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I cambiamenti di stato

LA MATERIA SI PRESENTA IN TRE FORME DIVERSE:


SOLIDO LIQUIDO AERIFORME/GASSOSO

I cambiamenti di stato
I passaggi da uno stato di aggregazione allaltro sono F E N O M E N I
FISICI,

in quanto non implicano una variazione della composizione delle sostanze implicate.
Questi passaggi dipendono dalla temperatura e dalla pressione.

Fusione
Si tratta del passaggio dallo stato solido a quello liquido Segue T R E L E G G I S P E R I M E N T A L I :

1. 2.

a una data pressione, per ogni sostanza la fusione avviene a una temperatura determinata, detta T E M P E R A T U R A D I F U S I O N E ; durante tutto lintervallo di tempo in cui avviene la fusione di un corpo, la sua temperatura si mantiene costante;

3.

lenergia necessaria per fondere completamente una massa, alla temperatura di fusione, direttamente proporzionale alla massa.

Fusione
Ef = Lfm
Ef = energia per fondere ( J) Lf = calore latente di fusione ( J/ kg) m = massa (kg)

la quantit di energia necessaria per fondere completamente 1 kg di sostanza.


CALORE LATENTE DI FUSIONE:

Solidificazione
Si tratta del passaggio dallo stato liquido a quello solido La temperatura di solidificazione uguale a quella di fusione. La solidificazione di una massa libera nellambiente unenergia pari a

-Lf m

Vaporizzazione
La vaporizzazione un processo di cambiamento di stato che porta la

sostanza ad essere da liquida a gassosa. Vi sono 2 diversi aspetti della vaporizzazione: lE B O L L I Z I O N E e lE V A P O R A Z I O N E .

Vaporizzazione - Ebollizione
Il primo fenomeno, lE B O L L I Z I O N E , ha le stesse caratteristiche principali della fusione: Dapprima, la temperatura del liquido A U M E N T A I N M O D O P R O P O R Z I O N A L E agli intervalli di tempo trascorsi; Arrivato alla temperatura di ebollizione, la sua temperatura si M A N T I E N E C O S T A N T E per tutta la durata del processo di ebollizione; Quando tutto il liquido si trova allo stato gassoso, la temperatura comincia nuovamente a C R E S C E R E P R O P O R Z I O N A L M E N T E al tempo trascorso.

Vaporizzazione - Ebollizione 2
In particolare, possiamo ricavare tre leggi sperimentali da questo fenomeno: 1. A una data pressione, per ogni liquido lebollizione avviene a una temperatura determinata, detta T E M P E R A T U R A D E B O L L I Z I O N E ; 2. Durante tutto lintervallo di tempo in cui avviene lebollizione di un liquido, la sua temperatura si mantiene costante; 3. Lenergia necessaria per trasformare in vapore lintera massa m di un liquido, che si trova gi alla temperatura di ebollizione, D I R E T T A M E N T E P R O P O R Z I O N A L E a m.

Vaporizzazione - Ebollizione 3
Questa ultima legge (3) espressa dalla formula:

Ev = Lv m
E= E N E R G I A D E V A P O R A Z I O N E (J)
Lv= C A L O R E L A T E N T E D I E V A P O R A Z I O N E (J/kg) m= M A S S A D E L L I Q U I D O (kg)

Vaporizzazione - Ebollizione 4
Lv (C A L O R E L A T E N T E D I E V A P O R A Z I O N E ) numericamente uguale

allenergia necessaria per trasformare completamente in vapore 1kg di una certa sostanza. Se lenergia fornita sotto forma di C A L O R E , la formula precedente si scrive cos: Q = Lvm Nota che il C A L O R E L A T E N T E D I V A P O R I Z Z A Z I O N E D E L L A C Q U A
QUASI 7 VOLTE MAGGIORE DEL SUO CALORE LATENTE DI F U S I O N E : questa la ragione per cui lacqua contenuta in un pentolino

bolle tanto a lungo prima di evaporare tutta.

