Prof. A.Pinto
Definizione
Circonflessa
Metabolismo miocardico
• In condizioni basali il cuore consuma circa
6,5-10 ml/min/100 gr di tessuto.
90
80
70
• frequenza cardiaca,
Quanto essa è maggiore, tanto più alto è il consumo di O2.
• contrattilità,
• tensione di parete. Tensione di parete della cavità cardiaca (= postcarico)
Dipendente da tre fattori:
Stenosi aortica,
• Postcarico ipertensione arteriosa,
ridotta compliace aortica
Sindrome ipercinetica,
• Contrattilità ipertiroidismo, attività
fisica, tachicardia,
farmaci inotropi
Stenosi aortica,
• Frequenza ipertensione arteriosa,
ridotta compliace aortica
Insufficienza cardiaca,
• Precarico aumentato ritorno venoso
Cardiomiopatia
• Volume congestizia
Condizioni critiche per l’instaurarsi dell’ischemia
per riduzione del flusso coronarico
Trombossano,
• Spasmo coronarico prostaglandine,
meccanismi neurogeni
Iperaggregabilità,
• Trombi piastrinici iperlipidemie, emolisi
TRONCO:
corrispondenza
EVIDENTE fra
segmenti nervosi e
somatici
ARTI:
Distribuzione
segmentale
MASCHERATA
Decorso delle fibre
afferenti cardio-toraciche
Nervi cardiaci
Radici posteriori
Midollo spinale
Fascio spino-talamico
Patogenesi del dolore radicolare riferito al
dermatomero T1 nell’angina pectoris
Usuale localizzazione del
dolore miocardico ischemico
Mascella
Sintomi associati:
Sensibilità ai nitroderivati
Sequenza diagnostica nell’A. stabile
• QUADRO CLINICO
– Anamnesi
– Dolore:
• costrizione, oppressione, peso, bruciore
• associazione con malessere generale ed ansia
• sede tipica retrosternale
• irradiazione lungo l'avambraccio e mano sinistra, dorso,
mandibola, collo, entrambe le braccia
• altre sedi: epigastrio, emitorace e avambraccio destro
• insorgenza graduale, massima intensità entro 1’,
remissione dopo 2-10 minuti (riposo, cessazione del
fattore scatenante o somministrazione s.l. di nitrati)
Classificazione funzionale dell’A. P. STABILE
(Società CV Canadese)
Enzimi ECG
Angina instabile -/+ ↓T
Infarto non Q + ↓ T, ↑ ST, non Q
Infarto Q ++ ↓ T, ↑ ST, Q
Angina variante - ↑ ST
Cascata Ischemica
1 - Occlusione coronarica 4 - Modificazioni emodinamiche
2 - Alterazioni diastoliche 5 - Alterazioni ECG
3 - Alterazioni sistoliche 6 - Angina
6
5
4
ISCHEMIA
3
2
1
Tempo (sec) 10 20 30
R
P T
ECG NORMALE
Q S
ISCHEMIA
Infarto
Il dolore è il sintomo con cui l’infarto si manifesta più
frequentemente al suo esordio; è presente nell’85% dei casi
e ha le caratteristiche tipiche del dolore anginoso, ma più
intenso e prolungato, spesso accompagnato da
irrequietezza, sudorazione, astenia, nausea, più raramente
vomito e dispnea.
Quadro clinico:
– dolore anginoso >20-30 min
– ECG iniziale:
➬ T negativa
➬ ST sopraslivellato (> 1 mm)
➬ non Q > 30 ms
IMA non Q
Enzimi
– aumento di almeno il doppio degli enzimi sierici (CPK,
LDM, CPK-MB)
– prelievi per curva enzimatica (ogni 3 ore nelle prime 24
ore, ogni 6-8 ore per 48-72 ore)
R
P T
ECG NORMALE
Q S
ISCHEMIA
LESIONE
IMA Q (Transmurale)
Quadro clinico:
– dolore anginoso >20-30 min
– ECG :
➬ onda Q > 30 ms
➬ ST sopraslivellato (> 1 mm)
Enzimi:
– aumento degli enzimi di necrosi
ISCHEMIA
LESIONE
INFARTO
(+ lesione)
Onde Q con valore patologico
LESIONE
INFARTO
(+ lesione)
A. da sforzo in ASSENZA di
CORONAROPATIA
• stenosi aortica
• malattie associate a rilevante ipertrofia
miocardica
• miocardiopatia dilatativa
• sindrome X
• anomalie congenite e fistole coronariche
Le origini del dolore toracico
• Il tratto gastrointestinale
• I polmoni e la pleura
• La parete toracica
Ischemico Gastroenterico
Cause coronariche spasmo esofageo
aterosclerosi reflusso gastroesofageo
spasmo ulcera peptica
trombosi pancreatite
cocaina Psicogeno
alterazioni del microcircolo ansia, attacchi di panico
Cause non coronariche depressione
tachicardia Polmonare-pleurico
↑ postcarico embolia polmonare
↑ precarico pneumotorace
Non ischemico Mediastinico
Pericardite Neuromuscolare
Dissezione aortica costocondrite
herper zooster
sindrome dello stretto toracico
superiore
Interferenze tra angina pectoris
e dolore esofageo
• Nevralgie intercostali
• Costocondrite
• Nevralgie radicolari toraciche (es. herpes zooster)
• Dolori da frattura costale patologica o da osteolisi costale
• Dolori dorsali da osteoporosi, osteomalacia, spondiloartrite,
spondiloartrosi o tumore vertebrale
• Dolori muscolari da “strapazzo” dei muscoli respiratori (bronchite
acuta, pertosse, asma)
• Dolori muscolari della malattia di Bornholm (virus Coxackie)
Sensori diagnostici
• Elettrocardiogramma
• Ecocardiogramma
• Scintigrafia
Sequenza diagnostica
nell’Angina
• TEST PROVOCATIVI:
– IPERVENTILAZIONE
– ERGOTAMINA
Sequenza diagnostica
nell’Angina
• L’ELETTROCARDIOGRAMMA CONTINUO: