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Quaternioni

Basilio Bona
DAUIN-Politecnico di Torino
2008
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 1 / 38
Introduzione
I quaternioni furono scoperti nel 1843 da Hamilton, che cercava di
trovare un sistema di numeri che generalizzasse allo spazio tridimensionale
i numeri complessi e il loro signicato di operatori di rotazione nel piano.
Il generico quaternione verr`a identicato con il simbolo q.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 2 / 38
Denizione
Il quaternione `e un elemento dello spazio lineare H(R) a quattro
dimensioni, denito sul campo dei numeri reali R, con base {1 i j k}.
i , j e k sono numeri ipercomplessi che soddisfano la seguente legge di
moltiplicazione anticommutativa
i
2
= j
2
= k
2
= ijk =1
ij =ji = k
jk =kj = i
ki =ik = j
(1)
Si `e voluto indicare i numeri ipercomplessi con i simboli i , j e k per
marcare la loro dierenza rispetto ai versori i, j e k
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 3 / 38
Denizione
Il quaternione q H `e denito come una combinazione lineare espressa
nella base {1 i j k}:
q = q
0
1+q
1
i +q
2
j +q
3
k (2)
dove i coecienti {q
i
}
3
i =0
sono reali.
In analogia con i numeri complessi, dove c = a +jb `e rappresentabile da
una coppia di reali, (a, b), il generico quaternione `e rappresentabile da una
quadrupla di reali, (q
0
, q
1
, q
2
, q
3
).
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 4 / 38
Denizione
Il quaternione viene anche denito come il numero complesso i cui
coecienti sono due numeri complessi, ossia
q = c
1
+jc
2
,
dove c
1
= q
0
+kq
3
e c
2
= q
2
+kq
1
.
Perci`o, considerando le relazioni (1), si ha:
q = c
1
+jc
2
= q
0
+kq
3
+jq
2
+jkq
1
= q
0
1+q
1
i +q
2
j +q
3
k.
Analogamente ai numeri complessi che sono formati da una parte reale e
da una parte immaginaria, i quaternioni sono formati da una parte reale e
da una parte vettoriale.
Si indica con q
r
la parte reale del quaternione, denita da q
r
= q
0
, e con
q
v
la parte immaginaria o vettoriale, denita da q
v
= q
1
i +q
2
j +q
3
k.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 5 / 38
Denizione
Si scrive dunque q = (q
r
, q
v
) oppure q = q
r
+q
v
; notate che non `e stato
usato il segno di trasposto per la parte vettoriale q
v
in quanto la
denizione convenzionale di parte vettoriale di un quaternione `e una riga.
Volendo usare le convenzioni per cui i vettori sono vettori colonna,
potremmo scrivere q = (q
r
, q
T
v
).
I quaternioni sono entit`a matematiche generali, che comprendono i numeri
reali
r = (r , 0, 0, 0), r R
i numeri complessi
a +j b = (a, 0, b, 0), a, b R
ed i vettori in R
3
(con alcuni pericoli di interpretazione)
v = (0, v
1
, v
2
, v
3
), v
i
R.
In questultimo caso si interpretano gli elementi
_
i j k
_
come i versori
_
i j k
_
di un sistema di riferimento cartesiano destrorso.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 6 / 38
Denizione
Le regole di moltiplicazione tra gli elementi i , j , k hanno le stesse propriet`a
del prodotto vettoriale o esterno tra i versori i, j, k:
ij = k i j =k
ji =k j i =k
ecc.
Nel seguito faremo uso di tutte le notazioni alternative per indicare i
quaternioni; scriveremo dunque
q = q
0
1+q
1
i +q
2
j +q
3
k = (q
r
, q
v
) = q
r
+q
v
= (q
0
, q
1
, q
2
, q
3
) (3)
per indicare il fatto che il quaternione pu`o essere visto in tre modi distinti:
a) come un numero ipercomplesso denito su una base composta da un
reale e tre immaginari; b) come la somma di una parte scalare e una parte
vettoriale; e c) come una quadrupla di numeri reali.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 7 / 38
Algebra dei quaternioni
Dato un quaternione q = q
0
1+q
1
i +q
2
j +q
3
k = q
r
+q
v
= (q
0
, q
1
, q
2
, q
3
),
sono denite le seguenti propriet`a:
esiste il quaternione nullo o zero, denito come
0 = 01+0i +0j +0k = (0, 0) = 0+0 = (0, 0, 0, 0) (4)
esiste il quaternione coniugato, indicato con il simbolo q