Tabella
TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E CALORE LATENTE DI VAPORIZZAZIONE A PRESSIONE NORMALE

Sostanza Elio Idrogeno

Temperatura di ebollizione -259 C -253 C

Calore di vaporizzazione 0,021 x 106 J/KG 0,452 x 106 J/KG

Azoto
Acqua

-169 C
100 C

0,201 x 106 J/KG


2,253 x 106 J/KG

Vaporizzazione - Evaporazione
Il secondo fenomeno invece, lE V A P O R A Z I O N E , avviene A T U T T E L E

in cui una sostanza L I Q U I D A . Lo possiamo notare nella vita di tutti i giorni quando per esempio i vestiti si asciugano, o le pozzanghere che scompaiono nel corso di poche ore.
TEMPERATURE

Condensazione
La condensazione (anche detta L I Q U E F A Z I O N E ) la transizione di

fase dalla fase gassosa alla fase liquida di una sostanza. Tale trasformazione si pu eseguire a temperatura costante, per compressione se la temperatura del gas inferiore a quella critica, oppure per raffreddamento con una fonte esterna o per espansione A D I A B A T I C A ; in ogni caso l'operazione di condensazione ESOTERMICA.

Condensazione 2
L'operazione di condensazione viene largamente usata in tecnologia

chimica per condensare sostanze ottenute allo stato di vapore, onde commerciarle o trattarle sotto forma liquida: ci vale, per esempio per la benzina, che nei processi di distillazione ottenuta sotto forma di vapore. Mentre un vapore puro condensa a temperatura costante, i vapori misti condensano in un intervallo di temperatura, separando prima i componenti meno volatili, quindi i pi volatili, il che permette la separazione di composti o di frazioni (C O N D E N S A Z I O N E F R A Z I O N A T A ).

Condensazione 3
Il processo di condensazione prevede il trasferimento del calore dal

flusso daria da depurare ad unaltra sostanza detta di raffreddamento. Quando una massa daria carica di vapori viene raffreddata, le molecole presenti diminuiscono la loro energia cinetica e si avvicinano al punto che le deboli forze elettrostatiche che interessano le molecole le fanno condensare. La temperatura alla quale avviene questo processo viene chiamata punto di rugiada. Man mano che i vapori si condensano in forma liquida, diminuisce la loro concentrazione nel flusso daria trattato. Una volta liquefatti gli inquinanti possono essere trasformati in sostanze meno pericolose, eliminati oppure riutilizzati nel ciclo produttivo. La condensazione pu avvenire per contatto diretto se la sostanza di raffreddamento interagisce direttamente con il flusso daria da depurare, per contatto indiretto se presente una barriera di separazione che impedisce la miscelazione.

Condensazione 4
Lefficienza generale dei sistemi a condensazione dipende

essenzialmente dalla temperatura operativa, ma in genere superiore al 90%, in alcuni casi anche al 99%. Lutilizzo dei condensatori generalmente limitato a tutti quei processi che prevedono emissioni di vapori inquinanti, soprattutto di natura organica, con alte concentrazioni e basse portate. In alcuni casi il controllo degli inquinanti pu essere eseguito utilizzando esclusivamente la condensazione, la maggior parte delle applicazioni industriali richiede, per, dei sistemi di abbattimento supplementari quando nelle emissioni risultano presenti inquinanti che condensano molto difficilmente o del particolato A E R O D I S P E R S O .

Condensazione 5
Comunemente vi sono 3 tipi diversi di condensatori, suddivisi sulla

base delle sostanze utilizzate per causare labbassamento della temperatura:


I CONDENSATORI CONVENZIONALI; I CONDENSATORI REFRIGERATIVI; I CONDENSATORI CRIOGENICI.

Sublimazione
E il fenomeno per il quale il materiale passa dallo stato solido a quello

gassoso, senza passare per lo stato liquido. Questo passaggio avviene in sostanze come la CANFORA e lo IODIO (il quale sprigiona vapori violacei) La trasformazione inversa chiamata CONDESAZIONE o BRINAZIONE

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