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PREFAZIONE

la prima volta che decido di promuovere congiuntamente la preparazione e la diffusione di una collana editoriale e tale decisione non poteva che riguardare limpiantistica elettrica, elettronica , ascensori ,scale mobili che coinvolge migliaia di operatori aventi diversi livelli professionali. Questa decisione stata presa con lo scopo di contribuire alla crescita culturale e professionale degli operatori del settore, perch tra gli obiettivi di promuovere la cultura della sicurezza elettrica, elettronica, manutenzione, installazione degli impianti negli edifici, alla cui preparazione ed applicazione e contribuire alla formazione degli operatori del settore. quindi un momento particolare per il settore dellimpiantistica, anche alla luce delle nuove tecnologie che si stanno imponendo. Infatti, la normativa tecnica in evoluzione e ha necessit di guide di applicazione. In fine del corso questi informazioni diventer un libro che sar il risultato di un lavoro di gruppo, in cui sono stati coinvolti diversi autori del GRUPPO INGEGNERI TECNICI MANUTENTORI sar scelti sulla base delle competenze a proposito degli specifici argomenti. IN FASE INIZIALE STATO NOMINATO SIG.MIRKO SPADONI, in fase di completamento del libro nomineremo anche altri candidati del gruppo. Grazie per la collaborazione.

Ing.Ibrahim GULESIN

Ing.Ibrahim GULESIN

UNIT DI MISURA
In Italia e nellUnione Europea in vigore il Sistema di unit di misura detto Internazionale, in sigla SI. Gli altri sistemi di misura preesistenti sono stati dichiarati non validi, in quanto usano grandezze non assolute, cio soggette a variazioni di valore. Per esempio non assoluto il sistema tecnico che adotta come unit fondamentale il kg-forza, in quanto il suo valore varia da luogo a luogo in funzione della accelerazione di gravit. Questa la corretta teoria; purtroppo, nella pratica (specie nei Paesi extraeuropei di lingua inglese) sono ancora in uso unit di misura quali: pollice, piede, yarda, libbra, cavallovapore, ecc. Il Sistema Internazionale di unit di misura SI lunico sistema utilizzabile in tutto il territorio dellUnione Europea in quanto adottato con la Direttiva 80/181/CEE, pubblicata nel 1980. Successivi emendamenti alla Direttiva consentono fino al 2010 anche l'utilizzo, in aggiunta, delle unit imperiali inglesi (pollici,galloni, ecc). Il sistema si basa su sette grandezze fondamentali e due supplementari. Le grandezze utilizzate nel SI sono riportate nelle tabelle e si dividono in fondamentali, supplementari e derivate.
Tab. 1 Grandezze fondamentali, supplementari e relative unit

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Tab. 2 Grandezze derivate di maggiore interesse per progettisti ed installatori elettrici

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SEGNI GRAFICI
I segni grafici da utilizzare in elettrotecnica sono codificati dal Comitato Tecnico 3 dellIEC ed adottati dal CENELEC e dal CEI. Esiste una vasta raccolta di segni raggruppati per scopi specifici che risolvono la stragrande maggioranza delle necessit impiantistiche. In alcuni casi particolari (apparecchiature di recente concezione o di utilizzo non esteso) non possibile individuare simboli adeguati; in tali casi possono essere creati nuovi simboli il cui significato deve per essere spiegato in una legenda allegata al disegno nel quale sono utilizzati. I simboli di maggiore interesse, alcuni dei quali sono qui di seguito riprodotti, sono elencati nelle pubblicazioni: CEI EN 60617-3 (CEI 3-15): Conduttori e dispositivi di connessione CEI EN 60617-7 (CEI 3-19): Apparecchiature e dispositivi di comando e protezione CEI EN 60617-8 (CEI 3-20): Strumenti di misura, lampade e dispositivi di segnalazione CEI EN 60617-11 (CEI 3-23): Schemi e piani di installazione architettonici e topografici

SIMBOLI
Tab. 3 Segni grafici distintivi (CEI 3-19)

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Tab. 4 Contatti a due o tre posizioni (CEI 3-19)

Tab. 5 Contatti a funzionamento anticipato e ritardato

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Tab. 5 Contatti a ritardo intenzionale

Tab. 6 Contatti a ritorno automatico e a posizione mantenuta

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Tab. 7 Ausiliari di comando unipolari (CEI 3-19)

Tab. 8 Ausiliari di posizione (CEI 3-19)

Tab. 9 Contatti funzionanti per effetto della temperatura (CEI 3-19)

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Tab. 10 Apparecchi di manovra e comando (CEI 3-19)

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Tab. 11 Avviatori motori (CEI 3-19)

Tab. 12 Dispositivi di comando (CEI 3-19)

Tab. 13 Esempi di rel di misura (CEI 3-19)

Tab. 14 Dispositivi vari (CEI 3-19)

Tab. 15 Strumenti di misura e dispositivi di segnalazione

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Tab. 16 Esempi di strumenti indicatori (CEI 3-20)

Tab. 17 Esempi di strumenti registratori (CEI 3-20)

