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LA CINA La Cina lo stato pi popoloso del mondo e il terzo per estensione;con un miliardo e duecentomila persone i cinesi costituiscono un quinto

o della popolazione mondiale. La capitale Pechino. Il nome del paese (Zhonghua, terra centale) deriva dallantichissima credenza che esso fosse geograficamente il centro della terra e sede dellunica ed autentica civilt.

CAP. 1 - IL TERRITORIO E IL CLIMA Limmenso territorio si divide in due regioni diverse tra loro per caratteristiche geografiche e insediamenti umani: la Cina orientale, con pianure fertili e popolatissime, e la Cina occidentale, resa inospitale dalla presenza di alte montagne, altipiani, deserti, e quasi del tutto disabitata. I rilievi sono concentrati per lo pi nella zona nordoccidentale del territorio: a nord la catena del Grande Kinghan; a ovest i monti Grandi Altaj e il gigantesco arco di montagne formato dai monti del Tian Shan,del Pamir, e dalle catene del Karakorum e dellHimalaya che costituiscono il limite settentrionale del Tibet, il pi vasto ed elevato altipiano cinese. A nord ci sono le distese sabbiose del deserto di Taklimakan. Altre regioni desertiche sono la Zungaria e la Mongolia cinese dove troviamo il deserto del Gobi. La Cina orientale, la cosiddetta Cina Propria, comprende le vaste pianure percorse dal fiume Giallo (Huang He) e dal fiume Azzurro (Chang Jiang) e unampia zona collinare nella sua parte meridionale. LHuang He nasce dalle pendici del Kunlun, nel Tibet e durante il suo corso erode il terreno trascinando con s enormi quantit di loess che gli danno la caratteristica colorazione gialla. Il Chang Jiang nasce anche lui in Tibet. E il maggiore corso dacqua della Cina ed collegato allHuang He dal Canale Imperiale costruito nel 1200. I laghi sono veri e propri piccoli mari interni isolati: il Dongting e il Poyang svolgono la funzione di immensi bacini-serbatoi per il Chang Jiang. Il clima della Cina prevalentemente continentale; in considerazione della vasta estensione del paese si registrano sensibili variazioni tra le regioni settentrionali e occidentali e quelle orientali e meridionali. Nelle prime si hanno condizioni semiaride o aride, nelle seconde temperate o temperate umide; nellestremo sud e a sud-est si trova una limitata zona con un clima tropicale. I monsoni esercitano una profonda influenza sul clima della Cina. Durante linverno, venti freddi e secchi soffiano della Siberia centrale, portando temperature basse in tutte le regioni a nord del Chang Jiang e siccit nella maggior parte del paese; in estate, aria umida e calda penetra verso linterno dalloceano Pacifico, portando precipitazioni e causando spesso tempeste e manifestazioni climatiche violente. CAP. 2 - POPOLAZIONE Il miliardo e trecento milioni di abitanti della Cina si divide in cinesi propriamente detti (Han), che rappresentano oltre il 93% del totale, e altri cinquanta e oltre gruppi etnici (Tibetani, Mongoli, Manci, Coreani, ecc.). Genericamente parlando, la C. non sovrappopolata: la sua densit media infatti di soli 127 ab. per km. Ma circa il 90% degli abitanti vive su un sesto soltanto del territorio nazionale (Cina orientale). Il rapporto citt-campagna ha conservato un certo equilibrio: anche se la popolazione delle citt ha raggiunto ormai il 33% del totale, ed esistono metropoli sovraffollate (Pechino, Shangai), molti cinesi vivono ancora nei tradizionali villaggi agricoli trasformati dalla rivoluzione in comuni popolari. Esiste ununica scrittura, di tipo ideografico, ma non ununica lingua: gli Han ne parlano almeno tre. Attualmente viene considerata lingua ufficiale il dialetto della capitale Pechino. Le religioni tradizionali hanno oggi una diffusione limitata: il buddismo praticato nel Tibet, il confucianesimo, nato in Cina 2500 anni fa, per lo pi un fenomeno del passato.

