


il

D'Angeli

romanzo

attraverso

rapporto delia

mento

costante e difficile

precedente scritto studiano tra odia

come ha chiaramente dimostrato Walter


Morante
a partire dalla

scrittrice

con Pier Paolo

Pasolini,

un

riferi-

Siti in

un
si

nella vita di

met

degli anni '50.

Vi

l'altro la

composizione formale,

\z fabula e la struttura, l'uso della

in effetti

sempre presente

vata del senso

comico

ed alcune
artisti.
'

nella narrativa

morantiana

ma questa
il

par-

volta priil

figure e topoi

come

lo specchio,

doppio;

trattamento analogo del tema della morte e del sesso che facilitano e approfondi-

scono
Il

il

parallelo fra

due

"tracciato pasoliniano

che

la critica

riscontra in Aracoeli lascia spazio anche

a un'influenza proustiana

da cui

si

attinge per costruire

immagini specifiche

all'o-

pera morantiana,
sazioni fisiche,

l'attivarsi

ma

da cui

dato
il

tipicamente proustiano della memoria secondo senassai rilevante nel rintracciare tale influenza

non
dei

mai comunque assente

pericolo costante della politica intesa


la

come

potere,

totalitarismi

che seguono

cronologia di questo personaggio per met


tal

pasoliniano e per met autobiografico. In


riconosca

come

le

tematiche da

lei

analizzate in questo

modo, mi sembra che D'Angeli romanzo giungano a dei


Morante) che opera

paralleli e a delle soluzioni stilistiche simili a quelle di lavori precedenti a questo,

dimostrando come

esista

una organicit

di pensiero (la filosofa

da legante
so notato

alla scrittura e

che funga anzi quasi da suo stesso manifesto.

tura, quindi, quella di Elsa

Morante, da cui sono imprescindibili

come

Una
si

scrit-

spes-

le

ragioni etiche.
la filosofia

D'Angeli sembra invocare


e poetessa, certo,
la

per

il

pensiero morantiano. Romanziera

ma

oltre a questi ruoli, esiste

anche quello che necessariamente

scrittrice
ai

romana
e
gli

svolse

per via di quella "vitalit sostanziale" che seppe

infondere
gli

"procedimenti formali della letteratura" (15). In questo


abietti

mondo

in cui

alienati

diventano protagonisti assoluti e vittime del Potere,


il

Morante molto pi
"accanimenti del

di altri artisti italiani analizz


[

tema

della vittima, di quegli

mondo

...]

contro un unico bersaglio" scrive D'Angeli, che fosse


i

questo Useppe, Davide, non importa, perch


goria maggiore, di
oltre

personaggi sono simboli di un'alle-

un mondo rovinato
di

dai totalitarismi e dal sistema borghese,

che dalla esplosiva unione dei due.

L'ombra del pensiero


ziona
invece

Simone Weil come

del personaggio stesso

(si

men-

l'attivit utilissima di
il

Franco Fortini come suo traduttore


i

italiano) avvolge

secondo saggio
il

sulla piet per gli umili e

diseredati davanti alla storia.

GH

animali ed

protagonismo che Morante

sceglie per loro, soprattutto nella


il

Storia quali esseri innocenti, incapaci di discernere fra

bene ed

il

male, sono
le

l'ar-

gomento

di "Soltanto l'animale

veramente innocente." Tre sono

categorie in

cui D'Angeli distingue la presenza degli animali nella Storia: quelli che

fungono

da personaggi autonomi dal


ticolar

modo, diventa

sappiamo una madre


si

mondo umano,

Blitz, Bella, e Rossella. Bella, in par-

putativa per Useppe, e parla la

lingua degli umani. La


del

seconda categoria quella tradizionale, pi rappresentata,


traggono spunti per costruire similitudini nella

mondo

animale, da cui

maniera manzoniana

dei 'segugi' per

133

bravi di

Don

Rodrigo.

