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Astronomia

Lastronomia e lastrofisica studiano i corpi celesti: come si muovono, come si formano e come cambiano nel tempo.
http://www.pd.astro.it/othersites/costellazioni/default.htm

La sfera celeste A noi che osserviamo il cielo dalla superficie terrestre, i corpi celesti appaiono proiettati su una sfera immaginaria, detta sfera o volta celeste.
La sfera celeste non esiste veramente, ma un modo che l'uomo ha trovato per rappresentare la posizione degli oggetti nel cielo.

Come ci orientiamo nella sfera celeste?


zenith

piano dellorizzonte

nadir

Lo zenith rappresenta il punto esattamente sopra il capo dell'osservatore. Il nadir invece la direzione esattamente opposta. Naturalmente, la direzione dello zenith e del nadir dipendono dal punto in cui si trova l'osservatore. L'orizzonte il piano immaginario perpendicolare allo zenith. Esso ci appare come un cerchio lungo il quale il cielo e la terra si incontrano.

I movimenti dei corpi celesti


Gli astri della sfera celeste sono soggetti a movimenti apparenti.
-La sfera celeste ruota in senso orario attorno alla Terra. In realt la Terra che ruota attorno al proprio asse, ma a noi sembra che a muoversi sia la sfera. La rotazione completa impiega quasi 24 ore.

- Il Sole compie un moto di rivoluzione apparente intorno alla Terra in 24 ore e ogni giorno modifica la sua declinazione.

Unit di misura delle distanze


Le unit di misura della distanza dei corpi celesti sono: - lunit astronomica (UA): corrisponde alla distanza tra la Terra e il Sole. Viene usata per le distanze minori; - lanno luce (a.l.): la distanza che percorre la luce in un anno. Si usa per misurare la distanza delle stelle dalla Terra; - il parsec: viene usato per misurare le distanze pi grandi.

Le stelle
Le stelle sono corpi celesti che emettono luce propria, a differenza dei pianeti, i quali riflettono la luce di un altro astro.
Esse appaiono nel cielo come dei puntini luminosi, pi o meno brillanti.

La distanza delle stelle


Gli astronomi misurano le distanze delle stelle in anni luce. Un anno luce non misura un tempo trascorso come la parola ci indurrebbe a credere, bens una distanza. E` la distanza che la luce percorre in un anno, e corrisponde a circa 9461 miliardi di chilometri. La stella pi vicina a noi si chiama Proxima Centauri e si trova nella costellazione del Centauro a 4,2 anni luce. Ci significa che la sua luce, per arrivare fino a noi, impiega pi di 4 anni e 2 mesi.

Attenzione! Non detto che questa stella, che sembra la pi grande, sia effettivamente pi grande delle altre!

Pu anche darsi che sia pi piccola, ma pi vicina delle altre! Facciamo un esperimento per capire

Questo il Sole.

La luminosit delle stelle


Luminosit apparente: quella che percepiamo ad occhio nudo. Dipende non solo dalla quantit di energia che emana, ma anche dalla sua distanza dalla Terra. Esempio: Sirio e Antares. Luminosit assoluta: lenergia che la stella irradia. Dipende dalla grandezza e dalla temperatura della stella. Pi una stella grande e calda, pi luminosa.

La magnitudine
La luminosit viene espressa mediante la Magnitudine. - Magnitudine apparente: si ottiene confrontando la luminosit apparente di una stella con quella della Stella Polare Le stelle pi luminose hanno magnitudine dallo 0 in gi (Sole = -26,8 ) - Magnitudine assoluta: la luminosit che avrebbe una stella se si trovasse a 10 pc dalla Terra

La temperatura
La temperatura di una stella pu essere definita dal suo colore: Le stelle pi fredde sono quelle di colore rosso, le stelle pi calde sono invece di colore blu.

Piccolo inciso: le classi spettrali


Se facciamo passare una luce bianca attraverso un prisma di vetro, essa si scompone nei colori dellarcobaleno (dal rosso al blu). Questo ventaglio di colori si chiama SPETTRO. Esistono tre tipi di spettro:

Spettro continuo: si ha quando non ci sono interruzioni tra un colore e laltro. Spettro di assorbimento: si ha quando tra un colore e laltro ci sono righe nere ( si verifica in presenza di gas

Spettro di emissione: si ha quando ci sono righe colorate su sfondo nero.

Se facciamo passare la luce delle stelle attraverso un prisma, otteniamo sempre lo spettro di assorbimento. In base alla quantit di righe di assorbimento si riconoscono sette classi spettrali, indicate con lettere dellalfabeto e corrispondono a colori diversi. SOLE: classe G, colore giallo STELLA POLARE: classe F, colore bianco-giallo

Il volume e la massa di una stella


Le stelle che hanno un piccolo volume sono chiamate NANE e possono essere rosse, bianche, gialle, a seconda del colore. Le stelle che hanno un grande volume sono chiamate GIGANTI.

Le costellazioni
Le costellazioni sono figure immaginarie

ottenute unendo con linee ideali le stelle che appaiono pi luminose e vicine.

Le stelle che appaiono pi luminose spiccano sulle altre. Se proviamo ad unirle con linee immaginarie potremmo cercare di realizzare un disegno:
Con un po di fantasia questa figura potrebbe ricordarci un uomo con una cintura ai fianchi.

Gli antichi hanno infatti visto in questo insieme di stelle il leggendario personaggio di Orione, cacciatore con la spada appesa alla cintura, il braccio sinistro che protende in avanti lo scudo ed il destro pronto a colpire.

Occorre adesso chiarire un punto importante. Rispondi alla seguente domanda:


Abbiamo detto che una costellazione si disegna unendo idealmente stelle vicine con linee immaginarie. Secondo te tali stelle sono: Realmente vicine. In apparenza sono vicine ma in realt possono anche essere alquanto distanti tra loro.

Gli astronomi hanno individuato 88 costellazioni e hanno diviso il cielo in 88 settori che prendono il nome dalla costellazione che contengono

Cos quando un astronomo afferma di aver osservato una stella in Orione, non vuole dire che tale stella appartiene necessariamen te alla figura della costellazione, ma solo che stata vista nel settore del cielo denominato Orione.

Alcune costellazioni

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Catalogazioni
La convenzione di Bayer
Quando si vogliono nominare le stelle di una costellazione si usa ancora oggi un metodo introdotto nel 1603 dall'astronomo tedesco Bayer: ad ogni stella viene assegnata una lettera dell'alfabeto greco in base alla sua luminosit apparente. Per l'esattezza la stella della costellazione che appare pi luminosa viene indicata con la prima lettera, la alfa, la seconda stella in apparenza pi luminosa con la lettera beta, la terza con la gamma e cos via. A questa lettera segue il genitivo del nome latino della Costellazione. Esempio: Alfa Andromedae

Gli oggetti di Messier Oltre alle stelle, spesso nelle mappe delle costellazioni sono riportati anche altri oggetti celesti visibili ad occhio nudo. Questi oggetti sono per lo pi galassie, ammassi stellari e nebulose. Il primo a catalogarli fu l'astronomo francese Charles Messier nella seconda met del 1700. Ognuno di questi oggetti individuato dalla lettera M (Messier) pi un numero. Es: M29, M39,

ORIONE

NOME DELLA COSTELLAZIONE

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