LA QUESTIONE DEMOGRAFICA INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE, Una delle conseguenze negative derivanti dalla rigida politica cinese di pianificazione familiare che la popolazione del Paese sta invecchiando ad un ritmo superiore a qualsiasi altra grande nazione nella storia. La transizione forzosa dalla forte crescita al forte calo delle nascite porter a gravi problemi economici. Tra 30 anni si ritroveranno con 400 milioni di persone anziane, la maggior parte di cui non disporr di mezzi previdenziali o sanitari, n di una famiglia allargata. Si stima che allla Cina basteranno solo 25 anni per invecchiarsi tanto quanto si invecchiata lEuropa nellarco di un secolo. Inoltre, la maggior parte degli anziani dispongono di pochi risparmi, con pensioni magre e talvolta inesistenti. PREVIDENZA Il Paese ha costruito la sua forza economica su un infinito numero di lavoratori a basso costo, che per potrebbe presto esaurirsi. La politica del figlio unico potrebbe rivelarsi in definitiva un monumentale errore demografico. RAPPORTO SQUILIBRATO TRA MASCHI E FEMMINE, La politica del figlio unico adottata negli anni Settanta dal governo cinese ha condotto il paese alla crisi strutturale della sua popolazione. Si contano infatti 120 maschi ogni 100 femmine Dovendo avere un figlio solo, per molte coppie cinesi diventato ancora pi importante che lunico erede fosse un maschio Per motivi culturali legati alla tradizione infatti, le famiglie non potevano tollerare di essere private della discendenza maschile in caso di nascita di figlie femmine. Da qui il ricorso sistematico allinfanticidio delle bambine. 40-60 milioni di bambine potrebbero mancare allappello a causa di aborti selettivi e infanticidi. MASSICCE ONDATE MIGRATORIE DALLE CAMPAGNE ALLE CITT Con la politica di "riforma e apertura" varata nel 1978 si aperta una fase di rapida urbanizzazione, che si protrae tuttora. La forte crescita demografica combinata con la riduzione delle terre coltivabili ha determinato in Cina un surplus progressivo di manodopera agricola che nel 1982 veniva gi stimato sui 60 milioni di contadini. Per occupare questa percentuale importante di lavoratori rurali venne promossa la creazione in tutto il Paese di imprese rurali basate su una produzione non-agricola, Queste imprese che allinizio funzionarono, successivamente persero competitivit e furono chiuse. Molti contadini disoccupati e impoveriti iniziarono quindi a emigrare vero le citt sebbene privi dei previsti documenti e permessi Questo fenomeno oggi la maggior forza trainante del processo di urbanizzazione in Cina, la cosiddetta mingong chao o "grande ondata" dei lavoratori rurali verso le citt.

CAP. 3 - CENNI STORICI LA CINA DELLE DINASTIE La Cina ha una storia antica che si articola in cicli dinastici. Sin dai tempi arcaici questa nazione stata governata da imperatori che ricevevano dal cielo l'ordine di governare sulla nazione: era il "Mandato Celeste" che decideva chi doveva governare. Le prime dinastie della Cina furono la dinastia Xia [pron. Sci-], la dinastia Shang [pron. Scin] e la dinastia Zhou [pron. Ci]; Dopo la dinastia Zhou ci fu per un breve periodo la dinastia Qin [leggi cin], che fu capeggiata dall'imperatore Qin Shi Huangdi. A questo periodo risale la costruzione dell'esercito di terracotta, rinvenuto in anni recenti. Nel 221 il re di Qin, avendo unificato Cina del Nord e del Centro, assunse il titolo di imperatore, abol il feudalesimo, diede al paese unorganizzazione burocratica, lo protesse collegando nella Grande Muraglia i tratti di muro preesistenti, e avvi la conquista e colonizzazione del Sud, abitato da popolazioni non cinesi. La guerra civile che segu la sua morte si concluse con laffermazione della dinastia Han , che complet la conquista del Sud e diede inizio allespansione cinese in Asia centrale con notevole impulso dei traffici. la

In questo periodo penetr dallIndia il buddhismo, che presto si diffuse largamente. La dinastia Qin fu la prima grande dinastia cinese in senso ufficiale perci la Cina prese il suo nome proprio da questa dinastia. Le ultime due dinastie furono le dinastie "moderne": la dinastia Ming e la dinastia Qing [leggi cing]. La prima (1368-1644) fu proprio una dinastia cinese, la seconda (1644-1911) invece fu una dinastia mancese cio fu governata dagli abitanti della Manciuria.

