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06/07/12 01.15
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delle pene. Tra prescrizione e indulto le condanne in ogni caso non saranno detentive ma per i funzionari significherebbe l'immediata decadenza da incarichi e la sospensione dal servizio, visto che per ciascuno dei 25 imputati il giudice di secondo grado ha disposto la pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Soddisfatto della giustizia, Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il giovane morto nel luglio 2001 durante gli scontri al G8: "Una notizia positiva. Succede di rado, ma quando accade bisogna accoglierla con soddisfazione. Vuol dire che in questo Paese c' ancora un barlume di giustizia. Ora speriamo che ci siano altre pagine di questo genere. Cercheremo in tutti i modi di ottenere verit e giustizia anche sull'assassinio di Carlo". Per la madre di Carlo, Heidi, "la giustizia c' bench incompleta". "In verit le responsabilit sono pi ampie - ha aggiunto Giuliani - e penso all'assoluzione dell'allora capo della polizia e al mancato processo per la morte di mio figlio". Ascoltare la sentenza della Cassazione stata "una grande emozione", ha detto l'ex portavoce del Genoa Social Forum del 2001 Vittorio Agnoletto. "Ha vinto - ha aggiunto - lo stato di diritto contro il tentativo di piegare la legge alle convenienze politiche. Oggi tutte le persone condannate devono andare via immediatamente dalla polizia". "Visto - ha continuato - che sono stati condannati il numero due, il numero tre e il numero quattro della polizia, anche Gianni De Gennaro, che era il numero uno, anche se lui personalmente non stato condannato, deve dimettersi da sottosegretario ai servizi segreti". E ha aggiunto: "Voglio rivolgere un appello al presidente Napolitano: il momento di chiedere ufficialmente scusa alle vittime della Diaz e di Bolzaneto e a tutto il popolo italiano". "Una sentenza importante che finalmente e definitivamente, anche se molto tardi, riconosce che agenti e funzionari dello stato si resero colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani di persone che avrebbero dovuto proteggere", commenta Amnesty International. Ma che lascia l'amaro in bocca: arriva tardi, "con pene che non riflettono la gravit dei crimini accertati e che in buona parte non verranno eseguite a causa della prescrizione". Adesso le vittime del pestaggio, circa 60 persone, hanno la strada aperta per ottenere i risarcimenti dovuti e il ministero dell'Interno aprir i procedimenti disciplinari a carico dei 25 imputati, anche quelli prescritti.
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/07/05/news/diaz_confermate_le_condanne_per_i_vertici_di_polizia-38591229/ Pagina 2 di 3
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