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INTERVALLI MUSICALI

DIVISIONE DELL’OTTAVA
TEMPERAMENTO
ACCORDATURA DEGLI
STRUMENTI MUSICALI
Acustica e fisica moderna
•Galileo Galilei: l’altezza del suono dipende dalla sua frequenza
•Marin Mersenne: l’altezza del suono di una corda dipende dalle sue
caratteristiche fisiche: tensione, diametro, densità del materiale (1637)
•In generale, tra XVII e XVIII secolo si pongono le basi del metodo scientifico e
della fisica moderna e delle sue sottobranche, compresa l’acustica..

“il libro della natura è scritto in lingua


matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi e
altre figure geometriche, senza i quali mezzi è
impossibile a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente in un
oscuro laberinto”
(Galileo Galilei, Discorsi e dimostrazioni matematiche attorno a due nuove scienze attinenti
alla meccanica e i movimenti locali, Leida, 1638)
Acustica e fisica moderna
Prima del XVII secolo:
La Musica Teorica
• La Musica Teorica era la disciplina che
studiava:
• gli intervalli musicali e il loro impiego
• I rapporti numerici che li definiscono e la loro
relazione con effetti di consonanza o dissonanza
• Le tecniche di divisione dell’ottava e la costruzione
di scale musicali
• L’utilizzo pratico di schemi organizzati di intervalli
per l’accordatura di strumenti musicali
La Musica Teorica
• Lo strumento di laboratorio del musico teorico
era il monocordo
La Musica Teorica
• Oltre a trattare problemi strettamente
musicali, la musica teorica tentava di indagare
le relazioni quantitative tra gli intervalli
musicali, il mondo tangibile e l’universo
• La ricerca della Harmonia Universalis è uno
dei temi ricorrenti nelle opere che trattano di
Musica Teorica
• Johannes Kepler enuncia le leggi sul moto dei
pianeti in Harmonices Mundi (1619)
La Musica Teorica
• La Musica Teorica sopravvive alla rivoluzione
scientifica del XVII secolo, prospera nel periodo
dell’Illuminismo (Rousseau, Vallotti, Riccati ecc.) e
si continua a scrivere di intervalli musicali,
accordature e divisione dell’ottava oltre la metà
del XIX secolo e fino ai nostri giorni.
• Il problema centrale si sposta dalla ricerca della
Harmonia Universalis allo studio della divisione
dell’ottava ed ai metodi di accordatura per
strumenti a tastiera.
Introduzione
• La frequenza del parziale più basso di un
suono (fondamentale) è quella che definisce
l’ALTEZZA.
suono “più acuto” = fondamentale più elevata
suono “più grave” = fondamentale più bassa
acuto e grave sono termini semiquantitativi e
comparativi (un suono è acuto/grave, un
suono è più grave di un altro)
Intervalli
Rappresentano la differenza di altezza di due suoni
percepiti dall’orecchio. Fisicamente si esprime con il
rapporto tra le frequenze dei suoni che delimitano
un intervallo
F2
r
F1
Per convenzione si assume che:
r > 1 intervallo ascendente
r < 1 intervallo discendente
Intervalli musicali
In musica gli intervalli seguono regole di nomenclatura:
• Numero delle note diatoniche che comprendono due
suoni dell’intervallo
• Numero di semitoni contenuti nell’intervallo (maggiore,
minore, diminuito, eccedente, ecc.)
•Un ascoltatore musicalmente preparato riconosce un
intervallo musicale e lo classifica secondo la sua
ampiezza in un ambito relativamente ampio di rapporti
tra le frequenze dei suoni che compongono l’intervallo.
Esempi
do – mi terza maggiore (contiene 4 semitoni)
La – do terza minore (3 semitoni)
Do – fa quarta (non è né maggiore né minore)

quarta eccedente
Fa – si
(o tritono:contiene 3 toni, è dissonante)
quinta diminuita
Si – fa
(cfr quarta eccedente, diversamente distribuita)

sesta diminuita
(contiene tanti semitoni come una quinta,
sol diesis – mi bemolle
diversamente distribuiti  “quinta del lupo”
nelle accordature inequabili)
Consonanza/Dissonanza
Consonanza: insieme di suoni che danno un effetto gradevole
se ascoltati simultaneamente
Dissonanza: insieme di suoni che ascoltati simultaneamente
danno un effetto aspro e stridente (non necessariamente
sgradevole)