CAP. 4 - STORIA DEL 900

Il 1911 fu l'anno in cui sia i Qing che la monarchia stessa persero il mandato celeste a causa dei troppi conflitti che si stavano verificando in Cina (guerre con Giappone, guerre dell'oppio con gli europei, rivolte). Gli effetti delle guerre, della cattiva amministrazione e dellaumento della popolazione determinarono, per tutto il 19 sec., un graduale impoverimento del paese, provato da numerose rivolte, in un momento in cui lespansionismo industriale e commerciale europeo, soprattutto inglese, insisteva per lapertura del commercio con la Cina. La prima guerra anglo-cinese , detta delloppio (1839-42), si concluse con il trattato di Nanchino, per il quale lInghilterra ebbe Hong Kong e diversi porti furono aperti al commercio. Il trattato di Tianjin, che nel 1861 pose fine alla seconda guerra anglo-franco-cinese raddoppi lindennit dovuta dalla Cina alla Gran Bretagna, che acquisiva anche la penisola di Kowloon di fronte al possedimento di Hong Kong, lapertura di altri porti e il diritto per i cittadini britannici di reclutare manodopera cinese da far lavorare nelle colonie britanniche o in altre localit. Ai disastri esterni si aggiunsero quelli determinati dalle rivolte interne, tra le quali famosa fu la rivolta dei Taiping (1849-64), che devast la Cina centrale. Nel 1894 scoppi la guerra cino-giapponese , che vide la Cina costretta a firmare un trattato con cui cedette Formosa e rinunci alla tradizionale sovranit sulla Corea. Il governo mancese riusc a far rivolgere contro gli stranieri il movimento dei Boxers, originariamente antimancese. Il risultato, per, fu la spedizione internazionale del 1900, che diede il colpo di grazia al prestigio della corte. Nel 1910 scoppiarono le prime rivolte, rapidamente seguite nel 1911 dalla costituzione di un governo provvisorio a Nanchino. Nel 1912 lultimo imperatore, il giovane Pu Yi, costretto a rinunciare al trono. Proclamata la repubblica ne diventa presidente Sun Yat Sen fondatore del Guomindang. Il suo progetto politico sidentifica con i tre principi del popolo: indipendenza nazionale e eliminazione delle concessioni straniere; democrazia rappresentativa superamento delle strutture feudali. Lostilit dellesercito e della nobilt rurale costringe Sun Yat Sen a dimettersi e a lasciare il posto di presidente a Yuan Shih-kai, che instaura una dittatura militare favorevole agli occidentali. Egli, nel 1917 decide lentrata in guerra della Cina a fianco dellIntesa ma, al tavolo dei vincitori, non saranno presi in considerazione i suoi interessi, di minore importanza rispetto a quelli del Giappone. Delusi dal cinismo mostrato dalle potenze occidentali, i cinesi rivolsero la loro attenzione all'Unione Sovietica, rappresentata in patria dal Partito comunista cinese, fondato a Shanghai nel 1921 e che contava tra i suoi primi membri Mao Zedong. Il Guomindang e lesercito vengono riorganizzati con laiuto dellURSS, ammettendo membri comunisti nel direttivo del partito, che ,dopo la morte di Sun venne guidato dal generale Chiang Kai-shek. Questi inizi la campagna di liberazione dal potere dei Signori della Guerra e rovesci la linea del suo predecessore conducendo una sanguinosa epurazione dei membri comunisti del partito. I problemi di Chiang Il nuovo governo nazionale dovette cos affrontare: l'opposizione dei Signori della Guerra la rivolta comunista scatenata da Mao Zedong; Mao costitu, nella zona montana dello Jangxi, una Repubblica sovietica cinese sostenuta da un forte esercito e appoggiata dai contadini, attratti dalla prospettiva di una riforma agraria. Infine, il nuovo governo di Chiang dovette far fronte all'aggressione giapponese in Manciuria e nella Cina settentrionale, sfociata nel 1931-1933 nella creazione di uno stato-fantoccio formalmente affidato alla guida di Pu Yi. Nel 1934 Chiang Kai-shek riusc a circondare l'Armata Rossa nello Jiangxi ma i comunisti, rotto l'assedio al termine della cosidetta Lunga marcia, riuscirono a trasferirsi nella provincia settentrionale dello

Shaanxi. Allarmato dall'avanzata giapponese, un gruppo di ufficiali obblig Chiang a stringere un momentaneo patto d'azione antigiapponese con i comunisti, sospendendo la guerra civile. Seconda guerra mondiale Nel 1937 le ostilit tra Giappone e Cina sfociarono in una vera e propria guerra. Entro il 1938 il Giappone aveva invaso la maggior parte della Cina nordorientale, la valle del Chiang Jiang fino ad Hankou, e il territorio di Canton, sulla costa sudorientale. Durante la seconda guerra mondiale i comunisti occuparono gran parte del territorio della Cina del Nord infiltrandosi in molte zone rurali a ridosso delle linee giapponesi. Riuscirono a conquistarsi l'appoggio dei contadini locali, consolidarono le basi del partito e aumentando le fila dell'Armata Rossa. Lotta per la supremazia tra il Guomindang e il Partito comunista Nel 1945, subito dopo la resa del Giappone, la guerra civile riprese. Nel 1948 l'iniziativa militare pass ai comunisti, e nell'estate del 1949 la resistenza nazionalista croll. Chiang e i suoi cercarono rifugio sull'isola di Taiwan, mentre il 1 ottobre 1949 veniva proclamata ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese. Mao guid il partito fino al 1976, anno in cui mor. La sua azione politica si pu riassumere in: Politica estera: nel 1950 lesercito cinese invade il Tibet e ne fa una regione autonoma, instaurando un clima di terrore che porta il Dalai Lama a fuggire in India; Mao firma un trattato di assistenza economica con Mosca; la Cina partecipa alla guerra di Corea, interviene in Vietnam e in Cambogia; 1958: rottura dei rapporti con lUrss; 1964: la Cina ha la bomba atomica; rapporti pi distesi con gli Usa di Nixon, liberalizzazione degli scambi commerciali; 1971: la Cina entra nellOnu, perch gli Usa hanno tolto il veto. Politica interna: processo di modernizzazione attraverso: riforma agraria: confisca delle terre dei grandi proprietari e dei religiosi a favore del popolo; riunisce i piccoli fondi in cooperative agricole (tipo kolchoz); fine della propriet privata; nazionalizzazione di tutte le industrie; primo piano quinquennale: controllo della moneta e delle banche, schedatura di tutti gli individui. 1958: secondo piano quinquennale e rottura con lUrss: il malcontento dei contadini convince Mao a puntare sullo sviluppo agricolo, con la politica del grande balzo in avanti, creando le comuni popolari, forme di democrazia diretta, senza gerarchia (al contrario di quello sovietico), ma fallisce; il suo intento di creare un comunismo che sia desempio ai paesi del terzo mondo (vocazione terzomondialista, diversamente dallUrss, che ha come riferimento lEuropa). Il fallimento del grande balzo in avanti ebbe conseguenze anche sul piano interno; Mao mobilit contro i suoi avversari le generazioni pi giovani. La mobilitazione culmin nel 68 nella cosiddetta rivoluzione culturale. Nelle scuole e nei luoghi di lavoro, gruppi di giovani e guardie rosse misero sotto accusa insegnanti e dirigenti politici. Lintento era quello superare tutti gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione del comunismo. Ma la rivoluzione culturale si esaur nel giro di due anni, quanti erano necessari per eliminare i dirigenti contrari alla linea maoista. A partire dal 68 lo stesso Mao cominci a porre un freno al movimento.