Tab. 18 Esempi di strumenti integratori (Contatori) (CEI 3-20)

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Tab. 19 Lampade e dispositivi di segnalazione (CEI 3-20)

Tab. 20 Linee (CEI 3-23)

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Tab. 21 Indicazione di conduttori (CEI 3-23)

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Tab. 22 Segni per linstallazione architettonica: Prese a spina (CEI 3-23)

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Tab. 23 Segni per linstallazione architettonica: Interruttori (CEI 3-23)

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Tab. 24 Canalizzazioni prefabbricate

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Tab. 25 Conduttori e dispositivi di connessione (CEI 3-15)

Tab. 26 Derivazioni, morsetti, collegamenti (CEI 3-15)

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Tab. 27 Dispositivi di connessione (CEI 3-15)

Tab. 28 Segni grafici di terra

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SCHEMI
Nellambito dellattivit impiantistica e della sua documentazione, lo schema ha una funzione essenziale, quale strumento destinato alla rappresentazione dei diversi collegamenti che consentono ai componenti elettrici di operare. Esistono diversi tipi di schema, a seconda delle finalit che il progettista si pone; nel seguito viene fornita una panoramica. Lo schema elettrico la rappresentazione grafica realizzata mediante luso di segni grafici, con blocchi di identificazione ed annotazioni riferite ai componenti di un impianto. Oltre che per la realizzazione dellimpianto stesso, lo schema viene utilizzato in fase di esecuzione, manutenzione e di prova, per cui deve essere completo di tutte le nozioni ed informazioni necessarie allo scopo. La rappresentazione di un circuito pu essere di tipo: unifilare : due o pi conduttori vengono rappresentati da una sola linea, e i segni grafici forniscono lindicazione del numero di conduttori presenti in ogni linea e delle loro connessioni multifilare : la vera rappresentazione completa di un circuito elettrico.Nellambito dei circuiti costitutivi lapparecchiatura o limpianto, si possono inoltre distinguere: circuiti di potenza : circuiti il cui compito alimentare gli organi di potenza; circuiti ausiliari : circuiti che alimentano bobine di comando (contattori, rel, ecc.) e che servono a provocare manovre e/o segnalazioni.

Fig. 29 Rappresentazione grafica di un circuito unifilare (a) e trifilare (b) per l'alimentazione di un motore

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Fig. 30 Schema di circuito trifilare e funzionale

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Categorie d'impiego dei contattori secondo IEC 947

Corrente alternata
(IEC 408 - CEI 17-11 - VDE 0660 T1)
Categoria d'impiego AC-1 AC-2 AC-3 AC-4 AC-5a AC-5b AC-6a AC-6b AC-7a AC-7b AC-8a AC-8b AC-11 AC-12 AC-13 AC-14 AC-15 AC-20 AC-21 AC-22 AC-23 Applicazioni Tipiche Inserzione o disinserzione di carichi non o debolmente induttivi, forni a resistenza Avviamento e arresto di motori ad anelli Avviamento ed arresto con interruzione dell'alimentazione di motori a gabbia Avviamento e frenatura in controcorrente, manovra ad impulsi di motori a gabbia Inserzione di lampade a gas Inserzione di lampade ad incandescenza Inserzione di trasformatori Inserzione di batterie di condensatori Inserzione di carichi debolmente induttivi per applicazioni domestiche e similari Motori di elettrodomestici Inserzione di motori per compressori di raffreddamento ermeticamente incapsulati, con ripristino manuale del sovraccarico Inserzione di motori per compressori di raffreddamento ermeticamente incapsulati, con ripristino manuale del sovraccarico Comando di elettromagneti in a.c. (IEC 337-1, CEI 17-12 VDE 0660T2) Comando di carichi resistivi e carichi a stato solido con isolamento ottenuto con opto isolatori Comando di carichi a stato solido con trasformato di isolamento Comando di piccoli carichi elettromagnetici (<= 72 VA) Comando di carichi elettromagnetici (> 72 VA) Inserzione e disinserzione di carichi a vuoto Inserzione o disinserzione di carichi non o debolmente induttivi, forni a resistenza Inserzione e disinserzione di carichi misti resistivi e induttivi, compresi sovraccarichi modesti Avviamento ed arresto con interruzione dell'alimentazione di motori a gabbia o carichi fortemente induttivi

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Categorie d'impiego dei contattori secondo IEC 947

Corrente continua
(IEC 408 - CEI 17-11)
Categoria d'impiego DC-1 DC-3 DC-5 DC-6 DC-11 DC-12 DC-13 DC-14 DC-21 DC-23 Applicazioni Tipiche Inserzione o disinserzione di carichi non o debolmente induttivi, forni a resistenza L/R = 1 ms Motori in derivazione: avviamento, arresto, frenatura in contro corrente, manovra ad impulsi Motori in serie: avviamento, arresto, frenatura in contro corrente, manovra ad impulsi Inserzione di lampade ad incandescenza Comando di elettromagneti L/R = 40 ms (IEC 337-1 CEI 17-12 VDE 0660T2) Comando di carichi resistivi e a stato solido con isolamento ottenuto con opto isolatori Comando di elettromagneti Comando di carichi elettromagnetici aventi resistori economizzatori nel circuito Inserzione o disinserzione di carichi non o debolmente induttivi, forni a resistenza L/R = 1 ms Connessione e distacco di carichi fortemente induttivi (es. motori in serie) L/R = 15 ms