Alcuni intervalli danno sensazioni di consonanza, altri sono


dissonanti.
Alcuni intervalli musicali sono definiti da una sola tipologia
consonante (es.: ottava, quinta, quarta): consonanze
perfette); altri possono esistere in varie forme tutte
consonanti (es. terza, sesta maggiore/minore: consonanze
imperfette)
Temperamento
•Temperamento: scordatura ad arte di un intervallo consonante
per renderlo compatibile con un sistema di accordatura o divisione
dell’ottava, tale da non comprometterne la sensazione di
consonanza
•Sinonimi:
•accordatura (es.: “il temperamento equabile”, “il
temperamento mesotonico”),
•operazione pratica compiuta dall’accordatore che tempera
gli intervalli opportuni.
H. Helmholtz (Die Lehre der Tonempfindungen, 1863):
il temperamento rende possibile l’espressione di un numero
indefinito di intervalli musicali per mezzo di un numero limitato di
note, senza che le inevitabili imperfezioni delle consonanze
disturbino troppo l’ascoltatore.
Gli strumenti a tastiera hanno da secoli una divisione dell’ottava in
12 semitoni, corrispondenti a 12 tasti per ottava.
Intervalli e serie armonica

Nodi: punti ad ampiezza di


vibrazione sempre nulla
Ventri: punti ad ampiezza di
vibrazione sempre massima

Primi 5 modi di vibrazione in una corda vibrante


Intervalli e serie armonica
La produzione di suoni armonici è un fenomeno che può essere
facilmente osservato su corde vibranti e tubi sonori
•Sfiorando una corda in un punto corrispondente a una suddivisione
in parti uguali la corda produce un suono armonico;
•es.: sfiorando la corda a metà si ottiene l’ottava del suono
prodotto dalla corda libera
• Una corda è un sistema vibrante complesso caratterizzato
da una serie di modi di vibrazione
• Ad ogni modo di vibrazione compete una frequenza propria
• Un modo di vibrazione è rappresentato dall’insieme di
deformazioni che il corpo subisce vibrando a una data
frequenza propria
• I modi di vibrazione corrispondono a stati vibrazionali
energeticamente vantaggiosi; le frequenze proprie sono
quantizzate
• Nel caso delle corde e dei tubi sonori (aperti alle due
estremità) la serie dei modi di vibrazione ha frequenze
proprie coincidenti con una serie armonica
Intervalli e serie armonica

modi di vibrazione in un tubo sonoro aperto


Intervalli e serie armonica
Da suoni con frequenze che costituiscono una serie armonica hanno
origine intervalli musicali; i primi termini coincidono con gli intervalli del
senario.
1/1 unisono
2/1 ottava (le note a distanza di ottava hanno lo stesso nome e proprietà simili)
3/2 quinta “pura”
4/3 quarta “pura”
5/4 terza maggiore “pura”
6/5 terza minore “pura”
7/6 non corrisponde ad alcun intervallo del nostro sistema musicale

8/7 non corrisponde ad alcun intervallo del nostro sistema musicale


9/8 tono “grande”

10/9 tono “piccolo”

16/15 semitono diatonico
IL SENARIO
“Che dal numero senario si comprendeno molte cose
della natura et dell'arte” (G. Zarlino, Istitutioni
harmoniche, Venezia 1558)

•Senario: insieme dei numeri naturali compresi tra 1 e 6


•Dai rapporti tra i numeri del senario si ottengono gli
intervalli consonanti principali (unisono, ottava, quinta,
quarta, terza maggiore e minore)
Battimenti di primo e secondo ordine

INTERVALLI PURI
•non danno battimenti quando sono correttamente
intonati.
•I battimenti di 1° ordine esprimono la differenza di
frequenza di due suoni che formano un unisono
stonato ( ∆f = 0.5 ÷ 10 Hz).
•I battimenti di 2° ordine hanno origine dalla stonatura
di intervalli espressi da proporzioni semplici (ottava,
quinta, quarta …)
• Un intervallo puro rappresenta la forma più consonante
con la quale quell’intervallo può essere percepito;
• è espresso dal rapporto numerico più semplice
possibile per quell’intervallo.
Battimenti di primo ordine
Battimenti di primo ordine
Battimenti di primo ordine
Percezione di due suoni simultanei
Battimenti di secondo ordine

Battimenti di secondo ordine:


• hanno origine da una consonanza stonata;
• in realtà tra due suoni musicali reali si possono avere
contemporaneamente vari tipi di battimenti “misti” tra
fondamentali ed armoniche, tra armoniche ecc.
In ogni caso, se una consonanza è accordata in modo da essere
pura (rapporto tra le frequenza numericamente semplice) i
battimenti di secondo ordine scompaiono.
Battimenti di secondo ordine
Battimenti di secondo ordine
Battimenti di primo e secondo ordine
Si può ricavare la frequenza dei battimenti di 2° ordine
considerando stonato l’ unisono della prima armonica
comune tra le serie dei due suoni dell’intervallo:

suono A 1 2 3 4 5 …
suono B 2 4 6

Intervallo di ottava: se è stonato, i primi termini della serie


armonica che non coincidono sono
• la fondamentale del suono più acuto
• la 2° armonica del più basso
• conseguenza: si hanno battimenti.
Se l’intervallo è perfettamente intonato, non ci sono
battimenti.
Battimenti di primo e secondo ordine

suono A 1 2 3 4 5 …
suono B 3/2 3 …

Intervallo di quinta (pura: f2/f1 = 3/2): se è stonato,


i primi termini della serie armonica che non
coincidono sono la fondamentale del suono più
acuto e la 2° armonica del più basso ; si hanno
battimenti.
Battimenti di primo e secondo ordine

Il numero di battimenti di secondo ordine dipende da


quale delle due note dell’intervallo è stonata, grave o
acuta, e da quanto.