CAP. 5- RAPPORTI TRA MAO E STALIN E CONCLUSIONI Abbiamo visto come nella prima met del secolo le potenze europee, dopo aver generato la nascita di fascismi e imperialismi, sono state relegate a un ruolo di secondaria importanza. Per la prima volta gli Stati Uniti potevano considerarsi la nazione pi potente al mondo. La Russia si presentava come Unione Sovietica al mondo intero, portatrice di un nuovo modello di societ e di economia in contrapposizione a quello americano. Poco dopo aver unito le proprie forze per vincere la guerra, Stati Uniti e Unione Sovietica hanno iniziato a contendersi il primato. (GUERRA FREDDA) Lo scontro non poteva considerarsi alla pari perch, a differenza degli Stati Uniti, lUnione Sovietica dovette giocare fin da subito su due fronti: uno esterno ed uno interno al mondo comunista. Abbiamo visto che il 1 Ottobre 1949 Mao Zedong riesce ad instaurare la Repubblica Popolare Cinese creando non pochi problemi a Stalin che aveva fatto di tutto fin dagli anni Venti per smorzare la carica rivoluzionaria di Mao. Seppur a capo dellUnione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, Stalin era tuttaltro che un rivoluzionario. Era un conservatore poco interessato allespansione del comunismo, come al contrario lo era per la preservazione dellUnione il cosiddetto Socialismo in un solo paese e della sua leadership, il che lo portava ad azioni molto poco rivoluzionarie nonch contraddittorie. Un esempio latteggiamento adottato nei confronti della Cina: spron i rivoluzionari cinesi ad allearsi con i nazionalisti del Kuomintong per evitare che lespansione comunista allarmasse gli occidentali aggravando le gi difficili relazioni diplomatiche. La conseguenza fu che i nazionalisti presero il potere e misero al bando i comunisti. Per Stalin lavvento di una Cina comunista rappresentava un problema. Lavvento di un terzo attore di quel peso, anche se la Cina era dalla sua parte e in condizioni ancor misere, sconvolgeva tutti i suoi piani. Fin dalla fine della guerra mondiale, infatti, Stalin aveva fatto di tutto per non provocare gli USA, quando la rivoluzione cinese diffuse limpressione che il comunismo fosse minaccioso e in espansione e che dietro a tutto ci fosse Stalin. Ci allert non poco il mondo democratico e liberale ed i termini della guerra fredda si accesero ancor pi. Ma i problemi non si limitavano solo al piano internazionale, dal punto di vista interno al blocco comunista, infatti, la Cina si presentava come lunico paese che poteva compararsi alla Russia e, di conseguenza, lunica a poter minacciare la leadership del leader sovietico. Da quel momento, infatti, Stalin ed i suoi successori furono costretti a tenere in conto la presenza di un alleato spesso incomodo, pi rivoluzionario e comunista di loro. Un primo significativo episodio la guerra di Corea, una delle fasi pi acute della guerra fredda, qui, il maggior apporto alla parte comunista del conflitto venne dato dalla Repubblica Popolare Cinese che ebbe il coraggio di confrontarsi con gli americani. La guerra si concluse con un nulla di fatto. I confini tornarono ad essere quelli precedenti al conflitto. La leadership di Stalin rimase indiscussa, ma da l a poco fin la sua carriera dittatoriale. Fatto pi rilevante fu il radicale aumento dellappeal cinese presso paesi neo-comunisti, o comunque neo-indipendenti, che dette al paese nuova forza permettendogli di opporsi in pi occasioni ai successivi leader dellURSS in

un crescendo di tensioni che culminarono alla fine degli anni Settanta quando i due paesi pi grandi al mondo giunsero a posizionare i propri eserciti lungo i rispettivi confini.

"un indovino mi disse" tiziano terzani: Quella cinese ara una civilt che aveva inventato un suo modo di scrivere,di mangiare,di pettinarsi;una civilt che per secoli ha curato diversamente i suoi malati,ha guardato diversamente il cielo,le montagne,i fiumi,che ha avuto una diversa idea di come costruire le case,di fare i templi,un altra concezione dell anatomia,un diverso concetto di anima,di forza,di vento. Quella civilt oggi cerca solo di esse moderna come loccidente,vuole diventare come quell isolotto ad aria condizionata che Singapore;produce giovani che sognano solo di vestirsi come rappresentanti di commercio,di fare la coda davanti ai fast food di Macdonald,di avere un orologio al quarzo,un televisore a colori e un telefonino portatile.[...] Non un caso che siano stati i cinesi a scoprire che lessenza di tutto lequilibrio,fra lo Ying e lo Yang ,fra il sole e la luna,la luce e lombra,il maschio e la femmina,lacqua e il fuoco. nellarmonia fra le diversit che il mondo si regge,si riproduce,sta in tensione,vive."

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