, che ha la
stessa parte reale di q e parte vettoriale opposta:
q

= q
0
(q
1
i +q
2
j +q
3
k) = (q
r
, q
v
) = q
r
q
v
= (q
0
, q
1
, q
2
, q
3
)
(5)
Il coniugato soddisfa alla propriet`a (q

= q.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 8 / 38
Algebra dei quaternioni
esiste una funzione non negativa, chiamata norma del quaternione q e
indicata con il simbolo q, denita come
q =
_
qq

=
_
q

q =

=0
q
2

=
_
q
2
0
+q
T
v
q
v
(6)
Un quaternione con norma q = 1 `e chiamato quaternione unitario.
Il quaternione q e il suo coniugato q

hanno la stessa norma


q =q

(7)
Il quaternione
q
v
= 01+q
1
i +q
2
j +q
3
k = (0, q
v
) = 0+q
v
= (0, q
1
, q
2
, q
3
),
che ha parte reale nulla, viene chiamato quaternione puro o vettore. Il
coniugato di un quaternione puro q
v
risulta essere lopposto del
quaternione puro originale
q

v
=q
v
(8)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 9 / 38
Algebra dei quaternioni
Dati due quaternioni
h = h
0
1+h
1
i +h
2
j +h
3
k = (h
r
, h
v
) = h
r
+h
v
= (h
0
, h
1
, h
2
, h
3
)
e
g = g
0
1+g
1
i +g
2
j +g
3
k = (g
r
, g
v
) = g
r
+g
v
= (g
0
, g
1
, g
2
, g
3
)
possiamo denire le seguenti operazioni
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 10 / 38
Somma
Somma o addizione h+g
h+g = (h
0
+g
0
)1+(h
1
+g
1
)i +(h
2
+g
2
)j +(h
3
+g
3
)k
= ((h
r
+g
r
), (h
v
+g
v
))
= (h
r
+g
r
) +(h
v
+g
v
)
= (h
0
+g
0
, h
1
+g
1
, h
2
+g
2
, h
3
+g
3
)
(9)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 11 / 38
Dierenza
Dierenza o sottrazione
hg = (h
0
g
0
)1+(h
1
g
1
)i +(h
2
g
2
)j +(h
3
g
3
)k
= ((h
r
g
r
), (h
v
g
v
))
= (h
r
g
r
) +(h
v
g
v
)
= (h
0
g
0
, h
1
g
1
, h
2
g
2
, h
3
g
3
)
(10)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 12 / 38
Prodotto
Prodotto
hg = (h
0
g
0
h
1
g
1
h
2
g
2
h
3
g
3
)1+
(h
1
g
0
+h
0
g
1
h
3
g
2
+h
2
g
3
)i +
(h
2
g
0
+h
3
g
1
+h
0
g
2
h
1
g
3
)j + (11)
(h
3
g
0
h
2
g
1
+h
1
g
2
+h
0
g
3
)k
= (h
r
g
r
h
v
g
v
, h
r
g
v
+g
r
h
v
+h
v
g
v
)
dove h
v
g
v
`e il prodotto scalare
h
v
g
v
=