Ma

nel caso di

Recensioni

Morante, come giustamente commenta


sce

la critica,

questa seconda categoria conola terza

una

necessit affatto nuova, quella cio di


fra l'essere

promuovere

prospettiva nel

rapporto dialettico
t intesa

animale e quello

umano

che consiste in un'animali-

come

metafora.

Un

avvicinarsi quindi

ben pi complesso dei due mondi


al

rispetto a similitudini

anche a volte scontate. L'assimilazione di Vilma


nozione di non essere riuscita a

mondo

animale, l'esempio scelto da D'Angeli, senz'altro assai convincente, perch esiste


in questo personaggio l'avvilente
far capire la prosi

pria precognizione. In questo


inutile

Vilma

l'antitesi di Ida, la cui mitezza

rivela

quanto

il

funesto vaticinio di Vilma.

Due

personaggi femminili destinati

entrambi a

restare inascoltati dal discorso ufficiale, dalla storia ufficiale,


Il

pur suben-

done

le

aspre conseguenze.

pi recente ecofemminismo non

fa altro

che ribadire
questo caso

concetti di oppressione che

accomunano

le

donne

agli animali, e in

credo che

si

attagli alla perfezione agli oppressi di

Morante.
di

Trovo molto bello

molto importante questo lavoro

Concetta D'Angeli.

La

studiosa vi opera un'analisi di tale seriet riguardo all'ultima stagione


le

morancir-

tiana che in realt

sue considerazioni e riflessioni (molto ben documentate e

costanziate da ricerche che rivelano ancora

una

volta l'importanza di attente let-

ture di testi autografi, lettere, note della scrittrice stessa) servono per riconsiderare
l'opera della scrittrice troverse e

romana, che credo

a tutt'oggi

una

delle esponenti pi con-

incomprese della letteratura

italiana.

STEFANL\ LUCAMANTE
The Catholic University ofAmerica
Washington,

DC

Pellegrino, Anna Maria. Diary ofa Rapist. Trans. Henry Veggian. Poughkeepsie, NY: Vivisphere Publishing, 2001. 149 pp. ISBN 1-892323-24-9 US.$ 14.

Lo stupratore
tati a

ci

informa che non


il

gli

piace

il

buio.

Il

buio

lo spaventa.

Siamo

ten-

credere che Luca, questo

nome
le

dello stupratore,

uno
sia

svogliato studente di

biologia, ragiunatt di

una

tipografia e tifoso della

Roma
la

una persona normale.

Con
notte
spia
i

le

sue ansie,

le

sue illusioni,

sue speranze,

sua solitudine.

Come

tutti.

La

quando

fnge di studiare per fare contenta la

mamma,

il

nostro stupratore

movimenti di Magda che vive in un palazzo di fronte a lui. Ci immedesimiamo in una normalit tipica di una et post adolescenziale, dove l'indugio in un mondo infantile gioca ancora un ruolo fondamentale nel temuto passaggio verso
la

maturit.

Niente di nuovo, di anormale, fino a quando Luca


iniziato quasi per caso.

si

appassiona ad
nel

un gioco spaventoso,
la

Luca

sceglie

una donna

mucchio,

segue e
Il

la

violenta.

pensiero di

uno

stupratore

come

il

cavalcavia di

una citt

d'estate,
la

non

v' limi-

te di velocit nella citt

abbandonata.
al

Il

pensiero di una vittima

carrozza di

un

treno che lo scambio conduce


della corsa e l'arrivo in

binario morto.

E l'abbandono

un

deserto, quello dello stupratore. In


il

mondo vivo, la fine quel momento preciso,


dal
la

nello strappo dal

mondo abitato,
E un luogo

deserto dello stupratore appare in tutta


gli

sua nefan-

dezza e crudelt.

gelido dove

elementi

si

sfogano sulla vittima.

134

Anda mungkin juga menyukai