Es.
Suono A(Hz) 200 400 600 800 …
Suono B 402 804 …
risultato: 2 battimenti/secondo

Suono A(Hz) 202 404 606 808 …


Suono B 400 800 …
risultato: 4 battimenti/secondo
Consonanza/Dissonanza
Quando un intervallo è consonante o dissonante?
In passato si sono fatte diverse ipotesi:
•Un intervallo è tanto più consonante quanto più è
espresso da una frazione semplice (con varianti): G.
Galilei, R. Descartes, G.W. Leibniz ecc.
•I battimenti di primo o secondo ordine sono
responsabili dell’effetto di consonanza o
dissonanza: H. Helmholtz, seconda metà XIX secolo
Consonanza/Dissonanza

Si può dimostrare che nel sistema temperato


equabile di divisione dell’ottava nessun
intervallo è rappresentato da una frazione
semplice, e neppure da una frazione.
•Alla base del sistema temperato equabile c’è un
rapporto espresso da un numero irrazionale:

12
21
.059463
...
Consonanza/Dissonanza
Un intervallo è consonante quando per motivi
culturali, estetici, ecc. è accettato come tale anche
se non soddisfa le teorie precedenti. Per un
musicista odierno sono “giusti” gli intervalli
temperati equabili, gli altri sono “strani” (esempio: la
terza giusta o pura può essere percepita come non
perfettamente intonata).

12
21
.059463
...
Calcoli su intervalli
Somma: si moltiplicano i rapporti
quarta + quinta = ottava
4 3
 2
3 2
terza maggiore + terza minore = quinta
5 6 3
 
4 5 2
Differenza: l’inverso della somma  si dividono i rapporti.
quinta – terza minore = terza maggiore
3 5 5
 
2 6 4
Calcoli su intervalli
Moltiplicazione: elevamento a potenza.

3 ottave  23
3
3 27
3 quinte    
2 8
Divisione in n parti: estrazione di radice n-ma.
Il semitono temperato equabile è la dodicesima parte di
un’ottava: 12√2

terza maggiore divisa in 2 parti (tuono medio del


temperamento mesotonico, sec. XV e seguenti)

5 9 10
  media geometrica tra le due specie di tono
4 8 9
Largo / stretto
Come acuto e grave, largo e stretto sono termini
semiquantitativi e comparativi.
Un intervallo è largo/stretto rispetto a un altro quando la
sua ampiezza è maggiore/minore
•3/2 è più largo di 5/4
•La quinta temperata equabile è più stretta di quella
pura
Largo / stretto
Un intervallo è stretto se:
•La sua nota più grave è crescente
•La sua nota più acuta è calante
Il contrario vale per un intervallo largo.
In genere una delle due note di un intervallo serve come
riferimento per intonare l’altra.

Come è possibile valutare immediatamente l’ampiezza di


un intervallo in relazione a un altro?
•Le considerazioni sulle frazioni che rappresentano
intervalli non sono immediate:
Es.: 243/128 è più largo o più stretto di 15/8 ?
(nota: entrambi vengono riconosciuti all’ascolto
come intervalli di semitono)
Misurazione di intervalli in
centesimi di semitono
Il cent è stato introdotto alla fine del XIX secolo da A. Ellis
(musicologo, traduttore dell’edizione inglese del trattato di H.
von Helmholtz).
Il fondamento teorico è la scala temperata equabile.
•1 cent corrisponde a 1 centesimo di semitono.
•100 cent = 1 semitono temperato equabile
•1200 cent = un’ottava.
•Il cent è una misura di natura logaritmica
Il cent consente di avere una rappresentazione degli intervalli
musicali con un andamento lineare: rende i valori numerici di
ampiezza degli intervalli facilmente confrontabili tra loro.
Misurazione di intervalli in
centesimi di semitono (cent)
(A. Ellis, fine sec. XIX)
Dato un qualsiasi intervallo definito da un rapporto tra frequenze r, la
conversione in cent si fa con la seguente formula:
1
klog
cent r k 1200
3986
.31
log2
I principali vantaggi della scala degli intervalli espressa in cent sono:
•Immediatezza nel confronto degli intervalli
•Semplicità nei calcoli (somma al posto del prodotto, prodotto al posto
della potenza ecc.)
•Risultati immediatamente valutabili
Misurazione di intervalli in
centesimi di semitono
intervallo Rapporto cent
Ottava 2:1 1200
2 ottave 4:1 2400
3 ottave 8:1 3600
Quinta pura 3:2 702
Quinta temperata equabile
 2
12
7 700

Semitono temperato equabile 12


2 100
Terza pura 5:4 386
Terza temperata equabile  2
12
4
400

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