i
h
vi
g
vi
=h
T
v
g
v
=g
T
v
h
v
denito in R
n
, dove n pu`o essere qualsiasi, e h
v
g
v
`e il prodotto
vettoriale (denito solamente in R
3
)
h
v
g
v
=
_
_
h
2
g
3
h
3
g
2
h
3
g
1
h
1
g
3
h
1
g
2
h
2
g
1
_
_
=S(h
v
)g
v
e
S(v) =
_
_
0 v
3
v
2
v
3
0 v
1
v
2
v
1
0
_
_
(12)
`e una matrice antisimmetrica, funzione del generico vettore
v =
_
v
1
v
2
v
3
_
T
.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 13 / 38
Prodotto
e
S(v) =
_
_
0 v
3
v
2
v
3
0 v
1
v
2
v
1
0
_
_
(13)
`e una matrice antisimmetrica, funzione del generico vettore
v =
_
v
1
v
2
v
3
_
T
.
Il prodotto tra quaternioni non `e commutativo, in quanto, essendo
g
v
h
v
=h
v
g
v
, risulta
gh = (h
r
g
r
h
v
g
v
, h
r
g
v
+g
r
h
v
h
v
g
v
) = hg;
si nota che la parte reale rimane identica, mentre la parte vettoriale
cambia. Il prodotto commuta soltanto se h
v
g
v
=0, cio`e quando le parti
vettoriali sono parallele.
Altre propriet`a del prodotto sono elencate nei lucidi successivi
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 14 / 38
Prodotto
propriet`a associativa:
(gh)p = g(hp)
prodotto per lo scalare unitario:
1q = q1 = (1, 0)(q
r
, q
v
) = (1q
r
, 1q
v
) = (q
r
, q
v
)
prodotto per un reale :
q = (, 0)(q
r
, q
v
) = (q
r
, q
v
)
bilinearit`a, con
1
,
2
reali:
g(
1
h
1
+
2
h
2
) =
1
gh
1
+
2
gh
2
(
1
g
1
+
2
g
2
)h =
1
g
1
h+
2
g
2
h
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 15 / 38
Prodotto
Il prodotto pu`o essere scritto anche in forma matriciale:
hg =
_
_
_
h
0
h
1
h
2
h
3
h
1
h
0
h
3
h
2
h
2
h
3
h
0
h
1
h
3
h
2
h
1
h
0
_
_
_
_
_
_
g
0
g
1
g
2
g
3
_
_
_
=
_
h
0
h
T
v
h
v
h
0
I +S(h
v
)
_
_
_
_
g
0
g
1
g
2
g
3
_
_
_
=F
L
(h)g
(14)
oppure
hg =
_
_
_
g
0
g
1
g
2
g
3
g
1
g
0
g
3
g
2
g
2
g
3
g
0
g
1
g
3
g
2
g
1
g
0
_
_
_
_
_
_
h
0
h
1
h
2
h
3
_
_
_
=
_
g
0
g
T
v
g
v
g
0
I +S(g
v
)
_
_
_
_
h
0
h
1
h
2
h
3
_
_
_
=F
R
(g)h
(15)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 16 / 38
Prodotto
Il coniugato del prodotto tra quaternioni soddisfa la propriet`a:
(gh)

= h

. (16)
La norma del prodotto soddisfa la propriet`a
hg =hg. (17)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 17 / 38
Quoziente
Quoziente o divisione Poich`e il prodotto tra due quaternioni non `e
commutativo, bisogna distinguere tra quoziente destro e quoziente sinistro.
Dati due quaternioni h e p, si dice quoziente sinistro di p per h il
quaternione q
s
per cui
hq
s
= p
mentre si dice quoziente destro di p per h il quaternione q
d
per cui
q
d
h = p
Risulta
q
s
=
h

h
2
p; q
d
= p
h

h
2
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 18 / 38
Inverso
Quaternione inverso
Dato un quaternione q, in linea di principio dovremmo denire linverso
sinistro q
1
s
e linverso destro q
1
d
, deniti da
qq
1
s
= 1 = (1, 0, 0, 0); q
1
d
q = 1 = (1, 0, 0, 0)
Poiche dalla (6) si ha che qq