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CONCETTI E FORMULE
Corrente continua (c.c.) e corrente alternata (c.a.) Gli impianti elettrici sono alimentati in corrente continua

(che pu essere anche ondulata) o in corrente alternata. La Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua alla nota dellart. 411.1.4.3 indica che una grandezza continua (c.c.), ritenuta convenzionalmente non ondulata quando: londulazione sinusoidale non superiore al 10% in valore efficace, oppure londulazione non sinusoidale presenta un valore massimo di picco non superiore a 140 V per un sistema in c.c. con tensione nominale di 120 V, o analogamente 70 V per un sistema in c.c. con tensione nominale di 60 V. La corrente continua caratterizzata da un solo senso di percorrenza, dal morsetto del generatore (convenzionalmente definito polo positivo +) al polo negativo (-). Essa pertanto unidirezionale. La corrente alternata caratterizzata da uninversione periodica del senso di percorrenza: il valore varia da zero ad un valore massimo nei due sensi, per tornare poi nuovamente a zero compiendo unoscillazione completa. Lintervallo di tempo T definito periodo e rappresenta il tempo necessario affinch la grandezza periodica compia unoscillazione completa; esso misurato in secondi. Un secondo conterr un certo numero di periodi, questo numero rappresenta la frequenza della grandezza periodica. La frequenza nel SI
(sistema internazionale di unit) viene indicata con la lettera f e misurata in Hz. La frequenza risulta legata al periodo della grandezza periodica della relazione:

f =1 / T

Lenergia elettrica in Europa e in molti altri Paesi prodotta e distribuita a 50 Hz, in altri per esempio USA, Giappone, Brasile a 60 Hz. In Italia la frequenza usata per la corrente alternata vale 50 Hz; il periodo di una oscillazione vale dunque 0,02s. La circolazione della corrente elettrica determina fenomeni resistivi come pi avanti descritto.

Legge di Ohm
Scoperta dal fisico tedesco Georg Ohm nel 1829, la legge fondamentale dellelettrotecnica dove: V - tensione, in volt (V) R - resistenza, in ohm ( ) I - corrente, in ampere (A)

La legge di ohm stabilisce una diretta proporzionalit tra corrente e tensione. V=R*I R=V/I I=V/R

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Resistenze in Serie

Quando si hanno delle resistenze in serie, la resistenza totale data dalla somma delle singole resistenze: RT = R1 + R2 + R3 + ... + RN
Legenda: RT resistenza totale ( )

R1 RN valore delle singole resistenze ( )

Resistenze in Parallelo

Quando si hanno delle resistenze in parllelo, la resistenza totale data dal reciproco dalla somma dei reciproci delle singole resistenze: RT = 1 / ( 1 / R1 + 1 / R2 + 1 / R3 + ... + 1 / RN ) quando si hanno solo due resistenze in parallelo si pu applicare la seguente formula: RT = 1 / R1 + 1 / R2
Legenda: RT resistenza totale ( )

R1 RN valore delle singole resistenze ( )

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Trasformazione Triangolo-Stella e Stella-Triangolo


Trasformazione Triangolo-Stella

=====>

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Triangolo

Stella

RA = ( RAB * RAC ) / ( RAB+ RAC + RBC ) RB = ( RAB * RBC ) / ( RAB+ RAC + RBC ) RC = ( RAC * RBC ) / ( RAB+ RAC+ RB )

Trasformazione Stella-Triangolo

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=====>

Stella

Triangolo

RAB = RA + RB + ( RA * RB ) / RC RBC = RB + RC + ( RB * RC ) / RA RAC = RA + RC + ( RA * RC ) / RB

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Potenza
corrente alternata trifase P = 3 . V I cos Q = 3 . V I sen A = 3 . V I corrente alternata monofase P = V I cos Q = V I sen

A=VI

V = P / ( I . cos
corrente continua

I = P / V. cos

P = V.I =R.I2 =V2 / R V=P/I I=P/V=V/R R = V / I = P / I2 = V2 / P dove: V - tensione, in volt (V) R - resistenza, in ohm ( ) I - corrente, in ampere (A) P - potenza attiva, in watt (W) Q - potenza reattiva, in voltampere reattivo (VAr) A - potenza apparente, voltampere (VA) cos - fattore di potenza (coseno dellangolo tra il vettore tensione e il vettore corrente) 3 = 1,73 coefficiente per i circuiti trifasi in corrente alternata trifase Si riportano i coefficienti di trasformazione tra CV (cavalli vapore) grandezza non pi utilizzabile e kW. 1 Kw = 1,36 CV 1 kWh = 1,36 CVh CV = 0,736 kW

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