Lezione
Teoria delle Piastre
Definizioni
Le piastre possono essere genericamente identificate con
tutti quegli elementi strutturali che sono racchiuse o
individuate da superfici. Questa definizione implica che tutti
questi elementi hanno una dimensione lo spessore piccola
in confronto alle altre dimensioni.
Una piastra un corpo racchiuso tra due superfici, una
inferiore e laltra superiore. La distanza tra le due superfici ne
definisce lo spessore punto per punto.
E quindi possibile sostituire alloggetto tridimensionale una
sua schematizzazione costituita dal piano medio e dallo spessore in ogni suo punto.
2
Classificazione strutturale
Piastre sottili o di Kirchoff: piastre aventi uno spessore
piccolo ma tale da garantire una certa rigidezza flessionale
Piastre spesse o di Mindlin: lo spessore tale che non
pi accettabile trascurare le deformazioni di taglio
Gusci o Membrane (Thin Shell): piastre curve
caratterizzate da uno spessore cos piccolo che gli unici
sforzi rilevanti sono quelli membranali
Piastre curve a grande spessore (Shell): caratterizzate da
uno spessore tale da non poter trascurare alcun tipo di sollecitazione (es. tubi spessi, cupole, grossi serbatoi, dischi)
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Considerazioni fisiche
Una piastra rettangolare appoggiata su due soli lati
opposti si comporta come una trave appoggiata di luce
uguale alla distanza degli appoggi e sezione larga quanto
la lunghezza dei lati vincolati.
Se si pensa costituita da strisce parallele, ciascuna sopporta il carico gravante su di essa e funziona come una
trave pressoch indipendente se non per il fatto che quelle
vicine ne impediscono la contrazione laterale
Poich per la contrazione laterale
impedita, la rigidezza flessionale aumenta
EJ
EJ
1 2
Considerazioni fisiche
Una piastra appoggiata su tutti e quattro i lati si comporta
come un graticcio di travi: il carico flettente viene sopportato in parte dalle travi parallele allasse x, in parte dalle
travi parallele allasse y.
Le strisce di ciascun ordine essendo ugualmente vincolate
si sostengono reciprocamente risultando meno affaticate e
capaci di sostenere carichi maggiori che considerate singolarmente
Considerazioni fisiche
I due ordini di strisce oltre a scambiarsi forze verticali per sostenersi, si
ostacolano vicendevolmente nella
flessione che risulta avvenire con rotazione e abbassamento diverso e crescente man mano che ci si sposta dal
bordo vincolato allasse di simmetria.
Limpedimento alla flessione dovuto alla nascita di deformazioni di
scorrimento che le strisce contigue si
scambiano, le quali danno origine a
tensioni tangenziali le cui risultanti
sono causa di forze taglianti e momenti torcenti.
Considerazioni fisiche
Poich i momenti flettenti sono massimi sulle strisce a cavallo
degli assi di simmetria, le forze di taglio e i momenti torcenti
sono minimi e crescono man mano che ci si avvicina ai bordi
vincolati. I momenti torcenti, in corrispondenza dei bordi si
manifestano con un incremento della reazione vincolare.
La legge di distribuzione dei momenti e dei tagli lungo una sezione non si conosce e pertanto tali sollecitazioni sono definite
per unit di lunghezza, vale a dire
[Nm/m] e [N/m]
10
11
w
x
x
w
y
y
u z x
v z y
13
E
xx yy
xx
2
1
E
yy xx
yy
2
1
xy G xy
E
w
w
z 2 z 2
yy
2
1
y
x
2
xy G 2z
xy
15
m x x .1.dz.z
m y y .1.dz.z
m xy y .1.dz.z
16
Momenti risultanti
w
w
mx
2
2
y
x
s
2
2
w
2
m y s y zdz
2
2
2
1 y
x
2
s
2
s
E
x zdz
1 2
s
2
s
m xy
2w
xy zdz 2G
xy
s
2
s
s
2
s
z 2 dz
s
2
s
z 2 dz
z 2 dz
Momenti risultanti
Introducendo la definizione di rigidezza flessionale della
piastra e tenendo conto delle relazioni costitutive si ottengono le equazioni di riferimento per la risoluzione delle
piastre sottili.
Es 3
D
12 1 2
E
G
21
s
2
s
3
s
z 2 dz
12
2w
2w
m x D
2
2
y
x
2w
2w
m y D
2
2
x
y
2w
m xy D(1 )
xy
18
19
20
N x ds y x ds y
ds ds y
ry z
ry
ry z
ry
dz
t
2
t
ry z
t
2
t
ry z
N xy ds y xy ds y
Tx ds y xz ds y
ry
ry
dz
dz
21
Nx x
ry z
t
2
t
N xy xy
t
2
t
Q x xz
ry
dz
ry z
ry
dz
ry z
ry
t
2
t
Ny
rx z
y
dz
rx
t
2
t
N yx yx
t
2
t
dz Q y yz
rx z
dz
rx
rx z
dz
rx
t
2
t
mx x
t
2
t
m xy xy
ry z
ry
zdz
ry z
ry
zdz
t
2
t
my
rx z
y
zdz
rx
t
2
t
m yx yx
rx z
zdz
rx
23
Osservazioni
t
2
t
N xy xy
t
2
t
N yx
ry z
ry
dz
rx z
yx
dz
rx
M xy
M yx
ry z
t
2
t
xy
t
2
t
rx z
yx
zdz
rx
ry
zdz
Nx
mx
x
12 3 z xz
t
t
Ny
my
y
12 3 z yz
t
t
z2
1 4 2 N xy 12 m xy z
xy
t
t
t3
N yx
m yx
3 Qy
z2
1 4 2 yx
12 3 z
2 t
t
t
t
3 Qx
2 t
Nota. Assumendo queste relazioni non detto che si ottenga lo stesso valore per xy e yx. Questo errore dipende dallutilizzare le espressioni valide a rigore solo
per lo sforzo normale e la flessione
25
m x m xy
Qx
x
y
m y m xy
Qy
y
x
m xy
m x
Q x dydx m x dy (m x
dx)dy (m xy
dy )dx m xy dx 0
x
y
26
pdxdy Q x dy (Q x
Q x
dx)dy
x
Q x Q y
p ( x, y )
x
y
Q y
Q x
pdxdy Q x dy (Q x
dx)dy (Q y
dy )dx Q y dx 0
x
y
27
2w
2w
m x D
2
2
y
x
2w
2w
m y D
2
2
x
y
2w
m xy D(1 )
xy
m x m xy
Qx
x
y
m y m xy
Qy
y
x
Q x Q y
p ( x, y )
x
y
28
x
y
m y m xy
Qy
y
x
2
4w
4w
Q x 2 m x m xy
4w
D
2 2 D(1 )
2
4
2
2
x
xy
x
x y
x
x y
Q y
y
2my
y
2 m xy
x 2
4w
4w
4w
D
2 2 D(1 )
4
2
2
x y
y
x y
29
x
y
4w
4w
4w
4w
4w
4w
D
D
2 2 D(1 )
2 2 D(1 )
4
2
2
4
2
2
x y
x y
x
x y
y
x y
w w
w
p
4 4 2 2 2
D
x
y
x y
4
30