= q

q =q
2
=qq

, potremo scrivere
q
q
q

=
q

q
q
= 1 = (1, 0, 0, 0) (18)
risulta che inverso destro e inverso sinistro coincidono e otteniamo
q
1
s
= q
1
d
= q
1
=
q

q
2
(19)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 19 / 38
Inverso
`
E immediato osservare che, per un quaternione unitario, linverso coincide
con il coniugato
q
1
= q

, q = 1 (20)
e per un quaternione puro unitario, che coincide con un versore, vale
q
1
v
= q

v
=q
v
. (21)
Linverso soddisfa le propriet`a
(q
1
)
1
= q; (pq)
1
= q
1
p
1
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 20 / 38
Funzione di selezione
`
E utile denire la funzione di selezione
(q) = q
0
= q
r
che estrae la parte reale del quaternione.
Questa funzione ha la propriet`a che
(q) =
q+q

2
.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 21 / 38
Prodotto di Hamilton
Osserviamo che, moltiplicando due quaternioni puri
u
v
= (0, u
v
) = u
1
i +u
2
j +u
3
k e v
v
= (0, v
v
) = v
1
i +v
2
j +v
3
k, cio`e due
vettori, si ottiene
u
v
v
v
= (u
v
v
v
, uv). (22)
Di conseguenza, con un leggero abuso di notazione, possiamo denire un
nuovo prodotto tra vettori, detto prodotto di Hamilton, che soddisfa la
seguente relazione:
uv =u v +uv. (23)
Questo prodotto implica per`o che uu =u u, ovvero che il quadrato di
un vettore reale non nullo risulti negativo
Per questa ed altre ragioni, i quaternioni furono abbandonati in favore di
altre notazioni vettoriali pi` u convenienti.
Tuttavia il prodotto tra quaternioni svolge un ruolo importante nella
rappresentazione delle rotazioni.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 22 / 38
Quaternioni unitari
Prima di passare a descrivere le relazioni tra quaternioni e rotazioni,
analizziamo pi` u in dettaglio le propriet`a dei quaternioni unitari, che
identichiamo con il simbolo u.
Come abbiamo gi`a detto, un quaternione unitario `e quello per cui u = 1;
linverso di un quaternione unitario e il prodotto di due quaternioni unitari,
per le propriet`a (17) e (20), risultano ancora unitari.
Un quaternione unitario pu`o essere rappresentato dalla relazione
u = cos +usin (24)
dove u `e un vettore a norma unitaria e `e un angolo generico.
Va notata la somiglianza della (24) con lanaloga espressione di un numero
complesso unitario
c = cos +j sin.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 23 / 38
Quaternioni unitari
Lanalogia si estende anche allespressione esponenziale c = e
j
, a cui
corrisponde per i quaternioni
u = e
u
= cos +usin (25)
dove lesponenziale viene calcolato sostituendo simbolicamente il termine
u al termine x dello sviluppo in serie di e
x
e ricordando che uu =1.
La (25) mostra lidentit`a formale tra un quaternione unitario u e
lesponenziale di un versore unitario u, moltiplicato scalarmente per un
angolo .
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 24 / 38
Quaternioni unitari
Dalla (25) si deduce la denizione di potenza di un quaternione unitario
u
t
= (cos +usin)
t
= e
ut
= cos(t) +usin(t) (26)
e di logaritmo di un quaternione unitario
logu = log(cos +usin) = log(e
u
) =u (27)
Va notato che la non commutativit`a del prodotto di quaternioni impedisce
luso delle identit`a standard per calcolare esponenziali e logaritmi.
Ad esempio, e
u
1
e
u
2
non `e necessariamente uguale a e
u
1
+u
2
, come pure
log(u
1
u
2
) non `e necessariamente uguale a log(u
1
) +log(u
2
).
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 25 / 38
Quaternioni e rotazioni
Vediamo ora come sia possibile mettere in relazione una rotazione con un
quaternione unitario e viceversa.
Dato un quaternione unitario
u = (u
0
, u
1
, u
2
, u
3
) = (u
0
, u) = cos +usin (28)
questo rappresenta la rotazione di un angolo 2 intorno allasse
rappresentato del versore u =
_
u
1
u
2
u
3
_
T
Viceversa, data una rotazione di angolo intorno allasse individuato dal
versore u =
_
u
1
u
2
u
3
_
T
, il quaternione unitario
u =
_
cos

2
, u
1
sin

2
, u
2
sin

2
, u
3
sin

2
_
=
_
cos

2
, usin

2
_
=cos

2
+usin

2
(29)
rappresenta la medesima rotazione.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 26 / 38
Quaternioni e rotazioni
Sappiamo che una rotazione rigida nello spazio cartesiano R
3
pu`o venire
rappresentata dalla matrice di rotazione R R
33
, che ha la propriet`a di
essere ortonormale e a determinante unitario positivo, det(R) = +1.
Potremo allora associare ad ogni matrice di rotazione un quaternione
unitario e viceversa, indicando questa corrispondenza con il simbolo R(u).
Ogni quaternione unitario rappresenta una rotazione nello spazio
tridimensionale, cos` come ogni numero complesso unitario rappresenta
una rotazione nel piano.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 27 / 38
Quaternioni e rotazioni
Per passare da un quaternione u = (u
0
, u) alla matrice corrispondente
R(u), si applica la relazione
R(u) = (u
2
0
u
T
u)I +2uu
T
2u
0
S(u) =
_
_
_
u
2
0
+u
2
1
u
2
2
u
2
3
2(u
1
u
2
u
3
u
0
) 2(u
1
u
3
+u
2
u
0
)
2(u
1
u
2
+u
3
u
0
) u
2
0
u
2
1
+u
2
2
u
2
3
2(u
2
u
3
u
1
u
0
)
2(u
1
u
3
u
2
u
0
) 2(u
2
u
3
+u
1
u
0
) u
2
0
u
2
1
u
2
2
+u
2
3
_
_
_
(30)
dove S(u) `e gi`a stata denita.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 28 / 38
Quaternioni e rotazioni
Inversamente, per passare dagli elementi r
ij
della matrice R(u) al
corrispondente quaternione u, si usa la relazione seguente:
u
0
=
1
2
_
(1+r
11
+r
22
+r
33
)
u
1
=
1
4u
0
(r
32
r
23
)
u
2
=
1
4u
0
(r
13
r
31
)
u
3
=
1
4u
0
(r
21
r
12
)
(31)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 29 / 38
Quaternioni e rotazioni
In alternativa
u
0
=
1
2
_
(1+r
11
+r
22
+r
33
)
u
1
=
1
2
sign(r
32
r
23
)
_
(1+r
11
r
22
r
33
)
u
2
=
1
2
sign(r
13
r
31
)
_
(1r
11
+r
22
r
33
)
u
3
=
1
2
sign(r
21
r
12
)
_
(1r
11
r
22
+r
33
)
(32)
dove sign(x) `e la funzione segno di x.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 30 / 38
Quaternioni e rotazioni
Le rotazioni elementari intorno ai tre assi di un sistema di riferimento
cartesiano, R(i, ), R(j, ) e R(k, ), corrispondono ai seguenti quaternioni
elementari
R(i, ) u
x
=
_
cos

2
, sin

2
, 0, 0
_
R(j, ) u
y
=
_
cos

2
, 0, sin

2
, 0
_
R(k, ) u
z
=
_
cos

2
, 0, 0, sin

2
_
(33)
e quindi risulta anche che la base vettoriale dei quaternioni corrisponde
alle diverse rotazioni elementari di 180

intorno agli assi principali:


i = (0, 1, 0, 0) R(i, )
j = (0, 0, 1, 0) R(j, )
k = (0, 0, 0, 1) R(k, )
(34)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 31 / 38
Quaternioni e rotazioni
Il lettore attento osserver`a che, mentre il prodotto di quaternioni della
base soddisfa le relazioni
ii = jj = kk = ijk = (1, 0, 0, 0),
lanalogo prodotto di rotazioni fornisce la rotazione identit`a:
R(i, )R(i, ) =R(j, )R(j, ) =R(k, )R(k, ) =R(i, )R(j, )R(k, ) =I
(35)
a cui corrisponde il quaternione (1, 0, 0, 0); questa apparente discrepanza,
pur essendo spiegabile, non verr`a discussa.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 32 / 38
Quaternioni e rotazioni
Vediamo ora alcune corrispondenze tra le operazioni con i quaternioni e le
operazioni con le matrici di rotazione:
Prodotto di rotazioni
Date n rotazioni R
1
, R
2
, , R
n
ed i corrispondenti quaternioni
unitari u
1
, u
2
, , u
n
, la rotazione prodotto
R(u) =R(u
1
)R(u
2
) R(u
n
) corrisponde al prodotto dei quaternioni
unitari u = u
1
u
2
u
n
, nellordine indicato.
Matrice trasposta
Data la rotazione R(u) ed il corrispondente quaternione unitario u, la
matrice trasposta (che coincide con linversa) R
T
corrisponde al
quaternione unitario coniugato (che coincide con linverso) u

.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 33 / 38
Quaternioni e rotazioni
Rotazione di un vettore
Dato un vettore qualsiasi x, a cui corrisponde il quaternione composto
dalla sola parte vettoriale u
x
=
_
0, x
T
_
= (0, x
1
, x
2
, x
3
) e data una
rotazione R(u) a cui corrisponde il quaternione unitario u, il vettore
ruotato y =R(u)x coincide con la parte vettoriale del quaternione
prodotto y = (y
r
, y
v
) = uu
x
u

, ovvero
y =R(u)x y =y
v
.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 34 / 38
Quaternioni e rotazioni
Pi` u in generale, se per esprimere il vettore x si usano le coordinate
omogenee
x =
_
wx
1
wx
2
wx
3
w
_
T
e si denisce il quaternione x come
x = (w, wx)
il prodotto uxu

fornisce il quaternione y, denito come


y = (w, wR(u)x)
che permette di esprimere il vettore risultante y, in coordinate omogenee
y =
_
wy
1
wy
2
wy
3
w
_
T
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 35 / 38
Quaternioni e rotazioni
Matrici prodotto
Il prodotto tra due quaternioni, godendo della propriet`a di bilinearit`a,
pu`o essere rappresentato da operatori lineari (matrici).
Dalla (14), osserviamo che il prodotto qp =F
L
(q)p pu`o essere
interpretato come il prodotto a sinistra di q per p; analogamente il
prodotto a destra, che vale pq, pu`o essere espresso, considerando la
(15), come pq =F
R
(q)p.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 36 / 38
Quaternioni e rotazioni
Queste espressioni consentono poi di ricavare il prodotto pq

come
F
R
(q

)p e successivamente il prodotto qpq

come F
L
(q)F
R
(q

)p =Qp,
dove si `e introdotta la matrice Q R
44
Q=F
L
(q)F
R
(q

) =
_
_
_
_
_
_
q
2
0
+q
2
1
q
2
2
q
2
3
2(q
1
q
2
q
3
q
0
) 2(q
1
q
3
+q
2
q
0
) 0
2(q
1
q
2
+q
3
q
0
) q
2
0
q
2
1
+q
2
2
q
2
3
2(q
2
q
3
q
1
q
0
) 0
2(q
1
q
3
q
2
q
0
) 2(q
2
q
3
+q
1
q
0
) q
2
0
q
2
1
q
2
2
+q
2
3
0
0 0 0 q
2
_
_
_
_
_
_
(36)
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 37 / 38
Quaternioni e rotazioni
Nelle applicazioni spaziali spesso si usano i quaternioni avendo
organizzato le componenti in modo diverso da quello qui introdotto,
ossia ponendo la parte reale come ultimo elemento del quaternione invece
che come primo.
Basilio Bona (DAUIN-Politecnico di Torino) Quaternioni 2008 38 / 38

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